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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2012
UN PIANO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL RILANCIO DELL´INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA  
 
Bruxelles, 7 giugno 2012 - Il gruppo Cars 21 ha presentato ieri la sua relazione finale che invita a rapidi progressi e ad avviare azioni concrete su temi centrali come la mobilità elettrica, la sicurezza stradale, i sistemi di trasporto intelligenti, le strategie di accesso ai mercati e il riesame della normativa sulle emissioni di Co2 di autovetture e furgoni. Vengono così ribadite le raccomandazioni formulate dal gruppo Cars 21 nella relazione intermedia del dicembre 2011 (Memo/11/862) ma la relazione finale va ben oltre, delinea una visione organica dell’industria automobilistica nel 2020 e formula ulteriori raccomandazioni. La visione per l’industria automobilistica nel 2020 - La relazione elenca le seguenti caratteristiche essenziali di un’industria automobilistica forte e competitiva, capace di progressi verso una mobilità sostenibile nel 2020, che sono: un settore automobilistico che mantenga la sua importanza strategica di pietra angolare dell’industria e dell’economia Ue e offra posti di lavoro di qualità a milioni dei lavoratori nella Ue; una solida industria manufatturiera di base nella Ue per autoveicoli, che produca una parte importante dei veicoli venduti sul mercato Ue; un’industria automobilistica che usi tecnologie d’avanguardia (pulite, a basso consumo, sicure, silenziose, capaci di collegarsi); un settore che esporti una più ampia gamma di veicoli verso paesi terzi i cui mercati offrano condizioni di concorrenza leale; veicoli nuovi acquistati dai consumatori Ue che siano puliti dal punto di vista della regolamentazione degli scarichi, più efficienti, sicuri e capaci di collegarsi; una gamma di tecnologie di propulsione che pur dominate da tecnologie di combustione avanzate, siano sempre più assistite dall’elettricità. Deve anche aumentare significativamente il numero di veicoli circolanti muniti di sistemi di propulsione basati su concetti alternativi (veicoli elettrici o a celle a combustibile); costruzione di adeguate infrastrutture di ricarica per veicoli a combustibili alternativi, necessarie allo sviluppo di questo mercato; una manodopera nel ramo della fabbricazione, della R&s e della manutenzione istruita e capace di lavorare usando le più svariate tecnologie. Le raccomandazioni di Cars 21 I membri di Cars 21 si impegnano, nei prossimi anni, a rendere effettiva questa transizione nei rispettivi settori di competenza. Uno scenario che diventerà reale attuando le raccomandazioni di Cars 21. Concretamente, attuare le raccomandazioni indicate nella relazione finale di Cars 21 provocherà i seguenti cambiamenti: nella prospettiva del 2020, il motore a combustione interna resterà dominante ma sarà necessario introdurre vari carburanti alternativi (elettricità, idrogeno, biocarburanti, metano, Gpl e altri) per cogliere una serie di obiettivi a carattere politico. Attuando le raccomandazioni, lo sviluppo di infrastrutture alternative sarà sincronizzato sull’evoluzione tecnologica e consentirà la diffusione sul mercato di veicoli funzionanti con i suddetti carburanti alternativi. I veicoli elettrici diverranno un’opzione effettiva per i consumatori europei. Il gruppo riconosce che la ricarica dei veicoli elettrici deve avvenire principalmente a casa/sul lavoro ma occorrono anche infrastrutture di ricarica pubblicamente accessibili. Per garantirne l’interoperabilità in tutta la Ue, sarà necessaria una standardizzazione a livello europeo. La Commissione valuterà perciò l’impatto delle opzioni legislative e delle modalità tecniche affinché siano applicate in tutta la Ue soluzioni pratiche soddisfacenti per la parte “infrastruttura” dell’interfaccia. Veicoli puliti e ad alta efficienza non saranno solo venduti in Europa ma anche prodotti, grazie al sostegno che l’Europa dà alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione in numerose questioni del settore automobilistico e delle future tecnologie critiche. Sarà inoltre varata un’importante iniziativa specifica alle tecnologie di punta (come elettrificazione dei motori a combustione, veicoli ibridi ed elettrici, celle a combustibile, sistemi elettrici ed elettronici) e parallelamente alla continuazione del finanziamento della Bei alle infrastrutture e ai servizi del settore automobilistico. La regolamentazione per ridurre le emissioni di Co2 resta una priorità senza tuttavia influenzare negativamente la competitività dell’industria automobilistica. Per conseguire gli ambiziosi obiettivi nei pertinenti settori politici, il gruppo Cars 21 auspica l’implementazione di un approccio autenticamente integrato. Le misure da prendere saranno proporzionate, efficienti in termini di costo/benefici e di una regolazione migliore/intelligente e tener conto dell’accessibilità dei nuovi veicoli. Gli obiettivi di limitazione delle emissioni di Co2 di autovetture e furgoni fissati per il 2020 sono tecnicamente raggiungibili e continueranno a essere perseguiti. I costi di produzione aumenteranno – soprattutto per le autovetture – ma in misura inferiore a stime precedenti. Gli utenti e la società beneficeranno anche del minor consumo di combustibile. Per raggiungere risultati efficienti in termini di costo/benefici si dovranno introdurre elementi di flessibilità che non dovranno però appannare gli obiettivi. Saranno sviluppati nuovi, più realistici, cicli di prove per la guida e la misurazione del consumo di carburante e delle emissioni, in modo da affrontare i problemi dovuti ai mutamenti climatici e alla qualità dell’aria. Essi saranno completati da misurazioni di controllo delle emissioni dei veicoli in circolazione, in base ad analisi approfondite per ottenere una rapida riduzione delle effettive emissioni inquinanti e contribuire quindi a migliorare la qualità dell’aria. La sicurezza stradale sarà ulteriormente migliorata, grazie a interventi complementari sui veicoli, le infrastrutture e i comportamenti di guida. Combinando misure normative e non, occorre trovare il giusto equilibrio per le politiche da attuare. Alle priorità appartengono: motocicli, sicurezza delle nuove tecnologie (come veicoli elettrici) e tecnologie per migliorare il comportamento degli automobilisti e l’osservanza del codice della strada (dispositivi di limitazione della velocità, sistemi di trasporto intelligenti, “guida ecologica”). La politica commerciale della Ue, intervenendo con strumenti bilaterali e multilaterali, trarrà tutte le conseguenze dall’importanza di mantenere una base industriale forte e competitiva nel settore automobilistico. Grazie a questi due piani d’intervento, saranno affrontate questioni di grande rilievo come l’eliminazione delle barriere tariffarie e non. Anche gli accordi di libero scambio aiuteranno abolire completamente i dazi e a rimuovere le barriere non tariffarie In ogni negoziato commerciale, andrà valutato l’impatto complessivo. L’ue promuoverà la riforma dell’Accordo Unece del 1958, per renderlo più attraente per i mercati terzi. Nell’ambito di questa riforma, sarà opportuno che tutti gli interessati concordino sull’introduzione di un sistema internazionale di omologazione dei veicoli tipo completi. La cooperazione multilaterale a fini normativi nell’ambito dell’Unece sarà completata da una analoga cooperazione bilaterale soprattutto con i paesi emergenti, ma anche con gli Usa, in seno al Consiglio economico transatlantico, e con il Giappone. Piano d’azione in risposta all’attuale congiuntura economica Per portare a termine la trasformazione dell’industria come accennato nella visione per il 2020 e guidare saldamente il settore verso la competitività e una crescita sostenibile, l´Ue dovrà anche di reagire all’attuale congiuntura economica. Sono previste iniziative in questi tre settori: promozione della crescita economica finanziando ricerca e investimenti a livello europeo, necessari allo sviluppo delle tecnologie di propulsione di domani, dei dispositivi di sicurezza e ausiliari e degli strumenti di produzione che saranno richiesti dai mercati, dalle regolamentazioni e dai consumatori futuri. Attuazione di una rigorosa gestione dei costi e delle strutture delle attività industriali applicando i principi di una regolamentazione intelligente, che integri una dettagliata valutazione d’impatto sull’industria, la società e le altre parti interessate, soprattutto per quanto riguarda i costi e i benefici. Devono essere valutati anche gli effetti cumulativi e le modalità effettive di attuazione, prestando particolare attenzione alle specificità delle piccole e medie imprese (Pmi). Sostegno all’internazionalizzazione dell’industria europea per consentire a una gamma più ampia di veicoli assemblati nella Ue di essere esportati, facendo leva su due settori complementari: migliorare l’accesso ai mercati grazie a negoziati commerciali e cooperare con partner internazionali a regolamentazioni e procedure convergenti. Per elaborare e attuare il programma d’azione, le parti interessate devono dar vita a un dialogo settoriale che sia costruttivo per l’industria automobilistica, sui principi del mercato interno e degli interessi generali dell’Europa. Queste iniziative sono ancora in fase di elaborazione, ma un’altra raccomandazione della relazione finale di Cars 21 assume in questo contesto un’importanza fondamentale: la necessità cioè di anticipare il cambiamento. Il gruppo concorda sul fatto che l’anticipazione del cambiamento deve essere totale e rispettare tutti fattori che influenzano la competitività e le prospettive a lungo termine delle imprese. Ciò deve essere valutato attentamente nelle strategie a lungo termine delle imprese, prestando attenti alle competenze delle risorse umane e alla loro disponibilità. Non serve opporre resistenza a una ristrutturazione necessaria: bisogna invece minimizzarne l’impatto sociale seguendo pratiche esemplari largamente riconosciute. Prossime tappe - La Commissione europea ha annunciato l’intenzione di adottare una comunicazione sui risultati del processo Cars 21. La comunicazione indicherà anche i modi con cui la Commissione propone di inserire le raccomandazioni politiche del gruppo nelle proprie politiche. Sarà inoltre istituito il gruppo Car 2020 che si riunirà una volta all’anno per controllare i progressi concreti. La relazione completa sarà pubblicata prossimamente sul sito Web del gruppo Cars 21 http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/automotive/competitiveness-cars21/cars21/index_en.htm    
   
   
FEDERAUTO: DEI 3,5 MILIARDI DI MANCATE ENTRATE 1 MILIARDO ARRIVA DAGLI AUTOVEICOLI  
 
Roma, 7 giugno 2012 - “Dei 3,5 miliardi mancanti secondo il rapporto della Ragioneria generale sulla riduzione degli incassi erariali, 1miliardo è riconducibile al settore dell’automotive”. Lo ha detto  ieri a Milano il vice presidente di Federauto Oreste Ruggeri, nel corso del convegno di Quattroruote. “I dati di ieri sulle entrate fiscali – ha aggiunto Ruggeri – che evidenziano incassi per lo Stato inferiori di 3 miliardi e mezzo rispetto alle attese, sono l’ennesimo segnale di un quadro complessivo che è sempre più a rischio” Per il vice presidente di Federauto, l´associazione che rappresenta i concessionari di auto, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus, di tutti i marchi commercializzati in Italia, “non c’è rigore possibile sui conti se non ci sarà un ritorno alla crescita, in primis sul mercato automobilistico che per ogni unità invenduta porta un minor introito allo Stato di circa 5 mila euro, quantificabile su base annua in una perdita di 3,15 miliardi”. E’ venuto perciò il momento, ha concluso Oreste Ruggeri “di fare scelte coerenti con la situazione di difficoltà che attraversiamo e, per questo, sollecitiamo il Governo ad una attenta valutazione di quanto sta accadendo, perché un fisco vorace non può guidare la ripresa”.  
   
   
LA NUOVA FOCUS INDIVIDUAL: ANCORA PIÙ STILE E PRESTAZIONI PER LA FAMILY CAR FORD  
 
Roma, 7 giugno 2012 – La gamma della nuova Focus si arricchisce di una nuova versione Individual, disponibile sia in versione 5 porte che wagon, che guarda a stile, esclusività e prestazioni grazie a un abbinamento esclusivo di motori dalla generosa cavalleria e da un completo kit estetico che ne sottolinea il carattere sportivo. La Focus Individual è disponibile sia con un brillante motore Ecoboost 1.6 a benzina da ben 180 cavalli, Start&stop di serie e cambio a 6 rapporti, sia in versione diesel Tdci, con un propulsore di cilindrata 2.0 da 163 cavalli. Quest’ultima motorizzazione è disponibile sia con trasmissione manuale a 6 rapporti, sia in abbinamento al cambio automatico Powershift, anch’esso a 6 velocità. All’esterno la Focus Individual comunica immediatamente la propria vocazione prestazionale, grazie a un completo kit estetico che aggiunge le minigonne laterali, un paraurti posteriore sportivo in tinta, e lo spoiler posteriore che prolunga il profilo del tetto. Le pinze freno verniciate ne completano il look dinamico e mostrano immediatamente a chi la osserva che si trova di fronte a una Focus decisamente unica. Chi desidera personalizzare ulteriormente la propria Focus Individual può dotarla anche di esclusivi cerchi in lega da 18”. Gli interni della Focus Individual, disponibili nei colori Black e Cognac, si arricchiscono di ulteriori tocchi di eleganza e rifiniture premium, con sedili in pelle Windsor, pannelli delle porte e braccioli in pelle con logo Individual, nonché di regolazione elettrica a 4 vie del sedile guidatore, e di sedili anteriori riscaldabili. Anche con la nuova versione Individual sono disponibili tutte le tecnologie di sicurezza e assistenza alla guida che hanno valso alla Focus ben quattro riconoscimenti Euro Ncap Advanced Awards, prima e unica vettura ad aver raggiunto questo risultato. Il prezzo di listino della Focus Individual è di 26.500 euro chiavi in mano per la versione 5 porte sia con il motore 1.6 Ecoboost da 180 Cv che il per il 2.0 Tdci da 163 cv.  
   
   
TPL, PRESENTATA LA NUOVA RETE URBANA ED EXTRAURBANA FIORENTINA  
 
 Firenze, 7 giugno 2012 - Gli assessorati ai trasporti di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze hanno presentato la nuova rete del Trasporto pubblico locale che riguarda il territorio fiorentino. Il Progetto stabilisce i chilometri complessivi e le risorse che per la durata di 9 anni saranno messe a disposizione dai vari enti allo scopo di garantire lo svolgimento del servizio Tpl sul lotto urbano e su quelli extraurbani (Mugello-valdisieve e Chianti-valdarno) in vista della gara unica per la gestione del trasporto pubblico in Toscana. I particolari del piano sono stati illustrati questa mattina alla stampa dagli assessori Luca Ceccobao (Regione Toscana), Stefano Giorgetti (Provincia di Firenze) e Massimo Mattei (Comune di Firenze). “Siamo passati da una logica di tagli ad una riforma del trasporto pubblico che porterà maggiori servizi nelle città e una rete più mirata sulle attuali esigenze dei cittadini – ha detto l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – Firenze ha rappresentato la sfida più impegnativa nel disegno di questa nuova rete perché si tratta dell’area con il maggior numero di abitanti e la maggiore complessità delle linee. Grazie ad un lungo lavoro dei tecnici di Regione, Provincia e Comune siamo arrivati ad un buon progetto che dà un servizio equivalente a quello di oggi, ma utilizzando minori risorse. Certo, ci saranno cambiamenti e dovranno crearsi nuove abitudini negli utenti, ma contiamo di offrire loro una rete di trasporto più veloce e senza sovrapposizioni tra mezzi. Oggi solo il 6% dei cittadini usa il bus per andare a lavorare – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo fare in modo che questo dato aumenti e per farlo puntiamo su una rete che viene incontro alle necessità di studenti e lavoratori e sul rinnovamento del parco mezzi, che oggi è obsoleto”. “Si tratta di un progetto che ha dovuto tenere conto del calo del 20% delle risorse rispetto al 2012 - ha spiegato l’assessore provinciale Stefano Giorgetti – La nuova progettazione è suddivisa sul lotto urbano e su quelli extraurbani. Il lotto urbano avrà più km rispetto a quelli percorsi oggi e questo è dovuto al fatto che abbiamo strutturato il lotto urbano per nodi. Ovvero, tutti i bus che arrivano dall’extraurbano, ma anche dalle altre province a livello regionale, si fermeranno in questi nodi cittadini, non percorrendo più la città salvo che nelle ore di punta. Questo chiaramente consente da una parte un risparmio di km e dall’altra un decongestionamento del traffico nelle zone critiche della città. Dal canto nostro, come Provincia ci siamo impegnati a dare una cadenza di interscambio di un bus ogni 3 minuti. Per il lotto urbano viene confermata la previsione di 20 milioni e 690mila chilometri. Per far fronte a queste spese la Regione metterà a disposizione 34 milioni e 50mila euro, mentre 10 milioni e 800mila euro arriveranno dai Comuni. Infine la Provincia si accollerà il costo dell’Iva per 4 milioni e 485mila euro. In merito al lotto extraurbano – ha concluso Giorgetti – abbiamo prestato particolare attenzione al Chianti perché non essendo un’area servita dal treno non è possibile l’integrazione ferro-gomma. Anche qui abbiamo mantenuto circa il 95% delle percorrenze. Questo 5% in meno, tuttavia, non significa meno copertura sulla rete. In realtà abbiamo effettuato un intervento strutturato che ha eliminato le sovrapposizioni di linee. Infine, un vero e sincero ringraziamento va a tutti gli uffici che hanno lavorato fattivamente alla creazione di un progetto in grado di ridurre al minimo i disagi facendo fronte ad un grave taglio di risorse economiche in termini di trasferimenti statali”. “La riforma del trasporto pubblico a Firenze – ha spiegato l’assessore alla mobilità del comune di Firenze Massimo Mattei – doveva partire dalla soluzione di un problema: l’eccessivo appesantimento della zona di Santa Maria Novella, dove si attestavano quasi tutte le linee di autobus. La rete con i 13 nodi scambiatori in accesso alla città risolve questa annosa questione. La necessità di razionalizzare i costi ci ha costretto a ripensare tutto il sistema e, grazie al lavoro dei nostri tecnici, siamo arrivati ad una soluzione che con minori risorse garantisce gli stessi chilometri di rete, tempi di attesa minori e uno scorrimento più veloce dei bus urbani. Alcuni nodi sono già in funzione come per esempio viale Europa o piazzale Montelungo; altri, tra cui Leopolda, Galluzzo e Peretola, lo saranno a breve e comunque contestualmente all’attivazione del progetto complessivo. Altri ancora hanno tempi leggermente più lunghi, come le Due Strade e Villa Costanza. E dove il progetto della rete a nodi prevede l’interscambio con le linee 2 e 3 della tramvia, in attesa della realizzazione e messa in funzione delle due linee tranviarie, sarà potenziato il trasporto pubblico su gomma”. Questi alcuni dati del progetto di rete: Lotti extraurbani: - chilometri complessivi 8.637.000,00, di cui chilometri 438.804 per servizi in economia e chilometri 1.408.803,17 per rete debole. - compartecipazione regionale Euro 11.318.048,70 (binari) più Euro 1.443.642,19 (rete debole) e 658.000 (progetti speciali) - compartecipazione dei Comuni Euro 1.059.707,81 (rete scolastica) più Euro 448.984,84 (rete generale) oltre Iva di legge. - compartecipazione della Provincia: Iva su risorse regionali. Lotto Area Metropolitana - chilometri complessivi 20.693.000 - compartecipazione regionale Euro 34.054.573,63 - compartecipazione dei Comuni Euro 10.920.000 circa, oltre Iva su importo - compartecipazione della Provincia: Iva su compartecipazione regionale, al netto della quota per cui si è obbligato il Comune di Firenze come da accordo di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 224 del 19 marzo 2012.  
   
   
COSTRUTTORI DALLA CINA PER VISITARE IL CANTIERE DELLA CIRCONVALLAZIONE DI MERANO  
 
Bolzano, 7 giugno 2012 - Visita inconsueta il 5 giugno nel cantiere della circonvallazione nordovest di Merano: i tecnici provinciali hanno accolto una delegazione di costruttori della Repubblica popolare cinese, tra cui un rappresentante del Ministero delle infrastrutture. Particolarmente elogiate dai cinesi l´efficienza e l´organizzazione del cantiere. Una delegazione cinese composta da sei esperti nel settore delle costruzioni stradali, guidata dal Direttore generale del Dipartimento strade del Ministero delle infrastrutture di Pechino, Li Hua, sta compiendo un viaggio di studio in Europa per osservare da vicino una serie di cantieri stradali. La delegazione è stata accolta nel cantiere della circonvallazione nordovest di Merano, dove il direttore del Servizio strade provinciale ovest, Günther Kiem, ha illustrato i lavori attualmente in corso per il primo tratto dell´infrastruttura, quello che si sviluppa dalla Mebo attraverso Lagundo e sotto l´areale ferroviario di Merano fino a via Iv novembre. Presumibilmente sarà aperto al traffico nella prossima primavera. L´efficienza e l´organizzazione del cantiere sono state sottolineate dagli ospiti cinesi, "un giudizio che ci ha naturalmente fatto piacere, considerato che sui nostri cantieri puntiamo sull´efficace collaborazione tra tutte le parti coinvolte per garantire una continuità nei lavori nei vari lotti", osserva l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Lasciato il cantiere di Merano la delegazione cinese ha proseguito la ricognizione in Svizzera, dove ha in programma la visita del cantiere del tunnel di base del San Gottardo.