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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Gennaio 2014
INTRODURRE I RIVESTIMENTI ECOCOMPATIBILI NELL´INDUSTRIA AERONAUTICA  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2014 - Un obbiettivo chiave della politica di ricerca e innovazione dell´Europa è quello di trasferire le scoperte e i progressi dal laboratorio al mercato. Ne è un ottimo esempio il progetto Ecoprot, che mira a industrializzare una procedura innovativa per produrre rivestimenti rispettosi dell´ambiente che proteggono dalla corrosione le leghe di alluminio e magnesio, da usare nel mercato dell´aeronautica. A differenza di altre soluzioni commerciali che stanno attualmente tentando di penetrare sul mercato, questo rivestimento fornisce una prestazione contro la corrosione paragonabile a quella dei cromati tossici, soddisfacendo così gli alti standard dei requisiti dell´industria aeronautica. Il prezzo leggermente più alto del prodotto se confrontato con quello degli attuali rivestimenti verrà ripagato dal suo minore impatto ambientale. Il nuovo processo, che ha ricevuto un brevetto, è stato sviluppato mediante un progetto del 6° Pq intitolato Multiprotect. Anche se il rivestimento ha un enorme potenziale nel lucrativo mercato aeronautico, portare su scala industriale la produzione e ottenere una penetrazione sul mercato si è dimostrato difficile. L´obbiettivo di Ecoprot perciò è quello di industrializzare la procedura e di aumentare la conoscenza nell´industria di questo rivestimento a base di cerio simile a vetro, rispettoso dell´ambiente e autoriparante. Al suo inizio il progetto si è concentrato sul settore aeronautico francese, nella prospettiva di allargarlo poi allo scopo di rivolgersi a un´area geografica più ampia. Il processo di rivestimento verrà portato su scala industriale per applicazioni a questo livello, con prodotti convalidati secondo gli elevati standard dell´industria aeronautica. Verrà inoltre effettuata una valutazione del ciclo vitale dell´intero processo, prendendo in considerazione tutte le fasi di produzione, dalle materie prime al consumo di energia e acqua e allo smaltimento. Infine, verrà sviluppato un business plan per garantire la penetrazione del prodotto finale nel mercato aeronautico francese, prima di estenderlo ad altre aree geografiche. Il risultato finale sarà la riuscita penetrazione sul mercato di un nuovo rivestimento protettivo per l´industria aeronautica, che fornisce un´efficace protezione dalla corrosione per le leghe metalliche ed è più sicuro per l´ambiente. Il nuovo prodotto non produce materiali di scarto altamente tossici, come avviene con i tradizionali rivestimenti cromati attualmente usati nell´industria aeronautica. Ecoprot è finanziato attraverso il Programma quadro per l´innovazione e la competitività (Pic) dell´Ue. Poiché è mirato principalmente alle piccole e medie imprese (Pmi), il Pic sostiene le attività di innovazione, compresa l´eco-innovazione, e fornisce un migliore accesso a fondi e sostegno nelle regioni. L´eco-innovazione include qualsiasi forma di innovazione che miri a un significativo e dimostrabile progresso verso l´obbiettivo dello sviluppo sostenibile. Per maggiori informazioni, visitare: Ecoprot http://ecoprot.Eu/    
   
   
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC DEL 24 GENNAIO 2014  
 
Roma, 27 gennaio 2014 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che durante il Consiglio di Amministrazione che si è svolto , il 24 gennaio 2014, tra i vari punti all’ordine del giorno sono state assunte le seguenti determinazioni e delibere e trattati i temi qui riportati. Gestioni Aeroportuali - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’emissione di 2 bandi europei per l’affidamento della gestione degli scali di Forlì e di Rimini, come anche suggerito dalla Regione Emilia Romagna che ha richiesto di mantenere la separazione delle due procedure di gara. Il bando per la gestione dello scalo di Forlì verrà pubblicato a breve, non appena ultimato dalle strutture tecniche dell’Ente, a seguito delle indicazioni ricevute dal Consiglio odierno. In merito alla gara per la gestione di Rimini, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere con la pubblicazione del bando. In considerazione di quanto disposto dal Tribunale Fallimentare competente territorialmente, verrà fornita un’informativa preventiva alla Regione Emilia Romagna e agli Enti territoriali interessati in un incontro che si svolgerà presso la Direzione Generale dell’Enac il 30 gennaio p.V. A seguito dell’incontro si procederà, in tempi brevi, all’emanazione del relativo bando, al fine di garantire la regolarità dei collegamenti sullo scalo anche in previsione della stagione estiva considerato che, ad oggi, l’autorizzazione all’esercizio provvisorio disposta con la sentenza di fallimento del Tribunale, permette alla società Aeradria di operare solo fino a giugno 2014. Sviluppo Aeroporti Toscana - Il Presidente Vito Riggio ha riferito ai Consiglieri in merito al piano di sviluppo aeroportuale approvato dalla Adf, società di gestione dello scalo di Firenze. Il Masterplan verrà esaminato dalle strutture tecniche dell’Enac che terranno in considerazione sia quanto approvato dalla società di gestione Adf, sia il piano di sviluppo dello scalo di Pisa, secondo la logica di realizzazione di un sistema di interesse nazionale previsto dal documento programmatico recentemente presentato in Consiglio dei Ministri da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE, ROSSI SU APPROVAZIONE MASTERPLAN  
 
Firenze, 27 gennaio 2014 - "Prendo atto della decisione del Cda dell´aeroporto di Firenze" si apre così una dichiarazione del presidente della Regione Rossi sull´approvazione del masterplan dell´Amerigo Vespucci."l´idea di inviare all´Enac due ipotesi della nuova pista e una sola ipotesi al Consiglio regionale è un´evidente contraddizione" continua il presidente. "Per quanto mi riguarda, l´iter dell´approvazione della variante al Pit dovrà fermarsi e, nel caso dovesse arrivare all´esame del Consiglio, voterei contro". "Aspetto – conclude Rossi - l´insediamento dei nuovi assetti societari, annunciati dalla stampa, per aprire il confronto e accelerare le procedure per l´integrazione tra i due scali, di Pisa e Firenze".  
   
   
SALERNO - LA CDC SUL FUTURO DELL’AEROPORTO “COSTA D’AMALFI”  
 
Salerno, 27 gennaio 2014 - La Camera di Commercio di con riferimento alle notizie che quotidianamente appaiono sui mezzi di informazione, relative alla annosa questione sul futuro dell’Aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”, ritiene doveroso esprimere, quale azionista di riferimento, alcune considerazioni di metodo e di merito. Nel metodo, ritiene: indispensabile che le Istituzioni locali tutte prendano atto della ormai conclamata strategicità della Infrastruttura salernitana, ribadita dal Piano nazionale Aeroportuale. Definitivamente tramontata l’era delle enunciazioni e dei proclami e che si debba passare ai fatti concreti. Indispensabile il riconoscimento della pari dignità del Territorio salernitano rispetto ad altri e che lo stesso non è più nelle condizioni di chiedere, bensì di pretendere la massima attenzione sul piano degli investimenti. Nel merito, ritiene utile che, al di là di sterili contrapposizioni politiche, si passi alla fase della piena collaborazione e del coinvolgimento, verso l’ottenimento del risultato, di tutti gli attori politici di questo Territorio, nazionali, regionali e locali. La Camera di Commercio non farà mancare, come ha sempre fatto, il suo apporto di idee, di fatti e di investimenti, sempre che, oramai, in un tempo non più dilatabile all’infinito e quindi, anche nel volgere delle prossime settimane, si giunga alla definizione di un crono programma reale che ponga al centro la questione dei finanziamenti pubblici per il completamento della Infrastruttura. La Camera, inoltre, ribadisce che l’iniziativa Aeroporto è ascrivibile a tutto il Territorio e che, come per il passato, debba essere aperta alla partecipazione ed al contributo fattivo ed economico di tutte le Istituzioni, per cui rende disponibile anche quote di sua proprietà al fine di ampliare la base sociale e decisionale. Rivolge, infine, un ulteriore appello ad una coesione Istituzionale fattiva e collaborativa nell’interesse precipuo del Territorio e delle imprese.  
   
   
AEROPORTO: DA GIUGNO AL VIA CHARTER MOSCA-PESCARA  
 
Pescara, 27 gennaio 2014 - Da giugno l´aeroporto d´Abruzzo avrà un collegamento con Mosca. L´annuncio è stato dato il 23 gennaio dal presidente della Saga, Lucio Laureti, e dall´assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio. Il collegamento con la Russia è frutto di un accordo stretto tra la Saga, la Regione Abruzzo e il Centro estero Camere di commercio d´Abruzzo con il quarto tour operator russo che opera sul mercato italiano, la Intourist del Gruppo Thomas Cook, che a Pescara era presente con il suo direttore commerciale, Ismail Bolukbashi. Il primo volo da Mosca per Pescara partirà il 14 giugno, l´ultimo il 13 settembre.È previsto un volo charter una volta a settimanacon Airbus 720 con 180 posti, per un totale di 24 voli. "L´ingresso del mercato russo apre nuoveprospettive per il turismo regionale - ha esorditol´assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio -. Sagahalavorato molto bene e con attenzione per avviare unaccordo essenzialmente turistico con la Intourist digrande respiro, che non era affatto scontato". Il ponte con la Russia può significare sviluppo non solo per ilcomparto turistico. La Russia è il secondo partner commerciale italiano in Europa dopo la Germania; il mercato ha una potenzialità immensa in grado di coinvolgere tutti i settori produttivi. Inoltre c´è una chiara volontà da parte dei russi di sondare nuovi mercati italiani. Lo ha confermato anche lo stesso Bolukbashi, indicando la nuova strategia del tour operator che è quella di allentare la presa sul mercato romagnolo e riminese per aprire nuovi varchi sull´Adriatico, a cominciare da quello abruzzese. "I risvolti turistici dell´accordo sono straordinari per l´Abruzzo - ha aggiunto Di Dalmazio - e tutti d´accordo che non possiamo perdere questa occasione. Ma attenzione affinché questa nuova possibilità di crescita del turismo abruzzese non si trasformi in un boomerang soprattutto se il territorio non riesce a conformare servizi e offerte secondo le necessità che il mercato russo richiede e cerca. Questa è la vera sfida e in questo senso le Dmc del territorio risponderanno a queste esigenze. Da qui la necessità - conclude Di Dalmazio - di elevare la qualità e il livello dei servizi turistici, perché non basta avere attrattori turistici sul territorio per far arrivare turisti, è necessario invece approdare sul mercato presentando un alto profilo di servizi e di offerta".  
   
