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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Febbraio 2010
CLASS ACTION: AL VIA DAL 1° GENNAIO ANCHE PER I CONSUMATORI ITALIANI  
 
Scajola: “Uno strumento di civiltà essenziale per meglio tutelare i cittadini” “L’anno nuovo ha portato grandi novità per i consumatori italiani. Dal primo gennaio, infatti, possono esercitare la class action, ossia l’azione collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. Si tratta di una innovazione introdotta dalla Legge Sviluppo per tutelare i consumatori e gli utenti, sostituendo così integralmente l’analoga disciplina, prevista dalla legge finanziaria per il 2008, ma mai entrata in vigore perché ritenuta carente sia sotto l’aspetto procedurale che sostanziale. Anche in Italia diventa finalmente operativo uno strumento di civiltà, essenziale per la tutela dei consumatori, già attivo in altri paesi sviluppati”, ha detto Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che “da ora è più semplice, concreto ed effettivo l’esercizio dell’azione collettiva, poiché questa può essere avviata anche da singoli consumatori o utenti, anziché solo dalle loro associazioni, e viene semplificato il meccanismo di liquidazione del danno”. In sostanza la nuova disciplina consente a consumatori o utenti, i quali abbiano patito danni derivanti da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, di unire le proprie forze per ottenere il risarcimento in ipotesi in cui il ricorso al giudice sarebbe troppo oneroso per un singolo individuo: ad esempio quando la controparte è molto più forte sul piano economico, e può quindi avvalersi in giudizio di strumenti di difesa più efficaci; ovvero quando i comportamenti illeciti di quest’ultima, pur avendo grande rilevanza nel loro complesso, arrecano al singolo un pregiudizio di lieve entità. Con le nuove norme, in vigore dal 1° gennaio 2010, tutti coloro che si trovino nella stessa situazione di chi ha promosso la causa, nelle ipotesi suddette, potranno aderire all’azione, facendo valere i propri diritti, anche attraverso il promotore e senza bisogno di ricorrere autonomamente ad un avvocato. Il procedimento sarà snello e consentirà di avere una sentenza immediatamente esecutiva e non una mera sentenza di principio che poi costringe ad instaurare un successivo giudizio. Per assicurare una piena tutela dei consumatori che aderiscono, è previsto il preventivo esame da parte del giudice per verificare l’adeguatezza di chi ha instaurato il giudizio a curare l’interesse della classe, cioè del gruppo di consumatori o utenti che versino nella medesima situazione, e per accertare l’assenza di conflitti di interesse. Inoltre, è assicurata la piena trasparenza e pubblicità di tutte le fasi del procedimento, compresa la pubblicità sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. È anche prevista la notifica al pubblico ministero, garantendo così la possibilità di una presenza imparziale nella fase preliminare, preordinata a valutare adeguatezza ed assenza di conflitti d’interesse. È pure contemplata l’eventuale sospensione del giudizio quando sui fatti rilevanti è in corso un’istruttoria davanti a un’autorità indipendente, ovvero un giudizio dinnanzi al giudice amministrativo. Si è predisposta così una procedura economica, snella e veloce, trasparente, garantita ed efficace. Sono interessati dal provvedimento gli illeciti commessi successivamente alla entrata in vigore della Legge Sviluppo, cioè successivamente al 15 agosto 2009. Attenendosi ai principi generali, in base ai quali di norma le nuove leggi si applicano solo per l’avvenire, nell’attuale quadro economico finanziario si è così inteso mantenere immutato per il passato il quadro di riferimento, evitando di interferire con le eventuali strategie aziendali relative alla gestione dei contenziosi, nella consapevolezza che una tale scelta avrebbe potuto indurre potenziali ricadute anche sulla stabilità delle imprese e sui relativi livelli occupazionali. .  
   
   
CLASS ACTION IN PILLOLE  
 

Quando: dal 1° gennaio 2010 sarà possibile esercitare l’azione collettiva di classe per il sanare gli illeciti commessi dal 16 agosto 2009 in poi. In che cosa consiste: l’azione di classe consiste in un’azione collettiva, promossa da uno o più consumatori/utenti, i quali agiscono in proprio oppure dando mandato ad un’associazione di tutela dei diritti dei consumatori. Gli altri consumatori interessati, titolari di una identica pretesa, possono scegliere di aderire all’azione di classe già promossa, senza dover ricorrere al patrocinio dell’avvocato. Resta salva, comunque, la possibilità di agire individualmente per la tutela dei propri diritti. Quest’ultima ipotesi è incompatibile con la scelta di aderire ad una class action.  Da chi: dai consumatori/utenti che abbiano subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette; oppure che abbiano acquistato un prodotto difettoso o pericoloso; oppure ancora che versino in una medesima situazione di pregiudizio nei confronti di un’impresa, in conseguenza di un inadempimento contrattuale.  Come: mediante ricorso al tribunale uno dei soggetti consumatori/utenti propone l’azione assistito da un avvocato, eventualmente dando mandato ad un’associazione di tutela dei consumatori. Tutti gli altri cointeressati possono aderire senza doversi rivolgere all’avvocato.  Quali le differenze rispetto alla versione precedente: rispetto alla precedente stesura della norma (mai entrata in vigore), la disciplina attuale in vigore dal 1° gennaio ‘10 si caratterizza per la tutela di diritti di singoli aventi contenuto identico od omogeneo, con attribuzione della legittimazione in capo al consumatore/utente; mentre l’altra versione imputava questa facoltà solo in capo all’associazione. La nuova normativa inoltre si caratterizza per la semplificazione del meccanismo di liquidazione del danno.  Benefici: se molte persone ricevono singolarmente un danno di portata economicamente modesta difficilmente decidono di sostenere individualmente le spese necessarie per sostenere e vincere la partita legale. Ma se l’azione, invece, è condotta collettivamente, le spese si abbattono e il singolo acquista maggiore “forza” nei confronti della grande impresa

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GLI UTENTI WINDOWS EUROPEI POTRANNO NAVIGARE SUL WEBSENZA PIÙ ESSERE OBBLIGATI A UTILIZZARE INTERNET EXPLORER (IE)  
 
La Commissione europea ha annunciato che ha accettato l´impegno preso da Microsoft di permettere ai produttori di personal computer e ai loro utenti di disinstallare Ie e sostituirlo con un altro browser di loro scelta. Microsoft si è impegnata a fornire per cinque anni nell´Area economica europea, attraverso il meccanismo di update di Windows, una schermata di scelta (screen choice) che permetterà agli utenti di Windows Xp, Vista e Windows 7 di scegliere quale browser vogliono installare al posto o in più rispetto a Internet Explorer. Anche i produttori di Pc potranno installare browser di default di loro scelta al posto di Ie. Se Microsoft non dovesse rispettare gli impegni presi, la Commissione europea può imporre una multa pari al massimo al 10% della cifra d´affari annuale del gigante informatico. Il commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, ha precisato che la finestra di scelta sarà disponibile a partire da metà marzo 2010. Microsoft, ha sottolineato la Kroes, "sarà tenuta a presentare tra sei mesi, e poi annualmente, un rapporto sull´implementazione di queste misure e obbligata ad apportarvi modifiche qualora necessario" per i prossimi 5 anni. "Milioni di consumatori europei beneficeranno di questa decisione avendo così libertà di scelta su quale browser utilizzare. Questa scelta agirà anche come incentivo all´innovazione per le compagnie che producono browser" ha affermato il commissario Kroes. Microsoft era stata infatti accusata di distorcere il mercato imponendo l´uso di Ie sul 90% dei pc. Il meccanismo della schermata sarà semplice: in avvio si visualizzerà la finestra ´Seleziona il tuo browser in cui l´utente troverà in ordine casuale le icone dei 12 browser più utilizzati in Europa (tra cui come Opera, Firefox, Safari o Chrome). L´utente potrà cliccare sulle icone per ottenere maggiori informazioni e basterà un altro clic per installare il browser scelto per navigare su internet. Microsoft ha poi assicurato, anche se informalmente, di aprire alcuni dei propri prodotti all´interoperabilità,rendendo pubblici parte dei codici sorgenti alla base di Windows, Windows Server, Office, Exchange e Sharepoint .  
   
   
MALWARE: CLASSIFICA DI DICEMBRE 2009  
 
Ancora una volta Kaspersky Lab ha individuato nei computer dei suoi utenti i malware diffusi nell’ultimo mese del 2009. Nella prima tabella si trovano i programmi dannosi e potenzialmente indesiderati che sono stati individuati sui computer degli utenti e neutralizzati al primo rilevamento.
Posizione Variazione Malware
1 0 Net-worm. Win32. Kido. Ir
2 0 Net-worm. Win32. Kido. Iq
3 0 Net-worm. Win32. Kido. Ih
4 0 Virus. Win32. Sality. Aa
5 0 Worm. Win32. Flystudio. Cu
6 Nuovo not-a-virus:Adware. Win32. Gameztar. A
7 -1 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z
8 -1 Trojan-downloader. Win32. Vb. Eql
9 -1 Trojan-downloader. Wma. Getcodec. S
10 Nuovo Trojan. Win32. Swizzor. C
11 Nuovo Trojan-gamethief. Win32. Magania. Cpct
12 -3 Virus. Win32. Virut. Ce
13 -3 Virus. Win32. Induc. A
14 0 Trojan-dropper. Win32. Flystud. Yo
15 3 Packed. Win32. Krap. Ag
16 -3 Packed. Win32. Black. A
17 0 Worm. Win32. Mabezat. B
18 -2 Packed. Win32. Klone. Bj
19 -7 Packed. Win32. Black. D
20 -5 Worm. Win32. Autorun. Dui
La prima Top-20 si conferma ancora una volta sostanzialmente stabile. La comparsa in classifica di tre novità di rilievo, rispettivamente in sesta, decima ed undicesima posizione, ha determinato un lieve arretramento verso le posizioni di rincalzo di una parte dei programmi malware presenti nella Top-20 sopra riportata. L´unica eccezione a ciò è rappresentata da Packed. Win32. Krap. Ag, “new entry” del mese scorso, che ha invece scalato ben 3 posizioni verso la sommità della graduatoria. Krap. Ag, alla stregua delle altre versioni di Packed, è costituito, in sostanza, da uno speciale "pacchetto" di malware. In questo caso i malware, accuratamente nascosti all´interno di wrapper regolarmente modificati, rientrano nella fattispecie degli antivirus fittizi. Gli indici assoluti relativi al suddetto programma malware hanno ugualmente fatto segnare dei lievi incrementi, a testimonianza di quanto gli pseudo-antivirus risultino di particolare attualità nel panorama del malware. In effetti, in questi ultimi tempi, i cybercriminali sono soliti far sempre più ricorso all´utilizzo di antivirus fasulli, in maniera estremamente assidua; la ragione di tutto ciò è che una diffusione capillare di tali programmi consente ai malintenzionati della Rete di poter poi realizzare dei consistenti profitti in termini economici. Un´interessante new entry nella Top-20 di Dicembre è rappresentata dall´adware Gameztar. A, che va a collocarsi al 6° posto della nostra speciale classifica. Tale programma, una volta installato, si posiziona alla stregua di una barra degli strumenti all´interno dei browser maggiormente utilizzati in Rete, al fine di favorire un rapido accesso ad una miriade di giochi on-line; naturalmente, esso fa sì che vengano al contempo mostrate agli utenti varie pubblicità intrusive. L´aspetto di maggior rilievo è tuttavia costituito dal fatto che, oltre a tutto il resto, il suddetto programma provvede altresì ad installare alcune applicazioni, le quali operano poi in maniera del tutto indipendente rispetto alla barra degli strumenti creata dall´adware nel browser, immischiandosi in numerose attività condotte dagli utenti in Rete, sia a livello di ricerca che di visualizzazione dei contenuti. Tali componenti sono descritti nelle regole d´uso (http://www. Gameztar. Com/terms. Do), ma, di solito, durante la navigazione, gli utenti risultano ovviamente molto più attratti dal vistoso pulsante lampeggiante “click here, get free games” piuttosto che dalla scritta poco appariscente “terms of service”, presente nella parte inferiore dello schermo. Prima di effettuare il download di qualsivoglia software è quindi sempre altamente raccomandabile procedere alla lettura di documenti del genere, qualora essi siano presenti. Al decimo posto della classifica si insedia Trojan. Win32. Swizzor. C, stretto parente di Swizzor. B, il quale aveva già fatto la sua comparsa nella Top-20 nello scorso mese di agosto), così come di Swizzor. A, che era invece stato rilevato nel mese di maggio. Gli sviluppatori di questi programmi maligni, tra l´altro magistralmente offuscati, non se ne stanno quindi fermi con le mani in mano, ma elaborano costantemente nuove varianti di malware. Il suddetto trojan è preposto a svolgere funzioni di estrema semplicità; in sostanza, esso provvede a scaricare altri file dannosi da Internet. La seconda tabella elaborata da Kaspersky Lab descrive la situazione su internet. In questa classifica si trovano infatti malware che sono stati individuati nelle pagine Web, nonché tutti quelli i cui tentativi di caricamento sui computer degli utenti avvengono sempre attraverso le pagine Web.
Posizione Variazione Malware
1 0 Trojan-downloader. Js. Gumblar. X
2 3 Trojan. Js. Redirector. L
3 Nuovo not-a-virus:Adware. Win32. Gameztar. A
4 -2 Trojan-downloader. Html. Iframe. Sz
5 Nuovo Trojan-clicker. Js. Iframe. Db
6 -2 not-a-virus:Adware. Win32. Boran. Z
7 Nuovo Trojan. Js. Iframe. Ez
8 Nuovo Trojan. Js. Zapchast. Bn
9 Nuovo Packed. Js. Agent. Bn
10 Nuovo Packed. Win32. Krap. Ai
11 8 Packed. Win32. Krap. Ag
12 Nuovo Exploit. Js. Pdfka. Asd
13 Nuovo Trojan. Js. Agent. Axe
14 Nuovo Trojan-downloader. Js. Shadraem. A
15 Rientro Trojan. Js. Popupper. F
16 Nuovo not-a-virus:Adware. Win32. Gameztar. B
17 Nuovo Trojan-downloader. Js. Twetti. A
18 Nuovo Trojan-downloader. Win32. Lipler. Iml
19 Nuovo Trojan-downloader. Js. Kazmet. D
20 Nuovo Trojan. Js. Agent. Axc
In questa seconda classifica, a differenza di quanto riscontrato nella prima Top-20 (caratterizzata da una pronunciata stabilità), solo un quarto dei programmi malware ha mantenuto le proprie posizioni ed uno di essi ha fatto il suo rientro in graduatoria. Leader incontrastato è ancora una volta Gumblar. X. I siti infettati da questo Trojan-downloader vengono ora tuttavia gradualmente ripuliti dai webmaster. Krap. Ag, menzionato nell´ambito della prima classifica ha fatto segnare una rapida ascesa anche in questa seconda Top-20, guadagnando ben 8 posizioni. Rispetto al mese passato, il numero dei tentativi singoli di scaricamento per tale malware è difatti aumentato più di una volta e mezzo. Il gradino superiore della seconda Top-20 va invece ad appannaggio di Krap. Ai, anch´esso costituito da uno speciale “pacchetto” di malware riconducibile alla categoria degli antivirus fasulli. Gameztar. A è entrato prepotentemente a far parte anche della seconda classifica speciale stilata da noi, andando addirittura ad occupare il terzo gradino del podio; ciò era in ogni caso facilmente prevedibile, visto lo specifico orientamento del programma (rivolto all´universo dei giochi online), e proprio in ragione delle sue complessive funzionalità Web. Ha fatto inoltre il suo ingresso al 16° posto della graduatoria sopra riportata un´ulteriore variante del suddetto programma malware, ovverosia Gameztar. B. La new entry Trojan-clicker. Js. Iframe. Db, collocatasi in quinta posizione, risulta essere un comune iframe downloader, tra l´altro non troppo astutamente offuscato. Trojan. Js. Iframe. Ez, Trojan. Js. Zapchast. Bn, Packed. Js. Agent. Bn, Trojan. Js. Agent. Axe, Trojan-downloader. Js. Shadraem. A, Trojan-downloader. Js. Kazmet. D sono invece script di download di diversi livelli di complessità logica e capacità di auto-offuscamento, i quali sfruttano le vulnerabilità presenti nei prodotti Adobe e Microsoft per realizzare, successivamente, il download dei principali file eseguibili. Trojan-downloader. Js. Twetti. A, collocatosi al 17° posto della graduatoria di dicembre, costituisce l´esempio di maggior interesse per ciò che riguarda l´opera creativa dei malfattori della Rete; il suddetto programma maligno si è reso protagonista del contagio di una moltitudine di siti legittimi. L´algoritmo che caratterizza il funzionamento di questo downloader merita davvero di essere esaminato con particolare attenzione. In effetti, una volta decodificato, in esso non è stato rinvenuto alcun specifico link al file eseguibile principale, né tantomeno è risultato possibile identificare degli exploit oppure dei link a questi ultimi! Una più approfondita analisi condotta dai nostri esperti ha poi permesso di rivelare che tale script utilizza l´Api (Interfaccia di Programmazione dell´Applicazione) di Twitter, il celebre social network che, a quanto pare, gode di ampia popolarità anche presso i cybercriminali. Lo schema di funzionamento del suddetto trojan è il seguente: viene in sostanza formulata una query per l´Api, il cui risultato sarà rappresentato dai dati relativi ai cosiddetti «trend», ovverosia gli argomenti più discussi in Twitter. Con i dati ottenuti viene in seguito elaborato un nome di dominio pseudo-casuale, la cui registrazione viene effettuata in anticipo dai cybercriminali, essendo lo stesso stato ottenuto mediante identico algoritmo; viene infine realizzato il «passaggio nascosto» ad esso. In seno a tale dominio vengono poi dispiegati i principali elementi nocivi, quali ad esempio l´exploit Pdf od il file eseguibile. In tal modo, l´elaborazione del link maligno ed il successivo «passaggio» attraverso di esso vengono in pratica realizzati "al volo", tramite un intermediario, nella circostanza rappresentato da Twitter. E´ interessante sottolineare come, per infettare i computer degli utenti della Rete, i programmi malware Packed. Js. Agent. Bn e Trojan-downloader. Js. Twetti. A utilizzino un file Pdf appositamente generato, il quale viene individuato come Exploit. Js. Pdfka. Asd e che, tra l´altro, come si può vedere, è entrato anch´esso a far parte della seconda Top-20 stilata da Kaspersky Lab, piazzandosi al 12° posto della graduatoria. Si può pertanto facilmente presumere che almeno tre dei programmi maligni maggiormente diffusi nel mese di dicembre costituiscano l´opera di un unico drappello di criminali informatici. Annotiamo inoltre come, tra i file eseguibili che a seguito di attacchi drive-by download vengono scaricati sui computer-vittima, siano stati individuati illustri membri delle famiglie di malware Tdss, Sinowal e Zbot, i quali possono essere di sicuro annoverati tra le minacce informatiche più serie attualmente esistenti; anche tale elemento induce di sicuro ad effettuare opportune riflessioni in materia. Tirando le somme, si può a ragion veduta affermare che nel mese di Dicembre le tendenze precedentemente manifestatesi siano rimaste sostanzialmente invariate. Gli attacchi condotti dai cybercriminali divengono sempre più sofisticati e, di conseguenza, sempre più difficili da analizzare; nella stragrande maggioranza dei casi essi vengono messi in atto dai malintenzionati della Rete al solo scopo di poter ricavare, in un modo o nell´altro, dei congrui profitti dall´azione criminosa. Aumenta inoltre la gravità delle minacce virtuali, le quali tuttavia, allo stato dei fatti, si rivelano poi essere pienamente reali ed effettive. Emerge quindi da tutto ciò come, al momento attuale, occorra, quale impellente priorità, preoccuparsi seriamente per la sicurezza dei propri apparati informatici, adottando tutte le misure necessarie per poter contrastare efficacemente l´azione subdola ed ignominiosa del malware. .
 
   
   
RELAZIONE SULL´AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NELL´ANNO 2009  
 
Il 20 gennaio 2010 il Ministro della giustizia ha illustrato al Parlamento, nel corso della sua annuale "Relazione sull´amministrazione della giustizia in Italia", lo stato della giustizia in Italia nell´anno appena trascorso ed i provvedimenti varati e in cantiere per migliorarne l´efficienza. Oltre 5 milioni di procedimenti civili pendenti (+3% rispetto al 2008) e oltre 3 milioni nel settore penale. 65. 067 detenuti (di cui 24. 152 stranieri); 20. 959 minorenni sono segnalati dall´autorità giudiziaria minorile agli uffici di servizio sociale per i minorenni. A fronte di 9. 080 magistrati togati; 3. 513 giudici onorari, 40. 456 unita´ di personale giudiziario, 1. 399 addetti al settore minorile, 46. 662 dipendenti dell´amministrazione penitenziaria. Circa il 12% dei soli processi penali viene rinviato per omessa o irregolare notifica ed oltre 30mila cittadini hanno chiesto di essere indennizzati a causa dell´irragionevole durata del processo, ottenendo decine di milioni di euro di risarcimenti, con un trend in crescita delle richieste pari al 40% l´anno. La giustizia costa 8 miliardi di euro l´anno, cioè circa 30 milioni di euro per ogni giornata lavorativa. Questi i dati che fotografano lo stato di evidente crisi in cui versa il sistema della giustizia italiana. In questo quadro, l´azione che il Ministro della giustizia ha avviato rispetta tre linee guida essenziali: l´adozione di misure organizzative, la promozione di innovazioni legislative in materia sia ordinamentale che procedurale e la previsione di un programma di impegni per l´anno 2010. Il Guardasigilli ha dapprima evidenziato gli straordinari risultati conseguiti dal Ministero della giustizia in occasione del terremoto in Abruzzo, che ha reso inutilizzabili tutti gli uffici giudiziari del distretto de L´aquila e poi illustrato le misure di efficienza del sistema giustizia che il Governo ha adottato ed i principali obiettivi realizzati nell´anno passato. Sono state operate, anzitutto, scelte di forte innovazione tecnologica, amministrativa ed organizzativa che hanno portato a risultati significativi illustrati in sette misure di efficienza al sistema giudiziario. Un Piano nazionale di diffusione delle migliori pratiche ed una nuova cultura dell´efficienza della dirigenza negli uffici giudiziari; interventi in materia di costi e di disciplina delle intercettazioni; copertura delle cosiddette sedi disagiate; interventi in materia di digitalizzazione del sistema giudiziario ed infine istituzione del Fondo unico giustizia e gestione del personale amministrativo. L´intensa attività del Ministero della giustizia si è contraddistinta anche sul piano internazionale, attraverso la partecipazione alle attività dell´Unione europea e la promozione di forme di collaborazione e cooperazione con diversi Stati esteri, tra cui il Canada, gli Stati Uniti e la Russia. Nel corso dell´ultimo anno il Governo è inoltre intervenuto sulla materia legislativa con spirito riformatore sul processo civile con la legge n. 69 del 2009, per contenere i tempi del giudizio, e con numerose misure nel diritto penale, tra le quali l´introduzione del reato di stalking e la legge in materia di sicurezza pubblica. Allo stesso modo, l´impegno del Governo è stato particolarmente incisivo sul versante della predisposizione di un rilevante pacchetto di norme antimafia, in particolare per il recupero di beni frutto di attività criminali, così come nel promuovere interventi per far fronte al problema del sovraffollamento delle carceri. La legge n. 94 del 2009 ha inoltre introdotto una sostanziale innovazione dell´istituto regime di carcere duro, riducendo ancor di più il rischio di contatti tra il mafioso detenuto e gli associati in libertà. Piano straordinario per smaltimento arretrato civile, soluzione definitiva ai vuoti di organico dei magistrati, riforma del giudice onorario e dell´avvocatura, riforma delle intercettazioni e del processo penale, varo di un nuovo piano antimafia, istituire il tribunale della famiglia (con proposte al parlamento), miglioramento della legge per le adozioni internazionali, nuovi contratto di fiducia e contratto informatico. Ed Infine, riforma istituzionale della giustizia. E´ questo il programma di lavoro su cui si concentrerà l´impegno del governo sulla giustizia per il 2010, cosi´ come annunciato dal ministro Guardasigilli Angelino Alfano nel corso della sua relazione .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: 500.000 EURO ALLE PROCURE DI NOLA E TORRE ANNUNZIATA PER L’INFORMATIZZAZIONE  
 
E’ stata firmata questa mattina, presso l’assessorato alla Legalità e Sicurezza della Provincia di Napoli, una convenzione tra l’Ente di piazza Matteotti ed i Comuni di Nola e Torre Annunziata per la realizzazione di un progetto di informatizzazione delle Procure presso i tribunali di Nola e Torre Annunziata. La Provincia ha messo a disposizione una somma pari a 500. 000 euro per la realizzazione di un sistema (Sidis Sistema Informativo Dibattimentale Penale) che renderà informatizzato tutto il corso del dibattimento penale. “E’ un ulteriore concreto contributo che la Provincia di Napoli mette a disposizione nell’a mbito di un’ottica più ampia di sostegno alle Istituzioni che operano sul nostro territorio” ha dichiarato l’assessore alla sicurezza ed alla legalità, Franco Malvano. “Di recente, infatti, sono stati già stanziati 800. 000,00 euro e trasferiti alla Prefettura di Napoli per l’ammodernamento del parco veicolare del Comando Provinciale dei Carabinieri e per la realizzazione di un sistema di gestione dati per la Questura e sono stati, inoltre, stanziati 400. 000,00 euro per il Comando Regionale della Campania della Guardia di Finanza per la ristrutturazione della caserma “Zanzur” di Napoli” - ha concluso l’Assessore Malvano subito dopo la firma della convenzione .  
   
   
PRIVACY: ILLECITE ALCUNE FOTO DI GEORGE CLOONEY  
 
Non si possono scattare e diffondere fotografie, anche di personaggi famosi, violando la riservatezza di dimore private protette alla vista esterna. Nessun problema, invece, riguardo a foto scattate in luoghi visibili al pubblico. Lo ha stabilito il Garante, con un provvedimento di cui è stato relatore Mauro Paissan, rispondendo alla segnalazione dell´attore George Clooney che lamentava la pubblicazione, da parte di alcune testate giornalistiche, di immagini che lo ritraevano con alcuni ospiti all´interno del parco della sua villa. Alcune fotografie oggetto della segnalazione mostrano persone che si trovavano all´interno del giardino della villa, in zone circondate da un´alta siepe o da un muro di cinta che impediscono ai passanti la vista. Dagli accertamenti del Garante è emerso che tali immagini sono state raccolte con espedienti (ad esempio, aprendo dei varchi nella siepe), violando così la ragionevole aspettativa di intimità e riservatezza creata dalla barriera visiva posta a protezione della dimora privata. Le modalità con cui sono state acquisite queste immagini - ha sottolineato l´Autorità - contrastano con quelle garanzie di trasparenza e di correttezza che devono caratterizzare la raccolta di dati personali a cui si devono attenere i giornalisti nell´esercizio della loro attività, indipendentemente dalla notorietà dei personaggi coinvolti. Altre fotografie, invece, sono state scattate in luoghi normalmente visibili dall´esterno, ad esempio, presso la scalinata di accesso alla villa, o l´affaccio di un balcone. In questo caso, l´Autorità ha ritenuto leciti gli scatti, in quanto ritraggono le persone in luoghi pubblici o, comunque, aperti al pubblico, oppure in aree "per loro natura esposte alla visibilità da parte di terzi". Il Garante ha dunque vietato il trattamento e l´ulteriore diffusione delle immagini raccolte in modo illegittimo e ha altresì prescritto alle tre testate giornalistiche, alle agenzie e ai fotografi coinvolti di informare sugli esiti del provvedimento tutti coloro ai quali sono state eventualmente cedute le fotografie sottoposte a divieto.  
   
   
PRIVACY: NO A RACCOLTE INDISCRIMINATE SULL´HIV NEGLI STUDI MEDICI  
 
Coloro che esercitano la professione sanitaria non devono raccogliere informazioni sulla sieropositività di ogni paziente che si rivolge per la prima volta allo studio medico, se ciò non è indispensabile per il tipo di intervento o terapia che deve eseguire. Il dato sull´infezione da Hiv può essere raccolto dal medico, infatti, solo qualora sia ritenuto necessario in relazione all´intervento clinico da eseguire sul paziente e comunque con il suo consenso. Lo ha stabilito il Garante privacy con un provvedimento generale in cui ha indicato i principi ai quali devono attenersi i medici nella raccolta di informazioni sulla sieropositività. Il Garante ha sentito la necessità di fornire indicazioni a tutti gli studi medici dopo aver affrontato il caso di uno studio dentistico che raccoglieva informazioni sull´Hiv mediante la distribuzione di un questionario al momento dell´accettazione dei pazienti. Allo studio è stato vietato l´uso dei dati raccolti. Alla base dell´intervento del Garante c´è, dunque, lo stop ad una raccolta generalizzata e ingiustificata di informazioni delicatissime. Nel primo colloquio con il paziente - ha spiegato l´Autorità - una volta acquisito il consenso al trattamento dei dati personali, il medico deve raccogliere solo le informazioni sanitarie necessarie ad assicurare una corretta assistenza medica. L´esigenza di raccogliere informazioni sull´Hiv fin dal momento dell´accettazione - continua l´Autorità - non può essere giustificata neanche dalla necessità di attivare specifiche misure di protezione per il contagio, poiché la normativa di settore prevede che tali misure siano adottate, nei confronti di ogni paziente, a prescindere dalla conoscenza dello stato di sieropositività. Il Garante ha precisato, infine, che nel caso in cui il medico venga a conoscenza di un caso di Aids o di Hiv, oltre a rispettare specifici obblighi di segretezza e non discriminazione nei confronti del pazienze, ha l´obbligo di adottare ogni misura individuata dal Codice privacy per garantire la sicurezza dei dati sanitari .  
   
   
PRIVACY: SFRUTTAMENTO ILLECITO DELL´IMMAGINE: STOP DEL GARANTE  
 
Non è possibile sfruttare commercialmente l´immagine di una persona, anche se nota, senza il suo consenso. Lo ha stabilito il Garante affrontando il caso di una donna di spettacolo, impegnata anche in politica, che aveva casualmente scoperto la sua fotografia su alcuni volantini pubblicitari utilizzati per reclamizzare servizi odontoiatrici. L´interessata aveva diffidato il centro dentistico dal proseguire il volantinaggio ma, dopo aver scoperto che le pubblicità erano ancora in distribuzione presso una delle sedi dello studio, aveva chiesto l´intervento del Garante. Dagli accertamenti avviati dall´Autorità è emerso che lo studio professionale aveva scaricato la fotografia della donna da un sito web e, senza il consenso dell´interessata, l´aveva poi stampata su 50. 000 volantini. L´autorità - anche sulla base di quanto stabilito dalla disciplina sul diritto d´autore - ha sottolineato che la riproduzione e la divulgazione del ritratto di una persona nota senza il suo consenso, anche nel caso in cui si tratta di un´immagine liberamente reperibile su internet, è lecita soltanto se risponde a esigenze di "pubblica informazione" e non ad altre finalità, in particolare quelle commerciali. Essendo stati violati i principi di liceità e correttezza fissati dal Codice privacy, il Garante ha dunque vietato allo studio dentistico l´ulteriore trattamento, in qualunque forma, della foto della donna, inclusa la distribuzione, presso le diverse sedi, dei volantini già stampati. L´autorità ha, inoltre, avviato un autonomo procedimento per l´eventuale contestazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni alla normativa sulla privacy commesse dallo studio dentistico .  
   
   
PRIVACY: RICONFERMATE LE REGOLE DEL GARANTE PRIVACY IN TEMA DI TELEMARKETING  
 
Le regole predisposte dal Garante privacy nel marzo 2009, relative alle chiamate promozionali e pubblicitarie consentite a suo tempo dal decreto "Milleproroghe" del 2008, restano valide ancora per l’ulteriore periodo di sei mesi previsto dalla legge di conversione del decreto Ronchi, ovvero, se istituito in questo periodo, fino alla realizzazione del registro pubblico delle opposizioni al quale dovranno iscriversi le persone che non intendono ricevere questo tipo di telefonate. Lo ha disposto l’Autorità con un provvedimento in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Aziende e call center che contatteranno gli utenti per fare promozione e offerte commerciali, dovranno quindi continuare a utilizzare solo banche dati effettivamente costituite sulla base degli elenchi telefonici precedenti al 1° agosto 2005. E non potranno chiedere il consenso degli interessati per futuri contatti né potranno cedere i dati che utilizzano a terzi. Gli operatori che telefoneranno agli abbonati dovranno ad ogni contatto specificare per quale società chiamano e ricordare agli interessati i loro diritti. Ma soprattutto dovranno registrare immediatamente l´eventuale contrarietà dell´abbonato ad essere nuovamente contattato. L´utente che non intende essere più disturbato avrà il diritto di conoscere l´identificativo dell´operatore al quale ha comunicato la sua volontà. Inoltre, i dati presenti nelle banche dati dovranno essere utilizzati solo a fini promozionali e non potranno in alcun modo essere usati per acquisire nuove informazioni o il consenso degli abbonati ad effettuare chiamate dopo la scadenza del periodo di deroga. Il mancato rispetto del provvedimento comporta una sanzione amministrativa che va da 30 mila a 180 mila euro e che, nei casi più gravi, può raggiungere anche i 300 mila euro.  
   
   
PRIVACY: RINNOVATE LE AUTORIZZAZIONI GENERALI PER I DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI  
 
Il Garante Privacy ha rinnovato le autorizzazioni al trattamento dei dati sensibili e giudiziari che saranno efficaci dal 1° gennaio 2010 sino al 30 giugno 2011. I sette provvedimenti riguardano, come in passato, i rapporti di lavoro, i dati sulla salute e la vita sessuale, le associazioni e le fondazioni, i liberi professionisti, le attività creditizie, assicurative e del settore turistico, l´elaborazione dei dati effettuata per conto terzi, gli investigatori privati e il trattamento dei dati di carattere giudiziario. Le nuove autorizzazioni non recano significative modifiche rispetto a quelle in scadenza, alle quali sono state apportate solo alcune circoscritte integrazioni relative a modifiche normative intervenute nei settori considerati. Il Garante ha differito inoltre, al 30 aprile 2010, l´efficacia dell´autorizzazione al trattamento dei dati genetici, rilasciata il 22 febbraio 2007 e già prorogata sino al 31 dicembre 2009. Le nuove autorizzazioni e il provvedimento di differimento sono in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.  
   
   
PRIVACY: AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA  
 
Il 31 marzo scade il termine per l´aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza. Ricordiamo che il Codice privacy impone alle aziende non solo un generico obbligo di proteggere i trattamenti con accorgimenti idonei, ma anche l´adozione di un dettagliato elenco di misure minime di sicurezza, qualunque siano i trattamenti eseguiti. Il documento comprende un insieme di regole di carattere: tecnico-operativo (username-password per l´accesso ai trattamenti, copie di salvataggio dei dati, protezione fisica dei supporti magnetici e cartacei, ecc. ); logistico-organizzativo (assegnazione di incarichi, attività di formazione); con possibili risvolti anche sulla redazione di una specifica documentazione (Dps – documento programmatico sulla sicurezza - o autocertificazione sostitutiva). La mancata adozione delle misure minime è punita con l’arresto sino a 2 anni o con una sanzione economica fino a 30. 000,00 euro .  
   
   
FORUM DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE  
 
Il 10 febbraio a Milano, Palazzo Mezzanotte, Congress and Training Centre, Piazza degli Affari 6, si svolge il Forum della Comunicazione Digitale, lo “spazio digitale” di connessione tra tecnologi, comunicatori, blogger, imprenditori, top manager, rappresentanti istituzionali, economisti, ricercatori, innovatori, che si incontrano per dare vita ad una “intelligenza interattiva” che mette in evidenza case history, esigenze, valori, alla ricerca di percorsi e soluzioni concrete che abbiano il “presente” come orizzonte temporale di applicazione. Nell´edizione 2010 il confronto partirà ponendo il focus su due elementi consideratiattualmente i due driver di eccellenza su cui puntare per lo sviluppo del business e la semplificazione della vita quotidiana: la comunicazione intesa sia come valore culturale che come settore produttivo; le nuove tecnologie per le quali attualmente siamo tra i primi utilizzatori, e che con opportune scelte strategiche, vorremmo competere nell´ideazione e produzione. La riflessione dell´ “intelligenza interattiva” si articolerà in sessioni plenarie e workshop di approfondimento, che saranno aperti agli interventi di tutti coloro che vorranno partecipare ai lavori tramite le nuove tecnologie digitali (social network, web tv). Info: http://www. Forumdigitale. It/.  
   
   
GLI EDITORI ITALIANI SI OPPONGONO AL NUOVO SETTLEMENT DI GOOGLE BOOKS  
 
Gli editori italiani si oppongono al nuovo accordo transattivo (Amended Settlement Agreement) presentato nel novembre scorso da Google per chiudere la class action promossa dalle associazioni di autori ed editori americani per il servizio Book Search (la prima udienza della Corte di New York è prevista il 18 febbraio). Prosegue così la battaglia giudiziaria che già il 4 settembre aveva portato gli editori italiani ad opporsi alla prima versione dell’accordo: ieri le associazioni degli editori italiani, tedeschi, austriaci e svizzeri hanno presentato alla Corte di New York le proprie obiezioni congiunte al nuovo accordo (disponibili sul sito www. Aie. It), mentre analoghe obiezioni sono state presentate dalle associazioni francese e spagnola. “È vero infatti che il nuovo accordo ha accolto molte delle nostre obiezioni precedenti – ha spiegato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo – ed in particolare la richiesta che per le opere europee valgano le normali regole del diritto d’autore e non quelle speciali introdotte dal Settlement, ma questa esclusione è parziale, perché continuano a essere incluse nell’accordo le opere, anche italiane, registrate al Copyright Office degli Stati Uniti. Le parti hanno reputato che fossero poche eccezioni, dimenticando che la registrazione al Copyright Office era invece una pratica comune, indispensabile fino agli anni Ottanta per tutelare le opere straniere negli Stati Uniti”. L’obiezione maggiore muove dal fatto che il Settlement continua a prevedere che Google possa digitalizzare e vendere in diverse forme le opere fuori commercio (se registrate) senza l’autorizzazione degli aventi diritto, in violazione della Convenzione di Berna sul diritto d’autore. Solo attivandosi presso un apposito registro (Book Right Registry) e dichiarando i diritti sui singoli titoli, è infatti possibile bloccare la digitalizzazione e i successivi utilizzi. Inoltre, “è incongruo che i benefici accordati dal nuovo Settlement ad autori ed editori di Regno Unito, Canada e Australia, per esempio in termini di partecipazione agli organi direttivi del Book Registry, o nell’uso di banche dati specifiche di quei paesi per la determinazione dello status di ‘fuori commercio’, non siano estesi anche ad autori ed editori italiani che continuano a essere inclusi nel Settlement”. “Le obiezioni presentate - ha proseguito Polillo – non significano che gli editori italiani sono contro il futuro e l’innovazione: siamo contro ciò che non li rispetta. Le soluzioni per includere i libri europei nel rispetto del diritto d’autore ci sono – ha aggiunto Polillo –. Per riuscire nell’obiettivo Google ha dichiarato più volte di voler utilizzare Arrow (www. Arrow-net. Eu), il progetto europeo che a breve, a maggio, avrà pronta una prima architettura. Noi, in quanto capofila del progetto, siamo pronti a collaborare”.  
   
   
TASSI USURARI  
 
La Banca d´Italia ha comunicato i dati relativi alla rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull´usura, per il periodo di applicazione 1° gennaio - 31 marzo 2010, contenuti nel Decreto del Ministero dell´Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009. In base all´articolo 2, comma 4, della Legge n. 108/96, per non essere qualificati come usurari, i tassi, non devono eccedere del 50% il tasso medio di riferimento. A partire dal trimestre 1° gennaio - 31 marzo 2010 i tassi effettivi vengono rilevati secondo nuovi criteri che chiedono agli intermediari di segnalare tassi medi inclusivi di ogni onere connesso con il finanziamento a carico del cliente. L´intervento determina una consistente discontinuità nella serie storica dei tassi, della quale va tenuto conto nel confronto tra i nuovi indicatori e quelli diffusi in passato.
categorie di operazioni classi di importo in unità di euro tassi medi su base annua tassi soglia
Conti correnti garantiti e non garantiti fino a 5. 000 oltre 5. 000 12,85 9,59 19,275 14,385
Scoperti senza affidamento fino a 1. 500 oltre 1. 500 19,96 13,12 29,94 19,68
Anticipi, sconti e altri finanziamenti alle imprese fino a 5. 000 oltre 5. 000 10,26 5,43 15,39 8,145
Factoring fino a 50. 000 oltre 50. 000 6,14 4,05 9,21 6,075
Crediti personali 12,53 18,795
Altri finanziamenti alle famiglie effettuati dalle banche (include anche prestiti su pegno) 18,13 27,195
Altri finanziamenti alle famiglie effettuati dalle società finanziarie 14,41 21,615
Leasing autoveicoli e aeronavali fino a 25. 000 oltre 25. 000 14,31 12,67 21,465 19,005
Leasing immobiliare 4,39 6,585
Leasing strumentale fino a 25. 000 oltre 25. 000 10,34 6,56 15,51 9,84
Credito finalizzato fino a 5. 000 oltre 5. 000 14,18 12,17 21,27 18,255
Credito revolving fino a 5. 000 oltre 5. 000 16,97 12,79 25,455 19,185
Mutui a tasso fisso Mutui a tasso variabile 5,36 2,92 8,04 4,38
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione fino a 5. 000 oltre 5. 000 15,43 12,46 23,145 18,69
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