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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
MIGLIORARE LA SICUREZZA ALIMENTARE: L´UE ADOTTA UNA LISTA DELLE SOSTANZE AROMATIZZANTI AUTORIZZATE  
 
L´utilizzazione di sostanze aromatizzanti nei prodotti alimentari sarà ancora più sicura e più trasparente grazie a due atti legislativi adottati oggi dallaCommissione europea. Solo le sostanze aromatizzanti che figurano sugli elenchi approvati potranno essere utilizzati nell´industria alimentare. Le sostanze aromatizzanti, che servono a modificare il gusto o l´odore degli alimenti, sono utilizzate da tempo e in modo sicuro in un´ampia gamma di prodotti alimentari, come le bevande rinfrescanti, i prodotti di confetteria, i cereali, i dolci e gli yogurt, e sono state oggetto di una valutazione a livello dell´Unione europea. "Grazie agli sforzi attualmente compiuti dall´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e altri organismi scientifici, questa regolamentazione relativa alle sostanze aromatizzanti migliorerà sensibilmente la trasparenza dell´informazione per i cittadini e per il settore industriale. Sarà più facile per gli interessati sapere esattamente quali sostanze aromatizzanti possono essere utilizzate negli alimenti.", ha dichiarato John Dalli, Commissario responsabile per la salute e la politica dei consumatori. Questi due nuovi testi legislativi chiariranno e armonizzeranno l´utilizzazione delle sostanze aromatizzanti nel mercato unico: il primo regolamento1 prevede, a livello dell´Unione europea, una nuova lista di sostanze aromatizzanti che possono essere utilizzate nei prodotti alimentari. Sarà applicato a decorrere dal 22 aprile 2013, e ciò lascia all´industria alimentare europea il tempo di adeguarsi alle nuove regole. Le sostanze aromatizzanti che non figurano nell´elenco saranno vietate dopo un periodo transitorio di 18 mesi; il secondo regolamento2 riguarda le misure transitorie per gli altri aromi, come quelli di origine non alimentare, e sarà applicato a decorrere dal 22 ottobre 2012. Il nuovo elenco comprende più di 2 100 sostanze aromatizzanti autorizzate. 400 resteranno sul mercato in attesa che l´Efsa concluda la sua valutazione. Esse sono utilizzate da tempo e la loro utilizzazione è stata ritenuta sicura da altri organismi scientifici. Maggiore trasparenza La trasparenza e la chiarezza delle informazioni sono tra i principali vantaggi delle nuove regole. Le utilizzazioni autorizzate di sostanze aromatizzanti saranno elencate in base alla categoria di prodotti alimentari ai quali queste sostanze possono essere aggiunte. La trasparenza sarà migliorata poiché l´elenco sarà anche disponibile in una base di dati online, e ciò consentirà ai consumatori, alle imprese del settore alimentare e alle autorità nazionali di controllo alimentare di sapere facilmente quali sostanze aromatizzanti sono utilizzate negli alimenti. Condizioni per l´autorizzazione delle sostanze aromatizzanti Una sostanza aromatizzante può essere autorizzata solo se rispetta le seguenti condizioni: sulla base dei dati scientifici disponibili, non presenta rischi per la salute del consumatore alle dosi proposte; la sua utilizzazione non induce in errore il consumatore. Altri fattori possono essere presi in considerazione, come, tra l´altro, fattori di ordine etico, ambientale o fattori collegati alle tradizioni. Controllo d´applicazione Le autorità nazionali competenti devono garantire che i prodotti alimentari contenenti sostanze aromatizzanti non autorizzate siano ritirati dal mercato. Devono inoltre segnalare queste sostanze alla Commissione europea e agli altri Stati membri attraverso il Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi dell´Unione europea (Rasff). Contesto L´elaborazione dell´elenco positivo delle sostanze aromatizzanti autorizzate segna un´importante tappa nell´applicazione del regolamento quadro3 relativo alle sostanze aromatizzanti adottato nel dicembre 2008. Tale atto dispone che l´utilizzazione delle sostanze aromatizzanti deve essere sicura e non deve indurre in errore il consumatore. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/food/food/faef/index_en.htm  Base di dati contenente l´elenco: https://webgate.Ec.europa.eu/sanco_foods/?sector=ffl    
   
   
CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA: I VANTAGGI DI MISCHIARE LE PIANTE  
 
I ricercatori ritengono che la ricchezza delle specie vegetali possa migliorare la produzione primaria. Finora mancavano però studi che esaminassero i meccanismi che stanno dietro la risposta della biomassa delle piante a una maggiore diversità. Un team di scienziati nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti ha studiato come la semina mista sia vantaggiosa per le piante e per i loro vicini, migliorandone la qualità e il peso. I loro risultati, presentati sulla rivista Plos One, mostrano come i livelli di carbonio e azoto sono più alti nelle piante miste. Il fissaggio di azoto atmosferico da parte del trifoglio aiuta le piante vicine, ma anche il trifoglio riceve un importante sostegno. I ricercatori dell´Università di Wageningen nei Paesi Bassi e del Centro per l´ambiente di Lancaster, Università di Lancaster, nel Regno Unito hanno scoperto che le piante di trifoglio e l´erba hanno la capacità di trasportare il carbonio nel terreno più velocemente e generano più biomassa di più alto grado quando le specie di piante crescono le une vicine alle altre invece di essere circondate da piante della stessa specie. Secondo i ricercatori, le specie di trifoglio vivono in zone che contengono batteri che abitano le radici e che eliminano l´azoto dalla loro aria e lo forniscono alle piante. Ma i vantaggi non sono solo per le specie di trifoglio, anche le piante vicine che non fissano l´azoto ottengono un vantaggio perché l´azoto del trifoglio entra nel terreno, a causa delle perdite dalle radici e della scomposizione delle radici morte. Questo studio ha dimostrato che c´è "amore" tra le piante che fissano l´azoto e quelle che non lo fanno. Quindi le specie di piante lavorano insieme per portare un più vasto raccolto nelle coltivazioni miste. Il trifoglio bianco in particolare può trasportare velocemente il carbonio che ha assorbito durante il giorno alle parti di pianta che si trovano sottoterra. Il team però ha osservato che questo succede solo se essi crescono vicini a piante di altre specie. In tali condizioni, il trasporto è risultato tre volte più veloce e anche il paleo odoroso in una coltura mista incorpora e trasporta il carbonio più velocemente. "Abbiamo scoperto che tutte le specie di piante, ad eccezione del Lolium perenne, producevano di più quando crescevano in un misto di sei specie, ma il Trifolium repens e l´Anthoxanthum odoratum traevano i maggiori vantaggi," scrivono gli autori. "Per queste due specie di piante, abbiamo scoperto anche che l´arricchimento di tracciante 13C e il suo trasporto nel tempo è più alto nelle piante che crescono in misti di sei specie rispetto a quelle che crescono da sole." I risultati hanno mostrato che il contenuto di azoto è considerevolmente più alto in tutte le piante che non fissano l´azoto, ma rimane stabile nelle piante di trifoglio. La più bassa proporzione carbonio/azoto diminuisce da 28 a 22 nelle specie di piante che non fissano l´azoto. Il team ha scoperto che si trova più azoto per unità di carbonio nel materiale raccoglibile originato da colture miste. I ricercatori hanno osservato che bisognerebbe fare altri studi per determinare come funzionano i processi di base. Per maggiori informazioni, visitare: Università e centro di ricerca di Wageningen: http://www.Wur.nl/uk/  Plos One: http://www.Plosone.org/home.action    
   
   
BRUXELLES, AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE SU UN FISCALE FRANCESE APPLICATO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO (FRANCEAGRIMER FISCALE)  
 
Dopo aver ricevuto una denuncia, la Commissione europea il 3 Ottobre ha deciso di avviare un procedimento d´indagine formale concernente una tassa francese applicato nel settore lattiero-caseario (Franceagrimer fiscale). La Commissione nutre dubbi circa la compatibilità delle procedure per la raccolta e l´utilizzo del diritto comunitario e in particolare con le norme in materia di aiuti di Stato. L´apertura di una indagine formale consente alla Commissione di procedere ad un esame più approfondito e dà alle parti interessate la possibilità di presentare le loro osservazioni. , ma non pregiudica l´esito della procedura. L´imposta in questione ("taxe Franceagrimer"), introdotto nel 2005 per finanziare la cessazione del latte si applica in caso di superamento quota di consegna latte individuale o di vendita diretta ai produttori, anche non superiore alla quota nazionale di latte. Potrebbe essere una riduzione fissati dal decreto. In questa fase, la Commissione nutre dubbi circa la compatibilità delle misure discusse con il mercato interno, per diversi motivi: franchigie applicabili includono un elemento di aiuto di Stato che le regole di concorrenza non sembrano giustificare; con la cessazione del settore lattiero-caseario non appare coerente con le disposizioni applicabili agli aiuti di Stato nel settore agricolo; i proventi della tassa, che è considerato uno stato delle risorse, è stato utilizzato anche per finanziare la distruzione del latte contaminato da bifenili policlorurati (Pcb), in condizioni che non sembrano corrispondere a quelle previste in tali disposizioni; non si può escludere che le modalità di applicazione della tassa stessa violano le disposizioni dei regolamenti che disciplinano l´organizzazione originale dei mercati nel settore agricolo, perché la percezione è fatto se non superato delle quote latte nazionale, mentre il regolamento rende questo eccesso percezione della sua quota.  
   
