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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Luglio 2014
TOSCANA TECHNOLOGICA E SMAU, QUANDO LA RICERCA INCONTRA L´IMPRESA  
 
Firenze, 7 luglio 2014 – Una due giorni dedicata alle eccellenze del sistema produttivo toscano, dove il saper fare e la qualità tradizionali del manifatturiero toscano si incontreranno con innovazione, ricerca, alta tecnologia e scienza mostrando come, in concreto, sia possibile realizzare un sistema produttivo ed una regione più moderna e competitiva. E´ questo e molto altro la due giorni Toscana Technologica, che la Regione organizza il 9 e 10 luglio alla Fortezza da Basso in collaborazione con Smau, da 50 anni punto di riferimento per quanto riguarda i settori delle nuove tecnologie e Ict. L´evento si inserisce infatti nel contesto della tappa fiorentina di Smau Business Roadshow, che per la prima volta tocca Firenze e la Toscana con l´obiettivo di far incontrare imprese e investitori, facendo loro toccare con mano le potenzialità del territorio e le opportunità legate all´utilizzo delle moderne tecnologie digitali. L´iniziativa non sarà soltanto una vetrina delle eccellenze toscane, in particolare nei settori dell´Ict e dell´alta tecnologia, ma punta a costruire un evento di marketing, mettendo in contatto vecchie e nuove imprese, settori tradizionali e start up, centri di ricerca e investitori, imprenditori e operatori finanziari. Tutti i protagonisti che, interagendo fra loro, scambiandosi idee e know how, mostrando modelli e prototipi, cominceranno a configurare la nuova Toscana Technologica. "Quella che ci proponiamo di mostrare in maniera non generica ma approfondita e motivata, con un confronto vero fra mondo delle imprese e centri di ricerca - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è una nuova faccia della Toscana, una faccia, appunto, più tecnologica, aperta all´innovazione e alla qualità. C´è una Toscana che sta crescendo e che deve imporsi per far conoscere le opportunità che questo territorio può offrire alle imprese che desiderano imboccare la strada dell´innovazione. Una Toscana capace di attrarre talenti, idee e capitali e che contribuisce in maniera considerevole all´aumento dell´export registrato anche negli ultimi mesi, attrezzando così la nostra economia a competere rispetto alle sfide globali". Il programma della due giorni è intenso e numerosi sono gli eventi collaterali previsti, dove le iniziative promosse dalla Regione si intrecceranno con quelle organizzate nell´ambito del Roadshow Smau. "Un´occasione – spiega Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau – per creare un ponte tra il mondo della ricerca e le imprese, attraverso momenti di incontro diretto e presentazioni che saranno fondamentali per le startup e l´intero sistema dell´innovazione presente, per farsi conoscere, trovare nuovi partner e contribuire allo sviluppo e al rinnovamento delle imprese della Regione. Per il mondo delle imprese sarà l´appuntamento ideale dove poter attingere nuove idee, progetti e spunti per rinnovarsi, incontrando le oltre 100 realtà presenti in fiera e apprendendo dai numerosi casi di successo che verranno presentati nei due giorni all´interno degli oltre 50 workshop gratuiti e dei premi in programma". Negli spazi espositivi il pubblico potrà toccare con mano, grazie a percorsi interattivi, contenuti e risultati di progetti. In particolare sarà dato spazio ad alcuni dei risultati di eccellenza realizzati grazie al finanziamento del Por Creo Fesr 2007-2013. Un focus sarà fatto sugli obiettivi della nuova programmazione 2014-2020. Presente, inoltre, l´intero ecosistema della ricerca e dell´innovazione della Regione: centri di ricerca, università, poli tecnologici e startup, oltre ai grandi fornitori di tecnologie digitali. Stampanti 3D, droni per il monitoraggio ambientale, tessuti innovativi e altamente tecnologici, arredi ed allestimenti esclusivi e personalizzati in cartone, innovativi strumenti di diagnostica applicati alla medicina clinica e alla salute dei pazienti, queste sono solo alcune delle novità ad alto tasso di innovazione che gli oltre 3.000 imprenditori e manager che sono attesi alla Fortezza da Basso potranno scoprire tra gli stand del Padiglione Cavaniglia. Mercoledì 9 luglio Il programma di eventi e appuntamenti partirà il primo giorno con un laboratorio inaugurale, dalle 10 in poi (vedi programma), con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, la parlamentare Maria Chiara Carrozza (Commissione affari esteri e comunitari), il dirigente della Dg industria della Commissione europea Mattia Pellegrini. In questo contesto sarà conferito il Premio ambasciatori d´Europa, un riconoscimento a funzionari pubblici che hanno contribuito a diffondere con il proprio lavoro l´idea di Europa nel nostro paese. I momenti di incontro tra startup e imprese continueranno mercoledì pomeriggio, alle 14.30 con il Premio Innovazione Ict Toscana dedicato ai migliori progetti di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese e con il Premio Startup, volto a consegnare un riconoscimento alle migliori idee di business, pronte per il mercato, presentate dalle startup in fiera e con i diversi momenti di presentazione – speed pitching - delle startup al pubblico di investitori e imprese. Il Forum delle Imprese, dalle 15.30, organizzato in collaborazione con l´agenzia regionale Toscana Promozione e disponibile in diretta streaming, sarà il fulcro della giornata e l´occasione per presentare il nuovo bando per Ricerca & Sviluppo che la Regione ha messo a punto a favore delle imprese toscane e che oggi è in via di pubblicazione. Inoltre cinque imprese innovative, selezionate fra i beneficiari dei progetti, racconteranno direttamente la loro esperienza. Ci sarà poi un approfondimento di contesto,grazie all´apporto del direttore dell´Irpet Stefano Casini Benvenuti. Giovedì 10 luglio alle ore 10.00, si proseguirà con la consegna del Premio Smart City e del Premio eGovernment, che coinvolgeranno i più innovativi comuni ed enti del territorio e che vedranno la partecipazione, tra i relatori, del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Albino Caporale, Dirigente Sviluppo Economico della Regione Toscana. Per ulteriori informazioni e per partecipare: www.Smau.it/invite/fi14/regionetoscana1/  www.Toscanatechnologica.it    
   
