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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
WEB E CONNESSIONI MOBILI METTONO AL CENTRO L’INDIVIDUO: I MEDIA SIAMO NOI PRESENTATO IL 10° RAPPORTO CENSIS/UCSI SULLA COMUNICAZIONE «I MEDIA SIAMO NOI. L’INIZIO DELL’ERA BIOMEDIATICA» SU INTERNET IL 62,1% DEGLI ITALIANI (+9% IN UN ANNO), +10% L’UTENZA DEGLI SMARTPHONE (LI USA IL 54,8% DEI GIOVANI). EMORRAGIA DI LETTORI PER I QUOTIDIANI (-2,3%). E MENO DELLA METÀ DEGLI ITALIANI LEGGE ALMENO UN LIBRO ALL’ANNO  
 
. Roma, 4 ottobre 2012 – I consumi mediatici nel 2012: premiata l’integrazione dei vecchi media con la rete. La televisione ha un pubblico che coincide sostanzialmente con la totalità della popolazione: il 98,3% (+0,9% rispetto al 2011). Ma si diversificano i modi di guardare la tv. Si consolida il successo delle tv satellitari (+1,6%), della web tv (+1,2%) e della mobile tv (+1,6%). Oggi un quarto degli italiani collegati a Internet (il 24,2%) ha l’abitudine di seguire i programmi sui siti web delle emittenti televisive e il 42,4% li cerca su Youtube per costruirsi i propri palinsesti su misura. E queste percentuali aumentano tra gli internauti di 14-29 anni, salendo rispettivamente al 35,3% e al 56,6%. La chiave del successo è l’integrazione dei vecchi media nell’ambiente di Internet. Anche la radio resta un mezzo a larghissima diffusione di massa: l’ascolta l’83,9% della popolazione (+3,7% in un anno). Ma sono sempre più importanti le forme di radio che si determinano all’intersezione con la rete: la radio ascoltata via web tramite il pc (+2,3%) e per mezzo dei telefoni cellulari (+1,4%), che stanno soppiantando un mezzo digitale di prima generazione come il lettore portatile di file mp3 (-1,7%). Proprio i telefoni cellulari (utilizzati ormai dall’81,8% degli italiani) aumentano ancora la loro utenza complessiva (+2,3%), anche grazie agli smartphone (+10% in un solo anno), la cui diffusione è passata tra il 2009 e il 2012 dal 15% al 27,7% della popolazione e oggi si trovano tra le mani di più della metà dei giovani (54,8%). Questi ultimi utilizzano anche i tablet (13,1%) più della media della popolazione (7,8%). Su Internet il 62,1% degli italiani, trascinati dai social network. Internet è il mezzo con il massimo tasso di incremento dell’utenza tra il 2011 e il 2012 (+9%), arrivando al 62,1% degli italiani (erano il 27,8% dieci anni fa, nel 2002). Il dato sale nettamente nel caso dei giovani (90,8%), delle persone più istruite, diplomate o laureate (84,1%), e dei residenti delle grandi città, con più di 500.000 abitanti (74,4%). Gli iscritti a Facebook passano dal 49% dello scorso anno all’attuale 66,6% degli internauti, ovvero il 41,3% degli italiani e il 79,7% dei giovani. Youtube, che nel 2011 raggiungeva il 54,5% di utenti tra le persone con accesso a Internet, arriva ora al 61,7%, pari al 38,3% della popolazione complessiva e al 79,9% dei giovani. Il mondo in tasca con le app. Nel corso dell’ultimo anno, il 37,5% di chi usa lo smartphone ha scaricato applicazioni e il 16,4% lo fa spesso. Soprattutto giochi, ricercati dal 63,8% di chi scarica app, meteo (33,3%), mappe (32,5%), social network (27,4%), news (25,8%) e sistemi di comunicazione (messaggistica istantanea e telefonate tramite Internet: 23,2%). Non si ferma l’emorragia di lettori della carta stampata. I quotidiani registrano un calo di lettori del 2,3% (li leggeva il 67% degli italiani cinque anni fa, oggi sono diventati solo il 45,5%), anche se le testate online contano il 2,1% di contatti in più (20,3% di utenza). La free press perde l’11,8% di lettori (25,7% di utenza), -1% i settimanali (27,5% di utenza), +1% i mensili (19,4% di utenza), -6,5% l’editoria libraria. Ormai meno della metà degli italiani legge almeno un libro all’anno: il 49,7%. Anche se si segnala un +1% per gli e-book. E proprio tra i giovani la disaffezione per la carta stampata è più grave: tra il 2011 e il 2012 i lettori di quotidiani di 14-29 anni sono diminuiti dal 35% al 33,6%, quelli di libri dal 68% al 57,9%. Il conformismo dell’informazione «fai da te». Si riducono i consumi di quotidiani, ma i portali web d’informazione generici sono utilizzati ormai da un terzo degli italiani (il 33% nel 2012). Non è il bisogno d’informazione a essere diminuito, ma le strade percorse per acquisire le notizie sono cambiate. La tendenza a personalizzare l’accesso alle fonti e la selezione dei contenuti comporta però il rischio che si crei su ogni desktop, telefonino o tablet un giornale composto solo dalle notizie che l’utente vuole conoscere. È il rischio del solipsismo di Internet: la rete come strumento nel quale si cercano le conferme di opinioni, gusti, preferenze che già si possiedono; il conformismo come risultato dell’autoreferenzialità dell’accesso alle fonti d’informazione. I media siamo noi: l’inizio dell’era biomediatica. Il notevole sviluppo di Internet (sia del numero degli utenti, sia delle sue applicazioni, che ormai permeano ogni aspetto della nostra vita quotidiana), il web 2.0, i social network, la miniaturizzazione dei dispositivi hardware e la proliferazione delle connessioni mobili hanno esaltato il primato del soggetto. L’individuo si specchia nei media (ne è il contenuto) creati dall’individuo stesso (che ne è anche il produttore). Siamo noi stessi a costruirci i nostri palinsesti multimediali personali, tagliati su misura in base alle nostre esigenze e preferenze. E noi stessi realizziamo di continuo contenuti digitali che, grazie a Internet, rendiamo disponibili in molti modi. L’autoproduzione di contenuti nell’ambiente web privilegia in massima parte l’esibizione del sé: l’utente è il contenuto. La diffusione delle app per smartphone e il cloud computing rafforzano la centratura sull’individuo del sistema mediatico. Le macchine diventano sempre più piccole e portatili, fino a costituire solo un’appendice della propria persona: un prolungamento che ne amplia le funzioni, ne potenzia le facoltà, ne facilita l’espressione e le relazioni, inaugurando così una fase nuova. È l’era biomediatica, in cui diventano centrali la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali. La privacy è ancora un valore? Cosa rimane oggi della privacy, quando il paradigma della condivisione ha sancito la preminenza dello sharing sul diritto alla riservatezza? Il 75,4% di chi accede a Internet ritiene che esista il rischio che la propria privacy possa essere violata sul web. Si teme che chiunque possa pubblicare nei social network contenuti e immagini che ci riguardano (45,3%), la registrazione da parte dei motori di ricerca dei percorsi di navigazione (23,5%), la possibile acquisizione di informazioni personali da parte delle applicazioni e l’utilizzo a scopi commerciali (21,4%), i sistemi di geolocalizzazione (14,7%). Il 54,3% degli italiani pensa che sia necessario tutelare maggiormente la privacy per mezzo di una normativa più severa che preveda sanzioni e la rimozione dei contenuti sgraditi. Ma c’è un 29,3% di cittadini convinti che ciò sia impossibile, perché in rete non si distingue più tra pubblico e privato. Mentre l’8,9% ritiene che sia inutile proteggere la privacy, perché con l’avvento dei social network non è più un valore e la condivisione delle informazioni in rete dà maggiori benefici. Infine, il 7,6% pensa che non si corrano rischi e che le attuali regole a garanzia della privacy siano sufficienti. A proposito del diritto all’oblio su Internet, una grande maggioranza dei cittadini (il 74,3%) è favorevole: ognuno ha il diritto di essere dimenticato e le informazioni personali sul nostro passato, se negative o imbarazzanti, dovrebbero poter essere cancellate quando non sono più asservite al diritto di cronaca. Questi sono alcuni dei principali risultati del 10° Rapporto Censis/ucsi sulla comunicazione, promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia, presentato oggi a Roma presso la Sala Capitolare del Senato da Giuseppe De Rita e Giuseppe Roma, Presidente e Direttore Generale del Censis, e discusso da Renato Schifani, Presidente del Senato della Repubblica, Andrea Melodia, Presidente dell’Ucsi, Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di 3 Italia, Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset, Maurizio Costa, Amministratore Delegato di Mondadori, Antonio Marano, Vicedirettore Generale della Rai, e Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.  
   
   
CRESCE IL RUOLO DI INTERNET NEL MERCATO DELLA PUBBLICITÀ SUL WEB INFORMAZIONE E SCELTE DI CONSUMO «FAI DA TE». IL 13,6% DEGLI ITALIANI HA FATTO ACQUISTI GRAZIE ALLA RÉCLAME IN RETE  
 
Roma, 4 ottobre 2012 – Cresce il ruolo di Internet nel mercato della pubblicità. In una fase di prolungata contrazione degli investimenti pubblicitari che ha colpito tutti i media, Internet è l’unico mezzo ad aver incrementato il volume della raccolta pubblicitaria: +12,3% nel 2011 rispetto all’anno precedente, arrivando a 636 milioni di euro. La fetta di mercato del web è ancora ridotta (il 7,4% del totale), e la gran parte della torta rimane al mezzo da sempre dominante (la tv assorbe il 53,6% dell’intero budget), ma la pubblicità veicolata via Internet risulta capace di influenzare le scelte dei consumatori. In Internet le persone possono costruirsi una sorta di pubblicità «fai da te», on demand, interattiva: cliccando sui banner quando hanno tempo e voglia e approfondendo le informazioni sui siti delle aziende commerciali (lo fa il 37,1% degli utenti web), cercando autonomamente pareri e feedback su un prodotto o un servizio nelle community online e nei forum di discussione prima di procedere all’acquisto (19%), cercando sui siti di e-commerce come eBay (13,4%) o sui portali di acquisto come Groupon (10,9%), rintracciando recensioni video su Youtube (11,2%) o confrontandosi con gli amici nei social network (10,5%). Non a caso, la pubblicità che in generale viene apprezzata di più è quella che informa (54%), poi quella che diverte (39%) e quella che emoziona (7%). Negli ultimi dodici mesi il 24% degli italiani ha acquistato un prodotto o un servizio grazie alla segnalazione pubblicitaria vista in televisione. Ma al secondo posto per capacità di influenza viene proprio Internet: il 13,6% degli italiani ha fatto acquisti grazie alla réclame vista sul web.  
   