   
SICCITÀ IN VENETO : CONTROLLI A TAPPETO E NESSUN UTILIZZO ALIMENTARE GRANAGLIE CON MICOTOSSINE. NO ALLE SPECULAZIONI  
 
Venezia - “In Veneto non ci sarà alcun utilizzo alimentare per mais e granaglie che presentassero contaminazioni da micotossine superiori ai limiti di legge. Il primo obiettivo, il nostro dovere, è la salute dei cittadini e la garanzia della salubrità dei cibi”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, vuole togliere ogni dubbio su una delle questioni aperte dal lungo periodo siccitoso, in conseguenza del quale mais e cereali sono stati attaccati da patogeni fungini capaci di produrre tossine. “Da un paio di mesi almeno – ha affermato Manzato – stiamo seguendo da vicino la vicenda, per la quale ad agosto abbiamo deciso di attivare un gruppo di lavoro tecnico e avviato un vasto monitoraggio con controlli analitici eseguiti tramite i servizi sanitari territoriali con il coordinamento della nostra Unità di Progetto Veterinaria. In questa azione ci coordiniamo anche con le altre Regioni interessate e con i livelli istituzionali ministeriali sovraordinati. Per le partite che venissero trovate inquinate – ha concluso – stiamo lavorando a soluzioni alternative per un utilizzo della granaglia per scopi diversi dai processi che riguardano la catena alimentare, per esempio un utilizzo energetico. In ogni caso lavoriamo anche sul fronte delle possibili anomalie di mercato conseguenti a questa situazione, con la volontà di evitare ed eliminare speculazioni sui prezzi. In ogni caso lavoriamo anche sul fronte delle possibili anomalie di mercato conseguenti a questa situazione, con la volontà di evitare ed eliminare speculazioni sui prezzi volte a penalizzare i produttori”.  
   
   
MARIA DAMANAKI, COMMISSARIO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA: UN FUTURO SOSTENIBILE PER LA PESCA  
 
Di seguito i testo della relazione di Maria Damanaki, commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca nel corso del Convegno "Pesca futuro" svoltosi a Bruxelles il 3 ottobre: “ Ambasciatore Leikvoll Eccellenza, Onorevoli membri del Parlamento europeo, Vice-cancelliere Aarbakke, Professori, Signore e Signori, Vorrei ringraziarvi per avermi invitato a questo seminario in materia di pesca futura e vorrei iniziare con ricordando che l´Unione europea si trova ad affrontare oggi. L´ue è in ritardo rispetto al resto del mondo quando si tratta di una gestione sostenibile delle nostre risorse ittiche. Il 68% degli stock ittici europei è sovrasfruttato, ma la figura in tutto il mondo è solo il 25%. Abbiamo troppa pesca nelle acque dell´Ue con figure rigetti elevati. Quelli di voi che hanno già ordinato una volta "meuniere sole" in un ristorante di Bruxelles devono sapere che per ogni unico che si trova nel piatto viene scartata fino a 4 volte la quantità di pesci. La Norvegia ha affrontato questo problema anni fa. Gli squali non possono più essere alettati negli Stati Uniti o di Taiwan hanno vietato finning. Ma in Europa ci sono lacune nella nostra legislazione che rendono possibile questa pratica crudele per continuare inosservato. Ma stiamo facendo progressi. Nel 2009 abbiamo avuto 5 stock pescati a livelli di Msy e da oggi questa cifra è aumentata a 27 stock ittici. Grazie a Msy, quote di pesca sono in aumento. Le nostre decisioni in materia di quote sono ora basate su dati scientifici. E ogni volta che i pesci al di fuori dell´Ue, si vuole fare in modo che la nostra pesca non danneggia né le scorte locali o le popolazioni locali. In campo internazionale abbiamo anche fatto innovativo progressi con i nostri nuove norme contro la pesca illegale. Per tutti i prodotti della pesca, è richiesto un certificato per dimostrare che il pesce è stato pescato legalmente. Prodotti illegali sono confiscati - che ha dimostrato di essere un efficace deterrente economico per gli operatori illegali. Abbiamo lavorato con i paesi terzi per migliorare il rispetto del diritto internazionale, abbiamo condotto un ampio lavoro di indagine sulle navi da Ue e non-Ue. Il processo contiene garanzie chiare per i paesi terzi: prima che ottengono una spiegazione delle nostre preoccupazioni specifiche. Solo in una seconda fase, il Consiglio potrebbe decidere misure commerciali. Stiamo lavorando anche su nostro elenco Ue delle navi Inn a complemento degli attuali elenchi internazionali. Abbiamo anche appena adottato un innovativo strumento commerciale che permetterà alla Commissione di adottare, in cima alle norme vigenti e nel pieno rispetto del diritto internazionale, altre misure commerciali contro i paesi che pescano stock comuni non sostenibili. Stiamo lavorando a stretto contatto per governo norvegese su questo. La nostra alleanza, Norvegia Ue alleanza, spero che avrà alcuni risultati fruttuosi nel dialogo per un accordo tra gli Stati costieri nel Mare del Nord. Di recente, la Commissione ha trasferito a modificare divieto shark finning dell´Ue, al fine di colmare le lacune esistenti nella legislazione. Una volta che la nostra proposta è approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, l´Ue sarà in linea con i paesi più avanzati del mondo, e sarà in grado di promuovere un divieto effettivo nelle pertinenti sedi internazionali quali l´Iccat e Iotc. E ora siamo il partito di pesca primo al mondo ad aver previsto la protezione del pesci di acque profonde a livello normativo: abbiamo appena adottato una proposta di eliminare gradualmente le pratiche distruttive in questo ambiente delicato. So che la Norvegia è anche molto sensibile a questo problema quindi sono sicuro che saremo in grado di raggiungere una comprensione soddisfacente in materia. Vorrei anche ricordare due iniziative eccellenti, entrambi esempi perfetti della nostra buona cooperazione: l´alta classificazione divieto nel Mare del Nord, nello Skagerrak e nel Kattegat e il divieto di rigetto per lo Skagerrak. Qui ho davvero bisogno di lodare la Norvegia e tre dei nostri Stati membri per la rivoluzionaria iniziativa che hanno intrapreso. Danimarca, Svezia e Germania hanno esortato la Commissione a istituire un divieto di rigetto per la Skagerrak già nel 2013. Noi abbiamo fatto la nostra parte e ora la relativa proposta è con il Parlamento europeo e il Consiglio. Posso solo esortare entrambe le istituzioni ad ascoltare questi tre Stati membri e di adottare rapidamente la proposta. Alla luce di questa proposta in ostaggio per qualsiasi motivi politici non è la strada da percorrere. Si tratta di iniziative pionieristiche iniziative, che hanno tracciato la strada per il resto d´Europa. Ora l´idea di uno scarto graduale sta affondando trovi Signore e Signori, La riforma della politica della pesca dell´Ue è anche facendo progressi: nel mese di gennaio, il Parlamento europeo adotterà la sua posizione. Mi auguro che sarà almeno altrettanto ambizioso come la posizione degli Stati membri adottate in seno al Consiglio nel giugno scorso. Per questo, abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare per spiegare, per esempio, che il raggiungimento di rendimento massimo sostenibile e l´attuazione di un divieto di rigetto non solo è possibile, ma produrrà importanti benefici sociali ed economici già nel breve periodo. Questo è un messaggio chiave in tempi di crisi. Una volta che la posizione del Parlamento è stata adottata, saremo in grado di continuare i negoziati con il Consiglio dei ministri. Speriamo di essere in grado di finalizzare il pacchetto prima della fine del prossimo anno. Vi ringrazio molto di nuovo per aver organizzato questo seminario. Sono sicuro che sarà un contributo molto utile al dibattito nell´Unione europea su come le nostre risorse della pesca possono essere gestiti in modo più sostenibile.  
   
