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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Aprile 2012
INCHIESTA P4, GIP TRIBUNALE NAPOLI ARCHIVIA PROCEDIMENTO PENALE A CARICO DI MAURO MORETTI  
 
Roma, 16 aprile 2012 Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli ha archiviato, come chiesto dalla Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale il 23 gennaio 2012, il procedimento penale iscritto, tra gli altri, a carico dell’ingegner Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Fs Italiane, nell’ambito dell’inchiesta giornalisticamente nota come P4. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli aveva chiesto l’archiviazione ritenendo inconsistente la tesi accusatoria inizialmente formulata.  
   
   
PARCHEGGI FIRENZE, CON TELEPASS SI FA PRIMA IL CAPOLUOGO TOSCANO È IL PRIMO IN ITALIA A OFFRIRE QUESTO SERVIZIO  
 
 Firenze, 16 aprile 2012 - A Firenze con Telepass si fa prima, anche in città. Da domani sarà possibile pagare la sosta con Telepass in 12 aree di Firenze Parcheggi. Il servizio, primo in Italia per l’accesso ai parcheggi pubblici cittadini, consentirà di pagare con addebito automatico sul conto Telepass utilizzando le corsie abilitate in entrata e in uscita. E’ sufficiente avere il Telepass a bordo per utilizzare il servizio senza costi aggiuntivi: i clienti avranno il vantaggio di non doversi preoccupare di biglietto e monete, inoltre potranno controllare i loro addebiti direttamente nell’area riservata del sito telepass.It. Con l’attivazione della collaborazione di Firenze Parcheggi, Telepass amplia la propria presenza nelle aree cittadine. Dopo il successo ottenuto con il servizio di pagamento per l’accesso all’Area C di Milano, la presenza nelle 12 aree di sosta fiorentine consente a Telepass di aumentare ulteriormente i servizi e i vantaggi per propri clienti. Lo ha ribadito anche l’Amministratore Delegato di Telepass, Ugo de Carolis, aggiungendo: “Telepass conferma la propria leadership nell’offerta di servizi di pagamento della mobilità, non solo in autostrada ma anche nei parcheggi e per gli accessi ai centri urbani, rinnovando la vocazione della società a soddisfare, nel più ampio modo possibile, le esigenze di mobilità dei propri clienti”. “Firenze Parcheggi è molto soddisfatta dell’accordo raggiunto, primi in Italia per i parcheggi cittadini, con Telapass”. Così Marco Carrai, Amministratore Delegato di Firenze Parcheggi che sottolinea: “Con questo accordo confermiamo la leadership cittadina della Società e la sua capacità di innovare in servizi che rendano più semplice per l’utente l’accesso ai parcheggi” Ecco l’elenco dei parcheggi attivi a Firenze: Stazione Santa Maria Novella, Fortezza Fiera, Oltrano La Calza, Parterre, Beccaria, Sant’ambrogio, Binario 16 Piazzale Montelungo, Alberti, Porta al Prato Stazione Leopolda, Careggi Cto, Pieraccinimeyer, San Lorenzo, L’utilizzo di Telepass per il pagamento dei parcheggi è attivo con successo già da alcuni mesi negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa e Roma Fiumicino e presso il Parcheggio di Bologna Fiera.  
   
   
NOVAOL LIVORNO, IL PUNTO CON L’AZIENDA E LE ISTITUZIONI  
 
Firenze, 16 aprile 2012 – Il punto sulla vertenza dello stabilimento livornese della Novaol, la multinazionale leader nella produzione di biocarburanti, è stato fatto il 12 aprile dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha incontrato l’amministratore delegato di Novaol e le istituzioni nel corso di un incontro organizzato in Regione dopo avere incontrato le organizzazioni sindacali che avevano espresso forti preoccupazioni per le prospettive lavorative dello stabilimento. “Prendiamo atto – ha detto l’assessore – di quanto manifestato dai vertici dell’azienda sulle problematiche legate alla normativa nazionale sui biocarburanti. L’azienda ci ha informato che ancora nessuna decisione è stata presa, anche se una riflessione è aperta. A questo proposito l’azienda si è detta disponibile a continuare a confrontarsi con le Regione e le istituzioni”. L’assessore Simoncini ha preso l’impegno per la Regione di farsi promotore di un incontro con i parlamentari toscani per portare a livello nazionale le problematiche e le richieste del settore e di informare anche le organizzazioni sindacali.  
   
