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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Febbraio 2013
"LA VISIONE IN UN MONDO SEMPRE PIÙ MOBILE"  
 
Londra, 14 febbraio 2013 - La British Machine Vision Association (Bmva) organizza un incontro tecnico intitolato "La visione in un mondo sempre più mobile" (Vision in an Increasingly Mobile World), che si terrà il 15 maggio 2013 a Londra, nel Regno Unito. La natura onnipresente e pervasiva del moderno mobile computing, nella forma di smartphone, tablet e persino sistemi integrati a basso ingombro presenti su veicoli o autonomi, ha portato a un nuovo e vivace settore per la ricerca sulla visione artificiale. Questo è affiancato da una migliore qualità di rilevamento mobile e una maggiore connettività per le applicazioni sul cloud. Questo sviluppo crea interessanti opportunità e sfide per la ricerca sulla visione artificiale. L´attuale ricerca in questi settori ha come sfondo una serie di nuovi campi di applicazione, con una base di utenza di consumatori già disponibile e senza precedenti. Lo scopo di questo incontro è riunire ricercatori e professionisti, sia del settore industriale che del mondo accademico, interessati a tutti gli aspetti della visione artificiale mobile, che sia all´interno di dispositivi al consumo, in sistemi autonomi/integrati o in nuovi campi di applicazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://bmvamobilevision.Eventbrite.co.uk    
   
   
LOMBARDIA: ELEZIONI REGIONALI, SITO DEDICATO  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - In occasione delle ormai prossime elezioni regionali, Regione Lombardia ha realizzato un sito tematico nell´ambito del portale istituzionale, appositamente dedicato alle consultazioni elettorali regionali del 24 e 25 febbraio 2013. Cliccando sul banner ´Lombardia al voto´ dall´home page del sito istituzionale ( www.Regione.lombardia.it ) oppure digitando direttamente www.Elezioni.regione.lombardia.it , è possibile reperire informazioni utili per i cittadini e per gli operatori coinvolti nel procedimento elettorale (Comuni, Uffici centrali circoscrizionali, Ufficio centrale regionale, ecc.). Le Sezioni - Il sito è organizzato in sezioni: - ´Lombardia al voto´: contiene informazioni generali in merito alle modalità di voto (come si vota, per chi si vota, ecc.), nonché alcune indicazioni specifiche per i Comuni; - ´Normativa ed atti´: contiene un approfondimento sui cambiamenti introdotti con la nuova legge elettorale lombarda n. 17/2012 e una selezione di atti di interesse per tutti coloro che sono coinvolti nelle procedure elettorali (decreti prefettizi, circolari regionali e ministeriali, ecc.); - ´Liste e candidature´: sezione predisposta per accompagnare il processo di presentazione delle liste e delle candidature (istruzioni e relativa modulistica); - ´Faq´: sezione in costante aggiornamento sulla base dei quesiti raccolti dal call center e delle relative risposte validate dalla Direzione centrale Affari istituzionali e Legislativo; - ´Video´: raccoglie i video realizzati sia dalla Regione Lombardia che dalla Rai per spiegare le modalità del voto. Ulteriori sezioni sono riservate ad avvisi e comunicati, nonché agli esiti delle consultazioni regionali del 2010. Per consentire eventuali approfondimenti, sono disponibili inoltre i link alle sezioni dedicate alle elezioni regionali dei siti del Consiglio regionale e del Corecom. Nei prossimi giorni sarà attivata una nuova sezione in cui saranno pubblicate le liste provinciali e relativi candidati ammessi. Aggiornamenti In Tempo Reale - In concomitanza con l´apertura dei seggi, collegandosi al sito www.Elezioni.regione.lombardia  sarà possibile avere aggiornamenti in tempo reale sull´affluenza alle urne nel corso delle operazioni di voto, nonché sui risultati che emergeranno dallo spoglio delle schede.  
   
   
ERICSSON, L’AZIENDA RIBADISCE L’INTERESSE ALL’INSEDIAMENTO DI PISA  
 
Firenze, 14 febbraio 2013 – La multinazionale Ericsson ha ribadito l’interesse per l’insediamento di Pisa, che costituisce un punto di riferimento importante del gruppo nel settore della Ricerca e Sviluppo. Ne ha preso atto l’assessore regionale alle attività produttive lavoro e formazione che si è incontrato oggi, insieme agli assessori al lavoro della Provincia e del Comune di Pisa, con i vertici italiani della multinazionale. Nel corso dell’incontro, convocato anche a seguito di sollecitazioni venute da parte delle organizzazioni sindacali, si è fatto il punto sulla situazione dell’attività del gruppo a Pisa. Regione ed istituzioni, dopo aver ricevuto le informazioni dall’azienda, hanno ribadito la volontà di tenere aperto anche per il futuro un confronto fra azienda e territorio, confronto cui anche Ericsson si è detta disponibile.  
   
   
RICONOSCIMENTO “REGIONE OPENGEODATA 2012” AL VENETO  
 
 Venezia, 14 febbraio 2013 - Nella categoria “Amministrazioni Regionali”, l’Associazione Opengeodata Italia ha assegnato il riconoscimento “Regione Opengeodata 2012” alla Regione del Veneto- Lo ha annunciato il vicepresidente e assessore al territorio facendo presente che l’Associazione Opengeodata Italia ha per statuto l’obiettivo di stimolare gli Enti Pubblici a rendere “aperti” i loro dati geografici, cioè liberamente disponibili e fruibili, perché possano essere riutilizzati da aziende, professionisti, cittadini ed altri enti pubblici e privati. L’associazione svolge un costante monitoraggio non solo degli enti che rendono “aperti” i dati geografici, ma anche del riuso che di questi dati viene fatto, pubblicandone bimestralmente un rapporto dettagliato. Nell’ambito di questo monitoraggio, vengono poi individuati sia gli Enti che si siano dimostrati più virtuosi nel seguire il modello Opendata, sia le migliori applicazioni sviluppate riutilizzando dati geografici aperti. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha deciso di assegnare quest’anno il riconoscimento “Regione Opengeodata 2012” alla Regione Veneto, nella categoria “Amministrazioni Regionali”, con la seguente motivazione: “Per aver seguito un iter virtuoso che è iniziato già nel dicembre del 2011 con l’approvazione della Deliberazione Regionale 2301 e che ha visto come tappa fondamentale nel 2012 la pubblicazione con licenza open, sia sul portale dedicato dati.Veneto.it che sul geoportale regionale, di importanti dataset geografici di base e tematici. Il riconoscimento dell’Associazione Opengeodata Italia vuole anche sottolineare il costante impegno profuso negli ultimi anni dalla Regione Veneto nel rendere disponibili i dati geografici e la particolare attenzione posta alle necessità delle aziende e dei professionisti.” Il riconoscimento verrà ufficializzato nel corso della Conferenza Opengeodata Italia “Istruzioni per l’uso” che si terrà a Roma il 28 febbraio 2013, nella sede della Società Geografica Italiana.  
   