   
SICCITÀ E VESPA CINESE, INCONTRO CON I CONSORZI DEI CASTANICOLTORI DELL’ EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna - “Vespa cinese e siccità stanno colpendo duramente la castanicoltura regionale che, oltre a costituire una significativa fonte di reddito per i produttori, rappresenta un concreto strumento di valorizzazione delle aree appenniniche svantaggiate. Occorrono provvedimenti adeguati ed immediati, a partire dalle compensazioni per i danni provocati dalla siccità, ma anche per una maggiore valorizzazione della coltura nelle politiche europee e nazionali. Anche per questo ci candidiamo ad ospitare, nel 2013, il quarto incontro europeo del castagno promosso dall’Associazione delle regioni europee frutticole”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni nel corso dell’incontro ieri a Bologna con i Consorzi dei Castanicoltori di tutta l’Emilia-romagna, nel quale è stato fatto il punto sulla grave siccità di questa estate che, aggiungendosi ai danni provocati dalla Vespa cinese, sta mettendo in seria difficoltà il comparto. “Oggi più che mai – ha detto Rabboni - occorre rilanciare, anche in relazione alle proposte di riforma della Politica Agricola Comune, il confronto su questo settore, valorizzando il Tavolo castanicolo nazionale insediato presso il Ministero. Tra i temi da affrontare con più urgenza, la definizione condivisa con la Commissione europea, di “castagneto produttivo” per agevolare l’accesso ai fondi comunitari. I tre mesi senza pioggia dell’estate 2012 hanno lasciato il segno. I rilievi effettuati da Arpa sull’intero territorio montano con l’utilizzo di tecnologie satellitari hanno evidenziato lo stato di gravissima sofferenza delle piante, in particolare nella parte centrale dell’Appennino, con una produzione ridotta ai minimi termini rispetto alle annate normali. “La Regione e le Province stanno completando le rilevazioni dei danni per fornire al Governo gli elementi per la dichiarazione di evento eccezionale - ha spiegato Rabboni, ricordando tuttavia che per far scattare le previste provvidenze fiscali, previdenziali e contributive devono verificarsi due condizioni: la titolarità del castagneto da parte di un’azienda agricola e una riduzione della produzione lorda vendibile di tutte le colture dell’area delimitata superiore al 30% rispetto alla media delle annate precedenti. Anche il piano di lotta contro la Vespa cinese, su cui la Regione è da tempo attivamente impegnata, si sta sviluppando in modo positivo. La corretta gestione dell’area di moltiplicazione di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia, scelta per le particolari caratteristiche di isolamento che presenta, ha consentito di aumentare in modo significativo il numero di rilasci controllati nei castagneti, anche grazie al supporto dell’Università di Modena e Reggio che ha curato l’allevamento in laboratorio. A questo si sono aggiunte le iniziative dei Gruppi di Azione Locale che operano nel territorio montano di difesa dei castagneti dai parassiti. Di recente è stata avviata una nuova area di moltiplicazione nel territorio imolese, scelta sulla base dei criteri tecnico-scientifici stabiliti a livello nazionale, che consentirà di intensificare i rilasci dell’antagonista sull’intero territorio regionale. “La prosecuzione di questa attività è di fondamentale importanza – ha sottolineato Rabboni - per questo è necessario il costante impegno dei produttori per favorire la riproduzione spontanea del parassita della Vespa cinese, evitando interventi chimici che comprometterebbero l’efficacia della lotta biologica.”  
   
   
FAUNA SELVATICA: LA PROVINCIA DI PISTOIA COLLABORA CON GLI ISTITUTI DI RICERCA PER LA MIGLIORARE LA GESTIONE FAUNISTICA E L´EQUILIBRIO AGRO-FORESTALE  
 
 Al via a ottobre tre progetti con l´Università di Firenze, L´università di Pisa, l´Ispra e il Centro Ornitologico Toscano all´interno dell´ Oasi Dynamo di Bimestre Negli ultimi anni la Provincia di Pistoia ha rivolto grande attenzione alla gestione faunistica. In collaborazione con l´Atc Pistoia 16, infatti, pur tra le difficoltà dovute alle novità normative regionali (che hanno portato a piani di abbattimento degli ungulati ristretti nei tempi e nelle quantità) ha cercato di diminuire la presenza e i disturbi dati agli agricoltori e ai cittadini da alcune specie selvatiche (storni, cervi, cinghiali, volpi). Contemporaneamente si è provveduto a potenziare la gestione delle Zone di Ripopolamento e Cattura e degli istituti privati esistenti, cercando di migliorare la situazione della piccola fauna stanziale e della selvaggina migratoria. Tali risultati saranno ampliati e rafforzati con l´approvazione del Piano Faunistico Provinciale, prevista nei prossimi mesi. Nei mesi estivi sono giunte richieste di collaborazioni da parte di alcuni enti di ricerca (Università di Firenze, Università di Pisa e Centro Ornitologico Toscano) per la partecipazione a tre progetti di livello nazionale e internazionale. La Provincia di Pistoia si è pertanto resa disponibile, assicurando collaborazione amministrativa, tecnica e logistica e individuando come luogo di studio l´Oasi di Protezione (Art. 15 L.r. 3/94) "Dynamo" di Limestre, gestita dalla Soc. Kme in convenzione con la Provincia, che a sua volta ha deciso di supportare i progetti. Grazie alle sinergie intraprese fra i vari soggetti e alla condivisone degli obiettivi da raggiungere, l´apporto economico dato dalla Provincia di Pistoia a tutte le attività è risultato estremamente contenuto. L´oasi Dinamo, che si estende su circa 900 ha in ambiente preappenninico, nei comuni di S. Marcello Pistoiese e di Piteglio, con un territorio compreso tra i 500 e i 1100 m s.L.m, risulta un’ area ottimale per progetti di ricerca e gestione data la scarsa antropizzazione dei luoghi e l’assenza di ogni disturbo, compreso quello venatorio. Il primo progetto riguarda lo studio della specie volpe. Lo studio, eseguito dall´Università di Firenze in collaborazione con Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) prevede la cattura e marcatura tramite collare Gps di 8 esemplari di volpi adulte. I lori movimenti, interazioni e spazio vitale (home range) saranno studiati attraverso i dati ottenuti dai sistemi satellitari Gps per il periodo di 12 mesi, a partire dal mese di ottobre. Questo progetto, data l´alta tecnologia dei mezzi forniti dall´Università di Firenze, è il primo di questo tipo a livello europeo e potrà servire all´Ispra per le nuove linee guida di gestione di questa specie, specialmente nelle aree protette. Il secondo progetto riguarda la creazione di una stazione di inanellamento di uccelli a scopo scientifico, in collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano, attraverso inanellatori professionisti abilitati dall´Ispra. L’inanellamento degli uccelli è uno strumento importantissimo nella ricerca scientifica e nella gestione dell’ambiente. Questa tecnica è basata sul marcaggio individuale degli uccelli e la loro ri-cattura in altre stazioni di inaellamento. Attualmente questa attività è gestita a livello nazionale dall´Ispra. A livello europeo esiste un’organizzazione, l’Euring (Unione Europea per l’Inanellamento) che assicura una collaborazione tra i vari Centri nazionali e una standardizzazione dell’inanellamento a scopo scientifico degli uccelli. La stazione, la prima del suo genere nell´Appennino centro-settentrionale, sarà attiva nel mese di ottobre, e servirà a monitorare il passo degli uccelli migratori. Tali dati, raccolti dall´Ispra, saranno utili per la prossima revisione degli allegati alla Direttive Europea denominata "Uccelli", che è legata a doppio filo anche con l´annosa questione del prelievo in deroga dell´avifauna. Il terzo progetto riguarda la messa a punto di un sistema di censimento della lepre che possa dare stime di densità attendibili anche in zona montana o coperta da boschi. Questo perché i normali metodi di stima delle popolazioni di lepri si effettuano, come da indicazioni della Regione Toscana, con la tecnica del "spot-light census" cioè illuminando con un faro le aree aperte di una Zona di Ripopolamento e Cattura o di una Azienda Faunistica. Questa tecnica però ha delle gravi lacune in ambienti con poche strade percorribili e comunque dove il terreno non presenta aree aperte. Per sopperire a ciò l´Università di Pisa testerà un nuovo metodo di censimento delle lepri, comparandolo anche con i metodi classici. Se lo studio avrà successo, il metodo sarà esportabile a tutta la realtà montana nazionale per la stima delle consistenze di lepri in natura. Attraverso questi progetti il territorio della montagna pistoiese diventa protagonista a livello nazionale ed europeo della ricerca e dello studio sulla fauna selvatica. I progetti saranno presentati a tutti gli interessati in un apposito incontro. La riunione si svolgerà il giorno 5 ottobre 2012 alle opre 10.00 presso la Dynamo Camp a Limestre.  
   
   
AGRICOLTURA:GIUNTA ABRUZZESE VARA ACCESSO AL PRESTITO DI CONDUZIONE  
 
Pescara - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, ha varato un intervento di sostegno alle aziende e società agricole alle prese con la grave crisi economica che ha causato, tra le altre cose, uno sfavorevole andamento dei prezzi. Nel corso dell´ultima seduta, infatti, l´Esecutivo regionale ha approvato il programma operativo e procedure per l´accesso al Prestito di Conduzione a tasso agevolato destinando 1.000.000,00 di euro a favore delle aziende del settore primario. "Attraverso questo provvedimento - ha spiegato l´assessore Febbo - interveniamo sulla concessione di contributi, in regime "de minimis", in conto interessi, sui prestiti a breve termine contratti dalle imprese agricole per le necessità legate all´anticipazione delle spese per la conduzione aziendale fino alla vendita dei prodotti. Il provvedimento ha l´obiettivo di migliorare le condizioni di accesso al credito di conduzione, sotto forma di concorso interessi, ed è a favore delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli e delle imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. I prestiti sono assistiti dal concorso regionale sul pagamento degli interessi per un periodo massimo di 12 mesi e comunque fino al 31/12/2013. Le spese riconoscibili ? spiega Febbo - sono quelle oggetto di reale esborso di denaro e sostenute per la necessità di conduzione aziendale come le spese per la provvista di mezzi tecnici (fertilizzanti, mangimi, sementi, antiparassitari, ecc.), per la coltivazione dei fondi, per l´attività zootecnica espletata, per l´attività di agriturismo e idrocoltura (mano d´opera extra aziendale, noli, premi di assicurazione, manutenzione, spese di energia per forza motrice, carburanti, contributi consortili, ecc), acquisti per la gestione delle aziende associate in cooperativa che gestiscono impianti di lavorazione e trasformazione dei prodotti conferiti dai soci"."Un aspetto non secondario è, invece ? prosegue l´Assessore ? l´anticipazione dei tempi per l´accesso al prestito per l´annualità 2013. Infatti sarà mia premura convocare gli Istituti di credito, prima della fine dell´anno, per chiedere e stabilire il miglior tasso agevolato per gli imprenditori agricoli affinché si proceda al rinnovo automatico del tasso senza aggravio di spesa per le aziende". Possono usufruire dell´aiuto "de minimis" sia le imprese agricole attive nella produzione primaria di prodotti agricoli con un limite massimo di contributo pari a 7.500,00 euro sia le aziende attive nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli con un limite massimo di contributo paria a euro 200.000,00. Le domande di prestito devono essere presentate entro il 31/03/2013 dagli operatori agricoli direttamente alle banche convenzionate o tramite Confidi di cui il richiedente è socio.  
   
   
A QUINTO DI VALPANTENA L’EDIZIONE 2012 DI CASEUS VENETI  
 
Venezia- Sarà Villa Ca’ Vendri, a Quinto di Valpantena, nel veronese, la sede dell’edizione 2012 di Caseus Veneti, la mostra – concorso itinerante dei formaggi della regione, che si svolgerà sabato 6 e domenica 7 ottobre prossimi. “Il patrimonio caseario veneto conta oltre settanta tipologie – sottolinea l’assessore regionale Marino Finozzi – espressione di territorio, tradizione, capacità di innovazione, gusto e qualità al più alto livello. Come Regione abbiamo voluto dare vita a Caseus Veneti, materialmente realizzata dall’Associazione regionale tra i produttori di latte Aprolav, per offrire una vetrina ai migliori produttori, per far ulteriormente conoscere questa realtà economica e per creare un’occasione speciale di incontro tra domanda e offerta di una delle nostre principali nicchie enogastronomiche, che trasforma in formaggi (dei quali 8 a Dop) circa l’85 per cento degli 11 milioni di quintali di latte prodotto dai quasi 4000 allevamenti presenti nel territorio regionale”. La manifestazione sarà inaugurata sabato 6 ottobre alle ore 11 dallo stesso assessore Marino Finozzi, mentre madrina di questa Viii edizione sarà Eleonora Daniele. La tradizionale mostra concorso, ospitata nelle sale nobili di Villa Ca’ Vendri, vede concorrenti circa 350 formaggi di una settantina di caseifici; i vincitori saranno premiati in occasione della cerimonia inaugurale. Non mancheranno degustazioni guidate (con la regia del Consorzio dei Vini Lessini_durello che curerà la selezione di vini da abbinare), laboratori del gusto, scuola di cucina, chioschi di vendita dove acquistare non solo formaggi ma anche altri prodotti tipici, iniziative di approfondimento come “Caccia al cacio” e “Un’ora da casaro”, il Salotto Caseario (domenica 7 Ottobre ore 10,30) con Giovanni Ronzani, Michele Grassi e rappresentanti degli assaggiatori di formaggi. Sabato alle 19 è in programma anche un Concerto di quartetto d’archi e voci a cura della Fondazione Arena di Verona. Non mancheranno come di consueto le iniziative di aiuto ai meno fortunati: il “Premio Friuladria Forme di Solidarietà”, la vendita di “Forme di solidarietà” con i formaggi offerti dai produttori presenti, il gioco “Occhio al peso”. Il ricavato andrà alle onlus “Life Inside”, che si occupa di persone che soffrono di autismo, e la Fondazione “Città della Speranza”, centro di ricerca sulle neoplasie e sulle malattie dell’infanzia. L’ingresso a Caseus Veneti è libero; la mostra è aperta sabato dalle 11 alle 22 e domenica dalle 10 alle 20.  
   
   
CANCRO DEL KIWI. INDENNIZZI PER ESPIANTI OBBLIGATORI  
 
Venezia - La Giunta veneta ha aperto i termini per la presentazione delle richieste di indennizzo da parte delle aziende frutticole che hanno dovuto estirpare totalmente o parzialmente i propri frutteti di kiwi come misura di profilassi al diffondersi del cancro batterico dell’actinidia. Le domande di contributo andranno presentate all’Unità periferica per i servizi fitosanitari di Buttapietra, in provincia di verona) nei 30 giorni successivi alla pubblicazione del provvedimento di Giunta nel Bollettino Ufficiale della Regione. Sul testo della deliberazione si era espressa favorevolmente la Commissione consiliare agricoltura. “Le procedure – ha ricordato l’assessore regionale Franco Manzato – saranno quelle già utilizzate per un analogo precedente intervento”. Per queste finalità sono al momento disponibili 50 mila euro. L’indennizzo sarà determinato in proporzione alla superficie del frutteto estirpato in relazione all’età delle piante (0,8 euro a mq fino a 2 anni, 1,20 euro per quelli da 3 a 14 anni, 1 euro per quelli da 15 anni in poi). Il contributo è erogato a parziale copertura della perdita subita, commisurata alla spesa sostenuta per le operazioni di estirpo e alla conseguente perdita del reddito. La superficie interessata deve essere pari o superiore ai 1000 mq. Nella concessione degli aiuti sarà data priorità, nell’ordine: agli Imprenditori Agricoli Professionali; alle imprese condotte da imprenditori che abbiano stipulato contratti assicurativi multi rischio. A parità di priorità, si darà preferenza alle estirpazioni di frutetti messi a dimora fino al 2010, in ordine decrescente di superficie; poi a quelli messi a dimora dal 2011, sempre in ordine decrescente di superficie. La coltivazione di Actinidia in Veneto interessa una superficie complessiva di oltre 3.200 ettari, per una produzione di 76 mila tonnellate e un valore di oltre 40 milioni di euro. Il cancro batterico del kiwi, o Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, ha fatto la sua comparsa nel territorio regionale durante il 2010: i suoi attacchi provocano un deperimento delle parti colpite e la successiva morte della pianta. Il batterio si diffonde nell’ambiente in maniera epidemica e, al momento, non vi sono metodi di difesa attiva efficaci per contrastarlo. In seguito alla diffusione della batteriosi, il Ministero per le politiche agricole ha approvato nel 2011 le “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione” della malattia.  
   
   
SAN CASCIANO: EDIFICI RURALI, IL 97 PER CENTO DEVE ESSERE ANCORA REGISTRATO AL CATASTO  
 
L´assessore di San Casciano Val di Pesa Donatella Viviani: “invito i proprietari a fare il loro dovere” Dei 581 edifici rurali presenti sul territorio 556, il 97 per cento della totalità, non risultano registrati al catasto. E´ il dato che emerge dalle verifiche effettuate dal Comune sulla base dei dati forniti dall´Agenzia delle Entrate. I cittadini, proprietari o titolari dei diritti di proprietà degli edifici, identificati grazie a questa operazione, hanno tempo fino al 30 novembre per versare iscrivere al catasto edilizio urbano gli immobili rurali non ancora accatastati. “Considerato il momento di grande difficoltà – commenta l´assessore al Bilancio Donatella Viviani – che il mondo dell´agricoltura sta attraversando a causa sia della congiuntura economica non favorevole sia del perdurare del fenomeno della siccità che quest´anno in particolar modo ha colpito le aree del Chianti abbiamo confermato la riduzione dell´imposta ipotizzata ad aprile con il bilancio di previsione; abbiamo infatti abbassato l´imu sugli immobili rurali ad uso strumentale dallo 0,20 allo 0,10; ci auguriamo che i cittadini che devono fare la loro parte rispettino la scadenza per la regolarizzazione degli immobili”. Per andare incontro alle esigenze cittadini, in un momento di massima incertezza per gli enti locali pressati dai tagli del governo, il Comune di San Casciano ha inteso non solo confermare le aliquote previste nel bilancio di previsione della scorsa primavera ma ha operato con un´ulteriore riduzione in riferimento alle associazioni Onlus passando dallo 0,81 allo 0,76 per cento. “E´ un riconoscimento - prosegue l´assessore – al valore sociale che le associazioni promuovono e traducono concretamente in azioni a vantaggio della comunità. Si ricorda che il termine ultimo per il versamento dell´aliquota Imu è lunedì 17 dicembre.  
   
   
BIELLA - PERCORSO FORMATIVO PER HOTEL E RISTORANTI  
 
La Camera di Commercio di Biella, in collaborazione con Isnart, le Associazioni di Categoria Ascom e Confesercenti e Atl Biella propone tre momenti complementari di formazione e approfondimento per trasferire agli operatori del settore nuove competenze tecniche e favorire l’apprendimento di strategie di promozione turistica e culturale del territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tipicità e delle tradizioni locali. Sono previsti 3 momenti formativi specifici: 1. La fidelizzazione del cliente – seminario gratuito - Biella, Lunedì 8 ottobre 2012 Il seminario è rivolto a tutti gli operatori interessati con particolare riferimento alle strutture ricettive, ristorative, agrituristiche. Durante l’incontro verrà approfondito il tema della fidelizzazione del cliente tramite l’adozione di una serie di misure e di processi che hanno come obiettivo la costruzione di un sistema dove il cliente sia messo al centro, anche utilizzando il web e le tecnologie di ultima generazione. 2. La valorizzazione delle tipicità nelle aziende ristorative - workshop gratuito - aperto anche ai produttori agroalimentari e vitivinicoli - Biella, Lunedì 22 ottobre 2012 Il workshop è rivolto alle strutture ristorative e ai produttori vitivinicoli e agroalimentari interessati. La partecipazione è gratuita. L’incontro ha l’obiettivo di illustrare le potenzialità del prodotto tipico agroalimentare nelle aziende ristorative e di dare alcuni spunti per promuovere la cucina tipica del territorio anche favorendo forme di collaborazione fra produttori e ristoratori. 3. Percorso di formazione tecnica per la qualità dei servizi e dei prodotti – a pagamento - Biella 12-19-26 novembre – 3 dicembre 2012 Il percorso formativo è aperto a tutti i ristoratori del territorio che potranno seguire un percorso di aggiornamento focalizzato su servizio e cucina anche con dimostrazioni pratiche. E’ richiesta una quota di Euro 100,00 + Iva che da diritto alla partecipazione ai 4 incontri. Per ulteriori informazioni e adesioni è possibile contattare la Cdc di Biella – Ufficio Promozione Tel. 0153599354 – 371 – 332.  
   
   
LAMON: UN PROGETTO PER SALVAGUARDARE LA COLTURA DEL FAGIOLO  
 
 Lamon (Belluno) - “Salveremo il Fagiolo di Lamon e della Vallate bellunese Igp lavorando su due fronti. Da un lato attiveremo un progetto di profilassi sanitaria mettendo in sinergia Servizio fitosanitario regionale, Veneto Agricoltura e Istituto agrario Antonio Della Lucia di Feltre. Dall’altro valuteremo l’applicazione di una legge del 2003 che prevede azioni per la selezione di linee resistenti, la diffusione di tecniche di coltivazioni per contenimento virus, l’informazione e la formazione degli agricoltori”. Sono queste le conclusioni dell’incontro svoltosi l’ 1 ottobre a Feltre con l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, i produttori del famoso fagiolo Igp, i rappresentanti delle associazioni di categoria e le istituzioni locali, promosso per elaborare una strategia volta a contrastare la virosi che quest’anno ha pesantemente colpito la produzione. “Le possibili cause che hanno poi portato alla perdita del 90 per cento della coltura di fagiolo di Lamon – ha ricordato Manzato – possono essere ricondotte alle avverse condizioni climatiche di quest’anno, con un maggio freddo e piovoso (con minime sotto i 10°C), per passare poi a temperature sopra le medie del periodo (con massime sui 30 gradi dal 15 al 30 giugno)”. Questa situazione ha creato una situazione purtroppo ottimale per lo sviluppo di molte fitopatologie: le condizioni meteo hanno debilitato le piante e si sono verificati forti attacchi di afidi, la cui diffusione ha probabilmente diffuso l’epidemia di virus la cui presenza in forma lieve su piante spontanee è da ritenersi normale. Oltre ai fagioli di Lamon Igp sono stati danneggiati anche i produttori della varietà fagiolo gialet ed altre: “varietà autoctone che vogliano e dobbiamo tutelare – ha ribadito Manzato – perché rappresentano un valore economico e un fattore di promozione dei nostri territori che non possiamo permetterci di perdere”. Fagiolo di Lamon Igp- Il dato economico relativo al Fagiolo di Lamon Igp è riferito a stime Ismea del 2010: fatturato all’origine 79.800 euro; fatturato al consumo = 213.930 euro. Dati produttivi 2011, fonte Csqa sul prodotto Igp: N. Produttori iscritti 95; N. Produttori materia prima 82; Superficie iscritta (ha) 15,68; Superficie con materia prima (ha) 13,97; resa q/ha da disciplinare 40; Materia prima controllata (kg) 25.420; N. Confezionatori totale 95; Di cui n. Confezionatori e produttori 82; Prodotto confezionato certificato (kg) 25.240; % prodotto certificato su prodotto confezionato 99 %. Nel 2012 i produttori che hanno aderito all’Igp sono 87 e la superficie 14 ettari circa. Si stima al momento che la produzione certificata abbia subito una perdita fra il 90 e il 95 per cento del potenziale. Le virosi Phanno colpito rutte le aziende, sia quelle che coltivano fagioli Igp sia le altre. Non si ricorda un disastro simile da almeno 90 anni, anche se ituazioni meno gravi sono comunque frequenti e si ripetono in occasione di annate climaticamente sfavorevoli.  
   
   
AGRICOLTURA, LA GIUNTA LUCNA APPROVA BANDO MISURE 112 E 121  
 
Migliorare la competitività del settore agricolo e forestale. Con questa finalità prevista dall’Asse I del Programma di Sviluppo rurale, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone ha approvato ad unanimità di voti il bando di selezione delle domande relative alla misura 112 “Insediamento dei giovani agricoltori” e alla misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Nello specifico, la 112 mira al potenziamento del capitale umano nel settore agricolo attraverso il ricambio generazionale; mentre la 121, ha come obiettivo quello di migliorare la competitività delle aziende agricole attraverso la realizzazione di processi di ammodernamento strutturale, realizzati mediante investimenti in capitali materiali ed immateriali che migliorino il rendimento globale dell’azienda. I destinatari sono giovani agricoltori, maggiorenni, di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in azienda e possono essere persone fisiche o persone giuridiche e potranno fare domanda o solo per la misura 112 o per entrambe. Le risorse finanziarie a disposizione ammontano per la 112 a 4 milioni di euro. Per la 121 la somma disponibile è pari a 4,3 mln. La 112 prevede l’erogazione di un aiuto, fino ad un massimo 70 mila euro a giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda L’aiuto è costituito da due componenti: un premio che varia da un minimo di 15 mila euro ad un massimo di 40 mila e un abbuono di interesse pari massimo di 30 mila euro. La 121 prevede un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale per un importo progettuale massimo ammesso di 250 mila euro. Condizione necessaria per la presentazione della domanda di aiuto è la costituzione del fascicolo unico aziendale, secondo la procedura informatizzata del portale Sian. Le domande potranno essere inserite e rilasciate nel portale entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. “Un bando – ha affermato l’assessore Mastrosimone – che risponde alle tante richieste fatte dai giovani che hanno riscoperto il valore della terra e dell’agricoltura e che intendono rimanere in Basilicata, investendo professionalità e risorse economiche. I dati ci confermano che le aziende più innovative e orientate al mercato sono proprio quelle condotte dai giovani, pertanto intendiamo accompagnare attraverso questi strumenti finanziari messi a disposizione dalla Comunità Europea questi processi virtuosi che coinvolgono la nuova generazione imprenditoriale lucana”.  
   
   
50 ANNI CHE ARIOSTO E’ SUL PODIO  
 
Poprio così, sono passati cinquanta’anni da quando la prima bustina di insaporitori Ariosto ha fatto la sua comparsa sul mercato. Il titolare Marco Gozzi ed un gruppetto di volenterosi venditori d’assalto hanno visitato tutte le macellerie del territorio e, con perseveranza, hanno iniziato una storia che ancora oggi continua. Si sono man mano aggiuntiinsaporitori per tutte le pietanze più disparate, espositori da banco e da terra, campagne stampa e televisive, insomma Ariosto è da sempre leader di maercato, ed i suoi prodotti stanno saldamente sul podio dei vincitori assoluti  
   
   
EGITTO: NUOVA OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER LE AZIENDE ITALIANE PRODUTTRICI DI TECNOLOGIE PER IL FOOD  
 
L´egitto è da sempre un partner economico strategico per l’Italia e una reale opportunità di sviluppo per le aziende italiane, in particolar modo per quelle del settore food. Questo è emerso dall’incontro “Italian Egyptian Business Council” tenutosi qualche giorno fa a Roma in occasione della visita di Mohamed Morsy, Presidente della Repubblica Araba d´Egitto, alla presenza dei principali esponenti del mondo industriale italiano e delle Istituzioni Egiziane. In Egitto non esiste il credit crunch che abbiamo in Italia. Al contrario le banche sono disponibili a supportare lo sviluppo con circa 100 miliardi di liquidità al momento. Il settore del food, come più volte ribadito da Zaki Elsewedi – Presidente della Confindustria Egiziana – è quello che presenta oggi il maggior tasso di crescita (30%), agevolato dall’assenza di ostacoli nel dare inizio a nuove attività imprenditoriali e dalla reale possibilità di costruire nuovi insediamenti produttivi A ribadire l’importanza del comparto per lo sviluppo del Paese è Mrs. Ghada Waby del Social Fund for Development, che dispone di fondi per lo sviluppo rivolti alle Pmi tali per cui le aziende italiane che desiderino creare un loro sito produttivo in Egitto devono mantenere in Italia solo il 50% dell’investimento Non vi è dubbio quindi che le condizioni necessarie per reputare l’Egitto una reale opportunità di sviluppo e new business sussistano – così afferma Emilia Arosio, Presidente di Assofoodtec/anima. Ciò che ci viene chiesto è di supportare le piccole e media imprese egiziane nel loro processo di sviluppo trasferendo il nostro know how , agevolando così la diffusione della cultura del made in Italy. Anima - Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica Varia ed Affine - è l´organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 193.000 addetti per un fatturato di oltre 43 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 53% (dati riferiti al preconsuntivo 2011). I macrosettori rappresentati da Anima sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l´industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l´industria; impianti, macchine prodotti per l´edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell´uomo e dell´ambiente; costruzioni metalliche in genere. Assofoodtec – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare - Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l´interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l´industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione. Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l´industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; affettatrici tritacarne ed altre attrezzature per l´industria della ristorazione ed alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato. Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l´Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi Ue (62,9 %), Asia (14,5%), Africa (8,3%), America del Nord (5,5 %), America del Centro Sud (7 %) Australia (1,8 %)  
   
   
ANTONIO GUIDA CHEF DE IL PELLICANO DI PORTO ERCOLE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA A IDENTITA’ GOLOSE NEW YORK EATALY NYC - LEZIONE DI CUCINA E CENA DI GALA  
 
Il prossimo 13 Ottobre Antonio Guida, chef bi-stellato del ristorante Il Pellicano di Porto Ercole, sarà tra i protagonisti della manifestazione Identità Golose New York, l’evento enogastronomico che farà conoscere al pubblico americano il meglio della produzione culinaria italiana. Antonio Guida è stato scelto da Palo Marchi, stimato giornalista e critico enogastronomico, nonché ideatore di Identità Golose, per rappresentare l’Italia alla terza edizione dell’ormai celebre congresso che, per quattro settimane, conquisterà i palati di New York. La manifestazione vedrà il suo culmine nelle giornate dal 12 al 14 ottobre, dedicate agli show cooking durante le quali , insieme ad Antonio Guida, chef del calibro di Massimo Bottura, Alain Ducasse, Davide Scabin, Mario Batali, Mauro Uliassi, Pino Lavarra, Francesco Apreda e Simone Padoan si confronteranno con i colleghi americani con l’obiettivo di far emergere tutta l’ italianità che ancor oggi è presente nei templi della ristorazione della Grande Mela. All’interno de La Scuola Grande di Eataly, il 13 Ottobre, dalle ore 16.00 alle ore 17.00, Antonio Guida insieme a Cesare Casella, della Salumeria Rosi Parmacotto di New York, terrà una lezione di cucina davanti ad un pubblico di appassionati gourmet che assisteranno alla preparazione di un piatto emblematico della sua cucina. Sempre alle ore 20.00, del 13 Ottobre, presso la Birreria di Eataly, Antonio Guida si unirà agli chef Francesco Apreda, Pino Lavarra, Lidia Bastianich e Cesare Casella per la realizzazione di una cena di gala rivolta a 150 persone, scelte tra il pubblico newyorchese, esperti gourmand e giornalisti e critici enogastronomici. Antonio Guida, d’origine salentina, da dieci anni al comando della cucina de Il Pellicano, è cresciuto nelle cucine blasonate di Europa e Asia, affinando le sue capacità, esplorando tecniche innovative e scoprendo i profumi e gli accostamenti originali che oggi caratterizzano i suoi piatti da 2 stelle Michelin apprezzati dai gourmet di tutto il mondo. Note: Il Pellicano Hotel Considerato uno tra i migliori hotel del mondo, Il Pellicano è situato in un´insenatura del promontorio dell´Argentario, nel cuore di una splendida macchia mediterranea ricca di ulivi secolari, oleandri, cipressi e bouganville e ancora oggi mantiene il fascino di una dimora di charme più che di un hotel, con poche camere, grande stile ed un’impeccabile attenzione al dettaglio e all’arte dell’accoglienza. Situato in una zona di assoluta tranquillità, Il Pellicano si affaccia sul mare incontaminato della Toscana offrendo ai suoi ospiti una scenografia da sogno. Composto da 6 cottages e da una struttura centrale, l’albergo, circondato da ulivi secolari, cipressi e da una profumata macchia mediterranea è composto da 35 camere, 5 junior suites e 10 deluxe suites. Il corpo centrale è un piacevole susseguirsi di corridoi, volte, nicchie e passaggi in stile toscano che creano spazi suggestivi in cui si trovano la reception, il bar, il ristorante Il Pellicano con 2 stelle Michelin e il centro benessere Il Pelliclub. Il Pellicano si è classificato al primo posto nell’elenco dei “Top 100 Hotels – Europe” e sesto tra i “Best of the Best”, i migliori alberghi del mondo, per la rivista Condénast Traveller. Località Sbarcatello - 58018 Porto Ercole (Gr) Tel: (+39) 0564 858 111 Fax: (+39) 0564 833 418 www.Pellicanohotel.com  
   
   
GRANART, UN NUOVO MARCHIO CHE CONSERVA LA MAGIA DEL “FATTO COME UNA VOLTA”  
 
Prodotti eccellenti lavorati con cura che esaltano la tradizione del forno della vera panetteria toscana. L’azienda L’albero del Pane nasce da un’idea germogliata anni fa in una piccola panetteria romana e che ha poi messo le radici tra le colline toscane, a Cavriglia in provincia di Arezzo, dove Agazio e Stella Tedesco oggi lavorano con i figli tenendo viva la propria vocazione artigianale. Dopo una lunga esperienza nel settore della panificazione, l’azienda si presenta oggi sul mercato con una veste del tutto nuova frutto della competenza di Carré Noir, una delle agenzie italiane più accreditate di strategic design & consulting: il nuovo nome Granart rimanda all’ingrediente chiave, il grano, ma anche ai concetti di arte e di artigianalità che hanno portato l’azienda a proporre sul mercato una gamma di prodotti da forno eccellenti, che garantiscono un’offerta davvero unica. Realizzati con ingredienti di alta qualità senza conservanti, i prodotti Granart sono lavorati con cura seguendo le ricette e le metodologie di lavorazione tramandate di padre in figlio. Nonostante i volumi e i ritmi produttivi siano diventati sempre più importanti, sono state mantenute alcune fasi tradizionali come la schiacciatura, eseguita ancora oggi rigorosamente a mano. Al contempo vengono utilizzati impianti di ultima generazione per le fasi di laminazione dell’impasto, confezionamento e conservazione per assicurare che la fragranza del prodotto rimanga inalterata una volta uscito dal forno. Scegliere Granart significa quindi portare in tavola la magia del pane “fatto come una volta” lasciandosi scaldare dal calore del forno, da quel profumo intenso che evoca una lunga tradizione di bontà, per assaporare l’emozione e la genuinità della vera panetteria toscana. Albero Del Pane Srl - Via delle Cantine, 42 - Loc. San Cipriano - 52022 Cavriglia (Arezzo)  
   
   
TORTINO O SCHERZETTO? GRAZIE AL MIX DI VERDURE LA VALLE DEGLI ORTI BUITONI PER TORTINO DELICATO PREPARARE UNA PORTATA PER HALLOWEEN NON È MAI STATO COSÌ SEMPLICE  
 
Halloween è una festa “made in Usa” arrivata in Italia recentemente, ma che è subito diventata un nuovo momento di festa, anche per la tavola, nonchè una scusa per sbizzarrirsi con sfiziose ricette a base di zucca... A Casa Buitoni, lo chef Enrico Braganti e la nutrizionista Valentina Cecconi hanno pensato di creare, con l’aiuto del Mix di Verdure per Tortino Delicato, una ricetta semplice e di sicuro effetto per gli italiani che festeggiano la Notte delle Streghe. Hanno quindi realizzato una ricetta leggera e gustosa, perfetta per grandi e piccini, proprio per il sapore dolce delle verdure contenute nel Mix: zucca, carote, patate, cipolle grigliate e porri. I Mix di Verdure La Valle degli Orti, che nascono per soddisfare il desiderio dei consumatori di aumentare il consumo di vegetali, permette di realizzare ricette fantasiose ed equilibrate, esaltando la propria creatività ai fornelli.  
   
   
LE BUONE PROMESSE DELLA VENTESIMA VENDEMMIA DI LUCE MONTALCINO. LAMBERTO FRESCOBALDI RACCONTA LA VENDEMMIA DI LUCE.  
 
“20 anni intensi, bellissimi, che mi hanno riservato grandi gioie”. Esordisce così Lamberto Frescobaldi parlando di Luce, uno dei gioielli di famiglia, il più amato, durante la vendemmia a Montalcino che segue con attenzione maniacale, riservando tutto il tempo e la pazienza che un grande vino richiede. “Abbiamo già raccolto alcuni merlot e, a breve ma senza fretta, passeremo agli altri. Poi sarà la volta del sangiovese, ma manca ancora qualche giorno. Tutto fa pensare che fra quattro anni stapperemo un grandissimo Luce per celebrarne i vent’anni”. Lamberto Frescobaldi che segue dall’inizio il progetto voluto da Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi, ha lavorato gomito a gomito con “i giovani” Mondavi, Michael e Tim, incontrandosi due o tre volte al mese, per giorni. “Insieme abbiamo visitato cantine, assaggiato e commentato i migliori vini del mondo. Un lavoro formativo unico, fantastico. So di essere fortunato e d’aver vissuto un’esperienza unica e che, anche oggi che i Mondavi non sono più nostri partner, continua a darmi grandi soddisfazioni”. Lamberto Frescobaldi è in grado di raccontare al rallentatore ogni vendemmia, attimo per attimo. Sempre prima il merlot, poi il sangiovese. Cercando di affinare la tecnica, facendo tesoro della stagione precedente. “E così, via via, sempre con immutata curiosità, siamo arrivati alla vendemmia 2012. Quest’anno abbiamo avuto un’ottima primavera dopo un intenso freddo invernale. Pioggia a maggio e giugno, in ritardo rispetto agli ultimi anni. Ma un ritardo positivo, perché poter vendemmiare quando le giornate diventano più fresche è spesso una garanzia per la qualità. L’estate è stata calda e molto siccitosa, quindi la vite ha lavorato lentamente. Poi, i primi giorni di settembre, il tempo si è rotto e abbiamo un abbassamento delle temperature dovuto a quattro giorni di pioggia. Non avremmo potuto desiderare nulla di meglio. Ora la vite ha assorbito l’acqua, gli acini sono diventati più turgidi e stiamo attendendo di raggiungere la giusta maturazione. Senza fretta, con il massimo della precisione”. Luce Della Vite Situata nella zona di Montalcino, a sud-ovest della cittadina medievale, la Tenuta Luce della Vite si estende su 192 ettari di terreno di cui circa 55 vitati. Una parte dei vigneti è stata piantata nel 1977, mentre la maggior parte è stata piantata/ripiantata dal 1997 in poi con una densità media di impianto pari a 6100 ceppi per ettaro. A un’altitudine sul livello del mare compresa tra 350 e 420 metri, la Tenuta è una delle più elevate di Montalcino. Nelle zone di maggiore altitudine, il terreno è ricco di galestro, ben drenato e povero di sostanze organiche, condizioni ideali per la viticoltura del Sangiovese. In quelle più basse, il suolo è invece più ricco d´argilla e quindi perfetto per il Merlot. Le lunghe estati asciutte e assolate tipiche della zona e l’altitudine e l´esposizione verso sud dei vigneti della tenuta consentono una maturazione lenta e completa dei grappoli che donano vini di grande concentrazione e vigore. Le notti fresche e ventilate aiutano a mantenere le complessità aromatiche delle uve. Nei vigneti della Tenuta Luce della Vite, la filosofia che si applica è quella dell´agricoltura sostenibile: la buona salute delle viti è data dall´uso prioritario di tecniche organiche. La resa media è mantenuta molto bassa (30 ettolitri circa di vino per ettaro) allo scopo di accrescere il carattere delle varietà e di catturare l´essenza del terroir. Il diradamento dei frutti e lo sfoltimento delle foglie sono prassi abituali. Una volta raggiunta la maturazione ottimale in termini di zucchero, acido e tannini, i grappoli vengono colti a mano e trasportati con cura alla cantina di vinificazione. Merlot e Sangiovese giungono a completa maturazione solitamente a tre o quattro settimane di distanza l´uno dall´altro, a partire dal Merlot intorno alla metà di settembre. Le varietà vengono così vendemmiate separatamente e unite solo verso la fine di novembre quando ciascuna ha completato la propria fermentazione. Lamberto Frescobaldi Figlio di Vittorio, laureatosi all’Università di Davis, California, in “Agricolture Science and Management” con specializzazione in viticoltura, Lamberto entra in azienda nel 1989. Sin dalla nascita di Luce, insieme a Tim Mondavi ha diretto le scelte produttive di Luce. Il suo impegno è dedicato a tutte le scelte agronomiche ed enologiche, dalla continua ricerca in vigna alla scelta dei blend che portano alla creazione di grandi vini. Nessuno, meglio di lui, avrebbe potuto apportare con la stessa dedizione nuova energia al progetto nato nel 1995: • è stato uno dei protagonisti della nascita di Luce • è l’interprete che meglio rappresenta la visione dei fondatori grazie alle sua passione e alle sue capacità tecniche: l’unione tra il nuovo mondo e la tradizione Toscana  
   
   
“RACCOGLI LA PLASTICA, SEMINA IL FUTURO” LEVISSIMA INVITA I BAMBINI DELLE SCUOLE PRIMARIE A ENTRARE A FAR PARTE DELLA R-GENERATION PARTECIPANDO AL CONCORSO ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON GIUNTI PROGETTI EDUCATIVI  
 
Con 27 bottiglie di plastica è possibile creare un fantastico maglione e con solo 20 una morbidissima trapunta; il Pet è un materiale prezioso perché 100% riciclabile e il contributo di ciascuno è importante per dare nuova vita alla plastica. Ecco il messaggio che Levissima Issima, l’acqua minerale che sgorga dai ghiacciai della Valtellina, vuole trasmettere ai bambini delle scuole primarie italiane, per sensibilizzarli ad una corretta gestione della raccolta differenziata del Pet. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Raccogli la plastica, semina il futuro’ intrapreso da Levissima Issima, acqua del Gruppo Sanpellegrino, in collaborazione con Giunti Progetti Educativi e le aziende di igiene urbana preposte alla raccolta dei rifiuti nelle città di Milano, Sondrio e Firenze, primi comuni coinvolti nell’iniziativa. Prende così il via la R-generation ovvero la generazione del riciclo, rispettosa dell’ambiente in quanto fonte del proprio benessere. La campagna educativa rientra in un più ampio progetto di responsabilità sociale promosso dal Gruppo Sanpellegrino, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica ad una corretta gestione dei rifiuti, da considerare non più come ingombri da smaltire, ma come vere e proprie risorse. Il packaging riveste un ruolo cruciale per un’azienda come il Gruppo Sanpellegrino, in quanto rappresenta la ‘cassaforte’ che permette di far giungere sulle tavole dei consumatori l’acqua minerale, pura proprio come sgorga dalla sorgente. Il Pet, materiale di cui sono costituite le bottiglie, grazie alla sua leggerezza e resistenza, è in grado di preservare tutte le proprietà dell’acqua minerale ed è al tempo stesso amico dell’ambiente, perché riciclabile al 100%. Grazie a questa sua speciale caratteristica, se smaltita e riciclata correttamente, la bottiglia in Pet torna a vivere trasformandosi in tante altre cose: un maglione, una trapunta, ma soprattutto... Un’altra bottiglia! Non buttare via le bottiglie in plastica! Raccoglile, schiacciale e portale a scuola, nell’apposito contenitore. Questo l’invito che il Gruppo Sanpellegrino rivolge ai bambini delle scuole che si sfideranno tra loro per vincere bellissimi premi di utilità per la scuola stessa realizzati in plastica riciclata, assegnati alle 3 scuole che raccoglieranno più Pet e che potranno monitorare il loro contributo giorno per giorno sul sito www.Issima.it grazie al “Riciclometro”. “Evitare gli sprechi e fare una corretta raccolta differenziata sono i messaggi chiave che verranno veicolati tramite questa allegra competizione scolastica che rappresenta un gioco, ma anche un primo passo per un’educazione al rispetto e alla salvaguardia del nostro pianeta. Come primo player del mercato italiano, è nostro dovere sottolineare l’importanza che i gesti della vita quotidiana possono avere sull’ambiente circostante e guidare i cittadini, fin da piccoli, nel riciclo della plastica” afferma Daniela Murelli, Direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Sanpellegrino. Alle scuole aderenti all’iniziativa, in totale 40 tra Lombardia e Toscana, verranno forniti gli appositi contenitori destinati alla raccolta del Pet e le aziende di igiene urbana - Amsa a Milano, Secam a Sondrio e Quadrifoglio a Firenze - effettueranno la raccolta dei sacchi per tutto il periodo dell’iniziativa, che sarà supportata da materiali didattici con spunti ludico-ricreativi per gli insegnanti. In più, per rispondere ai dubbi più svariati sul mondo della raccolta differenziata e coinvolgere attivamente i bambini, sarà posizionato all’interno di alcune scuole selezionate l’Ufficio Mobile di Amsa, in cui alcuni operatori saranno a disposizione degli alunni per confronti e consigli su come contribuire alla salvaguardia del pianeta, attraverso semplici gesti  
   
   
LE FESTE CULINARIE DELL’ARENA NATURALE DELLA CARINZIA – VALLI GAILTAL, GITSCHTAL, LESACHTAL E WEISSENSEE  
 
. Buongustai in gita gastronomica La valle Gailtal in autunno è la destinazione ideale per i buongustai. Infatti, da Settembre a Ottobre c’è tutta una serie di sagre gastronomiche che celebrano squisitezze regionali come il formaggio delle malghe della valle Gailtal o la polenta. La star e ospite d’onore della Festa del formaggio, che va in scena dal 29 al 30 Settembre a Kötschach-mauthen, nella valle Gailtal, è il formaggio delle malghe della valle Gailtal. Il suo „certificato di origine protetta Ue“ è stato assegnato grazie a severi criteri di qualità che riguardano l’allevamento su pascoli in alpeggio, la mungitura, la lavorazione del latte, fattori ai quali i malgari prestano grande attenzione. Alla festa del formaggio, questa specialità delle malghe della valle Gailtal può essere assaggiata in tutti i suoi gradi di stagionatura e qualità. Festa del formaggio di Kötschach-mauthen Inoltre questo evento culinario è ricco di tipi di formaggi di altre regioni dell’Austria e anche dei Paesi vicini come l’Italia e la Slovenia. In totale agli oltre 14.000 visitatori vengono presentati circa 400 prodotti caseari regionali e internazionali. Passeggiando tra gli stand della festa si possono scoprire anche altre ghiottonerie: lo speck della valle Gailtal dagli affumicatoi di questa valle, anch’esso premiato con il marchio Ue, delizie di agnello della confinante valle Lesachtal, salami e specialità al prosciutto del vicino Friuli e ghiottonerie della Slovenia oppure l’originale Frigga della valle Gailtal, una saporita specialità in padella a base di uova, speck e formaggio. Il giusto accompagnamento di vino è fornito dagli assolati vitigni della valle Gailtal ma anche da vini italiani e sloveni. Ulteriori informazioni sulla Festa del formaggio su www.Alles-kaese.at. Nell’angolo più ghiotto della Carinzia „L’angolo più ghiotto della Carinzia“, come i buongustai definiscono Kötschach-mauthen, presenta però anche altre sorprese gastronomiche. Nel suo ristorante Kellerwand la chef Sissy Sonnleitner prepara pietanze che coniugano la tradizione carinziana con il temperamento mediterraneo (www.Sissy-sonnleitner.at). Formaggio delle malghe della valle Gailtal e cioccolata fatta a mano – da questi due ingredienti, l’appassionato Herwig Ertl di Kötschach-mauthen e il Papa del cioccolato Josef Zotter di Riegersburg creano la novità mondiale „cioccolata al formaggio“. Cioccolate a base di diversi tipi di formaggi, nocciole, cannella, vaniglia naturale, cacao, latte in polvere, burro di cacao e zucchero sono a disposizione al negozio Ertl a Kötschach-mauthen. L’ultima creazione Ertl-zotter si chiama „un piacere principesco” e con ingredienti come cannella, uva passa, noci e rum si ispira al sapore del Reindling, una dolce specialità della Carinzia. Polenta a portata di mano Il 6 Ottobre a Nötsch nella valle Gailtal la Polenta è servita! Tutta la città si mostra allegramente decorata con pannocchie e piante di grano. Negli stand si possono assaggiare squisitezze a base di mais giallo e bianco nella cui creazione gli specialisti della polenta di Nötsch non pongono limiti alla loro immaginazione. Sia aspra che salata, come contorno o piatto principale o perfino come dolce, godetevi la magia dell’ „oro giallo“. Per darvi modo di cucinare specialità a base di mais anche a casa, i cuochi della polenta hanno a disposizione un libro di ricette. Altre feste gastronomiche nell’Arena Naturale della Carinzia: *) Festa dei crauti nelle valle Gitschtal (7 Ottobre) *) Festa della mela a Kirchbach (7 Ottobre)