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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
IL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI INAUGURA IL SALONE DELL´AUTO DI FRANCOFORTE  
 
Francoforte, 21 settembre 2009 - Il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per i Trasporti, Antonio Tajani, ha inaugurato il 17 settembre la 63ma Fiera internazionale dell´Auto (Iaa) a Francoforte. Nell´occasione il Vicepresidente Tajani ha incontrato il cancelliere tedesco Angela discutendo delle scelte fatte dalla Germania sul fronte della rottamazione, giudicando positivamente gli incentivi a favore dell´auto che rispettino la legislazione comunitaria. Il Vicepresidente ha dichiarato: "Mi sono congratulato con la cancelliera Merkel per il successo delle rottamazioni in Germania. Mi sembra un´ottima iniziativa a sostegno di un settore importantissimo, è un ottimo esempio da seguire". Secondo Tajani, "la Commissione non è contraria alla possibilità di ripetere ancora la rottamazione, purché naturalmente rispetti le norme europee, e cioè che la rottamazione deve essere reale, che serva all´acquisto di veicoli nuovi e che non vi sia discriminazione". Comunque, ha precisato Tajani, "sta ai governi nazionali decidere se attuarli o meno gli incentivi". Il salone di Francoforte viene organizzato con cadenza biennale. L’edizione 2009, la 63° nella storia dell’Iaa, si svolge dal 17 al 27 settembre ed è un appuntamento imperdibile per appassionati e addetti ai lavori. .  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL´ENAC HA AVVIATO L´ISTRUTTORIA PER LA GESTIONE TOTALE DELL´AEROPORTO DI CUNEO  
 
Roma, 21 settembre 2009 - L´enac rende noto che nel corso del Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 16 settembre è stata avviata l’analisi per l´affidamento della gestione totale, di durata ventennale, dell´Aeroporto di Cuneo. L´istruttoria proseguirà nei prossimi Consigli di Amministrazione. .  
   
   
AEROPORTO DI TORINO: MIGLIORA LA PUNTUALITA´ SECONDO INCONTRO DEL TAVOLO DI MONITORAGGIO IN REGIONE  
 
Torino, 21 settembre 2009 - Migliora la puntualità da e per l´aeroporto di Torino. Lo dicono i dati illustrati il 18 settembre durante il secondo incontro del tavolo di monitoraggio sull´aeroporto di Caselle. Presenti i rappresentanti di Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, Sagat e Alitalia. Soddisfatto l´assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, informato dei risultati dell´incontro: "Un lavoro di confronto e monitoraggio che inizia a dare i suoi frutti. Come Regione abbiamo fortemente voluto l´istituzione di un tavolo al quale riunire tutti i soggetti coinvolti in quello che non è solo lo sviluppo dell´aeroporto di Torino, ma si configura come un investimento a beneficio di tutto il territorio e dei cittadini piemontesi". Tra il mese di luglio e la prima metà di settembre la puntualità dei voli in arrivo a Torino è aumentata del 15,4% passando dal 65% di luglio a oltre l´80% di settembre mentre la puntualità in partenza è cresciuta di quasi il 9%, arrivando all´87% nella prima quindicina del mese. "Una performance operativa – spiega Giancarlo Schisano, direttore operativo di Alitalia - frutto di un percorso di riorganizzazione della base torinese iniziato lo scorso mese di luglio con la revisione della flotta di Boeing 737, sostituiti con Airbus 320 di nuova generazione, che proseguirà nei prossimi mesi con l´arrivo di un altro A320 con cui porteremo a 5 il numero di nuovi aerei in servizio sulla base torinese". "Questi dati – ha commentato Fausto Polombelli, rappresentante di Sagat – sono anche il risultato dello sforzo che l´aeroporto si era impegnato a fare a questo tavolo per contribuire appunto alla puntualità dei voli da Torino, migliorando così la qualità del servizio offerto all´utenza". Durante l´incontro Alitalia ha confermato che è stata completata, a inizio settembre, l´integrazione dei sistemi di gestione delle operazioni che a Torino Caselle sono confluiti in un´unica biglietteria Alitalia/airone. Il prossimo incontro, programmato per la seconda metà di novembre, sarà anche l´occasione per fare il punto sul lancio del nuovo network internazionale che, già dal prossimo inverno, vedrà Torino collegata direttamente con Berlino, Mosca Istanbul e Amsterdam. .  
   
   
LAMBORGHINI (AUDI), INTESA REGIONE-SINDACATO  
 
Bologna, 21 settembre 2009 - Invitati dalla Direzione Audi e dalla Direzione Lamborghini Auto, la fabbrica delle supercar di Sant’ Agata Bolognese (acquisita dalla Audi qualche anno fa), l’assessore regionale Duccio Campagnoli e il segretario generale della Fiom di Bologna Bruno Papignani, accompagnati da rappresentanti della Rsu Lamborghini, hanno concluso il 17 settembre con la firma di un importante protocollo di intenti una visita di due giorni al quartiere generale di Audi, a Ingolstadt, presso Monaco di Baviera. “Si svilupperanno – riferiscono Campagnoli e Papignani – idee di grande interesse, in particolare nel campo di nuovi materiali costruttivi, che sono il frutto di sperimentazioni e ricerche portate avanti dai tecnici Lamborghini a Sant’agata e che potranno confermare e accrescere il ruolo della Lamborghini come centro di eccellenza, non solo per le proprie realizzazioni, ma per lo sviluppo tecnologico di tutto il gruppo Audi. Abbiamo quindi espresso apprezzamento per il riconoscimento dei risultati e del valore professionale dei lavoratori e dei tecnici di Sant’agata e delle relazioni sindacali ed istituzionali attivate in questi anni con la nuova direzione Lamborghini. “Abbiamo anche potuto verificare e apprezzare un modello di strategia industriale e cultura di management che affronta la crisi guardando al futuro – hanno detto l’assessore e il sindacalista - con investimenti strategici in nuove tecnologie, in particolare per il risparmio energetico e, altrettanto, nella crescita delle risorse umane. Un modello che persegue il confronto e la cooperazione con le istituzioni del territorio e i sindacati. Il protocollo di intenti sottoscritto – concludono Campagnoli e Papignani – prevede un esame con il sindacato delle nuove iniziative previste e un sostegno della Regione alle opportunità di collaborazione con la rete regionale di ricerca industriale, oltre che la sperimentazione di moduli formativi per il trasferimento tecnologico e la riconversione di professionalità”. Per esaminare la realizzazione degli importanti investimenti in ricerca e sviluppo e in nuove tecnologie negli stabilimenti Lamborghini, Campagnoli e Papignani, insieme ai rappresentanti sindacali, hanno avuto incontri con il Consigliere delegato Direttore generale Audi per l’organizzazione e risorse umane, Widuckel, e il Direttore Lamborghini, Tossini. La delegazione ha visitato anche gli stabilimenti produttivi Audi di Ingolstandt, i più grandi del gruppo con 37. 000 addetti, e anche il Centro ricerca e sviluppo, il Centro di formazione di Audi, dove hanno incontrato i rappresentanti sindacali Audi dell’ Ig Metal. L’assessore Campagnoli ha avuto anche un colloquio con il ministro dell’Industria del Land della Baviera, Schneider e con il sindaco di Ingolstadt, Lehmann. .  
   