   
NUOVE OPPORTUNITÀ EUROPEE PER AVVICINARE I GIOVANI ALLA SCIENZA E ALLA RICERCA  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - La Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, lavora da decenni con le istituzioni scolastiche ed ha creato un forte legame con il mondo della formazione, soprattutto grazie ai 25 anni di gestione del concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati. “I tanti studenti e le molte scuole che partecipano sono la testimonianza concreta della relazione consolidata che abbiamo con il mondo dell’istruzione; i successi conseguiti, specie a livello internazionale, ci confortano perché la qualità c’è e si vede”, sottolinea il Presidente della Federazione Roberto Negrini. “Nell’ultima edizione del concorso I Giovani E Le Scienze ben due dei tre progetti inviati alla finale comunitaria di Bratislava sono stati premiati. Anche i tre studenti di Jesi che hanno rappresentato il nostro Paese alla Fiera internazionale della scienza di Taipei a inizio febbraio sono ritornati con il 3° premio in chimica”. Alcuni dei ragazzi selezionati nella edizione 2012 de I Giovani E Le Scienze devono ancora fruire dei riconoscimenti ricevuti, tra cui la partecipazione all’Expo Science di Bruxelles a fine aprile; ad I-sweeep, la rassegna di Houston dedicata ad ambiente energia e ingegneria dall’8 al 12 maggio 2013. E poi c’è Isef di Phoenix in Arizona dal 12 al 17 maggio 2013 , la più importante competizione mondiale della scienza e dell’ingegneria realizzata con il contributo di Intel, a cui partecipano ben 4 progetti italiani. “Nel frattempo” ci tiene a precisare il segretario generale della Fast Alberto Pieri “è in pieno svolgimento la 25a edizione del concorso “I Giovani E Le Scienze”, che quest’anno si presenta con interessanti novità, grazie al contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo: la scadenza per la presentazione delle candidature è il 1° marzo; dal 3 al 6 maggio c’è a Milano presso la Fast l’esposizione dei lavori scelti per la finale con gli stand di tutte le invenzioni e ricerche; sono previsti più progetti dall’Italia e da altri paesi; la giuria si presenta rinnovata e con più giovani in carriera all’estero; sono previsti numerosi premi importanti”. Tutte le informazioni relative a bando, modulistica, criteri di valutazione, edizioni precedenti sono consultabili sul sito www.Fast.mi.it  Certamente è questo l’impegno più visibile della Fast per le ragazze e i ragazzi delle superiori e dell’università. Ma c’è dell’altro: la possibilità di intervenire gratuitamente a tutti gli eventi della Federazione; la collaborazione alla Google Science Fair; Esdy, la giornata europea della scienza per i giovani promossa da Milset e in programma il 14 marzo; le conferenze sull’acqua e il concorso di fotografia scientifica, sempre d’intesa con Milset. Esdy Dimostrare che la scienza è anche divertimento; stimolare l’interesse per la ricerca; sviluppare capacità decisionali e creatività negli studenti; promuovere la collaborazione tra di loro e tra le varie scuole; rafforzare l’identità europea dei giovani: sono queste le principali finalità di Esdy, la giornata europea della scienza per i giovani, l’appuntamento proposto da Milset con la collaborazione della Fast, ormai alla 9a edizione, che si tiene in contemporanea in tutta Europa giovedì 14 marzo 2013. Il tema scelto per quest’anno è l’acqua, convinti che possa interessare i giovani, essere strettamente connesso con la scienza e la tecnologia, in grado di stimolare la creatività, molto formativo. Gli insegnanti, gli studenti, le persone motivate sono invitate a dedicare al tema un’iniziativa specifica in tale giornata: dibattiti, seminari, lezioni monografiche, visite tecniche, esperimenti scientifici. Bisogna solo dare spazio alla fantasia e alla creatività. Ma è fondamentale condividere l’esperienza con quanti intraprendono azioni analoghe nei paesi comunitari, scattando foto o girando video da inviare a Milset. Tutte le informazioni sono sul sito: http://esdy.Milset.org/2013/  Google Science Fair Questa iniziativa è stata annunciata lo scorso 30 gennaio; si chiude il 30 aprile. E’ la competizione scientifica online aperta a studenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni e provenienti da tutto il mondo. Promossa anche in Italia con la collaborazione della Fast, si caratterizza come opportunità per concretizzare “il tuo momento per cambiare il mondo”, riuscendo pure a valorizzare il ruolo fondamentale degli insegnanti nel motivare e supportare i giovani. Tutto quello che serve per cominciare è un account Google. Le informazioni sono sul sito: www.Googlesciencefair.com  Milset – Concorso Fotografico Lanciata il 1° febbraio, scade il 1° giugno la 7a edizione del concorso di fotografia scientifica di Milset “Quando l’arte incontra la scienza”, promosso e realizzato con la collaborazione della Fast. E’ un’opportunità per i giovani per esprimere, attraverso la fotografia, quello che osservano nelle scienze. L’iniziativa, di fatto, prende lo spunto dalle tante domande rivolte ai giovani: ti incuriosisce quello che ti circonda? Ti chiedi come le cose sono viste dall’occhio umano? Ti piace l’idea di usare l’arte di scoprire e di mostrare la scienza? In caso positivo l’invito è di afferrare la macchina fotografica e dare sfogo alla creatività! Partecipare è facile come fare una foto! Chi intende accogliere la sfida deve avere meno di 25 anni. Tutti i contributi digitali devono essere spediti al sito di Milset entro il 1° giugno 2013. E vinca il migliore! Per ulteriori informazioni: http://spc.Milset.org/it.html  Young Citizens Conferences The Young Citizens Conferences on Water hanno l’obiettivo di responsabilizzare le ragazze e i ragazzi sulla drammatica questione dell’acqua, raccogliere le loro proposte, sensibilizzarli all’utilizzo intelligente dell’”oro blu”. Le conferenze possono essere organizzate durante tutto il 2013. Tutte le informazioni su: http://water.Ycc.milset.org  “Ecco alcune proposte Fast per i giovani che intendono costruirsi un futuro positivo; partecipare agli eventi proposti significa entrare in una grande comunità che abbraccia i cinque continenti” conclude il presidente Roberto Negrini.  
   
   
UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, ECCO IL NUOVO CDA SEDUTA DI INSEDIAMENTO IL PROSSIMO 19 FEBBRAIO. GEMME, MAURI E RAPISARDI I TRE COMPONENTI ESTERNI SCELTI IN BASE ALLE PROCEDURE FISSATE DALLA LEGGE GELMINI.  
 
Milano, 14 febbraio 2013 – Si insedierà il prossimo 19 febbraio il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’’Università di Milano-bicocca che rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2015. Ne fanno parte tre membri esterni e cinque interni scelti secondo le procedure fissate dalla legge 240 del 2010 (Gelmini) che prevede la valutazione dei curricula pervenuti in risposta a un bando pubblico di selezione. Per le tre posizioni esterne sono pervenute 28 candidature. I tre membri scelti da un’apposita commissione e approvati dal Senato Accademico sono: Claudio Andrea Gemme, Achille Mauri, Mariacristina Rapisardi. Claudio Andrea Gemme è presidente di Confindustria Anie (Federazione che raggruppa le imprese elettrotecniche ed elettroniche e conta oltre 1.200 aziende associate, per un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro e 450 mila addetti) e amministratore delegato di Nidec Asi, già Ansaldo Sistemi Industriali, azienda leader nella fornitura di soluzioni integrate che coniugano l’automazione industriale e la componentistica per molteplici mercati e settori industriali. Achille Mauri è presidente del Gruppo Messaggerie Italiane, tra i principali gruppi editoriali e distributivi in Italia. Ha ricoperto numerosi incarichi in campo editoriale e della produzione cine-televisiva ed è stato recentemente nominato presidente del Comitato Bookcity Milano. Mariacristina Rapisardi, avvocato, si occupa da lungo tempo di proprietà intellettuale e brevetti. Ha fondato l´Ufficio Brevetti Rapisardi all´inizio degli anni ´70, poi lo Studio Legale Avvocato Mariacristina Rapisardi e la Mcr Ricerche S.r.l, società specializzata in ricerche di marchi, brevetti e domini. Oggi la Rapisardi Intellectual Property conta più di 65 professionisti tra avvocati, ingegneri, biologi, commercialisti, revisori e informatici. I cinque membri interni, selezionati dal Senato Accademico tra 14 candidature presentate, sono: Giovanni Chiodi, Susanna Mantovani, Massimo Ernesto Masserini, Francesco Nicotra e Gianfranco Pacchioni. Giovanni Chiodi, professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno. È stato preside della facoltà di Giurisprudenza dal 2007 al 2010. Attualmente è presidente della Scuola di Giurisprudenza e componente dell’Osservatorio della Didattica. Susanna Mantovani è professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale. È stata preside della facoltà di Scienze della Formazione dal 2001 al 2007 e ha ricoperto la carica di pro-rettore vicario dal 2007 e fino alla nomina in Cda. Massimo Ernesto Masserini è professore ordinario di Biochimica e direttore del Centro di Nanomedicina (Nanomib) nel dipartimento di Scienze della Salute. Già direttore del dipartimento di Medicina Sperimentale, ha ricoperto fino alla nomina in Cda l’incarico di direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione. · Francesco Nicotra è professore ordinario di Chimica Organica e prorettore per lo sport universitario. È stato preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dal 2009 al 2012 e direttore del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dal 2002 al 2008. · Gianfranco Pacchioni è professore ordinario di Chimica Generale e Inorganica. Attualmente ricopre la carica di direttore del Centro Ricerche sull´Energia Solare Mib-solar ed è coordinatore del corso di Dottorato di ricerca in Nanostrutture e Nanotecnologie. Dal 2003 al 2009 è stato direttore del dipartimento di Scienza dei Materiali. Il Cda dell’Università di Milano-bicocca è presieduto dal rettore Marcello Fontanesi. Ne fanno parte, oltre ai membri già citati, due rappresentati eletti dagli studenti (attualmente in carica Giulia Bernardi e Vincenzo Puppo), per un totale di undici membri effettivi.  
   
   
TOSCANA: 3,3 MILIONI DI EURO PER ATTREZZARE LE ¡°SCUOLE 2.0¡å: DOMANDE ENTRO IL 26 FEBBRAIO  
 
 Firenze, 14 febbraio 2013 ¨C Scade marted¨¬ 26 febbraio il termine entro il quale gli Istituti scolastici statali toscani di ogni ordine e grado potranno presentare domanda (esclusivamente on-line) per introdurre azioni di innovazione scolastica basate sulle nuove tecnologie. Due le azioni contenute nell¡¯avviso pubblicato dall¡¯Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana (Usrt): Cl@assi 2.0 (ogni Istituto deve candidare due classi, per le scuole dislocate in zone montane e/o insulari le due classi candidate possono essere anche di plessi diversi e non in continuit¨¤) e Scuol@ 2.0 (i progetti devono interessare almeno un plesso di scuola dove vi sia un ciclo di studi completo). La pubblicazione dell¡¯avviso concernente la ¡°chiamata di progetti¡± ¨¨ un passo fondamentale - si sottolinea negli uffici della Regione Toscana che si occupano di istruzione ¨C verso la creazione di nuovi ambienti di apprendimento in grado di rispondere alle aspettative di formazione delle giovani generazioni, quelle nate in tempi digitali. L¡¯avviso ¨C pubblicato sul sito web dell¡¯Usrt ¨C permette alle scuole toscane di partecipare a una selezione che premier¨¤ i progetti migliori relativi alla organizzazione di classi (appunto Cl@assi 2.0) in cui lo strumento tecnologico sia di aiuto alla didattica. Possibile puntare anche su progetti relativi a una scuola intera (Scuol@ 2.0) in cui la tecnologia diventi strumento non solo di supporto alla didattica ma strutturi anche nuove forme spaziali dell¡¯apprendere. Finanziabili acquisti di strumenti (Lim, tablet, pc, software, hardware¡­) e lavori di riorganizzazione degli spazi scolastici. Le candidature saranno valutate da una Commissione composta da esperti nella formazione, nello sviluppo della conoscenza e negli strumenti Tic (tecnologie, informazione e comunicazione). In ballo poco pi¨´ di due milioni e mezzo di euro messi da Regione Toscana e Usrt. Per le scuole situate in zone montane e/o insulari opera inoltre un accordo a tre (Uncem, Regione, Usrt) finanziato con ulteriori 800 mila euro (dal Fondo regionale per la Montagna) che serviranno per integrare i finanziamenti precedenti ma anche per costituire ¡°Centri Scolastici Digitali¡±: ci¨° avverr¨¤ in scuole situate nelle zone a rischio di chiusura causa la mancanza di un numero di alunni adeguato. Il totale delle risorse dunque disponibili per la successiva ripartizione nelle scuole supera i 3,3 milioni di euro: e nulla vieta, anzi ¨¨ considerato uno specifico elemento per una valutazione favorevole del progetto, prevedere e reperire fonti aggiuntive di finanziamento. Dagli uffici di piazza Duomo 10, sede della presidenza della Regione Toscana, la vicepresidente tiene a sottolineare come le nuove tecnologie possano avvicinare i ragazzi alla scuola rendendo pi¨´ attrattivo il tempo passato sui banchi e come, anche a questo proposito, il bando in favore della scuola digitale abbia una sua evidente importanza. Sul sito della Regione Toscana ¨¨ pubblicato il materiale di un convegno ¨C sulla scuola ¡°3.0¡å ¨C che l¡¯assessorato regionale all¡¯Istruzione organizz¨° lo scorso 3 dicembre, in Sant¡¯apollonia di Firenze, con la partecipazione di oltre 300 tra insegnanti e dirigenti scolastici. Fu in quella sede che venne anticipato il bando adesso aperto. Il direttore generale dell¡¯Usrt, Angela Palamone, si unisce alla vicepresidente della Regione per sottolineare l¡¯importanza del bando, un¡¯opportunit¨¤ di crescita e di cambiamento per tutto il mondo scolastico della nostra regione. Per questo l¡¯auspicio del direttore ¨¨ che tanti istituti toscani partecipino al bando: le scuole ¨C i dirigenti scolastici, le segreterie e soprattutto gli insegnanti ¨C sono oberate di molti impegni in questo periodo, ma l¡¯innovazione ¨¨ un tema fondamentale per il futuro dei ragazzi e, quindi, dell¡¯Italia e il sistema dell¡¯istruzione deve saperlo interpretare al meglio. E sulla stessa direzione naviga il presidente toscano di Uncem secondo cui favorire elevati standard di qualit¨¤ dell¡¯istruzione, per raggiungere un livello di eccellenza nella didattica attraverso l¡¯utilizzo di nuove tecnologie e metodologie educative, ¨¨ obiettivo comune tra enti diversi. L¡¯elenco delle scuole selezionate sar¨¤ pubblicato, una volta terminate le operazioni della Commissione esaminatrice, sul sito dell¡¯Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Il contributo massimo per ogni singola idea progettuale nell¡¯azione Cl@assi 2.0 non potr¨¤ superare 20 mila euro mentre 15 mila euro ¨¨ il tetto massimo per ogni singola idea progettuale nell¡¯azione Cl@assi 2.0 per le zone montane e insulari. 200 mila euro ¨¨ il tetto massimo per ogni idea progettuale nell¡¯azione Scuol@ 2.0.  
   
