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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Aprile 2009
LA GIUNTA LIGURE ESPRIME PARERE NEGATIVO AL POTENZIAMENTO DEL RIGASSIFICATORE DI PANIGALLIA (SP)  
 
Genova, 6 Aprile 2009 - Parere negativo è stato espresso il 3 aprile dalla Giunta regionale ligure al raddoppio del rigassificatore di Panigallia a Portovenere in provincia della Spezia. Martedì 7 aprile nel corso della riunione della commissione nazionale di Valutazione di Impatto ambientale la Regione Liguria ribadirà la sua posizione negativa, non tanto da un punto di vista tecnico, quanto politico e strategico. “Daremo parere negativo – ha spiegato il presidente della regione Liguria, Claudio Burlando – sia perché tale intervento non rientra nella pianificazione urbanistica degli Enti locali, Comune di Portovenere, di Spezia, della Regione Liguria, oltre che dell’Autorità portuale spezzina, sia perché non inserito in un più ampio quadro nazionale. Pertanto chiederemo al Governo che si discuta della vicenda in conferenza stato regioni per fare un accordo nazionale”. L’assessore regionale all’Ambiente Massimo Zunino ribadisce che “serve un piano nazionale di programmazione dei rigassificatori che comprenda anche le varie ricadute. La nostra regione infatti svolge un compito nazionale con il rigassificatore di Panigaglia e per quanto riguarda il futuro si sa che in Italia si realizzeranno 4 impianti di rigassificazione, due al sud e due al nord, serve dunque sapere dove verranno collocati visto che è in stato avanzato di progettazione il rigassificatore di Livorno”. Attualmente il rigassificatore di Panigaglia produce 3,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno che con il potenziamento diventerebbero 8 a cui si andrebbe ad aggiungere l’ampliamento dei depositi a terra. .  
   
   
BULGARIA, ENEL REALIZZA DUE NUOVI PARCHI EOLICI  
 
Sofia, 6 aprile 2009 - Come già annunciato dal direttore Enel per la Bulgaria, John Clark, il gruppo italiano è interessato a produrre energia da fonti rinnovabili in Bulgaria. Tra i progetti della società, afferma l´Ice, vi è la realizzazione di due parchi per energia eolica sulla costa del Mar Nero, nella zona di Shabla e Kamen Bryag. La costruzione, già iniziata, dei due parchi eolici, che avranno una capacità complessiva di 39 megawatt, dovrebbe terminare entro l´estate di quest´anno. I progetti saranno realizzati dalla controllata Global Wind Power, acquistata alla fine del 2008. L´enel è interessata alla realizzazione di un parco eolico anche nei comuni di Gurkovo e Sevlievo, nella parte centrale della Bulgaria. .  
   
   
CENTRALE CARBONE SALINE, TRIPODI: QUESTA GIUNTA MANTIENE GLI IMPEGNI  
 
Reggio Calabria, 6 aprile 2009 “Per Saline, contro il carbone, questa Giunta mantiene gli impegni”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi dopo la sigla del protocollo d’intesa tra il presidente della giunta calabrese Agazio Loiero e la società Apinova per la realizzazione di un Polo Tecnologico dell’Energia “pulita” a Saline Joniche. Per l’assessore Tripodi si tratta “di un fatto importante. Di un impegno mantenuto dopo anni di promesse cadute nel vuoto, di tradimenti dei governi passati. Ora, possiamo sicuramente parlare di una svolta storica, che si realizza grazie alla ferma volontà del presidente Loiero”. “Questa scelta – ha proseguito Tripodi - è la logica conseguenza della battaglia che abbiamo sostenuto, insieme alle associazioni ambientaliste e ai Comuni della zona, contro la centrale che si voleva costruire a tutti i costi nell’area dell’ex Liquichimica di Saline. Un’area simbolo del fallimento delle politiche degli anni ’70 con cui si sarebbero dovute realizzare opere decisive per lo sviluppo industriale, come appunto l’ex Liquichimica e le officine per le grandi riparazioni ferroviarie Ogr, che facevano parte del famoso pacchetto ‘Colombo’ che ha prodotto solo disastri e fallimenti”. “Pertanto – sottolinea l’assessore Michelangelo Tripodi – questo protocollo costituisce un fatto di grandissimo valore perché si comincia, finalmente, a dare una risposta positiva a una delle zone più arretrate e più penalizzate della nostra regione. Tra l’altro ciò è in linea e in sintonia con le nuove strategie nazionali e internazionali che pongono al centro il bisogno della tutela ambiente del territorio, anche attraverso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di attività produttive fondate sull’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile”. “Con questi progetti - secondo Tripodi - previsti nell’intesa sottoscritta dal presidente Loiero e da Apinova, la Regione accrescerà la propria specificità nella produzione delle energie rinnovabili, divenendo un polo, non solo innovativo per la realizzazione di impianti, ma anche in grado di portare finalmente occupazione vera”. .  
   
