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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Settembre 2013
ASSESSORE REGIONE INCONTRA PRESIDENTE E CEO DI GE AVIATION, PROPRIETARIA AVIO BRINDISI  
 
Bari, 12 settembre 2013 - “Un riconoscimento del valore dei dipendenti Avio, titolari di competenze maturate in un continuo processo di ricerca e sviluppo, ma anche la valorizzazione della qualità delle produzioni specializzate che sono realizzate a Brindisi, coinvolgendo ben 700 dipendenti”. L’ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone partecipando, ieri a Brindisi, all’incontro con David Joyce, Presidente e Ceo (Chief Executive Officier) di Ge Aviation, società che ha acquisito il gruppo Avio per 4,3 miliardi di dollari. Un investimento che, per Loredana Capone, “rappresenta un motivo di soddisfazione e orgoglio per l’industria in Puglia”. Del resto, le prospettive di collaborazione tra due settori produttivi consolidati nella nostra regione, come l’Aerospazio e l’Energia, stanno diventando particolarmente promettenti. “Possiamo senz’altro dire – sottolinea l’assessore – che avevamo visto giusto quando abbiamo sostenuto un importante progetto di ricerca con Avio, il Politecnico di Bari e l’Università del Salento, collegando le produzioni elettriche a quelle aeronautiche”. Un progetto che, partito due anni fa con soli due ricercatori, oggi ne impiega 40 e punta alla realizzazione di ulteriori applicazioni. “Infatti gli Attuatori elettrici, per anni considerati oggetto di una tecnologia relativamente matura – spiega Loredana Capone – negli ultimi anni si sono rivelati al centro di importantissimi sviluppi scientifici e applicativi in molti campi, con particolare riferimento a quello aeronautico, dove le esigenze di affidabilità, efficienza energetica, controllabilità e miniaturizzazione risultano particolarmente importanti”. L’investimento di Ge (General Electric), già presente in Puglia con Nuovo Pignone, dimostra dunque il ruolo strategico che il settore industriale continua a esercitare nella nostra regione e nella città di Brindisi. “Un ruolo che, quando è svolto in modo ecosostenibile e con buone relazioni industriali – ha concluso l’assessore - non solo non mette in discussione lo sviluppo degli altri settori produttivi, come quello dei servizi e del turismo, ma li esalta tutti incidendo positivamente sul Pil”.  
   
   
SOSTENERE L´INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA CON MACCHINE LEGGERE E SICURE IN CASO DI INCIDENTE  
 
Bruxelles, 12 settembre 2013 - Progettare veicoli leggeri e sicuri in caso di incidente è una delle principali pressioni che l´industria altamente competitiva delle automobili deve affrontare. Le preoccupazioni ambientali e l´opinione pubblica indicano sempre di più la necessità per i costruttori di automobili di allontanarsi dai veicoli pesanti assetati di carburante per andare verso modelli più leggeri e che consumano meno. Il passaggio verso veicoli leggeri e sicuri in caso di incidente è in parte responsabile della crescente popolarità delle automobili ibride sulle strade europee, anche se la necessità di soddisfare la legislazione europea riguardante le emissioni di carbonio, riducendo allo stesso tempo i costi di produzione, ha portato allo sviluppo di una tecnologia di costruzione leggera che rende possibile ridurre il peso del veicolo garantendo un´adeguata sicurezza in caso di incidente. Questa innovazione, sviluppata da ricercatori che lavorano all´Istituto Fraunhofer per le tecniche dei materiali e le tecniche laser Iws a Dresda, in Germania, mira agli obbiettivi contrastanti della progettazione di un veicolo snello che mantiene allo stesso tempo la sicurezza dei suoi occupanti impiegando un nuovo approccio di "rinforzo laser locale". Questo metodo prevede l´utilizzo di lamine di acciaio a basso costo e a bassa resistenza con uno spessore ridotto al minimo le quali vengono poi rinforzate localmente nelle aree sottoposte a forti stress. Per riuscirci, gli esperti guidano un raggio laser concentrato sulla superficie della lamina non lavorata che inizia a fondere le aree su cui passa lasciando poi che si solidifichino nuovamente. Il calore si dissipa velocemente nel materiale freddo adiacente, provocando il rapido raffreddamento della traccia che porta a un materiale più resistente. "Otteniamo resistenze che raggiungono i 1 500 Mpa (megapascal). Si tratta di una resistenza più o meno doppia rispetto al materiale di base non rinforzato", ha detto Markus Wagner, uno scienziato dell´Iws. "Questo ci permette di ottimizzare i pesi e le pressioni soprattutto nella progettazione della traversa del paraurti anteriore e posteriore, del montante centrale e di vari rinforzi", ha proseguito. Finora le carrozzerie dei veicoli erano costituite per lo più da una struttura omogenea di lamine di acciaio con uno spessore costante delle componenti. Le componenti che sono soggette a pressioni locali particolarmente forti sono spesso ingrandite poiché la resistenza della parete dev´essere progettata in modo da sopportare i più alti punti di pressione locali. Ciò significa che lo spessore della lamina è superiore rispetto alle necessità in aree soggette a minore impatto, rendendo così le componenti inutilmente pesanti. Inoltre, i produttori di automobili utilizzano costose lamine di acciaio ad alta resistenza e questo comporta un continuo compromesso tra peso della componente, costo della componente e sicurezza in caso di incidente. "La sicurezza e una costruzione leggera non devono necessariamente contraddirsi", dice Wagner. Al fine di colmare il divario tra le caratteristiche delle componenti della carrozzeria e le pressioni che agiscono su di esse, l´ingegnere e i suoi colleghi si stanno impegnando per ottenere una maggiore resistenza al danno strutturale causato alle componenti in caso di incidenti, mediante la simulazione di collisioni. Quanto meno si piega la parte della carrozzeria tanto maggiore è la protezione per il guidatore. A questo proposito, i ricercatori devono determinare la posizione e la geometria ottimali delle tracce di rinforzo. "Con le nostre simulazioni, siamo in grado di modellare i test sul campo. I risultati ottenuti dalle prove e dalle simulazioni si discostano solo di pochi millimetri tra loro", dice Wagner. Con l´aiuto della simulazione numerica, lo scienziato e il suo team hanno sviluppato un progetto delle tracce ottimizzato per gli incidenti che possono avvenire quando un´automobile si scontra frontalmente con un albero o viene colpita lateralmente da un´altra automobile. Il progetto delle tracce è stato trasferito sulle componenti reali usando un laser. "Siamo riusciti a dimezzare la deviazione di un profilo a tubo rinforzato localmente con il laser, se confrontato alla parte di riferimento, anche se abbiamo rinforzato localmente solo il tre per cento del volume della componente. In altre parole, abbiamo raddoppiato le sue prestazioni in caso di incidente", spiega Wagner. I ricercatori Iws hanno già applicato la loro tecnologia a vari profili di collisioni e a componenti del sedile usando il loro nuovo progetto specifico per gli impatti per rendere le componenti fino al 20 per cento più leggere senza trascurare la sicurezza in caso di incidente. Per maggiori informazioni, visitare: Fraunhofer http://www.Fraunhofer.de/en.html  
   
   
VEICOLI ELETTRICI, LA BASILICATA CANDIDA I PRIMI ITINERARI “GREEN”  
 
Potenza, 12 settembre 2013 - La Regione Basilicata insieme ad Enel ha redatto due progetti sperimentali che entro il 16 settembre saranno candidati ai finanziamenti previsti da un bando del Ministero dei Trasporti. I progetti, che non prevedono impegni finanziari regionali, consistono nella realizzazione di percorsi "green" dotati di stazioni pubbliche di ricarica per i veicoli elettrici. Sono tredici i primi Comuni coinvolti nell’iniziativa. Il progetto per l’area Potentina e la costa tirrenica prevede un percorso che si snoderà attraverso Potenza, Tito, Pignola, Vaglio di Basilicata e Avigliano. Il progetto per i Sassi e la costa ionica prevede un secondo itinerario che attraverserà Matera, Pisticci Bernalda, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Percorso cittadino invece quello pensato per Maratea. Il via all’iniziativa è stato dato da un protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata, l’Enel e i tredici Comuni lucani coinvolti, sottoscritto ieri in Regione alla presenza dell’assessore alle Infrastrutture Luca Braia e del responsabile Infrastrutture di Enel, Roberto Zanchi . I comuni individuati ed i percorsi inseriti nei due progetti, sono stato attentamente studiati tenendo conto di numerosi parametri, a partire dalle intensità di traffico soprattutto in alcuni periodi dell’anno, dalla capacità di connettersi con altre reti extra regionali in via di realizzazione, della breve distanza chilometrica tra i vari punti di ricarica da installare nei Comuni. Queste condizioni sono in grado di garantire alle auto e moto elettriche una mobilità ad ampio raggio ed in piena autonomia anche lungo itinerari turistici medio lunghi. “Con questa iniziativa – commenta l’assessore alle Infrastrutture Luca Braia – la Regione Basilicata intende avviare con determinazione la sperimentazione sul territorio della realizzazione di reti infrastrutturali innovative per la ricarica di veicoli elettrici in grado di promuovere l’utilizzo di veicoli ecosostenibili. Qualora i progetti risultassero vincenti – osserva Braia - avvieremo, di concerto con i comuni coinvolti, immediate iniziative tendenti ad incentivare l’uso di auto elettriche in particolare eco-sostenibili, guardando anche a soluzioni che prevedono l’uso massiccio di gas metano e Gpl e coinvolgendo anche i mezzi che garantiscono il trasporto pubblico. L’emanazione di altri Bandi ministeriali che perseguiranno gli stessi fini - ha continuato Braia – troveranno sempre pronta la Regione Basilicata e disponibile anche a valutare forme di cofinanziamento, qualora necessarie, assicurando il coinvolgimento di tutti gli altri comuni oggi non inserite in queste prime progettualità. Risvolti positivi di questa sperimentazione – dichiara ancora l’assessore - saranno l’avvio di un percorso in linea con le direttive europee per l’impatto ambientale zero a partire dai centri storici, dalle città a vocazione turistica e dalle bellezze naturali. Tutto ciò – conclude Braia - rafforzerà la nostra Basilicata come elemento attrattore di una crescente gamma di turisti appassionati dell’ambiente e delle nuove tecnologie ad impatto zero”. "Con la sottoscrizione di questo protocollo - ha dichiarato Roberto Zanchi - si è intrapreso un percorso che permetterà coniugare turismo, arte, cultura e tecnologia con il rispetto per I´ambiente. Siamo certi che grazie a questo accordo sarà incoraggiata la diffusione della mobilità elettrica e sarà offerto un importante contributo in termini di miglioramento ambientale. Questa coesione di intenti ci consentirà di lavorare per rendere disponibili infrastrutture cittadine ma anche collegamenti regionali e interregionali capaci di alimentare un parco veicoli elettrici in modo sempre più avanzato per tutti" . Sul sito http://www.eneldrive.it/  sarà possibile individuare l’esatta posizione delle colonnine presenti in Basilicata. Un’apposita applicazione per iOs o Android fornirà la posizione e la distanza della colonnina rispetto alla posizione del mezzo.  
   
   
INNOVATIVE INFRASTRUTTURE DI RICARICA PER LE AUTO ELETTRICHE IN LIGURIA SIGLATA INTESA TRA REGIONE LIGURIA, ENEL E SEDICI COMUNI SU MOBILITÀ "GREEN"  
 
Genova, 12 Settembre 2013 - Un accordo per dotare 16 Comuni liguri di infrastrutture innovative di ricarica per le auto elettriche. È stato sottoscritto mercoledì 11 settembre mattina in Regione alla presenza dell´assessore ai trasporti, Enrico Vesco e allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, insieme a Ernesto Coppa, responsabile del nord ovest di Enel Distribuzione – e ai sindaci di sedici Comuni. Obiettivo dell´accordo, che segue quello di giugno con il Comune di Genova, adottare misure per la promozione e l´incentivazione dell´uso di veicoli ecosostenibili, attraverso la realizzazione di una rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici innovativa, sicura e di semplice utilizzo che punta a rendere "green" lo spostamento all´interno della rete viaria regionale. Il protocollo siglato prevede che Enel metta a disposizione degli Enti coinvolti le proprie competenze nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative che consentono un uso efficiente dell´energia, impegnandosi ad individuare insieme ai Comuni la migliore localizzazione per le infrastrutture. I Comuni supporteranno il progetto con importanti incentivi quali l’accesso alla zona Ztl, il car sharing, il car rental e le navette elettriche per i turisti, la consegna merci a ´zero emissioni´ nel centro storico e i parcheggi gratuiti per le vetture elettriche. La Regione dal canto suo coordinerà il progetto, collegando tra loro, grazie alla rete di ricarica Enel, i vari Comuni coinvolti, valorizzando così in senso eco-sostenibile i circuiti turistici, che ogni anno registrano centinaia di migliaia di presenze. Il progetto prevede la realizzazione di 48 stazioni di ricarica di cui due fast recharge, che si vanno ad aggiungere alle 17 già installate a Genova da Enel. I nuovi comuni protagonisti della mobilità elettrica in Liguria sono Arenzano, Cairo Montenotte, Camogli, Chiavari, Cogoleto, Genova, La Spezia, Lavagna, Lerici, Levanto, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita, Sarzana, Savona. Dopo la realizzazione della rete di ricarica della città di Genova, l´accordo odierno rappresenta un importante passo avanti verso lo sviluppo di una mobilità ad impatto zero - afferma Ernesto Coppa - Grazie alla collaborazione con la Regione e con i Comuni coinvolti, che ci auguriamo siano sempre più proattivi, lungimiranti e numerosi, in Liguria si potrà contare su una rete di ricarica innovativa, sicura e conveniente che renderà possibile muoversi in modo eco-sostenibile e con uno sguardo sempre più attento al futuro. "L´accordo rappresenta un primo importante passo per promuovere la mobilità elettrica spiegano gli assessori Guccinelli e Vesco - una delle grandi sfide al centro degli obbiettivi dell´Unione Europea per il miglioramento della qualità ambientale e della vita quotidiana dei cittadini. Un´azione che punta anche ad incentivare e sviluppare forme di turismo sostenibile nei grandi centri storici urbani spesso congestionati dalla mobilità tradizionale". L´innovazione tecnologica del sistema di ricarica di Enel Distribuzione si basa su infrastrutture, sia pubbliche che domestiche, dotate al loro interno di un contatore elettronico, e su un sistema di gestione da remoto che consente di offrire agli eco-automobilisti servizi evoluti e la possibilità di ricaricare i loro veicoli in modo semplice, conveniente e sicuro. Per la progettazione e la realizzazione dell´infrastruttura di ricarica, Enel si è basata sulla tecnologia della sua rete: oltre 36 milioni di contatori elettronici installati nelle case degli italiani e all´estero I contatori teleletti e telegestiti da Enel, costituiscono un sistema attualmente unico al mondo, che consente di effettuare, da remoto, una serie di operazioni prima gestite solamente in presenza di un operatore. I possessori di veicoli elettrici potranno parcheggiare gratuitamente nelle Aree Blu, registrando l´auto elettrica presso il gestore dei parcheggi. Sul sito www.Eneldrive.it è possibile individuare l´esatta posizione delle colonnine presenti in città e in Italia. Un´apposita applicazione per iphone o android fornisce la posizione e la distanza della colonnina rispetto alla posizione del mezzo.  
   
   
PEDEMONTANA LOMBARDA, MARONI: I TEMPI SARANNO RISPETTATI  
 
Gazzada/va, 12 settembre 2013 - "La Pedemontana rappresenta un´opera infrastrutturale fondamentale per il nostro territorio e sono lieto di vedere che le cose qui, in questo cantiere, procedono bene e i tempi vengono rispettati. Questa è un´opera che verrà completata nei tempi previsti, cioè nella primavera del prossimo anno". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni al termine del sopralluogo, svolto insieme all´assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Maurizio Del Tenno, al cantiere di Gazzada della Tangenziale Est di Varese, uno dei tratti conclusivi della Pedemontana. Fondamentale Seguire I Cantieri - "Ho voluto venire di persona in questo cantiere - ha commentato il presidente Maroni, dopo aver visitato la galleria in fase di conclusione e aver raccolto informazioni tecniche dagli ingegneri e dagli stessi operai - e lo farò con tutti gli altri cantieri delle opere che sono in via di realizzazione sul nostro territorio ovvero la Pedemontana, la Tem e la Brebemi. Continuerò ad andare in giro per i cantieri per controllare che tutto proceda secondo i piani stabiliti". Il Rispetto Del Calendario Previsto Per Expo 2015 - "Non è mai facile - ha ricordato il presidente - trovare le risorse per infrastrutture così importanti come quelle che stiamo realizzando qui in Lombardia, perché ci sono complicazioni che subentrano durante i lavori e criticità da affrontare e risolvere, per questo stiamo prestando grandissima attenzione alle infrastrutture, le seguiamo giorno per giorno, soprattutto in vista di Expo 2015". "Tutta la squadra è al lavoro in Lombardia e c´è un´ottima collaborazione - ha voluto sottolineare ancora - con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Sono ottimista sul fatto che i lavori infrastrutturali verranno completati entro i tempi programmati, in vista di Expo 2015". Opera Defiscalizzata - Si è concluso con due buone notizie il sopralluogo del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno ai cantieri della Pedemontana. Se da un lato i lavori procedono nei tempi previsti, dall´altro è di poche ore fa la notizia (ancora più attesa perché insperata) che il Governo ha approvato la defiscalizzazione dell´opera. Il Cantiere Procede Nei Tempi - Alle 12 in punto, caschetto in testa e giubbottino catarifrangente, il presidente Maroni e l´assessore del Tenno a bordo di una grossa ruspa hanno iniziato l´abbattimento del Fronte Scavo della Galleria di Morazzone (2.090 metri di lunghezza), uno degli ultimi ostacoli prima del completamento del tunnel che collegherà Gazzada (da dove è cominciata la visita istituzionale) a Lozza. Lo scavo visitato oggi è realizzato appunto utilizzando gli imbocchi dei due comuni. Dal lato dell´imbocco di Gazzada, l´avanzamento dello scavo è pari a 324 metri sulla canna est e 252 metri sulla canna ovest. Dal lato dell´imbocco di Lozza, invece, l´avanzamento dello scavo è pari a 959 metri sulla canna est e 916 metri sulla canna ovest. "Pedemontana per noi resta l´opera principale - ha detto Del Tenno - è l´infrastruttura. E´ la prima visita del presidente Maroni al quale l´avevo descritta nelle numerose riunioni che hanno preceduto questo sopralluogo, ma poter toccare con mano lo stato dell´arte fa sicuramente un´altra impressione". L´assessore conversando con i cronisti a margine del sopralluogo ha detto che "Regione Lombardia non ha un passo da centometrista, ma da maratoneta". "Vogliamo affrontare un problema alla volta - ha chiosato - per risolverlo. La questione dunque non è se si farà l´opera, ma quando. Oggi possiamo confermare che i tempi saranno rispettati e dunque per l´Expo il tratto fino a Lomazzo sarà percorribile. Defiscalizzazione - L´altra notizia positiva, arrivata proprio pochi giorni fa da Roma, è che il Governo ha approvato la defiscalizzazione della tratta per una cifra pari a quasi 600 milioni di euro. Il Testo è anche già stato bollinato "Una vera boccata d´ossigeno - ha sottolineato Del Tenno - un intervento che certamente non risolverà tutti i problemi che via via ci troveremo ad affrontare, ma è quella miccia che ci permetterà di pianificare il futuro di Pedemontana con maggior serenità. Non era scontato perché l´operazione era ferma sul tavolo del Ministero dell´Economia e delle Finanze da diverso tempo". In concreto la defiscalizzazione permetterà di poter proseguire nella realizzazione dell´opera con i piani finanziari in equilibrio nonostante le minori entrate causate dalla crisi finanziaria e da tutto ciò che da essa consegue.  
   
   
LOMBARDIA.PEDEMONTANA: OPERA DEFISCALIZZATA I LAVORI PROCEDONO NEI TEMPI PREVISTI  
 
Gazzada/va, 12 settembre 2013 - Si è concluso con due buone notizie il sopralluogo del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno ai cantieri della Pedemontana. Se da un lato i lavori procedono nei tempi previsti, dall´altro è di poche ore fa la notizia (ancora più attesa perché insperata) che il Governo ha approvato la defiscalizzazione dell´opera. Il Cantiere Procede Nei Tempi - Alle 12 in punto, caschetto in testa e giubbottino catarifrangente, il presidente Maroni e l´assessore del Tenno a bordo di una grossa ruspa hanno iniziato l´abbattimento del Fronte Scavo della Galleria di Morazzone (2.090 metri di lunghezza), uno degli ultimi ostacoli prima del completamento del tunnel che collegherà Gazzada (da dove è cominciata la visita istituzionale) a Lozza. Lo scavo visitato oggi è realizzato appunto utilizzando gli imbocchi dei due comuni. Dal lato dell´imbocco di Gazzada, l´avanzamento dello scavo è pari a 324 metri sulla canna est e 252 metri sulla canna ovest. Dal lato dell´imbocco di Lozza, invece, l´avanzamento dello scavo è pari a 959 metri sulla canna est e 916 metri sulla canna ovest. "Pedemontana per noi resta l´opera principale - ha detto Del Tenno - è l´infrastruttura. E´ la prima visita del presidente Maroni al quale l´avevo descritta nelle numerose riunioni che hanno preceduto questo sopralluogo, ma poter toccare con mano lo stato dell´arte fa sicuramente un´altra impressione". L´assessore conversando con i cronisti a margine del sopralluogo ha detto che "Regione Lombardia non ha un passo da centometrista, ma da maratoneta". "Vogliamo affrontare un problema alla volta - ha chiosato - per risolverlo. La questione dunque non è se si farà l´opera, ma quando. Oggi possiamo Confermare che i tempi saranno rispettati e dunque per l´Expo il tratto fino a Lomazzo sarà percorribile. Defiscalizzazione - L´altra notizia positiva, arrivata proprio pochi giorni fa da Roma, è che il Governo ha approvato la defiscalizzazione della tratta per una cifra pari a quasi 600 milioni di euro. Il Testo è anche già stato bollinato "Una vera boccata d´ossigeno - ha sottolineato Del Tenno - un intervento che certamente non risolverà tutti i problemi che via via ci troveremo ad affrontare, ma è quella miccia che ci permetterà di pianificare il futuro di Pedemontana con maggior serenità. Non era scontato perché l´operazione era ferma sul tavolo del Ministero dell´Economia e delle Finanze da diverso tempo". In concreto la defiscalizzazione permetterà di poter proseguire nella realizzazione dell´opera con i piani finanziari in equilibrio nonostante le minori entrate causate dalla crisi finanziaria e da tutto ciò che da essa consegue.  
   
   
BARI-BITRITTO: INAUGURATO IL CANTIERE DEL NUOVO TRATTO  
 
Bari, 12 settembre 2013 - “Normalmente il Sud viene percepito come quel buco nero in cui i progetti e i cantieri vengono risucchiati nel nulla. Noi, Puglia, abbiamo voluto essere il Sud che le opere le costruisce”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ieri a margine della cerimonia di apertura del cantiere della tratta ferroviaria Bari-bitritto. “Soprattutto dal punto di vista dei trasporti – ha proseguito Vendola – abbiamo svolto in questi anni un lavoro prodigioso. Oggi è l’ennesimo cantiere che inauguriamo, che si somma ad altri tagli di nastri di opere importanti, una fra tutte la metropolitana che collega il quartiere San Paolo al centro di Bari, che ha rappresentato una svolta per l’intero contesto cittadino”. “Oggi inauguriamo – ha concluso il Presidente della Regione – quel lavoro che consentirà alle comunità di Bitritto, Carbonara, Loseto di essere ricucite alla città di Bari. Un esempio di come la ferrovia consente l’esercizio effettivo del diritto alla mobilità. Non possiamo lottare contro l’abuso dell’automobile privata, se non costruiamo i servizi pubblici di trasporto. Penso, davvero, che per Bari, per la Puglia e per il Sud sia un buon esempio”. “Si tratta di un opera – ha spiegato l’Assessore regionale ai Trasporti Giannini – che, in coincidenza con la costituzione della Città metropolitana dal 1° gennaio 2014, consentirà un collegamento efficace dell’area metropolitana inserendola nel circuito ferroviario del trasporto pubblico locale e nazionale con collegamenti alla stazione centrale di Bari”.  
   
   
SARÀ ADIBITA AD ATTIVITÀ SOCIALI LA STAZIONE DI PIOMBINO DESE. FIRMATO CONTRATTO DI COMODATO  
 
Venezia, 12 settembre 2013 - Il Comune di Piombino Dese, in provincia di Padova, potrà utilizzare per attività sociali e istituzionali il complesso immobiliare della stazione ferroviaria composto dall’alloggio sito al piano primo del Fabbricato Viaggiatori con relative pertinenze sala d’attesa, porzione delle aree poste in adiacenza e del piazzale interno. E’ quanto prevede il contratto di comodato d’uso gratuito firmato dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e di Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria degli immobili in questione, e sottoscritto questa mattina dall’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso. “L’affidamento in comodato degli edifici oggetto del contratto si rifà all’intesa formalizzata nel 2010 da Regione e Rete Ferroviaria Italiana – ha ricordato Chisso – con la quale abbiamo aperto la strada all’utilizzazione da parte delle comunità locali di spazi di proprietà delle ferrovie non più necessari alle attuali esigenze di servizio, con lo scopo di rendere un servizio ai cittadini e al territorio, evitando nel contempo l’abbandono e il conseguente degrado di strutture che, quando non presidiate, diventano quasi sempre oggetto di vandalismi e altro. Con Rfi avevamo definito modalità di riutilizzo che potessero essere positive per tutti e sostanzialmente a costo zero: il contratto con il Comune di Piombino Dese concretizza questa prospettiva a livello locale”. Il Complesso immobiliare oggetto del contratto viene consegnato ed accettato dall’amministrazione comunale nelle condizioni di fatto e di diritto in cui si trova. La consegna degli immobili avverrà mediante apposito verbale sottoscritto da Rfi e dal Comune. Quest’ultimo provvederà a custodire i beni e si farà carico di tutte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione, di risanamento e di quelle occorrenti all’uso. Si impegna inoltre ad effettuare, almeno tre volte a settimana, la pulizia dei locali e delle aree ferroviarie di stazione aperti al pubblico, compreso lo smaltimento dei rifiuti. L’amministrazione comunale provvederà pure all’apertura dei locali destinati al pubblico prima dell’arrivo del primo treno, ed alla loro chiusura dopo la partenza dell’ultimo convoglio. Curerà infine l’ordinaria manutenzione delle aree verdi. Rfi si impegna ad autorizzare la realizzazione di eventuali interventi volti alla valorizzazione degli immobili stessi, con possibilità anche di destinazione ad impieghi economici e produttivi da concordarsi preventivamente – ferme restando la piena compatibilità con l’esercizio ferroviario e la salvaguardia delle caratteristiche storiche, architettoniche, topografiche e funzionali dei beni.  
   
   
LAVORO, VERTENZA BOMBARDIER DI VADO LIGURE. SINDACATI: SUBITO INVESTIMENTI E LA REGIONE LIGURIA CHIEDE INCONTRO A VERTICI MULTINAZIONALE  
 
Genova, 12 Settembre 2013 - Subito investimenti e ammortizzatori sociali, sì alla cassa integrazione straordinaria, ma esclusivamente a sostegno di una ristrutturazione, chiedono i sindacati ai vertici della Bombardier di Vado Ligure, la multinazionale elettro-meccanica che progetta e costruisce di treni, tram, rotabili ferroviari, impianti di segnalamento e sicurezza, alla vigilia della chiusura del tavolo di confronto, convocato a fine agosto dall´assessore al lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco con azienda, sindacati, rsu, per l´esame della richiesta di ammortizzatori sociali per 145 operai e una cinquantina di impiegati. La riunione conclusiva del tavolo è prevista per venerdì 13 settembre all´Unione Industriali di Savona, ma nel frattempo la Regione Liguria chiederà un confronto con i vertici della multinazionale. Lo hanno annunciato gli assessori al Lavoro e allo Sviluppo Economico Enrico Vesco Renzo Guccinelli al termine dell´incontro con i segretari confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil di Savona. Presenti il sindaco di Vado Ligure Attilio Caviglia e l´assessore Valerio Ghizolfi. Il sindacato chiede ancora una volta pieno sostegno alla Regione Liguria, "una posizione che non è mai venuta meno da parte della giunta e del presidente Claudio Burlando e che intendiamo confermare anche in queste ore chiedendo con forza all´azienda di dare segnali forti", afferma Vesco. La Regione Liguria – aggiunge -"è sempre stata al loro fianco per rivendicare carichi di lavoro da Trenitalia che sono arrivati e che probabilmente arriveranno anche nei prossimi giorni, che oggi però non più sufficienti, per questo occorre che a Vado Ligure la multinazionale Bombardier trasferisca produzioni di qualità". Vesco si riferisce, in particolare, alla recente commessa di 1 miliardo e 500 milioni acquisita da Bombardier con Ansaldo Breda per 50 treni Alta velocità Etr Zefiro che prevede una distribuzione del lavoro per un 60 % a Breda e al restante 40% a Bombardier. Quest´ultima, oltre a produrre in Spagna i convertitori elettrici, realizza i carrelli dello Zefiro. Una lavorazione complessa assegnata alla Bombardier Germania, nonostante il sito di Vado Ligure abbia le competenze e le strutture per produrre i carrelli. Per l´assessore regionale al Lavoro "è incomprensibile mettere lavoratori in cassa integrazione e poi costruire altrove i carrelli di un treno venduto esclusivamente nel mercato italiano E che un sito come quello di Vado Ligure, con elevate professionalità e competenze con alle spalle gradi produzioni venga penalizzato da logiche aziendali che si traducono con la cassa integrazione". La richiesta dei sindacati è che produzione dei carrelli passi nello stabilimento di Vado Ligure che guadagnerebbe 8 mila ore lavorative nel 2014 e 40 mila per gli anni 2015 e 2016. Una quota importante, pari a un quinto delle ore di produzione del sito ligure di Bombardier. Per la Regione Liguria c´è poi il grande tema degli investimenti. "Il futuro del trasporto regionale sono gli elettrotreni, Bombardier recentemente ha perso purtroppo una gara importante che avrebbe dato un forte slancio allo stabilimento di Vado Ligure e ore deve investire per vincere le prossime ed essere in grado di rispettare i materiali in tempi rapidi alla pari dei concorrenti", ha detto Vesco.