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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
GOOGLE CENSURA ADUC NONOSTANTE MAGISTRATURA ABBIA RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI INFORMAZIONE  
 
Google ha annunciato che censurerà diverse pagine dell´Aduc per non meglio specificati motivi "legali". Le pagine che saranno rimosse dall´indicizzazione del più utilizzato motore di ricerca al mondo riguardano il tour operator Evolution Travel, marchio di Dodotour Srl. Nel 2007, dopo che erano state pubblicate le lamentele di numerosi suoi clienti, il tour operator ha fatto causa contro l’Aduc per ottenere l´oscuramento di parti del sito. Ma il Tribunale di Padova dette ragione all’Aduc, tutelando il diritto costituzionale alla libertà di espressione e di informazione. Nonostante questo, a seguito di una semplice diffida di Evolution Travel, Google ha deciso di censurato Aduc, vanificando in buona parte il loro impegno a difesa del diritto alla libertà di stampa e di espressione. Aduc rivolge a tutti coloro che utilizzano il motore di ricerca di Google un monito: quando fate una ricerca, è possibile che le notizie "scomode" siano censurate. L´ordinanza del Tribunale di Padova può essere consultata all’indirizzo internet: http://cvs. Aduc. It/comunicato/diritto+all+informazione+illegittima+censura_12254. Php .  
   
   
POLIZIA POSTALE E YOU TUBE: LEZIONI SUL WEB  
 
A seguito della sottoscrizione fra i You Tube e la Polizia Postale del progetto “Non perdere la bussola” i poliziotti potranno entrare nelle classi per spiegare agli adolescenti come utilizzare in maniera consapevole You Tube, i social network e, in genere, internet. L’intervento avverrà nelle scuole che ne faranno esplicita richiesta. Nel corso dei workshop formativi sarà insegnato come sfruttare le potenzialità del web senza correre rischi connessi alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all´adozione di comportamenti scorretti o pericolosi .  
   
   
OECD: NUOVO PROGETTO PER LA LOTTA ALLA PIRATERIA DIGITALE  
 
La Organization for Economic Co – operation and Development (Oecd), d’intesa con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (Ompi) e l’Organizzazione mondiale del Commercio (Omc), ha avviato un nuovo progetto per combattere le forme di contraffazione e pirateria digitale. Il progetto si articola in tre fasi: la prima, conclusa lo scorso giugno 2008, ha messo a fuoco il problema della contraffazione e della pirateria sui diversi prodotti culturali; la seconda, in atto, si occupa della pirateria sui contenuti digitali e delle violazioni del diritto d’autore sui prodotti cui è assicurata protezione, come film, musica, software, libri. La terza ed ultima fase prenderà forma, e si concentrerà sulle violazioni degli altri diritti di proprietà intellettuale. Per ulteriori informazioni: http://www. Oecd. Org/document/50/0,3343,en_2649_34173_39542514_1_1_1_1,00. Htm .  
   
   
CONVEGNO: LE GARANZIE SU DIRITTI IP  
 
La tutela della proprietà intellettuale - diritti d’autore, brevetti e marchi - è al centro del convegno di diritto industriale organizzato a Pavia il 25 e 26 settembre. Organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza e dal prof. Luigi Carlo Ubertazzi, il convegno “Le garanzie su diritti Ip” –che si tiene presso il Collegio Santa Caterina da Siena (via san Martino 17/a) - è il Xviii incontro di diritto industriale: un appuntamento annuale, ormai tradizionale per gli studiosi e gli operatori del diritto industriale, civile, processuale. Un’occasione per fare chiarezza sulla tutela di beni immateriali quali i diritti di proprietà intellettuale e industriale, due ambiti contigui e in parte sovrapponibili, che hanno sempre maggiore rilevanza economica. Non solo le opere letterarie e artistiche, infatti, ma anche le invenzioni industriali, il design, i marchi sono frutto dell’ingegno e della creatività umana. Ne è un esempio il caso di General Motors, il colosso automobilistico americano che recentemente ha dato in pegno al governo degli Stati Uniti il proprio portafoglio brevetti, a garanzia della restituzione dei finanziamenti federali. Il convegno “Le garanzie su diritti Ip” è accreditato dall’Ordine degli avvocati di Pavia, con 9 crediti formativi. Il progetto scientifico del convegno è organizzato dai comitati di direzione e di redazione di Aida (Annali italiani del diritto d´autore, della cultura e dello spettacolo), che pubblicherà gli atti. Sito internet: http://www. Unipv. It .  
   