   
NOVARA - PROGETTO E-COMMERCE CHIAVI IN MANO: ISCRIZIONI ENTRO LUNEDÌ  
 
Novara, 7 luglio 2014 - Ultimi giorni per imprese e giovani che vogliono candidarsi al progetto “E-commerce chiavi in mano”, gestito dalla Camera di Commercio di Novara in collaborazione con il suo Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, il cui termine per le adesioni scadrà lunedì 7 luglio 2014. L’iniziativa si rivolge a piccole e medie imprese novaresi interessate alla creazione o allo sviluppo di una piattaforma di vendita on–line e a giovani diplomati o laureati (sia con laurea triennale che magistrale) dotati di adeguate capacità organizzative e relazionali e di una buona conoscenza degli strumenti informatici, così come della lingua inglese. Il progetto si articolerà in due fasi: la prima consiste in una formazione gratuita per le imprese e i giovani selezionati attraverso due appositi e distinti corsi che si svolgeranno nei giorni 15, 16, 22 e 23 luglio (dalle 9.30 alle 12.30 per i ragazzi e dalle 14.30 alle 17.30 per le imprese). Al termine del percorso formativo verranno selezionate tre imprese e tre ragazzi per l’avvio di un tirocinio di cinque mesi (da settembre 2014 a gennaio 2015), interamente spesato dalla Camera di Commercio, che riconoscerà ai tirocinanti un’indennità pari a 600 euro mensili, a fronte di un impegno di 40 ore settimanali. «Lavoro e competitività sono le leve su cui agire per risollevare il nostro sistema economico – commenta Francesco Del Boca, presidente della Camera di Commercio – Con questo progetto offriamo a imprese e giovani un’opportunità di crescita qualificata e a costo zero, non perché priva di spese, ma per la volontà dell’Ente di sostenerle interamente a vantaggio dei partecipanti». Anna Ida Russo, presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, aggiunge: «In un periodo contrassegnato da difficoltà di accesso al credito e di inserimento lavorativo gli investimenti aziendali e personali in formazione finiscono spesso per essere rinviati o annullati, a discapito del vero fattore chiave del cambiamento, che è il capitale umano e che vogliamo continuiamo a valorizzare, alla luce dei risconti positivi ottenuti con le precedenti iniziative Risorse per nuovi mercati e Tutoring Europa». Nel corso del tirocinio sono previsti per ciascuna impresa e tirocinante un’assistenza continuativa tramite e-mail, skype e telefono, oltre a mezza giornata di consulenza on site, a cui si aggiungeranno tre incontri di approfondimento presso le sedi aziendali. Per partecipare al progetto occorre compilare l’apposita scheda di adesione e trasmetterla entro lunedì 7 luglio all’indirizzo e-mail servizi.Imprese@no.camcom.it  o al numero di fax 0321338289. Modulistica e bando sono disponibili sul sito camerale www.No.camcom.gov.it  Per chiarimenti e maggiori informazioni: Camera di Commercio - Settore promozione, Tel. 0321338265.  
   
   
IBM, MARONI: REGIONE SOSTIENE VOCAZIONE A RICERCA  
 
Segrate (Mi), 7 luglio 2014 - "La Lombardia e´ la Regione che in Italia investe di più in ricerca e innovazione con quasi 2% del suo Pil regionale che ammonta a 330 miliardi, ma io voglio arrivare entro la fine della legislatura a portare questo investimento al 3%, un punto percentuale in più ovvero aggiungere altri tre miliardi e mezzo e arrivare a quasi dieci miliardi di euro per la ricerca ed assecondare cosi´ questa naturale vocazione della nostra terra." Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nel corso del suo intervento il 3 luglio presso la sede di Ibm a Segrate (Mi) per la premiazione delle migliori idee imprenditoriali. Creare Reti - "Non ho la presunzione - ha rimarcato il presidente Maroni - come istituzione Regione di decidere io che tipo di ricerca fare o su cui investire, ma voglio mettere insieme e fare rete tra le varie istituzioni pubbliche e private che possono fare di questo investimento un investimento che poi abbia un risultato concreto. Dico questo perché l80% della ricerca di base in Lombardia non trova poi un´applicazione concreta a livello industriale . Qui c´è tutto, non ci manca niente, ci sono 13 università, 500 centri di ricerca e le multinazionali che fanno dell´investimento in ricerca il loro core business, ma spesso queste potenzialità enormi non si esprimono perché poi ognuno va per cento suo. Ho l´ambizione - ha spiegato il presidente - di creare un network per fare in modo che questi investimenti pubblici abbiano poi un esito in termini di brevetti e di innovazione". Sostegno Alle Start Up Innovative - "Abbiamo già fatto dei bandi - ha ricordato il governatore lombardo - mettendo a disposizione oltre 300 milioni di euro per finanziare le stare up dei giovani e abbiamo ricevuto oltre 2000 domande in pochi mesi e 715 business plan e 73 di queste idee hanno già trovato un´applicazione concreta grazie al contributo della Regione Lombardia". Innovazione Per Migliorare I Servzi -"La Regione Lombardia è una grande organizzazione che fornisce servizi in continuazione nella sanità, nei trasporti, nelle imprese o in tanti altri settori e abbiamo sempre bisogno di migliorare la nostra capacita´ di ascolto e di risposta rapida e di semplificazione e molte delle idee innovative e di start up ascoltate oggi qui sono molto interessanti e mi confermano - ha concluso Maroni - che investire in questa direzione e´ opportuno per migliorare i servizi che forniamo e che alcune di queste attività possono essere utilizzati anche per gestire meglio Expo, che rappresenta anche una vetrina per questi giovani imprenditori e per le loro nuove imprese".  
   
   
TOSCANA TECHNOLOGICA E SMAU FIRENZE, QUANDO LA RICERCA INCONTRA L’IMPRESA  
 
Firenze 7 Luglio 2014 - si è tenuta nella cornice di Palazzo Strozzi a Firenze la conferenza stampa di presentazione di Smau Firenze e Toscana Technologica: una due giorni dedicata alle eccellenze del sistema produttivo toscano, dove il saper fare e la qualità tradizionali del manifatturiero toscano si incontreranno con innovazione, ricerca, alta tecnologia e scienza mostrando come, in concreto, sia possibile realizzare un sistema produttivo ed una regione più moderna e competitiva. E´ questo e molto altro la due giorni Toscana Technologica, che la Regione organizza il 9 e 10 luglio alla Fortezza da Basso in collaborazione con Smau, da 50 anni punto di riferimento per quanto riguarda i settori delle nuove tecnologie e l’innovazione. L´evento si inserisce infatti nel contesto della tappa fiorentina di Smau Business Roadshow, che per la prima volta tocca Firenze e la Toscana con l´obiettivo di far incontrare imprese e investitori, facendo loro toccare con mano le potenzialità del territorio e le opportunità legate all´utilizzo delle moderne tecnologie digitali. L´iniziativa non sarà soltanto una vetrina delle eccellenze toscane, in particolare nei settori dell´Ict e dell´alta tecnologia, ma punta a costruire un evento di marketing, mettendo in contatto vecchie e nuove imprese, settori tradizionali e start up, centri di ricerca e investitori, imprenditori e operatori finanziari. Tutti i protagonisti che, interagendo fra loro, scambiandosi idee e know how, mostrando modelli e prototipi, cominceranno a configurare la nuova Toscana Technologica. “Quella che ci proponiamo di mostrare in maniera non generica ma approfondita e motivata, con un confronto vero fra mondo delle imprese e centri di ricerca - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è una nuova faccia della Toscana, una faccia, appunto, più tecnologica, aperta all´innovazione e alla qualità. C´è una Toscana che sta crescendo e che deve imporsi per far conoscere le opportunità che questo territorio può offrire alle imprese che desiderano imboccare la strada dell´innovazione. Una Toscana capace di attrarre talenti, idee e capitali e che contribuisce in maniera considerevole all´aumento dell´export registrato anche negli ultimi mesi, attrezzando così la nostra economia a competere rispetto alle sfide globali”. Il programma della due giorni è intenso e numerosi sono gli eventi collaterali previsti, dove le iniziative promosse dalla Regione si intrecceranno con quelle organizzate nell´ambito del Roadshow Smau. “Un’occasione – spiega Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau – per creare un ponte tra il mondo della ricerca e le imprese, attraverso momenti di incontro diretto e presentazioni che saranno fondamentali per le startup e l’intero sistema dell’innovazione presente, per farsi conoscere, trovare nuovi partner e contribuire allo sviluppo e al rinnovamento delle imprese della Regione. Per il mondo delle imprese sarà l’appuntamento ideale dove poter attingere nuove idee, progetti e spunti per rinnovarsi, incontrando le oltre 100 realtà presenti in fiera e apprendendo dai numerosi casi di successo che verranno presentati nei due giorni all’interno degli oltre 50 workshop gratuiti e dei premi in programma”. Negli spazi espositivi il pubblico potrà toccare con mano, grazie a percorsi interattivi, contenuti e risultati di progetti. In particolare sarà dato spazio ad alcuni dei risultati di eccellenza realizzati grazie al finanziamento del Por Creo Fesr 2007-2013. Un focus sarà fatto sugli obiettivi della nuova programmazione 2014-2020. Presente, inoltre, l’intero ecosistema della ricerca e dell’innovazione della Regione: centri di ricerca, università, poli tecnologici e startup, oltre ai grandi fornitori di tecnologie digitali. Stampanti 3D, droni per il monitoraggio ambientale, tessuti innovativi e altamente tecnologici, arredi ed allestimenti esclusivi e personalizzati in cartone, innovativi strumenti di diagnostica applicati alla medicina clinica e alla salute dei pazienti, queste sono solo alcune delle novità ad alto tasso di innovazione che gli oltre 3.000 imprenditori e manager che sono attesi alla Fortezza da Basso potranno scoprire tra gli stand del Padiglione Cavaniglia. Mercoledì 9 luglio il programma di eventi e appuntamenti partirà con un laboratorio inaugurale, dalle 10 in poi (vedi programma), con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l´Assessore alle Attività Produttive Credito e Lavoro Gianfranco Simoncini, la parlamentare Maria Chiara Carrozza (Commissione affari esteri e comunitari), il dirigente della Dg industria della Commissione europea Mattia Pellegrini. In questo contesto sarà conferito il Premio ambasciatori d´Europa, un riconoscimento a funzionari pubblici che hanno contribuito a diffondere con il proprio lavoro l´idea di Europa nel nostro paese. I momenti di incontro tra startup e imprese continueranno mercoledì pomeriggio, alle 14.30 con il Premio Innovazione Ict Toscana dedicato ai migliori progetti di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese e con il Premio Startup, volto a consegnare un riconoscimento alle migliori idee di business, pronte per il mercato, presentate dalle startup in fiera e con i diversi momenti di presentazione – speed pitching - delle startup al pubblico di investitori e imprese. Il Forum delle Imprese, dalle 15.30, organizzato in collaborazione con l´agenzia regionale Toscana Promozione e disponibile in diretta streaming, sarà il fulcro della giornata: 5 imprese innovative, selezionate fra i beneficiari dei progetti, racconteranno direttamente la loro esperienza. Ci sarà poi un approfondimento di contesto, grazie all´apporto del direttore dell´Irpet Stefano Casini Benvenuti. Sarà questa anche l´occasione per presentare il nuovo bando per Ricerca & Sviluppo che la Regione ha messo a punto a favore delle imprese toscane e che oggi è in via di pubblicazione. Giovedì 10 luglio alle ore 10.00, si proseguirà con la consegna del Premio Smart City e del Premio eGovernment, che coinvolgeranno i più innovativi comuni ed enti del territorio e che vedranno la partecipazione, tra i relatori, del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Albino Caporale, Dirigente Sviluppo Economico della Regione Toscana.  
   
   
UE: DITE LA VOSTRA SUL FUTURO DELLA SCIENZA: CONSULTAZIONE PUBBLICA SU "SCIENZA 2.0"  
 
Bruxelles, 7 luglio 2014 - La Commissione europea ha avviato il 3 luglio una consultazione pubblica su "Scienza 2.0" per valutare la tendenza verso un modo di fare ricerca e innovazione più aperto, basato sui dati e incentrato sulla persona. Chi fa ricerca si serve di strumenti digitali per coinvolgere migliaia di persone, chiedendo agli interessati, per esempio, di segnalare se si ammalano di influenza in modo da poter monitorare e prevenire le epidemie. Gli scienziati mostrano inoltre la tendenza ad una maggiore apertura: condividono online i risultati già in una prima fase della ricerca, si confrontano e discutono il lavoro svolto per migliorarlo. Sempre più spesso le pubblicazioni scientifiche sono disponibili online gratuitamente. Si stima che il 90 per cento di tutti i dati disponibili al mondo sono stati generati negli ultimi due anni e che la produzione di dati scientifici cresce del 30 percento l´anno. La consultazione intende stabilire quanto il pubblico sia a conoscenza di queste tendenze e vi prenda parte. Lo scopo è anche sondare in che misura "Scienza 2.0" abbia creato opportunità per rafforzare la competitività della scienza e della ricerca europee. La consultazione scade il 30 settembre 2014. La Commissaria europea per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato:"Scienza 2.0 sta rivoluzionando la ricerca scientifica: dall´analisi e condivisione dei dati e delle pubblicazioni alla cooperazione interplanetaria. Per di più coinvolge i cittadini nel processo scientifico, che diventa sempre più trasparente ed efficace, ma pone anche problemi di integrità e qualità. Per questo vogliamo sapere cosa ne pensa la gente, come possiamo garantire che "Scienza 2.0" evolva a beneficio dell´Europa." Neelie Kroes, vicepresidente e Commissaria per l´Agenda digitale, ha dichiarato: "Le tecnologie e gli strumenti digitali infondono una nuova trasformazione: migliorano la ricerca e l´innovazione, e le rendono più utili per i cittadini e la società. La scienza diventa sempre più digitale e aperta: un processo graduale e inarrestabile. Questa tendenza e la volontà di seguirne la scia non parte dal mondo politico ma dalla stessa comunità scientifica e accademica, che io sosterrò con determinazione". La Commissione europea ha già integrato alcuni aspetti di "Scienza 2.0" nella sua politica. Ad esempio, le pubblicazioni scientifiche nell´ambito di Orizzonte 2020, il nuovo programma di ricerca e innovazione dell´Ue, devono essere in libero accesso. È stato anche avviato un progetto pilota per l´accesso aperto ai dati della ricerca (Open Research Data). Attraverso i suoi programmi di ricerca, l´Ue finanzia anche una serie di progetti scientifici dei cittadini e sostiene alcune delle infrastrutture elettroniche che rendono possibile "Scienza 2.0".  
   
   
REGIONE MARCHE E CERN FIRMANO UN ACCORDO QUADRO: PRIMO ATTO CONCRETO 6 BORSE DI STUDIO PER L’ALTA FORMAZIONE .  
 
Ancona, 7 luglio 2014 -Si chiama “Che fisico!”, è un progetto di alta formazione per ingegneri, fisici e informatici presso il Cern di Ginevra. Beneficiari saranno sei giovani laureati, residenti nelle Marche, che disporranno di borse di ricerca biennali per specializzarsi e trasferire l’innovazione tecnologica nel sistema delle imprese marchigiane. Rappresenta il primo degli interventi concreti previsti dall’Accordo Quadro tra la Regione Marche e il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) sottoscritto il 4 luglio a Palazzo Raffaello. La collaborazione con il Cern si svilupperà lungo tre assi: 1. Il primo riguarda il “Trasferimento tecnologico e industriale”, per dare la possibilità, alle imprese marchigiane, di partecipare a gare e commesse al Cern per la fornitura di beni e servizi. 2. Il secondo filone ha un carattere “Progettuale” e intende avviare possibili progetti di ricerca applicata, di interesse comune, con Consorzi di ricerca e università regionali in ambiti Ict Grid/cloud, tecniche medicali diagnostiche, materiali innovativi, meccanica. 3. Il terzo coinvolge la “Formazione del capitale umano”, creando opportunità di formazione, nella sede del Cern, per giovani marchigiani neo-laureati, dottorandi e dottorati in Ingegneria, Fisica e Informatica attraverso borse di studio come nel caso del progetto “Che fisico” appunto, oltre a brevi stage formativi estivi per studenti universitari e professori di scuole superiori. “Siamo molto orgogliosi – ha commentato il presidente della Regione Gian Mario Spacca – di questo rapporto di collaborazione con uno dei laboratori più avanzati al mondo sotto il profilo della conoscenza. Tutti e tre gli assi previsti dall’accordo sono importanti. In particolare l’alta formazione del capitale umano e la stretta relazione fra i centri di ricerca d’eccellenza e il mondo produttivo, sono gli asset da privilegiare per favorire l’uscita dalla crisi. Significativa è anche la linea Progettuale: il Cern vanta le migliori conoscenze nel campo del Cloud Computing che possono essere di grande utilità per favorire la creazione di network decisivi per una regione policentrica come le Marche. L’adriatic Cloud è inoltre uno dei progetti di rilievo della strategia macroregionale adriatico ionica: il contributo del Cern può consentire di realizzarlo nella maniera più evoluta. E’ indispensabile, oltre alle già collaudate collaborazioni con le Università marchigiane, ampliare l’orizzonte dei soggetti altamente qualificati, sia nazionali che internazionali, con i quali instaurare collaborazioni e progetti di ricerca. Tra le nostre aspirazioni – ha aggiunto – c’è anche l’auspicio che il trasferimento delle conoscenze tecnologiche del Cern dia la possibilità alle nostre imprese di realizzazione nuovi strumenti per le applicazioni in campo medico o di diventare fornitrici esse stesse del Cern per la produzione di strumenti o parti di strumenti utili alle loro ricerche”. “La Regione Marche – ha detto il direttore del Cern Sergio Bertolucci – è uno degli esempi di come dovrebbe essere l’Italia. Condividiamo l’idea che il futuro passi attraverso la conoscenza, l’imprenditorialità, la qualità della vita e la voglia di costruire l’avvenire per noi e i nostri figli. Sono le qualità che ho sempre trovato nei miei amici marchigiani e che rispecchiano in pieno le caratteristiche del Cern. Per cui quello tra la Regione Marche e il Cern è un matrimonio di piacere ed interesse. Ci sono già numerosi marchigiani che lavorano con noi e sono sicuro che anche i sei borsisti che arriveranno sapranno fare bene”. Oltre alla collaborazione con le Università marchigiane, dal 2012 la Regione Marche ha stipulato un protocollo di intesa anche con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) per realizzare iniziative che concorrano a promuovere alta formazione e attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Ora, l’Accordo con il Cern di Ginevra, in vigore per due anni e rinnovabile, rafforza ulteriormente, gli ambiti di collaborazione in questi settori, attingendo dalle opportunità offerte da uno dei più importanti organismi internazionali di ricerca scientifica e tecnologica. Il Cern sviluppa infatti progetti di trasferimento delle conoscenze e di promozione della cultura dell’innovazione, incoraggiando i ricercatori a promuovere le proprie idee e competenze in vari campi quali: le applicazioni della tecnologia di frontiera nel campo della diagnostica e della terapia, l’utilizzo delle tecnologie informatiche nell’innovazione dei settori pubblici e privati, la trasposizione delle conoscenze sviluppate nella fisica delle particelle nel campo delle tecnologie per le energie sostenibili, la diffusione delle conoscenze attraverso i progetti di formazione. Tutte le iniziative descritte rientrano in una preciso disegno della Regione Marche fortemente impegnata nel raggiungimento degli obiettivi posti dalla strategia Europa 2020, in particolare quello di una spesa in Ricerca, Sviluppo e Innovazione pari al 3% del Prodotto Interno Lordo e l’ Accordo sottoscritto oggi è pienamente coerente con l’impostazione che è stata data alla Programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, dove gli investimenti in innovazione e ricerca rappresentano l’asse portante delle politiche regionali. Scheda Tecnica Tipologia Borsa ricerca Numero borse Costi in euro (I annualità) Costi in euro (Ii annualità) Tipo A: Ict Cloud 3 126.000 126.000 Tipo B: Materiali innovativi e sistemi controllo complessi 2 84.000 84.000 Tipo C: Sistemi di imaging e diagnostica 1 42.000 42.000 Costo totale per annualità 252.000 252.000 Costo totale biennio 504.000 Risorse: La Regione Marche finanzia l’avvio del progetto “Che fisico!” con 252mila euro oltre a 25mila euro a titolo di rimborso spese al Cern per attività di sviluppo, assistenza e tutoraggio delle borse. La seconda annualità sarà finanziata al termine della prima in coerenza con le risorse stanziate dal Por Fes. Destinatari Borse Di Studio Progetto Che Fisico: Giovani disoccupati o inoccupati di età non superiore ai 30 anni, con i seguenti requisiti: - residenti nelle Marche con residenza posseduta alla data di scadenza del Bando; - diploma di laurea specialistica o conseguita con il vecchio ordinamento; - adeguata conoscenza linguistica inglese o francese di livello non inferiore a C1; - reddito annuo certificato Isee del proprio nucleo familiare non superiore a € 20.000,00; - non avere legami di parentela/affinità fino al terzo grado, o coniugio, con gli amministratori, i soci e i dipendenti del soggetto ospitante; - non avere già usufruito di n°2 o più borse con le risorse della programmazione Fse 2007-2013. Durata: 12 (dodici) Mesi Soggetti Attuatori: Regione Marche (Ita) – C.e.r.n. Ginevra (Ch) Tempi: Il bando sarà pubblicato sul sito www.Europa.marche.it  da venerdì prossimo 11 luglio e a seguire sul Bur.  
   
   
FORMAZIONE: FVG AD INAUGURAZIONE CAREER CENTER UNIUD  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - L´assessore regionale al Lavoro, alla Formazione, Istruzione e Ricerca Loredana Panariti ha partecipato oggi all´inaugurazione del Career Center Uniud dell´ateneo friulano. Assieme all´assessore Panariti, collegata in streaming dal Palazzo della Regione a Trieste, sono state invitate a collegarsi a webradio.Uniud.it più di 1.700 aziende del territorio nazionale e più di 16 mila studentesse e studenti delle Università regionali. L´assessore ha sottolineato, introducendo il suo discorso di saluto alla presentazione, come questo evento e la creazione del Career Center di Uniud sia il risultato di un percorso partecipato e costruito tramite dialoghi proficui avvenuti tra l´Università, la Provincia ed il Comune di Udine e la Fondazione Crup. "Garanzia Giovani", ha quindi spiegato l´assessore Panariti, "è un progetto di respiro nazionale che vede la Regione capofila del progetto, con una disponibilità di 4,4 milioni di euro da investire attraverso le Università a favore dell´occupazione incentivandola tramite percorsi mirati di studio, lavoro, tirocini specializzati e master nazionali e esteri. "Questo contenitore - ha ribadito Panariti - è utile alle Università per aumentare l´attrattività degli atenei e per intensificare i rapporti con il territorio, far conoscere le prospettive di lavoro e implementare il placement, il collegamento tra la domanda e l´offerta, in modo da superare nel modo più innovativo possibile le difficoltà che incontrano i giovani laureati a collocarsi nel mondo lavorativo attuale". "Studiare serve, è necessario che i laureati aumentino, che diventino protagonisti del futuro di questa regione e perché ciò accada dobbiamo sconfiggere la disoccupazione", ha concluso l´assessore Panariti, che ha dato la sua disponibilità a partecipare ai mercoledì che verranno promossi dal Career Center Uniud per incontrare i giovani laureati dell´ateneo. L´università di Udine è la sesta a livello nazionale per il placement post-laurea e in regione la percentuale di disoccupazione dopo la laurea tocca la soglia del 9 per cento (quasi 30 p.C. In meno della media nazionale che si attesta sul 40 p.C.). Le azioni che il Career center di Udine intende promuovere riguardano l´accompagnamento post-laurea incentivando collaborazioni nazionali ed estere con aziende ed Università (gia in corso anche collaborazioni con Canada, Bosnia, Serbia, Bulgaria e Cina); l´incentivazione dei tirocini-stage durante il percorso di studi ante laurea per avvicinare i/le giovani al mercato del lavoro; l´assegnazione di borse di studio agli studenti/studentesse affinchè siano più agevolati ad essere accolti nel mercato del lavoro, la creazione di una Fiera del Lavoro nel Salone dello Studente per il prossimo febbraio/marzo 2015, con cadenza annuale. Gli investimenti messi in campo sono pari a 326.000 euro per corsi professionalizzanti (minimo 10 settimane in azienda); 700.000 euro per master nazionali e all´estero; 250.000 euro per l´aggiornamento linguistico (minimo 2 mesi in strutture accreditate con minimo raggiungimento del livello B1); 750.000 euro per tirocini curriculari sia in Italia che all´estero (dato ancora provvisorio).  
   
   
CAMPANIA: TRASPORTO SCOLASTICO, L´ASSESSORATO ALL’ISTRUZIONE PROROGA I TERMINI PER LE DOMANDE  
 
Napoli, 7 luglio 2014 - L´assessorato regionale all´Istruzione, guidato da Caterina Miraglia, ha emanato il decreto di proroga del termine per la presentazione delle istanze relative all´accesso ai benefici per i servizi di trasporto scolastico e l´assistenza specialistica degli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Accogliendo la richiesta inoltrata da numerose istituzioni scolastiche, il termine per la domanda di contributo presso le scuole è stato spostato dal 30 giugno al 27 settembre 2014. Entro il successivo 6 ottobre le scuole inoltreranno le domande ai comuni capofila degli Ambiti territoriali; infine entro il 6 novembre le graduatorie d´ambito saranno inviate agli Uffici regionali. Alla Regione Campania per l´anno 2014 è stata assegnata la somma di un milione e 821 mila euro per incrementare l´offerta di servizi utili a facilitare l´accesso e la frequenza dei corsi.  
   
   
CONTRIBUTI PER MUSICA GIOVANILE. SCADE IL 12 LUGLIO BANDO DELLA REGIONE VENETO  
 
Venezia, 7 luglio 2014 - Scade il 12 luglio il termine per la presentazione delle domande di contributo per promuovere e sostenere la musica giovanile. Lo stabilisce il bando della Regione, pubblicato sul Bur n. 59 del 13 giugno. Lo ricorda il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla cultura Marino Zorzato precisando che è prevista l’assegnazione di 250 mila euro di contributi, in attuazione di una legge regionale in materia (n. 8/2009). Possono presentare domanda Enti Locali, Consorzi o Unioni di Enti locali, Associazioni culturali e di ricerca musicale, Università, Conservatori e Istituti di Istruzione secondaria. “Il bando – spiega Zorzato – si propone di promuovere e sostenere la realizzazione di servizi e strutture destinate ad iniziative di ricerca, di produzione e di fruizione musicale, di promuovere la diffusione della musica giovanile e sostenere interventi finalizzati al perfezionamento di giovani esecutori ed operatori del settore musicale e di settori ad esso correlati”. Il bando prevede contributi per le spese di investimento, attraverso cui sostenere interventi per la qualificazione di strutture destinate ad iniziative di ricerca, di produzione e di fruizione musicale, con priorità a quelle rivolte ai giovani ed in particolare interventi per l’allestimento di sale per la musica opportunamente attrezzate e insonorizzate, nelle quali i gruppi giovanili possano effettuare le prove, le registrazioni e le ricerche. Per quanto riguarda le spese correnti, saranno sostenuti con contributo regionale, da un lato, gli interventi destinati a favorire iniziative dirette alla diffusione, sostegno e promozione della musica giovanile ed in particolare laboratori e sperimentazioni di musica giovanile che siano basati sulla ricerca musicale di nuove sonorità e di nuovi linguaggi espressivi musicali, realizzati da Conservatori, Università, Centri qualificati di studio e ricerca musicale. Dall’altro, iniziative di perfezionamento, mediante scambi interregionali e internazionali, di giovani, esecutori e operatori del settore musicale e di settori ad esso correlati realizzati da Conservatori, Università, Centri e Istituti qualificati di studio e ricerca musicale.  
   
   
I RICERCATORI DELL´UE RACCOLGONO LE OPINIONI DEI CITTADINI SULL´OCEANO  
 
Bruxelles, 7 luglio 2014 - Il mare è una meravigliosa fonte di ricchezza naturale. La metà della luce del sole del pianeta cade sui mari e sugli oceani, e la metà della materia organica viene creata lì. I pesci e i frutti di mare sono la fonte di proteine animali in più rapida crescita in tutto il mondo. L´enorme diversità del materiale genetico della vita marina sta già cominciando a fornire nuovi prodotti alimentari e farmaceutici. Tuttavia, al momento non riusciamo a gestire i nostri mari in modo sostenibile e trascuriamo il restringersi di questa vasta fonte di abbondanza naturale. Il progetto Sfs ("Sea for Society") è una risposta alla crescente necessità di garantire una gestione sostenibile dei servizi ecosistemici marini, sostenendo al contempo lo sviluppo economico. Lavorando sotto lo slogan "Verso una Società Blu", verso una societa nuova", il progetto cerca di coinvolgere le parti interessate, i cittadini e i giovani in un dialogo partecipativo per condividere conoscenze, stringere rapporti di collaborazione e responsabilizzare tutti gli interessati sulle questioni relative al mare. Ora, due anni dopo il lancio del progetto, è giunta al termine la prima fase. Il team Sfs ha riunito con successo le parti interessate, i singoli cittadini e i giovani nell´apprendimento reciproco, in sessioni di consultazione in nove paesi europei. Sfs ha organizzato un totale di 39 forum in Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia, che rappresentano le regioni marine del Mar Baltico e del Mare Nord, del Canale della Manica, del Mediterraneo e dell´Oceano Atlantico. I forum di consultazione hanno fornito ai partecipanti l´opportunità di discutere dell´impegno e del rapporto dei cittadini europei con i mari. Questo dialogo era incentrato su sei temi che legano l´ambiente marino alla vita di tutti i giorni: salute umana, energia, tempo libero e turismo, trasporti, un posto dove vivere e approvvigionamento alimentare. I risultati dei forum di consultazione, che hanno utilizzato una metodologia di "intelligenza collettiva", sono attualmente nella fase finale di analisi. Essi sono confrontati e analizzati su base transnazionale al fine di identificare analogie e differenze tra le diverse regioni e culture in Europa, e forniranno un aggiornamento sulla percezione dei cittadini europei dell´oceano. Il team Sfs spera che i risultati della fase di consultazione condurranno ad azioni di mobilitazione intraprese a livello europeo e nazionale/regionale per affrontare le preoccupazioni evidenziate dai partecipanti. In definitiva, questo lavoro confluirà in uno dei principali obiettivi del progetto, che è quello di sviluppare e arricchire il concetto di "Società Blu" come base per una migliore governance del mare. La Società Blu è un nuovo concetto che ora viene definito da 16 esperti all´interno del consorzio. Ispirato dal concetto della "Green Economy", si basa sulla premessa che dovremmo utilizzare il mare sia per soddisfare le esigenze degli abitanti del nostro pianeta oggi, conservando i mezzi di sussistenza per le generazioni a venire. Secondo il team di progetto, tra le altre cose, la Società Blu riguarda il "credere nel nostro immaginario, nella condivisione di esperienze e nello sviluppo sostenibile e progressivo". La definizione sarà perfezionata dal gruppo di esperti in base alle percezioni dei cittadini sull´oceano raccolte nelle sessioni di dialogo. Il progetto Sfs, che è guidato da Nausica? in Francia e coinvolge 20 partner e 12 paesi, sarà completato nel novembre 2015. Per maggiori informazioni, visitare: Sfs http://seaforsociety.Eu/np4/home.html  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/103606_it.html    
   
   
AMBIENTE: ASSESSORE ABRUZZO A ROMA PER FUCINO E DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
L´aquila, 7 luglio 2014 - Cercare soluzioni alle criticità riguardanti l´uso e la disponibilità della risorsa idrica nella Piana del Fucino. E´ stato questo il tema della riunione, svoltasi il 3 luglio a Roma, del Comitato Istituzionale dell´Autorità di Bacino, istituito presso il Ministero dell´Ambiente e presieduto dal Sottosegretario Barbara Degani, che ha visto la partecipazione dell´Assessore Mario Mazzocca. "La bonifica del Fucino (150 kmq) - spiega Mazzocca - una delle più impegnative opere di ingegneria idraulica realizzate in Italia, ha determinato nel tempo, da un lato l´affermarsi di un´area produttiva di valenza nazionale sia nel settore agricolo che nel campo della ricerca (Telespazio), dall´altro l´insorgere di problematiche sulle antropizzazioni in relazione ai mutamenti climatici in atto. Nello specifico, in occasione di eccezionali ma ormai ripetute avversità atmosferiche, diminuisce sensibilmente la capacità del fiume Liri di far defluire correttamente anche le acque dell´area fucense mettendo in seria discussione la sicurezza della Valle del Liri e della città di Sora. D´altro canto la Piana del Fucino, con la sua spiccata vocazione agricola intensiva, soffre ciclicamente di problemi di siccità e di carenza idrica, eventi per lo più dovuti al fatto che sia la risorsa idropotabile che quella irrigua hanno essenzialmente la medesima provenienza. Il progetto, pertanto, mira a trasformare le criticità in opportunità, trasformando i diversi problemi in risorsa per l´intera area". A Roma l´assessore Mazzocca ha preso parte anche alla riunione a Palazzo Chigi presso la Presidenza del Consiglio sul tema del dissesto idrogeologico, dove è stato affrontato uno dei punti cruciali del programma di governo della azione di riforma e di amministrazione per questa legislatura, con l´esame delle attività connesse al Decreto-legge n. 91 del 24 giugno scorso, con il quale vengono affidati al Presidente della Regione l´incarico e le relative funzioni di Commissario di Governo in materia di competenze negli interventi inerenti il risanamento del dissesto idrogeologico. "Ciò significa - spiega l´assessore - che, oltre al momento programmatorio e concertativo, tornerà in capo alla Regione anche la fase attuativa degli interventi, inclusi i procedimenti approvativi, con un innegabile miglioramento della tempistica sul piano dei rapporti con gli Enti locali e della semplificazione procedurale". I temi legati alla realizzazione dell´Agenda digitale sono stati invece al centro della terza riunione di ieri nella Capitale dove l´assessore Mazzocca, con il Direttore Regionale Ing. Longhi, ha partecipato alla presentazione del quadro di programmazione 2014-2020. "Esso prevede - conclude Mazzocca - svariati interventi, fra cui la banda larga estesa all´intero territorio regionale, sistemi informativi regionali (iter amministrativi, vigilanza, Suap regionale, edilizia, ecc.), oltre ai servizi di integrazione nel sistema informativo sanitario regionale, per un investimento complessivo di circa 30mln di euro".  
   
   
AMBIENTE, INTESA REGIONE CAMPANIA - PREFETTURA PER PREVENZIONE E CONTRASTO A CORRUZIONE E CRIMINALITÀ  
 
Roma, 7 luglio 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il prefetto di Napoli Francesco Musolino hanno firmato il 4 luglio un protocollo di intesa sulla prevenzione e il contrasto alla corruzione e alla criminalità rafforzamento nelle opere di bonifica ambientale. Obiettivi del protocollo sono il potenziamento degli strumenti di prevenzione amministrativa della corruzione e dell´infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle bonifiche ambientali in Campania, l´integrazione delle risorse e delle competenze istituzionali, l´elaborazione di piattaforme informatiche. Le finalità dell´intesa sono così sintetizzabili: incrementare gli strumenti utili alla scoperta di casi di corruzione e di infiltrazione; creare un contesto sfavorevole ai predetti fenomeni; attivare misure di contrasto più efficaci e con costi minori; impedire la possibile captazione delle risorse da parte di ambienti criminali; garantire la competitività e sostenere la libera imprenditoria sul territorio; assicurare l´effettivo conseguimento degli obiettivi di utilità sociale perseguiti. L´ambito di applicazione è il settore dei lavori pubblici in relazione alle azioni di recupero e bonifica delle aree interessate ai fenomeni di inquinamento e compromissione ambientale. Le linee strategiche di prevenzione puntano a raggruppare la gestione operativa delle commesse pubbliche (centrali uniche di committenza e stazioni uniche appaltanti); concentrare la gestione di tutte le informazioni di rilievo per la prevenzione; integrare l´azione regionale con le competenze e le iniziative del Ministero dell’Interno, delle Prefetture, degli Enti locali, e degli altri soggetti coinvolti a vario titolo alla realizzazione degli interventi di bonifica ambientale. Il Ministero dell´Interno e le Prefetture avranno il compito di monitorare i processi di realizzazione delle bonifiche ambientali; di realizzare specifici canali per garantire l´aggregazione e l´allineamento delle informazioni raccolte e gestite a livello locale da enti territoriali e da altri soggetti interessati alla realizzazione di bonifiche. La Regione Campania, già impegnata a sviluppare architetture e piattaforme informative, metterà a disposizione della Prefettura di Napoli le banche dati dedicate. Verranno infine potenziati, in collaborazione tra Regione, Prefettura di Napoli e stazioni appaltanti, gli strumenti di monitoraggio telematico di veicoli, mezzi d´opera, forniture e maestranze di cantieri. La durata del protocollo à di 2 anni. "Abbiamo avviato un lavoro senza precedenti per garantire risultati concreti e trasparenza." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Con la Prefettura una collaborazione preziosa e costruttiva. Il contributo di tutti rimane fondamentale. Insieme le Istituzioni, le forze di polizia ed i cittadini", conclude il presidente. "Si tratta di un protocollo - aggiunge l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano - di grande rilevanza politica e operativa. La lotta alla criminalità organizzata, che ha determinato lo scempio di parte del nostro territorio, va condotta con la proficua sinergia di tutti i soggetti interessati alla bonifica dei territori e al ripristino della legalità. Una lotta che vede in prima linea essenzialmente i cittadini che sono le per la salvaguardia dei territori." "L´intesa raggiunta con il presidente della Regione, nel consueto spirito di collaborazione istituzionale, rappresenta - dice il prefetto di Napoli Francesco Musolino - un ulteriore strumento di grande potenzialità, un fattore aggiuntivo, che potrà rendere ancora più efficace l´attività di prevenzione contro i fenomeni della corruzione e dell´infiltrazione della criminalità nelle opere pubbliche."  
   
   
UMBRIA, PREVENZIONE SISMICA: RINNOVATA LA CONVENZIONE REGIONE - OSSERVATORIO BINA. ENTRO IL 2015 TUTTI I CENTRI STORICI UMBRI COPERTI DA STUDI DI MICROZONAZIONE. NEL TRASIMENO L´ULTIMA STAZIONE SISMICA CHE COMPLETA LA RETE REGIONALE. 2300 SCOSSE NEI PRIMI TRE MESI DEL 2014  
 
 Perugia, 7 luglio 2014 – Sarà installata nella zona del Trasimeno l´ultima stazione di monitoraggio dell´attività sismico in Umbria che andrà così a chiudere la rete regionale di prevenzione sismica del territorio, composta attualmente da sedici postazioni disseminate nella Regione. Entro il prossimo 2015 inoltre tutti i centri storici dell´Umbria saranno dotati della propria micronazione sismica. "Un attività che si sta intensificando in quest´ultimo periodo e che ha portato già allo studio di oltre mille centri abitati umbri, con un impegno finanziario della Regione che supera i quattro milioni e mezzo di euro". Lo hanno annunciato questa mattina, giovedì 3 luglio, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani a Perugia, l´assessore alla mitigazione del rischio sismico, Stefano Vinti ed il direttore dell´Osservatorio sismico Andrea Bina, Padre Martino Siciliani, presentando la nuova convenzione che sarà valida per tutto il 2014, approvata dalla Giunta regionale, proprio su proposta dell´assessore Vinti, nella sua ultima riunione. "Abbiamo deciso di proseguire anche nel 2014 il proficuo lavoro di collaborazione con l´Osservatorio sismico "Andrea Bina" di Perugia, ha affermato Vinti, per le attività nello specifico settore rinnovando e rafforzando l´impegno portato avanti con continuità dal 1995, anno in cui è stata approvata la Legge Regionale n. 8 che prevede la realizzazione di strumenti per la prevenzione del rischio sismico in Umbria. Vogliamo continuare anche con questo rapporto, che ha sempre qualificato la nostra Regione, l´impegno nel campo della prevenzione dal rischio sismico". "L´attività dell´osservatorio sismico "Andrea Bina", ha dichiarato Vinti, permetterà al Servizio Geologico e Sismico regionale di definire con maggior dettaglio alcuni aspetti della pericolosità sismica in ambito regionale mediante diverse azioni di sismica attiva e ricerche specifiche. Sono infatti programmate, tra l´altro, ricerche per la caratterizzazione di zone sismogenetiche, mediante l´elaborazione dei dati della rete sismica locale regionale, e per l´individuazione della risposta sismica locale di dettaglio attraverso la parametrizzazione sperimentale delle caratteristiche geofisiche del sottosuolo. Oltre alle attività di ricerca, con il coordinamento degli uffici regionali, ha aggiunto Vinti, sono previste anche attività di collaborazione tecnica e scientifica con le amministrazioni comunali nel caso di eventi sismici percepiti dalla popolazione e l´esecuzione di tirocini formativi di studenti universitari o neolaureati nel campo della sismologia applicata". Le principali attività eseguite nel 2013 dall´Osservatorio sismico "Andrea Bina" di Perugia, in collaborazione con il Servizio Geologico e Sismico della Regione Umbria, riguardano la precisa definizione di eventi sismici oltre a indagini sismiche dirette. Nel 2013 con la rete sismica regionale (Resir) sono stati registrati 942 eventi sismici superiori a magnitudo 1.0, mentre, nei primi 3 mesi del 2014, sono stati registrati circa 2.300 eventi sismici superiori a magnitudo 1.0. L´aumento degli eventi sismici registrati nei primi 3 mesi del 2014 è dovuto essenzialmente all´aumento del numero delle stazioni sismiche operative grazie alle risorse che la Regione Umbria ha reso disponibili e all´impegno del Servizio Geologico e Sismico. L´aumento della densità delle stazioni sismiche di monitoraggio permette di poter registrare un maggior numero di eventi in maniera sempre più precisa. Nel 2013 dal 15 novembre al 16 dicembre, a seguito di segnalazioni su ipotetici eventi sismici percepiti dalla popolazione, è stato effettuato un apposito monitoraggio con strumentazione sismica, ambientale ed acustica nell´area di Scheggia e Pascelupo che ha permesso di fornire in tempo reale dati e di fugare i dubbi che erano stati segnalati dalla popolazione. L´osservatorio sismico "A. Bina " riveste inoltre un importante ed esclusivo ruolo nella diffusione delle conoscenze sulla pericolosità sismica regionale e sugli strumenti, anche storici, che ne permettono la conoscenza. Di frequente infatti l´Osservatorio ospita scuole, istituti, associazioni ed enti al fine di illustrare le strumentazioni e gli archivi in suo possesso. Di recente è giunta a conclusione la microzonazione sismica di Umbertide a cui ha partecipato anche il personale dell´osservatorio Bina. Nel corso di tale studio si sono eseguite molteplici indagini: decine di sondaggi esplorativi, prove di laboratorio e prove geofisiche, centinaia di misure sismiche dirette ed indirette, ricostruzioni quantitative dei possibili effetti di amplificazione del moto sismico dovuti alle diverse tipologie di eventi sismici caratteristici dell´area. I numerosi dati acquisiti verranno utilizzati per l´individuazione di aree che hanno diverso comportamento nel caso di terremoti e quindi per avere specifiche indicazioni da utilizzare per la riduzione della vulnerabilità degli edifici esistenti o di nuova costruzione. "La Regione dell´Umbria, ha concluso Vinti, per il periodo 2012-2016, ha impegnato oltre 30 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati che movimentano risorse complessive per oltre 65 milioni di euro. E´ chiaro quindi che tutte queste azioni, oltre a mettere doverosamente in sicurezza edifici importanti, sono anche un aiuto concreto all´economia ed alle imprese umbre".  
   
   
IL PRESIDENTE ZAIA DICHIARA LO STATO DI CRISI PER IL TERRITORIO CONEGLIANESE COLPITO DA UN VIOLENTO NUBIFRAGIO  
 
Venezia, 7 luglio 2014 - Il presidente della Regione, Luca Zaia, con proprio decreto ha provveduto in data odierna a dichiarare lo stato di crisi per il territorio del coneglianese che è stato colpito da un violento nubifragio nella serata del 2 luglio. La richiesta del Comune di Conegliano ha infatti denunciato i gravissimi danni provocati da 88 millimetri di pioggia in appena una decina di minuti che hanno avuto l’effetto di un’autentica alluvione. Diversi quartieri della città sono stati allagati a causa dell’esondazione dei torrenti Valbona, Ferrera e Ruio. All’improvviso le strade sono diventate fiumi e le abitazioni, i garage e i negozi sono stati invasi da un metro di acqua. Le zone più colpite sono state: piazzetta Duca d’Aosta e via Cavour in centro; via Podgora e l’area di Parè ai piedi della collina di Collalbrigo. Anche la statale Pontebbana è stata chiusa al traffico a causa dell’allagamento del sottopasso in zona Ferrera. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile, assieme alla determinazione degli abitanti ha scongiurato il peggio e già nella giornata di ieri le case e i negozi sono stati svuotati e ripuliti. Ma i danni a cose e infrastrutture sono ingenti. Per questo il presidente della Regione ha ritenuto di attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti. In tal modo vengono assicurati gli interventi di protezione civile. Non appena in possesso della quantificazione dei danni, si provvederà a inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza e a richiedere la necessaria copertura finanziaria.  
   
   
LA RICERCA DELL´UE SOSTIENE GLI OBIETTIVI SUI RIFIUTI  
 
Bruxelles, 7 luglio 2014 - All´inizio di questa settimana la Commissione ha adottato nuovi obiettivi relativi ai rifiuti per il 2030, che mirano a incrementare il riciclaggio e a contribuire a guidare la transizione dell´Europa verso un´"economia circolare". Nel nostro modello attuale vanno continuamente persi materiali preziosi per le nostre economie. Nel 2011, la produzione totale di rifiuti nell´Ue era pari a circa 2,5 miliardi di tonnellate. Solo il 40 % dei rifiuti urbani prodotti veniva riciclato, il resto finiva in discarica o negli inceneritori. Di questi, 500 milioni di tonnellate avrebbero potuto essere riciclati o riutilizzati altrimenti. Secondo la nuova proposta, entro il 2030 i paesi dell´Ue raggiungerebbero tassi di riciclaggio del 70 % dei rifiuti urbani e dell´80 % dei rifiuti di imballaggio, e sarebbe illegale seppellire i rifiuti riciclabili in discarica a partir dal 2025. La proposta comprende anche misure volte a ridurre del 30 % la produzione di rifiuti alimentari entro il 2025, nonché un obiettivo di riduzione dei rifiuti marini. La Commissione afferma che il raggiungimento di questi nuovi obiettivi per i rifiuti creerebbe 580 000 nuovi posti di lavoro. M?ire Geoghegan-quinn, il commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha sottolineato l´importanza dei progetti di ricerca per raggiungere un nuovo modello economico: "La ricerca e l´innovazione sono le chiavi del successo per l´economia circolare, questo è il motivo per cui oggi stiamo proponendo un approccio integrato. Oltre a un quadro normativo favorevole, il nostro nuovo programma Orizzonte 2020 fornirà le competenze necessarie per modellare un´economia europea a basse emissioni di carbonio efficiente per quanto riguarda le risorse, verde e competitiva". I ricercatori di tutta Europa sono già impegnati in una serie di progetti che esplorano tecniche di progettazione più innovative, valutano prodotti e processi produttivi più performanti e più durevoli, e compiono progressi tecnici per trasformare i rifiuti in una risorsa. Questa edizione di Cordis Express presenta alcuni articoli dedicati a questi sforzi di ricerca in atto.  
   
   
RIFIUTI FOGGIA: PROFICUO INCONTRO VOLUTO DA PREFETTURA  
 
Bari, 7 luglio 2014 - “L’incontro voluto stamane dal Prefetto di Foggia per fare il punto sulla gestione dei rifiuti nel territorio provinciale ci ha permesso di avere tutti i sindaci dell’Oga attorno al tavolo del confronto per verificare la situazione. E’ emersa una pesante situazione debitoria dei comuni nei confronti del consorzio Sia Fg4 che rischiava di determinare problemi di gestione al territorio. Circa 11mln di euro a fronte dei quali, tuttavia, il gestore ha continuato ad assicurare correttamente il servizio”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro a proposito della sua partecipazione all’incontro del 4 luglio presso la prefettura foggiana. “Devo tuttavia ringraziare tutti i referenti istituzionali presenti per il senso del dovere riscontrato: ciascuno per le proprie competenze ed in relazione alle disponibilità delle casse comunali di riferimenti ha preso l’impegno di avviare un piano di rientro della posizione debitoria nei confronti del consorzio al fine di scongiurare criticità. Rischiare che raccolta e conferimento si bloccassero in questo periodo sarebbe stato inaccettabile e gli amministratori locali hanno convenuto che - prosegue Nicastro - sia per ragioni igienico-sanitarie e di salute pubblica ma anche per questioni di immagine relative alla stagione estiva appena avviata è opportuno che si scongiurino eventualità di questo genere”.  
   
   
TIOXIDE, IN TOSCANA RIUNIONE DEL TAVOLO SULLO SMALTIMENTO  
 
Firenze 7 luglio 2014 - L´individuazione di nuove soluzioni in vista dell´avvicinarsi dell´esaurimento dei siti di smaltimento a disposizione della Tioxide deve costituire un obiettivo primario per tutti i soggetti interessati. E´ la valutazione unanime emersa dal tavolo che si è riunito il 4 luglio, coordinato dalla Regione Toscana, ed al quale hanno preso parte la Provincia di Grosseto, i Comuni di Scarlino, Follonica e Gavorrano, i rappresentanti dell´azienda e delle organizzazioni sindacali. Dall´incontro è emerso che ad oggi non vi è alcuna potesi progettuale definita. Tutti i membri del tavolo hanno tuttavia confermato la più ampia disponibilità a lavorare per una soluzione condivisa del problema degli scarti Tioxide, per consentire all´azienda di andare avanti con la sua attività produttiva, continuando a svolgere un ruolo positivo per l´economia del territorio e dell´intera regione. Ogni soluzione, è stato sottolineato, dovrà vedere coinvolti il territorio e le comunità interessate, attivando gli strumenti del processo partecipativo che la Regione Toscana ha già sperimentato in questi anni.  
   
   
RIFIUTI. DALLA REGIONE VENETO CONVENZIONE-TIPO PER COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI BACINO, CHE RESTANO 12  
 
Venezia, 7 luglio 2014 - La giunta regionale ha approvato, su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, lo schema di convenzione-tipo da adottare per la costituzione ed il funzionamento dei consigli di bacino relativi al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel territorio regionale. Con lo stesso provvedimento è stata confermata l’aggregazione del comune di Resana (Treviso) all’interno del bacino denominato “Destra Piave”, mantenendo, peraltro, inalterata la restante configurazione dei bacini territoriali di gestione integrata dei rifiuti urbani individuata a gennaio, senza accogliere le osservazioni della competente Commissione Consiliare che aveva proposto di individuare sette bacini provinciali. “Con la legge regionale n. 52/2012 – spiega Conte - è stata disciplinata la nuova organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel territorio regionale. Scopo della norma è ottimizzare l’organizzazione, il coordinamento e il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Per tale ragione è stato sancito che l’ambito territoriale ottimale è l’intero territorio regionale. La stessa normativa, allo scopo di favorire, accelerare e garantire l’unificazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani sul territorio veneto, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, ha demandato alla giunta regionale il riconoscimento dei bacini territoriali per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”. In applicazione dei principi di leale collaborazione e di buon andamento della pubblica amministrazione e preso atto di quanto emerso nel corso della seduta, la giunta regionale ha deciso di confermare l’aggregazione del comune di Resana al bacino “Destra Piave” lasciando per il resto inalterata la configurazione dei bacini territoriali che sono: 1) “Belluno” (69 comuni); 2) “Venezia” (45 comuni); 3) “Sinistra Piave” (44 comuni); 4) “Destra Piave” (49 comuni); 5) “Brenta” (73 comuni); 6) “Padova centro” (5 comuni); 7) “Padova Sud” (56 comuni); 8) “Vicenza” (92 comuni); 9) “Verona Ovest” (33 comuni); 10) “Verona Est” (25 comuni); 11) “Verona Sud” (40 comuni); 12) “Rovigo” (50 comuni).  
   
   
FVG, "OK" REGOLAMENTO COMUNALE RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI  
 
Trieste, 7 luglio 2014 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato, su proposta dell´assessore all´Ambiente Sara Vito, lo schema di regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, recependo integralmente e dando così attuazione alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 152/2006 relativo a norme in materia ambientale. Il regolamento disciplina la gestione integrata dei rifiuti urbani prodotti nel territorio comunale nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità in quanto attività di pubblico interesse. Al fine di assicurare un´elevata protezione dell´ambiente e una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti, promuovendone il recupero degli stessi, vengono definite le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria ed ambientale nella gestione integrata dei rifiuti urbani, le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati, le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione. Inoltre, sono state stabilite anche le misure necessarie a prevenire la produzione dei rifiuti urbani, ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero o allo smaltimento e, infine, l´assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani.