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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Giugno 2011
L´EUROPA PREMIA 3 COMUNI ALTOATESINI: PER LAIMER "MODELLI NELLA GESTIONE ENERGETICA"  
 
 Bolzano, 6 giugno 2011 -Al Premio europeo per le energie rinnovabili, consegnato a Praga, l´Alto Adige raggiunge livelli di eccellenza: oro per Brunico, argento per Bolzano, bronzo per Dobbiaco. Un risultato sottolineato con orgoglio dall´assessore provinciale all´energia e ambiente Michl Laimer: "Grazie all´impegno congiunto di Provincia, Comuni e cittadini il nostro modello di gestione dell´energia diventa un biglietto da visita per tutto l´Alto Adige." "Già il fatto di essere selezionati tra i Comuni partecipanti al concorso europeo era di per sé un grande successo per l´Alto Adige", commenta l´assessore Laimer, responsabile della politica energetica per la Giunta provinciale. Legambiente, che ha scelto la rappresentanza italiana da inviare a Praga, ha infatti puntato su Dobbiaco per i Comuni sotto i 5mila abitanti virtuosi nelle energie rinnovabili, su Brunico tra quelli di media grandezza e su Bolzano tra le città con oltre 100mila abitanti. "Siamo ovviamente soddisfatti del fatto che tutti sono saliti sul podio, Brunico addirittura vincendo la sfida tra i Comuni europei sotto i 20mila abitanti", sottolinea Laimer congratulandosi con gli amministratori pusteresi per gli sforzi a favore della produzione energetica sostenibile. I riconoscimenti dell´Europa sono anche una conferma della bontà della strada intrapresa dalla Provincia nel settore attraverso regole precise e incentivi mirati. "Il nostro know-how nel campo delle energie rinnovabili e della produzione punta alla sostenibilità e al risparmio energetico, perni centrali del nuovo pacchetto di misure varate dalla Giunta provinciale a tutela del clima", ricorda Michl Laimer. Avere conquistato posizioni di eccellenza in ambiti fondamentali come l´energia significa garantire uno sviluppo sostenibile per il territorio, osserva Laimer: "Di questo posizionamento non solo beneficiano ambiente e clima, ma è un modello che apre nuove possibilità per l´economia, il lavoro e la sicurezza sociale, contribuendo ad aumentare ulteriormente la qualità della vita", conclude l´assessore.  
   
   
NUCLEARE, CAPPELLACCI: "SARDEGNA RIPETA MOBILITAZIONE DEL 15 E 16 MAGGIO"  
 
Cagliari, 6 Giugno 2011 - "Auspico che venga replicato il risultato straordinario del referendum regionale celebrato il 15 e il 16 maggio e che la consultazione sul nucleare veda la massima partecipazione dei cittadini sardi". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato il via libera della Cassazione al referendum sul nucleare, richiamando il risultato della consultazione avvenuta in Sardegna, che ha visto un´affluenza record e una netta prevalenza (97,13%) dei voti contrari alla realizzazione delle centrali. "Occorre consegnare definitivamente - ha aggiunto il presidente - il nucleare al passato e imboccare con determinazione un´altra via: quella della green economy, delle energie rinnovabili e di un sistema economico-sociale che porti benefici reali, percepibili in termini di miglioramento della qualità della vita, non solo negli indici economici". Su questo la Sardegna, che poche settimane fa ha siglato anche il Patto delle Isole Ue, che sancisce un´alleanza tra le Regioni insulari sui temi energetici, è già al lavoro con un progetto chiamato "Sardegna Co2.zero", finalizzato a rendere la nostra terra una Regione modello, a livello nazionale e internazionale, nel campo delle rinnovabili, dell´economia verde e della riduzioni delle emissioni di anidride carbonica. "Occorre - conclude Cappellacci - una mobilitazione analoga a quella avvenuta per il referendum consultivo regionale, affinché la nostra contrarietà al nucleare sia dichiarata in maniera espressa, per oggi e per il futuro".  
   
   
LE IMPRESE DELLE ENERGIE RINNOVABILI SOSTENGONO LA 5^ EDIZIONE DI GREEN GLOBE BANKING CONFERENCE & AWARD  
 
Milano, 6 giugno 2011- Aper e Assosolare concedono il patrocinio alla 5^ edizione di Green Globe Banking. Le due importanti associazioni che rappresentano oltre 550 imprese che operano nel mercato dell’energia rinnovabile trovano in Green Globe Banking il principale promotore della cultura della sostenibilità ambientale nel mondo bancario. Aper, Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili, e Assosolare, Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica, saranno presenti alla edizione 2011 Green Globe Banking Conference & Award attraverso i propri patrocini. Green Globe Banking (la più prestigiosa iniziativa nazionale che promuove l’incontro tra il mondo bancario e quello della sostenibilità ambientale) è stata ritenuta dalla due associazioni, che si occupano di promuovere e rappresentare i produttori di energia rinnovabile, un eccellente canale di promozione e diffusione della cultura e delle buone pratiche ambientali non solo nel mondo bancario e finanziario italiano, ma, attraverso le banche, anche presso milioni di clienti. La Green Globe Banking Conference, che si terrà il 14 giugno a Milano nel Palazzo Bertarelli, sede del Touring Club Italiano, è il tradizionale momento in cui mondo bancario, accademico, industriale, della pubblica amministrazione e delle istituzioni fanno il punto sullo stato dell’arte del Green Banking italiano. Nella stessa occasione verrà assegnato il prestigioso Green Globe Banking Award alla banca più ‘green’ e un premio Honoris Causa per l’organizzazione che sia particolarmente distinta nella tutela ambientale . Www.ggbanking.it/    
   
   
ENERGIE RINNOVABILI, PRESIDENTE MARINI A INAUGURAZIONE CENTRALE ALVIANO: IN UMBRIA SECONDO IMPIANTO FOTOVOLTAICO PIÙ GRANDE D’ITALIA  
 