   
LA LIMITAZIONE DEL RISARCIMENTO DEI DANNI MORALI IN CASO DI LESIONI DI LIEVE ENTITÀ CAUSATE DA UN SINISTRO STRADALE È CONFORME AL DIRITTO DELL’UNIONE  
 
Lussemburgo, 23 gennaio 2014 - La legge italiana determina la portata del diritto al risarcimento della vittima senza tuttavia limitare la copertura assicurativa della responsabilità civile Il 21 settembre 2009 il sig. Mauro Recchioni ha causato al sig. Enrico Petillo lesioni corporali di lieve entità in conseguenza di un sinistro stradale. Quest’ultimo ha chiesto la condanna dell’Unipol, compagnia assicurativa del sig. Recchioni, al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito. In Italia , l’importo del risarcimento da versare a titolo di danni non patrimoniali subiti dalle vittime di sinistri conseguenti alla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti è determinato secondo un sistema specifico. Questo prevede restrizioni rispetto ai parametri quantificatori previsti per danni derivanti da altri tipi di incidenti e limita a un quinto dell’importo previsto la possibilità per il giudice di aumentare l’importo del risarcimento, in funzione del caso di specie. Inoltre, il diritto italiano prevede che la responsabilità civile dell´assicurato non possa eccedere gli importi coperti dall´assicurazione obbligatoria. Il Tribunale di Tivoli ha chiesto alla Corte di giustizia se le direttive relative all’armonizzazione dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile ammettano una normativa nazionale che, nell’ambito di un regime particolare, limita il risarcimento dei danni morali derivanti da lesioni corporali di lieve entità causate da sinistri stradali, rispetto al risarcimento di danni identici risultanti da cause diverse rispetto ai sinistri stradali. Nella sua sentenza odierna la Corte ricorda innanzitutto che il diritto dell´Unione impone agli Stati membri di garantire che la responsabilità civile risultante dalla circolazione dei veicoli sia coperta da un’assicurazione. Tale obbligo di copertura è distinto dalla portata del risarcimento, la quale è sostanzialmente definita e garantita dal diritto nazionale . Le direttive in questione non mirano a ravvicinare i regimi di responsabilità civile degli Stati membri, in quanto questi ultimi restano, in linea di principio, liberi di determinare quali danni debbano essere risarciti, la portata del risarcimento degli stessi e le persone aventi diritto a detto risarcimento. Gli Stati membri devono tuttavia esercitare le loro competenze nel rispetto del diritto dell’Unione e non possono privare le direttive del loro effetto utile. Orbene, rendendo obbligatoria la copertura di taluni danni – tra cui i danni alla persona – fino a concorrenza di importi minimi determinati, le direttive limitano la libertà degli Stati membri. La Corte constata inoltre che, secondo la normativa italiana, il diritto al risarcimento dei danni morali derivanti dai sinistri stradali trova il proprio fondamento nel codice civile, mentre per quanto riguarda il danno alla persona per lesioni di lieve entità le modalità di determinazione della portata del diritto al risarcimento sono stabilite dal codice delle assicurazioni. Detto codice determina così la portata del diritto al risarcimento a titolo della responsabilità civile e non ne limita la copertura assicurativa. La Corte rileva che dal fascicolo non risulta che la normativa italiana preveda importi non conformi al minimo stabilito dalla normativa dell’Unione. La Corte verifica infine se la normativa nazionale produca l’effetto di escludere d’ufficio o di limitare in modo sproporzionato il diritto della vittima ad un risarcimento. Essa constata che le direttive non impongono agli Stati membri un particolare regime per determinare la portata del diritto al risarcimento. Allorché, inoltre, una normativa nazionale non ha l’effetto di escludere d’ufficio o di limitare in maniera sproporzionata il diritto della vittima a beneficiare di un risarcimento, le direttive non ostano né ad una legislazione che impone ai giudici nazionali criteri vincolanti per la determinazione dei danni morali né a sistemi specifici, adeguati alle particolarità dei sinistri stradali – e ciò ancorché tali sistemi comportino, per alcuni danni morali causati da sinistri stradali, un metodo di determinazione della portata del diritto al risarcimento meno favorevole rispetto agli altri incidenti. La Corte conclude che, nella fattispecie, non viene pregiudicata la garanzia in base alla quale la responsabilità civile prevista dal diritto nazionale in materia di circolazione di autoveicoli dev’essere coperta da un’assicurazione conforme al diritto dell’Unione. Di conseguenza, il diritto dell’Unione ammette una legislazione nazionale che, nell’ambito di un particolare sistema di risarcimento dei danni morali derivanti da lesioni di lieve entità causate da sinistri stradali, limiti il risarcimento di tali danni rispetto a quanto ammesso in caso di danni identici risultanti da altre cause.  
   
   
LA NUOVA SEAT LEON ST 4DRIVE CON TRAZIONE INTEGRALE PERMANENTE: VERSATILE ED EFFICIENTE  
 
Verona, 27 gennaio 2014 – Grazie alla trazione integrale permanente a gestione elettronica, la nuova Seat Leon St 4Drive è ora ancora più versatile e in grado di affrontare anche le condizioni stradali più impegnative, garantendo massima trazione e sicurezza. La Leon a quattro ruote motrici sarà introdotta sul mercato con due motorizzazioni Tdi: il 1.6 Tdi Cr 105 e il 2.0 Tdi Cr 150 Cv (77 e 110 kW rispettivamente) che, oltre alle ottime prestazioni, assicurano anche una straordinaria efficienza. I consumi medi, che si attestano a soli 4,5 e 4,8 l/100 km, rappresentano valori eccezionali per vetture con queste caratteristiche (dati in fase di omologazione). La Leon St 4Drive ha fatto il suo debutto ufficiale in occasione del Salone dell’Automobile di Vienna. Il lancio sul mercato è previsto per la primavera 2014 per la versione 1.6 Tdi Cr 105 Cv e in estate per la 2.0 Tdi Cr 150 Cv. “La Leon St 4Drive è la dimostrazione che design, carattere sportivo e facilità di uso per la vita quotidiana non necessariamente si escludono a vicenda. La 4Drive contribuirà ad accrescere i successi che sta riscuotendo la gamma Leon” afferma Jürgen Stackmann, Presidente della Seat S.a. “Grazie al look dinamico, l’elevatissima funzionalità e la tecnologia all’avanguardia la Leon St 4Drive stabilisce nuovi standard tra le station wagon compatte a un prezzo davvero allettante”. La Leon St 4Drive offre un’ampia gamma di modernissime soluzioni tecnologiche. Il sistema di comando dinamico Eds alle quattro ruote (bloccaggio elettronico del differenziale su entrambi gli assi), il sistema differenziale elettronico ottimizzato per una migliore trazione nei tratti in curva (Xds), il programma elettronico di stabilizzazione e il sistema di frenata multipla (Multi Collision Brake) garantiscono la massima sicurezza. Inoltre, la nuova versione offre i proiettori full Led, il radar di prossimità(Acc) con sistema di frenata di emergenza, il dispositivo per il riconoscimento della stanchezza e il dispositivo di assistenza al mantenimento della corsia (Lane Assist) tra le dotazioni high-tech disponibili a richiesta. “Dinamismo e versatilità: la Leon St è il mix perfetto,” afferma Matthias Rabe, Vicepresidente per Ricerca e Sviluppo della Seat. “Come vettura 4Drive con trazione integrale permanente, offre una trazione affidabile e sicurezza ottimale, garantendo inoltre un elevato piacere di guida in ogni situazione e condizione stradale”. Inoltre, per trasportare carichi particolarmente lunghi, su alcune versioni è possibile abbattere anche lo schienale del sedile anteriore, consentendo una lunghezza di carico massima di 2,5 metri. Infotainment di ultima generazione La nuova Seat Leon St è introdotta sul mercato con un’ampia gamma di innovative soluzioni di infotainment, basata sul il sistema operativo Seat Easy Connect, che permette di gestire il sistema d’intrattenimento e comunicazione, il computer di bordo e tutte le altre funzioni dell’auto, mediante un display touch-screen da 5,8” integrato nella plancia. Sono disponibili diverse versioni del Seat Media System, il sistema di navigazione e il Seat Sound System. La Leon St 4Drive 1.6 Tdi 105 Cv sarà disponibile nelle versioni Reference e Style, mentre la 2.0 Tdi 150 Cv negli allestimenti Style e Fr. Tutte le Leon Tdi St 4Drive offrono di serie: Media System Touch, climatizzatore con alzacristalli elettrici e specchietti esterni a comando elettrico. La versione Style presenta anche cerchi in lega da 16", Media System Touch Colour, volante rivestito in pelle e cruise control. La gamma Fr, che sottolinea il carattere dinamico della Leon St 4Drive con un design particolarmente sportivo sia nella parte anteriore che in quella posteriore, include cerchi in lega da 17" e sospensioni sportive. Utilizzando il Seat Drive Profile il conducente può modificare le impostazioni della vettura in funzione delle condizioni di marcia. Grazie agli 8 altoparlanti, il Media System Touch Colour trasmette un suono potente e pulito.  
   
   
EROGATI TRENTA MILIONI DI EURO PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 28 gennaio 2014 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele comunica che è stata erogata dalla ragioneria la trimestralità, circa 30 milioni di euro, a favore dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma. “Questi pagamenti rappresentano per le aziende e i lavoratori del tpl – ha dichiarato l’assessore Fedele – una vera e propria boccata d’ossigeno che darà sollievo all’intero comparto. Grazie anche all’impegno del presidente Scopelliti, e alla sensibilità dell’assessore al bilancio Mancini, si è potuto dare seguito ad un provvedimento di rilevante importanza che arriva, tra l’altro, in un momento di grave crisi finanziaria per i trasporti calabresi che stanno subendo pesantemente gli effetti della difficoltà a reperire i fondi necessari per il mantenimento del settore. A tal proposito – ha affermato l’esponente della Giunta - stiamo avviando tutte le azioni necessarie per far sì che venga approvata a Roma la normativa, disattesa nei giorni scorsi dal Governo, che permette lo sblocco dei fondi Fas da destinare al trasporto pubblico calabrese. Forti dell’appoggio del ministro Lupi – ha infine evidenziato Fedele - continueremo ad esporre con assiduità la causa fino a quando non otterremo la giusta approvazione dell’atto che permetterebbe alla Calabria di mettere in sicurezza l’intero sistema dei trasporti”.  
   
   
SICUREZZA STRADALE: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE IL PORTOGALLO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER MANCATO STABILIRE LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2014 - La Commissione europea ha deciso di prendere il Portogallo alla Corte di giustizia dell´Unione europea, perché il Portogallo non ha adottato e comunicato le linee guida obbligatorie per l´applicazione delle procedure di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali della rete transeuropea (Ten-t). L´adozione di queste linee guida potrebbe salvare più vite umane sulle strade portoghesi, rafforzando la tendenza in Portogallo e meno numerose morti sulle strade. Lo scopo principale della direttiva 2008/96/Ce è quello di stabilire procedure di gestione idonee a garantire che la rete stradale è sicuro. Per le nuove strade, si prevede che le valutazioni d´impatto sulla sicurezza e controlli devono essere effettuati in diverse fasi di progettazione e costruzione. Per le strade esistenti, sicurezza periodica classifica per trovare le sezioni più pericolosi (punti neri) e controlli periodici sono obbligatori. La direttiva si applica solo alle strade che fanno parte della rete Ten-t. La direttiva 2008/96/Ce non prescrive in dettaglio quali metodi gli Stati membri possono utilizzare per valutare la sicurezza delle loro strade. Tuttavia, elenca alcuni aspetti che le valutazioni devono coprire. Per garantire una corretta applicazione della direttiva, gli Stati membri sono tenuti a stabilire orientamenti che stabiliscono le misure pratiche da seguire da parte delle autorità nazionali o gestori dell´infrastruttura per valutare la sicurezza delle strade. Senza tali linee guida, la direttiva 2008/96/Ce rischi di non essere applicate in modo uniforme e corretto. Il termine per l´adozione delle linee guida è stata del 19 dicembre 2011 e che avrebbe dovuto essere comunicata entro il 19 marzo 2012 al Commissione. Linee guida sono a disposizione del pubblico . Fatti sicurezza stradale - Per il 2012, il Portogallo ha registrato 748 morti per incidenti stradali (71 morti per milione di abitanti) ( 1 ), che è superiore alla media europea (55 per milione di abitanti). Incidenti mortali si sono verificati soprattutto nelle aree urbane (55%) e sulle strade extraurbane (36%), mentre le autostrade rappresentavano solo il 9%. Il Portogallo ha ridotto il numero di vittime della strada del 44% tra il 2001 e il 2010, che corrisponde alla media Ue (in calo del 43%). Tra il 2011 e il 2012, il Portogallo ha ottenuto una riduzione del 19% in un solo anno, che è migliore rispetto alla media Ue.  
   
   
VALLE D`AOSTA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE L`AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI CHAMBAVE E PONTEY SULLA STRADA STATALE 26 `DELLA VALLE D`AOSTA`  
 
Aosta, 27 gennaio 2014 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio l`esito della gara d`appalto per i lavori di realizzazione della Variante tra il km 81,300 e il km 83,200 della strada statale 26 `della Valle d`Aosta` nei Comuni di Chambave e Pontey (1° stralcio funzionale - rotatoria R1). L`appalto è stato aggiudicato all`impresa Costruzioni Stradali B.g.f. Di Issogne (Aosta). Gli interventi, per un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro, prevedono il miglioramento planoaltimetrico del tracciato e la razionalizzazione degli accessi per innalzare i livelli di sicurezza e comfort. La piattaforma stradale sarà composta da due corsie, una per senso di marcia, ciascuna di larghezza 3,75 metri e banchine laterali di 1,50 metri. Fra le opere principali sarà realizzata una nuova galleria artificiale, della lunghezza di circa 100 metri, che consentirà lo scavalco della linea ferroviaria Ivrea-aosta nonché una rotatoria finalizzata alla riorganizzazione dell`accessibilità alla zona industriale/artigianale e all`abitato del comune di Chambave. Con la realizzazione dell`intervento si otterrà inoltre la chiusura di un passaggio a livello ferroviario, adiacente la statale 26. Per informazioni dettagliata su tutti i bandi di gara si può consultare www.Stradeanas.it  
   
   
CALABRIA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE TRE ESITI DI GARA PER LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 27 gennaio 2014 -L`anas ha pubblicato il 24 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale tre esiti di gara per lavori di manutenzione straordinaria in tratti saltuari delle strade statali calabresi, nelle province di Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro, per un investimento complessivo di oltre 1,5 milioni di euro. La prima gara prevede interventi di pavimentazione sulle strade statali 18 `Tirrena Inferiore`, 182 `Delle Serre Calabre`, 280 `Dei Due Mari`, 280 dir `Di Germaneto`, 713 `Trasversale delle Serre`, 713 dir e 713 dir/A `Di Serra San Bruno`, Nsa 332 `Di Lamezia Terme`, Nsa 333 `ex ss 18 del Torrente Amato`, Nsa 381 `ex ss 182 di Serra San Bruno`, tra le province di Catanzaro e Vibo Valentia. L`appalto è stato aggiudicato all`impresa Torchia Pietro, con sede a Pianopoli (Cz). La seconda gara riguarda prevede interventi di pavimentazione sulle strade statali 107 `Silana Crotonese` e 108 bis `Silana di Cariati`, in provincia di Cosenza. L`impresa aggiudicataria è Cos.tel Srl, con sede a Castrolibero (Cs). La terza gara prevede interventi di pavimentazione sulle strade statali 106 e 106 Radd. `Jonica`, 177 `Silana di Rossano`, 481 `Della Valle del Ferro`, 531 `Di Cropalati`, 660 `Di Acri`, in provincia di Cosenza. L`appalto è stato aggiudicato alla società Tirreno Bitumi Srl, con sede ad Amantea (Cs). Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
TRENORD,MARONI:GIUSTO MODELLO MISTO SOCIETÀ DEL TENNO: MANTENUTI INVESTIMENTI SU SERVIZIO FERROVIARIO  
 
Milano, 27 gennaio 2014 - "Una decisione presa considerando il fatto che Trenord è anche di proprietà della Regione, nel senso che la Lombardia è azionista di Trenord". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha spiegato la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, con la quale viene approvato il rinnovo del contratto di servizio a Trenord dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2020. Il Modello Lombardo Di Società Mista - "Questa è una differenza fondamentale con altre Regioni - ha aggiunto Maroni -, alcune delle quali hanno disdetto i contratti con Trenitalia. La Lombardia è socia e quindi era utile, necessario e indispensabile procedere al rinnovo del contratto". "Abbiamo valutato i risultati operativi di Trenord alla fine dell´anno – ha proseguito il presidente - e li abbiamo giudicati non pienamente soddisfacenti, stiamo studiando i modi, in accordo con Rfi (l´altro socio) per migliorare l´efficienza nella gestione del servizio ferroviario regionale. Intanto confermiamo l´affidamento a Trenord, perché vogliamo mantenere il modello lombardo di una società mista". Gli Investimenti Lombardi Sul Tpl - Sul Tpl Regione Lombardia è l´unica che aggiunge 400 milioni di euro ai fondi dello Stato. Regione Lombardia fa un investimento "rilevantissimo" sia sulla struttura, creando la società mista, che in termini di investimento. "Il Tpl è un´area strategica, critica – ha proseguito il presidente -, su cui vogliamo intervenire; la prima mossa l´abbiamo fatta oggi, le altre sulla gestione di Trenord e sull´efficienza e sul miglior esercizio sono allo studio e saranno attuate nelle prossime settimane". Trenord Nelle Gare Delle Altre Regioni - "Dal momento che altre regioni mettono a gara il servizio - ha concluso Maroni – faremo in modo che Trenord possa parteciparvi per coordinare al meglio il servizio visti i problemi che abbiamo rilevato nei collegamenti fra Lombardia e Veneto. Se ci fosse un´unica società a gestire tutto il collegamento sovraregionale forse recupereremmo in efficienza". Rinnovo, Atto Dovuto A Ue - "Si tratta di un atto dovuto, richiesto dall´Unione europea - ha precisato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno -. Abbiamo dunque risposto all´esigenza di comunicare, con un anno di anticipo all´Europa, come Regione Lombardia intende procedere alla scadenza dell´attuale contratto del gestore del servizio ferroviario regionale". Mantenuti Gli Investimenti - "Contrariamente a quanto hanno fatto altri - ha continuato Del Tenno - in questi anni noi non abbiamo mai tagliato gli investimenti sul servizio ferroviario e tantomeno i servizi. L´ipotesi di rinnovo del contratto a Trenord va nella direzione di rafforzare una realtà giovane, ma solida, e destinata a crescere e a migliorarsi. Inoltre l´obiettivo è di centralizzare la gestione del servizio ferroviario locale sempre più sul territorio lombardo, senza dipendere completamente da Trenitalia e da Roma". "La scelta di Regione Lombardia - ha aggiunto l´assessore - consolida e rilancia l´esperienza industriale di Trenord, che continua a essere giudicata positiva e indispensabile per lo sviluppo del servizio ferroviario anche in vista di Expo". Del Tenno ha poi precisato che altre Regioni hanno invece scelto di mettere a gara l´affidamento del servizio.  
   
   
LOMBARDIA TRENORD, CONTRATTO DI SERVIZIO - SCHEDA  
 
Milano, 27 gennaio 2014 - La delibera non modifica la data di scadenza del contratto vigente, che verrà rinnovato alla fine del 2014. Il nuovo contratto avrà una durata di 6 anni, dal 2015 al 2020. Da Marzo 63 Nuovi Treni - Per garantire un progressivo e costante miglioramento, Regione Lombardia, anche grazie agli investimenti garantiti da questo contratto, proseguirà con decisione nel rinnovo del materiale rotabile. A partire dal mese di marzo fino al 2016 entreranno in esercizio 63 nuovi treni. Nel contratto è stato anche inserito l´impegno di Trenord a investire eventuali utili della società per il miglioramento della qualità del servizio. Un Contratto Molto Severo - E´ infatti impensabile poter garantire continuità di investimenti senza una stabilità contrattuale. Il contratto Trenord è uno dei più severi d´Italia, come testimoniato sia dalle penali applicate in caso di inadempienza e non raggiungimento dei parametri di qualità richiesti, che dai bonus riconosciuti agli utenti del servizio. In particolare sono stati confermati gli indicatori e i target di qualità, in termini di indici di puntualità, soppressioni e ritardo medio ponderato. Questi parametri vengono utilizzati anche per applicare le eventuali penali contrattuali. Bonus Più Alti - E´ stato confermato anche l´innalzamento dello sconto del "bonus" ai viaggiatori, che, da quest´anno, è del 30 per cento, ed è stata mantenuta la possibilità per i cittadini lombardi di accedere ai treni Intercity e Frecciabianca di Trenitalia, pagando un supplemento (Carta Plus).  
   
   
LOMBARDIA, ATM-TRENORD, MARONI: ATTENDO PAROLA COMUNE  
 
Milano, 27 gennaio 2014 - "Purtroppo da parte del Comune non ci sono novità". Lo ha detto, il 27 gennaio, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, parlando, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia dopo la riunione della Giunta, della possibilità di un accorpamento Trenord-atm". "Noi abbiamo compiuto delle valutazioni - ha spiegato il presidente – e l´accorpamento sarebbe una cosa utile, ma da soli non possiamo". "La prossima settimana, quando incontrerò il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, - ha concluso Maroni - gli chiederò una parola definitiva, perché non si può continuare nell´incertezza".  
   
   
MURLO (SI) SOPRALLUOGO CON AMMINISTRATORI LOCALI SU FERROVIA SIENA-GROSSETO  
 
 Firenze, 27 gennaio 2014 - Sopralluogo nel pomeriggio del 22 gennaio dell´assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli con numerosi amministratori locali alla Befa, la frazione del Comune di Murlo (Si), dove l´alluvione dell´ottobre scorso ha lasciato molti segni sul territorio e sulla ferrovia. Sono intervenuti gli assessori provinciali ai trasporti di Grosseto, Fernando Pianigiani, e di Siena, Marco Macchietti, il vice sindaco di Grosseto Paolo Borghi, l´assessore ai trasporti del Comune di Siena Stefano Maggi, i sindaci di Murlo Antonio Loia, di San Giovanni d´Asso Michele Boscagli e di Civitella Paganico Paolo Fratini, e gli assessori di Buonconvento, Alessandro Poggialini, e di Roccastrada, Mario Straccali. Presenti anche i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana della Toscana. Dopo la chiusura al traffico dovuta all´alluvione dello scorso 21 ottobre, la ferrovia Siena-grosseto è ancora interrotta nella tratta Buonconvento-montepescali. I lavori per il ripristino non sono ancora cominciati e gli enti pubblici sono impegnati a scongiurare l´ipotesi che la ferrovia non venga ripristinata. Occorrono infatti circa 3 milioni di euro per il ripristino, attività straordinaria per la quale Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) informa di non avere ad oggi risorse finanziarie disponibili. Su questa ferrovia, collegamento importantissimo per il territorio, si era anche avviato prima dell´alluvione un progetto di rilancio e valorizzazione, con ipotesi di riorganizzazione dei servizi, sia dei collegamenti a media percorrenza tra Grosseto e Firenze, sia del servizio locale che ha forti valenze turistiche, finalizzato ad acquisire nuovi utenti e quote di traffico con un servizio più efficiente e raccordato ai bus. Purtroppo l´alluvione ha interrotto questo percorso appena iniziato. Gli amministratori intervenuti al sopralluogo si sono lasciati con l´impegno di ritrovarsi a breve anche con i deputati e senatori del territorio, per concordare le iniziative da adottare affinché questo servizio di fondamentale importanza sia riaperto al più presto. Nei prossimi giorni sarà inviata una lettera al Ministero con la richiesta dei finanziamenti necessari per l´intervento di ripristino.  
   
   
CORTE UE: TENORE DI ZOLFO DEI COMBUSTIBILI PER NAVI DA CROCIERA NON DEVE SUPERARE IL 1,5 % IN MASSA (C-537/11)  
 
Lussemburgo, 27 gennaio 2013 - La convenzione internazionale «Marpol» del 1973 istituisce alcune norme per la lotta all’inquinamento marino. Tra le parti contraenti del protocollo del 1997 figurano 25 Stati membri dell’Unione europea. All’epoca del procedimento principale, essa prevedeva che il tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo non doveva superare il limite del 4,5% in massa. La Direttiva 1999/32 mira a ridurre le emissioni di anidride solforosa, diminuendo così i loro effetti nocivi per le persone e l’ambiente. Gli Stati membri devono prendere tutte le misure necessarie per garantire che, a decorrere dall’11 agosto 2006, le navi passeggeri che effettuano servizi di linea da o verso qualsiasi porto comunitario non utilizzino nelle loro acque territoriali combustibili per uso marittimo con un tenore di zolfo superiore all’1,5% in massa. Nel 2008, la Capitaneria di Porto di Genova ha accertato, nel porto di Genova, l’utilizzo nella nave da crociera Msc Orchestra, battente bandiera panamense, di combustibili per uso marittimo il cui tenore di zolfo superava l’1,5% in massa. Ha pertanto irrogato una sanzione amministrativa al sig. Manzi, in qualità di comandante di detta nave, Il sig. Manzi e la Compagnia Naviera Orchestra hanno proposto opposizione avverso tale ordinanza-ingiunzione sostenendo che sussiste un’antinomia tra la direttiva 1999/32 e l’allegato Vi della Convenzione Marpol, che la Msc Orchestra, in quanto nave battente bandiera di uno Stato contraente della convenzione Marpol, è legittimata ad utilizzare combustibili con un tenore di zolfo inferiore al 4,5% in massa quando si trova in un porto di un altro Stato contraente del medesimo protocollo e che la direttiva 1999/32 e il decreto legislativo n. 152/2006 che recepisce detta disposizione si applicano solo alle navi esercenti «servizi di linea», nel cui novero non rientrano le navi da crociera. Il Tribunale di Genova – al quale la compagnia ha chiesto di annullare la sanzione ricevuta – chiede alla Corte di giustizia se una nave da crociera rientri nell’ambito di applicazione della direttiva 1999/32 con riferimento al criterio dei «servizi di linea». Secondo detta disposizione, una nave passeggeri assicura servizi di linea se effettua «una serie di traversate in modo da assicurare il collegamento tra gli stessi due o più porti», oppure «una serie di viaggi da e verso lo stesso porto senza scali intermedi». Si deve inoltre valutare se si possa ritenere che tali navi effettuino traversate in modo da «assicurare il collegamento tra gli stessi due o più porti». La Corte rileva che le navi da crociera trasportano i passeggeri da un porto all’altro affinché questi possano visitare tali porti e i diversi luoghi situati in prossimità degli stessi. Il legislatore dell’Unione non ha affatto precisato gli obiettivi per i quali un trasporto viene effettuato, e pertanto essi sono irrilevanti. Una serie di traversate a scopo turistico deve pertanto essere considerata come un collegamento ai sensi di tale disposizione. Dato che la direttiva ha lo scopo di contribuire alla tutela della salute umana e dell’ambiente, detta conclusione non può essere inficiata dalla circostanza che i passeggeri di una nave da crociera beneficino, durante la traversata, di servizi supplementari. Per soddisfare il criterio relativo al «collegamento tra gli stessi due o più porti», propria dell’ipotesi di trasporto con scali intermedi, è necessario che il collegamento effettuato da una nave da crociera colleghi almeno due «stessi porti». La Corte dichiara quindi che una nave da crociera che effettui traversate con scali intermedi che colleghino due porti distinti o si concludano nel porto di partenza assicura un collegamento tra gli stessi due o più porti ai sensi di detta disposizione. La Corte chiarisce inoltre che la validità della direttiva 1999/32 non può essere valutata con riferimento all’allegato Vi della Convenzione Marpol, in quanto l’Unione non è parte contraente della stessa (incluso l’allegato Vi), e non è vincolata dalla medesima. La validità della direttiva non può nemmeno essere esaminata alla luce del principio generale di diritto internazionale pacta sunt servanda, in quanto tale principio vincolante si applica unicamente ai soggetti di diritto internazionale che siano parti contraenti di un accordo internazionale determinato e che siano pertanto vincolati da quest’ultimo.  
   
   
PROGETTO MVDC LARGE SHIP / WORKSHOP LA CORRENTE CONTINUA AL SERVIZIO DI UNA NUOVA PROGETTAZIONE PER LE GRANDI NAVI DI DOMANI  
 
Trieste, 27 gennaio 2014 - Mvdc Large Ship è un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia che ha valutato, da un punto di vista tecnico-scientifico, la sostituzione degli attuali sistemi di propulsione elettrica a corrente alternata di cui sono dotate le grandi navi, con sistemi elettrici a corrente continua. Questa innovazione avrebbe diversi vantaggi, a cominciare dalla possibilità di ridurre l’ingombro dei generatori di bordo. Il sistema elettrico integrato, con distribuzione in media tensione a corrente continua, migliorerebbe il comportamento dinamico della rete elettrica in situazioni in cui vi fosse una richiesta istantanea di variazione di potenza. Per fare un esempio, in un momento sempre assai delicato come l’ingresso in rada, nel caso di improvvisa necessità di invertire la rotta per evitare un ostacolo, il sistema elettrico a corrente continua offre una maggiore flessibilità nel generare o assorbire variazioni di carico e nel recuperare tutta l’energia necessaria a rendere la manovra efficace, tempestiva e sicura. Partner del progetto del progetto Mvdc Large Ship, cofinanziato dal Por Fesr 2007-2013 Regione Friuli Venezia Giulia, che sarà presentato martedì 28 gennaio all’ Università di Trieste, sono: Fincantieri Cantieri Navali Italiani spa (capofila); Consorzio per l’Alta Ricerca Navale Rinave; Blu Electra srl; Università degli Studi di Trieste; Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste; Politecnico di Milano. Martedì 28 gennaio 2014 ore 9.30 Aula Magna Edificio H3 - Università degli Studi di Trieste.