   
L´AREA ARCESE A TRENTINO SVILUPPO. SI AVVICINA L’INTERMODALE A MORI SIGLATA L’OPERAZIONE SU 60MILA METRI QUADRATI DI IMMOBILI IN ZONA INDUSTRIALE A ROVERETO  
 
Trento, 21 settembre 2009 - I 60 mila metri quadrati utilizzati da Arcese in zona industriale a Rovereto sono da oggi parte del patrimonio immobiliare di Trentino Sviluppo. L’operazione di lease-back, del valore di 18,6 milioni di euro, come previsto dalle “Linee guida per gli interventi nel settore dell’autotrasporto” redatte dalla Provincia di Trento, vincola il Gruppo Arcese, che continuerà a disporre dell’area in virtù di un contratto di leasing, a precisi impegni occupazionali (791 posti di lavoro per i prossimi cinque anni) ma anche ad attuare - d’intesa con la Provincia, il Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo e Rfi - un servizio di intermodalità a beneficio delle imprese di autotrasporto interessate, avvicinando così il trasferimento dello scalo merci dalla stazione di Rovereto a quella di Mori. L’atto di compravendita ed il contestuale contratto di leasing sono stati firmati, venerdì 18 settembre, dal consigliere delegato di Trentino Sviluppo Diego Laner e da Eleuterio Arcese, legale rappresentante dell’omonimo gruppo. La firma è stata preceduta dall’Accordo territoriale, sottoscritto dall’Assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia di Trento Alessandro Olivi, nel quale la ditta si impegna al mantenimento di precisi vincoli occupazionali e di presenza sul territorio trentino, sviluppando al contempo una serie di azioni di filiera. «L’operazione sul sito di Rovereto – ha sottolineato Alessandro Olivi, Assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento – oltre ad offrire sostegno alla più grande azienda dell’autotrasporto oggi presente in Trentino, che con questa operazione radichiamo ancor più al territorio grazie soprattutto alla forza lavoro che si impegna a mantenere, si inserisce nell’insieme di misure pensate dalla Provincia per rilanciare il settore dell’autotrasporto. Un piano di intervento che oltre al lease-back siglato oggi prevede altre tre azioni: sostegno alla creazione di un sistema multipolare attraverso la partecipazione di Trentino Sviluppo a possibili forme di aggregazione tra imprese medio-grandi, incentivi alla fusione di piccole aziende e incentivi alla rottamazione di imprese marginali». «Abbiamo finalizzato oggi – spiega Paolo Mazzalai, presidente di Trentino Sviluppo – una decisione assunta dal Cda di Trentino Sviluppo il 3 agosto scorso. Un’operazione che rilancia l’intermodalità, andando a beneficio anche di altre aziende, e che consente di sostenere l’occupazione in un settore delicato come quello dell’autotrasporto. Non un aiuto ad Arcese quindi, che tra l’altro si impegna a riacquistare l’immobile entro un termine prestabilito ed a fronte di precisi obblighi occupazionali, ma un intervento in grado di rafforzare l’intera filiera grazie alle potenzialità offerte dalla prospettiva dello scalo intermodale, che andrà tra l’altro a togliere traffico pesante dal centro di Rovereto. Tale iniziativa rientra nelle linee guida dell’autotrasporto emesse dalla Giunta provinciale ed ha finalità complementari a quelle dell’avviso pubblico per le aggregazioni nell’autotrasporto di recente pubblicazione». «L’accordo firmato oggi - ha commentato Eleuterio Arcese, legale rappresentante di Arcese Spa - testimonia il forte legame fra il territorio trentino e l’attività del nostro gruppo. Il piano industriale presentato permetterà lo sviluppo di un importante polo intermodale a servizio della collettività e dell’economia provinciale. Desidero ringraziare la Giunta provinciale di Trento e in particolare Trentino Sviluppo che, con la massima professionalità, hanno consentito il perfezionarsi di questa operazione». Il valore del lease-back, che sancisce il passaggio da Arcese Immobiliare Srl a Trentino Sviluppo Spa della proprietà dell’area di Mori Stazione, è di 18,6 milioni di euro. Trentino Sviluppo diventa quindi proprietario dell’immobile ed Arcese, pagando dei canoni periodici, lo riacquisterà nell’arco di 18 anni maggiorato degli interessi. Trattandosi di un’operazione di lease-back non è prevista dalla normativa provinciale la concessione di alcun contributo. Contestualmente, nell’ambito dell’operazione, è stata ceduta in leasing ad Arcese, per un valore di 3,2 milioni alle stesse condizioni del lease-back, un’area adiacente di proprietà di Trentino Sviluppo che va così a completare lo spazio intermodale e a razionalizzare l’intero scalo. L’area interessata dall’operazione di lease-back confina ad est con la linea ferroviaria del Brennero e la stazione di Mori, sulla quale si trovano una palazzina uffici, un’officina per la manutenzione degli automezzi, un piazzale di 41. 300 metri quadri ma soprattutto un raccordo ferroviario con due binari della lunghezza di 280 metri ciascuno, collegati alla rete ferroviaria nazionale, che potranno essere utilizzati per la realizzazione di uno scalo intermodale “a rottura di carico” (separazione di un carico completo in tante partite per il proseguimento del trasporto su due o più mezzi più piccoli). Un servizio utilizzabile, a condizioni di mercato, anche da altri soggetti dell’autotrasporto ed in prospettiva particolarmente funzionale grazie all’apertura, entro il prossimo ottobre, della bretella e del sottopasso ferroviario che collega direttamente la zona industriale con il casello autostradale di Rovereto sud che Trentino Sviluppo sta completando. Ma l’operazione permette di raggiungere altri due importanti obiettivi. Anzitutto il mantenimento dei livelli occupazionali previsti dal piano industriale di Arcese Trasporti Spa, vincolando la stessa società a non scendere sotto i 791 posti di lavoro per un periodo di cinque anni. Tale numero di dipendenti permette alla società di rispettare sia il parametro di un occupato ogni 80 mila euro di spesa previsto dagli indirizzi approvati il 18 giugno scorso dalla Giunta provinciale, sia il vincolo di un occupato ogni 50 mila euro di spesa previsto nelle linee guida sull’autotrasporto trasmesse dalla stessa Giunta provinciale. L’intervento di lease-back concluso da Trentino Sviluppo consente inoltre il consolidamento e il rilancio della società e l’investimento di risorse in iniziative volte a rafforzare le attività di filiera nel settore dell’autotrasporto. .  
   
