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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Febbraio 2015
COME I SOCIAL MEDIA POSSONO MIGLIORARE I SERVIZI DI PRONTO INTERVENTO IL TEAM DEL PROGETTO EMERGENT STA ESAMINANDO IN CHE MODO L’UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA PUÒ ESSERE INTEGRATO NELLE PROCEDURE DEI SERVIZI DI PRONTO INTERVENTO DURANTE LE SITUAZIONI DI CRISI.  
 
 Bruxelles, 19 febbraio 2015 - Un’indagine finanziata dall’Ue ha scoperto che la maggioranza del personale dei servizi di pronto intervento in Europa ha un atteggiamento positivo rispetto all’integrazione dei social media nei processi di gestione delle emergenze. Gli atteggiamenti variano, tuttavia, in base a sesso, età e posizione geografica. Ad esempio, è molto più probabile che il personale giovane di sesso femminile e coloro che si trovano in paesi con alti livelli di utilizzo dei social media esprimano degli atteggiamenti positivi. L’indagine, svolta come parte del progetto Emergent, ha interrogato 696 appartenenti al personale dei servizi di pronto intervento in 27 paesi europei, è stata appena pubblicata. L’obbiettivo principale dell’indagine era quello di esplorare gli atteggiamenti verso i social media, e di identificare i fattori chiave che influenzano l’uso attuale e probabile futuro dei social media nelle organizzazioni che rispondono alle situazioni di emergenza. La popolarità delle piattaforme dei social media ha cambiato per sempre il modo in cui la gente comunica. Durante le situazioni di crisi ora si formano delle speciali comunità attorno ai social media - attraverso una nuova pagina di Facebook o un hashtag di Twitter ad esempio - fornendo uno strumento prezioso per divulgare e condividere le ultimissime informazioni. Questo è quello che accadde durante il disastro della Love Parade a Duisburg in Germania nel 2010 e quando l’uragano Sandy colpì la costa orientale degli Stati Uniti nel 2012. Un problema è tuttavia rappresentato dal fatto che queste comunità spesso non sono collegate ai servizi di emergenza, che non sono quindi in grado di catturare le informazioni potenzialmente preziose che vengono condivise sui social media. Anche se le esistenti app sociali (ad esempio su dispositivi mobili) vengono a volte usate dai cittadini per condividere le loro osservazioni e sentimenti, queste sono collegate solo debolmente agli esistenti sistemi di gestione delle emergenze. Il progetto Emergent, che è iniziato nel mese di aprile del 2014, mira a trovare dei modi per identificare e integrare informazioni preziose e affidabili provenienti dai social media nei processi di gestione dell’emergenza allo scopo di ottenere una risposta più reattiva. Il progetto è iniziato studiando l’impatto positivo e negativo dei social media durante le emergenze, ed esaminando in che modo la gente si comporta sui social media durante una crisi. L’obbiettivo è quello di ottenere una valutazione più accurata del modo in cui i servizi di emergenza possono integrare questi nuovi canali di comunicazione nelle loro procedure. Comprendendo la natura delle situazioni critiche, si prenderanno in considerazione sia le reazioni espresse attraverso i social media che i tipi di social media di preferenza. Per questa ricerca sono in fase di sviluppo degli strumenti nuovi per rinforzare la comunicazione tra i cittadini e i servizi di emergenza. Per gestire la grande quantità di preziosi dati distribuiti verranno ad esempio usati nuovi metodi per la ricerca di informazioni, per classificare e valutare i dati disponibili al pubblico. Verranno svolte anche valutazioni dell’impatto, che consistono in casi di studio e analisi di emergenze nel passato in cui i social media hanno giocato un ruolo fondamentale. I risultati di tutto questo lavoro porteranno alla creazione di nuove linee guida per la comunicazione. Verrà valutato anche l’impatto dei social media nelle emergenze attraverso il coinvolgimento continuo di cittadini e servizi di emergenza nei social media e in workshop. Il progetto Emergent, che ha ricevuto 3,3 milioni di euro di finanziamenti dall’Ue, dovrebbe concludersi nel mese di marzo del 2017. Per ulteriori informazioni, visitare: Emergent http://www.Fp7-emergent.eu/    
   
