Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Dicembre 2010
PARLAMENTO EUROPEO: PROTEGGERE I CONSUMATORI DALLE NUOVE FORME DI PUBBLICITÀ ON-LINE  
 
Bruxelles, 16 dicembre 2010 - I consumatori europei dovrebbero essere meglio informati sulle nuove forme intrusive di pubblicità presenti su internet, secondo quanto afferma una risoluzione approvata mercoledì, che chiede anche maggior protezione per i consumatori vulnerabili e sottolinea il ruolo della pubblicità nella promozione di modelli di comportamento positivi. Con la Direttiva sulle pratiche commerciali sleali del 2005 che non garantisce il giusto quadro giuridico per combattere la pubblicità ingannevole e quella aggressiva, una serie di nuove e più persuasive forme di pubblicità si sta sviluppando attraverso Internet, spiega la risoluzione non legislativa preparata da Philippe Juvin (Ppe, Fr). La pubblicità comportamentale - Il Parlamento esprime preoccupazione per la "banalizzazione della pubblicità comportamentale e lo sviluppo di pratiche pubblicitarie invadenti", come la lettura del contenuto delle e-mail, l´utilizzo dei network sociali e della geolocalizzazione nonché la ripetizione del bersagliamento pubblicitario, poiché rappresentano una violazione della vita privata dei consumatori. I deputati chiedono pertanto alla Commissione di introdurre l´obbligo di inserire in modo chiaramente leggibile la dicitura "pubblicità comportamentale" nelle pubblicità on-line di questo tipo. Preoccupazione per la privacy: verso un sistema Ue di etichettatura per i siti - Per i deputati, la pubblicità comportamentale rappresenta "una grave minaccia per la protezione della vita privata" poiché è basata sulla tracciatura degli individui (cookie, costituzione di profili) e non è stata oggetto di un consenso esplicito del consumatore. Per migliorare la trasparenza e l´informazione al consumatore, il Parlamento chiede alla Commissione di introdurre un "sistema Ue di etichettatura" dei siti, sul modello del progetto "Privacy Seal", per certificare la conformità alla normativa europea sulla protezione dei dati personali. Pubblicità come veicolo di modelli positivi - Il Parlamento vuole una pubblicità capace di promuovere "sani modelli di comportamento", che possono avere "un´influenza positiva sulla percezione di tematiche quali ruoli di genere, immagine del corpo umano e normalità". Pertanto, invita tutte le agenzie pubblicitarie e i professionisti dei media a "riconsiderare lo sviluppo di modelli (uomini o donne) estremamente magri, al fine di evitare la divulgazione di messaggi pericolosi sull´aspetto fisico, sulle imperfezioni del corpo, sull´età e sul peso, tenendo conto dell´influenza e dell´impatto della pubblicità sui bambini e sui giovani".  
   
   
TV: MSE, TERMINA OGGI DEFINITIVAMENTE SWITCH OFF NORD ITALIA  
 
Roma, 16 dicembre 2010 - Con il passaggio al digitale del Friuli Venezia Giulia, che si è concluso ieri mattina nell’intera provincia di Udine, il vecchio segnale tv è ormai diventato digitale per 22 milioni di abitanti, 3333 comuni e circa 7000 impianti di emittenti nazionali e locali. Lo switch off nel nord Italia, cominciato lo scorso 25 ottobre, ha infatti coinvolto finora cinque regioni: Piemonte Orientale, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Da oggi in poi tutti i programmi delle emittenti nazionali e locali saranno trasmessi solo in tecnologia digitale e il loro segnale potrà essere ricevuto esclusivamente attraverso un decoder o un televisore con sintonizzatore digitale integrato. Dallo scorso 25 ottobre, sono state circa 339.000 – su una popolazione interessata di 22 milioni di abitanti - le richieste di supporto pervenute al call center gratuito del Mise: se i 2/3 degli utenti ha richiesto informazioni sulla copertura del segnale, le restanti chiamate si sono concentrate sull’assistenza per la sintonizzazione di apparecchi e segnalazioni su singole emittenti. L’implementazione dell’ordinamento automatico dei canali (Lcn), avvenuta lo scorso 26 novembre, ha notevolmente aiutato il passaggio e semplificato le operazioni. Sono in corso di soluzione anche alcune circoscritte criticità verificatesi in determinate aree, le cui cause più frequenti sono imputabili agli impianti centralizzati, talvolta non ancora adeguati, ai decoder o ai televisori integrati con versioni software non aggiornate. La transizione al digitale ha già interessato la Sardegna (nel 2008), la Valle d’Aosta, il Piemonte Occidentale, il Trentito Alto Adige, il Lazio e la Campania (nel 2009), per un totale di circa 39 milioni di abitanti. Il ministero dello Sviluppo economico riunirà a breve il Comitato nazionale Italia Digitale per definire il calendario delle prossime tappe.  
   
   
MSE: TV: PARERE AL CONSIGLIO DI STATO È SU RECIPROCITÀ FRA STATI QUESITO È GARANZIA PER EMANAZIONE RAPIDA DEL BANDO  
 
 Roma 16 dicembre 2010 - In merito a quanto affermato da alcuni esponenti dell’opposizione, si precisa che è stato presentato al Consiglio di Stato un quesito per sgombrare ogni possibile equivoco su come debba essere inteso il principio della reciprocità tra Stati – e non fra piattaforme tecnologiche -, con particolare riferimento, ovviamente, a quelli Extra Ue. La necessità di verificare la sussistenza delle condizioni di reciprocità non riguarda dunque un soggetto di uno Stato in particolare, ma tutti i soggetti non appartenenti all’Unione Europea interessati a partecipare alla gara. La richiesta di parere è obbligatoria in previsione di un beauty contest di rilevanza internazionale in un settore vitale come quello dei media, che consentirà l’ingresso di nuovi soggetti in Italia. Si chiede quindi ad organi terzi e imparziali (il Consiglio di Stato ha interessato anche il Ministero degli esteri e l’Autorità) di interpretare la vigenza o meno di un principio generale stabilito nel comparto televisivo sin dalla Legge Maccanico, che per l’analogico prevedeva la reciprocità riferita al controllo societario, in aggiunta al principio di “stabilimento” per “qualsiasi impresa stabilita nella spazio economico europeo”, come è indicato nella delibera 497/10/Cons dell’Agcom. Scopo della richiesta è fare chiarezza, con una risposta sollecita e tempestiva, prima dell’avvio della gara, in modo da garantire tutti i futuri partecipanti già nella fase di predisposizione del bando che sarà comunque preventivamente inviato alla Commissione europea prima della sua emanazione.  
   