   
TRASPORTO – GRAFICA DEL TRASPORTO IN EUROREGIONE E PROGETTO PILOTA SULL’INCIDENTALITÀ IN VENETO  
 
Venezia, 21 settembre 2009 - Il Dipartimento di Costruzione e Trasporti dell’Università di Padova realizzerà per la Regione una rappresentazione grafica (grafo) della rete stradale del Veneto che consenta l’applicazione dei modelli per la valutazione delle stime di traffico, integrabile con quelle della Carinzia e del Friuli Venezia Giulia; elaborerà inoltre un progetto pilota sull’incidentalità. Lo ha deciso la Giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, nell’ambito del progetto Trim (Trasporto Infrastrutture Monitoraggio), attivato con il Programma Interreg Iv Italia – Austria 2007 – 2013. “Il Trim – ha ricordato Chisso – ha come leader partner il Land Carinzia e come partner l’Unità Complessa Logistica del Veneto, la Direzione Centrale Pianificazione Territoriale Energia Mobilità e Infrastrutture di Trasporto del Friuli Venezia Giulia e la Venice International University. Obiettivo dell’iniziativa è appunto di creare un grafo delle infrastrutture unico, condiviso nell’Euroregione Veneto, Friuli e Carinzia”. E’ prevista la collaborazione delle province venete, dei concessionari autostradali e di Veneto Strade, enti proprietari e gestori di infrastrutture stradali. La rappresentazione grafica si integrerà con altri progetti regionali già in atto, in particolare con il “Sistema Informativo per la rete stradale extraurbana del Veneto – Sirse” per il monitoraggio del traffico, nonché con la cartografia regionale. Il Sirse è stato dapprima progettato e successivamente aggiornato dal Dipartimento Costruzioni e Trasporti dell’Ateneo Patavino, che dunque si occupa ormai da un decennio delle problematiche di monitoraggio del traffico regionale. Con riferimento al progetto pilota sulla sicurezza stradale, il Dipartimento provvederà alla raccolta monitoraggio e armonizzazione dei dati relativi all’incidentalità, alla loro analisi, all’identificazione delle situazioni critiche e alla definizione di possibili misure. .  
   
   
BOLZANO."IMONITRAF!", PROGETTO COMUNITARIO PER RIDURRE IL TRAFFICO NELLE ALPI  
 
 Bolzano, 21 settembre 2009 - Le regioni alpine di quattro paesi europei hanno aderito al progetto comunitario "iMonitraf!", che punta a sviluppare nuove soluzioni per la riduzione del traffico nell´arco alpino. Il via ufficiale al progetto è stato dato il giovedì 17 settembre a Bolzano dall´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer. La Provincia di Bolzano partecipa a "iMonitraf" tramite la Ripartizione Urbanistica, che potrà sfruttare anche il know-how messo a disposizione dall´Eurac, mentre gli altri partner del progetto sono la Valle d´Aosta, il Piemonte, il Friuli-venezia Giulia, il Tirolo del Nord, la regione francese Rhône-alpes e i cantoni svizzeri Ticino, Uri, Zugo e Lucerna. "Tutti questi territori - ha sottolineato l´assessore Laimer - si trovano lungo i cinque grandi corridoi di attraversamento delle Alpi: dal Frejus al Monte Bianco, dal San Gottardo al Brennero, sino a Tarvisio. Da qui passano i due terzi del traffico di transito lungo l´arco alpino, pari a 81,4 milioni di tonnellate di merci ogni anno". L´obiettivo del programma comunitario è quello di elaborare strategie comune, tra le regioni partecipanti, per una strutturazione sostenibile dei trasporti di persone e merci avvalendosi di un monitoraggio ed una valutazione costanti dei dati ambientali e sul traffico. "Misure innovative e modelli da prendere come esempi positivi - ha proseguito Michl Laimer - saranno queste le strade da seguire per ridurre le conseguenze negative del traffico sull´ambiente e sulla salute senza però frenare lo sviluppo economico delle regioni coinvolte". Sino ad oggi le Regioni si sono limitate a regolamentare la materia con decisioni proprie, valide esclusivamente sul territorio di competenza, spezzettando dunque gli effetti positivi che provvedimenti di più ampia portata avrebbero potuto avere su tutti i corridoi di attraversamento dell´arco alpino. "Il nostro impegno - ha spiegato l´assessore provinciale all´ambiente - è quello di incentivare lo sviluppo di nuove strumenti di regolazione e gestione del traffico in grado di favorire lo spostamento dalla gomma alla rotaia. Ma non solo: "iMonitraf" dovrà essere il primo esempio concreto di una "borsa dei transiti", e dovrà porre le basi per una rete d´azione politica capace di farsi sentire a livello nazionale ed europeo". Il progetto "iMonitraf", nato nell´ambito del programma Interreg Iv-b Alpine-space avrà validità triennale, e sarà sostenuto finanziariamente dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e dai singoli stati che garantiranno un contributo complessivo di 1,7 milioni di euro. .  
   
