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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
INTERNET: NON È REATO SCARICARE SENZA LUCRO  
 
La terza sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 149 del 9 gennaio scorso, ha affermato che non è reato scaricare da internet film, musica o programmi tutelati dal diritto d´autore, se questo non implica alcun guadagno economico. Nel caso sottopostole la Corte ha annullato la sentenza con la quale la Corte d´Appello di Torino, invocando gli artt. 171 bis e 171 ter della Legge n. 633/41 sul diritto d´autore che puniscono chi, a scopo di lucro, diffonde o duplica file e contenuti multimediali protetti da copyright, aveva condannato a 3 mesi e 10 giorni di reclusione due giovani che avevano scaricato e condiviso in rete tramite un computer di un’associazione studentesca del Politecnico di Torino file musicali, film e software protetti da copyright. I due ragazzi avevano sviluppato una rete peer to peer per scambiare file con altre persone collegate a internet, collegandosi via File transfer protocol (Ftp) ad un server istallato nel computer di un´associazione studentesca del Politecnico di Torino. Per poter ottenere le chiavi d´accesso occorreva condividere la propria scorta di musica, film, videogiochi o software. Secondo la Corte di Cassazione, però, l´attività dei due imputati non aveva alcun fine di lucro e, quindi, non si configurava l´effettiva violazione della legge: "i giudici di merito hanno erroneamente attribuito all´imputato una attività di duplicazione dei programmi e di opere dell´ingegno protette dal diritto d´autore, poiché la duplicazione, in effetti, avveniva ad opera dei soggetti che si collegavano con il sito Ftp e da esso, in piena autonomia, prelevavano i file e nello stesso ne scaricavano altri. Doveva essere esclusa l´esistenza del fine di lucro da parte degli imputati in potendosi ravvisare una mera attività di scambio". Per quanto riguarda poi il sequestro, in casa di uno degli imputati, di un software per generare codici seriali per registrare illegalmente software protetti da copyright, secondo i giudici della Cassazione "doveva escludersi ogni fine commerciale". Rilevando che "le operazioni di download sul server Ftp di materiale informatico non coincide con le ipotesi criminose fatte dai giudici torinesi” e che per scopo di lucro deve intendersi "un fine di guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell´autore del fatto, e che non può identificarsi con un vantaggio di altro genere", i giudici della Cassazione hanno annullato la sentenza della Corte d’Appello di Torino senza rinvio per cui i due ragazzi sono stati definitivamente prosciolti. . .  
   
   
WI-MAX: ACCORDO PER LA DIFFUSIONE IN ITALIA  
 
Il Ministro della Difesa, Arturo Parisi, e quello delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, hanno raggiunto un´intesa per l´avvio in Italia delle nuove tecnologie di telecomunicazioni wireless, approvando il percorso per l´introduzione del Wi-max in Italia. A partire da giugno 2007, saranno resi disponibili più lotti di frequenze (nella banda Wi-max 3. 4÷3. 6 Ghz) per iniziali complessivi 35+35 Mhz, ripartibili anche su più macroaree nazionali. Secondo l´intesa la prima assegnazione di frequenze per il Wi-max dovrebbe triplicare in un quinquennio. Entro febbraio un tavolo tecnico appositamente costituito tra i due Ministeri definirà un calendario operativo, anche in base alle determinazioni dell´Autorità delle Garanzie nelle Comunicazioni e degli esiti della consultazione pubblica avviata dalla stessa Autorità che si concluderà entro febbraio 2007. A seguito dell´intesa raggiunta tra i due dicasteri, il Ministero della Difesa riallocherà i suoi sistemi radar fissi e mobili e gli assetti di telecomunicazione anche in riferimento alle problematiche della sicurezza nazionale e degli assetti di telecomunicazioni interforze ed interpolizia. . . .  
   