   
QUATTRO NUOVE ASSOCIATE IN UNICOM  
 
Milano, 16 dicembre 2010 - Il Consiglio Direttivo dell’Associazione guidata da Lorenzo Strona nella sua riunione del 13 Dicembre u.S., ha accolto le domande di ammissione di quattro nuove strutture: Bond (Davide Bolis) - Agenzia di comunicazione integrata, con sedi a Milano e New York, dove creatività ed innovazione si uniscono per proporre al cliente servizi su misura, in grado di soddisfare le piccole e grandi esigenze. Flessibilità, conoscenza dei mercati, un team di persone dinamiche e la ricerca continua di nuove tecnologie sono i punti di forza che permettono all’agenzia di cercare la soluzione migliore sulla base delle risorse e delle possibilità d’investimento. All’esperienza consolidata nell’organizzazione di special events, road shows, incentive, traffic store e team building Bond affianca attività di marketing e comunicazione volte a rafforzare l’immagine del brand e che permettono di offrire al cliente un servizio a 360°. 20123 Milano - Via G. Carducci, 36 - Tel 0236526987 - Fax 0236527923 info@4bond.It  - www.4bond.It/  O Zone (Federico Zattarin) - Dare ascolto alle aziende, interpretare le loro esigenze, proporre soluzioni concrete su misura. Sono questi i principi con cui o zone affronta ogni progetto di comunicazione. Dal 1998, anno della sua fondazione, è sempre stata orientata alla concretezza, per poter affiancare le aziende con un servizio di consulenza di alto livello e realizzare strumenti di comunicazione utili ed efficaci. Una realtà articolata in tre reparti operativi che collaborano coordinati nello svolgimento dei progetti, ma che possono anche sviluppare attività indipendenti: Ozone per comunicazione e graphic design, net zone web agency del gruppo e photo zone per la fotografia industriale. Elemento comune il metodo di lavoro concreto per arrivare al nucleo efficace della comunicazione. Nel portfolio i più diversi settori merceologici: dai prodotti industriali alle società di servizi, dal food al finanziario, dai progetti below the line al pack con clienti in tutta Italia ed il recente ingresso sul mercato estero. 31050 Ponzano Veneto (Tv) - Via Monte Grappa, 13 - Tel 0422963017 - Fax 0422961049 info@o-zone.It  - www.O-zone.it/  Pallino & Co. (Franco Scarpa) - Nata nel 1973 in provincia di Reggio Emilia, si trasferisce a Padova nel 1985 e nell’arco di pochi anni si caratterizza come una delle realtà più affermate nel campo della comunicazione del Triveneto. Agli inizi degli anni Novanta Pallino & Co. Coglie le potenzialità del web e delle forme di comunicazione interattiva; nasce così la divisione multimediale Immaginario, dedicata alla multimedialità, a Internet e alla produzione di video, sia on che off line. Le recenti tendenze nell’ambito dei mercati e degli stessi consumatori stanno sensibilmente modificando il campo della comunicazione, orientandolo verso modelli che consentano di ottenere il massimo della visibilità con il minimo degli investimenti, nasco così nel gennaio 2009 Pallino Playbox: team specializzato in strategie di comunicazione multicanale e non convenzionale. Grazie al rapporto sinergico dei propri team specializzati in più ambiti, Pallino & Co. Si caratterizza in qualità di struttura polifunzionale, articolata e al tempo stesso flessibile, in grado di sviluppare ed ottimizzare qualsiasi esigenza di comunicazione: dall’advertising tradizionale al web, fino alla comunicazione multicanale e non convenzionale. E’ inoltre una delle poche realtà del settore ad aver ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001. 35142 Padova - Via Decorati al Valor Civile, 57/A - Tel 0498800329 - Fax 0498800349 info@pallino.It  - www.Pallino.it/  Tangherlini (Mirco Tangherlini) - Tangherlini è un sistema di competenze professionali che interagiscono per uno scopo, la strategia di comunicazione personalizzata per ogni committente. Come un insieme di ingranaggi, il nostro team si coordina su ogni progetto per ottenere il massimo risultato nei tempi e con il budget previsti. Come sistema creativo, cerchiamo di mettere sempre una nota innovativa nei nostri lavori, un meccanismo esclusivo che faccia girare gli ingranaggi in maniera non convenzionale. L’interazione con l’ambiente esterno è fondamentale, in quanto fonte di informazioni essenziali. I nostri riferimenti sono l’azienda committente e il target, con tutte le sfumature e le dinamiche correlate. I tre sistemi dialogano ed entrano a far parte di un unico processo creativo, ciascuno con il proprio ruolo. Siamo concreti e attenti alle dinamiche di mercato. Il nostro obiettivo è creare valore, in una spirale che si accresce grazie ad una strategia di comunicazione ben pianificata. Dall’azienda al mercato e poi ancora dal mercato all’azienda, la partita è una continua sfida finalizzata alla creazione della brand identity. Abbiamo trasformato le nostre passioni in un lavoro,e quello che facciamo è anche un po’ ciò che siamo. 60131 Ancona - Via Brecce Bianche, 27/E - Tel 0712802604 - Fax 0712832374 tangherlinisrl@tangherlini.It  - www.Tangherlini.it/  L’elenco completo ed aggiornato in tempo reale delle Associate Unicom è reperibile sul sito www.Unicomitalia.org/    
   
   
ELISA PORTA IL TRENTINO NELLA HIT PARADE IL VIDEO DI 50 MINUTI ASSOCIATO AL CD È STATO REALIZZATO IN TRENTINO  
 
Trento, 16 dicembre 2010 - Elisa e il Trentino, un binomio che funziona. A soli 15 giorni dal lancio sul mercato, il nuovo album della cantante friulana balza subito al secondo posto nella classifica dei dischi italiani più venduti. Un momento importante, poiché l’album contiene anche un Dvd con un docu-film realizzato in Trentino un paio di mesi fa, con protagoniste la Val Canali nel Primiero e Arte Sella in Valsugana. Una clip di 50 minuti, nella quale l´artista racconta la genesi ed il significato di alcune sue canzoni e presenta ai fan questo suo nuovo lavoro. La scorsa settimana il nuovo album di Elisa ha goduto di due prestigiose vetrine sui canali Rai. In primis l´apparizione di sabato 11 nel programma di Fabio Fazio, «Che tempo che fa», nella quale ha ripercorso parte della propria carriera oltre a presentare questa nuova avventura musicale. Nella trasmissione Elisa ha parlato del suo rapporto con la natura, che racconta proprio nel Dvd di ispirazione “trentina”, ed ha eseguito dal vivo il brano Lullaby. Poi, domenica pomeriggio, un passaggio a «Quelli che il calcio» di Simona Ventura, dove si è esibita in una interpretazione acustica di “Nostalgia”, singolo estratto proprio da questa raccolta, parlando della realizzazione e esportando le immagini del Trentino al grande pubblico della Rai della domenica pomeriggio. Il brano, tra l´altro, era stato presentato in anteprima a «X-factor», il popolare talent show di Rai 2, con le immagini del Trentino che scorrevano sullo sfondo. Il cd, etichetta Sugar, alterna brani in inglese ed italiano, 17 pezzi tra cover, greatest hits e inediti, mentre il video offre la possibilità ad Elisa di raccontare il proprio percorso artistico. Tre gli inediti: “Nostalgia”, “Sometimes Ago” e “Fresh Air”, tutti scritti e composti dalla stessa Elisa, che nel primo si avvale della collaborazione musicale di Andrea Rigonat; dieci rivisitazioni di suoi grandi successi: “Lullaby”, “Ti vorrei sollevare”, “Una poesia anche per te”, “Qualcosa che non c’è”, “Rainbow”, “Gli ostacoli del cuore”, “Anche tu, Anche se (Non trovi le parole)”, “It is what it is”, “Eppure sentire (Un senso di te)”, “Forgiveness”. Da sottolineare lo spazio che Elisa dedica alla natura come fonte di serenità ed ispirazione. Nel Dvd, alla voce di Elisa che racconta il suo modo di vivere la musica si alternano i live registrati ad Arte Sella nel Teatro Naturale, seduta al pianoforte insieme ad un coro di voci bianche nella Cattedrale Vegetale, nei boschi circostanti, lungo il percorso Artenatura e all´interno di Malga Costa. L´iniziativa è stata realizzata con la collaborazione di Trentino Marketing, di Arte Sella, dell’Apt della Valsugana e Lagorai, dell’Apt di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, e del Parco di Paneveggio, Pale di san Martino. Un progetto importante, che porta sugli schermi televisivi di milioni di italiani l´immagine di un Trentino dove la natura è davvero “al centro” e che rappresenta anche un nuovo modo di fare promozione territoriale attraverso la musica, un veicolo universale e amato dai giovani.  
   
   
WORKSHOP: RACCONTARE L’AVVENTURA EDIZIONE 2011  
 
Trento, 16 dicembre 2010 - Il workshop è rivolto ad autori e filmmakers che vogliono acquisire o perfezionare le proprie conoscenze nella scrittura e nello sviluppo del film documentario. Il suo obiettivo è quello di fornire un´opportunità per accrescere la capacità di analisi e rielaborazione di un´idea in termini di racconto visivo e impostare una lettura critica del progetto in funzione di una sua "appetibilità" per il mercato. Ogni partecipante al workshop ha l´occasione di sviluppare un proprio progetto di film con la consulenza e la supervisione di due noti professionisti del settore: Edoardo Fracchia (autore, produttore e regista) e Stefano Tealdi (produttore di documentari con importanti incarichi a livello internazionale). Dopo la fase di sviluppo e di scrittura il progetto viene rielaborato in funzione di una sua presentazione agli operatori del mercato che verrà fatta con un Pitching pubblico alla presenza di produttori e responsabili di reti televisive. Metodo E Contenuti - Ogni corsista partecipa al workshop con un proprio progetto di film che viene analizzato, discusso e riscritto con la supervisione dei docenti ma in maniera partecipata e condivisa con tutti gli altri corsisti. L´attività è strutturata in tre moduli: Il primo modulo “Lo sviluppo del film documentario” si svolge durante un incontro di due giorni a Trento presso Format. Verrà posta l´attenzione agli elementi che caratterizzano un progetto, cosa rende una storia interessante, come si individuano i punti di forza e quelli di debolezza, l’importanza della ricerca e dello sviluppo e come, grazie a tutto ciò, un’idea può diventare il progetto per un film. Il secondo modulo “La scrittura del progetto” avviene per via telematica in un periodo di due mesi. Ogni autore sviluppa il proprio progetto attraverso una piattaforma web che mette in comunicazione i corsisti stessi tra di loro e con il docente. Il terzo modulo “La presentazione del progetto”, si svolge durante un incontro di 5 giorni a Trento presso Format (durante il periodo del Filmfestival). In questo modulo l´attenzione è rivolta al mercato, alla capacità di individuare i canali a cui rivolgersi, il modo migliore per farlo e come prepararsi per essere più convincenti. Avrà il suo momento conclusivo durante un pitching pubblico con la presentazione dei progetti sviluppati a produttori e responsabili di reti televisive. Un reale incontro con il mercato quindi ma soprattutto un importante momento di verifica del lavoro fatto. Modalità E Termini Di Partecipazione • Al corso sono ammessi al massimo 10 partecipanti con progetto e 10 senza progetto. • La selezione delle domande verrà fatta da una commissione che valuterà la qualità e la fattibilità del progetto allegato alla domanda di ammissione (download: www.Zeligfilm.it). • Verrà data la precedenza ai progetti di film documentari che hanno qualche legame con l´avventura umana e l´esplorazione di luoghi e situazioni, con lo sviluppo sostenibile e la tutela dell´ambiente, che rechino un contributo alla conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti umani, storici e sociali. • La domanda deve pervenire alla segreteria della Zelig entro e non oltre il 28 gennaio 2011 . • Quota di partecipazione: 250 euro per progetto con un partecipante e 150 euro per un secondo partecipante o osservatore senza progetto. Nella quota è compreso l´abbonamento a alle proiezioni del Trentofilmfestival e i buoni pasto durante la permanenza a Trento nei giorni del workshop. La quota dovrà essere versata alla segreteria del Filmfestival entro 3 giorni dalla conferma di ammissione al workshop. Organizzazione E Informazioni Il corso è proposto da Trentino Film Commission e organizzato da Zelig scuola di documentario di Bolzano in collaborazione con Format e il Trentofilmfestival. Www.zeligfilm.it/    
   
   
TEANA DIVENTA SET CINEMATOGRAFICO  
 
 Potenza, 16 dicembre 2010 - Grande entusiasmo per l’avvio del primo workshop per filmmakers tenuto in Basilicata dal regista cinematografico Michelangelo Frammartino, senza dubbio una delle voci più originali e poetiche dell’attuale panorama cinematografico internazionale. Il cineasta milanese, autore del metafisico film Le Quattro Volte acclamato – tra gli altri - durante l’ultima edizione del festival di Cannes ha dato avvio al laboratorio intensivo di cinema destinato a dieci talentuosi filmmakers provenienti da diversi paesi del mondo. L’esclusivo percorso – organizzato dalla Comunità Montana Alto Sinni, la Gepa Spa e il Noeltan Film Studio – si sta svolgendo a Teana presso il Museo della Civiltà Contadina nell’ incantevole scenario naturale del Parco Nazionale del Pollino e si concluderà il prossimo 19 dicembre. Dieci mini troupe si aggirano in questi giorni per le viuzze di Teana - tra la curiosità e l’entusiasmo di tutti - cercando di cogliere suggestioni utili a rendere l’esperienza del workshop una storia da raccontare, un cortometraggio i cui attori sono proprio le persone di Teana incontrate e conosciute in queste intense giornate.  
   
   
ACCORDO TRA TELECOM ITALIA E GRUPPO RCS PER L’EDITORIA DIGITALE  
 
Milano, 16 dicembre 2010 - Il Gruppo Rcs e Telecom Italia hanno siglato un accordo per la distribuzione e la fruizione dei contenuti editoriali di Rcs. Grazie a questa intesa da oggi oltre 650 ebook del Gruppo Rcs sono disponibili su Biblet Store ( www.Biblet.it/ ), la piattaforma di Telecom Italia dedicata all’editoria digitale, e fruibili con Biblet, il nuovo ereader Tim. Anche le digital edition dei due quotidiani leader Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport sono disponibili sui tablet basati sul sistema operativo Android, come il Galaxy Tab Samsung in vendita nei negozi Tim e, prossimamente, anche su Olipad, il nuovo tablet di Olivetti. “Grazie a questo importante accordo firmato oggi con il Gruppo Rcs - ha dichiarato Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia - abbiamo raggiunto un significativo traguardo che dimostra come la tecnologia possa rappresentare un efficace motore per avvicinare le persone alla conoscenza e alla cultura attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti. Si tratta di un importante riconoscimento alla nostra capacità di innovare che ci consente di porre l’azienda come driver nei mercati caratterizzati da una forte evoluzione tecnologica”. “Sono particolarmente soddisfatto di questa partnership, che non esito a definire naturale vista la leadership nei rispettivi settori – sottolinea Antonello Perricone, a.D. Di Rcs Mediagroup -. È l’ennesimo passo verso quella crossmedialità, sulla quale stiamo investendo risorse ed energie, che alimenta nuove opportunità di diffusione della cultura, unendo prestigio e modernità. Il futuro dell’editoria passa proprio attraverso progetti sinergici di questa rilevanza”. I titoli digitali di Rizzoli, Bompiani, Fabbri, Adelphi, Archinto, Marsilio, Skira e Sonzogno – i marchi del gruppo editoriale Rcs Libri - sono quindi disponibili sul Biblet Store, in particolare tra questi “Il cimitero di Praga” di Umberto Eco, “La pancia degli italiani” di Beppe Severgnini e la trilogia Millennium di Stieg Larsson. Nelle prossime settimane saranno gradualmente disponibili altri ebook delle oltre 2.000 novità all’anno e del complessivo catalogo editoriale di circa 16.000 volumi, ad un prezzo medio del 30% inferiore rispetto a quello della relativa versione cartacea, rilegata o tascabile. Grazie all’integrazione tra il Biblet Store e il nuovo ereader Tim, Rcs Libri e Telecom Italia puntano ad offrire ai propri clienti servizi innovativi personalizzati con un accesso diretto al catalogo biblet.It. Già da oggi è possibile acquistare i libri digitali su Biblet Store, oltre che da Pc tramite carta di credito, con il nuovo ereader Tim che consente di accedere alla libreria digitale in modo semplice e diretto attraverso la connettività 3G. Il device, caratterizzato da un display di 6”, viene proposto a 259 Euro in un innovativo Biblet Kit che comprende una Sim card con 5 Euro di traffico incluso. È possibile acquistare Biblet Kit anche con la formula in abbonamento a 19 Euro al mese che include la ricarica di 10 Euro cumulabili, per l’acquisto degli ebook, e 250Mb al mese di navigazione Internet. Entrambe le soluzioni offrono la navigazione gratuita in mobilità sul Biblet Store e la possibilità di acquistare i titoli digitali sia con il credito residuo della Sim card sia tramite carta di credito. La nuova offerta è disponibile su biblet.It e presso i principali punti vendita di Telecom Italia. Successivamente gli ebook potranno essere acquistati e letti anche con l’Olipad, il nuovo tablet di Olivetti che sarà lanciato sul mercato nei prossimi mesi, e con numerosi altri device grazie a Biblet App, l’applicazione gratuita disponibile a breve su Apple Store e Android Market che permette di scaricare i libri in formato digitale. L’accordo tra i due grandi gruppi italiani consentirà a un numero sempre crescente di lettori di provare nuovi prodotti e servizi, per una fruizione tecnologica e dinamica anche dei due quotidiani il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Dal prossimo anno gli utenti del nuovo Olipad Olivetti troveranno già installate le applicazioni per consultare le edizioni digitali dei due quotidiani di Rcs, già da oggi disponibili sul Galaxy Tab Samsung. Si potranno quindi sfogliare direttamente i giornali, i supplementi, le edizioni locali e accedere a tutti i contenuti multimediali collegati. Le digital edition di Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport consentono una modalità di fruizione molto gradevole sul sistema Android, per il quale Rcs ha sviluppato le proprie applicazioni in anticipo sui tempi del mercato.  
   
   
PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI IL LIBRO DEL FUTURO? NON SARÀ SOLO ONLINE. UN GIOVANE SU TRE OGGI È INCURIOSITO DALL’IPAD MA NON SA COSA FARCI ESATTAMENTE...  
 
 Roma, 16 dicembre 2010 - Quale sarà il libro del futuro? Non sarà sicuramente solo quello online, almeno a giudicare dagli esiti delle elaborazioni Aie sui dati dell’Osservatorio permanente contenuti digitali che saranno presentati il 7 dicembre al Digital Cafè nel corso dell’incontro Leggere o guardare?,in occasione della Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi(Roma, 4-8 dicembre):, che si concluso al Palazzo dei Congressi dell’Eur. In base alle rilevazioni su un campione di 8.500 individui (con più di 14 anni, rappresentativi della popolazione italiana, e appartenenti al panel consumer Nielsen), c’è ancora un 33,5% di italiani che risponde che con l’iPad non sa proprio cosa farci, anche se ne è fortemente incuriosito. Il 27,6% lo usa per leggere libri, il 26,5% per leggere giornali, ma il 33,2% lo usa per vedere film. “Dati che stanno a indicare uno dei possibili futuri del libro – ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile dell´Ufficio studi dell´Associazione Italiana Editori (Aie) - in cui testi e immagini, condivisione di contenuti e “solitudine” della lettura si confronteranno, forse si fonderanno assieme, sicuramente imporranno alle case editrici di continuare in quel percorso di innovazione verso nuovi prodotti e nuove “storie” (o nuovi modi di raccontarle) che alcune di loro hanno iniziato a fare in quest’ultimo anno”. Gli iper tecnologici - i cosiddetti technofan, la categoria della popolazione su cui ci sta spostando sempre più, specie tra i ragazzi (parliamo di 15milioni di giovani) - sono più interessati della media ad acquistarlo, anche se poi, a conti fatti, il 37,3% di loro non sa cosa farne. E a usarlo per leggerci “solo” dei libri ci pensa appena il 16,2% di loro. L’e-book o le applicazioni che sempre più di frequente si iniziano a scaricare dalla rete e dagli store online saranno uno dei futuri del libro. Accanto ad essi continueranno a convivere e integrarsi le tradizionali piattaforme su carta.  
   
   
IL VALORE AGGIUNTO COME LA SUSSIDIARIETÀ PUÒ SALVARE L’ITALIA  
 
 Roma, 16 dicembre 2010 - si tiene oggi la presentazione del libro Il valore aggiunto. Come la sussidiarietà può salvare l´Italia a cura di Gregorio Arena e Giuseppe Cotturri edito da Carocci Editore. Alla presentazione, che sarà aperta dai saluti dell´assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma Cecilia D´elia, interverranno oltre agli autori Luca Antonini, Carlo Mochi, Laura Pennacchi e Livia Turco, presiederà Giovanni Moro, presidente di Fondaca, fondazione per la cittadinanza attiva. Il seminario organizzato dalla Provincia di Roma, Assessorato alle politiche culturali, da Fondaca e da Carocci Editore, avrà luogo alle ore 17 presso Palazzo Valentini, Sala della Pace Via Iv Novembre 119/A. Non è utopia ritenere che i cittadini possano interagire con le amministrazioni pubbliche nella cura dei beni comuni. Non lo è perché di fatto già accade, grazie a tutti coloro che in vario modo mettono a disposizione della comunità tempo ed energie. Ma non lo è anche perché nella nostra Costituzione vige ormai un principio che legittima i cittadini a passare dal ruolo di utenti a quello di cittadini attivi, responsabili e solidali. È il principio di sussidiarietà orizzontale, che considera i cittadini come potenziali alleati delle istituzioni, disposti ad introdurre nella sfera pubblica il valore aggiunto rappresentato dalle loro competenze, idee ed esperienze. In tempi di crisi questa è una prospettiva che apre alla speranza. Il libro analizza le idee e le esperienze pratiche che sorreggono questa prospettiva di nuova cittadinanza, fornendo ai potenziali cittadini attivi gli strumenti per mobilitarsi, ed a chi opera nel sociale e nella politica una visione credibile di cambiamento basata sulla Costituzione. Gregorio Arena è professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Trento e presidente di Labsus ( www.Labsus.org/ ), il Laboratorio per la sussidiarietà che ha promosso e sostenuto la pubblicazione di questo volume. Giuseppe Cotturri è professore ordinario di Sociologia del diritto e della devianza nell’Università “A. Moro” di Bari. Ha diretto il crs-Centro di studi per la riforma dello Stato. Attualmente dirige, con altri, la collana Carocci “Il terzo Mezzogiorno”, dedicata alle forze del Terzo Settore nel Sud. I curatori sono impegnati da tempo e in vari modi sul fronte della tutela dei diritti dei cittadini. Fra l’altro, entrambi sono stati presidenti del movimento Cittadinanzattiva. Www.fondaca.org/    
   
   
REGIONE SARDEGNA PROMUOVE A CAGLIARI 3° SALONE DELL´EDITORIA E DEL LIBRO SARDO  
 
Cagliari, 16 Dicembre 2010 - Anche quest’anno la Regione Sardegna promuove la manifestazione Libri in Galleria - 3° Salone dell’editoria e del libro sardo, in collaborazione con l’Associazione editori sardi (Aes) e il Comune di Cagliari. Dal 16 dicembre e fino a mercoledì 22, nello Spazio Search del Municipio di Cagliari, nel Largo Carlo Felice, sarà proposto al pubblico ogni giorno, dalle 10 alle 21, il meglio della produzione delle oltre 40 case editrici coinvolte, con migliaia di titoli, tra cui novità editoriali e volumi rari. L’iniziativa, che rientra tra le attività di promozione dell’editoria regionale finanziate dall’Assessorato della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, rappresenta nell’isola, insieme alla Fiera del Libro di Macomer, la più grande esposizione temporanea di libri e case editrici sarde. "La Regione - ha detto l’assessore dei Beni Culturali Sergio Milia - sostiene l’editoria, le aziende editrici sarde e la qualità dei loro prodotti editoriali per promuovere i temi della cultura sarda". Il Salone offre ai visitatori anche un ricco programma di eventi tra letture, reading, incontri con gli autori, teatro, cinema, musica e spettacoli, animazione e laboratori didattici per ragazzi.  
   
   
DA CORTINA A POMPEI. ESISTE ANCORA LA CULTURA IN ITALIA?  
 
Cortina D’ampezzo, 16 dicembre 2010 - Uno “stato dell’arte” della cultura italiana, dai crolli (materiali e simbolici) di Pompei agli abusi e alle morbosità esibite di un certo mondo dello spettacolo. Una Montagna Di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, aggiunge al proprio calendario invernale un appuntamento di assoluto rilievo. E chiama a raccolta, il prossimo 7 gennaio all’“Alexander Girardi” Hall, alcuni tra i più autorevoli e prestigiosi rappresentanti del panorama culturale italiano. Il tema della tavola rotonda: “Da Cortina a Pompei. Esiste ancora la cultura in Italia?” A confrontarsi sull’argomento, di grande attualità, saranno il Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria, il Sindaco di Padova Flavio Zanonato, il Presidente di Marsilio Editori Cesare De Michelis, l’attore, regista e deputato al Parlamento Luca Barbareschi, il Direttore di “Sette” Giuseppe Di Piazza, gli scrittori Ferdinando Camon e Antonia Arslan e lo storico animatore del cartellone culturale ampezzano Ennio Rossignoli. E’ previsto un contributo di Siobhan Nash-marshall, docente al Manhattanville College (Usa). L’incontro sarà aperto dagli interventi del Presidente onorario di Una Montagna Di Cultura Vera Slepoj, e di Alberto Sinigaglia, cofondatore del “Tuttolibri” de La Stampa. Coordina i lavori Francesco Chiamulera, Presidente di Una Montagna Di Cultura. «Per un giorno, a Cortina d’Ampezzo si riunirà una sorta di mini-osservatorio sulla cultura italiana, che potrebbe anche diventare un appuntamento fisso», commenta Chiamulera. «Un evento importante per chi conosca la complessità delle tematiche emerse in questi mesi: dai “tagli” alla cultura e allo spettacolo agli eccessi di un certo circo mediatico, dalle nuove sfide del mercato editoriale ai crolli - materiali e forse anche simbolici - del nostro patrimonio archeologico». «Parlare della cultura oggi», riflette Vera Slepoj, «è di fatto un tabù, perché tutto è stato assorbito dall’economia, e la cultura cessa di essere il laboratorio del cambiamento e della conoscenza. Da questo punto di vista, sarebbe interessante capire se la cultura ha un ruolo – anzi, se l’ha mai avuto – nella costruzione della casa comune europea». Alcune delle domande alle quali l’incontro cortinese cercherà di dare risposta: la televisione potenzia la cultura, oppure la delegittima? La politica tutela o svende il nostro patrimonio culturale? Quali sono, oggi, i luoghi di trasmissione e gli interpreti della cultura? È un problema di mercato, oppure di contenuti? Per conoscere l’opinione dei relatori, l’appuntamento è quindi venerdì 7 gennaio 2011, a partire dalle 16.30, all’Alexander Girardi Hall, il grande auditorium di Cortina d’Ampezzo in zona Pontechiesa.  
   
   
NEL 2011 A CORTONA LE COLLEZIONI ETRUSCHE DEL LOUVRE OLTRE QUARANTA LE OPERE IN MOSTRA PER UN EVENTO DI GRANDE RILIEVO CULTURALE  
 
 Firenze, 16 dicembre 2010 - A distanza di due anni dalla mostra realizzata con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, Cortona ospita un altro grande evento culturale, strettamente legato alla sua storia. Dal prossimo marzo 2011 oltre quaranta opere, provenienti dalla collezione d´arte etrusca del Museo del Louvre di Parigi, saranno esposte al Maec-museo dell´Accademia Etrusca nell´ambito della mostra “Le collezioni del Louvre a Cortona. Gli Etruschi dall´Arno al Tevere”. La mostra segna il ritorno in Italia di opere d’arte appartenenti alla collezione delle antichità del Louvre: capolavori come la statua in terracotta di Arianna da Falerii, immagine-simbolo della mostra, gli idoli del Falterona, le strepitose oreficerie della Collezione Campana, sarcofagi, cippi funerari e rilievi chiusini narrano in maniera approfondita il sistema dei rapporti culturali e socio-economici delle città etrusche situate nel ter ritorio tra i fiumi Arno e Tevere, anche alla luce delle scoperte successive alla dispersione di questi materiali. «Si tratta di un evento di grandissimo rilievo, reso possibile grazie all´ottimo clima di collaborazione tra Cortona e il Museo del Louvre – ha dichiarato l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel suo intervento alla presentazione della mostra, svoltasi oggi a palazzo Strozzi Sacrati -. Le due esposizioni e i protocolli d’intesa per realizzare una banca dati tesa a censire il patrimonio etrusco nei grandi musei europei confermano la rilevanza a livello internazionale della città di Cortona, antica lucumonia, per lo studio e la conoscenza della civiltà etrusca. Di questa rilevanza la Regione Toscana non può che essere orgogliosa: dalla metà degli anni Ottanta ha condiviso con altri protagonisti l’avventura dell’archeologia urbana cortonese, dall’allestimento della nuova sezione topografic a del museo alla recente realizzazione del parco, che collega le emergenze monumentali antiche del circuito urbano e del territorio». «Cortona, il Maec e la mostra sono l’occasione per rinnovare l’attenzione del visitatore di fronte alla qualità diffusa che caratterizza i mille volti della nostra regione – ha concluso Scaletti -. In particolare in questa mostra valenza turistica e culturale si intrecciano. Attrae la suggestione del tema del “ritorno” di capolavori dispersi dal territorio che si estende da Fiesole all’agro chiusino, da Perugia a Civita Castellana (l’antica Falerii). Nell’esporre per la prima volta in Italia questi manufatti, testimonianze della produzione artistica locale, il Maec promuove un’operazione di recupero della memoria e diventa l’emblema del senso di appartenenza a un territorio e ad una comunità più vasti». Alla conferenza stampa erano presenti, insieme all´assessore Scaletti, Francoise Gaultier e Laurent Haumesser, conservatori del Dipartimento delle antichità greche, etrusche e romane del Louvre, il sindaco di Cortona Andrea Vignini, il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, Giovannangelo Camporeale, Lucumone dell´Accademia etrusca, e Paolo Giulierini e Paolo Bruschetti, conservatori del Maec.  
   
   
CULTURA: ISTITUZIONI VENETE: IL SISTEMA TERRA’  
 
 Venezia, 16 dicembre 2010 -  “Per quanto riguarda il settore della cultura, il prossimo sarà un anno difficile, complicato ma comunque sostenibile””. E’ la nota di ottimismo che il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla cultura Marino Zorzato, parlando del bilancio di previsione 2011 appena approvato, ha rivolto ai rappresentanti delle principali istituzioni culturali del Veneto che ha incontrato ieri a Venezia. Zorzato ha evidenziato che i tagli conseguenti alla manovra del governo sono pesanti, ma non quanto l’ipotesi di non poter disporre di alcuna risorsa per la cultura. “Inoltre, all’interno delle materie di mia competenza – ha spiegato – è stata fatta una valutazione capitolo per capitolo, facendo scelte mirate e non tagli lineari. Per la cultura, quindi, pur con qualche inevitabile ritocco al ribasso, nel 2011 dovrebbero essere garantiti quasi gli stessi importi del 2010 a regime ordinario, ma bisogna puntare alla qualità delle iniziative”. Apprezzamento è stato espresso dalle istituzioni culturali presenti all’incontro per la linea di collaborazione perseguita dalla Regione relativamente alle linee di politica culturale, pur non nascondendo le preoccupazioni per il futuro. Zorzato ha ribadito la sua convinzione sulla tenuta del sistema culturale veneto e ha condiviso la necessità di fare rete anche nel mettersi in relazione con i privati e con le fondazioni bancarie per cercare risorse aggiuntive. Ha fatto presente inoltre che è stato istituito un tavolo con Confindustria proprio sul tema delle sponsorizzazioni culturali Infine, Zorzato ha ricordato che potranno contribuire alla tenuta economica del sistema anche i 15 milioni di euro del Por (Programma Operativo Regionale), destinati ai sistemi museali con un apposito bando, e i 65 milioni di euro per i beni culturali se saranno sbloccati a livello nazionale i fondi Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate). Da ultimo, Zorzato ha parlato delle opportunità legate alla candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura per il 2019, con la costruzione di un progetto in cui le istituzioni culturali venete dovranno avere un ruolo attivo.  
   
   
CONCLUSA A ROMA LA TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE HERITY TRE GIORNI DI LAVORI, INCONTRI, PROGETTI. UN’AMBIZIONE, CONTRIBUIRE ALLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE MONDIALE.  
 
Roma, 16 dicembre 2010 - Fosse stata organizzata in pochi giorni sarebbe stato lecito credere che il comitato scientifico avesse deciso di approfittare dell’onda emotiva di indignazione e inserirsi nel dibattito generale. E questo, forse, sarebbe stato un male e un bene al tempo stesso. Ma non è stato così: nessuna speculazione, nessuna velleità di attualizzare i propri sforzi, nessun secondo fine. Le Conferenze Internazionali Herity, proprio per la loro complessità scientifica e organizzativa non si improvvisano in qualche giorno, così come i recenti fatti di Pompei non sono altro che l’ennesimo grido d’allarme lanciato dal nostro Patrimonio Culturale. Cosa è stato allora che ha condotto l’organismo internazionale, coordinato dal Prof. Quagliuolo, a volere dedicare questa terza edizione della Conferenza alla Valutazione dello stato di conservazione di un Bene Culturale e la sua comunicazione al pubblico? Un lavoro sul campo meticoloso, ostinato, costante. Un’applicazione giornaliera fatta di studi, certificazioni di qualità, monitoraggio continuo dello stato del Patrimonio Culturale italiano e straniero. Perché, non dimentichiamolo, Herity nasce e si sviluppa proprio per conferire un “bollino di qualità” (sotto forma di bersaglio) a tutti i Beni presenti sul pianeta e accessibili al pubblico. Attualmente sono 243 Siti certificati in tutto il mondo, ultimi ad aggiungersi alla lista i Musei di Roma, mentre in questi giorni è sottoposta a valutazione l’Ara Pacis. L’attività di Herity, si diceva, non conosce soste e la tre giorni romana, appena conclusa, è da considerare come una densa seppur breve occasione di confronto e studio con i delegati di 25 Paesi esteri, per considerare nuove strategie e indirizzi di intervento. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in collaborazione con Unesco-whc, Un-wto, Iccrom i lavori si sono svolti nella Sala Santa Marta, in pieno centro storico nel mezzo del percorso romano di siti certificati Herity. Ma cosa rimane di questa Conferenza? Rimangono la passione del Vicepresidente della Commissione Cultura del Senato, Vincenzo Vita che ha rivolto l’invito ai vertici Herity per un audizione pubblica in Senato sugli esiti della Conferenza, allo scopo di trarne un atto di indirizzo pubblico. Rimangono il contributo, in una visione globale del Patrimonio, data dall’Assistente del Direttore generale per la cultura Unesco, Francesco Bandarin. “Prima di parlare di restauro bisogna parlare di conservazione. Ma per raggiungere lo scopo, fondamentale è la gestione” sono state le sue parole. Sullo stesso tenore l’intervento del Direttore generale Iccrom, Mounir Bouchenaki che ha equiparato i Beni italiani alle Piramidi egizie come patrimonio di tutti. “Se si procurano ferite anche a un solo Bene, il danno è da considerarsi per l’intera collettività”. Ma il tema della Conferenza è stato anche quello di cercare un fattivo supporto da parte del pubblico, dei visitatori che in tutto il mondo affollano monumenti e città d’arte. Ambizione alta ma proprio per questo decisamente stimolante. Proviamo a chiederci: cosa sarebbe accaduto a Pompei, solo per parlare di fatti recenti, se i visitatori avessero avuto degli strumenti a disposizione per segnalare situazioni di degrado? Un quesito destinato purtroppo a restare senza risposta. Le conclusioni sono state affidate alla Senatrice Tullia Carettoni, Presidente di Herity Italia che ha invocato la necessità di far nascere un laboratorio ideale, non ideologico, che possa comprendere e intercettare i cambiamenti del pianeta. E che sia in grado di fare sponda alle sfide, in parte ignote, che il futuro porta con sé. L’auspicio, sottolineato con delicata fermezza, è quello di una maggiore collaborazione sinergica con realtà mondiali quali l’Unesco. “Che in futuro si abbandonino le differenziazioni del “noi e voi” e si possa parlare finalmente di “noi”. Un noi, inteso come sforzo comune nella direzione della tutela del Patrimonio Culturale pur nel rispetto delle reciproche peculiarità e competenze. Lanciando, infine, un’anticipazione di quello che sarà il tema della prossima Conferenza, quello della comunicazione, la Presidente di Herity Italia, si è augurata che in futuro possa essere comunicata, anche attraverso un semplice foglio, la storia di ogni singolo bene, come il Cenacolo di Leonardo. L’appuntamento per tutti, addetti ai lavori e comuni cittadini, è quindi con la prossima edizione, quando la Conferenza Internazionale Herity tornerà a spiegare, raccontare, ascoltare quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare per difendere forse il bene più prezioso dell’Umanità: il proprio patrimonio culturale. In una delle attività a margine dei lavori, ospiti del Royal Netherland Institute sono stati inoltre consegnati i premi Herity alla Cultura a: Fundham, per la Serra di Capivara, Ayuntamiento de Zaragoza, per la Ruta de Caesaraugusta, Camera di Commmercio, per il Centro Storico di Napoli.  
   
   
QUADRIENNALE DI ROMA, POLVERINI: "LA REGIONE LAZIO ENTRERA´ NEL CDA"  
 
Roma, 16 dicembre 2010 - “La Regione Lazio entrerà nel consiglio di amministrazione della Quadriennale di Roma”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ieri mattina ha visitato la sede della Quadriennale a Villa Carpegna, dove è stato presentato nel pomeriggio il primo volume dei “Nuovi archivi del futurismo”, realizzato dalla Quadriennale. Il presidente della Quadriennale, Gino Agnese, ha fatto dono al presidente Polverini della prima copia del volume, 1.000 pagine a cura di Enrico Crispolti edite da De Luca che riproduce oltre 500 cataloghi delle esposizioni futuriste dal 1910 al 1944. “Trovo incredibile – ha aggiunto Polverini - che la Regione, a differenza di quanto accade alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano, non sia presente nella Quadriennale. Penso che ne valga la pena, c´e´ un archivio straordinario e vi lavorano persone preparate e motivate”. Polverini ha inoltre annunciato come “nella finanziaria del 2001 sia già presente una norma anche per l’ingresso della Regione nel Maxxi” e ha ricordato l’impegno finanziario, 25mila euro l’anno per tre anni, a sostegno del Museo della Liberazione di Via Tasso.  
   
   
CLASSICI CONTRO AL TEATRO ´G. ARRIGONI´ - SAN VITO AL TAGLIAMENTO  
 
 San Vito al Tagliamento (Pn)., 16 dicembre 2010 - Dopo il grande successo di pubblico e la battaglia delle idee della prima serata, nella quale grandi Classicisti sono saliti sulla scena impugnando contro le derive del presente gli scudi dei libri antichi – così come hanno saputo fare gli studenti delle protesta in difesa dell´Università e della Scuola –, i "Classici contro" a cura di Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell´Università Ca´ Foscari Venezia tornano Giovedì 16 dicembre 2010, alle ore 18 presso lo storico Teatro ´G. Arrigoni´ di San Vito al Tagliamento (Pn). Il nuovo tema provocatorio è quello delle "Identità" sul quale tanta politica al giorno d´oggi crea i suoi slogan in maniera superficiale e mistificatoria. I classici e la ricerca scientifica ci aiuteranno a comprendere cosa sta accadendo. Interverrà Maurizio Bettini, il filologo e antropologo italiano che tiene i suoi corsi tra Siena e Berkeley in California e che più di ogni altro ha contribuito a rivoluzionare gli studi classici in Italia. Da grande studioso dell´Eneide e dei miti antichi andrà a indagare come perfino gli dei, Giove e Giunone, operavano per costruire – però con più sagacia dei politici di oggi – le identità dei popoli dell´Italia antica fra Troia e Roma. Così Luigi Spina, che ha insegnato all´Università Federico Ii di Napoli e all´Università di Strasburgo, esperto di retorica e delle virtù della libertà di parola nella prima democrazia della storia occidentale, focalizzerà l´attenzione sui processi collettivi della memoria, su ciò che si celebra ad arte e su ciò che si rimuove per opportunismo politico e storico. Ossia illustrerà le manipolazioni della coscienza comune che il potere e la società mettono in atto per fini non sempre legittimi o confessabili. A fare da contraltare agli sguardi sul passato, entrerà nell´agone delle idee lo scrittore e poeta Gian Mario Villalta per porre in rilievo le dinamiche delle identità vere o inventate nell´Italia di oggi e nel Nordest del boom economico e delle difficoltà attuali: con la lucidità e col coraggio dei suoi scritti più recenti come «Padroni a casa nostra», non tacerà sui nostri vizi ideologici e culturali per smascherare la miopia e i limiti delle mitologie che si inventano ai nostri giorni. A rendere incalzante il ritmo dei pensieri e a distinguere le diverse prospettive in gioco l´attore Francesco Puccio (Gruppo teatrale Kalokagathoi) reciterà dei brani d´autore che agiranno sulla scena come paradigmi per la riflessione. I "Classici contro" hanno un obiettivo chiaro e senza compromessi. Più pensiero per tutti i cittadini, a partire proprio dagli autori antichi: i nostri classici con la loro voce che viene da lontano possono attivare per noi una visione più ampia e profonda della realtà. E questo significa anche più consapevolezza e capacità di affrontare le difficoltà e il disorientamento del presente. Informazioni: http://lettere2.Unive.it/flgreca/aicc.htm – Blog: http://classicicontro.Wordpress.com/ Sintesi degli interventi Maurizio Bettini (Università di Siena) Identità mitiche - Per quale ragione il Giove e la Giunone dell´Eneide, negoziando la futura identità dei discendenti di Troiani e Latini, vollero che i Troiani scomparissero dal composto? E come ci riuscirono? Erano divinità, d´accordo, e quindi potevano realizzare tutto ciò che volevano - anche andando contro le leggi della natura e le regole della natura. Con tutto ciò val la pena di vedere come hanno lavorato, se così si può dire. Anche perché il gioco di costruire le identità, ovvero di distruggerle, sembra essere alquanto in voga anche al giorno d´oggi. Luigi Spina (Università Federico Ii Napoli) Chi eravamo, chi saremo: sul buon uso di memoria e oblio Quando parla (in assemblea, in tribunale, nella piazza) ai cittadini riuniti, l´oratore cita spesso, esemplarmente, antenati e predecessori, spiegando cosa bisogna fare per essere degni successori e posteri. Allo scopo non serve solo memoria, ma anche oblio. Sarà stato sempre così? sarà sempre così? Gian Mario Villalta (Scrittore - Pordenonelegge.it) Scontri di prospettive Perché non festeggiare il primo trattore comprato in paese, la multifresatrice operativa in fabbrica, invece che certe fandonie medievali con finti abiti e finti nomi di luoghi e di eventi? L´identità si inventa, è vero, ma non credete allora che sia meglio inventarla su un fondo di verità e di coraggio culturale invece che su risibili menzogne che nessuno può seriamente difendere? Inserti recitativi di Francesco Puccio (Kalokagathoi - Napoli) -