   
EICMA, FORMIGONI: ENTRO 10 GIORNI NUOVI INCENTIVI PER BICI GIA´ DEFINITO INTERVENTO DI 5 MILIONI PER PISTE CICLABILI  
 
Milano, 21 settembre 2009 - "Entro dieci giorni Regione Lombardia sarà in grado di presentare i propri incentivi, che si sommeranno a quelli statali. Una facilitazione in più per i lombardi che intendono acquistare una bicicletta". Lo ha annunciato il 18 settembre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo all´inaugurazione di Eicma 2009, l´esposizione internazionale del ciclo giunta alla 67° edizione, alla presenza del ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Abbiamo iniziato l´anno scorso - ha aggiunto il presidente - esaurendo i fondi in pochi mesi. Attuando questa politica di sostegno abbiamo potuto cogliere le diverse esigenze dei cittadini: quest´anno vogliamo andare incontro agli anziani". Formigoni ha ricordato che è già stato definito uno stanziamento di 5 milioni di euro per le piste ciclabili, "complemento indispensabile per incentivare l´uso delle due ruote" - ha sottolineato il presidente - destinato ai Comuni, che faranno la loro parte". Formigoni ha quindi ringraziato Eicma per aver rilanciato la "mitica manifestazione della Sei Giorni" e ha fatto gli auguri da appassionato alla squadre nazionali che saranno impegnate nel Mondiale su strada in programma settimana prossima a Mendrisio. "E chissà - ha concluso il presidente lombardo - che non si possa pensare a un nuovo palazzo dello sport espressamente dedicato alle manifestazioni ciclistiche. Ci stiamo lavorando, vi terremo informati". .  
   
   
IN ARRIVO LE NUOVE BARRIERE ANAS “SALVA MOTOCICLISTI” IL DISPOSITIVO PERMETTE ANCHE UN RISPARMIO COMPLESSIVO RISPETTO A QUELLI ATTUALMENTE DISPONIBILI SUL MERCATO  
 
Roma, 21 settembre 2009 - L’anas, attraverso il sito www. Stradeanas. It e la rivista specializzata “Le strade”, ha annunciato l’avvio della nuova barriera di protezione stradale “Anas H2 Bordo Laterale–sm”, in cui Sm sta per “salva motociclisti”, che potrà essere fabbricata da tutti i costruttori che abbiano le attrezzature certificate in Qualità En Iso 9001 o 9002. La progettazione della nuova barriera è stata eseguita dal Centro Sperimentale di Cesano dell’Unità Ricerca ed Innovazione dell’Anas, diretto dall’ingegner Eleonora Cesolini, e tutte le prove di crash test tradizionali Tb11 e Tb51 (autovetture e autobus), oltre a quelle sui manichini motociclisti, sono state eseguite nella pista Aisico di Anagni, certificata Iso 17025. Soddisfatto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci per l’importante traguardo raggiunto: “Insieme allo sforzo prodotto per migliorare la disponibilità di infrastrutture nazionali, l’Anas - attraverso le sue strutture di ricerca ed innovazione - ha posto l’accento sul miglioramento della gestione della rete esistente, individuando criteri, azioni e attrezzature specializzate ispirate alla più avanzata tecnologia stradale, a servizio del miglioramento della sicurezza attiva e passiva delle strade esistenti. Per primi in Italia abbiamo pensato anche ai motociclisti nella progettazione di un dispositivo di sicurezza, in modo da contribuire a ridurre la mortalità degli incidenti per questa categoria di utenti. L’installazione delle nuove barriere potrà avvenire progressivamente sulla nostra rete”. Il nuovo approccio usato dall’Anas per una barriera più sicura e legata al contesto stradale, è rappresentato da un controllo nelle prove di crash test, oltre a quelli prescritti dalle norme vigenti, anche su manichini antropomorfi dotati di sensori per la protezione dei motociclisti, che negli ultimi anni hanno registrato un aumento di feriti e morti dovuti all’urto sulle barriere tradizionali in acciaio. Inoltre, si è pensato al contenimento dello spostamento che la barriera subisce in seguito all’urto, per ridurre lo spazio necessario al suo funzionamento. Le barriere di sicurezza attualmente disponibili sul mercato, infatti, richiedono uno spazio a margine della carreggiata costoso o non sempre disponibile, come nel caso delle strade non ammodernate, che può costituire il presupposto per protezioni inadatte ad urti al di sopra di una certa velocità. A questo aspetto si aggiunga una differenziazione per la sicurezza totale di tutti gli utenti della strada; si pensi, ad esempio, agli effetti di barriere a paletti separati sui motociclisti. Le nuove barriere “salva motociclisti” comportano maggiori quantità di acciaio e quindi maggiori costi, che allo stesso tempo vengono ridotti, in termini complessivi, dal minor spostamento durante l’urto, che consente la riduzione dello spazio necessario per il funzionamento della barriera stessa. Per l’ente gestore della strada, quindi, il costo globale ha un valore tale che la maggior sicurezza si ottiene oggi con costi minori rispetto a quelli delle soluzioni attualmente in uso. Un’ulteriore e sostanziale riduzione dei costi effettivi si ottiene, infine, con un’altra caratteristica innovativa della nuova barriera dell’Anas, che permette l’omogeneizzazione dei distanziatori nelle diverse classi di resistenza delle barriere, in modo che i pezzi di ricambio siano tutti uguali. Questa prerogativa fondamentale delle nuove barriere di sicurezza dell’Anas è in corso di brevetto ed è quella che ha richiesto il maggior sforzo creativo. Consiste in un distanziatore composito i cui elementi principali di resistenza sono un cerchio in nastro di acciaio sagomato “a testa di gatto”. .  
   
   
VIABILITA’. LIBERATE RISORSE PER PIANO STRAORDINARIO MESSA IN SICUREZZA AUTOSTRADE MESSINA – CATANIA E MESSINA - PALERMO  
 
 Palermo, 21 settembre 2009 - Diciotto milioni e 850 mila euro. A tanto ammontano le risorse liberate da precedenti finanziamenti di agenda 2000-2006 che potranno essere destinate ad un nuovo piano straordinario di messa in sicurezza delle autostrade Messina – Palermo e Messina – Catania. Su proposta del Dipartimento regionale dei lavori Pubblici l’assessore Nino Beninati ha firmato il nuovo piano di interventi che dovrà adesso essere formalmente approvato dalla Giunta di Governo per il trasferimento al Cas delle risorse vincolate al miglioramento della viabilità autostradale delle A 20 ed A 18. Le risorse che la regione assegnerà al Cas andranno ad aggiungersi a quelle proprie del Consorzio Autostrade pari al 35% degli importi incassati attraverso i pedaggi che devono essere destinati alla manutenzione ed alla messa in sicurezza. Con le somme derivanti dalle due linee di finanziamento sarà possibile la manutenzione dello svincolo di Brolo, l’adeguamento, ammodernamento ed integrazione dei sistemi di sicurezza stradale e delle barriere longitudinali della Messina – Palermo e della Messina – Catania, la riqualificazione ed ammodernamento della segnaletica delle due autostrade, la risistemazione ed ammodernamento della barriere di sicurezza dei viadotti S. Corrado e Ritiro sulla A 20 e la sostituzione, ove necessaria, degli impianti di esazione ai caselli della A 18. “Si tratta – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici nino Beninati - di interventi mirati al miglioramento della sicurezza stradale e della viabilità di due delle tre principali autostrade siciliane attualmente in esercizio. Al tempo stesso si tratta di un modo per impiegare celermente e proficuamente le risorse liberate da precedenti opere”. “Gli interventi resi possibili da questo finanziamento – continua Beninati - potranno essere avviati in tempi brevi, senza attendere l’assegnazione delle risorse provenienti dai Fas che verranno utilizzate per altre importanti e più ampie opere di ammodernamento della nostra rete stradale”. “La Regione – conclude l’Assessore ai Lavori Pubblici - vigilerà sull’attuazione di questi come di altri lavori anche attraverso una task force che costituiremo presso l’Ispettorato dei Lavori Pubblici allo scopo di monitorare grandi opere ed opere strategiche ed importanti per la Sicilia per garantirne la correttezza e la celerità d’esecuzione” .  
   
   
VARIANTE TREMEZZINA,CATTANEO:SARA´IN LOTTO UNICO  
 
Milano, 21 settembre 2009 - La "Tremezzina" si farà. Non più in due lotti, come previsto in precedenza, ma in un unico tratto tra Colonno e Griante, in provincia di Como. La decisione è stata sancita il 18 settembre con la firma di uno schema di atto aggiuntivo alla convenzione sottoscritta il 30 luglio del 2007. Alla sottoscrizione per la variante del progetto preliminare della variante alla "Tremezzina", sulla Ss n. 340 "Regina, avvenuta oggi a Palazzo Pirelli, erano presenti l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, il vice ministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, il presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni, il presidente della Camera di Commercio di Como, Paolo De Santis, e il capo compartimento di Anas Lombardia, Claudio De Lorenzo. "Con questo progetto vogliamo risolvere la difficile situazione della mobilità di uno dei punti più critici della sponda occidentale del lago di Como", ha spiegato l´assessore Cattaneo. "Malgrado la realizzazione in un unico lotto, i costi saranno comunque elevati, considerando la particolarità dell´opera: serviranno infatti oltre 200 milioni di euro per la realizzazione dei 9 chilometri del percorso, che si snoda quasi completamente in galleria". L´atto aggiuntivo stabilisce la realizzazione di un unico lotto tra Colonno e Griante, accogliendo l´intento unanime di tutte le amministrazioni locali. Il precedente progetto dei due lotti - da Colonno a Ossuccio e da Lenno a Griante - ha infatti evidenziato un notevole aumento dei costi dovuto alle complessità tecniche di realizzazione, senza peraltro risolvere il problema di viabilità più importante, rappresentato dall´attraversamento di Tremezzo. Il costo del progetto preliminare è carico della Provincia di Como, che vi ha stanziato 400. 000 euro. Regione Lombardia ha confermato il proprio impegno a collaborare con Anas (stazione appaltante) e Provincia di Como (progettista) per risolvere problematiche di interesse comune. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, entro il 2010 è prevista la conclusione del progetto preliminare, l´apertura del cantiere avverrà nel 2012 e l´apertura al traffico nel 2015. .  
   
   
RATIFICATO ACCORDO DI PROGRAMMA PER ROTATORIA A GALLIERA VENETA  
 
Venezia, 21 settembre 2009 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha ratificato l’accordo di programma per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra la Strada Regionale n. 53 “Postumia” e la Strada Provinciale n. 24 “Strada degli alberi”, nel Comune padovano di Galliera Veneta. L’intesa era stata firmata nell’aprile scorso tra Regione, Comune, Provincia di Padova e Società Veneto Strade S. P. A. “L’accordo in questione – ha spiegato Chisso – ha definito le modalità di finanziamento, progettazione, realizzazione e gestione dell’opera di cui trattasi. L’intervento ha un costo stimato di un milione 100 mila euro, dei quali 750 mila euro saranno finanziati dalla Regione nell’ambito delle risorse per la manutenzione straordinaria. La Provincia di Padova, dal canto suo, interverrà con 150 mila euro mentre il Comune di Galliera concorrerà con 210 mila euro”. In base all’accordo, Il Comune provvederà inoltre ad approvare, sotto il profilo tecnico, i livelli progettuali sviluppati da Veneto Strade; avvierà le procedure per l’acquisizione delle aree e degli immobili; provvederà alla manutenzione e gestione dell’impianto di illuminazione. Il finanziamento Comunale avverrà con la messa a disposizione delle aree necessarie all’intervento. “Nella zona di Galliera – ha aggiunto Chisso – i flussi di traffico che transitano sulla S. R. 53 raggiungono valori assai elevati e influiscono pesantemente sulla regolarità del traffico con la locale interconnessa. In particolare, l’attuale l’intersezione a raso tra la “Postumia” e la “Strada degli alberi” crea condizioni di pericolosità per la circolazione che canno eliminate in tempi brevi”. .  
   
   
TAV, BRESSO E SAITTA CONFERMANO LA PIENA FIDUCIA DI REGIONE PIEMONTE E PROVINCIA ALL´OSSERVATORIO E AL SUO PRESIDENTE DAL GOVERNO RASSICURAZIONI NON SUFFICIENTI  
 
Torino, 21 settembre 2009 - Si è svolto il 16 settembre sera un incontro tra la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, accompagnata dall’assessore ai trasporti e infrastrutture, Daniele Borioli, il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-lione, Mario Virano. “Come affermato più volte, anche in questi giorni, Regione e Provincia confermano piena fiducia all’Osservatorio e al suo Presidente – spiegano Bresso e Saitta - Offrire garanzie al territorio, non spetta né all’Osservatorio e neppure al suo Presidente, ma al Governo di concerto con la Regione, per quanto riguarda l’accordo sul ‘nodo di Torino’ (impegno da 300 milioni, 200 Stato+100 Regione, ndr), e con la Provincia per quanto riguarda il Piano strategico per lo sviluppo della valle di Susa. In questo senso abbiamo già ricevuto rassicurazioni che, però, non sono sufficienti. Nei prossimi giorni intensificheremo l’azione di pressione politica sul Governo. Ribadiamo che a breve convocheremo un incontro con gli enti locali per illustrare questa azione”. Proseguono Bresso e Saitta: “E’ assolutamente indispensabile che il lavoro dell’Osservatorio continui nei tempi concordati e che si affronti il tema della valutazione del piano dei sondaggi, del progetto definitivo della tunnel geognostico della Maddalena, successivamente la definizione del tracciato finale nei tempi necessari per arrivare alla progettazione dell’opera entro i termini stabiliti, ovvero maggio del prossimo anno”. .  
   
   
IN VENETO SOCIETÀ MISTE REGIONE TRENITALIA PER TRASPORTO PASSEGGERI E MERCI – ALTA CAPACITÀ FINO A TRIESTE – GALAN: ECCO IL FEDERALISMO FERROVIARIO  
 
Venezia, 21 settembre 2008 - Dopo il federalismo stradale, ecco quello ferroviario. Il Veneto pone infatti le basi per una gestione regionale del trasporto su rotaia sia dei passeggeri sia, apripista a livello nazionale, per le merci, tramite società miste. E a partire per prima sarà la società per le merci. Ma per il futuro ferroviario del Nord Est Ferrovie dello Stato s. P. A. Si impegna al completamento dell’asse ferroviario Alta Capacità/alta Velocità da Milano a Trieste, nell’ambito delle risorse programmate nella seduta del Cipe di agosto. Sono questi gli obiettivi strategici principali contenuti nel protocollo d’intesa sottoscritto il 18 settembre a Palazzo Balbi dal presidente della Regione Giancarlo Galan e dall’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato S. P. A. Mauro Moretti, presente tra gli altri l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, tessitore dell’intesa. “Abbiamo trasformato in vera autonomia regionale, reale e non predicata, una evenienza – ha affermato Galan – che a prima vista sembrava addirittura lesiva del nostro potere di autogoverno”. L’accordo nasce infatti come “conseguenza” della norma nazionale che, nel mettere a disposizione di Trenitalia risorse per i servizi regionali, ha imposto di fatto la società ferroviaria nazionale come gestore senza gara: per usufruire dei finanziamenti era infatti indispensabile dare continuità ai contratti di servizio esistenti. “Noi siamo andati molto oltre la mera accettazione di una continuità – ha ribadito il presidente del Veneto – e per superare le ragnatele in cui si articola il sistema ferroviario italiano siamo andati direttamente al vertice, mettendo in discussione non solo la questione dei contratti di servizio, ma l’intera partita del trasporto su ferro, sul quale intendiamo premere l’acceleratore per dare un servizio di qualità all’altezza delle esigenze di una regione come il Veneto e per un effettivo riequilibrio con le altre modalità di trasporto e in particolare con quello su gomma”. Il Protocollo d’Intesa stabilisce l’impegno di Fs, “nell’ambito dei Contratti di Programma con il Governo, a considerare prioritario il completamento dell’asse ferroviario interessato dal Corridoio 5 e in particolare la realizzazione delle tratte Milano – Padova e Venezia – Trieste”. Per potenziare e razionalizzare l’offerta ferroviaria, Regione Veneto e Ferrovie dello Stato perseguiranno inoltre l’obiettivo di “costituire società regionali sia per il trasporto dei passeggeri che delle merci, che vedano la partecipazione delle controllate Trenitalia e Sistemi Territoriali”. Oltre a questo, il Veneto incassa anche una serie di ammodernamenti infrastrutturali diffusi, per un investimento previsto di circa 30 milioni di euro, che permetteranno minori tempi di percorrenza e maggiore puntualità. Tra questi figurano, ad esempio, il quarto binario a San Bonifacio, un binario di interscambio a Noale e altri sulla Bassano – Maerne, modifiche agli ingressi e alle uscite dalle stazioni che permettono di passare da una velocità di 30 ad una di 60 km/ora per tre chilometri. Trenitalia metterà inoltre a disposizione almeno 139 milioni per la messa in esercizio di 6 treni a doppio piano, 10 convogli con 8 carrozze e interventi di rifacimento su 320 vagoni. A tale materiale si aggiungeranno i 23 convogli acquistati dalla Regione con 200 milioni di euro tramite gara affidata a Sistemi Territoriali. “Questa dotazione – ha sottolineato Chisso – ci mette in grado di affrontare da subito anche la scommessa, che vogliamo vincente, del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale”. E non è finita, perché nell’ambito dell’accordo di programma è prevista anche un’intesa Regione – Rete Ferroviaria Italiana per dare in uso agli enti locali gli oltre cento edifici non più utilizzati per il servizio ferroviario, quali stazioni disabilitate e altri spazi, sottraendoli all’abbandono e ai rischi di vandalismo e consegnandoli alle comunità. “Il comodato d’uso – ha detto Moretti – avrà il costo simbolico di un euro per vent’anni”. Galan si è detto disponibile a raddoppiare a due euro l’entità della somma… Naturalmente è previsto anche di arrivare al più presto al nuovo Contratto di Servizio per il Lotto 1, di durata di sei anni con possibilità di proroga per altri sei. Alla scadenza a fine 2011 dell’attuale contratto del Lotto 2 (quello assegnato tramite gara), questo verrà ricompreso nell’ambito del Contratto di Servizio Lotto 1. “Quanto ai contenuti – ha anticipato Chisso – noi abbiamo soprattutto puntato a garantire risposte di qualità agli utenti, che meritano un servizio diverso e migliore di quello attuale, spuntando tra l’altro condizioni e standard più favorevoli di quelli della Lombardia”. Il nuovo contratto, dunque, punterà all’individuazione e al rispetto di limiti più elevati di puntualità, pulizia, affollamento. E sulla ricerca della qualità ha insistito anche Moretti, a partire dalla puntualità e comprendendo pulizia, confort e informazione, oltre all’integrazione dei servizi. Moretti ha annunciato nell’occasione l’implementazione di treni veloci a partire dal 14 dicembre prossimi da Verona e da Venezia a Roma con un nuovo “Freccia d’Argento”, che potrà integrarsi con il servizio aeroportuale in funzione non solo business ma anche turistica: “quello Venezia – Firenze – Roma – ha sottolineato – è un percorso turistico tra i più belli al mondo”. L’ad di Ferrovie dello Stato si è anche sbilanciato su una presentazione in anteprima a Venezia del nuovo treno. “Con il Veneto abbiamo sempre avuto un rapporto ottimo – ha confermato – e mentre siamo impegnati fortemente ad assicurare qualità al servizio regionale, abbiamo subito accolto la proposta regionale del comodato d’uso delle stazioni disabilitate, che dà nuove prospettive ad edifici che rischiano l’abbandono: “penso che potrebbero diventare concentrazione di servizi, potendo essere utilizzati anche come sedi di asili nido per i viaggiatori pendolari”. In base all’accordo di oggi, entro ottobre saranno elaborate e sottoscritte le linee guida per il Contratto di Servizio a Catalogo del Lotto 1, che sarà definito entro novembre. Entro il 15 ottobre saranno definiti i documenti circa gli investimenti e l’affidamento delle stazioni ai Comuni. Quanto alle società miste, Trenitalia – Sistemi Territoriali – queste saranno definite entro il 30 giugno prossimo quella per le merci ed entro il 2010 quella passeggeri. Trenitalia è infine impegnata, qualora sottoscrivesse contratti di servizio con altre Regioni che prospettassero soluzioni oggettivamente migliorative, ad adeguarne conseguentemente il contratto con il Veneto alle soluzioni più convenienti. .  
   
   
TRENI LOURDES,CATTANEO:TRENITALIA MOTIVI RITARDO L´ASSESSORE REGIONALE SCRIVE ALL´AD VINCENZO SOPRANO  
 
Milano, 21 settembre 2009 - "Come avrà sicuramente saputo, ieri ( 17 settembre) nella stazione di San Cristoforo a Milano è accaduto un fatto molto spiacevole che ha coinvolto 2. 329 persone, di cui 410 ammalati". Inizia così la lettera che l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha scritto oggi a Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, per chiedere spiegazioni sulla vicenda che ha visto coinvolti oltre duemila persone. "Due dei tre convogli dell´Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes (Oftal), prenotati e pagati a Trenitalia per effettuare il quarto viaggio stagionale verso la meta religiosa francese", ricorda l´assessore Cattaneo, "sono giunti sui binari programmati per la partenza con due ore di ritardo, mettendo in forte difficoltà gli organizzatori che hanno lamentato la mancanza di informazioni e soprattutto costringendo gli ammalati a un´attesa fuori luogo e poco rispettosa della loro condizione". "La gravità di questo increscioso episodio - evidenzia l´assessore - esige che vengano chiarite le cause che lo hanno generato. A tal proposito le chiedo che possa essere fornito alle persone, all´organizzazione che hanno subito le conseguenze e ad anche a me il quadro completo dell´accaduto, nella speranza che tali spiacevoli situazioni non tornino a verificarsi". .  
   
   
ROMA, CAMPIDOGLIO: INSERIRE LA METRO D FRA LE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE  
 
 Roma, 21 settembre 2009 - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato al ministro per le Infrastrutture, senatore Altero Matteoli, e al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, la richiesta di inserire la Linea D della metropolitana di Roma all’interno del Programma delle Infrastrutture strategiche. L’inserimento della Metro D fra le Infrastrutture strategiche consentirebbe, in maniera analoga a quanto avvenuto già per la Linea C, di poter seguire iter e procedure semplificate e più veloci per la costruzione di questa importante opera. Il progetto preliminare è stato già approvato dal sindaco Alemanno a maggio di quest’anno ed è la base della seconda fase di gara avviata con la pubblicazione del bando di concessione della Linea D pubblicato l’8 agosto scorso dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per un investimento totale di 3 miliardi e 200 milioni di euro. Le caratteristiche strutturali e funzionali di tale Linea rendono la stessa un progetto unico al mondo: il progetto prevede uno sviluppo per 20 km circa, per 22 stazioni, attraverso i quali sarà possibile collegare la città storica con i quartieri Talenti, Montesacro e Salario a nord, e con i quartieri di Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed Eur a sud, chiudendo finalmente la maglia dei collegamenti metropolitani e permettendo di servire il centro storico e di consentire l’interscambio con i servizi ferroviari. Per avere un’idea dell’importanza dell’opera per la risoluzione del traffico cittadino basti solo pensare che la capacità di trasporto della Linea D nell’ora di punta sarà di oltre 20. 000 passeggeri/ora con una frequenza di passaggio di circa 90 secondi. .  
   
   
VIAGGIO INAUGURALE PER I NUOVI TRENI ATR 220 DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA OLTRE 400 MILIONI DI EURO PER LA "CURA DEL FERRO"  
 
Bologna, 22 settembre 2009 – Tre convogli fanno la spola già da alcune settimane sulla Bologna-portomaggiore. Un quarto entrerà in funzione a metà ottobre, mentre altri quattro saranno pronti per fine dicembre-inizio gennaio, e viaggeranno sulla Bologna Casalecchio-vignola. Sono i nuovi Atr 220 Pesa, per cui “abbiamo fatto una gara a evidenza pubblica in primavera, a marzo-aprile, e i treni sono già qui, funzionanti. Un’operazione straordinaria, di cui c’era assoluta necessità”. Queste le parole dell’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri oggi, durante il viaggio inaugurale dei nuovi treni, acquistati in Polonia da Fer con uno stanziamento di 28 milioni della Regione. Treni che vanno a sostituire materiale rotabile vecchio, obsoleto. “Occorreva fare un salto di qualità per l’Sfm, il Servizio ferroviario metropolitano, dove sono già state inaugurate una ventina di stazioni – ha aggiunto Peri – . Non potevamo andare troppo avanti con le infrastrutture, lasciando indietro i treni. Ora abbiamo un unico ‘soggetto’ ferroviario regionale, la Fer, su cui stiamo investendo: si tratta di oltre 400 milioni di euro, di cui 200 vengono destinati alla rete, altri 200 al rinnovo del materiale rotabile. L’investimento è già in corso, e comincia a rendere”. Intanto si sta per chiudere la gara per l’acquisto di altri 12 elettrotreni: “Questo significa – ha concluso l’assessore – rimodulare e ridefinire la mobilità metropolitana, incentivando l’uso dei mezzi pubblici con nuove stazioni, nuovi treni, punti di interscambio gomma-ferro. Ora tocca al governo rispettare gli impegni per il completamento delle stazioni dell’Sfm”. Gli Atr 220 Di produzione polacca, i treni Pesa Atr 220 funzionano con motori diesel euro 3 dell´azienda tedesca Mann, a basso impatto ambientale. Sono lunghi 55 metri, composti di tre carrozze e hanno una capienza di 154 posti a sedere. Dotati di quattro attacchi per biciclette e di postazioni per viaggiatori disabili, sono climatizzati, per garantire il massimo comfort ai viaggiatori, e hanno vetri studiati per ridurre al massimo i rumori esterni. Le porte, ad apertura elettronica comandata dall´utente, sono temporizzate con un dispositivo antischiacciamento. .  
   
   
NAUTICA, UNIONE CON SARDEGNA, CORSICA, TOSCANA E COSTA AZZURRA PER DISTRETTO ALTO TIRRENICO MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE CONVEGNO EUROPEO A LOANO  
 
Loano, 21 Settembre 2009 - C´è la nascita di un Distretto Alto Tirrenico nell´agenda dei prossimi mesi delle Regioni Liguria, Sardegna, Corsica, Toscana e Costa Azzurra grazie all´innovazione e alla tecnologia che sempre di più interessano il mondo della nautica da diporto e i porticcioli. Se ne parlerà mercoledì 23 settembre 2009, al Loano 2 Village, nel convegno "Nautica, Porticcioli, Porte, Portali. Per il turismo tra innovazione e tecnologia. Verso un distretto Alto Tirrenico", promosso dalla Regione Liguria con gli altri partner nell´ambito dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Nel corso della giornata di lavori, istituzioni, docenti universitari dell´ Università di Pisa e della Bocconi, esperti e istituzioni della Corsica e della Costa Azzurra presenteranno le potenzialità del sistema nautico dell´Alto Tirreno. Interverranno, fra gli altri, i sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il presidente del Distretto Nautica Tigullio Cesare Sangermani, Lorenzo Forcieri, presidente Distretto delle Tecnologie del Mare della Spezia, l´advisor dei progetti istituzionali di Ucina Roberto Neglia, il direttore dell´agenzia di Promozione Turistica "In Liguria "Angelo Berlangieri, il direttore di Arpal Bruno Soracco, il presidente del Distretto Nautica Viareggio Antonio Marino, l´assessore all´Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale della Regione Liguria Carlo Ruggeri. .  
   
   
VENEZIA. VISITA DEL MINISTRO MATTEOLI AI CANTIERI DEL MOSE  
 
Venezia, 21 settembre 2009 - Il Mose, il sistema per la difesa di Venezia dalle acque alte, è un’opera di ingegneria unica al mondo. E’ stato realizzato quasi al 60%, mentre per le attività di salvaguardia della laguna e della città affidate al Consorzio Venezia Nuova si è ormai all’80%. Lo ha fatto rilevare il presidente del Magistrato alle Acque Patrizio Cuccioletta in occasione della visita in elicottero ai cantieri del Mose del Ministro alle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, effettuata il 17 settembre insieme al presidente della Regione Giancarlo Galan. Al termine del sopralluogo all’Arsenale, che sarà la sede della gestione operativa del Mose, ad accogliere il ministro c’erano, tra gli altri, anche l’assessore regionale Renato Chisso, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati e l’assessore della Provincia di Venezia Paolo Dalla Vecchia. Mazzacurati ha sottolineato che i lavori del Mose sono stati possibili grazie al massiccio finanziamento da parte dello Stato. Anche per il presidente Galan si tratta della “più straordinaria realizzazione di ingegneria idraulica al mondo”, ma il Veneto - ha aggiunto - può essere orgoglioso anche di altre opere portate a termine in questi quindici anni: a poca distanza dal Mose ci sono il Passante di Mestre e l’Ospedale dell’Angelo, concluso in tempi record. Qualche chilometro più in là c’è, in Polesine, l’unico rigassificatore costruito in Italia degli undici previsti. “Il Veneto quanto a realizzazioni – ha detto Galan – è una regione unica in Italia e forse anche in Europa”. Tornando al Mose e alla sua gestione, il presidente della Regione ha detto che “ora non è più un problema dei politici, ma dei tecnici. Il problema dei politici è invece mettere in cantiere una nuova legge speciale per Venezia adeguata ai tempi”. Per Galan è stupefacente che nel 2009 ci siano ancora a Porto Marghera, nella laguna di Venezia, depositi di prodotti petroliferi o produzioni chimiche come quella del cloro. Per affrontare questi ed altri temi importanti, Galan ha concluso auspicando che possa continuare nel Veneto una “politica di alto lignaggio”. Da parte sua il ministro Matteoli ha messo l’accento sull’importanza del rapporto istituzionale con la Regione per la realizzazione delle opere. Il sopralluogo – ha detto il ministro – ha confermato che il Mose è un’opera di alta ingegneria che non ha precedenti al mondo. Il costo complessivo sarà di oltre 4600 milioni di euro, di cui più di 3200 già stanziati e 2710 impegnati. Rispondendo infine al sindaco Cacciari circa l’esigenza di finanziare anche gli indispensabili interventi di manutenzione ordinaria per Venezia, Matteoli ha assicurato l’attenzione del governo per trovare le risorse necessarie. .  
   
   
PUGLIA, TRAFFICO DI RIFIUTI: FONDAMENTALI ACCORDI CON GLI ISTITUTI DI RICERCA  
 
Bari, 21 settembre 2009 - L´assessore all´Ecologia, Onofrio Introna, ha partecipato il 18 settembre ai lavori del convegno organizzato dalla direzione regionale dell´Agenzia delle Dogane sull´attività di contrasto al traffico illecito dei rifiuti. "E´ la collocazione geografica della Puglia - ha spiegato Introna - che con la sua articolata portualità costituisce un punto di criticità per i traffici transfrontalieri di rifiuti". L´aumento delle segnalazioni di reato in materia di rifiuti, secondo l´assessore "è dovuto al maggior numero di controlli dopo i numerosi accordi e protocolli d´intesa con le forze dell´ordine, l´Arpa e il Cnr. “Solo lo scorso febbraio-ha detto ancora Introna- abbiamo firmato un protocollo d´intesa con i Carabinieri, la Guardia di finanza e l´Arpa sullo smaltimento abusivo di rifiuti. Per i traffici transfrontalieri, c´è un apposito protocollo con l´Albania. Sui traffici transfrontalieri, ad esempio, fino a tre anni fa non c´erano dati, oggi il fenomeno fa risultare la Puglia al secondo posto in Italia, non perché il fenomeno abbia subito incrementi ma unicamente perché i controlli sono divenuti più efficaci. Ed i controlli hanno bisogno di basi scientifiche molto importanti e per questo l´accordo con gli istituti di ricerca sono fondamentali". .