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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Febbraio 2013
CONSUMO DI ENERGIA: EU27 DIPENDENZA TASSO DI ENERGIA AL 54% NEL 2011 CONSUMO DI ENERGIA IN CALO DEL 6% TRA IL 2008 E IL 2011  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 - Il rallentamento economico osservato in Europa dall´inizio della crisi finanziaria è visibile anche per l´evoluzione del consumo di energia. Consumo interno lordo di energia 1 in -27 è sceso da un livello di 1 800 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio 2 (tep) nel 2008, a 1 700 milioni di tep nel 2009, aumentato a 1 tep 760 milioni di euro nel 2010 per poi scendere di nuovo a 1 700 tep milioni di euro nel 2011. Tra il 2008 e il 2011, il consumo di energia nella Ue-27 è diminuito del 6%. L´energia indice di dipendenza 3 , definito come importazioni nette diviso per consumo interno lordo, e che mostra la misura in cui un paese dipende dalle importazioni di energia, è stato del 54% nella Ue-27 nel 2011, pressoché stabile dal 2008. Queste cifre sono emessi da Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea . Danimarca, Estonia, Romania e Repubblica Ceca - meno dipendenti dalle importazioni di energia I cinque più grandi consumatori di energia nel 2011 nella Ue-27 sono stati la Germania (316 milioni di tep, -7,7% rispetto al 2008), Francia (260 milioni di tep, -4,6%), il Regno Unito (199 milioni di tep, -9,4%), Italia (173 milioni di tep, -4,8%) e Spagna (129 milioni di tep, -9,4%), che insieme rappresentano quasi i due terzi del totale dell´Ue27 consumo. Venti -tre Stati membri registrato diminuzioni del loro consumo di energia tra il 2008 e il 2011, e quattro aumenti. Le maggiori diminuzioni sono state registrate in Lituania (-24,5%), l´Irlanda e la Grecia (entrambe -12,3%), Romania (-10,2%), la Spagna e il Regno Unito (entrambi -9,4%), ei più alti aumenti di Malta (+ 16,9%) e in Estonia (+4,8%). Nel 2011, gli Stati membri meno dipendente dalle importazioni di energia sono l´Estonia (12%), Romania (21%), la Repubblica Ceca (29%), i Paesi Bassi (30%), Polonia (34%) e il Regno Unito ( 36%). Danimarca (-9%) era un esportatore netto di energia e quindi ha avuto un tasso negativo dipendenza. I più alti tassi di dipendenza energetica sono stati registrati a Malta (101%), il Lussemburgo (97%), Cipro (93%) e l´Irlanda (89%).  
   
   
UE: IL COMMISSARIO OETTINGER ACCOGLIE CON FAVORE LA FIRMA DELL´ACCORDO INTERGOVERNATIVO SU TAP  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 - Ue Commissario per l´energia Günther Oettinger ha accolto con favore la firma di ieri di un tri-laterale accordo intergovernativo (Iga) come un passo essenziale per la preparazione del Trans-adriatic Pipeline progetto (Tap). Tap è un importante gasdotto tra l´Italia, l´Albania e la Grecia, con una capacità iniziale di un minimo di 10 miliardi di metri cubi all´anno (Bcma). Ue Commissario per l´energia Oettinger ha dichiarato: "Questo gasdotto è strumentale per collegare i mercati del gas di Italia e Grecia e per portare il gas in Albania e, potenzialmente, di altri vicini dell´energia nostre comunità che potrebbero essere tra i primi componenti del corridoio meridionale del gas che si propone. A collegare direttamente l´Unione europea con le fonti di gas ricchi nella regione del Caspio ". Concluso ieri ad Atene tra l´Albania, la Grecia e l´Italia, l´Iga definisce il quadro giuridico per il gasdotto Tap. Esso comprende una serie di impegni da parte della Grecia, l´Italia e l´Albania e farà in modo che gli stati cooperare per lo sviluppo del gasdotto Tap.  
   
   
MILANO: EDILIZIA, PODESTÀ: «IL COMPARTO RISPONDE RESPONSABILMENTE ALLA CRISI. IMU, BUROCRAZIA, PRESSIONE FISCALE E INADEGUATEZZA DEL CREDITO CONDUCONO AL COLLASSO IL PAESE»  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - «I 45 anni di lavoro trascorsi nell’edilizia, mi inducono a ritenere che il comparto, anche attraverso la “Giornata della collera”, stia rispondendo responsabilmente e seriamente alla crisi del settore – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, nel corso della manifestazione promossa, a Palazzo Mezzanotte, da Assimpredil Ance -. Basti pensare al tentativo di trasporre questa rabbia in un documento condiviso, utile per stimolare una riflessione di ampio respiro sulle questioni irrisolte che attanagliano il Paese. In tal senso, mi auguro che le considerazioni scandite, oggi, siano accolte dai prossimi organi di governo nazionale e regionale. Evitando di sostenere un ramo cruciale della nostra economia, che ha perso oltre mezzo milione di posti di lavoro, rischiamo, infatti, di perdere l’appuntamento con lo sviluppo. Chi ci ha amministrato finora ha mostrato una distanza siderale con le esigenze del territorio. Mi riferisco, per esempio, all’introduzione dell’Imu. Una tassa che considero iniqua poiché non calcolata sul differenziale tra la valutazione della casa e il mutuo ma sul valore di stima dell’immobile. Inoltre, la sua applicazione è estesa anche all’invenduto: come se facessimo pagare il bollo alle auto sui piazzali di Mirafiori. Se da un lato, l’imposta sta penalizzando le famiglie che hanno deciso di investire sulla propria abitazione i sacrifici di tanti anni di lavoro, dall’altro il sistema creditizio, irrigidito da “Basilea 3”, impedisce alle giovani coppie che, ancora, non dispongono di un contratto a tempo indeterminato di acquistare una casa con un mutuo. Una circostanza che allontana le banche dal ruolo sociale loro assegnato, cioè quello di indirizzare i risparmi delle famiglie a beneficio delle attività economiche. Tale livello di “incrostazione” risulta, poi, aggravato non solo dalla pressione fiscale ma anche dal peso della burocrazia, che rende meno appetibile il nostro Paese agli investitori stranieri. Senza dimenticare, infine, gli effetti prodotti dal Patto di stabilità. La norma impone agli Enti locali una riduzione della discrezionalità di spesa, rendendoli incapaci di pagare i fornitori entro i 30 giorni stabiliti dalla legge, ma anche per periodi molto più lunghi, pur disponendo in cassa delle risorse necessarie. L’ultima considerazione riguarda la pubblica amministrazione. La “legge Fornero” non ha risolto alcuni nodi sostanziali. Da un lato, infatti, la Pa attribuisce ai funzionari responsabilità pure di natura penale, dall’altro, invece, impedisce non solo la mobilità di unità in esubero ma anche quella all’interno della stessa istituzione, salvo consenso da parte del lavoratore. Un privilegio rispetto al dramma dei 550.000 operatori dell’edilizia che hanno perso la possibilità di mantenere degnamente le loro famiglie».  
   
   
EDILIZIA. PISAPIA: “DECLINO NON È INARRESTABILE” IL SINDACO, DA COMUNE DI MILNAO PAGAMENTI IN TEMPI CERTI E NUOVO PGT”  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - “A Milano abbiamo approvato in pochi mesi il nuovo Piano di Governo del Territorio che tiene conto delle reali esigenze della città e abbiamo introdotto tempi certi per i pagamenti alle imprese. Stiamo anche realizzando il nuovo regolamento edilizio e la semplificazione delle procedure dello Sportello Unico dell’edilizia. Tutto questo dimostra che l’Amministrazione sta già contribuendo al sostegno del settore edile, il cui declino non è inarrestabile”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla ‘Giornata della Collera’ organizzata da Assimpredil-ance “I Comuni potrebbero contribuire in modo significativo a far ripartire l’economia moltiplicando gli interventi, come quelli di ristrutturazione e di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, che sarebbero molto più rapidi rispetto alle grandi infrastrutture che spesso hanno tempi lunghi. Per fare questo sarebbe necessaria una modifica del Patto di Stabilità, come chiedono da tempo i sindaci e l’Anci”, ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
FROSINONE, CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE E RUOLO DEI MEDIATORI  
 
Frosinone, 14 febbraio 2013 - Scende il mercato immobiliare di Frosinone e provincia. Negli ultimi anni, in tendenza con l´andamento nazionale, sono scesi i prezzi degli immobili, i mutui e le compravendite. E dalle previsioni degli esperti del settore, nel 2013 la situazione rimane invariata a quella del 2012. Qualche segnale positivo si avrà nel 2014. Questa la fotografia scattata, ieri mattina, nel corso del seminario informativo “Il ruolo del mediatore nel mercato immobiliare in un momento di crisi” organizzato dall´Azienda speciale Innova della Camera di Commercio di Frosinone. A dare il via ai lavori il saluto del presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli. “Per la Camera di Commercio – ha sottolineato Pigliacelli – la giornata odierna rappresenta un cambiamento nella strategia di offerta dei servizi di formazione: infatti è uno dei primi momenti di formazione rivolto agli imprenditori affinché si aggiornino e possano essere più competitivi sul mercato. La ripresa di questa crisi passa attraverso la capacità di innovazione ed il senso di responsabilità degli imprenditori di sapersi rinnovare e rimettere in discussione”. Dal presidente Pigliacelli la parola è passata al presidente di Innova, Ing. Curzio Stirpe, il quale invece ha posto l´accento sulle attività che l´Azienda svolge in tema di formazione annunciando, tra le altre cose, corsi di formazione on the road mettendo a disposizione il camper in dotazione di Innova. Nel ricordare che da sempre Innova su autorizzazione della Regione Lazio, organizza corsi di formazione preparatori agli esami per agenti immobiliari, ricordando che gli agenti, infatti, prima di sostenere in Camera di Commercio l’esame di abilitazione devono obbligatoriamente seguire un percorso formativo di 150 ore di lezione erogate da Innova, il presidente Stirpe ha affermato che: “In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo abbiamo voluto testare lo stato di salute del mercato immobiliare sull’intero territorio provinciale, al fine di far emergere i punti di criticità e di forza. In altre parole, attraverso il seminario vogliamo accendere i riflettori sugli effetti che la crisi ha prodotto nel settore immobiliare in provincia di Frosinone”. E soffermandosi ancora sul problema crisi Stirpe ha detto: “L´edilizia è l´unico settore produttivo che attraverso un piano di piccole opere, svincolato dal patto di stabilità, potrebbe rimettere in moto l´economia”. Il compito di delineare il panorama del mercato immobiliare a Frosinone e provincia è stato affidato a Claudio Sugamosto Direttore Area Centro Tree Real Estate. La provincia Frosinone segue il passo a livello nazionale. Nel primo semestre del 2012 registra un -24,7% di compravendite residenziali rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. 1.610 nel 2011 a fronte di 1.213 nel 2012. Nel corso dell´intero 2011 invece in tutta la provincia le compravendite concluse sono state 2.937 mila. Nel 2012 si è registrata una flessione: le compravendite stimate sono 2.200-2.300. Nella sola città di Frosinone nel 2012 le compravendite relative ad alloggi residenziali sono state 240-250, 290 nel 2011. La tipologia di appartamenti più richiesta è quella media, ossia 5,5-7 vani. Nel 2011 sono stati 697 quelli venduti in provincia e 106 nella sola Frosinone. I comuni della provincia di Frosinone in cui nel 2011 si sono registrate le percentuali più elevate di compravendita residenziali sono: Cassino, Sora, Alatri, Anagni e Ceccano. Se i prezzi rimangono sostanzialmente stabili nel 2012 si allungano i tempi di vendita che variano tra gli 8 e i 12 mesi. Per l´usato si registrano sconti tra il 15 e 25%. Il boom delle richieste si registra per Frosinone città nelle zone di via Mastruccia e viale America latina, dove si segnalano soluzioni di edilizia convenzionata, particolarmente richiesta dalle giovani coppie. Ovviamente, le difficoltà d´acquisto dovute ad una diminuzione dei mutui concessi dalle banche per l´acquisto di abitazioni alle famiglie hanno determinato un aumento della domanda di locazione con canoni che si aggirano intorno ai 400 e 500 euro al mese. Gli aspetti fiscali e normativi sono stati spiegati dal dott. Avv. Annamaria Ortolan, notaio in Frosinone e dal dott. Vincenzo Zappavigna, dottore Commercialista - Esperto Fiscale nel settore Immobiliare. “Gli agenti immobiliari – ha sottolineato il dott. Federico Sisti, Segretario Generale Camera di Commercio di Frosinone – sono delle vere eccellenze per aver ottenuto sul nostro territorio ottimi risultati”. Rivolgendosi alla platea ha aggiunto: “Rappresentate un pezzo importante di economia”. Il dottor Sisti ha poi introdotto tutte le novità in tema di Registro Imprese e Comunicazione Unica che in provincia di Frosinone interessa ben 215 punti iscritti alla Camera di Commercio di Frosinone. Partendo dalla Direttiva Bolkestein detta Direttiva Servizi contemplata nell´Art. 73 del D.lgs 59/2010 il Segretario generale dell´Ente camerale ha illustrato la nuova figura del mediatore immobiliare. A chiudere la serie di relazioni il dottor Luca De Rosa responsabile dell´Ufficio Legale della Banca Popolare del Cassinate che si è soffermato sull´accesso al credito.  
   
   
GPE WEB, IL NUOVO SOFTWARE ON-LINE PER LE PRATICHE EDILIZIE  
 
Venezia, 14 febbraio 2013 - Valdagno è l’ultimo comune in ordine di tempo ad aver adottato Gpe Web, il nuovo strumento a disposizione degli operatori del settore edilizio per seguire passo passo le proprie pratiche on line. “Il software, sviluppato dalla Regione del Veneto – fa presente il vicepresidente e assessore al territorio e all’informatizzazione - rientra nel percorso di semplificazione e innovazione che l’Amministrazione Regionale mette a disposizione di enti pubblici e i cittadini per un servizio più veloce, puntuale e trasparente”. La Regione già forniva gratuitamente il software Gpe nell’ambito della L.r. 54/88. A Valdagno, ad esempio, era utilizzato, per la gestione di oltre 22.500 pratiche edilizie, fin dal 1993. Questo software si è dimostrato utile per il personale degli enti locali e sono 360 i comuni che in tutto il Veneto già lo utilizzano adattandolo alle proprie necessità. Ora grazie a Gpe Web lo diventa anche per i cittadini. Gpe Web, infatti, si rivolge ai professionisti ed ai tecnici che operano nel settore edilizio e a tutti colo che sono interessati a seguire l’iter delle proprie pratiche. Il programma permette di visualizzare in tempo reale le informazioni relative alle istanze edilizie presentate.  
   
   
MILANO - COSTRUZIONI, QUASI 46MILA IMPRESE A FINE 2012  
 
 Milano, 14 febbraio 2013 - Costruzioni: a Milano 45.830 imprese a fine 2012, -0,4% in un anno, il 14,3% di tutte le imprese milanesi (circa una su sette). Molti i giovani, 5.638 imprese, il 12,3%, rispetto a una presenza nelle imprese dei giovani pari a 8,1%. Un settore soprattutto maschile, sono solo 3.463 le imprese femminili, il 7,6%. Forte la presenza delle imprese straniere a Milano e provincia, più di una su cinque (10.112, 22,1%), molto più che nella media italiana (14,2%). Per chi ha aperto un’impresa nel settore nel 2009 un tasso di sopravvivenza ad oggi del 69,8%. Gli addetti del settore, circa 118mila nell’area milanese sono in forte calo nell’ultimo anno, -8,1%, è il settore che soffre di più per la perdita di posti di lavoro. In particolare i posti dipendenti si sono ridotti del 10% in un anno, gli indipendenti del -1,7%. Oltre cento le unità locali aperte dal settore all’estero. Da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2012.  
   
   
SISMA/EMILIA - CONTRIBUTI AL 100% PER LE ABITAZIONI E GLI IMMOBILI DELLE IMPRESE, NUOVE SCADENZE, INTEGRAZIONI, SEMPLIFICAZIONI: ECCO COME CAMBIANO LE ORDINANZE PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI (NUMERI 29, 51 E 86) E QUELLA RELATIVA ALLE MISURE PER LE IMPRESE (NUMERO N. 57). ERRANI: "ABBIAMO OTTENUTO RISULTATI IMPORTANTI E CONTINUIAMO A LAVORARE PER LA SEMPLIFICAZIONE, NELL´AMBITO DELLE PROCEDURE"  
 