   
EDUCAZIONE ALIMENTARE: PROTOCOLLO INTESA REGIONE PUGLIA - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE  
 
Bari, 14 febbraio 2013 - E’ stato siglato ieri mattina, nella sede dell’Ufficio Scolastico Regionale, il protocollo d’intesa per la individuazione di orientamenti innovativi e il supporto alle progettualità delle autonomie scolastiche in materia di educazione alimentare, ambientale e di sviluppo sostenibile. Un documento, quello sottoscritto dall’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e dal Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per la Puglia, Ruggiero Francavilla, che ha come principale obiettivo l’attuazione di un Programma di Educazione Alimentare, Ambientale e allo Sviluppo sostenibile rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso il coinvolgimento della rete delle Masserie didattiche di Puglia. Oggi scriviamo un nuova e significativa pagina a tutela dei valori sapienziali del mondo rurale pugliese – ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari – perché la fondamentale collaborazione della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ci consente di trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio di conoscenze e di valori etici che altrimenti potremmo vedere compromesso dagli incalzanti e non sempre confortanti modelli educativi che da più parti ci vengono proposti. Il ruolo delle Masserie didattiche, alle quali continueremo a dedicare il nostro impegno, – ha sottolineato l’assessore – è fondamentale per la duplice valenza che gioca in rapporto al territorio: come luogo di accoglienza, custode della ruralità intesa nell’insieme di paesaggi, biodiversità, tradizioni, abilità e come luogo di formazione e di trasferimento di saperi. Seguiteremo, quindi, a promuoverle nella certezza che costituiscano i presidi irrinunciabili a difesa di una Terra splendida come la Puglia. Il dott. Francavilla sottolinea, dal suo canto, il ruolo strategico del Protocollo d’Intesa teso a far convergere le risorse provenienti da diversi soggetti istituzionali sull’obiettivo formativo delle future generazioni. Tutto ciò nell’ambito di una sinergia operativa che è patrimonio culturale oramai consolidato di questa terra di Puglia, una sinergia sempre indirizzata al rispetto del ruolo culturale e pedagogico della Scuola, incentrato sulla autonomia della stessa e del progetto formativo che si propone di realizzare. Nello specifico, “il Protocollo – afferma Francavilla- ha l’obiettivo di porre l’accento sulla sostenibilità, intesa come valore che collega le generazioni presenti a quelle future, coltivando conoscenze e competenze, quali strumenti per acquisire consapevolezza, responsabilità, cittadinanza” In particolare con la sottoscrizione del protocollo d’intesa si intende • promuovere i valori della sostenibilità e della qualità della vita per lo sviluppo di azioni di sensibilizzazione, informazione ed educazione alimentare e ambientale rispondenti alle esigenze territoriali nell’ottica del programma europeo E.t. 2020; • promuovere e sostenere azioni di rete favorendo sinergie e sviluppando azioni finalizzate alla riscoperta dei sistemi rurali ed allo sviluppo sostenibile del territorio pugliese; • fornire supporti informativi e formativi che favoriscano anche l´autorganizzazione di iniziative e progetti da parte delle scuole o delle loro reti territoriali; • promuovere la conoscenza di filiere corte tra produzione agro alimentare locale e circuiti di consumo consapevole attraverso attività che valorizzino il ruolo attivo dei diversi partner; • contribuire al recupero dell’identità culturale territoriale attraverso la promozione del ruolo delle masserie didattiche inserite nell’albo regionale; • stimolare la ideazione e realizzazione di progetti finalizzati a una sana ed equilibrata alimentazione attraverso il consumo dei prodotti tipici regionali e di qualità riconosciuta dalla Comunità Europea e la conoscenza dei metodi di produzione e trasformazione nonché delle proprietà nutritive e salutistiche degli stessi; • promuovere la valorizzazione della Dieta Mediterranea inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio immateriale dell’Umanità poiché essa si basa essenzialmente sui prodotti tipici della nostra Regione; • sensibilizzare le scuole che dispongono del servizio mensa affinché prediligano l’utilizzo dei prodotti biologici, di stagione e a km zero. • promuovere stage aziendali, presso le Masserie didattiche, rivolti a studenti che abbiano intrapreso un percorso scolastico in ambito tecnico-professionale relativo alle discipline attinenti al mondo agroalimentare, turistico e sociale; Questi invece gli impegni delle due parti. L’assessorato si impegna a: • Fornire alle scuole una informazione precisa e dettagliata sui progetti di comunicazione ed educazione alimentare comprensivi di visite guidate con attività laboratoriali presso le Masserie didattiche di Puglia, di cui si fa promotore il Servizio Alimentazione, attraverso l’organizzazione di giornate informative e/o l’inserimento nel sito istituzionale; • Organizzare incontri e/o attività formative di approfondimento di “educazione e comunicazione alimentare e ambientale” per insegnanti e genitori; • Programmare gli stage aziendali presso le Masserie didattiche per gli studenti che hanno intrapreso un percorso scolastico in ambito tecnico-professionale relativo alle discipline attinenti al mondo agroalimentare, turistico e sociale; • Organizzare all’inizio di ogni anno scolastico un work shop informativo sulle attività della rete delle Masserie didattiche di Puglia comprensivo di B2b tra insegnanti e operatori didattici, nel luogo che si riterrà più idoneo; La Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico si impegna a: • a diffondere la presente intesa presso tutte gli Istituti scolastici della Regione Puglia; • a sensibilizzare gli Istituti scolastici della Regione, promuovendo la partecipazione alle iniziative che contribuiranno a definire d’intesa con l’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari; • a collaborare per la realizzazione di materiale didattico relativo alle esperienze maturate dalla partecipazione ad azioni o progetti di educazione alimentare e ambientale realizzati a seguito della presente intesa; • a concorrere, secondo il piano predefinito dalla Commissione paritetica di cui all’art.4, al monitoraggio di quanto attuato nell’ambito della presente Intesa.  
   
   
TRENTO: FIRMATO IL PROTOCOLLO SULL’ESAME DI STATO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
Trento, 14 febbraio 2013 - Il dirigente generale del Dipartimento della conoscenza della Provincia autonoma di Trento, Marco Tomasi, il direttore generale della Provincia autonoma di Bolzano, Hermann Berger, e il capo Dipartimento per l’istruzione del Ministero Lucrezia Stellacci hanno firmato nei giorni scorsi il Protocollo d´intesa tra le Province autonome di Trento e di Bolzano ed il Ministero dell´Istruzione Università e Ricerca: definisce i Criteri generali per la realizzazione degli appositi corsi annuali per gli studenti che hanno conseguito il diploma professionale al termine del percorso quadriennale della formazione professionale provinciale e intendono sostenere uno specifico esame di stato per conseguire il “diploma di maturità”. Un risultato importante e storico per tutto il sistema scolastico e formativo provinciale, a conclusione di un lungo lavoro preparatorio col Ministero. “L’avvenuta sottoscrizione del Protocollo d’Intesa con Ministero – ha dichiarato il dirigente generale Marco Tomasi - segna un passaggio importante e storico verso una visione unitaria dell’intero sistema educativo provinciale che offre così la possibilità anche agli studenti della formazione professionale che hanno completato il quarto anno e che decideranno di proseguire gli studi, di sostenere uno specifico esame di stato su discipline e contenuti coerenti con il percorso realizzato, dopo aver frequentato un ulteriore anno preparatorio.” Da tanto tempo la Provincia autonoma di Trento ha investito e quindi sviluppato un significativo sistema di istruzione e formazione professionale portando al rilascio di qualifiche professionali a conclusione del terzo anno e già dal 2005 di diplomi professionali a conclusione del quarto anno. Si tratta di un sistema diffuso su tutto il territorio provinciale che coinvolge il 24% dei giovani trentini che alla fine della scuola secondaria di primo grado lo scelgono. Questa particolare caratterizzazione del sistema di istruzione e formazione professionale ha determinato anche la scelta di programmazione di un’offerta formativa orientata verso una progressiva confluenza degli indirizzi dell’istruzione professionale a carattere statale, nell’istruzione tecnica o nella formazione professionale provinciale. Il proficuo confronto con il Ministero e l’attiva collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano hanno permesso la sottoscrizione del Protocollo d’intesa in oggetto concordato tra la Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano ed il Ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Un risultato non scontato, ma frutto di un lavoro lungo e continuo già a partire dalla presentazione di un emendamento poi inserito nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 87 del 2010 (Regolamento sull’istruzione professionale statale) che ha rivisto gli ordinamenti degli Istituti professionali statali. Tale emendamento ha attribuito infatti alle Province autonome di Trento e di Bolzano, in considerazione dello Statuto di autonomia e delle relative norme di attuazione in materia di istruzione e di formazione professionale, la possibilità di realizzare, attraverso specifiche intese tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca e le due Province, appositi corsi annuali che si concludono con l’esame di Stato. Intese, che dovranno definire i criteri generali per la realizzazione dei corsi in modo coerente con il percorso di istruzione e formazione professionale seguito dallo studente che ha conseguito il diploma professionale. Con tali premesse la Provincia di Trento e la Provincia autonoma di Bolzano hanno avviato già dai mesi successivi all’entrata in vigore del Regolamento il percorso di collaborazione interistituzionale con il Ministero per poter garantire l’opportunità di attivare questo apposito corso annuale con uno specifico esame di Stato e quindi consentire la prosecuzione ai più alti livelli di studio universitario e di alta formazione, dando così risposta a una parte di coloro che hanno conseguito il diploma professionale quadriennale e allineandosi in questo modo anche ai corrispondenti sistemi europei. A tale fine si è collaborato, in stretta sintonia con la Provincia autonoma di Bolzano, con il Ministero partecipando ad un gruppo tecnico al fine di ricercare soluzioni innovative che valorizzino le rispettive competenze e la specificitá della formazione professionale provinciale, tenendo conto delle disposizioni speciali contenute nelle norme di attuazione dello Statuto di autonomia in materia di istruzione e in particolare in materia di esami di Stato.  
   
   
“L’ORTO BIOLOGICO A SCUOLA”, AL VIA LA SECONDA FASE DEL CONCORSO.  
 
Ancona, 14 febbraio 2013 - Conclusa la prima fase del concorso “L’orto biologico a scuola” con la selezione di 20 progetti, comincia ora la fase di realizzazione con la consegna proprio in questi giorni da parte dell’Assam del kit di sementi autoctone agli istituti scolastici individuati dalla commissione di valutazione. La confezione contiene piccole quantità di sementi di fava di Fratte Rosa, cece quercia di Appignano, Cicerchia di Serra de’ Conti, fagiolo americano, fagiolo monachello, fagiolo occhio di capra, fagiolo cenerino, mais ottofile di Arcevia, pomodoro a pera, anice verde di Castignano. Si tratta di sementi non acquistabili sul mercato normale poiché derivano da un costante lavoro di miglioramento svolto nei decenni dagli agricoltori marchigiani sui propri territori. La Regione ha attuato il censimento e la raccolta di queste sementi ormai dimenticate e in pericolo di estinzione, permettendo la loro riproduzione e il mantenimento all’interno della Banca del germoplasma. Queste specie si sono adattate alla realtà ambientale marchigiana e al consumo quasi quotidiano dell’agricoltore contadino, conservando il più delle volte qualità organolettiche nettamente superiori a quelle attualmente in commercio. Con la presa in gestione delle sementi contenute nella confezione, la scuola può diventare un importante nodo della rete di conservazione e sicurezza. Il concorso, organizzato dalla Regione Marche e dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, nell’ambito del Programma di Azione Nazionale per l’agricoltura biologica e del progetto “Conoscere il biologico nelle Marche”, è rivolto agli alunni delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di I grado, statali e paritarie e si pone lungo il percorso seguito per la promozione dell’educazione alla salute e per la sostenibilità, come valore attivo e strumento chiave per modificare gli stili di vita e accrescere la consapevolezza della qualità delle produzioni biologiche. Le scuole selezionate sono dislocate su tutto il territorio regionale. Sono stati individuati quattro punti per la distribuzione del kit di sementi: ad Ancona (Servizio Agricoltura Regione Marche, dal 13 al 14 febbraio); a San Benedetto del Tronto (Presidio territoriale agricoltura, il 14 febbraio); a Fermo (Struttura decentrata agricoltura, il 15 febbraio); a Pesaro (Struttura decentrata agricoltura, dal 13 al 14 febbraio).  
   
   
ABBANDONO SCOLASTICO: PER PRATO UNA PROPOSTA ALL¡¯UE DA 1,4 MILIONI  
 
Firenze, 14 febbraio 2013 ¨C Abbandono scolastico, un problema serio a Prato, almeno per quanto riguarda gli studenti di origine straniera. Lo certificano i dati dell¡¯Osservatorio scolastico provinciale secondo i quali nella citt¨¤ e nella provincia al centro dell¡¯area metropolitana che unisce Firenze con Pistoia il tasso di abbandono scolastico ¨¨ di 18,9, superiore a quello medio regionale (18,6) e molto superiore a quello della media europea (14,1). Ed ¨¨ anche per questo che ieri la giunta regionale ha approvato una proposta di progetto in risposta a un bando europeo (¡°Progress 2012¡°) che finanzia risposte innovative a bisogni sociali con particolare riferimento proprio alla prevenzione dell¡¯abbandono scolastico precoce. La delibera, su iniziativa diretta del presidente della Regione Toscana, prevede un cofinanziamento regionale (pari a 400 mila euro) nel caso di approvazione del progetto da parte dell¡¯Europa: un milione di euro ¨¨ la richiesta di finanziamento avanzata dalla Regione alla Commissione Europea. Vengono identificati dieci partner, pubblici e privati, che affiancheranno Regione Toscana, capofila dell¡¯iniziativa: Provincia di Prato, Pin (Polo Universitario) di Prato, Cesvot, Astirforma, Irecoop Toscana, Pegaso network della cooperazione sociale in Toscana, Iris ricerche, Istituto per la Ricerca Sociale (Milano). Coinvolti anche due soggetti stranieri: la spagnola Casal des Enfants del Raval (Barcellona) e il belga Reves Network (Bruxelles). Con una durata prevista di 36 mesi, il progetto (¡°Choice: Empowerment paths against drop out¡°) punta a individuare, nell¡¯area pratese, ¡°approcci innovativi per sperimentare e misurare l¡¯efficacia di percorsi di prevenzione¡± (ma anche di ¡°aggancio¡± e di ¡°accompagnamento mirato¡±) per i giovani a rischio di abbandono scolastico, soprattutto quelli che frequentano la terza media e il primo anno delle superiori. Il contesto che affida a Prato la palma di provincia drop out per l¡¯effettivo completamento degli studi scolastici ¨¨, ovviamente, l¡¯elevata presenza di popolazione straniera. A oggi, in quella provincia, vivono circa 250 mila abitanti di cui ben 188 mila nel perimetro del Comune capoluogo che ¨¨ la terza citt¨¤, dopo Roma e Firenze, dell¡¯Italia centrale. La crescita di popolazione (pi¨´ 30 mila unit¨¤ dal 1976 al 2010) ¨¨ leggibile soprattutto attraverso l¡¯incremento della popolazione straniera (quasi la met¨¤ di origine cinese) arrivata a registrare una presenza di 33 mila persone nel territorio provinciale (di cui 28 mila residente in Prato citt¨¤ con una incidenza del 15%). Un territorio giovane (et¨¤ media 42 anni e un tasso di natalit¨¤ del 9,8) con un tema in evidenza su tutti: quello delle seconde generazioni e, dunque, della scuola. Nell¡¯anno 2010/11, secondo i dati dell¡¯Osservatorio Scolastico pratese, gli alunni stranieri iscritti nelle scuole della provincia sono stati quasi 7 mila (6.971 pari al 19,7% della popolazione scolastica complessiva) e quella di Prato ¨¨ la prima provincia in Italia per incidenza di alunni stranieri sul totale degli iscritti. La peculiarit¨¤ pi¨´ importante ¨¨ data dal fatto che gli alunni di origine cinese hanno superato le 3 mila unit¨¤ e che i tassi di abbandono scolastico sono superiori, come detto, a quelli medi sia toscani che italiani. Soltanto il 26% degli studenti stranieri iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, nell¡¯anno scolastico 2002/03, ¨¨ riuscito a conseguire un diploma contro il 74,5% degli studenti di nazionalit¨¤ italiana. Un quadro, oltretutto influenzato, dalla profonda crisi economica dell¡¯ultimo quinquennio: tanto che emerge il fenomeno cosiddetto ¡°dello scoraggiamento¡± (le tante persone, in particolare giovani, che non cercano neppure pi¨´ un lavoro perch¨¦ convinte di non trovarlo). Tonando a ¡°Choice¡°, il progetto ¨C se finanziato dall¡¯Europa ¨C svolger¨¤ non solo attivit¨¤ preventive, sull¡¯abbandono scolastico, rivolte alla totalit¨¤ della popolazione scolastica (i circa 2.500 studenti delle terze classi dei 21 istituti secondari della provincia di Prato), ma selezioner¨¤ un campione (1.000) di studenti a forte rischio abbandono: a 500 di essi si applicheranno in modo diretto le azioni innovative del progetto, seguendoli con percorsi personalizzati a scuola e in famiglia, mentre gli altri costituiranno il gruppo di controllo per la cosiddetta ¡°valutazione controfattuale¡±. Dispersione Scolastica: Dall¡¯europa A Prato - I dati generali sulla dispersione scolastica (in pratica i giovani che lasciano la scuola senza essere in possesso di un adeguato titolo di studio) li fornisce ¡°Tecnostruttura¡°, organismo tecnico della Conferenza delle Regioni per seguire il Fondo Sociale Europeo (il report pi¨´ aggiornato ¨¨ al novembre 2012). Nell¡¯ambito della strategia Europa 2020 la Commissione Europea aveva posto l¡¯obiettivo, da raggiungere entro il 2020, della riduzione al 10% del tasso di abbandono scolastico. In Italia, come in molti Paesi dell¡¯Ue, l¡¯obiettivo ¨¨ lungi dall¡¯essere raggiunto: nel 2009 il tasso di abbandono medio europeo era pari al 14,4% mentre l¡¯anno successivo (2010) l¡¯Italia si collocava ben oltre la media europea con un tasso di abbandono precoce dei 18-24enni che sfiorava il 20% (18,8%). Nel 2011 si ¨¨ registrato un lieve miglioramento (al 18,2%) ma l¡¯Italia resta pur sempre oltre la media europea. Il dato relativo alla Toscana, cio¨¨ la quota dei giovani toscani che abbandonano in modo prematuro gli studi, ci colloca al 18,6% e dunque sopra la media nazionale. Peggio della Toscana stanno la Puglia (19,5%), la Campania (22%), la Sicilia (25%), la Sardegna (25,1%) e la Valle d¡¯Aosta (22,4%). Particolarmente virtuosa la Provincia autonoma di Trento con un tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% (9,6%), ma nella limitrofa provincia autonoma di Bolzano la percentuale vola al 18,2%. In tutte le regioni italiane (tranne in Umbria) abbandonano di pi¨´ i maschi rispetto alle femmine. In ciascuna delle province toscane operano i singoli Osservatori Scolastici, organismi di supporto statistico e conoscitivo per tutti i soggetti che operano nel mondo scolastico. Tornando a Prato, le stime ci dicono che in quella provincia su 100 giovani si diplomano in 73 e di questi solo 18 si laureano (l¡¯obiettivo di ¡°Europa 2020¡å ¨¨ invece, per i diplomati, del 40%). Quasi la met¨¤ degli studenti stranieri a Prato (il 45,0%) ha abbandonato prematuramente gli studi (il 65,8% dei cinesi contro il 33,8% degli alunni stranieri di altre cittadinanze) mentre tra gli studenti italiani la percentuale di abbandoni ¨¨ pari al 17,9%.  
   