   
AGENDA DIGITALE - POLILLO (CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA): “NON C’È PIÙ TEMPO: NON SI PUÒ PARLARE DI CAVI E RETI SUPER VELOCI SENZA PENSARE A COSA CI ANDRÀ SU. SERVONO FATTI: IVA RIDOTTA SUL DIGITALE, CAMPAGNE INFORMATIVE, LOTTA ALLA PIRATERIA, INCENTIVI AGLI OPERATORI CHE INVESTONO” IL SOTTOSEGRETARIO PELUFFO: “AGCOM VARI RAPIDAMENTE IL REGOLAMENTO CONTRO LA PIRATERIA”  
 
Roma, 4 ottobre 2012 - “Il Governo nel suo lavoro sull’Agenda digitale, che si dovrebbe concludere oggi con l’approvazione in Consiglio dei Ministri, rimetta al centro i contenuti culturali. Si vogliono costruire “autostrade” per il digitale in Italia dimenticando che qualcosa bisogna metterci su: quel qualcosa siamo noi, quel qualcosa lo fanno da sempre le nostre industrie ed è dannoso per il Paese, non solo per i nostri settori, non prenderlo in considerazione”. E’ questo il monito lanciato dal presidente di Confindustria Cultura Italia Marco Polillo al convegno “L’agenda digitale per lo sviluppo dei contenuti culturali” in programma questa mattina all’Auditorium di Roma. I contenuti creativi sono un elemento chiave per lo sviluppo del mercato digitale: un segmento attraverso il quale l’Italia può ancora fare la differenza, visto il grande patrimonio artistico e culturale su cui il Paese può contare. "L´europa lo ha compreso - ha proseguito Polillo-. La Commissione Europea, che intende valorizzare il settore come occasione di occupazione e crescita competitiva, stima che il settore della cultura e delle professioni creative valga qualcosa come il 4,5% del Pil, interessando 8,5milioni di lavoratori europei. Per questo anche nel nostro paese i contenuti culturali dovrebbero essere uno dei cardini intorno al quale far ruotare il dibattito sulla cosiddetta “Agenda Digitale Italiana": internet è già il nostro presente, sarà anche il futuro per l´industria culturale. Ma, ad oggi, di contenuto si è ragionato molto poco nei tavoli pubblici e istituzionali - ha precisato -. Si continua a parlare di “cavi” e non si sta cogliendo l’occasione di riflettere su cosa vogliamo far viaggiare attraverso le reti superveloci. L’italia è molto indietro su questo fronte. Manca di una strategia-paese e rischia di depauperare le nostre eccellenze: cinema, editoria, musica, spettacolo, fiction, ecc. Il Paese non ha neppure una posizione chiara in merito al rispetto dei diritti: libero non vuol dire gratuito a scapito dei diritti altrui: le condotte illegali vanno impedite e i comportamenti illeciti devono essere disincentivati”. Quattro le priorità irrinunciabili per le industrie dei contenuti: politiche di sensibilizzazione degli utenti sui nuovi business-model con campagne di informazione e sensibilizzazione del pubblico, soprattutto nelle scuole, sull’utilizzo responsabile del web. E ancora Iva ridotta per i prodotti culturali con il sostegno a livello Ue della riduzione dell’aliquota Iva per gli acquisti online di contenuti culturali. Incentivi per gli operatori che investono in opere dell’ingegno e in piattaforme digitali per l’e-commerce della cultura, supportando gli investimenti delle aziende nei talenti emergenti attraverso un tax credit mirato e selettivo, nonché gli investimenti per la digitalizzazione dei cataloghi e per adattare i processi produttivi alle nuove esigenze del mercato on line. E “quarto, ma non ultimo - ha concluso Polillo - lotta alla pirateria digitale con una posizione non equivoca nei confronti della tutela della proprietà intellettuale”. “L’agenda digitale è una priorità di questo Governo e la tutela dei diritti è un presupposto per il funzionamento del mercato digitale – ha sottolineato in chiusura il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria Paolo Peluffo –. Rinnovo l’invito alla nuova Agcom, che già avevo rivolto al precedente Consiglio, di approvare rapidamente il regolamento contro la pirateria”.  
   
   
CONVEGNO ASSINFORM, 15 OTTOBRE A ROMA  
 
Roma, 4 ottobre 2012 - Come di consueto Assinform presenta l’aggiornamento semestrale dell’andamento del mercato Ict nel 2012 che quest’anno, complice il trend economico negativo a livello generale, risulta particolarmente interessante, anche in relazione al previsto avvio dell’Agenda Digitale italiana e delle politiche per l’innovazione e la crescita che dovranno esercitare i benefici attesi per il nostro Paese. Di ciò ne parleremo con la politica e con alcuni importanti attori del settore pubblico e privato. Dato l’apprezzamento espresso dalla Comunità di settore circa la nuova classificazione di mercato già presentata in occasione del Rapporto Assinform, la semestrale seguirà la medesima impostazione, focalizzandosi sull’analisi del Global Digital Market, la classificazione introdotta da Assinform, che consente una lettura dei dati più aderente alla realtà allargando l’analisi ad un mercato di riferimento di quasi 70 miliardi di euro (circa 11 miliardi in più). Vengono infatti evidenziate, insieme alle componenti tradizionali, le nuove aree di business che il potenziale della domanda Ict è in grado di esprimere, anche a favore delle Pmi, unitamente ai programmi dell’Agenda Digitale Italiana. Augurandoci che per quella data il Governo abbia emanato il tanto atteso decreto Crescitalia-bis, il convegno sarà anche l’occasione per riflettere sui contenuti del Provvedimento e sui possibili impatti a livello economico. Il programma dell´evento è disponibile al link: http://www.Assinform.it/aree_sx/informazioni/eventi/
programma_convegno2012_ottobre.htm
 Il convegno si terrà in diretta videostreaming sul portale associativo, www.Assinform.it  La partecipazione al convegno è gratuita ma soggetta a preiscrizione. A chiusura dell´evento tutti partecipanti potranno ritirare una copia omaggio del Rapporto Assinform 2012 anche in versione in inglese. Per dare adesione al convegno è necessario registrarsi sul sito Assinform: http://www.Areeriservate.assinform.it/registrarsi/registrazione/iscriviti_agli_eventi.kl  
 
   
   
"INTERNET COME ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE - SUMMIT ED ESPOSIZIONE 2012"  
 
Riva del Garda, 4 ottobre 2012 - Dal 4 al 6 ottobre 2012 si terrà a Riva del Garda, in Italia, un evento intitolato "Internet come ecosistema di innovazione - Summit ed esposizione 2012" (Internet as Innovation Eco-system Summit and Exhibition 2012). Organizzato dall´Alleanza europea per l´innovazione (Eai), il vertice intende promuovere lo sviluppo e l´adozione di soluzioni avanzate in materia di Tic. In questo modo, mira a promuovere l´innovazione nel settore europeo delle Tic e ad assicurare che le Tic del futuro siano in grado di sostenere l´innovazione in settori di applicazione quali le tecnologie e i servizi Internet del futuro, le infrastrutture di comunicazione e l´informatica. Il vertice consiste in più eventi tra cui pannelli, workshop, keynote, sessioni di riunioni personalizzate, corsi di formazione, presentazione di amministratori delegati e dirigenti aziendali, presentazioni di casi di studio, nonché l´annuncio dei vincitori del Concorso per studenti e del Concorso di dimostrazioni prototipo per le Pmi. Queste attività copriranno l´intero spettro dell´innovazione, dalla presentazione delle fondameta e di idee tecnologiche, alla dimostrazione applicazioni e prodotti concreti. Destinato a tutti gli interessati al settore delle Tic, compreso il grande pubblico, il summit offrirà opportunità di networking per aziende, Pmi, esperti di sviluppo aziendale e fornitori di servizi. Inoltre, parteciperanno studenti, ingegneri, ricercatori, scienziati, responsabili politici nel settore delle Tic e in altri settori emergenti in cui le nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione trovano applicazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://innovation-ecosystem-summit.Eu/it    
   
