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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Aprile 2012
ALIMENTARE UN CUORE CHE BATTE: RICERCATORI TEDESCHI TROVANO SOLUZIONI INNOVATIVE PER UNA NUOVA GENERAZIONE DI PACEMAKER  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - Anche se i dispositivi cordless a batteria dominano il modo in cui comunichiamo oggigiorno, la breve durata della loro carica è un fattore limitante quando li si vuole usare in ambiente medico, come per esempio negli impianti o nelle sonde progettati per rimanere all´interno del corpo per molti anni e che non possono essere rimossi e ricaricati come un lettore mp3 o un telefono. Benché questo problema sia stato in gran parte superato con i sistemi basati sulle onde radio (Hf) e induttivi, come i pacemaker, che sono in uso da mezzo secolo, rimangono problemi riguardo la loro efficienza in termini di ubicazione, posizione e movimento, e spesso essi sono anche limitati per quanto riguarda il raggio. Un team di ricercatori tedeschi, dell´Istituto Fraunhofer per le tecnologie e i sistemi ceramici Ikts a Hermsdorf, ha ora divulgato i dettagli della sua ultima invenzione, che si spera farà progressi nel superamento di alcune di queste difficoltà. I ricercatori hanno ideato un nuovo sistema di trasferimento dell´energia, che è già stato brevettato, per aggirare questi limiti di ubicazione, posizione e movimento che attualmente affliggono i sistemi basati sulle onde radio (Hf) e induttivi. Il team è riuscito a trasmettere in modalità wireless l´energia da un trasmettitore portatile a un generatore mobile o "ricevitore". Il trasmettitore fornisce una corrente elettrica di oltre 100 milliwatt e ha un raggio di circa 50 centimetri. Di conseguenza, il ricevitore si può mettere quasi ovunque sul corpo. Il dottor Holger Lausch dell´Istituto Fraunhofer per le tecnologie e i sistemi ceramici Ikts commenta: "Il modulo di trasferimento di forma cilindrica è così piccolo e compatto che si può attaccare a una cintura. Con il nostro dispositivo portatile, possiamo fornire energia a distanza a impianti, sistemi di dosaggio di farmaci e altre applicazioni mediche senza toccarle, come le capsule endoscopiche ingeribili che migrano nel tratto gastrointestinale e trasmettono immagini dell´interno del corpo all´esterno." Il modulo generatore può essere rintracciato in ogni momento, a prescindere del trasferimento di energia, rispetto alla sua posizione e ubicazione. Quindi se il generatore si trova dentro una capsula endoscopica video, le immagini prodotte possono essere collegate a specifiche regioni intestinali. Se si mette dentro una capsula di dosaggio, l´ingrediente attivo del farmaco può essere rilasciato in modo mirato. Nel modulo di trasferimento, un magnete rotante guidato da un motore Ec genera un campo magnetico rotante. Una pallina magnetica nel ricevitore si collega al campo magnetico alternato esteriore e di conseguenza si mette a ruotare. Il movimento rotatorio si trasforma in elettricità, così l´energia viene prodotta proprio nel modulo generatore. Il dott. Lausch commenta così i vantaggi del sistema: "Con l´accoppiamento magnetico, l´energia può essere trasformata attraverso materiali non magnetici, come il tessuto biologico, le ossa, gli organi, l´acqua, la plastica o persino una serie di metalli. Inoltre il campo magnetico prodotto non ha effetti collaterali nocivi sugli esseri umani. Non riscalda neanche il tessuto." Questi nuovi tipi di sistemi in miniatura e intelligenti assumeranno presto funzioni terapeutiche e diagnostiche. Gli scienziati sperano che in futuro i sensori impiantabili saranno in grado di misurare i livelli di glucosio, la pressione arteriosa o la saturazione di ossigeno dei tessuti tumorali e di trasmettere i dati dei pazienti attraverso la telemetria, una tecnologia che permette di fare misurazioni a distanza, attraverso onde radio o la trasmissione e la ricezione di informazioni attraverso reti Ip. Poiché i moduli disponibili in prototipi sono scalabili in termini di portata, dimensioni e capacità di prestazioni, possono essere usati non solo per applicazioni di tecnologia medica. Possono anche fornire energia in modalità wireless a sensori sigillati ermeticamente, come quelli contenuti nei muri o nei ponti. Questo li rende quindi adatti all´uso nel campo dell´energia meccanica e della costruzione di impianti. In futuro potrebbero essere usati anche per caricare unità di stoccaggio di energia e attivare componenti elettronici. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per le tecnologie e i sistemi ceramici Ikts: http://www.Ikts.fraunhofer.de/en/    
   
   
AUMENTA IL RISCHIO DI ICTUS QUANDO NE SONO COLPITI ANCHE I FRATELLI  
 
Bruxelles, 16 aprile 2012 - Secondo una ricerca svedese, le potenziali vittime di ictus hanno fino al 60% di probabilità in più di presentare un´ostruzione improvvisa o la rottura di un vaso sanguigno quando ci sono fratelli che hanno avuto un ictus. Il rischio di ictus per i pazienti di 55 anni o più giovani è due volte più alto se i loro fratelli hanno avuto un ictus a 55 anni o prima. I risultati dello studio sono presentati nella rivista Circulation: Cardiovascular Genetics. Ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia suggeriscono che i pazienti dovrebbero informare i loro medici se uno dei loro fratelli ha avuto un ictus. È inoltre importante - dicono - modificare le cattive abitudini che contribuiscono all´ictus, come ad esempio le abitudini alimentari non salutari, la vita sedentaria e avere la pressione alta. I risultati fanno parte di un ampio studio che ha analizzato l´influenza combinata di fattori quali l´età, il sesso e i fratelli sul rischio di subire un ictus. Gli ictus ischemici, innescati dall´ostruzione dei vasi sanguigni che impedisce al sangue di raggiungere il cervello di una persona, sono il tipo più comune di ictus, che colpisce centinaia di migliaia di persone ogni anno. Gli scienziati hanno esaminato i documenti di dimissione ospedaliera e la causa di morte sui certificati di decesso di quasi 31.000 persone che avevano fratelli colpiti da ictus e di quasi 153.000 adulti della stessa età senza fratelli con storia di ictus. Il dottor Erik Ingelsson dal Karolinska Institutet, autore senior dello studio, fa sapere che il team ha rilevato un rischio quasi doppio di ictus nei pazienti che avevano un fratello o una sorella che aveva subito un ictus a 55 anni o più giovane. "Gli operatori sanitari dovrebbero prestare attenzione tanto a una storia familiare di ictus nei fratelli, quanto nei genitori, e rendere i pazienti consapevoli del fatto che esiste una predisposizione genetica", ha detto il dott. Ingelsson. "Che si tratti di una sorella piuttosto che di un fratello non influisce sul rischio di ictus." Per lo studio sono state utilizzate le cartelle cliniche dei pazienti dal 1987 al 2007. I ricercatori hanno scoperto che per ogni ictus diagnosticato, un fratello o una sorella del paziente ha avuto un ictus durante il resto del periodo di studio. Hanno anche osservato che il 94% degli ictus ischemici è più probabile che si verifichi a 55 anni o prima nei fratelli dei pazienti colpiti a 55 anni o più giovani, il 64% è più probale che si verifichi nei fratelli di primo grado dei pazienti colpiti e il 61% in qualsiasi grado di fratellanza. "L´aumentato rischio familiare potrebbe non essere dovuto soltanto a fattori genetici", sottolinea il dott. Ingelsson. "Se tuo fratello o tua sorella ha avuto un ictus, dovresti essere motivato a intraprendere maggiori azioni preventive e a prestare maggiore attenzione alle tue abitudini di vita come la dieta, l´esercizio fisico e il controllo della pressione arteriosa." Va notato che il team non è riuscito a stabilire se l´influenza familiare aumenta il rischio di ictus, direttamente o tramite influenze genetiche e ambientali. "Lo studio è limitato dalla mancanza di informazioni sui sottotipi di ictus ischemico che potrebbero presentare diversi rischi ereditati", dicono gli autori. Per maggiori informazioni, visitare: Circulation: Cardiovascular Genetics: http://circgenetics.Ahajournals.org/  Karolinska Institutet: http://ki.Se/    
   
   
CASO MAUGERI, REGIONE LOMBARDIA NON C´ENTRA E QUERELA  
 
Milano, 16 aprile 2012 -  Il presidente Roberto Formigoni ha dato mandato stamattina ai legali di Regione Lombardia di procedere a querele per diffamazione e a richieste danni nei confronti di quelle testate giornalistiche e radio televisive che hanno parlato o stanno parlando delle vicende legate alla Fondazione Maugeri come di vicende riguardanti Regione Lombardia. Tale asserito legame tra le vicende emerse e le responsabilità di Regione Lombardia è del tutto inesistente e insussistente. Nell´indagine sulla Maugeri non è indicata nessuna responsabilità di persone o strutture rappresentanti delle Regione stessa. In altri termini, non c´è nessuna indagine su politici o funzionari di Regione Lombardia. Sono speciosi e offensivi anche i riferimenti ad un ex assessore regionale quando non sia specificato che egli operò oltre 20 anni fa, nella fase politica precedente. Anche su questo i legali intenteranno le dovute azioni. Regione Lombardia ribadisce che le vicende emerse riguardano un´azienda integralmente privata su cui la Regione non ha nessun dovere e nessun potere di controllo. La Regione acquista le prestazioni sanitarie di questa come di altre aziende, controlla la qualità, l´appropriatezza e la congruità del prezzo di tali prestazioni. E nessuno può mettere in dubbio l´eccellenza delle prestazioni offerte finora dalla Fondazione Maugeri. La furia antipolitica e il gusto cinico alla ricerca del sangue che si esercita in particolare contro la nostra Regione non giustificano in nessun modo le falsità diffuse da organi di stampa e radio televisivi. Contro di loro, ribadiamo, saranno intentate le giuste azioni a tutela del buon nome della Regione.  
   
   
DAL I CONGRESSO NAZIONALE DEL GRUPPO DI LAVORO IN UROGINECOLOGIA E PAVIMENTO PELVICO (GLUP) LA VALUTAZIONE DEGLI ATTUALI TRATTAMENTI PER L’INCONTINENZA URINARIA E IL PROLASSO GENITALE FEMMINILE CHE COLPISCONO COMPLESSIVAMENTE MILIONI DI ITALIANE OVER 40  
 
 Milano, 16 aprile 2012 - Incontinenza Urinaria - La prevalenza dell’Incontinenza Urinaria nella popolazione femminile è stimata, da studi epidemiologici internazionali, attestarsi intorno al 25% ( Epincont, 2000 ). Ovviamente questo fenomeno tende ad accentuarsi e a diversificarsi nelle sue manifestazioni con l’avanzare dell’età. E’ senza dubbio un problema non trascurabile sia intermini quantitativi sia in termini di impatto sulla qualità della vita delle donne che ne sono affette. Solo a titolo di esempio se si applicano i dati di prevalenza dello studio Epincont ai dati demografici del censimento del 2005 nella sola città di Milano si possono stimare 151.148 donne affette da una qualche forma di Incontinenza Urinaria. Nella quotidianità il fenomeno è sottostimato e molto spesso le pazienti stesse, per imbarazzo o per la falsa credenza che nulla si possa fare, non ne parlano al proprio medico. Negli ultimi anni il mondo scientifico ha invece rivolto una grande attenzione a questa problematica migliorando molto sia la capacità di identificare e classificare correttamente le diverse forme di incontinenza urinaria, sia individuando nuove modalità di trattamento (comportamentale, riabilitativo, farmacologico o chirurgico) con una sempre maggiore attenzione a ridurre l’invasività. Prolasso Genitale - Il prolasso genitale che consiste nell’abbassamento dalla sede naturale e talvolta fuori dall´introito vaginale di una o più strutture pelviche - utero , vescica e retto - è una patologia molto frequente nella popolazione femminile. In Italia, secondo dati del Ministero della Sanità del 2008, colpisce maggiormente donne con una età maggiore di 50 anni - 3 su 10 - ma si riscontra anche nelle più giovani- tra i 20 e i 29 anni l’incidenza è del 6,6% dai 30 ai 50 anni del 15% che sale al 30% nelle donne dai 50 ai 70 anni Uno studio norvegese ha stimato che circa il 40% di tutte le donne tra i 45 e gli 85 anni presentano un grado di discesa dei genitali dal secondo grado in avanti (classificazione sec Half-way system da 0 a Iv) e circa il 10% presenta un prolasso di entità tale (Iii e Iv grado) da richiedere un intervento chirurgico. Il rischio relativo di una donna di subire un intervento per prolasso nel corso della sua vita è stimato intorno all’11.1%. Si tratta di una problematica di frequente riscontro da parte del ginecologo tanto che si stima che circa 1/3 delle isterectomie in donne di età superiore ai 50 anni sia effettuato per questo motivo. Ovviamente prima di procedere ad un intervento occorre valutare la possibilità di trattamenti conservativi tra i quali particolare attenzione merita lo stile di vita e la Riabilitazione del pavimento pelvico. Tuttavia quando la discesa supera una certa entità e soprattutto se la sintomatologia legata al prolasso conduce ad un’alterazione della qualità della vita occorre pensare ad un trattamento chirurgico. La chirurgia tradizionale offre una percentuale di successo stimabile intorno all’80% con range di efficacia variabile tra il 70 ed il 90% a seconda degli autori. Negli anni le tecniche chirurgiche sono progredite e per cercare di ottimizzare il successo della riparazione del prolasso sono stati proposti per l’utilizzo dei materiali protesici atti a sostituire o rinforzare i tessuti naturali. L’esatto equilibrio tra efficacia ricostruttiva ed assenza di problematiche legate all’utilizzo di materiali protesici costituisce l’oggetto del contendere attuale tra gli specialisti di settore. Il Congresso di Milano focalizzerà il dibattito su questi temi. Presidenti del Congresso: Dottor Mauro Buscaglia, Direttore Unità Operativa Ginecologia e ostetricia - Ospedale San Carlo Borromeo Milano , Dottor Marco Soligo, Uroginecologo, Unità Operativa Ginecologia e Ostetricia – Ospedale San Carlo Borromeo Milano .  
   
   
SANITÀ IN LOMBARDIA: ALLEANZA STRATEGICA CON ALTRE REGIONI  
 
Milano, 16 aprile 2012 Sarà la Lombardia la prima tra le Regioni inserite nel progetto ´Mattone Internazionale´ a ospitare a Milano, dal 15 al 18 maggio, il Piano di Formazione riservato a tecnici e specialisti della Sanità, nel corso del quale saranno approfonditi i temi strategici del settore soprattutto in relazione alle opportunità offerte dall´Unione Europea. Ne è stata data notizia durante i lavori del convegno ´L´europa e la Salute: opportunità e prospettive´, ospitato a Palazzo Lombardia e introdotto da una relazione dell´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani. Un "Mattone" Per Costruire Relazioni - Il momento di lavoro rientra nell´ambito delle iniziative del progetto ´Mattone Internazionale´, nato per rispondere all´esigenza di portare la sanità delle Regioni in Europa e l´Europa dei Sistemi Sanitari nelle Regioni italiane. Sotto la regia del Ministero della Salute, ´Mattone Internazionale´ è coordinato dalle Regioni Veneto e Toscana. Il piano formativo, che, dopo Milano, sarà organizzato tra fine maggio e fine giugno anche Roma, Firenze, Venezia e Palermo, prevede focus su temi come le principali Direttive Europee in materia sanitaria, la strategia Europea 2020 - La politica di coesione 2014-2020, il Regolamento sanitario internazionale, il networking tra Regioni. L´assessore Bresciani ha sottolineato l´esperienza di Regione Lombardia come una tra le più proficue, a partire dagli accordi di collaborazione stabiliti con Israele nel marzo 2008. Sistema Di Alleanze Per Una Macroarea - "E´ strategico il sistema di alleanze - ha detto l´assessore regionale - che Regione Lombardia ha sviluppato con altre Regioni italiane ed europee: abbiamo dato vita a una macroarea di sviluppo e trasferimento tecnologico, che ha come obiettivo di raggiungere il 2,5 per cento del Prodotto interno lordo da destinare alla ricerca in ambito sanitario, superando così l´attuale 1,1 per cento italiano - di cui il 74 per cento finanziato da privati e che non consente di essere competitivi sui mercati - e l´1,7 per cento dell´Europa". Gli Sviluppi Del Network - "Vogliamo pensare a un futuro network interregionale ed europeo - ha continuato l´assessore Bresciani - per condividere le esperienze migliori: un´Europa delle Regioni sanitarie, capace di stendere un ponte anche culturale con le aree di origine tedesca e austriaca. In questo senso l´accordo con la Provincia autonoma di Bolzano e, più recentemente, quello con la Baviera sono stati passaggi di straordinaria importanza".  
   
   
SANITÀ IN LOMBARDIA, PAGELLE AI MANAGER DA UNA GIURIA DI SAGGI  
 
Milano, 16 aprile 2012 - E´ stato coinvolto, ed è la prima volta in Lombardia come in Italia, anche l´Organismo Indipendente di Valutazione, il giurì di esperti esterni alla Regione, nell´attribuzione delle pagelle ai direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere lombarde. "Da sempre il governo regionale, attraverso i suoi dirigenti competenti - commenta il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - esprime una valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi indicati dalla Regione, che declinano parametri di efficienza della gestione e di qualità dei servizi resi. Il coinvolgimento, quest´anno, non certo formale ma efficace, di un ente terzo, composto da esperti indipendenti, conferma la scelta della meritocrazia e della massima trasparenza come criterio e metodo". Punteggi - Il punteggio finale (massimo 100 punti) è dunque risultato dalla somma dei punteggi assegnati dal nucleo composto dagli esperti dell´Organismo Indipendente di Valutazione, dal direttore generale della Sanità e, per la valutazione dei direttori generali delle Asl, dal direttore generale della Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale, e infine dal Comitato ristretto di assessori (relativamente al profilo strategico). Ed ecco gli elenchi con i punteggi (nel caso di cambiamento del dg durante il periodo considerato il punteggio è unico e considerato pro-quota per ciascuno). Asl (Aziende Sanitarie Locali): Bergamo Mara Azzi 94,98 - Cremona Gilberto Compagnoni 93,63 - Brescia Carmelo Scarcela 93,15 - Mantova Mauro Borelli 92,68 - Varese Pierluigi Zeli 92,10 - Pavia Giuseppe Tuccitto (fino al 23.6.2011); Alessandro Mauri (dal 28.7.2011) 92,10 - Lecco Marco Luigi Votta 91,84 - Monza B. Humberto Pontoni 91,75 - Sondrio Nicola Mucci 91,57 - Milano 1 Giorgio Scivoletto 91,35 (dal 10.06.2011) - Milano 2 Germano Pellegata 91,32 - Como Roberto Bollina 90,81 - Milano Giacomo W. Locatelli 90,72 - Valcamonica Renato Pedrini 90,14 - Lodi Claudio Garbelli 86,97. Ao (Aziende Ospedaliere): Icp Milano Alessandro Visconti 94,09 - Prov. Pavia Daniela Troiano 93,68 - Civili Brescia Cornelio Coppini 93,60 - Prov. Lodi Giuseppe Rossi 93,60 - Desenzano Bs Fabio Russo 93,41 - Bolognini Seriate Amedeo Amadeo 93,30 - Niguarda Milano Pasquale Cannatelli 93,24 - Prov. Di Lecco Mauro Lovisari 92,85 - Maggiore Crema Luigi Ablondi 92,66 - Mellini Chiari Bs Danilo Gariboldi 92,65 - Fbf Milano Giovanni Michiara 92,29 - Macchi Varese Walter Bergamaschi 92,10 - Sacco Milano Callisto Bravi 91,90 - S. Gerardo Monza Francesco Beretta 91,89 - S. Paolo Milano Andrea Mentasti (fino al 15.05.2011); Enzo Umberto Brusini (dal 10.06.2011) 91,85 - Poma Mantova Luca Filippo Stucchi 91,72 - Ist.ospitalieri Cremona Simona Mariani 91,41 - Osp.circolo Melegnano Angelo Cordone 91,38 - S. Anna Como Marco Onofri 91,20 - Osp.circolo Busto A.- Va Armando Gozzini 91,14 - Desio E Vimercate Paolo Moroni 91,11 - S.antonio Gallarate Maria Cristina Cantù 90,20 - Osp. Civile Legnano Carla Dotti 89,84 - Riuniti Bergamo Carlo Nicora 89,17 - G.pini Milano Amedeo Tropiano 89,07 - Valtellina Valchiavenna Luigi Gianola 87,94 - S.carlo Milano Antonio Mobilia 87,49 - Salvini Garbagnate Ermenegildo Maltagliati 85,32 - Treviglio Caravaggio Cesare Ercole 85,09 Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) Alberto Zoli 93,17.  
   
   
SALUTE: GIUNTA FVG, VIA LIBERA A PROGRAMMAZIONE 2012 S.S.R.  
 
Udine, 16 arile 2012 - Su proposta del presiedente Renzo Tondo, nella veste di assessore alla salute, la Giunta, riunita il 13 aprile a Udine, ha discusso e approvato la programmazione annuale 2012 del Servizio Sanitario Regionale. Si tratta di una serie di documenti, elaborati dalla Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali alla vigilia di un importante cambiamento destinato a ridefinire in misura rilevante l´architettura istituzionale del servizio sanitario regionale, che rappresentano la sintesi dei programmi annuali e dei bilanci delle singole Aziende, accertando la coerenza degli atti aziendali con i contenuti della pianificazione regionale ed evidenziando gli obiettivi annuali e gli investimenti da effettuare. Come rileva lo stesso presidente Tondo, la programmazione garantisce in primo luogo il mantenimento dei livelli di attività erogati lo scorso anno, analizza le singole progettualità previste dalle linee di gestione per il 2012 e i risultati attesi, comprende il conto economico e lo stato patrimoniale delle aziende. Inoltre indica tutti i nuovi servizi e le nuove attività che si intende attivare nel corso dell´anno. Interessate sotto questo aspetto le strutture sanitarie delle Aziende Isontina, Alto Friuli, Medio Friuli, Bassa friulana e Occidentale, nonché l´Azienda ospedaliera di Pordenone e l´Irccs Burlo Garofolo di Trieste. In attuazione del Piano sociosanitario per il triennio 2010-2012, si procede poi - spiega ancora il presidente - in una logica progettuale volta alla riorganizzazione gestionale in un´ottica di razionalizzazione interna, senza alcun impatto diretto sui servizi offerti ai cittadini/pazienti. Pertanto la programmazione 2012 prevede proposte di ulteriori funzioni coordinate per laboratori analisi, anatomia patologica, medicina trasfusionale, farmaceutica. Per quanto riguarda la riduzione dei tempi d´attesa, procede l´attuazione di quanto previsto dalla legge 7 del 2009, con l´aggiunta di 23 prestazioni all´elenco di quelle già oggetto di monitoraggio. Nell´anno in corso continuano inoltre ad essere attuati specifici progetti, quali piano della prevenzione, accreditamento, Piani di zona, cure palliative, sicurezza e governo clinico. Infine il personale: come previsto dalle Linee di gestione 2012, dopo una necessaria stabilizzazione, che ha comportato alcuni blocchi al turn-over - conferma Tondo - ora si è ripartiti con maggior flessibilità, tenendo ovviamente presente i vincoli di bilancio.  
   
   
DE FILIPPO: SANITÀ LUCANA PROMOSSA E SULLA GIUSTA STRADA  
 
Potenza, 16 aprile 2012 - “Per le politiche sanitarie l’unico obiettivo è offrire i migliori servizi possibili con le risorse disponibili. Tutto il resto è retorica se non speculazione e il rapporto Ceis dice che in questo campo la Basilicata sta lavorando nel verso giusto”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo a commento del rapporto Ceis 2010/2011. “In verità – ha proseguito De Filippo – dal rapporto è possibile desumere anche giudizi più lusinghieri per la strada intrapresa dal 2008 dalla Regione, ma la cosa interessante è sapere, appunto, che si va nella direzione giusta, perché un lavoro di questo tipo si porta avanti giorno dopo giorno e non può dirsi mai concluso. Per questo – ha spiegato il presidente – offro il rapporto come spunto di riflessione a quanti si esercitano quotidianamente a sparare sulla sanità lucana. Il giudizio è lapidario: la Basilicata sostiene un sanità di buon livello con una spesa sostenibile. Dire che in giro per l’Italia e per il mondo ci sono singole eccellenze nei vari campi medici migliori di quelle che ci sono in Basilicata vuol dire un’ovvietà e l’ipotetico paragone è strumentale. Nessun posto al mondo può pensare di essere al top in tutti i campi, men che meno una regione che serve meno dell’un per cento dei pazienti italiani. Ma in Basilicata ci si cura bene, ci sono eccellenze che attirano pazienti da fuori regione e ci sono pazienti lucani che per prestazioni iperspecialistiche vanno fuori. Ed è chiaro che, come detto in premessa, quest’ultimo campo è la traccia di lavoro per il futuro”. Una fotografia del sistema sanitario lucano. Lo studio del Ceis, il Centro di studi economici ed internazionali dell’Università Tor Vergata di Roma, mira alla crescita delle competenze nell’ambito del sistema sanitario. Il terzo Rapporto Ceis Basilicata è il risultato di un progetto di collaborazione scientifica tra la Regione Basilicata ed il Centro dell’Università romana ed è composto da due sezioni dove sono approfondite le diverse tematiche. Per lo svolgimento di alcune parti della ricerca è stato necessario acquisire le percezioni di alcuni attori privilegiati aziendali, selezionati d’intesa con la Regione. La rilevazione nelle aziende è stata condotta attraverso una raccolta documentale e alcune interviste strutturate. Per la prima è stata predefinita una lista di documenti chiedendo alle Aziende di integrarli con altra documentazione ritenuta utile ai fini della ricerca. Lo studio del Ceis 2010 si articola in 9 capitoli. Dopo un quadro di riferimento demografico e socio-economico, il rapporto affronta l’offerta socio sanitaria del Sistema sanitario regionale con la rete strutturale e le dotazioni organiche, per poi passare all’assistenza ospedaliera riguardante la spesa e la performance. Capitoli a parte sono dedicati a una riflessione sugli Stati Generali della Salute in Regione “Ammalarsi meno, curarsi meglio”. Due capitoli dedicati alla performance della dirigenza regionale e della gestione delle risorse umane in sanità. L’ultima parte è dedicata, invece, a riflessioni e proposte per la rendicontazione sociale delle aziende sanitarie della Regione Basilicata ai cittadini. La ricerca è stata svolta dal Ceis Sanità ed ha avuto come coordinatori il prof. Federico Spandonaro e la dottoressa Barbara Polistena per la sezione I, il prof. Marco Meneguzzo e la d.Ssa Antonella D’adamo, per la sezione Ii. Sanità, la Basilicata nel Rapporto Ceis 2010/2011 – la scheda Una regione che invecchia - Il fatto che la Basilicata ha uno dei tassi di natalità più bassi d’Italia (7,8 per 1.000 abitanti in Basilicata, 9,5 in Italia e 9,3 al Sud), accompagnato al miglioramento dell’offerta e della qualità sanitaria fa sì che la struttura demografica regionale ricalchi gli standard del Centronord, con il numero degli over 65, attestatosi nel 2010 al 20,1 per cento della popolazione. Altro fenomeno demografico è quello migratorio che in Basilicata tra il 2008 e il 2009 ha fatto registrare un incremento della popolazione straniera residente (+20,1). Dal punto di vista economico si rileva un forte gap rispetto alla media nazionale; in particolare, il reddito disponibile delle famiglie lucane (€ 13.970) è nettamente inferiore a quello medio nazionale (€ 17.742), sebbene leggermente superiore a quello del Sud (€ 13.099) sia in valore assoluto che a livello di dinamica. Il processo di razionalizzazione del sistema di offerta sanitaria - Il processo di razionalizzazione ha interessato in primo luogo la rete ospedaliera con un incremento dei bacini medi di utenza per struttura, portando la dotazione di posti letto sino al valore di 3,6 ogni 1000 abitanti, con una riduzione rispetto al 2005 del 15,4% (media annua 3,3%). Nel 2010 il tasso di ricovero complessivo è pari a 176,9 per 1.000 residenti facendo registrare, un dato inferiore alla soglia nazionale Emigrazione sanitaria in frenata - I pazienti lucani vanno fuori per prestazioni iperspecialistiche. Il problema, insomma, è di tipo qualitativo: infatti, la mobilità passiva interessa prevalentemente ricoveri ad alta complessità, e in generale quelli chirurgici. Nel 2009, per ricoveri che prevedono un intervento, circa un terzo dei pazienti lucani è ricorso a strutture di altre Regioni. Se per gli interventi medici la Basilicata registra valori di ospedalizzazione in linea con la media nazionale, per quelli chirurgici i valori sono inferiori. Infatti, il tasso di ricovero per gli interventi chirurgici per i residenti in Basilicata si è ridotto dal 2007 al 2009 del 3,1%. Di contro, per la parte di mobilità legata alle caratteristiche geografiche è maggiore il numero di quanti arrivano in Basilicata che di quanti vanno via. Una situazione che sembra testimoniare una buona dotazione territoriale di presidi con la necessità di continuare a puntare sui punti di eccellenza per frenare quanti, oggi, continuano ad andare fuori regione. Verso una maggiore offerta territoriale - Il fattore chiave di razionalizzazione rimane quello legato alla capacità di accompagnare la riduzione dei posti letto con un contestuale sviluppo dell’assistenza primaria, in particolare domiciliare e residenziale. Oggi la Basilicata è l’unica Regione che rispetta l’indice di programmazione di 1.000 residenti adulti per Medico di Medicina Generale (Mmg), ma sul fronte della Pediatria di Libera Scelta (Pls) è quella che presenta il più alto rapporto under 14 per Pls. Importanti anche i risultati conseguiti sul fronte della spesa farmaceutica convenzionata netta, nel 2010, ha quindi fatto registrare una diminuzione del 6,9% in Basilicata, permettendo di rispettare il “tetto” del 13,3%. Tetto non rispettato per la farmaceutica ospedaliera: risultato che è il prodotto della diffusione in numerose branche cliniche dei farmaci biologici che ottengono importanti risultati terapeutici ma sono di costo elevato.  
   
   
SIGLATO ACCORDO REGIONE LOMBARDIA E MEDTRONIC PROGETTO O.R.M.E. (OUTCOMES RESEARCH AND MEDTECH EFFICIENCY), UN’INIZIATIVA PER CONTRIBUIRE ALLA SOSTENIBILITÀ DEL SSR E GARANTIRE INNOVAZIONE E APPROPRIATEZZA TECNOLOGICA  
 
 Milano, 16 aprile 2012 - Un programma per contribuire a mantenere gli alti livelli di efficienza del Servizio Sanitario Lombardo, con particolare attenzione al sempre più importante aspetto della sostenibilità dei costi, con lo scopo di produrre, oltre ad evidenze scientifiche, analisi di impatto economico, che consentano di valutare il risparmio che innovazione e appropriatezza nell’utilizzo delle tecnologie possono generare. E’ il Progetto O.r.m.e. (Outcomes Research and Medtech Efficiency) firmato il 13 aprile dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dal Ceo di Medtronic Inc., Omar Ishrak e dal Presidente e Amministratore Delegato di Medtronic Italia, Luciano Frattini. O.r.m.e. Prevede la ricerca in sette aree tematiche: ipertensione resistente, gestione del sangue, fibrillazione atriale, morte cardiaca improvvisa e scompenso, patologie degenerative della colonna vertebrale, sincope e piede diabetico. Si tratta di sviluppare una serie di analisi sulle sette aree tematiche con indagini specifiche relative a: epidemiologia, costi per il Servizio Sanitario Regionale, impatto delle tecnologie, modelli organizzativi e percorsi diagnostico terapeutici. L’implementazione dei Progetti di ricerca avrà una durata biennale. Da sempre la Regione Lombardia è attenta alla ricerca e all’innovazione nel settore sanitario, coniugando eccellenza nei servizi erogati e attenzione ai costi. Nasce così la partnership con Medtronic, azienda biomedicale leader nel mondo impegnata nella ricerca di nuove soluzioni e tecnologie per la salute. “I Sistemi Sanitari – dichiara il Ceo di Medtronic, Omar Ishrak – richiedono oggi aziende in grado di fornire soluzioni che possano andare oltre il valore clinico. Dobbiamo quindi dimostrare il valore economico dei prodotti che possiamo offrire ai nostri interlocutori e al sistema. Regione Lombardia rappresenta un Sistema Sanitario altamente efficiente, innovativo e basato sui dati. Queste caratteristiche lo rendono nostro partner ideale per migliorare la qualità e ridurre i costi sanitari”. “Nell’attuale contesto socio sanitario – dice il Presidente e Amministratore delegato di Medtronic Italia, Luciano Frattini - è fondamentale che le aziende produttrici di tecnologia, siano in grado di proporre soluzioni terapeutiche che introducano non solo benefici clinici per i cittadini, ma anche efficienza e sostenibilità per il sistema. Questo Progetto è il primo tassello di una collaborazione sempre più stretta e trasparente tra industria biomedica, clinici e istituzioni. La nostra azienda collabora da sempre con importanti ospedali lombardi, riferimenti non solo regionali, ma anche in contesti internazionali, per lo sviluppo di nuove terapie, di nuove evidenze cliniche, di nuovi modelli e percorsi volti a favorire accesso e fruibilità della tecnologia medica: a tale alleanza ora si aggiungono le istituzioni, con cui intendiamo condividere la sfida di assicurare innovazione tecnologica a costi sostenibili”. “Vorrei sottolineare l’importanza di questa partnership tra pubblico e privato siglata in un momento di crisi economica. – dichiara il Console Generale degli Stati Uniti d’America, Kyle R. Scott – Il Progetto O.r.m.e. Si pone all’avanguardia puntando sull’innovazione tecnologica come soluzione per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del Sistema Sanitario. Medtronic è un esempio di eccellenza americana nell’ambito delle tecnologie dei dispositivi medici e investe in ricerca e sviluppo collaborando attivamente con le organizzazioni sanitarie di tutto il mondo affinché l’uso appropriato dei dispositivi porti efficienza e risparmio. L’italia, e in particolare la Regione Lombardia, ha scelto di investire in un progetto innovativo e strategico per il sistema sanitario, dando un segnale forte di impegno e lo ha fatto scegliendo Medtronic e l’innovazione Americana come partner. Per questo non posso che congratularmi.” Con il Programma O.r.m.e. Medtronic si impegna a supportare analisi approfondite nelle sette aree individuate rispetto a a) stima dell’epidemiologia e dei costi diretti di trattamento degli eventi cerebro-cardiovascolari nei pazienti con ipertensione resistente; b) stima dell’epidemiologia e dei costi correlati al trattamento dei i pazienti affetti da arteriopatie periferiche nella popolazione diabetica; c) analisi dell’epidemiologia e dei costi correlati al trattamento dei pazienti affetti da fibrillazione atriale; d) valutazione del miglioramento dei risultati clinici e analisi dei costi relativi a pazienti sottoposti a interventi cardiochirurgici che necessitano di circolazione extracorporea in centri che utilizzano nella normale pratica clinica sistemi per minimizzazione del circuito, passivazione del circuito di circolazione extracorporea (compreso il trattamento superficiale dei circuiti), monitoraggio emostasi e coagulazione e che adottano sistemi di recupero e trattamento sangue; e) analisi dell’epidemiologia e dei costi correlati al trattamento dei pazienti trattati con tecniche di stabilizzazione/fusione della colonna vertebrale, mettendo specificatamente a confronto i costi di ospedalizzazione e gli esiti clinici associati all’approccio chirurgico mini-invasivo verso open surgery per le patologie degenerative della colonna f) analisi clinica ed economica degli esiti associati ai differenti approcci organizzativi nella gestione della sincope. Progetto O.r.m.e. (Outcomes Research and Medtech Efficiency) Le aree tematiche: ü Ipertensione resistente ü Gestione del sangue ü Fibrillazione atriale ü Morte Cardiaca Improvvisa e Scompenso ü Patologie degenerative della colonna vertebrale ü Sincope ü Piede diabetico Ipertensione resistente - E’ ampiamente dimostrata la correlazione tra gli elevati valori di pressione arteriosa e gli eventi cerebrovascolari. La denervazione renale, riducendo la pressione sanguigna nei pazienti affetti da ipertensione resistente, potrebbe consentire una riduzione del rischio di tali eventi. Ad oggi non è ancora nota l’epidemiologia dell’ipertensione resistente nonché i relativi costi di trattamento. L’analisi retrospettiva dei database amministrativi regionali contribuirà a colmare questa lacuna e ad ottenere informazioni utili per l’attuazione di una più appropriata pratica clinica. Gestione del sangue - Una gestione ottimale del sangue durante gli interventi cardiochirurgici può garantire migliori risultati clinici, migliore gestione della domanda e offerta di sangue e, di conseguenza, può avere un impatto positivo sui costi sostenuti dai sistemi sanitari regionali. A tal fine sono stati sviluppati innovativi programma clinici che propongono, iniziative e uso di tecnologie integrate per migliorare gli outcome di salute dei pazienti e per gestire in maniera efficiente le risorse economiche degli ospedali. Il progetto prevede la raccolta di dati clinici e di consumo di risorse relativi a pazienti sottoposti a interventi cardiochirurgici in centri che utilizzano nella normale pratica clinica sistemi di recupero e trattamento del sangue. Fibrillazione Atriale - La Fibrillazione Atriale (Fa) è una patologia diffusa che aumenta la propria prevalenza con l’aumentare dell’età e la sua gravità peggiora rapidamente dopo l’esordio. Numerosi studi hanno dimostrato che la Fa è una delle principali cause di ricovero in ambito aritmologico nonché di un elevato consumo di risorse per il sistema sanitario e spesso gli attuali farmaci o terapie a disposizione non sono in grado di rallentarne il peggioramento. L’ablazione della Fa si inserisce nel percorso terapeutico di tali pazienti, migliorando notevolmente il decorso clinico della patologia con conseguente minori costi per il sistema sanitario. L’analisi retrospettiva dei dati contenuti nei database sanitari amministrativi consentirà di investigare la reale epidemiologia e i costi di trattamento della Fa. Morte cardiaca improvvisa e scompenso - La morte cardiaca improvvisa è causata da varie condizioni patologiche che degenerano improvvisamente o che possono perdurare negli anni, portando a sviluppare patologie di notevole gravità, come lo scompenso cardiaco. Diversi studi clinici hanno dimostrato i benefici della terapia erogata dai defibrillatori impiantabili (Icd) o mediante resincronizzazione cardiaca (Crt). L’indagine del reale percorso clinico dei pazienti impiantati con Icd o Crt-d nonché dei costi associati alla terapia pre-post impianto può fornire ulteriori elementi di valutazione per stimare l’impatto che queste patologie possono avere sul sistema sanitario regionale. Patologie degenerative della colonna vertebrale - La colonna vertebrale è soggetta ad un progressivo processo di invecchiamento che provoca alterazioni morfologiche di grave rilevanza. Oggi la stabilizzazione/fusione dei segmenti vertebrali gravemente lesionati (fissazione tramite viti e barre) può essere eseguita attraverso due diversi approcci chirurgici: in “open surgery” o tramite sistemi mini-invasivi Mast (minimal access spinal technology). Le procedure vertebrali mini-invasive, pur necessitando di un costo iniziale maggiore, possono garantire una riduzione del consumo di risorse ospedaliero attraverso una più breve degenza. Attraverso un’analisi retrospettiva dei dati contenuti nei database della regione Lombardia sarà possibile stimare l’impatto economico delle patologie degenerative della colonna vertebrale. La successiva fase prospettica permetterà, invece, di mettere a confronto gli attuali approcci chirurgici (open surgery vs Mast) in termini di consumo di risorse, qualità della vita e risultati clinici nelle procedure di stabilizzazione/fusione vertebrale. Sincope - Gli accessi ospedalieri per sincope rappresentano tra l’1% e il 3% di tutti gli accessi in pronto-soccorso. In più della metà dei casi ne viene facilmente individuata la causa, ma molti casi restano non diagnosticati. I pazienti corrono quindi il rischio di ricadere nell’evento di sincope senza che si sia individuata la causa. Già da qualche anno è stato individuato a livello internazionale un percorso terapeutico ben preciso che permette di ridurre al minimo le sincopi non diagnosticate e di non sprecare risorse con inutili test ed esami per questi pazienti. L’implementazione di tale percorso, consentirà di analizzare il consumo di risorse, gli esiti clinici e i costi correlati. Piede diabetico - L’arteriopatia periferica (Pad) è causata dall’aterosclerosi delle arterie che provocano un restringimento (stenosi) dei vasi e la conseguente riduzione dell’afflusso del sangue nelle estremità inferiori. Tra le arteriopatie periferiche, si parla di piede diabetico quando, conseguentemente alla patologia diabetica scompensata, l’arteriopatia (o anche la neuropatia) degli arti inferiori compromette la funzione o la struttura del piede. Oggi viene considerata una patologia con un importante impatto clinico ed economico per il sistema sanitario regionale. Attraverso tale progettualità sarà possibile indagare aspetti importanti e ancora poco noti di tale patologia: l’epidemiologia (incidenza e prevalenza nella popolazione diabetica regionale); gli attuali percorsi terapeutici, il ricorso a rivascolarizzazione e amputazione nonché di investigarne il relativo impatto economico.  
   
   
BOLZANO, SCUOLA PROVINCIALE "HANNAH ARENDT": QUALIFICA SPECIALISTICA IN ASSISTENZA A MALATI DI DEMENZA  
 
 Bolzano, 16 aprile 2012 - Consegnati i diplomi di specializzazione in assistenza a persone affette da demenza alle 17 partecipanti al corso tenutosi presso la Scuola provinciale in lingua tedesca per le professioni sociali “Hannah Arendt”. Dopo un corso di specializzazione durato un anno e mezzo sono stati consegnati oggi (13 aprile) presso la Scuola provinciale in lingua tedesca per le professioni sociali i 17 diplomi di specializzazione alle partecipanti al corso per l’assistenza a persone affette da demenza. Sono circa 6000 le persone che in Alto Adige soffrono di questa malattia ed è quindi notevole le richiesta di personale specializzato in grado di offrire a questi pazienti un’assistenza qualificata. I diplomi sono stati consegnati dal direttore della Scuola, Luigi Loddi, e dalle responsabili del corso ad Astrid Dietl, Anette Eckhardt, Brigitte Felderer, Heidi Frei, Valentina Freund, Margit Gasteiger, Evi Gufler, Alexandra Kaiser, Rita Anna Lanthaler, Brigitte Malsiner, Sofia Obexer, Maria Luisa Pernthaler, Ilaria Pichler, Anna Spath, Margit Stricker, Gertrud Taschler e Veronika Volgger .  
   
   
"CERAMICA" - LABORATORIO DI CERAMICA ALLA SCUOLA "LEVINÀS" DI BOLZANO  
 
 Bolzano, 16 aprile 2012 - Iniziativa formativa della Scuola "E. Levinas" di Bolzano sul tema: "Ceramica Laboratorio di ceramica per chi lavora nell’ambito anziani ed handicap". La ceramica si rivela “amica”, poichè offre l’opportunità di sperimentare sia sotto il profilo creativo sia sotto quello esecutivo la realizzazione di manufatti. Giocando con la ceramica si possono esercitare abilità manuali e costruttive, sviluppare la propria immaginazione e la propria creatività, esercitare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale. Il corso "Ceramica" mira a fornire, a chi si occupa di anziani e di persone con handicap, le indicazioni necessarie per creare un laboratorio di ceramica. La metodologia, volta a favorire l’acquisizione delle tecniche base. Prevede la sperimentazione diretta di manipolazione, cottura e decorazione. Il corso è rivolto ad operatori socio assistenziali, assistenti geriatrici, assistenti per soggetti portatori di handicap e le iscrizioni sono aperte sino al 26 aprile. Il corso inizierà l´8 maggio 2012. Per iscrizioni rivolgersi: Segreteria Formazione Continua, Scuola Provinciale per le Professioni Sociali "E. Levinas", Piazza Angela Nikoletti, 1 Bolzano, tel. 0471/440900, È possibile inoltre iscriversi on line al seguente indirizzo: www.Sociale-levinas.fpbz.it  
   
   
“ANZIANI X PADOVA” DAL 7 AL 13 MAGGIO 2012 SETTIMANA DI INIZIATIVE SUI TEMI DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO E DELLA SOLIDARIETÀ INTERGENERAZIONALE  
 
Padova, 16 aprile 2012 - Pieni di interessi, autonomi e di supporto ai figli per la cura e l’educazione dei nipoti, occupati in diversi hobby, impegnati nel volontariato… Sono oltre 11 milioni gli over 65 che in Italia hanno una vita sociale attiva: una fotografia in contrasto con l’immaginario comune che, spesso, giudica l´invecchiamento come una minaccia anziché un’opportunità e una conquista della società contemporanea, e vede gli anziani solo come “pazienti” da assistere o “pesi” economici da sostenere. Proprio dall’esigenza di ridare valore al ruolo sociale dell’anziano nella sua globalità - obiettivo a cui invita anche l’Unione Europea che ha proclamato il 2012 Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni - nasce il progetto “Anziani X Padova”, in programma nella città del Santo dal 7 al 13 maggio prossimi. Una settimana di iniziative promossa dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Azienda ospedaliera di Padova, l’Ulss 16 e l’Università di Padova, insieme all’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Padova, all’Ufficio scolastico provinciale e all’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con Csv-centro servizi per il volontariato della provincia di Padova, di enti e istituti di cura, e con l’ampio coinvolgimento della rete di associazioni che operano sul territorio. Invecchiamento attivo, dialogo e solidarietà tra le generazioni sono i temi al centro del ricco calendario: convegni medico-scientifici, seminari e dibattiti, laboratori, mostre, spettacoli,... Pensati per riflettere sugli stili di vita che consentono di vivere e restare in salute più a lungo, ma anche per creare occasioni di confronto intergenerazionale, grazie al coinvolgimento delle scuole padovane, alcune delle quali saranno impegnate nel progetto anche a livello organizzativo. In una società che vede allungarsi gradualmente l’aspettativa di vita - l’Italia è il Paese più “vecchio” d’Europa con la percentuale più alta di ultraottantenni (6% della popolazione)-, accanto ai progressi della medicina e della scienza, resta fondamentale costruire un contesto culturale e sociale che dia nuova dignità alle persone anziane e le renda consapevoli delle proprie potenzialità: perché la qualità della loro vita non si misura solo in termini di salute fisica, ma anche di ben-essere sociale. Una sfida per associazioni e volontari, istituzioni e amministratori pubblici, da un lato a immaginare insieme azioni e modalità di intervento che migliorino gli anni dell’invecchiamento e aiutino i senior a restare attivi e a condurre una vita autonoma, dall’altro a favorire spazi e tempi di incontro e di reciproca collaborazione tra giovani e anziani. Un’occasione importante anche per disegnare nuovi modelli di relazione e solidarietà.  
   
   
MILANO: SENZATETTO. UN PIANO PER TUTTO L’ANNO, PRONTO IL NUOVO PADIGLIONE DI VIALE ORTLES PIANO FREDDO PROLUNGATO FINO AL 30 APRILE, IN VIA BARZAGHI 2 UN CENTRO PERMANENTE PER ASSISTERE LA GRAVE EMARGINAZIONE  
 
 Milano, 16 aprile 2012 - Assistenza ai senzatetto tutto l’anno con un piano di accoglienza differenziato, monitoraggio delle persone che entrano in contatto con la rete di servizi, percorsi di reinserimento sociale. Sono i punti cardine del piano annuale per i senzatetto che l’assessorato alle Politiche sociali del Comune sta definendo. Nel frattempo il piano freddo è stato prolungato di un mese, fino al 30 aprile. Il primo passo del piano annuale sarà l’apertura del nuovo padiglione del dormitorio di viale Ortles, già pronto, con 54 nuovi posti letto per un totale di 474 posti disponibili per l’accoglienza ordinaria. Lì saranno ospitati coloro che hanno bisogno di un posto letto, ma che non sono in condizioni di grave emarginazione. Secondo passo: riconversione della struttura di via Barzaghi 2 in carico alla Protezione civile (dove d’inverno sono stati ospitati uomini e donne) a presidio socio sanitario permanente, per accogliere chi vive per strada in stato di profonda fragilità e precarie condizioni di salute fisica e mentale. Il centro sarà anche il punto di partenza per percorsi di riconquista di una minima autonomia personale, condizione necessaria per l’avvio di un programma di reinserimento sociale. Terzo passo: il potenziamento della rete di assistenza costituita dal Comune, dagli enti assistenziali e dalle associazioni del privato sociale anche attraverso una “tessera del clochard”, dove saranno riportati elementi utili alla conoscenza del soggetto in difficoltà, al fine di seguirlo e capire di quali servizi usufruisce, monitorando anche le condizioni di salute. Infine si allestirà un presidio notturno, anche questo permanente, gestito interamente dall’associazione Clochard alla Riscossa. “Il piano freddo che abbiamo deciso di prolungare fino alla fine di questo mese – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – ci ha permesso di accogliere nelle strutture del Comune più di 2.500 persone e di assistere sulla strada centinaia di soggetti in grave stato di emarginazione, convincendone più di 400 ad accettare un posto letto nelle nostre strutture”. “Tutto questo – prosegue l’assessore – è stato possibile grazie al lavoro in rete svolto dal Comune, dagli enti e dalle associazioni del privato sociale, un’esperienza significativa che ci ha convinto della possibilità e della necessità di costruire un piano per i senza tetto attivo tutto l’anno. Il nostro presupposto è superare la logica dell’emergenza e del primo soccorso, indispensabile in alcuni periodi dell’anno, con una serie di interventi e di servizi permanenti che ci permettano di seguire e di non perdere il contatto con i senzatetto aiutandoli, anche attraverso programmi di progressivo reinserimento sociale, a riconquistare un minimo di autonomia”. “Le azioni che abbiamo in programma già da questo mese – conclude Majorino – dai nuovi posti letto in viale Ortles a quelli che saranno recuperati in via Barzaghi, fino all’introduzione della tessera del clochard, vanno in questa direzione”. Bilancio del piano freddo edizione 2011-2012 - Dal 15 novembre 2011 al 31 marzo 2012, il piano freddo attivato dal Comune ha consentito, anche grazie all’accordo con 32 enti e associazioni del privato sociale (in aumento rispetto al 2011), la realizzazione di interventi per aiutare i soggetti più fragili e in difficoltà, tra cui senza dimora e clochard. Sono stati inviate nelle strutture notturne 2.506 persone. Il piano ha previsto diverse azioni tra cui: accoglienza notturna e diurna; unità mobili attive di giorno e di notte; distribuzione di derrate alimentari e medicinali, di sacchi a pelo, coperte di lana, indumenti e biancheria. Sono state effettuate anche visite mediche e screening diagnostici tra cui il test Mantoux per la tubercolosi. Al Centro Aiuto della Stazione Centrale, che riceve le domande (anche via telefono fino alle 20) e le invia ai centri di accoglienza, si sono rivolte 2.082 persone (1.812 uomini e 270 donne) con una media di 70-80 richieste al giorno. Le domande rispetto allo scorso inverno sono aumentate del 15%: di queste, il 40% provengono da soggetti nuovi. Tra le persone accolte nelle strutture, il 10%, benché possessori di un reddito, non si potevano permettere un alloggio. Il 7% degli ospitati sono risultati affetti da patologie sanitarie rilevanti. Il 39% (774 persone) erano in possesso di permessi di soggiorno per protezione internazionale. Per quanto riguarda l’accoglienza notturna, le persone sono state ospitate nelle strutture del Comune, degli enti convenzionati e del privato sociale, per complessivi 2.020 posti, 768 in più (il 60%) rispetto all’anno scorso. In particolare, la Casa dell’Accoglienza di viale Ortles ha garantito 550 posti (130 in più rispetto al 2011); Fondazione San Francesco d’Assisi altri 550; Protezione civile 64 posti per le donne e altri 160 per gli uomini in una sede vicina. Sul fronte del privato sociale, Fondazione Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione 60 posti, Associazione Missionari del Cuore di Maria 80 posti, Remar 20 posti, Associazione City Angels 10 posti. L’accoglienza è stata potenziata, con particolare riguardo per chi vive e dorme per strada, con l’avvio del “Punto Caldo”, presidio sociale posizionato al Verziere e poi trasferito in Stazione Centrale e composto da Protezione civile, Servizi sociali, enti e associazioni, tra cui “Medici Italiani Volontari onlus e da un’ambulanza del 118. Questa postazione esterna ha permesso di entrare in contatto con 931 persone, 424 delle quali hanno accettato l’accoglienza presso le strutture di via Barzaghi (anche nei containers riscaldati che hanno sostituito le tende della Stazione Centrale), via Saponaro e via Sammartini, via San Giovanni della Paglia e via Lombroso. Al suo funzionamento ha contribuito l’apertura di tre linee telefoniche della Protezione civile, attive ogni sera dalle 21 alle 24, alle quali associazioni, organizzazioni e cittadini hanno potuto rivolgersi per segnalare persone che vivevano per strada bisognose di assistenza. Il piano freddo ha previsto anche l’utilizzo di unità mobili, nove notturne e due diurne, col compito di muoversi e raggiungere le singole persone in strada, cercando di convincerle a spostarsi nei centri di accoglienza, nove attive di notte e due di giorno, gestite da Fondazione Fratelli San Francesco, Croce Rossa italiana (Comitato provinciale di Milano), City Angels, Ronda della Carità e Solidarietà, Fondazione Caritas Ambrosiana, Comunità di Sant’egidio, Casa della Carità (progetto Diogene, Unità di strada psichiatrica) e Fondazione “Progetto Arca”. Le unità mobili hanno assistito le persone che alla fine non hanno voluto accettare l’accoglienza nelle strutture, consegnando 1.083 sacchi a pelo e 597 coperte di lana. Forniti anche indumenti invernali e generi di conforto. La distribuzione delle derrate alimentari alle strutture di accoglienza notturna e agli enti è stata possibile grazie al contributo del Banco Alimentare, che ha fornito più di 14 quintali di cibo. Farmaci e parafarmaci (23.397 confezioni) sono stati consegnati dall’Associazione Banco Farmaceutico. L’assistenza diurna fornita nelle proprie strutture da Caritas Ambrosiana, Fondazione Exodus e Opera Cardinal Ferrari (enti in convenzione con il Comune di Milano) ha permesso di accogliere ogni giorno oltre 150 persone. Per la prima volta dopo molti anni, dal 31 gennaio al 5 marzo scorsi, è stato riaperto il mezzanino della metropolitana della Stazione Centrale (lato via Vitruvio) come ricovero d’emergenza. Lì hanno trovato accoglienza, dalle 20 alle 8, in media 80-90 persone per notte con punte di 120. Questo luogo di raccolta è stato gestito dall’Associazione Linea Gialla, composta da un gruppo di operatori che hanno avuto esperienza di vita di strada, mentre la Fondazione Progetto Arca ha distribuito i pasti. Ha partecipato al piano freddo anche il 118, che ha inserito le proprie ambulanze nella rete di soccorso. Due i progetti nuovi sperimentati: il primo,“binario 25”, realizzato da educatori professionali impegnati a contattare direttamente le persone sulla strada e, attraverso la costruzione di un rapporto di fiducia, tracciare con loro un percorso di inclusione sociale. Il secondo, finalizzato alla formazione e all’inserimento lavorativo di operatori individuati tra chi vive o ha vissuto in strada. Significativa, infine, la partecipazione dei cittadini che, nel novembre scorso, con la raccolta di indumenti, sacchi a pelo e coperte di lana per le unità mobili e per il dormitorio di viale Ortles e durante l’emergenza del grande freddo, hanno contribuito con segnalazioni telefoniche e interventi in prima persona a soccorrere e, in alcuni casi, a salvare la vita di numerosi senzatetto.  
   
   
CARLOTTA DEL BELGIO A MIRAMARE GLI ANNI DELLA FELICITÀ 19 APRILE - 10 GIUGNO 2012 MUSÉE BELVUE, BRUXELLES, BELGIO  
 
 Bruxelles, 16 aprile 2012 - Dal 19 aprile al 10 giugno 2012 il Musée Belvue di Bruxelles ospiterà la mostra Carlotta del Belgio a Miramare. Gli anni della felicità. Un´esposizione dedicata alla figura della principessa Carlotta, figlia di Leopoldo I Re del Belgio, nata a Laeken nel 1840 e giunta in Italia a seguito del matrimonio con l´arciduca Massimiliano D´asburgo-lorena. La coppia trascorse i suoi anni più felici, tra il 1860 e il 1864, nel Castello di Miramare, nobile residenza a picco sul mare cinta da un esteso giardino, sorta tra il 1856 e il 1860 proprio per volontà di Massimiliano d´Asburgo. La mostra presenta circa quaranta opere tra dipinti, litografie, fotografie d´epoca, documenti storici e oggetti personali della Principessa provenienti dalla collezione del Museo Storico del Castello di Miramare di Trieste e dal Museo Belvue: una liaison tra Italia e Belgio che, ripercorrendo la vita personale e artistica di Carlotta, unisce, per la prima volta, le opere di questi due prestigiosi Musei. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni che si snodano in tre sale situate al pianoterra del Museo Belvue. La prima sezione è dedicata ai ritratti di Carlotta che ripercorrono i momenti salienti della sua vita fin dalla sua giovane età come il dipinto La principessa Carlotta da bambina (1842 ca.) di Franz Xaver Winterhalter oppure Ritratto di Carlotta del Belgio in mantiglia (1866) di Tiburcio Sanchez, insieme a una serie di fotografie d´epoca che ritraggono la principessa con la sua famiglia. La seconda sezione presenta, invece, una serie di oggetti e documenti personali della principessa tra cui la palette di acquarelli che utilizzava per dipingere le sue opere, il suo portafortuna e la sua cassetta personale contenente tutto il nécessaire per scrivere. In questa sezione è presente anche il prezioso Journal di Adrien Goffinet. Il documento racconta il ritorno di Carlotta in Belgio ed è stato oggetto di uno studio approfondito da parte di Olivier de France, storico e scrittore. Lo studio è stato inoltre pubblicato dal Fonds du Patrimoine della Fondation Roi Baudouin, con il titolo Riportare Carlotta in Belgio. La missione del barone Adrien Goffinet a Vienna e a Miramare - luglio 1867. Nell´ultima sezione il visitatore potrà ammirare le opere realizzate dalla principessa intorno alla metà del Xix secolo. Dalle tavole emergono le spiccate attitudini artistiche di Carlotta molto apprezzate anche da Massimiliano D´asburgo, destinatario di diverse opere della consorte, che in parte teneva esposte proprio nel suo studio. Il disegno e la pittura risultano infatti attività congeniali alla sua sensibilità, come testimonia il bellissimo gruppo di piccoli paesaggi ad olio che costituisce la prova più significativa dell´opera pittorica di Carlotta, la quale dalla nativa Fiandra porta in retaggio abilità e passione di disegnatrice e coloritrice. Accanto alle opere della principessa si trovano anche alcuni dipinti di importanti artisti dell´Ottocento, spesso fonti ispiratrici dei suoi lavori, come il bellissimo olio di Jean-baptiste Van Moer L´isola di San Giorgio Maggiore a Venezia (1859), da cui Carlotta prese spunto per realizzare La chiesa di S. Giorgio Maggiore a Venezia (1859), che ne dimostra l´abilità nel riprodurre complessi scorci prospettici.  
   
   
MOTO DA CROSS CHIARA FONTANESI SECONDA IN FRANCIA RIMANE IN TESTA AL MONDIALE  
 
Castelnau de Levis, 16 aprile 2012 - Due secondi posti di manche e uguale risultato finale nel Gp di Francia per Chiara Fontanesi che rimane in testa al mondiale in una domenica difficile a causa del tempo. Non ha voluto rischiare, ha preferito pensare al mondiale e conquistare due preziosi secondi posti che le permettono di mantenere la tabella rossa. Chiara Fontanesi a Castelnau de Levis ha corso con giudizio in una giornata tremenda dal punto di sita meteorologico. Pioggia e vento hanno consigliato alla parmigiana di non rischiare, dopo un sabato da protagonista assoluta. Il sabato il terreno era fangoso ma in modo uniforme, oggi tutto è cambiato. Pioggia torrenziale, terreno difficile e tanto vento che hanno consigliato a Chiara di non strafare per tenere il passo della Lancelot. In gara 1, Kiara, è scattata male, tra le ultime, e ha dato vita a una furiosa rimonta che l’ha portata al secondo posto. Era arrivata in scia alla Lancelot: “ma era troppo pericoloso attaccare – ha detto la Fontanesi- e così mi sono accontentata dopo essere risalita dal fondo. C’era tanto vento e freddo ed è stato difficile correre in quelle condizioni.” Nella seconda manche la pilota del team Yamaha Fonta Mx si è ancora accontentata della piazza d’onore. “La pista era ancor più difficile, continuava a piovere, il vento era insistente e forte. La Lancelot voleva vincere a tutti i costi in casa, io invece ho pensato al campionato. Nelle prove, fino al warm up sono stata la più veloce e pensavo di poter vincere, ma poi il meteo ci ha messo lo zampino rovinando i miei piani. Certo avrei voluto bissare il risultato di Valkenswaard, ma oggi ho preferito accontentarmi. Il campionato è lungo e questi punti fanno bene alla classifica e mantengo comunque la tabella rossa.” Gp Francia: 1. Manche: 1. Lancelot (Kawasaki); 2. Fontanesi (Yamaha); 3. Charroux (Yamaha); 4. Kane (Ktm); 5. Van Den Vekken (Honda); 2. Manche: 1. Lancelot (Kawasaki) 10 giti in 25’38”174; 2. Fontanesi (Yamaha) a 34”276; 3. Van Den Vekken (Honda) a 38”188; 4. Kane (Ktm) a 38”364; 5. Veenstra (Ktm) a 45”800; Classifica Gp: 1. Fontanesi 50; 2. Lancelot 44; 3. Van Den Vekken 36; 4. Kane 36; 5. Charroux 35; Mondiale: 1. Fontanesi 94; 2. Lancelot 92; 3. Kane 67; 4. Van Den Vekker 66; 5. Veenstra 58.  
   
   
OTTIMO SECONDO POSTO PER MASCALZONE LATINO NELLA PRIMA TAPPA DEL MELGES 32 AUDI SAILING SERIES SI AGGIUDICA L’EVENTO FANTASTICA DI LANFRANCO CIRILLO  
 
 Loano (Sv), 16 aprile 2012 - Si è conclusa ieri dopo otto prove la tre giorni della prima tappa del Melges 32 Audi Sailing Series 2012 e Mascalzone Latino c’è. Alla fine, dopo qualche perplessità circa le condizioni meteo che avrebbe potuto riservare questa località, sono stati tre giorni di regate bellissime, un campo di regata impegnativo e una accoglienza straordinaria da parte dello Yacht Club Loano e del suo Marina. Questa mattina gli equipaggi hanno atteso a lungo in banchina, causa l’assenza del vento. La partenza era fissata per le ore 8.30, attorno alle 11.30 il Comitato di Regata ha richiamato la flotta sul campo di regata. Da lì a breve comincerà a soffiare un vento di levante tra i 15 ed i 17 nodi che ha consentito lo svolgimento di tre bellissime prove portando così a termine l’intero programma. Dopo la prima prova di giornata in cui i Mascalzoni non sono riusciti a partire e, optando poi per la parte meno favorita del campo, non sono mai riusciti a rientrare sui primi piazzandosi al nono posto; nelle due regate successive hanno invece regatato bene e sfoderato un’ottima velocità e delle scelte tattiche azzeccate. Quinti e primi, rispettivamente nella settima ed ottava prova, che hanno valso al team capitanato da Vincenzo Onorato il secondo posto in classifica generale. Dominatore sin dalla prima giornata in cui ha conquistato tre incredibili bullet è stato Fantastica di Lanfranco Cirillo con il triestino Michele Paoletti alla tattica. Quattro primi, un sesto ed un tredicesimo posto che valgono una meritata di vittoria. Tredici i punti di vantaggio sul secondo, Mascalzone Latino di Onorato con alla tattica l’australiano Nathan Wilmot e quindici su Rush Diletta di Mauro Moccheggiani con in pozzetto Matteo Ivaldi. “Siamo soddisfatti del risultato - dice un sorridente Vincenzo Onorato - abbiamo ancora molto da lavorare per arrivare al livello dei top team che sono Fantastica di Cirillo per quanto riguarda il circuito italiano e Samba Pa Tì di John Kilroy per quanto concerne quello americano. L’obiettivo è di riuscire a prendere parte a tutte le tappe del circuito in maniera da presentarsi preparati al campionato del mondo di Newport, a settembre.” L’equipaggio di Mascalzone Latino, oltre a Vincenzo Onorato al timone e Nathan Wilmot alla tattica, era composto da: Andrea Ballico e Stefano Ciampalini alle scotte, Alberto Bolzan alla randa, Matteo Savelli alle drizze, Iztok Knafelc all´albero e Daniele Fiaschi a prua. Coach e responsabile del progetto vele del team è sempre Marco Savelli. Prossimo appuntamento per il team di Onorato sarà la seconda tappa del circuito italiano, a Portoferraio, Isola d‘Elba, dal 25 al 27 maggio. Classifica finale dopo otto prove con uno scarto: 1) Fantastica, Lanfranco Cirillo/michele Paoletti, 1-1-1-6-[13]-1-3-6= 19 pti; 2) Mascalzone Latino, Vincenzo Onorato/nathan Wimot, 4-2-[9]-5-3-9-5-1 = 29 pti; 3) Rush Diletta, Mauro Moccheggiani/matteo Ivaldi, 5-[8]-7-3-4-7-2-2 = 30 pti; Seguono 14 concorrenti.  
   
   
SPORT. A MILANO IL RUGBY SI GIOCA ANCHE NEI PARCHI DAL 21 APRILE 4 GIORNATE AL TRENNO, FORLANINI, ARENA E CENTRO ISEO.  
 
Milano, 16 aprile 2012 - Il rugby esce dai campi sportivi e “invade” i parchi di Milano. È stata presentata il 12 aprile dall’assessora allo Sport e Tempo libero Chiara Bisconti, in collaborazione con il Rugby Grande Milano, la prima edizione di ‘Rugby nei Parchi’. “Il rugby è uno sport in forte crescita – ha dichiarato l’assessora Chiara Bisconti – soprattutto tra i giovanissimi. Vogliamo che a Milano si faccia sport anche fuori dai luoghi tradizionali e ci siamo presi l’impegno di animare i parchi, promuovendo un’idea di sport diffuso. Abbiamo voluto inserire nel programma anche il centro sportivo Iseo per dare sempre più ossigeno a un impianto per troppo tempo sotto lo scacco della criminalità. Questa prima edizione di ‘Rugby nei Parchi’ è solo l’inizio: l’offerta sportiva di questa città deve moltiplicarsi in ogni direzione, anche, in futuro, nelle strade e nelle piazze. E per coloro che andranno a vedere questi ragazzi, ricordo che il terzo tempo è aperto a tutti”. Gli ambasciatori del ‘Rugby nei Parchi’ saranno oltre quattrocento ragazzi, dai sei ai tredici anni, provenienti da due delle società fondatrici di Rugby Grande Milano: Amatori Junior e Cus Milano Rugby. Con loro, 30 istruttori e 60 volontari. Si inizierà al Parco di Trenno il 21 aprile, per proseguire al Centro Sportivo Iseo il 5 maggio e al Parco Forlanini il 19 maggio, con una grande festa conclusiva all’Arena Civica Gianni Brera il 2 giugno. L’appuntamento è sempre per le ore 15. Ci saranno le partite vere e proprie, ma anche prove di agilità, velocità, forza, individuali e di gruppo e, immancabile, il famoso terzo tempo, momento distintivo del rugby che chiuderà nel modo migliore una sana giornata di sport all’aperto. I partner che hanno da subito aderito a questo progetto innovativo sono: Federazione Italiana Rugby, Alleanza Assicurazioni, Banco Popolare di Lodi e A2a. Tutto il programma sul sito www.Comune.milano.it    
   
   
COPPA AMERICA, IL PIANO DI ASSISTENZA SANITARIA PER IL PUBBLICO  
 
Napoli, 16 aprile 2012 - E´ entrato in funzione l’ 11 aprile a via Caracciolo il secondo Posto medico avanzato di assistenza sanitaria predisposto dall´Unità di Crisi della Regione Campania al servizio del pubblico che segue le gare della Coppa America. Il Posto medico, finalizzato alle manifestazioni in acqua, è operativo fino alle 18. Al suo interno operano due Aree Assistenziali: un´Area operativa Medica - Intensivistica, gestita dalla Azienda ospedaliera "Dei Colli"; un´Area operativa Chirurgica - Traumatologica, gestita dalla Azienda ospedaliera "A. Cardarelli". La struttura affianca l´altra della Croce Rossa posizionata all´interno della Villa Comunale in corrispondenza del varco di ingresso principale all´altezza di Piazza Vittoria, a supporto dell´Area Village ed operativa dalle 10 alle 24. Accanto ai due Posti medici, sono a disposizione complessivamente 5 ambulanze; 1 eliambulanza in stazionamento presso l´Ospedale "A. Cardarelli" per eventuali interventi, una Postazione Medica specialistica dell´Aou Policlinico nel contesto dell´Area Village; 3 strutture ospedaliere individuate per l´assistenza avanzata e l´eventuale ospedalizzazione di soggetti coinvolti. Due ambulanze sono operative presso i due Posti medici, 1 fornita dall´A.o. "Dei Colli", posizionata lungo via Caracciolo, all´altezza di Piazza della Repubblica, a disposizione anche dell´Area Village; 1 fornita dalla A.o. Cardarelli, posizionata all´interno della Villa Comunale all´altezza di Piazza Vittoria. Le altre 3, di cui 2 fornite dalla Croce Rossa e 1 dal Cardarelli sono rispettivamente a disposizione dell´Area Tecnica all´altezza della Rotonda Diaz; a supporto dell´evento in mare presso il Pontile realizzato nell´Area della "Marina Mergellina" (Molo Alilauro); e nel punto di confluenza tra viale Dohrn e via Caracciolo. Le 3 strutture ospedaliere individuate per l´assistenza avanzata sono: - Presidio Ospedaliero "Loreto Mare", quale struttura di primo livello, in quanto più prossimo alla sede dell´Evento; - A.o. "A. Cardarelli", quale struttura ospedaliera per il soccorso avanzato e/o specialistico; - A.o. "Dei Colli" per l´eventuale ospedalizzazione di soggetti affetti da problematiche cardio-respiratorie.  
   
   
IL PRIMO ESEMPLARE LEXUS LFA CON PACCHETTO NüRBURGING CONSEGNATO IN EUROPA  
 
Roma, 13 aprile 2012 - E’ avvenuta il 13 aprile la consegna del primo esemplare della Lexus Lfa con pacchetto Nürburgring in Europa. La Lfa con pacchetto Nürburgring è stata messa a punto per garantire le migliori prestazioni su pista grazie a una serie di modifiche apportate al modello standard. Tra queste, vale la pena ricordare lo spoiler anteriore e l’alettone posteriore fisso in Plastica Rinforzata da Fibra di Carbonio (Cfrp), studiati per incrementare ulteriormente le performance aerodinamiche. Il veicolo dispone inoltre di sospensioni messe a punto appositamente per circolare in pista, con esclusivi cerchi reticolati e pneumatici realizzati per migliorare sia l’handling che la stabilità del veicolo. Rispetto alla potenza del modello standard, pari a 552 Cv, la potenza del pacchetto Nürburgring è stata elevata fino a 563 Cv, per assicurare al veicolo la capacità di mantenere un’accelerazione 0-100 km/h in soli 3,7 secondi e una velocità massima di 325 km/h, a dispetto di una maggiore resistenza aerodinamica dovuta all’incremento della downforce. Disponibile nei colori Nero Opaco, Nero, Bianco ed Arancio, gli esterni del pacchetto Nürburgring sono accompagnati dalla scelta di tre combinazioni interne: nero e rosso, nero e viola, oppure completamente nero. Tutte le varianti presentano inoltre una consolle centrale e finiture delle portiere in fibra di carbonio, mentre i sedili sagomati, anch’essi in fibra di carbonio, presentano decorazioni in Alcantara. A tutti i clienti che hanno specificato la scelta del pacchetto Nürburgring verrà inoltre offerta la possibilità di approfittare di una lezione individuale sul Nordschleife da parte di uno degli istruttori del Nürburgring, oltre a ricevere un permesso annuale per l’accesso alla pista. Il 31 Agosto 2011 Lexus ha portato avanti un collaudo della Lfa con pacchetto Nürburging sul Nordschleife (Anello Nord) del Nürburging (Rhineland-pfalz, Germany), la stessa pista su cui il veicolo è stato sviluppato. Guidata dal pilota professionista e test driver Akira Iida, il veicolo ha registrato un giro record, in soli 7:14,64. Il pacchetto Nürburgring viene offerto all’interno della produzione di 500 unità della Lfa, e sarà disponibile in un limite di 50 esemplari.  
   
   
NEL GP D’ITALIA SUPERMOTO VINCE IL FRANCESE THOMAS CHAREYRE DAVANTI AI DUE ITALIANI LAZZARINI (HM HONDA) E RAVAGLIA (KTM).  
 
 Ottobiano, 16 aprile 2012 - Nello spettacolare circuito internazionale South Milano di Ottobiano, il Campionato Mondiale, al via della undicesima edizione, ha vissuto il suo battesimo agonistico nel panorama del Supermoto. Sotto un cielo coperto e una fastidiosa pioggia che però non ha condizionato il regolare andamento della gara, le tre finali della classe S1 di domenica hanno rappresentato l’inizio della stagione agonistica con tutti i migliori piloti della specialità. Questa prima prova ha visto l’affermazione del francese Thomas Chareyre in sella alla sua Tm factory con la quale ha portato a termine le tre manche grazie a una vittoria iniziale e due secondi posti. Posto d’onore per il regolare pilota pesarese dell’Hm Honda Racing, Ivan Lazzarini, giunto secondo, terzo e quinto nelle tre frazioni. Altra straordinaria prestazione arriva dal poliziotto bolognese Christian Ravaglia (Ktm Team Miglio) che occupa il terzo gradino di un podio prevalentemente italiano. Quarto assoluto e in campionato il finlandese Mauno Hermunen in sella alla sua moto Tm con la quale ha vinto gara-2 e gara-3, subendo una squalifica in gara-1. Al quinto posto assoluto si piazza l’altro bolognese Massimo Beltrami (Honda Tds Faor), quindi il britannico Matthew Winstanley , il lodigiano Andrea Occhini (Honda Red Foxes), il francese campione del mondo Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels), il vicentino Elia Sammartin (Suzuki Pergetti). In programma nel weekend pavese anche la prima prova del Campionato Europeo Supermoto, che ha festeggiato la vittoria del forte pilota olandese Devon Vermeulen (Ktm Motoracing Team) vincitore della prima e terza manche e giunto secondo nella frazione intermedia. Posizione d’onore per il ceco Petr Vorlicek (Honda Shr) che invece si è aggiudicato gara-2. Terzo posto sul podio per il piacentino Edgardo Borella che chiude le tre manche due volte quarto e una volta quinto. L’ordine è seguito dal britannico Chris Hodgson (Ktm), il finlandese Sami Salstola (Honda), l’austriaco Lukas Hollbacher (Ktm), gli italiani Domenico Ricchiari (Yamaha), Diego Monticelli (Honda), Yuri Guardalà (Yamaha), Thomas Gory (Suzuki), Andrea Moschini (Kawasaki). Vince la speciale challenge riservata al Young Trophy il pilota olandese in sella alla Ktm del Team Motoracing, Devon Vermeulen, anticipando l’italiano Edgardo Borella (Yamaha V2 Racing Icomoto) e il finlandese Sami Salstola (Honda Shr). In gara anche una prova del Trofeo Hm Honda, vinto da Bryan Ciarlatini che precede sul podio i due vincitori di manche Julien Malatino e Emanuele Maccariello. Prossimo appuntamento con il mondiale Supermoto, a Palermo il 26 e 27 maggio. Cronaca Delle Gare - S1 Gara-1: Holeshot per Thomas Chareyre (Tm Racing Factory) davanti a Ivan Lazzarini (Hm Honda Racing), Massimo Beltrami (Honda Tds Faor). Parte ultimo a causa dello spegnimento della moto al via il finlandese Mauno Hermunen (Tm Shr). Al quarto giro il pesarese passa in testa e vi rimane sino all’ottavo quando una scivolata lo fa retrocedere terminando poi terzo. Ne approfitta il transalpino Thomas Chareyre che va a vincere la sua prima manche stagionale davanti all’incredibile Hermunen che è risalito dall’ultima posizione. Quarta posizione per il bolognese Beltrami che precede il campione del mondo in carica Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels), e i pur positivi Andrea Occhini (Honda Red Foxes) e Christian Ravaglia (Ktm Team Miglio). S1 Gara-2: Grandissimo spunto iniziale di Ivan Lazzarini (Hm Honda Racing) che prende subito il comando della corsa, seguito al primo giro da Massimo Beltrami (Honda Tds Faor), Thomas Chareyre (Tm Racing Factory), Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels), Andrea Occhini (Honda Red Foxes), Mauno Hermunen (Tm Shr). Al settimo passaggio il forte pilota finlandese Hermunen sferra l’attacco decisivo e si porta in testa tagliando il traguardo davanti a Thomas Chareyre che all’ultimo giro aveva superato il pesarese dell’Hm Honda. Christian Ravaglia (Ktm Miglio) e Massimo Beltrami conquistano rispettivamente il quarto e quinto posto davanti al britannico Matthew Winstanley (Honda Shr). S1 Gara-3: Al primo giro subito al comando il finlandese Hermunen davanti a Christian Ravaglia (Ktm), Matthew Winstanley (Honda), Thomas Chareyre , Maik Voorwinden (Ktm), Massimo Beltrami (Honda), Adrien Chareyre (Aprilia), Andrea Occhini (Honda). Hermunen, dopo dodici giri al comando si aggiudica la terza manche davanti a Thomas Chareyre, Ravaglia, Winstanley, Lazzarini, Voorwinden, Beltrami, Fonseca, Occhini. S2 Gara-1: Parte in testa Edgardo Borella (Yamaha V2 Racing) ma viene subito superato dal ceco Petr Vorlicek (Honda Shr). Dopo cinque giri cambia di nuovo il battistrada e si porta al comando l’olandese Devon Vermeulen (Ktm Motoracing) che va a vincere davanti al finlandese Sami Salstola (Honda), Vorlicek, Borella. Andrea Moschini (Kawasaki Ignorant Team) miglior tempo nelle qualifiche del sabato, ha chiuso sesto a due lunghezze dal pur positivo pilota siciliano Domenico Ricchiari (Yamaha Dream Team) che anticipa Francesco Brizzolari (Ktm Team Miglio). S2 Gara-2: Scatta al comando Devon Vermeulen seguito dal pilota Shr Vorlicek, quindi Salstola, Borella, Guardalà e gli altri. Un paio di scambi di posizioni al vertice prima di veder passare per primo sotto la bandiera a scacchi Vorlicek davanti a Vermeulen, Sami Salstola, Edgardo Borella, Chris Hodgson, Frederik Eriksson, Domenico Ricchiari, Diego Monticelli. S2 Gara-3: Al primo passaggio di gara-3, l’ultima e decisiva finale del primo round 2012, transita davanti a tutti l’olandese Devon Vermeulen (Ktm Motoracing Team), davanti al britannico Chris Hodgson (Ktm), al ceco Petr Vorlicek (Ktm), apiacentino Edgardo Borella (Yamaha). Dopo sette giri Vermeulen si aggiudica la manche e questa prima prova mondiale portandosi in testa al campionato europeo.