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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Luglio 2006
L´ESF LANCIA UNA NUOVA INIZIATIVA PER PROMUOVERE LA RICERCA SULLE SCIENZE DELLA VITA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 3 luglio 2006 - La Fondazione europea della scienza (Fes) ha varato una nuova iniziativa, chiamata Eurobiofund, volta a promuovere e coordinare l´interazione fra i ricercatori europei nel campo delle scienze della vita e i finanziatori. Come in molti altri settori della ricerca, i ricercatori europei che si occupano delle scienze della vita hanno bisogno di collaborare e di coordinare le rispettive attività se vogliono competere in modo efficace a livello internazionale. In Europa le fonti di finanziamento per la ricerca sulle scienze della vita non mancano affatto, ma rimangono frammentate. Lo scopo di Eurobiofund è riunire finanziatori e ricercatori al fine di sviluppare una strategia più coordinata di pianificazione e investimento nella ricerca sulle scienze della vita. "Adottare un approccio più coordinato in materia di investimenti di R&s [ricerca e sviluppo] nelle scienze della vita è un passo impegnativo ma necessario se l´Europa vuole rimanere un importante attore sulla scena mondiale per quanto riguarda la ricerca sulle scienze della vita e la biotecnologia", ha dichiarato Wouter Spek, direttore di Eurobiofund. Eurobiofund, che beneficia del sostegno della Commissione europea, organizzerà una manifestazione annuale di intermediazione dal titolo Eurobioforum, che riunirà sotto lo stesso tetto i principali ricercatori e gli organismi di finanziamento. In questa sede, i migliori ricercatori del settore delle scienze della vita avranno l´opportunità di presentare le loro idee sulla ricerca a vari organismi di finanziamento, mentre i finanziatori potranno confrontarsi sulle rispettive politiche e discutere eventuali sinergie con altri finanziatori. In definitiva, si spera di fornire le condizioni adatte alla creazione di reti e all´adozione di decisioni che potrebbero portare al finanziamento transnazionale di tali programmi da parte di molteplici fonti. Il primo Eurobioforum si terrà a Helsinki a dicembre. I ricercatori che intendono presentare proposte ai potenziali finanziatori durante la conferenza saranno selezionati dal comitato direttivo di Eurobiofund a seguito di un invito a manifestare interesse. A più lungo termine, l´obiettivo di Eurobioforum è la creazione di meccanismi più coerenti di organizzazione e finanziamento della ricerca europea sulle scienze della vita. Nei prossimi tre anni sarà elaborata e perfezionata una strategia per conseguire questo risultato. Per ulteriori informazioni, compresi i dettagli per partecipare all´invito a manifestare interesse, consultare: http://www. Esf. Org .  
   
   
PIANI DI EMERGENZA RADIOLOGICA: L’ITALIA DEFERITA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER MANCATA APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI EURATOM  
 
 Bruxelles, 3 luglio 2006 - La Commissione europea ha deciso di adire la Corte di giustizia a causa della non conformità della legislazione italiana con le norme Euratom riguardanti la predisposizione di piani di emergenza e l’informazione preliminare da fornire obbligatoriamente alla popolazione in caso di emergenza radiologica. Alla Commissione sono pervenute alcune denunce concernenti il recepimento nella legislazione italiana delle disposizioni relative alla predisposizione di piani d’intervento in caso di emergenza radiologica. Si tratta delle misure previste dalla direttiva 96/29/Euratom e delle disposizioni relative all’informazione della popolazione sui provvedimenti di protezione sanitaria applicabili e sul comportamento da adottare in caso di emergenza radiologica, contenute nella direttiva 89/618/Euratom . Nonostante l’invio di un parere motivato da parte della Commissione, l’Italia non ha ancora presentato disposizioni che dimostrino l’avvenuto recepimento delle norme europee. I servizi della Commissione hanno potuto constatare che la Repubblica italiana non ha adottato tutte le misure necessarie per conformarsi ai requisiti della legislazione europea in materia di preparazione alle emergenze radiologiche. In particolare, non sono state adeguatamente definite le modalità secondo le quali le disposizioni relative ai piani di emergenza ed all’informazione della popolazione si applicano, tra l’altro, alle attività di trasporto di sostanze radioattive. L’esistenza di una normativa nazionale completa e trasparente è un presupposto essenziale se si vuole garantire un livello elevato di protezione della popolazione dagli effetti delle radiazioni ionizzanti. Specie per quanto riguarda la preparazione alle emergenze radioattive, l’informazione preliminare dei cittadini è di capitale importanza per ridurre al minimo le conseguenze sanitarie in caso d’incidente radiologico. . .  
   
   
DONAZIONE DI ORGANI: LA COMMISSIONE LANCIA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA  
 
Bruxelles, 3 luglio 2006 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul futuro della donazione di organi, volta a determinare in che misura l´Ue potrebbe legiferare al fine di migliorare la condizione delle persone coinvolte (10 europei muoiono ogni giorno in attesa di un organo). I trapianti di organi sono cominciati negli anni cinquanta, con i trapianti di rene fra gemelli monozigoti, eseguiti sia a Boston sia a Parigi. L´apice è stato raggiunto dal dottor Christiaan Barnard, che ha eseguito il primo trapianto di cuore nel 1967 in quella che fu definita allora una procedura molto discutibile. Nel 2005 è stato realizzato in Francia il primo trapianto facciale. All´inizio, era possibile che le persone che ricevevano gli organi donati non sopravvivessero a lungo. Oggi, invece, il migliore impiego di farmaci atti ad evitare il "rigetto" degli organi ha consentito a molte persone di condurre una vita quasi normale. L´immunosoppressione senza steroidi ne è un esempio, così come la ricerca condotta attualmente per un migliore collegamento fra i tipi di tessuti. Il valore del trapianto di organi è ampiamente riconosciuto, ma vi sono eccezioni fra gruppi religiosi o etici. E poiché il numero di donatori è in genere modesto, il mercato nero delle donazioni ha prosperato, comportando implicazioni di carattere sia etico sia sanitario. Tuttavia, l´esperienza dei pazienti nei diversi Stati membri è differente. Ad esempio, in Spagna vi sono 34,6 donatori per milione di abitanti (pma), mentre il dato scende a 13,8 pma nel Regno Unito, a 6 pma in Grecia e a 0,5 pma in Romania. In tutta l´Europa sono 40. 000 le persone in attesa di organi e il tasso di mortalità di quelli che sono in attesa del trapianto di cuore, fegato o polmone è del 15-30 per cento. Markos Kyprianou, commissario europeo per la Salute e la tutela dei consumatori, ha dichiarato: "I trapianti di organi rappresentano uno dei grandi miracoli della medicina che salvano ogni anno migliaia di vite in tutta l´Europa. Tuttavia, l´accesso a questi interventi salva-vita e la loro qualità variano a seconda dello Stato membro in cui ci si trova. Inoltre, la scarsità e lo squilibrio nella distribuzione di organi incoraggia la pratica orribile e illegale del traffico di organi umani. È giunto il momento di esaminare le azioni da adottare a livello comunitario per contribuire a garantire un apporto sufficiente di organi, assicurandone nel contempo la piena sicurezza". In generale, gli organi devono provenire da persone adulte in buono stato di salute decedute improvvisamente. Le eccezioni sono: un solo rene, una donazione parziale del fegato, dell´intestino tenue o del pancreas, oltre al sangue e al midollo osseo, che possono essere tutti donati da donatori vivi. La consultazione esaminerà tre possibili scenari: - proseguire con un numero limitato di progetti di base, già in corso di realizzazione a titolo di vari programmi comunitari; - promuovere il coordinamento fra gli Stati membri in materia di donazione e di trapianto di organi, in particolare attraverso la definizione di linee guida per le norme di qualità e di sicurezza; la condivisione delle esperienze e delle migliori pratiche; la creazione di registri europei sui trapianti; l´individuazione dei principali problemi incontrati a livello comunitario per quanto riguarda lo scambio di organi, e la valutazione del quadro giuridico applicabile al traffico di organi; - coordinare gli Stati membri affinché cooperino alla realizzazione delle azioni definite. La Commissione valuterebbe in che modo una legislazione comunitaria potrebbe completare e rafforzare tali azioni. Una direttiva sugli organi potrebbe stabilire i requisiti di qualità e di sicurezza per la donazione, il prelievo, le prove, la conservazione, il trasporto e la distribuzione degli organi, parallelamente a proposte legislative contro il traffico di organi. La consultazione si concluderà il 15 settembre. Per ulteriori informazioni sulla consultazione e sulle modalità di partecipazione visitare: http://europa. Eu. Int/comm/health/ph_threats/human_substance/organs_en. Htm .  
   
