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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Aprile 2012
ENERGIA E AMBIENTE: SIGLATO ACCORDO DI PROGRAMMA FRA PROVINCIA E CNR PAROLE DI ELOGIO PER IL "MODELLO TRENTINO"  
 
Trento, 16 aprile 2012 - Continua l´impegno trentino sul duplice versante delle energie alternative e della salvaguardia dell´ambiente, in collaborazione con altri partner scientifici di primo piano. Stamani è stato siglato su queste tematiche un accordo quadro fra Provincia e Cnr-dipartimento di progettazione molecolare, con cui le parti si impegnano a realizzare attività e programmi scientifici sul territorio, con il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Trento e del sistema della ricerca trentino. Alla firma il presidente Lorenzo Dellai e il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Luigi Nicolais, presenti anche il rettore dell´Università di Trento Davide Bassi, il professor Antonio Miotello, responsabile del Laboratorio Idrogeno energia ambiente dell´ateneo trentino, il responsabile del Dipartimento del Cnr Luigi Ambrosio e i dirigenti e i tecnici della Provincia. Un accordo importante, quello siglato oggi, coltivato da tempo da entrambe le parti, che disegna una cornice unitaria attorno alle tante collaborazioni già in corso fra il Cnr e il sistema dell´alta formazione e della ricerca trentino. Nicolais - che ha anche visitato in mattinata la Fbk e la Fondazione Mach - non a caso ha parlato di un modello di collaborazione che il Cnr vorrebbe replicare con altre realtà territoriali e che deve servire ad esempio per l´intero Paese. "Con questo accordo puntiamo a rinforzare la collaborazione soprattutto su un settore che ci sta molto a cuore assieme a quello delle Ict, ovvero quello delle energie pulite - ha detto Dellai - . Tutto questo vuol essere anche un contributo per un generale recupero di fiducia del sistema-Paese, perché sappiamo quanto possa essere facile in un momento come questo abbandonarsi all´idea del declino, un´idea che dobbiamo contrastare con decisione. I territori come il nostro, in possesso anche una fortissima autonomia, hanno in questo senso dei doveri in più. Da qui il nostro impegno a fare sempre meglio ciò che sappiamo fare, nel campo della ricerca, dell´alta formazione, ma anche della governance di questi settori. In questo quadro il Trentino conferma un interesse prioritario a consolidare e a rendere sistematico il suo rapporto con una realtà come il Cnr." "Con la Provincia autonoma di Trento stiamo sviluppando un modello che vorremmo replicare anche altrove, e che dovrebbe essere trasferito al resto dell´Italia, nell´interesse della competitività di tutto il sistema - ha detto invece Nicolais - . In Trentino il rapporto fra Cnr e sistema della ricerca territoriale è già molto forte, grazie in primo luogo all´impegno delle istituzioni, e coinvolge una cinquantina di ricercatori. L´accordo quadro di oggi rappresenta la cornice più appropriata all´interno della quale collocare le collaborazioni già avviate. E´ importante anche la collaborazione con l´Università, nella convinzione che essa svolga un ruolo fondamentale non solo nel campo della formazione ma anche della ricerca." "I dottorati congiunti fra l´Università e il Cnr è un´ottima strada da percorrere", ha confermato il rettore Bassi, che ha aggiunto come questo accordo cada in un momento propizio, considerate le attività che l´ateneo di Trento sta sviluppando nel campo delle energie pulite." Il progetto di ricerca a cui l´accordo ha dato il via libera si propone di utilizzare le potenzialità di ricerca dell’area trentina (in particolare con l´Università e la Fbk) e del Cnr al fine di costituire un solido gruppo di lavoro su queste problematiche. In particolare, gli obiettivi del progetto sono: ottimizzazione dell´uso di fonti (sole, biomassa, vento) e vettori (idrogeno, biogas) di energia compatibili con l’ambiente; produzione e controllo di composti chimici derivanti da processi energetici; ricerca tecnologica e spin-off su concentrazione solare e materiali compatibili con l’idrogeno. La Provincia si impegna a sostenere il progetto attraverso un finanziamento complessivo massimo di Euro 1.755.000,00. L´accordo siglato oggi ha validità triennale. Il presidente del Cnr Nicolais si è recato anche in visita alla Fbk, dove ha incontrato il segretario generale Andrea Simoni, il direttore del Centro materiali e microsistemi Massimo Gentili e il direttore di Trento-rise, nonché delle attività di ricerca riguardanti l´Ict, Paolo Traverso; stamani dopo la firma dell´accordo, si è recato inoltre alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all´Adige, dove, con il presidente Francesco Salamini e il dirigente del Centro ricerca e innovazione, Roberto Viola, ha discusso dei progetti futuri e delle collaborazioni già in essere come il laboratorio Foxlab. Autofinanziamento, produzione scientifica, formazione di giovani ricercatori i temi al centro dell´attenzione dei colloqui con i vertici della ricerca trentina.  
   
   
IL GOVERNO NON ASCOLTA LE ASSOCIAZIONI E SBAGLIA I DECRETI SULLE RINNOVABILI  
 
Roma, 16 aprile 2012 - Nonostante le recenti rassicurazioni pubbliche del Sottosegretario al Mise De Vincenti e del Capo Dipartimento Senni alle Associazioni di categoria in occasione della prima riunione degli Stati Generali delle Rinnovabili, sul fatto che queste sarebbero state ascoltate in merito ai decreti attuativi del D. Lgs. 28/2011, prima di inviarli alla Conferenza Unificata Stato Regioni e all’Aeeg per i pareri di competenza, ieri il Governo ha disatteso questo impegno presentando alla stampa i contenuti dei provvedimenti. Le Associazioni scriventi, che da tempo chiedono al Governo un confronto trasparente sull’adozione dei decreti attuativi attesi da oltre sei mesi, avevano peraltro già organizzato un incontro con i Ministeri competenti per il 18 aprile prossimo, per confrontarsi in modo costruttivo, aperto e trasparente sui nuovi meccanismi di sostegno al comparto delle energie rinnovabili per i prossimi anni. In particolare, stupisce il completo disinteresse del Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Corrado Passera, verso un settore, quello delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, che meriterebbe una visione strategica più lungimirante per continuare a sostenere la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Alle censure rispetto alla forma di comunicazione scelta dal Governo - una conferenza stampa di presentazione, senza il preventivo confronto tecnico concordato e comunque dovuto con gli operatori - si devono aggiungere quelle, più gravi, per i provvedimenti annunciati che, se venissero adottati, non consentirebbero certo di passare dal 26% al 35% di energia elettrica da fonti rinnovabili (nel 2020), ma addirittura rischiano di invertire la tendenza. Infatti, non solo non è stata prevista nessuna misura di semplificazione volta a ridurre gli “extra costi” subiti dal settore a causa della burocrazia, ma addirittura sono stati introdotti ulteriori meccanismi quali le aste, i contingenti annuali di potenza per i nuovi impianti e per i rifacimenti di quelli esistenti, l’introduzione dei registri anche per gli impianti di piccola taglia, l’imposizione di gabelle aggiuntive per il funzionamento del Gse, oltre, e non meno importante, a livelli di incentivazione insufficienti. Queste sono purtroppo solo alcune delle misure che contrastano palesemente con gli obiettivi europei sia in tema di energie rinnovabili sia di efficienza energetica, e ancor di più con quelli annunciati dal Governo. A questa situazione si aggiunge anche l’incredibile rinvio del pagamento dei Certificati Verdi riferiti alla produzione elettrica effettivamente immessa in rete negli anni passati, pagamento che deve essere effettuato a giugno di quest’anno e che, come ha dichiarato il Capo Dipartimento del Mise Senni, sarebbe da attribuire a “un problema di cassa”, quasi a voler ipotizzare uno stato di insolvenza del Gse (ricordiamo che l’azionista è il Tesoro !!!). Infine, si deve constatare che, ancora una volta, un principio fondamentale come quello del rispetto e della salvaguardia dei diritti acquisiti viene calpestato con l’introduzione di nuovi oneri su impianti esistenti, mentre nello stesso tempo, peraltro, non si interviene, come invece richiesto da più parti, sull’eliminazione di oneri impropri nella bolletta elettrica. L’adozione di questi decreti, e l’assenza degli altri, per le scriventi Associazioni, sarà il colpo di grazia alle aziende del comparto delle rinnovabili e dell’efficienza energetica che rischieranno in molti casi il fallimento (con le evidenti e pesanti ricadute occupazionali) e darà l’addio definitivo ai capitali stranieri che in questo contesto certamente non sceglieranno il nostro Paese, pregiudicandone lo sviluppo. Anev - Associazione Nazionale Energia dal Vento; Aper - Associazioni Produttori Energia da Fonti Rinnovabili; Ises Italia - International Solar Energy Society. Aderiscono inoltre: Aes - Azione Energia Solare; Anie-gifi Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane; Ascomac – Cogena; Assieme – Associazione Italiana Energia Mini Eolico; Assoenergiefuture; Assosolare - Associazione Nazionale dell´industria Solare Fotovoltaica; Ater - Associazione Tecnici Energie Rinnovabili; Comitato Ifi – Industrie Fotovoltaiche Italiane; Cpem - Consorzio dei Produttori di Energia da Minieolico; Federpern - Federazione Produttori Idroelettrici; Giga - Gruppo Informale per la Geotermia e l´Ambiente; Inoltre, sostengono l’iniziativa Greenpeace e Legambiente.  
   