   
SOCIAL NETWORK_@INFOMOBILITAMI, L´ACCOUNT TWITTER PER LA MOBILITÀ DI MILANO NOTIZIE IN TEMPO REALE DIRETTAMENTE DALLA CENTRALE OPERATIVA DELLA POLIZIA LOCALE. OLTRE 200MILA PERSONE NELLA “GALASSIA” SOCIAL DI PALAZZO MARINO  
 
Milano, 19 febbraio 2015 – Palazzo Marino ha aperto l´account @infomobilitaMi, un nuovo canale Twitter a disposizione dei cittadini per ricevere gli avvisi sulla mobilità dalla Centrale Operativa della Polizia locale. Tutti gli utenti del famoso social network potranno essere informati in tempo reale su rallentamenti del traffico per manifestazioni, lavori, programmati o meno, incidenti ma anche emergenze per situazioni meteorologiche come neve o forti piogge che causano problemi alla mobilità in città e in questo modo scegliere percorsi alternativi per gli spostamenti. Il servizio, in diretta dalla Centrale Operativa della Polizia locale, è attivo tutti i giorni, dalle ore 7 alle 20 da lunedì a venerdì e dalle ore 7 alle 19 il sabato e la domenica. “Sapere in anticipo di possibili rallentamenti consente di programmare i propri spostamenti e agevola la mobilità, per questo mettiamo disposizione di tutti i cittadini le informazioni che la Centrale Operativa della Polizia locale elabora in tempo reale”, dichiarano gli assessori alla Sicurezza e Polizia locale Marco Granelli e alla Mobilità Pierfrancesco Maran. Per la raccolta di segnalazioni e le denunce resta il numero di telefono della Centrale Operativa, attivo 24 su 24 e 7 giorni su 7, lo 020208 oppure il numero unico per le emergenze 112. L’account twitter @infomobilitaMi si aggiunge alla piattaforma di presidi del Comune sui media sociali e in poche ore è entrato nei Trending Topic, l’elenco dei temi più discussi su Twitter, di Milano. Su Facebook si trova, oltre alla Pagina di Palazzo Marino ( https://www.Facebook.com/comunemilano ), una rete di presenze con gli assessorati a Cultura, Lavori pubblici, Sport e Benessere, Educazione e Istruzione, Politiche del Lavoro, Politiche Social, Casa e spazi, Turismo, Relazioni internazionali. La classifica del 2014 di Blogmeter assegna alla Pagina di Palazzo Marino il terzo posto ed è l’unica Pubblica Amministrazione fra le pagine con maggiore capacità di interazione e dialogo. Su Twitter l’amministrazione è a disposizione dei cittadini con gli account di Palazzo Marino: @Comunemi; @turismomilano; @culturamilano. Oltre a quelli delle partecipate: @atm_informa; @gruppo_a2a; @amsa_spa. Per gli appassionati di fotografia ci sono gli account Instagram @cittadimilano e @turismomilano. Tutta la galassia social del Comune di Milano conta su un pubblico di oltre 200mila persone.  
   
   
"UN PASSO DOPO L’ALTRO… IL CAMMINO DELL’INTEGRAZIONE" L’ESPOSIZIONE, SULL’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ NELLE SCUOLE, È APERTA FINO AL 25 FEBBRAIO PRESSO L’ITC ZAPPA E RACCONTA IL PROCESSO D’INTEGRAZIONE AVVENUTO A MILANO E BRESCIA  
 