   
CONVENZIONE REGIONE FVG CON MINISTERO SU DISPOSITIVI MEDICI  
 
 Lauco (Udine), 3 luglio 2006 - Sarà l´Agenzia della Sanità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a svolgere, per conto del ministero della Salute, una serie di attività propedeutiche e di supporto all´attuazione delle norme di una legge nazionale riguardante la classificazione nazionale e il repertorio nazionale dei dispositivi medici. Lo prevede una convenzione siglata dalla Regione con la direzione generale dei Farmaci e dei Dispositivi medici del ministero. La convenzione è stata illustrata oggi alla Giunta regionale dall´assessore alla Salute e alla Protezione sociale Ezio Beltrame, il quale ha sottolineato come l´accordo con il ministero costituisca un lusinghiero riconoscimento del valore delle strutture e delle professionalità presenti in regione su questi temi. Essa conferma inoltre, secondo Beltrame, la validità delle iniziative più che decennali intraprese dalla Regione, sia sul tema della razionalizzazione dell´utilizzo delle risorse destinate ai beni e ai servizi, sia nel settore specifico delle tecnologie biomediche, avvalendosi della collaborazione di importanti istituzioni scientifiche come Area Science Park. L´attività prevista dalla convenzione si svilupperà in un arco di 18 mesi e riguarderà in particolare tre filoni: la prosecuzione di alcuni servizi e prodotti dell´Osservatorio dei prezzi e delle tecnologie; la revisione della classificazione nazionale dei dispositivi medici; il supporto all´avvio e all´implementazione del repertorio nazionale dei dispositivi medici. Attraverso una puntale classificazione dei numerosi strumenti usati in campo sanitario, spesso ad alta tecnologia, sarà possibile - ha ricordato Beltrame - dare regole precise al mercato ottenendo un significativo contenimento dei costi della sanità. .  
   
   
SIEMENS ACQUISISCE IL RAMO DIAGNOSTICA DI BAYER  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Siemens ha firmato un accordo con Bayer per acquisire la divisione Diagnostica dell’azienda chimica e farmaceutica. L’acquisizione consentirà a Siemens Medical Solutions (Med) di ampliare la propria posizione nel mercato in forte crescita della diagnostica molecolare. Alla fine di aprile Siemens aveva già annunciato l’acquisizione di Diagnostic Products Corporation (Dpc) negli Stati Uniti, azienda leader nell’immunodiagnostica. Il prezzo di acquisto per Bayer Diagnostics - che ha un fatturato 2005 di 1,4 miliardi di Euro e un margine Ebitda a doppia cifra - è di circa 4,2 miliardi di Euro. “L’acquisizione di Bayer Diagnostics si inscrive nella nostra strategia di creare la prima azienda di diagnostica integrata nell’industria sanitaria combinando sotto un unico tetto l’intera catena del valore dell’imaging diagnostico, della diagnostica di laboratorio e dell’It clinico”, ha spiegato Klaus Kleinfeld, Presidente e Ceo di Siemens Ag. Kleinfeld ha inoltre sottolineato che questa acquisizione, che è soggetta all’approvazione delle autorità competenti, costituisce - come altre acquisizioni negli ultimi trimestri - l’ulteriore dimostrazione che Siemens sta focalizzando rigorosamente il proprio portfolio sui segmenti maggiormente promettenti. Dr. Erich R. Reinhardt, membro del Board di Siemens e Responsabile mondiale della divisione Medical Solutions di Siemens, ha commentato: “La medicina molecolare sta diventando sempre più importante poiché consente ai professionisti della sanità di identificare le cause della malattia utilizzando profili genetici. Con l’aiuto della medicina molecolare, sarà possibile non solo predire gli effetti dei medicinali selezionati e di definire trattamenti specifici per ogni singolo paziente, ma anche di diagnosticare la malattia ad uno stadio precoce. L’acquisizione di Dpc ci ha consentito di accedere alla diagnostica di laboratorio. Con Bayer Diagnostics avremo un portfolio completo in questo mercato-chiave per il futuro. Questi accordi ci consentiranno di ampliare considerevolmente la nostra gamma di competenze e la nostra leadership come trendsetter nella sanità”. Le due acquisizioni renderanno Siemens Medical Solutions il numero due mondiale nell’immunodiagnostica. Inoltre l’acquisizione della unit di Bayer permetterà a Siemens di intercettare il crescente mercato della diagnostica molecolare basata sull’analisi dei geni (nucleid acid testing). “Siamo convinti che il business di successo delle apparecchiature di laboratorio abbia prospettive ancora migliori in un’azienda specializzata nella tecnologia medicale. La decisione di cedere la nostra divisione Diagnostica è perfettamente in linea con la nostra strategia di allineamento sistematico del nostro business della sanità. Ci stiamo concentrando sul farmaceutico per umani e animali, e su prodotti che possono essere promossi direttamente presso i pazienti”, ha commentato il Presidente del Board di Bayer Ag Werner Wenning. .  
   
   
A VENEZIA SI INAUGURA "EXPRESSION OF HOPE" UNA MOSTRA DI QUADRI PER ESPRIMERE LA SENSIBILITÀ E TRASFERIRE LA SPERANZA DI PAZIENTI CHE SOFFRONO DI MALATTIE RARE, POTENZIALMENTE LETALI  
 
Venezia, 3 luglio 2006 - In occasione del 9° Simposio internazionale sulle Mucopolisaccaridosi e Malattie Affini, che svoltosi al Centro Congressi del Lido di Venezia dal 29 giugno al 2 luglio, è stata inaugurata un´esposizione d´arte unica nel suo genere che mostra dipinti eseguiti da pazienti affetti da particolari malattie rare (malattie da accumulo lisosomiale) e di artisti che hanno generosamente offerto le loro opere. Expression of Hope, che comprende 25 opere originali da tutto il mondo, è una mostra itinerante che sarà esposta, entro la fine dell’anno, in altri Paesi Europei, in America , in Asia e in Australia. Questo progetto intende far conoscere le sfide affrontate quotidianamente da migliaia di persone nel mondo che soffrono di patologie da accumulo lisosomiale (Lsd), rare malattie metaboliche a carattere ereditario. I sintomi variano in funzione dei diversi tipi di Lsd; si passa da situazioni compatibili con una qualità di vita accettabile a problematiche gravi e, talvolta, potenzialmente fatali. La sintomatologia ha una progressione variabile e comunque ingravescente, a meno che non siano disponibili e vengano somministrati trattamenti specifici per la malattia. “Ritengo che progetti di questo genere siano molto importanti, perché permettono di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi, come quello delle malattie rare, di cui si sa davvero molto poco”, ha commentato Flavio Bertoglio, Presidente Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi e Malattie Affini (Onlus). “Spero che, in futuro, manifestazioni simili all’Expression of Hope siano sempre più numerose”. "Questo programma è stato un percorso straordinario per tutti coloro che vi hanno partecipato”, ha affermato Riccardo Palmisano, Direttore Generale ed Amministratore Delegato di Genzyme Italia. “Milioni di individui nel mondo sono affetti da malattie rare per cui non esiste una cura. Tra queste patologie rare, alcune malattie da accumulo lisosomiale come la Malattia di Gaucher, la Malattia di Fabry, la Mucopolisaccaridosi di tipo I, la Glicogenosi di tipo Ii, hanno oggi una cura, grazie all’impegno in Ricerca e Sviluppo di aziende come Genzyme. La mostra illustra l´incredibile forza di questi individui e la loro speranza per il futuro", ha concluso. Www. Expressionofhope. Com.  
   