   
COMITATO ITALIANO DELL’ASSICURAZIONE DI TUTELA GIUDIZIARIA: ROBERTO GRASSO NUOVO PRESIDENTE  
 
Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di D. A. S. Assicurazioni Spa, è il nuovo presidente del Comitato italiano dell’assicurazione di Tutela Giudiziaria, secondo quanto stabilito dai soci nell’assemblea di fine anno tenutasi a Verona. L’associazione, che riunisce le imprese di assicurazione specializzate nel ramo della Tutela Legale, ha inoltre designato vicepresidente Ole Neuhaus, amministratore delegato e direttore generale di Arag. Restano in capo al nuovo presidente Roberto Grasso e a Marco Valerio di Europa Tutela Giudiziaria le attività di rappresentanza presso Riad-ialex, l’associazione europea delle imprese che operano nel ramo della Tutela Legale, di cui il Comitato è la sezione italiana. Il Comitato Italiano dell´Assicurazione di Tutela Giudiziaria promuove iniziative volte a favorire lo sviluppo della Tutela Legale in Italia, in costante crescita negli ultimi anni. Nel 2007 il Comitato attiverà iniziative di comunicazione che si rivolgeranno in modo particolare agli intermediari assicurativi, alle associazioni di consumatori e ai cittadini, al fine di incrementare ulteriormente il livello di conoscenza del settore. Per ulteriori informazioni: http://www. Comitato. It/. . .  
   
   
UNIONE EUROPEA: MIGLIORAMENTO DELLA COOPERAZIONE TRA I LABORATORI FORENSI IN DIVERSI PAESI  
 
L’unità D1, che si occupa della lotta contro il terrorismo, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, cooperazione di polizia, della Direzione generale della Giustizia, della libertà e della sicurezza della Commissione europea, ha indetto una gara d´appalto per la realizzazione di uno studio sugli ostacoli alla cooperazione e alla condivisione delle informazioni tra i laboratori forensi e altri organismi competenti di vari Stati membri e tra questi e le controparti nei paesi terzi. Lo studio esaminerà, mapperà e valuterà a livello nazionale e internazionale il quadro legale, organizzativo, tecnico e operativo esistente e le reti per la cooperazione e la condivisione delle informazioni tra gli istituti scientifici forensi europei; gli ostacoli, le lacune e i fattori limitativi di ordine giuridico, organizzativo, tecnico e operativo relativi a tale cooperazione e condivisione delle informazioni tra gli istituti scientifici forensi europei; gli aspetti di gestione del personale, di altre risorse e dei flussi di lavoro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Giustizia, della libertà e della sicurezza, Ufficio Lx-46 3/74, all´attenzione di Sabine Wenningmann, B-1049 Bruxelles, tel. +32 2 298 48 04, fax +32 2 296 76 16, e-mail: Contact, Url: http://ec. Europa. Eu/justice_home/news/intro/news_intro_en. Htm . .  
   
   
PROCESSO TELEMATICO: L´ISTITUTO DI RICERCA SUI SISTEMI GIUDIZIARI HA FATTO IL PUNTO SULL´ATTUAZIONE DEL PROCESSO CIVILE TELEMATICO A CINQUE ANNI DALLA SUA REGOLAMENTAZIONE  
 
A 5 anni dal regolamento ministeriale per l´informatizzazione dei processi civili, in Italia la rivoluzione dell´e-justice è ancora lontana. Queste le conclusioni, pubblicate nel volume "Tecnologie per la giustizia. I successi e le false promesse dell’e-justice", cui è giunto l´Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari (Irsig) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna, che ha condotto un´indagine per comprendere a che punto sono le amministrazioni giudiziarie, dell´Italia e di altre nazioni, nell’utilizzo delle nuove tecnologie. I risultati italiani sono deludenti, gli uffici giudiziari rischiano di collassare sotto il peso di 9 milioni di processi pendenti e di 2,5 milioni di reati denunciati ogni anno. Dal punto di vista meramente tecnologico il Ministero della Giustizia ha fatto passi in avanti nella realizzazione delle infrastrutture di base, grazie ai cospicui fondi investiti durante gli anni ´90 sino al 2001, tuttavia, per quel che le tecnologie di supporto al lavoro di cancellieri e magistrati e all’utilizzo delle reti informatiche per scambiare dati e documenti giudiziari, i risultati sono assai poco soddisfacenti. Un significativo numero di iniziative avviate non sono state portate a termine per motivi diversi. La riduzione degli stanziamenti, causata dalla contrazione della spesa pubblica, ha provocato la paralisi del ministero, intrappolato in progetti eccessivamente complessi che non riescono ad abbandonare la fase sperimentale per gli alti costi di sviluppo e implementazione”. Alcuni applicativi, funzionanti in tutti i 165 tribunali, necessiterebbero di radicali aggiornamenti: nei casi in cui si è cercato di migliorare a livello locale, la Direzione generale Sistemi informativi automatizzati del Ministero avrebbe disincentivato tali iniziative. Secondo lo studio, quindi, il processo civile telematico non produrrà i risultati indicati nel piano triennale per l´informatica 2005 - 2007. Nella nota del Cnr, in particolare, si legge che "l´approccio italiano avrebbe finito per proiettare il paese in un tunnel di progetti costosi, difficili da sviluppare e da adottare, e di un apparato normativo sovradimensionato". Ed ancora, "se il Ministero della Giustizia nei prossimi anni non sarà capace di semplificare sistemi informativi e regole di accesso ai servizi, focalizzando gli sforzi in base a priorità reali, l´e-justice in Italia difficilmente farà passi in avanti. I ritardi vengono sempre imputati alla mancanza delle risorse, senza spiegare perchè i passati finanziamenti abbiano prodotto risultati tanto modesti". All’estero i casi di successo mostrano come un approccio più pragmatico sia in grado di favorire l’evoluzione dei servizi elettronici. In Inghilterra e Galles, Money Claim On-line permette, ad esempio, al cittadino di ottenere un decreto ingiuntivo on line. In Finlandia, è possibile iniziare un procedimento civile o penale attraverso una comunicazione via fax o e-mail con il risultato che il 65% dei documenti ricevuti dalle corti in materia civile sono depositati in forma elettronica. L’austria incentiva l’utilizzo del proprio sistema di e-justice attraverso una riduzione dei cosiddetti diritti di cancelleria da applicare ai documenti giudiziari inviati per posta elettronica. . .  
   