   
“START CUP”: QUANDO LA RICERCA FA NASCERE IMPRESE  
 
 Firenze, 4 ottobre 2012 – Una gara toscana per le idee innovative, organizzata dalla Scuola Superiore Sant’anna di Pisa in collaborazione con le altre Università toscane. Una gara per diffondere la cultura d’impresa favorendo la nascita di nuove imprese che trasformino idee scientifiche in idee imprenditoriali. Una gara che ha assegnato 15 mila euro alle tre idee giudicate migliori e capaci di essere tradotte subito in attività d’impresa. Questo è “Start Cup Toscana“, fase regionale di una competizione nazionale denominata “Premio dell’innovazione“. Regione Toscana ha contribuito con 15.000 euro, suddivisi (7 mila, 5 mila, 3 mila) fra i tre progetti primi classificati. La premiazione si è svolta questo pomeriggio in Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze, sede della Presidenza di Regione Toscana: dopo la auto presentazione da parte di ciascun finalista- in forma di “Elevator Pitch“, una sorta di gara nella gara: cercare di convincere l’interlocutore sulla bontà della propria idee e avere a disposizione solo pochissimi minuti, come se si fosse in un ascensore – c’è stato spazio per una tavola rotonda sui rapporti fra istituzioni, università, ricerca e industria. Oltre ai premi, “Toscana Promozione” ha messo a disposizione 3 slot di partecipazione allo Smau, il salone dell’informatica e delle nuove tecnologie che avrà luogo a Milano dal 17 al 19 ottobre “C’è un solo modo per fare davvero innovazione – ha sottolineato Stella Targetti intervenendo alla cerimonia – ed è portare la ricerca dentro le aziende. Un dottorato, ormai, non è più solo l’inizio di una carriera universitaria ma può essere speso anche dentro il mondo delle imprese ed è per questo che nel 2013 attiveremo un programma regionale di formazione per dottorandi e ricercatori dedicato alla progettazione europea, alla managerialità e alla valorizzazione dei risultati di ricerca”. La maggior parte dei progetti finalisti (6 su 10) appartiene all’area tecnologica delle Scienze per la Vita; 3 sono riconducibili al settore Ict ed una all’ambito più strettamente industriale. Cinque di queste proposte sono state presentate da gruppi nati in ambito universitario pisano, due provengono dall’ateneo fiorentino e due da quello senese. Una proposta è nata da persone con precedenti esperienze in ambito sanitario. Le proposte finaliste spaziano dai dispositivi per la sicurezza dei passeggeri (specie bambini) in automobile alle protesi robotiche; dalle soluzioni innovative per la comunicazione in presenza di disabilità motorie ai sistemi di supporto per la curia della dislessia; dai nuovi composti per le terapie oncologiche alla sensoristica ottica per applicazioni biomedicali; dai servizi di diagnostica prenatale alle soluzioni non convenzionali per touch-screen; dagli strumenti per monitorare l’attività respiratoria alle soluzioni per il benessere nei luoghi di lavoro. Nella giuria anche esperti in valutazione del businnes plan.  
   
   
INTERNET SARA’ IL VOLANO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO OGGI AL PALACONGRESSI DI RIVA DEL GARDA IL SUMMIT DI EAI “INTERNET AS INNOVATION ECO-SYSTEM”  
 
Trento, 4 ottobre 2012 - Garantire gli investimenti, le regole e il futuro digitale è uno dei temi centrali del convegno internazionale “Internet as Innovation Eco-system”, organizzato da European Alliance for Innovation (Eai) in programma da oggi fino al 6 ottobre al Palacongressi di Riva del Garda. Il meeting rappresenta un’opportunità per il sistema trentino della ricerca e del fare impresa, che in tempi di crisi guarda sempre all’internazionalizzazione e all’innovazione per garantire il prossimo sviluppo del territorio. Il convegno coinvolgerà ricercatori, aziende, start-up e studenti universitari. Tra i temi in discussione rientrano l’adeguamento all’Agenda digitale europea, la creazione di nuove opportunità di crescita economica “glocale”, l’uso delle tecnologie digitali e delle applicazioni di Internet come leva di sviluppo e di espansione nei mercati emergenti.  
   
   
DEBUTTA SUL WEB MYFOGLIO, IL “PROFESSIONAL NETWORK” PER LA FATTURAZIONE ON-LINE DI AZIENDE E PROFESSIONISTI  
 
 Milano, 4 ottobre 2012. Dopo il lancio sul mercato svizzero, ha fatto il suo debutto anche in Italia myfoglio: il servizio per la fatturazione on-line di aziende, Pmi e liberi professionisti disponibile in tre lingue (italiano, spagnolo e inglese) e con il supporto di differenti parametri fiscali per l’utilizzo in diverse regioni europee. Gratuito per chi emette fino a 12 fatture all’anno, myfoglio non richiede alcuna installazione software e consente la fruizione dei dati e dei documenti personali in assoluta sicurezza grazie all’accesso con una connessione https, alla compatibilità con tutti i dispositivi informatici (pc, iPad e tablet) e alla costante disponibilità dei documenti della propria attività e delle informazioni personali sempre on-line. Sviluppato da un team italo-svizzero di professionisti del settore Ict, myfoglio è commercializzato in Italia dalla società licenziataria Well Done di Milano e punta a conquistare una grossa fetta delle oltre 6 milioni di Partite Iva attive nel nostro Paese, confrontandosi a livello internazionale con i maggiori players del billing on-line come il canadese Freshbooks, il britannico Freeagent e gli americani Bliksale e Fastdue. Myfoglio dispone di una funzione di ricerca rapida “google like” che consente di individuare i documenti a partire da qualunque dato disponibile (nome, ragione sociale, importo, sigla) ma la caratteristica peculiare del nuovo servizio è l’utilizzo dei paradigmi utilizzati nei social network e nel web 2.0 che applicati in ambito professionale rendono il servizio particolarmente semplice e veloce da utilizzare. In myfoglio è presente infatti un “wall” strutturato come un punto di raccolta delle informazioni che ruotano attorno all’utente, dove vengono riportate una serie di informazioni come notifiche di azioni, messaggistica tra utenti, avvisi di scadenze, anagrafiche dei clienti e dei prodotti. “Partecipando a myfoglio – sottolinea Fabrizio Longo, Cfo & Co-founder di myfoglio - ogni utente se vuole può entrare a far parte di un “professional network” offrendo così la possibilità di ampliare la schiera dei propri clienti, consulenti e fornitori ma soprattutto rendendo la comunicazione e la condivisione delle informazioni tra gli iscritti più agevole, proprio come nei social network”.  
   
   
ABRUZZO: BANDO PER ATTIVITA´ DIDATTICHE DIGITALI  
 
Pescara, 3 ottobre 2012 – Ieri mattina è stato pubblicato il bando di gara per l´affidamento del progetto speciale "Competenze per il Futuro", per realizzare azioni innovative e proseguire la diffusione di attività didattiche digitali. Il progetto, finanziato con 2,5 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo Programma Operativo 2007-13, mira a introdurre nelle scuole abruzzesi una formazione innovativa, capace di sperimentare le potenzialità della comunicazione multimediale e digitale nel contesto scolastico, così da elevare le competenze informatiche degli studenti e dei docenti in linea con le tendenze evolutive del mercato del lavoro sempre più pervase dall´Information and Communications Technology (Ict). L´assessore alla Formazione e Lavoro, Paolo Gatti: "L´abruzzo può offrire ai propri studenti una "I-school". Dopo il milione e 400mila euro stanziati insieme al governo sul progetto "Scuola Digitale", la Regione prosegue la sua convinta azione di investimento nell´ammodernamento dell´Istruzione regionale, attraverso l´introduzione di modelli didattici innovativi. Ormai le tecnologie informatiche, e in particolar modo, la comunicazione multimediale, rappresentano un´opportunità in grado di sviluppare e ampliare le prospettive occupazionali dei nostri giovani. La tecnologia può inoltre agevolare il mondo della Scuola nell´ottenere soluzioni organizzative più efficienti. Gli insegnanti sono chiamati a svolgere un nuovo e importante compito di mediazione tra la tecnologia e i giovani, attraverso l´integrazione dei tradizionali metodi di insegnamento e di apprendimento con le nuove offerte della didattica digitale. Sono convinto che il mondo della scuola abruzzese beneficerà degli effetti di questo progetto, che esce in concomitanza con un importante evento nazionale in programma il 10 ottobre a Roma dove si farà il punto sulla scuola italiana che si sta trasformando in scuola digitale".  
   
   
BOLZANO; SCUOLE PROFESSIONALI PER AGRICOLTURA ED ECONOMIA DOMESTICA DELL´EUREGIO A CONFRONTO  
 
 Bolzano, 4 ottobre 2012 - Lo sviluppo scolastico, gli scambi interscolastici e la formazione comune del personale insegnante sono stati i temi su cui si è incentrata la conferenza annuale delle Scuole professionali per agricoltura ed economia domestica dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino tenutasi presso la Scuola per la frutti- viti- e orticoltura Laimburg. Come ha sottolineato l´assessore provinciale competente Hans Berger è importante favorire gli scambi interscolastici per offrire ai giovani la possibilità di conoscere gli sviluppi in atto in altri paesi. In quest´ottica ha salutato la decisione di estendere a tutto il territorio Euregio la settimana di mobilità sperimentata in Tirolo. Per favorire la collaborazione fra scuole ed economia, come ha detto Berger, è opportuno incentivare lo svolgimento di tirocini aziendali presso le aziende delle regioni partner. Un aspetto di rilievo trattato nel corso della conferenza annuale è stata la formazione degli insegnanti, congiunta, specialistica e interregionale. A tal riguardo Birgit Oberkofler del Gect Gruppo europeo di cooperazione territoriale ha sottolineato le misure già applicate ricordando il convegno per gli insegnanti di tedesco 2013 che si terrà a Bolzano e al quale sono invitati tutti gli insegnanti di tedesco dell´Euregio. Parlando di sviluppo scolastico è stato presentato il progetto innovativo finanziato dal Fondo Sociale Europeo "Innpro22" che ha quale obiettivo il costante miglioramento dell´offerta formativa e di consulenza.  
   
   
TROPPA CONCENTRAZIONE DISTRAE IL PARADOSSO È STATO DIMOSTRATO DA UNA RICERCA SPERIMENTALE DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, PUBBLICATA SUL “JOURNAL OF EXPERIMENTAL PSYCHOLOGY: GENERAL“. DIMOSTRATA L’ESISTENZA DI UN MECCANISMO SOPRAMODALE CHE ORCHESTRA GLI STIMOLI PROVENIENTI DAI DIVERSI SENSI.  
 