   
QUASI 50 CORSI D’ACQUA ESCLUSI DA VINCOLO PAESAGGISTICO  
 
Venezia, 14 febbraio 2013 - Sono complessivamente 48 i corsi d’acqua che, in tutto o in parte, possono essere esclusi dal vincolo paesaggistico in quanto irrilevanti ai fini paesaggistici. Lo ha disposto la giunta regionale, su relazione del vicepresidente e assessore al territorio, a conclusione della ricognizione estesa a tutto il territorio veneto effettuata dalla Direzione Urbanistica e Paesaggio della Regione. Il provvedimento prende le mosse dal Decreto legislativo 42/2004 che stabilisce, all’art. 142, l’individuazione delle aree tutelate per legge che comprendono: “i fiumi, i torrenti, i corsi d’acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11.12.1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna”. Lo stesso art. 142 dà facoltà alle Regioni di includere in un apposito elenco fiumi, torrenti e corsi d’acqua che siano ritenuti, interamente o parzialmente, irrilevanti ai fini paesaggistici. Con un provvedimento di Consiglio del 1994, il Veneto aveva pubblicato l’elenco dei corsi d’acqua da escludere dal vincolo paesaggistico. “L’anno scorso – sottolinea il vicepresidente - la giunta regionale, approvando una modifica a tale elenco, ha voluto avviare una verifica per accertare l’effettiva sussistenza della rilevanza paesaggistica dei corsi d’acqua soggetti a tutela ai sensi dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004. Un lavoro importante e impegnativo che è stato portato avanti insieme agli enti locali e possiamo dire, con soddisfazione, che consentirà un’ulteriore semplificazione nei procedimenti amministrativi a tutto beneficio dei cittadini veneti, senza che vengano meno le tutele previste dalla normativa”. Sulla base delle documentazioni sono state prese in considerazione 134 segnalazioni. Per ogni corso d’acqua esaminato è stata compilata una scheda con gli elementi per valutare la sussistenza della rilevanza paesaggistica. A conclusione dell’istruttoria si è accertato che 48 corsi d’acqua, in tutto o in parte, possono essere esclusi dal vincolo paesaggistico in quanto irrilevanti ai fini paesaggistici. Il provvedimento è stato ora trasmesso al Consiglio Regionale, per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare, e al Ministero. (segue documentazione di dettaglio) Nella tabella che segue l’esito della ricognizione:
Cod. Provincia Comuni interessati Segnalazioni Proposta di svincolo Mantenimento del Vincolo
Fiumi e Torrenti Corsi d’acqua diversi Totale in cui permane il vincolo
23 Verona 15 35 12 6 17 23
24 Vicenza 24 40 17 13 10 23
25 Belluno 4 8 1 4 3 7
26 Treviso 8 10 6 4 --- 4
27 Venezia 4 4 --- --- 4 4
28 Padova 12 24 11 2 10 12
29 Rovigo 7 13 1 --- 13 13
Totali 74 134 48 29 57 86
 
   
   
PUGLIA: DISPONIBILITÀ IDRICA: ORA OCCORRE SAPERLA GESTIRE  
 

Bari, 14 febbraio 2013 - "Le piogge e il maltempo di questi giorni, hanno portato benefici nella disponibilità idrica della nostra Regione. In un giorno abbiamo raccolto oltre 22 milioni di metri cubi in tutti i principali invasi. Ora è più che mai indispensabile il risparmio idrico, ad evitare che nelle prossime annate idrologiche si possa ripetere lo stato di pre-emergenza del 2012, o quello di emergenza di alcuni anni precedenti, fonte di notevoli conflitti tra le esigenze idropotabili ed agricole." Lo comunica l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile. "Le precipitazioni che hanno interessato la Puglia e le regioni vicine nelle scorse giornate- ha spiegato - hanno comportato un significativo incremento di tutte le fonti di approvvigionamento idrico. Solo per fare un esempio, si osservi il dato registrato al pluviometro di Caposele: nel mese di febbraio (175 mm di pioggia totale caduta), che significa aver già superato il dato medio dell’intero mese, pari a circa 133 mm, grazie agli oltre 70 mm di pioggia delle ultime 24 ore. Cumulando questo dato agli apporti dei mesi precedenti, si evidenzia una crescita del tributo delle sorgenti del Sele-calore (circa 800 l/sec. In più rispetto al tributo registrato lo stesso giorno dello scorso anno), in grado di recuperare il grave deficit verificatosi nel 2012. La situazione complessiva, quindi, sembra ad oggi, dal punto di vista delle disponibilità idriche, evolvere verso un allineamento con i dati medi storici. Tuttavia, considerato che gli utilizzi irrigui aumenteranno nel prossimo periodo estivo, l’effettiva disponibilità di risorsa dipenderà dalle precipitazioni che si avranno nei prossimi mesi; questo aspetto assume particolare rilevanza per quel che riguarda l´invaso di Occhito, ancora al di sotto del 50% della capacità totale di invaso, nonostante gli ultimi incrementi registrati." Vediamo il dettaglio: Fonte Approvvigionamento
Disponibilità 13/02/2013 Disponibilità 12/02/2013 Differenza
Occhito        mc 110.412.000    102.248.000   8.164.000
Pertusillo     mc 125.400.000    120.538.000   4.862.000
Sinni            mc 312.700.000    307.981.000   4.719.000
Locone        mc 37.545.000       37.069.000    476.000
Conza         mc* 49.332.929      45.206.569    4.126.360
Totale incremento volume negli invasi 22.347.360