   
DOCUMENTI INFORMATICI: CHIARIMENTI DELL´AGENZIA DELLE ENTRATE  
 
L´agenzia delle entrate con la circolare n. 36/E del 6 dicembre 2006 ha, finalmente, commentato le modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto. La circolare elenca i documenti rilevanti ai fini tributari ed individua con chiarezza quelli che possono assumere la forma di documento informatico e quelli che possono essere emessi solo in forma analogica. Fornisce chiarimenti anche in merito alla memorizzazione digitale ed all´archiviazione dei documenti informatici, nonché sulla loro conservazione elettronica. Dopo alcune puntualizzazioni su specifici argomenti riguardanti la materia in oggetto, la circolare conclude con un utilissimo elenco delle definizioni ivi contenute. . .  
   
   
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: CIRCOLARE DEL CNIPA  
 
Sulla Gazzetta ufficiale n. 296 del 21 dicembre 2006 è stata pubblicata la circolare Cnipa n. 51 del 7 dicembre 2006 relativa alla vigilanza sui gestori di Posta Elettronica Certificata (Pec). Fra le materie oggetto del controllo: l´interoperabilità, le modalità di commercializzazione, la gestione dei malfunzionamenti. La circolare introduce l´obbligo per i gestori di effettuare test atti a verificare l´interoperabilità dei propri sistemi. Tali verifiche, svolte presso una struttura indicata dal Cnipa, saranno fatte utilizzando una "suite di test" di riferimento, resa pubblica sul sito del Cnipa. Il documento prevede anche che siano monitorate le modalità di commercializzazione del servizio di Pec per garantire l´unicità del rapporto tra titolare e gestore. La circolare prescrive l´obbligo, da parte dei gestori, di fornire in tempi brevissimi l´ informativa relativa a eventuali malfunzionamenti, classificando i livelli di criticità rilevati. Nel caso di significativi problemi, la circolare regolamenta la sospensione dell´attività del gestore. Il Cnipa potrà effettuare sopralluoghi presso le strutture operative utilizzate dal gestore per verificare la conformità del sistema Pec. Il testo completo della circolare n. 51/06 può essere consultato digitando l’indirizzo internet http://www. Cnipa. Gov. It/site/_contentfiles/01384500/1384506_circolare%20%207dicembre. Pdf. . .  
   
   
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: MASTER UNIVERSITARIO PER LAUREATI, QUADRI E DIRIGENTI DI AZIENDA  
 
Per iniziativa della Lumsa di Roma e dell’Istituto Veritatis Splendor di Bologna, in partnership con la Confindustria Bologna, sta per prendere il via la prima edizione del Master Universitario di I livello sulla Responsabilità sociale d’impresa ed Etica economica. Il corso post laurea, innovativo, è destinato alla formazione di un management esperto nella gestione socialmente responsabile dell’impresa. L’iscrizione al Master è aperta a laureati e, fatti salvi i requisiti accademici di ingresso, anche a quadri e dirigenti di azienda. L’organizzazione e gli orari di frequenza sono stati infatti progettati tenendo conto proprio di questa specifica utenza. Il termine delle iscrizioni è fissato al 15 febbraio p. V. La formula didattica è stata progettata con il coordinamento scientifico di alcuni dei maggiori esperti italiani della materia, tra cui il prof. Stefano Zamagni , ed affidata a uno staff accademico e di docenti di eccellenza. Il corso si svolge simultaneamente in due città, Roma e Bologna, e consente la frequenza rispettivamente nelle sedi della Università Lumsa e dell’Istituto Veritatis Splendor. Al fine di ridurre le distanze tra mondo accademico e impresa, sono previste testimonianze imprenditoriali e uno stage di approfondimento in azienda (200 ore sulle 1500 complessive del corso). Per ulteriori informazioni imprese e laureati possono rivolgersi a: Lumsa, Roma – Segreteria Master e Corsi di Perfezionamento, tel. 0668422467, fax 0668422484 e-mail: perfezionamento@lumsa. It www. Lumsa. It Istituto Veritatis Splendor, Bologna, tel 0512961159 fax 051235167 e-mail: veritatis2@bologna. Chiesacattolica. It . .  
   
   
CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA: DETERMINAZIONE VALORE DOGANALE DI COMPUTER IMPORTATI  
 
La Corte di Giustizia delle Comunità europee con la sentenza del 16 novembre 2006, pronunciata nel procedimento C-306/04, ha stabilito che il valore doganale di computer importati sui quali il venditore-fabbricante abbia installato sistemi operativi ricevuti gratuitamente dallo stesso acquirente, deve comprendere sia il valore di transazione dei computer sia il valore dei sistemi operativi. Conseguentemente, se il prezzo pagato o da pagare per l´acquisto dei computer non include il valore dei sistemi operativi installati sul disco rigido, il valore doganale dei computer deve essere calcolato sommando entrambi i valori. La Corte, in particolare, ha precisato che il disco rigido è uno degli elementi costitutivi del computer, in quanto la sua mancanza impedisce il trattamento dei dati, che è la funzione fondamentale del computer; che il sistema operativo installato sul disco rigido è un software, cioè un bene economico immateriale; che il valore in dogana di una merce importata ne deve riflettere il valore economico reale. Sulla base di queste precisazioni, la Corte di Giustizia ha concluso che le spese di acquisto del software contenuto in una merce devono essere considerate parte integrante del prezzo pagato o da pagare per la merce e quindi del valore di transazione. Nel caso deciso dalla Corte, l´impresa importava computer portatili dotati di sistemi operativi, che la stessa impresa comprava a titolo oneroso e poi metteva a disposizione gratuitamente del venditore-fabbricante. Al momento dell´importazione, l´acquirente dichiarava in dogana il valore dei computer comprati, che non includeva il valore dei sistemi operativi. . .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: PERCORSO COSTITUTIVO DELL´EUROREGIONE TRANSFRONTALIERA  
 
In occasione dell´incontro trilaterale con Carinzia e Veneto, che si è svolto a Klagenfut (Austria) nella storica sede del parlamento carinziano, il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha impresso una forte accelerazione al percorso costitutivo dell´Euroregione transfrontaliera promossa dal Friuli Venezia Giulia, che ha coinvolto nel progetto Veneto, Carinzia. Slovenia e due Contee dell´Istria croata. Al termine dell´incontro è stato sottoscritto un Protocollo d´intesa trilaterale, con il quale Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia si propongono di rafforzare la reciproca collaborazione proprio in vista della costituzione dell´Euroregione. Illy ha spiegato che nell´agosto di quest´anno entrerà in vigore il nuovo regolamento comunitario sui Gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect), frutto di un lungo e fruttuoso lavoro di pressione nei confronti dell´Unione europea. I Gect costituiscono in sostanza lo strumento che renderà possibile istituire le Euroregioni come soggetto giuridico di diritto europeo. Il presidente della Regione ha indicato un calendario preciso per giungere entro l´anno all´obiettivo dell´Euroregione: a fine gennaio saranno presentati i risultati preliminari del progetto Interreg "Matrioska", con il quale sono stati fra l´altro approfonditi gli assetti istituzionali della futura Euroregione; successivamente sarà possibile firmare, tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto, il Protocollo d´intesa il cui testo era stato concordato nel vertice plenario svoltosi a Villa Manin di Passariano nell´ottobre 2005; contestualmente sarà definito il testo di un Accordo multilaterale in cui vengano raccolti in forma coordinata e organica i diversi Accordi e Protocolli bilaterali che in questi ultimi anni sono stati sottoscritti fra i diversi soggetti che intendono dar vita all´Euroregione. Tutto ciò per arrivare alla sua costituzione entro il 2007, in tempo per poter gestire in forma congiunta i fondi comunitari nel periodo di programmazione 2007-2013. Per quanto riguarda la capitale della nuova Euroregione, poiché la stessa non può essere itinerante e lo stesso Gect deve obbligatoriamente far riferimento all´ordinamento giuridico del Paese in cui è fissata la capitale, il presidente Illy ha proposto di scegliere la sede dell´Euroregione nello Stato che per primo si adeguerà alle nuove norme comunitarie sui Gruppi territoriali. . .  
   
   
CAMPANIA: PIRATERIA, ARRESTO E SEQUESTRO CENTRALE RIPRODUZIONE CD E DVD  
 
Un uomo, che era stato arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza nella propria abitazione dove aveva allestito una centrale del falso, con 18 masterizzatori ad alta velocità, vari computer e stampanti, è stato condannato ad un anno e otto mesi di carcere. Nell´operazione la Guardia di Finanza aveva anche sequestrato alcune migliaia di dvd, cd sia registrati, sia vergini, oltre a copertine e custodie. . .  
   
   
INPS: ISCRIZIONE ON LINE DI AZIENDE CON DIPENDENTI  
 
L’inps con la circolare n. 2 del 3 gennaio 2007 ha dettato le istruzioni sulle modalità operative e sugli aspetti tecnici attinenti il nuovo servizio on line di trasmissione telematica dell’iscrizione azienda con dipendenti. Tale nuova modalità ha imposto anche l’aggiornamento della modulistica cartacea con la quale si richiede l’assegnazione della matricola aziendale (modello Dm68) per renderla coerente con le logiche di semplificazione e di snellimento indicate nella metodologia di lavoro “Tempo Reale”, con il conseguente adeguamento a quanto disciplinato dalle normative vigenti in materia di documentazione amministrativa. La trasmissione telematica delle denunce di iscrizione è consentita a datori di lavoro ed intermediari incaricati dai datori di lavoro, abilitati a svolgere gli adempimenti di cui all’art. 1 della Legge 11 gennaio 1979, n. 12. L’accesso al servizio on line è consentito solo previa registrazione dell’utente e assegnazione, da parte dell’Istituto, di un apposito Pin (Personal Identification Number), secondo le istruzioni fornite con la circolare n. 191 del 30 ottobre 2001 e n. 32 del 17 febbraio 2004. L’accesso alla procedura avviene mediante selezione dei “Servizi online” presenti sul sito internet dell’Istituto - http://www. Inps. It - individuando la voce “Aziende, consulenti e professionisti” nel menù “Per tipologia di utente” e richiamando la funzione “Servizi per aziende e consulenti”, viene richiesta l’identificazione dell’utente mediante immissione del codice fiscale e del Pin; completata correttamente l’autenticazione, nella pagina “Servizi per aziende e consulenti” i soggetti abilitati potranno accedere al servizio “Iscrizione Nuova Azienda”. . .  
   
