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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2014
TENDENZE SCIENTIFICHE: UNA ZANZARA GM PER SRADICARE LA MALARIA  
 
Bruxelles, 16 giugno 2014 - Una nuova tecnica sviluppata dai ricercatori sulla modificazione genetica delle zanzare potrebbe contribuire fortemente a sradicare la malaria. La malaria uccide più di un milione di persone ogni anno. La nuova tecnica, scoperta da un team di scienziati presso l´Imperial College di Londra, consiste nell´iniettare le zanzare con un gene che determina che la prole sia composta per la stragrande maggioranza da maschi. Secondo il Guardian, questo porta a un eventuale notevole declino della popolazione entro sei generazioni, in quanto le femmine scompaiono. Il Guardian cita Andrea Crisanti, uno degli autori della nuova ricerca, che afferma: "Si ottiene un beneficio a breve termine perché i maschi non pungono gli esseri umani [trasmettendo la malaria]... Ma nel lungo termine, si potranno debellare o ridurre sostanzialmente le zanzare. Questo potrebbe contribuire sostanzialmente a sradicare la malaria, insieme ad altri strumenti come gli insetticidi". La ricerca, pubblicata martedì sulla rivista Nature Communications, ha coinvolto scienziati che hanno iniettato le zanzare con il gene di un enzima - un homing-endonucleasi chiamato I-ppoi - che si attacca al loro cromosoma X durante il processo di formazione degli spermatozoi ed è in grado di tagliare il Dna del cromosoma. Il Guardian riferisce che il risultato è stato che oltre il 95 % della prole delle zanzare erano maschi. I ricercatori hanno scoperto che le zanzare modificate accoppiate con le zanzare selvatiche, creano zanzare fertili che poi producono prevalentemente prole maschile, trasmettendo il gene. Secondo Crisanti, l´ingegneria rappresenta un "salto di qualità" in termini di ciò che è stato fatto prima. Il Guardian cita anche Nikolai Windbichler, ricercatore presso l´Imperial College di Londra e co-autore, che spiega che il concetto di distorsione del sesso della popolazione di un parassita risale a più di 50 anni fa, ma che finora non era disponibile la tecnologia per realizzare l´idea. Tuttavia, pur accogliendo favorevolmente la ricerca, Howstuffworks.com suona anche una nota di cautela. "Vi sono alcune questioni che rendono i risultati, benché promettenti, molto preliminari. Si tratta in realtà solo della punta di un iceberg in termini di utilizzare effettivamente le zanzare geneticamente modificate per arginare la diffusione della malaria". L´autore prosegue: "Nella migliore delle ipotesi, ci vorranno almeno altri dieci anni prima che le zanzare malaria-resistenti possano essere rilasciate in natura. Esistono serie preoccupazioni circa il rilascio di decine di migliaia di insetti geneticamente modificati nell´ambiente naturale". Howstuffworks.com fa notare che non è mai stato fatto niente di simile su questa scala e che non c´è modo di sapere quali potrebbero essere le implicazioni ecologiche a lungo termine. Uno scenario potrebbe essere che i parassiti della malaria potrebbero adattarsi al corredo genetico dei loro nuovi ospiti, mantenendo viva la malattia, ma in una forma per cui non abbiamo alcun trattamento. Il dott. Luke Alphey, capogruppo del programma sulle malattie virali trasmesse da vettori presso l´Istituto Pirbright, assume una posizione più positiva, dicendo al Guardian che questa ricerca è un "grande passo avanti" e aggiungendo che "l´obiettivo generale di questo programma di ricerca è ancora più ambizioso, ovvero di sviluppare una versione di questo sistema genetico che si diffonda attraverso le specie bersaglio, eliminando le femmine e causando la diminuzione o estinzione della popolazione". Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Nature.com/ncomms/2014/140610/ncomms4977/full/ncomms4977.html    
   
   
LOMBARDIA, MARONI: PIÙ INTEGRAZIONE FRA SOCIALE E SANITÀ PRESIDENTE HA VISITATO IRCCS ´E.MEDEA´ DI BOSISIO PARINI/LC "QUESTA STRUTTURA È UN MODELLO PER LA NOSTRA RIFORMA"  
 