 

 
   
   
RISCHIO SISMICO: REGIONE PUGLIA SCRIVE A PROVINCIA E COMUNI FG PER VIE DI FUGA  
 
Bari, 14 febbraio 2013 - "Ho invitato il Presidente Antonio Pepe e i sindaci di 24 comuni della Provincia di Foggia a trasmettere, entro il 15 marzo prossimo, agli uffici tecnici regionali, le proposte di interventi per la mitigazione del rischio sismico di ponti e viadotti appartenenti ad infrastrutture di trasporto urbano che servono o interferiscono le vie di fuga individuate dal piano comunale di emergenza di Protezione civile, allo scopo di poter accedere ai relativi finanziamenti". Lo rende noto l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, che ha inviato questa mattina una lettera al Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe e ai sindaci dei 24 comuni della Provincia di Foggia a maggiore rischio sismico, ovvero Accadia, Anzano di Puglia, Apricena, Cagnano Varano, Candela, Carlantino, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Manfredonia, Mattinata, Monteleone di Puglia, Monte Sant´angelo, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rocchetta Sant´antonio, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Paolo di Civitate, San Severo, Sant´agata di Puglia, Sarracapriola, Torremaggiore e Vieste. "Su un ammontare complessivo di 4.000.000 euro - ha spiegato l’assessore - messi a disposizione dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in base ad una Opcm (4007 del 2012) finalizzata proprio alla riduzione del rischio sismico, speriamo di poter ricevere risorse per far fronte alla realizzazione di opere di mitigazione del rischio sismico di alcune zone sensibili della nostra regione. Per far ciò, è necessario che Provincia e Comuni coinvolti, ognuno per le proprie competenze ed esigenze territoriali, realizzino una ricognizione dello stato dell´arte ed una successiva progettazione di interventi strutturali di miglioramento statico di quelle strutture in cemento armato connesse alla viabilità infrastrutture di trasporto urbano che interferiscono con le vie di fuga dei piani di emergenza comunale, come ponti e viadotti. Ricevuti i progetti, provvederemo ad analizzarli, classificarli ed inviarli al Dipartimento di Protezione civile che, sulla base di criteri prestabiliti, selezionerà i soggetti beneficiari dei finanziamenti".  
   
   
CALABRIA: PRESENTATE LE LINEE GUIDA PER LA BONIFICA DEI SITI POTENZIALMENTE INQUINATI  
 
Potenza, 14 febbraio 2013 - L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano ha presentato, nella sede del Dipartimento a Catanzaro, le linee guida per la redazione dei “piani di caratterizzazione dei siti potenzialmente contaminati” per il superamento della procedura d’infrazione comunitaria 2003/2077 causa C-135/05. All’incontro erano presenti i Sindaci dei 29 Comuni calabresi attuatori e beneficiari dei finanziamenti, con i rispettivi tecnici. Le linee guida, già approvate dalla Giunta regionale, sono state realizzate dal Dipartimento Ambiente della Regione con il supporto tecnico-scientifico dell’Arpacal. Alla presentazione hanno preso parte, inoltre, il Dg del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri e il Direttore generale dell’Arpacal Sabrina Santagati. I finanziamenti previsti per le infrazioni sono i 43 milioni di euro ottenuti nel Piano per il Sud, già deliberati dal Cipe il 30.04.2012 che si aggiungono ai 45 milioni di euro (Por Calabria Fesr 2007-2013) destinati ai 18 siti ad alto rischio. Le linee guida sono state redatte con lo scopo di definire uno standard di riferimento per lo sviluppo logico delle attività finalizzate alla perimentrazione e caratterizzazione ambientale di un’area nella quale si hanno, o si sospetta di avere, evidenze di contaminazione. Con particolare riferimento alla fase di caratterizzazione, il documento si configura come linee guida, a cui i progettisti dovranno attenersi nella redazione del Piano di caratterizzazione ambientale, a partire dall’impostazione della relazione tecnica e documentale relativa alla fase di perimetrazione ed alla redazione della proposta di piano di indagine ambientale. Tutti passaggi svolti dalle Amministrazioni comunali avranno comunque il supporto tecnico del Dipartimento Ambiente della Regione. “Abbiamo presentato - ha dichiarato l’Assessore Pugliano - ai Sindaci dei Comuni interessati, con i relativi tecnici, le linee guida per la predisposizione e la definizione dei piani di caratterizzazione necessari e propedeutici alle attività ed interventi di bonifica dei siti sottoposti ad infrazione comunitaria. Si tratta di 29 Comuni per 31 interventi, per altrettante infrazioni comunitarie, inserite nella sentenza del 2007 della Corte di Giustizia Europea. In Italia sono 255 le discariche dismesse e non ancora bonificate, di queste 43 sono in Calabria. C’è la necessità di uniformare le attività, sapendo che le convenzioni, già siglate con i Comuni, stabiliscono tempi, responsabilità e procedure. La Regione – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Pugliano – sin dal nostro insediamento, ha responsabilmente dato priorità al superamento di queste infrazioni, chiedendo molta attenzione nel Piano per il Sud per avere le risorse necessarie per le bonifiche. Questo ci potrebbe consentire, una volta superate le infrazioni, di non incorrere nelle sanzioni già richieste per l’Italia. Da questi piani uscirà fuori anche il livello di rischio, per poi arrivare agli interventi di bonifica. La Regione rimarrà a supporto delle stesse amministrazioni comunali per non rischiare di perdere queste risorse che sono da utilizzare in tempi ristretti. La Calabria non potrebbe permettersi di sostenere la ripartizione delle multe comminate allo Stato Italiano, che sicuramente poi si ripercuoterebbero sulle Regioni inadempienti, in caso di mancata bonifica dei siti. I dirigenti del Dipartimento Ambiente e dell’Arpacal redigeranno, inoltre, un crono programma per le fasi successive. Parte dunque la fase operativa. Sempre nella stessa giornata - ha concluso l’Assessore Pugliano - insieme ad Arpacal, abbiamo tenuto a Crotone un workshop sui rischi di radioattività anche nel campo dei rifiuti, annunciando l’implementazione dei servizi garantiti da Arpacal nei piani di monitoraggio e controllo sui rischi di tale inquinamento, attraverso il potenziamento della rete strumentale di laboratorio. Faremo partire, quindi, delle azioni di sostegno alla prevenzione ed informazione sui rischi ambientali in parallelo alla massiccia attività di disinquinamento del territorio calabrese”.