   
UNO STUDIO PROVA CHE NEI GIACIMENTI DI GAS NATURALE L´ANIDRIDE CARBONICA SI DISSOLVE NELL´ACQUA  
 
 Bruxelles, 6 aprile 2009 - Uno studio internazionale svolto da alcuni ricercatori in Gran Bretagna ha dimostrato che nei giacimenti di gas naturale, che hanno immagazzinato anidride carbonica (Co2) e altri gas serra nel corso dei millenni, la maggior parte dell´anidride carbonica è stata immagazzinata mediante la dissoluzione nell´acqua, piuttosto che attraverso la precipitazione dei minerali. I risultati, pubblicati nella rivista Nature, hanno importanti ripercussioni sullo studio degli effetti a lungo termine dello stoccaggio del carbonio nel sottosuolo. Mentre crescono continuamente le concentrazioni di gas serra nell´atmosfera, l´impegno politico e pubblico a livello mondiale per la riduzione dell´impiego dei combustibili fossili non è stato in grado di tenere il passo con questo problema. Una soluzione temporanea per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che gode di ampio appoggio, prevede di catturare il gas emesso dalle centrali elettriche a carbone per poi stoccarlo nel sottosuolo. Tuttavia, non si dispone ancora di conoscenze sufficienti per valutare la sicurezza a lungo termine di una simile soluzione. Gi studi tecnici sull´anidride carbonica nello stoccaggio geologico permettono di comprendere parzialmente quanto potrebbe accadere nel corso di decenni. Intanto, i modelli computerizzati ideati per simulare quali sarebbero gli sviluppi nel caso in cui l´anidride carbonica venisse iniettata nel sottosuolo hanno prodotto risultati diversi. In quest´ultima ricerca, in virtù dell´analogia con i futuri progetti di stoccaggio del carbonio, gli scienziati hanno utilizzato i giacimenti di gas naturale in Cina, Ungheria e Stati Uniti per studiare il modo in cui l´anidride carbonica è stata immagazzinata nel sottosuolo per migliaia di anni. "Abbiamo rivoluzionato il modo di utilizzare i modelli computerizzati e abbiamo osservato i campi di gas che hanno intrappolata l´anidride carbonica per un periodo di tempo estremamente lungo" ha affermato il dottor Stuart Gilfillan dell´università di Manchester (Regno Unito), autore principale dello studio. Per scoprire se l´anidride carbonica è stata immagazzinata attraverso il processo di dissoluzione in acqua o attraverso la precipitazione di minerali carbonati, i ricercatori hanno utilizzato gas nobili e isotopi di carbonio. Tra le due opzioni, è più probabile che l´anidride carbonica sia stata immagazzinata attraverso la precipitazione minerale poiché in questo modo il carbonio viene essenzialmente "messo sotto chiave" per un periodo di tempo estremamente lungo. "Grazie all´utilizzo congiunto di queste due tecniche, siamo stati in grado di identificare esattamente il luogo in cui l´anidride carbonica è stata immagazzinata per la prima volta" ha spiegato il dottor Gilfillan. "Sappiamo già che petrolio e gas sono stati immagazzinati in tutta sicurezza rispettivamente nei giacimenti di petrolio e gas per milioni di anni. Il nostro studio dimostra chiaramente che l´anidride carbonica è stato immagazzinata, in modo naturale e sicuro, nelle acque sotterranee di questi giacimenti". I ricercatori hanno scoperto che la quantità di anidride carbonica coinvolta nella precipitazione dei minerali è trascurabile se raffrontata alla percentuale (90%) del gas effettivamente rimosso attraverso la dissoluzione in acqua. Considerato il pericolo rappresentato da una perdita di anidride carbonica attraverso l´acqua "gassata" (ci si immagini un geyser gorgogliante che immette nuovamente il gas nell´atmosfera), i ricercatori sottolineano la necessità, per i ricercatori che si occupano dello studio dello stoccaggio del carbonio, di studiare in modo approfondito la potenziale mobilità dell´anidride carbonica nell´acqua. Lo studio per tracciare il gas ha visto, inoltre, l´impiego di una nuova metodologia di ricerca. Secondo il professor Chris Ballentine dell´università di Manchester, i partner canadesi e britannici hanno contribuito con la loro esperienza a diversi aspetti del progetto dedicato a tracciare il gas. "Unendo le nostre competenze siamo riusciti a sviluppare un nuovo modo di osservare i giacimenti di anidride carbonica. Questo nuovo approccio sarà essenziale per monitorare e individuare dove va a finire l´anidride carbonica delle centrali elettriche alimentate a carbone una volta iniettata nel sottosuolo. Rispondere a questo quesito è estremamente importante sotto il profilo della verifica della sicurezza". Nel commento allo studio, il dottor Werner Aeschbach-hertig dell´università di Heidelberg (Germania) afferma: "Nonostante la dissoluzione nelle falde acquifere comporti la possibilità di un eventuale trasporto di anidride carbonica nonché una sua possibile infiltrazione nell´atmosfera [�] ,così come si ritiene possa accadere nei giacimenti di gas naturali, questo risultato non esclude la possibilità di creare stoccaggi geologici sicuri. Questo evidenza tuttavia l´esigenza di una valutazione approfondita della struttura idrogeologica dei potenziali siti di stoccaggio. " I nuovi metodi sviluppati dai ricercatori rappresentano uno strumento importante per la ricerca futura nell´ambito dei meccanismi di sequestro geochimici. I risultati raggiunti costituiscono un progresso significativo nel processo di comprensione degli effetti a lungo termine della cattura e dello stoccaggio dei gas serra nelle faglie geologiche. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Università di Manchester: http://www. Manchester. Ac. Uk Natural Environment Research Council: http://www. Nerc. Ac. Uk .  
   
   
ENERGIA FVG: RICCARDI, "INCONTRERÒ KB 1909 PER ELETTRODOTTO"  
 
Gorizia, 6 aprile 2009 - Già nel corso della prossima settimana l´assessore regionale all´Energia Riccardo Riccardi intende incontrare i vertici della società "Kb 1909", la holding della comunità slovena in Italia capo cordata del progetto per la realizzazione di un elettrodotto da 200 megawatt da Vertoiba (Slovenia) a Redipuglia passando per numerosi comuni della Destra Isonzo. E´ questo il risultato della riunione, convocata dal sindaco Ettore Romoli e svoltasi al municipio di Gorizia, alla quale sono intervenuti lo stesso assessore Riccardi ed i sindaci dei Comuni interessati al passaggio del cavodotto interrato. "Ho ascoltato oggi le preoccupazioni dei primi cittadini, in particolare del sindaco di Sagrado, per il passaggio sui loro territori dell´elettrodotto proveniente dalla Slovenia, proposto da una cordata societaria di cui comunque fanno parte anche Iris e Sdag", ha dichiarato al termine l´assessore Riccardi. "Di fronte all´attuale ipotesi di tracciato ed alle perplessità di alcune realtà del territorio, ho ritenuto sia mio compito istituzionale incontrare i responsabili di Kb 1909 per capire se esiste una loro disponibilità, in primo luogo, a trasferire l´opera lungo il tracciato del raccordo autostradale Villesse-gorizia. In seconda battuta, per ricercare assieme delle soluzioni alternative al tracciato già proposto (che è stato già positivamente valutato dal punto di vista pianificatorio, seppur non all´unanimità, dalla Conferenza dei servizi), in particolare per venire incontro alle esigenze dell´Amministrazione di Sagrado". "La Regione - ha concluso Riccardi - è sicuramente a fianco dei Comuni, ma deve peraltro essere chiaro che l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia non può normativamente pensare di tenere ferma a lungo la procedura di autorizzazione dell´elettrodotto". .  
   
   
CONVEGNO DELL’ARTI SULL’EFFICIENZA ENERGETICA NELL’EDILIZIA E SULLE SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA PUGLIA  
 
Bari, 6 aprile 2009 - Si terrà il 7 aprile (h 9. 30-12. 30) a Bari, presso la Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti" (Via Pietro Oreste), il convegno “Efficienza energetica nell’edilizia. Soluzioni innovative per la Puglia”, organizzato dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con Enea, Itc-cnr e Ance Puglia. All’evento, introdotto e coordinato da Gianfranco Viesti (presidente dell’Arti), prendono parte Sandro Frisullo (vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia), Salvatore Matarrese, (presidente di Ance Puglia), Vincenzo Lattanzi (Enea), Nicola Maiellaro (Itc - Cnr), Luisella Guerrieri, (Arti), Mario Motta (Politecnico di Milano), Pippo Ranci (ex presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), Luca Limongelli (direttore per l´Area Programmazione e Finanza della Regione Puglia). Le conclusioni della giornata sono affidate ad Angela Barbanente, assessore all’Assetto del Territorio e all’Urbanistica della Regione Puglia. L’incontro ha come finalità quella di presentare e discutere gli studi di fattibilità realizzati dall’Agenzia in materia di efficienza energetica applicata all’edilizia ed è particolarmente destinato ad un pubblico di imprese edili e del settore energetico, di ingegneri, architetti e tecnici, di ricercatori e studenti universitari, di amministratori pubblici ed energy manager. (f. T. ) Maggiorni informazioni su www. Arti. Puglia. It .  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA NELL’EDILIZIA E SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA PUGLIA  
 
Bari, 6 aprile 2009 - Si terrà il 7 aprile (h 9. 30-12. 30) presso la Biblioteca Nazionale (Via Pietro Oreste), il convegno “Efficienza energetica nell’edilizia. Soluzioni innovative per la Puglia”, organizzato dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con Enea, Itc-cnr e Ance Puglia. All’evento, introdotto e coordinato da Gianfranco Viesti (Presidente dell’Arti), prendono parte Sandro Frisullo (Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia), Salvatore Matarrese, (Presidente di Ance Puglia), Vincenzo Lattanzi (Enea), Nicola Maiellaro (Itc - Cnr), Luisella Guerrieri, (Arti), Mario Motta (Politecnico di Milano), Pippo Ranci (ex Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), Luca Limongelli (Direttore per l´Area Programmazione e Finanza della Regione Puglia). Le conclusioni della giornata sono affidate ad Angela Barbanente, Assessore all’Assetto del Territorio e all’Urbanistica della Regione Puglia. L’incontro ha come finalità quella di presentare e discutere gli studi di fattibilità realizzati dall’Agenzia in materia di efficienza energetica applicata all’edilizia ed è particolarmente destinato ad un pubblico di imprese edili e del settore energetico, di ingegneri, architetti e tecnici, di ricercatori e studenti universitari, di amministratori pubblici ed energy manager. .  
   
   
PRIMI INCONTRI PER CODICE EDILIZIA FVG  
 
Trieste, 6 aprile 2009 - Per acquisire i pareri e le osservazioni dei soggetti che operano nel settore sulla bozza del nuovo Codice regionale dell´edilizia, l´assessore regionale alla Pianificazione, Federica Seganti, incontrerà i rappresentanti del Comparto agricolo, di Anci e Upi, Arce e Ance, Collegi e Fondazioni. Tutti hanno già ricevuto il documento che la Giunta regionale si propone di varare alla fine di giugno, dopo il placet dell´Aula consigliare, e l´assessore si confronterà con le categorie sul testo del Codice nella mattinata di lunedì 6 aprile a Udine, nella sala Kugy della sede della Regione Friuli Venezia Giulia .  
   
   
A ROVERETO, CICLO DI CONFERENZE SU “VIVERE, ABITARE, PROGETTARE CON STILE “, PER CITTADINI PROFESSIONISTI, A PARTIRE DALL´8 APRILE 2009: DECLINARE L´IDEA DI ABITARE, PARLANDO DI RISPARMIO ENERGETICO, PIANIFICAZIONE, PARTECIPAZIONE.  
 
 Rovereto, 6 aprile 2009 Organizzato dalla Rete Trentina di Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile, Appa–laboratorio della Vallagarina, si svolgerà un ciclo di tre conferenze sulle tematiche riguardanti ll territorio, la cittadinanza, il risparmio energetico che si propone di declinare l´idea di abitare, parlando di risparmio energetico, pianificazione, partecipazione. Gli incontri di Vivere, Abitare, Progettare Con Stile, sono rivolti ai cittadini, agli amministratori pubblici e ai professionisti del settore delle costruzioni civili e della pianificazione urbanistica. Si affronteranno, con il contributo di esperti, le tematiche del risparmio energetico nella costruzione e nella ristrutturazione delle abitazioni residenziali, e nella pianificazione urbanistica, in un´ottica di partecipazione e cittadinanza. Le tematiche delle tre serate sono correlate da un importante filo conduttore: l’attenzione rivolta alle risorse (energia, materia, territorio, cittadinanza) e la ricerca di soluzioni sempre più efficienti che consentano di costruire e progettare riducendo al massimo gli sprechi e i consumi. La prima serata (Paesaggio e urbanistica: fare partecipazione, fare cittadinanza) si svolgerà mercoledì 8 aprile presso la Sala della Circoscrizione di Rovereto Nord. Tratterà il tema del territorio, inteso come paesaggio, ambiente, teatro di pianificazione partecipata. L´urbanistica, la pianificazione del territorio, delle sue componenti costruite, delle sue funzioni, delle relazioni fra centri insediativi o produttivi, reti infrastrutturali e reti naturali è tornata ad essere percepita come elemento di cittadinanza. L’importante bisogno di una comunicazione tra cittadini e professionisti, che ruotano intorno all´urbanistica e alla pianificazione, sembra essersi accentuata in questo periodo storico. La seconda serata (Casa ed energia: possibilità per trasformare le nostre abitazioni in risorse) si svolgerà mercoledì 15 aprile presso Sala Museo Civico di Rovereto, Borgo Santa Caterina, Rovereto. L´incontro è in particolare rivolto ai cittadini. Si proporrà un´informazione-riflessione sul risparmio energetico nelle case, presentando tecniche e pratiche progettuali e costruttive per ridurre consumi, sprechi energetici e di conseguenza i costi di gestione. Sarà tracciato il quadro globale del problema energia, saranno presentati i contributi e gli incentivi provinciali e statali, il “conto energia”, le opportunità offerte dalla bioedilizia e dalla geotermia, i sistemi di certificazione ecologica ed energetica delle abitazioni Casaclima e Leed, portando esempi di alcune realizzazioni. La terza ed ultima serata prevista per mercoledì 22 aprile, sarà organizzata presso la Sala del Museo Civico di Rovereto, a Borgo Santa Caterina di Rovereto. Il tema principale che verrà affrontato, Sistemi di certificazione Leed e Casaclima sarà indirizzato, in particolare, a tecnici del settore, amministratori, ordini professionali, università. Si affronterà il tema della “certificazione energetica e ambientale” degli edifici e della bioedilizia. Si presenteranno la potenzialità del “Distretto Tecnologico Energia & Ambiente” e il Gbci, sezione italiana del Green Building Council americano, curatore del nuovo sistema di certificazione Leed, con sede a Rovereto, e l’esperienza di “Casaclima” in Alto Adige. Il ciclo Vivere, Abitare, Progettare Con Stile coinvolge rappresentanti di associazioni ambientaliste, professionisti della pianificazione territoriale, dirigenti, amministratori locali e gli assessorati provinciali dei lavori pubblici, ambiente, trasporti e dell’industria, artigianato e commercio. Coinvolge inoltre le realtà del Gbci, Green Building Council Italia, presente a Rovereto, e l´Agenzia Casaclima dell´Alto Adige. Il Gbci è l´associazione non profit promossa dalla Società Consortile Distretto Tecnologico Trentino, nata con l’obiettivo di favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile e di fornire parametri di riferimento chiari agli operatori del settore. Lo strumento operativo è il sistema di certificazione indipendente Leed – Leadership in Energy and Environmental Design – i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. Casaclima, Klimahaus, è un metodo di calcolo, valutazione e certificazione del risparmio energetico degli edifici, entrato in vigore a partire dal 2005, aiuta i professionisti a valutare gli edifici, nuovi e in ristrutturazione, stabilendo a quale classe energetica dovranno appartenere. La certificazione Casaclima (certificato energetico e la targhetta Casaclima) ha l’obiettivo di garantire comfort abitativo e qualità della vita senza danneggiare l’ambiente e le risorse, coniugando comportamento ecologico e calcolo economico: una casa ad alta qualità abitativa non deve, infatti, essere eccessivamente costosa; al contrario, esistono molte possibilità di risparmio che consentono al tempo stesso di tutelare l’ambiente. .  
   
   
CONVEGNO “TRASFORMAZIONI URBANE E SVILUPPO ECONOMICO” VENDOLA A ECOPOLIS DI ROMA: "NON PIÙ COSTRUIRE, MA RIGENERARE L´ESISTENTE"  
 
Comunicato --> Roma, 6 aprile 2009 - “La Puglia, a differenza di altri territori, ha saputo conservare la propria identità e mantenere un profilo multipolare, ben percepibile e forte; ha subito, tuttavia, uno sviluppo non sostenibile. Oggi è necessario riconvertire l’edilizia e il mercato immobiliare; non più costruire ma rigenerare il già esistente. L’edilizia deve essere lo strumento per la riqualificazione urbana: alle Regioni spetta il compito di dare un piano strategico e di definire i parametri di riqualificazione ed efficienza in termini di qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente. Vorrei fare un Patto con il ‘partito del mattone’: il pubblico deve dare delle chance al privato ma quest’ultimo deve arricchirsi facendo il bene della comunità. ” Lo ha detto il presidente Vendola intervenendo al convegno “Trasformazioni urbane e sviluppo economico” di Ecopolis, durante il quale si è fatto il punto sulle tematiche economiche legate alla sostenibilità; le opportunità e le sfide che si presentano alle imprese in una fase di transizione verso un’economia più sostenibile, per analizzare come proprio la green economy possa diventare un motore di ripresa per il sistema industriale. Il Presidente Vendola ha poi ribadito la centralità della periferia nell’attuale e futuro modello di sviluppo urbano, sottolineando come un processo di riqualificazione possa contribuire all’annullamento delle fratture urbane. “È necessario dar vita ad una nuova nozione di periferia. La Puglia metterà al centro dei processi di riqualifica propria la periferia, attraverso i Pirp”. I Programmi Integrati Riqualificazione Periferie già operativi e concepiti con l’obiettivo di promuovere una riqualificazione partecipata ed eco-sostenibile di quartieri in condizioni di degrado fisico e disagio sociale. “Le periferie devono diventare dei grandi laboratori creativi, motori di rigenerazione urbana, centri di recupero del ‘bello’. ” – conclude Nichi Vendola – “Con l’abbattimento di Punta Perotti abbiamo cercato di creare la convenienza dell’abbattimento, vale a dire, di far comprendere quanto sia conveniente ripensare alla ricchezza e alla bellezza delle risorse naturali. È dovere dell’economia e della politica regionale preoccuparsi, per esempio, dell’erosione delle coste e dell’esaurimento dei due polmoni idrici della Puglia dovuto alla cementificazione aggressiva. “ L’intervento del Presidente Nichi Vendola arriva a chiusura di una partecipazione attiva e di grande successo della Regione Puglia ad Ecopolis, la manifestazione che l’ha confermata capofila tra le Amministrazioni Pubbliche in ambito di innovazione ambientale. .  
   
   
ROMA: CONDONO EDILIZIO, NUOVO CONTRATTO CON GEMMA PER ACCELERARE LE PRATICHE  
 
Roma, 6 aprile 2009 – Grazie ad una delibera di Giunta, il Campidoglio rinegozia il contratto con Gemma, la società che gestisce le pratiche di condono edilizio: la nuova disciplina prevede per Gemma l´aumento del compenso (+20%) e l´assunzione di cento lavoratori. In questo modo, ha detto l´assessore Corsini (Urbanistica) presentando alla stampa il nuovo contratto, il Comune conta di sveltire le pratiche di condono, arrivando a chiudere tutti i casi pendenti (circa 250 mila) entro il 2013. Con il potenziamento di Gemma si conta di quadruplicare il volume di pratiche evase ogni anno, portandole da 15 mila a 60mila. Nel complesso, si prevede di incassare fra i 300 e i 750 milioni di euro. Il Comune corrisponderà a Gemma 23,2 milioni di euro l´anno, contro i 18,7 dell´anno scorso, per un totale di 98 milioni in 4 anni. Di pari passo con il potenziamento andrà una più rigorosa messa a punto delle procedure: verifiche puntuali e istruttorie complete per ogni pratica, validazioni, controllo dei singoli accessi nelle procedure informatiche. Più trasparenza anche nell´assunzione del personale, "per evitare ogni possibile condizionamento". Gli introiti derivanti dal condono edilizio saranno investiti nel recupero delle periferie. .  
   
   
POSIZIONE FINCO SUL PIANO CASA  
 
Roma, 6 aprile 2009 - In attesa della versione definitiva dei provvedimenti in materia, sia sottoforma di Decreto Legge che di Disegno di Legge, Finco giudica positiva l’iniziativa del Governo sul Piano Casa. Finco è la Federazione di Confindustria che rappresenta le Associazioni delle Industrie e dei Sistemi per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali, per 4. 500 imprese ed oltre 500. 000 dipendenti. Giudica coerente con l’esperienza di Sostituzione Urbana il previsto divieto di cumulo, se confermato, tra gli interventi di demolizione e ricostruzione del patrimonio Edilizio e quelli di ampliamento dell’esistente, con controllo da parte dei Comuni, attraverso appositi elenchi, affinché non vengano superate le percentuali di “premio” volumetrico attraverso interventi successivi. Ritiene importante la responsabilizzazione dei professionisti. Come la procedura ridotta di silenzio - assenso da parte delle Sopraintendenze nonché la prescrizione che queste ultime si esprimano in sede di Conferenza dei Servizi in via definitiva circa tutti gli aspetti di propria competenza. Positivo l’eventuale abbattimento del 50% dei contributi di costruzione in caso di prima abitazione. Andrebbe precisata la possibilità di “Abbattere e Ricostruire” (e/o “Ricostruire per Abbattere”) in loco o in siti diversi (approntando ad esempio un apposito Registro per le “cubature” dismesse o rottamate da riutilizzare in altri siti regionali autorizzati). Con “Abbattere per Ricostruire” non verrà consumato territorio (sarebbe opportuno, come detto, poter ricostruire solo in loco oppure in posto diverso ma con inibizione a riedificare nella zona abbattuta), ma si dovrà puntare sulla riqualificazione delle costruzioni esistenti. Risulta qualificante puntare soprattutto sulla possibilità di aumento del 35% della volumetria esistente attraverso l’utilizzo di materiali efficienti energeticamente (non genericamente “bio”), esigenza che risulta recepita nell’ultima bozza Governo Regioni. Sarebbe anzi opportuno innalzare il premio al 40% - 50% in situazioni dove c’è scarsa attrattività del mercato. Importantissimo è poi l’aspetto riguardante la “sburocratizzazione” dei procedimenti con ciò che ne consegue, anche in termini di diritti del cittadino e di trasparenza dell’azione amministrativa e dei rapporti amministrato - amministratore. Regole snelle ed assoluto rigore per chi trasgredisce. Del resto, parte della responsabilità delle brutture del patrimonio edilizio è da ricercare proprio nella defatigante prassi autorizzativa che caratterizza l’attuale situazione. Il personale degli uffici comunali va impegnato in rigorosi controlli sul territorio. Finco ritiene che un maggior coinvolgimento del vasto mondo industriale rappresentato dalla Federazione potrebbe essere opportuno (ad esempio per chiarire che i fabbricati con residenziali debbano rientrare nella manovra). Finco auspica infine un’applicazione quanto più possibile rapida ed uniforme a livello nazionale del decreto con un indirizzo incisivo, a livello centrale, poiché se così non fosse avremmo, paradossalmente un effetto negativo dell’assetto federalista del Paese, che viceversa dovrebbe garantire la massima vicinanza alle esigenze dei cittadini amministrati. .  
   
   
"VIVERE, ABITARE, PROGETTARE CON STILE" IN ARRIVO A ROVERETO UN CICLO DI CONFERENZE DELLA RETE TRENTINA EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELL´APPA  
 
Trento, 6 aprile 2009 - Un ciclo di conferenze “Vivere, Abitare, Progettare Con Stile “, per cittadini, professionisti, amministratori, a Rovereto, a partire dall´8 aprile 2009. Organizzato dalla Rete Trentina di Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile, Appa–laboratorio della Vallagarina, si propone di declinare l´idea di abitare, parlando di risparmio energetico, pianificazione, partecipazione. Ciclo di conferenze “Vivere, Abitare, Progettare Con Stile “, per cittadini professionisti, a Rovereto, a partire dall´8 aprile 2009: declinare l´idea di abitare, parlando di risparmio energetico, pianificazione, partecipazione. La Rete Trentina di Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile dell´Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente, organizza a Rovereto nel mese di aprile, un ciclo di tre conferenze sulle tematiche riguardanti ll territorio, la cittadinanza, il risparmio energetico. Gli incontri di Vivere, Abitare, Progettare Con Stile, sono rivolti ai cittadini, agli amministratori pubblici e ai professionisti del settore delle costruzioni civili e della pianificazione urbanistica. Si affronteranno, con il contributo di esperti, le tematiche del risparmio energetico nella costruzione e nella ristrutturazione delle abitazioni residenziali, e nella pianificazione urbanistica, in un´ottica di partecipazione e cittadinanza. Le tematiche delle tre serate sono correlate da un importante filo conduttore: l’attenzione rivolta alle risorse (energia, materia, territorio, cittadinanza) e la ricerca di soluzioni sempre più efficienti che consentano di costruire e progettare riducendo al massimo gli sprechi e i consumi. La prima serata (Paesaggio e urbanistica: fare partecipazione, fare cittadinanza) si svolgerà mercoledì 8 aprile presso la Sala della Circoscrizione di Rovereto Nord. Tratterà il tema del territorio, inteso come paesaggio, ambiente, teatro di pianificazione partecipata. L´urbanistica, la pianificazione del territorio, delle sue componenti costruite, delle sue funzioni, delle relazioni fra centri insediativi o produttivi, reti infrastrutturali e reti naturali è tornata ad essere percepita come elemento di cittadinanza. L’importante bisogno di una comunicazione tra cittadini e professionisti, che ruotano intorno all´urbanistica e alla pianificazione, sembra essersi accentuata in questo periodo storico. La seconda serata (Casa ed energia: possibilità per trasformare le nostre abitazioni in risorse) si svolgerà mercoledì 15 aprile presso Sala Museo Civico di Rovereto, Borgo Santa Caterina, Rovereto. L´incontro è in particolare rivolto ai cittadini. Si proporrà un´informazione-riflessione sul risparmio energetico nelle case, presentando tecniche e pratiche progettuali e costruttive per ridurre consumi, sprechi energetici e di conseguenza i costi di gestione. Sarà tracciato il quadro globale del problema energia, saranno presentati i contributi e gli incentivi provinciali e statali, il “conto energia”, le opportunità offerte dalla bioedilizia e dalla geotermia, i sistemi di certificazione ecologica ed energetica delle abitazioni Casaclima e Leed, portando esempi di alcune realizzazioni. La terza ed ultima serata prevista per mercoledì 22 aprile, sarà organizzata presso la Sala del Museo Civico di Rovereto, a Borgo Santa Caterina di Rovereto. Il tema principale che verrà affrontato, Sistemi di certificazione Leed e Casaclima sarà indirizzato, in particolare, a tecnici del settore, amministratori, ordini professionali, università. Si affronterà il tema della “certificazione energetica e ambientale” degli edifici e della bioedilizia. Si presenteranno la potenzialità del “Distretto Tecnologico Energia & Ambiente” e il Gbci, sezione italiana del Green Building Council americano, curatore del nuovo sistema di certificazione Leed, con sede a Rovereto, e l’esperienza di “Casaclima” in Alto Adige. Il ciclo Vivere, Abitare, Progettare Con Stile coinvolge rappresentanti di associazioni ambientaliste, professionisti della pianificazione territoriale, dirigenti, amministratori locali e gli assessorati provinciali dei lavori pubblici, ambiente, trasporti e dell’industria, artigianato e commercio. Coinvolge inoltre le realtà del Gbci, Green Building Council Italia, presente a Rovereto, e l´Agenzia Casaclima dell´Alto Adige. Il Gbci è l´associazione non profit promossa dalla Società Consortile Distretto Tecnologico Trentino, nata con l’obiettivo di favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile e di fornire parametri di riferimento chiari agli operatori del settore. Lo strumento operativo è il sistema di certificazione indipendente Leed – Leadership in Energy and Environmental Design – i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. Casaclima, Klimahaus, è un metodo di calcolo, valutazione e certificazione del risparmio energetico degli edifici, entrato in vigore a partire dal 2005, aiuta i professionisti a valutare gli edifici, nuovi e in ristrutturazione, stabilendo a quale classe energetica dovranno appartenere. La certificazione Casaclima (certificato energetico e la targhetta Casaclima) ha l’obiettivo di garantire comfort abitativo e qualità della vita senza danneggiare l’ambiente e le risorse, coniugando comportamento ecologico e calcolo economico: una casa ad alta qualità abitativa non deve, infatti, essere eccessivamente costosa; al contrario, esistono molte possibilità di risparmio che consentono al tempo stesso di tutelare l’ambiente. .  
   
   
ALLOGGI A ROVERETO, APPROVATA LA VARIANTE AL PRG  
 
Trento, 6 aprile 2009 - La Giunta provinciale - approvando la delibera dell´assessore all´urbanistica e agli enti locali - ha dato il via libera, il 3 aprile, alla variante al Piano regolatore generale del Comune di Rovereto per l´adeguamento alle previsioni introdotte dalla legge 16 del novembre 2005 riguardo alla disciplina degli alloggi destinati a residenza. Con deliberazione del 16 luglio 2008 il Comune di Rovereto ha adottato in via preliminare una variante al Piano regolatore generale in vigore con l’obiettivo di programmare le proprie politiche abitative e soddisfare il fabbisogno di edilizia abitativa sociale e agevolata. Variante poi approvata definitivamente nello scorso mese di febbraio. In relazione agli obblighi derivanti delle politiche abitative della Provincia autonoma di Trento, visto l’elevato parametro complessivo di occupazione del territorio, nonché le problematiche sociali delle categorie a livello economico più basso, il Comune di Rovereto ha utilizzato lo strumento della “densificazione edilizia” su aree già edificate o classificate edificabili. Questo strumento consente una prima considerevole risposta alla domanda di edilizia sociale, è coerente con una pianificazione che punta alla riduzione del consumo di suolo agricolo e che permette processi di integrazione fra le varie classi sociali della popolazione. Queste nuove modalità di crescita della città consentono inoltre meno oneri generali: di urbanizzazione, di gestione delle infrastrutture, di inquinamento e di tipo sociale. Il metodo assunto dall’Amministrazione comunale coglie infatti le opportunità introdotte dalla legge provinciale numero 16 del in materia di edilizia abitativa sociale e di perequazione urbanistica e si caratterizza per l’applicazione di un metodo di espansione urbanistica senza ulteriore consumo di suolo. L’applicazione dei meccanismi perequativi e compensativi, prevede tra l’altro la stipula di una convenzione, tra Comune ed imprese, che regoli l’utilizzo di crediti edilizi a fronte della messa a disposizione, da parte del privato, di alloggi in affitto a canone concordato per una durata minima di 15 anni. Questa è una fase iniziale che in seguito potrà affrontare altre modalità di utilizzo del “beneficio pubblico” (crediti edilizi) come la cessione di aree e/o alloggi al comune e la vendita di alloggi a prezzo convenzionato. I contenuti della variante oggi approvata fanno specifico riferimento al “Piano casa” secondo cui, nel rispetto delle direttive provinciali relativamente all’obbligo per il Comune di Rovereto di reperire aree o alloggi per l’edilizia sociale, l’Amministrazione ha individuato il fabbisogno di alloggi nelle seguenti quantità: 280 alloggi per l’edilizia a canone sociale; 340 alloggi per l’edilizia a canone moderato; 500 alloggi per l’edilizia agevolata. Il Comune è vincolato al reperimento delle prime due tipologie di edilizia residenziale, mentre la terza tipologia costituisce una quantità indicativa. Secondo l’intesa raggiunta tra Comune di Rovereto e Provincia autonoma di Trento, questo fabbisogno sarà suddiviso nell’arco temporale di due quinquenni. La quota di edilizia residenziale sociale nei prossimi cinque anni è dunque fissata in: 140 alloggi per l’edilizia a canone sociale; 170 alloggi per l’edilizia a canone moderato. Nell’operazione complessiva possono entrare in gioco diversi soggetti interessati: Comune, Itea e privati ai sensi delle recenti disposizioni provinciali, secondo cui anche le imprese convenzionate sono titolate a gestire alloggi a canone moderato per un periodo non inferiore a 15 anni. Sotto il profilo strettamente operativo, le modifiche agli elaborati di Piano, al di là dell’introduzione dei metodi perequativi che costituiscono una novità importante, sono assolutamente contenute e riguardano: l’individuazione del piano attuativo di via Maioliche; la densificazione delle potenzialità edificatorie del piano attuativo di via Abetone con un incremento di 4. 000 metri quadrati di superficie utile lorda interamente destinata alla realizzazione di alloggi a canone moderato; la trasformazione del Peep di via Parteli - area Merloni Nord in piano attuativo; la trasformazione del Peep di via Romani - Noriglio in un piano di lottizzazione. .  
   
   
BOLZANO, WIDMANN VISITA LA MEMC A SINIGO: FONDAMENTALE PER POSTI DI LAVORO E ALTA TECNOLOGIA  
 
Bolzano, 6 aprile 2009 - Come si sviluppa la Memc di Sinigo, con 500 dipendenti una delle maggiori realtà imprenditoriali presenti in Alto Adige: questo il tema principale che l’assessore provinciale Thomas Widmann ha voluto approfondire nella visita compiuta all’azienda produttrice di silicio, che ha definito “una colonna portante dell’alta tecnologia in Alto Adige. ” Da sinistra, il responsabile di Memc Italia Pedrotti, l’assessore Widmann, il direttore della Memc di Sinigo Pasolli e il direttore di Dipartimento Jellici Con il direttore di Dipartimento Gianfranco Jellici e guidato da Mauro Pedrotti, Presidente di Memc Italia nonché da Claudio Pasolli, nuovo Direttore della sede di Sinigo, l’assessore Widmann ha compiuto una visita all’azienda alle porte di Merano. Memc, in prima fila nel mondo nella produzione di silicio, ha un volume di affari di oltre due miliardi di dollari e da anni è presente in Alto Adige. “La sede di Sinigo è importante per l’Alto Adige – ha sottolineato Widmann – perché da un lato occupa circa 500 dipendenti e dall’altro contribuisce con circa 50 milioni € di imposte all’anno al rafforzamento del bilancio provinciale. E inoltre Memc rappresenta con la sua alta tecnologia un biglietto da visita importante della realtà economica locale. ” Nel corso dell’incontro Widmann ha voluto conoscere in particolare le eventuali ripercussioni sull’attività della Memc della crisi internazionale. I manager della multinazionale hanno informato l’assessore provinciale che la recessione ha effetti soprattutto sul silicio monocristallino impiegato nelle apparecchiature elettroniche. In questo settore è stato necessario ricorrere all’orario di lavoro ridotto o al collocamento in ferie di parte dei dipendenti. “Fortunatamente il calo nelle commesse di silicio monocristallino viene però compensato dal boom nelle richieste di silicio policristallino”, riferisce Widmann. Questo elemento trova applicazione prevalentemente negli impianti solari e attualmente registra una notevole richiesta. Grazie a questo boom la multinazionale Memc punta anche in futuro sulla sede di Merano, con prospettive di ampliamento. “A tale proposito abbiamo discusso nuovamente della questione di uno scalo ferroviario a Sinigo, che permetterebbe di scaricare le materie prime direttamente in loco anziché, come avviene finora, trasportarle via Tir attraverso Merano”, spiega Widmann. La Giunta provinciale sta attualmente valutando la fattibilità di questa opzione. .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L´INDOTTO A. MERLONI - SPACCA E LORENZETTI HANNO SOLLECITATO IL MINISTRO SCAJOLA.  
 
Ancona, 6 Aprile 2009 - I Presidenti di Marche e Umbria Gian Mario Spacca e Maria Rita Lorenzetti hanno inviato una lettera al Ministro allo Sviluppo Economico Claudio Scajola sollecitandolo a chiudere l´Accordo di programma che le due Regioni hanno proposto al Governo da molto mesi per i territori, i lavoratori e l´indotto di piccole imprese colpite dalla crisi dell´A. Merloni. ´Ogni ulteriore ritardo - scrivono Spacca e Lorenzetti a Scajola - sarebbe inaccettabile, perche` penalizzante per i lavoratori e le piccole imprese di territori gia` duramente colpiti della crisi. ´ Nella lettera al Ministro i due Presidenti scrivono ´con riferimento alle difficolta` del territorio e dell´indotto dell´Antonio Merloni Spa in amministrazione controllata, di cui abbiamo discusso in occasione dell´incontro dello scorso 22 ottobre presso il Suo Dicastero. Nell´occasione Le abbiamo illustrato la proposta di Accordo di programma gia` presentata per la difesa dell´occupazione e della competitivita` del tessuto di piccole imprese operanti nelle aree territoriali coinvolte dalla crisi dell´A. Merloni. La proposta di Accordo di programma, gia` inviata da settembre 2008, prevede progetti e iniziative lungo tre principali linee di intervento: -difesa del lavoro e dell´occupazione dell´indotto diretto e indiretto dell´A. Merloni; -attrazione e sostegno di nuovi investimenti produttivi; -rilancio e diversificazione dell´economia locale. ´ ´Tali interventi ´ proseguono i Presidenti Spacca e Lorenzetti - sono ancora piu` urgenti perche` l´aggravamento e la profondita` della crisi internazionale e nazionale ha prodotto ulteriori e pesanti effetti negativi su territori gia` duramente colpiti della crisi dell´A. Merloni. In questo contesto, anche a distanza di sei mesi dall´ammissione alla procedura prevista dalla legge Marzano e nell´imminenza della conclusione del lavoro dei Commissari Straordinari, e` indispensabile una rapida conclusione delle attivita` del tavolo tecnico per definire l´Accordo di programma ed attivarne i progetti operativi, sul modello di quanto gia` sperimentato con l´intesa istituzionale con le Regioni Marche ed Umbria in occasione della ricostruzione post-sisma. Siamo convinti, conoscendo la responsabilita`, l´impegno e l´operosita` delle nostre comunita`, che vi siano ampi margini per attivare velocemente questa piattaforma di iniziative, su cui far convergere gli sforzi di Governo e Regioni, per non far mancare il necessario sostegno al rilancio delle funzioni vitali dei sistemi territoriali interessati. ´ . .  
   
   
PMI: SEMINARIO A PERUGIA SU NUOVI MODELLI VALUTAZIONE ELABORATI DA GEPAFIN E RAPPORTO CON BANCHE  
 
Perugia, 6 aprile 2009 – Sono stati elaborati da “Gepafin” (la società finanziaria per le piccole e medie imprese creata dalla Regione Umbria), insieme all’Università di Perugia e con il supporto di “Rce Consulting”, i nuovi modelli di valutazione e autovalutazione delle piccole e medie imprese che sono stati presentati venerdì 3 aprile a Perugia, nel corso del seminario organizzato da Confindustria Umbria e “Gepafin”. Temi centrali dell’incontro (sede di Confindustria Perugia, ore 15), “Dalla valutazione del rischio allo sviluppo sostenibile. Nuovi modelli di credito e nuove modalità di rapporto banca-impresa”, sono il rapporto con il sistema creditizio e la valutazione delle piccole e medie imprese. Dopo l’introduzione di Umbro Bernardini, presidente di Confindustria Umbria, verrà illustrata un’analisi dei modelli, sperimentati in aziende umbre e nazionali, che prendono in considerazione gli aspetti patrimoniali e finanziari delle imprese e le variabili di tipo strategico ed organizzativo. “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori - è quello di valutare non solo lo stato di salute dell’azienda, ma anche il suo sviluppo sostenibile, in un’ottica di miglioramento dei rapporti tra banca e impresa”. Sergio Cimino ed Enrico Galoppini, della società di consulenza “Rce Consulting”, illustreranno l’analisi tridimensionale delle piccole e medie imprese, mentre l’autovalutazione per migliorare il rapporto tra istituti di credito e imprese sarà affrontata da Franco Moriconi, dell’Università di Perugia, e da Alfredo Massinelli di “Gepafin”. Seguirà una tavola rotonda, introdotta dal presidente Confindustria Perugia Antonio Campanile e coordinata dal direttore “Gepafin” Marco Tili, cui parteciperanno imprenditori umbri e rappresentanti di alcuni tra i principali istituti di credito presenti sul territorio. Concluderà i lavori il presidente di “Gepafin” Giacomo Porrazzini. .  
   
   
UN UFFICIO MOBILE PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI SERVIZI "IN CAMPER" PER RAGGIUNGERE FIERE E APPUNTAMENTI COLLETTIVI  
 
Trento, 6 aprile 2009 - E´ in arrivo un ufficio mobile che consenta di offrire un efficente servizio di tutela dei consumatori su tutto il territorio provinciale. Finanziato grazie al "Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall´autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare ad iniziative a vantaggio dei consumatori", istituito dal Ministero per lo sviluppo economico, è oggetto di una delibera approvata il 3 aprile dalla Giunta provinciale. La Giunta ha approvato un programma di intervento denominato "La tutela dei consumatori arriva in paese", ai fini dell´ammissione a finanziamento statale. Il programma si basa su precedenti esperienze positive già avviate dalla Provincia in collaborazione con altri partner, ed è centrato sulla realizzazione di un ufficio mobile che consenta di offrire un efficiente e valido servizio di consulenza ed assistenza a tutti i consumatori della provincia di Trento, compresi quelli residenti nelle zone più periferiche del territorio. Per raggiungere la popolazione ivi residente non è pensabile attrezzare in tempi brevi un numero adeguato di sportelli periferici. L´obiettivo dell´intervento è pertanto quello di introdurre un servizio in loco, nella forma di un ufficio "itinerante" (si sta pensando di utilizzare un camper) che potrà essere allestito anche in occasione di particolari eventi collettivi, come fiere, mercati e quant´altro. Un´analoga esperienza è stata sviluppata con successo anche in provincia di Bolzano. . .  
   
   
MILANO, PENATI: “CONTINUA OSTRUZIONISMO PDL E LEGA PER BLOCCARE IL PTCP, PER POTER COSTRUIRE NEL PARCO SUD NUOVE CASE E UN TERMOVALORIZZATORE”  
 
Milano, 6 aprile 2009 - “Oltre 1900 emendamenti presentati dai consiglieri del Pdl e la richiesta di voto segreto per ogni singola votazione, hanno reso impossibile l’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale entro il fine di questo mandato. Oggi ho chiesto di ritirare gli emendamenti e di fronte al loro diniego ho ritirato il provvedimento”. Interviene così Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, commentando l’ostruzionismo del centrodestra in Consiglio Provinciale sul Ptcp. “Il centrodestra – continua Penati - non vuole che si approvi un documento che prevede uno sviluppo ordinato del territorio. Vogliono lasciare mano libera al Comune di Milano anche per quanto riguarda il Parco Agricolo Sud Milano, perché lì si vuole intervenire edificando nuove residenze per rispondere all’insensata proposta dell’assessore comunale Carlo Masseroli di riportare 700 mila abitanti a Milano”. “In questo modo inoltre Pdl e Lega – aggiunge Penati – si assumono la responsabilità in Consiglio provinciale di spalleggiare la scelta di un nuovo termovalorizzatore nelle aree del Parco Sud, come vorrebbero Amsa e Comune di Milano”. “L’impegno che mi assumo oggi con i milanesi – conclude il presidente -, è quello di riportare nella prossima legislatura in Consiglio provinciale il Piano territoriale di coordinamento provinciale, nell’attuale stesura”. .  
   
   
COMMERCIO, LA GIUNTA REGIONALE TOSCANA APPROVA IL REGOLAMENTO GARANTIRE AL CITTADINO UN’AMPIA SCELTA DI SOLUZIONI DISTRIBUTIVE  
 
 Firenze, 6 aprile 2009 - La Giunta regionale ha approvato in via definitiva il Regolamento di attuazione del “Codice del Commercio. Testo Unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti”. Si conclude così il processo di innovazione dell’intero comparto e il Codice del Commercio, istituito con la legge regionale 28/2005, diventa applicabile anche nella parte relativa al commercio in sede fissa. Finora, infatti, del Codice erano applicabili solo le parti relative alla vendita su aree pubbliche, alla somministrazione di alimenti e bevande ed alla vendita della stampa quotidiana e periodica. La parte più corposa del regolamento è dedicata alla disciplina delle grandi strutture di vendita. «La novità princip ale riguarda la tipologia delle “strutture di vendita in forma aggregata” - ha dichiarato Paolo Cocchi, assessore regionale al commercio - con cui si è voluto contrastare il fenomeno, assai diffuso negli ultimi anni, della realizzazione di esercizi di medie dimensioni a distanza ravvicinata tra loro, tale da produrre un impatto urbanistico, commerciale e sulla viabilità simile a quello delle grandi strutture. D´ora in poi - ha continuato l´assessore - le medie e le grandi strutture di vendita poste ad una distanza inferiore a 120 metri saranno considerate un’unica struttura commerciale, che dovrà essere autorizzata secondo le procedure, la programmazione, gli standard ed i limiti dimensionali previsti per le grandi strutture di vendita. » A tale proposito, il Regolamento conferma quanto previsto nella precedente disciplina, fissando il limite dimensionale massimo delle grandi strutture di vendita a 15. 000 mq, siano esse realizzate come unico esercizio che in forma di centro commerciale. Solo fino al 31 dicembre 2009 una norma transitoria estende tali dimensioni a 20. 000 mq per alcuni casi ben definiti: nel caso si tratti di ampliamento delle strutture già autorizzate e classificate come poli di attrazione di interesse interregionale e quando la superficie da realizzare, almeno per il 50%, deriva dal trasferimento di sede di altre grandi strutture già autorizzate e insediate nello stesso bacino omogeneo di utenza. Sono, invece, previste procedure semplificate in caso di riqualificazione (ampliamenti per accorpamento di esercizi più piccoli e trasferimenti) di esercizi già esistenti, anche attraverso una riserva di superficie per gli ampliamenti entro il 30% delle dimensioni originarie. «Il Regolamento contiene, inoltre, la previsione di specifici requisiti qualitativi e di prestazione obbligatori per le grandi strutture, in relazione alle loro dimensioni» - ha con tinuato Paolo Cocchi. «In sostanza più le strutture sono grandi, maggiori sono i requisiti qualitativi, costruttivi, edilizi e le garanzie ambientali e gli standard urbanistici richiesti. » L´assessore ha anche spiegato come «I parametri, gli standard tecnici e i criteri generali per la programmazione delle grandi strutture sono contenuti nel Regolamento, che tiene conto, in primo luogo, dell’esigenza di garantire al cittadino un’ampia scelta di soluzioni distributive, puntando a mantenere, nel tempo, un equilibrato rapporto tra le tre tipologie di strutture di vendita (vicinato, medie e grandi strutture), prevedendo una forma di programmazione orientata alla garanzia del mantenimento delle condizioni di concorrenza ed alla necessità di evitare situazioni di abuso di posizione dominante tra forme di distribuzione. » La programmazione vera e propria è rinviata ad apposita deliberazione della Giunta regionale, successiva all’entrata in vigore del Regolamento. Altre novità, sono costituite dall’introduzione della disciplina degli esercizi specializzati nella vendita delle merci ingombranti e a consegna differita e degli esercizi che vendono nello stesso locale all’ingrosso ed al dettaglio alcune specifiche merci. Il Regolamento contiene una serie di disposizioni di carattere generale: dalle norme che regolano le modalità di svolgimento della concertazione locale al rinvio ai Comuni delle norme in materia di medie strutture di vendita. Le nuove norme disciplinano, infine, anche le procedure per il rilascio delle autorizzazioni alle grandi strutture di vendita. .