Bosisio Parini/lc, 16 giugno 2014 - "Questa struttura è un´eccellenza, non solo lombarda, ma nazionale, che io voglio valorizzare e usare come modello, anche per lo sviluppo del nostro sistema socio-sanitario". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, questa mattina - accompagnato dal sottosegretario ai Rapporti Istituzioni regionali, Attuazione del Programma, Politiche per la Montagna, Programmazione negoziata, Macroregione delle Alpi e Quattro motori per l´Europa di Regione Lombardia Ugo Parolo e dal consigliere regionale Daniela Maroni - ha partecipato all´inaugurazione del Laboratorio di realtà virtuale e analisi di movimento Grail (Gait Real-time Analysis Interactive Lab, letteralmente ´Laboratorio interattivo di analisi del passo in tempo reale´), presso la sede dell´Istituto scientifico ´Eugenio Medea´ di Bosisio Parini (Lecco), gestito dall´Associazione ´La Nostra Famiglia´. Centro È Sintesi Di Ciò Che Serve - Parlando di fronte a dirigenti, medici e operatori, il governatore ha sottolineato come il centro brianzolo "sia la sintesi di tutto quello che la Regione ritiene importante ci debba essere in una struttura: ci sono la cura, la ricerca, l´intervento e l´accompagnamento delle persone, in particolare dei bambini affetti da cronicità". "È un modello - ha ribadito - che funziona e che va valorizzato". Verso Lo Sviluppo Del Sistema - Il numero uno di Palazzo Lombardia ha ricordato come la Regione stia studiando lo ´sviluppo´ del sistema socio-sanitario. "Preferisco parlare di ´sviluppo´ e non di ´riforma´ – ha spiegato -, perché il termine ´riformare´ sottende che ci sia qualcosa che funziona male e che va cambiata. Quello lombardo, invece, è un sistema d´eccellenza, sia sotto il profilo dei servizi erogati, sia sotto quello della spesa. Noi quindi vogliamo procedere a una evoluzione, per portare la Lombardia a primeggiare in Europa e non solo in Italia, come già oggi fa". Principi Ispiratori - Questa trasformazione, ha proseguito Maroni, avverrà "mantenendo fermi due principi. Il primo è la libertà di scelta: qualunque cittadino può rivolgersi alla struttura che ritiene più adeguata, sia pubblica che privata, senza che questo debba comportare per lui un aumento dei costi. Il secondo è quello di modificare l´approccio, passando dal ´curare il malato´ al ´prendersi cura del malato´, ossia una maggiore integrazione fra sociale e sanitario e, soprattutto una maggiore attenzione alla cronicità". "Quando si pensa a questo aspetto, viene in mente soprattutto la persona anziana non auto-sufficiente. Centri come questo - ha detto riferendosi alla struttura di Bosisio Parini, che si occupa principalmente di bambini - testimonia invece come purtroppo a volte la cronicità riguardi anche i bimbi, magari già dalla nascita". ´Libro Bianco´ - Maroni ha ricordato che, entro la fine di questo mese, "verrà realizzato un ´Libro bianco´ sul sistema socio-sanitario ed entro la fine di luglio io voglio scrivere la nostra proposta di riforma da mandare in Consiglio regionale, perché i consiglieri possano discuterla e approvarla entro la fine dell´anno". Il governatore ha auspicato che in questi passaggi ci sia "il massimo coinvolgimento di tutti gli operatori e di chiunque si occupi di sociale e sanitario". "Daremo - ha garantito - massima diffusione alla nostra proposta, perché voglio l´opinione di tutti gli interessati. Spero davvero che chiunque abbia qualcosa da dire, si faccia avanti. Questo è il momento giusto per dare il proprio contributo". Risparmi Verranno Reinvestiti - "Intendiamo migliorare i servizi a tutto vantaggio dei cittadini" ha aggiunto il presidente, specificando che ciò sarà accompagnato anche da un risparmio. "Già oggi la spesa sanitaria in Lombardia - ha fatto notare – è più bassa di quella di altre Regioni, pur offrendo servizi e prestazioni di eccellenza, ma abbiamo ancora margini di miglioramento". "Il nostro impegno - ha garantito - è che quanto verrà ulteriormente risparmiato con una migliore gestione del servizio, verrà reinvestito nel servizio e nelle attività socio-sanitarie". Continuare Politica Degli Investimenti - Infine il presidente ha fatto una riflessione sulle tante strutture socio-sanitarie presenti in Lombardia. "La mia idea - ha sostenuto - non è che una struttura piccola o in cima a una montagna vada chiusa perché è più costosa o meno efficiente. Dove serve, va mantenuta, piccola o grande che sia. Bisogna trovare le risorse per proseguire la politica degli investimenti. In due anni abbiamo investito oltre 500 milioni per le strutture sanitarie e continueremo a farlo".  
   
   
SANITA’: ZAIA, “ENTRO GIUGNO PAGHIAMO TUTTI I DEBITI DEI FORNITORI. FIRMATA AL MEF SECONDA TRANCHE DI 810 MILIONI. POTEVAMO PAGARE CON SOLDI NOSTRI BLOCCATI DA PATTO STABILITA’ MA GOVERNO HA VOLUTO FARE LA BANCA E CHIESTO INTERESSI”.  
 
Venezia, 16 giugno 2014 - “I fondi della seconda tranche per il pagamenti dei debiti pregressi delle nostre Ulss, pari a 810 milioni di euro, saranno accreditati alle Aziende sanitarie entro giugno, per essere immediatamente utilizzati per pagare i debiti verso i fornitori. Abbiamo firmato con il Ministero dell’Economia e Finanze il necessario contratto, rispettando gli impegni che avevamo preso con i fornitori”. Lo annuncia il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, dopo che il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale Domenico Mantoan ha materialmente siglato il documento al Mef. Gli 810 milioni si aggiungono ai 777 milioni già erogati, per un totale di 1 miliardo 587 milioni. “La soddisfazione per aver risposto alle sacrosante necessità dei nostri imprenditori e fornitori è grande – aggiunge il Governatore - ma grande è anche l’amarezza di aver dovuto subire il diktat di uno Stato sempre più banca e sempre meno vicino ai suoi cittadini, che ci ha costretto a contrarre di fatto un mutuo a titolo oneroso, dopo aver bloccato in tesoreria centrale soldi veri del Veneto e dei Veneti grazie alla tagliola del Patto di Stabilità. Con quei soldi avremmo pagato tutti senza chiedere un euro a Roma, e invece siamo stati costretti a contrarre un debito. Ormai Roma con una mano ti blocca quello che hai e con l’altra ti prende tutto ciò che può. Così non può andare avanti”. “Aver mantenuto a tutti i costi un impegno solenne preso con i fornitori – dice da parte sua l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – è un motivo di vanto per la Regione. Ma il sacrificio che abbiamo dovuto fare deve essere l’ultimo. Nel nuovo Patto per la Salute in corso di definizione dovrà essere chiarissimo il concetto del chi rompe paga, così come non se ne farà nulla, per quanto ci riguarda, senza l’esplicito inserimento e l’immediata attivazione del criterio dei fabbisogni e costi standard”.  
   
   
UMBRIA: MARINI RICEVE MINISTRO SANITÀ ALBANIA  
 
Perugia, 16 giugno 2014 - Sistema sanitario e sociale, sicurezza e qualità delle produzioni alimentari, rapporti economici, ambiente, cultura e istruzione. Sono questi gli ambiti su cui si svilupperà la cooperazione tra la Repubblica di Albania e la Regione Umbria e che formeranno l´oggetto di un "memorandum d´intesa" i cui contenuti sono stati al centro dell´incontro svoltosi questa mattina a Perugia, a Palazzo Donini, cui hanno partecipato il Ministro della sanità dell´Albania, Ilir Beqaj, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, presenti anche il vice ministro della sanità della Repubblica di Albania, ed i Rettori dell´Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, e degli Stranieri, Giovanni Paciullo. Il "memorandum d´intesa" sarà sottoscritto in un successivo incontro, dopo che sarà definito nei suoi contenuti specifici, e previa autorizzazione del Ministero degli Esteri italiano alla Regione Umbria a firmare l´atto. Nel rivolgere il saluto di benvenuto in Umbria al Ministro Beqaj ed alla delegazione albanese, la presidente Marini ha innanzitutto sottolineato i "forti ed antichi" legami tra Umbria ed Albania, ed ha ricordato come nella regione "sia molto significativa la presenza della comunità albanese che, dopo la grande emigrazione degli anni ´90, ha raggiunto un notevole grado di integrazione in Italia ed in Umbria in particolare". "Per questa ragioni l´Albania rappresenta per noi un partner privilegiato e voglio ribadire l´importanza del percorso di avvicinamento di questo Paese all´Unione Europea che proprio nei prossimi mesi vivrà scadenze molto importanti". Sui contenuti del "memorandum" la presidente ha manifestato particolare soddisfazione: "ci fa molto piacere – ha affermato – costruire insieme una collaborazione e cooperazione sui temi individuati nel protocollo d´intesa, e avviare un concreto scambio di buone pratiche, soprattutto sui settori della salute, dell´ambiente, ma anche dei rapporti tra i nostri sistemi economici con particolare riferimento alle piccole e medie imprese". I Rettori Moriconi e Paciullo hanno sottolineato il fatto che le due Università da anni ospitano studenti albanesi e si sono detti "molto interessati" a sviluppare ulteriormente le iniziative di cooperazione tra le Università e le principali Istituzioni culturali dell´Umbria e dell´Albania. "Vorrei prima di tutto esprimere l´apprezzamento del Governo albanese – ha affermato il Ministro Beqaj - per il sostengo che l´Italia sta dando al mio Paese nel sostenere il processo di adesione all´Unione Europea. Quanto al contenuto del ‘memorandum´ posso affermare di condividerlo pienamente e sono particolarmente soddisfatto che con questa intesa il mio paese avrà l´opportunità di poter migliorare il proprio sistema sanitario e sociale".  
   
   
LA NOSTRA FAMIGLIA HA INAUGURATO IL PRIMO LABORATORIO DI ANALISI DEL CAMMINO IN REALTÀ VIRTUALE  
 
Bosisio Parini, 16 giugno 2014 - Inaugurato il 13 giugno il Grail, l’ultima frontiera della medicina riabilitativa che consente l’analisi del movimento in un ambiente di realtà virtuale, per la prima volta in Italia all’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia. All’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Sottosegretario alla Presidenza Ugo Parolo, i Consiglieri Daniela Maroni e Raffaele Straniero, l’onorevole Veronica Tentori, il Capitano dei Carabinieri Giorgio Santacroce e il Presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi. “Ricerca, cura, attenzione alla persona: in questo Istituto c’è la sintesi che funziona, un modello da esportare non solo in Lombardia ma in tutta Italia - ha sottolineato il Presidente Maroni -. Stiamo studiando lo sviluppo del sistema sociosanitario lombardo e intendiamo modificare l’approccio passando dalla cura del malato al prendersi cura della persona. Questo per affrontare meglio la cronicità, che non riguarda solo l’anziano, ma tocca anche molti bambini”. Il Presidente, nel corso delle due ore di visista, ha voluto provare di persona la nuova attrezzatura, che consente di valutare in tempo reale la performance motoria del paziente. Si tratta di una piattaforma dinamica integrata con un tapis roulant a doppia cinghia per il cammino, 10 telecamere ottiche per rilevare il movimento e un complesso software per gestire l’intero sistema. Il tutto immerso in uno schermo cilindrico a 180° sul quale vengono proiettati ambienti di realtà virtuale. Al termine della sessione il rapporto sulla prestazione è immediato, grazie a uno strumento di elaborazione off-line che fornisce un’analisi approfondita e interattiva dei dati. “In fase iniziale il laboratorio sarà utilizzato a scopo di ricerca – afferma Anna Carla Turconi, Responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Funzionale al Medea -. La letteratura in questo ambito è infatti esigua, a causa dell’assoluta novità dello strumento. Prevediamo quindi diversi step: in un primo momento la valutazione dell’adattabilità all’ambiente di realtà virtuale in soggetti sani volontari, in seguito in pazienti in età evolutiva e al termine la messa a punto di protocolli riabilitativi”.  
   
   
LOMBARDIA, SALUTE, PRESENTATO PIANO DI ROTAZIONE DEI DIRIGENTI IL DOCUMENTO FARÀ PARTE DEL LIBRO BIANCO  
 
Milano, 16 giugno 2014 - Nella seduta della Giunta di Regione Lombardia il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, come anticipato martedì durante il suo intervento in Consiglio Regionale, ha comunicato all´esecutivo Regionale il piano che prevede una rotazione dei dirigenti delle Aziende Sanitarie Pubbliche nel rispetto dei dispositivi della legge 190 del 2012 e in base ai piani anticorruzione. Rotazione Principio Ispiratore - "Regione Lombardia – ha spiegato il vice presidente e assessore alla Salute – intende promuovere, quale principio ispiratore della politica gestionale delle aziende sanitarie pubbliche, la rotazione dei dirigenti assegnati alle strutture particolarmente esposte a rischio di corruzione e già individuate dalle aziende nell´ambito dei piani di prevenzione della corruzione". Confronto Con Parti Sociali - "Il Piano di rotazione – ha sottolineato l´assessore alla Salute di Regione Lombardia – sarà inserito nel Libro Bianco che verrà presentato entro la fine di giugno e attorno al quale si avvierà il confronto con le parti sociali relativamente al progetto di riforma del sistema socio sanitario lombardo".  
   
   
IMPRESE E SERVIZIO SANITARIO TOSCANO: COME SMOBILIZZARE I CREDITI.  
 
Firenze, 16 giugno 2014 - Interessa le imprese, di qualsiasi dimensione, con sede legale in Italia (ma anche quelle estere con almeno una sede operativa in Italia): imprese che vantino crediti scaduti derivanti da contratti di appalto per forniture e/o servizi nei confronti degli enti del Servizio Sanitario Regionale della Toscana. Le imprese in queste condizioni possono smobilizzare, a condizioni agevolate, i loro crediti scaduti: per farlo - mediante la cessione "pro-soluto" - possono rivolgersi agli intermediari finanziari aderenti a un protocollo d´intesa stipulato lo scorso 10 marzo tra Regione Toscana e Assifact (associazione italiana per il factoring). Alla pagina dedicata sul sito della Regione tutte le informazioni tecniche. Http://www.regione.toscana.it/-/smobilizzo-crediti-verso-il-sistema-sanitario-della-toscana    
   
   
ANCONA: RAPPORTO DELLA RAGIONERIA DELLO STATO SUI BILANCI DELLA SANITÀ.  
 
“Le Marche si confermano la Regione italiana, insieme all’Umbria, con il migliore bilancio della sanità. La certificazione che arriva dalla Ragioneria Generale dello Stato ci conforta sul percorso di efficientamento e qualificazione della spesa sanitaria avviato dal Governo regionale. Tale risultato di bilancio, frutto anche del miglioramento dell’efficienza dei servizi, ha determinato per le Marche una premialità di ulteriori 35 milioni di euro che ci consentirà di effettuare importanti investimenti per il miglioramento tecnologico, già avviato, tra l’altro, con la dotazione della Pet all’ospedale di Ascoli Piceno. Il Rapporto pubblicato dalla Ragioneria dello Stato conforta e sostiene nella determinazione a voler proseguire nel percorso di riforma, affinché la sanità marchigiana possa continuare ad essere tra le più virtuose ed efficienti d’Italia”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta i dati sulla spesa sanitaria delle Regioni pubblicati dalla Ragioneria generale dello Stato che pone le Marche, con un avanzo di bilancio di oltre 24 milioni di euro, tra le Regioni più in “salute”.  
   
   
POLICLINICO DI MODENA, L´ASSESSORE REGIONE: "SI PROFILANO COMPORTAMENTI TOTALMENTE INAMMISSIBILI CON I VALORI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E LE NORME DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI DIRETTORI GENERALI: SE CONFERMATI ADOTTEREMO OGNI INIZIATIVA DI RISARCIMENTO CIVILE E AMMINISTRATIVO"  
 
Bologna, 16 giugno 2014 - “La Regione utilizza tutti gli strumenti di controllo previsti per verificare l’attività dei direttori generali delle Aziende sanitarie. E’ sempre stato fatto così anche per l’ex direttore generale del Policlinico di Modena, come ho riferito lunedì scorso in Commissione ai consiglieri regionali. Ma se già allora era gravissimo il quadro di illeciti emersi, che con gli strumenti di verifica in nostro possesso non potevamo accertare, ora le ultime notizie di stampa mettono in evidenza comportamenti completamente inammissibili con l’etica e i valori del Servizio sanitario dell’Emilia-romagna, e con le norme che regolano il rapporto di lavoro dei direttori generali”. L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, interviene sulla vicenda del Policlinico di Modena, dopo le ultime notizie di stampa sui nuovi sviluppi dell’inchiesta della magistratura modenese. “Il precedente direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Modena fu nominato sulla base di requisiti ineccepibili – prosegue l’assessore – e la sua attività sottoposta a tutti i controlli e verifiche previsti. Ma la situazione che si sta profilando in questi giorni è inammissibile per un dirigente del sistema sanitario regionale, al quale è richiesto un impegno professionale esclusivo al servizio dei cittadini e dell’Azienda, impegno dunque incompatibile con qualunque altra attività. I comportamenti che stanno emergendo, indipendentemente dalla loro eventuale rilevanza penale per il cui accertamento confidiamo nel lavoro della magistratura, non sono compatibili con il ruolo di un direttore generale del nostro Servizio sanitario”. “Se questi comportamenti verranno confermati una volta che acquisiremo gli atti giudiziari – conclude Lusenti – , la Regione si riserva di valutare ogni tipo di iniziativa di tipo civilistico e amministrativo per venire totalmente risarcita, e attiverà tutte le sue prerogative in qualità di datore di lavoro dell’ex-dirigente coinvolto”.  
   
   
CUP DI FIRENZE, POSITIVO INCONTRO IN ASSESSORATO  
 
Firenze 16 giugno 2014 - Si è svolto mercoledì 11 giugno nella sede dell´assessorato al diritto alla salute della Regione un incontro richiesto dai Sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, per affrontare le possibili ricadute sui livelli occupazionali dell´aggiudicazione del servizio di centralino del Centro unico di prenotazione della Azienda Usl10 di Firenze, il Cup, dove i cittadini prenotano al telefono visite ed esami, per cui è in corso la gara di appalto. Erano presenti, oltre ai rappresentanti sindacali, i dirigenti dell´assessorato e i vertici dell´azienda sanitaria di Firenze. A fronte delle incertezze derivanti dall´espletamento della nuova gara, che avevano nelle settimane passate innescato preoccupazioni e proteste fra il personale e nelle organizzazioni sindacali, i vertici dell´Azienda sanitaria di Firenze hanno illustrato l´iter e gli atti di gara ove è contemplato il riassorbimento del personale dipendente dall´attuale appaltatore che, acquisendo gran professionalità nel campo specifico della gestione delle richieste di prestazioni sanitarie e della programmazione dei servizi da erogare, era impegnato dal 2002 in quella che di fatto costituisce la porta di accesso alla salute pubblica a livello di area metropolitana, con uno standard qualitativo di tutto rispetto. Una professionalità che i vertici dell´Azienda sanitaria di Firenze e lo stesso assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana non hanno mai mancato di elogiare. I dirigenti dell´assessorato hanno ribadito che la Regione considera il mantenimento dell´occupazione un obiettivo strategico. Il capitolato di gara indica che i livelli occupazionali, corrispondenti a quelli attuali, vengano parametrati al volume di prestazioni erogate sulla base dei flussi di domanda che già oggi sono la gestione di 2.300 agende della Asl fiorentina, 200 di Careggi e 400 del Meyer, per un totale di oltre 800.000 prestazioni annue, destinate a crescere in un´ottica pienamente metropolitana. E´ quindi previsto il mantenimento dell´occupazione di tutti gli attuali addetti ed altal fine le parti concordano di monitorare il procedimento e la normativa applicabile.  
   
   
APPALTO ORTOPEDIA DI ALBENGA, PIENA DIFESA DEL PROGETTO DI RECUPERO DELLE FUGHE E FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA  
 
Genova, 16 Giugno 2014 - "Prima di tutto voglio capire esattamente quali sono le contestazioni perché quanto letto sui giornali immagino sia frutto di indiscrezioni. In tutti i modi voglio difendere con grande decisione la scelta fatta di realizzare una sperimentazione gestionale pubblico-privata per ridurre la mobilità passiva in ortopedia, perché per molto tempo ci siamo sentiti dire che non era tollerabile che decine e decine di pazienti liguri andassero in Piemonte o in Lombardia per interventi che si potevano fare in Liguria. Operazioni che la struttura pubblica non riusciva a fare perché oberata dalla traumatologia e perché comunque nell´ortopedia programmata operano molti professionisti che reclutavano i pazienti in Liguria per poi portarli in Piemonte e Lombardia. Per questo abbiamo deciso di invertire la tendenza". Lo ha detto l´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo intervenendo quest´oggi sull´inchiesta giudiziaria della Procura di Savona per l´attribuzione ad un soggetto privato, il Gruppo sanitario ligure, di 18 posti letto nell´ospedale di Albenga. "Al di là dell´inchiesta giudiziaria – ha continuato Montaldo – penso che la sperimentazione gestionale attuata ad Albenga sia giusta dal punto di vista strategico e sono convinto che ci si debba abituare alla presenza di una quota di privato accanto al pubblico, in grado di dare beneficio a centinaia di persone che non sono più andate fuori a curarsi". L´assessore Montaldo ribadisce la sua "fiducia nella Asl 2 Savonese e nella serietà degli approfondimenti da parte della Magistratura".  
   
   
TOSCANA, UN FARMACO PUÒ SALVARE UNA VITA: INIZIATIVA LODEVOLE, DI GRANDE PROFILO ETICO  
 
Firenze, 16 giugno 2014 - "Un´iniziativa lodevole, organizzata con grande professionalità, rigore, precisione. Un´iniziativa che ha anche un aspetto etico molto importante, perché, oltre ad aiutare tante persone, consente il recupero di farmaci anche molto costosi, permettendo così di non sprecare questa preziosissima risorsa". L´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha partecipato, nella sede del Centro Missionario Medicinali (via degli Agli angolo piazza Antinori), alla presentazione del progetto "Un farmaco può salvare una vita", illustrato dal presidente del Centro, Massimo Ghiribelli. Al progetto, che ha il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Firenze, con il contributo dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze, partecipano: Banco Farmaceutico, Associazione Titolari di Farmacia, Ordine dei Farmacisti della provincia di Firenze, Azienda sanitaria 10 di Firenze, Afam, Alliance Healthcare, Istituto Chimico Farmaceutico Militare, Caritas e associazioni di volontariato del territorio. Il Centro Missionario medicinali da oltre 30 anni raccoglie e invia gratuitamente farmaci, presidi medicochirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari che operano negli ospedali e dispensari dei Paesi del Sud del mondo e dell´Est Europa. Il Centro riceve in dono i farmaci e i sanitari da farmacie, medici, ambulatori, ospedali, case farmaceutiche, e negli ultimi anni anche dal Banco Farmaceutico. I pacchi sono preparati da personale sanitario, in base alle specifiche richieste dei beneficiari. Protetti e sigillati con apposito materiale e corredati di specifica documentazione, anche diplomatica, i pacchi sono spediti attraverso il servizio postale, corrieri e container. Cospicui quantitativi di farmaci partono direttamente, attraverso missionari, medici e volontari in partenza per le missioni. Il Centro sostiene attivamente anche strutture Caritas e case famiglia sul nostro territorio. In oltre 30 anni di attività, sono state spedite migliaia di tonnellate tra farmaci, sanitari e attrezzature mediche in oltre 250 strutture in tutto il mondo, raggiungendo milioni di persone e salvando migliaia di vite. Un farmaco può salvare una vita Il 31 luglio 2013 il Centro ha inaugurato il progetto "Un farmaco può salvare una vita". Obiettivo, ridurre lo spreco di medicinali tra la popolazione e trasformare i farmaci da potenziali rifiuti in strumenti salvavita. Sul territorio del comune di Firenze sono stati installati 30 box per la raccolta dei farmaci, nelle sedi di Misericordie, Pubbliche Assistenze, ospedali, ambulatori Asl. Per il 2014, il progetto vuole estendersi, grazie a un´informazione capillare che verrà svolta nelle farmacie, che daranno ai cittadini gli opuscoli informativi, con la mappa della città per localizzare i box. E l´iniziativa dovrebbe estendersi anche agli altri comuni della provincia di Firenze, attraverso le associazioni di volontariato e le strutture sanitarie del territorio. "Riteniamo che lo spreco di alcuni possa diventare un aiuto prezioso per coloro che hanno più bisogno - dice Massimo Ghiribelli - Anche i medici potranno dare un importante contributo attraverso i campioni gratuiti". Secondo l´Associazione per la difesa e l´orientamento dei consumatori, ogni anno una famiglia spreca 80 euro in farmaci che rimangono inutilizzati; 8,5 confezioni di medicinali per famiglia rimangono ancora integre.  
   
   
SANITÀ: CONVENZIONE REGIONE UMBRIA – VIGILI DEL FUOCO PER COMBATTERE VESPE CALABRONI ED API  
 
Perugia, 16 giugno 2014 - Arriva una convenzione tra Regione e Vigili del Fuoco per far fronte alle sempre maggiori infestazioni dei cosiddetti "imenotteri aculeati" e cioè vespe, calabroni ed api, che nel corso degli anni hanno fatto registrare un costante incremento nella nostra regione. La Convenzione è stata approvata dalla Giunte regionale su proposta della Presidente Catiuscia Marini e sarà sottoscritta nei prossimi giorni con il Prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, delegato a questo scopo dal Ministero dell´Interno. La necessità di un intervento immediato in questo versante è stato riscontrato sia dai Servizi di Sanità pubblica della Regione che dalle numerose segnalazioni di cittadini pervenute ai vari distaccamenti dei Vigili del Fuoco dell´Umbria. Il fenomeno, secondo l´analisi effettuata dalla Regione è da attribuire, da una parte, allo sviluppo crescente di una edilizia di tipo orizzontale (case per le vacanze, villette a schiera o singole, agriturismi, ecc.) e, dall´altro, a condizioni metereologiche che indubbiamente favoriscono lo sviluppo di colonie di grandi dimensioni. Oltretutto le punture provocate da vespe, calabroni ed api rappresentano un problema di sanità pubblica in particolar modo per le persone allergiche alle sostanze tossiche trasmesse da questi insetti. In esse, infatti, possono comparire sintomi di intensità e gravità che in alcuni casi comportano pericolo di vita e possono essere causa di morte. Le manifestazioni cliniche vanno dalla reazione locale intensa, con gonfiore di oltre 10 centimetri di diametro intorno alla sede della puntura, che può durare anche oltre le 48 ore, fino ad orticaria che può estendersi a tutto il corpo, con intenso prurito, talora accompagnata anche da gonfiore alle palpebre o alle labbra o alle estremità. In rari casi, le persone punte soffrono di dolori addominali, diarrea e vomito. Per gli allergici possono insorgere gravi sintomi respiratori, quali l´edema della glottide o l´asma bronchiale. In altri, infine, si può avere caduta della pressione arteriosa, con profonda stanchezza, vertigini, annebbiamento della vista, fino ad arrivare al collasso e alla perdita di coscienza. Inoltre, dal punto di vista epidemiologico, nelle regioni con clima caldo-temperato, la percentuale di soggetti che sono stati punti da un Imenottero almeno una volta nella vita è superiore al 90% e che la frequenza delle reazioni allergiche a tipo reazione locale estesa nella popolazione generale varia tra il 2 e il 26% mentre le reazioni sistemiche negli adulti in Europa fanno registrare una prevalenza compresa tra lo 0.3 e il 7,5% e spesso si manifestano con sintomi gravi, soprattutto nelle persone anziane. Con questa Convenzione Regione e Ministero iniziano ad attuare il Protocollo d´intesa sottoscritto nell´aprile dello scorso anno tra la Presidente Marini ed il Sottosegretario Giampiero Bocci. In questa collaborazione infatti era stata prevista la possibilità di intervento dei Vigili del Fuoco di eseguire interventi immediati anche con professionalità e mezzi specializzati, nelle situazioni in cui, da una parte, sussistendo un pericolo immediato per le persone, è assolutamente indispensabile ripristinare, nel minor tempo possibile, le condizioni di sicurezza, e dall´altra, è necessario fare ricorso a mezzi speciali e strutture non disponibili ordinariamente. Ed appunto si fa riferimento alle situazioni in cui è impossibile isolare i locali all´interno dei quali insistono sciami di insetti o allontanare, sia pur temporaneamente, le persone vulnerabili; quando ci sono situazioni di crisi per gruppi sociali o dimensioni straordinarie degli sciami e/o dei favi; oppure quando esiste il rischio o difficoltà di accesso ai siti o situazioni in cui siano necessari strumenti e mezzi in dotazione ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Perugia e di Terni. Con questa Convenzione dunque i Vigili del Fuoco, che in numerose occasioni avevano segnalato all´Amministrazione regionale il numero crescente di richieste provenienti dai cittadini, chiamati ad assicurare idonee risorse professionali - per numero e formazione – nonché dotare i propri operatori di mezzi tecnici, dispositivi di protezione e prodotti chimici adeguati da utilizzare per l´effettuazione degli interventi di disinfestazione, potranno utilizzare il contributo economico della Regione dell´Umbria per mettere in campo idonee risorse professionali e tare i propri operatori di mezzi tecnici, dispositivi di protezione e prodotti chimici adeguati da utilizzare per l´effettuazione degli interventi di disinfestazione.  
   
   
LAZIO, SPORT: PRESTO UNA NUOVA LEGGE, ARRIVA DOPO DIECI ANNI  
 
Roma, 16 giugno 2014 - La Regione è al lavoro per una nuova legge sullo sport con cui sostituire quella attualmente in vigore, che risale al 2002. L’obiettivo è dare a questo settore regole certe trasparenti. Una nuova legge fondata sulla partecipazione. Per elaborare il nuovo testo la Regione potrà contare anche sul sostegno e la collaborazione delle associazioni e dei diversi soggetti che lavorano ogni giorno in queste realtà. Una norma più semplice e snella. Sarà pronta entro 7-8 mesi e sarà semplice snella, costituita da pochi articoli. Il nuovo testo non sarà utile solo al mondo dello sport ma inciderà positivamente anche sul sociale e sulla formazione. Un grande appuntamento contro l’emarginazione. Si chiamerà ‘Campionaidi’ e sarà un grande evento sportivo che la Regione presenterà a settembre. In una prima fase parteciperanno solo 5 o 6 discipline. Anche in questo modo la Regione favorire l’inclusione e l’aggregazione sociale. “Sono contento di poter dire che, dopo un anno di legislatura, quello che si presenta a voi adesso non è un presidente, né un assessore, né un consigliere, ma una squadra unita e solidale- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha aggiunto: insieme vogliamo provare a cambiare in meglio questa Regione”.