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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2015
RICERCA E INNOVAZIONE, VIA A PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE CAMPANIA – AGENZIA SPAZIALE ITALIANA  
 
Napoli, 23 luglio 2015 - Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston hanno firmato ieri presso il Cira di Capua un protocollo d’intesa per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione, e per il potenziamento infrastrutturale nel settore spaziale. Con questo protocollo, siglato nell’ambito del primo workshop nazionale dedicato alle tecnologie per mini e micro satelliti, le due istituzioni si impegnano per cinque anni a collaborare in attività e studi finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca e innovazione e al potenziamento delle infrastrutture nel settore spaziale in ambito regionale. L’asi e la Regione mettono in comune le proprie competenze con l’obiettivo di giungere a un utilizzo coordinato delle risorse e delle attività impiegate nel settore spaziale tra i livelli nazionale e regionale, con lo scopo di favorire e sostenere progetti di investimento in ricerca e sviluppo in campo spaziale. L’intento è evitare la frammentazione delle risorse che rende inefficiente qualunque tipo di programma. “Sono al Cira - ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - per testimoniare l’assoluta considerazione che la nuova Regione Campania deve avere per il settore dell’aerospazio e lo straordinario potenziale di ricerca applicata e sviluppo industriale connesso alle sue attività. L’aerospazio è la nostra punta di diamante. La nuova Campania non parcellizza risorse europee. Faremo, invece, grandi investimenti in grandi settori. Misureremo la capacità di creare brevetti, di fare economia, di investire in ricerca e occupazione qualificata. Avevamo promesso che non saremmo stati più ultimi, oggi ho l’ambizione di dire che siamo la prima regione a definire un quadro di sostegno alle infrastrutture del settore dell’aerospazio.” Il presidente era accompagnato dall’assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore. “La competitività - ha affermato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston - impone di fare sistema a tutti i livelli. Uno dei compiti dell’Asi è quello di architetto di sistema promuovendo progetti e iniziative che coinvolgano anche le Regioni. La firma di oggi rientra in un percorso condiviso che auspico permetterà di raggiungere importanti traguardi. Occorre eliminare quel processo che spesso contraddistingue l’Italia, fatto di frammentazione e di interessi particolari. È particolarmente significativo che oggi la firma sia avvenuta nella sede del Cira, Centro fondamentale per la progettazione e creazione dei progetti aerospaziali del futuro”. “Siamo pronti - ha concluso il presidente del Cira Luigi Carrino - ad accettare la sfida. Il Cira è pronto a mettere a disposizione il suo straordinario patrimonio di capacità e conoscenze al servizio dell’interesse pubblico. Questo protocollo, che è il primo ad essere firmato da una Regione italiana con l’Asi, dovrà indicare la strada migliore per superare il problema della dispersione delle risorse tra livelli regionali e nazionale. E’ un costo che il Paese non si può più permettere, che la Campania non vuole più pagare. Sono certo che dal Cira e dalle altre eccellenze presenti in Campania partirà il riscatto della Regione che possiede molti punti di forza.”  
   
   
SPQR TEAM VINCE I MONDIALI DI ROBOTICA IN CINA LA SQUADRA CRESCIUTA ALL’IIS GALILEO GALILEI DI ROMA SI CONFERMA CAMPIONE DEL MONDO ALLA ROBOCUP JUNIOR. IN CAMPO DUE ROBOT CALCIATORI INTERAMENTE COSTRUITI E PROGRAMMATI DAGLI STUDENTI.  
 
Roma. 23 luglio 2015 - Ai mondiali di robotica in Cina trionfa l’Italia. Dopo la vittoria conseguita alla Romecup 2015, l’Iis Galileo Galilei di Roma si aggiudica, per il secondo anno consecutivo, il titolo di campione del mondo nella categoria Soccer Light Weight. Emanuele Alfano, 17 anni, e Lorenzo Di Donato, 19 anni, con due nuovi robot calciatori vincono la Robocup Junior 2015 portando alto il nome della robotica italiana all’estero. Sono ancora una volta due studenti dell’Itis Galileo Galilei di Roma ad aggiudicarsi il podio nei campionati mondiali di robotica, quest’anno a Hefei, in Cina, dal 17 al 23 luglio. Dopo essere stati selezionati alla Romecup 2015, l’eccellenza della robotica a Roma, come i rappresentanti italiani nella categoria Soccer Light Weight, Emanuele Alfano e Lorenzo Di Donato sono volati in Cina e hanno conquistato il podio portando a casa il titolo di Campioni del mondo. Un successo straordinario che arriva dopo un appassionante lavoro di squadra, che vede dietro le quinte i docenti Paolo Torda e Giampaolo Pucci, anche loro in Cina, e la professoressa Beniamina Rauch, sempre presente anche a distanza. Ed è una soddisfazione straordinaria anche per l’istituto frequentato dai due giovani, che è attualmente guidato dal dirigente scolastico Carlo Cipollone: è lo storico Galileo Galilei, la prima scuola ad indirizzo industriale della capitale con quasi cento anni di storia e tanti successi internazionali collezionati nel settore della robotica. Dopo la vittoria dei mondiali in Brasile nel 2014 e il trionfo alla Romecup 2015, la manifestazione di robotica promossa dalla Fondazione Mondo Digitale, arriva per il team Spqr dell’Iis Galileo Galilei di Roma il terzo importante successo. Mr. Spock e J. T. Kirk sono i nomi dei due robot calciatori che hanno condotto i ragazzi romani alla vittoria. Due robot, di peso inferiore a 1.1 Kg, costruiti dagli studenti con hardware e software open source e interamente comandati tramite la piattaforma Arduino. Www.mondodigitale.org    
   
   
EMILIA ROMAGNA: APPROVATI DALLA GIUNTA I PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (IFTS) PER L´ANNO FORMATIVO 2014-2016  
 
Bologna, 23 luglio 2015 – Diventare tecnici specializzati in grado di gestire i processi organizzativi, produttivi e tecnologici strategici per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese che operano nei principali settori dell’economia regionale. Sono 725 le persone che potranno partecipare ai 36 percorsi di istruzione e formazione tecnici specializzati che saranno avviati entro il mese di novembre. I percorsi, finanziati con risorse regionali del Fondo sociale europeo pari a 4,3 milioni di euro, sono progettati e realizzati congiuntamente da enti di formazione professionali, da istituti di istruzione superiore dalle università e dalle imprese. “Gli Ifts, segmento decisivo della Rete Politecnica regionale – spiega l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi – sono progettati da soggetti formativi in collaborazione con le imprese per rispondere in modo sempre più mirato ai fabbisogni espressi dal sistema economico-produttivo e dotare le persone e il territorio di conoscenze strategiche per produzioni di beni e servizi ad alto valore aggiunto orientate alla specializzazione, all’internazionalizzazione e all’innovazione. Obiettivo è garantire il diritto dei singoli di contribuire ai processi di sviluppo, valorizzare aspettative e potenzialità delle persone e della collettività e rafforzare quelle competenze tecniche, critiche e relazionali necessarie per crescere, lavorare e competere in una dimensione sempre più internazionale”. L’offerta dei percorsi risponde ai fabbisogni dei sistemi produttivi regionali, sia quelli maggiormente consolidati e distintivi della nostra economia, sia quelli innovativi e a forte potenziale di crescita, con l’obiettivo di creare e trasferire nelle imprese nuove competenze tecnico professionali capaci di generare specializzazione e innovazione. Dei 36 percorsi (elenco in allegato diviso per provincia) solo per citarne alcuni si terrà a Bologna il corso per diventare Tecnico per l´industrializzazione del prodotto e del processo della meccanica, a Cesena quello per la progettazione e la realizzazione di prodotti calzaturieri, a Modena il corso per Tecnico per il design e la comunicazione per la ceramica industriale. Ferrara sarà la sede del corso per diventare Tecnico per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni informatiche, dall´e-commerce al social-commerce, Parma quella del corso per Tecnico di prodotto e di processo nell’agro-industria, mentre a Piacenza si potrà frequentare il percorso per Tecnico per la programmazione della produzione e logistica nei settori meccanico e meccatronico. A Ravenna sarà attivato il corso per la progettazione il design e la fabbricazione digitale 3d, a Reggio quello di progettazione, modellazione e gestione integrata per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio, mentre a Rimini il percorso per Tecnico per la promozione turistica specializzato in strumenti web e social. Per sostenere le persone e le imprese del territorio colpito dal sisma sono state finanziati 3 percorsi: Tecnico per la progettazione e realizzazione del prodotto moda, Tecnico per il disegno meccanico e la progettazione industriale, Tecnico per la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche del territorio. Circa 600 sono i soggetti che hanno contribuito alla progettazione e che saranno impegnati nella realizzazione dell’offerta formativa. Oltre gli enti di formazione accreditati, capofila dei progetti, e alle numerose scuole del territorio, soprattutto Istituti tecnici, hanno collaborato tutti gli atenei regionali, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, altre Università italiane (tra cui il Politecnico di Milano e l’Università di Urbino), diversi consorzi (in particolare quelli dei prodotti dop e igp emiliano-romagnoli, come il Consorzio del Parmigiano Reggiano, del prosciutto di Modena, dell’Aceto Aceto Balsamico Tradizionale), istituzioni e associazioni culturali come la Fondazione Teatro Regio di Parma, la Fondazione Teatro Due, il Museo Carlo Zauli, e soprattutto tante imprese. Per i percorsi formativi per la filiera agro-alimentare troviamo ad esempio Orogel, Babbi, Parmalat, Villani, Coop estense. Sui percorsi dedicati alla ristorazione troviamo Osteria Francescana, Massimo Spigaroli, l’associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi e Slow Food Emilia Romagna, per il settore moda e calzaturiero Sportsware Company, Liu.jo, Twin Set, Pollini, Calzaturificio Casadei, Tacchificio Zanzani. Coinvolte attivamente anche imprese leader a livello internazionale in settori che, per i forti vantaggi competitivi maturati e l’occupazione qualificata che hanno creato sul territorio, rappresentano veri “pilastri” dell’economia regionale. Tra queste I.m.a. Industria Macchine Automatiche, Ali, Argo Tractors, Varvel, Bolzoni, Schenker, Vm Motori, Maserati, Brevini Power Transmission, Immergas Marazzi Group. Non mancano imprese che rappresentano ambiti capaci di stimolare processi di innovazione, tra queste Kion, Acantho ma anche, se guardiamo alle industrie culturali e creative, realtà come Chia Lab e Fonoprint. Ogni percorso formativo ha un finanziamento medio di 120 mila euro, si rivolge a circa 20 destinatari e ha una durata complessiva di 800 ore. La formazione d’aula e di laboratorio è accompagnata da uno stage che consente ai partecipanti di sperimentare in impresa le competenze acquisite, conoscere gli ambienti lavorativi e comprenderne le dinamiche relazionali. Al termine dei percorsi, previo superamento di un esame, viene rilasciato il Certificato di specializzazione tecnica superiore. I 36 corsi Ifts sono rivolti a giovani e adulti, non occupati o occupati, residenti o domiciliati in Emilia-romagna, che sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. L’accesso è consentito anche a coloro che sono stati ammessi al quinto anno dei percorsi liceali e a coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivamente all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.  
   
   
IN CORSO L´EUREGIO SUMMER CAMP PER RAGAZZI A BOLZANO  
 
Bolzano, 23 luglio 2015 - "Una settimana di incontri", questo il motto dell´edizione 2015 del Summer Camp dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino: 56 ragazzi tra 11 e 14 anni stanno partecipando all´iniziativa all´istituto Rainerum di Bolzano. Venerdì 24 luglio l’assessore provinciale Philipp Achammer incontrerà i giovani dell’Euregio. Dopo le prime due organizzate negli anni scorsi a Novacella, la terza edizione dell´Euregio Summer Camp è in corso dal 19 al 26 luglio all´istituto Rainerum di Bolzano. Il Summer Camp è una settimana in cui 56 ragazzi fra 11 e 14 anni di Alto Adige, Trentino e Tirolo con conoscenza di base della seconda lingua stanno insieme, alternano momenti di studio linguistico di italiano e tedesco alle attività di tempo libero come escursioni, corsi di cucina, sport e attività creative. Sotto lo stesso tetto si scopre e ci si avvicina alla storia e alla cultura dell´Euregio e si acquisiscono competenze linguistiche giocando e divertendosi. Ostacoli, come le barriere linguistiche, si superano condividendo attività comuni e grazie al supporto di insegnanti di madrelingua tedesca e italiana. L´assessore provinciale Philipp Achammer visiterà l´Euregio Summer Camp venerdì 24 luglio alle 9.30 e incontrerà i partecipanti nella sala Don Bosco del Rainerum in via Carducci 7. Informationen: www.Europaregion.info/summercamp  www.Europaregion.info/summercamp    
   
   
LAGUNA ORBETELLO, INTERVENTI EFFICACI E SITUAZIONE IN MIGLIORAMENTO  
 
Firenze 23 luglio 2015 – Sta migliorando lo stato della laguna di Orbetello e funzionano gli interventi a suo tempo programmati. Emerge dagli ultimi monitoraggi e dalla relazione presentata dal biologo Mauro Lenzi, attualmente nel comitato scientifico della laguna, inviata al presidente dello stesso Comitato, Edo Bernini. Dopo aver aperto il canale di Fibbia al flusso delle acque lagunari in uscita, si legge nella relazione, la situazione si è stabilizzata nel bacino di Levante: le aree in stato di qualità accettabile, compatibilmente con le temperature di queste settimane, si stanno allargando da Ansedonia verso le aree centrali, per oltre 350 ettari. Nello stesso tempo, si sta intervenendo con i battelli nel bacino di Ponente della laguna, dove stanno penetrando acque anossiche coinvolgendo un centinaio di ettari, per bloccare sul nascere l´attività del solfato riducente. Tutte le altre masse d´acqua di Ponente sono in ottimo stato ambientale e stanno fuoriuscendo da Fibbia senza compromette la balneazione, come confermato anche dal monitoraggio di Arpat. "La scelta fatta di scaricare a Fibbia - spiega Lenzi nella sua nota - non presentava alternative, primo perché inizialmente era l´unico modo di evitare una moria di 300 tonnellate di pesci accalcati sotto Ansedonia; secondo, perché le carcasse e i prodotti di decomposizione dei pesci morti in prossimità della diga lato Levante, portate in quelle aree dal vento di maestrale, sarebbero usciti in mare defluendo dalla Feniglia lato laguna verso la foce di Ansedonia". Gli uffici della Regione sottolineano che il metodo seguito finora nel piano di gestione triennale della laguna - che ha previsto di lavorare incessantemente nel bacino di Ponente in cui giacevano 44.000 tonnellate di alghe concentrate in 400 ettari - ha fatto sì di riuscire a bloccare in quella parte ogni criticità. La riprova è che, in una situazione eccezionale come questa, con temperature che arrivano a 34 °C, le acque restano trasparenti per la gran parte del bacino e questo anche perché il carico organico dei sedimenti si è ridotto dal 20 al 7 per cento. Allo stesso tempo l´aver agito in maniera tempestiva e coordinata, consentirà fin da subito di mettere in atto gli accorgimenti tecnici volti a garantire le migliori condizioni di balneazione nell´area della Giannella.  
   
   
TOSCANA: VENTO, 3 MILIONI DI EURO AI COMUNI COLPITI DAGLI EVENTI DEL 5 MARZO SCORSO  
 
Firenze 23 luglio 2015 – Sono in arrivo 3 milioni di euro come contributo straordinario in favore dei cittadini dei comuni colpiti dagli eventi del 5 marzo. In conseguenza alle eccezionali avversità atmosferiche che si sono abbattute sulle province di Firenze, Arezzo, Lucca, Livorno, Massa Carrara, Prato, Pisa, Lucca, Pistoia e Grossseto nel marzo scorso, la Regione, dopo aver dichiarato tempestivamente lo stato di emergenza regionale, stanzia adesso i fondi che permetteranno di dare un contributo di solidarietà alle famiglie colpite. Le risorse saranno erogate direttamente ai Comuni destinatari che provvederanno al tempestivo trasferimento alle famiglie, tenuto conto dei parametri che i Comuni stessi hanno individuato per l´assegnazione delle risorse. Sono 1348 i nuclei familiari che avranno diritto al contributo perché corrispondono ai requisiti richiesti e cioè: l´aver subito danni, avere un Isee inferiore ai 36mila euro e un´abitazione abituale e stabile nei comuni interessati dagli eventi. Con questo primo atto la Regione impegna il totale delle risorse pari a 3 milioni di euro e ne assegna il 60%. Il restante 40% sarà erogato dopo la puntuale dichiarazione da parte dei Comuni degli importi necessari a soddisfare le famiglie colpite.  
   
   
PIANIFICAZIONE: VIA A RIFORMA PER VALORIZZARE RETE ECOLOGICA FVG  
 
Trieste, 23 luglio 2015 - La Giunta regionale, sulla base di una relazione presentata dall´assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato le linee guida per la predisposizione del disegno di legge (ddl) sulla conservazione e la valorizzazione della rete ecologica regionale, al fine di consentire la consultazione dei portatori di interessi, che sarà completata entro la fine dell´anno. Alla base del ddl c´è la consapevolezza che il sistema delle aree protette regionali definito con la legge regionale 42 del 1996, pur avendo raggiunto molti degli obiettivi previsti e aver garantito un sistema efficace di tutela e promozione dei territori, risente di una concezione ormai superata che limita gli ulteriori sviluppi e la capacità di affrontare le nuove sfide del presente in virtù, soprattutto, delle sollecitazioni innovative provenienti dalla Strategia nazionale ed europea per la biodiversità. L´assessore Santoro intende completare la redazione del testo del ddl nel 2016 poiché "dopo quasi vent´anni dalla prima legge regionale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale è necessario rimodulare e integrare in un unico strumento normativo organico la regolazione, organizzazione e gestione delle aree naturali protette di cui alla legge quadro 394 del 1991 (parchi e riserve naturali) con quella dei siti della Rete Natura 2000 e delle altre tipologie di aree tutelate regionali (biotopi regionali, aree di collegamento ecologico, parchi comunali e intercomunali, prati stabili)". "Ciò è funzionale - aggiunge - anche alla costituzione di un sistema paesistico capace di supportare funzioni di tipo socioeconomico, percettivo-estetico, turistico-ricreativo, scientifico-culturale". Le linee guida della riforma prevedono: 1) la formazione di una Rete ecologica regionale in attuazione della Strategia Europea per le infrastrutture verdi; 2) la realizzazione del nuovo modello di governance della rete ecologica con estensione della competenza territoriale dei soggetti gestori alla scala ritenuta più adeguata a definire strategie di sistema; 3) la semplificazione delle procedure di approvazione degli strumenti di programmazione, regolamentazione e gestione; 4) la promozione di nuove forme di partecipazione alle decisioni da parte degli Enti locali, degli organi gestori delle aree protette e dei portatori di interessi; 5) la promozione della rete ecologica come infrastruttura di sostegno dello sviluppo compatibile e di certificazione qualitativa del territorio, dando impulso alla massima integrazione tra le risorse naturalistiche e le attività antropiche.  
   
   
ALLUVIONE 2014 IN LIGURIA: RIAPERTI BANDI PER PRESENTAZIONE DOMANDE DI RIMBORSO  
 
Genova, 23 Luglio 2015 - Da giovedì 23 luglio fino a mercoledì 23 settembre, le aziende liguri colpite dall´alluvione dell´autunno dell´anno scorso che non avevano ancora beneficiato degli aiuti economici potranno ripresentare la domanda di rimborso. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi per andare incontro alle molte richieste arrivate. La riapertura dei termini, per aver accesso ai finanziamenti, consentirà a circa 400 aziende che erano rimaste escluse per errori formali, di ripresentare la richiesta. Le agevolazioni previste si riferiscono ai tre bandi attivati con risorse regionali e comunitarie: quello per danni sotto i 40.000 euro, quello per danni superiori ai 40.000 euro e per l´alluvione di novembre 2014. "A questo punto – ha spiegato l´assessore Rixi – con la riapertura dei termini nessuno degli aventi diritti rimarrà escluso, in quanto si procederà d´ufficio all´esame istruttorio delle domande che erano già pervenute alle Camere di Commercio, oltre i termini fissati, e che non erano state istruite, sgravando le imprese dall´onere di dover ripresentare la richiesta".  
   
   
ASSESSORE VENETO PARTECIPA A GRUPPO COORDINAMENTO MAB UNESCO DEL PARCO DEL DELTA DEL PO  
 
Venezia, 23 luglio 2015 - L’assessore regionale al territorio, cultura, parchi e aree protette della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, partecipa, giovedì 23 luglio, al tavolo di coordinamento ‘Mab Unesco del Delta del Po Riserva di Biosfera uomo, natura e sviluppo’, che si terrà al Castello della Mesola (Ferrara). “Man and the Biosphere” (Mab) è un programma che ha lo scopo fondamentale di assicurare per talune aree un equilibrio duraturo tra conservazione della biodiversità, promozione di uno sviluppo sostenibile e salvaguardia dei valori culturali connessi, essenzialmente migliorando il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, creando una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi. In tutto il mondo vi sono attualmente 631 Riserve della Biosfera in 119 paesi, di cui 13 in Italia. Tra queste anche il Parco del Delta del Po, la cui candidatura è stata approvata lo scorso 9 giugno a Parigi. Il Gruppo di coordinamento, nel suo incontro di insediamento, discuterà dei seguenti argomenti: revisione dei risultati della candidatura al programma Mab dell’area del Delta del Po e prossimi step del percorso; formalizzazione della struttura di coordinamento: nomina del gruppo, verifica della necessità di una cabina di regia, struttura di supporto tecnico; condivisione delle specifiche del Piano di azione e degli obiettivi prioritari; definizione della struttura e della composizione dei tavoli di tematici; costituzione tavolo tecnico scientifico.  
   
   
SISMA/EMILIA INCONTRO IERI IN REGIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE PER LA RICOSTRUZIONE  
 
 Bologna, 23 luglio 2015 - Superamento, per i proprietari di abitazioni inagibili con percorso di rientro, delle “fasce di contributo”: verrà corrisposto il regolare canone d’affitto fino a un tetto massimo di 600 euro. Per quanto riguarda invece gli affittuari con percorso di rientro, l’importo del contributo massimo concedibile per il canone di locazione sarà pari alla differenza tra il vecchio e il nuovo canone. Sono alcune delle principali novità (che verranno introdotte nell’ordinanza 20/2015) approvate dal Comitato istituzionale, riunito alla presenza dei sindaci e degli amministratori del cratere, presieduto dal Commissario delegato Stefano Bonaccini e dall’assessore alla Ricostruzione Palma Costi. Dalle prime rilevazioni effettuate con i Comuni, con queste modifiche rientreranno nei parametri oltre il 93% dei richiedenti. Un’altra importante modifica approvata oggi riguarda la possibilità di accedere al contributo per il canone di locazione per coloro che stipulano un contratto anche dopo il termine di scadenza per le domande, che verrà posticipato al 15 settembre. Stessa facoltà verrà prevista per coloro che, attualmente sistemati a titolo gratuito e pertanto beneficiari di contributo per il disagio abitativo, dovessero passare a una soluzione a titolo oneroso. Per quanto riguarda i nuclei ospitati nei Pmar, a oggi sono 362: 124 in meno rispetto al dicembre 2014. Su questi nuclei è in corso un lavoro costante con i Comuni per analizzare e risolvere una per una le diverse situazioni. Nel corso del Comitato sono stati illustrati gli emendamenti al Decreto legge 78/2015, tra cui quelli relativi alla proroga dello stato di emergenza fino al dicembre 2016 e alla modifica dell’articolo 12 sulle Zone franche urbane, così come concordate con i sindaci dei Comuni coinvolti (tra cui Reggiolo, Mirabello, Carpi e Cento). L´incontro è stata l´occasione per fare il punto prima della pausa estiva. Sono stati appena pubblicati i dati relativi all´assegnazione dei contributi per la ricostruzione sul residenziale e delle 3 mila prenotazioni non ancora prenotate a sistema. La stessa cosa a breve sarà fatta per la parte relativa ai contributi alle imprese (qui le prenotazioni non ancora tradotte in domande sono 1.432) nell´ambito di una grande "operazione trasparenza" voluta dalla Regione Emilia-romagna e condivisa con i sindaci.  
   
   
BOLZANO, OZONO: SUPERATA LA SOGLIA DI INFORMAZIONE SUL RENON  
 
Bolzano, 23 luglio 2015 - Con l´aumento della temperatura e dell´insolazione sono tornate a salire le concentra­zioni di ozono. Il Laboratorio provinciale di chimica fisica ha rilevato il 21 luglio il superamento della soglia di informazione di 180 µg/m³ nella stazione di misura del Renon. Lo sforamento della soglia di informazione di 180 µg/m³ nella concentrazione di ozono è stata rilevata sul Renon alle 21 (concentrazione oraria 184 µg/m³). Valori al limite sono stati registrati anche a Laives. Il Laboratorio di chimica fisica dell´Agenzia provinciale per l´ambiente ricorda che le concentrazioni di ozono tipicamente sono più elevate nella conca di Bolzano fino a Merano, in Bassa Atesina, sugli altipiani (Renon, Siusi) e i pendii circostanti. Il caldo e il forte irraggiamento solare fanno aumentare la concentrazione di ozono, che invece diminuisce con la pioggia. Considerate le previsioni del tempo, sottolinea il direttore Luca Verdi, la concentrazione di ozono potrà essere ancora elevata. A persone con problemi all´apparato respiratorio si sconsiglia di fare sforzi all´aperto nelle ore pomeridiane e nelle ore serali. Si possono rilevare i dati attuali (andamenti giornalieri e mensili) delle stazioni di misura sul web all´indirizzo www.Provincia.bz.it/aria  Per ulteriori informazioni: Laboratorio di chimica fisica, tel. 0471/417140.  
   
   
AREE PROTETTE:PROPOSTA ABRUZZESE PER SITI COMUNITARI L´ASSESSORE,APPROVARE SUBITO PIANI SIC PER AVERE RISORSE  
 
Pescara, 23 luglio 2015 - Su iniziativa dell´assessore ai Parchi, Donato Di Matteo, è stata presentata in Giunta una proposta di legge regionale per stabilire le procedure per l´adozione e l´approvazione dei piani di gestione dei siti d´importanza comunitaria (Sic) istituiti in Abruzzo. L´istituzione dei Siti Comunitari è stata definita con decreto emesso dal Ministero dell´Ambiente, d´intesa con la Regioni interessate, dopo che la Commissione europea ha definito l´elenco dei siti proposti (cfr. Art. 3, D.p.r. 8 settembre 1997, n. 357).In base alla norma nazionale non è l´Ente gestore ad approvare il Pgg e le connesse misure regolamentari e azioni di valorizzazione; poteri che sono invece in capo alla Regione, come stabilito dal D.p.r. 357/1997, la mancanza di una normativa regionale di settore era stata evidenziata in più sedi e da molti anni da tutti i comuni ed enti coinvolti. La legge è necessaria inoltre per procedere celermente alla approvazione dei Piani al fine di consentire ai Comuni, agli enti gestori dei Sic e alle aziende agricole di accedere ai finanziamenti europei relativi all´indennità Natura 2000 prevista nella programmazione 2014-2020. I piani di gestione dei Sic, predisposti in seguito ad un bando regionale del Psr 2007-2013 che ha previsto un budget complessivo di ? 3.550.000,00, contemplano non solo misure di conservazione ma anche incentivi nelle aree della Rete europea Natura 2000 per l´applicazione di tecniche agronomiche e forestali compatibili con gli obiettivi di tutela nel rispetto dei principi di sostenibilità economica. L´approvazione di questa proposta di legge costituisce quindi una condizione irrinunciabile per consentire l´accesso alle future risorse europee.  
   
   
INCENDI BOSCHIVI E PUNTURE DI INSETTI; ANCHE PER 2015 ACCORDI REGIONE TOSCANA – VIGILI DEL FUOCO  
 
Perugia, 23 luglio 2015 - Lotta agli incendi boschivi e tutela della salute pubblica contro i rischi derivanti da punture di vespe, api e calabroni: è quanto prevedono due accordi con i vigili del fuoco approvati dalla Giunta regionale dell´Umbria su proposta, rispettivamente, degli assessori all´agricoltura e foreste, Fernanda Cecchini, e alla coesione sociale e welfare, Luca Barberini. "Si tratta – hanno detto gli assessori – di atti che verranno siglati nei prossimi giorni con i soggetti interessati e che confermano i rapporti di proficua collaborazione esistenti da anni fra Regione Umbria e Ministero dell´interno – dipartimento dei vigili del fuoco". "In particolare – ha detto Cecchini – per il 2015 il protocollo operativo per potenziare la lotta agli incendi boschivi potrà contare su 60 mila euro di risorse, aumentabili fino a 130 mila a seguito di ulteriori assegnazioni sul bilancio regionale per attività di antincendi boschivi. Attraverso il protocollo – ha concluso l´assessore – sarà possibile incrementare il potenziale operativo a contrasto degli incendi boschivi grazie al prezioso contributo dei vigili del fuoco, così da garantire maggiore sicurezza ai cittadini". "Le risorse destinate quest´anno dalla convenzione con i vigili del fuoco per l´incolumità pubblica ammontano a 85 mila euro – ha precisato l´assessore Barberini. E´ previsto il potenziamento delle attività di soccorso condotte dai vigili del fuoco soprattutto in situazioni di difficile accesso. Le punture causate da imenotteri aculeati (vespe, calabroni ed api ndr) - ha concluso l´assessore – sono in aumento e rappresentano un problema di sanità pubblica soprattutto per le persone allergiche che possono manifestare sintomi anche gravi".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: INCENDI BOSCHIVI, DAL 24 LUGLIO SCATTA LO STATO DI GRAVE PERICOLOSITÀ DECISO SULLA BASE DELLE PREVISIONI METEO, SARÀ ATTIVO FINO AL 31 AGOSTO. COSA RISCHIA CHI PROVOCA UN INCENDIO. I NUMERI UTILI DA CONTATTARE  
 
Bologna, 23 luglio 2015 - Scatta venerdì 24 luglio in Emilia-romagna lo stato di grave pericolosità per gli incendi di bosco. Lo ha stabilito l´Agenzia regionale di Protezione civile, che ha disposto l´attivazione della fase di preallarme su tutto il territorio regionale, d’intesa con il comando regionale del Corpo forestale dello Stato e la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, sulla base delle previsioni meteo dell’Arpa. Fino al 31 agosto - termine che può essere prorogato o revocato in accordo con Arpa - squadre del Corpo forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e del volontariato di Protezione civile saranno impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi, coordinate dall’Agenzia regionale tramite la Sala operativa unificata permanente; a supporto opereranno funzionari delle Prefetture, delle Province e dei Comuni. La task force regionale antincendi boschivi è uno dei punti di forza del sistema regionale di Protezione civile, che ha messo a punto un modello di intervento basato su procedure e azioni condivise. L’organizzazione degli operatori - Il Corpo forestale dello Stato dispone sul territorio di 18 pattuglie giornaliere di primo avvistamento e di un elicottero con “secchio antiscivolo” nell’aeroporto di Rimini, abilitato alla prevenzione e allo spegnimento; assicura, in caso di incendio boschivo, la presenza di un direttore delle operazioni di spegnimento, cui spetta il compito di dirigere l’intervento dei mezzi aerei e delle squadre a terra. La direzione regionale dei Vigili del Fuoco attiva ogni giorno nove squadre appositamente dedicate all’antincendio boschivo, dislocate presso altrettanti Comandi provinciali; dispone di due elicotteri nell’aeroporto di Bologna. A questi operatori si aggiungono le squadre dell’ordinario dispositivo di soccorso dei Comandi dei Vigili del Fuoco, preposte anche alla gestione degli incendi boschivi che interessano i centri abitati. Sono 57, appartenenti ai nove Coordinamenti provinciali, le squadre di volontari di Protezione civile che operano sul territorio regionale, formate, equipaggiate e impegnate in operazioni di avvistamento, spegnimento e bonifica. La Sala operativa unificata permanente - Dall’1 luglio è attiva tutti i giorni dalle 8 alle 20 la Sala operativa unificata permanente, composta da funzionari esperti della Protezione civile regionale, personale dei Vigili del Fuoco, un funzionario e un operatore del Corpo forestale dello Stato e del Volontariato di Protezione civile. In orario notturno è attivato un servizio di reperibilità continuo e la risposta alle chiamate d’emergenza è garantita dalla centrale operativa regionale del Corpo forestale dello Stato e dalle sale operative dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. Svolge azione di monitoraggio, raccordando le informazioni sul territorio e, in caso di incendi estesi, mobilita uomini e mezzi spostando anche squadre da una provincia all’altra. Se necessario, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile può richiedere l’attivazione dei mezzi aerei del Centro operativo aereo unificato presso il Dipartimento nazionale di Protezione civile, preposti allo spegnimento degli incendi boschivi su tutto il territorio nazionale. Cosa rischia chi provoca un incendio - Durante il periodo di grave pericolosità vige, all’interno delle aree forestali, il divieto assoluto di accensione di qualsiasi fuoco e di qualsiasi strumento che produca fiamme, scintille o braci, come ad esempio i barbecue o i fornelli a gas. Inoltre è vietato accendere fuochi anche di legna o residui vegetali. È proibita la pulizia dei pascoli e dei terreni mediante abbruciamento delle stoppie e sono vietati gli abbruciamenti controllati. Chi, in violazione delle prescrizioni, adotta comportamenti che possono innescare un incendio boschivo rischia sanzioni fino a 10 mila euro. Sotto il profilo penale è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente in maniera dolosa; da 1 a 5 anni, se viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia. Oltre alle sanzioni penali, chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni, che può raggiungere cifre molto elevate. Uniche eccezioni al divieto generale di accensione dei fuochi sono rappresentate - all’esterno delle aree forestali - dalle accensioni di piccoli fuochi per la cottura dei cibi, nell’ambito dei campi scout, all’interno delle aree private cortilive e nelle strutture individuate dagli Enti parchi e dalle Amministrazioni comunali. Presso ogni Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato è presente almeno una squadra specializzata nella ricerca delle cause degli incendi boschivi che effettua indagini e recupera reperti, utilizzando tecniche proprie della polizia scientifica. Il personale del Corpo forestale applica il “Metodo delle evidenze fisiche”, che consente l’individuazione del punto di innesco fondamentale per qualsiasi successiva attività di indagine amministrativa e di polizia giudiziaria, anche a seguito del necessario raccordo con le Procure della Repubblica territorialmente competenti. Numeri utili da contattare - I numeri da contattare in caso di avvistamento di un incendio boschivo sono l’1515 (numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato), l´115 (numero nazionale di pronto intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile), l’8008-41051 (numero verde regionale del Corpo forestale dello Stato). La telefonata è gratuita.  
   
   
INCENDI IN ABRUZZO: SISTEMA HA RISPOSTO BENE A PRIMA ONDATA  
 
L´aquila, 23 luglio 2015 - Ha retto bene la macchina organizzativa della Protezione civile regionale alla prima prova annuale sul fronte dell´anti incendio. I primi dati della stagione estiva sono stati forniti dalla sala operativa della Protezione civile e dall´assessore Mario Mazzocca. Gli incendi più importanti, dove è stato necessario l´ausilio dei mezzi aerei (canadair ed elicottero), hanno interessato il territorio tra i Comuni di Collarmele-gagliano-castelvecchio, Civita d´Antino, Lentella (Ch), Teramo zona magnanella, Campli (Te) e Casoli. Gli ultimi due ancora in atto. Incendi di minore rilevanza hanno interessato i territori di più Comuni abruzzesi tra cui: Paglieta (Ch), Guardiagrele (Ch), L´aquila zona Globo, Elice (Pe), Fara Filiorum Petri (Ch), Pretoro (Ch), Tornimparte (Aq), Atessa (Ch), Teramo (Quartiere Colleatterrato, e contrada Casalena), Crecchio (Te), Crognaleto (Te), Torricella Peligna (Ch), Vasto (Ch) (zona Punta Aderci), Roseto (Ch), Isola del Gran Sasso (Te). Successivamente, sono stati segnalati incendi nei comuni di: Arielli (Ch), Capistrello (Aq), Teramo (Contrada S. Rustico), S. Omero (Te), Penne (Pe), Vasto (c.Da Buonanotte), Casacanditella (Ch). Nelle ultime 48 ore gli incendi hanno interessato le zone di: Pescara (asse attrezzato), Vasto nord, L´aquila zona S. Giacomo, Mosciano S. Angelo (Te), Monteodorisio (Ch), Lanciano (Ch), Pescina zona ospedale. "Intenso - ha spiegato l´assessore alla Protezione civile Mario Mazzocca - è stato il lavoro del personale della sala Operativa regionale di protezione civile in collaborazione con le sale Operative della Forestale e dei Vigili del Fuoco negli ultimi giorni. Le alte temperature hanno infatti agevolato l´innesco di molti incendi boschivi e di interfaccia. A tutti loro ed ai tanti volontari del sistema regionale va il nostro sincero ringraziamento per l´impegno profuso, di elevato livello qualitativo che esperienziale, e per la tenacia con cui hanno saputo fronteggiare le diverse situazioni emergenziali". Oltre 180 uomini sono stati impiegati nelle attività di spegnimento appartenente al personale del C.f.s., dei Vv.f., e delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile regionale. I mezzi aerei hanno effettuato oltre 100 lanci di estinguente. Un elicottero è stato impegnato dell´incendio di uno yacht nel tratto di mare tra Tortoreto e Giulianova, nella giornata di sabato.Grande importanza rivestono in questi contesti le attività di prevenzione mediante bollettini giornalieri a.I.b. Del Centro Funzionale della Regione Abruzzo e l´avvistamento e sorveglianza dei volontari di protezione civile.  
   
   
AMBIENTE: FVG, APPROVATE LINEE GUIDA PER CENTRI DI RIUSO  
 
Trieste, 23 luglio 2015 - Fornire un supporto ai Comuni che intendono realizzare un Centro di riuso sul proprio territorio e facilitarli nella fase costruttiva e gestionale. Ma soprattutto, ridurre i rifiuti riutilizzando beni che, diversamente, sarebbero destinati ai Centri di raccolta. E´ questo l´obiettivo delle "Linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei Centri di riuso", approvate ieri dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Ambiente ed Energia Sara Vito. Si tratta di strutture attrezzate, a carattere comunale o intercomunale, volte a ricevere beni quali mobili, giocattoli, materiali edili, elettrici, informatici, elettrodomestici prima che gli stessi diventino scarti veri e propri. "La diffusione, sul territorio, di questi Centri - ha precisato l´assessore Vito - riveste una duplice valenza: ambientale e sociale. Accanto alla riduzione della produzione dei rifiuti si affianca, infatti, la possibile destinazione dei beni usati per il riutilizzo anche a fini sociali". Le Linee guida, redatte dal Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Direzione centrale ambiente ed energia, offrono un supporto ai Comuni che vogliono dotare il proprio territorio di un Centro di riuso e li agevolano nella fase costruttiva e gestionale, nelle more dell´emanazione della legge di assestamento del bilancio 2015 e del bilancio pluriennale per gli anni 2015-2017, che mette a disposizione dei Comuni interessati contributi per la realizzazione e l´allestimento delle strutture stesse. "E´ già previsto - ha specificato Vito - uno stanziamento di 500.000,00 euro in assestamento, proprio per finanziare i Comuni che faranno domanda per la realizzazione dei Centri di riuso". Il documento approvato tiene conto delle normative europee, che impongono agli Stati membri di adottare misure di prevenzione della produzione dei rifiuti e della normativa italiana che ha inteso disciplinare la gestione dei rifiuti in modo tale che ne derivi preventivamente una loro diminuzione. In particolare, le Linee guida illustrano le caratteristiche e le dotazioni tecniche delle strutture, favorendo l´organizzazione della Rete dei Centri di riuso in modo interconnesso con i Centri di raccolta comunali e intercomunali dei rifiuti urbani e assimilati anche per facilitare la ridistribuzione dei beni in funzione delle esigenze dei cittadini.