   
NASCE MEET MILANO FIERAMILANO, 5 - 8 MAGGIO 2007  
 
 Milano, 3 luglio 2006 – Meet Milano – acronimo di Music, Events and Entertainment Technology – è la nuova manifestazione dedicata alla musica, agli strumenti e alle edizioni musicali, alla discografia, alle tecnologie professionali per l’intrattenimento e alle tecnologie digitali di consumo. Organizzata da Expocts S. P. A. , società del gruppo Fiera Milano, partecipata dall’Unione del Commercio di Milano e Confcommercio e specializzata nell´organizzazione di fiere, Meet Milano avrà luogo presso Fieramilano Rho-pero dal 5 all’8 maggio 2007. La manifestazione, che rappresenta un mercato con un giro di affari di oltre 3 miliardi di Euro, intende riunire le diverse componenti dell’entertainment, della musica e degli eventi su un palcoscenico unico per completezza espositiva, all’interno di un territorio, come Milano, che uno dei primi mercati di business su scala internazionale, in grado di dare visibilità e riconoscimento a un settore vitale, composto da artisti, aziende, operatori e associazioni. La scelta di Expocts di lanciare questa nuova fiera a Milano è dettata dalla capacità della città di esercitare una forte attrattiva a livello nazionale e internazionale in termini di business e di garantire al mercato dell’intrattenimento e dello spettacolo una grande visibilità. Milano, inoltre, è la capitale dell’industria dell’intrattenimento e dello spettacolo con la presenza sul territorio di circa il 90% dell’industria discografica nazionale, del 75% delle case di produzione che servono il settore musicale, del 50% dei concerti e grandi eventi live, dell’80% dei principali network radiofonici e in testa in Europa e nelle prime posizioni nel mondo come numero di spettatori che assistono a concerti e eventi musicali. La presenza sul territorio milanese del più importante e innovativo quartiere fieristico del mondo, Fieramilano Rho-pero, primo in Europa in termini di competitività, costituisce un ulteriore elemento di scelta della città in quanto prestigioso e autorevole biglietto da visita per una manifestazione come Meet Milano. Caratteristica distintiva di Meet Milano è il coinvolgimento di tutta la filiera dello spettacolo e dell’intrattenimento dai produttori di strumenti musicali acustici ed elettronici alla computer music, dalla discografia all’editoria musicale, dalla tecnologia per lo spettacolo - audio, video, luci, tecnologie e attrezzature per studi di registrazione, produzione e post produzione, case discografiche, concerti, discoteche, club musicali, teatri, locali notturni ed eventi – alla tecnologia per l’intrattenimento, dai telefonini agli iPod, dai lettori mp3 alla più ampia gamma di nuove tecnologie digitali di consumo. Meet Milano è, infatti, costituita da tre saloni che rappresentano le tre anime della manifestazione: Miv - Music International Village salone della musica, degli strumenti e delle edizioni musicali, della discografia, On - Back Stage salone delle tecnologie professionali per l´intrattenimento e My Tech salone delle tecnologie digitali di consumo. La decisione di far convergere in un´unica manifestazione tre saloni, diversi per contenuto ma sinergici e complementari tra loro, rispecchia l’esigenza di questi tre mondi di integrarsi. Una necessità sapientemente interpretata dalla formula espositiva di Meet Milano che si rispecchia nella capacità di allargare la manifestazione a tutta la filiera dello spettacolo e dell’intrattenimento e nella capacità di coinvolgere un target consumer e business sempre più vasto, eterogeneo e completo. La formula della manifestazione segue, dunque, l’evoluzione del mercato nei tre settori di riferimento. La presenza di tutta la filiera consente, inoltre, di ottenere un effetto moltiplicatore sul grande pubblico, potenzialmente interessato a tutta la gamma dell’offerta della manifestazione. Meet Milano coniuga sapientemente il momento espositivo e di contatto con il mercato con incontri con i protagonisti di questo mondo, eventi di formazione, informazione e intrattenimento in fiera e in città, nati da accordi con istituzioni, associazioni, club musicali e locali presenti sul territorio. Il moderno e avveniristico quartiere espositivo di fieramilano consente, inoltre, di organizzare in maniera funzionale il lay-out della manifestazione, che si estende su una superficie di 60. 000 metri quadrati ed è destinata ad occupare i padiglioni 6-10-8-12, con un’area esterna interamente dedicata agli eventi. Fieramilano permette, inoltre, di creare percorsi di visita estremamente razionali e idonei alla presentazione dell’offerta, offre la possibilità di aumentare la visibilità degli espositori e incrementare i contatti di business, consente di riservare l’ingresso ai padiglioni dedicati al business, esclusivamente ai professionisti e agli operatori di settore. .  
   
   
DEBUTTA ALLA FIERA DI FORLÌ LA PRIMA EDIZIONE DI BDA BORSA SPECIALIZZATA PER L’AGENTE DI COMMERCIO 13-14-15 SETTEMBRE 2006  
 
 Forlì, 3 luglio 2006 - L’appuntamento è per il 13-14-15 settembre prossimo alla Fiera di Forlì con Bda, Borsa degli Agenti di Commercio, primo e unico evento in Italia che favorisce l’incontro tra gli Agenti di Commercio e le loro organizzazioni e le Aziende mandanti. Bda nasce come importante scenario interattivo tra il pianeta impresa, sempre alla ricerca di Agenti preparati e qualificati, ed il mondo degli Agenti, interessati a valutare nuove prospettive di business e di collaborazione con imprese proiettate verso nuovi mercati. Tante e diverse le proposte e le opportunità che offre la manifestazione: un ricco programma convegnistico, la presenza di aziende ed imprese economiche appartenenti a svariati settori merceologici, nonché delle loro associazioni ed organizzazioni. In questo modo la rassegna offre l’opportunità alle aziende, che durante la tre giorni avranno un loro spazio in Fiera, di incontrare e dialogare con gli Agenti di Commercio e agli Agenti di Commercio di approfondire novità, normative, tecniche di vendita rivolte ad una professione che si presenta in continuo divenire. Bda ha ottenuto il patrocinio di importanti istituzioni nazionali e internazionali, quali il Ministero delle Politiche Europee e Commercio Internazionale (già Ministero delle Attività Produttive), Unioncamere, Assocamerestero, I. U. C. A. B. (Unione Internazionale delle Associazioni degli Agenti e dei Brokers), Fondazione Enasarco (Ente di previdenza degli Agenti di Commercio) e Regione Emilia-romagna. Sarà inoltre presente il Club dei Consiglieri economici e Addetti Commerciali delle Ambasciate estere in Italia (70 circa) non solo per presentare la propria rivista Diplomazia Commerciale, ma anche per fornire dati sull’economia dei singoli paesi di appartenenza e Manager Italia, la Federazione nazionale dei Dirigenti di Aziende Commerciali. Non mancheranno momenti di relax per tutti i partners, i partecipanti e i loro accompagnatori, quali tornei sportivi e serate gastronomiche in una cornice prestigiosa come la riviera adriatica e gite organizzate al parco Mirabilandia e all’ affascinante entroterra delle colline romagnole .  
   
   
UN GARANTE PER LA TRASPARENZA E LA PROFESSIONALITÀ NEL MERCATO DELL’ARTE: NASCE ASS.I.ART, L’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’ART ADVISORY, PER FORNIRE NUOVE REGOLE IN UNO DEI SETTORI PIÙ INTERESSANTI PER GLI INVESTIMENTI ALTERNATIVI  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Il 6 luglio 2006, alle ore 17. 30 presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via San Paolo 12, sarà presentata Ass. I. Art - Associazione Italiana per l’Art Advisory, costituitasi recentemente. L’obiettivo dell’incontro è quello di presentare al pubblico e ai media Ass. I. Art e iniziare così l’attività dell’Associazione come prospettata: Ass. I. Art, priva di ogni finalità di lucro, ha lo scopo di favorire lo sviluppo e istituzionalizzare la professione dell’Art Advisor, di promuovere il riconoscimento del suo ruolo e di garantire i requisiti di competenza, indipendenza e professionalità degli aderenti. L’associazione si pone altresì l’obiettivo di realizzare studi e analisi del mercato dell’arte per incrementarne l’efficienza e la trasparenza. Ass. I. Art nasce per iniziativa dei più autorevoli operatori del settore: Artfin, Artservice, E-art Consulting e Gabrius e di altre primarie realtà professionali che, pur operando in ambiti diversi, hanno consolidate relazioni professionali con il mondo dell’Art Advisory come Cbm & Partners - Studio Legale e Promoass / Gpa Assiparos. Nella fase attuale di espansione del mercato dell’arte e di offerta, da parte di banche, assicurazioni e istituzioni finanziarie, di servizi di consulenza relativi ai patrimoni artistici, Ass. I. Art si pone come interlocutore autorevole e punto di condivisione delle conoscenze in materia di Art Advisory. Per il perseguimento degli obiettivi, Ass. I. Art organizzerà convegni e seminari di divulgazione, pubblicherà studi e ricerche di settore sviluppate direttamente o indirettamente e si farà portavoce degli associati presso organi ed enti ufficiali italiani, comunitari ed internazionali, in collaborazione anche con altre realtà associative italiane e straniere. In sede di costituzione, l’Assemblea Generale degli Associati ha nominato il Consiglio Direttivo che rimarrà in carica nel prossimo biennio. Alla Presidenza è stato designato Giancarlo Graziani (Artservice) a cui si affiancheranno, in veste di Vice Presidente, Sara Mortarotti (Gabrius) e, in qualità di Segretario e Tesoriere, Milena Gamba (Artservice/abm-arte). Come dichiara il Presidente Giancarlo Graziani: “Ass. I. Art nasce con la finalità di riunire in Italia tutte le figure professionali e le realtà aziendali che si riconoscono nella definizione di Art Advisor. Lo scopo è quello di rappresentare un punto di riferimento nazionale per la clientela istituzionale e privata e di definire delle linee guida comuni e condivise da tutti gli operatori del settore”. L’evento del 6 luglio prevede gli interventi di: Giancarlo Graziani, Presidente di Ass. I. Art, “Presentazione dell’Associazione”; Stefano Stanzani, Nomisma, “Le statistiche per l’Art Advisory ”; Cristina Ragazzoni, Aipb, “Il ruolo delle Banche Private nell’Art Banking”; Giuseppe Calabi, Cbm & Partners, “Droit de suite”. .  
   
   
ANDRÉ DERAIN FERRARA, PALAZZO DEI DIAMANTI, 24 SETTEMBRE 2006 – 7 GENNAIO 2007  
 
 Ferrara, 3 luglio 2006 - Quest’autunno, a Palazzo dei Diamanti, una retrospettiva dedicata ad André Derain (1880-1954) è l’occasione per riscoprire una figura chiave nella storia dell’arte moderna. Pioniere delle più audaci avanguardie artistiche del primo Novecento, dal fauvisme al cubismo, precursore del classicismo degli anni Venti e Trenta, Derain è stato celebrato nei primi decenni del secolo scorso come uno dei massimi artisti viventi, al pari di Matisse e Picasso. La sua fortuna è tramontata, tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto a causa dell’atteggiamento controverso assunto durante l’occupazione e della partecipazione a un viaggio di propaganda in Germania nel 1941, ed il silenzio critico è calato sulla sua opera. Solo di recente alcune pubblicazioni scientifiche e una serie di importanti rassegne internazionali hanno riacceso l’interesse su Derain, restituendogli la statura di grande maestro del Novecento. In Italia, dove soggiornò nel 1921, Carlo Carrà riconobbe in lui un profondo conoscitore della cultura figurativa italiana. Fin dagli esordi Derain aveva infatti affiancato la più ardita sperimentazione formale allo studio appassionato dei maestri antichi, tracciando una strada che ebbe grande seguito in tutta Europa e anche in Italia. Ciononostante, pochissime mostre gli hanno reso omaggio nel nostro paese. Questa rassegna, organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con lo Statens Museum for Kunst di Copenaghen e curata da Isabelle Monod-fontaine, è la prima retrospettiva dedicata in Italia a Derain da trent’anni a questa parte. Il generoso concorso di alcuni tra i maggiori musei del mondo ha permesso di ricostruire le diverse fasi del suo percorso creativo, dal 1899 alla data della sua morte. La selezione di opere giovanili con cui si apre la mostra racconta quel brevissimo volgere di anni in cui il pittore, bruciando le tappe, assimilò le conquiste degli impressionisti, di Van Gogh e di Gauguin, per approdare a quella rivoluzione nell’arte moderna che fu il fauvisme. Prima avanguardia storica, all’alba del Novecento, il fauvisme ha sovvertito i canoni della rappresentazione classica e naturalistica per tradurre sulla tela, in un’esplosione di colori puri, l’universo delle emozioni che agitano l’animo dell’artista di fronte alla realtà. Una sequenza di capolavori accompagna il visitatore alla riscoperta di questa straordinaria stagione: I dintorni di Collioure (1905), che documenta l’incontro con l’abbagliante luce mediterranea e il sodalizio artistico con Matisse; Il ponte di Waterloo (1906), eseguito a Londra, sulle orme di Monet, per il celebre mercante d’arte Ambroise Vollard; o ancora un manifesto della vita bohémienne di Montmartre come Donna in camicia (1906), dipinto con colori dissonanti ed una grafia nervosa e caricaturale, che mettono a nudo l’indole felina e provocatoria della modella. Il fascino occulto dell’arte primitiva, insieme alla grande lezione di Cézanne sono la chiave della successiva svolta di Derain. Essa trova espressione innanzitutto nella xilografia e nella scultura in pietra, di cui uno dei rari, bellissimi esempi è Nudo in piedi del 1907, un’“Eva tahitiana” o indiana dai volumi appena sbozzati. Nelle nature morte e nei paesaggi del sud della Francia e della Spagna (1907-11), protagonisti della sezione successiva, il pittore sperimenta una semplificazione geometrica delle forme che affianca le prime ricerche cubiste degli amici Picasso e Braque. La parte centrale della rassegna è dedicato ai ritratti e alle nature morte del cosiddetto “periodo gotico” (1912-14), maestose e ascetiche icone d’ispirazione medievale, che esercitarono una misteriosa seduzione su generazioni di artisti e poeti. Un nucleo eccezionale di prestiti provenienti da San Pietroburgo, Copenaghen, Parigi, Washington e New York ha permesso di riunire alcuni tra i massimi esiti di questa grande stagione del pittore, fra i quali il Ritratto di Lucie Kahnweiler (1913), due celebri versioni del Ritratto di ragazza (1913-14), o ancora la Natura morta con tavolozza (1914). Dopo la drammatica parentesi della prima guerra mondiale, Derain non cessò più di interrogare i maestri del passato e di inseguire i loro segreti perduti, renterpretando in chiave moderna la pittura Tiziano, di David o di Renoir. Lo documenta in mostra una galleria di ritratti e di nudi degli anni Venti e Trenta, splendidamente eseguiti, spogli da ogni elemento accessorio e torniti da una calda luce dorata, come il renoiriano Nudo del 1925. Un posto di rilievo è poi riservato alla serie dei ritratti della nipote Geneviève (1931-38), ancora adolescente oppure già ragazza, che ebbero un’influenza determinante sulla pittura di Balthus. Derain è anche il maestro delle nature morte (1925-1945): sia che si ispiri ai grandi olandesi, sia che reinterpreti l’arte romana, egli sembra evocare «l’apparenza meravigliosa, attraente e sconosciuta di ogni cosa», per usare le parole di Giacometti che fu suo grande ammiratore. La mostra si chiude con le grandi composizioni decorative eseguite a partire dal 1935, scenografiche “messinscene” teatrali che testimoniano una rara qualità di luce e di materia. .  
   
   
STAGIONE 2006/2007: I 30 ANNI DEL TEATRO CIAK DI MILANO PER RICORDARE SUSANNA WäCHTER A 10 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Due anniversari importanti: una stagione in puro stile Ciak. Tutte le stagioni sono importanti ed irripetibili per un teatro. Tutte hanno una storia e tutte un’anima. Ma ci sono traguardi che si fanno sentire di più, nella vita di una persona e, perché anche no, in quella di un teatro, che di persone è fatto. E’ questo il caso della stagione 2006/2007 per il Ciak, che quest’anno vive due anniversari. Il primo è il suo trentesimo anno di vita. Era il 1977 infatti quando Leo Wächter, famoso impresario del mondo dello spettacolo, decise di creare un teatro che offrisse al pubblico un cartellone vario, seguendo un’intuizione ed un desiderio cullato per anni. Nacque così il Ciak, tra i muri dell’ex cinema Dea, nell’allora periferia di Milano, che presentava una programmazione inedita: la proiezione di due film, intervallati da uno show comico di un’ora. La formula trovò subito il favore del pubblico. Da allora il palcoscenico del Ciak ha visto l’alternarsi di cinema, musica, teatro, mimo, cabaret, il passaggio di personaggi famosi ed altri per i quali è stato una rampa di lancio. Ma al di là delle formule, quello che non è mai mutato del Teatro è lo stile: colto e divertente, stimolante e provocatorio. Proprio come quella del suo fondatore, Leo Wächter, e della figlia Susanna che lo affiancò nella direzione del Ciak dal 1990 al 1996 e che con lui condivideva la voglia, mai affievolita, di rischiare con spettacoli sempre anticonformisti e fuori dagli schemi tradizionali. E’ proprio Susanna Wächter il motivo del secondo anniversario da ricordare: sono passati ormai dieci anni dalla sua improvvisa scomparsa. Un anno importante quindi, in cui il ricordo si unisce ai festeggiamenti, e al desiderio, ribadito da Gianmario Longoni, che gestisce il Ciak dal 2001 e da tutto il suo gruppo (le Officine Smeraldo) di continuare in crescendo la tradizione di originalità e anticonformismo che caratterizzano l’unicità del Ciak, un vero e proprio laboratorio artistico del genere brillante. 2006/2007: una stagione che vuole essere simbolo di questo spirito e che vede, come nella migliore tradizione, un mix di spettacoli diversi, ma tutti sopra le righe, come solo il Ciak sa essere. Tutti nomi importanti, divisi tra giovani e artisti già consolidati. Ne faranno parte amici storici del Ciak come Paolo Hendel, Dario Vergassola insieme con David Riondino, Giobbe Covatta; Geppy Gleijeses in uno spettacolo dal colore noir con Leopoldo Mastelloni, Raffaele Pisu, Marianella Bargilli e Paolo Serra. Ma anche “nuovi” amici del Ciak. Fabio De Luigi e Neri Marcoré interpreteranno due mostri sacri della letteratura comico-surreale come Stefano Benni e Daniel Pennac. Alessandro Haber e Rocco Papaleo si racconteranno in uno spettacolo di teatro e canzone scritto dallo stesso Papaleo. Due diverse interpretazioni del capolavoro spagnolo di Cervantes, il Don Chisciotte, saranno interpretate da due coppie di attori d’eccezione: Paolo Migone e Marco Marzocca e Dario Vergassola con David Riondino. Una commedia brillante di incredibile attualità anche se ambientata nei primi anni ‘20 a Chicago, sarà presentata da Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando: “Prima Pagina”. A grande richiesta, ritornerà poi sul palco del Ciak Paola Cortellesi, con lo spettacolo che l’anno scorso ha segnato il tutto esaurito e tanto ha fatto discutere, Gli ultimi saranno gli ultimi. E ancora i nuovi volti della comicità di questi anni. Geppy Cucciari con un monologo dedicato alle donne single. Caterina Guzzanti e Paola Minaccioni, che analizzeranno la cruda realtà delle favole. Ed infine i Pali e Dispari che con il loro taglio comico surreale accompagneranno i passi, più o meno obbligati, della vita di ognuno di noi. Chiuderà infine la stagione l’attesissimo ultimo lavoro di Emiliano Pellisari, Comix, che dopo Daimon e No Gravity, annullerà ancora la legge della gravità questa volta per il mondo del fumetto. La stagione sarà aperta da uno spettacolo unico ed irripetibile. Una serata che gli artisti storicamente legati al Teatro e alla famiglia Wächter dedicheranno a Susanna. I proventi verranno interamente devoluti a favore di Save the Children. La collaborazione con Save The Children non si limiterà solo alla serata di ottobre. Anche quest’anno il Ciak continuerà questa forma finora inedita di “sponsorizzazione al contrario” con la più grande Ong (Organizzazione Non Governativa) indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini a livello internazionale e sarà esso stesso, con tutta la sua stagione, testimonial delle cause sposate dall’associazione. Dice Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia: “Chi, per mestiere, cerca di sollecitare il riso o il sorriso sa quanto sia difficile farlo. Anche Save the Children lavora per riaccendere una speranza in tanti bambini, E’ un impegno ugualmente difficile e sfidante che ci fa sentire vicini e affini agli amici del teatro Ciak”. .  
   
   
TEATRO FILODRAMMATICI: ESERCIZI DI STILE PER LA XXXVII STAGIONE 2006/2007  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Una stagione che guarda all’innovazione con “esercizi” sui grandi testi. Si rifà al capolavoro di Raymond Queneau, Exercises de style, il titolo della stagione 2006/ 2007 del Teatro Filodrammatici: etichetta ideale per racchiudere la vocazione verso i maestri del teatro e della letteratura riletti con il volto del presente, ed etichetta necessaria per l’idea di cantiere aperto che si confà ad un Teatro che è stato riconosciuto Stabile di Innovazione. Anche in virtù di questo riconoscimento quest’anno il Filodrammatici ha intensificato il proprio sforzo produttivo, presentando un calendario con ben cinque nuovi spettacoli propri nella sede tradizionale di via Filodrammatici, e molte altre nei nuovi spazi che – confidando ancora nell’integrità e nella continuità dei fondi pubblici – si accinge ad aprire e su cui si tornerà in seguito. E lo sguardo rivolto contemporaneamente alla storia e al futuro è il trait-d’union di tutte queste produzioni. Così è per il ritorno di una grande signora della scena come Adriana Asti che, nei 50 anni dalla morte di Bertolt Brecht, interpreta parole e canzoni del Maestro tedesco in Jadasmeeristblau…(sì, il mare è blu: 26 settembre – 15 ottobre), così per la rivisitazione filologica e poetica dello spettacolo di Giorgio Gaber Polli d’allevamento (17 ottobre – 5 novembre) ad opera del giovane “poeta rock” Giulio Casale, riconosciuto dalla Fondazione Gaber – coproduttrice dello spettacolo - quale degno erede del canta-attore milanese; così, infine, è per il riallestimento del capolavoro di Tolstoj Sonata a Kreutzer (4 – 27 maggio), dove Giancarlo Dettori prende il posto che fu di Sbragia nella storica edizione degli anni ’80. Accanto a queste, in onore di una vena ironica, e al bisogno caustica, del Filodrammatici, cresciuta molto negli ultimi anni (e di cui è testimonianza anche la ripresa dello spettacolo Chiamatemi Groucho, dall’opera dei Fratelli Marx), ci sarà lo sguardo intelligente e lungimirante di Michele Serra che, con una sorta di antologia di un anno italiano, in Tutti i santi giorni (27 marzo – 29 aprile), trova nella voce di Andrea Brambilla il proprio alter ego ironico e graffiante; ci sarà inoltre la nuova, sempre attesa, “puntata” dei Segreti di Milano (8 febbraio – 4 marzo), che quest’anno, sempre con la drammaturgia di Emilio Russo, farà tappa sugli anni ’80, periodo determinante per quella “Milano da bere” che si è affermata, a torto o a ragione, come avamposto del “trend” (e del “trendy”) italiano, e ci sarà la riscoperta di un maestro del teatro contemporaneo come O’ Neill e del suo testo, pochissimo rappresentato, Lunga giornata verso la notte (9 gennaio – 4 febbraio), messo in scena da un nuovo regista in ascesa libera come Carmelo Rifici. E infatti nuovi testi, nuovi protagonisti, nuove occasioni, nuove ensemble teatrali sono la sostanza della stagione a venire, anche per gli spettacoli ospiti: Le cinque rose di Jennifer (7 – 19 dicembre) di Annibale Rucello nella direzione e interpretazione di uno dei talenti più esuberanti della nostra scena, Arturo Cirillo; per la re-visione dello shakespeariano Macbeth (21 novembre – 3 dicembre) di uno dei gruppi di ricerca italiani più raffinati, ovvero Le Belle Bandiere; per Trio/pic. Nic in cucina (13 – 25 marzo) che, prodotto dallo Stabile di Sardegna, è scritto a quattro mani da Kado Koester e Alfredo Arias e tra-scrive gli anni ’60 argentini nella nostra “belle époque” del boom economico, e inoltre per l’esilarante Glengarry Glen Ross (5 – 11 marzo) di David Mamet interpretato dalla vivacissima Compagnia Gank. È un’iniziativa speciale, infine, quella che viene proposta per il periodo pasquale con la rappresentazione del Poema della croce della grande poetessa Alda Merini, che vedrà l’autrice stessa in scena accanto a Giovanni Nuti, autore e interprete delle musiche in cui saranno trasformati i versi del (sacro) poema. E il “nuovo” lancia il rampino alla volontà del Teatro Filodrammatici di dedicare degli spazi appositi che si configurino come cantiere aperto del teatro a venire. Dunque, dopo Vapori Zerosei, già si guarda a Vapori Zerosette e, se non basta, all’apertura di ulteriori spazi nelle aree circondariali della città in cui far abitare la caparbia dei giovani che vogliono aprirsi la porta del teatro. E già pullulano i progetti. Con il proposito di riparlarne a tempo debito (e a finanziamenti confermati), citiamo per ora solo alcune idee e protagonisti: tra questi un nuovo Spoon River (primavera 2007) riscritto da autori contemporanei (Covacich, Scarpa, Genna, Zocchi, tra gli altri), una biografia drammatica della grande Maria Callas con l’interpretazione di Cinzia Spanò, un nuovo (e mai definitivo) tentativo di guardare negli occhi un grande profeta del moderno come Pier Paolo Pasolini, mettendo in scena con il titolo Siamo tutti in pericolo e con la direzione di Daniele Salvo, l’ultima intervista concessa a Furio Colombo; la versione finale di un progetto che già Vapori Zerosei aveva ospitato come work in progress, ovvero Operanotte dell’attivissima Compagnia teatrale Dionisi e infine la provocatoria e ritmata Trilogia dell’invisibilità prodotta, con la regia e l’interpretazione di Beppe Rosso, dai Teatri indipendenti di Torino. .  
   
   
EAST IS WEST: MUSICA SENZA PUNTI CARDINALI CASCINA MONLUÈ - 5/8 LUGLIO 2006  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Dal 5 all’8 luglio in Cascina Monluè torna East is West, la rassegna di musica che incrocia sul palco musica di est ed ovest, nord e sud, all’insegna della multiculturalità. Il festival, giunto alla sua seconda edizione, è organizzato da Arci in collaborazione con l’Assessorato sport e giovani del Comune di Milano. Sul palco ospiti stranieri e italiani di fama internazionale affiancati da gruppi giovanili emergenti di Milano e dintorni. Un’occasione per far incontrare culture diverse sul palco di sonorità simili, e un modo per dar voce e visibilità ai nuovi talenti. Tra gli ospiti stranieri Dr. Bajan da Leningrado e Earth Wheel Sky Band dalla Serbia, mentre i gruppi italiani Quintorigo e l’Orchestra di Piazza Vittorio. I gruppi emergenti da Nuove Tribu Zulu a Marta sui Tubi passando per il progetto di musica in esperanto di Reverie sono stati selezionati dalla direzione artistica del festival. “Come nella prima edizione la formula della rassegna è quella di invitare ospiti stranieri che confermano la qualità della musica dell’Est europeo e gruppi italiani che costruiscono inedite commistioni musicali all’insegna della sperimentazione e del dialogo interculturale – dice il direttore artistico Emanuele Patti - East is West vuole essere un palco che confonde e riscrive i punti cardinali delle nostre conoscenze ed esperienze”. L’ingresso è gratuito. Mercoledì 5 luglio si parte con i giovani di Eco 98, gruppo esordiente di Monza che si è guadagnato l’accesso all’Arezzo Wave 2006; dr. Bajan, band di Leningrado esibitasi in giro per la Germania che ha contaminato il ruvido della chitarra elettrica con il bajan, il folk e il jazz e Marta sui Tubi gruppo di origini siciliane che ha pubblicato per Eclectic Circus records “Muscoli e Dei” nel 2003 e più recentemente "C´è gente che deve dormire" impreziosito da Bobby Solo, Paolo Benvegnù e Moltheni. Gli album hanno ottenuto unanimi consensi di stampa e pubblico. Giovedì 6 luglio si prosegue con Conchitas e Nuove Tribu Zulu, gruppo che vanta esperienze teatrali e cinemtografiche, la partecipazione ad importanti festival italiani (Festa della Musica a Milano, Extrafestival a Torino, Asti Musica, Roma Incontra il Mondo) e il cd riconosciuto dalla stampa tra i più belli del 2003 “L’unione dei due mondi, dove l’anima latino-mediterranea si somma alla world music e alle sonorità rock e jazz. La serata si conclude con l’ensemble strumentale dei Quintorigo, magico incontro di generi musicali agli antipodi, dal pop al free jazz, dal grunge alla musica classica. Il loro ultimo lavoro, “Il Cannone” (2006), anticipato in dicembre dal singolo “Redemption Song”, contiene i frutti della recente sperimentazione: fusione fra acustico ed elettronico, reggae, rock, jazz, un riarrangiamento di un brano di Sting, un remake di un classico del gruppo stesso. Si riparte venerdì 7 luglio con il gruppo di percussionisti lombardi Jinka´ percussion: musica che re-interpreta le sonorità afro e brasiliane con arrangiamenti originali e ritmi eclettici che spaziano dall´etno-funky al maracatù, dalla jungle all´hip-hop. Si conclude con l’originale Babele sonora costituitasi all’ombra di una piazza romana, vera e propria Casbah della capitale: l’Orchestra di Piazza Vittorio. 15 musicisti, 11 paesi, 3 continenti, 8 lingue, Tunisia, Ecuador, Senegal, India, Cuba, Romania, Argentina, Egitto, Germania, Marocco, Stati Uniti e Italia. Per questo ensemble musicale, nato da un’idea di di Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel, la musica come crocevia multietnico e sonoro è una magia quotidiana. La rassegna si conclude sabato 8 luglio con la musica in esperanto di Reverie il progetto nato dal compositore e chitarrista milanese Valerio Vado che reinterpreta attraverso un mix di suoni acustici (chitarra classica, flauto, pianoforte, ecc. ) e sonorità elettrico/elettroniche (chitarra elettrica, sintetizzatori, sequencer, ecc. ) le radici della musica italiana (rinascimentale e barocca), europea e mediterranea; Earth Wheel Sky Band gruppo serbo che suona repertorio gipsy, balkan blues epico e melodie tradizionali serbe accompagnato da Olah Vince, leggendaria figura nel panorama musicale di Novi Sad. L´album Waltz Rromano (Asphalt Tango Records, 2003) è considerato il miglior disco di musica gipsy del 2003. .  
   
   
I MATIA BAZAR IN CONCERTO A SEGRATE  
 
Segrate (Mi) 3 luglio 2006 - Giovedì 6 luglio alle 21 appuntamento con i Matia Bazar, gruppo musicale genovese sulla cresta dell’onda dal 1975, nella bella cornice di Largo Carabinieri d’Italia. Tutta la storia e il repertorio della celebre band, da “Stasera che sera”, che ne segnò il debutto grazie al mitico maestro Piero Cassano, autore dei pezzi del gruppo e anche di brani famosissimi per big del calibro di Mina ed Eros Ramazzotti, alle canzoni che ne firmarono il successo nazionale e internazionale, imponendoli più volte sul podio al Festival di Sanremo e all’attenzione della critica. Con Roberta Faccani, nuova vocalist, i Matia Bazar si sono ripresentati alla kermesse della musica italiana nella città dei fiori nel 2005, classificandosi terzi nella categoria “Gruppi” con la canzone “Grido d´amore”. “Un’iniziativa dell’Assessorato allo Sport e Tempo libero, che va ad aggiungersi – spiega Giuseppe Del Giudice - ai tanti appuntamenti che hanno portato in piazza e al Palasegrate centinaia di persone. Una nuova “perla” nel calendario di proposte a 360 gradi in programma per i prossimi mesi, pensate per coinvolgere in egual misura tutte le fasce di età, anche attraverso serate con evergreen della musica capaci di riunire più generazioni, genitori, figli, nipoti. Ecco alcune anticipazioni – prosegue l’assessore -: l’8 settembre sempre in Largo Carabinieri d’Italia (ore 21) sarà di scena Little Tony, artista eccezionale che nonostante i seri problemi di salute ha ripreso a lavorare e a fare spettacolo con grande grinta, spirito e professionalità. Ancora a settembre, il 16 e 17 ritroveremo la “Festa dello Sport”, che porterà a Segrate esibizioni e dimostrazioni di discipline non praticate sul territorio e sarà ancora più ricca di attività in primis per i ragazzi, ma anche di proposte studiate per attirare l’attenzione di un target più ampio. Non mancheranno nemmeno in questa occasione musica e balli”. .  
   
   
PARTE LA III EDIZIONE DEL VILLAGGIO FABRIZIO DE ANDRÉ PER LA TERZA VOLTA DI SEGUITO, ROMA OSPITERÀ IL VILLAGGIO CULTURALE DEDICATO AL NOTO CANTAUTORE LIGURE  
 
Roma, 3 luglio 2006 - Anche questo anno, nell’omonima Piazza, Roma accoglierà il Villaggio Fabrizio De Andrè. Ormai alla sua Iii edizione, la manifestazione introduce e accompagna il Premio Fabrizio De Andrè. Le attività del villaggio, promosse dal Municipio Xv e organizzate dalla Promoter s. C. R. L. , prenderanno il via martedì 4 luglio 2006 e si concluderanno assieme al premio sabato 8 luglio 2006. Per tutta la durata della manifestazione, all’interno del villaggio saranno allestiti spazi informativi ed espositivi, nei quali sarà data voce a tutte le identità del quartiere, e verranno, inoltre, esposte opere di artisti e prodotti artigianali di altre culture. Locale e globale a confronto. Questa una delle tematiche che dominano il percorso del villaggio, uno dei numerosi percorsi che vi si possono leggere tra le righe. Il villaggio inaugurerà, infatti, le attività con la giornata “Siamo tutti cittadini”: in cui le diverse comunità straniere, presenti sul territorio, presenteranno i propri prodotti artigianali e, soprattutto, si esibiranno con musiche, canti e danze dei propri paesi originari. Con la giornata del 5 luglio si aprono invece le attività dedicate al noto cantautore ligure e, nel corso della serata, la Compagnia Strumenti&figure presenterà il musical “La Buona Novella”, una libera rielaborazione dell’opera pubblicata da De Andrè nel 1970. Subito dopo lo spettacolo un concerto tributo ricorderà le canzoni più note dell’artista. Dal 6 luglio le attività serali del villaggio lasceranno spazio a quelle in cartellone per il Premio Fabrizio De Andrè; tutti i giorni, però, dalle ore 17. 00 alle ore 23. 30, il Villaggio sarà attivo con mostre d’arte, proiezioni di corto e mediometraggi, spazi dedicati al commercio equo-solidale e ad associazioni territoriali e no-profit, ma, soprattutto, con un punto distribuzione dell’Arvalia Card, un’altra iniziativa di successo del Municipio Xv, partita lo scorso aprile (www. Arvaliacard. Net). Www. Promo-ter. Net .  
   
   
GREEN VOLLEY (PALLAVOLO SU ERBA): PRESENTAZIONE DI CONFINI IN GIOCO  
 
Trieste, 3 luglio 2006 - "Confini in gioco" è un torneo internazionale di green volley (pallavolo su erba) che coinvolge il Friuli Venezia Giulia (Pinzano al Tagliamento), l´Austria (Ossiach), la Croazia (Rovigno e Pola) e la Slovenia (Sezana). Un appuntamento sportivo, partito nel ´92 a Pinzano al Tagliamento, in cui si confrontano attualmente una trentina di squadre e che da quattro anni ha una dimensione internazionale. L´iniziativa, che ha tra i suoi obiettivi la promozione dell´interculturalità, è stata presentata il 29 giugno dall´assessore regionale alla Cultura e allo sport, Roberto Antonaz, assieme al vicesindaco di Rovigno, Marino Budicin, e al sindaco di Pinzano, Luciano De Biasio. "E´ un esempio di turismo intelligente che dovemmo mettere in pratica in tutto il Friuli Venezia Giulia" ha detto l´assessore, sottolineando l´importanza della messa in rete di più azioni per raggiungere una potenzialità attrattiva che contribuisca a valorizzare il territorio. Un percorso già avviato da Rovigno, che per la prima volta partecipa all´iniziativa, e da Pinzano, che ha trasformato una manifestazione locale in un torneo amatoriale nell´ambito dell´Alpe Adria. Il programma di Confini in Gioco è stato illustrato dalla presidentessa dell´associazione "Il progetto", Deborah Del Basso, che cura l´iniziativa coadiuvata dalle strutture tecniche e organizzative della Uisp Regionale e Provinciale. Nell´occasione, Del Basso ha illustrato un´iniziativa collaterale, "I mille sapori dello sport" che ha avuto luogo a Pinzano al Tagliamento dal 30 giugno al 2 luglio ed è partita al Mulino di Borgo Ampiano, alle 9,30, con un incontro su "Ecomuseo, un´opportunità locale" cui hanno partecipato rappresentanti di ecomusei piemontesi ed operatori specializzati di Austria e Croazia. Già nel pomeriggio era state visitate aziende enologiche ed alimentari con degustazioni di prodotti locali. .  
   
   
GOLF - U.S.WOMEN’S OPEN: SCENDE SILVIA CAVALLERI (36ª), SUPERA IL TAGLIO DIANA LUNA, ESCE VERONICA ZORZI. IN VETTA ANNIKA SORENSTAM E PAT HURST  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Silvia Cavalleri è scesa dal decimo al 36° posto con 148 colpi (71 77), penalizzata da un giro in 77, nell’U. S. Women’s Open, il terzo major stagionale femminile iniziato con un giorno di ritardo per il maltempo al Newport Country Club di Newport nel Rhode Island. Ha superato il taglio con l’ultimo punteggio utile Diana Luna, 59ª con 150 (77 73), mentre è stata eliminata Veronica Zorzi, 69ª con 151 (73 78), che era in 28ª posizione dopo il giro iniziale. Sono rimaste al comando con 140, uniche proettes sotto par, Annika Sorenstam (69 71) e Pat Hurst (69 71), mentre hanno perso terreno la dilettante statunitense Jane Park, terza con 142 insieme a Shi Hyun Ahn e a Michelle Wie, e la coreana Se Ri Pak, ora sesta con 143 alla pari con Jeong Jang, Paula Creamer, Juli Inkster e Stacy Prammanasudh. E’ 11ª con 144 Lorena Ochoa. Sono rimaste in gara 68 concorrenti che nell’ultima giornata disputeranno 36 buche per recuperare il tempo perduto. Nel 77 della Cavalleri quattro bogey e un doppio bogey; nel 73 della Luna due birdie, due bogey e un doppio bogey; nel 78 della Zorzi un birdie, sei bogey e un doppio bogey. Alps Tour: Lattanzi Sale Al Secondo Posto - Emmanuele Lattanzi (136 - 69 67) è salito al secondo posto nell’Open de Neuchatel (Alps Tour) che si svolge a Neuchatel, in Svizzera. Ha due colpi di ritardo dal leader, l’inglese Gary Marks (134 - 67 67). Al terzo posto con 137 Peter Lepitschnik e Charles-edouard Russo, al quinto Jean-luc Burnier con 138. Us Pga Tour: J. J. Henry Nuovo Leader - J. J. Henry (199 - 68 68 63) è il nuovo leader del Buick Championship (Us Pga Tour) al Tpc River Highlands di Cromwell nel Connecticut. Lo seguono con 201 Harrison Frazar, con 202 Camilo Villegas e Ryan Moore e con 203 Steve Flesch, Trevor Immelman e Peter Lonard. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: FRANCESCO MOLINARI 21°, VINCE JOHN BICKERTON  
 
Milano, 3 luglio 2006 - Francesco Molinari ha concluso al 21° posto con 282 colpi (71 70 71 70) l’ Open de France (European Tour) disputato sul percorso del Le Golf National a Guyancourt nei pressi di Parigi. Al 60° con 289 Alessandro Tadini (71 71 72 75). Il torneo è stato vinto dall’inglese John Bickerton con 273 colpi (63 70 71 69), che ha conquistato il suo secondo titolo nel circuito precedendo di un colpo l’irlandese Padraig Harrington (274 - 69 70 69 66). Al terzo posto con 276 il neozelandese Michael Campbell, l’inglese Ian Poulter e l’ australiano Marcus Fraser. Nel 70 finale di Molinari cinque birdie e quattro bogey; nel 75 di Tadini due birdie, tre bogey e un triplo bogey. Hanno preso parte al torneo, senza superare il taglio, Emanuele Canonica, 129° con 149 (78 71) e Costantino Rocca, 148° con 155 (79 76). Alps Tour: Lattanzi Si Classifica Terzo - Emmanuele Lattanzi (208 - 69 67 72) si è classificato al terzo posto, alla pari con il francese Julien Xanthopoulos e con l’austriaco Thomas Kogler, nell’Open de Neuchatel (Alps Tour) conclusosi a Neuchatel, in Svizzera. Ha dominato l’inglese Gary Marks (202 - 67 67 68) che ha lasciato a cinque colpi l’austriaco Peter Lepitschnik (207 - 71 66 70). In bassa graduatoria gli altri italiani che hanno superato il taglio: 34° con 217 Andrea Zani (73 71 73), 36° con 218 Gianluca Pietrobono (71 73 74), 41° con 220 Cristian Lanza (70 75 75), 42° con 221 Andrea Basciu (72 73 76), 44° Andrea Zanini con 222 (75 70 77). Challenge Tour: Juan Parron In Play Off, 20° Gregory Molteni - Massimo Florioli non ha tenuto il ritmo e con un deludente giro finale in 75 colpi e lo score di 279 (65 69 70 75) è scivolato dal 7° al 37° posto nell’Open Mahou de Madrid (Challenge Tour), terminato sul percorso del Club de Golf La Herreria a San Lorenzo de El Escorial, nei pressi di Madrid in Spagna. Impennata di Gregory Molteni che con un 68 si è classificato 20° (277 - 65 70 74 68) recuperando ventuno posizioni, mentre Marco Soffietti è finito 51° con 282 (68 71 72 71). Si è imposto alla seconda buca di play off il ventitreenne spagnolo Jean Parron (271 - 64 68 70 69), al primo titolo nel circuito, che aveva concluso le 72 buche alla pari con i connazionali Santiago Luna (68 70 66 67) e Luis Claviere (68 67 69 67). Quarti con 272 Alvaro Quiros, Lee S. James, Pedro Linhart e Alfredo Garcia Heredia. Sono stati eliminati dopo 36 buche: Andrea Maestroni (75 69) e Michele Reale (72 72) 105. I con 144, Stefano Reale, 119° con 145 (75 70), e Marco Bernardini, 137° con 148 (78 70). .