   
A RIVA DEL GARDA TORNA LA BLOGFEST CON UN PROGRAMMA FITTISSIMO DI EVENTI  
 
Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre nel Garda Trentino una festa per blogger e internauti, un’occasione per incontrarsi, parlare delle proprie passioni e fare il punto sulla situazione delle community e dell’informazione online in Italia Riva del Garda (Tn), una delle prime città in Italia ad essere completamente wifizzata, si prepara ad ospitare la seconda Blogfest. Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre le blogstar nostrane e gli appassionati di social network e community in genere si riuniranno in occasione del festival italiano dedicato al web 2. 0, alla passione per Internet e a tutto ciò che le gravita intorno: un momento d’incontro in cui superare le “barriere” del virtuale e dare volti e voci alle firme delle celebrità della rete. Il viaggio nel “mondo del virtuale” inizierà per tutti dalla Vecchia Stazione di Riva del Garda, dove verranno distribuiti i badge ufficiali e i gadget, veri “feticci da nerd”. Da quel momento non ci sarà che l’imbarazzo della scelta fra i 7 Barcamp tematici allestiti nelle piazze del centro: uno generalista, Èmortoilbarcamp?, che fa il punto sullo “stato di salute” di questi incontri aperti; un Eroticamp Soft e uno Hard, in cui confrontarsi sui temi più piccanti; un Photocamp dedicato al mondo della fotografia; un Momcamp, in cui ritrovare tutte le mamme della rete e le community che le riuniscono; un To Do Camp, in cui parlare di produttività personale e “lifehacking”, pratica che nobilita l’ormai superato fai-da-te con creatività per trovare nuove soluzioni; un Dissaporecamp, dedicato al cibo, ai foodblogger e a tutti gli appassionati di cucina. Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia – main sponsor della Blogfest 2009, ritroverà il pubblico degli utenti 2. 0 in due diversi appuntamenti: la presentazione di Jpeggy - The art of shooting over ip, un progetto di Telecom Italia e Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani per offrire uno spazio espositivo online ai fotografi emergenti; e l’incontro La blogosfera ritrova Franco Bernabé, in cui si parlerà della nuova Italia digitale. E in tempi in cui la libertà di espressione e quella di informazione sono al centro dell’attenzione, si parlerà del ruolo dei blog anche nella twitterence - conferenza “anti-noia” nella quale gli interventi non potranno superare le 140 parole – Social world: un nuovo mondo costruito dal basso, in cui interverranno Paolo Ainio (fondatore di Virgilio, Banzai), Paolo Barberis (presidente Dada), Salvo Mizzi (responsabile digital service innovation Telecom Italia), Alberto Puliafito (regista, Ik Produzioni), Stefano Rocco (direttore di Wired. It). Per ripercorrere alcune tappe della storia della rete, in La storia siamo noi, nessuno si senta offline Gianluca Neri e Roberto Grassilli racconteranno – e illustreranno - i dieci episodi che hanno cambiato il mondo digitale quando il network era ancora asocial. Anche quest’anno si terrà poi la premiazione dei Macchianera Blog Awards 2009: a contendersi il premio per ognuna delle 26 categorie, i 5 blog più votati dalla web community, segnalati dagli stessi internauti. A completare il calendario, numerose “chicche”: Venerdìnotte, un’edizione straordinaria di “Sabatonotte”, trasmissione radiofonica di musica, racconti e rumori, in onda su Radionation, con Matteo Bordone, Gianluca Neri e Simone Tolomelli; il Workshop Futur3 e Progetto Luna sui servizi georeferenziati e gli scenari di hyperlocalmarketing con il lancio del test ufficiale dell’applicazione iLuna per iPhone/ipod Touch e Lunadesk per Windows, Linux e Macosx; una Wordpressfest per ricevere assistenza tecnica dagli utenti più esperti; un kindergarten con giochi e racconti per bambini ispirati alle fiabe; e tanta musica con il concerto dei Pausa Merlot e il dj set sotto le stelle di Fabio De Luca. I partecipanti alla Blogfest possono soggiornare nel Garda Trentino godendo delle offerte speciali promosse all’agenzia Rivatour (www. Rivatour. It). Per ulteriori informazioni, www. Blogfest. It .  
   
   
RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE: NOVITÀ CONTENUTE NELLA LEGGE N. 69/09  
 
Dopo la pubblicazione nel supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale n. 14009, lo scorso 4 luglio 2009 è entrata in vigore la Legge 18 giugno 2009, n. 69, contenente “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile”. La legge n. 69/09, collegata alla Manovra economica 2009, riforma diversi aspetti del processo civile, con l’obiettivo di deflazionare il contenzioso e accelerare la durata dei processi, oltre a intervenire anche in materia di semplificazione e tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi. Le novità legislative intendono incrementare, infatti, i livelli di efficienza dei servizi resi a cittadini e imprese, sia nell’ambito del processo civile che nello svolgimento dell’attività amministrativa. Per quanto riguarda le notificazioni (art. 137 c. P. C. ), è stata introdotta una disposizione transitoria diretta a consentire l’utilizzo dei documenti informatici in attesa del pieno funzionamento del sistema della Posta Elettronica Certificata e, più in generale, del processo telematico. Secondo il nuovo comma 3, in assenza di un indirizzo Pec, l’ufficiale giudiziario notifica copia del documento informatico in formato cartaceo, di cui attesti la conformità all’originale. Inoltre, su richiesta di parte, l’ufficiale può inviare l’atto, così notificato, all’indirizzo di posta elettronica dichiarato dal destinatario o dal suo procuratore o, in alternativa, consegnarne copia su supporto informatico non riscrivibile .  
   
