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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Febbraio 2010
GIORNALISMO: AL VIA IL BANDO DI CONCORSO DELLA XVI EDIZIONE DEL PREMIO TELEVISIVO ILARIA ALPI. C´È TEMPO FINO AL 10 APRILE PER PRESENTARE SERVIZI ED INCHIESTE TELEVISIVE SU TEMI DI IMPEGNO CIVILE E SOCIALE. NASCE IL NUOVO SITO DEDICATO AL CONCORSO: ONLINE IL MEGLIO DEL GIORNALISMO TELEVISIVO.  
 
Bologna, 1 febbraio 2010 – Si è aperto il nuovo bando di concorso per partecipare alla Xvi edizione del Premio Ilaria Alpi. E per l’occasione nasce anche il nuovo sito www. Premioilariaalpi. It, realizzato grazie alla collaborazione di Hi–net. Online sono già disponibili il bando e il regolamento del concorso, tutte le informazioni sull’evento che si svolgerà a Riccione dal 17 al 19 giugno 2010, oltre ai video finalisti dell’edizione 2009 (da aprile anche i finalisti del 2010) e ai video promozionali prodotti dal Premio stesso. Il Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi, promosso da Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Riccione e Associazione Ilaria Alpi Comunità Aperta, è riservato a servizi ed inchieste giornalistiche televisive che trattino temi di impegno civile e sociale (solidarietà, non violenza, giustizia, diritti umani, lavoro). Il termine per partecipare è alle ore 12 dell´10 aprile 2010. In quasi sedici anni il concorso ha visto la presenza dei più importanti nomi del giornalismo italiano ed internazionale premiando fra i tanti, professionisti del calibro di Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Christiane Amanpour, Ryszard Kapuscinski, Ugo Gregoretti, Emilio Rossi. Il Premio è realizzato con la collaborazione di Rai, Fondazione Unipolis, Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, Federazione Nazionale della Stampa, Usigrai. Al Premio sono riconosciuti l´Alto Patronato della Presidenza Repubblica Italiana e i patrocini di Presidenza Camera dei Deputati, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Commissione Nazionale italiana per l´Unesco, Ordine dei Giornalisti Nazionale, Rai – Segretariato Sociale. Sono Media Partner del concorso Repubblica. It, Rai Tre, Rai News 24, mentre hanno fornito il proprio contributo tecnico Hi -Net e Bottega Video Rimini. Le sezioni del concorso - Il concorso prevede diverse sezioni. Fra queste: miglior reportage italiano per servizi ed inchieste di diversa durata, miglior reportage internazionale, miglior servizio da tg, miglior servizio di tv locali e regionali. Inoltre, il Premio Produzione riservato ad inchieste giornalistiche italiane mai andate in onda, il Premio della Critica, il Premio Internazionale Miran Hrovatin per telecineoperatori, il Premio Giovani per giornalisti under 33 (Ilaria Alpi è stata uccisa in Somalia il 20 marzo 1994. Il 24 maggio 1994 avrebbe compiuto 33 anni). Le giurie del concorso - La giuria del Premio Ilaria Alpi 2010 è composta dal Presidente Italo Moretti da, Luca Ajroldi, Alessandro Banfi, Gerardo Bombonato, Andrea Iervolino, Giovanna Lio, Paolo Meucci, Roberto Morrione, Paola Palombaro, Giampaolo Penco, Sandro Provvisionato, Roberto Scardova, Claudio Speranza, Romano Tamberlich, Andrea Vianello. E da quest´anno anche da: Maurizio Torrealta e Piero Corsini. I vincitori saranno decretati dalla Giuria unitamente al fotoreporter Francesco Zizola, vincitore del World Press Photo of the Year nel 1996, la giornalista Concita De Gregorio, Direttore de L´unità, lo studioso di radio, televisione e linguaggi multimediali Enrico Menduni (docente universitario), la regista cinematografica Wilma Labate e lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo (autore fra gli altri di Romanzo Criminale) e da quest’anno la giornalista Chiara Nielsen (vicedirettrice di Internazionale). Per il Premio Produzione giudicheranno: Italo Moretti, Gerardo Bombonato, Enrico Menduni, Corradino Mineo, Roberto Natale e da quest’anno il nuovo direttore di Rai Tre Antonio Di Bella. La Giuria del Premio della Critica è composta da: Alessandra Comazzi (La Stampa), Antonio Dipollina (Repubblica), Mirella Poggialini (Avvenire e Tv Sorrisi e Canzoni), Norma Rangeri (Il Manifesto), Maurizio Turrioni (Famiglia Cristiana), Giovanni Volpi (Guida Tv). La giuria del Premio Giovani sarà invece composta da una delegazione di studenti delle scuole superiori della Provincia di Rimini. /Sm Informazioni: Premio Giornalistico Tv Ilaria Alpi . Www. Premioilariaalpi. It info@ilariaalpi. It tel: ++ 0541. 691640, fax: ++0541. 475803. Su Facebook: http://www. Facebook. Com/pages/premio-giornalistico-televisivo-ilaria-alpi/112801780163?ref=search&sid=1543492506. 1887728025. 1 .  
   
   
LA REGIONE PUGLIA CONTRO LA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE. AL VIA LA VIGILANZA SULLE EMITTENTI TELEVISIVE LOCALI.  
 
Bari, 1 febbraio 2010 - La Regione Puglia dice basta alla pubblicità ingannevole. Le emittenti televisive locali stanno per essere monitorate attraverso le associazioni dei consumatori, che dovranno vigilare e scoprire frodi o irregolarità contenute nei messaggi pubblicitari. L’attività ha avuto inizio il 29 gennaio, prima attraverso un percorso formativo per gli operatori delle associazioni dei consumatori della durata di quattro settimane (per un totale di 24 ore), poi con un’attività di monitoriaggio sul campo che durerà sei mesi e impegnerà 15 corsisti. La Regione, attraverso l’Assessorato allo Sviluppo economico ha incaricato il Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom) Puglia di occuparsi della formazione degli operatori e del successivo tirocinio. Per questo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa a novembre che parte di un più ampio programma regionale intitolato “La Regione per i consumatori”. Il Corecom possiede un sistema di monitoraggio in grado di rilevare tutta l’emittenza radiotelevisiva pugliese e il servizio pubblico regionale. Inoltre, per la sua specifica esperienza nel settore svolge ampie funzioni in materia di vigilanza e tutela dell’utenza. Per questo fornirà ai corsisti tutta l’assistenza e la documentazione in materia di pubblicità ingannevole e tutela dei minori, delibere e disposizioni vigenti in materia, contribuendo all’analisi dei dati e alle segnalazioni all’Antitrust e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. “Il nostro obiettivo – ha spiegato la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – non è quello di fare i censori delle televisioni locali, ma i fatti di cronaca degli ultimi anni ci impongono di non abbassare la guardia. Attraverso questo progetto vorremmo evitare che violazioni macroscopiche nelle Tv locali regionali rimanessero nascoste e impunite. Abbiamo dunque ritenuto che le associazioni dei consumatori fossero l’orgnismo adatto a verificare gli inganni della pubblicità televisiva a danno dei soggetti più deboli”. “Così – ha continuato Loredana Capone – continua l’impegno della Regione Puglia nei confronti dei consumatori. In questi cinque anni sono state tante le politiche in loro favore. Non a caso oggi la Puglia, a differenza di qualche anno fa, primeggia in Italia per le leggi e i regolamenti in materia. Voglio ricordare in particolare, tra le tante iniziative, la costituzione della Consulta Regionale Consumatori e Utenti e l’Istituto pugliese del Consumo che è riuscito a riunire 15 associazioni dei consumatori tanto da meritare proprio per questo la menzione di Mr Prezzi come unico caso in Italia”. La comunicazione pubblicitaria, per l’Italia, è un affare che vale 17 miliardi di euro all’anno. Purtroppo nei milioni di messaggi televisivi e radiofonici, negli annunci economici dei giornali, negli sms, nelle telefonate a distanza, si celano insidie difficili da evitare. Sono i soggetti deboli come i bambini, gli anziani e le fasce di popolazione con meno cultura generale a farne per primi le spese. Di qui la necessità di organizzare un corso propedeutico all’attività di vigilanza, nel quale esaminare i dettami legislativi e porre le basi per la successiva attività di analisi. Il corso si occuperà tra le altre cose delle pratiche commerciali scorrette, delle regole della pubblicità televisiva, delle truffe come falsi premi, lotto, astrologia, servizi non richiesti, svendite, saldi, suonerie, pratiche rivolte a soggetti deboli ed ai minori soprattutto in fascia protetta. Ma quali sono le regole per una comunicazione pubblicitaria corretta? La pubblicità – secondo la normativa vigente - deve essere innanzitutto chiaramente riconoscibile come tale, cioè si deve distinguere facilmente dalle altre forme di comunicazione al pubblico e deve utilizzare modalità grafiche e sonore di evidente percezione. Inoltre non può offendere la dignità della persona, né evocare discriminazioni di razza, sesso e nazionalità o offendere convinzioni religiose e ideali, non deve indurre a comportamenti pregiudizievoli per la salute, la sicurezza e l´ambiente e neanche arrecare danni ai minori. Ad esempio la pubblicità non può essere inserita nei programmi di cartoni animati e neanche durante i telegiornali, le rubriche di attualità e i documentari, le trasmissioni religiose e per i bambini, con durata superiore ai 30 minuti, se non dopo mezz’ora di trasmissione. .  
   
   
DATI RELATIVI AI FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSOINTERNET DEL PERIODO GENNAIO-DICEMBRE 2009 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-DICEMBRE 2008.  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Il periodo gennaio-dicembre 2009 rispetto al periodo gennaio-dicembre 2008 segna un andamento positivo +5%; in particolare, la tipologia Display registra un calo del - 1%, la Search un aumento del +11% e l’Affiliate un calo del -2%. Carlo Poss Presidente Fcp-assointernet: con i dati di Dicembre positivi per tutte le tipologie, in particolar modo sul "display" (+6%, segno di forte ripresa delle aziende a investire), per il mezzo internet si conclude il 2009 con un dato decisamente interessante, soprattutto se consideriamo la difficile crisi economica globale che ancora stiamo vivendo. .  
   
   
BASILICATA, FILM COMMISSION: UN PRIMO PASSO E’ STATO FATTO  
 
Potenza, 1 febbraio 2010 - “Non è vero che la Regione per la Film Commission resta in silenzio o non ha fatto nulla. Sarà sicuramente l’effetto del clima pre-elettorale, ma se nel centrodestra qualcuno ha la memoria corta, almeno i giornali dovrebbero ricordare che, con l´approvazione all´interno del maxiemendamento alla Finanziaria regionale 2010 di uno specifico articolo, ‘valorizzazione del territorio regionale attraverso la realizzazione di opere audiovisive’, è stato fatto un passo avanti importante per dotare anche la Basilicata, come hanno già fatto altre Regioni, di una struttura ‘Film Commission’ per promuovere e valorizzare il territorio come location e luogo di lavoro per le produzioni cinematografiche e televisive”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale del Pd, Adeltina Salierno, sottolineando il contenuto dell’articolo del maxiemendamento alla Finanziaria, che ha contribuito a definire, nel quale si prevede che “presso il Dipartimento Presidenza Giunta Regionale sarà costituita una unità interdipartimentale (denominata ‘Film Commission’) quale struttura speciale con il compito di promuovere il territorio lucano attraverso il sostegno alla realizzazione di opere di produzione di audiovisivi regionali, film, fiction Tv, spot pubblicitari, documentari ed ogni altra forma di produzione audiovisiva che incrementi la visibilità della Basilicata”. “Pertanto – aggiunge Salierno – ricordare il 50esimo anniversario del film ‘Rocco e i suoi fratelli’ che ha segnato, al pari dei primi film girati nei Sassi di Matera, una tappa storica delle produzioni cinematografiche italiane che hanno scelto location in Basilicata, è senz’altro utile e lo è ancora di più se proiettato verso un futuro che si sta delineando. Inoltre, l’intesa raggiunta tra Camera di commercio, Comune, Provincia ed Ente Parco della Murgia, finalizzata a dar vita sul territorio al progetto di Film Commission – continua il consigliere del Pd – va proprio in questa direzione e rafforza l’iniziativa della Regione che intende lasciare piena operatività ai privati, in quanto l’ufficio regionale che sarà istituito avrà compiti di promozione per favorire in tutti i modi possibili produzioni cinematografiche, televisive, di documentari in Basilicata. L´obiettivo principale dell´attività della Film Commission – conclude Salierno - è di aumentare la visibilità della regione in cui opera e, quindi, l´occupazione locale, i flussi turistici, le ricadute economiche sul territorio, mentre gli ‘attori principali’ resteranno case di produzione, imprese ed operatori di settore”. .  
   
   
BIBLIOTECHE: NASCE IL SISTEMA DELL´HINTERLAND UDINESE  
 
Tolmezzo, 1 febbraio 2010  - Il sistema bibliotecario di Udine si amplia aggregando gli istituti di 11 Comuni limitrofi: Manzano, Martignacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, Tarcento, Tavagnacco e Tricesimo. Il progetto "Hinterland udinese", che farà della "Vincenzo Joppi" di Udine la biblioteca centro di un sistema urbano e territoriale, ha infatti ricevuto il 28 gennaio il via libera dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro. .  
   
   
"COME PIANTE TRA I SASSI"  
 
Potenza, 1 febbraio 2010 - Presso la Galleria civica di Palazzo Loffredo, per iniziativa del Circolo Culturale "Silvio Spaventa Filippi" è stato presentato il nuovo romanzo di Mariolina Venezia dal titolo "Come piante tra i sassi". La scrittrice lucana dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo Mille anni che sto qui - best seller vincitore del Premio Campiello 2007 - torna nella sua Basilicata con un giallo sui generis, originale e divertente, pungente ritratto dell´Italia di oggi. Dopo il saluto del sindaco, Vito Santarsiero, previsto l´intervento del presidente del Circolo, Santino Bonsera. Presenta la giornalista Beatri Volpe. Protagonista il sostituto procuratore di Matera Immacolata (Imma) Tataranni, un personaggio eccentrico e riuscitissimo. Simpatica e antipatica al tempo stesso, in una parola irresistibile, Imma è alta un metro e uno sputo, ha capelli crespi, gusti improbabili e una memoria prodigiosa. È una donna abituata «per indole e storia personale» a non perdersi in chiacchiere e ad andare al sodo «cercando di risolvere problemi domestici e casi giudiziari senza grosse distinzioni fra un omicidio passionale, un abuso edilizio e un rubinetto che perde, implacabile come un orologio a cucù, insensibile alle sfumature e concentrata sul risultato». Caustica e determinata, ironica e inguaribilmente ottimista, Imma è decisa a fare luce sull´omicidio di un ragazzo morto accoltellato. Sullo sfondo di una regione dai mille problemi, descritta con dissacrante ironia e ostinato attaccamento, Irma indaga attorniata da una folla di personaggi le cui storie Venezia intreccia con l´abilità già dimostrata in Mille anni che sto qui. E destreggiandosi tra il bell´appuntato Calogiuri, l´odiatissima impiegata assenteista Maria Moliterni, l´ottuso maresciallo La Macchia, l´incontenibile sovrintendente Montemurro, suocera, marito, figlia e un traffico di rare tavolette votive dell´epoca della Magna Grecia, Imma riuscirà a portare a galla la verità. Perché la gente della Basilicata è sempre stata così, «quando si mettevano non mollavano, come certe piante abituate a crescere in terreni impervi. Come lei». .  
   
   
NEL FOYER DEL TEATRO CIAK OGNI LUNEDÌ DI FEBBRAIO MUSICA E PAROLE DI RICKY GIANCO & FRIENDS  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Nell’inusuale ma accogliente location del foyer del Teatro Ciak, Ricky Gianco assieme ad una pattuglia di amici racconta 50 anni di storia della musica, canta le sue canzoni e quelle di altri artisti che hanno fatto la storia della musica, discute di attualità, si confronta con gli ospiti e con il pubblico. Il tutto in un’atmosfera famigliare, proprio come se fosse a casa sua a bere un bicchiere con gli amici e condividere note, parole, sorrisi, idee. Un tema per ogni appuntamento: dal “rock ‘n roll” al “blues”, dal “beat” ai “cantautori”, dal “rock” al “soul” e così via. Accanto a lui sul palco: Lucia Vasini con la sua speciale ironia per dare una giusta dose di leggerezza alle serate, Alberto Tonti, già compagno di scorribande radiofoniche, per “raccontare” la musica, Gianni Barbacetto per rileggere con caustica intelligenza i fatti della settimana e le New-eve, cabarettiste al femminile con le loro performances autoironiche. Senza tralasciare gli ospiti eccellenti che di volta in volta interverranno (anche a sorpresa) per raccontare la loro musica, i loro pensieri, la loro simpatia. Insomma, sarà come passare una piacevole serata a casa di Ricky in un clima informale per conoscere gli amici, ascoltare tante storie, rivivere momenti musicali indimenticabili. . .  
   
   
AL TEATRO CIAK ANTONIO ALBANESE IN “PERSONAGGI”  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità. La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell´amico del cuore, in noi stessi. Lo spettacolo "Personaggi" riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall´immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all´imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. "Personaggi" appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l´alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l´ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità. "Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po´ meno soli, un po´ più allegri, un po´ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre. " Antonio Albanese .  
   
   
“QUESTA SERA COSE TURCHE” TESTI DI GIORGIO CENTAMORE, REGIA DI ENZO IACCHETTI IN SCENA AL TEATRO LIBERO  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Lo spettacolo si apre nella sala “diwan” (relax) di un bagno turco, con la presenza di una donna immobile come una mummia che sta facendo raffreddare gli orecchini (Alessandra Sarno): è una profumiera responsabile del reparto rughe, che lei stessa definirà “l’unico reparto dove, per anzianità, invece che dirigente diventi cavia”… La seconda ad entrare in scena (Rossana Carretto) è una donna “bruttarella” e un po’ spaesata dalla vita, ma vive con serenità e leggerezza anche le situazioni più avverse. Sarà merito delle pastiglie che prende? No di sicuro, visto che confonde gli ansiolitici con quelle della lavastoviglie. La terza ad entrare è Norina (Pia Engleberth): è sposata e spossata da una vita non proprio felice. È una figura che, più che ricordare una donna, ricorda di esserlo stata. Mentre queste entrano in confidenza tra loro, la terza signora se ne va, e si presenta la quarta (interpretata sempre da Pia Engleberth) che tira le fila di tutti i discorsi tra donne con l’energia e il piglio di una leader (sessista) da mercato rionale. Sentenzia fuor di metafora trovando morali astruse ma plausibili. Nasce così tra loro un’amicizia profonda, di quelle che frugano nell’intimo della propria esistenza, ma che si esaurisce con la magia del momento, quando abbandonano quel posto… Si dice che nel mondo della comicità non ci siano donne. Per dimostrare invece che c’è molto da vedere, molto da dire e soprattutto molto da ridere, quattro personaggi femminili si sono ritrovati a raccontarsela con grande libertà in un modo che diverte tantissimo anche gli uomini. I discorsi “tra femmine” sono sempre appartenuti alle leggende e alla fantasia del mondo maschile, ma finalmente li vedremo rappresentati dalle migliori interpreti del teatro comico. Com’è da abitudine le donne, quando si trovano in un ambiente a loro esclusivo uso, come in questo bagno turco, sciolgono remore e freni inibitori esprimendo punti di vista, raccontando episodi ed esperienze a dir poco esilaranti. Vi faranno ridere raccontando un mondo dalla forma ovarica… Teatro Libero è in Via Savona, 10 – Milano .  
   
   
UN AMERICANO SPECIALE AL PICCOLO. CALVINO SECONDO JOHN TURTURRO PER LA PRIMA VOLTA LE FIABE ITALIANE DI ITALO CALVINO DIVENTANO TEATRO, CON LA REGIA DI JOHN TURTURRO, E DISEGNANO UN RITRATTO ANCORA ATTUALE DEL NOSTRO PAESE  
 
 Milano, 1 febbraio 2010 - Dopo il debutto al Teatro Carignano di Torino, arriva al Piccolo Fiabe Italiane (Italian Folktales), prodotto dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Stabile di Napoli, un progetto speciale con il sostegno del Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), diretto da John Turturro, attore e regista statunitense, interprete di una sessantina di film, prediletto dai fratelli Cohen e da Spike Lee. Lo spettacolo, liberamente ispirato alle Fiabe italiane di Italo Calvino e alle favole di Giambattista Basile e Giuseppe Pitrè, sarà in scena al Teatro Strehler dal 9 al 14 febbraio 2010. Nella seconda metà degli anni Cinquanta Italo Calvino, ispirandosi all’opera di Giambattista Basile, curò una raccolta di fiabe provenienti dalle diverse tradizioni regionali d’Italia, specchio della più arcaica tradizione orale italiana, ritratto antichissimo e nel contempo attuale del nostro Paese. Una fotografia perfetta delle “Cento Città”, che nella loro varietà e complementarietà rappresentano ancor oggi l’essenza più autentica del carattere culturale italiano. «Ho scelto le Fiabe italiane - spiega Turturro, alla sua seconda esperienza teatrale, dopo Questi fantasmi di De Filippo al Mercadante di Napoli, nel gennaio 2006 - perché sono state il primo regalo ricevuto da mia moglie Katherine Borowitz, quando eravamo ancora fidanzati. Sono un grande estimatore delle opere di Calvino e proprio come per lui, che aveva avuto difficoltà nel vagliare quali fiabe adattare, anche per noi è stato difficile selezionare favole che fossero in grado di coesistere e di supportarsi a vicenda. Alla fine, abbiamo scelto Ari-ari, ciuco mio, butta danari!, Salta nel mio sacco!, La scuola della Salamanca, Il principe granchio, Le tre raccoglitrici di cicoria (da Calvino); Il racconto dell’orco, La vecchia scorticata, I due fratelli (da Basile); La pupidda (da Pitrè). Poi Katherine, Carl Capotorto, Max Casella e io le abbiamo adattate in una forma idonea alla messa in scena. Il nostro intento era quello di intrecciare le storie in un’unica sessione teatrale, e non di presentarle separatamente. Trovo irresistibili la parsimonia e la bellezza delle fiabe. Sono storie piene di grazia e al tempo stesso umili, sono lo specchio di un’Italia senza confini, un continente più che una nazione. Il loro è un afflato universale che trascende tempo e luogo. Sono l’espressione di una realtà dura e poverissima; cercano di ridare speranza a chi non ne ha, rendendo la loro esistenza più sopportabile. Oggi essere il primo che riesce a mettere in scena Fiabe italiane è un onore che mi è difficile descrivere. Anche perché, prima di me, ci aveva provato il grande Federico Fellini. Negli anni Settanta lui e Calvino si erano incontrati più volte per discutere il progetto, mai andato in porto». Le musiche sono eseguite dal vivo dalla Compagnia Artistica “La Paranza del Geco”, composta da Simone Campa (voce, chitarra battente, flauti, percussioni tradizionali), Sergio Caputo (violino, mandolino, mandola), Angelo Palma (voce, chitarra classica). .  
   
   
ANDREA CAMILLERI RISCRIVE PIRANDELLO: “FESTA DI FAMIGLIA” AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Festa di Famiglia è una riflessione sulle dinamiche violente all´interno del nucleo familiare e su come tutto ciò riguardi tutti. Il tema è drammatico e la storia che si racconta lascia pochi spiragli alla speranza. Difficile trovare un uomo psicologicamente più violento nei confronti delle sue donne di Luigi Pirandello. L´annientamento della moglie Antonietta, sposata, poi relegata a finanziatrice dei bisogni familiari, che impazzisce quando la fine della sua dote le sottrae la propria identità. La povera figlia Lietta che tenta il suicidio. Il caro "zio Luigi", secondo Camilleri, ha predicato bene, denunciando le mascalzonate maschili nell´opera letteraria, e razzolato molto male nella vita privata. Il pretesto è il compleanno di una madre di 60 anni festeggiata dalle sue tre figlie, la vera trama è la violenza quotidiana degli uomini contro le donne nell´ ambito familiare. Non una sola battuta è nuova perché l´ intero impianto drammaturgico è composto da materiale letterario di Luigi Pirandello estrapolato da drammi, novelle, romanzi. C´ è la molestia sessuale del padre verso la figliastra dei Sei personaggi in cerca d´ autore, il marito segregatore di Questa sera si recita a soggetto, il manipolatore di personalità de L´ amica delle mogli. Ma la sfida qui è quella di raccontare anche il lato tragicomico, di riuscire a vedere ciò che di grottesco e ridicolo si cela dietro le umane miserie. L´ impianto allestito dalle quattro attrici-autrici ha trovato in Camilleri una sterminata banca dati, unica nel suo genere e una cabina di regia dal ricchissimo passato. Il progetto Festa di Famiglia nasce dal sodalizio con Andrea Camilleri, grande conoscitore di Pirandello e Maestro di ironia. .  
   
   
LORELLA CUCCARINI CON I TALENTI DI X FACTOR AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI NE IL PIANETA PROIBITO  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Un viaggio nel futuro che inizia dal foyer del teatro, uno spettacolo unico e interattivo, un intreccio visionario e divertente dove il genio di William Shakespeare incontra i miti del rock; è questa la nuova ed originale versione de “Il Pianeta Proibito Rock musical” di Bob Carlton, riadattato e diretto da Luca Tommassini, che ha unito un grande team creativo e un cast artistico d’eccezione: prima fra tutti Lorella Cuccarini, regina incontrastata del musical italiano, al suo atteso ritorno sulle scene, affiancata da Attilio Fontana in un’inedita versione rockabilly. I due protagonisti saranno affiancati da Pietro Pignatelli e dai grandi talenti delle tre edizioni italiane di X Factor: Chiara Ranieri, Antonio Marino, Enrico Nordio, Francesca Ciampa e Ilaria Porceddu Lo spettacolo sara’ arricchito dalla partecipazione virtuale di Morgan, Mara Maionchi e Francesco Facchinetti e dalla partecipazione amichevole di Rosanna Vaudetti. Partendo dall’originale musical dell’88, un inedito e sperimentale mix di citazioni shakespeariane e trascinanti successi rock degli anni ´50 e ´60, la nuova versione diretta da Tommassini, accettata e condivisa da Carlton, riprende non solo i grandi classici del rock, arrangiati in una veste rinnovata ed insolita, ma attinge anche alle nuove sonorità contemporanee. Da Elvis Presley a Bjork, dai Beach Boys a Michael Jackson, da Jerry Lee Lewis a Coolio, dai Rolling Stones ai Prodigy, un eclettico mondo musicale riproposto in modo assolutamente originale grazie agli arrangiamenti di Roberto Tucciarelli. Innovative e sorprendenti anche le soluzioni sceniche, grazie alle proiezioni in 3D, per la prima volta utilizzate in uno spettacolo italiano, una tecnologia di ultima generazione capace di animare la scena di presenze virtuali. Irrompono così nello spettacolo Morgan, che si materializza come una forza oscura del male cantando una versione da lui arrangiata appositamente per lo spettacolo di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, Mara Maionchi nelle vesti della prima donna presidente degli Stati Uniti e Francesco Facchinetti, moderno narratore shakespiriano, che come in Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, diventa giornalista delle news. Il Pianeta Proibito è un viaggio emozionale, un´avventura spaziale che vede co-protagonista anche il pubblico, passeggero di questa strana crociera; un viaggio a bordo di un´astronave ipertecnologica che, imbarcati anche gli spettatori, viene risucchiata dal misterioso pianeta di Shakespiria. L’astronave è condotta da Capitan Tempesta (Attilio Fontana), divertente comandante di un singolare equipaggio: Roxy (Francesca Ciampa),donna risoluta e suo fedele braccio destro, Maya (Ilaria Porceddu) svampita, sexy e civettuola, il mozzo Cookie (Antonio Marino), cuoco e rozzo factotum di servizio, e l’Ufficiale Scientifico (Chiara Ranieri), donna energica e femminista. Creato dalla mente del folle scienziato Prospero (Pietro Pignatelli), Shakespiria è il luogo più romantico in assoluto, ispirato alle atmosfere del teatro dell’ottocento oltre che a Shakespeare, un posto che ritrova i tratti più poetici del passato. Il pianeta è abitato solo dallo scienziato Prospero, genio pazzo ignaro della potenza della propria invenzione, un tipo eccentrico, un po’ dott. Jekyll e Mr. Hyde, da sua figlia Miranda (Lorella Cuccarini), pura e innocente creatura cresciuta sola con il padre e da Ariel (Enrico Nordio) un robot, fedele servitore di Prospero. L’incontro fra questi due strani gruppi diventa l’occasione per intrecci d’amore, vendette e rivelazioni. I personaggi, sospesi fra toni poetici e sfumature della commedia, danno vita a momenti di grande intensità così come a situazioni esilaranti. Un divertimento che coinvolge anche il pubblico chiamato, sin dal foyer, ad essere passeggero di questa crociera spaziale che culmina in una festa finale con tutto il cast per festeggiare il ritorno sulla terra. La nuova versione de “Il Pianeta Proibito”, prodotta dalla Murciano e Borraccini srl, è il frutto del lavoro di un team creativo d‘eccezione, professionalità atipiche per un musical come Carmelo Giammello, acclamato scenografo di Prosa e Opera, Valerio Tiberi light designer, Francesca Schiavon costumista, Luca Tommassini e Jonathan Redavid coreografi, Clonwerk e Ivimap a cui è affidata la realizzazione dei contributi grafici e delle proiezioni 3D, Roberto Tucciarelli direttore musicale e Gianluca Merolli che ha curato la traduzione dei testi delle canzoni e che firma il tema originale del musical affidato alla voce di Lorella Cuccarini. “Il Pianeta Proibito” di Bob Carlton, ispirato all’omonimo film cult del 1956 diretto da Wilcox, nasce a Londra nel 1988 da un gruppo di teatro sperimentale per poi essere trasferito, grazie al successo ottenuto, nel West End dove rimane in scena fino al 1993. Per due anni di seguito vince il prestigioso “Oliver Award” come miglior musical, battendo un kolossal come “Miss Saigon” e ottiene un enorme successo nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in varie parti del mondo. Il Pianeta Proibito Rock Musical debutta il 26 Gennaio al Teatro Sistina di Roma, dal 24 Febbraio è al Teatro degli Arcimboldi di Milano e in tournèe nelle maggiori città italiane per tutto il 2010. .  
   
   
LARS NORÉN INEDITO IN ITALIA. STORIE SOSPESE TRA CRONACA E “MAL DI VIVERE” PER LE DUE NUOVE PRODUZIONI DEL PICCOLO  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Prosegue con due importanti testi del celebre scrittore e regista svedese il percorso dedicato alla drammaturgia contemporanea ideato da Luca Ronconi Luca Ronconi propone Lars Norén, regista e scrittore svedese, per due nuove importanti tappe del suo viaggio nella drammaturgia contemporanea – iniziato la scorsa stagione con Jean-luc Lagarce – presentando un “dittico” che scandaglia nelle pieghe del “mal di vivere” di due coppie e di un drammatico episodio di cronaca: Dettagli, con la regia di Carmelo Rifici, che si avvale di un collaudato gruppo di attori legato al Piccolo Teatro (in ordine di locandina: Giovanni Crippa, Elena Ghiaurov, Francesco Colella, Melania Giglio, Gianluigi Fogacci, Silvia Pernarella); e 20 novembre, monologo diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi. Norén, classe 1944, è un autore molto rappresentato e apprezzato in tutta Europa ma poco conosciuto in Italia. Già ospite del Piccolo nel 1994, in occasione del terzo Festival dei teatri d’Europa, con Danza di morte di Strindberg, di cui curò la regia, torna ora a Milano come drammaturgo con questi due testi inediti nel nostro Paese. Dettagli, pubblicato nel 2002, è la storia di due coppie della ricca borghesia intellettuale svedese che si rincorrono e si scambiano. Tra New York, Stoccolma e Firenze si innescano sottili dinamiche di seduzione e di distruzione reciproca tra personaggi che possiedono il segreto per essere infelici e per torturarsi a vicenda. Il debutto di Dettagli, che vede cimentarsi Carmelo Rifici in un altro testo di drammaturgia contemporanea dopo I pretendenti di Lagarce nella passata stagione, è in calendario lunedì 8 febbraio al Piccolo Teatro Studio, repliche fino al 27 febbraio. Scritto nel 2006, è ispirato a una vicenda avvenuta in un liceo tedesco dove un ragazzo, in preda a un raptus di follia omicida, sparò a insegnanti e compagni di scuola per poi suicidarsi. La notte precedente aveva pubblicato su Internet alcuni appunti nei quali motivava il suo tragico gesto. .  
   
   
MILANO: APERTE LE ISCRIZIONI A CORSO DI TEATRO PER LA TERZA ETÀ  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Sono aperte le iscrizioni al corso di teatro per la terza età, promosso dal Comune e incentrato sui Promessi sposi di Alessandro Manzoni. L’iniziativa è patrocinata e sostenuta dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità. “Un’iniziativa importante – ha detto l’assessore Massimiliano Orsatti - che consente a chi ormai è in pensione o a chi ha tempo di coltivare la passione per il teatro di cimentarsi e confrontarsi in prima persona con le tavole e le emozioni del palcoscenico, approfondendo oltre la conoscenza del testo manzoniano anche i tanti aspetti poco noti della cultura milanese e lombarda”. Il progetto intende favorire l’aggregazione tra le persone, promuovendo il teatro come luogo di incontro e di lavoro per la terza età. Il corso si svolgerà da febbraio a maggio 2010, presso il Teatro Sala Fontana, per un totale di 30 ore, divise in 10 incontri da 2 ore e mezza e uno da 5 ore; alle ore di pratica si aggiungeranno 3 conferenze di approfondimento che si svolgeranno sempre presso la sede del teatro. La conduzione sarà a cura di Giuditta Mingucci, mentre le tre conferenze (24 febbraio, La vita di Alessandro Manzoni; 10 marzo, Il processo alla Monaca di Monza; 24 marzo, Per amore di Lucia) saranno tenute da Giovanna Ferrante. La partecipazione al corso è gratuita. Per le iscrizioni bisogna rivolgersi al Teatro Sala Fontana di via Boltraffio 21, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 00 alle ore 13. 00 o dalle 15. 00 alle 17. 00. Tel. 02. 69015733, e-mail: fontana. Teatro@elsinor. Net .  
   
   
DAL 16 FEBBRAIO, DOPO IL ‘TUTTO ESAURITO DI NOVEMBRE AL TEATRO STUDIO SAVIANO IN SCENA AL GRASSI CON LA BELLEZZA E L’INFERNO  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Dopo i grandi classici, anche la realtà fa irruzione nella restaurata sede di via Rovello nei panni di chi, più di ogni altro, la realtà ha saputo decifrarla e interpretarla. Dopo il ‘tutto esaurito’ registrato nelle tre recite di novembre al Piccolo Teatro Studio, La bellezza e l’inferno torna a Milano per quasi due settimane di nuove repliche - dal 16 al 28 febbraio 2010 - che già fanno intravedere un eguale di successo di pubblico. Un racconto che si sviluppa negli anni successivi dall’uscita di Gomorra e da quello che ha generato. Lo spettacolo-monologo prodotto dal Piccolo Teatro in collaborazione con Mondadori, con la regia di Serena Sinigaglia, racconta come la parola, da sola, possa rappresentare l’unica forma di resistenza di una vita blindata, dopo tre anni di scorta. Come possa opporsi a qualsiasi forma di potere, a testimonianza che la verità, nonostante tutto, può esistere. La strage degli extracomunitari a Castelvolturno, l´esempio di uno scrittore come il nigeriano Ken Saro Wiwa, che ha perso la vita lottando contro le multinazionali del petrolio, l´incredibile storia di Miriam Makeba e della sua musica contro il razzismo, le note di Petrucciani, il minuscolo pianista jazz dalle ossa di cristallo, un altro "piccoletto", Lionel Messi, il calciatore che ha giocato la partita più difficile contro il proprio fisico, fino al ricordo appassionato di Neda e Taraneh, due giovanissime e bellissime ragazze iraniane, che perdono la vita negli scontri successivi alle contestate elezioni tenutesi in Iran pochi mesi fa: a riprova del fatto che non esiste predestinazione e che nel deserto è possibile coltivare qualsiasi frutto. Dalle prime e già mature testimonianze della sua attività di scrittore e giornalista fino a Gomorra, Roberto Saviano racconta come il talento sia la forma attraverso cui la bellezza resiste all’inferno. .  
   
   
AL VIA A PERUGIA DAL 2 FEBBRAIO RASSEGNA “RITMI”  
 
Perugia, 1 febbraio 2010 - Si terrà martedì 2 febbraio, all’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia (ore 17. 30), il primo dei sei incontri di “Ritmi”, il nuovo ciclo di audio-video conferenze e concerti organizzato dalla Fonoteca regionale “Oreste Trotta”. La rassegna, organizzata dalla Regione Umbria insieme a Università per Stranieri, Comune di Perugia e Azienda Perugina della Mobilità, andrà ad esplorare in modo insolito e stimolante le mille forme del ritmo nelle poetiche contemporanee. Vincenzo Martorella, critico musicale e musicologo che collabora con la “Trotta” da quattro anni ed è curatore del progetto, ha impostato una sorta di “viaggio panoramico” tra le realtà musicali che hanno abitato e abitano il Xx secolo, con ampi sconfinamenti in altri campi del sapere nei quali il ritmo svolge e opera una funzione fondamentale. Ospiti di “Ritmi” saranno musicisti, musicologi, poeti, compositori e linguisti. Nell’appuntamento del 2 febbraio, intitolato “Il ritmo. Parole e suoni per un’introduzione”, Martorella introdurrà gli argomenti della rassegna e, soprattutto, tradurrà il concetto di ritmo in esperienza concreta attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, grazie alla presenza in sala dei musicisti di “Tetraktis Percussioni”, l’ensemble umbro che in 15 anni di attività si è riservato un posto di prima fila nel panorama dell’esecuzione musicale contemporanea nazionale e internazionale. Seguirà, martedì 9 febbraio alle 17. 30 nell’atrio del Teatro Morlacchi, l’intervento di Andrea Raos (poeta, musicista, traduttore, redattore di “Nazione Indiana”) su “Mantenere il ritmo. Traduzione e traslazione della poesia”. Mercoledì 17 febbraio alle 17. 30, sempre al Morlacchi, Vincenzo Martorella terrà una video-audio conferenza sulla “Brevissima storia del ritmo: da Perotino ai Radiohead”. L’appuntamento “Ritmo del rumore, ritmo del lavoro: 30 anni di Experimentum Mundi” lunedì 22 febbraio alle 17. 30, porterà all’Aula Magna della Stranieri Giorgio Battistelli. Il compositore parlerà di una delle sue più celebri e singolari composizioni, “Experimentum Mundi”, che nel 2010 compie 30 anni. Lo spettacolo per attore, 16 maestri artigiani, 5 voci femminili e percussioni, verrà proiettato in sala e commentato dall’autore. Un altro compositore, Piero Niro, parlerà martedì 2 marzo alle 17. 30, al Morlacchi, sul “Ritmo nell’esperienza musicale contemporanea: da Boulez in poi”. Niro, che insegna Composizione al Conservatorio di Campobasso, si è diplomato all’Accademia Santa Cecilia di Roma con Franco Donatoni e si è poi perfezionato con Karlheinz Stockhausen. Il sesto appuntamento è previsto per martedì 9 marzo alle 17. 30, al Morlacchi, con Sergio Pasquandrea. Giornalista musicale, ricercatore universitario in linguistica, esperto di apprendimento linguistico e di musica afroamericana, Pasquandrea parlerà del “Ritmo della lingua narrata: sulla possibilità di una ‘lingua jazz’”. Per rendere più esplicita la vicinanza dei ritmi musicali a quelli letterari, sarà improvvisato un “reading” accompagnato da jazzisti perugini. Ogni incontro sarà seguito da un aperitivo con i relatori della serata. L’ingresso è libero. Il Servizio Attività culturali della Regione rende noti, intanto, i dati relativi alla gestione 2009 della Fonoteca “Trotta”, che è ormai vicina a quota tremila utenti: 2901 al 31 dicembre, con 125 nuove iscrizioni durante l’anno. Sono stati effettuati 3703 prestiti di cd in copia e le presenze giornaliere in sede sono state 2513. Le opere copiate su cd ammontano a 5209. .  
   
   
DONNE E LAVORO. A IMOLA UNA MOSTRA STORICO-DOCUMENTARIA PER RACCONTARE UN´IDENTITÀ DIFFICILE.  
 
Bologna, 1 febbraio 2010 - Dall’unità d’Italia agli anni Sessanta, come è cambiato il rapporto fra la donna e il mondo del lavoro. Per raccontare la trasformazione dell’identità femminile nella società italiana del Xx secolo, la Salannunziata di Imola (via Fratelli Bandiera 17/A) propone la mostra storico-documentaria “Donne e lavoro: un’identità difficile. 1860|1960 lavoratrici in Emilia-romagna”. Sabato 30 gennaio si è svolta l’inaugurazione della mostra, promossa dalla presidenza della Giunta della Regione Emilia-romagna e dall’Ibc-soprintendenza beni librari e documentari in collaborazione con il Comune di Imola. Interverranno Maria Giuseppina Muzzarelli, vicepresidente della Regione Emilia-romagna; Bruno Solaroli, capo di Gabinetto del Presidente della Regione; Rosaria Campioni, soprintendente dei beni librari e documentari della Regione e gli assessori alla cultura e alle pari opportunità del Comune di Imola, Valter Galavotti e Donatella Mungo. La mostra - A cura di Rossella Ropa e Cinzia Venturoli, l’iniziativa ripercorre per immagini e temi, in 42 pannelli, i tempi e le fasi dell’inclusione ed esclusione femminile nel mondo del lavoro, individuandone cause e ragioni. Raccontando le difficoltà ad accedere a lavori ritenuti “naturalmente maschili” alla fine dell’Ottocento, la possibilità di esercitare tutte le professioni a partire dalla fine della prima guerra mondiale, i passi indietro fatti durante il periodo fascista e arrivare, infine, al raggiungimento della parità duramente conquistata con le lotte degli anni 1950-1960. La narrazione prende in esame le caratteristiche degli ambiti lavorativi (i salari più bassi, lo status inferiore, la minore qualificazione) e la loro evoluzione; le riviste, le associazioni e le donne che hanno portato avanti le richieste delle lavoratrici; la legislazione dedicata al lavoro femminile; le conseguenze sulle strutture sociali e sulla mentalità dominante. Alla mostra è dedicato anche l’omonimo volume, sempre di Rossella Ropa e Cinzia Venturoli, pubblicato per la collana Erba (Emilia-romagna Biblioteche e Archivi) dell’Ibc- Soprintendenza beni librari e documentari (n. 70, Editrice Compositori, Bologna). Il libro e la mostra sono stati realizzati nell’ambito delle iniziative del Comitato per le celebrazioni del 60º anniversario della Costituzione italiana composto da Regione Emilia-romagna, Provincia e Comune di Bologna, Ufficio territoriale di Governo di Bologna, Università di Bologna e Ufficio scolastico regionale. La mostra sarà aperta fino al 14 febbraio (per poi divenire itinerante in regione), sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle19 e, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19. Due le sezioni principali. La prima, “Dall’unità d’Italia alla prima guerra mondiale”, racconta delle attività allora tradizionali (dalle mezzadre alle braccianti, dalle risaiole alle lavandaie, dalle lavoranti a domicilio alle operaie), dei lavori di cura (di balie, levatrici, infermiere, crocerossine), delle lavoratrici dello Stato (tabacchine, impiegate, maestre). Con approfondimenti sulle lotte delle donne in campagna e in città. Dopo un focus sul lavoro femminile durante il primo conflitto mondiale, si apre la seconda sezione “Dal regime fascista agli anni Sessanta” suddivisa in due parti: “Il fascismo e la seconda guerra mondiale” (La missione della donna nella propaganda fascista; Le donne organizzate: fasci femminili e sezioni operaie e lavoranti a domicilio; Massaie rurali e donne in Africa; Nelle fabbriche; Lavorare in campagna; I littoriali femminili del lavoro; Donne in guerra) e “Dal dopoguerra agli anni Sessanta” (Votare ed essere votate. Donne sulla scena pubblica; Il diritto al lavoro; La legislazione; Richieste e rivendicazioni per il lavoro in campagna e in fabbrica; Le operaie; Il lavoro a domicilio: mutamenti e persistenze; La campagna; Mestieri e professioni). .  
   
   
IL COMUNE DI UDINE UD SI ATTIVI PER MUSEO STORIA  
 
Udine, 1 febbraio 2010 - "La posizione della Regione è molto chiara. Il Consiglio regionale ha destinato nel 2009 per il museo friulano di Storia naturale (Msfn) di Udine 5 milioni di euro che devono essere impegnati entro quest´anno. La partita è ora tutta in mano al Comune che deve presentare un´ipotesi progettuale". Così ha risposto il 29 gennaio l´assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, all´appello del Comitato "Amici del museo friulano di Storia naturale" per l´assegnazione di una sede adeguata alla struttura udinese, chiusa al pubblico ormai da 10 anni. Nel corso dell´incontro svoltosi a Udine, è stata consegnata all´esponente della Giunta regionale una petizione sottoscritta da 4mila cittadini dove viene ribadita l´importanza di quest´istituzione culturale, educativa e di ricerca scientifica al servizio dal 1866 di tutta la comunità regionale. Il Msfn è inserito nell´elenco delle 10 maggiori istituzioni naturalistiche italiane degli Enti locali. Dal 1981 sono state allestite al suo interno 16 mostre temporanee. Il blocco dell´esposizione e della didattica per mancanza di spazi, è stato detto, rappresenta un vero peccato per tutta la comunità regionale. I rappresentanti del Comitato, composto da una ventina di associazioni, hanno presentato a Molinaro una bozza di progetto relativa alla ristrutturazione dell´ex caserma dei Vigili del fuoco di piazzale Cadorna (sito individuato dalla precedente amministrazione comunale) che permetterebbe l´utilizzo degli edifici per l´attività del museo già entro un paio d´anni. L´assessore ha quindi ricordato che la Regione è consapevole della condizione di precarietà che contraddistingue il museo ed ha espresso l´auspicio relativo al recupero del compendio urbano in questione. "Ci sono elementi di fattibilità del progetto da avviare in più lotti. Con le risorse destinate si può intanto partire con i lavori", ha concluso Molinaro. .  
   
   
CICLISMO. MILANO RICORDA CON UNA MOSTRA LE IMPRESE DI FAUSTO COPPI  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - A cinquant’anni dalla scomparsa, Milano ricorda le imprese di Fausto Coppi con una mostra fotografica alla Fabbrica del Vapore dal titolo “L’italia di Coppi”. Dal 1° al 20 febbraio, negli spazi di via Procaccini le gesta dell’ “airone” saranno raccontate attraverso alcuni scatti storici tratti dall’archivio Omega Fotocronache di Vito Liverani, uno dei più grandi fotografi sportivi. All’inaugurazione, lunedì prossimo alle ore 18, sarà presente Angelo Fausto, “Faustino” figlio del campione. “Con questa mostra dedicata a Coppi – ha detto l’assessore allo Sport Alan Rizzi – ricordiamo uno dei più grandi e indiscussi campioni dello sport italiano, che ha regalato anche alla nostra città imprese indimenticabili come il record dell’ora al Vigorelli e le vittorie in maglia rosa al Giro d’Italia”. Le immagini raccontano di Coppi e dell’Italia del secondo dopoguerra, un´Italia stretta intorno al suo campione più amato e compianto, dopo la morte avvenuta il 2 gennaio 1960 per un attacco non curato di malaria. Dalle fotografie, scattate negli anni ’40 e ’50 da professionisti del calibro di Carlo Martini (il passaggio della borraccia tra Bartali e Coppi), Luigi Bertazzini (le foto in posa di Coppi con le maglie più prestigiose) e di Liverani, che ha seguito più volte il ciclista in moltissime corse, emerge il ritratto di uomo semplice e schivo, che ha saputo conquistare il cuore degli italiani diventando il simbolo di un’epoca e di un intero Paese. La mostra, curata dall´associazione Polifemo, rimarrà aperta fino al 20 febbraio, dal lunedì al sabato, dalle 15 alle 19, con ingresso gratuito. .  
   
   
CARMELO LIZZIO. SCULTURE DALLA COLLABORAZIONE CON SALVATORE FIUME AI COLOSSI A MILANO, TEATRO FILODRAMMATICI  
 
Milano, 1 febbraio 2010 - Il Teatro Filodrammatici di Milano presenta, dal 17 febbraio al 7 marzo 2010, la mostra “Carmelo Lizzio. Sculture – dalla collaborazione con Salvatore Fiume ai Colossi”, all’interno della stagione del Progetto Atelier, dedicata quest’anno al tema del dialogo, nelle sue possibili espressioni in Arte. Dopo il riscontro positivo ottenuto con la mostra “Ragione Emozione” dedicata alla scultrice Daniela Rancati, il secondo appuntamento del ciclo “l’Arte del Dialogo” vede come protagonista lo scultore Carmelo Lizzio all’interno dell’esclusiva cornice dello storico teatro milanese, con il prezioso sostegno del Consiglio Regionale della Lombardia. La mostra è il racconto dell’intenso percorso artistico di Carmelo Lizzio, segnato dall’incontro e dalla collaborazione professionale con importanti personalità del mondo dell’arte, a partire dal lungo sodalizio con Salvatore Fiume, che proseguirà fino alla scomparsa del maestro. Il frutto della loro collaborazione è documentato in mostra da un gruppo di sculture e da una serie di riproduzioni fotografiche. Grandi opere pubbliche come la Fontana degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma o sculture più intime come Ninfa e Fauno, Donna col Bambino, Fortuna, Ave Maria, Isole di Pietra, Toro e Torero, Etiope, sono esempi del sodalizio umano e professionale fra due forti individualità artistiche che, nel pieno rispetto delle propria autonomia stilistica e concettuale, hanno alimentato un dialogo di punti di vista progettuali e di visioni poetiche, che si è armonizzato, infine, nel gesto scultoreo. Di questa collaborazione, Lizzio ricorda anche quei momenti di sincera quotidianità che restituis cono il senso di uno straordinario dialogo artistico e umano che la mostra intende, almeno in parte, restituire. “Non si è mai abituato alle due “z” del mio cognome e alla mia voce assonnata alle sue usuali chiamate delle 5:30 della mattina, ma l’amicizia e la comune passione per l’opera d’arte ci hanno legato per tutti i suoi ultimi dieci anni. Ancora oggi faccio tesoro della sua severa generosità e il ricordo di lui è supporto e compagnia in tutto ciò che faccio”. (Carmelo Lizzio) La mostra si articola attraverso il racconto di altri momenti determinanti nello sviluppo della poetica dell’artista. Il percorso “si caratterizza – come evidenziato da Francesca Bianucci – per una semplicità visiva tesa a dare pieno rilievo alla potenza espressiva del linguaggio scultoreo di Lizzio, incisivo e mai sovraccarico, e alla forza narrativa delle immagini fotografiche e dei testi ad esse correlati, che scandiscono i momenti salienti della sua carriera artistica. L’incontro con Aligi Sassu stimola in Lizzio il desiderio di tornare a scolpire opere sue. Un seme che maturerà nel tempo dando i suoi primi frutti sul nascere del nuovo Millennio. Alcune opere-simbolo del percorso personale di Lizzio sono documentate in mostra da riproduzioni fotografiche: fra queste la Fontana del Buon Samaritano (5 quinte scolpite, alte 3. 5 metri, che raccontano la celebre parabola) realizzata con la collaborazione di Lucia Arduini per l’Ospedale San Raffaele di Milano, oltre all’Arcangelo Raffaele, una statua tradotta in resina al carbonio e alta 8 metri, posta sulla grande cupola dell’Ospedale. In mostra è presente un modello in scala reale dell’Arcangelo. Si possono ammirare, infine, alcuni significativi esempi dell’arte scultorea di Lizzio come la possente testa denominata “Domani” e il sinuoso “Belvedere”. . .  
   
   
MILANO, MARIONETTE DEI COLLA IN MOSTRA AL PICCOLO  
 
 Milano, 1 febbraio 2010 - Una mostra dedicata alle marionette con 250 pezzi che ripercorrono la storia della compagnia "Carlo Colla" e che, attraverso un allestimento intitolato "La bottega dei magatej", permette di scoprire costumi, attrezzature e documenti di un patrimonio artistico che dura da oltre tre secoli. L´esposizione, visitabile fino al 21 marzo nel foyer del Piccolo Teatro Strehler di Milano, è stata inaugurata oggi dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Massimo Zanello. "I Colla - ha sottolineato Zanello - rappresentano per Milano e per la Lombardia una tradizione importante e di grande prestigio. Una popolarità di livello internazionale che celebriamo con questa esposizione. Un modo per curiosare ´dietro le quinte´, scoprendo l´arte della tradizione artigiana marionettistica della famiglia Colla". Realizzata dall´assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia con l´Associazione Grupporiani, la mostra è divisa in due parti. Nella prima, dedicata a Milano, si possono ammirare alcune scene meneghine ´animate´ da marionette ottocentesche: si possono trovare infatti "Ambrogio e Teodosio", "Serata alla Scala" e alcune poesie del poeta Carlo Porta come "La ninetta del verzèe". Nella seconda parte, oltre agli accessori dei personaggi, sono esposte le ottocentesche marionette artigianali affiancate a quelle moderne. Uno spazio particolare è dedicato alla maschera del ´Gerolamo´, quattro statuine dal 1806 fino al 2007, che mostrano l´evoluzione stilistica del personaggio. .