 Bologna, 14 febbraio 2013 – “Abbiamo ottenuto un risultato importante e non scontato, e cioè il riconoscimento del 100% dei rimborsi per danni alla prima abitazione e per le imprese: un successo che davvero dà una risposta sostanziale a un obiettivo che ci eravamo proposti e che finalmente abbiamo raggiunto”. Così il presidente della Regione e commissario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha commentato ieri, durante e dopo un incontro con gli amministratori dei territori colpiti dal sisma, le ultime ordinanze che hanno caratterizzato l’azione della macchina amministrativa dopo il Decreto dello scorso 11 febbraio varato dal presidente del Consiglio Mario Monti “Abbiamo varato – ha specificato Errani - una serie di interventi che tendono a favorire l’accesso al meccanismo dei contributi, per esempio grazie a un accordo con gli ordini professionali, e altro ancora che, sono convinto, accelererà il processo”.“D’altra parte – ha detto ancora Errani – a chi lamenta un eccessivo numero di atti rispondo che bisogna sia chiaro che il commissario può operare solamente attraverso le ordinanze. Per il resto continuiamo a fare quanto possibile per semplificare: è nell’interesse dei cittadini come nel nostro. Ma bisogna sempre tener presente un principio, quello che ogni risorsa pubblica deve essere pienamente certificata e riconosciuta nella procedura”.“Continueremo inoltre a lavorare sulla fiscalità di vantaggio – ha concluso -, su cui abbiamo già fatto passi avanti, sempre entro quanto possibile nell’ambito delle procedure previste dall’Unione europea. E col prossimo Governo italiano abbiamo già una serie di questioni da affrontare, prima di tutto in relazione ai Comuni, al Patto di stabilità, alle assunzioni per fare in modo che le amministrazioni locali siano nelle condizioni tecniche e professionali di gestire le domande dei cittadini, la ricostruzione dei centri storici, i programmi delle opere pubbliche”. Le nuove Ordinanze riguardano sia il Programma per la ricostruzione delle abitazioni, sia le misure per le imprese e assicurano la copertura del 100% dei costi per case e imprese, nuove scadenze, integrazioni, semplificazioni. Per quanto riguarda le attività produttive, tra le novità, la possibilità per le imprese di poter produrre più domande per la richiesta di contributi per i lavori che potranno suddividere in quattro stati di avanzamento in luogo dei tre precedenti. Circa un migliaio sono le pratiche per ricevere il contributo già avviate dai professionisti attraverso il Mude (il modello unico digitale per l´edilizia), mentre poco meno di 300 sono in fase di approvazione da parte dei Comuni. Ben 160 sono le procedure - per un valore complessivo di 5,2 milioni di euro di cui quasi un milione già in fase di pagamento - già depositate presso gli istituti bancari i quali attendono solo la fatturazione dei lavori per eseguire i pagamenti. Queste ultime procedure riguardano 1129 unità abitative (200 sono sede di attività artigianali/commerciali) e coinvolgono oltre 2000 persone. Le richieste di contributo presentate dalle imprese sono 25 per un valore complessivo di 11, 4 milioni di euro. “L’impianto delle procedure e delle ordinanze non cambia, ma migliora. Non cambiano – ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – i principi che le sorreggono: legalità, trasparenza ed equità. Ci sono, quindi, le condizioni per accelerare le domande, la concessione dei contributi e la partenza dei lavori. Abbiamo ascoltato cercando di capire dove stessero i problemi dei cittadini e degli operatori, in cosa consistessero le vere o presunte critiche alla burocrazia. Così con i nuovi provvedimenti abbiamo introdotto innovazioni di rilievo nella direzione della chiarezza e della semplificazione”. Case: ecco le novità più importanti delle nuove Ordinanze nn. 29, 51 e 86. Elevata al 100% la percentuale di contributo (art.3). Sono state posticipate le scadenze per la presentazione delle domande al 30 giugno 2013 per le B e C e al 31 dicembre 2013 per le E leggere e pesanti (art. 4). Posticipato al 2 aprile 2013 il termine per il riconoscimento dei pagamenti diretti da parte del proprietario per lavori già iniziati entro il 14/11/2012 (art. 8). Inserito un apposito comma (art. 3) che prevede l’automatismo dell’integrazione del contributo del 20% per coloro che avevano beneficiato del vecchio regime dell’80%. Possibilità di riconoscere a contributo le varianti in corso d’opera nei limiti del quinto dei costi iniziali. Specificata la demarcazione per l’utilizzo degli strumenti attraverso cui possono essere richiesti i contributi, le piattaforme informatiche “Sfinge” e “Mude”, al fine di semplificare le procedure. Modificata la definizione delle spese tecniche, accogliendo le osservazioni degli operatori e introdotti i compensi per amministratori di condominio e consorzi tra proprietari (art.3). Introdotta la possibilità di adibire l’immobile non abitato alla data del sisma anche ad abitazione principale (art.6). Inserita la distinzione tra fatture per spese ammesse a contributo e altre spese. Sarà possibile pagare direttamente nel limite del 20% delle spese necessarie per la progettazione (spese tecniche ed indagini e prove) da parte del proprietario prima della presentazione della domanda (entro i termini previsti dalle rispettive Ordinanze - art. 9). Sono state disciplinate in maniera più dettagliata le demolizioni e ricostruzioni. Imprese: ecco le novità più importanti della nuova Ordinanza n. 57. Per quanto riguarda le attività produttive le innovazioni più rilevanti sono due. L’impresa potrà produrre più domande per la richiesta di contributi. Sarà possibile produrre una domanda per ogni sito produttivo e per ogni sito è anche possibile dividere ulteriormente la domanda in due: da una parte l’immobile, dall’altra gli impianti, i macchinari e le scorte. Per casi più complessi occorre l’autorizzazione del Sii, il Soggetto incaricato dell’istruttoria. La seconda novità riguarda gli stati di avanzamento dei lavori che potranno essere quattro. Il primo può essere del 20% sotto il milione di euro e del 10% sopra al milione di euro. La situazione delle abitazioni - Dopo il sisma dello scorso maggio, in Emilia-romagna sono state dichiarate inagibili oltre 31mila abitazioni (classi B, C, D, E), inoltre ci sono ancora 2.700 abitazioni inagibili per rischio esterno (classe F), ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio. Hanno subìto danni alla propria abitazione almeno 50 mila persone; 41 mila sono state evacuate. Per ridurre al minimo possibile il disagio alla popolazione derivato dall’aver perduto (temporaneamente o definitivamente) la propria abitazione, sono stati emanati provvedimenti per dare soluzioni alternative ed è stato favorito, ove possibile, il celere rientro nelle case. Tra questi, che compongono il cosiddetto “Programma casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione”, sono i contributi per l’alloggio (Cas), il Programma alloggi sfitti, il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Acer) danneggiati, le soluzioni abitative temporanee (moduli prefabbricati e moduli prefabbricati rurali), contributi per la riparazione e il ripristino dei danni.  
   
   
PRIMA CASA: PUBBLICATO BANDO PER GIOVANI COPPIE. CONTRIBUTI FINO A TRENTAMILA EURO E POSSIBILE GARANZIA GEPAFIN  
 
Perugia, 14 febbraio 2013 - E’ stato pubblicato, mercoledì 13 febbraio, sul Bollettino Ufficiale della Regione, il nuovo bando per l’erogazione di contributi pubblici a favore di giovani coppie che intendono acquistare la prima casa, formate da cittadini italiani o stranieri (purchè in regola con le norme sull’immigrazione), residenti o con attività lavorativa da almeno due anni in Umbria, e che non siano possessori di altra abitazione. Il bando rimarrà in vigore fino al 29 aprile ed è rivolto alle coppie coniugate o conviventi anagraficamente che non hanno superato i 40 anni o che compiono il 40° anno di età nel 2013. Non vengono posti vincoli temporali in merito alla data di costituzione della coppia, in quanto tale prescrizione ha limitato fortemente l’accesso in occasione dell’analogo bando emanato nel 2011. Il reddito massimo complessivo del nucleo familiare alla data di pubblicazione del bando (e nell’anno 2011), non dovrà superare 23.500 euro (valore Isee, valutato in base alla vigente normativa). Sono questi i requisiti principali per partecipare al bando per la concessione di un contributo in conto capitale massimo di 30mila euro destinato all’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie che è stato illustrato questa mattina, mercoledì 13 febbraio, dall’assessorato regionale alle politiche della casa, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia. La Giunta regionale ha previsto un impegno di circa due milioni di euro per questo bando con l’obiettivo di dare anche un contributo alla ripresa del mercato immobiliare che sta vivendo un periodo di grande stagnazione, con circa quarantaduemila vani invenduti o sfitti nella nostra regione. Gli alloggi da acquistare dovranno far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; non dovranno essere di proprietà di ascendenti entro il secondo grado; accatastati nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e con una superficie utile non superiore a 95 mq. Per questo bando è previsto un fondo di circa due milioni e mezzo di euro. Dal giorno di pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale della Regione ci saranno 75 giorni di tempo per presentare la relativa domanda e nel bando saranno anche inseriti i criteri con i quali saranno assegnati i punteggi necessari per la definizione della graduatoria di coloro che saranno ammessi a contributo. Saranno premiati con un punteggio migliore l’acquisto di alloggi ubicati nel centro storico e le coppie che risiedono in un alloggio oggetto di sfratto esecutivo, non emesso per inadempienza contrattuale, ovvero di ordinanza di sgombero totale, emanati in data non anteriore ad un anno, e non ancora eseguiti. Un attenzione particolare sarà destinata alle coppie titolari esclusivamente di contratti di lavoro precario (tempo determinato, co.Co.co., co.Co.pro. Interinale, ecc.), alla presenza nel nucleo richiedente di almeno un componente portatore di handicap. Diversi punteggi infine saranno assegnati a seconda dello scaglione di reddito Isee inferiore al limite indicato. Come già effettuato per il bando 2011, tutte le domande che otterranno il contributo verranno sottoposte a controllo, in merito alle dichiarazioni rese, da parte della Guardia di Finanza, con la quale la Regione ha stipulato, proprio per tale finalità, un apposito Protocollo d’Intesa. Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre ricordato che il contributo a fondo perduto previsto dal bando è cumulabile con l’intervento “Acquisto con garanzie” contemplato dalla Convenzione stipulata dalla Regione con Gepafin Spa e con alcune banche. Pertanto, per coprire il prezzo residuo dell’alloggio, i beneficiari potranno rivolgersi alle banche convenzionate che, grazie alla garanzia prestata da Gepafin, si sono impegnate ad erogare mutui con particolari caratteristiche agevolate (spread contenuto ed estensione della garanzia fino al 90% dell’importo finanziato). Le banche convenzionate sono Unicredit Spa, Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona, Banca Popolare di Ancona, Banca di Mantignana e di Perugia, Cassa di Risparmio di Orvieto, Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, Crediumbria, Banca Popolare Etica.  
   
   
CENTRI URBANI, REGIONE UMBRIA ASSEGNA 1,7 MLN A COMUNI TREVI E ACQUASPARTA PER PROGRAMMA “CQ3”  
 
 Perugia, 14 febbraio 2013 - La Giunta regionale dell´Umbria ha assegnato risorse per un ammontare complessivo di 1,7 milioni di euro ai Comuni di Trevi ed Acquasparta per l´attuazione dei Contratti di Quartiere 3 (in sigla "Cq3"), i programmi finalizzati all´incremento della disponibilità degli alloggi in locazione a canone sostenibile e al miglioramento infrastrutturale di ambiti urbani e quartieri degradati, caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. A ciascuno dei due Comuni, rispettivamente il primo e il secondo fra i Comuni collocati utilmente nella graduatoria del bando regionale per la realizzazione dei "Cq3", ma non finanziati, andranno circa 850mila euro fra risorse statali e regionali. I programmi di riqualificazione urbana, si sottolinea dall´Assessorato all´Urbanistica e Riqualificazione urbana, rappresentano un ulteriore impegno concreto della Regione e dei Comuni coinvolti per la rivitalizzazione sociale e urbanistica dei centri urbani e prevedono, come interventi prioritari, il recupero o la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale da destinare alla locazione a canone sostenibile, per una quota non inferiore al 50% del costo complessivo del programma, mediante iniziative attivate sia da operatori pubblici che privati. Per l´attuazione è stato sottoscritto, nel 2010, un accordo di programma tra Regione e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con uno stanziamento di oltre 5 milioni di euro fra risorse statali e regionali. Il cofinanziamento dello stralcio dei Contratti di quartiere dei Comuni di Trevi e Acquasparta, spiega l´Assessorato, è reso possibile dal rientro nelle disponibilità regionali di risorse già assegnate per la realizzazione delle proposte dei "Cq3" approvate e ammesse a finanziamento e dagli stanziamenti aggiuntivi premiali disposti dal Ministero. In particolare, è tornato nelle disponibilità regionali 1 milione e 120mila euro precedentemente assegnato per gli interventi proposti dal Comune di San Venanzo; altri 580mila euro derivano dalle premialità statali e dal relativo cofinanziamento regionale. Nella presentazione dello stralcio del Contratto di quartiere 3, i Comuni di Trevi e Acquasparta dovranno rispettare le condizioni previste dal bando per la realizzazione del Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile.  
   
   
PIEMONTE: UNA CONSULTA PERMANENTE PER L’EDILIZIA  
 
 Torino, 14 febbraio 2013- La Regione Piemonte attiverà una consulta permanente per l´edilizia per verificare costantemente i problemi del comparto e trovare delle soluzioni in presa diretta. L’iniziativa è stata annunciata nel corso di un incontro che il presidente e il vicepresidente hanno avuto il 13 febbraio a Torino con il presidente dell´Ance Piemonte, Giuseppe Provvisiero, e i sindacati di riferimento di un settore che negli ultimi quattro anni ha perso 18.000 lavoratori. Il presidente ha ricordato che l’esecutivo ha sin qui messo in campo un´azione importante per lo snellimento della burocrazia, ad iniziare dalla legge urbanistica che è in avanzata fase di discussione in Consiglio regionale, e che si sta lavorando per abbreviare i tempi di pagamento della pubblica amministrazione per il comparto ediliziò, ha condiviso la necessità, evidenziata da Ance, di arrivare al più presto ad una sensibile riduzione della pressione fiscale, che è oggettivamente troppo alta e uccide il sistema. A questo proposito, ha ribadito che da tempo chiede al Governo centrale di attuare una politica di alleggerimento fiscale su lavoro e imprese . Sono state inoltre evidenziate le problematiche inerenti l’introduzione del Patto di stabilità per i Comuni tra i 1000 a 5000 abitanti, che crea un’ulteriore difficoltà per l’edilizia in quanto da sempre le piccole imprese edili hanno nelle opere di costruzione e di manutenzione dei paesi una fonte cospicua di lavoro che oggi rischia di scomparire.  
   
   
CONCILIAZIONI PARITETICHE: MISE E INVITALIA LANCIANO IL BANDO PER RICHIEDERE I CONTRIBUTI LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI POSSONO PRESENTARE LE RICHIESTE FINO AL 2 OTTOBRE  
 
Roma, 14 febbraio 2013. Al via il bando rivolto alle Associazioni dei consumatori nazionali che hanno assistito i loro clienti a titolo gratuito nell’ambito di procedure di conciliazione paritetiche concluse con esito positivo. La conciliazione è uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie in materia di consumo, utilizzato per prevenire i contenziosi giudiziari e rispondere in modo rapido ed efficace alle istanze dei consumatori. Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, su mandato del Ministero dello Sviluppo Economico, riconoscerà alle Associazioni che ne faranno richiesta un contributo forfettario per le spese sostenute su procedure di conciliazione avviate nel 2013 e concluse positivamente, sia con modalità tradizionali (sportello “fisico”) che on-line. Le “procedure di conciliazione” per cui si può richiedere il contributo sono quelle previste con riferimento ai protocolli d’intesa stipulati tra aziende e Associazioni nazionali dei consumatori. Le richieste di contributo potranno essere presentate a Invitalia entro il 2 ottobre 2013.  
   
   
APPELLO ETERNIT, DIRETTA STREAMING SUL SITO DELLA PROVINCIA DI TORINO  
 
Torino, 13 febbraio 2013 - Prosegue l´impegno della Provincia di Torino per assicurare, attraverso il proprio sito istituzionale, la diretta streaming del processo Eternit, giunto nella fase di appello. Da giovedì 14 febbraio sul sito www.Provincia.torino.gov.it  nella home page si potranno seguire le sedute che, secondo le previsioni, dovrebbero concludersi entro maggio. Circa 23.500 utenti avevano seguito le udienze del processo di primogrado, durante le 462 ore di diretta web garantite sul sito della Provincia di Torino.  
   
   
ANALISI DEL DOCUMENTO ATTUATIVO APPROVATO DALLA GIUNTA DELLA CALABRIA PER GLI INCENTIVI ALLE MICRO/IMPRESE ARTIGIANE  
 
Catanzaro, 14 febbraio 2013 - L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi interviene nel merito del documento attuativo denominato “L’attuale politica degli incentivi in Calabria. Le micro/imprese artigiane”, da lui proposto e approvato dalla Giunta regionale presieduta dal Governatore Scopelliti, e spiega che adesso il Dipartimento dovrà avviare un tavolo di concertazione per la predisposizione degli atti relativi ai nuovi strumenti di incentivazione per la riattivazione dello sportello incentivi alle imprese artigiane ex Legge 949/52. “La Giunta – evidenzia Caridi - presta particolare attenzione alle azioni finalizzate all’attivazione di misure che possano frenare il momento congiunturale particolarmente sfavorevole alle piccole e medie imprese, agevolandone il rilancio. In questo contesto rivestono rilevanza le imprese artigiane che rappresentano un elemento trainante per il sistema economico calabrese ma sono anche espressione viva del nostro patrimonio etno-culturale e reale testimonianza di importanti elementi endogeni: storia, arte, tradizioni, economia, cultura. Nell’ambito delle azioni di sostegno agli investimenti delle micro/imprese artigiane calabresi – prosegue l’assessore regionale - le associazioni di categoria hanno fortemente rappresentato la necessità di riproporre lo strumento di agevolazione 949/52, utilizzando le economie esistenti comunicate da Artigiancassa, avendo ritenuto che le politiche di intervento regionali, focalizzate su interventi innovativi ed orientati ad una incisiva logica di selezione (Pia–contratti di investimento), hanno di fatto determinato una contrazione nella capacità di accesso delle micro/imprese artigiane che, a contrario, necessitano di interventi tempestivi e di facile utilizzo a sostegno di investimenti di piccolo importo. Nasce da questi passaggi – spiega Caridi - la predisposizione, da parte del Dipartimento attività produttive, del documento approvato dalla Giunta. La rimodulazione prevede un’importante novità attraverso la sostituzione del contributo a fondo perduto in contributo in conto interessi differenziato sulla base delle tipologie e dell’ammontare degli investimenti ammissibili. Nella predisposizione dei bandi relativi a queste tipologia di incentivo – informa infine l’assessore Caridi - sarà debitamente garantito il rispetto delle pari opportunità con particolare riguardo alla tutela dei diversamente abili”.  
   
   
VENETO - PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE DELL´UNIONE REGIONALE  
 
 Venezia, 14 febbraio 2013 - È stato pubblicato il primo Bilancio Sociale di Unioncamere del Veneto. Il documento, realizzato con il supporto tecnico di Retecamere e finanziato da un bando del Fondo Perequativo di Unioncamere Nazionale, rappresenta la prima esperienza di rendicontazione sociale dell’Unione, frutto di un importante lavoro di analisi interna, che ha coinvolto un gruppo di lavoro numeroso. Il Bilancio Sociale, che si riferisce all’attività svolta durante l’esercizio 2011, è stato realizzato in parallelo con la riorganizzazione delle funzioni e delle dotazioni di personale dell’ente, e ha avuto come punto di partenza la definizione della matrice attività/stakeholder/ricadute, in base alle linee strategiche della programmazione triennale 2011-2014, definite nel corso del 2011. Per il Bilancio Sociale si è scelto di utilizzare un’esposizione discorsiva e di facile lettura, ricca di grafici e tabelle descrittive. Dopo un’analisi del contesto di riferimento, degli stakeholder, e dell’identità dell’ente (organizzazione, missione, assetto giuridico, valori, sistema camerale e disegno strategico programmatico) vengono presentate le attività suddivise per linea strategica, mentre comunicazione, gestione interna e customer satisfaction vengono riportate, in quanto attività trasversali, in un capitolo a sé. Inoltre viene presentata una sintesi della dimensione economica dell’Unione in cui viene evidenziato come Unioncamere del Veneto, anche nell’attuale periodo di difficoltà economica, abbia saputo continuare a crescere, creando un valore aggiuntivo superiore al 2010. Infine il paragrafo dedicato alle prospettive future indica la direzione dell’impegno dell’Unione nei prossimi anni. Viene evidenziato, in particolare, l’ambito, sempre più centrale, dell’associazione delle funzioni camerali che impegnerà parte importante dell’attività istituzionale dell’Unione e di tutto il sistema camerale veneto. L’auspicio è che il Bilancio Sociale possa avviare un dialogo aperto e trasparente con gli interlocutori locali e l’intera comunità, rendendo chiaro l’impegno dell’Unione quale punto di riferimento per il sistema economico, imprenditoriale e istituzionale regionale.  
   
   
MERLONI, REGIONE UMBRIA APPROVA BANDO PER REIMPIEGO LAVORATORI IN “CIGS”; PREVISTI BONUS PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO  
 
 Perugia, 14 febbraio 2013 - Incentivare il reimpiego dei lavoratori in Cigs attualmente in carico alla procedura della Antonio Merloni spa in amministrazione straordinaria. E’ quanto si propone un bando rivolto alle imprese che, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, assegna un bonus di cinquemila euro per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato. Possono beneficiare del contributo le imprese di tutti i settori produttivi, ad eccezione delle imprese agricole, che abbiano sede nel territorio della Regione Umbria. Il contributo sarà concesso ai sensi del Regolamento della Commissione Europea 1998/2006, per cui ciascuna impresa potrà beneficiare di un aiuto fino ad un massimo di 200.000 euro, ed è cumulabile con gli sgravi contributivi previsti dalla normativa vigente per le assunzioni di lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Il bando, che verrà a breve pubblicato nel Bollettino ufficiale delle Regione Umbria, conta su una prima assegnazione di risorse finanziarie di 925 mila euro derivanti dal bilancio regionale. Il bonus verrà erogato per il 90% dopo l’avvenuto superamento del periodo di prova da parte del lavoratore e per la restante quota del 10% trascorso un anno dall’assunzione. L’intervento, attivato nell’ambito del progetto Fondo europeo di adeguamento alla Globalizzazione Merloni (Feg) elaborato dalle Regioni Marche e Umbria e presentato dal Ministero del Lavoro alla Commissione Europea, rientra tra le misure di politica attiva presenti nella rimodulazione dell’Accordo di Programma per il rilancio e il riposizionamento competitivo, la crescita e lo sviluppo dell’area di crisi Merloni. Accanto all’attrazione di nuovi investimenti è infatti prevista l’incentivazione agevolata all’assunzione dei lavoratori in esubero attualmente in Cigs ed altre azioni finalizzate alla ricollocazione dei lavoratori attraverso l’orientamento professionale, l’assistenza alla ricerca attiva e all’autoimprenditorialità, indennità e voucher formativi. Spetterà a Sviluppumbria, la società “in house” della Regione, di svolgere il ruolo di soggetto attuatore delle attività connesse ai diversi interventi ivi compresa la gestione procedure relative al bando in corso di pubblicazione.  
   
   
MILANO - SAN VALENTINO, 19MILA IMPRESE INTERESSATE IN LOMBARDIA  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - Complessivamente sono quasi 19 mila le imprese lombarde interessate dalla festa degli innamorati, oltre una su otto (12,9%) tra quelle attive in Italia. Si tratta per lo più di ristoranti (13.622), fioristi (2.020) e negozi di preziosi (1.955). L’offerta più ampia per i fidanzati si trova a Milano, dove si concentra circa un terzo degli esercizi (5.916 imprese, 31,8%); seguono Brescia con 2.924 (15,7% del totale regionale) e Bergamo (1.943 aziende pari al 10,5% del settore). E in Lombardia sono votate al protettore degli innamorati le insegne di 14 imprese su 135 in Italia. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2012 e 2011 relativi alle sedi di impresa.  
   
   
MADE IN. ASSESSORE VENETO ALLA TUTELA DEL CONSUMATORE  
 
Venezia, 14 febbraio 2013 - Bene, era ora, è una tappa importante, rispetto alla quale ancora una volta è stata superata l’invadenza di qualche lobby rispetto ad un problema di trasparenza e di informazione. Così l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto sulla comunicazione del commissario Tajani sulla adozione da parte della Commissione Europea del “Made in”, che introduce l’obbligo dell´indicazione di origine sia per i Paesi Ue che terzi a difesa della sicurezza dei consumatori. E’ un passaggio ineccepibile anche per contrastare i tanti tarocchi che invadono i nostri mercati e soprattutto per dare garanzie a tutti: acquirenti finali ma anche commercianti e agli stessi produttori. L´europa questa volta si è dimostrata attenta – ha concluso l´assessore – e l’auspicio è che provvedimenti di questo genere vengano introdotto per ogni prodotto, ad esempio i prodotti agroalimentari trasformati.  
   
   
OPPORTUNITÀ DEL NUOVO DECRETO START UP E MODEL CANVAS  
 
Trieste, 13 febbraio 2013 - Nel Decreto Crescita 2.0 sono contenuti provvedimenti che intendono favorire la nascita di start up innovative e rendere il nostro Paese “un luogo dove l´innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile”. Per la prima volta, nell’ordinamento del nostro Paese viene introdotta la definizione di impresa innovativa (startup): le misure previste dalla norma toccano tutti gli aspetti più importanti del ciclo di vita di una startup, dalla nascita alla fase di sviluppo. Per illustrare le agevolazioni previste dalla norma il prossimo 15 febbraio, presso la sala maggiore della Camera di Commercio, si svolgerà un incontro dal titolo “Protagonisti in Italia: opportunità del nuovo decreto Start uP e model canvas per la creazione di nuova impresa”, con inizio alle 16.30, al quale sarà presente Selene Biffi, componente della task force di esperti che hanno curato per il Mise la redazione del rapporto “Restart, Italia!”. Selene Biffi illustrerà inoltre cos’è e come funziona il business model canvas, strumento innovativo per la pianificazione di una nuova idea imprenditoriale. Al termine dell’incontro, dopo le ore 18.30, la dott.Ssa Biffi sarà a disposizione per ulteriori domande e per incontrare i partecipanti. Gli interessati all’incontro sono invitati a segnalare la propria partecipazione inviando una mail a: roberta.Damiani@ariestrieste.it   L’area creazione e sviluppo di Aries ( orientamento@ariestrieste.It  ) rimane a disposizione per ulteriori informazioni.  
   
   
TERME SANTA CESAREA: IL SOSTEGNO DELLA REGIONE PUGLIA A SOCIETÀ E LAVORATORI  
 
Bari, 14 febbraio 2013 - Dura replica dell’assessore regionale al Bilancio alla posizione assunta dal Presidente della Provincia di Lecce e dal Sindaco del Comune di Santa Cesarea in ordine alla gestione della Società Terme di Santa Cesarea. “Nelle sedi opportune, e cioè nell’assemblea dei soci, piuttosto che in una conferenza stampa appositamente convocata, la Regione, socio di maggioranza delle Terme, ha tentato di stabilire un metodo di condivisione delle scelte per il futuro della Società, nonostante l’atteggiamento antisociale sbandierato dai soci Comune e Provincia di Lecce". “E proprio tale atteggiamento - continua il comunicato regionale - ha condotto allo stallo della Società, con danni significativi tanto ai soci che al territorio che avrebbe invece dovuto beneficiare dell’attività termale. “Siamo invece all’assurdo - sottolinea ancora il comunicato della Regione Puglia - di un Comune in chiara situazione di conflitto di interesse, con un possibile danno erariale nei confronti dei soci pubblici e del patrimonio che gli stessi sarebbero invece chiamati a valorizzare". Il comunicato sottolinea come il piano di ammodernamento posto in essere dall’organo di amministrazione della Società sia stato teso ad arginare almeno in parte la flessione complessiva della domanda nel settore, salvaguardando i posti di lavoro e predisponendone il rilancio dell struttura. “La Regione – si legge al termine del comunicato- lasciata sola a definire il progetto di rilancio, auspica comunque che le Amministrazioni comunale e provinciale, mutino radicalmente il loro atteggiamento e assicura nel contempo, alla Società ed ai lavoratori, oltre al proprio sostegno, la massima disponibilità al dialogo per la ricerca di nuovi partner istituzionali in grado di assicurare miglior futuro tanto alla Società che al Territorio