 Milano, 4 ottobre 2012 – Essere molto concentrati su qualcosa, cercando di evitare di essere distratti, fa irrimediabilmente perdere la concentrazione. Lo ha rivelato una ricerca sperimentale dell’Università di Milano-bicocca condotta in collaborazione con l’Università di Verona e l’Istituto Italiano di Neuroscienze di Verona. La ricerca suggerisce l’esistenza di una sorta di “centrale” sopramodale, probabilmente localizzata nella regione prefrontale del cervello, che coordina gli stimoli provenienti dai diversi sensi. Lo studio (“The Costly Filtering of Potential Distraction: Evidence for a Supramodal Mechanism”, abstract disponibile qui) i cui autori sono Francesco Marini e Angelo Maravita del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-bicocca e Leonardo Chelazzi dell’Università di Verona e dell’Istituto Italiano di Neuroscienze di Verona, è stato appena pubblicato sulla versione online del Journal of Experimental Psychology: General, una delle riviste di punta a livello internazionale per gli ambiti della Psicologia Sperimentale. La ricerca ha coinvolto 126 studenti universitari dell’Ateneo milanese, con un’età media di 26 anni. I partecipanti sono stati sottoposti a test differenti: nel primo tenevano tra le dita di entrambe le mani due stimolatori tattili vibratori, e tramite una pedaliera dovevano indicare quale dito stava ricevendo la vibrazione, cercando di non prestare attenzione a una luce rossa intermittente che si accendeva vicino alle dita stesse. Prima di ogni test, si avvertivano i soggetti sperimentali che sarebbero potuti entrare in funzione degli elementi di distrazione, di tipo tattile, uditivo o visivo, che però non sempre venivano attivati. L’obiettivo era misurare il tempo di reazione, in millesimi di secondo, tra la stimolazione e la risposta, così come registrare la correttezza o meno della risposta stessa. I risultati hanno mostrato chiaramente come l’aspettarsi una distrazione (anche quando non è effettivamente arrivata) abbia diminuito la concentrazione dei partecipanti al test, indipendentemente dalla natura della distrazione stessa – visiva, tattile, uditiva. In uno dei test, ad esempio, la velocità media di risposta è passata da 439 millesimi di secondo nel caso di uno stimolo tattile senza distrattori a 479 millesimi di secondo nel caso in cui il soggetto si aspettava una distrazione visiva che peraltro non sopraggiungeva (vedi grafico). Quindi la sola aspettativa di una distrazione ha peggiorato la performance di circa il 10%. L’esperimento è stato ripetuto sette volte, in condizioni diverse, e i risultati sono stati sempre confermati. «Durante l’esperimento – afferma Angelo Maravita, professore associato di Psicobiologia dell’Università di Milano-bicocca – abbiamo osservato che quando potrebbe entrare in azione un distrattore, si impiega più tempo nel rispondere allo stimolo, indipendentemente dall’effettiva presenza e dalla natura del distrattore stesso. Questa condizione suggerisce che il controllo dei potenziali distrattori fa parte delle attività intrinseche del cervello ed è una funzione sopramodale, controllata da una sorta di “centrale” che sovrintende a più compiti collocati in diverse aree, coordinandoli». La ricerca sperimentale potrà trovare particolari applicazioni in campo medico-neuropsicologico, nello studio di pazienti che, ad esempio in seguito a traumi come ictus, emorragie o traumi cranici, presentano una disfunzione a carico dell’area frontale del cervello. «Potrà inoltre essere molto utile per studiare i meccanismi di comportamento e gli eventuali rischi in soggetti che operano in situazioni complesse che richiedano una forte concentrazione su un compito, ma anche un’allocazione di risorse per difendersi da possibili distrazioni: pensiamo ad esempio a piloti o controllori di volo» concludono i ricercatori.  
   
   
EXPO. STUDENTI IN FESTA CON FORMIGONI PER LE 100 ADESIONI  
 
Milano, 4 ottobre 2012 - Migliaia di bambini delle scuole lombarde hanno festeggiato la centesima adesione a Expo 2015 - Indonesia (27 settembre) - alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e degli assessori regionali all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea e allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli. 100 Classi Lombarde In Rappresentanza Di 100 Paesi - Sul palco allestito in Piazza Città di Lombardia, i ragazzi delle scuole elementari e medie di tutte le province lombarde - ciascuna classe in rappresentanza di uno dei 100 Paesi che parteciperanno ufficialmente a Expo 2015 - hanno risposto con entusiasmo a quella che il presidente Formigoni aveva annunciato come una "festa di popolo". Bandiere E Musiche - E perché festa fosse realmente, Piazza Città di Lombardia è stata animata anche da giocolieri e artisti di strada e colorata dallo sventolare di migliaia di bandierine e palloncini, oltre che dal gruppo degli sbandieratori e musici di Besnate (Va). All´evento hanno preso parte anche l´amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala e il commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Diana Bracco. L´expo Piu´ Bello Di Tutta La Storia - Il presidente Formigoni, commissario generale dell´Expo 2015, dopo aver rivolto alcune domande agli studenti - qual è il primo Paese che ha aderito all´Esposizione Universale (la Svizzera), l´ultimo a dire sì e in quali città si sono svolte le recenti edizioni dell´Expo ottenendo risposte spesso precise - ha esortato i ragazzi a farsi bandiera dell´Itala in occasione dell´Esposizione: "Abbiamo bisogno dell´aiuto di tutti per dimostrare che Expo a Milano sarà il più bello di tutta la storia". "Tra tre anni - ha proseguito il presidente Formigoni - voi sarete il volto dell´Italia che si presenta al mondo e darà il benvenuto ai Paesi che verranno all´Expo". Pianticelle In Adozione - Agli studenti partecipanti alla festa di piazza è stato consegnato e affidato ´in adozione´ un germoglio di pianta da curare negli anni a venire, così da coltivare i valori richiamati dalla prossima edizione dell´Esposizione Universale. "Un germoglio di pianta - ha spiegato il presidente Formigoni - che ogni classe coltiverà fino al momento di apertura dell´Expo in rappresentanza di ciascuno dei cento Paesi che hanno aderito all´Esposizione. Il numero di cento ha un valore storico e simbolico grandissimo: i nostri progetti sono in fase avanzata e a questo punto credo sia possibile superare la soglia dei centoventi Paesi aderenti". Incontro Operativo - "Settimana prossima - ha continuato il presidente Formigoni - ci sarà il secondo International Partecipants Meeting con la presenza di un numero di commissari e rappresentanti di Paesi superiore a quello dell´anno scorso: in questo incontro vogliamo approfondire il tema che ogni Paese interpreterà liberamente, anche se - con il nostro documento strategico - offriremo una traccia da discutere ed approfondire". Assessore Aprea - "L´occasione della centesima adesione - ha commentato l´assessore Aprea che in mattinata ha accolto l´arrivo delle scolaresche - è un evento da festeggiare anche perché rappresenta una promessa di incontro, da parte degli studenti lombardi, a Expo 2015: l´idea del germoglio affidato alle cure delle classi rappresenta al meglio lo spirito dell´esposizione, favorire l´amicizia tra i popoli e la salvaguardia e tutela della natura". Assessore Ruffinelli - "E´ giusto far crescere in questi bambini la coscienza e la consapevolezza - ha detto l´assessore Ruffinelli - dell´avvicinarsi dell´Expo attraverso la cura delle piantine. I ragazzi sono ambasciatori dell´Esposizione Universale nelle nostre famiglie e anche grazie a loro l´Expo sarà sentito come un evento che coinvolge tutti i cittadini lombardi".  
   
   
RISTORAZIONE SCOLASTICA, IL SINDACO DI SESTO FIORENTINO A PRANZO CON GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA BORTOLOTTI PASTA (BIOLOGICA) AL POMODORO (BIOLOGICO) E BASILICO, MOZZARELLA, INSALATA E FRUTTA  
 
 Sesto Fiorentino, 4 ottobre 2012 - E’ iniziato ieri con la scuola primaria Bortolotti, il nuovo ciclo di pranzi che il sindaco Gianni Gianassi effettuerà in alcune scuole della città. Il sindaco si è recato nei locali della mensa e ha pranzato insieme alla dirigente del 3° Circolo didattico Silvia Bertone e agli alunni della scuola. Il pasto servito ieri da Qualità & Servizi era composto da pasta (biologica) al pomodoro (biologico) e basilico, mozzarella, insalata e frutta.  
   
   
COMPRENSIVI SI DIVENTA AUTOREFERENZIALI SI RIMANE  
 
Firenze, 4 ottobre 2012 - Venti relatori a raffiche da dieci minuti l’uno per dibattere su luci e ombre degli istituti comprensivi e poi concludere con l’assessore regionale Stella Targetti che spiega che la strada è ormai tracciata e che non si può tornare indietro. Questo in sintesi il convegno “Comprensivi si diventa”, organizzato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Toscana con dirigenti scolastici, amministratori locali, sindacalisti, rappresentanti di associazioni di genitori e professionali della scuola e con il coordinamento di Giancarlo Cerini, dirigente tecnico e direttore di “Rivista dell’Istruzione“. Cinque i momenti su cui si è articolato il dibattito: il rapporto con il territorio, il ruolo del dirigente scolastico, il curricolo verticale, la dimensione organizzativa, la scuola comunità professionale. Dai relatori sono state espresse alcune riserve più o meno velate sul fatto che l’istituto comprensivo di scuola materna, elementare e media sia realmente una panacea (“Non esiste un’organizzazione buona per tutti –ha dichiarato Grazia Fassorra dell’Anp- deve nascere da una lettura attenta dei bisogni e dei dati della realtà”; “L’innovazione è un processo lento –ha commentato Gianna Fracassi della Flc-cgil- Sarebbe bene avere una media regionale di 900 alunni per scuola e soprattutto evitare Ic con tanti plessi e comuni di riferimento, altrimenti si perde in continuità sul territorio”; e Silvana Boccara di Gilda Toscana: “Non sempre si raggiungono gli obiettivi auspicati: molti istituti comprensivi sono dei meri contenitori. Occorrerebbero senso di appartenenza e flessibilità, ma come è possibile con tanti docenti precari e aule stracolme?”). Dall’assessorato purtroppo non è giunta nessuna se non vaga risposta alle domande di noi genitori dell’Age Toscana che chiedevamo alcuni chiarimenti sulla politica di tagli dello scorso anno e rassicurazioni per il futuro. Ecco alcune riflessioni che riproponiamo all’Assessore Targetti per avere, se possibile, una risposta anche a posteriori: Un anno fa i funzionari dell’Assessorato andarono nelle province toscane a dire a dirigenti e assessori comunali che, causa la legge 111/11, se non avessero proceduto ad accorpare le scuole queste avrebbero perso l’autonomia. Trascurarono però di coinvolgere noi genitori e soprattutto di dire che erano sufficienti 500 alunni per non avere ripercussioni, così furono fatti accorpamenti disastrosi (ad es. L’istituto comprensivo Prato Nord con 1951 alunni) nelle scuole già grandi a sufficienza e non ci si occupò a sufficienza delle altre. Non mutarono rotta neppure quando la legge di stabilità del novembre 2011 ribadì il concetto portando il limite a 600 alunni, mentre altre Regioni provvedevano a fermare tutto per capire meglio la portata dell’innovazione. Risultato: 27 nuovi accorpamenti rispetto agli 8 richiesti dallo Stato e 46 scuole che hanno perso l’autonomia e funzionano con dirigente e Dsga in reggenza. A Marradi il dirigente arriva da Fucecchio, 45 km di strada montana. A Grosseto tutta la rete scolastica cittadina è stata stravolta per ‘salvare’ scuole già in regola. A Porto S. Stefano, la continuità i ragazzi delle elementari ce l’hanno con la scuola media dell’Isola del Giglio. Indubbiamente il sonno della ragione genera mostri… La stessa Regione Toscana, nel documento programmatico che ha presentato in sede di convegno, ha detto che per funzionare bene i comprensivi non debbono avere più di 1400 alunni, eppure il 9% delle scuole toscane supera -e non di poco- questo limite. Ben il 48% delle scuole è in sofferenza: su 499 istituti toscani ci sono 27 nuovi istituti comprensivi (in preda al più totale bailamme causa accorpamento), 106 scuole affidate a dirigenti di freschissima nomina, 56+56 scuole coinvolte in una reggenza, con il dirigente e, nelle scuola sottodimensionate, anche il direttore amministrativo part time. Dal canto loro, i genitori sono interessati ad avere per i loro figli una scuola che funziona, con rapporti positivi fra alunni, docenti, genitori, personale della scuola e un’istruzione che li sostenga e li guidi nella loro vita lavorativa e sociale. Domanda n. 1: “Perché non sono stati impediti questi tagli così pesanti per la scuola pubblica toscana?” perché non si è fatto appello alla media regionale, già abbondantemente soddisfatta, come aveva accettato il Ministero? A Grosseto i genitori sono sfilati per le strade, hanno consegnato al sindaco 3800 firme contro la ‘razionalizzazione’, hanno fatto riunioni, proteste, blog; il consiglio comunale ha votato una richiesta di ripensamento alla regione, ma niente. Minor veemenza ma tanto mal di fegato ugualmente a Firenze, dove nelle scuole dell’istituto Firenze Centro Storico si è avuto il quarto accorpamento consecutivo. Aria tesa anche a Sesto, dove alla fine sono stati accorpati il 2° Circolo e la media Pescetti. Domanda n. 2: “Vedendo che la macchina pubblica va comunque avanti sorda e inesorabile, non c’è pericolo che la gente perda ulteriormente fiducia nella politica?” L’intervento più bello e toccante è stato senz’altro quello di Mara Marani, già dirigente dell’istituto comprensivo Bellaria-igea Marina: partita nel 2000 con 1100 alunni, si è ritrovata nel 2012 con ben 2300 ragazzi. Ecco i suoi suggerimenti: “Il nostro comprensivo ha funzionato perché coincideva con il territorio comunale, era la scuola della comunità. Presterei molta attenzione a questo, l’Ic deve assolutamente coincidere con il comune. Inoltre ho curato molto la comunicazione con i vari plessi e ordini di scuola, con i genitori e con il territorio”. Domanda n. 3: “Possiamo dare ai genitori la notizia che non ci saranno altri accorpamenti fatti con criteri ragionieristici?” A questo in verità abbiamo ricevuto risposta: 4 province sono state ormai bonificate dalle scuole che non siano comprensivi; resistono solo 33 direzioni didattiche e 17 scuole medie e poco conta che per razionalizzarle si utilizzino criteri che con la scuola hanno ben poco a che fare. Poco hanno contato anche le preoccupazioni espresse da alcuni relatori, in merito ad esempio ai comprensivi, rinviati di un solo anno per la loro enormità, a Borgo S. Lorenzo (1785 alunni), Pontassieve (2091), Lastra a Signa (1873) e Montemurlo (1776) e che a quanto pare sono sul punto di essere varati. Si sa già che anche lì si perderanno addetti alla segreteria e soprattutto i bidelli, e allora chi li guarderà i nostri figli? Succederà come a San Casciano V.p., dove alcune scuole materne sono sorvegliate fino alle 10 dal cuoco del comune? Assessore Targetti la preghiamo, ascolti le nostre voci: sarà pure che il programma vuole andare avanti, ma la scuola è fatta di persone e non di cose; non si può imporre un unico vestito a tutti e pretendere anche che calzi bene. Www.agetoscana.it    
   
   
SCUOLE IN ABRUZZO: DAL FAS OLTRE 25 MLN PER SICUREZZA EDIFICI  
 
L´aquila, 3 ottobre 2012 - Arrivano i fondi per mettere in sicurezza le scuole della regione. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori Pubblici Angelo di Paolo, ha infatti approvato la delibera relativa all´attuazione dei fondi Par-fas sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali regionali. "La somma a disposizione degli enti abruzzesi - spiega Angelo Di Paolo - ammonta a 25,5 milioni di euro, di cui 18,6 milioni fanno riferimento al finanziamento della linea di intervento del Fas e circa 6,9 milioni di euro si riferisce invece al cofinanziamento degli enti locali che presentano il progetto. La destinazione delle risorse alla sicurezza degli edifici scolastici - dice l´assessore ai Lavori pubblici - rappresenta una scelta politica ben precisa della Giunta regionale, che investe direttamente gli enti pubblici sul territorio spingendoli a fare scelte che guardano con attenzione alla sicurezza degli studenti e dei cittadini abruzzesi". Potranno accedere al bando pubblico tutti i comuni abruzzesi al di fuori del cosiddetto "cratere sismico" e le Province. "In particolare - spiega ancora Di Paolo - sono finanziabili le opere dirette all´adeguamento degli edifici alla nuova normativa per le zone sismiche; al miglioramento della sicurezza strutturale esistente con il conseguimento del livello minimo di sicurezza; all´adeguamento mediante demolizione e ricostruzione degli edifici non agibili; all´accorpamento di plessi scolastici con dimissione dei preesistenti che non sono a norma. Il 40% dell´importo a carico del Fas viene destinato agli interventi proposti dalle amministrazioni provinciali, mentre il 60% fa riferimento ai Comuni". Nei prossimi giorni il bando verrà pubblicato sul Burat e i soggetti interessati avranno a disposizione 90 giorni per elaborare il progetto e trasmetterlo alla Giunta regionale d´Abruzzo - Direzione Lavori pubblici e Protezione civile - Servizio Opere pubbliche- Via Salaria Antica Est, 27F, L´aquila. Al termine della procedura, gli uffici provvederanno a stilare due graduatorie per gli interventi ammissibili, una per i Comuni e un´altra per le Province.  
   
   
SALERNO: SCUOLA-LAVORO, INTESA CON L’UFFICIO SCOLASTICO CAMPANO  
 
Salerno, 4 ottobre 2012 - E’ stato firmato il 2 ottobre, il protocollo d’intesa tra Polaris, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Salerno, rappresentata dal Presidente Demetrio Cuzzola e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, presente il Direttore Generale Diego Bouchè. Il protocollo, di durata triennale, intende promuovere l’alternanza scuola-lavoro e l’orientamento dei giovani al mondo imprenditoriale attraverso una collaborazione tra il mondo della scuola, la Camera di Commercio, Polaris, l’Ufficio Regionale per la Campania e le imprese. L’intesa, in linea con i principi della pianificazione strategica camerale ed aziendale, promuove e sostiene un raccordo sempre più stretto e proficuo tra scuola e sistema produttivo, al fine di accrescere e valorizzare il patrimonio culturale, scientifico e tecnologico del territorio. Il rapporto istituzionale di collaborazione nascente intende ottimizzare, in un’ottica integrata, gli interventi di formazione, di orientamento ed di alternanza scuola-lavoro e rappresenta una grande opportunità per i giovani e, allo stesso tempo, una sfida per la crescita del sistema imprenditoriale. «Il capitale umano, i giovani e la qualità della formazione - dichiara il Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Guido Arzano - rappresentano la vera ricchezza del territorio. “Alternanza scuola-lavoro” significa avvicinare il mondo della formazione a quello imprenditoriale, garantire percorsi di apprendimento direttamente presso le imprese e offrire ai nostri giovani le giuste capacità e conoscenze per affrontare al meglio il mondo del lavoro. La Camera di Commercio di Salerno – continua il Presidente Arzano –sostiene e supporta i giovani sia nella fase dell’orientamento al lavoro sia nell’avvio di una nuova attività imprenditoriale. L’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, si propone di ottimizzare le risorse disponibili, migliorare gli effetti sul territorio e cooperare per il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea in materia di innovazione tecnologica, istruzione, formazione e mercato del lavoro». «Obiettivo principale di Polaris – ha dichiarato Demetrio Cuzzola, Presidente dell’Azienda Speciale – è diffondere la cultura d’impresa, promuovendo, progettando e realizzando processi di sviluppo e attività di formazione delle persone e delle Pmi, al fine di ottenere risorse manageriali in grado di interfacciarsi con il tessuto imprenditoriale: la sottoscrizione del protocollo con l’Ufficio Regionale Scolastico per la Campania costituisce un atto concreto per mettere in contatto, in modo proficuo, la scuola ed il sistema produttivo del territorio».  
   
   
AUMENTO TASSE UNIVERSITARIE; UMBRIA: REGIONI OBBLIGATE AD ATTUARE DECISIONI GOVERNO  
 
Perugia, 4 ottobre 2012 - ""Non è valsa a nulla la ferma contrarietà della Regione Umbria, come di tutte le altre Regioni italiane, all´aumento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario voluta dal Governo. E dunque, ogni Regione italiana è costretta all´attuazione del decreto legislativo che dispone, a partire dall´anno accademico 2012/2013, l´aumento della tassa a 140 euro annui". E´ quanto afferma la vice presidente della Regione Umbria, Carla Casciari secondo la quale "sono state inascoltate le richieste delle Regioni di rinviare l´aumento quantomeno di un anno, a partire cioè dal 2013-2014, dopo l´adozione del previsto decreto ministeriale per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei requisiti di eleggibilità per l´accesso alle borse di studio, nonché in ragione delle particolari difficoltà che gli studenti e le loro famiglie stanno vivendo a causa della crisi economica". "La Regione Umbria - prosegue la vice presidente, seppur abbia assunto insieme con le altre Regioni una posizione contraria, non può al momento che adeguarsi a quanto disposto dal decreto legislativo. Tuttavia, assumerà tutte le iniziative possibili per sostenere il diritto allo studio universitario". Già con deliberazione n. 35 del 4 luglio, infatti, su proposta dell´Adisu (Agenzia per il diritto allo studio universitario), avendo anche svolto uno specifico confronto con la Commissione di Controllo degli Studenti, è stata decisa una rimodulazione del Programma attuativo per gli anni 2011-2012 "in considerazione dell´attuale fase recessiva che sta interessando il nostro Paese - aggiunge Casciari - e della inadeguatezza degli stanziamenti statali che, soprattutto in questi due ultimi anni, non hanno consentito di garantire benefici a tutti gli studenti aventi diritto, prevedendo tra l´altro la revisione di criteri e modalità di riparto volti a favorire l´assegnazione di borse di studio e del contributo di mobilità internazionale ad un numero maggiore di studenti". La Giunta regionale ha inoltre stabilito con il medesimo atto deliberativo che a favore di studenti con disabilità non inferiore al 66 per cento vengano previste misure migliorative per quanto riguarda il periodo di concessione della borsa di studio e di fruibilità del servizio abitativo. "Dal prossimo anno accademico 2013-2014 sarà infine concordata con la Commissione di controllo degli studenti dell´Agenzia per il diritto allo studio universitario l´introduzione di fasce di reddito per la determinazione della tassa regionale che tengano conto dell´effettiva capacità economica delle famiglie in rapporto al numero dei suoi componenti. Obiettivo questo - conclude Casciari - che la Regione considera fondamentale per attuare quel principio di equità sociale che ha sempre ispirato le proprie decisioni e al quale non intende abdicare".  
   
   
TERZO CONVEGNO DEI GIOVANI SCIENZIATI DELLE SCOGLIERE 2012  
 
Berlino, 4 ottobre 2012 - Il terzo convegno dei giovani scienziati delle scogliere 2012 (Third Young Reef Scientists Meeting 2012) si svolgerà dal 4 al 6 ottobre 2012 a Berlino, in Germania. Le barriere coralline, organismi marini che secernono carbonato di calcio per un lungo periodo di tempo allo scopo di formare una copertura scheletrica esterna dura, sono spesso descritte come le foreste pluviali del mare. Essenziali per l´ambiente marino, esse mantengono un equilibrio biologico con le mangrovie e gli ecosistemi di alghe vicini alle coste. Molte creature marine passano la loro vita spostandosi dagli ecosistemi delle mangrovie alle distese di alghe e alle barriere coralline, trasferendo in tal modo sostanze nutritive e mettendo in collegamento la vita. La cosa più importante però è che non solo queste creature aiutano la biodiversità, esse ogni anno nutrono anche tra 30 e 40 milioni di persone. Sebbene vengano fatti tentativi di sviluppare barriere coralline artificiali in molte parti del mondo, i problemi che le barriere coralline devono affrontare esigono una risposta tempestiva da parte della società. La conferenza riunirà ricercatori per condividere le ultime idee di ricerca, approcci metodologici innovativi e metodi scientifici applicati relativi alle barriere coralline, sia nelle acque tropicali, temperate o fredde, in quelle basse o profonde, sia nelle scogliere recenti o fossili. Per ulteriori informazioni, visitare: http://sites.Google.com/site/youngreefscientists/news    
   
   
AUMENTANO LE TEMPERATURE SUPERFICIALI DEL MARE NELLE ZONE COSTIERE  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2012 - Le misurazioni della temperatura in superficie del mare (Sst - sea surface temperature) effettuate a Venezia hanno rivelato che la Sst nelle regioni costiere sta aumentando fino a 10 volte più velocemente rispetto alla media globale di 0,13 gradi ogni dieci anni. Un simile cambiamento potrebbe devastare le comunità costiere e l´ecosistema marino. La scoperta è stata compiuta da ricercatori dell´Università di Southampton nel Regno Unito e colleghi. Ogni anno, Venezia è visitata da 22 milioni di turisti, che fanno del turismo una fonte di reddito che dura tutto l´anno. Questo significa che l´economia della città dipende dal mantenimento del suo status di destinazione tra le più ambite al mondo. Questa ricerca, tuttavia, sta smorzando l´entusiasmo sull´attività del turismo, rivelando che essa può essere soggetta a ripercussioni ambientali. L´analisi della tendenza della temperatura dell´acqua del mare nella Laguna Veneta ha suggerito che ci sarà un aumento durante i mesi invernali 10 volte maggiore di quello previsto a livello globale dal Comitato intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc), un risultato che i ricercatori pensano sia direttamente collegato al turismo. Il turismo non è la sola fonte di reddito colpita; migliaia di posti di lavoro a Venezia dipendono dalla sopravvivenza dell´industria della pesca, che dipende direttamente dalla temperatura dell´acqua di mare costiera nella Laguna Veneta. Un aumento della Sst nelle zone costiere riduce i livelli di ossigeno e allontana i pesci marini e le zone di riproduzione associate, causando una catastrofica moria della fauna ittica. Questa ricerca ha aiutato a prevedere la fattibilità della pesca delle vongole e degli ambienti naturali dedicati all´acquicoltura che forniscono i ristoranti che accolgono milioni di turisti ogni anno. Il professor Carl Amos del dipartimento di Scienze oceaniche e della Terra dell´Università di Southampton ha spiegato le scoperte: "Le scoperte a Venezia sono il frutto di una collaborazione di15 anni con la città; [esse] hanno grande importanza e possiedono applicazioni a livello mondiale. L´urbanizzazione massiva delle zone costiere significa che le isole di calore urbane rappresentano un problema grave, in particolare per l´industria della pesca e anche per il mantenimento delle infrastrutture costiere. Il Tamigi, come la Laguna Veneta, è una delle cause principali e anche delle vittime dell´effetto dell´isola di calore urbana. Le conseguenze dell´effetto dell´isola di calore urbana devono essere affrontate in modo urgente per assicurare un futuro agli ambienti naturali delle nostre coste." Il sopra menzionato "effetto dell´isola di calore urbana" è un fenomeno osservato in quelle regioni che, subita una rapida espansione industriale e urbana, producono grandi quantità di calore che rendono l´area più calda rispetto all´ambiente circostante. Il professor Amos ha proseguito nella sua spiegazione, "l´effetto dell´isola di calore urbana è un problema poco considerato, ma che ha conseguenze estreme. Prendiamo Londra per esempio: la temperatura dell´aria nella capitale e la Sst del Tamigi sono sempre più calde rispetto al resto del Regno Unito. In modo simile, nella Corea del Sud, un´area che ha visto una rapida espansione industriale, la Sst sta aumentando a una velocità di 0,26 gradi ogni decennio, che è significativamente più alta rispetto alla media globale. Due terzi di questo aumento sono spiegati dalla temperatura locale dell´aria, che è in gran parte condizionata dall´effetto dell´isola di calore urbana." Attualmente si stima che 1,6 miliardi di persone vivono nelle aree costiere del mondo, che occupano il 18 per cento della massa continentale totale mondiale. Questo significa che la densità della popolazione sulle coste è di tre volte superiore alla media globale; inoltre, si prevede che questa popolazione raggiunga il 30 per cento entro il 2025, con un aumento costante anche delle attività e delle infrastrutture sulle coste. La ricerca indica che nelle regioni costiere con elevato sviluppo urbano, le attività umane stanno riscaldando in modo diretto le acqua costiere vicine, e che questo contributo al riscaldamento globale nelle zone costiere è pari, o persino maggiore, ad altri fattori come ad esempio i gas serra. "Il Marine Climate Change Impacts Partnership Report del 2006 affermava che la capacità di determinare e prevedere i cambiamenti costieri a lungo termine dovuti a cause umane è "sconosciuta" e la fiducia nei risultati è "bassa". Questo è un grave ostacolo alla pianificazione in previsione degli inevitabili cambiamento nella Sst costiera," ha detto il professor Amos. "La maggior parte di questi cambiamenti sulle costa sono causati da attività umane, ma siccome è difficile prendere in considerazione questi fattori con precisione, i dati ufficiali Ipcc non tengono conto di queste "anomalie" costiere." Il professor Carl Amos ha presentato le sue scoperte al simposio internazionale "Research & management of transitional waters" della Estuarine & Coastal Sciences Association, che si è tenuto in Lituania dal 23 al 27 settembre. Per maggiori informazioni, visitare: Scienze oceaniche e della Terra presso l´Università di Southampton: http://www.Southampton.ac.uk/oes/  Simposio internazionale "Research & management of transitional waters" della Estuarine & Coastal Sciences Association: http://corpi.Ku.lt/ecsa2012/    
   
   
SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI E L´UMANITÀ  
 
Roma, 4 ottobre 2012 - La seconda conferenza internazionale sui cambiamenti climatici e l´umanità (Iccch 2013) avrà luogo il 24 e 25 febbraio 2013 a Roma. Nel corso degli ultimi decenni sono emerse prove scientifiche evidenti che indicano che le attività umane influenzano il sistema climatico globale. I dati mostrano che la temperatura della superficie terrestre sta aumentando ad un ritmo crescente. Tale aumento può in parte essere attribuito alle emissioni di gas serra antropogeniche che stanno avendo un impatto negativo sui sistemi fisici e biologici in tutto il mondo. Anche se non stanno creando minacce per la salute nuove o sconosciute, esse amplificheranno alcuni problemi di salute legati all´ambiente attualmente esistenti. La conferenza avrà lo scopo di promuovere attività di ricerca e sviluppo legate al cambiamento climatico, nonché di incoraggiare la cooperazione tra ricercatori, industria e altre parti interessate. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iccch.org/    
   
   
"GEOMATEMATICA 2013"  
 
 St.martin, 4 ottobre 2012 - Dal 15 al 17 aprile 2013 si terrà a St.martin, in Germania, un workshop intitolato "Geomatematica 2013" (Geomathematics 2013). La geomatematica è un campo scientifico nuovo ed emergente che consiste nell´applicazione della matematica e della statistica alle scienze biologiche, alle scienze della terra, all´ingegneria, alle scienze ambientali e alle scienze planetarie. Data la crescente domanda di adeguati strumenti matematici che si occupano di problemi geoscientifici, la geomatematica diventa sempre più indispensabile. La geomatematica moderna in particolare ha a che fare con le strutture qualitative e quantitative del sistema solare della Terra, creando collegamenti tra teoria matematica e applicazioni geotecniche. Il workshop fornirà una piattaforma per scienziati impegnati sia nella matematica che nelle scienze della Terra, per presentare e discutere i risultati della ricerca più recenti. I temi delle sessioni riguarderanno tra l´altro: approssimazione costruttiva sulla sfera e sulla palla; modellazione della gravità e dei campi magnetici; problemi inversi; sismologia matematica; metodi numerici per equazioni alle derivate parziali; analisi dei dati satellitari; statistical and stochastic methods. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Uni-siegen.de/fb6/geomathe/geomathematics2013/index.html    
   
   
PRIMI RISULTATI DALLE CAROTE DI GHIACCIO DELL´ORTLES  
 
Bolzano, 4 ottobre 2012 - Nell´ambito del convegno internazionale di paleoclimatogia "Ipics 2012", appena conclusosi a Marsiglia (Francia), sono stati presentati i risultati relativi alle prime analisi delle carote di ghiaccio estratte esattamente un anno fa sul ghiacciaio sommitale dell´Ortles nell´ambito del progetto di ricerca internazionale "Progetto Ortles". Il Progetto Ortles è un progetto di ricerca internazionale, coordinato dal Byrd Polar Research Center dell´Università dell´Ohio (Usa) e dalla Ripartizione protezione antincendi e civile della Provincia autonoma di Bolzano, e supportato dalla National Science Foundation americana che si avvale della collaborazione scientifica dell´Università e l´Idpa-cnr di Venezia, l´Università di Innsbruck, l´Università di Berna, l´Accademia Russa delle Scienze di Mosca, l´Università di Padova (Tesaf), l´Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia autonoma di Bolzano, l´Università di Pavia, Waterstones s.R.l. Di Varna e il gruppo di Remote Sensing dell´Eurac di Bolzano. Questo progetto ha come scopo lo studio del ghiaccio profondo dell´Ortles quale prezioso archivio di informazioni delle condizioni climatiche e ambientali del passato sulle Alpi Orientali. "Lo studio delle carote di ghiaccio è accompagnato da un monitoraggio della calotta dell´Ortles quale osservatorio strategico dei cambiamenti climatici in atto in alta quota, con particolare attenzione alle variazioni fisiche del ghiacciaio sommitale ed al permafrost" spiega Roberto Dinale dell´Ufficio Idrografico della Provincia. I risultati relativi alle prime analisi delle carote di ghiaccio estratte esattamente un anno fa lungo lo spessore di 75 metri del ghiacciaio sommitale dell´Ortles, a 3859 m di quota in Alto Adige, sono stati presentati nell´ambito del convegno internazionale di paleoclimatogia "Ipics 2012", appena conclusosi a Marsiglia (Francia). Nonostante i ripetuti fenomeni di fusione superficiale che hanno interessato il ghiacciaio dell´Ortles soprattutto durante le estati più recenti, il ghiaccio più profondo ha conservato memoria annuale delle caratteristiche dell´atmosfera del passato. Le analisi, coordinate da Paolo Gabrielli del Byrd Polar Research Center di Columbus in Ohio (Usa), hanno ad esempio mostrato che nel ghiaccio estratto a 41 metri di profondità è presente lo strato leggermente radioattivo risalente all´anno 1963. Quest´anomalia, comunemente identificata nei siti di perforazione glaciali del pianeta dall´Antartide fino alla Groenlandia, è infatti riconducibile al periodo storico di massima frequenza dei test nucleari in atmosfera ed è utile per la datazione delle carote di ghiaccio. "Sempre a questo scopo, il ritrovamento a 74 metri di profondità di un´aghifoglia di conifera trasportata in alta quota dai venti durante l´antichità, ha permesso di ottenere, tramite la tecnica di analisi del carbonio 14, una prima indicazione dell´età del ghiaccio basale dell´Ortles che potrebbe risalire a 2664 anni fa, all´epoca della transizione tra la prima e la seconda Età del Ferro", aggiunge Gabrielli. "Questi primi risultati- commenta Hanspeter Staffler, direttore della Ripartizione Protezione antincendi e civile - sono incoraggianti in quanto abbiamo potuto verificare di essere riusciti a recuperare questo importante archivio di informazioni climatiche ed ambientali prima che venisse compromesso dalla fusione causata dal forte riscaldamento osservato in quota durante le estati degli ultimi 30 anni." Le prossime analisi forniranno indicazioni più precise sulla lunghezza della storia climatica ed ambientale delle carote di ghiaccio estratte dall´Ortles.  
   
   
PUGLIA: ILLUSTRATI RISULTATI NONA EDIZIONE NUMERO VERDE CONTRO REATI AMBIENTALI  
 
Bari, 4 ottobre 2012 - Illustrati i risultati dell’estate 2012 del Numero Verde per la segnalazione dei reati ambientali, istituito dall’Assessorato al Demanio marittimo e gestito dal Wwf Puglia. Lo ha fatto l’assessore al Bilancio e Demanio, Michele Pelillo, con il vice presidente del del Wwf Puglia, Pino Caramia, il vice presidente di Anci Puglia, Francesco Spina. Dopo aver ringraziato le forze dell’ordine ed in particolar modo la Guardia di Finanza, l’assessore Pelillo ha ricordato che la Puglia, giunta ormai al nono anno di istituzione del Numero Verde contro i reati ambientali, è l’unica regione italiana ad aver attivato tale servizio. “Nei novecento chilometri di costa- ha detto Pelillo- ci sono ben 72 Comuni, ora impegnati ( o almeno queste sono le speranze), nella redazione dei Piani comunali delle Coste. Uno strumento fondamentale- ha aggiunto l’assessore- che ci consentirà di utilizzare al meglio, e nella maniera più corretta, il nostro territorio costiero”. Il numero verde rappresenta un esempio virtuoso di dialogo tra le istituzioni e di leale collaborazione nella governance locale e regionale dell’ambiente – ha commentato il v.Presidente del Wwf Puglia, Caramia- Nel 2013 lavoreremo per implementare la comunicazione multilivello e l’investimento sugli strumenti di informazione così da rendere immediatamente accessibili i dati ambientali raccolti.(...) ”Quest’anno- ha aggiunto- abbiamo ricevuto oltre 1500 telefonate, per un totale di 420 segnalazioni che sono state classificate in 260 record. Particolarmente rilevanti i reati relativi alla distruzione del sistema dunale costiero (11%), che spesso è causato dal camping selvaggio (11%) ed è correlato alle costruzioni abusive (13%) e cementificazioni costiere. Numerose le degnazioni di violazione dell’Ordinanza Balneare della Regione Puglia (23%) e le lamentele per gli arenili sporchi e abbandonati al degrado (16%). Non sono mancati i natanti che hanno messo a rischio la sicurezza balneare (8%) e le denunce di maltrattamento degli animali (15%). “ All’incontro con i giornalisti, erano inoltre presenti. Il Comandante del Nucleo Operativo Ecologico di Bari dell’Arma dei Carabinieri Capitano Angelo Colacicco, del Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato 1° Dirigente dott. Giuseppe Silletti, del C.v. Giorgio Bisanti e del C.f. Alessandro Cortesi della Direzione Marittima delle Capitanerie di Porto di Bari, del Comandante del Roan della Guardia di Finanza di Bari Col. Amedeo Antonucci, del Responsabile del centro Operativo Aib del Corpo Forestale dello Stato V.q.a.f. Dott. Ruggiero Capone, del Comandante della Polizia Provinciale di Bari Col. Ing. Francesco Luisi e del Console dei Paesi Bassi a Bari per la Regione Puglia Dr. Massimo Salomone.  
   
   
FORESTA MODELLO “MONTAGNE FIORENTINE”: DOMANI INCONTRO CON LA DELEGAZIONE INTERNAZIONALE  
 
 Firenze, 4 ottobre 2012 – Una delegazione internazionale del network International Model Forest (Imfn – Rete delle Foreste Modello) ha visitato in questi giorni la foresta “Montagne fiorentine”, che si appresta a diventare la prima “foresta modello” in Italia e la seconda in Europa. L’incontro conclusivo della visita si tiene oggi a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione (ore 14,30 – sala Endimione). La Regione Toscana è infatti partner ufficiale della rete mediterranea delle foreste modello. Alla delegazione estera (Canada, Brasile Spagna) si aggiungerà una delegazione della Regione Lombardia. Sarà inoltre presente il presidente della Fiper (la Federazione Italiana Produttori di Energie Rinnovabili). Scopo dell’incontro è quello di far conoscere il percorso intrapreso dalla Regione Toscana per giungere al traguardo di foresta modello. “La nostra – ricorda l’assessore all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori – è una regione coperta per oltre il 50% del territorio da foreste e la diffusione dei principi della gestione forestale sostenibile rappresenta uno degli obiettivi strategici della politica forestale regionale. La creazione della foresta modello, dove ogni possibile conflitto è risolto, preliminarmente, con incontri a partecipazione volontaria si delinea come un ottimo strumento di governance. L’adesione alla rete sottolinea quanto la Regione Toscana sia un modello e un esempio a livello nazionale per la gestione sostenibile delle risorsa bosco in virtù dell’assetto normativo e programmatico del settore forestale regionale”. “A un anno dalla candidatura ufficiale – conclude Salvadori - avvenuta nel corso dell’International Med Forum a Ramatuelle, è particolarmente importante ricevere la delegazione che a seguito del processo valutativo ufficializzerà l’accreditamento della foresta modello “Montagne fiorentine”, la prima in Italia e una delle prime in Europa. Il nostro impegno ora è far sì che l’esperienza realizzata dal sito pilota venga estesa ad altre realtà toscane in considerazione del fatto che la gestione forestale sostenibile e la partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati rappresentano punti fondamentali della politica forestale regionale”.  
   
   
QUALITA´ DELL´ARIA. PUGLIA: “GOVERNO REGIONALE E IMPRESE ALL´UNISONO”  
 
Bari, 4 ottobre 2012 - “Le valutazioni del tavolo tecnico a valle dell´adozione del Piano con i primi interventi per la qualità dell´aria del quartiere Tamburi di Taranto vengono oggi adottate con delibera di giunta in forza della quale viene sancito un percorso, pubblico-privato, per il raggiungimento di migliori condizioni ambientali nella provincia ionica. Il lavoro di confronto tra aziende e tavolo tecnico ha prodotto un piano più corposo, più dettagliato, arricchito dei contributi di quegli operatori economici che hanno inteso percorrere una strada comune con le istituzioni rispetto alla delicata questione ambientale”. Così l´Assessore Regionale alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell´approvazione della delibera di adozione del piano. “Italcave, Taranto Energia, Amiu Taranto, Cementir, Eni Raffineria, Eni Power – prosegue Nicastro – hanno compreso l´impellenza degli interventi rispetto alla necessità di ricondurre la situazione ambientale entro i limiti. Dobbiamo anche rilevare che gli interventi previsti riguarderanno anche la Marina Militare e, data l´ampia collaborazione mostrata sul tavolo tecnico, anche dall´Autorità portuale, soprattutto in relazione all´attività di movimentazione dei materiali polverulenti all´interno dell´area di competenza oltre che alle prescrizioni già previste il porto”. “La Giunta quindi approva definitivamente gli interventi confermando per Ilva, il cui contributo tecnico era risultato carente, le prescrizioni già contenute nel piano adottato preliminarmente ed, in particolare, la necessità di provvedere alla copertura dei parchi minerali, procedendo nel frattempo alla riduzione dei cumuli, alla loro delocalizzazione. L´approvazione definitiva del piano – conclude Nicastro – è la sua definitiva ratifica con l´impegno delle parti ad operare ciascuno per la propria competenze. Saremo vigili, nei prossimi mesi, per verificare gli effetti degli interventi sui dati di Benzo(a)pirene e polveri sottili”.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI PRESENTERÀ QUERELA NEI CONFRONTI DEL CONSIGLIERE REGIONALE DOMENICO TALARICO.  
 
 Catanzaro, 4 ottobre 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti presenterà formale querela nei confronti del consigliere regionale Domenico Talarico in merito all’interrogazione “chiaramente strumentale – sottolinea il Governatore della Calabria - dallo stesso presentata per avere notizie sul trasferimento a Reggio Calabria dell’ufficio del Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico e sulle attività poste in essere. Il consigliere Talarico, amministratore di lungo corso, già assessore all’urbanistica del comune di Rende, non può ignorare che il Commissario straordinario delegato è un organo nominato dal Governo nazionale, titolare di contabilità speciale per le somme da utilizzare nella gestione dell’ufficio che deve rispondere per l’attività e rendicontare direttamente al Ministero dell’Ambiente. Perché il Consigliere Talarico tira in ballo il Presidente della Giunta, peraltro facendo chiari riferimenti al fatto che l’immobile in questione sarebbe di proprietà della Dott.ssa Sarlo, quindi ricollegandolo alle indagini in corso a Milano? Conseguentemente tutte le altre domande hanno lo stesso fine strumentale. Il dott. Domenico Percolla è, evidenzia Scopelliti, il Commissario straordinario nominato dal Governo per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria per cui è al Ministero competente che il Consigliere Talarico deve porre tali domande e non certamente al Presidente della Giunta. Da qui si evince la strumentalità dell´interrogazione presentata e se ne ravvisano gli elementi per una diffamazione in quanto nell’interrogazione Talarico individua il Presidente della Giunta regionale quale controllore pur essendo a conoscenza che il Presidente non può esercitare alcun controllo sull’autonoma attività di gestione posta in essere da un Commissario nominato dal Governo”.  
   
   
VENETO FELIX: NEL NORDEST QUALITA´ DELLA VITA AL TOP  
 
 Verona, 4 ottobre 2012 - A nordest (Triveneto ed Emilia Romagna) il massimo negli indici di qualità della vita e di pulizia urbana – nelle piccole città si vive meglio – grandi città italiane lontane dagli standard europei - il Report presentato alla Fiera di Verona con l´annuncio del nuovo salone professionale Pulire Outdoor dedicato ai servizi per il sistema urbano. Si chiama Quality Life Index (Qli) e raccoglie gli indici più significativi della qualità della vita: e nel nord est italiano (Triveneto ed Emilia Romagna) è il più elevato in Italia. E´ quanto emerge dal Report “Pulizia urbana e qualità del vivere” di Afidamp/veronafiere presentato da Alessandro Amadori direttore di Coesis Research, in occasione dell´annuncio del nuovo salone Pulire Outdoor illustrato oggi alla Fiera di Verona. La ricerca ha riguardato un campione rappresentativo complessivo di oltre 1400 persone intervistate nel mese di settembre. Sono stati individuati 9 indici significativi della qualità della vita: mobilità, sostenibilità, sicurezza, modernità, responsabilità sociale, senso civico, salute, accessibilità, igiene e pulizia. Nella ricerca il nord est italiano (Triveneto ed Emilia Romagna ) si colloca al primo posto con il 74,9%. Segue il nord ovest con il 73,1%, il Centro Italia con il 69,5%, Sud e isole con il 66,2%. Per quanto riguarda l´indice di pulizia (Clean Factor Index) la classifica risulta confermata, con un nordest che accresce ulteriormente la sua leadership (78,2% ). Seguono il nord ovest con 75,6, il Centro al (69,9%), e il sud al 65,8%. Nei piccoli centri si vive meglio che nei grandi: in media il Qli delle città sopra i 250.000 abitanti è inferiore di 10 punti a quello dei centri al di sotto dei 5000. Nel rapporto “qualità percepita della vita e pulizia percepita nel proprio territorio”, il fattore “pulizia-igiene” pesa per il 47%, contro il 14% della sostenibilità, e il 13% della sicurezza. E´ quindi la pulizia delle strade, e il decoro di quartieri e spazi pubblici la prima preoccupazione degli italiani. La ricerca è stata illustrata nell´ambito della presentazione di Pulire Outdoor, il nuovo salone dedicato ai servizi per il sistema urbano che si svolgerà alla Fiera di Verona dal 21 al 23 maggio 2013.  
   
   
PONTASSIEVE - CONTROLLO AMBIENTALE: 11 SANZIONI PER ERRATO CONFERIMENTO DI RIFIUTI AER E POLIZIA MUNICIPALE INSIEME PER IL RISPETTO DELLE REGOLE  
 
Pontassieve, 4 ottobre 2012 - Nei primi sei mesi del 2012 sono state undici (11) le sanzioni comminate a carico di altrettanti cittadini e attività commerciali per l’errato conferimento dei rifiuti. L’attività di prevenzione e controllo - svolta dalla polizia Municipale insieme all’ispettore ambientale della azienda Aer - ha portato in questi primi mesi a dover prima segnalare e poi intervenire con sanzioni per coloro che hanno gettato in maniera illecita rifiuti nell’ambiente. Si tratta, infatti, sia di rifiuti domestici, compresi gli ingombranti, sia ed anche di rifiuti speciali, come i residui delle demolizioni o manutenzioni edili abbandonati nei boschi oppure nei pressi delle postazioni di raccolta, rifiuti che necessitavano di essere smaltiti in maniera corretta nel rispetto delle regole, ma soprattutto dell’ambiente. Il degrado ambientale generato dall’abbandono di rifiuti è un problema che riguarda tutti – spiega l’assessore all’ambiente Leonardo Pasquini – ed è necessario affrontarlo per migliorare la realtà del territorio. Abbiamo portato avanti campagne promozionali e novità per migliorare la raccolta differenziata dove fondamentale, per la loro efficacia, è l’impegno di tutti i cittadini”. Le iniziative partono dall’educazione ambientale nelle scuole, dall’attivazione di novità nella raccolta con il sistema a chiavetta per gli indifferenziati, dall’aumento di cassonetti per differenziare le diverse tipologia di rifiuti, dal sistema porta a porta attivato a Montebonello e nelle aree produttive, passando poi per le postazioni per olio esausto, pile, farmaci, fino all’attivazione del numero verde per il ritiro gratuito e a domicilio degli ingombranti (in questo caso basta chiamare il numero verde 800 011895 e concordare direttamente con l´azienda le tempistiche e la modalità di ritiro).