   
PRIVACY: LE FOTO DI BERLUSCONI SUL PONTILE POTEVANO ESSERE PUBBLICATE  
 
Le foto che ritraggono l´On. Silvio Berlusconi sul pontile di accesso di Villa Certosa e quelle che ritraggono familiari su un pontile e su una spiaggia, pubblicate in agosto su alcune testate, non configurano, al contrario di quanto accaduto in altri casi, un illecito trattamento di dati personali. L´autorità ha osservato che i luoghi dove sono state riprese le immagini sono esposti, per loro natura, alla visibilità di terzi e in quanto tali, anche in conformità a quanto affermato dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, non possono considerarsi aree nelle quali possa vantarsi "una ragionevole aspettativa di intimità e riservatezza". Lo scorso 11 settembre 2009 l´Autorità ha disposto l´archiviazione della segnalazione presentata a suo tempo.  
   
   
PRIVACY: COME RIVOLGERSI AL GARANTE  
 
Il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196) riconosce alla persona, fisica o giuridica, all’ente o all’associazione cui si riferiscono i dati vari diritti nei confronti del titolare o del responsabile del trattamento tra i quali, in particolare, il diritto di accedere ai dati che lo riguardano, di ottenerne l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione, di ottenerne la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco, se trattati in violazione di legge, di opporsi al trattamento effettuato a fini promozionali, pubblicitari o commerciali oppure in presenza di motivi legittimi. Per esercitare questi e gli altri diritti previsti dall’articolo 7 del Codice occorre presentare un’istanza al titolare o al responsabile (se designato), anche per il tramite di un incaricato del trattamento, senza particolari formalità. L’istanza può essere presentata direttamente o trasmessa mediante lettera raccomandata, telefax o posta elettronica. L’istanza può essere riferita, a seconda delle esigenze dell’interessato, a specifici dati personali, a categorie di dati o ad un particolare trattamento, oppure a tutti i dati personali che lo riguardano, comunque trattati. Nell’esercizio dei diritti l’interessato può farsi assistere da una persona di fiducia e può anche conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche, enti, associazioni od organismi. All’istanza il titolare o il responsabile (se designato), anche per il tramite di un incaricato, deve fornire idoneo riscontro, senza ritardo e non oltre 15 giorni dal suo ricevimento ovvero 30 giorni, se le operazioni necessarie per un integrale riscontro sono di particolare complessità, ovvero ricorre altro giustificato motivo. In tal caso, il titolare o il responsabile devono comunque darne comunicazione all’interessato entro i predetti 15 giorni. Se la risposta ad un’istanza con cui si esercita uno o più dei predetti diritti non perviene nei tempi indicati o non è soddisfacente, l’interessato può far valere i propri diritti dinanzi all’autorità giudiziaria. Se l’interessato si rivolge, invece, al Garante può presentare una segnalazione, un reclamo circostanziato, oppure un ricorso. L’interessato può presentare subito l’istanza, direttamente all’autorità giudiziaria o, con ricorso, al Garante (senza cioè rivolgersi previamente al titolare, o al responsabile, se designato), solo nei casi in cui il decorso dei termini sopraindicati lo esporrebbe ad un pregiudizio imminente ed irreparabile che deve risultare comprovato .  
   
   
PRIVACY: GLI STRUMENTI DI TUTELA  
 
Quando non è possibile presentare un reclamo circostanziato o non si intende proporlo, si può inviare al Garante della Privacy una segnalazione (art. 141, comma 1, lett. B)), fornendo elementi utili per un eventuale intervento dell’Autorità volto a controllare l’applicazione della disciplina rilevante in materia di protezione dei dati personali. La segnalazione può essere proposta in carta libera e non è necessario seguire particolari formalità. La presentazione di una segnalazione è gratuita. Il reclamo al Garante della Privacy è un atto circostanziato con il quale si rappresenta all’Autorità una violazione della disciplina rilevante in materia di protezione dei dati personali (art. 141, comma 1, lett. A)). Il reclamo può essere proposto sia quando non si è ottenuta una tutela soddisfacente dei predetti diritti di cui all’articolo 7, sia per promuovere una decisione dell’Autorità su una questione di sua competenza. Al reclamo segue un’istruttoria preliminare e un eventuale procedimento amministrativo nel quale possono essere adottati vari provvedimenti (articolo 143). Il reclamo può essere proposto in carta libera, utilizzando il modello e le istruzioni del Garante. Al reclamo va allegata la prova del versamento dei diritti di segreteria, seguendo le indicazioni contenute nel modello. Il ricorso al Garante della Privacy è un atto ancora più formale in quanto la decisione che viene adottata ha particolari effetti giuridici. Occorre, in particolare, seguire attentamente quanto prevede il Codice (articolo 147). Il ricorso va presentato solo per far valere i diritti di cui all’articolo 7 del Codice (art. 141, comma 1, lett. C)) e può essere presentato al Garante solo quando la risposta del titolare (o del responsabile, se designato) all’istanza con cui si esercita uno o più dei predetti diritti non perviene nei tempi indicati o non è soddisfacente, oppure il decorso dei termini sopraindicati lo esporrebbe ad un pregiudizio imminente ed irreparabile. Al ricorso va allegata la prova del versamento dei diritti di segreteria (euro 150,00). A conclusione del procedimento instaurato dal ricorso, se una delle parti lo ha richiesto, il Garante determina l´ammontare delle spese e dei diritti inerenti al ricorso e lo pone a carico, anche in parte, della parte soccombente. Il Garante può compensare le spese, anche parzialmente, se ricorrono giusti motivi. La determinazione dell´ammontare delle spese è, per legge, forfettaria (art. 154, comma 4) da minimo 500,00 ad un massimo di 1. 000,00 euro, in ragione della eventuale complessità dei singoli procedimenti .  
   
   
PRIVACY: FEDERALISMO FISCALE: PIZZETTI, ATTENZIONE ALLA PROTEZIONE DEI DATI  
 
“La protezione dei dati personali e soprattutto delle banche dati e dei flussi informativi sarà essenziale nel sistema del federalismo fiscale ed è importante partire fin dall’inizio con il piede giusto perché è in gioco, insieme al buon funzionamento del sistema, il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. Un sistema di federalismo fiscale che non prestasse attenzione a questo aspetto potrebbe determinare conseguenze anche molto negative di sfiducia da parte dei cittadini”. Lo ha affermato Francesco Pizzetti, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, aprendo i lavori del seminario “Il federalismo fiscale: una realtà” organizzato da Ifel-sspal. “L’attuazione del federalismo fiscale – ha osservato Pizzetti - implicherà una rete di flussi informativi fra i livelli di governo territoriali di dimensioni enormi che coinvolgeranno i dati dei cittadini italiani su un settore delicatissimo come è quello della riscossione dei tributi”. La legge sul federalismo fiscale prevede infatti l’accesso diretto dei cittadini alle anagrafi, l’interconnessione fra banche dati e la condivisione delle basi informative, nonché la possibilità per la commissione bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria di effettuare indagini conoscitive e vigilare sui sistemi informativi anche delle regioni e degli enti territoriali. Il presidente dell’Autorità ha ricordato i 110 accessi operati, due anni e mezzo fa, nei confronti dell’allora presidente del consiglio Prodi da molti uffici territoriali delle imposte. “Fu una spia – ha sottolineato Pizzetti - di come è facile accedere illecitamente alle posizioni dei contribuenti, perché se si poteva fare nei confronti di Prodi, si poteva fare nei confronti di ogni cittadino. Magari per passare informazioni all’assicuratore o all’investigatore privato. Da questa preoccupazione è derivata un’attività che ci ha impegnato per oltre due anni e non è ancora giunta a conclusione”. “C’è un grande lavoro da fare – ha concluso Pizzetti - e mi auguro che la commissione tecnica che si sta insediando, possa fin dall’inizio avere attenzione a questi aspetti ed è ovvia la collaborazione che noi daremo in tutti i modi possibili”.  
   
   
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ALFANO ED IL GOTA DELLE PROFESSIONI E DELL´INDUSTRA NAZIONALE AD ANCONA IL 3.10.2009  
 
Il 3 ottobre 2009 ad Ancona si terrà il convegno "Professioni & Impresa", con particolare attenzione al dibattito che ormai da mesi accende il mondo delle professioni economiche e giuridiche e delle riforme radicali richieste a gran voce dai professionisti e dal mondo industriale. L´evento, organizzato dalla Società Italiana Sviluppo & Impresa s. R. L. (www. Soisvi. It per scaricare il programma) è stato promosso dall´Associazione Studi Legali Associati (Asla) di Milano che riunisce i più importati studi legali italiani, per numero di professionisti e fatturati. Asla è la più critica quanto alla bozza di riforma presentata dall´organo nazionale degli avvocati. La direzione scientifica è stata affidata al noto studio del capoluogo marchigiano, Andreano Stp, socio dell´associazione, che ha stilato e programmato un calendario dei lavori di tutto rispetto (Alfano, Marcegaglia, Lega, Piccoli, Alpa, Siciliotti, Polegato, Urso, Bernini Anna Maria, Vatti, e ministri di Etiopia). Il riolo del moderatore, non a caso, è stato affidato al Dr. Nicola di Molfetta, direttore del primo mensile del mercato legale nazionale, Toplegal. Sono previsti interventi programmati da parte di: On. Angelino Alfano Ministro delle Giustizia, On. Adolfo Urso Vice Ministro con delega al Commercio Estero, Min. Tadesse Haile Ministro del Commercio e dell´Industria - Repubblica Federale di Etiopia, Prof. Avv. Anna Maria Bernini - Portavoce nazionale Vicario Pdl, Dott. Ssa Emma Marcegaglia Presidente Confindustria, Prof. Avv. Augusto Fantozzi Professore Ordinario di Diritto Tributario, Avv. Giovanni Lega Presidente Asla (Associazione Studi Legali Associati), Dott. Paolo Piccoli Presidente Consiglio Nazionale del Notariato, Avv. Prof. Piero Guido Alpa Presidente Consiglio Nazionale Forense, Dott. Claudio Siciliotti Presidente Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili, Dott. Ato Abebe Kelemu Ministro Consigliere Ambasciata di Etiopia in Roma, Dott. Mario Moretti Polegato Fondatore e Presidente Geox S. P. A. Dott. Francesco Vatti Fumero Studio di Consulenza Brevetti. Vedremo se, e in che termini, il simposio sarà in grado di dare impulsi, se non risposte, alle professioni che debbono fronteggiare crisi, innovazione e competitività richieste a gran voce dal mondo delle imprese, che mal vede la richiesta degli avvocati (non tutti, tra questi Asla), di ritornare al "vecchio" tariffario abrogando la riforma Bersani sul punto. Insomma: gli avvocati si devono pagare sempre e comunque o debbono mettersi in discussione e rischiare? .  
   
   
INDAGINE NIELSEN “SEPARATI IN CASA: GLI ITALIANI TRA CULTURA E TECNOLOGIE” PER L’OSSERVATORIO PERMANENTE SUI CONTENUTI DIGITALI  
 
Venerdì, 18 settembre, a Milano, è stata presentata l’indagine Nielsen “Separati in casa: gli italiani tra cultura e tecnologie” per l’Osservatorio permanente sui contenuti digitali Quasi un italiano su due non usa la rete. Uno su quattro usa la tecnologia solo per svago o per gioco. Cresce in modo esponenziale tra 2007 e 2009 l’utilizzo di internet: oggi oltre 28milioni di italiani si collegano alla rete (e sono 5milioni in più di due anni fa). Tanti, ma non ancora abbastanza se si considera che nel 2009 quasi metà della popolazione italiana con più di 14 anni (il 45% per la precisione) ancora non usa internet. Chi vi accede lo fa sempre più in modo superficiale e fine a se stesso (è il 27% della popolazione di internet) nonostante l’offerta ricca ed articolata di contenuti culturali e di intrattenimento. I giovani, in particolare, sono sempre più orientati in questa direzione. Sono alcuni dei primi dati che emergono dall’indagine Nielsen realizzata per il terzo anno per l’Osservatorio permanente sui contenuti digitali. L’osservatorio, creato nel 2007 da Aidro, Aie, Anica, Fimi, Pmi, Univideo, principali Associazioni che operano nella produzione e gestione dei contenuti, e Cinecittà Luce, in collaborazione con la società Nielsen, fotografa in modo trasversale i diversi modi in cui il pubblico accede ai contenuti digitali attraverso le tecnologie. La ricerca 2009, dal titolo “Separati in casa: gli italiani tra cultura e tecnologie”, fotografa il crescente divario esistente nel nostro Paese e nelle dinamiche di fruizione delle famiglie italiane delle tecnologie digitali e dei contenuti, attraverso uno studio qualitativo etnografico e quantitativo su un campione di 8. 500 individui rappresentativo della popolazione italiana. Il confronto con le indagini dei due anni precedenti ne evidenzia i trend in atto. L’indagine costituirà il punto di partenza per una riflessione più ampia che avverrà in una tavola rotonda tra produttori nella quale si analizzerà il futuro mercato dei contenuti tra free e a pagamento. Alla presentazione ha fatto seguito la tavola rotonda “Opportunità per le industrie dei media: il mercato tra contenuti free e a pagamento”, cui hanno partecipato Pietro Ietto – Direttore generale Cinecittà Luce, Fernando Folini - Folini Editore e Responsabile Commissione Editoria Digitale Aie, Lamberto Mancini -Direttore Generale Cinecittà Studios e Segretario Generale Anica, Egidio Pusateri - Amministratore Delegato di Paramount Entertainment Italy e Vice Presidente Univideo, Rudy Zerbi Presidente Sony Music Entertainment Italy e Vice Presidente Fimi, moderati dal giornalista di Radio24 Enrico Pagliarini .  
   
   
UNA GESTIONE DEL TEMPO INTELLIGENTE E’ IL SEGRETO DELLA QUALITA’ DELLA VITA  
 
A Milano, a fine settembre, si svolgerà una “due giorni” di Galgano Formazione, dedicata alle donne che lavorano. Le donne che scelgono una professione hanno da tempo già imparato ad essere efficienti. La capacità di essere multitasking ha, però, dei rischi proprio perché a causa di questa efficienza esse tendono spesso a farsi carico di troppe attività, con la conseguenza di penalizzarne la qualità. Troppa efficienza, infatti, a lungo andare può portare al logoramento. Dalla rivoluzione industriale ad oggi la donna che lavora non è più una novità, ma recente è la figura femminile in posizione di responsabilità. E la responsabilità, lo sanno bene le donne che imparano presto a conciliare famiglia e lavoro, porta con sé un “nodo” non ancora sciolto: la gestione del tempo, efficiente ma intelligente. La sola efficienza, infatti, può generare malessere, frustrazione e spesso un peggioramento della qualità di tutte le attività svolte. Per evitare questi rischi è importante acquisire mentalità e capacità nuove e far si che “ il di meno e il di più”, rapportati al tempo in modo efficace, possano produrre risultati inattesi e preservare energie utili per rigenerarsi, per raggiungere e mantenere prestazioni elevate in ogni tipo di attività. Il tempo è una risorsa cruciale per le donne che lavorano, ma come misurare la buona gestione del tempo? dalla quantità di cose che si riesce a fare o dalla sensazione di soddisfazione che essa genera? Se ne parlerà al Corso Galgano Formazione “Gestione Del Tempo Per Donne Che Lavorano”, organizzato a Milano nella due giorni 30 settembre e 1 ottobre. Il programma formativo fornirà nuovi modi di considerare e misurare il successo e la gestione del proprio tempo, esaminando i retaggi culturali e i sensi di colpa, dando suggerimenti per muoversi in organizzazioni complesse. (per informazioni e iscrizioni: tel. 02. 39605222 – infogf@galganogroup. It ) - “E’ necessario avviare un profondo cambiamento nella gestione del tempo. Una donna lavoratrice deve imparare a fare di meno, preservando le energie per il proprio sviluppo, per la qualità della propria vita lavorativa e familiare. Da qui l’esigenza di un corso sulla gestione del tempo profondamente diverso da quelli tradizionali”. Sono le anticipazioni di Mariacristina Galgano, ideatrice del seminario e amministratore delegato della società di consulenza e formazione omonima. Il corso esce, infatti, dagli schemi classici del time management e si prefigge di orientare le partecipanti al cambiamento dell’ottica relativa a ciò che si intende tradizionalmente per gestione del tempo, all’acquisizione di nuove chiavi di lettura dei propri bisogni, all’apprendimento di modalità comportamentali utili e all’uso di strumenti efficaci che permettano di analizzare il vero Valore delle proprie attività .  
   
   
I CAMPIONI DELLE APPLICAZIONI SNELLE NEI SERVIZI: TESTIMONIANZE DI CASSA RISPARMIO ASTI, EUROP ASSISTANCE ITALIA, HERA, PUBLIACQUA, TELEPASS  
 
A Milano, giovedì 8 ottobre, si svolgerà il Convegno Galgano sugli approcci manageriali avanzati. Per il mondo dei Servizi è un momento di svolta in ottica di efficienza, produttività e servizio eccellente. Tre risposte imposte dal periodo storico, dall’incertezza e dalla volatilità dei costi di gestione e dalla salvaguardia dell’ambiente. Il mercato dei Servizi evolve rapidamente e attraversa una fase di trasformazione che incide sui modelli di business e sui processi aziendali. Il settore si modifica a seguito dei cambiamenti legati ai processi di liberalizzazione, ai mutamenti negli assetti proprietari e alle innovazioni di natura tecnologica e di mercato; i suoi operatori sono sempre più spinti, quindi, verso la ricerca di nuove strategie di sviluppo per rispondere in modo efficace al sistema di vincoli/opportunità che deriva dalla competizione crescente. Il Convegno del Gruppo Galgano “Le applicazioni snelle nei Servizi” vuole proprio essere l’occasione di confronto su tematiche di grande attualità. Saranno presentate le seguenti testimonianze aziendali: “Il deployment degli obiettivi per l’aumento della competitività in un’azienda Finanziaria” - Carlo Demartini, direttore generale Cassa Risparmio di Asti; “Un approccio globale nello snellimento dei processi in un’azienda di Servizi Assicurativi” - Daniela Fantini, responsabile organizzazione, qualità e sviluppo operativo Europ Assistance Italia; “Qualità del servizio associata a produttività nella gestione della fatturazione e incassi di una Multiutility” - Marcello Guerrini, direttore divisione servizi Hera; “Il corretto dimensionamento delle risorse (Rightsizing) nell’area Amministrativa e Commerciale” - Alexandre Brouzes, direttore amministrativo, commerciale e finanziario Publiacqua; “Lean Six Sigma: qualità e velocità nei processi di business” - Ugo De Carolis, amministratore delegato Telepass (Gruppo Autostrade per l’Italia). La condivisione dei loro approcci manageriali, introdotti e commentati rispettivamente dal presidente e dall’amministratore delegato Alberto e Mariacristina Galgano, metterà in luce gli elementi di successo e gli ostacoli da superare. Per maggiori informazioni Segreteria Corsi: tel. 02-39605222 –infogf@galganogroup. It- “Nelle aziende di Servizi il controllo di processo non esiste come nell’industria e sono rari gli investimenti in un Sistema orientato alla riduzione degli sprechi per ottenere miglioramento rapido e continuo. Ci sono invece Aziende di Servizi eccellenti che, applicando i principi del Sistema Toyota, riescono a far convergere aspetti fondamentali, che qualche volta sembrano tra loro in contraddizione, come qualità, produttività, riduzione costi e sprechi, motivazione delle persone. Un nuovo scenario, quindi, in cui, pur preoccupandosi delle questioni economiche e finanziarie, il settore dei Servizi risponde investendo nella capacità delle persone e nel buon funzionamento dei processi aziendali. Perché le applicazioni snelle nei Servizi rendono visibile il difetto, lo spreco, il Valore”. Sono anticipazioni di Luciano Bray, senior partner del Gruppo Galgano che terrà un intervento specifico in tema “L’organizzazione snella nei Servizi e negli uffici. Www. Galganogroup. It .  
   
   
OSSERVATORIO PERMANENTE SUI CONTENUTI: GLI ITALIANI SEMPRE PIÙ CONSUMATORI "USA E GETTA" DI TECNOLOGIA  
 
Gli italiani sempre più consumatori “usa e getta” di tecnologia: più di un giovane su due (il 58%) smanetta su internet e utilizza il telefonino senza accedere a contenuti culturali o di intrattenimento. E quasi metà degli italiani (il 45%) continua a non utilizzare la rete: è quanto emerge dall’indagine per l’Osservatorio permanente sui contenuti digitali presentata lo scorso 18 settembre a Milano. Si tratta soprattutto di individui con più di 55 anni, con un livello di istruzione e di reddito basso, elementi che accentuano un altro aspetto del digital divide sociale e culturale che costituisce un importante limite sia alla crescita innovativa del paese, sia al potenziale mercato delle imprese che producono e distribuiscono contenuti digitali (o si apprestano a farlo). La ricerca - realizzata da Nielsen, per il terzo anno su incarico dell’Osservatorio permanente sui contenuti digitali, creato nel 2007 da Aidro, Aie, Anica, Fimi, Pmi, Univideo, principali Associazioni che operano nella produzione e gestione dei contenuti, e Cinecittà Luce - ha fotografato in modo trasversale i diversi modi in cui il pubblico accede a contenuti digitali e non, in base a uno studio qualitativo etnografico e quantitativo su un campione di 8. 500 individui del Panel Consumer Nielsen rappresentativo della popolazione italiana (la sintesi dell’indagine è in allegato, così come le curiosità). In linea con l’evoluzione generale della popolazione che tende sempre più a diminuire la fruizione di contenuti culturali, anche tra chi utilizza la rete diminuisce la percentuale di chi usa la tecnologia come opportunità e stimolo (sfruttando in modo intelligente le potenzialità offerte dalla ricchezza e varietà di informazioni e contenuti disponibili) e aumenta invece la quota di chi ai contenuti tradizionali ne sostituisce altri a minor valore aggiunto; tra 2007 e 2009 scende infatti di 2 punti la percentuale di chi abbina un uso consapevole, interattivo ed evoluto delle tecnologie con un’elevata propensione al consumo di contenuti culturali e di intrattenimento (musica, cinema, libri). Sono i cosiddetti Eclettici, che oggi rappresentano il 12% della popolazione, pari a 6,5 milioni di italiani e che sono candidati ad essere i primi utilizzatori degli e-book. Ciò che cresce invece in modo esponenziale è il popolo degli utilizzatori di contenuti “usa e getta”. Aumenta infatti di 10 punti tra 2007 e 2009 la percentuale dei cosiddetti Technofan, che, oltre ad essere poco interessati alla lettura e a cosa succede al mondo, utilizzano le tecnologie solo come puro divertimento o come mero mezzo di comunicazione: oggi sono il 27% della popolazione con più di 14 anni (circa 14 milioni) e addirittura il 58% dei 14-24enni. Cresce nel 2009 l’uso di internet per accedere ai social network (+30 punti percentuali), condividere contenuti (+8 punti percentuali), chattare (+7 punti percentuali). Emerge però anche che il 26% degli italiani che usano internet – uno su quattro - pagherebbe per sottoscrivere un abbonamento a un servizio online che fornisca un accesso illimitato ai film o alla musica. Il 12% lo sottoscriverebbe su cellulare per avere un accesso illimitato alla musica. Due e contrapposte, dunque, le dinamiche che stanno attraversando la società italiana. La prima, positiva, in cui la tecnologia è stimolo e opportunità grazie a un accesso più ampio e diffuso ad informazioni e contenuti di qualità. La seconda, negativa, in cui ai contenuti tradizionali se ne sostituiscono altri a minor valore aggiunto (“usa e getta”). E in assenza di una progettualità di sistema (scuola, imprese, ecc. ) la seconda tende a prevalere, soprattutto tra le nuove generazioni, come mostra un raffronto condotto sugli ultimi tre anni. L’impatto depressivo di questo trend sugli acquisti è evidente ma non irreversibile. L’utilizzo delle nuove tecnologie fatto dagli Eclettici, ad esempio, genera relazioni virtuose per il mercato dei contenuti così che Internet può essere un concorrente sleale (p2p), ma anche un canale e uno stimolo all’acquisto e a nuove strategie di marketing per le imprese; le nuove piattaforme tecnologiche e i nuovi modelli di acquisto offerti dalle aziende abilitano nuove modalità di fruizione dei contenuti, "L´auspicio – ha dichiarato infine Enzo Mazza a nome di tutte le associazioni aderenti all´Osservatorio sui Contenuti Digitali - è che anche il mondo della politica e delle Istituzioni Governative prenda coscienza delle grandi potenzialità che ha la rete, se utilizzata in modo corretto, in termini di offerta e accesso ai contenuti culturali e di intrattenimento. Quello che è importante e necessario è gestire e non subire il passaggio, spingendo verso un uso consapevole, creativo e intelligente delle tecnologie, sostenendone e indirizzando lo sviluppo crescente e definendo delle politiche di incentivo incisive e mirate a garantire un accesso ai contenuti digitali sempre più agevole e sicuro" .  
   
   
VERSO L’EBOOK? POCO PIÙ DI UN ITALIANO SU DIECI LEGGEREBBE UN EBOOK PER MOTIVI DI STUDIO E LAVORO E SOLO 6 SU 100 PER SVAGO: È QUANTO EMERGE DALL’INDAGINE PER L’OSSERVATORIO PERMANENTE SUI CONTENUTI DIGITALI PRESENTATA A MILANO  
 
E-book sì, ma i numeri sono ancora piccoli e - al momento - i contenuti più adatti sembrano quelli legati allo studio e al lavoro: è quanto emerge dalla terza indagine per l’Osservatorio permanente contenuti digitali, presentata venerdì scorso a Milano, che ha fotografato in modo trasversale i diversi modi in cui il pubblico accede ai contenuti digitali attraverso le tecnologie in base a uno studio qualitativo etnografico e quantitativo su un campione di 8. 500 individui del paner consumer di Nielsen rappresentativo della popolazione italiana (la sintesi dell’indagine è in allegato, così come le curiosità). Solo un italiano su dieci (il 10%) pensa che in futuro i libri elettronici (da leggere su uno schermo) si affiancheranno con successo a quelli tradizionali. I contenuti più adatti sembrano quelli legati allo studio e al lavoro: il 14% di chi possiede un Pc sembrerebbe propenso a utilizzarlo per leggere un libro di studio/lavoro. Questa percentuale scende al 6% se si parla di contenuti di svago/intrattenimento. Più limitato il gradimento per l’e-book sul cellulare (4% per studio e lavoro, 2% per libri di svago). “Questo Paese ha un problema - ha dichiarato Fernando Folini, responsabile della Commissione Editoria Digitale di Aie - e i dati dell´Osservatorio ne sono una ulteriore dimostrazione. I 6,5 milioni di italiani (il 12%) che abbinano a un uso consapevole delle tecnologie una marcata attenzione al consumo di contenuti culturali, e che si candidano ad essere i futuri consumatori dell’ebook, sono in diminuzione rispetto a chi usa la tecnologia solo come svago e intrattenimento. Questo cultural divide, che sta assumendo dimensioni e tendenze ancora più preoccupanti per il futuro rispetto al digital divide, dà l´immagine di un Paese che consuma gadget tecnologici, ma non consuma e produce cultura in proporzione. Sarebbe riduttivo affermare che la colpa è della scuola, o della famiglia: è assolutamente fondamentale che tutti collaborino, a partire dalle istituzioni, a modificare in senso positivo i modelli culturali mirando a un uso evoluto e innovativo delle potenzialità offerte delle nuove tecnologie. Gli editori seguiranno attentamente l´evoluzione, e faranno sicuramente la loro parte in questo processo”. Le (altre) curiosità dell’indagine dell’Osservatorio sul fronte dei libri* Libri: ne farebbe a meno un italiano su tre – Un italiano su tre afferma che potrebbe fare tranquillamente a meno di leggere libri (è il 34%, stabile rispetto al 2008). I giovani che la pensano così sono anche di più: il 37% (erano il 32% nel 2008). Non è però solo un problema di libri, farebbero a meno di praticamente di tutti i contenuti culturali. Meno forum letterari, sempre di più di calcio - Nel 2007 la ricerca su Google di “forum letteratura” produceva 1. 680. 000 risultati, oggi 1. 470. 000. Alle stesse date i risultati per “forum calcio” sono passati da 1. 940. 000 a 4. 850. 000. Diminuiscono i lettori e diminuiscono anche gli acquirenti – I lettori di un libro nei 12 mesi precedenti sono il 56% degli italiani (con più di 14 anni – pari a 29 milioni di individui). Erano nel 2008 il 60% (31 milioni di individui). Le cose non vanno meglio sul fronte acquisti: solo il 45% (era il 48% nel 2008) ha acquistato almeno un libro nel corso dell’anno. *L’osservatorio permanente sui contenuti digitali è stato creato nel 2007 da Aidro, Aie, Anica, Fimi, Pmi, Univideo, principali Associazioni che operano nella produzione e gestione dei contenuti, e Cinecittà Luce, in collaborazione con la società Nielsen.