Milano, 19 febbraio 2015 - Ultimi giorni per la mostra ‘Un passo dopo l’altro… il cammino dell’integrazione’, dedicata al tema della formazione e dell’inclusione degli alunni con disabilità nelle nostre scuole. Un’esposizione storico-fotografica che narra la nascita e l’organizzazione delle scuole speciali, organizzata dal Glip di Brescia, Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale per l’Integrazione scolastica, e dall’Associazione Aforisma. La mostra, attraverso l’installazione di 36 pannelli, narra il faticoso percorso storico, pedagogico, sociale che nel nostro Paese ha rotto i muri della separazione, permettendo il processo di integrazione delle persone con disabilità nella scuola di tutti. Un processo di umanizzazione e civilizzazione testimoniato da documenti e testimonianze, come l’ingresso dei ragazzi con disabilità nelle scuole pubbliche, con particolare attenzione per l’esperienza bresciana e a quella milanese. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni. Una prima, in cui si illustrano pregiudizi e stereotipi culturali, che per lungo tempo hanno impedito alle persone con disabilità l’esercizio dei diritti e doveri di cittadinanza. Una seconda, centrata sull’aspetto pedagogico ed educativo, in cui si descrive il processo che, a partire dalla seconda metà del 1700, ha permesso di giungere alla situazione attuale nel territorio bresciano. Infine, una terza che mette a fuoco il passaggio dalle istituzioni speciali alla scuola normale avvenuta nel territorio milanese. La mostra s’inserisce nell’ambito del progetto pluriennale per il rilancio della cultura e della formazione storico-interdisciplinare nell’area milanese, promosso dalla Rete Milanosifastoria e dal Comune di Milano. La mostra è aperta fino al 25 febbraio presso l’Itc Zappa, viale Marche 71, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12.30, con prenotazione obbligatoria al numero 02.69431986 oppure via associazioneaforisma@aforisma.Mi.it  Per maggiori informazioni : www.Storieinrete.org    
   
   
DOTE COMUNE, LOMBARDIA: 400.000 EURO PER TIROCINI  
 
Milano, 19 febbraio 2015 - Dopo le positive esperienze del 2013 e del 2014 la Giunta regionale ha deciso di rifinanziare anche per il 2015 la ´Dote Comune´, grazie a un nuovo protocollo d´intesa tra Regione Lombardia e Anci. Lo ha annunciato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. Tirocini Presso Comuni - "Attraverso lo stanziamento di 400.000 euro - ha spiegato l´assessore - saranno attivate 150 Doti di tirocinio presso i Comuni lombardi, mediante il Programma ´Garanzia Giovani´". I beneficiari sono: giovani dai 18 ai 35 (inoccupati e/o disoccupati compresi i neet fino ai 29 anni); lavoratori in cassa integrazione guadagni; disoccupati e inoccupati over 50. I Numeri Di Dote Comune - Nel 2013 e 2014 il Programma ´Dote Comune´ ha coinvolto complessivamente 311 Enti locali (155 nel 2013 e 156 nel 2014), in cui sono stati attivati (oltre 1.000 tirocini (501 nel 2013 e 545 nel 2014).  
   
   
“ADOTTA LA SCUOLA”. PARTE DA VICENTINO CONTRASTO A SPRECHI ENERGETICI NELLE SCUOLE; AZIENDE FORNISCONO TECNOLOGIE GRATIS  
 
Venezia, 19 febbraio 2015 - “Adotta la scuola:il valore condiviso della sostenibilità”. E’ il titolo dell’accordo che sarà sottoscritto venerdì prossimo 20 febbraio a Malo (Vicenza) nella Scuola primaria “R.rigotti”, in via Martiri della Libertà per aiutare le scuole del Veneto a ridurre gli sprechi, a risparmiare sulle utenze per l’energia (elettrica e termica) utilizzando buone pratiche educative e tecnologie innovative (sistema di sensori) messe a disposizione dalle aziende e con i risparmi ottenuti reinvestire nell’istruzione. A firmare il protocollo d’intesa, alle ore 11.00, saranno la Regione Veneto/assessorato all’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Anci, l’Upi, Confindustria Veneto, Confartigianato Veneto, Cna Veneto. In rappresentanza della Giunta regionale del Veneto interverrà l’Assessore all’istruzione formazione e al lavoro Elena Donazzan. L’iniziativa che parte dal vicentino per allargarsi successivamente a tutto il Veneto punta allo sviluppo sostenibile del territorio, nell’ottica della strategia europea di Europa 2020,  
   
   
UN´INNOVATIVA PROPOSTA DAGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI:"SCUOLE APERTE". FIRMATO UN PROTOCOLLO IN REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 19 febbraio 2015 - “Scuole aperte”. Aperte al nuovo, alle diverse forme di aggregazione e animazione culturale dei ragazzi, facendosi carico delle esigenze e dei problemi dei propri coetanei, aperte ai problemi e alla valorizzazione della comunità. Sono queste, tra le altre, le finalità del progetto presentato dalla Rete regionale degli Studenti medi delle scuole di secondo grado che è stato oggetto di un protocollo sottoscritto ieri in Regione tra l’assessore regionale all’ Istruzione, Marco Luchetti , i rappresentanti della stessa Rete di studenti Claudio Concas ( coordinatore regionale), Elena Lippi, Francesca Bollettini, Leonardo Archini e l’Ufficio Scolastico regionale, rappresentato da Antonella Giannuzzi. “ E’ motivo di grande soddisfazione – ha sottolineato l’assessore Luchetti – riscontrare che i giovani vogliono realmente impegnarsi all’interno della Scuola sentendone e sostenendo responsabilità, hanno voglia di miglioramento e manifestano un positivo senso di appartenenza all’istituzione scolastica. Per questo abbiamo volentieri aderito al progetto insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, perchè crediamo che sia anche un modo per richiamare nuova attenzione sulla Scuola, per contribuire all’integrazione sociale , all’inclusione e alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica . Insomma, per sperimentare nuove forme di “ fare scuola “ e perché attraverso tale proposta la Scuola diventerebbe luogo privilegiato di cultura giovanile e non solo. Infatti il progetto prevede anche un’apertura alla comunità locale, enti, associazioni, soggetti promotori, per realizzare una sorta di patto di alleanza fra scuola e territorio, lavorando insieme a iniziative concrete . Siamo convinti che ascoltando le proposte dei ragazzi si apra una nuova fase di impegno sociale da parte dei giovani e possa essere avviato un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva.” “Scuole aperte” intende, infatti, accogliere gli studenti e le loro famiglie oltre le normali ore di lezione, anche nei pomeriggi, il sabato e nei periodi di vacanza. Una scuola da abitare che si apre al quartiere, per realizzare percorsi di integrazione e inclusione delle comunità straniere, dove gli stessi ragazzi aiutano i compagni in difficoltà nello studio ma fanno anche animazione teatrale, musicale e sociale, dove è possibile sperimentare una didattica innovativa insieme ai docenti . Una scuola che accetta la sfida delle nuove tecnologie, cercando anche forme nuove di autofinanziamento delle iniziative come il fundraising e imparando la cura del bene comune. Da adesso Regione e Ufficio Scolastico valuteranno tutte le forme organizzative di sostegno per dare corso al progetto, anche in relazione agli orari e ai bisogni formativi dei ragazzi, nonché alla definizione degli indirizzi generali per armonizzarli con le attività curricolari e tenendo conto dei piani delle offerte formative. (ad’e) un´innovativa proposta .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA IN TOSCANA: GLI ENTI LOCALI HANNO 15 GIORNI PER PRESENTARE LE DOMANDE  
 