Alviano, 6 giugno 2011 - "L´impianto fotovoltaico che inauguriamo oggi ad Alviano, il secondo in Italia per dimensioni, rappresenta una delle esperienze pilota realizzate in Umbria per uno sviluppo che coniuga tutela dell´ambiente, innovazione e crescita economica". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo l’ 1 giugno all´inaugurazione della centrale fotovoltaica realizzata dalla Telelettra. L´impianto, nel territorio comunale di Alviano, non lontano dall´oasi naturalistica, è per estensione il secondo d´Italia dopo quello costruito a Brescia. La struttura è con moduli a terra (circa 10mila pannelli), per una superficie complessiva di 1,2 ettari. Svilupperà una potenza installata di circa 2 Mw ed una producibilità energetica stimata di 2,2 chilowattore per anno. Nell´insieme la superficie occupata, incluse le opere tecniche, è di 4,6 ettari. L´investimento è stato di 9,8 milioni di euro per il solo impianto, mentre complessivamente l´investimento è stato di 11 milioni di euro. Sulla base del secondo Conto Energia, è stato sottolineato durante la cerimonia inaugurale, permetterà di recuperare oltre 775mila euro all´anno, ai quali si dovranno aggiungere altri 157mila euro derivanti dalla vendita di energia prodotta, per un totale di un milione di euro all´anno. Ne trarranno beneficio, è stato detto, i cittadini di Alviano e dei centri limitrofi, che potranno contare su un minor inquinamento e sul potenziamento dei servizi che l´amministrazione comunale potrà realizzare grazie agli introiti nelle casse comunali. "Sempre più il tema della produzione e del consumo di energia è centrale per l´Europa e per ogni Paese - ha rilevato la presidente della Regione Umbria - La dipendenza dalle fonti tradizionali è elevata, in particolare in Italia. Come Europa, con l´indispensabile supporto dei Paesi membri e delle comunità locali, ci siamo posti la sfida di portare entro il 2020 a una media del 20 per cento l´energia prodotta da fonti rinnovabili. Un obiettivo ambizioso e strategico nel quale noi in Umbria - ha sottolineato - crediamo e che vogliamo vincere. Così come vogliamo raggiungere l´obiettivo di recuperare il 20 per cento di energia da processi di risparmio ed efficientamento energetico". La Regione Umbria mette a disposizione strumenti e risorse per vincere la sfida dello sviluppo dell´energia da fonti rinnovabili e il risparmio energetico. "Come Regione - ha aggiunto - con il Regolamento condiviso ieri con i diversi soggetti interessati al ´Tavolo sulla green economy´, abbiamo predisposto regole chiare per la realizzazione di impianti per la produzione di energia pulita dalle diverse fonti, fotovoltaico, eolico, l´idroelettrico e biomasse, stabilendo le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti. Un provvedimento che regola in modo organico un settore strategico quale quello delle energie rinnovabili e uno sviluppo regionale ancorato a politiche di tutela dell´ambiente e del paesaggio umbro, così come abbiamo stabilito nel programma di legislatura". "Nel Programma operativo regionale ´Fesr´ 2007-2013 - ha ricordato, inoltre, la presidente Marini - la Regione ha dedicato un intero Asse all´energia, destinando 52 milioni di euro per interventi che favoriscano efficientamento, risparmio energetico e per incentivare anche progetti dei Comuni per pubblica illuminazione". "In una regione come la nostra - ha concluso - la sostenibilità dei processi produttivi, anche in energia, è una questione di grande importanza. Ed è quanto si concretizza ad Alviano, una delle esperienze pilota in Umbria per una cultura dell´ambiente che sia al tempo stesso sostenibile e utile alla crescita economica".  
   
   
PORTO TOLLE; ZAIA, “BENE COMIN, CENTRALE E’ PRIORITA’ STRATEGICA DI REGIONE ED ENEL”  
 
 Venezia, 6 giugno 2011 - “La nostra sfida su Porto Tolle è la medesima dell’Enel e la sfida dell’Enel su Porto Tolle è la nostra”. Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta le dichiarazioni del 3 giugno nelle quali, con chiarezza, il portavoce dell’Azienda Gianluca Comin ribadisce essere scelta prioritaria e strategica dell’Enel la realizzazione della riconversione a carbone pulito della centrale, e annuncia che l’azienda è pronta a battersi perché venga realizzata. “Le parole con cui Comin parla di una grande operazione come quella di Porto Tolle – commenta Zaia - la dicono lunga sulle chiacchiere messe in giro da qualche sciacallo che insinuava retro pensieri da parte dell’Enel. Porto Tolle è priorità strategica della Regione e dell’Enel: ci stanno a cuore migliaia di posti di lavoro e di famiglie, la sicurezza dell’ambiente, lo sviluppo del territorio, il fatto che non si sperperino altri denari dei contribuenti”. “E’ in un momento come questo – conclude Zaia - che si verificano e si consolidano unità d’intenti attorno a progetti”.  
   
   
BUSSETO: SI ACCENDE IL FOTOVOLTAICO  
 
Parma, 6 giungo 2011 – Dei 24 parchi fotovoltaici realizzati dalla Provincia, l’impianto di Busseto (1.163.000 euro il costo). Sarà il primo ad essere allacciato da Enel fra qualche giorno: 1878 moduli, che produrranno complessivamente 432 kW di energia all’anno, evitando così di emettere in ambiente 185mila tonnellate di Co2. Il 3 giugno il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, con l’assessore all’Ambiente Giancarlo Castellani è andato a visionare l’impianto che sorge in un’area recuperata all’interno della zona artigianale di via Stradivari. Sul posto, con il dirigente del Servizio Ambiente provinciale Gabriele Alifraco e uno dei progettisti Giovanni Nucci, sono stati raggiunti dal neo sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza accompagnata dal vicesindaco Luca Concari e dall’assessore comunale all’Ambiente e Lavori pubblici Angelo Burla. Grazie alla realizzazione di questo progetto il Comune di Busseto riceverà un benefit economico per 20 anni di 21mila euro all’anno, un indubbio vantaggio che sarà possibile per tutti i comuni in cui è stato localizzato uno dei 24 impianti a terra del progetto “Fotovoltaico insieme” Promosso dalla Provincia, questo progetto ha comportato investimenti per circa 120 milioni di euro e permetterà di installare nel nostro territorio una potenza totale di circa 36 Mw, che equivale alla potenza di oltre 12.500 utenze, pari a circa 33.000 abitanti, e di “risparmiare” circa 20.500 tonnellate di Co2. “ Siamo forse l’unica Provincia in Italia ad aver concretizzato l’idea di realizzare in ogni comune un parco fotovoltaico – ha detto Bernazzoli – Riteniamo che sia stato un modo costruttivo di svolgere il nostro ruolo e di far crescere il territorio proiettandolo verso il futuro con una iniziativa molto positiva che va a tutelare il nostro ambiente”. “La salvaguardia dell’ambiente è uno dei punti nodali del programma di legislatura che ci porterà a realizzare altri impianti programmati su edifici pubblici. C’è condivisione di vedute con la Provincia con cui intendiamo proseguire la collaborazione” ha detto Gambazza. Una fortunata evoluzione della tecnologia permette oggi un buon investimento e un altrettanto buon reddito – ha osservato Fabrizio Maria Spanu che ha partecipato al sopralluogo insieme a Roberto Dallavalle entrambi di Gesta spa che, in Ati con altre imprese, ha realizzato l’impianto. L´opera permetterà di sopperire a eventuali punte di domanda elettrica, soprattutto da parte degli insediamenti che vi trovano sede, evitando in questo modo l´uso di risorsa nobile (idroelettrica). L’energia prodotta dall’impianto sarà infatti immediatamente disponibile sul posto. Tutte le procedure sono state espletate nel corso del 2010 e i lavori, eseguiti dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto, la Gesta spa (in Ati con altre imprese) sono conclusi a eccezione della posa delle piante e delle siepi che sarà effettuata in autunno. Sia il progetto che la direzione lavori è stata dal Servizio Ambiente della Provincia. La connessione con Enel sarà attivata fra pochi giorni  
   
   
SU ELETTRODOTTO DI LUCCA ORA SOLO TERNA PUÒ DECIDERE  
 
 Firenze, 6 giugno 2011 – “Sul tracciato dell’elettrodotto di Lucca, Terna ha già in mano l’autorizzazione. E’ Terna che decide e la Regione Toscana non ha alcun potere né può fare alcunché, come il comitato ben sa. E’ dunque sbagliato e falso affermare che “la ferita è rimarginabile” solo se l’assessore regionale deciderà di accogliere le richieste del comitato”. L’assessore all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini risponde in questi termini all’appello che le rivolge sulla stampa locale il comitato che si batte contro l’elettrodotto di Lucca e che chiede alla Regione di intervenire per cambiare il tracciato dell’impianto. “Come ribadito più volte al comitato, anche nell’ultimo incontro di alcuni mesi fa con il comune di Lucca, rimaniamo disponibili – prosegue Bramerini – a portare a Terna tutte le indicazioni possibili e plausibili per eventuali interventi di modifica, fermo restando che ad oggi solo Terna ha la facoltà di decidere se accoglierle o meno”.  
   
   
IL 7 GIUGNO A TORINO CONVEGNO IPLA SU: "GESTIONE E CONSERVAZIONE DEL SUOLO IN PIEMONTE"  
 
Torino, 6 giugno 2011 - Il Piemonte è all´avanguardia a livello nazionale ed europeo sul tema dei suoli grazie al suo patrimonio informativo . Il 7 Giugno 2011 A Torino Convegno Sul Suolo E I Suoi Usi Possibili- Rischio Erosione, Fotovoltaico, Tartuficoltura, Bilancio Del Carbonio, Sviluppo Rurale- La scelta fra i diversi "usi possibili" del suolo rappresenta una sfida interdisciplinare per gli amministratori pubblici e per i tecnici che operano nell´ambito dell´agricoltura, dell´ambiente e della pianificazione del territorio. Con questo incontro la Regione Piemonte e Ipla Spa intendono offrire uno spazio di riflessione e confronto sulle conoscenze pedologiche regionali e sulle loro possibili applicazioni a supporto delle politiche settoriali. I Temi Sul Tavolo - 1: il suolo è luogo di scontro fra interessi contrapposti: vi si incontrano le esigenze dell´agricoltura, per lo più produttive, quelle delle destinazioni d´uso non agricole (insediamenti residenziali e produttivi) e quelle relative alle funzioni ambientali che il suolo svolge. 2: la materia è relativamente nuova, un tempo solo i pedologi parlavano di suolo, oggi devono parlarne tutti coloro che operano sul territorio; c´è gran confusione di termini, poca conoscenza diffusa ed anche poca consapevolezza delle ragioni per cui si deve prendere in considerazione funzioni diverse da quelle "statiche", di supporto alle attività umane. 3: la Regione Piemonte vanta un´attività, nel campo della pedologia regionale, sino dagli anni 70; è del 1978 la prima Carta della Capacità d´uso dei suoli, che rappresenta il primo strumento di potenziale pianificazione degli usi del suolo, seppur a scala regionale. Oggi si dispone di un ampio pacchetto di informazioni, tutte facilmente accessibili. Esistono poi atti normativi della giunta regionale (Dgr75-1148 Del 30/11/2010)che riconoscono la Capacità d´uso come strumento prioritario per la definizione del "valore" dei suoli in tutti i processi di pianificazione settoriale. 4: il Piemonte è una delle prime regioni ad avere prime applicazioni di questi strumenti alle attività progettuali (fotovoltaico, Piani di utilizzazione fertilizzanti e fitosanitari in prossimità di pozzi per uso idropotabile). 5: si avverte, a livello di Regione Piemonte, l´urgenza di diffondere la conoscenza delle informazioni sul suolo a scala locale (comuni, comunità montane, progettisti sul territorio): solo in questo modo si può evitare di trasformare la conoscenza del suolo in un vincolo, per farla divenire un´opportunità di sviluppo per i territori locali e in un´occasione per evitare/moderare i conflitti per accaparrarsi le risorse. 6: il Convegno è una occasione per comprendere in quale modo le informazioni sul suolo possono essere utilizzate nella quotidianità delle amministrazioni locali e dei professionisti che operano per loro, in genere con un´ampia gamma di professionalità, non solo agronomi e forestali. Il convegno si svolgerà presso il Centro Congressi della Regione Piemonte - C.so Stati Uniti 23 a Torino per ulteriori informazioni consultare il sito www.Ipla.org/index.php?option=com_seminar&itemid=67    
   
