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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Luglio 2014
SVILUPPO DI ENERGIA IDROELETTRICA: ILLWERKE RICEVE UN PRESTITO BEI PER OBERVERMUNTWERK II  
 
 Bregenz / Lussemburgo, 7 Luglio 2014 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) sostiene lo sviluppo dell´energia idroelettrica in Vorarlberg austriaco. L´azienda elettrica statale federale Illwerke Ag sta ricevendo un prestito di 280 milioni di euro per il Obervermuntwerk Ii pompaggio impianto di stoccaggio. Le due parti hanno firmato il contratto a Bregenz il 3 luglio. Il progetto è stato progettato per ridurre le perdite di rete, aggiungere capacità di bilanciamento della rete e fornire energia di regolazione supplementare. Vicepresidente della Bei Wilhelm Molterer, che è responsabile tra l´altro per le operazioni di finanziamento della Banca in Austria, ha sottolineato l´importanza del progetto: "L´europa dipende da un´alimentazione sicura, efficiente e flessibile. E la Bei vede questo come uno degli obiettivi principali di suo finanziamento ". La crescente diversificazione delle fonti energetiche, in particolare l´energia rinnovabile, pone anche nuove sfide per le centrali elettriche. Capacità deve essere aumentata, alimentazione deve essere equilibrata. "Obervermuntwerk Ii avrà un ruolo chiave nella produzione di energia a basso impatto ambientale - e non solo per lo Stato federale del Vorarlberg. Si farà anche un contributo importante per garantire la stabilità e l´affidabilità di tutta la rete elettrica europea ", ha aggiunto Molterer. "Siamo lieti di aver trovato un partner finanziario competente e affidabile per i nostri progetti presso la Banca europea per gli investimenti", ha detto Vorarlberger Illwerke Ag membro del consiglio Dott. Christof Germann. Così come Obervermuntwerk Ii, prestito di oggi sarà anche finanziare la costruzione della centrale di 13 Mw Rellswerk più piccolo e il potenziamento della sottostazione Bürs. Il completamento è previsto per il 2018. Obervermuntwerk Ii utilizzerà la testa tra due serbatoi - la Silvretta (altitudine di circa 2000 metri) e il Vermunt (circa 300 metri più in basso) - di fornire rapidamente picco e l´energia di regolazione alla rete elettrica pubblica quando necessario. Quando l´energia in eccesso nella rete mette in pericolo la sicurezza degli approvvigionamenti, l´acqua sarà pompata di nuovo fino al serbatoio Silvretta. In questo modo sarà possibile reagire rapidamente ai picchi di domanda e squilibri, che sorgono non solo nei consumi, ma anche nella produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio, eolica e solare), nonché per fornire servizi di rete aggiuntivi per la rete europea. La Bei concentra il suo finanziamento a progetti che promuovono azione per il clima e sicurezza dell´approvvigionamento energetico. Nel solo 2013, i suoi prestiti per l´azione per il clima corsero a 19 miliardi di euro, con lo sviluppo delle energie rinnovabili giocano un ruolo fondamentale. Lo scorso anno la Banca ha concesso prestiti pari a circa 6,4 miliardi di euro a tale scopo e circa 5 miliardi di euro per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e competitivo.  
   
   
SEMINARIO FAST: IDROGENO E CELLE A COMBUSTIBILE  
 
Milano, 7 luglio 2014 - Lo scorso 6 maggio il Consiglio dell’Unione europea ha deliberato di proseguire l’Iniziativa tecnologica comune per le celle a combustibile e l’idrogeno (Fch 2 Ju) nell’ambito di Horizon 2020, il nuovo programma comunitario di finanziamento alla ricerca e all’innovazione 2014-2020. È la conferma della volontà di proseguire nello sviluppo del settore rafforzandolo e rendendolo sostenibile. La dotazione assicurata dal bilancio dell’Unione è di € 665 milioni, destinata a mobilitare almeno altrettante risorse da parte dell’industria e della ricerca. Il nuovo programma è inserito nella Misura degli investimenti per l’innovazione, alla quale sono destinati ben 22 miliardi di Euro finalizzati a sostenere la ricerca e l’innovazione in aree chiave dell’economia, stimolare la crescita, creare occupazione, far fronte alle principali sfide sociali. I principali obiettivi delle attività cofinanziate da Fch 2 Ju sono: riduzione dei costi e aumento della durata e dell’efficienza delle celle a combustibile e delle tecnologie per la produzione dell’idrogeno; dimostrazione della capacità di stoccaggio delle energie rinnovabili tramite l’idrogeno; riduzione delle criticità di particolari materiali. La pubblicazione del primo bando del nuovo Programma è attesa per il 9 luglio 2014. Perciò Fast, nell’ambito delle sue attività all’interno della rete Enterprise Europe Network, con la collaborazione di H2it propone questo incontro per far conoscere contenuti e modalità di partecipazione, stimolare gli operatori italiani a beneficiare delle nuove opportunità, interagire con gli altri potenziali partner per condividere e presentare proposte di successo. Programma: 13.45 Registrazione dei partecipanti. 14.15 Saluto ai partecipanti e presentazione dell’incontro Alberto Pieri, Fast. 14,30 La rete Enterprise Europe Network Angela Pulvirenti, Fast. 14.45 L’esperienza Fast nel Programma europeo dell’idrogeno e delle celle a combustibile Alberto Pieri, Fast. 15.00 La nuova fase del programma europeo Fch 2 Ju Angelo Moreno, H2it e Enea. 15.40 I contenuti del bando 2014 Luigi Crema, Fbk. 16.15 Dibattito. 17.00 Chiusura dei lavori. Www.fast.mi.it    
   
   
AOSTA, ENERGIA: AVVIATE LE PROCEDURE PER IL PAGAMENTO DELLE DOMANDE ANCORA INEVASE  
 
Aosta, 7 luglio 2014 - L’assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, comunica che è stata avviata la procedura per il pagamento delle 307 domande di contributo presentate ai sensi dell’art. 5 della legge regionale 3 del 2006, relative agli incentivi per l’uso razionale dell’energia, che erano rimaste inevase per mancanza di fondi disponibili. Lo sblocco delle risorse necessarie è avvenuto con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014, nel corso della seduta del Consiglio regionale del 25 giugno scorso, e attraverso l’inserimento di un articolato che consente agli uffici di avviare le procedure esecutive per il pagamento dei contributi arretrati.  
   
   
ASSORINNOVABILI RISPONDE AL MINISTRO GUIDI  
 
Milano, 7 luglio 2014 - Recentemente il Ministro Guidi ha più volte dichiarato che il decreto "spalma incentivi" sarebbe legittimo in quanto interessa solo 8mila aziende su 200mila, cioè´ il 4%. Il Ministro ha rincarato poi la dose aggiungendo che questo 4% riceve il 60% dei contributi. Agostino Re Rebaudengo, presidente di assoRinnovabili, stupito dalla totale mancanza di senso del diritto di queste affermazioni, non fa tardare la sua risposta e controbatte: "Vorrei ricordare al Ministro Guidi che quel 4% ha si ricevuto il 60% dei contributi, ma questo perchè´ ha effettuato il 70% degli investimenti. I contributi ricevuti sono stati necessari per pagare interessi, restituire i capitali ricevuti alle banche, pagare stipendi e non da ultimo remunerare i capitali a rischio di impresa, senza i quali non esisterebbero ne´ imprese, ne tanto meno i 70mila posti di lavoro del settore".  
   
   
UN SITO PENSATO PER IL CONSUMATORE FINALE ASSOCLIMA LANCIA UN NUOVO SITO PER SPIEGARE I VANTAGGI DELLE POMPE DI CALORE COME SISTEMA DI RISCALDAMENTO DOMESTICO  
 
Milano, 7 luglio 2014 – I sistemi a pompa di calore, ben conosciuti tra gli addetti ai lavori, sono ancora poco noti al vasto pubblico dei consumatori finali. Per colmare questa lacuna, Assoclima - Costruttori Sistemi di Climatizzazione ha realizzato il nuovo sito www.Assoclima.it  il cui obiettivo principale è informare l’utente finale sui molteplici benefici offerti da questi innovativi ed efficienti sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Il nuovo sito è strutturato in modo da offrire le informazioni su vari livelli: alcuni video mostrano, in modo semplice e chiaro, come funziona una pompa di calore e quali vantaggi garantisce in termini di risparmi economici ed energetici e di riduzione di emissioni inquinanti. Per chi vuole saperne di più sono disponibili approfondimenti testuali, una sezione Faq con le risposte ai quesiti più frequenti e un’area download da cui scaricare una serie di documenti relativi ai sistemi a pompa di calore: dai testi di decreti alle guide per accedere agli incentivi, dai fac-simile del nuovo libretto di impianto ai moduli per l´adesione alla tariffa elettrica D1. Per facilitare l’utente nella ricerca del prodotto più adatto alle sue esigenze, è stata infine creata la sezione “Chi siamo” con l’elenco degli associati e i link diretti ai siti aziendali. “La messa on-line del nuovo sito Assoclima – dichiara il Presidente Alessandro Riello – coincide volutamente con l’entrata in vigore della tariffa elettrica dedicata D1, tariffa che, ci auguriamo, contribuirà alla diffusione delle pompe di calore nel settore residenziale come sistema di riscaldamento alternativo ai tradizionali apparecchi a combustione.”  
   
   
CENTRALE DI MONFALCONE, REGIONE E MISE DANNO IL VIA AL DENOX  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - "La Giunta regionale sta lavorando con grande attenzione, sin dal suo insediamento, sul tema della qualità dell´aria nel Monfalconese e la delibera approvata il 4 luglio è l´ultimo, fondamentale passaggio per garantire la realizzazione dell´impianto che consentirà l´abbattimento degli ossidi di azoto sulle linee di evacuazione dei fumi della centrale termoelettrica di Monfalcone". Lo afferma l´assessore regionale all´Energia ed Ambiente, Sara Vito, dopo l´espressione favorevole dell´Esecutivo all´intesa della Regione con lo Stato, ed in particolare con il ministero per lo Sviluppo economico, per la concessione della autorizzazione unica ministeriale richiesta dalla società A2a al fine dell´istallazione del sistema di abbattimento (Denox) di quest fattori inquinanti ed il loro adeguamento ai valori limiti consentiti dalle migliori tecnologie disponibili (Mtd). Il documento approvato oggi è stato sottoposto al vaglio della Giunta regionale dall´assessore alle Finanze, Patrimonio, e Politiche economiche e comunitarie, Francesco Peroni, di concerto con l´assessore Vito, e fa seguito, per quanto concerne la Regione, ad un lavoro che ha visto la messa in campo di moderne tecniche di controllo della qualità dell´aria nel Monfalconese. All´atto odierno farà pertanto seguito il decreto di autorizzazione unica del ministero che chiuderà l´iter amministrativo per la realizzazione del Denox.  
   
   
LAVORI PUBBLICI, MILANO, PIAZZA DUOMO, DAL 7 LUGLIO PARTE LA RIQUALIFICAZIONE FINO A CORSO VITTORIO EMANUELE  
 
 Milano, 7 luglio 2014 – Da oggi partono i lavori per risistemare le lastre nella parte compresa tra Corso Vittorio Emanuele e l’inizio di via Santa Radegonda: andranno avanti fino a settembre. L’intervento fa parte del piano di riqualificazione di Piazza Duomo che sta proseguendo coerente con l’agenda: entro fine mese sarà completato l’intervento di risistemazione della corsia dei taxi, a metà agosto sono previsti gli ultimi interventi di fronte a via Marconi. “Durante l’estate verranno portati a termine i lavori per la riqualificazione di Piazza Duomo. I milanesi e i visitatori potranno apprezzare un luogo della città famoso in tutti il mondo che l’opera dell’Amministrazione comunale renderà ancora più elegante”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza. I lavori in Piazza Duomo sono stati programmati per rinnovare la pavimentazione sostituendo le piastre ammalorate e ripulendo quelle usurate. Prima di iniziare l’intervento tra Corso Vittorio Emanuele e l’inizio di via Santa Radegonda verrà effettuata un’indagine sullo stato delle lastre: il cantiere sarà ampliato a seconda del livello di ammaloramento riscontrato. Sarà comunque sempre garantito il passaggio lungo la piazza. La risistemazione della corsia dei taxi, che si sta realizzando per porzioni in modo da non interrompere la viabilità, riguarda al momento l’area verso via Orefici. E’ già iniziato anche l’intervento su via Mengoni che sarà completato anche questo per fine luglio. Tutti i lavori sono previsti di giorno. Già ultimati, invece, i due cantieri collocati ai lati dei sagrati.  
   
   
FVG, SERRACCHIANI, COSTRUZIONI E AMBIENTE HANNO POTENZIALITA´  
 
Povoletto, 7 luglio 2014 - "Un gruppo di aziende che rappresenta un emblema delle potenzialità di ripresa e di crescita esistenti nel Friuli Venezia Giulia nei settori delle costruzioni e dell´ambiente, che è stato capace di coniugare, protesa verso lo sviluppo, la ricerca e l´innovazione". Con queste parole la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha commentato la visita che ha compiuto oggi a Povoletto (Udine) alla sede del gruppo Luci, dov´è stata accolta dal presidente del gruppo, Adriano Luci, assieme ai fratelli Graziano, Cristiano e Cristina, impegnanti nei diversi settori di competenza, e dallo staff dei dirigenti e dei tecnici. Dopo l´illustrazione delle attività da parte dei responsabili di ogni singolo settore aziendale, la presidente ha espresso il compiacimento della Regione per i traguardi raggiunti dal Gruppo. Ricordando che il tema dell´ambiente è stato finora sottovalutato sia nel Friuli Venezia Giulia sia nel Paese, Serracchiani ha ribadito l´impegno dell´attuale Amministrazione regionale verso questo comparto, confermato anche dallo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro per le azioni di risanamento ambientale. Si tratta di un primo segnale di interesse, ha spiegato, per un settore che può anche generare potenzialità di sviluppo e di crescita. La Presidente ha inoltre apprezzato che un elemento esemplare del gruppo Luci è rappresentato dalla cospicua presenza femminile tra i 130 dipendenti, e soprattutto dalla bassa età media degli occupati. Occorre, ha detto, che il Friuli Venezia Giulia e tutto il Paese sappiano cogliere la sfida lanciata dai giovani, capaci di infondere nuove energie e proporre nuove idee. Inoltre, Serracchiani ha ricordato l´impegno della Regione per la semplificazione, anche attraverso la nuova legge, già approvata dal Consiglio regionale, che snellisce le procedure nell´edilizia. Il gruppo Luci trae origine dall´impresa fondata da Francesco Luci nel 1951. Raggruppa le aziende: Gesteco; impegnata nelle nella gestione dei rifiuti, negli interventi di demolizione, bonifica e recupero, e riuso, e nella realizzazione di prefabbricati; Labiotest, per il trattamento e la qualità dell´aria; Lod, Laboratorio Olfattometria dinamica; Ipem, per l´ideazione e realizzazione di nuovi spazi produttivi; Holding Elle Finanziaria.  
   
   
PUGLIA, POLEMICHE FONDO AFFITTI:"SOLDI IN CASSA BLOCCATI DA PATTO STABILITÀ"  
 
Bari, 7 luglio 2014 - “Per fortuna – spiega - non ho bisogno di usare troppe parole per rispondere al consigliere regionale del Pdl-fi, Antonio Scianaro sui ritardi nella erogazione del fondo affitti dovuti ai vincoli del patto di stabilità, perché sul tema è intervenuto contemporaneamente il Consigliere Mennea chiarendo la Regione Puglia ha in cassa i soldi per trasferire ai Comuni il contributo casa, con evidenti benefici per i cittadini, ma non può farlo a causa, appunto, dei vincoli del patto. E per fortuna è diversa la posizione del Presidente del gruppo del Pdl-fi in Consiglio regionale, Ignazio Zullo, il quale ha inteso che è interesse di tutti i pugliesi, e soprattutto delle fasce sociali più disagiate, condividere fra maggioranza di governo e opposizione la battaglia sul Patto di stabilità e sulla nettizzazione del cofinanziamento nazionale della spesa comunitaria. Devo anche ricordare, infine, che fra le priorità che la Giunta regionale individua allorquando si liberano spazi di bilancio, sono sempre incluse le spese con ricaduta su lavoro e povertà, e quindi anche il fondo di sostegno agli affitti, per il quale la Regione Puglia ha sempre stanziato la somma cospicua di 15 milioni, così evitando di far ricadere sulla vita di migliaia di cittadini in difficoltà l’azzeramento della quota statale operata dal governo Berlusconi”.  
   
   
RICOSTRUZIONE SISMA MARSCIANO: PUBBLICATO CONTRATO D´APPALTO TIPO PER IMMOBILI PRIVATI  
 
Perugia, 7 luglio 2014 - E´ stato pubblicato nel Supplemento ordinario n.1 del Bollettino Ufficiale della Regione Umbria (n. 32 del 2 luglio 2014) lo schema di contratto d´appalto tipo per i lavori di ricostruzione degli immobili privati ubicati nelle aree del Comune di Marsciano colpite dal sisma del 15 dicembre 2009. La predisposizione di un contratto di appalto tipo è stata prevista nel "Protocollo d´intesa di legalità" sottoscritto il 9 aprile scorso tra Regione Umbria, Comune di Marsciano, "Anci" Umbria, "Cesf" Perugia e Cassa Edile della Provincia di Perugia. "Nelle clausole del contratto d´appalto tipo – ha spiegato l´assessore regionale alla sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti - si evidenzia la volontà, contenuta nel Protocollo, di elevare i livelli di legalità, supportando i privati nella stipula di un contratto che rispetti appieno la normativa sul lavoro e sulla sicurezza nei cantieri edili".  
   
   
TERREMOTO, IL SISTEMA BILATERALE DELLE COSTRUZIONI E DELL´EDILIZIA DONA ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 1 MILIONE E 66 MILA EURO PER REALIZZARE MICRO RESIDENZE PER ANZIANI NEI COMUNI MODENESI DI CONCORDIA E CAMPOSANTO  
 
Bologna, 7 luglio 2014 – Continua la gara di solidarietà per la ricostruzione dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012. Il sistema bilaterale delle costruzioni e dell’edilizia dona alla Regione Emilia-romagna 1 milione e 66 mila euro: la donazione servirà a realizzare due micro residenze per anziani nei comuni modenesi di Concordia e Camposanto. Oggi a Bologna i vertici nazionali di Cnce (Commissione Nazionale Casse Edili), Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e Cncpt (network della sicurezza in edilizia) hanno consegnato i fondi raccolti agli assessori regionali Luciano Vecchi (Attività produttive) e Paola Gazzolo (Protezione civile). «Un significativo contributo alla ricostruzione, un messaggio di speranza. Un gesto reso ancora più importante per la natura sociale degli interventi che andranno a finanaziare incentrati non al recupero di strutture distrutte dal sisma, ma aggiuntive. Solidarietà – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi - che si va ad aggiungere a un complesso di generosità che è stata strategica per la ricostruzione e per il ritorno alla normalità delle popolazioni». Inoltre, l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha aggiunto che «la solidarietà, espressa da oltre 7 milioni di donatori, è stata un elemento fondale e straordinario per dare fiducia alle comunità colpite dal sisma». Con le due strutture di Concordia e Camposanto si completa il “Progetto Casa insieme”, programma per la realizzazione di 9 micro residenze, ciascuna con una decina di posti letto, in ogni comuni modenese dell’area nord. I due edifici verranno costruiti da imprese di costruzione selezionate dal sistema bilaterale delle costruzioni sulla base di un progetto fornito dalla Regione ai comuni di Concordia e di Camposanto. La soluzione progettuale si caratterizza per assicurare agli anziani di poter vivere in un contesto domiciliare con servizi, facilitando le relazioni sociali e garantendo la necessaria assistenza.  
   
   
FVG CASA: 6,5 MLN. EURO PER IL SOSTEGNO ALLE LOCAZIONI  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha deliberato l´assegnazione di 6,5 milioni di euro per la realizzazione di interventi di sostegno alle locazioni di cui all´art. 6 della legge regionale 6/2003. Gli stanziamenti derivano per 5.450.000,00 da fondi regionali per l´edilizia residenziale e per 1.050.255,48 da fondi statali per le politiche sociali sulla casa. "Abbiamo ritenuto necessario dare sostegno alle locazioni - afferma l´assessore Santoro - in considerazione del continuo flusso di domande presentate negli ultimi anni, sintomo evidente della situazione di grande difficoltà economica e finanziaria in cui si trovano le famiglie nell´accedere al credito bancario. La Regione coglie in questo modo la sensibilità espressa anche dallo Stato che ha posto maggiore attenzione verso le politiche di sostegno dei nuclei familiari più deboli, rifinanziando il Fondo nazionale con nuove risorse. Credo che con l´assestamento di bilancio riusciremo ad inserire ulteriori 600 mila euro a sostegno degli affitti". Con la medesima delibera la Giunta assegna inoltre 500 mila euro del Fondo regionale per l´edilizia residenziale alla concessione di garanzie integrative di quelle ipotecarie, a favore delle banche convenzionate per l´erogazione ai privati di mutui agevolati per l´acquisto della prima casa; con questi fondi sarà garantito il soddisfacimento delle domande presentate nei prossimi 12-18 mesi.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, RIQUALIFICAZIONE URBANA A IMPERIA  
 
Genova, 7 Luglio 2014 - "Ci tenevo a presentare queste opere perché questo progetto era, insieme con quello di Genova Pra, il Por (programma per le grandi aree urbane) più indietro. Tenevo a dare atto che lo scatto in avanti dei lavori nell´ultimo anno grazie all´opera del Comune, che ha anche riprogrammato in parte gli investimenti, è stato molto significativo. Adesso siamo confidenti che tutto il piano si realizzi nei tempi stabiliti e ne inaugureremo le principali opere martedì 8 alle 19 per permettere anche la partecipazione dei commercianti". Lo ha detto oggi, venerdì 4 luglio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa alcuni degli interventi di riqualificazione urbana a Imperia che fanno parte del progetto "Dal Parasio al mare" insieme con l´assessore Renzo Guccinelli e il vice sindaco di Imperia Giuseppe Zagarella. Gli interventi in corso di ultimazione riguardano la pedonalizzazione del centro storico di Porto Maurizio, la riqualificazione della marina di Ponente e la riqualificazione di Borgo Foce. I lavori di pedonalizzazione del centro storico di Porto Maurizio, sono stati commissionati dal Comune di Imperia per l´importo di 2 milioni e 9 mila euro provenienti da fondi Por Fesr 2007/2013 (un milione 580 mila euro) e da fondi comunali (429 mila euro). L´intervento, iniziato nel maggio 2011, si concluderà il 6 luglio e verrà inaugurato l´8 luglio quando diventerà operativo. Il progetto "Parasio pedonale" è un intervento di riqualificazione urbana e pedonalizzazione di una porzione del centro storico di Porto Maurizio ed è parte integrante del progetto più ampio "Dal Parasio al Mare" che beneficia di fondi comunitari dedicati allo sviluppo urbano. Il progetto integrato, diviso in 13 interventi, è tuttora in corso nel suo complesso ma alcuni specifici interventi sono ultimati. La riqualificazione della zona è stata attuata attraverso la ripavimentazione della zona alla sommità del Parasio, attraverso la valorizzazione dei resti degli edifici ormai crollati e vincolati come beni archeologici, l´ammodernamento dell´illuminazione pubblica, la razionalizzazione dei servizi nel sottosuolo, il riordino della segnaletica, dei componenti di arredo, delle installazioni pubbliche e l´impiego di nuove isole ecologiche a scomparsa. La pedonalizzazione, in relazione con il progetto del parcheggio interrato di Piazza Duomo in corso di esecuzione, favorisce la riqualificazione del quartiere determinando l´insediamento di nuove attività commerciali. Il progetto interessa direttamente piazza Parasio, piazza della Chiesa Vecchia, via Parasio, via delle Carceri e via Vianelli. Gli interventi per la Marina di Ponente, che comprendono la riqualificazione di via Boine, via Sant´antonio Rambaldi e dell´area marinai di Borgo Marina,sono stati commissionati dal Comune di Imperia per l´importo di 1 milione e 123 mila euro provenienti da fondi Por Fesr 2007/2013 (898 mila euro) e da fondi comunali (225 mila euro). I lavori, iniziati nell´ottobre 2013, si sono appena conclusi. Saranno inaugurati e operativi l´8 luglio prossimo. Anche i lavori per la Marina di Ponente fa parte del progetto "Dal Parasio al mare". La prima parte dei lavori ha interessato la riqualificazione di via Boine, l´accesso alla Marina di Ponente e la naturale prosecuzione della Passeggiata Moriani, unita con un percorso pedonale a Borgo Foce. I lavori hanno riguardato il miglioramento del sistema di illuminazione, l´allargamento del marciapiede, il consolidamento strutturale della passeggiata e la riqualificazione delle vie Sant´antonio e Privata Rambaldi che immettono nel cuore di Borgo Marina e che consentono di raggiungere gli ascensori che portano al Parasio. Prima di questo intervento le strade erano asfaltate e carrabili, ora sono pedonali, è stato asportato l´asfalto e realizzata una pavimentazione in pietra in due formati diversi, per evidenziare il vecchio percorso carrabile che consente di raggiungere gli ascensori per il Borgo Parasio. Inoltre è stato rifatto l´impianto di illuminazione pubblica e sono stati inseriti elementi di arredo urbano. Sono anche stati sistemati e riqualificati i giardini e gli spazi attorno all´attuale edicola della piazza dedicata ai Marinai di Borgo Marina. E´ stata smontata e demolita la precedente pavimentazione (con il recupero per le parti in pietra), smontati e recuperati i cordoli delle aiuole, le panchine, i portarifiuti, gli elementi di arredo. Sono stati rimossi e recuperati anche i pali dell´illuminazione, è stato smantellato l´impianto sotterraneo, sono state rimosse le cabine telefoniche ed è stato eseguito il rifacimento completo dei sottoservizi. E´ stata rifatta anche la pavimentazione dell´area, centrale della piazza, dedicata ai giochi per bambini dove è stata sostituita la pavimentazione in gomma antitrauma e riorganizzato lo spazio giochi. Infine, sono state installate nuove sedute e arredi con caratteristiche estetiche più gradevoli e funzionali. Gli interventi per la riqualificazione di Borgo Foce sono stati commissionati dal Comune di Imperia per l´importo di 930 mila euro provenienti da fondi Por Fesr 2007/2013 (744 mila euro) e da fondi comunali (186 mila euro). I lavori, iniziati nell´ottobre 2013, si sono appena conclusi e saranno inaugurati e operativi l´8 luglio prossimo. L´area interessata dall´intervento è compresa tra la foce del torrente Caramagna e Largo Varese, in corrispondenza dell´attacco alla passeggiata a mare Domenico Moriani, la cui riqualificazione è in fase d´appalto ed è compresa nel progetto integrato. Anche in questo caso l´opera è parte del progetto di sviluppo urbano "Dal Parasio al mare". La superficie interessata è di 2065 metri quadrati; prima dell´intervento era percorsa da una strada carrabile con marciapiedi in pietra di Luserna. L´area costituisce un pregevole punto di ritrovo per cittadini e turisti ma versava in cattive condizioni e il traffico e la sosta erano permessi sia per i veicoli a motore che per il traffico ciclabile. Il progetto ha reso l´area interamente pedonale attraverso la limitazione del traffico veicolare ai soli accessi carrai, la creazione di aree di sosta più ampie, affiancate da aree verdi, la messa dimora di nuovi alberi, l´installazione di nuovi sistemi di seduta e il rifacimento dell´impianto di illuminazione.  
   
   
VENETO, EDILIZIA: NUOVE MODALITA’ OPERATIVE PER RECUPERO RIFIUTI DA RIUTILIZZARE  
 
Venezia, 7 luglio 2014 - I rifiuti prodotti dai cantieri edili sono mediamente costituiti per l’80% del totale da laterizio e calcestruzzo (armato e non); il restante 20% è invece suddiviso tra gli imballaggi (metallo, carta) e il materiale proveniente dagli scavi (terra e rocce, asfalti). Fornire modalità operative, applicabili sia a lavori pubblici che privati, per il recupero di rifiuti speciali; non pericolosi, finalizzato alla produzione di materiali riutilizzabili nel settore delle costruzioni, è quanto si propone un provvedimento appena approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte. “La problematica connessa con la gestione del recupero dei rifiuti costituiti prevalentemente da materiali inerti provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi – sottolinea Conte - è stata in più occasioni affrontata dalla giunta regionale mediante l’emanazione di specifiche modalità operative tese a regolamentarne le procedure gestionali. E’ del 2012 l’ultimo provvedimento, in ordine di tempo, con la quale, privilegiando l’opzione di riutilizzo e di recupero della materia, prima di ogni altra, sono state adottate modalità operative finalizzate in primo luogo a valorizzare, attraverso definite forme di gestione regolamentata, i rifiuti provenienti da queste attività”. “Preso atto dei positivi risultati ottenuti proprio dall’applicazione di questo provvedimento – aggiunge l’assessore - si è ritenuto opportuno proseguire sulla medesima strada, affrontando in particolare la questione relativa alla produzione e all’utilizzo nel settore delle costruzioni, di prodotti ottenuti dal recupero di rifiuti, sia attraverso un loro possibile utilizzo diretto, sia attraverso il loro utilizzo a valle di precise lavorazioni cui é sottoposto il rifiuto non pericoloso, nell’assoluto rispetto della normativa vigente in materia e dei principi comunitari sulla gerarchia dei rifiuti”. Data la valenza ambientale dell´argomento e la sua specificità, la Regione ha proceduto a costituire un tavolo di lavoro, a cui hanno partecipato rappresentanti delle Province, dell’Arpav, di Confartigianato e di Confindustria, le cui risultanze hanno consentito di enucleare precise norme tecniche e ambientali da rispettare nell’attività di produzione ed utilizzo nel settore delle costruzioni di “prodotti di recupero” e di “rifiuti tal quali”, norme che sono state ora adottate dalla Giunta regionale come specifica Regolamentazione su tutto il territorio regionale.  
   
   
ILVA: PROTESTE A GENOVA, MINISTRO GUIDI CONFERMA IMPEGNO GOVERNO  
 
Roma 7 luglio 2014 - Commentando la manifestazione e i tafferugli registrati il 4 luglio a Genova, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha confermato l’impegno suo e del governo a prendere tutte le misure necessarie affinché la situazione dell’Ilva possa tornare alla normalità. Ribadendo quanto detto ieri sera nel corso dell’incontro svoltosi al Ministero con i sindacati, il ministro ha affermato: “Mi sto attivando affinché vengano presi dal Consiglio dei ministri tutti i provvedimenti necessari per consentire all’Ilva di proseguire la sua attività grazie a un apposito prestito-ponte”. Il Ministro Guidi ha infine confermato quanto dichiarato dal commissario Piero Gnudi e, cioè, che gli stipendi ai lavoratori dell’Ilva relativi al mese di giugno saranno pagati regolarmente mentre il premio di produttività sarà versato insieme alle retribuzioni del mese di luglio.  
   
   
MILANO, EFFETTO EXPO PER SUPERARE LA CRISI E ASPETTA DI RIPARTIRE ENTRO L’ANNO  
 
 Milano, 7 luglio 2014. Effetto Expo o città internazionale? L’economia milanese fa meglio del resto del Paese. Primo dato, il sistema imprenditoriale milanese tiene, con 286mila imprese, invariate in un anno. Lo fa grazie alle imprese di stranieri. Il tasso di crescita è del +2,1%, contro +0,2% italiano. A Milano va il primato di territorio a più elevata densità produttiva, 228 imprese e 1.171 addetti per km2. 36mila le imprese con titolare straniero, il 12,7%, +6,2%. Qui toccano il picco in Italia e continuano a crescere, +6,2% in un anno. Milano concentra il 33% delle multinazionali estere che investono in Italia: ce ne sono oltre 3mila, +7% in cinque anni e danno lavoro a 274mila dipendenti. Un milanese su sette lavora per una impresa estera. Poi ci sono gli scambi. E anche se questi ultimi rallentano (-2,5% l’export e -5,9% l’import), Milano mantiene un primato di apertura internazionale, pari al 64,8%, meglio della media italiana (53,5%) e della Francia (57,7%) doppiando addirittura gli Usa (30%). Una apertura nell’ultimo anno sempre più legata ai settori tipici del made in Italy, +7,1% l’export del tessile e abbigliamento e +4,1% l’alimentare. Mentre si aprono nuovi mercati (diminuiscono Cina e Emirati Arabi, crescono Russia, Giappone, Arabia Saudita e Corea del sud). Ma Milano è gateway internazionale anche grazie ai turisti (7 milioni nel 2013), alle presenze in Fiera (quasi 1 milione di visitatori stranieri) e alla capacità di attrarre studenti stranieri (+16%). In città si concentra il 10% di tutti gli immatricolati stranieri nelle università del Paese, facendo di Milano la 24° città universitaria al mondo. C’è poi l’effetto Expo: nel periodo dal 2014 fino al 2016 si prevede una Milano che tornerà a crescere, con previsioni del +1,4% per industria e servizi e +2,6% per il reddito delle famiglie. Quindi, prima di tutto la tenuta. Ma la crisi morde ancora. A partire dalle difficoltà del mercato del lavoro, se nel corso dell’ultimo anno la disoccupazione si è stabilizzata, come un anno fa, sull’8% rispetto al 3,8% del 2008. Un under 30 su cinque oggi non lavora. E sono circa 80mila i 15-29enni residenti che non studiano, non lavorano e non hanno formazione, vale a dire circa 20mila in più in due anni. Colpite anche quelle donne che avevano un lavoro già flessibile, le loro collaborazioni calano del -13%. Penalizzati pure gli occupati immigrati con avviamenti in calo del 14,2%. Il bilancio del business descrive la fatica delle imprese nell’ultimo anno. Difficile soprattutto per il manifatturiero che ha visto ridursi ancora gli ordini (-1,2%), soprattutto quelli interni e l’attività produttiva (-1%). Ma hanno sofferto anche il commercio (-3,1% il volume di affari) e i servizi alla persona (-6,2%). Emerge dal rapporto annuale “Milano Produttiva”, a cura dell’Ufficio studi della Camera di Commercio, giunto alla 24° edizione, con un bilancio dell’economia di Milano e provincia nel 2013 e inizio 2014. Il volume, edito da Guerini Associati è in distribuzione in libreria a partire dal 10 luglio. “Pur tra grandi difficoltà - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –il sistema economico milanese resiste, ma il numero delle imprese attive, circa 286mila, rimane invariato grazie agli imprenditori stranieri. Preoccupa invece il rallentamento delle esportazioni e soprattutto la disoccupazione giovanile. Oggi un under 30 su cinque non lavora. Nel breve termine contiamo che l´Expo sia un importante fattore di crescita ma non può essere invocato come il rimedio per tutti i mali. Occorre allora uno sforzo straordinario di istituzioni locali e del governo per sostenere le imprese che in questo momento investono nell´occupazione”. Tutti i dati della ricerca L’economia milanese nel periodo della crisi (2009-2012) e previsioni per il 2013-16. Nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012 la crisi ha inciso su tutti i settori di attività registrando la contrazione del valore aggiunto prodotto nell’area milanese (-0,9%), la tenuta del reddito disponibile che a valori correnti ha registrato una variazione di modesta entità (+0,3%) e il tasso di disoccupazione di fine periodo che si è mantenuto a un livello molto elevato (7,8%). Considerando il 2013 come un anno di transizione, lo scenario di medio termine fa prevedere un incremento del valore aggiunto nel quadriennio 2013–2016 a un tasso medio positivo anche se non particolarmente sostenuto (+1,4%), con una previsione di crescita sia dai servizi che dall’industria (+1,4% per entrambi i settori). +2,6% la crescita prevista per il reddito mentre sarà ancora particolarmente elevato (7,7%) il tasso medio di disoccupazione. Meno affari nella dinamica congiunturale. Il 2013 si chiude per il manifatturiero milanese con una nuova contrazione dell’attività produttiva (-1%) e degli ordini (-1,2%) con una complessiva stabilità del fatturato interno (+0,02%). Soffrono soprattutto gli ordini interni (-2,6%) e il fatturato interno (-1%) mentre si registra un andamento positivo degli ordini esteri (+1,4%) che consente una crescita del +1,7% del fatturato estero. In difficoltà soprattutto le imprese artigiane: -1,4% la produzione, -2% il fatturato totale e -4,1% gli ordini con un peggioramento rispetto al dato medio lombardo. Rallenta anche il commercio, -3,1% il volume di affari, soprattutto le imprese più piccole (-5,2% quelle fino a 9 addetti) mentre in controtendenza le imprese con più di 200 addetti registrano un andamento in crescita, anche se di poco (+0,2%). Colpite in particolare le imprese del commercio al dettaglio alimentare (-6,1%). Contrazione anche per i servizi (-2,5% il fatturato che diventa -5,5% per le imprese da 3 a 9 addetti), soffrono in particolare i servizi alla persona (-6,2% il volume d’affari) e alberghi e ristoranti (-3,8%). Le previsioni per il 2014 però danno indicatori in miglioramento con una ripresa dell’attività produttiva trainata ancora una volta dai mercati esteri con una crescita e con una ripresa di fiducia degli operatori anche sul mercato interno. La dinamica imprenditoriale e l’occupazione. Anche nel 2013 si conferma una tenuta del sistema imprenditoriale milanese, con un saldo positivo tra imprese nuove iscritte e cessate: +7.522 (è il saldo)nuove imprese per un totale di 285.672 imprese attive (+0,3%) di cui il 90,7% con meno di 10 addetti (92,1% in Lombardia e 94,1% in Italia) e il 38,2% società di capitali che fanno di Milano l’area a più alta densità produttiva della regione (228 imprese, incluse le unità locali, e 1.171 addetti per km2 contro le 42 imprese e i 153 addetti della media lombarda). Il tasso di crescita resta dunque positivo (+2,1%), superiore al dato regionale (+0,7%) e nazionale (+0,2%). Un trend positivo, evidenziato anche dall’andamento delle start up innovative, circa 240 nel 2013 pari al 13,2% del totale nazionale operanti soprattutto nei settori dei servizi avanzati (85%), e che è dovuto anche alla capacità di espansione extraterritoriale delle imprese milanesi grazie alle oltre 58mila unità locali situate al di fuori di Milano (due terzi fuori dalla Lombardia, di cui quasi 400, +4,6% in un anno, all’estero) ma facenti capo ad aziende milanesi soprattutto del terziario avanzato. Altrettanto forte è l’attitudine di Milano ad attrarre attività economiche: le unità locali presenti in città ma collegabili ad imprese con sede legale fuori dalla provincia sono oltre 29 mila, di cui circa 2.500 con sede all’estero, +3,8%. Se il sistema delle imprese resiste soffre invece l’occupazione: Milano perde in un anno oltre 18 mila addetti (-1%, per un totale di oltre 1,8 milioni) in particolare nelle costruzioni (-6,6%), nelle attività immobiliari (-6,7%), logistica (-6,8%) mentre cresce la capacità occupazione dei servizi professionali (+7,7%) e tiene l’hospitality (+0,3%). Le donne imprenditrici rappresentano invece un quinto delle imprese milanesi, crescono del 0,6% e occupano quasi 140 mila addetti e operano soprattutto nei servizi (57,2%) mentre le imprese con un titolare under-35 sfiorano il 9% occupando oltre 51 mila addetti e si occupano soprattutto di alloggio e ristorazione, noleggio e agenzie di viaggio, servizi professionali. A livello settoriale la crescita più elevata si registra nella fornitura di energia elettrica (+10,6%) e acqua (+4,9%) mentre tra i servizi (+0,9%) in particolare crescono noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+5,7%), alloggio e ristorazione (+3,1%), attività finanziarie e assicurative (+2%) e sanità e assistenza sociale (+1,6%); in controtendenza il trasporto e magazzinaggio: -3%). Cresce leggermente anche il commercio tra ingrosso e dettaglio. Calo nel settore delle costruzioni (-1,4%) e nell’industria (-1,5%) dove però si registrano andamenti positivi per settori di punta sui mercati esteri come l’alimentare (+3,8%) e le bevande (+3,1%), la metallurgia (+0,5%) e l’abbigliamento (+0,2%). Aumentano però nel 2013 le procedure concorsuali: 1.278 le aperture di fallimenti a Milano, il 10% nazionale, +6,9% rispetto al 2012, per l’85% riguardanti società di capitali soprattutto nei settori servizi alle imprese e costruzioni. Le imprese creative e quelle della moda. A Milano si concentra l’8,1% delle imprese creative nazionali, considerando solo le imprese con più di 20 milioni di fatturato sono circa l’11% del totale. Tra queste il 48% sono imprese familiari, il 41% filiali di multinazionali. Circa la metà opera nella moda e bellezza (48,5%), una su quattro (23,4%) nel design e arichitettura. Le imprese della moda (tessile, abbigliamento e pelle (70%), design per il 30%) sono a Milano 6mila con circa 37.500 addetti, pesano il 15% del totale manifatturiero. Si concentrano nel comune di Milano e nelle aree metropolitane a nordovest e nordest. Un settore su cui pesa la presenza dei grandi gruppi (concentrano l’80% dei ricavi) e che a parte il design che cresce, ha sofferto per la crisi in termini di numero di imprese e ricavato con in controtendenza il dato delle esportazioni che sono aumentate (circa mezzo miliardo in un anno) arrivando a pesare il 12,5% sul totale export della provincia. La dinamica dell’internazionalizzazione: import e export… Nonostante l’interscambio commerciale milanese nel 2013 subisca un rallentamento, -2,5% le esportazioni e –5,9% le importazioni, Milano resta il nodo centrale delle relazioni commerciali italiane pesando l’11% sull’export nazionale e il 7% dell’import (prima in Italia) con un grado di apertura internazionale (rapporto tra somma export/import e il valore aggiunto) del 64,8% contro il 53,3% italiano: meglio di Francia (57,7%) e oltre il doppio degli Usa (30%) anche se lontana dalla performance tedesca (96%). A trainare le esportazioni sono stati i settori del made in Italy come il tessile e abbigliamento (+7,1%), spinto da pelletteria (+8%) e calzature (+17,4%), e l’alimentare (+4,1%). Nell’import manifatturiero che perde il 5,2% tra chi rallenta di più il settore farmaceutico (da 7,8 a 6,3 miliardi) e la chimica (mezzo miliardo in meno). Complessivamente circa il 60% dell’export milanese rientra nei settori a medio-alta o ad alta tecnologia. L’europa resta il principale mercato, assorbendo il 57% dell’export milanese e il 72% dell’import, anche se in flessione mentre crescono le esportazioni verso l’Asia orientale (+6,6%), in particolare Indonesia (+36,7%), Giappone (+13,8%) e Corea del Sud (+11,4%) mentre rallenta la Cina (-0,7%). Tra gli altri Paesi cresce il peso di Russia (+12,4% l’export), Turchia (+2,5%) e Stati Uniti (+1,7%), rallenta il Medio Oriente (-8,2% complessivo con punte del -22,1% degli Emirati e -14,6% del Kuwait, in controtendenza Arabia Saudita, +14,6%) e l’India (-10%). …e la Milano multinazionale. Milano rimane protagonista anche quando consideriamo gli investimenti diretti esteri (Ide). Al 2013 erano 4.051 le imprese estere partecipate da imprese milanesi, il 14,7% italiano e +11,2% in 5 anni, con un fatturato di 66,4 miliardi di euro e circa 223mila dipendenti. Il peso maggiore è del settore manifatturiero in cui operano oltre 1.100 imprese che danno lavoro a circa 130 mila dipendenti. L’europa l’area dove si concetrano gli Ide in uscita di Milano con circa 3mila imprese, vengono poi l’America centromeridionale (302), il Nord Amercia (286) e l’Asia Orientale (279). Il peso di Milano è ancora più forte in termini di investimenti dall’estero: si concentrano qui 3.263 imprese partecipate (33% italiano, +7% in 5 anni) che occupano oltre 274mila dipendenti (29,8%) ed hanno un giro d’affari di 175 miliardi (34% italiano). Commercio all’ingrosso, servizi professionali vari, manifatturiero, informatica e telecomunciazioni ed energia i settori principali di attività per imprese che appartengono soprattutto a Paesi Ue-12 (1.723) e Nord America (854). E per le imprese straniere operare a Milano e in Lombardia conviene: in tutti i settori ed in particolare in quelli dell’abbigliamento e nella filiera del legno le affiliate delle multinazionali hanno performance più elevate della media europea. Milano gateway: turismo, fiere e laureati. Nel 2013 Milano ha attirato circa 7 milioni di viaggiatori stranieri (il 34% lombardo e 7% italiano, con una spesa media di 450 euro contro i 330 della media italiana e i 270 lombardi), più di 2 milioni di visitatori fieristici di cui 920 mila stranieri e oltre 11 mila espositori di cui 4.300 stranieri. Il suo sistema aeroportuale è stato il primo in Italia per numero di voli (350mila) e merci movimentate (566mila tonnellate) ed il secondo, dopo Roma, per passeggeri (36 milioni). Aumenta inoltre la quota di iscritti stranieri alle sue università, +16% nell’anno 2012/2013 (ultimo dato disponibile) concentrandosi qui il 10% di tutti gli immatricolati stranieri nelle università del Paese e facendo di Milano la 24° città universitaria al mondo. Il mercato del lavoro. Nonostante il prolungarsi della recessione che ha colpito l’economia europea il quadro occupazionale nel 2013 inizia a mostrare alcuni segnali di miglioramento: il tasso di disoccupazione a Milano rallenta (8% a fine 2013 rispetto al 3,8% del 2008 ma in un anno cresce solo del +0,1%) colpendo in quest’anno soprattutto le donne (+0,7 punti percentuali contro -0,3 punti della disoccupazione maschile) ma aumenta il numero di occupati (+1,5%) soprattutto a tempo indeterminato, +4,1% (tra i motivi la modifica delle norme pensionistiche e le misure di incentivazione per la stabilizzazione di contratti a termine). Diminuiscono le collaborazioni, dato che colpisce solo le donne (-13,1% contro il +14,2% degli uomini) e rallenta anche il lavoro autonomo (-5,3%). Peggiora la disoccupazione giovanile che tocca il 20,8% (un under 30 su cinque non lavora contro poco uno su dieci di 2 anni prima). Un peggioramento che colpisce soprattutto i giovani meno istruiti e gli uomini più delle donne grazie alla maggiore scolarizzazione di quest’ultime. Nella provincia di Milano sono circa 80mila i 15-29enni residenti che non studiano, non lavorano e non hanno formazione, sono circa 20mila in più rispetto al 2011. Soffre anche l’occupazione immigrata a causa della crisi dei settori dove lavoravano, es, edilizia, gli avviati comunitari (per i tre quarti rumeni) calano del -14,2% mentre gli extracomunitari diminuiscono del 2,2%: si tratta soprattutto di donne (in particolare provenienti da Filippine, Sri Lanka, Perù ed Ecuador), conseguenza della caduta dei servizi alla famiglia.  
   
   
BEI AUMENTA LA MODERNIZZAZIONE DEL SETTORE DEL VETRO IN POLONIA  
 
Lussemburgo, 7 Luglio 2014 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) si presta 16,5 milioni di euro a Ba Glass Group per la riqualificazione e l´ampliamento di due impianti di produzione di vetro per contenitori in Polonia Occidentale. L´16,5 milioni di euro è la prima tranche del totale di finanziamento approvato fino a 50 milioni di euro per il progetto. Tale sostegno della Bei per l´industria del vetro in Polonia contribuirà notevolmente a rafforzare l´attrattiva economica e la competitività delle regioni Grande Polonia e Opolskie. Gli investimenti si tradurrà in un aumento significativo della capacità produttiva degli impianti situati in Sierak ó w e Jedlice. La nuova tecnologia applicata permetterà la produzione di migliore qualità, contenitori in vetro più leggere, risparmiando così materie prime ed energia nei trasporti. Il processo di modernizzazione è dovrebbe essere completato entro il 2016. L´aggiornamento sostenuto dal finanziamento Bei aumenterà la piante ´competitività e la sostenibilità a lungo termine. Sarà anche professionalmente attiva società locale attraverso la creazione di occupazione indiretta e il mantenimento di circa 640 posti di lavoro diretti. Come la Bei promuove fortemente progetti eco-compatibili, entrambe le piante sono l´energia efficiente e il programma di investimenti attueranno le ultime tecnologie per il riscaldamento del forno vetro con gas naturale con amplificazione elettrica. Inoltre, l´aggiornamento consentirà sostanziale riduzione del consumo di acqua attraverso una maggiore trattamento e riciclo di ogni impianto. Il prestito della Banca conferisce un valore aggiunto finanziario per Ba Glass Group rendendo disponibili le risorse finanziarie a lungo termine a costi inferiori. Questo progetto è la continuazione della cooperazione di successo della Bei a lungo termine Ba Glass Group, che opera in Portogallo, Spagna e Polonia. Compreso l´operazione in corso, la Banca ha messo a disposizione tre prestiti al gruppo un totale di circa 92 milioni di euro per sostenere gli investimenti nella modernizzazione della sua capacità industriale.  
   
   
FVG, 8 E 9 LUGLIO, SERRACCHIANI A BELGRADO  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani guiderà i prossimi 8 e 9 luglio a Belgrado, capitale della Serbia, una missione economica-istituzionale del Friuli Venezia Giulia. Alla guida di una delegazione di cui faranno parte anche i vertici delle quattro Camere di commercio della regione, il sistema industriale, nonché numerosi enti di ricerca, tra cui le Università di Trieste ed Udine, la presidente Serracchiani incontrerà - accompagnata dall´ambasciatore d´Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo - il presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolic, la presidente del Parlamento Maja Gojkovic, il vice primo ministro e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Zorana Mihajlovic, nonché il capo negoziatore della Serbia per i negoziati di adesione all´Unione europea, Tanja Miscevic. Nella giornata di mercoledì la presidente Serracchiani aprirà nella sede della Camera di commercio della Serbia il forum economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia - Opportunità di investimento e crescita".  
   
   
ISTAT. IN VENETO CRESCE IL NON PROFIT. ZAIA: FONDAMENTALE ANCHE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Venezia, 7 luglio 2014 - “Il Veneto da sempre esprime nel non profit un tessuto di eccellenza per quantità e qualità, che è divenuto nel tempo anche un incubatore di imprese sociali, dimostrando di saper rispondere in modo innovativo ai bisogni e offrendo beni e servizi competitivi sul mercato. Servizi che, svolti secondo il principio della sussidiarietà, diventano fondamentali anche per la pubblica amministrazione”. Sono considerazioni che il presidente della Regione Luca Zaia esprime in merito alle risultanze della rilevazione censuaria svolta da Istat e Unioncamere da cui emerge, tra l’altro, che nel Veneto il non profit è in costante crescita e che la pubblica amministrazione si snellisce. Il non profit veneto infatti ha fatto registrare una crescita a due cifre nell’arco di dieci anni. Dalla rilevazione si evince inoltre che il ruolo del volontariato è un elemento cardine del non profit veneto, specie per cultura, sport, ricreazione e protezione civile e assistenza sociale. “L’esito di quest’analisi non è una sorpresa – sottolinea Zaia – anzi conferma come i sia nel carattere dei veneti rispondere alle esigenze sociali non con le parole ma con i fatti. Il risultato è che nella nostra regione un cittadino su cinque fa volontariato: regala tempo, energie e spesso anche denaro a chi ha bisogno”. “Istituzioni, associazioni e gli stessi cittadini su questi temi parlano un linguaggio comune, pur nella diversità dei ruoli – conclude Zaia – ed è confortante vedere che anche i giovani si sentono responsabilizzati. Il servizio prestato dal non profit viene quindi ad integrarsi con l’azione della pubblica amministrazione e in molti casi è addirittura essenziale. La cultura della solidarietà e del volontariato continua ad essere un patrimonio acquisito e diffuso nel Veneto”.  
   
   
FVG, SERRACCHIANI: ALLEANZA TRA FINANZA ED ECONOMIA REALE  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - "Un´alleanza fra finanza ed economia reale è indispensabile per fare in modo che Trieste torni oggi a essere uno snodo dei traffici marittimi nel Nord Adriatico, recuperando quella vocazione internazionale che in passato le ha garantito prosperità e sviluppo". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo il 3 luglio a Trieste all´inaugurazione del nuovo atrio della sede della compagnia di assicurazione Allianz in largo Ugo Irneri, presenti Oliver Baete, membro del board di Allianz Sa a Monaco, e da Klaus-peter Roehler, amministratore delegato di Allianz Italia. "L´amministrazione regionale - ha detto la presidente - è impegnata ad agevolare l´accesso al credito delle imprese investendo ingenti risorse tramite il Frie, il Fondo Sviluppo per la piccola e media impresa, i contributi su ricerca e innovazione". Serracchiani ha ricordato quindi che di recente il presidente nazionale dell´Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Aldo Minucci, ha delineato la possibilità per la realtà assicurativa di favorire una diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese e per le grandi infrastrutture del Paese. "Mi auguro perciò - ha aggiunto - che anche il sistema assicurativo possa intervenire a sostegno delle Pmi sia con fidejussioni e garanzie, in modo tale da creare un canale complementare e di supporto a quello bancario, sia rafforzando la presenza negli strumenti regionali (Friulia, Finest), in particolare a favore delle imprese che puntano all´internazionalizzazione, specie sui mercati dove grandi imprese come Allianz vantano una presenza consolidata". Nel ricordare l´eccellenza della piazza triestina nel campo delle assicurazioni, rafforzata dalla presenza dell´Università e di centri di alta formazione, la presidente ha osservato che "l´inaugurazione di oggi, oltre a essere un atto concreto per l´economia regionale, rappresenta un momento simbolico che racconta la storia e il futuro possibile di questa città e di questa regione".  
   
   
ASTI - CONTRIBUTI ALLE PMI PER START UP E INTERVENTI DI ICT  
 
Asti, 7 luglio 2014 - La Camera di Commercio di Asti rafforza l´impegno a favore delle imprese con nuovi strumenti di finanziamento. Si tratta di due bandi di contributo pubblicati in queste ore: il primo supporta lo start up di nuove imprese, il secondo favorisce la diffusione di servizi avanzati di Information and Communication Tecnology nelle piccole e medie imprese. Nel dettaglio, sono stati stanziati 60 mila euro di contributi in conto capitale per la copertura parziale delle spese materiali e immateriali connesse allo start up d´impresa. Possono presentare domanda le micro imprese (fino a 9 addetti) con sede in provincia di Asti costituite a partire dal 31 ottobre 2013 da: giovani fino a 35 anni, soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di lavoro, occupati con orario e reddito ridotto, occupati a rischio di disoccupazione. Saranno ammesse a contributo le spese riconducibili alla nuova impresa sostenute a partire dal 31 ottobre 2013, per un massimo di 5000 euro a impresa. Il secondo bando è indirizzato alle Pmi e prevede due misure per una dotazione complessiva di 46.400 euro. Un fondo di 22.400 euro è destinato agli imprenditori che attivano collegamenti a Internet più veloci e performanti (rete fissa, satellitare, via radio o wi-fi banda larga, Hiperlan, Wimax). Il contributo massimo è di 700 euro ad azienda. Altri 24 mila euro sono invece a favore delle imprese che avviano attività di e-commerce e business on line, sviluppando e implementando il sito web. In questo caso il tetto massimo di contributo può arrivare a 3 mila euro per azienda e copre spese che vanno dalla progettazione all´acquisto di licenze software fino alla promozione del sito con campagne di advertising sui social network e sui motori di ricerca. Entrambi i bandi sono inseriti in un progetto che fa riferimento all´Accordo di programma Ministero Sviluppo Economico-unioncamere 2012. I bandi e la modulistica sono scaricabili dal sito www.At.camcom.gov.it  Le domande si possono presentare fino al 31 ottobre 2014. I contributi sono soggetti al regime “de minimis”.  
   
   
ROSSI: "GRANDE ATTENZIONE DELLA REGIONE PER LA BREDA E LO SVILUPPO FERROVIARIO"  
 
Pistoia 7 luglio 2014 - "Intorno alla vicenda Breda si deve creare un grande polo di impegno e vigilanza composto da istituzioni, sindacati e parlamentari per osservare il processo di avanzamento delle proposte da parte delle grandi imprese multinazionali che hanno dichiarato interesse all´acquisizione" ha dichiarato stasera il presidente Enrico Rossi al termine di un incontro in Comune con la Rsu aziendale, il sindaco Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia Federica Fratoni. "Noi chiediamo con forza che venga mantenuto il peso produttivo e occupazionale di una realtà come quella della Breda di Pistoia – ha aggiunto -. La Toscana si presenta con le carte in regola, grazie ad una politica ferroviaria di investimenti importanti, non ultimo quello concertato con il governo per il raddoppio della Lucca-pistoia, dove metteremo oltre 200 milioni e altrettanti ne aspettiamo dal governo stesso. Vogliamo per questo garanzie da Roma di un futuro di progresso e non di regresso. La Breda è un´azienda vitale, che ha committenze e che ne potrà avere ancora in futuro". "L´idea – ha concluso Rossi – è quella di farci sentire e abbiamo concordato con i sindacati e le istituzioni locali una serie di iniziative capaci di dare un segnale unitario, forte di attenzione anche a livello nazionale".  
   
   
CIAA POTENZA: RICERCA APPLICATA LUCANA SI APRE AL MEDITERRANEO  
 
Potenza, 7 luglio 2014 - Ricerca applicata, mondo accademico, impresa, internazionalizzazione: lungo questo asse si è snodata una due giorni organizzata dalla Camera di Commercio di Potenza, che nell’ambito della Convenzione Mise – Unioncamere (Programma plurisettoriale in partenariato con il Sistema Camerale nell’ambito della campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy 2011, Progetto Mediterraneo - Nord Africa) ha promosso un incontro tra gli spin off dell’Università degli Studi della Basilicata e imprenditori e accademici provenienti dalla Turchia. Incontri istituzionali, presentazioni, visite ai laboratori e colloqui di affari hanno caratterizzato le due giornate, che hanno avuto il merito di accendere i riflettori sulle potenzialità di imprese (gli spin off) che nascendo in ambito accademico sono dotate di alto potenziale in termini di know how da spendere in ambiti internazionali per concretizzare il trasferimento tecnologico. «Il progetto ha vissuto un primo, importante momento, ovvero quello del dialogo e dell’incontro tra il mondo della ricerca applicata e quello dell’impresa di un Paese, la Turchia, che cresce e manifesta il bisogno di assimilare know how dai nostri poli di eccellenza – dichiara Pasquale Lamorte, presidente della Camera di Commercio di Potenza -. In una situazione come quella attuale, con un’economia che cresce solo se innova e internazionalizza, l’incrocio tra la valenza dell’istruzione e della formazione accademica e la capacità competitiva delle aziende deve trovare necessariamente un punto di snodo su cui tessere relazioni». «L’evoluzione del mercato e la natura stessa dei nostri spin off ci spingono quasi in maniera naturale verso l’internazionalizzazione – aggiunge il professor Pietro Picuno, dell’Unibas – e iniziative come queste servono per iniziare un percorso di conoscenza e scambio con le imprese su circuiti molto più ampi del contesto locale e nazionale». Soddisfatti anche i giovani protagonisti degli spin off: Francesco Genovese, di Ninetek Srl, iniziò l’avventura dal progetto Nidi (Nuove Idee di Impresa Innovativa) della Camera di Commercio di Potenza e oggi coordina un gruppo di giovani che si muove nell’orbita del settore agroalimentare: «Quella fu una scintilla importante, che ci fece rendere conto delle nostre potenzialità. Oggi lavoriamo molto con imprese del Sud Italia ma ritengo sia necessario aprire al Mediterraneo e ai Balcani, per iniziare collaborazioni su progetti di ricerca in Horizon 2020 o in altri segmenti della nuova programmazione». Nica Mirauda, di Ees Company, che si occupa di monitoraggio ambientale: «La nostra, che è una piccola Università ma ha grandi esperti, ha creduto nelle potenzialità degli spin off. La Camera di Commercio con questa giornata ci ha fatto vivere da protagonisti una dimensione internazionale che contribuisce a valorizzare il nostro lavoro e ci conferma, una volta di più, che possiamo svolgere il ruolo di grande acceleratore rispetto alla ricerca e all’innovazione per le imprese».  
   
   
SHAREXPO, MILANO CITTÀ CONDIVISA PER IL 2015 COWORKING E MOBILITÀ IN SHARING, ESEMPI VIRTUOSI DI BENI E SERVIZI PER TUTTI  
 
Milano, 7 luglio 2014 – Si è tenuta presso la sede della Fondazione Eni Enrico Mattei, la presentazione di ‘Sharexpo’, un documento di indirizzo che raccoglie istanze, proposte e iniziative per la sperimentazione della sharing economy a Milano durante Expo 2015. Il progetto è nato dall’iniziativa di Collaboriamo, Fondazione Eni Enrico Mattei, Modacult e Expolab (Università Cattolica di Milano) e Secolo Urbano: quattordici esperti con competenze diverse, si sono riuniti per realizzare un documento in grado di stimolare il dibattito e le riflessioni attorno a un tema emergente come quello della sharing economy. Obiettivo, costruire una progettualità in favore di Expo 2015 e della Città metropolitana. “Expo 2015 è sicuramente una grande opportunità per far evolvere a Milano nuove forme di sviluppo economico come quelle individuate dalla sharing economy per la condivisione di beni e servizi. Il lavoro di grande qualità fatto dal comitato Share Expo accende una luce positiva in città per la diffusione di idee e progetti condivisi”, così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani che prosegue: ”Ora dobbiamo tutti fare la nostra parte per favorire iniziative di condivisione e collaborazione che siano innovative ma anche regolamentate. L’amministrazione ha già fatto molto in questo senso, anche attraverso il sostegno ai nuovi spazi di coworking. E può ora mettersi a disposizione per facilitare, ma anche gestire, nuovi modelli di servizi condivisi”. “In una grande area come Milano, futura Città metropolitana, la sharing economy può trovare i giusti presupposti per svilupparsi e crescere. E in vista di Expo sarà indubbiamente utile per gestire al meglio i picchi di domande che arriveranno sui vari servizi – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran –. Al di là dell’evento, però, dobbiamo anche cogliere le opportunità che la sharing economy offre, ovvero disegnare un’economia nuova basata sull’uso del potenziale di tutte le risorse e su una maggiore cooperazione tra le persone. Sul tema della mobilità in sharing, Milano sta guidando una vera e propria rivoluzione, modificando progressivamente le abitudini e le pratiche quotidiane di milanesi e city users attraverso un nuovo sistema che premia sempre di più l’utilizzo di beni e servizi piuttosto che il possesso”.  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, CONTRIBUTI ALLE IMPRESE TOSCANE CHE GUARDANO AI MERCATI ESTERI  
 
Firenze 7 luglio 2014 – Sono 145 le imprese toscane, piccole e medie che potranno contare sui contributi della Regione per il sostegno ai processi di internazionalizzazione. La graduatoria è stata appena pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione a seguito di un bando, uscito nell´autunno 2013. Si tratta di 30 progetti che le imprese coinvolte realizzeranno, prevalentemente in forma associata, cioè aggregandosi fra loro sotto forma di Consorzi, reti o raggruppamenti temporanei per avere maggior forza di impatto sui mercati che intendono esplorare. L´obiettivo del bando è infatti quello di incentivare gli investimenti delle imprese in attività di sviluppo di reti commerciali all´estero, come ad esempio la partecipazione a fiere, l´apertura di show room e basi logistiche in modo da trovare sbocchi importanti su mercati esteri diversi da quelli dell´area Ue. Ome i cosiddetti Brics, gli Usa, il Giappone, il Vietnam, gli Emirati Arabi, la Turchia. "Il sostegno all´internazionalizzazione - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - è uno degli assi portanti delle nostre politiche per lo sviluppo, un fattore strategico per la ripresa e il riposizionamento competitivo del sistema produttivo toscano. L´export si sta rivelando uno dei fattori trainanti della ripresa della nostra regione. Gli ultimi dati elaborati dall´Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica) relativi al 2013 attestano una crescita di oltre il 16,5% rispetto al 2008, anno precedente la crisi, confermando la Toscana come una delle regioni più dinamiche, in particolare in settori come l´abbigliamento, la pelle, le calzature. Vogliamo assecondare la vocazione di settori e distretti produttivi, aiutando anche le imprese piccole e piccolissime". Non a caso il bando che arriva oggi a compimento e che viene finanziato con oltre 8 milioni di euro, ha previsto la possibilità di presentare domanda in forma aggregata, assegnando una premialità alle imprese che si sono messe insieme per elaborare il progetto. "E´ una premialità – avverte l´assessore - che, come in altri casi, abbiamo inserito per dar modo anche alle imprese di piccole dimensioni di fare un passo importante, altrimenti per loro non sostenibile. Inoltre ciò consente di promuovere progetti maggiormente strutturati e quindi di maggiore impatto sui mercati". Una corsia preferenziale è stata assegnata anche alle imprese a titolarità femminile e giovanile e per coloro che investono nei paesi Brics, per le imprese che assumono nuovi addetti o promuovono azioni di responsabilità sociale. Con i precedenti bandi, 2007, 2009 e 2011, sono stati ammessi oltre 300 progetti, per oltre 30 milioni complessivi di risorse.  
   
   
ROSSI ALLA UIL: "UN PATTO PER MODERNIZZARE E RENDERE EFFICIENTI SERVIZI E PA"  
 
Firenze 7 luglio 2014 - "Discutiamo un patto tra istituzioni e sindacati per l´efficienza, la modernizzazione, la qualità dei servizi, a partire dalla sanità, per dare risposte migliori ai cittadini. Un patto rapido e su poche cose, a cominciare da quelle su cui abbiamo diretta competenza. Io sono disponibile". Questa la proposta avanzata dal presidente Enrico Rossi al mondo sindacale, nel corso del suo intervento al congresso regionale della Uil. "Voglio ringraziare tutti lavoratori iscritti e in modo specifico quelli della sanità - ha proseguito il presidente – Se nonostante i tagli nazionali imposti, pari a un miliardo di euro in due anni, la sanità toscana è a posto nei conti, come certificato dalla Guardia di finanza, e se ha mantenuto livelli di qualità tra i più alti nel paese questo è stato anche grazie all´impegno e al sacrificio dei lavoratori della sanità pubblica". "Non dobbiamo avere paura di assumerci la responsabilità della rappresentanza e di stare con il popolo – ha aggiunto - l´accusa di populismo viene da chi il popolo non c´è l´ha. Per me è stato un onore essere stato a Piombino, a fare una battaglia insieme ai lavoratori. In tante occasioni non mi sono limitato a ricoprire astrattamente un incarico pubblico, a mediare tutto. Anche in situazioni disperate come quello della Eaton noi ci siamo stati. Su Piombino continueremo la battaglia, fino alla riapertura dell´area a caldo e continueremo anche a lavorare sul porto." "Se non ci fosse stata la manifattura e l´export la Toscana, che pure ha tenuto meglio di altre regioni, sarebbe arretrata e crisi avrebbe colpito ancora più duramente. Ma la Toscana non può sostituirsi a una politica industriale nazionale da parte del governo. Dobbiamo insistere perché questa politica ci sia sui grandi settori produttivi, come quello ferroviario. Possiamo costruire insieme ai sindacati piattaforme da sottoporre al governo nazionale: penso a Piombino e alla Breda, ma anche all´area costiera, a Livorno e a Massa. Non si può solo star dietro alla cassa integrazione e alla protezione sociale, come pure facciamo puntualmente, ma dobbiamo aprire una vertenzialità più forte con il governo". Rossi ha poi affrontato il tema delle infrastrutture. "Con l´unificazione delle società aeroportuali diamo alla toscana una infrastruttura capace di 12 milioni di passeggeri. Pisa non deve temere Firenze e Firenze non deve temere Pisa. Lasciamoci alle spalle le lotte del medioevo. Sulla Tirrenica mi sono preso responsabilità che nessun altro politico in Toscana si è assunto. Senza questa infrastruttura è difficile attrarre investimenti per tutta la costa, per il porto di Livorno. Il governo ci deve dare una risposta, così come sul livello di servizio delle ferrovie, non solo dell´alta velocità ma delle linee frequentate da milioni di pendolari". "La ripresa in Toscana e possibile, c´è impresa dinamica, una amministrazione pubblica che ha retto il colpo della crisi. Siamo in grado di anticipare 82 milioni a luglio per i bandi europei, chiameremo le imprese a presentare progetti e quando arriveranno le graduatorie si potrà partire subito. Ma c´è una partita tutta europea ancora aperta, se non si fanno grandi piani di investimenti sarà ben difficile riassorbire la ferita della disoccupazione, che in Toscana colpisce 200 mila cittadini in età lavorativa, metà giovani, tanti scoraggiati, tanti cassaintegrati. O il capitalismo così com´è in Europa viene compensato da un riequilibrio sociale o rischia di distruggere se stesso".  
   
   
SARDEGNA: MENO BUROCRAZIA PER LE CAVE DI MARMO E GRANITO  
 
Cagliari, 7 Luglio 2014 - "Lo snellimento delle procedure burocratiche è una delle priorità di questa Giunta: abbiamo approvato una delibera a riguardo pochi giorni fa. Anche come assessorato dell´Industria ci stiamo attivando per rivedere le norme: la lentezza della burocrazia favorisce l´abusivismo". Lo ha detto l´assessore regionale dell´Industria Maria Grazia Piras durante un incontro coi rappresentanti del Consorzio marmi e graniti della Gallura. Gli imprenditori hanno esposto gli elementi critici presenti nel settore, che riguardano in particolare la troppa burocrazia per le autorizzazioni (per le quali spesso occorrono anni), costi di trasporto ed energia e il costo elevato delle fidejussioni. "Le cave, quelle di granito in particolare, sono un´attività importante per la Gallura e per la Sardegna - ha detto ancora l´assessore Piras - Stiamo lavorando nella direzione di accorciare i tempi per il rilascio delle autorizzazioni". Inoltre il tema dei costi energetici, ha assicurato la responsabile dell’Industria, "è al centro dell´azione congiunta del governo regionale con l´obiettivo della metanizzazione dell´Isola, tema sul quale è già stato aperto un tavolo con il Governo".  
   
   
CONVEGNO SUL COMMERCIO, LE LIBERALIZZAZIONI NON HANNO PORTATO I RISULTATI ATTESI  
 
Senigallia, 7 luglio 2014 – Avviare un percorso di rivisitazione delle liberalizzazioni nel commercio che non hanno portato ai risultati sperati. È la richiesta emersa al Convegno nazionale di Senigallia, promosso dalla Regione Marche, al quale ha partecipato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. I rappresentanti delle Regioni e delle associazioni di categoria chiedono un percorso condiviso che sappia compensare le varie esigenze territoriali, sociali ed economiche coinvolte dalla programmazione delle attività commerciali. A due anni dalle liberalizzazioni, è urgente capire quale rotta stia seguendo la spinta al cambiamento introdotta dal decreto “Salva Italia”. Per il vice presidente e assessore al Commercio, Antonio Canzian, l’atteggiamento prevalente sembra essere quello del “Tana libera tutti, rispetto alla reale capacità di governare il cambiamento”. Secondo il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, “è necessario un esame approfondito e, se c’è convergenza di opinione, le Regioni possono presentare una proposta di legge che superi le distorsioni registrate. Non è possibile assumere un principio di carattere generale in maniera acritica, senza una verifica delle reali ricadute sui territori”. Spacca ha citato l’esempio della direttiva Bolkestein sulle concessioni demaniali: “Gli altri Paesi hanno trattato con l’Unione europea l’applicazione della norma in funzione delle peculiarità nazionali. L’italia, invece, si è allineata acriticamente al principio generale, con pesanti ricadute per gli stabilimenti balneari, quando proprio la Ue ha fatto della sussidiarietà la forza che lega gli Stati aderenti, valorizzando il valore della differenza. Le Marche hanno un’organizzazione sociale diversa dalla altre regioni, sono una realtà policentrica, così come le altre regioni hanno le loro peculiarità. Le liberalizzazioni nel commercio devono tener conto delle esigenze legate alle differenze dei territori”. Il vicepresidente Canzian ha parlato di “scarsi riscontri dei confronti avuti con i diversi governi nazionali che si sono succeduti, per quanto riguarda le questioni del commercio, con la sola eccezione per il tavolo aperto sul commercio ambulante. Prima del Salva Italia, a livello regionale, si era giunti a una forte condivisione su vari temi legati alle liberalizzazioni, come le deroghe domenicali e festive, poi l’arrivo del decreto ha spazzato via ogni possibilità di confronto e di condivisione. Il tema delle liberalizzazioni non va banalizzato come semplice confronto tra piccola e grande distribuzione, ma coinvolge altri contesti etici e sociali che vanno presi in considerazione e non ritenuti avulsi dal dibattito sulle politiche commerciali. Le liberalizzazioni possono risultare un bene per il Paese, ma vanno interpretate con le Regioni e con le esigenze territoriali”. Secondo il segretario generale della Cgil (che ha partecipato alla tavola rotonda conclusiva del convegno), “non si può parlare di commercio senza avere idea di quale società vogliamo. Oggi c’è un problema di reddito delle famiglie, la crisi ha posto il tema della qualità e del risparmio. Il nostro Paese continua a navigare nelle difficoltà economiche, mentre nel resto dell’Europa si sta recuperando. Siamo sicuri che l’esigenza dell’Italia sia quella di incrementare la grande distribuzione? Il dato sull’occupazione in questo settore è diminuito negli ultimi due anni. Le aperture domenicali non servono a riequilibrare la crisi e la libertà delle imprese non può scaricarsi tutta sui lavoratori”. Camusso ha quindi rilevato che “le città senza negozi sono un pericolo per le donne, c’è un problema di riqualificazione del tessuto urbano che non può essere ignorato. Va posto con forza il tema della valorizzazione territoriale. Come va sottolineato il problema della dignità del lavoro, perché senza le regole, anche nel commercio, c’è solo il cannibalismo e chi paga sono sempre i più deboli: i lavoratori e i consumatori”.  
   
   
GRANDI EVENTI: SERRACCHIANI, ITS VETRINA MONDIALE ECCELLENTE  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - Its (International Talent Support), il concorso internazionale di fashion, accessori, artwork e gioielli organizzato da Barbara Franchin ed in programma a Trieste dal 10 al 12 luglio, è una vetrina mondiale eccellente per Trieste e l´intero Friuli Venezia Giulia, la dimostrazione di come sia possibile conquistare una centralità incredibile anche in un territorio ormai solo apparentemente fuori mano. "Puntando molto sulla qualità - ha commentato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo alla presentazione della 13.Ma edizione assieme al sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, ed alla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat - Its rappresenta un traino evidente alla promozione del territorio al quale garantisce un importante ritorno economico". "Utilizzando i nuovi media - ha aggiunto Serracchiani - con Its conquistiamo spazi-altri sui quali lavoreremo intensamente anche in prospettiva futura". Attesi a Trieste, ha annunciato Franchin, oltre 500 ospiti provenienti da tutto il mondo, tra i quali 150 giornalisti di 21 Paesi. Con Turismo Fvg è stato sviluppato un progetto grazie al quale decine di bloggers racconteranno Its on line, così come farà lo staff di Triestesocial raccontando il backstage della manifestazione. "I Grandi Eventi a Trieste rappresentano un´industria fondamentale per la città - ha evidenziato Cosolini - in quanto garantiscono un effetto diretto e indiretto tanto efficace quanto irrinunciabile. Its - ha concluso - è in prima fila in questa industria dei Grandi Eventi che dobbiamo coltivare e rafforzare".  
   
   
MANGIAROTTI: ASSICURATE OCCUPAZIONE E PROSPETTIVE  
 
 Trieste, 7 luglio 2014 - A una svolta positiva la vicenda della Mangiarotti spa grazie all´intervento determinante di Regione e della sua finanziaria Friulia. La Finanziaria regionale, presente nella società di Panelllia di Sedegliano dal 2010, era intervenuta con diversi aumenti di capitale a supporto dello sviluppo aziendale mentre i soci privati avevano supportato solo inizialmente l´azienda. L´azienda era entrata in una grave crisi finanziaria che ne aveva pesantemente limitato l´operatività. Friulia ha quindi messo a punto una strategia finanziaria tesa a interrompere una situazione di stallo che avrebbe portato alla perdita di un polo produttivo di grande valore tecnologico ancora ricco di prospettive commerciali. Nel corso dell´assemblea straordinaria dello scorso 30 giugno era stato deliberato l´abbattimento del capitale sociale al 31 marzo 2014 con l´azzeramento di buona parte delle quote dei soci preesistenti. Al contempo si era proceduto ad un aumento di capitale di 25 milioni di euro che potrà essere opzionato dai soci esistenti entro la prima metà di luglio 2014. In caso contrario, Mangiarotti grazie all´intervento di Friulia ha ottenuto l´impegno del gruppo statunitense Westinghouse Electric Company/wec, controllato da Toshiba e principale cliente della società nello strategico settore del nucleare, a intervenire (dopo gli esiti di una due diligence ambientale e un accordo con le banche), per rilevare il controllo della società. A questa soluzione estremamente positiva per la Mangiarotti si è giunti dopo mesi di serrate trattative condotte da Regione e Friulia che potranno garantire il mantenimento operativo dei due siti produttivi di Pannellia e Monfalcone, l´impegno industriale di Wec sia nel settore dell´oil&gas sia nel nucleare, con la salvaguardia dei lavoratori, tutelando negli accordi il mantenimento dell´attuale livello occupazionale tenuto conto dei contratti di solidarietà in corso. "Si sta chiudendo positivamente una trattativa non certo facile - ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - che la Regione ha supportato e seguito grazie all´azione della controllata Friulia, in grado di mettere in sicurezza prospettive industriali e salvaguardia dei livelli occupazionali occupazionale, con auspicate e concrete prospettive di successivi sviluppi". "L´operazione Mangiarotti testimonia e conferma - ha osservato il vicepresidente Bolzonello - il rinnovato dinamismo della Regione, assieme a Friulia, nella salvaguardia di importanti realtà produttive di eccellenza nel manifatturiero. Dinamismo che Friulia ha saputo indirizzare a tutela di questa realtà produttiva friulana in linea con i recenti indirizzi strategici dettati dalla Regione nell´ambito di ´Rilancimpresa´, il nuovo Piano di sviluppo industriale e manifatturiero della Regione votato ad una nuova competitività territoriale, puntando non solo su ricerca&sviluppo ma anche, in parallelo, a nuovi investimenti strutturali", ha confermato ancora Bolzonello. "Il futuro della Mangiarotti spa - ha ricordato il residente di Friulia Pietro Del Fabbro - è stato uno dei temi all´attenzione di tutti coloro che hanno a cuore il mantenimento e il rilancio dell´industria della nostra Regione e in particolare, quindi, di Friulia. Mangiarotti è un´azienda d´eccellenza a livello mondiale e il suo mancato salvataggio avrebbe provocato un grave danno all´occupazione, ledendo anche primati in ambito produttivo e industriale così faticosamente conquistati. Per questo, anche in questo caso, l´impegno di Friulia è stato incessante e votato alla ricerca di una soluzione che si è concretizzata, non senza difficoltà, nel corso della recente assemblea. Ora, con la sottoscrizione dell´aumento di capitale o con l´eventuale l´intervento di Wec, possiamo guardare con un spirito costruttivo al futuro della Mangiarotti e dei suoi collaboratori".  
   
   
BIZZARRI SPA, L´IKEA CONFERMA UNA COMMESSA. RITIRATA LA MOBILITA´, LA PRODUZIONE RIPARTE IN OTTOBRE.  
 
Ancona, 7 luglio 2014 - Orizzonte più roseo per la Bizzarri s. P.a di Corinaldo, ad un giorno dalla scadenza della procedura di mobilità per 126 lavoratori. E’ del 3 luglio, infatti, la notizia che l’Ikea ha richiesto all’azienda una nuova, importante commessa per la produzione di un componente da cucina. Una linea produttiva che l’Ikea ha valutato positivamente tanto che ha richiesto nuovamente alla Bizzarri – in rapporto ultraventennale con il colosso svedese ma che negli ultimi tempi non aveva rinnovato ordinativi – di essere fornitore ufficiale. E’ quanto è emerso questa mattina nella programmata riunione presso l’assessorato regionale al Lavoro per fare il punto della situazione. Una notizia annunciata e sperata nella scorso incontro e che con la conferma di oggi ha permesso di arrivare ad un accordo tra Regione , Azienda e Sindacati. A fronte del ritiro della procedura di mobilità da parte dell’Azienda, si utilizzerà la cassa in deroga fino al 31 agosto e per il mese di settembre verrà applicata la Cig ordinaria. Ad ottobre infatti è in programma la ripartenza produttiva. Alla riunione erano presenti , oltre all’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti , le rappresentanze sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil , alcuni dirigenti dell’azienda e il consulente del lavoro Stefano Carotti. Tutti hanno condiviso la soluzione che permette di evitare la mobilità. “Una buona notizia dunque – ha rimarcato con soddisfazione l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti – che ci fa ben sperare: riapre prospettive per dare maggiori certezze ai lavoratori e ci consente di scongiurare in primo luogo la mobilità e traghettare fino ad un ricollocamento ad ottobre, quando lo stabilimento potrà riprendere la produzione effettiva. La conferma da parte di una potenza come Ikea è anche la dimostrazione - ha concluso l’assessore - delle grandi capacità produttive e della cultura imprenditoriale marchigiana che sa esprimere eccellenza, unica strada da percorrere per portarci fuori dalla crisi del manifatturiero. “ Stessa soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale di Corinaldo che con il sindaco Matteo Principi ha seguito costantemente le fasi di questa vicenda. Come ha sottolineato, infatti, il dirigente aziendale Battistelli: “ Siamo l’unica azienda in Italia in grado di fornire quel tipo di prodotto finito, in forti quantità e buona qualità. E questo l’Ikea, che vaglia attentamente ogni dettaglio produttivo e di solidità aziendale, evidentemente lo ha riconosciuto valido per il suo mercato internazionale, aprendoci anche nuove strade per la ripresa e l’incremento produttivo. In vista della pausa estiva, periodo in cui le aziende fornitrici di materie prime chiudono per ferie, non sarà possibile andare però a regime subito ma da ottobre prossimo. Le verifiche sugli impianti per consentire la riapertura sono già a buon punto.” La Bizzarri Spa nasce nel 1976 da un progetto dei fratelli Adelelmo e Alfonso Bizzarri che insieme decidono di dar vita ad una realtà in grado di soddisfare le esigenze del mercato del mobile da oltre 35 anni.