Firenze 19 febbraio 2015 – Dal, 18 febbraio, e per due settimane (scadenza mercoledì 4 marzo) gli enti locali toscani possono presentare – solo on line su www.Ediliziascolastica.regione.toscana.it  – le domande per ottenere finanziamenti sull´edilizia scolastica. Gli uffici della Giunta Regionale, in attuazione di una delibera approvata pochi giorni fa su proposta dell´assessore all´Istruzione Emmanuele Bobbio, hanno approvato criteri e modalità per la formazione del Piano triennale e dei successivi Piani annuali di cui alla legge nazionale 128/2013. Il decreto del Ministero dell´Istruzione (Miur) che entro il 15 febbraio avrebbe dovuto ripartire fra le Regioni le risorse disponibili non è ancora stato adottato, ma la ristrettezza dei tempi (le Regioni dovranno trasmettere al governo nazionale i loro Piani triennali entro il 31 marzo salvo eventuali proroghe da parte del Miur) "obbliga ad accelerare le procedure – commenta Emmanuele Bobbio – in un settore per il quale le attese dalle comunità locali sono molto forti anche perché i finanziamenti che verranno assegnati saranno esenti dal Patto di stabilità e dunque le risorse saranno immediatamente spendibili". Per ogni edificio scolastico su cui si chiede di intervenire, dovrà essere presentata una domanda: il decreto indica i limiti per il numero delle domande ammesse (un massimo di 3 per gli enti locali che hanno fino a 15 edifici scolastici; un massimo di 5 per le realtà da 16 a 45 edifici scolastici; un massimo di 8 per gli enti locali con più di 45 edifici scolastici). Vengono indicate cinque tipologie di finanziamento (ristrutturazioni su edifici e impianti tra cui l´abbattimento delle barriere architettoniche, messa in sicurezza e adeguamento alle normative di sicurezza, miglioramento e adeguamento sismico, efficientamento energetico, ampliamenti e nuove costruzioni) e si definiscono gli importi per gli interventi inseriti in graduatoria (il 100% dei costi ammessi con un tetto massimo di 2 milioni per le nuove costruzioni e di 700 mila euro per tutte le altre tipologie). Vengono infine indicati una dozzina di criteri per consentire le valutazioni tecniche e, quindi, le successive graduatorie. Da notare che la mancata aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 30 settembre 2015 implica la revoca dell´assegnazione del contributo. Premialità particolari sono riservate a quegli enti locali che si impegneranno a mettere sul piatto fondi ulteriori.  
   
   
PARCO STELVIO,:ENTE UNITO, OCCASIONE PER GOVERNARLO  
 
Milano, 19 febbraio 2015 - "Il comunicato del sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi, diffuso a mezzo stampa anche a nome di altri sindaci della Valcamonica, è completamente fuorviante rispetto al reale andamento dei fatti e delle scelte riguardanti il Parco dello Stelvio". Lo precisa Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata, rispetto a quanto riportato dalla stampa della provincia di Sondrio. Accordo ´Romano´, Regione Inizialmente Esclusa - "Ricordo a Trabucchi e agli altri sindaci - spiega Parolo - che la scelta di ´spacchettare´ il Parco nasce da un accordo a livello ´romano´, tra due forze che sostengono l´attuale Governo. Rammento anche che, inizialmente, Regione Lombardia non è stata coinvolta e nemmeno considerata in tale scelta". "Grazie a questo accordo - prosegue il sottosegretario -, ´benedetto´ dal Governo Letta, era prevista un´intesa solo tra Stato e Province autonome di Trento e Bolzano, che avrebbe estromesso totalmente la Regione Lombardia, dimenticandosi quindi del 45 per cento circa del territorio del Parco e che solo nel 2013, grazie al benestare dell´allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianclaudio Bressa, Regione Lombardia ha chiesto, e ottenuto, di partecipare alle riunioni dell´organo competente, la cosiddetta ´Commissione dei 12´, per decidere tutte le questioni riguardanti l´autonomia di Trento e Bolzano". Il Contributo Di Regione Lombardia - "In tale sede - fa sapere Parolo - Regione Lombardia ha costruito l´assenso affinché la legge statale venisse modificata, perché la stessa Regione venisse autorizzata a sottoscrivere l´intesa con lo Stato, Trento e Bolzano. Regione Lombardia nell´intesa ha quindi voluto garantire l´unità del Parco nazionale, la certezza delle risorse, una possibile soluzione per i dipendenti assunti senza concorso, chiedendo e ottenendo altresì la piena autonomia gestionale della parte lombarda da definirsi con legge regionale in pieno accordo con il territorio". Su Parco Lombardia Autonoma Come Trento E Bolzano - "Agendo in tal senso - ha sottolineato Parolo - Regione Lombardia sul Parco dello Stelvio ha avuto lo stesso il medesimo grado di autonomia e l´identica la forza contrattuale di Trento e Bolzano e già questo credo dovrebbe bastare per far capire la portata storica della scelta". Fondi Aggiuntivi - "Grazie alla nuova legge sui fondi dei Comuni confinanti, anche questa voluta fortemente da Regione Lombardia, - fa inoltre presente Parolo - abbiamo la possibilità di avere a disposizione ogni anno importanti fondi aggiuntivi. Potremo finalmente proporre progetti di sviluppo compatibile e di vera tutela ambientale". Sindaci Rappresentati In Comitato Coordinamento - "Infine - aggiunge Parolo -, ricordo allo smemorato Trabucchi, che al Comitato di coordinamento che garantisce l´unità dello Stelvio parteciperanno anche tre rappresentanti dei sindaci. In tutto questo percorso, durato almeno due anni, non ho mai, ripeto mai, ricevuto una sola richiesta di chiarimento o confronto da alcuno dei Comuni che hanno partecipato al tardivo e francamente inutile (perché avvenuto il giorno dopo la firma dell´intesa) incontro di Bormio". Accuse Inverosimili - "Alla luce di tutto questo, peraltro dimostrabile e che sono pronto a sostenere in ogni sede e confronto, - afferma il sottosegretario - appare perlomeno inverosimile imputare a Regione Lombardia, e, in particolare al sottoscritto, accuse di centralismo o trascuratezza delle istanze territoriali". Appello A Lavoro Comune - "Rinnovo l´invito, anche a Ezio Trabucchi, a lavorare insieme - conclude Parolo -. Abbiamo davanti una grande occasione per governare finalmente il Parco nazionale dello Stelvio, che, ricordo, a oggi, pur essendo istituito dal 1935, non ha nemmeno il Piano regolatore di Parco. Ci sono i soldi, abbiamo ottenuto le competenze dallo Stato ed è garantita l´unità del Parco. Le condizioni ci sono tutte, sono certo che i sindaci, a partire Trabucchi, che lavorano veramente per il territorio e non per interessi partitici o politici, non vorranno far mancare il loro prezioso contributo".  
   
   
TAGLIAMENTO, FISSATI PROSSIMI TRE STEP PER RIDUZIONE RISCHIO ALLUVIONI. TAVOLO TECNICO A ROMA  
 
Venezia, 19 febbraio 2015 - “Dopo tanti anni, finalmente una proposta unica, su cui c’è l’accordo di tutti i soggetti interessati, per procedere nella realizzazione di un pacchetto di interventi per la sicurezza del bacino del fiume Tagliamento. L’avallo della struttura tecnica del governo ci fa ben sperare che si darà corso al progetto nel suo complesso, garantendone il finanziamento. Gli interventi individuati andranno così a far parte integrante del vasto quadro programmatorio che la Regione del Veneto ha avviato sul fronte della messa in sicurezza del proprio territorio, con la realizzazione, fra l’altro, di una serie di casse di espansione per la riduzione degli effetti di possibili eventi alluvionali”. E’ l’assessore regionale alla difesa del suolo del Veneto, Maurizio Conte, a commentate positivamente gli esiti della riunione convocata nei giorni scorsi a Palazzo Chigi a Roma dalla Struttura di missione del Governo #italiasicura con le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e l’Autorità di Bacino, che ha consentito di raggiungere un punto di condivisione relativamente all’analisi idrologica del Tagliamento, ai progetti per opere nella sezione di valle del fiume e agli interventi nella parte alta del corso d’acqua. Il tavolo tecnico, coordinato dal Direttore di #italiasicura, Mauro Grassi, ha verificato la qualità del lavoro svolto finora e ha così fissato le prossime azioni necessarie alla riduzione del rischio di alluvioni rappresentato dal passaggio di piene “storiche” del il fiume Tagliamento. Dall’analisi idrologica complessiva del sistema Tagliamento, ora completa e strumento indispensabile per la pianificazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, sono stati individuati gli interventi necessari nella sezione di valle fiume, cantieri per 123 milioni di euro, 40 dei quali già disponibili, per la realizzazione opere di presa idraulica per la gestione dei flussi e la risistemazione degli argini del Cavrato, così da poter gestire piene fino a 4000 m3/s. Gli interventi progettati a valle garantiscono anche il miglioramento della sicurezza nella parte alta del corso d’acqua grazie ad una maggiore capacità di deflusso verso mare delle acque di piena. Fra tre mesi il tavolo tecnico tornerà a riunirsi per completare il lavoro fin qui svolto e valutare il complesso delle opere, a monte e a valle, per la messa in sicurezza delle popolazioni lungo tutta l’asta del fiume. “Quello del Tagliamento è un caso da manuale - ha commentato il coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’angelis – e dimostra che quando tutte le Istituzioni lavorano ad un obiettivo comune si riesce a definire un percorso chiaro e condiviso, capace di ridurre il rischio che aree importanti del Nord-est finiscano alluvionate. E’ sicuramente un lavoro complesso e articolato e noi, come #italiasicura, non faremo mai mancare il nostro pieno sostegno”.  
   
   
ACQUE SPA AL TOP NEI SERVIZI PUBBLICI  
 
Firenze 19 febbraio 2015 - "Siamo contenti di ospitare la presentazione di questo importante riconoscimento ricevuto da Acque spa. E come uno dei responsabili della costituzione di Acque Spa in quanto allora sindaco di Empoli, sono particolarmente felice". Lo ha detto l´assessore alla presidenza Vittorio Bugli commentando il primo premio assoluto della Iii edizione di Top Utility ricevuto dal gestore idrico del Basso Valdarno Acque Spa che è risultata la migliore tra le cento principali public utilities italiane in base a un approfondito studio condotto dal centro Althesys. "Questo deve spingere – ha proseguito Bugli - non tanto a ritenersi soddisfatti, quanto a cercare di migliorare ulteriormente, a qualificare e rafforzare il sistema unitario di servizi e aziende di pubblici servizi della Toscana. La Regione, con la costituzione di un unico ambito nel settore idrico, ha dato una chiara direttiva in questo senso spingendo verso programmazione e gestione almeno regionale. Anche a dimostrare che la maggioranza pubblica può avere la capacità di costruire industrie ancora più forti e in grado di dare servizi e fare investimenti senza aumentare le tariffe. Come Regione Toscana abbiamo poi impegnato e stiamo impegnando ingenti risorse per investimenti ai quali crediamo molto perché decisivi per l´ambiente e la ripresa economica, come quelli per la depurazione. Questa è una cosa importante per avere un Paese che torna fortemente a investire, e questo è uno dei settori in cui bisogna tornare a investire". Top Utility, ogni anno, sotto l´alto patronato del Presidente della Repubblica, analizza le performance delle principali cento società italiane nel campo dei servizi di pubblica utilità (gas, acqua, elettricità, gestione rifiuti) con lo scopo valorizzare il ruolo di queste importanti realtà per lo sviluppo del sistema Paese e della sua competitività. "E´ un importante riconoscimento - ha dichiarato il direttore generale dell´Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei - che dimostra l´eccellenza di un´azienda del servizio idrico toscano, e decreta i valori di efficienza e competenza che si possono raggiungere a livello nazionale quando ci si impegna con determinazione per il territorio". "Questo premio dato ad Acque - ha concluso Mazzei - è però anche un impegno per portare tutti i gestori della Toscana allo stesso livello di qualità dell´azienda del basso Valdarno. Serve quindi prendere esempio e mettere in atto "best practice" utili a fare di un caso positivo lo standard di qualità diffuso per l´intero territorio regionale". La ricerca condotta da Althesis e svolta per l´anno 2013, si è fondata su un modello di analisi quantitativa e qualitativa basato su 182 indicatori attinenti a varie aree di performance (quadro economico e finanziario, gestione operativa, comunicazione, sostenibilità sociale e ambientale, rapporto con utenti e territorio, innovazione tecnologica). Acque Spa è stata quindi premiata oltre che per i risultati economici e gestionali, anche per la qualità del servizio offerto, per il positivo rapporto con gli utenti, per la forte capacità d´investimento e d´innovazione . Hanno ritirato il premio nel corso dell´evento "Le Public Utilities, un patrimonio italiano da valorizzare" il presidente di Acque Spa Giuseppe Sardu e l´amministratore delegato Giovanni Paolo Marati, che hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto dall´Azienda che ha confermato e migliorato il traguardo dell´anno precedente, quando Acque Spa conseguì il "Premio speciale Pmi".  
   
   
SARNO, COMPLETATO ALLACCIAMENTO FOGNE SANT´ANTONIO ABATE. ULTERIORE PASSO IMPORTANTE DISINQUINAMENTO FIUME  
 
Napoli, 19 febbraio 2015 - La rete fognaria del comune di Sant´antonio Abate è stata completamente allacciata al collettore Sub 1 che conduce all´impianto di depurazione di Scafati, uno dei quattro destinati al disinquinamento del fiume Sarno. Sono stati infatti consegnati alla Gori i tratti ancora mancanti: con essi si arriva a servire 18mila abitanti equivalenti (residenti e industrie) i cui scarichi non finiranno più direttamente nel canale Marna, come avveniva in passato." Lo comunica l´assessore regionale ai Lavori pubblici delegato al coordinamento dei Grandi progetti Edoardo Cosenza. "Si tratta - ha aggiunto Cosenza - di uno step fondamentale per il completamento della depurazione del Sarno attraverso l´attuazione e la messa in esercizio delle opere infrastrutturali avviate dall´ex commissario Jucci. "La Giunta Caldoro mantiene le promesse e prosegue nel disinquinamento del fiume, assegnando priorità a tali interventi che viaggiano in parallelo con quelli relativi alla messa in sicurezza idraulica previsti dal Grande progetto. "I lavori sono stati coordinati dall’ Arcadis, l´Agenzia regionale per la difesa del suolo, che ha già provveduto a consegnare al gestore Gori per la messa in esercizio i tratti fognari di via Lenza e via Casarielli. I due tronchi, ciascuno della lunghezza di 550 metri, consentiranno di alleggerire una porzione di rete sovraccarica, quella che confluisce in via Santa Maria la Carità. "L´opera della Giunta per un fiume pulito e sicuro procede spedita. Nei prossimi mesi sarà collaudato, dalla stessa Arcadis, anche l´impianto di sollevamento di via Scafati nel comune di Sant´antonio Abate che è fondamentale per mitigare i problemi di allagamento sofferti dalla cittadinanza: grazie a questa opera si riuscirà a separare i reflui urbani dalle acque piovane e si eviterà, in particolare, che gli scarichi fognari invadano la strada limitrofa", conclude Cosenza.  
   
   
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN VALLE D’AOSTA - INCONTRI SUL TERRITORIO  
 
Aosta, 19 febbraio 2015 - L’assessorato del territorio e ambiente ricorda che, martedì 24 febbraio 2015, alle ore 15.00, nella sede dell’Assessorato, si terrà la conferenza stampa di presentazione del calendario degli incontri, organizzati in collaborazione con le Autorità di Sub-ato per la gestione dei rifiuti urbani, in programma nel prossimo mese di marzo. Si tratta di incontri finalizzati all’illustrazione della riorganizzazione dei flussi di raccolta dei rifiuti urbani ai quali è invitata a partecipare tutta la popolazione poiché direttamente coinvolta nell’obiettivo di perseguire livelli di qualità dei rifiuti raccolti in forma differenziata che consentano un effettivo avvio al recupero e alla valorizzazione certa degli stessi. Nella corso della conferenza stampa, alla quale interverranno l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi e i presidenti delle Autorità di Sub-ato, saranno comunicate le date degli incontri e illustrate brevemente le principali novità introdotte dal 1° giugno 2015 in merito alla riorganizzazione del servizio di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta.