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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2012
SALUTE E ALIMENTAZIONE: MICHELLE OBAMA E PAPERINO DA IMITARE  
 
Venezia - “Una alimentazione corretta ed equilibrata è fondamentale per la crescita e per la salute. Negli Usa questa ovvietà è stata fatta propria dalla stessa Michelle Obama e dalla Disney. Da noi, patria delle produzioni tipiche e di qualità certificata, servirebbe altrettanto impegno”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, saluta l’iniziativa che ha coinvolto in prima persona la stessa First Lady statunitense e una azienda storica i cui personaggi sono tra i più amati dai bambini di tutto il mondo. “Dovremmo agire al più alto livello anche da noi – continua Manzato – tenuto conto che ormai tutte le indagini confermano anche per il nostro Paese i rischi di obesità per grandi e piccini, ingigantiti da stili di vita che sono il contrario della cucina mediterranea e della qualità e salubrità degli alimenti genuini. Forse la pubblicità che fa riferimento all’alimentazione dovrebbe essere meglio disciplinata, soprattutto quella che si riferisce ai bambini; così come l’ipotesi di disincentivare i cosiddetti cibi spazzatura dovrebbe trovare un’applicazione concreta e almeno utile per l’erario, che invece è non di rado impegnato a contrastare gli effetti attraverso il sistema sanitario”. “Le campagne di educazione alimentare si fanno anche da noi, ma si traducono troppo spesso in spot sporadici o in iniziative – dice ancora Manzato – cui rischia di mancare la necessaria continuità e persistenza. E pensare che da noi educare alla salute significa anche promuovere le nostre produzioni certificate, la biodiversità, le qualità del territorio, le tradizioni, con effetti positivi sul reddito delle aziende agricole, sull’immagine del made in Italy e sul futuro di noi e dei nostri figli”.  
   
   
FARE IMPRESA IN AGRICOLTURA: LA CARICA DEI 634 GIOVANI TOSCANI CHE INVESTONO IN CAMPAGNA  
 
 Firenze – 634 domande per un importo complessivo di investimenti di oltre 112 milioni di euro a fronte di finanziamenti della Regione Toscana di quasi 50 milioni di euro. Questa la risposta dei giovani toscani al bando della Regione per l’insediamento di nuove aziende agricole. Il 34% dei giovani che hanno fatto domanda sono di età compresa fra i 18 e i 25 anni, il 30% hanno fra i 26 e i 32 anni, il 36% fra i 33 e i 39 anni. Il 66% sono maschi, il 34 % sono donne. Un terzo ha meno di 25 anni. Passo avanti per il ricambio generazionale - Un risultato straordinario, che testimonia la voglia dei giovani toscani di fare impresa e di fare impresa in agricoltura. Un passo avanti incoraggiante nella direzione del ricambio generazionale, indispensabile in una regione come la Toscana, dove attualmente soltanto l’8,63% delle aziende agricole è gestito da under 40, mentre il restante 91,37% è gestito da persone che hanno superato i 40 anni e ben il 47,6% da ultrasessantacinquenni. Il dato è riferito ad un campione significativo di aziende (61.200) individuate da Artea, l’agenzia per i pagamenti in agricoltura della Toscana, su un totale di 75.459 aziende risultanti all’ultimo censimento Istat del 2011. L’incontro con il presidente Rossi e l’assessore Salvadori all’istituto degli Innocenti - Oggi, nella sede dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata a Firenze, il presidente della Regione, Enrico Rossi e l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, hanno incontrato i 634 giovani che hanno partecipato al bando nell’ambito del progetto Giovanisì varato dalla Regione Toscana. Fino a 40 mila euro a fondo perduto. Fino a 130 mila per investimenti - Il pacchetto giovani consente di accedere a più misure del Psr, il programma di sviluppo rurale, avendo la certezza del finanziamento e consente quindi di sviluppare un progetto di investimento molto ampio. Oggi infatti per i giovani che vogliono fare gli agricoltori c’è la possibilità di ricevere il premio di “primo in sediamento”, che è a fondo perduto e va da 20mila a 40 mila euro a seconda degli investimenti previsti, ma anche contributi sulle spese effettuate che vanno dal 20% al 60 % sugli investimenti ammessi a finanziamento. L’importo minimo degli investimenti ammessi a finanziamento non può essere inferiore a 70.000 euro. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le misure attivate per beneficiario, escluso il premio per primo insediamento, non può essere superiore a 130.000 euro. Una volta realizzato il piano aziendale ed ultimate le spese e gli investimenti il giovane che ha ricevuto i fondi dovrà presentare una relazione finale con gli obiettivi conseguiti, la rendicontazione delle spese e gli investimenti effettuati grazie ai fondi ricevuti. La Regione raddoppia il plafond: ora si sfiorano i 50 milioni - Il numero complessivo di domande per i fondi del “Pacchetto giovani “alla data di scadenza del bando (31/03/2012) è stato di 634 per un ammontare globale di contributi richiesti comprensivi di premio di primo insediamento per euro 71 milioni 84 mila 705 euro a fronte di risorse stanziate in un primo momento per euro 28 milioni e 960 mila . Di fronte alla grande richiesta e alla grande voglia di investire dei giovani toscani la Giunta Regionale ha deciso di aggiungere ulteriori risorse a quelle già stanziate. Nell’ultima riunione di giunta sono stati stanziati ulteriori 21 milioni di euro, portando il totale a 49 milioni e 960 mila. Secondo i calcoli la somma stanziata consentirà di finanziare almeno il 75% della domande pervenute. Tenendo conto del numero di domande, attualmente in fase di istruttoria, che non risulteranno finanziabili e una fisiologica percentuale di abbandono, la somma stanziata consentirà presumibilmente di coprire la quasi totalità delle domande ammesse a finanziamento. Investimenti per più di 100 milioni. Metà per ammodernare le aziende - I contributi richiesti attiveranno investimenti per oltre 112 milioni, il 49% per ammodernamento delle aziende agricole e per il 20% sulla diversificazione in attività non agricole. Il premio di primo insediamento (dai 20 mila ai 40 mila euro) sarà erogato non appena completata l’istruttoria e rappresenta la risorsa finanziaria che servirà per iniziare a sostenere le spese previste per gli investimenti. Per le misure ad investimento i giovani potranno chiedere inoltre l’anticipo del 50% del contributo ammesso per finanziare il proprio progetto d’impresa. Fidi Toscana offre inoltre la garanzia per accedere al credito bancario. La ripartizione delle risorse per provincia. Grosseto, Siena e Arezzo in testa - Nella tabella la ripartizione dei fondi nelle province toscane. Grosseto, Siena e Arezzo sono state le province dove sono maggiori le domande di giovani che vogliono investire in campagna.
Enti Totale Risorse per ente
Arezzo 7.088.150
Firenze 5.333.650
Grosseto 9.347.300
Livorno 2.288.250
Lucca 4.174.050
Massa 3.065.600
Pisa 4.278.800
Pistoia 6.162.600
Prato 513.350
Siena 7.708.250
Totale 49.960.000
 
   
   
ROSSI AI GIOVANI AGRICOLTORI: “LA TOSCANA NON ESISTEREBBE SENZA AGRICOLTURA”  
 
Firenze – “E’ bello essere qui, in tanti, con voi che avete fatto domanda per fare impresa in agricoltura. Quando ho visto oltre 600 domande ho letto la vostra voglia di fare impresa”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ai 634 giovani toscani che hanno risposto “sì” al bando per la creazione di nuove imprese in agricoltura, riuniti oggi nella sede dell’Istituto degli Innocenti a Firenze. “Questo – ha proseguito Rossi – vuol dire che non ci arrendiamo, che noi vogliamo l’economia vera, non quella dettata dalle borse, dove il denaro produce denaro e dove il prezzo del grano è fissato da una borsa che non si sa dov’è e mette sul lastrico popoli interi.” Rossi, riconfermando l’impegno della Regione anche per il futuro, ha sottolineato il ruolo polifunzionale dell’agricoltura in Toscana. “L’agricoltura in Toscana è fondamentale, traccia il profilo stesso della regione, mantiene un paesaggio unico al mondo, serve a contrastare i cambiamenti climatici, serve sopratutto per mangiare qui i prodotti del nostro territorio.” E su quest’ultimo punto il presidente ha annunciato imminenti iniziative della Regione per valorizzare le produzioni locali e la filiera corta e favorirne lo sbocco sul mercato. Il presidente ha dedicato una battuta anche alla politica agricola dell’Unione Europea. “Sono fiducioso che dal Parlamento europeo uscirà una proposta equilibrata. Pensare che c’era anche chi sosteneva che si dovesse smettere di dare finanziamenti all’agricoltura; io la penso diversamente. L’europa senza l’agricoltura non sarebbe quello che è, e la Toscana pensate che disastro sarebbe senza l’agricoltura”. Infine Rossi ha detto: “Due cose mi fanno ben sperare. Una di queste siete voi, significa che ci sono persone giovani sulle quali puntare per il ricambio generazionale, che hanno testa sulle spalle e voglia di investire. L’altra sono le persone immigrate, che sono venute qua per lavorare e che lavorano anche in agricoltura. Dobbiamo impegnarci perché diventino presto italiani e toscani. Sono queste le energie fresche sulle quali possiamo puntare per il futuro”.  
   
   
ALBERGATORI VENETI ACQUISTANO 8 TONNELLATE PARMIGIANO DA ZONE TERREMOTATE. IL PLAUSO DI ZAIA  
 
Venezia - “Voglio ringraziare gli albergatori dei nostri litorali di Jesolo, Caorle e Bibione. Mi auguro che il loro esempio venga seguito anche da altri, perché questo è il momento di una solidarietà vera, che deve vederci a fianco di quanti sono stati più colpiti dal terremoto”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia commenta la notizia dell’acquisto di 8 tonnellate di Parmigiano Reggiano Dop nei caseifici emiliani danneggiati dal sisma da parte degli imprenditori dell’ospitalità veneta, che hanno risposto positivamente e concretamente all’invito dei rispettivi Consorzi di Promozione Turistiche e all’appello di Coldiretti. “E’ un momento drammatico per le zone colpite, tra le quali anche alcune aree del Veneto – ha ribadito Zaia – e un’azione come questa rappresenta un sostegno immediato ad un settore di qualità certificata colpito da un evento che non ha precedenti e che in molti casi è impossibilitato a proseguire nelle normali operazioni di stagionatura e stoccaggio di un prodotto di grande valore. Lo sforzo per il rilancio dell’economia disastrata parte anche da qui, da una solidarietà che fa bene a tutti e che mantiene alto il “Made in Italy” e le produzioni agricole tipiche e di qualità nel loro complesso”.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA IMPEGNATA SUL CREDITO. PRESTO PROPOSTA SU PROPRIETÀ PUBBLICHE  
 
Firenze – Dopo il presidente della Regione, anche l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, ha riconfermato l’impegno a fianco dei giovani che intendono fare impresa in agricoltura. In particolare su un tema, quello del credito, sul quale l’intervento della Regione era stato richiesto dai rappresentanti della associazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura). “Nei prossimi giorni ci inconteremo con le banche per questi temi. In particolare saranno due le questioni sul tavolo: come sostenere i 112 milioni di investimenti che si attivano con questo bando e come supportare il reimpianto dei vigneti, per il quale la Regione investe 20 milioni di euro che serviranno a lanciare investimenti per 200 milioni. Con queste due misure, giovani agricoltori e reimpianto vigneti, si arriva ad un totale di investimenti di quasi 200 milioni”. Salvadori ha ribadito come l’agricoltura possa essere “motore vero di sviluppo, non solo l’emozione di un paesaggio.” Ed ai giovani ha ripetuto: “Non siete e non sarete cittadini di serie B”. In tema di riordino fondiario l’assessore all’agricoltura ha annunciato l’imminente presentazione di una proposta per l’utilizzo dei 120 mila ettari di terreno di proprietà della Regione ed ha ribadito il suo impegno per la definizione di “imprenditore agricolo attivo” su cui concentrare le risorse pubbliche. “In Toscana – ha detto – sono 17 mila gli imprenditori agricoli attivi, contro i 71 mila che dice l’Istat. Dobbiamo avere il coraggio di compiere la scelta di concentrare su di loro le risorse pubbliche.” Infine sui 634 giovani che oggi erano presenti all’Istituto degli Innocenti e che hanno fatto domanda per impiantare un’impresa agricola. “Solo il 15% di chi ha fatto domanda – ha detto Salvadori – ha compiuto studi nelle materie dell’agricoltura. Questo è un dato significativo.”  
   
   
“MERCATO CONTADINO DI CAMPAGNA AMICA” A CAVALESE  
 
Nel centro di Cavalese, in una delle storiche piazze della Magnifica Comunità di Fiemme, è stato inaugurato ieri mattina il primo mercato contadino interregionale e di montagna di Campagna Amica. Una vera e propria festa di paese, con musica, costumi tradizionali, rappresentanti delle istituzioni locali e provinciali. Protagonisti assoluti però, sono stati i produttori: circa una decina di banchetti con prodotti di ortofrutticoltura e rappresentanti del settore zootecnico bovino, ovi-caprino, avicolo, apicoltura, produzioni biologiche, piante officinali, piccoli frutti e del settore itticolo. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Cavalese, con l’assessore all’ambiente e al territorio Sergio Finato, in collaborazione con gli assessori all’agricoltura e foreste Piero Delladio e con quello al turismo e al commercio Maria Elena Gianmoena. L’obiettivo: promuovere il commercio ed il turismo locale, ma soprattutto dare sostegno ai contadini che con le loro produzioni rappresentano il vero valore aggiunto dell’economia di montagna. Presente all´evento anche l´assessore provinciale al turismo e agricoltura Tiziano Mellarini. Il mercato contadino di Piazza Ress si è voluto dare anche un significato culturale, organizzando accanto alle bancarelle, eventi collaterali come degustazioni, fattorie didattiche con gli animali da cortile per i bambini, momenti musicali (fisarmoniche), laboratori del gusto, anche per creare momenti di relazione, di informazione su una corretta alimentazione, ma soprattutto per dare una carta d´identità al paese, autentica, cosa sempre più richiesta anche dagli ospiti. Durante l’inaugurazione, il Gruppo Donne Impresa Coldiretti ha organizzato un percorso formativo tra le bancarelle dedicato agli studenti che hanno potuto apprendere, direttamente dagli agricoltori e dagli allevatori, i segreti delle lavorazioni e delle produzioni. Ancora una volta, l’agricoltura, settore che sta attraversando un momento di particolare difficoltà, dimostra così di sapersi innovare partendo proprio dalle origini. Questa del Mercato Contadino è un’iniziativa che non vuole riproporre le stesse cose del passato ma vuole recuperare il significato e i valori di una volta, declinandoli in modo moderno e lungimirante, perché essi rappresentano i pilastri su cui vengono gettate le solide basi di una comunità. La Coldiretti che gestisce i mercati di Campagna Amica, per voce del suo presidente regionale Gabriele Calliari ha rinnovato il suo impegno costruttivo nel rilanciare l’agricoltura anche attraverso questi progetti, non certo piangendosi addosso ma impegnandosi in battaglie concrete come quella per l’etichettatura dei prodotti. Essendo il mercato Contadino di Cavalese il primo interregionale per la presenza di operatori provenienti anche dalla provincia di Bolzano, all’inaugurazione è intervenuta la presidente del consiglio regionale del Trentino – Alto Adige, Rosa Thaler: “Questo progetto è la risposta ad una società moderna che chiede sempre di più che i prodotti abbiano una “faccia” e dei quali viene prediletta la stagionalità a favore della qualità e del risparmio”. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dall’assessore provinciale al turismo e all’agricoltura Tiziano Mellarini: ““Un lavoro che può godere così della giusta visibilità, il lavoro di operatori eroici che coltivano la terra ´in silenzio´ e presentano il loro prodotto esattamente come il consumatore oggi richiede. A questi operatori - ha aggiunto l’assessore Mellarini - auguro anche e soprattutto un giusto ritorno economico”.  
   
   
“EMERGENZA NUTRIE” IN VENETO: INCONTRO IN PREFETTURA A VERONA. SONO SEMPRE DI PIU’, ERODONO LE SPONDE E AGGRAVANO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. SERVE UN PIANO PER RIDURNE IL NUMERO  
 
Venezia - Il problema delle nutrie, grossi roditori presenti in numero sempre maggiore lungo i corsi d’acqua del Veneto, costituisce un rischio sempre maggiore per la compattezza e la stabilità degli argini, e va affrontato con un’azione coordinata di tutti i soggetti istituzionali interessati che porti ad una strategia concordata per la riduzione del loro numero. Il tema è stato al centro di un incontro, tenutosi ieri in Prefettura a Verona, presenti il Prefetto Perla Stancari, anche nella sua veste di Commissario per l’alluvione, l’assessore regionale alla protezione civile Daniele Stival, rappresentanti della Provincia, dei Comuni, dei Consorzi di Bonifica, del Genio Civile e delle Ulss per la loro competenza in materia veterinaria. “Si tratta – ha sottolineato Stival - di un problema che sta diventando emergenza, soprattutto sul piano della difesa idraulica. I profondi scavi che questi animali fanno lungo le sponde dei corsi d’acqua ne causano un forte indebolimento, un’erosione costante che diviene fattore di grande rischio. Non a caso – ha aggiunto Stival – questo primo incontro si è tenuto nella sede del Commissario per l’Alluvione Stancari, che ringrazio per la disponibilità e per l’attenzione che ha posto a questo rilevante problema”. Incontri come quello di oggi verranno a breve organizzati in tutte le province del Veneto per creare un ampio coordinamento istituzionale e tecnico che coinvolga tutto il territorio regionale e che porti alla definizione concertata delle azioni da intraprendere. “L’obiettivo – precisa Stival – è quello di arrivare ad un piano di controllo e di riduzione del numero di tali animali estremamente coordinato e operativo, perché la compattezza e la stabilità delle sponde dei corsi d’acqua è un aspetto di certo non secondario per evitare possibili nuove catastrofi”. “Non dimentichiamo inoltre – conclude Stival – che le nutrie arrecano grave danno anche alle attività agricole, essendo erbivori voracissimi di produzioni orticole, di frumento, mais e coltivazioni varie”.  
   
   
PESCA:FEDERCOOPESCA, DIFESA CATANIA AGRICOLTORI VALE ANCHE PER PESCATORI  
 
“Apprezziamo l’intervento che il ministro Catania ha fatto per ribadire il ruolo di difensori dell’ambiente svolto dagli agricoltori, perché questo è vero anche per i pescatori”. Lo afferma Massimo Coccia presidente Federcoopesca-confcooperative in merito a quanto sostenuto dal ministro nel corso del Consiglio informale dei ministri europei di agricoltura e pesca, che si è tenuto ieri in Danimarca. “Il tema al centro del confronto era l’agricoltura ma le affermazioni del ministro sono applicabili in pieno anche nella pesca”. In particolare l’associazione concorda con Catania sul fatto che “la prima politica ambientale da perseguire sia quella di mantenere sul territorio gli operatori del settore, agricoltori e pescatori, e per farlo è necessario assicurare una redditività adeguata alle imprese” . Secondo l’associazione dovrebbero essere questo il principio cardine della riforma della Politica comune della Pesca. Per la Federcoopesca oltre a sostenere gli imprenditori, è necessario non perdere “Il patrimonio culturale e socio-economico legato alla pesca. In questa ottica è fondamentale puntare sulla qualità e sulla riconoscibilità delle produzioni nazionali. I consumatori devono poter effettuare scelte consapevoli quando acquistano un prodotto ittico. L’unico elemento distintivo non può essere quello del prezzo”.  
   
   
SI SVOLGERÀ A COSENZA E A REGGIO L’EDIZIONE 2012 DE “LE PIAZZE DEL BIO”  
 
Venerdì otto giugno l’appuntamento è a Cosenza in Piazza dei Bruzi, sabato nove Giugno a Reggio Calabria in Piazza Castello. L’orario: dalle 9.00 alle 22.00. L’evento, promosso dal Dipartimento regionale all’agricoltura, nell’ambito del programma di azione nazionale per l’agricoltura e dei prodotti biologici per l’anno 2008-2009-progetto “Bioesploriamo in Calabria”, oltre a portare nelle due piazze le eccellenze calabresi come olio, vino, salumi, formaggi e miele, che potranno essere degustati e acquistati direttamente dai produttori, prevede una giornata ricca di eventi, con attività ludiche e didattiche per bambini, spettacoli folkloristici e teatrali. Nelle piazze saranno presenti le associazioni di categoria, le organizzazioni professionali, gli organismi di controllo, il Parco nazionale della Sila, il Parco nazionale dell’Aspromonte e il Corpo forestale dello Stato. Il Dipartimento ha riservato anche un’area istituzionale, affidando all’Arssa (agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura) l´organizzazione di degustazioni guidate di formaggi, miele e olio biologici “perché riteniamo – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra - che la promozione da parte delle enti regionali sia di fondamentale importanza per aumentare la conoscenza del cittadino consumatore sull’agricoltura biologica”. Secondo Trematerra “la domanda sempre più attenta e sensibile dei consumatori rappresenta un volano per la diffusione di un modello che, se poteva definirsi elitario in passato, oggi è adottato da numerosi produttori come strategia per competere in un mercato sempre più globalizzato, consentendo, nel contempo, di rispettare l’ambiente, la salute dei lavoratori e dei consumatori e il benessere degli animali. Oggi l’agricoltura biologica calabrese – ha evidenziato ancora l’assessore – riveste una rilevanza di primo piano nell’ambito del panorama agricolo italiano. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Politiche agricole, relativamente alla distribuzione degli operatori sul territorio nazionale, la Calabria risulta essere, dopo la Sicilia, tra le regioni con maggiore presenza di aziende agricole biologiche. Rispetto ai dati del 2009, si rileva, a livello nazionale, una riduzione complessiva dell’1,7 % del numero di operatori, ad eccezione della Calabria in cui, invece, il trend risulta positivo. Infatti, con i suoi 6.749 produttori biologici, la Calabria ha visto un incremento di crescita del 3% che conferma l’impegno della Regione e del Dipartimento Agricoltura nell’ambito dello sviluppo rurale nella sua forma più eccellente: l’agricoltura biologica. Il Dipartimento agricoltura – ha ribadito infine Trematerra - attraverso eventi come ‘Le Piazze del Bio’ ribadisce il suo impegno a migliorare ed aumentare le scelte consapevoli e sostenibili dei cittadini, considerando che la sovranità alimentare è il diritto dei popoli a un cibo salubre, culturalmente appropriato, prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici”.  
   
   
CONSORZI, DALLA BONIFICA AL NUOVO RUOLO PER LA DIFESA DEL SUOLO  
 
Milano - Sicurezza dell´ambiente e tutela e valorizzazione del paesaggio, del territorio e della produzione agricola. Queste le "sfide" su cui i consorzi di bonifica, in fase di profonda riorganizzazione, saranno chiamati a lavorare in una regione "d´acqua", qual è la Lombardia, con i suoi numerosi reticoli idrografici. Se ne è parlato nel corso di un convegno, a cui hanno partecipato gli assessori regionali al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, all´Agricoltura Giulio De Capitani e alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari. Nuove esigenze produttive, ambientali e di salvaguardia, ma anche di promozione del turismo - è il caso delle piste ciclabili realizzate e in corso di realizzazione sulle alzaie dei canali e della riqualificazione dei manufatti consortili ai fini culturali - hanno spinto Regione Lombardia a ripensare le politiche dei consorzi: ai compiti tradizionali della bonifica si sono aggiunti quelli della difesa del suolo e della valorizzazione del paesaggio. Da 20 A 12 Entro Fine 2012 - Il riordino dovrà concludersi entro la fine del 2012: i consorzi di bonifica passeranno, attraverso accorpamenti e fusioni, da 20 a 12, nell´ottica del principio di arrivare ad avere un solo Consorzio di bonifica di primo grado per comprensorio, con natura di ente pubblico economico a carattere associativo, salvo che per il comprensorio dell´associazione Est Sesia e del Consorzio Valle del Ticino, nel quale l´associazione assumerà anche le funzioni del consorzio. Così facendo si agisce nell´ottica di una riduzione dei costi della pubblica amministrazione, migliorando allo stesso tempo, la gestione del sistema irriguo per quanto riguarda il controllo del reticolo consortile. Meno Costi E Ulteriore Impegno Per Difesa Suolo - "Anziché sopprimerli - ha detto l´assessore Belotti, riferendosi ai consorzi -, li abbiamo rilanciati, investendoli di nuove competenze e responsabilità, nell´ottica identitaria della valorizzazione del territorio". "Grazie al riordino, infatti, - prosegue l´assessore al Territorio - la difesa del suolo e del sistema idrografico sarà garantita da soggetti consolidati sul territorio, attivi in alcuni casi da più di un secolo". "Più incisività nell´azione - ha aggiunto - e maggior chiarezza sui loro compiti. Stiamo pensando, a questo proposito, di aggiungere alla denominazione attuale di ´consorzi di bonifica´ le parole ´e di difesa idraulica´, nome che permetterebbe agli utenti pagatori di meglio comprendere la destinazione dei canoni che vengono richiesti loro". "Per quanto riguarda la fase di riordino - ha ricordato Belotti - con la delibera del Regolamento elettorale si completa la regolamentazione necessaria all´espletamento delle elezioni, che devono avvenire entro l´anno. I successivi provvedimenti saranno quelli della verifica delle ´ricognizioni´ dello stato patrimoniale e del personale dei singoli consorzi che vanno nella direzione della semplificazione già avviata per gli enti del sistema allargato di Regione Lombardia". Viene maggiormente sancito il rapporto tra i consorzi e gli Enti locali, un rapporto in cui i consorzi stessi diventano gli attori principali nelle zone di pianura per l´individuazione, la gestione e la manutenzione anche del reticolo comunale. "Al tradizionale compito consortile di supporto all´agricoltura - ha detto l´assessore De Capitani - si aggiungerà un nuovo impegno per valorizzare a 360 gradi il patrimonio di eccellenze ambientali, agricole e paesaggistiche del nostro territorio. A questo proposito, ricordo che taluni consorzi svolgono già le azioni più diverse quali ad esempio il Consorzio ex Ticino Villoresi, impegnato nella realizzazione del progetto ´Via d´acqua´, elemento fondamentale per Expo 2015". "L´allargamento dei compiti tradizionali dei consorzi - ha dichiarato l´assessore Maccari - è in linea con il rinnovamento del nostro modello organizzativo e va nella direzione del raggiungimento di obiettivi di efficacia, efficienza e sburocratizzazione dell´azione degli Enti del sistema regionale allargato. Riorganizzazione che abbiamo voluto mettere a punto per riconfermare il ruolo e il lavoro che i consorzi di bonifica hanno svolto nel corso di decenni". Entro Dicembre 2012 I Nuovi Soggetti Consortili - Con l´approvazione delle ricognizioni i nuovi 12 comprensori diventeranno efficaci e verranno sciolti i vecchi Consigli di amministrazione. A seguire, saranno indette le elezioni dei relativi Consigli di amministrazione - la Giunta regionale si appresta a varare il Regolamento elettorale - e saranno redatti i nuovi Statuti consortili, che potranno prevedere la suddivisione dei "comprensori in Distretti territoriali" con funzioni elettorale e gestionale-amministrativa - fatta salva l´unicità del bilancio, della pianificazione e della programmazione del consorzio di appartenenza (sono considerati in ogni caso "Distretti" i territori riferiti ai Consorzi di miglioramento fondiario di secondo grado). L´obiettivo è avere, entro dicembre 2012, nuovi presidenti e Consigli di amministrazione di tutti i soggetti consortili. Da segnalare, infine, che sia Anbi (Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari) che Urbim (Unione regionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari per la Lombardia) si sono complimentate per l´innovazione proposta da Regione Lombardia e la contestuale accelerazione nella definizione dei nuovi soggetti consortili, apprezzando inoltre la fattiva collaborazione sussidiaria tra consorzi e comuni nell´ottica di un adeguamento consortile europeo.  
   
   
IMU: PER AGRICOLTORI SICILIANI TASSA INIQUA E DEVASTANTE  
 
Palermo - "Forse lo Stato avra´ la possibilita´ di risanare le sue casse, ma gli agricoltori non hanno piu´ ossigeno e, se dovranno pagare anche l´Imu crolleranno definitamente". Francesco Aiello, assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, dichiara inoltre di aderire a tutte le campagne di mobilitazione contro "una tassa che il governo nazionale fa intendere come locale, ma che di municipale non ha nulla, visto che gli introiti saranno destinati allo Stato". Poi incalza "Mi faro´ promotore con le altre Regioni meridionali dell´azzeramento. Perche´ l´Imu non ha nulla di etico. Se le aziende fossero sane e con bilanci in positivo, non avrei nulla da eccepire. Ma, in in momento di crisi, cosi´ forte del settore, come puo´ pensare il governo centrale di far pagare centinaia e migliaia di euro alle aziende agricole? La tassazione li metterebbe definitivamente in ginocchio e ne decreterebbe la chiusura dell´attivita´". "L´impatto dell´Imu in agricoltura - sottolinea l´assessore sarebbe devastante. Spero che il governo nazionale non insista su questa strada perche´ la Sicilia, accanto agli agricoltori e alle sue rappresentanze sindacali, sara´ in prima linea nella sua offensiva".  
   
   
DAL VENETO 4 MILIONI PER SOSTENERE RITIRO DA ATTIVITÀ PICCOLA PESCA  
 
Venezia - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, ha formalizzato la sua posizione favorevole a destinare 4 milioni di euro per sostenere l’arresto definitivo dell’attività di piccola pesca, come supporto alla riorganizzazione del sistema peschereccio Alto Adriatico. Le risorse finanziarie saranno reperite spostandole da altre misure del Programma operativo europeo per la pesca (“Investimenti a bordo” e “Piccola pesca costiera”). “Il provvedimento – ha spiegato Manzato – è finalizzato all’avvio delle procedure volte alla predisposizione di un bando ministeriale “straordinario” per la “rottamazione” delle piccole imbarcazioni da pesca del Veneto, finora rimaste escluse da analoghe iniziative. Una simile iniziativa – ha aggiunto – si inserisce nella pesante situazione di crisi del settore e punta a ridurne gli impatti negativi sul delicato tessuto socio-economico che caratterizza le realtà territoriali la cui economia è connessa all’attività peschereccia. Va ricordato che la piccola pesca costiera è quella che ha subito il maggiore impatto negativo dai vincoli imposti dalla nuova politica europea di settore. La rottamazione, ovvero la possibilità di accedere ai contributi europei per l’arresto definitivo dell’attività con la demolizione dell’imbarcazione, risponde inoltre ad una precisa e pressante richiesta più volte ribadita dalle associazioni professionali di categoria della regione. Le modalità di attuazione sono state approfondite in più incontri con lo stesso ministro Mario Catania”. Sul provvedimento di giunta si era espressa favorevolmente la competente Commissione consiliare, prevedendo alcune modifiche alla proposta originaria che sono state totalmente recepite.  
   
   
SARDEGNA: DISPOSIZIONI SULLA PESCA DEL CORALLO PER L’ANNO 2012  
 
Sono state modificate le disposizioni sulla pesca del corallo nelle acque territoriali della Sardegna approvate il 21 maggio 2005. In particolare le nuove disposizioni stabiliscono che: - le imbarcazioni utilizzate come unità di appoggio, devono essere dotate di apposita licenza ministeriale che ne abilita l’utilizzo per l’esercizio della pesca in uno o più compartimenti marittimi della Regione Sardegna; le unità di appoggio devono essere attrezzate con tutte le dotazioni di bordo necessarie a garantire la sicurezza dei pescatori di corallo, così come appositamente certificato dal piano di sicurezza sul lavoro, tale documentazione deve essere presentata unitamente alla richiesta di autorizzazione; - in via sperimentale durante la stagione di prelievo 2012, è consentita la detenzione e l’utilizzo di R.o.v. (Remotely Operated Vehicles) per la ricerca dei banchi di corallo esclusivamente nell’ambito dell’attuazione di progetti di ricerca cui partecipano le università della Sardegna. Solo in presenza di osservatori a bordo appositamente individuati nell’ambito di tali progetti e previa comunicazione all’autorità marittima competente. Gli operatori interessati sono tenuti ad indicare nel modulo appositamente predisposto (allegato C) l’interesse a partecipare a tale sperimentazione; -le operazioni di sbarco del prodotto prelevato nel mare territoriale devono obbligatoriamente essere effettuate nei porti di sbarco designati di cui alla tabella sottostante, previa comunicazione all’autorità marittima competente con almeno 2 ore di anticipo rispetto all’arrivo previsto in porto: Santa Teresa di Gallura, Castesardo, Alghero, Bosa, Portoscuso, Calasetta, Villasimius, Arbatax. - possono presentare domanda di autorizzazione i pescatori di corallo e i pescatori professionali subacquei, in possesso di un attestato di qualificazione professionale per l’esercizio della pesca professionale subacquea senza limiti di immersione, che possano dimostrare di essere stati autorizzati ai sensi di legge ed avere svolto effettivamente l’attività di pesca del corallo in almeno un’annualità dal 2001 al 2011; -il direttore del Servizio Pesca con determinazione stabilisce il modello del giornale di bordo da consegnare unitamente all’autorizzazione agli operatori autorizzati. Il decreto è immediatamente esecutivo. Consulta i documenti http://www.Regione.sardegna.it/j/v/115?s=1&v=9&c=1409&c1=1305&id=30253  Consulta il procedimento http://www.Regione.sardegna.it/j/v/48?s=1&v=9&c=64&c1=1305&idscheda=287129    
   
   
CILIEGIE PUGLIESI E CALAMITÀ NATURALI: IL PSR IMPEDISCE COPERTURE  
 
“Fondi comunitari residui per il credito di imposta o per incentivare il pagamento delle assicurazioni? Proposta erronea, perché parte da due presupposti sbagliati”. L’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno fa chiarezza riguardo alle dichiarazioni del consigliere regionale Michele Boccardi pubblicate dalla stampa di ieri, in occasione della cronaca della degustazione a Montecitorio della ciliegia Ferrovia, una delle eccellenze produttive della Puglia particolarmente esposta al rischio derivante da calamità naturali. “Il primo presupposto errato è che ci siano fondi del Programma di Sviluppo Rurale non utilizzati – sottolinea l’assessore Stefàno -. È utile ricordare, infatti, che il Psr ad oggi ha materialmente speso il 42% delle risorse complessive, in linea con la media nazionale e rispettando pienamente il ruolino di marcia assegnato dalla regolamentazione comunitaria. Dal 2008 ad oggi, nonostante le grandi difficoltà di avvio, la Puglia non solo non ha perso un centesimo, ma ha superato, al 31 dicembre 2011, l’obiettivo di spesa di oltre 37 milioni. Dico di più: la Regione ha di fatto impegnato quasi tutte le risorse disponibili, in risposta ad una numerosa e diffusa progettualità del sistema produttivo regionale. Una spinta che non pare fermarsi, visto il grande fermento per il recentissimo bando che ha messo a disposizione ulteriori 40 milioni per investimenti nelle aziende agricole”. “Ma – prosegue Stefàno - , e siamo al secondo presupposto sbagliato, se pure ci fossero le risorse cui fa riferimento il consigliere Boccardi, non si sarebbero potute utilizzare ai fini indicati poiché vincolate dalla regolamentazione comunitaria a quanto espressamente previsto nel Psr. Abbiamo contezza del problema sollevato, che si ripresenta ogni anno, tant’è che stiamo sviluppando un approfondimento politico e tecnico affinché nella Politica Agricola Comunitaria 2014-2020 lo strumento della gestione del rischio – fondamentale per la tenuta delle nostre imprese in condizioni di mercato molto mutevoli – possa essere definito e utilizzato in maniera efficace”.  
   
   
AGRICOLTURA: REGIONE E SINDACATI, ACCORDO SU TRATTORISTI AGRIGENTO  
 
Palermo - "Da stamattina i lavoratori stagionali della meccanizzazione agricola 2012 di Agrigento sono tornati al lavoro. L´accordo di ieri sera con i rappresentanti sindacali prevede, oltre all´assegnazione all´Esa (Ente di sviluppo agricolo) di circa cinque milioni di euro per pagare gli stipendi fino al 31 maggio scorso e lo sblocco di altri sei milioni e 500 mila euro, che e´ il fabbisogno finanziario per completare la campagna di quest´anno, calcolato dal direttore dell´ente Maurizio Cimino". "Per proseguire la campagna, a breve, dei sei milioni ne assegneremo quasi quattro". Lo ha affermato ieri l´assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Francesco Aiello.  
   
   
PESCA:FEDERCOOPESCA, BENE PRESIDENTE RUSSO SU RIFORMA PCP  
 
 “Condividiamo le perplessità del presidente della Commissione agricoltura della camera, Paolo Russo su una riforma della politica comune della pesca più idonea a soddisfare le necessità dell’area nord Europa e meno in linea con le esigenze del Mediterraneo”. Commenta così il presidente delle Federcoopesca-confcooperative Massimo Coccia quanto detto dall’onorevole Russo al presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo Gabriel Mato Adrover, nel corso dell’audizione sulla riforma della Politica comune della Pesca. Secondo l’associazione, nel corso dell’Audizione sono state affrontate tutte le criticità legate alla riforma della Pcp, dalle concessioni di pesca trasferibili, all’applicazione del divieto dei rigetti, passando per il fermo pesca e la concessione di aiuti pubblici. Temi questi al centro del lungo negoziato in corso sulla Pcp, che riprenderà la prossima settimana. “Rilanciamo la necessità di efficaci strumenti che possano salvaguardare e incentivare la capacità delle nostre imprese di reggere la sfida del mercato globale. Una buona riforma non può prescindere dalla sostenibilità sociale ed economica del settore ” sottolinea Coccia.  
   
   
L’ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DE “LE BUONE TAVOLE DELLA TRADIZIONE”: MANGIARE BENE CON LA CUCINA DEL TERRITORIO (SPENDENDO IL GIUSTO PREZZO…)  
 
L’accademia Italiana della Cucina presenta la seconda edizione de “Le buone tavole della tradizione”: la guida ai locali che tutelano la cucina del territorio, scaricabile gratuitamente online dal sito www.Accademia1953.it e attraverso la maggior parte degli smartphone e tablet. 530 proposte selezionatissime - fra trattorie, osterie e ristoranti - per riscoprire i piatti della nostra tradizione spendendo in media circa 40 euro. Molto più di una semplice guida ai ristoranti, il volume ci consegna in dote molte ricette tipiche valorizzate dalla sapienza dei bravi cuochi del territorio. Una guida “fuori dagli schemi” che ribalta completamente il modo consueto di raccontare i ristoranti. Gratuita, non assegna voti di preferenza ma preferisce selezionare i locali rigidamente in partenza: sono tutti delle “buone tavole” e pertanto meritano almeno una visita. Un appassionante viaggio nel cuore gastronomico italiano che ci svela anche un patrimonio di circa 350 ricette regionali, rivisita con estro e fantasia dagli chef dei locali selezionati. A completare il quadro, numerosi suggerimenti sulle botteghe alimentari tradizionali dove poter acquistare i prodotti di nicchia del territorio e le indicazioni dei luoghi turistici da visitare nei pressi del locale. Tutto questo e molto di più nel volume “Le Buone Tavole della Tradizione”, ultima iniziativa dell’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica Italiana, da quasi sessanta anni impegnata nella salvaguardia della tradizione gastronomica regionale. Giunta alla seconda edizione recensisce 530 i ristoranti - 160 in più rispetto alla prima edizione - tutti promotori di una vera cucina del territorio servita con cortesia e professionalità, a un prezzo medio di circa 40 euro. E’ possibile consultare la guida direttamente sul sito dell’Aic (www.Accademia1953.it) o attraverso la App disponibile per la maggior parte degli smartphone e tablet. Il volume è stato curato da Paolo Petroni, Presidente del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina, in collaborazione con le 213 Delegazioni italiane dell’Aic e grazie al coordinamento e la supervisione dei 26 Centri Studi Territoriali. Giovanni Ballarini, Presidente Aic: “Cucina Tradizionale Patrimonio Del Nostro Paese” “In un momento in cui gli italiani tagliano sull’alta ristorazione, afferma Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, la cucina regionale rappresenta un antidoto alla contrazione dei consumi alimentari fuori casa, anche in virtù di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ci auguriamo quindi che quest’opera sia d’aiuto, stimolo e incoraggiamento a tutti quei ristoratori che se da un lato sono tentati dalle sempre più spettacolari e complesse innovazioni culinarie, dall’altro non possono dimenticare che la voglia e la richiesta della buona tavola tradizionale è oggi in cima alle preferenze degli appassionati di cibo”. Novita’ Nel Panorama Delle Guide Disponibile online e in formato tascabile per gli Accademici, la guida “Le buone tavole della tradizione” dedica una pagina a ciascun ristorante. Oltre alle indicazioni sui piatti e al tipo di cucina realizzata, ampio spazio viene dato alla storia e all’evoluzione avuta dal locale nel corso degli anni. Notevole l’attenzione rivolta al rapporto tra ristorante e territorio di appartenenza, quasi a identificare un unico modo di essere, ispirato all’ospitalità e al calore umano degli abitanti. Le ricette presentate da questi locali sono nella maggior parte dei casi il riflesso di tradizioni alimentari consolidate, frutto del connubio tra la ristorazione e l’economia locale, legata ad agricoltura, pesca e pastorizia. Altro “plus” della guida è quello di fornire - in alcuni casi - informazioni turistiche sui principali luoghi da visitare nelle vicinanze dei ristoranti. Un modo per far conoscere a tutti gli appassionati di cibo angoli d’Italia più o meno noti: dalle principali bellezze delle maggiori città fino ai borghi più antichi, legando cosi l’esperienza culinaria alla cultura e alle storia locale. Luoghi da vedere e luoghi dove “acquistare”. Se nelle vicinanze del ristorante segnalato ci sono botteghe alimentari di rilievo, la guida le indica attraverso uno specifico box. Parliamo di chioschi, salumerie, latterie, negozi alimentari e agriturismi che stanno facendo tendenza in Italia e che rendono omaggio ad alcune eccellenze del made in Italy: dai “culatelli ” ai “pizzoccheri”, dalla “ricotta mustia” ai “paccheri”, solo per citarne alcuni… Molto Piu Di Una Guida… Contiene 350 Ricette Del Territorio Le novità del volume non finiscono qui. Nella maggior parte delle pagine dedicate ai ristoranti viene evidenziata la ricetta tipica del locale con ingredienti, dosi e fasi di realizzazione. Per questo motivo “Le buone tavole della tradizione” può essere considerata a tutti gli effetti un vero e proprio libro a presidio di alcune preparazioni regionali: ne contiamo ben 350, in alcuni casi rivisitate in chiave creativa dagli chef, ma pur espressione della cucina del territorio di provenienza (vedi scheda allegata) E’ La Toscana La Regione Con Il Maggior Numero Di Ristoranti Selezionati Sfogliando le pagine della guida inoltre scopriamo che la regione con il maggior numero di locali citati è la Toscana con ben 53 ristoranti. Subito dietro troviamo a pari merito Piemonte e Lombardia, entrambe con 47, seguite a ruota dal Lazio (43), dall’Emilia Romagna (42) e dal Veneto (41). Ottime performances per la Campania che conta ben 40 locali mentre tra le regioni del Sud trionfa la Sicilia con 29 ristoranti. In generale il Nord con 250 ristoranti fornisce circa la metà dei locali della tradizione presenti nella guida, staccando il Centro (155) e il Sud (125). Informazione di servizio: La guida “Le buone tavole della tradizione” sarà consultabile gratuitamente on line dal sito www.Accademia1953.it. Per informazioni sul volume cartaceo tascabile esclusivamente rivolto agli Accademici e alla stampa specializzata, contattare la segreteria dell’Aic di Milano: (02 66987018; segreteria@accademia1953.It)  
   
   
REASONS TO BEER, IL LATO BRITISH DI ILOVEBEER.IT È ONLINE IL NUOVO BLOG IN LINGUA INGLESE DEL NETWORK ILOVEBEER.IT FIRMATO DA ALEX ROE  
 
Ilovebeer.it ha da poco spento la sua prima candelina e parla già inglese! Il portale di cultura birraria promosso da Heineken Italia, dopo aver recentemente iniziato ad esplorare il lato femminile della birra con la sezione Shelovesbeer, lancia Reasons to Beer, il nuovo blog interamente in lingua inglese dedicato alla “Beer Culture” in Italia. Affiancando gli altri blog del circuito Ilovebeer.it (Mr. Lovebeer, Nazionale del Gusto, Fuori di Luppolo, Note Spillate, Pinta in Cucina, Tacco Pinta Gol), Reasons to Beer va ad arricchire e ampliare il pubblico di riferimento del network e gli conferisce un più ampio respiro. Il suo autore è Alex Roe, blogger inglese che vive a Milano e che attraverso i suoi post ci guiderà alla scoperta della passione italiana per la birra, vista con gli occhi di un anglosassone. Un blog anglofono, quindi, scritto da un inglese per fornire spunti e suggerimenti sulla birra ‘Italian style’ a tutti coloro che ‘masticano’ la lingua di Shakespeare. L’anima British del blog è sintetizzata anche nel logo caratterizzato dalla pinta di birra e dalla Union Jack. Due elementi rappresentativi della tradizione anglosassone che rispecchiano la mission e lo spirito di Reasons to Beer. E le novità non finiscono qui, perché Ilovebeer.it è un network in continua evoluzione. Infatti, il 2012 ha in serbo ancora tante novità per tutti i beerlovers nazionali e internazionali. Chi è Alex Roe Nato e cresciuto nel Regno Unito, Alex Roe vive e lavora a Milano dove si è sposato con Cristina, dalla quale ha avuto un bimbo di nome Martin. Insegnante di lingua inglese, traduttore, fotografo, webmaster e blogger, scrive per il sito Italychronicles.com e ama definirsi scherzosamente un “nerd”. È un beer lover della prima ora. Www.reasonstobeer.com Il Gruppo Heineken è presente in Italia da oltre 35 anni. Con più di 2000 dipendenti e 4 Birrifici produce e commercializza nel nostro Paese oltre 5 milioni di ettolitri. I principali marchi di Heineken Italia S.p.a. Sono: Heineken, Birra Moretti, Dreher, Ichnusa, Strongbow Gold, Amstel, Birra Moretti Baffo d’Oro, Birra Moretti Doppio Malto, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti Zero, Birra Moretti Grand Cru, Messina, Buckler, Henninger, Mc Farland Jennas, Ichnusa Speciale, Murphy’s, Sans Souci, Von Wunster, Prinz, Desperados, Affligem, Amstel 1870, Brand, Fischer Blonde, Wieckse Witte, Gasoline Strong, Erdinger, Golden Fire Strong Lager, Foster’s. Il Gruppo comprende anche Partesa Srl e Dibevit Import. Partesa è un Network Distributivo che opera nel settore beverage. Con oltre 60 depositi è specializzato nei servizi di commercializzazione di prodotti di qualità, distribuzione e consulenza per il canale Ho.re.ca. Dibevit Import, seleziona importa e distribuisce Birre Speciali da tutto il Mondo, anche in formati da 75cl con tappo in sughero, magnum da 1,5 litri e fusti  
   
   
RUSSIA, CONSOLIDATI RAPPORTI DI SCAMBIO CON VINI ITALIANI  
 
 È terminata con grande successo la missione di cinque operatori russi provenienti da Mosca che hanno partecipato alla Borsa dei Vini Italiani svoltasi a Varsavia nei giorni scorsi. L´iniziativa organizzata in collaborazione con l´ufficio Ice di Varsavia si è posta il duplice obiettivo di consolidare i rapporti commerciali e flussi esportativi di vino italiano e di sostenere l´immagine del made in Italy sui mercati dell´Europa orientale.  
   
   
STRONGBOW GOLD, IL NUOVO SIDRO DI MELE DI HEINEKEN ITALIA, PRESENTA LA RICERCA SOCIALE DUEPUNTOZERO DOXA “ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ: GLI ITALIANI E IL VALORE DELLA GOLDEN HOUR" AMICI, FAMIGLIA, AMORE, RELAX: LA GOLDEN HOUR DEGLI ITALIANI AL TEMPO DELLA CRISI  
 
Per la maggioranza degli italiani la Golden Hour è il momento in cui si ha la percezione di essere completamente “se stessi”, liberi da vincoli, di fare ciò che più piace e in cui ritrovare le persone più importanti Ciò che più “disprezzano” sono falsità, ipocrisia, seguite da stress e noia Mettono al primo posto gli amici, l’amore, la famiglia e il relax. Di sballo e di sesso non parlano neppure. Detestano sopra ogni altra cosa la menzogna e la noia, considerandole addirittura peggiori di cattiveria e solitudine. E l’immagine è sostanzialmente identica da Nord a Sud, mostrando un Paese che almeno in questo sembra più unito di quanto spesso si dica. E’ l’autoritratto degli italiani al tempo della crisi nella loro “Golden Hour”: quel momento unico della giornata in cui – secondo un’indagine appena conclusa da Duepuntozero Doxa per Strongbow Gold, il nuovo sidro di mele di Heineken Italia – mantengono comunque la volontà di sconfiggere lo stress per riappropriarsi veramente di sé. Ciascuno a suo modo, meglio se condividendo l’esperienza con gli altri. Lo spunto di partenza era il tentativo di descrivere un pezzo ben definito di società italiana attraverso un parametro che i promotori della ricerca hanno individuato nell’idea di “Golden Hour”, termine che riassume in sé un concetto ampio e complesso, qualcosa che è al tempo stesso “un momento, un luogo, uno stato d’animo, un’immagine”: quella condizione un po’ magica e difficilmente descrivibile – da qui la scommessa dell’indagine – in cui si ha la percezione di essere completamente “se stessi” ma anche del tutto “sintonizzati” col mondo concreto che in quell’istante ci circonda: sia esso un locale, la propria casa, un gruppo di amici, la famiglia. Il risultato è stata la conferma che quella “Golden Hour” non solo esiste ma è comunque inseguita a dispetto del periodo per certi versi difficile con cui milioni di individui e nuclei familiari devono oggi fare i conti. Una sorta di “momento magico” che nonostante la crisi - e forse anzi come una delle valvole di reazione ad essa – rappresenta per gli italiani un punto fermo irrinunciabile: non una fuga ma un riappropriarsi di sé e del proprio mondo di affetti. Per qualcuno è semplicemente “staccare la spina”, per altri addirittura un “luogo dell’anima”. Ricercato e da viversi – altro elemento importante tra quelli emersi – non solo al sabato sera o nel weekend o in vacanza ma in ogni giorno della settimana, meglio nella fascia serale, tra le 17 e le 21, che per gli italiani coincide con quello dell’aperitivo. “Dalla ricerca emerge in modo molto preciso – sottolinea Federico Capeci, Amministratore Delegato di Duepuntozero Doxa - che la Golden Hour è un concetto vero, naturale e concreto, legato soprattutto alla socialità e a sensazioni molto positive come il relax, il benessere, il buonumore, la felicità e la libertà. Emozioni non scontate e sempre più ricercate nella nostra società, probabilmente anche a causa del momento difficile che stiamo attraversando, non solo da un punto di vista economico, ma anche in una prospettiva valoriale e affettiva. La Golden Hour viene tratteggiata come un rifugio dalla routine, in cui ritrovare le persone più importanti, le cose più vere e i sentimenti più profondi”. Fondamentale, per l’89% degli intervistati, è trascorrerla con altri. Gli amici sono la compagnia preferita e la risposta totalizza il 53% delle preferenze rispetto ai 41% di chi preferisce trascorrerla con il coniuge o il partner di famiglia. La sorpresa è che al terzo posto (27%) vengono quelli a cui piace viversela “da soli”: addirittura più di quelli (22%) che scelgono la fidanzata o il fidanzato. Dove? Il luogo ideale è la spiaggia, al primo posto tra i luoghi “fuori casa”, ma molto apprezzata è anche “la casa”, la propria o quella di altri, scelta da 3 intervistati su 10, e dal 53% se la risposta possibile è libera o multipla La Golden Hour è tale se porta divertimento, relax, amore, libertà e amicizia, e non sballo, sesso, e trasgressione, lontano da falsità e ipocrisia. Emozioni confermate dalle associazioni di idee più votate: “se fosse un colore”, per la grande maggioranza degli intervistati (27%) sarebbe l’azzurro (creatività, pacatezza, meditazione, lealtà), quasi tre volte più frequentemente indicato che non il rosso (eccitazione, pressione, azione). Se fosse una città sarebbe piuttosto Barcellona (27%), Parigi (25%) o Roma (21%), capitali europee comunque vicine, raggiungibili, vitali, mentre se fosse un animale sarebbe un delfino (29%) associato al buonumore e alla vitalità, o un gabbiano (19%) che porta con se sensazioni inebrianti legate al senso di libertà e di spazio, assai più che una tigre (9%) più legata all’aggressività. La ricerca restituisce uno spaccato dell’Italia piuttosto allineato rispetto ai risultati, senza cioè individuare differenze eccessivamente marcate tra il sesso maschile e quello femminile e tra nord e sud. È però possibile individuare cinque profili ricorrenti, che riflettono altrettanti modi in cui gli italiani vivono o immaginano la propria Golden Hour. La maggioranza degli italiani (29%), i “profondi”, trova se stesso quando riesce a coltivare le relazioni più vere e sincere e in particolare le amicizie più care ed autentiche. A seguire, a pari merito con il 20% delle preferenze, troviamo gli “impegnati”, coloro che vedono nella Golden Hour l’occasione per “staccare la spina”, gli “edonisti familiari”, che invece preferiscono trascorrere il tempo libero con la famiglia, e i “compagni di giochi”, coloro che cercano divertimento allo stato puro con i propri amici senza vincoli e in piena libertà. Infine, per l’11% degli intervistati, i “libertini” la Golden Hour è puro godimento e soddisfazione dei propri desideri, lasciandosi guidare dalla fantasia verso esperienze piene ed appaganti per la mente e per i sensi. I risultati dell’indagine sono pubblicati su www.Gustosidro.it  
   
   
IL TORCOLATO DI BREGANZE CERCA IL PARTNER PERFETTO: ...ALLA RICERCA DEL FORMAGGIO IDEALE:  
 
A seguito della prima selezione avvenuta il 30 maggio 2012 al ristorante Unico di Milano, una giuria composta da un panel di esperti in comunicazione, operatori del settore e chef e presieduta da Fausto Maculan in qualità di Presidente della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, si sono aggiudicati la finale 8 formaggi: l’ Erborinato di Capra, la Robiola di Roccaverano, il Roquefort, il Gorgonzola Naturale, lo Stilton, il Comté, il Bitto e il Caciocavallo affumicato. Il 20 gennaio 2013, durante la Prima del Torcolato - vendemmia 2012 a Breganze, verrà eletto il miglior formaggio, ideale per l’abbinamento perfetto con questo prezioso vino. Attraverso queste iniziative, intese a consolidare e accrescere l’immagine del Torcolato sul territorio nazionale, la Strada del Torcolato ed il Consorzio Tutela Vini D.o.c. Breganze vogliono suggerire nuove esperienze gustative per chi apprezza emozioni da veri gourmand  
   
   
UN PALLONE DA CALCIO IN FRIGORIFERO: È IL PALLONE BIRRA MORETTI: 4 LITRI DI OTTIMA BIRRA SPILLATA A CASA COME NEI MIGLIORI LOCALI  
 
Ha la forma e le sembianze di un pallone da calcio, ma è in realtà un piccolo fusto di birra per uso domestico. È la soluzione ideale per gustare a casa propria una birra alla spina spillata in maniera perfetta, proprio come quella che siamo abituati a bere nelle migliori birrerie. Il nuovo Pallone Birra Moretti è bello, divertente e facile da usare e contiene 4 litri di Birra Moretti sempre fresca, da consumare in qualsiasi momento per ben 30 giorni dopo il primo utilizzo. Il Pallone contiene al suo interno un vero e proprio sistema di spillatura a pressione per ottenere una spumeggiante birra alla spina. Questo sistema impedisce all’aria di entrare anche dopo “l’apertura” e quindi alla birra di conservarsi perfettamente per un mese: è come se potessimo ritappare una bottiglia di birra. Il termometro applicato all’esterno del fusto permette di accertarsi che la birra abbia raggiunto la temperatura giusta per essere spillata e il materiale Pet con cui è realizzato garantisce la migliore persistenza della temperatura fuori dal frigo. Un birra perfetta dunque, per avere ora anche a casa un’ottima birra alla spina, in un formato pratico ma anche divertente: un pallone da calcio! Ormai da lungo tempo Birra Moretti riconosce infatti nel calcio uno dei suoi universi di riferimento condividendo i valori positivi di questo sport, quelli della convivialità e delle emozioni da vivere insieme. Il Pallone Birra Moretti segue quindi una precisa ‘traiettoria’ strategica: col suo formato si lega in maniera evidente e coerente al Divano Birra Moretti, l’ormai nota icona calcistica lanciata da Birra Moretti nel 2010, un vero e proprio divano pronto ad accogliere sui suoi cuscini (a losanghe bianche e nere) chiunque ami il calcio in maniera sincera e spontanea. Quale luogo migliore del Divano Birra Moretti per gustarsi una birra appena spillata dal nuovo Pallone Birra Moretti e guardare comodamente una partita in tv? Non a caso, a partire dal 28 aprile, il Pallone Birra Moretti e il Divano Birra Moretti sono on air su reti Sky e digitale terreste, su Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport e online sul web. L’identikit del Pallone Birra Moretti Comodo da trasportare e facile da utilizzare, il Pallone Birra Moretti è il primo fustino in commercio sul mercato italiano realizzato completamente in Pet, uno speciale materiale che alla leggerezza abbina ottime qualità di conservazione. Assicura una birra perfettamente spillata come in birreria. Un apposito dispositivo permette un rilascio di Co2 con pressione costante a 1bar. Il fusto garantisce la durata e la freschezza del prodotto per ben 30 giorni dalla data di apertura: il pallone nasconde un vero e proprio sistema di spillatura a pressione che impedisce all’aria di entrare e quindi alla birra di ossidarsi, riservandone la freschezza per ben un mese dopo il primo utilizzo. 8 ore: questo il tempo necessario per raffreddarsi completamente e in maniera perfetta (meglio se mantenuto in posizione verticale). Un indicatore di temperatura al suo esterno, diventa blu nel momento in cui il fusto raggiunge la temperatura di servizio corretta. Www.birramoretti.it  
   
   
DAL 22 AL 25 GIUGNO ARIA DI FESTA CELEBRA IL PROSCIUTTO FRIULANO SAN DANIELE  
 
È tra i prodotti italiani più famosi nel mondo: un marchio che nel 2011 è stato apposto su 2.690.000 prosciutti. Anche per questo la festa con cui ogni anno il Prosciutto di San Daniele invita i suoi fan a casa propria è un evento da non perdere per migliaia di persone. Le date da segnare sono dal 22 al 25 giugno 2012, ovviamente a San Daniele del Friuli. Per quattro giorni il borgo si trasforma in un palcoscenico: antiche vie, piazze medioevali, palazzi storici… ogni spazio si mobilita per offrire al visitatore un ricordo indimenticabile con musica, spettacoli e naturalmente continue ´degustazioni´ di prosciutto. Durante questa imperdibile quattro-giorni saranno da provare assolutamente le visite guidate ai prosciuttifici, che apriranno le loro porte per l’occasione, i corsi dedicati a tutti i segreti del San Daniele (come servirlo, con cosa abbinarlo, persino come tagliarlo) e le degustazioni guidate in cui il prosciutto di San Daniele viene abbinato al Friulano e agli altri vini della Regione Friuli V. Giulia grazie alla collaborazione tra il Consorzio del Prosciutto di San Daniele e Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale), che permetterà inoltre tante ghiotte occasioni di confronto con i prodotti e le tradizioni locali. Aria di Festa inoltre giunge in un momento particolarmente intenso nelle attività del Consorzio: è in pieno svolgimento “San Daniele, il prosciutto per ogni pane italiano”, il tour che quest’anno e l’anno prossimo festeggia per tutta l’Italia i 50 anni del Consorzio, fondato nel 1961, e i 150 dell’Unità Nazionale. Tante tappe che hanno visto il prosciutto friulano confrontarsi con il pane di diverse regioni. Per informazioni: Consorzio Del Prosciutto Di San Daniele Via Umberto 1°, n. 26 – 33038 San Daniele del Friuli (Ud) Url: www.Prosciuttosandaniele.it E-mail: info@prosciuttosandaniele.It  
   
   
CONDIVERDERISO SACLÀ REGALA SNIPS DUE GRANDI AZIENDE PER UNA PARTNERSHIP TUTTA ITALIANA  
 
Saclà presenta la confezione promozionale frigo box, un pratico assortimento di prodotti Saclà alloggiati all’interno di un utile portavivande di elevato standard qualitativo della linea Multiclick di Snips. La confezione contiene 2 vasetti da 290 g cad. Di Condiverderiso Leggero e 2 buste da 185 g cad. Di Olivolì snocciolate: tutto l’occorrente per preparare fresche e gustose insalate di riso! Il portavivande poi è perfetto per conservarle in frigo, portarle al mare o al picnic ed è sempre utile in cucina. Simpaticamente decorato con immagini che ricordano il mondo delle verdure Saclà, è di elevata qualità certificata Snips e 100% Made in Italy. Il box ha una capacità di contenimento di 2 litri, può essere riposto in freezer fino a -25°, è utilizzabile nel forno a microonde e lavabile in lavastoviglie  
   
   
L’INCANTO DEL MONDO MELA VAL VENOSTA SI TRASFORMA NEL FANTASTICO PAESE DI CROCVILLE: PER IMPARE DIVETENDOSI... CON GUSTO!  
 
Imparare a seguire le regole base di una corretta alimentazione è importante per tutti ma in modo particolare per i più giovani. Gustosa e dall’elevato potere saziante, la mela è un vero tesoro di benessere perchè completa dal punto di vista nutrizionale e ricca soprattutto di sali minerali, zuccheri semplici e vitamine. Grazie al suo basso apporto calorico è perfetta per chi vuole rimanere in forma ed è l’ ideale per uno spuntino veloce o per una merenda buona e salutare. Mela Val Venosta ha deciso di seguire i più piccoli educando e divertendo allo stesso tempo... Ovviamente senza rinunciare al gusto e al piacere! In punti vendita di selezionati clienti del nord Italia, si svolge il nuovo “progetto bimbi” che Mela Val Venosta ha ideato appositamente per i più giovani. Il progetto ruota intorno al divertente e fantasioso mondo di Crocville: un luogo immaginario nel quale i protagonisti sono gli elementi della natura. Goldy, Nella, Ray... Sono solo alcuni dei 20 simpatici protagonisti che accompagneranno i bambini alla scoperta del mondo Crocville, che altro non è che la magica Val Venosta con l’incanto della sua terra. Nuovo pack Il nuovissimo pack pensato per i bimbi è composto da 6 mele Golden Val Venosta di piccolo calibro (70/75) racchiuse all’interno di un divertente e allegro vassoio raffigurante i personaggi di Crocville. Colorata e allegra, questa nuovissima confezione ha una duplice funzione: non solo contiene le croccantissime mele Val Venosta ma i bambini possono anche divertirsi a colorarne il fondo dando libero sfogo alla fantasia! Libretto All’interno di ogni vassoio è contenuto un piccolo libretto nel quale viene raccontato, dai simpatici personaggi di Crocville, il processo di produzione delle mele Val Venosta. Istruttivo e divertente, il bambino verrà accompagnato passo passo alla scoperta del segreto della bontà delle mele Val Venosta. In ogni pagina insieme alla storia sono proposti anche piccoli giochi di abilità, per imparare divertendosi. Concorso Crocville In ogni libretto si trova inoltre la cartolina per partecipare al nuovo concorso Crocville di Mela val Venosta: collezionando 6 adesivi raffiguranti i personaggi della storia, incollandoli alla cartolina e inviandoli in busta chiusa, si potrà partecipare all’estrazione di una delle 100 fantastiche valigette del Piccolo Artista: un meraviglioso kit per disegnare, completo di matite, pennarelli, acquerelli e pastelli a cera per dare libero sfogo alla creatività e al divertimento. In ogni confezione si trovano due adesivi con i piccoli personaggi di Crocville, 5 di questi adesivi hanno effetti speciali: florescente, sabbioso, profumato, luccicante, olografico... Tutti da collezionare! www.Crocville.it  
   
   
ARGENTINA-GIAPPONE AL DON JUANITO! NON SI TRATTA DELL’ULTIMA PARTITA DI COPPA DEL MONDO E NEMMENO DI UN’AMICHEVOLE, MA DI UNA CONTAMINAZIONE ENO-CULTURALE AL RISTORANTE ARGENTINO DON JUANITO DI MILANO, IN CORSO DI PORTA VIGENTINA.  
 
Nuove sperimentazioni tra la cucina sudamericana e una selezione accurata di vini, firmate dalla famosa sommelier giapponese Norie Harada. E’ lei la protagonista del momento che al Don Juanito ha rinnovato la già completa e ricca proposta di “tintos argentinos & italianos”. Norie Harada, 38 anni, ha studiato da sommelier ad Osaka dove poi lavorato per lungo tempo all’Hilton. Scelta direttamente da Alain Ducasse, geniale chef francese rinomato nel mondo, ha collaborato con lui a Tokyo, a New York, a Parigi e a Montecarlo fino all’arrivo a Milano. Al Don Juanito Norie Harada ha inserito pregiate etichette fuori lista. Specialista nell’abbinare i bianchi al sushi, ora si dedica ad una nuova missione: ricercare armoniose sintonie tra le carni rosse del bistrot argentino e i vini rossi. Un incontro unico tra sapori e sensi per vivere un’esperienza “inebriante” di alto livello. Don Juanito - Corso di Porta Vigentina, 33 Milano (Mm Crocetta) - tel. 02/58431217 email: info@donjuanito.It, web: www.Donjuanito.it www.Donjuanito.it  
   
   
PRONTA AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA ENOGASTRONOMICA DEL REGINA ISABELLA DI ISCHIA. PROTAGONISTA QUEST’ANNO “L’ALTRA METÀ DEL CIELO” CULINARIO ITALIANO, OVVERO LE GRANDI CHEF.  
 
Venerdì 22 giugno prossimo L’albergo della Regina Isabella inaugurerà un nuovo corso per la rassegna di alta cucina che da sette anni scandisce il “tempo gastronomico” dell’esclusiva struttura ischitana, le Summer Dinners. Quattro appuntamenti, da giugno a settembre, da vivere non più in compagnia di giovani cuochi di belle speranze ma insieme a quattro affermate chef; sarà infatti “l’altra metà del cielo” culinario, e stellato, italiano a trasformare queste serate in altrettanti momenti di gustosa scoperta. Il 22 giugno “la prima” è affidata a Patrizia Di Benedetto del Ristorante Bye Bye Blues di Mondello (Pa), il 27 luglio sarà la volta di Silvia Baracchi del Relais & Chateaux Il Falconiere di Cortona (Ar) e il 15 settembre toccherà invece ad Antonella Ricci de Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica (Br). Per il 24 agosto si sta preparando una sorpresa che renderà davvero imperdibile il mese più vivace dell’estate al Regina Isabella. Protagonista della scena ovviamente sarà Indaco, il ristorante gourmet del Regina Isabella, una location unica nell’Isola Verde, con i tavoli accarezzati dalle onde della baia di Lacco Ameno e un’atmosfera elegante e raffinata. Guidato con estro e tecnica da Pasquale Palamaro, giovane e già affermato executive chef, Indaco propone in carta menu improntati alla leggerezza e alla freschezza del pesce, spesso interpretato nel segno della tradizione culinaria isolana. I menu delle Summer Dinners verranno ideati e preparati come sempre a quattro mani da Pasquale e dalle chef ospiti, creando una speciale alchimia fra territori, materie prime, tecniche e tradizioni di regioni diverse. Di assoluto valore le materie prime che si trasformeranno in originali pietanze, a partire dalla pasta del Pastificio Gerardo di Nola di Gragnano (Na), ai Formaggi e all’Olio extra vergine di oliva Colline Salernitane Dop forniti da Casa Madaio di Castelcivita (Sa). Non mancheranno naturalmente i vini in abbinamento alle creazioni culinarie, quest’anno proposti dalle Cantine Moio di Mondragone (Ce), che punteranno sul Moio 57 – Falerno del Massico Primitivo Doc, un importante rosso ottenuto da una storica vendemmia, quella del 1957  
   
   
AGROALIMENTARE: IL PROGRAMMA DELLA MOSTRA MERCATO "SLOW SEA LAND"  
 
Palermo - Dall´8 al 10 giugno il centro storico di Mazara del Vallo (Tp) ospitera´ Slow Sea Land. L´evento, promosso da Regione Siciliana, Slow Food Italia, Distretto Produttivo della Pesca, Ice e Comune di Mazara del Vallo, si articolera´ lungo un percorso di dodici piazze all´interno della casbah mazarese. Centinaia di espositori, alcuni dei quali provenienti da Paesi dell´Africa mediterranea, sub-sahariana e del Golfo esporranno le migliori produzioni agro-ittiche alimentari del bacino mediterraneo. Nel corso delle tre giornate, a partire dalle 17, l´antico centro storico della cittadina marinara si trasformera´ in un grande suq alimentare arricchito dai Presi´di Slow Food siciliani: l´ape nera sicula e il cappero di Salina, la cuddriredda di Delia e la manna delle Madonie, il limone interdonato e il sale marino integrale artigianale di Trapani; tra i formaggi la provola dei Nebrodi e la vastedda del Belice, accompagnati dal pane nero di Castelvetrano e dai salumi di suino nero dei Nebrodi. Una piacevole sosta sara´ offerta dalle tre Cucine di strada con la pasticceria, la gastronomia e la tavola calda. I laboratori del gusto trasformeranno la degustazione in momenti di ´conoscenza´: sei appuntamenti per scoprire la biodiversita´ siciliana. In occasione di Slow Sea Land si terranno: il Forum della Pesca per il Mediterraneo, a cui parteciperanno anche i rappresentanti di Egitto, Libia, Malta, Tunisia, Turchia; la riunione della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome; la sessione del progetto scientifico Fao Med Sud Med, che vede coinvolti Italia, Libia, Malta e Tunisia. Durante la tre giorni, Mazara del Vallo ospitera´ anche il consiglio internazionale di Slow Food, con una cinquantina di rappresentanti provenienti da 14 Paesi e un seminario promosso dalla neocostituita fondazione per la "Dieta del Mediterraneo". Il programma completo e´ disponibile su www.Slowsealand.it    
   
   
QUATTRO MEDAGLIE PER I FUORICLASSE DI TENUTA DEL BUONAMICO  
 
Una edizione fortunata quella dei Decanter World Wine Awards 2012 di Londra che ha visto Tenuta del Buonamico protagonista con ben tre medaglie conquistate. Un argento per il superbo Etichetta Blu - Montecarlo 2010 e due bronzi ottenuti per il Vermentino - Montecarlo 2011 ed il Montecarlo 2011, splendide espressioni del territorio lucchese che già da tempo hanno saputo conquistare il plauso della critica e del mercato. Altrettanto importante la medaglia d’argento ottenuta con il Fortino al Syrah du monde 2012, manifestazione che si è tenuta i primi di maggio allo Château d’Ampuis, e che rappresenta un risultato ancora più significativo dato che nessun vino italiano ha conquistato l’oro. La tenuta dei vini italiani nei premi internazionali conferma la tendenza dei produttori di eccellenza, come Tenuta del Bonamico, a fare scelte di alta gamma, mantenendo ferma la valorizzazione dei più importanti terroir nazionali, come quello di Montecarlo