   
FVG: 19 MILIONI PER BANDO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE  
 
 Trieste, 6 giugno 2011 - Il bando regionale a sostegno della realizzazione dei Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (Pisus) è stato approvato l’ 1 giugno dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Federica Seganti. Attraverso il bando verranno erogati poco meno di 19 milioni di euro (di questi, 4,9 milioni sono stati messi a disposizione dal Fesr, 10,5 milioni sono di provenienza statale e 3,45 milioni vengono stanziati dalla Regione) a copertura di interventi di riqualificazione, infrastrutturazione ed animazione urbana, ma anche di iniziative tese a favorire l´insediamento delle Pmi. "Il provvedimento attua quanto previsto nell´Asse Iv del Por Fesr 2007-2013 Obiettivo competitività regionale e occupazione - spiega l´assessore Seganti - e si inserisce a pieno titolo tra le strategie che stiamo mettendo in campo per favorire lo sviluppo territoriale locale". Per ogni Pisus saranno messi a disposizione da un minimo di 3 ad un massimo di 6 milioni di euro e le domande dovranno venir presentate dai Comuni responsabili del procedimento, sia in veste singola che in qualità di capofila delle aree urbane interessate e previste dal bando stesso. Possono partecipare al bando i capoluoghi di provincia (Gorizia Pordenone, Trieste e Udine) ed i centri urbani a valenza territoriale (Cormons, Gradisca, Monfalcone, Aviano, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Muggia, Cervignano, Cividale, Codroipo, Gemona, Latisana, Manzano, Palmanova, Pontebba, San Daniele, San Giorgio Di Nogaro, Tarcento, Tarvisio, Tolmezzo). Entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando e della relativa documentazione sul Bur, verrà predisposta sul sito internet della Regione (www.Regione.fvg.it - sezione "economia ed imprese" - voce "servizi") la modulistica necessaria alla formulazione delle domande che potranno venir presentate sino alle ore 12 del 15 novembre 2011.  
   
   
EDILIZIA FVG: GIUNTA APPROVA NUOVO REGOLAMENTO ANTISISMICO  
 
 Trieste, 6 giugno 2011 - Procedure più snelle, grazie ad una significativa "sburocratizzazione" del testo sino ad oggi adottato per le opere edilizie minori: è questo l´obiettivo del nuovo Regolamento per le costruzioni antisismiche, come sottolinea l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, che il Governo del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via preliminare. "Ora il testo riformulato di questo Regolamento, grazie anche all´impegno del mondo delle imprese e delle professioni (ingegneri, architetti, geometri e periti) sarà portato all´attenzione della Iv Commissione del Consiglio regionale, per il necessario parere di competenza - sottolinea Riccardi - e potrà quindi essere adottato nel più breve tempo possibile, in maniera formale e definitiva, dalla stessa Giunta regionale". Attuativo della legge regionale 16 del 2009, il nuovo Regolamento ("Definizione delle tipologie di opere e di edifici di interesse strategico e di quelli che possono assumere rilevanza per le conseguenze di un eventuale collasso, nonché degli interventi su costruzioni esistenti e degli interventi di variante in corso d´opera che assolvono una funzione di limitata importanza statica") sarà in grado - avendo snellito alcune procedure - di riavviare in Friuli Venezia Giulia tutta una serie di opere di fatto bloccate dalla precedente normativa. Sarà pertanto "immediatamente operativo", osserva l´assessore, il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione. Il testo riformulato, facendo comunque salve tutte quelle disposizioni legate agli edifici considerati "d´interesse strategico" o "rilevanti in caso di collasso", con la conseguente stretta osservanza di rigorosi controlli, doverosi ed ovvi per un´area come quella regionale più volte colpita da eventi sismici anche gravi, fissa invece diverse e meno stringenti norme per le opere che possono essere ritenute di limitata importanza statica, con possibile meno impatto sulla popolazione in caso di scosse telluriche. "Restiamo ovviamente in attesa del parere che la competente Commissione consiliare darà del Regolamento - sottolinea l´assessore Riccardi - ma siamo convinti della bontà di questo nuovo strumento che potrà sbloccare, come segnalato dal sistema regionale delle costruzioni, numerosi cantieri, soprattutto piccoli, in tutto il Friuli Venezia Giulia".  
   
   
GENOVA: STANZIATI 1,3 MILIONI PER RISTRUTTURAZIONE ALLOGGI ERP QUARTIERE SAN PIETRO  
 
Genova, 6 Giugno 2011 - Un milione e trecentomila euro per il recupero di 94 alloggi di edilizia residenziale pubblica e dell’ascensore inclinato tra via Pavese e via Quasimodo nel quartiere di S. Pietro tra Prà e Pegli. Sono stati stanziati l’ 1 giugno dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle politiche abitative, Giovanni Boitano come richiesto a più riprese dalla popolazione. L’intervento verrà effettuato da Arte Genova, l’azienda regionale territoriale per l’edilizia. Le risorse derivano da un accordo di programma quadro siglato nel 2000 tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni e riservate all’edilizia residenziale pubblica su un conto presso la Cassa Depositi e Prestiti. Il finanziamento stanziato dalla Giunta regionale per 1.287.539 euro rappresenta l’80% del costo globale degli interventi a cui si aggiunge il 20% di residuo stanziato dal Comune di Genova per un ammontare di 321.884 euro. “Si tratta di alloggi che erano in una situazione di enorme degrado – spiega l’assessore alle politiche abitative, Giovanni Boitano – e per i quali è previsto un intervento di recupero delle facciate, dei tetti e di eliminazione delle infiltrazioni che avrebbero arrecato danno anche agli alloggi adiacenti di proprietà privata”. “In questo modo – conclude l’assessore Boitano – onoriamo l’impegno che ci siamo assunti con la popolazione, utilizzando una parte dei finanziamenti che erano stati accantonati per realizzare un intervento di edilizia residenziale pubblica a Villa Donghi nella zona di S. Martino, poi ridimensionato”.  
   
   
BORSE DI MILANO E LONDRA, È TEMPO DI FUSIONE  
 
Trento, 6 giugno 2011 - L´assetto del mercato mondiale sta assumendo una connotazione tripolare: all´incrocio tra le piazze di Europa e Stati Uniti si aggiungerà presto anche l´Asia, che potrà con pochi dubbi sedersi ad un posto privilegiato al tavolo di un´ipotetica Yalta dei vincitori. In questo scenario la borsa italiana deve fondersi con Londra per poter approfittare di quell´ecosistema favorevole che permetterà crescita e sfruttamento di un pool molto più ampio, che forse favorirà la quotazione in borsa delle aziende italiane, in una situazione paradossale che vede l´Italia tra i primi esportatori di capitali di rischio, ma manchevole di investimenti. Ne hanno discusso, coordinati da Alessandro Plateroti, vicedirettore de "Il Sole 24 Ore", Marco Onado, docente senior presso il dipartimento di finanza dell´Università Bocconi di Milano, e Luca Peyrano di Borsa Italiana, Head dell´Europa continentale per London Stock Exchange. Milano, Londra e Toronto da una parte. Parigi, Francoforte e New York dall´altra. L´asia che da terzo polo incombe e non potrà che crescere. Questa è la situazione attuale del mercato, che va sempre più nella direzione della concentrazione e della globalizzazione, così come l´economia ha fatto da tempo. È un momento molto delicato, nel quale lo scontro tra le borse transatlantiche è solo l´ultima fase di un processo iniziato molto tempo fa, con il consolidamento delle piccole borse nazionali, successivamente continentali, oggi globali. Quello che sembra mancare, è emerso, il 4 giugno, dal dibattito, è un´idea su come uniformare i regolamenti su scala globale, a discapito delle precedenti regole nazionali. La riscoperta delle borse, in Italia, è tardiva ma non può più essere messa in sospeso: se la borsa funziona, esistono i capitali ed un ambiente favorevole per l´impresa. Ed allora, qual è il rischio, se un rischio c´è, nella fusione Milano-londra? E quale futuro si prospetta per le imprese e per la borsa italiana? A queste considerazioni di apertura da parte di Alessandro Plateroti, Luca Peyrano ha risposto: “La fusione di Milano e Londra non marginalizzerà Milano, ma sarà invece un grande vantaggio dato il basso numero di aziende italiane quotate. La fusione dei listini porterà le aziende italiane in in ecosistema specifico dedicato alle piccole e medie imprese, che non potranno che beneficiarne”. Le cifre portate da Peyrano a sostegno di quest´ipotesi sono evidenti, e parlano di risorse inglesi 30 volte superiori rispetto a quelle dei sette fondi italiani dedicati per il momento alle piccole e medie imprese. Non solo, un vero e proprio ecosistema, nelle parole di Peyrano, di analisti, investitori e banche dedicate farà da appoggio allo sviluppo delle pmi. Questo è quello che chiederebbero le imprese italiane, ansiose di entrare nell´ampio pool di liquidità inglese. Un´ansia evidenziata dal segmento Star di borsa italiana, preso a modello anche dalla borsa brasiliana, nel quale 70 imprese si sono date regole specifiche volte all´internazionalizzazione e possono ora vantare circa il 70 per cento di investitori esteri. Questa sarebbe la soluzione individuata per cambiare la situazione attuale, nella quale l´Italia non riesce a richiamare investimenti esteri ma paradossalmente figura come esportatore netto di capitali di rischio. Anche il professor Onado ha valutato come importante l´entrata delle aziende italiane in borsa, le quali definisce ad oggi, con toni scherzoso-affettuosi, “quattro gatti”. Non vede però come positivo in questa direzione un allentamento delle norme, che al contrario ritiene indispensabili. Non vede neppure come problematico il costo della quotazione iniziale, che può portare a nuovi capitali, nuove fonti normative, più virtuosi comportamenti aziendali. Dando invece uno sguardo più ampio al mercato mondiale, Onado si chiede e risponde negativamente alla domanda: “Più finanza c´è, meglio è?” che sembra essere il cruccio di questi ultimi anni. Si risponde che non è così, anzi: le borse e soprattutto i derivati (il cui valore è oggi dodici volte quello del Pil mondiale) vanno regolamentati in maniera seria, così da non lasciare mano libera ai mercati over-the-counter che possono, con le loro rischiose fluttuazioni, riflettersi pesantemente sulla società reale. In conclusione, uno sguardo all´Asia, il colosso del presente e del futuro: Peyrano si è detto certo che essa siederà ad un posto di rilievo in un´ipotetica, futura Yalta delle borse (che secondo nessuno dei relatori è già avvenuta), visto che cresce a ritmi tripli rispetto ai mercati europei, e fornirà un´ulteriore piattaforma e stimolo per lo sviluppo locale. Degli stessi toni Onado, che pur riscontrando l´effetto “stagno piccolo" (le borse) e "pesci enormi" (economie e flussi di capitali) in Asia, fa presente che esse rimangono calme e si muovono lentamente con lungimiranza per motivi di prudenza e di gestione del mercato interno innanzitutto.  
   
   
COMMERCIO: INCONTRO A MISE SU DIRETTIVA SERVIZI STESURA CONDIVISA PER CONCESSIONI SUOLO PUBBLICO  
 
Roma, 6 giugno 2011 - Si è tenuto l’ 1 giugno presso il ministero dello Sviluppo economico un incontro tra rappresentanti del dicastero e della Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva)– Confcommercio. Nel corso della riunione, richiesta dal Presidente della Fiva Giacomo Errico, gli operatori del commercio sulle aree pubbliche hanno espresso le proprie preoccupazioni relativamente alle difficoltà che potrebbero derivare al settore dall’applicazione delle norme relative al rilascio ed al rinnovo delle concessioni in attuazione della “Direttiva servizi”. I dirigenti del ministero hanno sottolineato l’intenzione di formulare assieme alle Regioni una proposta di criteri per la concessione di suolo pubblico che tenga conto dell’esigenza di evitare ripercussioni su un settore economico caratterizzato per la quasi totalità da microimprese a conduzione familiare, consentendo chiarezza e uniformità applicativa sul territorio nazionale. A questo riguardo, si manterrà un costante raccordo con le associazioni di categoria. E’ stato inoltre sottolineato che, fino all’adozione della prevista intesa con la Conferenza Unificata sui nuovi criteri di rilascio e rinnovo delle concessioni, restano pienamente in vigore le disposizioni transitorie di proroga previste dal decreto legislativo di recepimento della direttiva servizi.  
   
   
FVG: SVENTATA TRUFFA GRAZIE A COLLABORAZIONE CON GDF  
 
Trieste, 6 giugno 2011 - Grazie alla sempre più stretta cooperazione tra gli uffici dell´Amministrazione regionale e la Guardia di Finanza, avviata sulla base di un Protocollo d´intesa siglato nel dicembre del 2009, è stato possibile individuare preventivamente una truffa sui fondi comunitari per oltre 11 milioni di euro. L´operazione, denominata "Luce 1993", è stata illustrata l’ 1 giugno in un incontro con la stampa dal presidente della Regione Renzo Tondo e dal comandante provinciale di Trieste delle Fiamme Gialle, il colonnello Pier Luigi Mancuso. "La collaborazione fra la Regione e la Guardia di Finanza - ha detto Tondo - ha permesso di scoprire la truffa ex ante, un fatto significativo perché è sempre molto complicato e difficile recuperare ex post le somme indebitamente percepite. Insomma, stavolta siamo riusciti a chiudere la stalla prima che i buoi scappino. È un risultato importante, soprattutto in un momento come questo, in cui si percepisce nei cittadini una sfiducia nelle istituzioni". "Gli imprenditori - ha aggiunto il presidente - si lamentano spesso, e giustamente, dei tanti controlli, delle verifiche eseguite dagli uffici regionali sulle domande di contributo. Ma un caso come questo dimostra che i controlli sono comunque necessari, quando si ha a che fare con denaro pubblico. Desidero ringraziare gli uffici della Regione, che hanno dimostrato ancora una volta grande capacità e alto profilo etico". Il "campanello d´allarme" che ha messo gli uomini delle Fiamme Gialle triestine sulla strada giusta è suonato, come hanno spiegato nella conferenza stampa, proprio grazie alla continua e costante collaborazione con gli uffici regionali, in questo caso con quelli della direzione Attività produttive. Dopo la sigla del Protocollo con la Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia, i contatti sono infatti diventati praticamente quotidiani permettendo, attraverso l´incrocio dei dati, di affinare gli strumenti di indagine. La truffa scoperta è molto complessa e presenta diversi profili di reato, al vaglio attualmente della Procura della Repubblica di Trieste. Al centro del meccanismo c´è una società triestina, che ha emesso false fatturazioni per un importo superiore ai 10 milioni di euro a favore di altre imprese di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia (22 i soggetti coinvolti), un meccanismo che permetteva a queste ultime di abbassare l´imponibile ed evadere il fisco. Mascherandosi dietro questa falsa attività, la società triestina ha quindi presentato domanda per ottenere i fondi comunitari Obiettivo 2, sulla base dei bandi emessi e cofinanziati dalla Regione per il periodo di programmazione 2007-2013, che prevedono contributi fino al 50 per cento dei costi sostenuti. La falsa ditta ha presentato quattro progetti nel campo informatico, gonfiando artificiosamente i preventivi, per ottenere contributi di oltre 11 milioni di euro. Come ha osservato il colonnello Mancuso, è stata sventata una distrazione di fondi comunitari, che avrebbe finito per alimentare a sua volta il circuito dell´economia illegale. Le risorse europee potranno così essere destinate al loro scopo istituzionale: incentivare gli imprenditori onesti per contribuire allo sviluppo dell´economia del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
ABRUZZO: 24 MLN PER ULTIMI DUE BANDI RIVOLTI A PMI  
 
 Pescara, 6 giugno 2011 - Sarà un Soggetto gestore con una capacità tecnico economico adeguata ad utilizzare un fondo di rotazione di 24 milioni di euro, per finanziare lo start up di impresa e un fondo rischi dei consorzi fidi. Si tratta degli ultimi due bandi, a valere sull´Asse I Por Fers 2007-2013, in favore delle reti d´impresa e dei poli di innovazione. Lo ha annunciato l’ 1 giugno l´Assessore allo Sviluppo economico che ha illustrato le misure nel corso di una conferenza stampa. "Con tale provvedimento - ha spiegato l´Assessore - giungiamo alla definizione del quadro della nuova articolazione del tessuto economico che la Giunta regionale ha programmato per la crescita dei livelli di ricchezza dell´Abruzzo, mentre ci auguriamo che il Soggetto gestore sia operativo già entro l´anno". Il primo bando di 9 milioni di euro è destinato agli aiuti alle piccole imprese innovative per realizzare programmi di ricerca e di innovazione, attraverso la costituzione di capitali di rischio, abbuono di interessi ed aiuti agli investimenti. In questo senso un elemento di premialità è legato alla scelta di individuare come luogo fisico di insediamento dell´azienda uno dei tre incubatori: Mosciano, Sulmona ed Avezzano. La seconda misura di 15 milioni di euro è rivolta al miglioramento della capacità di accesso al credito per le Pmi, per consolidare il sistema di garanzie, rafforzando la patrimonializzazione dei Confidi regionali. "La scarsa patrimonializzazione - spiega l´Assessore - non consente ai Consorzi di svolgere compiutamente l´azione di garanzia che le banche richiedono". L´accesso al bando è consentito ai fondi rischi dei confidi che rispettano i limiti previsti dalla L.r. 37/2010: patrimonio netto di 5 milioni di euro e un volume di attività pari a 10 mln. "Vale la pena di ricordare - ha concluso l´Assessore - che la coerenza e la riconoscibilità della nostra programmazione in favore dei poli di innovazione e delle reti di impresa ci ha fatto guadagnare le prime posizioni tra le regioni italiane per capacità di canalizzare le risorse europee su una pianificazione strategica e di lungo termine, volta all´economia della conoscenza".  
   
   
PIEMONTE IN CIFRE 2011 OGGI LA PRESENTAZIONE DEI DATI STATISTICI REGIONALI E TAVOLA ROTONDA SUL RAPPORTO TRA IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Torino, 6 giugno 2011 - L’edizione 2011 di “Piemonte in Cifre”, realizzata da Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, sarà presentata lunedì 6 giugno alle ore 10.30 presso il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8 (Sala Cavour), a Torino. Dopo i saluti del Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino, seguirà la relazione di Roberto Strocco, Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Piemonte in Cifre, su “Il Piemonte: numeri e tendenze”. Interverranno poi sul tema “Imprese e Pubblica Amministrazione: migliorarne il rapporto per la crescita della collettività” Antonio Livio Costamagna, Presidente Confapi Piemonte, Livio Dezzani, Direttore Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia Regione Piemonte, Mariella Enoc, Presidente Confindustria Piemonte, Giorgio Felici, Presidente Rete Imprese Italia Piemonte, Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere nazionale, Aldo Milanese, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino, e Giuseppe Tripoli, Responsabile per l’Italia per le piccole e medie imprese Ministero dello Sviluppo Economico. La tavola rotonda sarà moderata da Francesco Antonioli, Responsabile Il Sole 24 Ore Nord Ovest. Concluderanno il programma della mattinata Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte, e Massimo Giordano, Assessore allo Sviluppo economico, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Giunto alla diciannovesima edizione, anche quest’anno “Piemonte in cifre”, raccolta di statistiche che coprono tutti i campi socio-economici, con un sensibile livello di disaggregazione territoriale, sarà presentato in una doppia veste. A fianco dell’Annuario Statistico Regionale, si consolida infatti il Quadro Statistico Complementare, che raccoglie informazioni provenienti da fonti autorevoli della statistica non ufficiale: indagini congiunturali e macroeconomiche, dati e analisi statistiche ed economiche realizzate con indagini campionarie ad hoc. Nell’ottica di una maggiore fruibilità e di un costante aggiornamento dei dati, anche quest’anno sono previste diverse modalità di diffusione: il compendio tascabile Profilo Statistico Regionale, la chiavetta Usb contenente le tabelle dell’Annuario Statistico Regionale e, infine, il sito internet www.Piemonteincifre.it/  
   
   
FVG: 8,5 MILIONI ALLE CCIAA PER INTERVENTI PMI  
 
Trieste, 6 giugno 2011 - Il riparto alle Camere di commercio del Fondo a sostegno dello sviluppo delle Pmi è stato deliberato l’ 1 giugno dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti. Si tratta di 8,5 milioni di euro che saranno suddivisi tra le Cciaa (882.200 a Gorizia, 2,124.864 a Pordenone, 1.359.802 a Trieste e 4.133.114 a Udine) per venir quindi erogati alle aziende che hanno presentato domanda agli inizi dell´anno. "Siamo in netto vantaggio sui tempi rispetto al 2010 - conferma l´assessore Seganti - e ciò consentirà alle imprese di ricevere i fondi in modo rapido e senz´altro più funzionale alle loro esigenze". Per il riparto 2011 sono stati confermati gli stessi canali contributivi del 2010, con l´esclusione degli incentivi per la diffusione del commercio elettronico, per gli investimenti industriali finalizzati alla tutela dell´ambiente e per il contenimento dei consumi energetici, tutti comparti coperti dagli appositi bandi previsti dal Por Fers 2007-2013. Nei diversi settori del turismo, dell´industria e dell´artigianato, sono stati finanziati interventi mirati all´individuazione di nuovi mercati e allo sviluppo tecnico e strutturale. In particolare, per quanto riguarda il turismo sono stati previsti fondi a sostegno del miglioramento delle strutture e della confezione di pacchetti turistici; l´industria ha ricevuto sostegno per l´ammodernamento degli impianti idroelettrici, per programmi di promozione all´estero e per nuove tecniche di gestione aziendale; l´artigianato ha avuto finanziamenti a supporto dell´artigianato artistico e tradizionale, per l´adeguamento di strutture ed impianti alle norme per la sicurezza sul lavoro, per la partecipazione a mostre e rassegne fieristiche, per la continuità d´impresa e per l´avvio di nuove imprese artigiane.  
   
   
FINANZE: 1,5 MILIONI DI "CONTROGARANZIE" PER RIDURRE RISCHIO D´IMPRESA  
 
Trieste, 6 giugno 2011 - Nel quadro degli interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie e imprese (Pmi) del Friuli Venezia Giulia, previsto dalla legge 4 del marzo 2005, su proposta dell´assessore alle Finanze Sandra Savino la Giunta regionale ha autorizzato il rilascio di contro-garanzie per un totale di 1.5 milioni di euro. Grazie a questo provvedimento, che si avvale delle risorse del Fondo regionale di garanzia per le Pmi e del Fondo regionale di garanzia per le Pmi del settore agricolo, in questa difficile fase di congiuntura economica i Confidi potranno favorire l´accesso al credito di 10 piccole aziende, le cui domande sono risultate accoglibili, riducendo il rischio d´impresa legato ad operazioni finanziare.  
   
   
MISSIONE IMPRENDITORIALE ABRUZZESE IN SERBIA (BELGRADO, 5-8 GIUGNO 2011)  
 
Pescara, 6 giugno 2011 - Ben 16 aziende ed un’associazione di categoria (Cna Abruzzo) interessate ad avviare collaborazioni commerciali ed industriali in Serbia. Con questo obiettivo, il Centro Estero, in concorso con la Regione Abruzzo, ha deciso di promuovere una Missione economica in Serbia. L’iniziativa, di natura plurisettoriale, che avrà luogo dal 5 all’8 giugno p.V, vede interessati vari settori imprenditoriali: arredamento, agroalimentare, meccanica, edilizia e costruzioni, componentistica meccanica, servizi di contact center ed energie rinnovabili. La missione si inserisce all’interno del Programma Unico Regionale 2011 ed è pertanto svolto in collaborazione con la Regione Abruzzo (Assessorato allo Sviluppo Economico) e lo sportello Sprint Abruzzo. Tale missione costituisce la seconda fase di un progetto più ampio nell’ambito del quale è stato realizzato, a marzo 2011, un Incontro Tecnico sulla Serbia con la presenza del Direttore della Rappresentanza Italiana della Camera di Commercio della Serbia. A tale evento, strutturato per tavole rotonde settoriali, avevano preso parte 37 ditte, interessate ad esplorare opportunità di collaborazione con la Serbia. La Missione prevede incontri con i rappresentanti del mondo istituzionale e visite presso le imprese locali, secondo un’agenda personalizzata di incontri d’affari con l’obiettivo di facilitare la presa di contatto delle aziende partecipanti con le opportunità offerte dal mercato serbo. Nell’ambito della missione, il Presidente della camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, firmerà un accordo di collaborazione con la Camera di Commercio della Serbia sulla base di una lettera di intenti sottoscritta nell’aprile 2010. La delegazione istituzionale vede la presenza anche di rappresentanti dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico , dello Sportello Sprint Abruzzo, oltre ad Enrico Marramiero, Presidente dell’Unione degli Industriali di Pescara, Italo Lupo, Presidente del Cna Abruzzo e Sladan Topuzovic, Consulente per l’Area Balcani di Abruzzo Sviluppo S.p.a.  
   
   
LA RIUNIONE A ROMA SU FERRANIA È IL RISULTATO DELLE PRESSIONI DELLA REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 6 Giugno 2011 - “Come sa bene Fulvio Berruti, non abbiamo mai smesso di seguire la vicenda Ferrania, tanto che la riunione convocata a Roma il 16 giugno prossimo è il risultato delle pressioni che la Regione ha fatto sul Ministero”. Gli assessori regionali al lavoro e allo sviluppo economico, Enrico Vesco e Renzo Guccinelli rispondono alla nota con la quale il segretario provinciale della Filctem Cgil, Fulvio Berruti lamenta l’assenza della politica sulla vicenda Ferrania. “Ci stupisce – ribadiscono i due assessori regionali - che si avanzino dubbi sullo scopo della riunione. Dovrebbe essere chiaro l’obiettivo della Regione, visto come ci siamo mossi fino ad oggi a fronte delle nostre competenze e possibilità finanziarie. Non è un risultato da poco, infatti, la riconversione della produzione per dare continuità al sito. Rivendichiamo poi come un successo l’attivazione dello strumento dei cantieri scuola-lavoro e il fatto che la regione non abbia più disponibilità di bilancio per prorogare questa importante e positiva esperienza, rafforza la necessità di fare fronte comune per ottenere nuove risorse da parte del Ministero”. “Naturalmente – concludono Vesco e Guccinelli - in preparazione della riunione che consideriamo particolarmente importante verrà ovviamente organizzato un incontro preliminare e quindi, entro la prossima settimana, insieme alla Provincia e al Comune di Cairo Montenotte convocheremo sindacati ed Rsu”.  
   
   
AUSTRIA, CALO DEL FATTURATO PER AZIENDA BENE  
 
Vianna, 6 giugno 2011 - L´azienda produttrice di arredamenti per ufficio austriaco, Bene, ha fatturato nell´anno di esercizio 2010/2011 170,8 milioni di euro, ovvero il 4,7 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Ciononostante le perdite sono considerevolmente calate da 14 a 8,2 milioni di euro e il numero di dipendenti è aumentato dell´1,8 per cento a 1.271. Visto nel dettaglio, il fatturato è aumentato in Austria (+3), in Inghilterra (+20) e nel segmento altri mercati (+6,3), mentre le perdite si sono verificate in Germania (-13,4) e in Russia (-36,8).  
   
   
SLOVENIA, RICAVI INDUSTRIALI IN CRESCITA  
 
Lubiana, 6 giugno 2011- L´istituto nazionale di statistica della Slovenia ha pubblicato i dati relativi all´andamento dei ricavi industriali nel corso del mese di marzo. Stando a quanto annunciato, i ricavi sarebbero cresciuti di un punto percentuale nel corso del terzo mese dell´anno, rispetto a quanto conseguito nel mese di febbraio. La crescita su base annua è invece stata di 4,7 punti percentuali. Il controvalore dei nuovi ordinativi è invece calato del 3,9 per cento su base mensile, crescendo del 6,9 per cento su base annua.  
   
   
FVG: NUOVO PIANO GESTIONE SITUAZIONE OCCUPAZIONALE LEGNO/ARREDO A PORDENONE  
 
Trieste, 6 giugno 2011 - La Giunta del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, ha approvato l ‘ 1 giugno il nuovo Piano di gestione della situazione di grave difficoltà occupazionale del settore "Legno e Arredamento" della provincia di Pordenone, fissando la sua efficacia sino al 31 dicembre 2012. Il Piano precedente (approvato dalla Regione nel giugno 2009) scade infatti il prossimo 10 giugno. Già negli scorsi mesi Regione e parti sociali, nell´ambito del cosiddetto Tavolo di concertazione, avevano condiviso l´opportunità di prorogare a fine del prossimo anno tutte le situazioni di grave difficoltà occupazionale presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia.