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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
SCOPERTO IL MECCANISMO DI FORMAZIONE DEL TESSUTO CUTANEO: SPERANZE PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO  
 
 Bruxelles, 21 settembre 2009 - Scienziati in Italia hanno scoperto due proteine che controllano la formazione delle cellule cutanee dalle cellule staminali depositate alla base della cute. La scoperta rappresenta una speranza per la lotta contro una serie di tumori epiteliali. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature Cell Biology, è stato supportato da diversi progetti finanziati nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. Insieme ai suoi colleghi del Ciemat (Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnologicas) in Spagna, il dott. Claus Nerlov dell´Embl (European Molecular Biology Laboratory) e la sua squadra di Monterotondo, in Italia, hanno studiato una famiglia di proteine chiamate C/ebp (Ccaat-enhancer-binding proteins), la cui funzione regolatoria in meccanismi simili presenti in altri tipi di cellule staminali era già conosciuta. I ricercatori hanno scoperto che cancellando i geni corrispondenti negli embrioni di topo, erano due le proteine di questa famiglia a provocare la differenziazione da cellule staminali multipotenti in cellule cutanee: C/ebp alfa e beta. "I topi che non possedevano la C/ebp alfa o beta, avevano la pelle tesa e lucida, che non riusciva a trattenere l´acqua all´interno del loro corpo," ha spiegato il dott. Claus Nerlov. "Non presentavano molte delle proteine che rendono la pelle meccanicamente resistente e impermeabile, e poco dopo la nascita morivano a causa di disidratazione. Eppure, la presenza di soltanto una di queste proteine era sufficiente per prevenire questa malformazione. Questa ridondanza inaspettata potrebbe essere causata da diversi meccanismi, ipotizzano i ricercatori. Ad esempio, potrebbe aggiungere un passaggio al controllo della proliferazione cellulare, per contribuire ad evitare problemi come il cancro. D´altro canto, potrebbe indicare che le due proteine hanno funzioni diverse in altre situazioni. E cosa più importante - tuttavia - una migliore conoscenza di queste proteine e del loro ruolo determinante nel quando e come le cellule staminali epiteliali si trasformano in cute, costituisce un progresso nel trattamento dei tumori epiteliali, tra cui non ci sono soltanto quelli della pelle, ma anche il cancro del seno e della bocca. La caratteristica comune in questi tipi di tumori è rappresentata dal fatto che presentano l´attivazione di geni che normalmente sarebbero espressi soltanto nelle cellule staminali embrioniche. Questo aspetto aiuta probabilmente le cellule maligne a moltiplicarsi all´infinito. "Questa è una scoperta molto importante", sottolinea il dott. Nerlov. "Apre una quantità di nuovi campi, perché riusciamo a vedere come queste proteine controllano virtualmente ogni altra molecola implicata nella regolazione della differenziazione cellulare. Sembra costituire una parte centrale del puzzle di come la nostra pelle viene formata e mantenuta durante tutta la vita. " Oltre ai finanziamenti nazionali, questa ricerca è stata sostenuta dalla Commissione europea attraverso i progetti Eurostemcell ("European consortium for stem cell research") e Eurocsc ("Targeting cancer stem cells for therapy"), e il meccanismo per la mobilità Marie Curie. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature Cell Biology: http://www. Nature. Com/ncb/ Embl Monterotondo: http://www. Embl. It/ Per maggiori informazioni relative alla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html .  
   
   
IL PROGETTO GENOMEL AFFRONTA IL MELANOMA  
 
Bruxelles, 21 settembre 2009 - Ricercatori del progetto Genomel ("Genetic and environmental determinants of melanoma: translation into behavioural change"), finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue con ben 10,45 Mio Eur, stanno studiando i fattori di rischio genetici e ambientali del melanoma. I primi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics. È possibile ottenere risultati proficui in studi del genoma su larga scala quando esiste una solida collaborazione e una valida rete di contatti tra ricercatori di tutto il mondo. Un esempio significativo è il progetto quinquennale Genomel, che terminerà nel 2010. I partner del progetto Genomel stanno cercando di sviluppare una piattaforma europea multidisciplinare avente diversi obiettivi: lo sviluppo di risorse e attività condivise; l´identificazione di nuovi geni che indicano una predisposizione e la comprensione del ruolo di questi geni nei tumori; lo studio dell´interazione genotipo/fenotipo e dell´interazione gene/ambiente per i geni di predisposizione conosciuti, tra gli altri obiettivi. Gli ultimi risultati ottenuti dal progetto mostrano un legame tra il rischio di melanoma e le regioni associate alla pigmentazione della pelle e una nuova regione del genoma. I polimorfismi a singolo nucleotide (single-nucleotide polymorphism o Snp) sono piccole variazioni nella sequenza del nucleotide che costituiscono l´acido deossiribonucleico (Dna) e possono essere collegati a diverse malattie genetiche, secondo quanto sostenuto dal Genomel. I partner del progetto hanno esaminato 4. 336 individui di controllo e 1. 650 pazienti affetti da melanoma e probabile predisposizione genetica sconosciuta (per es. Pazienti con melanoma ereditario, melanoma multiplo o melanoma a meno di 40 anni, che non presentano mutazioni nei geni ereditari del melanoma). I ricercatori hanno poi replicato lo studio su un altro campione (1. 163 pazienti e 903 soggetti di controllo) in modo da dare ulteriore sostegno ai risultati dello studio. Genomel ha identificato 5 loci (sui cromosomi 2, 5, 9, 11 e 16) con Snp genotipizzati o presunti e ha replicato 3 di questi loci. Due di queste regioni - sui cromosomi 11 e 16 - fanno parte dei geni Tyr (tirosinase) e Mc1r (recettore melanocortina-1), che sono collegati alla pigmentazione della pelle, alla comparsa delle lentiggini e alla sensibilità alla luce solare. Studi precedenti avevano identificato questi geni come fattori di rischio. La terza regione è sul cromosoma 9. Secondo i partner, essa rappresenta un nuovo fattore di rischio e dovrebbe essere sottoposta a ulteriori studi. "Le analisi di regressione logistica multipla dei tre loci sui cromosomi 9, 11 e 16 hanno mostrato prove significative che i sei Snp sono legati al rischio di melanoma," hanno scritto gli autori. Solo il cromosoma 5 non ha mostrato alcuna prova di replicazione. Il consorzio Genomel è riuscito a identificare i fattori di rischio di sviluppare melanomi comuni alla popolazione di Europa e Australia. I fattori di rischio della pigmentazione comprendono la pelle chiara, gli occhi azzurri o verdi, i capelli biondi o rossi, la sensibilità al sole o l´incapacità di abbronzarsi. Nonostante la variabilità genetica e le grandi differenze nel livello di esposizione al sole, i ricercatori hanno detto che tutti e tre i loci identificati come aventi variazioni genetiche hanno un effetto simile in tutti i gruppi di popolazione (a seconda del luogo di origine). "Sono necessari ulteriori studi per valutare se i loci caratterizzati da questo studio agiscono principalmente attraverso fenotipi associati al melanoma e/o hanno associazioni indipendenti con il rischio di melanoma," hanno scritto gli autori. Il progetto Genomel è guidato dall´Università di Leeds nel Regno Unito. Tra gli altri partner del progetto ricordiamo l´Institut d´Investigacions Biomèdiques August Pi i Sunyer (Idibaps) in Spagna, il Centro di studio e ricerca biomedica lettone in Lettonia, la Pomeranian Medical University in Polonia, l´Università dello Utah negli Stati Uniti, la Servicexs B. V. Nei Paesi Bassi, il Queensland Institute of Medical Research in Australia, l´Università di Tel Aviv in Israele e l´Istituto Gustave Roussy in Francia. Per maggiori informazioni, visitare: Genomel: http://www. Genomel. Org/ Nature Genetics: http://www. Nature. Com/ng/index. Html .  
   
   
INFLUENZA H1N1. RIUNITA NUOVAMENTE L’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE DEL VENETO. ISTITUITO UN TAVOLO PERMANENTE CON LE SETTE PROVINCE E I PREFETTI  
 
Venezia, 21 settembre 2009 - Si è riunita il 18 settembre mattina nel Centro regionale della protezione civile, a Marghera, Venezia, l’Unità di crisi istituita dalla Regione del Veneto per coordinare le iniziative sulle emergenze di tipo sanitario e che, dal mese di aprile, sta seguendo anche l’evolversi dell’influenza H1n1. Nella seduta odierna, convocata dalla Segreteria regionale Sanità e Sociale e dall’Unità di progetto di protezione civile, è stato deciso di dare vita a un tavolo permanente con le Prefetture del Veneto e con le sette Province che sarà chiamato periodicamente sia per monitorare la situazione sanitaria, sia per studiare le eventuali modalità di intervento, sia per pensare le possibili strategie di comunicazione e di informazione. L’unità di crisi aveva già provveduto all’inizio di settembre a varare un tavolo tecnico con professionisti del mondo della sanità per l’organizzazione ospedaliera, qualora si dovesse far fronte a un alto numero di ricoveri. Nello stesso tempo era stato allestito un gruppo di lavoro con i medici del territorio per mettere nero su bianco le azioni da intraprendere nella fase della diagnosi e della terapia. L’unità di crisi del Veneto ha ribadito, infine, la necessità per tutti di attenersi strettamente alle indicazioni che tempestivamente vengono diffuse a livello nazionale. .  
   
   
SANITÀ, SERVIZI DI RADIOLOGIA E MEDICINA NUCLEARE GARANTITI DA STRUTTURE PUBBLICHE DELLA CAMPANIA. A BREVE RIPARTONO ANCHE CENTRI CONVENZIONATI  
 
Napoli, 21 settembre 2009 - L´assessorato regionale alla Sanità e la Asl Napoli 1 informano che, di tutte le prestazioni erogate dalla specialistica ambulatoriale-laboratorio attraverso centri convenzionati - radiologia, diabetologia, medicina nucleare, Fkt, emodialisi, radioterapia, visite specialistiche - le uniche due branche che hanno superato i tetti di spesa previsti sono la radiologia e la medicina nucleare. Al fine di tutelare pazienti affetti da patologie di particolare gravità, l´erogazione di prestazioni di radioterapia ed emodialisi nei centri convenzionati è comunque assicurata per tutto l´anno in quanto, in sede di programmazione, per queste prestazioni salvavita sono stati assegnati fondi sufficienti a soddisfare il fabbisogno. L´assessorato alla Sanità sta valutando tutte le soluzioni possibili affinché le prestazioni di radiologia e medicina nucleare erogate dalle strutture accreditate possano riprendere già nelle prossime settimane, e comunque entro e non oltre il 1 novembre. Al fine di garantire la continuità dei servizi al cittadino, l´assessorato ha comunque dato disposizioni alle strutture pubbliche territoriali e ospedaliere di potenziare l´attività per soddisfare il fabbisogno assistenziale. Per quanto riguarda lo sforamento dei tetti di spesa, va ricordato che la normativa regionale vigente non consente ai centri convenzionati di aumentare le prestazioni a carico del Ssr oltre il limite del 10% rispetto a quelle effettuate nel corrispondente periodo dell´anno precedente. L´assessorato alla Sanità, già negli scorsi mesi, aveva provveduto a informare i centri interessati sulla necessità di rispettare tali vincoli, invitandoli a spalmare le prestazioni erogate su tutto il periodo previsto dalle convenzioni siglate con le asl. .  
   
   
CREMONA, BRESCIANI: INSIEME PER SANITA´ SEMPRE MIGLIORE  
 
Cremona, 21 settembre 2009 - Si è svolta il 18 settembre a Cremona la sesta tappa (dopo Sondrio, Varese, Lecco, Valle Camonica e Mantova) degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". L´iniziativa, fortemente voluta dall´assessorato alla Sanità di Regione Lombardia e promossa in collaborazione con l´assessorato alla Famiglia e Solidarietà sociale, prevede un ciclo di incontri in forma di workshop nei territori delle quindici Asl della Lombardia durante tutto il 2009. Scopo degli appuntamenti - ai quali partecipano Province, Comuni, Asl, Aziende ospedaliere, strutture socio-sanitarie, operatori sanitari e rappresentanti del volontariato e delle autonomie sociali e funzionali - è "realizzare un incontro - ha spiegato Bresciani - tra tutte le comunità che a vario titolo partecipano alla sanità, capire dal territorio quale è la domanda per il futuro e raccogliere contributi sostenibili per ragionare sulle scelte da compiere, in una logica di concerto e non più di solismo. Siamo qui per tendere un grande orecchio al territorio. L´obiettivo di fondo resta quello di migliorare ulteriormente la qualità del nostro sistema, che ha già tanti elementi positivi". "La nostra attenzione - ha aggiunto Bresciani - è rivolta verso i cambiamenti socio-demografici e socio-economici che interessano i territori. La sanità non è un sistema statico; emergono sempre nuovi bisogni ed esigenze che ci sollecitano a progredire continuamente, così come i miglioramenti tecnologi spingono ad aggiornarsi continuamente". A questo proposito Bresciani ha citato la cronicità, come una delle sfide più importanti del presente e del futuro e il progetto di "portare più medicina sul territorio". L´assessore ha poi passato in rassegna alcune delle realizzazioni raggiunte nell´ultimo periodo: abbattimento dei costi impropri innanzitutto, cioè "più soldi nelle tasche dei cittadini che sono i veri padroni del sistema, oltre che i finanziatori", che ha permesso, oltre ad avere un bilancio in pareggio per sei anni di fila, di ampliare la platea delle esenzioni (che oggi copre il 75% dei cittadini), finanziare studi sugli stati vegetativi, intervenire sulla Sla e sulle malattie rare, mettere risorse sulla telemedicina, ecc. Ma anche più sicurezza ai cittadini con la nascita dell´Azienda Regionale Emergenza Urgenza e lo sviluppo delle tecniche di risk management, ma anche e soprattutto con le attività di screening che sono state messe extra budget, cioè senza limiti di risorse, così come con le nuove regole per l´accreditamento e i maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10% (6,5 mirati e 3,5 random), mentre in molte altre realtà regionali spesso non si arriva al 2%. Altro capitolo toccato da Bresciani il miglior accesso ai servizi, attraverso il sistema Crs e l´abbattimento delle liste d´attesa, con la decisione per le prestazioni "extra budget" di bloccare la libera professione (a pagamento) se non vengono rispettati i tempi stabiliti. Bresciani ha poi illustrato il lavoro che si sta svolgendo a Roma tra Regioni e Governo per il fondo sanitario nazionale. "In Italia - ha detto Bresciani - ci sono quattro Regioni con una sanità almeno accettabile e i conti a posto (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana). La mia proposta è di prendere queste quattro Regioni come esempio per ricavare un costo pro capite che potrebbe rappresentare una prima linea di finanziamento per tutte le Regioni. Una seconda linea potrebbe essere quella che finanzia il debito per le Regioni in rosso, destinata ad azzerarsi in 5 anni, con un calo progressivo del 20% all´anno". Bresciani ha infine spiegato il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca, con lo scopo di creare un "potente sistema di ricerca e sviluppo" coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria. Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma, di cui 24 già attivi. Questa piattaforma di sviluppo tecnologico si è già estesa sia in Italia sia in all´estero, con le alleanze già strette o che saranno sancite nel prossimo futuro. L´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha inviato un messaggio che è stato letto all´inizio dei lavori. Nel corso dell´incontro, Gilberto Compagnoni (direttore generale Asl), Piergiorgio Spaggiari (direttore generale Azienda Ospedaliera di Cremona) e Luigi Ablondi (direttore generale Azienda Ospedaliera di Crema), hanno relazionato sulla situazione sanitaria e socio-sanitaria della provincia di Cremona. Si tratta di una realtà territoriale che comprende 115 Comuni in cui abitano circa 356mila cittadini, è organizzata in 3 Distretti (Cremona, Crema e Casalmaggiore) e può contare su 2 Aziende Ospedaliere Pubbliche multipresidio (Cremona e Crema), 29 Residenze Socio Assistenziali, 19 Centri diurni integrati e 2 Centri diurni Alzheimer, una rete per le cure domiciliari con 43 enti che operano, 12 Centri diurni e 6 Residenze per disabili, oltre ai Consultori familiari e alle strutture che si occupano di dipendenze. Sono intervenuti anche, tra gli altri, Oreste Perri (sindaco di Cremona) e Massimiliano Salini (presidente Provincia di Cremona). .  
   
   
IDV-CITT FVG: COLUSSI, UN FLOP LA REGOLARIZZAZIONE DELLE BADANTI IN FRANCIA SONO STATE CREATE DELLE AGENZIE SOCIALI DIFFUSE SUL TERRITORIO DI AIUTO CONCRETO ALLA FAMIGLIE.  
 
Trieste, 21 settembre 2009 - "La sanatoria per le badanti e le colf si sta rivelando un vero flop. E questo perché la nuova normativa è un pasticcio: confusa, contraddittoria, è difficile da interpretare e mal pubblicizzata". E questo è il commento di Piero Colussi, consigliere regionale di Idv-citt nonché primo firmatario nella Giunta Illy della legge regionale sulle badanti. "Il flop era prevedibile - spiega - e questa sanatoria (nata non solo per rimediare a una cronica carenza di adeguati interventi di sostegno familiare, ma anche come conseguenza di una pessima legge sulla sicurezza approvata in Parlamento) non porterà da nessuna parte. A riprova ci sono i primi dati: nel Pordenonese, ad esempio, le richieste di regolarizzazione sono solo 258 e le cose non vanno meglio nelle altre province. Niente in confronto alle badanti e alle colf impegnate sul territorio. Una prima lettura di quanto sta accadendo evidenzia almeno due aspetti: da una parte, alcune criticità legate alla procedura di regolarizzazione e alla farraginosità delle pratiche (esclusivo utilizzo di Internet per l´invio dei moduli; 500 euro a fondo perduto che per molti anziani sono un problema; le 20 ore minime settimanali; il tetto dei 20 mila euro richiesti per la regolarizzazione). Dall´altra, prosegue Colussi, la necessità di offrire un sostegno concreto a queste famiglie che - regolarizzando la loro badante - diventano dei datori di lavoro e come tali dovranno preparare la busta paga, i contratti di lavoro, devono avere competenza per quanto riguarda le ferie, i permessi, comportandosi proprio come fa una ditta per i propri dipendenti. Sembra poco? Si tratta di un carico amministrativo impossibile da gestire dalle famiglie e dagli anziani soli che preferiscono continuare a pagare in nero anche a rischio di infrangere la legge. E´ che qui si è fatta la legge, ma non si è pensato alle conseguenze e a creare dei riferimenti o dei supporti per questi nuovi datori di lavoro. Ben diversa è la procedura adottata dalla Francia, dove contemporaneamente hanno creato delle agenzie sociali diffuse sul territorio di aiuto concreto alla famiglie. In Italia tutto questo non è ipotizzabile poiché l´aiuto alle famiglie e agli anziani soli non è contemplato. L´importante, conclude Colussi, è cacciare lo straniero, anche se necessario". . .  
   
   
59 MILIONI DI EURO AGLI ENTI SOCIO ASSISTENZIALI SECONDA ASSEGNAZIONE PROVVISORIA A COMPRENSORI E COMUNI DI TRENTO E ROVERETO  
 
Trento, 21 settembre 2009 - Con una delibera firmata dall´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha disposto oggi l´assegnazione, in via provvisoria, ai Comprensori ed ai Comuni di Trento e di Rovereto quali enti gestori delle funzioni socio-assistenziali delegate, di poco meno di 59 milioni di euro per consentire loro di far fronte agli oneri di gestione. Si tratta della seconda assegnazione provvisoria (la prima, pari a 113. 418. 000 euro circa, era stata erogata nel dicembre scorso), in attesa di disporre dei consuntivi definitivi riferiti al 2008 e che consentirà agli enti - unitamente alle risorse già stanziate in dicembre, a quelle 2009 della Regione per i non autosufficienti (30 milioni), ed a quelle ripartite a luglio di quest´anno con il Fondo Famiglia (1. 600. 000 euro) e tenuto conto degli avanzi di gestione - di far fronte a circa il 95 per cento della spesa netta sostenuta dagli stessi lo scorso anno. .  
   
   
MOSTRA DI PAT EDWARDS “FACE TO FACE”,  
 
Trieste dal 9 settembre al 10 ottobre 2009 Trieste, 21 settembre 2009 - La Galleria La Colomba, in occasione del festival Triestefotografia a cura di Alessio Curto, inaugura un progetto interamente dedicato al ritratto proponendo una selezione di opere di Pat Edwards realizzate appositamente per l´esposizione. La mostra personale, dal titolo “Face to Face”, presenta un nucleo di lavori inediti appartenenti al ciclo "Urban Portraits” ed incentrati sul tema della figura umana, indagata in una prospettiva contemporanea attraverso i nuovi linguaggi della comunicazione visiva. Protagonisti di queste opere sono sconosciuti personaggi catturati dalla strada, dal web o dalle pagine di una rivista, che si cristallizzano in un concentrato di quotidianità contemporanea il cui sofisticato close up ferma le emozioni di un istante. “La casualità è un aspetto affascinante, come lo è la decisione di scegliere di lavorare su un’immagine fortemente voluta piuttosto che su un’altra. Sono interessato all’idea di lavorare su identità anonime, su volti incrociati in una strada di New York o di Berlino. Con lo scatto di un’istantanea queste figure sono colte in un momento inaspettato e le loro espressioni sono spontanee e naturali. In questi ritratti idealizzo le loro personalità, che rimarranno misteriose e al contempo familiari. ” (Pat Edwards) La ricerca visiva incentrata sul cromatismo e sulla purezza della forma conduce a nuove dimensioni nella rappresentazione della figura umana: i volti sono studiati nella loro interiorità, la figura è isolata dallo sfondo, i soggetti sono resi autonomi dal contesto per rivelarne atteggiamenti, espressioni, stati d´animo. "Farai le figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo. " (Leonardo da Vinci). Da un composito procedimento che si svolge su più piani - iconografico, pittorico, fotografico e digitale - scaturisce una personale interpretazione del ritratto contemporaneo. Sono immagini la cui intensità è rafforzata ed amplificata dal raffinato intervento di semplificazione delle forme attuato dall´artista attraverso un lavoro che passa dall’immagine, all’intervento pittorico attraverso l’uso di colori a smalto, alla successiva manipolazione digitale, fino ad arrivare alla realizzazione di opere fotografiche dallo spiccato sapore pittorico che riassumono in sé i molteplici interventi dell’artista. Le immagini segnano un linguaggio visivo in cui l´astrazione non immediatamente percepita si rivela sorprendentemente ad una attenta e ravvicinata osservazione, mettendo in luce nuove prospettive che si sostanziano in profili e forme insospettate ed inattese. Un doppio livello di lettura in cui le immagini rivelano da vicino complessi labirinti cromatici e ricercate forme astratte, per poi dispiegarsi in tutta la forza della loro presenza. La luce, le cromie e i riflessi paiono sviluppare un loro percorso autonomo - opere nell´opera - andando ad incidere sull’immagine complessiva che si materializza nel colore. In un´ottica che antepone alla narrazione lineare della rappresentazione la forza espressiva di singoli "shot", le immagini pittoricamente frammentate di Pat Edwards puntano i riflettori sull´istante, per palesarne gli aspetti più reconditi, in grado di svelare la personalità celata in uno sguardo o in un atteggiamento. L’artista esalta le sfumature di una capigliatura, la luce di uno sguardo, il cromatismo acceso di un vestito. Fa del singolo istante elemento di conoscenza e di introspezione. Dietro il soggetto il panorama svanisce, lo sfondo è cancellato e assorbito da una materia cromatica che si fa più brillante o delicata per esaltare l´intensità di un´espressione o cogliere l´intrigante mistero di un volto. “Questo corpus di opere rimanda ad un confronto - ha affermato l’artista - ad un vis-à-vis tra i ritratti e l’osservatore, in un dialogo interiore che pone la sfera privata in primo piano e allo stesso tempo in relazione con il mondo”. Gli Urban Portraits di Pat Edwards sono un diario per immagini in cui il ritratto è il medium per una indagine sull´identità, espressione della percezione dell’uomo e di un´epoca. Una rappresentazione della società secondo il proprio tempo, la propria cultura e la propria storia. .  
   
   
”DENTRO” MOSTRA COLLETTIVA DI GROUP EXHIBITION BY: DAVID DE BIASIO, ANDREA BOYER, MARICA FASOLI, PAOLO TAGLIAFERRO, MICHELE TARICCO, LUCIANO VENTRONE DAL 12 SETTEMBRE AL 04 OTTOBRE 2009  
 
 San Gimignano (Si), 21 settembre 209 - Nell’evento creato con la mostra collettiva Dentro, presso la Galleria Gagliardi, di San Gimignano (Si) si ritrovano sei artisti che, se pur distanti fra loro per età ed esperienza personale, risultano intimamente legati dalla stessa tenace aspirazione di rappresentare, il più fedelmente possibile, la realtà che li circonda: oggetti, luoghi e persone. Siamo di fronte ad un vero e proprio viaggio dentro la realtà virtuale della tela dipinta e del foglio disegnato, affascinati dalla caparbia ricerca della fedele riproduzione post fotografica del reale. Le opere sembrano quindi appartenere ad un lavoro di grande oggettività, ma ognuna di queste sembra più vicina ad essere il luogo privilegiato di un evento, l’altare scenico della rappresentazione quale centro dello stupore e dell’incanto, per chi ancora riesce a provare stupore ed incanto. Dentro la realtà oggettiva di Luciano Ventrone, nature morte e nudi, pudicamente compiaciuti della propria bellezza, appaiono in scenografie di luce e avvolti in lampi di estetico splendore. Michele Taricco non ricostruisce la propria realtà oggettiva, ma la percepisce sul suo cammino. Foglie cadute nell’acqua, oggetti comuni sui bordi di una finestra remota, trasparenze opache di uno stagno illuminato da bianche ninfee, egli coglie e trasmette l’attimo del sole che genera ombre e stupore. Andrea Boyer propone istantanee in bianco e nero esenti dal clamore del colore, quasi a ribadire che, come nel silenzio si cela la verità, nella purezza chiaroscurale del disegno si manifesta l’intima essenza di corpi, volti e mani. Marica Fasoli raffigura camicie indossate. L´ immagine dettagliata si svela nell´essenza del gesto, nella sola percezione dell´attimo: l´immagine che parla di sé racconta l´attesa dell´altro, dell´altra e del loro ritrovarsi. Un teatro senza attori frutto di una scelta estrema e allo stesso tempo sintetica. Per David De Biasio il rapporto con gli oggetti appare strumentale e tutto teso a dare composizione peso ed equilibrio ad ogni figurazione rappresentata. Mentre le luci scolpiscono lo spazio nostalgico della scena, gli oggetti sembrano tutti partecipi di un evento teatrale: immobili, silenti ed in attesa. Paolo Tagliaferro con grande naturalezza volge lo sguardo verso la realtà del gioco: con ironia, con affetto sceglie i balocchi della sua non remota infanzia: balocchi che giocano con altri balocchi; le immagini dai colori esasperatamente gioiosi e scintillanti diventano rassicuranti proiezioni di un mondo migliore. Tutto squisitamente realistico, tutto perfettamente irreale. La mostra è a cura di Alberto Agazzani: giornalista, storico critico d’arte musicale, curatore, classe 1967, vive e lavora tra l’Italia e Parigi. Ha curato oltre 250 mostre in Italia e all´estero, pubblicando oltre 100 fra cataloghi, monografie e saggi. Andrea Boyer, è nato a Milano nel 1956; David De Biasio, è nato a Genova nel 1973; Marica Fasoli, è nata a Bussolengo nel 1977; Paolo Tagliaferro, è nato a Lonigo nel 1981; Michele Taricco, è nato a Trieste nel 1927; Luciano Ventrone, è nato a Roma nel 1942. Per l’occasione sarà pubblicato da Edizioni Gagliardi un catalogo in italiano e inglese e disponibile in Galleria. All’inaugurazione saranno presenti gli Artisti e il Curatore. Eventi Collaterali Laboratori Didattici Il giorno 3 ottobre 2009 , il giorno prima della chiusura dell´evento, in occasione della Giornata del Contemporaneo (indetto da A. M. A. C. I. ) in Galleria due laboratori gratuiti di natura didattica dedicati alla pittura dell’iperrealismo. Ore 11. 00 “Ma sembra vero” laboratorio per bambini, a cura di Isabella Del Guerra, Ore 16. 00 “Te lo spiego io come” rivolto a tutti, a cura di Stefano Gagliardi. .  
   
   
A POTENZA LA RASSEGNA "SETTE ARTISTI PER LA BELLA TERRA"  
 
Potenza, 21 settembre 2009 - Per iniziativa del Centro d´Arte e cultura Delta e dell´artista Teri Volini la rassegna in galleria virtuale "Sette artisti per la Bella Terra". Utilzzando una delle possibilità che offre il navigare in web si potrà facilmente visitare una doppia esposizione. In collaborazione con Pio Vergura e Nazzareno Sileno sono stati allestiti due suggestivi ambienti: il primo ospita le più significative immagini relative al complesso progetto "La Bella Terra" di Teri Volini ; il secondo, le opere di 7 artisti particolarmente sensibili alla salvaguardia dell´ambiente; tra essi, oltre ai 5 lucani Tina De Stefano, Michele Danzi, Vito Palladino, Terivolini, Giusyvillano, sono presenti un´artista lombarda , Vera Benelli, che opera a Milano e una siciliana, Mariarosa Marcantonio, attiva a Belpasso, Catania. Nei lavori appositamente creati per questa occasione, il filo conduttore è la consonanza con una visione di conoscenza, amore e tutela della Natura: la nuova privilegiata possibilità dell´Arte; una visione indispensabile visto lo stato in cui si trova Gaia, la Terra. Per visitare la mostra, bisogna attivare il link: http://www. Terivolini. It/gallerie3d/arte_in_difesa/index. Html .