   
EXERGY AVVIA LA PRIMA TURBINA RADIALE OUTFLOW ORC AL MONDO  
 
 Milano, 16 aprile 2012 - Exergy annuncia l’entrata in funzione della prima turbina radiale centrifuga (outflow) al mondo, operante in un ciclo Rankine a fluido organico (Orc). L’impianto, della taglia di 1000 kWe, progettato e costruito interamente da Exergy e installato a Verbania, sfrutta una fonte termica che simula le condizioni di un recupero di calore tipico delle macchine Orc. È la prima volta che una turbina radiale centrifuga (outflow) viene proposta per queste applicazioni, normalmente realizzate con tecnologia convenzionale (assiale e radiale centripeta). Questa configurazione, benché nota fin dalla fine dell’Ottocento per cicli a vapor d’acqua, solo oggi, con vapori organici, nella versione multistadio su singolo disco e grazie alle sue caratteristiche fluidodinamiche, realizza elevati rendimenti di conversione, tali da renderla fra le soluzioni più competitive presenti sul mercato. Le ipotesi teoriche sono state verificate sperimentalmente e le misure realizzate durante l’esercizio hanno confermato gli ambiziosi rendimenti di progetto oltre ai bassi livelli di vibrazioni e rumorosità. Grazie poi alla semplicità costruttiva e di gestione operativa, Exergy si propone di offrire al mercato un prodotto molto competitivo in confronto alle tecnologie convenzionalmente usate sia dal punto di vista dell’investimento che dei costi di esercizio. “I riscontri sperimentali confermano che i nostri programmi industriali si possono basare su una nuova tecnologia altamente innovativa”, dice Claudio Spadacini, Ceo di Exergy. “Inoltre, la nostra tecnologia ci lascia intravedere un ottimo potenziale per competere nel mercato Orc per applicazioni di produzione energia da recupero calore e da fonti rinnovabili”. Gli impianti basati sul ciclo Rankine a fluido organico sfruttano le sorgenti di calore a media e bassa temperatura (es. Fumi di combustione in raffreddamento, risorse geotermiche...). Si tratta di un ciclo chiuso, in cui il fluido organico contenuto nell’impianto scambia calore con l’esterno ma non fuoriesce mai dai componenti del ciclo stesso. Grazie a questa caratteristica può essere applicato non solo in impianti dedicati con combustione (es. Centrali a biomassa), solari termodinamici o geotermici, ma anche a valle di vari processi industriali con calore di scarto ad alta temperatura (vetrerie, cementifici, acciaierie…). Exergy è una società controllata da Seci Energia, subholding energetica del Gruppo Maccaferri, che propone oggi sul mercato impianti Orc con turbina radiale centrifuga, a partire da 500 kWe fino a 4000 kWe per applicazioni di tipo cogenerativo e produzione di energia elettrica, nonché soluzioni complete su misura per grandi impianti. “La nostra secolare storia industriale si arricchisce di una nuova gamma di prodotti, che consentirà a Exergy di svolgere un ruolo da primario attore nel recupero energetico”, sottolinea il presidente di Seci Energia e dell’omonimo Gruppo Industriale, Arch. Gaetano Maccaferri, “sfruttando il calore che verrebbe disperso, per la produzione di energia, senza l’impiego di combustibili, con impatto ambientale positivo ed a costo zero”.  
   
   
UNA CASA A ENERGIA ZERO A RONCONE  
 
Trento, 16 aprile 2012 - Cresce la filiera dell´edilizia sostenibile in Trentino. Lo fa ora a Roncone, con la prima casa passiva certificata in Italia "a energia zero"; anzi, potrebbe essere definita una "casa attiva", visto che l´energia che produce, grazie al sole, ai materiali (su tutto il legno delle foreste Pecf) e alle tecnologie con cui ¨¨ stata realizzata, fa s¨¬ che essa produca pi¨´ di quanto consumi. Progettata e realizzata da un´azienda trentina, la Armalab di Pergine Valsugana, in collaborazione con l´architetto Paolo Boni, seguendo il protocollo di efficienza energetica del Passivhaus Institute e quello di sostenibilit¨¤ dell´Associazione nazionale architettura bioecologica, la villa, commissionata da privati, ¨¨ una casa Arca del livello pi¨´ elevato. Il costo? Poco pi¨´ alto di una costruzione standard del suo genere, di un 5-7% circa, ammortizzabile in pochi anni grazie ai risparmi che si realizzeranno sul fronte del riscaldamento. "Questa abitazione ecosostenibile - ha detto l´assessore provinciale, all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, che ha visitato ieri la villa - rappresenta un esempio di punta di ci¨° che si pu¨° realizzare mettendo a sistema la filiera trentina della green economy e dell´edilizia ´verde´, che fa perno sul marchio Arca. Il tutto grazie anche alle competenze e all´entusiasmo di un´impresa giovane, intraprendente, attenta alle sollecitazioni che provengono dal panorama internazionale e alle normative europee, per le quali entro il 2020 tutti i nuovi edifici privati dovranno essere edifici passivi." Fin dalle fasi iniziali della progettazione, si ¨¨ puntato sull¡¯ottimizzazione degli aspetti energetici e ambientali dell¡¯edificio, integrandoli con quelli pi¨´ propriamente architettonici; l¡¯obiettivo era quello di rendere la villa, disposta su tre piani, energeticamente indipendente ed ecosostenibile mediante l¡¯utilizzo prevalente di materiali di origine naturale, a partire dal legno. Nel progetto sono state spese un numero importante di competenze professionali; una volta completato, la costruzione verr¨¤ certificata come Passivhaus e come edificio di classe A+ secondo la normativa provinciale di certificazione energetica, e quindi automaticamente come casa Arca di livello massimo. Il calcolo dell¡¯efficienza energetica dell¡¯edificio, ai fini della stesura dell¡¯attestato di certificazione energetica, porta ad un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale pari a 4,00 kWh/m2 anno. "Attualmente - hanno spiegato i progettisti Fabio Ferrario e Mirko Taglietti - ci sono in Italia solo 5 case certificate Passivhaus, e questa ¨¨ la prima ad energia zero. La struttura ¨¨ stata concepita per ricevere il maggiore apporto possibile dal sole. La disposizione delle aperture, in particolare delle grandi finestre, garantisce un apporto energetico gratuito considerevole all¡¯abitazione, che viene mantenuto e sfruttato grazie ad un involucro termico estremamente efficiente. Il calore viene distribuito su tutti gli ambienti con un sistema di ventilazione meccanica, assistita da sensori, che minimizza dispersioni e sprechi; la limitata porzione di potenza termica ancora necessaria per raggiungere un adeguato confort ¨¨ garantita da piaste elettriche radianti posizionate all¡¯interno delle murature e collegate ad un sistema fotovoltaico." Soddisfatti naturalmente anche i committenti una famiglia di Brescia che ha deciso di trasferirsi in Trentino, attratta dalla bellezza della valle del Chiese e desiderosa di viverla ancora pi¨´ pienamente, grazie ad una casa che si sposa perfettamente con l´ambiente e che rappresenta a tutti gli effetti un esempio da seguire; lo sanno anche altre famiglia che vengono a visitarla per prenderla a modello per le loro scelte future. Nel frattempo, sono in arrivo nuovi edifici Arca a Lavis e a Torbole, e altri cominciano ad essere richiesti anche fuori dal Trentino. Villa unifamiliare passiva ¨C Roncone (Trento) - La costruzione ¨¨ progettata seguendo il protocollo di efficienza energetica e comfort nel clima mediterraneo del Passivhaus Institute e quello di sostenibilit¨¤ dell´Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Il fabbricato, fermo restando la validit¨¤ del linguaggio architettonico, nasce come elemento sperimentale con l¡¯obiettivo di raggiungere il massimo livello in entrambi i protocolli ed ottenere la totale indipendenza dalle fonti energetiche fossili con costi commisurati alla costruzione di un edificio con prestazioni standard. Analisi architettonica di inserimento contestualizzato - Rifacendosi all¡¯analisi architettonica regionalista che individua nei caratteri compositivi e costruttivi motivazioni di carattere climatico e funzionale abbiamo condotto uno studio tipologicosull¡¯architettura storica diffusa per individuare il linguaggio costruttivo ricorrente. Il comune di Roncone (Tn) fa parte di quell¡¯ambito insediativo di media quota (842 mslm). Si sviluppa sul versante est della valle che conduce al lago d¡¯Idro. Il clima ¨¨ mediamente piovoso, poco ventilato edumido. La ventilazione avviene principalmente per i moti convettivi che si creano durante il giorno e la notte,il riscaldamento e raffreddamento dei versanti che produce una brezza di monte e di pendio. Tali caratteristiche climatiche sono ben individuabili nella tipologia architettonica storica. Lo sviluppo dell¡¯insediamento abitato su versante comporta l¡¯adozione di un sistema aggregativo rivolto all¡¯utilizzo di edifici singoli sviluppati lungo una strada principale che segue l¡¯andamento della valle. I caratteri architettonici che si possono individuare evidenziano un carattere fortemente plastico degli edifici (tipico della cultura latina)mediante l¡¯utilizzo di muratura massiccia. L¡¯attacco a terra ¨¨ possente e si raccorda con lo spazio pubblico attraverso l¡¯accesso diretto alla strada. La tipologia dell¡¯edificio singolo ¨¨ principalmente composta da tre piani: piano terra (di norma destinato a deposito attrezzi di lavoro), piano primo (destinato ad abitazione) e sottotetto (destinato a granaio o fienile). Alcune volte esiste un secondo piano ad abitazione ma la media in alzato non supera i tre piani. Il piano secondo presenta finestrature dalla forma rettangolare (con rapporto base-altezza 1:2) la larghezza non ¨¨ mai eccessiva per evitare di avere problemi energetici dovuti alla dispersione di calore durante i periodi freddi. Il piano sottotetto a fienile o granaio acquisisce una caratteristica formale assolutamente tipica di questa zona mediante murature aperte che sostengono un grande tetto in legno (a due falde o a capanna). Tale forma deriva dalla necessit¨¤ climatica di areare lo spazio a fienile per evitare che l¡¯alto grado di umidit¨¤ e la poca ventilazione potesse far marcire il raccolto. Queste aperture poste all¡¯ultimo piano riuscivano ad abbassare il grado d¡¯umidit¨¤ sfruttando le brezze di monte e di valle. Il legno come materiale da costruzione veniva utilizzato per le coperture e per la chiusura degli spazi sottotetto o dei loggiati. Compositivamente si nota che la costruzione lignea (tipica delle culture germaniche) ¨¨ presente ai piani elevati. I prospetti sono caratterizzati da questa commistione di muratura e di costruzione in legno. Il linguaggio compositivo di facciata si caratterizza da piano terra prevalentemente in muratura, da piano primo spesso in muratura ed alcune volte tamponato o rivestito in legno ed il piano sottotetto composto prevalentemente da grandi aperture nella muratura a volte tamponate o rivestite con il legno. In pianta lo schema aggregativo tipico dell¡¯abitazione ¨¨ estremamente semplice e presenta un elemento centrale distributivo orizzontale e verticale. Sviluppo delle scelte progettuali - Nel progetto si sono voluti utilizzare tutti i caratteri del linguaggio locale adeguandoli alla contemporaneit¨¤. La volont¨¤ di progettare un¡¯abitazione che non si scostasse troppo dall¡¯edificato esistente, in termini di allineamenti, insieme al corretto orientamento solare, in grado di favorire un massimo guadagno di calore, ha comportato uno studio dei prospetti e delle aperture accorpate sui due lati sud-est e sud-ovest dell¡¯abitazione. Il fronte sud-ovest inoltre si apre sulla valle offrendo (ai piani superiori) una piacevole vista. In pianta lo schema distributivo estremamente razionale ¨¨ stato in toto ripreso. Il vano scala centrale collega i differenti livelli e le funzioni domestiche che si sviluppano lungo i lati dello stesso. Anche la distribuzione impiantistica sfrutta la semplicit¨¤ distributiva della scala per creare un unico collegamento verticale delle colonne montanti che distribuiscono le diramazioni secondarie ai singoli piani affiancando i lati della stessa. Questa caratteristica permette una semplicit¨¤ esecutiva, distributiva, e una facile ispezionabilit¨¤ del sistema tecnologico. I prospetti riprendono l¡¯intero linguaggio compositivo locale scegliendo di utilizzare le due tipologie di finitura, in intonaco ed in legno. L¡¯impianto esterno adegua le dimensioni delle finestre allargandole al massimo consentito dall¡¯analisi energetica mediante simulazione dinamica nel rispetto delle proporzioni tra la base e l¡¯altezza. Caratteristiche tecnologiche - L¡¯attenzione ai caratteri formali dell¡¯architettura bioclimatica ha dato origine a scelte mirate all¡¯ottimizzazione degli aspetti energetici ed ambientali dell¡¯edificio, con l¡¯obiettivo di rendere lo stesso energeticamente indipendente e strutturato mediante l¡¯utilizzo prevalente di materiali di origine naturale. Le due strategie, energetica ed ambientale, hanno determinato una profonda attenzione agli aspetti progettuali in fase esecutiva, integrando nel progetto un numero importante di competenze professionali, la cui interazione ha permesso il raggiungimento di valori condivisi sotto tutti gli aspetti progettuali: importante ¨¨ infatti la collaborazione progettuale per gli aspetti strutturali, ambientali e di inserimento, architettonici, energetici, impiantistici, con un coinvolgimento diretto dell¡¯impresa esecutrice delle opere, la quale ha partecipato in modo attivo allo sviluppo del progetto dato l¡¯elevato grado di complessit¨¤ dello stesso. Modellazione territoriale energetica dinamica - Fondamentale, data la conformazione orografica ed antropica del logo di progetto, ¨¨ stata la ricostruzione tridimensionale degli ingombri all¡¯orizzonte, in grado di limitare l¡¯apporto solare al lotto di progetto, mediante la ricostruzione dell¡¯intera vallata e nel dettaglio degli elementi di ostruzione prossimi all¡¯abitazione; mediante una simulazione dinamica effettuata durante l¡¯intero arco dell¡¯anno sono state studiate ogni singola apertura, garantendo alle stesse un adeguato apporto energetico gratuito durante il periodo invernale ed una confortevole schermatura del surriscaldamento estivo, valutandone la posizione in funzione del migliore sfruttamento termico raggiungibile Progettazione di una casa passiva con l¡¯obiettivo di una casa quasi ad energia zero - Sfruttare gli apporti energetici gratuiti derivati dall¡¯ambiente, uniti alla realizzazione di un involucro energeticamente performante e ad un sistema impiantistico efficiente, hanno permesso di sviluppare un componente edilizio quasi completamente indipendente da approvvigionamenti energetici esterni: la corretta disposizione delle aperture ¨¨ in grado di garantire un apporto energetico gratuito considerevole all¡¯abitazione, che viene mantenuto e sfruttato dalla stessa grazie alla costruzione di un involucro termico efficiente, dotato di componenti opachi dalla trasmittanza termica limitata con assenza totale di ponti termici e distribuito mediante un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore ad altissima efficienza che ne minimizza dispersioni e sprechi; la limitata porzione di potenza termica ancora necessaria per raggiungere un adeguato confort interno ¨¨ garantita mediante piaste elettriche radianti posizionate all¡¯interno delle murature e collegate ad un sistema fotovoltaico con funzionamento ad isola posto in copertura: fotovoltaico che, grazie ai 6 kwh picco di potenza elettrica installati ¨¨ in grado di coprire il 90% dell¡¯energia totale necessaria per il funzionamento dell¡¯abitazione. Sostenibilit¨¤ dei componenti costruttivi - L¡¯obiettivo di costruire un abitazione energeticamente indipendente non ha potuto trascurare due aspetti di sostenibilit¨¤ essenziale, ossia l¡¯impatto sull¡¯ambiente dei materiali da costruzione ed il benessere abitativo che questi materiali garantiscono nel tempo. Il legno ¨¨ stato quindi il filo conduttore di questa strategia, quale elemento costruttivo naturale fondamentale visti i limitati impatti ambientali dovuti a produzione, trasporto, dismissione e grazie alle sue ottime capacit¨¤ igrometriche e di salubrit¨¤ degli ambienti interni: la struttura portante dell¡¯abitazione ¨¨ realizzata interamente in pannelli in legno con tecnologia x-lam con certificazione di gestione sostenibile delle foreste Pefc per ogni componente strutturale. Per la coibentazione invece, che assume un ruolo determinate dovuto alle grandi quantit¨¤ di materiali presenti, sono stati scelti due materiali differenti per l¡¯interno e l¡¯esterno, anch¡¯essi selezionati grazie alle loro caratteristiche di sostenibilit¨¤ ambientale e di benessere: all¡¯esterno ¨¨ stato utilizzata una coibentazione in Eps 100% Riciclato, proveniente dal riutilizzo di scarti industriali e dismissioni di materiali destinate alla discarica; per l¡¯interno invece lana di vetro certificata completamente priva di formaldeide e sostanze di tipo nocivo per gli occupanti. E¡¯ stato inoltre minimizzato l¡¯utilizzo di calcestruzzo, mediante stratigrafie composte da massetti a differenti densit¨¤ realizzati interamente con argilla espansa naturale, utilizzata sia a secco per la realizzazione di vespai d¡¯areazione, che con minima aggiunta di leganti per i massetti. Per la pitturazione degli ambienti interni sono stati, infine, scelti componenti naturali, costituite da pigmenti e leganti derivati direttamente da componenti naturali. L¡¯involucro termico - La conformazione dell¡¯involucro termico parte dalla forma dell¡¯abitazione e dal suo ottimale rapporto superficie volume, che ne garantisce dispersioni limitate minimizzate in funzione del volume effettivamente fruito. L¡¯attenzione progettuale si ¨¨ rivolta, quindi, verso lo studio di ogni componente di questo involucro, massimizzando le qualit¨¤ di coibenza termica di ogni singolo componente e valutando puntualmente la mancanza di ponti termici in corrispondenza delle sovrapposizioni di componenti differenti. Essendo, inoltre, le finestre un elemento attivo nel fabbisogno energetico dell¡¯intero edificio, l¡¯attenzione progettuale ¨¨ ruotata principalmente intorno a tale componente: partendo dalla scelta dell¡¯elemento trasparente, ricaduta dopo numerose simulazioni su un vetro triplo basso emissivo in grado di dare al tempo stesso una elevata coibentazione termica (Ug=0,7 w/m2k) e una adeguata trasmissione solare nel periodo invernale (U=61%), sono stati successivamente studiati e simulati a livello dinamico le conformazioni del telaio, fisso e mobile, e la connessione con la struttura muraria. Questi accorgimenti hanno permesso di ottenere un valore del ponte termico in prossimit¨¤ dell¡¯attacco con la muratura negativo, garantendo quindi una ottimale connessione tra i due componenti edilizi. Per gli elementi opachi dell¡¯involucro, sia verticali che orizzontali, sono state composte stratigrafie costituite da numerosi elementi, in grado di rispondere alle esigenze di coibenza termica, migrazione igrometrica del vapore e tenuta all¡¯aria: l¡¯elevata coibentazione sia interna che esterna ha generato valori medi di trasmittanza degli elementi opachi inferiori a 0,1 w/m2k e, grazie all¡¯inserimento senza soluzioni di continuit¨¤ di teli a tenuta all¡¯aria sull¡¯intero perimetro dell¡¯abitazione, di ottenere, mediante la verifica tramite Blower Door Test, una dispersione per ventilazione inferiore a 0,3 volumi/ora. Risultati ottenuti - L¡¯edificio, una volta completato, verr¨¤ certificato come Passivhaus e come edificio di classe A+ secondo la normativa provinciale di certificazione energetica. Il calcolo dell¡¯efficienza energetica dell¡¯edificio, ai fini della stesura dell¡¯attestato dicertificazione energetica che sar¨¤ redatto una volta completato l¡¯edificio, porta ad un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale pari a 4,00 kWh/m2 anno. Tale valore permette di assegnare all¡¯edificio la Classe A+, per la quale ¨¨ previsto un valore ¡Ü a 22 kWh/m2 anno. Per l¡¯edificio in oggetto si raggiunge inoltre la classe Gold nella classificazione di sostenibilit¨¤, con un punteggio di 3,36, secondo la delibera della Giunta Provinciale n. 825 del 20 aprile 2007 utilizzando il protocollo di qualit¨¤ ambientale dell¡¯edificio Itaca Sintetico Tn1. I dati del progetto Committente: privato; Progettista: Arch. Paolo Boni (progetto architettonico); Consulente energetico: Armalab S.r.l.; Tipologia d´intervento: Nuova costruzione; Destinazione d´uso: Edilizia privata ¨C residenziale; Prestazioni energetiche: Classe energetica: a+ (Casa Clima Gold); Indice termico invernale: 8 kWh/mqa; Indice di emissione di Co2: kg/mqa; Protocollo di certificazione: Passivhaus Institute.  
   
   
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI REGIONALI; DA GIUNTA REGIONALE UMBRA RISORSE PER PIÙ DI 2 MILIONI DI EURO  
 
Perugia, 16 aprile 2012 - Migliorare le prestazioni energetiche del parco edilizio in proprietà, in gestione o comunque di diretto interesse della Regione Umbria: è quanto si propone il Programma di riqualificazione energetica degli edifici di interesse regionale, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´ambiente Silvano Rometti. Obiettivo del Programma, che per il primo Piano attuativo può contare su risorse pari a 2 milioni226 mila euro derivanti dai fondi del Por Fesr Umbria 2007-2013, è di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici attraverso interventi per la riduzione dei consumi di energia elettrica e di combustibili fossili. "Le misure previste dal Piano si prefiggono il risparmio delle fonti non rinnovabili, il miglioramento del comfort abitativo e una maggiore tutela dell´ambiente - ha detto Rometti. Gli interventi concorreranno ad abbattere le emissioni in atmosfera di polveri sottili e delle sostanze inquinanti che concorrono all´effetto serra. Ciò in accordo con gli obiettivi individuati dall´Unione Europea nell´ambito degli accordi di Kyoto e del recente programma 20-20- 20 che si propone - ha ricordato Rometti - di ridurre del 20 per cento, rispetto al 1990, le emissioni di gas a effetto serra, di raggiungere la quota di fonti rinnovabili del 20 per cento rispetto al consumo finale lordo e di migliorare l´efficienza degli usi finali dell´energia del 20 per cento. E´ dunque evidente che la riduzione del consumo energetico e l´utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell´edilizia costituiscono misure importanti. L´impiego di energia nel settore edilizio è infatti responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas che alterano il clima. Negli edifici residenziali - ha concluso Rometti - almeno il 68 per ceno dei consumi energetici è dovuto al riscaldamento degli ambienti, l´11 per cento alla produzione dell´acqua calda sanitaria e circa il 16 per cento per usi elettrici, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento". Il primo Piano attuativo prevede interventi di risparmio energetico, per un importo di 2 milioni di euro, negli edifici gestiti dall´Adisu, con l´obiettivo di migliorare l´efficienza energetica e la riduzione dei consumi di energia termica ed elettrica delle sedi dei collegi universitari (Innamorati, di Agraria, di San Francesco e di via del Favarone Vecchio) e nella Casa della studentessa e sede Adisu. Si va dalla sostituzione delle caldaie attuali con caldaie a condensazione e dei boiler per la produzione di acqua calda, a opere per il teleriscaldamento e la cogenerazione, alla coibentazione di pareti e solai, alla sostituzione di infissi, alla installazione di pannelli solari termici. 126 mila euro sono finalizzati alla realizzazione di un sistema di pannelli fotovoltaici presso l´Azienda vivaistica regionale Umbriaflor; 35 mila euro per una maggiore efficienza energetica nella sede della Regione di Piazza Partigiani a Perugia, con l´installazione di sorgenti luminose allo stato solido. Infine 65 mila euro serviranno a realizzare un sistema di illuminazione ad alta efficienza nella sede di Palazzo Donini a Perugia.  
   
   
CONVEGNO TEXTILE INNOVATION DAY “EDIFICI TESSILI?  
 
Biella, 16 aprile 2012 - Nuove applicazioni e materiali per l´abitare sostenibile” è il tema del convegno per il Textile Innovation Day che si terrà mercoledì 18 aprile a Biella, al Centro Congressi Città Studi, in corso G. Pella 2b. Il programma prevede per le ore 12:30 registrazione e networking buffet e alle ore 14 apertura dei lavori con il presidente del Polo di Innovazione Tessile, Massimo Marchi. Seguono gli interventi di Chiara Tonelli, Università di Roma 3, che parlerà di “Med in Italy: un nuovo concetto di casa mediterranea eco-sostenibile”; Andrea Weber Marin, Università di Lucerna, “Architettura tessile: concetti e soluzioni tecnologiche innovative”; Felice Giraudo, presidente di Assocanapa, “Nuove applicazioni tessili per la fibra di canapa autoctona”. Www.pointex.eu  
   
   
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: FVG A TAVOLO PER DISTRETTO CORMOR  
 
Martignacco, 16 aprile 2012 - "Trovo attuali ed intelligenti sia l´approccio, che invita a ragionare assieme tutti gli attori pubblici e privati di un territorio multiservizi come quello che ruota attorno al capoluogo udinese ed ai comuni di Martignacco, Pasian di Prato, Pagnacco e Tavagnacco, sia la finalità che è quella di individuare strumenti comuni di gestione per uno sviluppo sostenibile dell´area: è un modello attorno al quale si possono fare interessanti ragionamenti soprattutto ora che la Regione sta definendo le nuove regole della legge urbanistica". Lo ha sottolineato il 12 aprile l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a proposito del Tavolo di lavoro a cui il Comune di Martignacco ha invitato a far parte una ventina di soggetti pubblici e privati per costruire le basi di una gestione integrata dell´ambito "Città Fiera-quartiere fieristico-parco del Cormor-stadio" . Riccardi, intervenendo alla riunione preliminare del Tavolo convocata dal sindaco e dall´assessore all´Ambiente di Martignacco, Marco Zanor e Massimiliano Venuti, ha rimarcato come il ragionamento sullo sviluppo dell´area friulana sia "una palestra importante anche in occasione della sfida più generale a cui è chiamata l´Amministrazione regionale che è quella - ha detto - di aggiornare il piano del territorio fermo dal 1978". Proprio perché l´area è critica, articolata, ricca di funzioni e servizi primari, con effetti ambientali impattanti in un contesto di suggestiva bellezza, risulta più importante definire l´organizzazione dei livelli di competenze tra Regione e Comuni, proprio perché tra questi due livelli si muove un territorio che deve definire i suoi obiettivi al di là delle singole competenze dei Comuni. "Il tema non è solo ambientale ma è quello di stabilire gli strumenti e le condizioni di tutela per chi deve programmare attività legate allo sviluppo economico", ha precisato Riccardi: "servono insomma regole chiare per chi vuole continuare ad investire qui e si deve superare il concetto per cui, ad esempio, ogni Comune fa una ´sua´ zona artigianale". Ciò non vuol dire ridurre l´autonomia delle singole amministrazioni ma rendere più coordinati i loro strumenti ed "anzi, attraverso la semplificazione burocratica che la Regione intende agevolare nel nuovo piano di gestione del territorio, questa autonomia sarà aumentata", ha spiegato Riccardi. Un approccio che sembra essere condiviso da tutti i Comuni dell´area del Cormor e soprattutto da quello di Martignacco, che rilancia l´idea di un distretto dello Sport e dello Shopping con un approccio ambientale sostenibile ed una più forte attrattività turistica. "Ci sembra necessario - ha spiegato il sindaco Zanor - intervenire in modo organico a livello anzitutto istituzionale in un ambito dalle spiccate potenzialità ambientali ed individuare un nuovo approccio di politica, che consideri l´ambiente come un creatore di economia. Anche se è chiaro che un´area multiservizi nata con lo scopo del decentramento è innegabilmente causa di forti impatti ambientali dovuti allo sfruttamento di superfici per edifici e parcheggi, alle emissioni nell´ambiente (aria, acque), al rumore del traffico, alle ingenti masse di rifiuti, è anche vero che la ´concentrazione´ dà l´opportunità di gestire gli stessi con strumenti coordinati più efficaci che a livello di singolo sito". Gli obiettivi del Tavolo di lavoro, che ha il supporto tecnico- scientifico dell´Agenzia regionale per la Protezione dell´Ambiente-arpa, sono dunque quelli di adottare un piano di sviluppo territoriale indirizzato alla sostenibilità ambientale ed economica (ad esempio mobilità, energia, scarichi idrici) a beneficio delle attività insediate e per il miglioramento complessivo della vivibilità del territorio, di dotare l´area di un unico strumento di gestione ambientale e di promuoverla a livello turistico (turismo sportivo, congressuale, commerciale, culturale). Il primo obiettivo a breve termine che è stato raggiunto oggi è stato quello di stilare un protocollo di intesa che miri all´individuazione di un nuovo soggetto istituzionale che avrà l´obiettivo di promuovere il distretto e che funzioni da volano per l´economia del territorio. Alla riunione a palazzo Ermacora di Martignacco sono intervenuti tra gli altri il direttore dell´Arpa Giorgio Matassi, l´assessore provinciale alle Infrastrutture Franco Mattiussi, gli assessori del Comune di Udine Lorenzo Croattini ed Enrico Pizza, la presidente di Udine e Gorizia Fiere, Luisa De Marco, l´imprenditore Antonio Maria Bardelli, il presidente dell´Amga Antonio Nonino, il capo dipartimento della facoltà di Ingegneria dell´Università di Udine Gioacchino Nardini, il presidente di A&t 2000 Giampaolo Stefanutti e numerosi altri interlocutori pubblici e privati interessati al futuro dell´area.  
   
   
CONCLUSI I LAVORI DELLA COMMISSIONE PREMIO APULIA 2011  
 
Bari, 16 aprile 2012 - Dopo aver ringraziato la Commissione giudicatrice per il qualificato e generoso lavoro svolto, l’assessore all’assetto del Territorio, Angela Barbanente ha sottolineato che “ la Regione organizzerà specifiche iniziative volte alla divulgazione dei progetti premiati, in coerenza con l’obiettivo primario della legge regionale, che consiste nel dare concrete risposte a una domanda di qualità urbana proveniente non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da parti crescenti della più vasta società, che richiede un profondo ripensamento del progetto della città contemporanea. “ Ricapitoliamo. La commissione giudicatrice del Premio Apulia 2011 per le opere di architettura contemporanea o di urbanistica ha concluso i lavori per la assegnazione del Premio, istituito con la legge regionale 10 giugno 2008 n.14 “Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio”. Il Premio Apulia, che ha cadenza annuale, è articolato in due sezioni rispettivamente riservate: - a giovani progettisti (architetti e ingegneri under 40, autori di opere di architettura o di urbanistica che presentino caratteristiche di particolare valore e siano state realizzate in Puglia nel quinquennio precedente), - alla committenza privata (per soggetti che risiedono o abbiano la sede della loro attività in Puglia e che hanno dimostrato una particolare attenzione al perseguimento della qualità in architettura e in urbanistica). La commissione giudicatrice, presieduta dall’ing. Pace dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia e composta da Dino Borri, Augusto Marasco, Simona Sasso, Nicola Signorile, Anna Vella e Giorgio Zavarise. Ha così deliberato: Per la sezione Progettisti Under 40, il premio Apulia 2011 è stato assegnato a Gaetano Gianclaudio Caponio per il progetto di edificio polifunzionale “Laconica Elettromeccanica” in Santeramo in Colle (Ba) con la seguente motivazione: “Per il modo in cui la progettazione dell’edificio ha assunto la quercia secolare preesistente nel sito come elemento generatore dell’impianto tipologico dell’edificio e delle sue caratteristiche formali; per l’attenzione posta agli aspetti bioclimatici e della sostenibilità edilizia; per il contributo dato a migliorare la qualità urbana di un’area destinata a impianti produttivi e per la sensibilità dimostrata nell’inserimento dell’opera nel paesaggio”. La commissione, inoltre, ha ritenuto meritevole di menzione l’arch. Francesca De Napoli per la ristrutturazione di un immobile residenziale in via Corsica n.11, Bari e segnalato per le eventuali mostra e pubblicazione di un catalogo i seguenti progettisti: - Lorenzo Colonna per l’edificio per uffici e commercio in via Bruxelles ad Altamura (Ba) - Vincenzo Paolo Bagnato - Pasquale Alessio De Nicolo - Massimiliano Fiore per il giardino urbano al quartiere San Girolamo a Bari - Antonella Calò e Grazia Nanna per gli edifici residenziali pubblici nell’ambito del Pirp Japigia in Bari. Per la sezione Committenza Privata, il premio Apulia 2011 è stato assegnato a Monica Villani per la Casa Petrini-villani a Polignano a Mare, progettata dall’Arch Antonella Mari con la seguente motivazione: “Per l’interesse dimostrato dalla committenza al tema dell’inserimento dell’edificio nel contesto e al miglioramento della qualità urbana; per il proficuo e costruttivo dialogo con la progettista e per la sensibilità dimostrata nell’accoglimento delle sue proposte progettuali, in particolare rispetto al tema della facciata “a doppia pelle”, al tema dell’impiego di materiali naturali e locali, all’uso del lucernario e della scala in materiali leggeri e trasparenti per ottimizzare l’illuminazione naturale, accettando anche di sostenerne i maggiori costi rispetto a soluzioni più convenzionali e di minor pregio architettonico”. La commissione, inoltre, ha ritenuto meritevole di menzione Guido Roberto Vitale e Luciana Dusenszky per la casa Dusenszky-vitale in Valle d’Itria progettata dall’Arch. Vincenzo Melluso e segnalato per le eventuali mostra e pubblicazione di un catalogo i seguenti committenti: - Gruppo Foresta Costruzioni per le case a ballatoio a Lecce progettate da Ester Annunziata, Alfredo Foresta e Tiziana Panareo; - Serim srl per le Case a Casamassima progettate dall’arch. Stefano Serpenti; - Picos srl per l’edificio residenziale Picos_01 in via Napoli a Bari progettato dall’arch. Lorenzo Netti; - Peppe Zullo per la villa di campagna a Orsara progettata dall’arch. Nicola G. Tramonte.  
   
   
LE TRANSAZIONI DIRETTE DI IMMOBILI COMMERCIALI A US$75 MILIARDI NEL Q1 2012  
 
Londra, Chicago, Singapore, 16 Aprile 2012 – Le stime preliminari di Jones Lang Lasalle per quanto riguarda le transazioni dirette di immobili commerciali mostrano un primo trimestre 2012 con volumi in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2011. Tutti i principali mercati immobiliari hanno registrato a livello globale una partenza al rallentatore rispetto ad un 2011 molto vivace, specialmente nell’ultimo trimestre. Inoltre, transazioni eccezionali in mercati solidi, come la vendita del centro commerciale Trafford Centre in Gran Bretagna per Us$2.6 miliardi, che ha fatto impennare i volumi registrati nel Q1 2011, non si sono ripetute nel Q1 2012, portando ad una diminuzione dei volumi complessivi. Questo calo si deve anche alla situazione economica incerta, che ha causato una forte riduzione nella disponibilità di finanziamenti, specialmente per i nuovi prestiti. Arthur de Haast, Head of the International Capital Group di Jones Lang Lasalle commenta: “Mentre i volumi sono scesi nel Q1 2012 e lo scenario economico rimane incerto, la capacità di attrazione del real estate continua, grazie alla forte domanda e ai solidi fondamentali. L’ultimo trimestre del 2011 in Europa è stato caratterizzato da una fortissima incertezza ma, fortunatamente, i governi hanno compreso la gravità della situazione e preso le decisioni giuste, stimolando l’attività in tutto il continente.” Le transazioni dirette di immobili commerciali a Us$75 miliardi nel q1 2012 “Con gli indicatori economici in miglioramento, il sentiment e i volumi di investimento e negli Stati Uniti hanno continuato a migliorare, registrando questi ultimi una crescita in aumento del 16% nel Q1 2012 rispetto all’anno precedente.” “Il 2011 è stato il secondo anno “forte” registrato in Asia Pacifico, con volume annuali pari a Us$98 miliardi. Nonostante il rallentamento nel Q1 2012 rispetto al Q1 2011, ci aspettiamo che i risultati migliorino nel corso dei prossimi mesi, grazie anche al graduale allentamento della politica monetaria e fiscale nella regione.” Il desiderio di concludere transazioni nell’ultimo trimestre 2011 è stato evidente, con un ulteriore rialzo dei numeri complessivi. L’attività è stata nel complesso così vivace da far pensare che ci vorrà del tempo prima che lo stesso possa avvenire di nuovo nel 2012. David Green-morgan, Global Capital Markets Research Director di Jones Lang Lasalle commenta: “Gli immobili commerciali continuano ad attrarre capitali ed interesse da parte degli investitori istituzionali, sempre più attraverso un’allocazione che privilegia questa ad altre classi di asset come equity, commodity, ecc. Mentre il futuro dell’economia globale può non sembrare del tutto roseo, il sentiment degli investitori resta positivo. L’attuale problema dei finanziamenti per gli immobili commerciali continuerà a causare problemi ad alcuni ed offrire opportunità ad altri, mentre tutti contribuiranno all’attività di investimento.” In conclusione, de Haast aggiunge: “Le principali città prime del mondo, come Londra e New York, continueranno ad attrarre grandi quantità di capitali, mentre ci aspettiamo che gli investitori esaminino più da vicino il sempre maggior numero di opportunità che emergono nei mercati secondari, nei quali il pricing continua ad aggiustarsi.” Se alcuni investitori rimangono piuttosto cauti, la maggior parte di essi continua a mettere in atto le proprie strategie nonostante i tempi si siano allungati e si richiedano maggiori garanzie. Data la quantità di capitali disponibili, Jones Lang Lasalle prevede che le transazioni complessive per il 2012 saranno in linea con quelle del 2011, pari a circa Us$400 miliardi, con un numero di portfolio deal che sosterrà l’attività a livello globale. Il 2012 sarà probabilmente un altro anno dominato da politiche di reazione alle condizioni economiche in continuo cambiamento; perché l’attività superi materialmente quella del 2011 e per una crescita sostenuta dell’attività nei mercati secondari, dovremo osservare una maggior disponibilità di finanziamenti a livello globale, cosa che non abbiamo ancora fatto nel 2012.  
   
   
ITALIA: SONO 23 I SUICIDI DI IMPRENDITORI DALL´INIZIO DEL 2012 MA ANCHE TRA I LAVORATORI, E I PENSIONATI, CHE SI SENTONO MINACCIATI DALLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE.  
 
 Lecce, 14 aprile 2012 - La notizia di oggi è una non notizia per chi segue quotidianamente gli effetti della crisi e per chi la vive, quella diffusa dall’Associazione Artigiani e Piccola Impresa (Cgia) di Mestre, secondo cui a causa della crisi economica dall´inizio del 2012 in Italia ci sono stati 23 suicidi di imprenditori. Per quanto dichiarato da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia con quello che appare un altolà al Governo da parte delle piccole imprese "Il meccanismo si sta spezzando, questi suicidi sono un vero grido di allarme lanciato da chi non ce la fa più. Le tasse, la burocrazia, la stretta creditizia e i ritardi nei pagamenti hanno creato un clima ostile che penalizza chi fa impresa. Per molti, il suicidio è visto come un gesto di ribellione contro un sistema sordo ed insensibile che non riesce a cogliere la gravità della situazione". Secondo Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, è ora di dire basta per non far passare la costante catena di suicidi e drammi che stanno avvenendo tra lavoratori, imprenditori, pensionati, e nelle loro famiglie, che si sentono schiacciati dalla situazione economica attuale, come semplici fatti di cronaca o come semplici numeri. Il pensionato che vede una pensione ridotta ai minimi termini ed insufficiente per soddisfare i propri bisogni alimentari, l’imprenditore che sa di non potere più pagare i propri dipendenti ed imposte e tasse sempre più asfissianti, il lavoratore che perde il posto di lavoro, non rientrano per definizione nella pagina di cronaca, ma, purtroppo balzano sulle pagine dei giornali solo in conseguenza dei loro gesti estremi. Sono un sintomo sociale, sono la cattiva coscienza di una cattiva politica, di un governo che sotto le mentite spoglie di essere venuto per salvare l’Italia e per farla crescere sembra favorire solo un sistema economico – finanziario fittizio ed i poteri forti di banche, assicuratori, multinazionali dell’energia e delle telecomunicazioni. Per tali ragioni, lo Sportello dei Diritti propone che tutte le imprese sensibili giovedì 19 alle ore 10.00 abbassino per un’ora le saracinesche in senso di rispetto e cordoglio per le morti e di protesta contro un governo che a parole risolve la crisi andando a pescare nelle tasche dei soliti noti e che sembra sempre più distante dalla tragica realtà di tutti i giorni.  
   
   
CRISI; PARTE DA ROMA CAPITALE SPERIMENTAZIONE UE PER PAGAMENTI PMI  
 
Roma, 16 aprile 2012 - Parte da Roma Capitale la sperimentazione per accelerare il pagamento da parte della Pubblica Amministrazione alle Piccole e Medie Imprese (Pmi). È questo il risultato del confronto, avvenuto ieri pomeriggio, tra il vicepresidente della Commissione europea e responsabile della Commissione per le industrie e l’imprenditoria, Antonio Tajani, ed il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sulle possibili opportunità di sviluppo infrastrutturale e del tessuto produttivo di Roma Capitale nel quadro delle politiche finanziarie della Commissione Europea. Nel corso dell’ incontro è stato deciso di avviare un tavolo di confronto permanete tra gli uffici della Commissione europea e Roma Capitale finalizzato ad attivare sinergie per la ripresa economica delle Pmi romane, con particolare riferimento al settore del Turismo. Durante la riunione il Commissario Tajani ha illustrato la nuova direttiva comunitaria per l’accelerazione dei pagamenti alle imprese da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Sebbene la direttiva entrerà in vigore nella primavera del prossimo anno, il sindaco Alemanno si è reso disponibile, con il supporto degli uffici della Commissione europea, ad avviare sin da subito una sperimentazione a beneficio delle Pmi che operano sul territorio di Roma Capitale. Lo ha comunicato il 13 aprile l’Ufficio Stampa del Campidoglio.  
   
   
TRENTINO: "ACCELERARE TUTTO CIÒ CHE PUÒ AGEVOLARE LE IMPRESE"  
 
Trento, 16 aprile 2012 - Nella seduta della Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale, del 12 aprile, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha accennato anche alla terza parte dell´intervento del disegno di legge urgente varato pochi giorni fa dalla Giunta: "Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie". Il disegno di legge prevede infatti norme destinate ad accelerare "ulteriormente tutto quello che può oggi agevolare il lavoro delle imprese, in questo momento particolare". Questo sia dal punto di vista della riprogrammazione nell’utilizzo delle risorse che da quello della fluidificazione delle procedure amministrative. Per quanto riguardo il primo aspetto, gli emendamenti presentati in commissione dal presidente Dellai puntano in primo luogo a rendere possibile una sollecita riprogrammazione delle risorse ancora disponibili sul bilancio provinciale e di quelle finalizzate ad interventi non di rapida cantierabilità, orientandole ad interventi di ridotte dimensioni – inferiori al milione di euro – che in quanto tali sono più agevolmente resi operativi in tempi compatibili con l’esigenza di attivare azioni anticongiunturali. In questo senso si prevede anche che le procedure amministrative per la riprogrammazione degli interventi provinciali possano essere svolte anche in deroga alle vigenti disposizioni normative provinciali. Nell’ambito di questo emendamento è anche prevista, in modo specifico, la possibilità di agevolazioni mirate al consolidamento strutturale e al miglioramento energetico di edifici di grandi dimensioni. Analogo obiettivo anticongiunturale ha anche l’emendamento che, mediante il coinvolgimento dei Comuni e delle Comunità, prevede un’azione provinciale che punta a velocizzare la realizzazione delle opere previste nella programmazione. Sotto il profilo della semplificazione delle procedure amministrative è poi prevista, per ridurre i tempi della burocrazia, una velocizzazione dei tempi di rilascio delle concessioni edilizie da parte dei Comuni. Lo si farà facilitando il ricorso allo strumento del silenzio assenso e con una proroga, fino al 2014, della possibilità per la Provincia di individuare autorizzazioni, nulla osta, pareri che è possibile bypassare in relazione all’esigenza di diminuire il tasso di burocrazia.  
   
   
CONSORZI FIDI: ABRUZZO SU PARERE AUTORITY CONCORRENZA  
 
L´aquila, 16 aprile 2012 - L´assessore allo Sviluppo economico si dice "soddisfatto" del parere espresso dall´Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito "alle osservazioni fatte non direttamente alla legge dio riforma dei Consorzi Fidi ma al regolamento attuativo. Il regolamento - spiega l´Assessore - fa certamente riferimento alla Lr n. 37/2010, che ha già passato positivamente il vaglio del Consiglio dei ministri e della Corte costituzionale. Ma le osservazioni dell´Autority non riguardano i requisiti fondamentali della legge regionale, gli elementi portanti della riforma, i quali sono rappresentati dai requisiti di patrimonializzazione e ad altri principi che non annullano affatto l´obiettivo delle fusioni. La Lr n. 37/2010 ed il suo regolamento hanno lo scopo di favorire l´accesso al credito delle imprese abruzzesi. Non hanno l´obiettivo di tutelare lo status quo dei consorzi fidi attualmente operanti in Abruzzo, i quali devono necessariamente rapportarsi con le nuove esigenze del sistema produttivo e di quello bancario. L´autorità in parola - continua l´assessore allo Sviluppo economico - parificando il sistema dei consorzi fidi ad un normale sistema imprenditoriale, nelle sue osservazioni ha posto l´accento su alcuni punti che metterebbero in seria difficoltà i nostri confidi, come l´eliminazione del vincolo territoriale, del numero minimo delle aziende socie dei consorzi e del vincolo storico di tre anni per il volume di attività. L´autorità sostanzialmente non osserva affatto le finalità più importanti insiste nei nostri dispositivi di legge, ma pone l´accento su elementi che, in un certo qual modo, limiterebbero l´operatività di consorzi fidi regionali radicati già da diversi anni sul territorio. Ecco perché mi sento sereno rispetto a simili osservazioni. I Consorzi fidi non possono sicuramente essere trattati alla stregua di imprese o di società commerciali o industriali in genere, ma come organismi parabancari, e comunque di natura finanziaria, tant´è che sono soggetti al controllo, più o meno diretto, della Banca d´Italia. Abbiamo comunque già avviato l´iter per ottenere un´audizione all´autorità in parola per rispondere alle osservazioni da essa prodotte. Stiano tranquille le nostre Pmi, il nostro sistema creditizio, i consorzi Fidi presenti sul territorio, perché ad essi consegneremo un sistema regionale delle garanzie innovativo e adeguato alle regole che l´attuale momento storico impone. E ciò nel pieno rispetto della finalità principale che è quella della tutela delle Pmi. Solo in questo modo i Consorzi Fidi, attraverso il miglioramento delle proprie capacità di governance e di patrimonializzazione, possono ergersi a veri partner delle imprese".  
   
   
XII FORUM SAF: IL CONCORDATO PREVENTIVO PRESENTATE LE PROPOSTE DI MODIFICA  
 
Milano, 16 aprile 2012 – l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano ha effettuato il 12 aprile, nel corso del Xii Forum della Scuola di Alta Formazione Luigi Martino “Il concordato preventivo a sette anni dalla riforma: critiche e proposte” un’analisi del concordato preventivo a sette anni dalla riforma, e avanzato proposte di modifica per superare le attuali criticità. Partendo da casi di conflitto tra proponenti e creditori, i relatori hanno analizzato le storture che il sistema subisce a causa dell’esclusiva riservata al solo debitore di proporre il ricorso per il concordato preventivo, che impedisce di fatto la mobilità delle imprese nella fase di crisi (turnaround); l’attuale assetto normativo, infatti, contrasta le esigenze di tempestività necessarie a ristrutturare l’azienda in crisi. E’ stata inoltre evidenziata la problematicità delle norme che consentono operazioni straordinarie nel concordato preventivo, ma che contrastano con le disposizioni del codice civile; così come le incertezze normative e giurisprudenziali che investono aspetti fondamentali delle procedure come la manifestazione di voto dei creditori. Le proposte di modifica emerse auspicano l’allargamento della legittimazione attiva a presentare la domanda di concordato quando vi siano situazioni oggettive di crisi conclamata. E’ stata annunciata in questi giorni, inoltre, la formazione di un tavolo tecnico presso il Ministero di Giustizia con l’obiettivo di modificare l’istituto, con particolare riferimento ai concordati che prevedono la continuità d’impresa. Il convegno è stato quindi occasione per sollecitare soluzioni che riguardino gli aspetti anticipatori della crisi e le patologie procedimentali riscontrate con l’attuale normativa, che interessano la risoluzione del concordato quando dopo l’omologazione vengono meno le condizioni di fattibilità. Il dibattito ha fatto emergere inoltre la contrapposizione tra le posizioni contrattualistiche e stataliste in merito alla modifica dell’istituto.  
   
   
FOCUS "PICCOLI IMPRENDITORI IN EUROPA: IDEE A CONFRONTO"  
 
Como, 16 aprile 2012- La Camera di Commercio di Como informa che Mercoledì 18 aprile (ore 16:30 presso Villa del Grumello via per Cernobbio, 11 - Como) si terrà il focus "Piccoli imprenditori in Europa: idee a confronto" organizzato dalla Camera di Commercio di Como, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia all´interno di Sbalombardialab. Il progetto si propone di approfondire il confronto tra gli imprenditori di micro, piccole e medie imprese (Mpmi), associazioni, istituzioni, esperti e studiosi sui temi contenuti nello Small Business Act (Sba), Comunicazione della Commissione Europea adottata nel giugno del 2008, che dal principio cardine del "pensare anzitutto al piccolo" affronta i temi della vita delle Mpmi, per creare condizioni più favorevoli alla crescita e alla competitività sostenibile per arrivare a definire una serie di proposte ed interventi concreti da tradurre in specifiche azioni legislative o iniziative a favore delle micro, piccole e medie imprese, con gli strumenti a disposizione della Regione Lombardia e del Sistema camerale lombardo. In tale contesto il Focus realizzato a Como sarà incentrato sul tema dei rapporti tra Mpmi e Unione Europea ed in particolare sulle modalità di accesso ai fondi strutturali e sulle opportunità offerte dalle gare d´appalto della Ue. La partecipazione è gratuita previa iscrizione a: valli@co.Camcom.it    
   
   
DESIGN, MILANO: DECÒ RAMPA DI LANCIO PER I GIOVANI  
 
Milano, 16 aprile 2012 - Regione Lombardia scommette sul design, offrendo a giovani emergenti la possibilità di concretizzare opportunità di business e crescita professionale in collaborazione con importanti aziende del settore. E´ questo l´obiettivo del bando ´Decò Ter Design e Competitività´, realizzato in collaborazione con Cestec - azienda regionale a supporto della competitività delle imprese - e presentato dall´assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu. Dopo il grande successo delle due precedenti edizioni la terza è dedicata alla creatività al servizio dell´innovazione. "Con ´Decò Ter´ - ha detto Maullu - Regione Lombardia vuole contribuire alla diffusione di una vera e propria cultura d´impresa che, partendo da un settore come quello del design e rivolgendosi a giovani talenti, possa creare nuovi e importanti spazi occupazionali". "Il design è una leva fondamentale per il Made in Italy - ha sottolineato l´assessore - . Scommettere sul design è scommettere sul futuro della nostra attività produttiva. Dopo il successo dei due bandi precedenti, ci apprestiamo, dunque, ancora una volta, a promuovere i giovani creativi meritevoli, che sanno tradurre idee innovative in prodotti commerciabili e in soluzioni originali e fruibili nei contesti urbani in cui operano". "La Lombardia, Milano in testa, è leader mondiale nel campo del design - ha commentato Ombretta Colli, sottosegretario alle Pari opportunità, Moda e Design -, grazie alla capacità di coniugare tecnologia e creatività, tecnica e passione. Un settore che conta in Lombardia oltre 3.800 imprese attive, pari a un quarto di quelle presenti su tutto il territorio nazionale. E che, insieme a quello del legno e del mobile, occupa complessivamente 62.000 addetti, facendo registrare una tenuta di attività e occupazione anche in un periodo di crisi come quello attuale". Il Bando - ´Decò Ter´ mira a raccogliere e selezionare innovative idee progettuali con lo scopo di tradurle poi in prototipi ingegnerizzabili e commerciabili, attraverso il coinvolgimento diretto delle imprese lombarde, che sfruttano il design come leva primaria per innovare e competere sul mercato. La domanda di partecipazione è aperta a giovani studenti e professionisti under 35, singolarmente o in gruppo, che abbiano avuto un percorso formativo in Lombardia nell´ambito del design, ma che non abbiano mai firmato prodotti commercializzati o in corso di commercializzazione. L´iscrizione al Bando per la presentazione di idee progettuali proposte da giovani designer aprirà alle 12 del 23 aprile, per chiudersi alle 17 del 25 giugno 2012. Quattro Aree Tematiche Per Far Emergere La Creatività - La fase di valutazione sarà condotta da un Comitato tecnico di valutazione, che individuerà le 50 migliori idee da ingegnerizzare e prototipare dopo la fase di matching con le imprese. I criteri sulla base dei quali verrà effettuata la selezione attengono all´originalità semiologica ed estetica del prodotto; alla sua artisticità comunicativa; all´impiego di nuovi materiali e tecnologie e a ulteriori peculiari caratteristiche del prodotto offerto. Il Comitato è composto da esperti di rilievo nel settore ed esponenti del mondo imprenditoriale del design: Arturo Dell´acqua Bellavitis, presidente della Fondazione Museo del Design presso la Triennale di Milano e ordinario di Disegno Industriale presso la Scuola del Disegno del Politecnico; Gilda Bojardi, direttore dei magazine ´Interni´ e ´Gcasa´; Dalia Gallico, consigliere Adi Lombardia e preside della Facoltà di Architettura Università San Raffaele di Roma; Maurizio Riva, presidente di ´Riva 1920´, storica azienda del settore. Quattro le aree tematiche: arredo urbano per distretti commerciali; arredo locali commerciali, pubblici esercizi e strutture turistiche; packaging food & beverage; illuminazione e segnaletica spazi pubblici. "Dare visibilità a giovani designer che hanno idee vincenti - ha detto Giampaolo Chirichelli, presidente del consiglio di gestione di Cestec - e nello stesso tempo farle diventare un prototipo grazie al supporto volenteroso delle nostre aziende lombarde è più di una scommessa: è il futuro della competitività". Opportunità Per Mettersi In Luce - Non un punto di arrivo, ma un punto di partenza, per creare una più ampia percezione del valore del design. I risultati di questo iter creativo saranno, infatti, visibili al ´Fuorisalone 2013´ con un evento dedicato. Sarà inoltre realizzato un catalogo con le immagini e il racconto dei 50 progetti, dei designer e delle imprese produttrici, che verrà distribuito durante il Salone del Mobile del prossimo anno. Ma il percorso di designer e aziende non terminerà qui. Si trasformerà, infatti, in nuove interessanti prospettive per entrambi: se i designer potranno accedere alla prototipizzazione e commercializzazione di un loro progetto, le imprese avranno la possibilità di arricchirsi di inediti concept e di stimoli per il lancio di nuovi prodotti sul mercato. A sostegno di ´Decò Ter´ Regione Lombardia ha destinato 500.000 euro, con un contributo fino a un massimo di 10.000 euro a fondo perduto, per ciascuna azienda, per la produzione dei prototipi. I Precedenti: Chi Ce L´ha Fatta - Grazie a ´Decò´ i designer vincitori delle precedenti edizioni hanno visto realizzato un duplice sogno: un´idea vincente divenuta prototipo e poi il successo delle commercializzazione. Ne sono un felice esempio Azzurra Lorenzetto e Marta Mei, che, con ´Arredamenti 3G´ di Bregnano hanno realizzato ´Tricot´, il tavolino con un´impronta handmade, che richiama il mondo dell´uncinetto sia per il piano traforato sia per le gambe affusolate.  
   
   
DESIGN: QUASI 4.000 LE IMPRESE IN LOMBARDIA  
 
Milano, 16 aprile 2012 - Sono 3.822 le imprese lombarde specializzate in attività di design, una su quattro tra quelle attive in Italia (24,5%), in crescita del 5,2% rispetto al 2010. L’area milanese con oltre 1.500 attività assorbe il 39,5% del totale regionale e il 9,7% nazionale (circa una impresa su dieci in Italia). Seguono in Lombardia per numero di imprese Como (2,8% nazionale), Brescia e Bergamo (2,5%) e Monza e Brianza (2,1%). E se a Milano il settore cresce del 6,3% rispetto al 2010, meglio fanno Cremona (+16,7%) a Monza e Brianza (+7,4%). Se guardiamo la specializzazione delle singole province, Milano ha la maggiore concentrazione di imprese di design di moda e design industriale (36,1%), Sondrio la più alta specializzazione di altre attività dei disegnatori grafici (23,1%) e Cremona di disegnatori tecnici (55,1%). E tra le regioni italiane che si occupano di design, dopo la Lombardia vengono Emilia-romagna, Veneto e Piemonte che concentrano più di un terzo del totale nazionale. Tra le più dinamiche Valle d’Aosta (+18,2%) ma anche Basilicata (+14,3%), Calabria (+11,2%) e Trentino Alto Adige (+11%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2011 e 2010. L’occasione la quinta edizione del Triennale Design Museum a cui partecipa la Camera di commercio. “La creatività, il gusto, la capacità di lavorare i materiali partendo dalla tradizione e ricercando l’innovazione - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano - sono alcuni dei fattori che hanno reso e rendono ancora le imprese milanesi protagoniste della crescita competitiva del sistema economico. Eccellenze milanesi conosciute e apprezzate nel mondo, a partire dal settore del design protagonista di questa mostra e che riporta Milano al centro dell’attenzione internazionale”. “La competitività delle imprese che operano nel settore del design - ha dichiarato Alessandro Spada - consigliere della Camera di commercio di Milano - si gioca sul campo della creatività che, abbinata alla capacità di produrre, rappresenta un valore aggiunto strategico per il sistema imprenditoriale milanese. L’originalità passa attraverso i giovani, i creativi, i talenti che con la loro capacità innovativa apportano un contributo decisivo a questo settore”.  
   
   
"CREARTIVAMENTE IMPRESANDO", FORMAZIONE PER DISOCCUPATI  
 
Verona, 16 aprile 2012 - In collaborazione con la Provincia di Verona e Lavoro & Società, Agenzia Sociale del territorio, Verona Innovazione, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Verona, propone a 15 giovani disoccupati un percorso finanziato per il supporto all’avvio di impresa, dal titolo “Creartivamente Impresando”. Il progetto è riservato a ragazzi/e con massimo 29 anni, iscritti/e a uno dei Centri per l’Impiego della Provincia e che risultano disoccupati/sottoccupati da almeno 6 mesi. Il percorso è una preziosa occasione per essere supportati nella valutazione della fattibilità della propria idea imprenditoriale e ricevere informazioni utili a procedere in maniera consapevole e corretta all’avvio d’impresa. Prevede sia una fase d’aula, che si terrà in Camera di Commercio di Verona a partire da maggio prossimo, sia uno stage previsto a conclusione del corso, finalizzato a rafforzare le competenze tecniche e la motivazione. Gli interessati a partecipare alla selezione, possono scaricare il modulo “Domanda di partecipazione” che deve pervenire entro il 19 aprile a Verona Innovazione. Per tutti i dettagli e il regolamento del progetto consultare la scheda “Presentazione progetto”. Tutti i giovedì, fino al 19 aprile, alle ore 11.00 in Camera di Commercio si tiene un incontro informativo di presentazione del progetto per chi necessita di approfondimenti sul percorso. Per partecipare a questo incontro contattare lo 0458085805 oppure orientamento@vr.Camcom.it    
   
   
PIEMONTE - SISTEMI INFORMATIVI LAVORO E POLITICHE INCLUSIONE SOCIALE  
 
Torino, 16 aprile 2012 - Dal 15 al 19 aprile, il Piemonte guida una missione in Costa d’Avorio, composta da una delegazione marocchina, peruviana e italiana, a conclusione di 2 anni di attività di Eloise Enhance Labour Opportunities to Improve Social Environment (Opportunità di Lavoro per Migliorare l’Ambiente Sociale), iniziativa europea volta a incoraggiare lo scambio di buone pratiche sui Sistemi Informativi del Lavoro (Sil). Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte), capofila del progetto, ha guidato il partenariato nel percorso di orientamento e sviluppo di strumenti e metodologie a beneficio dei Paesi partner: Costa d’Avorio, Marocco e Perù. “Nel corso della missione, a Plateau, Abidjan, verrà inaugurato un Osservatorio per il Lavoro, porta di accesso alla creazione di un centro per l’impiego, e saranno presentati i risultati di Eloise ovvero la realizzazione di strumenti informatici per lo sviluppo di politiche volte a rafforzare il mercato del lavoro nei Paesi partner in risposta a bisogni reali, tenendo conto dei contesti locali, anche nell’ottica di poter contenere i flussi migratori all’estero e gestire l’immigrazione di ritorno – commenta Giuseppe Donato, Presidente di Ceipiemonte - Sotto la regia di Ceipiemonte, Eloise ha coniugato assistenza informatica, formazione, oltre a 5 missioni transnazionali. Grazie all’esperienza positiva maturata in questi 2 anni e al know-how in formazione internazionale e transnazionale, stiamo quindi sviluppando idee progettuali per replicare il modello in altri paesi africani e latino-americani”. Ai momenti di formazione hanno contribuito anche la Regione Piemonte, la Provincia e il Comune di Torino, il Csi, Piazza dei Mestieri, la European Training Foundation, il Centro Internazionale di Formazione dell’Oil di Torino, l’Istituto Nazionale di Statistica e Informatica del Perù, la sede peruviana dell’Oim, esperti italiani, marocchini, peruviani e ivoriani.  
   
   
STORE MANAGER DIVENTARE MANAGER DEL PUNTO VENDITA D´INTERNI  
 
Milano, 16 aprile 2012 - Il 21 maggio parte la quindicesima edizione del percorso formativo Store Manager, realizzato in collaborazione con Poli.design, consorzio del Politecnico di Milano. Particolarmente rivolto ai giovani operatori del settore arredo, a distanza di tanti anni il corso si presenta ancora oggi come l´unico in grado di offrire una formazione a tutto tondo sui sistemi più attuali di progettazione, organizzazione e gestione dello spazio di vendita: dalla definizione della strategia imprenditoriale alle scelte di marketing e gestione, dalla progettazione della comunicazione e dell´allestimento fino alla padronanza di tutte le fasi della vendita. Un vero è proprio luogo di crescita professionale e sperimentazione che mette a disposizione il meglio della ricerca e della pratica quotidiana nel campo del retail, volto a fornire gli strumenti per affrontare le nuove sfide e le più forti complessità a cui la distribuzione contemporanea è chiamata. La metodologia in aula sarà caratterizzata da una didattica attiva, volta a massimizzare il coinvolgimento dei partecipanti. Verranno discussi e analizzati casi reali tra i quali i casi delle realtà territoriali presenti al corso. Si consiglia pertanto ai partecipanti di premunirsi di materiale fotografico del proprio punto vendita (vetrine, interni showroom), pianta e materiale utilizzato per la comunicazione con il cliente. Il corso è articolato in cinque moduli con un impegno temporale di tre giornate al mese per ciascun modulo. Si possono frequentare tutti e cinque i moduli come anche un minimo di tre (il modulo base – la cui frequenza è obbligatoria – più due specialistici a scelta). Le iscrizioni sono a numero programmato per favorire l’apprendimento, il dialogo e i lavori di gruppo. Oltre ad usufruire di uno sconto del 5%, quanti si iscriveranno entro il 6 maggio, riceveranno un coupon per testare gratuitamente uno dei corsi e-learning proposti da Innova.com. Confidando che l´iniziativa soddisfi le Vostre attese, restiamo a Vostra disposizione per qualisasi ulteriore informazione. Marta Fontana: tel. 02 76001403 – 76011958 | e-mail innovacom@federmobili.Com    
   
   
I MOBILI EUROPEI? SEMPRE PIÙ “MADE IN LOMBARDIA”  
 
 Milano, 16 aprile 2012 - Con oltre 6.200 mila imprese nel settore della fabbricazione di mobili (+3%), la Lombardia è la prima regione in Europa. Una importanza che va oltre il livello regionale: se consideriamo anche i singoli stati, la Lombardia è superata solo da 6 paesi, risultando al settimo posto in assoluto, con il 4,8% del numero complessivo di imprese attive nel settore nell’intera Europa: come l’Austria e la Svezia (più un pezzo di Belgio) assieme. Tra le prime dieci regioni europee, dopo la Lombardia ecco il Veneto (oltre 4.600 imprese), mentre tra le prime dieci c’è anche la Toscana al settimo posto (con 2.267 imprese). E così non è una sorpresa se il peso dell’Italia sul totale del settore della fabbricazione di mobili in Europa sia pari a quasi il 20%, davanti a Francia, Spagna e Polonia. A Milano sono invece 942 le imprese del settore, al settimo posto in Italia (3,7% sul totale italiano). Prima Monza e Brianza (con 1.761 imprese), seguita da Verona e Treviso. Ma la rilevanza del settore della fabbricazione di mobili milanese e lombardo in Europa oltre che numerico è anche legato all’innovazione: se consideriamo il numero di brevetti europei, Milano (considerata assieme a Monza e Brianza nella statistica Eurostat) è la seconda città in Europa, preceduta solo dalla città tedesca di Herford (tra le prime dieci città europee anche Treviso al 5° posto), con il 2,2% del numero totale di brevetti europei nel settore, e lo stesso accade con la Lombardia con il 6,6% dei brevetti europei (prima la regione tedesca di Detmold; tra le prime dieci regioni europee anche il Veneto al 5° posto). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Eurostat 2012 su oltre 270 regioni e su 1300 città europee. “Il settore del mobile – ha commentato Caro Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta al meglio quella capacità di unire tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia, senso del locale e aspirazione globale che rimane la chiave del successo della Lombardia e di Milano. Un valore aggiunto che produce ricchezza e che deve essere valorizzato al meglio dalle istituzioni”.  
   
   
SARDEGNA: AL VIA I CONTRIBUTI 2012 PER IL POTENZIAMENTO ECONOMICO DELLE COOPERATIVE  
 
Cagliari, 16 aprile 2012 - L´assessorato del Lavoro ha approvato l´avviso per la concessione dei contributi destinati al potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi per l´annualità 2012. Le risorse disponibili, pari a 2 milioni e 560 mila euro, saranno assegnate sotto forma di contributi in conto capitale per piani di investimenti aziendali di importo compreso tra i 10 mila e i 50 mila euro. Gli investimenti potranno riguardare beni mobili e interventi edilizi funzionali all’attività dell´impresa. Possono accedere all´agevolazione le società cooperative e i relativi consorzi che: abbiano sede legale e operativa in Sardegna; siano iscritti all´Albo delle società cooperative, nella sezione mutualità prevalente e nelle categorie "cooperative di produzione e lavoro, sociali, di consumo" o "consorzi cooperativi". Le domande di contributo potranno essere compilate on line, sull´apposito form, a partire dalle ore 10 del prossimo 19 aprile fino alle ore 12 del 21 maggio 2012. Entro dieci giorni dalla data di validazione on line, la domanda in formato cartaceo dovrà pervenire, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, consegna a mano o corriere, al seguente indirizzo: Assessorato al Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Servizio delle Politiche sociali, cooperazione e sicurezza sociale, via Xxviii febbraio, 5, 09131 Cagliari.  
   
   
A MECSPE LE IDEE SI TRASFORMANO IN PROGETTI E BUSINESS SI CONCLUDE CON SUCCESSO A PARMA LA FIERA DELLE TECNOLOGIE PER L’INNOVAZIONE  
 
Milano, 16 aprile 2012 – Si è conclusa con successo l’undicesima edizione di Mecspe, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, organizzata da Senaf, che promuove lo scambio di competenze tra gli operatori, attraverso un’esposizione ad alto livello tecnologico e di innovazione. La manifestazione ha registrato, rispetto all’edizione 2011, un incremento di visitatori del 5%, i quali - nei padiglioni di Fiere di Parma - hanno potuto visitare gli stand degli oltre 1.000 espositori, le 20 isole di lavorazione, le 15 piazze d’eccellenza, e partecipare ai numerosi momenti di formazione organizzati da aziende, università e istituti di ricerca. Mecspe tornerà per la dodicesima edizione dal 21 al 23 marzo 2013. La qualità della tecnologia in mostra, la professionalità e l’esperienza degli espositori, la propositività dei dibattiti sviluppati, a cui si aggiunge la presenza di buyer internazionali sono gli elementi alla base dell’alta presenza di visitatori e del successo della manifestazione, riconfermando Mecspe come unico appuntamento di assoluto rilievo nel panorama fieristico dedicato al comparto manifatturiero. Nel corso della tre giorni parmense i visitatori hanno potuto trovare le migliori soluzioni tecnologiche per le diverse filiere industriali grazie alla presenza di otto saloni tematici articolati in “quartieri tematici” che hanno mostrato il meglio delle produzione in termini di meccanica di precisione, automazione, metrologia, logistica, stampi e stampaggio, lavorazione delle materie plastiche e subfornitura e ai quali si sono affiancate le isole di lavorazione, con macchine funzionanti che sviluppano particolari temi di lavorazione nell’ambito delle materie plastiche e della meccanica. I visitatori hanno potuto ammirare dal vivo la realizzazione di particolari per il biomedicale e il dentale, e quella di componenti legati alle operazioni di tornitura e fresatura in diversi settori, come quello della meccanica di precisione, della costruzione stampi, dell’elettronica, dell’aerospace e dell’automotive, dell’energia, dell’oleodinamica e dell’alimentare. Non poteva mancare l’appuntamento con le Unità dimostrative dal Progetto all’Oggetto, che hanno messo in scena la creazione di un oggetto originale e realizzato ad hoc, dalla sua progettazione sino alla sua realizzazione. Protagonisti: il settore illuminotecnico con la sfida della realizzazione di una lente Led in Lsr, una innovativa gomma siliconica; l’automotive con Emir Gp3, il motore nato dalla collaborazione tra Ioda Racing e Robby Moto, e costruito appositamente per la nuova categoria motomondiale Moto3; il medicale con la filiera che porta alla realizzazione di una protesi dentale. L’espressione più alta della ricerca è stata al centro delle Piazze dell’eccellenza, spazi creati per esaltare l’expertise di università, associazioni, distretti tecnologici e aziende fiore all’occhiello del made in Italy, e dove i visitatori hanno potuto ammirare prototipi non ancora disponibili sul mercato. Tra le piazze di maggiore attrattiva, quella della Biorobotica, quella dell’Ecoplastica, della Meccatronica e dell’Innovazione Meccanica, del Progettare Auto e del Motorsport, e quella della Lean Production. Accanto all’offerta di Mecspe, torna in contemporanea, l’appuntamento con Impianti Solari Expo dedicato alla messa in mostra le soluzioni tecnologiche e finanziarie per l’industria, che unisce all’esposizione momenti di dibattito, come la Tavola Rotonda “Fotovoltaico su capannone” che ha illustrato gli aspetti tecnici e normativi che rendono redditizia l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura di un capannone. “Mecspe si conferma anche in questa edizione come incubatore di assoluto rilievo per l’industria manifatturiera a livello nazionale - afferma Emilio Bianchi, Direttore di Senaf - Tecnologia, innovazione, relazioni ed estero sono stati gli elementi che hanno caratterizzato questa edizione e che hanno permesso ai visitatori non solo di individuare le migliori soluzioni produttive ma anche di favorire le occasioni di incontro con imprenditori italiani ed esteri. I Paesi oltreconfine, infatti, rappresentano per le imprese italiane delle opportunità di business fondamentali soprattutto in un momento congiunturale del settore in cui la partita si gioca non più a livello locale ma globale"