   
TOYOTA MOTOR CORPORATION ANNUNCIA NUOVA PIATTAFORMA PER LO SVILUPPO DEI VEICOLI  
 
Roma, 16 aprile 2012 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha annunciato oggi una nuova Piattaforma, la “Toyota New Global Architecture”, sviluppata per ottimizzare ulteriormente lo sviluppo dei nuovi prodotti. Questa piattaforma rappresenta un passo importante verso la realizzazione dell’impegno, sottoscritto da Toyota nel Marzo 2011 all’interno della Toyota Global Vision, di costruire veicoli sempre più avanzati. Toyota ha inoltre annunciato la propria intenzione di potenziare il ruolo dei suoi ingegneri capi, e cioè coloro che supervisionano i diversi progetti di sviluppo, oltre alla ridefinizione dell’organizzazione interna per soddisfare al meglio le necessità di ciascun paese. 1. Toyota New Global Architecture - La nuova piattaforma punta allo sviluppo di nuove strutture che non si limitino soltanto alla realizzazione delle tre funzioni di base di un veicolo, e cioè il movimento, la sterzata e l’arresto, ma anche dell’ingegneria ideale per gli occupanti e una maggiore libertà nella fase di progettazione. Queste nuove struttire saranno condivise tra i vari paesi. La collaborazione tra le divisioni planning e design garantirà nuove strutture per la scocca, le cui piattaforme presenteranno un baricentro più basso e uno stile più deciso. Questo aiuterà la realizzazione di veicoli sempre più avanzati, con livelli di design e di maneggevolezza al top. La “Toyota New Global Architecture” consentirà la gestione di diversi modelli all’interno di progetti di lavoro congiunti, incrementando la condivisione di ricambi e componenti di base tra veicoli. Tale condivisione, realizzata in collaborazione con i fornitori, garantirà un abbassamento dei costi, con una conseguente distribuzione del personale e dei fondi destinati allo sviluppo tra le diverse divisioni R&d, per soddisfare le esigenze dei clienti e quelle dei singoli paesi, garantendo un ulteriore miglioramento dei prodotti. Toyota avvierà la “Toyota New Global Architecture” con tre nuove piattaforme a trazione anteriore. I modelli che utilizzeranno tali piattaforme andranno a coprire circa la metà del volume di produzione totale. 2. Consolidamento della Struttura R&d - A) L’ingegnere Capo Toyota ha deciso di accelerare i processi decisionali riorganizzando i propri centri di sviluppo, posizionando l’Ingegere Capo direttamente sotto l’autorità dei General Manager del Product Planning. Questo cambiamento servirà a concentrare il ruolo dell’Ingegnere Capo direttamente sull’identificazione delle esigenze dei consumatori, alla ricerca di un continuo miglioramento della qualità dei prodotti. Assegnando agli Ingegneri Capo la responsabilità dello sviluppo da parte dei vari gruppi, Toyota ha rafforzato la responsabilità dei team tecnici destinati ai test e allo sviluppo della scocca, dei telai, delle trasmissioni e di altre componenti. Questo cambiamento ha come obiettivo quello di incoraggiare lo sviluppo di tecnologie specializzate, per la costruzione di veicoli sempre più efficienti e per la promozione di un lavoro di sviluppo a lungo termine su queste tecnologie. B) Rafforzamento della struttura di sviluppo per soddisfare le esigenze dei singoli paesi - In linea con il rafforzamento dei centri R&d presenti nei vari paesi, Tmc nominerà per Toyota tre General Manager regionali per il Product Planning Group: 1) America Settentrionale e Cina; 2) Giappone ed Europa; 3) Australia, Russia e i mercati emergenti in Asia (esclusa la Cina), Medio Oriente, America Latina e Africa. I General Manager regionali coordineranno le rispettive unità di marketing e sviluppo, per ottimizzare l’offerta di prodotti da parte di Toyota. Assegnando agli Ingegneri Capo la responsabilità dello sviluppo dei veicoli, e ai General Manager regionali quella per l’individuazione delle esigenze specifiche dei consumatori, Toyota punta alla creazione di una struttura regionale più snella e reattiva. Lo sviluppo dei veicoli per il marchio Lexus verrà promosso in base all’unificazione delle attività di global branding. 3. Rafforzamento della struttura di design - Toyota ha ottimizzato la partecipazione ai meeting interni di revisione progettuale, e gli Ingegneri Capo godono oggi della massima priorità sui processi di revisione. Inoltre Toyota, come previsto dalla sua Global Vision, ha espresso la propria intenzione di costruire veicoli in grado di superare le aspettative dei clienti, lavorando allo stesso tempo per fornire un contributo concreto allo sviluppo sociale ed economico dei vari paesi.  
   
   
APPROVATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL NUOVO QUADRO NORMATIVO DEGLI INTERPORTI  
 
Roma, 16 aprile 2012 - Dopo circa due anni di lavori e discussioni parlamentari, l’Unione Interporti Riuniti annuncia l’approvazione in data 12 aprile alla Camera dei Deputati del nuovo quadro normativo entro cui dovrebbe collocarsi l’operatività degli Interporti italiani. Tre i principi ispiratori della legge: la razionalizzazione, l’organizzazione e l’adeguamento alle politiche e alle nuove dinamiche europee in materia di trasporti e logistica; due le novità più significative: la costituzione del Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica con funzioni programmatiche e di promozione, la chiara individuazione e definizione dei requisiti minimi per cui un’infrastruttura potrà avvalersi del titolo di Interporto. Dopo più di vent’anni dalla prima legge in materia di Interporti (L. N 240/90), finalmente gli Interporti possono vedersi riconosciuti un contesto normativo rinnovato nei contenuti e soprattutto adeguato ai recenti cambiamenti che hanno interessato la logistica che adesso più che mai richiede un’operatività contestualizzata e in armonia con il territorio di riferimento i cui confini si allargano all’Europa. Gli Interporti hanno più volte dato prova del ruolo strategico che giocano non soltanto da un punto di vista meramente trasportistico, ma anche economico e sociale, e questo richiede che agli stessi sia riconosciuta e normata un’identità consona che ci si augura possa essere avallata anche dal Senato. E’ un grande risultato – commenta Alessandro Ricci, Presidente della Uir al termine della seduta della Camera – che ci premia sia per il lavoro che abbiamo sinora svolto a supporto dell’iter governativo e di tutti gli Onorevoli che hanno creduto nell’importanza di adeguare un quadro normativo ormai anacronistico, sia per l’impegno profuso negli anni più recenti dai singoli Interporti che con grande coerenza si sono riposizionati sul mercato cambiando le strategie di comando per dare una giustificazione plausibile ai principi e ai contenuti del nuovo Quadro Normativo. Ovviamente l’Associazione conferma, forte di questa prima vittoria, il suo impegno a supporto della Camera dei Senatori. Un ringraziamento speciale l’Associazione lo rivolge agli On.li Silvia Velo e Gaetano Nastri, presentatori dei testi originali, al relatore, On. Daniele Toto, al Presidente della Ix Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni, On. Mario Valducci e a tutti i suoi componenti per esser giunti ad un testo pressoché unanime, al Sottosegretario Guido Improta, al Vice Ministro Mario Ciaccia e al Ministro Corrado Passera, per aver creduto nell´importanza di questa riforma.  
   
   
TRASPORTI IN ABRUZZO, PIANO REGIONALE CONDIVISO E CONCERTATO  
 
L´aquila, 16 aprile 2012 - "Il Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), che ha ottenuto l´approvazione di Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) per le previsioni che ricadono all´interno dei Siti di interesse comunitario (Sic) e nelle Zone di protezione speciale (Zps), è frutto della condivisione e della concertazione di tutti i soggetti interessati". Lo afferma il 12 aprile l´assessore ai Trasporti in merito alle procedure adottate per arrivare all´approvazione dello strumento di programmazione. Le precisazione dell´assessore toccano anche le questioni di merito del Piano". "L´idea che la realizzazione di interventi stradali previsti nel piano siano impattanti, deriva da una lettura parziale del Piano stesso. Infatti il Prit - spiega l´assessore ai Trasporti -, che ricordiamo ha come obiettivi prioritari quello di migliorare la connessione delle infrastrutture esistenti con i corridoi europei e la rete principale di trasporto nazionale, ha operato innanzitutto per il rafforzamento della ´integrazione modale´. In altre parole partendo dalla constatazione che gli indicatori di sviluppo delle infrastrutture regionali, oggi mostrano in quelle stradali le migliori prestazioni, si è puntato a rafforzare le altre infrastrutture di trasporto nelle quali la Regione oggi mostra ancora la necessità di sviluppo, ovvero quella ferroviaria, quella marittima e quella aerea, nonché le cosiddette piattaforme di scambio che consentono di sviluppare l´intermodalità nel trasporto passeggeri e merci. Per queste ultime costituite da nuove fermate ferroviarie, punti di scambio tra treno ed autobus, da parcheggi di scambio tra vetture e mezzo pubblico, interporto ed autoporti, sono state indicate le necessità realizzative, di completamento e di messa in esercizio. Ciò è tanto vero che il Prit oltre ad indicare come prioritarie le azioni su porti ed aeroporto, ha individuato nel suo complesso 49 interventi di cui 24 sono interventi di natura ferroviaria, 12 dedicati al Trasporto pubblico locale e 20 stradali. Questi ultimi interventi si concentrano principalmente sul completamento della direttrice Pedemontana Abruzzo - Marche, dell? Appennino Abruzzese, della Teramo ? Mare, dell? Adriatica a Nord di Pescara e nel territorio di Vasto ? San Salvo e lungo la Val Pescara, avendo potuto misurare, che malgrado lo sforzo di trasferire traffici sulla ferrovia e sul marittimo, nel lungo periodo tali direttrici tenderanno alla congestione dei traffici. Quindi tra le infrastrutture stradali proposte dal Prit non compare alcuna galleria da realizzare sotto il Morrone. Va detto, altresì, che il potenziamento delle direttrici stradali interne individuate dal Prit, oltre ad avere indubbi benefici sull? economia dei territori attraversati, tende anche ad alleviare i traffici sulla costa. Quindi, gli interventi dichiarati prioritari sono stati estratti dalla pluralità tra quelli censiti e valutati in quanto programmati dal complesso delle Amministrazioni e degli Enti, ma su questi si è stata effettuata una scrematura secondo criteri di efficacia trasportistica e di sostenibilità ambientale. La convinzione della Giunta regionale è di portare quanto prima in approvazione il Prit in Consiglio regionale per poter avere a disposizione un indispensabile strumento di programmazione a sostegno dello sviluppo regionale".  
   
   
INFRASTRUTTURE IN ABRUZZO: PRESIDENTE, PIANO IN CONTINUA EVOLUZIONE  
 
L´aquila, 16 aprile 2012 - "Il piano delle opere infrastrutturali è un documento in continua evoluzione che risente anche delle rinnovate esigenze dei territori". Lo afferma il presidente della Regione in merito all´Intesa generale quadro da realizzarsi con il ministero delle Infrastrutture sugli investimenti che interessano l´Abruzzo. "Del resto - spiega il presidente - il Governo ha stabilito che gli Atti aggiuntivi da stipulare con le Regioni debbano essere articolati in due parti: la prima contenente opere che possono essere rapidamente avviate; la seconda con opere della stessa rilevanza strategica ma con uno stato progettuale meno maturo. Come Regione Abruzzo - aggiunge il Presidente - abbiamo sempre aggiornato l´Intesa generale quadro inserendo opere che rispondono alla prima indicazione, tenendo sempre presente quella che è la programmazione generale di 6,26 miliardi di euro nella quale sono inserite opere su viabilità, ferrovie, porti, aeroporti e sistema idrico". Il questo senso, "l´ultima delibera di Giunta del mese scorso ha adeguato l´Intesa inserendo investimenti di infrastrutture già dotate di progettazione per 1,249 miliardi di euro di cui 207 milioni già nella disponibilità dei soggetti attuatori e l´atto di Giunta è ora al vaglio della struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture". Sul fronte delle opere infrastrutturali, dunque, la Regione Abruzzo ha presentato al ministero un piano generale che prevede opere per oltre 6 miliardi e all´interno di questa programmazione generale ha modulato gli Atti aggiuntivi con opere di pronta realizzazione. "A conferma che l´Intesa generale quadro è uno strumento di programmazione in continua evoluzione - sottolinea il Presidente - c´è il dato che la modifica del mese scorso è la quarta apportata da quando nel maggio del 2009 abbiamo sottoscritto l´impegno con il Governo. Ora il passaggio è essenzialmente politico, nel senso che abbiamo avviato con il Ministro Corrado Passera un confronto che permetta di portare all´esame del Cipe il finanziamento per azioni stralcio su progetti in fase più avanzata".  
   
   
ABRUZZO, ANAS: BANDI DI GARA PER OLTRE 1 MILIONE E 800 MILA EURO PER INTERVENTI NELLE PROVINCE DI CHIETI E TERAMO  
 
L`aquila, 16 aprile 2012 - L’anas pubblica, sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 16 aprile 2012, due bandi di gara relativi a lavori nelle province di Chieti e Teramo per un investimento complessivo di oltre 1 milione e 800 mila euro. La prima gara prevede l`esecuzione di lavori di risanamento del corpo stradale, a seguito della frana che ha interessato la strada statale 16 `Adriatica` - in corrispondenza del km 482,700 - in località Vallevò, nel Comune di Rocca San Giovanni (Ch), per un importo a base d’appalto di quasi 1 milione di euro. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 180 giorni dalla data del verbale di consegna e le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 23 maggio 2012 presso Anas S.p.a. – Compartimento della Viabilità per l`Abruzzo – Via dei Piccolomini, 5 – 67100 L`aquila. La seconda gara concerne l`esecuzione di opere per la riqualificazione dell`area archeologica nell`ambito dei lavori di costruzione di una variante alla strada statale 80 `del Gran Sasso d`Italia` tra Teramo e Giulianova dal km 72,300 alla località Cartecchio, in provincia di Teramo. L’importo dei lavori, da ultimare in 210 giorni dalla consegna, è pari a oltre 800 mila euro e le offerte dovranno pervenire entro le 12.00 del 21 maggio presso Anas S.p.a. – Compartimento della Viabilità per l`Abruzzo – Via dei Piccolomini, 5 – 67100 L`aquila. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
CALABRIA, ANAS: AGGIUDICATO L’APPALTO DA OLTRE 3 MILIONI E 800 MILA EURO PER IL RIPASSO DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE SU TUTTE LE STRADE STATALI CALABRESI L’APPALTO, TRIENNALE, È STATO AGGIUDICATO CON IL CRITERIO DELL’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA  
 
Catanzaro, 16 aprile 2012 - L’anas ha pubblicato il 13 aprile sulla Gazzetta Ufficiale l’esito del bando di gara relativo ai lavori di manutenzione ordinaria per il ripasso della segnaletica orizzontale su tutte le strade statali di competenza del Compartimento della Viabilità per la Calabria. L’intervento, per un investimento complessivo pari a 3 milioni e 825 mila euro finanziati con risorse dell’Anas, prevede una durata triennale, pari a 1095 giorni, ed è stato aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Aggidicataria della gara è risultata essere l’Associazione Temporanea di Imprese Istral srl – Leonardo Group srl Nuova Segnaletica Europea di I.b. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
SICILIA, ANAS: IL 13 APRILE IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DEGLI SVINCOLI SCUNCHIPANE, BAIATA E SCIACCA NORD DELLA STRADA STATALE 115 “SUD OCCIDENTALE SICULA” L’INVESTIMENTO COMPLESSIVO È PARI A OLTRE 600 MILA EURO  
 
Palermo, 16 aprile 2012 - Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 aprile l’Anas pubblicherà il bando di gara relativo ai lavori di realizzazione degli impianti di illuminazione degli svincoli Scunchipane, Baiata e Sciacca Nord, lungo la strada statale 115 “Sud Occidentale Sicula”. I lavori oggetto dell’appalto comporteranno un investimento complessivo di oltre 600 mila euro. Il termine per l`esecuzione dei lavori è di 150 giorni dalla data di consegna. Le offerte vanno inviate entro le ore 12:00 dell’11 maggio 2012 a: Anas S.p.a. - Direzione Regionale per la Sicilia - U.o. Gare - Via Alcide De Gasperi, 247 – 90146 Palermo. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
VARESE, INAUGURATO IL ´DOPPIO´ PONTE DELLA CARNAGA  
 
Varese, 16 aprile 2012 - Svolta per il traffico e i collegamenti in via della Carnaga a Varese. Infatti, alla presenza dell´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, è stato inaugurato ufficialmente il 12 aprile il nuovo cavalcaferrovia e riaperto quello vecchio che, completamente ristrutturato, è dedicato al solo traffico ciclo-pedonale. All´evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Varese Attilio Fontana, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Carlo Baroni, l´amministratore delegato di Ferrovie Nord Marco Barra Caracciolo e il dirigente del Servizio progetti strategici di Ferrovie Nord e vicedirettore Direzione sviluppo infrastruttura Marco Mariani. Svolta Nei Collegamenti - "Oggi siamo qui per restituire alla cittadinanza il ponte storico della Carnaga. In meno di un anno di lavori - ha detto Cattaneo - abbiamo completato un intervento importante sia per il collegamento con Masnago, sia per il transito dei mezzi pesanti. In questo modo sarà garantita maggior sicurezza anche alla rete ferroviaria". Fondamentale per la buona riuscita dell´operazione è stata la sinergia tra Enti "grazie alla quale siamo riusciti a portare a termine nei tempi previsti un intervento che, seppur piccolo, è il segno dell´attenzione che Regione Lombardia, Ferrovienord e il Comune di Varese hanno per i problemi concreti della cittadinanza". L´attenzione A Varese - Cattaneo ha ricordato anche alcuni dei progetti che riguardano la città di Varese su cui è impegnata Regione Lombardia: anzitutto l´Accordo di Programma per il Sacro Monte, poi la condivisione del nuovo Masterplan per la riqualificazione dell´area stazioni con il Comune di Varese. Il costo dell´opera è di circa 718.000 euro: il 50 per cento del finanziamento a carico di Regione Lombardia e il restante 50 per cento a carico del Comune di Varese. Nuovo Ponte/scheda - I lavori hanno riguardato appunto l´esecuzione di un nuovo cavalcaferrovia in "affiancamento" a quello esistente. In particolare l´intervento ha riguardato: il nuovo ponte, costituito da un impalcato in travi prefabbricato; i raccordi stradali, a monte e a valle; la riabilitazione strutturale del ponte "storico" a fini ciclo-pedonali. L´intervento è stato completato da opere di messa in sicurezza e protezione delle scarpate della trincea ferroviaria. I lavori sono stati consegnati il 19 maggio scorso. Il 19 dicembre 2011 è stata aperta la viabilità sul ponte nuovo (a meno degli asfalti definitivi realizzati a fine marzo quando le temperature lo hanno consentito) e sono iniziati i lavori di ristrutturazione del ponte storico. Per la costruzione sono servite circa 1.200 giornate/uomo, più di 50.000 kg di acciaio da costruzione e circa 200 metri cubi di calcestruzzo.  
   
   
TRENITALIA: TRA ROMA E REGGIO CALABRIA DUE INTERCITY CON CARROZZE INTERAMENTE RINNOVATE LUNEDÌ 16 E MARTEDÌ 17 APRILE I PASSEGGERI DEGLI INTERCITY 561 E 550 SALIRANNO SU VETTURE COMPLETAMENTE RISTRUTTURATE  
 
Reggio Calabria, 16 aprile 2012 - Cambia il volto, e il comfort, di due corse Intercity tra Roma e la Calabria. Lunedì 16 aprile saranno i viaggiatori in partenza alle 16.39 da Roma, con l’Intercity 561, i primi a salire su vetture interamente rinnovate e destinate ai collegamenti tra la Capitale e il Sud Italia. Dal giorno successivo, anche l’Intercity 550 Reggio Calabria - Roma viaggerà con queste vetture ammodernate. Trenitalia, infatti, ha avviato un programma di ristrutturazione e ammodernamento delle carrozze Intercity che percorrono le linee Roma - Reggio Calabria e Roma – Taranto. Un piano in corso di attuazione che consentirà progressivamente di offrire più posti a sedere e maggior comfort su tratte ancora non raggiunte dall’Alta Velocità o dai Frecciabianca. Tutte le vetture sottoposte agli interventi di ristrutturazione sono arredate con poltrone dal design più avvolgente e comodo, e ogni posto è servito da cappelliera portabagagli, tavolino e presa elettrica. A disposizione dei clienti, inoltre, cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti, nuovi attaccapanni e un capiente vano al centro delle carrozze di seconda classe dove riporre il bagaglio più voluminoso e ingombrante. Su tutto il convoglio sono stati utilizzati materiali moderni e resistenti, mentre particolare cura è stata dedicata all’impianto d’illuminazione, calibrato per ridurre l’affaticamento visivo da luce artificiale. Come sempre, in una carrozza del treno, due posti sono riservati alla clientela diversamente abile, con spazi attrezzati idoneamente per le esigenze di chi si sposta con sedia a rotelle. Per il Capotreno, infine, è prevista una zona dedicata per consentire ai viaggiatori di raggiungerlo facilmente in caso di necessità o per semplici richieste di assistenza e informazioni.  
   
   
‘TRENI IN CITTÀ’, A FIRENZE IL 20 APRILE SI TERRÀ LA CONFERENZA NAZIONALE DELLA MOBILITÀ URBANA  
 
Firenze, 16 aprile 2012 -Regione Toscana e Legambiente sono i promotori del forum www.Treniincitta.it  e della conferenza nazionale di Firenze ‘Treni in città’, prevista per il 20 aprile e destinata a diventare un appuntamento annuale. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito pubblico l’innovazione del trasporto pubblico locale e ferroviario per le aree urbane e la necessità di nuovi investimenti e politiche per la mobilità dei cittadini. Un confronto che vedrà coinvolti politici e tecnici di diverse città e Regioni italiane nel quale si discuterà delle scelte per il futuro della mobilità, degli obiettivi per la liberalizzazione del servizio, di integrazione delle politiche urbanistiche e di mobilità, di opportunità per i pendolari. Sarà, infatti, l’occasione di mettere a confronto esperienze e idee, approfondendo sia i problemi che i risultati dei casi di successo italiani ed europei. Spingere l’innovazione nella mobilità urbana sarà il tema chiave che occuperà la prima sessione della conferenza nazionale, alla quale parteciperanno, tra gli altri, gli assessori ai trasporti della Regione Toscana, di Lombardia, Emilia-romagna, Puglia, del Comune di Napoli. L’amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si confronteranno, insieme ad partecipanti all’iniziativa, sul tema Una politica nazionale per le aree metropolitane. Esperienze a confronto sul cambiamento in corso sarà l’argomento che occuperà la seconda sessione, nella quale verranno presentati i risultati di realtà – da Trento a Bergamo, da Perugia a Firenze – di successo, che dimostrano come gli investimenti nella mobilità urbana e nel trasporto ferroviario migliorano la città e la qualità della vita dei pendolari. Parteciperanno amministratori e esperti del settore di livello nazionale. La conferenza di lancio, che si è svolta il 12 aprile alla presenza dell’Assessore ad infrastrutture e mobilità della Regione Toscana Luca Ceccobao e del vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini, ha messo in luce gli obiettivi dell’evento del 20 aprile. Per far comprendere l’importanza del tema sono stati presentati studi che evidenziano quanto oggi sia rilevante il peso della mobilità urbana in Italia, i ritardi rispetto agli altri Paesi europei e come sia diventato prioritario mettere le città al centro della politica nazionale, delle scelte di investimento e di priorità infrastrutturale. Sono, infatti, 25milioni le persone che vivono oggi nelle principali aree metropolitane italiane. Occorre dare risposte nuove ai cambiamenti avvenuti negli ultimi venti anni, ai problemi e ai disagi che vivono tutti coloro che sono costretti a usare l’automobile. Servono opportunità di mobilità sostenibile. “L’idea della Conferenza ‘Treni in città’ nasce dalla comune convinzione che il tema della mobilità in città sia una sfida centrale per guardare al futuro – hanno sottolineato Ceccobao e Zanchini – Da qui il titolo dell’appuntamento e gli obiettivi che ci proponiamo di affrontare. E’ necessario innovare il trasporto pubblico locale e ferroviario, soprattutto in un momento in cui vengono meno risorse pubbliche. Serve progettare un servizio di trasporto integrato, più efficiente, affidabile, veloce e confortevole. L’appuntamento di Firenze è il primo in Italia che affronta questi temi con l’obiettivo di farli diventare una chiave per uscire dalla crisi e creare opportunità per i cittadini. Per proseguire il lavoro sul tema oltre la Conferenza attiveremo anche un Forum di confronto on-line ed insedieramo un Comitato scientifico che nei prossimi mesi continuerà l’analisi e l’elaborazione di proposte”. “In Italia occorre investire per avere più treni regionali, tram e metropolitane, piste ciclabili e aree pedonali- proseguono Ceccobao e Zanchini- servono servizi per la mobilità efficienti ed integrati per avere città libere dalle auto e capaci di offrire una vera alternativa di mobilità sostenibile. Si tratta di una sfida per garantire modernità e vivibilità, oltre che di una fondamentale battaglia di civiltà”.  
   
   
TREVIGLIO CENTRALE, NUOVA LUCE PER LA STAZIONE RIQUALIFICATA TERMINATI I LAVORI DI RECUPERO E ADEGUAMENTO FUNZIONALE. INVESTIMENTO CIRCA 900MILA EURO  
 
 Treviglio, 16 aprile 2012 - La stazione ferroviaria di Treviglio Centrale è oggi più funzionale, luminosa ed elegante. E’, infatti, terminato l’intervento di recupero e adeguamento avviato nel 2011 da Centostazioni (Ferrovie dello Stato Italiane - Archimede 1, Gruppo Save) per rendere l’edificio più accogliente e fruibile. Le opere, del valore di 900.000 euro, cofinanziate da Rete Ferroviaria Italiana (Fs Italiane), sono state realizzate in modo graduale per consentire la regolare erogazione del servizio ferroviario e degli altri servizi ai passeggeri. In particolare, l’intervento ha visto la complessiva semplificazione dei percorsi di transito per i clienti all’interno del fabbricato viaggiatori; la realizzazione di un nuovo atrio centrale a tre campate, ricavato dallo spostamento della biglietteria nell’area a sinistra dell’ingresso principale; la predisposizione di nuove aree per la sosta; la generale manutenzione delle strutture nelle aree aperte al pubblico. Realizzato un accurato intervento di recupero delle facciate esterne, ancor più valorizzate da una illuminazione diffusa e uniforme su tutta la superficie. Luci di tipo museale e “tagli di luce” inseriti nei controsoffitti sono in grado di esaltare anche gli interni riqualificati della stazione, in particolare la struttura monolitica posta all’ingresso, realizzata in pietra naturale e sui toni del grigio, visibile a qualsiasi ora anche dal piazzale antistante. Un contesto architettonico reso sobrio e raffinato anche dalla scelta cromatica, che vede la predominanza del bianco su pareti e soffitto e dei toni del grigio negli elementi verticali e nella pavimentazione. Realizzate, inoltre, opere di progressivo abbattimento delle barriere architettoniche tra cui anche l’attivazione, a cura di Rfi, di un ascensore di collegamento ai binari; di adeguamento a norma degli impianti tecnologici; di ristrutturazione e riposizionamento - a sinistra rispetto all’ingresso - dei servizi igienici pubblici, resi più funzionali e accessibili per tutti i clienti. Previsti, a breve, ulteriori interventi di sistemazione dell’area di ingresso della stazione, che riguardano in particolare il marciapiede e la segnaletica, in linea con le opere in corso nel piazzale antistante, a cura del Comune di Treviglio.  
   
   
A VENEZIA WORKSHOP SU UTILIZZO MARITTIMO DELLA NAVIGAZIONE SATELLITARE  
 
Venezia, 16 aprile 2012 - Si terrà a Venezia il 16 e il 17 aprile, presso la sede Grandi Stazioni della Regione, il workshop europeo “Egnos and Galileo for marine and maritime applications: opportunities and challenges for European regions”, organizzato da Regione del Veneto, Corila (Consorzio Ricerche Laguna) e rete europea Nereus (Network of European Regions Using Space technologies). Saranno discusse le opportunità offerte dai due programmi europei di navigazione satellitare Egnos e Galileo nel settore marino e marittimo per sensibilizzare istituzioni e imprese sul significato tecnologico, industriale, economico e sociale che tali programmi potranno determinare nel prossimo futuro. Galileo è il programma europeo di navigazione e di posizionamento via satellite che fornirà all´Ue una tecnologia indipendente rispetto al Gps americano; mentre Egnos (European Geostationary Overlay Navigation System) è il sistema precursore di Galileo che integra e migliora le prestazioni dei sistemi di navigazione già esistenti. L’uso della navigazione satellitare nelle automobili è stato solo l’inizio. Sono innumerevoli le applicazioni già sviluppate in diversi ambiti e molte altre verranno realizzate in futuro. Gli interventi in programma nei due giorni di lavori presenteranno le applicazioni e i servizi offerti in ambito marino e marittimo. Una sessione speciale sarà dedicata ai porti con la partecipazione di rappresentanti di Venezia, Valencia e Dublino. L’incontro sarà anche l’occasione per valutare il nuovo regolamento relativo ai programmi di navigazione satellitare, che definisce il quadro di finanziamento e di gestione di Galileo ed Egnos per il periodo di programmazione 2014-2020, attualmente in discussione al Parlamento Europeo. Oltre a quello del vicepresidente e assessore regionale al territorio, sono previsti interventi di esponenti della Commissione Itre (Industria, Ricerca, Energia) del Parlamento Europeo, dell’Autorità Portuale di Venezia, del Gabinetto della Presidenza del Consiglio Europeo, della Gsa- European Gnss Agency, della Segreteria generale di Nereus. L’incontro è rivolto a rappresentanti di pubbliche amministrazioni, autorità portuali, imprese, università e centri di ricerca.  
   
   
COSTA CONCORDIA, CRONACA DI UN NAUFRAGIO  
 
 Firenze, 16 aprile 2012 - Venerdì 13 gennaio ore 21,42 - La nave da crociera Costa Concordia di proprietà della compagnia di navigazione genovese Costa Crociere (parte del gruppo anglo-americano Carnival Corporation) urta il più piccolo dei scogli delle Scole, nei pressi dell’Isola del Giglio. L’impatto causa l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro della nave che inizia a imbarcare acqua molto rapidamente e si arena sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto. A bordo della nave viaggiano 4.229 persone (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio). Salpata dal porto di Civitavecchia per un viaggio nel Mediterraneo, la nave avrebbe dovuto successivamente toccare i porti di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo, per poi far ritorno a Civitavecchia. L’incidente ha provocato 30 morti accertati finora, uno per infarto e gli altri per annegamento. Ci sono stati inoltre 110 feriti, tra cui 14 ricoverati e al momento due dispersi. Ore 22:10 – La Capitaneria di porto di Livorno si mette in comunicazione con la Costa Concordia per assicurarsi dello stato di salute dei passeggeri e della situazione della nave. Ore 22:58 - Il comandante dà l’ordine di abbandonare la nave, ma alcuni membri dell’equipaggio hanno già cominciato le operazioni di loro iniziativa alle 22:45. Secondo gli inquirenti, il comandante alle 23:30 non si trova più a bordo della nave, quando la maggior parte dei passeggeri doveva ancora essere sbarcata. L’evacuazione della nave si conclude fra le 2:30 e le 3:00 della notte. Ore 23 - La Regione Toscana si mobilita per affrontare la tragedia della Costa Concordia nel momento in cui arriva l’avviso dell’emergenza da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile e della Guardia costiera di Livorno. Inizialmente le notizie segnalano la necessità di accogliere circa 4500 persone che devono essere evacuate dalla nave a causa di un guasto elettrico. Ore 23:15 – La nave inizia a inclinarsi lentamente, per coricarsi poi sul fianco di dritta. Immediatamente contattata la Provincia di Grosseto e presso la sala operativa della Protezione civile di Grosseto si insedia l’Unità di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto. Da qui vengono coordinate le operazioni di primo soccorso che vedono capitaneria di porto e vigili di fuoco intervenire a mare per il recupero dei naufragi trasportati a Giglio Porto. Ore 24.00- Scatta il piano d’emergenza sanitario. Vengono impieganti due elicotteri del Soccorso Pegaso della regione, allestire postazioni mediche avanzate al porto e altre nei locali degli ambulatori Asl; altre due a Porto santo Stefano. Complessivamente tra isola e terra ferma, si mettono a disposizione 25 ambulanze, 7 medici e 16 infermieri. Due medici e tre infermieri arrivano dal 118 di Arezzo. Negli ospedali di Grosseto e Orbetello vengono richiamati in servizio il personale medico e infermieristico per gestire l’allerta. I primi soccorsi vengono portati anche dalla popolazione dell’Isola del Giglio che spontaneamente si mette a disposizione con la messa in mare di alcune barche e l’assistenza alle persone che raggiungono la riva con i mezzi di salvataggio della nave. Tanto che il presidente del Consiglio Mario Monti annuncerà l’intenzione di proporre al presidente della Repubblica di concedere la medaglia d’oro al valor civile alla popolazione dei comuni di Isola del Giglio e di Monte Argentario per l’encomiabile comportamento tenuto durante i soccorsi. Nel giro di 12 ore vengono accolte, rifocillate, visitate e curate 4500 persone. Terminate, nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio, le operazioni di soccorso che portano al salvataggio di 3187 passeggeri e 1007 membri dell’equipaggio ed al recupero in mare di tre corpi (due passeggeri ed un membro dell’equipaggio), iniziano le operazioni di ricerca dei dispersi a bordo del relitto semisommerso. Al 30 marzo si sono recuperati i corpi di 27 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Ci sono ancora due dispersi. Sabato 14 - Arriva al Giglio il presidente della Regione Enrico Rossi. Domenica 15 gennaio – Seconda visita del presidente Rossi. Se la prima preoccupazione per tutti è stata quella di salvare vite umane, appare subito straordinariamente rischiosa e complessa la questione ambientale. Di questo tema come di quello della sicurezza delle rotte il presidente Rossi si fa subito interprete con le autorità statali. Lunedì 16 gennaio – Riunione presso la prefettura di Livorno con il ministro Clini. In quell’occasione si decide di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale, di nominare un commissario come figura plenipotenziaria. Il presidente Rossi chiede che si proceda a un approfondimento sulle regole di navigazione esistenti e un loro miglioramento, se necessario. Chiede che si costituiscano modelli di controllo attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate perché nel tratto di mare antistante la Toscana si seguano le “autostrade del mate” e non ci si avvicini avventatamente alle isole o comunque alle zone sensibili. Perché si evitino in futuro sversamenti e perdite che, se anche si verificassero, dovranno essere subito segnalati. Venerdì 20 gennaio – Viene nominato il commissario per il Giglio, Franco Gabrielli. La stessa ordinanza che lo nomina prevede un organo consultivo del quale fanno parte anche Regione, Comune e Provincia di Grosseto e un comitato tecnico scientifico del quale fa parte Arpat, allargato alla partecipazione della Provincia e del settore regionale tutela del mare e della Asl di Grosseto. Il comitato decide le operazioni di svuotamento di carburante dalla Concordia. Il Rina, il registro navale, certifica che la nave è stabile. Viene attivato il monitoraggio ambientale di cui viene incaricato Arpat che mette i risultati a disposizione sul proprio sito internet mentre il Lamma diffonde il bollettino meteo marino specifico per l’Isola del giglio. Viene chiesto a Costa Crociere di produrre un piano per lo svuotamento dei liquami e dei materiali degradati e potenzialmente inquinanti e l’immagazzinamento dei materiali che vengono prelevati dallo scafo. La Provincia di Grosseto, che ha aggiornato il piano provinciale per inquinamento mare potenziandolo, dà la sua disponibilità a individuare un sito di stoccaggio dei materiali recuperati. Martedì 24 gennaio – Iniziano le operazioni di svuotamento del carburante contenuto nella nave. La Regione Toscana si costituirà parte offesa nel procedimento penale contro i responsabili della tragedia del Giglio. Con il rinvio a giudizio, si costituirà quindi parte civile nel processo.  
   
   
GIGLIO, ROSSI: “TROPPI INCIDENTI DOPO LA TRAGEDIA DEL MOBY PRINCE”  
 
Isola Del Giglio, 16 aprile 2012 – Intervenendo all’Isola de Giglio il 12 aprile in occasione del seminario europeo sulla sicurezza in mare il presidente Enrico Rossi ha prima di tutto ricordato l’incidente di navigazione verificatosi 21 anni fa a Livorno, quello del traghetto Moby Prince, la più grave tragedia che abbia colpito la marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra. La tragedia, avvenuta poco al largo del Porto di Livorno la sera del 10 aprile 1991, coinvolse lo stesso Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo, con la quale il traghetto entrò in collisione. Morirono nel rogo successivo allo scontro tutte le 140 persone a bordo del Moby Prince, equipaggio e passeggeri, tranne il giovane mozzo napoletano Alessio Bertrand. “Voglio partire da questa tragedia – ha proseguito il presidente Rossi – non solo per la coincidenza dell’anniversario, ma anche per ricordare che la verità giudiziaria sulle responsabilità di quel grave incidente è ancora lontana dall’essere stabilita (e ci auguriamo fortemente che questa situazione non debba ripetersi anche per la Costa Concordia). Ricordo questa tragedia perché dobbiamo constatare che dopo 20 anni incidenti come quello del Moby continuano a ripetersi nonostante si siano affinate le normative (internazionali, europee e nazionali) con dinamiche ed effetti del tutto analoghe a quelle della più recente della Costa Concordia e del Cargo Venezia, riproponendoci problematiche assolutamente simili”. “Prima fra tutte le vittime: decine di passeggeri inermi, in viaggio per motivi di piacere o personali che si trovano coinvolti in incidenti disastrosi dai quali non possono difendersi, che non sono adeguatamente assistiti per mettersi in salvo; famiglie e affetti sconvolti e distrutti. I due incidenti, Costa Concordia e Moby Prince, mettono entrambi in rilievo lo stretto legame fra le problematiche inerenti la sicurezza dei passeggeri e quelle dei rischi di inquinamento ambientale, due questioni al centro di questo seminario. Ma anche l’importanza del fattore umano nella determinazione dell’incidente, fattore certamente ineliminabile, che tuttavia può e deve essere ridotto ai minimi termini attraverso norme e strumentazione tecnica per limitare quanto più possibile gli errori, la discrezionalità individuale, i rischi di incidente e migliorare l’attività di aiuto e di emergenza”. “Allo stesso modo l’incidente della Moby Prince come quelli del Cargo Venezia e della Costa Concordia ci parlano del problema del controllo delle rotte e della posizione delle navi. E’ importante dunque che queste tragedie, come quelle registrate in varie parti d’Europa e del mondo, possano insegnarci qualcosa per migliorare la sicurezza in navigazione, per le persone e per l’ambiente. Questo è il nostro obiettivo: migliorare la sicurezza, non solo dal punto di vista delle norme ma anche – e forse soprattutto – da quello delle azioni necessarie per prevenire gli incidenti e per fronteggiarli nel migliore dei modi possibili – ha consluso il presidente Rossi – come ritengo sia avvenuto nel caso della Costa Concordia.  
   
   
COSA FARE PER CONTRASTARE GLI SVERSAMENTI IN MARE  
 
Firenze, 16 aprile 2012 – Ogni anno, nelle acque tra la Sardegna e la Toscana, si verificano tra i 20 e i 30 sversamenti di prodotti a base di idrocarburi. Spesso si tratta di azioni volontarie (e illegali) con gravissimi effetti per il mare. E particolarmente vulnerabile è proprio l’ambiente dell’Arcipelago Toscano, anche per la morfologia della costa e il gioco delle correnti marine. Senza dimenticare gli ulteriori problemi che si stanno verificando in seguito all’aumento del traffico di navi passeggeri, con il rilascio in mare di rifiuti solidi e di acque nere non adeguatamente trattate. Per far fronte a tutto questo esistono norme precise a livello internazionale e nazionale – per esempio la legge 979 del 1982 che vieta lo sversamento degli idrocarburi – con un soggetto preposto alla vigilanza e al controllo che è la Capitaneria di porto. E tuttavia non è facile dare attuazione alle regole: le stesse immagini satellitari, per esempio, raramente consentono di associare lo sversamento alla nave che ne è responsabile. La stessa sopravvivenza di delicati ambienti marini esige dunque il rafforzamento di strumenti e attività, a partire da misure più stringenti per il conferimento dei rifiuti e dei reflui nei porti, dall’implementazione di controlli più efficaci (con un migliore scambio di informazioni tra i vari porti), dall’istituzione di un sistema di avvistamento delle sostanze sversate tramite radar (in associazione col sistema di controllo del traffico marittimo), dall’utilizzo di modelli di diffusione degli inquinanti sulla base delle conoscenze oceanografiche e delle previsioni meteo. Di grande importanza sarà anche una diversa articolazione delle rotte, con l’individuazione di corridoi di traffico e di percorsi raccomandati od obbligatori. Cosa che consentirà anche di concentrare e ottimizzare i controlli in aree definite.  
   
   
NUOVE REGOLE E CONTROLLI PIÙ RIGOROSI PER LE ROTTE  
 
Firenze, 16 aprile 2012 – L’introduzione di regole e controlli più rigorosi per la navigazione e le altre attività in mare: questo è quanto esige la tragedia della Concordia. E in questo senso, un primo risultato è già stato raggiunto, con il “decreto-rotte” – più precisamente con il decreto ministeriale “Protezione di aree sensibili nel mare territoriale. Disposizioni per il transito di navi mercantili” – che lo scorso due marzo hanno firmato i ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico e dei trasporti, su sollecitazione anche della Regione Toscana. Disposizioni che sanciscono ciò che da tempo avrebbe dovuto essere garantito: mai più “inchini” in aree protette, vulnerabili o di rilevante pregio, come la laguna di Venezia e il santuario dei cetacei nel mar Tirreno. Il provvedimento, in base alla stazza delle navi, fissa limiti al transito vicino alle aree protette nazionali e a siti particolarmente sensibili. In particolare viene introdotto un limite di due miglia di distanza per le navi con più di 500 tonnellate. Dove necessario, l’Autorità marittima potrà variare il nuovo limite per assicurare l’accesso e l’uscita dai porti e per garantire la sicurezza della navigazione. Il riferimento di legge generale è comunque sempre il Codice della Navigazione approvato con Regio Decreto del 30 marzo 1942, che attribuisce le competenza per la sicurezza della navigazione al Comando Generale delle Capitanerie di Porto. Il sistema di monitoraggio delle rotte è invece disciplinato dal Decreto legislativo 196 del 2005, in attuazione di una direttiva dell’Unione Europea relativa all’istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio e informazione sul traffico navale. Campo di applicazione del Decreto sono le navi di stazza lorda pari o superiore a 300 tonnellate, che sono tenute a dotarsi di un sistena di identificazione automatica (il cosiddetto Ais). Che permette il controllo delle rotte da satellite tramite Gps. A questo sistema di controllo si aggiunge il cosiddetto Vts, cioè il sistema “Vessel Traffic Services”, gestito dalle Capitanerie di Porto tramite radar da terra. Il sistema nazionale Ais è costituito da 46 stazioni costiere e consente di ricevere informazioni quali rotta, velocità, posizione e carico. In un’ottica di implementazione delle cosiddette Autostrade del Mare – per maggiore sicurezza ma anche per maggiore tutela degli ambienti marini – diventa ovviamente ancora più importante il controllo del traffico. L’obiettivo è senz’altro quello di realizzare un sistema coordinato di monitoraggio e controllo, da attivare da parte degli enti preposti alla sicurezza insieme alle Regioni interessate.  
   
   
COMO - CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DELLA BARCA LARIANA  
 
Como, 16 aprile 2012 - Giovedì 19 aprile 2012 alle ore 11.30 presso lo Spazio Sistema Como a Villa Olmo in via Simone Cantoni a Como si terrà la conferenza stampa di presentazione del concorso di idee per la realizzazione della Barca Lariana. Il concorso vuole promuovere e sostenere la progettazione e la realizzazione di un´imbarcazione che possa sintetizzare la tradizione artigiana e la creatività del sistema lariano con particolare attenzione all´innovazione, alla sostenibilità ambientale, alla qualità e alla bellezza del territorio. La realizzazione della Barca Lariana, promossa all´interno degli accordi del Patto per la Nautica, vuole divenire il simbolo della nautica delle province di Como e Lecco, capace di valorizzare le imprese del settore e quelle degli altri comparti manifatturieri (tessile, legno arredo, meccanica, ecc.).