   
ASSEGNATI GLI ETHIC AWARD 2006 VINCITORI ASSOLUTI EX EQUO: NORDICONAD E AZIENDA SAN MATTEO  
 
Si è svolta il 18 gennaio 2007, presso la Sagrestia del Bramante Via Caradosso 1, Milano alle ore 17. 00, la cerimonia di consegna degli di Ethic Award 2006 – il premio alla responsabilità sociale e di impresa, organizzato e promosso da Gdoweek – il settimanale di retail edito da Gruppo Editoriale Gpp in collaborazione con Kpmg Advisory. La 5° edizione di Ethic Award ha premiato le migliori 10 iniziative di responsabilità sociale ed impegno etico sostenute dalle aziende che operano nei beni di consumo e nella distribuzione, che nel corso dell’anno 2006 si sono distinte per impegno, attenzione e sensibilità verso iniziative legate allo sviluppo sostenibile. Ethic Award 2006 quest’anno premia due vincitori assoluti ex-equo: Nordiconad per il progetto di collaborazione tra l’impresa Nordiconad e la cooperativa Ghanacoop, per la distribuzione di prodotti equosolidali provenienti dal Ghana. Un’iniziativa che racchiude in se un duplice obiettivo: un “progetto di autosviluppo per una comunità ganese di 600 persone ” insieme ad un “percorso concreto di integrazione”, attraverso la costruzione di un ponte commerciale tra comunità immigrata e popolazione residente nella terra di origine. Azienda San Matteo per il progetto aziendale di responsabilità sociale che coinvolge ogni attività dell’impresa, dai prodotti, ai dipendenti e le loro famiglie. Una iniziativa complessa volta alla perfetta integrazione e salvaguardia dell’ ambiente oltre che della comunità locale nella quale è inserita l’azienda. Un esempio concreto e importante di responsabilità sociale di impresa. “L’attenzione ai valori etici e alla sostenibilità sono parti integranti della mission di Gdoweek,e noto con piacere come in questi anni sia cresciuta l’attenzione ai valori di sostenibilità da parte delle imprese, anche se spesso tali valori vengono vissuti come singolo strumento di marketing… ma va tuttavia sottolineato, come sempre più aziende italiane ed estere guardino ai valori di sostenibilità quali elementi centrali e determinanti del proprio modello di business” - cosi ha commentato Luigi Rubinelli, Direttore di Gdoweek, a corollario della consegna degli ambiti riconoscimenti. Tutte le iniziative ed i progetti in concorso, siano essi rivolti alla comunità locale o internazionale, al miglioramento dei processi interni all’azienda, alla comunità ospedaliera o alla ricerca scientifica e alla tutela ambientale sono stati attentamente valutati da una giuria[1] composta da autorevoli rappresentanti di associazioni benefiche, no-profit, ambientaliste e consumeristiche e del mondo della ricerca. I parametri di valutazione sono stati: obiettivi, aspetti innovativi e distintivi del progetto, durata, risorse coinvolte, investimenti, risultati ottenuti e mission aziendale. “Un premio che valorizza l’impegno delle aziende sempre più protagoniste di un processo di sviluppo globale, aziende che mettono a disposizione delle agenzie umanitarie non solo risorse ma soprattutto la loro preziosa esperienza tecnica, che arriva al cuore del problema e dunque a coloro che hanno davvero bisogno di aiuto. ” cosi commenta, Marina Catena funzionario del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, giurato e testimonial di Ethic Award 2006. Anche quest’anno, Ethic Award ha rappresentato l’impegno e l’attenzione che Gdoweek e Kpmg Advisory, costantemente dedicano all’etica d’impresa, attraverso il riconoscimento e la premiazione delle iniziative che meglio hanno saputo valorizzare i contenuti etici e sociali, nella convinzione e nella speranza che tali presupposti rappresentino per le imprese una priorità di intervento necessaria ad arrivare a costruire un modello economico basato sullo sviluppo sostenibile. Elenco 10 migliori Progetti Ethic Award 2006
Progetto Azienda
Chiudono Gli Istituti, Apriamo Le Famiglie Artsana
Lollypot, Una Pentola Che Darà Da Mangiare A Molti Bambini Ballarini & Figli
Grazie Ecolucart Aiuta La Scuola Cartiera Lucchese
“I Malatesta" Coop Adriatica
Camicia Solidal Coop Coop Italia
Ecopoint Crai – La Spesa Senza Sprechi Crai
Lifegate Jeans Lifegate
Progetto Swaziland, Kunanisa Per Dire No Agli Ogm,sì All’indipendenza Alimentare Natura Sì
Distribuzione Di Prodotti Equosolidali In Collaborazione Con Ghanacoop Nordiconad
Propgetto Di Responsabilita´ Sociale San Matteo San Matteo
[1] Giuria di Ethic Award: Baba, Certiquality, Conai, Ctm – Altromercato, Eurisko, Legambiente Fondazione Istud, Medici Senza Frontiere, Pime, Sodalitas, Transfair Italia, World Food Programme Onu .