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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
SICUREZZA DELL´APPROVVIGIONAMENTO DI GAS: IL RUOLO DEGLI SVILUPPI DI GAS NELLA REGIONE DEL MEDITERRANEO  
 
 Malta, 14 luglio 2014 - Dichiarazione congiunta di Günther H. Oettinger, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´energia, e Konrad Mizzi, il ministro per l´Energia e Salute del governo di Malta Oggi, ministri dell´energia dell´Ue, Nord Africa e del Mediterraneo orientale, alti funzionari, rappresentanti dell´industria e le principali parti interessate nel settore energetico si sono incontrati a Malta per uno scambio di vedute su come sviluppi riguardanti il ​​gas nella regione mediterranea possono migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti in Europa , Nord Africa e del Medio Oriente. Questa discussione si svolge in un momento critico in cui gli eventi geopolitici più ampi potrebbero avere implicazioni sulla sicurezza energetica. In reazione a questo, e in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del marzo 2014, l´Unione europea sta mettendo ulteriore impulso sui suoi obiettivi di diversificazione dell´offerta. Paesi mediterranei del Nord Africa e dell´Est stanno inoltre cercando di sviluppare le loro economie e soddisfare la crescente domanda interna di energia. I partecipanti hanno convenuto che l´energia sicura, sostenibile e accessibile è una priorità per tutti, ed è un fattore chiave per consolidare la stabilità e la prosperità nella regione. Hanno sottolineato l´importanza della cooperazione regionale per rafforzare la sicurezza dell´approvvigionamento, ma anche a favorire il commercio regionale per l´interesse di entrambi i produttori di gas e consumatori nell´Ue, Nord Africa e del Medio Oriente. I partecipanti hanno sottolineato la loro volontà generale di rafforzare ulteriormente la cooperazione energetica regionale e di sostenere il progressivo sviluppo di iniziative congiunte, quali piani infrastrutturali, al fine di sostenere soluzioni che offrono migliori alternative con l´obiettivo di rafforzare il mercato dell´energia nella regione del Mediterraneo. Ciò fornirà opportunità commerciali reali per i paesi produttori del Nord Africa e Sud-mediterraneo e paesi della vasta regione del Mediterraneo e l´Ue consumo. In tal modo l´importanza di un quadro politico, giuridico e normativo stabile e prevedibile è stato sottolineato, così come l´importanza di promuovere un ambiente di investimento attraente per gli investitori locali del partito e di terzi. Per progredire su questi temi, i Ministri hanno concordato in linea di principio di istituire un ´piattaforma euro-mediterranea sul gas´ che riunisca i responsabili politici, rappresentanti dell´industria, le autorità di regolamentazione e le parti interessate di energia. Questa piattaforma contribuire allo sviluppo delle relazioni euro-mediterranee su temi di gas. Il suo obiettivo sarà, in particolare, per garantire una maggiore convergenza tra le politiche dei vari paesi, affrontare le sfide di produzione a monte, promuovere terzi investimenti a monte, migliorare le condizioni per l´importazione di petrolio e gas dai paesi produttori, di sviluppare le necessarie infrastrutture di interesse comune, promuovere la cooperazione tecnologica, esaminare i meccanismi dei prezzi del gas, agevolare l´accesso al mercato, cooperare sul dominio di sicurezza e protezione e lavorare insieme sulla promozione della sicurezza energetica regionale. La piattaforma gas Euro-med dovrebbe contribuire agli sforzi in atto volti a migliorare la sicurezza energetica dell´Europa e al soddisfacimento di specifici obiettivi di interconnessione 2030. La portata del lavoro e le norme di funzionamento della ´Piattaforma Euro-mediterranea sul gas´, potrebbe essere sviluppato con il supporto del "Observatoire Méditerranéen de l´Energie" (Ome). L´ulteriore elaborazione sul modus operandi della piattaforma sarà discussa nei prossimi mesi al fine di stabilire una proposta vera e propria che sarà approvato durante la conferenza ad alto livello sul tema "Partenariato euromediterraneo dell´energia" che si terrà a Roma il 19 novembre 2014. I partecipanti hanno discusso della possibilità di questa piattaforma che gioca un ruolo chiave nella creazione di un Mediterraneo Gas Hub in linea con la strategia europea di sicurezza energetica (Eess).  
   
   
TECNOLOGIE DELL’IDROGENO: LA SFIDA EUROPEA CONTINUA  
 
Milano, 14 luglio 2014 - Dopo l’approvazione del nuovo Programma idrogeno e celle a combustibile per il 2014-20 da parte del Consiglio il 6 maggio 2014, la Commissione europea pubblica il 9 luglio il primo bando della seconda fase. Il seminario Fast, come membro della rete Enterprise Europe Network, con la collaborazione di H2it, l’Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, del 14 luglio è la prima opportunità in Italia per conoscere contenuti e modalità di partecipazione all’invito a presentare proposte. Gli obiettivi sono ambiziosi: abbassamento dei costi e aumento della durata e dell’efficienza delle celle a combustibile e delle tecnologie per la produzione dell’idrogeno; dimostrazione della capacità di stoccaggio delle energie rinnovabili tramite l’idrogeno; riduzione delle criticità di particolari materiali. Li ha fissati il 6 maggio 2014 il Consiglio dell’Unione europea unitamente alla decisione di avviare la fase due dell’Iniziativa tecnologica comune per le celle a combustibile e l’idrogeno (Fch 2 Ju) nell’ambito di Horizon 2020, il nuovo programma comunitario di finanziamento alla ricerca e all’innovazione 2014-2020. E’ la conferma della volontà di proseguire nello sviluppo del settore rafforzandolo e rendendolo sostenibile. La dotazione assicurata dal bilancio dell’Unione è di € 665 milioni, destinata a mobilitare almeno altrettante risorse da parte dell’industria e della ricerca. Il nuovo programma è inserito nella Misura degli investimenti per l’innovazione, alla quale sono destinati ben 22 miliardi di Euro finalizzati a sostenere la ricerca e l’innovazione in aree chiave dell’economia, stimolare la crescita, creare occupazione, far fronte alle principali sfide sociali. Dopo l’info day del 9 luglio a Bruxelles, la prima opportunità di informazione in Italia è organizzata dalla Fast nell’ambito delle sue attività all’interno della rete Enterprise Europe Network, con la collaborazione di H2it. L’incontro vuole far conoscere contenuti e modalità di partecipazione, stimolare gli operatori italiani a beneficiare delle nuove opportunità, interagire con gli altri potenziali partner per condividere e presentare proposte di successo. Va ricordato che la Fast ha giocato e sta ancora avendo un ruolo importante nell’ambito della prima fase della Piattaforma tecnologica per l’idrogeno e le celle a combustibile. Infatti ha collaborato con successo ai progetti: Hy Guide, Hy Facts, Shel, Hy Professional, Hy Approval, Hy Lift Demo. E’ in pieno svolgimento il lavoro per Don Quichote, Hy Response, Hy Lift Europe, H2 Trust, Alkammonia, Power Up. Stanno per partire Know Hy e Tower Power. “L’italia ha una buona presenza nel programma europeo per l’idrogeno” afferma Angelo Moreno dell’Enea e presidente di H2it. “Ma si può fare di più con le competenze e la capacità di cui dispone il nostro sistema di imprese e la nostra ricerca. La strategia deve mirare ad avere anche una Piattaforma tecnologica nazionale”. Www.fast.mi.it    
   
   
PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI: LA COMMISSIONE UE DEFERISCE LA POLONIA E L´AUSTRIA ALLA CORTE, E PROPONE SANZIONI  
 
Bruxelles, 14 luglio, 2014 - La Commissione europea deferisce la Polonia e l´Austria alla Corte dell´Unione europea per recepimento incompleto della direttiva sul rendimento energetico degli edifici. Ai sensi della presente direttiva, gli Stati membri devono stabilire e applicare introdurre un attestato di certificazione energetica degli edifici e l´ispezione regolare degli impianti di riscaldamento e di aria vincolanti requisiti minimi per la prestazione energetica di tutti gli edifici di condizionamento. Hanno anche bisogno di assicurare che entro il 2021 tutti i nuovi edifici sono i cosiddetti edifici a energia zero. La direttiva doveva essere recepita nel diritto nazionale entro il 9 luglio, 2012. Günther Oettinger, l´energia responsabile per il Vice-presidente della Commissione, ha commentato come segue: "L´efficienza energetica è importante al fine di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e per rafforzare la sicurezza dell´approvvigionamento. Tutti gli Stati membri devono mettere in vigore le disposizioni legislative, che sono necessari per la rapida introduzione di misure di efficienza energetica. 40% del consumo di energia nell´Ue è nel settore edilizio, che è il motivo per cui i maggiori risparmi possono essere fatte lì. " La Commissione propone una multa giornaliera di 92.690 euro per la Polonia e 37,943.10 euro per l´Austria. Nel fissare la durata sanzione e la gravità del reato sono presi in considerazione. In caso di conferma da parte della Corte di giustizia dell´Unione europea, la penalità giornaliera dalla data di pronuncia della sentenza è dovuta fino al completamento della reazione. La Corte decide anche sull´importo finale della penalità. Edifici influiscono sul consumo energetico a lungo termine. Direttiva sul rendimento energetico nell´edilizia (direttiva 2010/31/Ue) crea per i consumatori ei cittadini hanno il diritto, sull´efficienza energetica dell´edificio che si possono noleggiare, comprare o crescere per essere informati , e di essere informati nel caso diritto a una misura di costo-efficacia soddisfacente per migliorare il rendimento energetico dell´edificio. I requisiti minimi per l´efficienza energetica possono essere calcolate dagli Stati membri in conformità con i requisiti essenziali della direttiva. La loro attuazione e applicazione sono importanti per il progressivo miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici esistenti. L´introduzione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici deve anche impostare incentivi di mercato ecocompatibili sia per la ristrutturazione di edifici esistenti, nonché per la costruzione di edifici a basso consumo energetico, cioè molto di edifici, ecc a causa della sua eccellente isolamento, l´orientamento ai sistemi solari, riscaldamento a basso consumo energetico e di condizionamento consumare poca energia. Nel settembre 2012, la Commissione ha informato la Polonia e l´Austria avevano già inviato lettere di messa in mora per quanto riguarda l´attuazione della direttiva. Un parere motivato alla Polonia è stata seguita nel giugno del 2013 e uno in Austria diretto nel settembre 2013. Attualmente, l´implementazione è la direttiva 2010/31/Ue non completata in due Stati membri. Manca ancora misure di attuazione, anche per attestati di certificazione energetica, i requisiti minimi per l´efficienza energetica e gli edifici a energia zero. Questa decisione da parte della Commissione in seguito alla decisione del 16 aprile, 2014 sono stati citato in giudizio dalla Finlandia e Belgio, a causa di tale direttiva alla Corte. Inoltre, la Commissione sta esaminando la situazione in altri Stati membri (Slovenia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia e Repubblica Ceca), sono stati inviati pareri motivati ​​per recepimento incompleto. La Commissione potrebbe quindi portare nei prossimi mesi ulteriori cause dinanzi alla Corte. Sfondo L´ue mira entro il 2020 ad una riduzione del consumo di energia primaria annuale in Europa del 20%. Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo totale di energia nell´Unione europea e più di un terzo di Co 2 emissioni. Con la corretta attuazione e applicazione della direttiva sul rendimento energetico degli edifici, gli Stati membri dell´Ue può realizzare un rapporto costo-efficacia maniera notevole risparmio energetico e le emissioni di gas serra evitate in questo settore. Dopo il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 ° dicembre 2009, la Commissione può chiedere per l´attuazione non tempestiva del diritto comunitario da parte degli Stati membri alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie, se si tratta di questi fatti di ogni caso. La penalità giornaliera è calcolata utilizzando una formula composta dai seguenti fattori sono moltiplicate: Fattore per la gravità della violazione Durata dell´infrazione Fattore n (a seconda dello Stato membro è diverso e che tenga conto del suo Pil) Pacchetti a partire quantità, attualmente è di 650 euro al giorno.  
   
   
APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE DEFERISCE LA GRECIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME COMUNITARIE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Commissione europea ha adottato il 10 luglio la decisione di deferire la Grecia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per il mancato rispetto delle norme sugli appalti pubblici dell´Ue nel settore delle costruzioni. La legislazione greca stabilisce un sistema di registrazione obbligatoria per tutte le imprese di costruzione nazionali approvati, dividendoli in classi, ogni classe corrisponde ad uno specifico minimo e fascia di prezzo massimo. Quando si tratta di procedure di gara, le amministrazioni aggiudicatrici possono ammettere solo le aziende che sono registrate in alcune di queste classi, corrispondenti al campo bilancio previsto per il contratto previsto. In questo modo, la legislazione greca stabilisce un sistema che predetermina che gli operatori economici possono partecipare a ciascuna gara. Questo sistema di registrazione obbligatoria risultati nella esclusione delle società che hanno la capacità economica, finanziaria, professionale e tecnica per eseguire un determinato appalto dalla gara, solo perché la loro capacità finanziaria è diversa - di solito maggiore - rispetto alla classe di bilancio specifica che è consentito per una determinata procedura. Conseguenza, disposizioni nazionali che limitano le opportunità di mercato per le imprese e ostacolano la concorrenza tra gli operatori economici. La Commissione ritiene che tale regime giuridico restrittivo è in violazione della direttiva 2004/18/Ce e dei principi fondamentali di parità di trattamento e di non discriminazione, su cui si basano le norme sugli appalti pubblici dell´Ue. Sfondo La Commissione ha inviato un parere motivato (seconda fase della procedura d´infrazione) alla Grecia nel novembre 2013 ( Memo/13/1005 ), chiedendo alle autorità greche di modificare la normativa nazionale che impedisce l´accesso ai mercati degli appalti pubblici per gli operatori economici qualificati. Tuttavia, non sono state prese le misure legislative necessarie e le disposizioni nazionali restrittive sono ancora al loro posto. In considerazione di ciò, la Commissione europea ha deciso oggi di deferire la Grecia alla Corte di giustizia.  
   
   
APPALTI 2013: IN UMBRIA AFFIDATI 1388 CONTRATTI DI LAVORI PUBBLICI E FORNITURE DI BENI E SERVIZI PER OLTRE 650 MILIONI DI EURO.  
 
Perugia, 14 luglio 2014 - Nel 2013 in Umbria sono stati affidati 1388 contratti per lavori pubblici, forniture di beni e servizi per un importo complessivo a base d´asta di 653.739.156 euro: di questi 1187 per un totale di oltre 560 milioni di euro sono stati appaltati da stazioni comunali, provinciali e regionali ed invece 201, per un importo di oltre 93 milioni di euro, da stazioni di livello nazionale. Questi dati sono stati illustrati il 10 luglio, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale di Piazza Partigiani dove l´assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti ha presentato il Rapporto appalti 2013. I dati e le considerazioni contenute nel rapporto annuale sono riferiti a contratti di Lavori, Servizi e Forniture aggiudicati nel corso dell´anno 2013 da stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale. I dati trattati nel Rapporto sono, in particolare, quelli che le stazioni appaltanti hanno trasmesso attraverso il Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare (S.i.mo.g.) messo a disposizione dall´Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. I dati sono stati elaborati dall´Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici della Regione Umbria. "Nel 2013 i lavori appaltati (e quindi escluse le forniture di beni e servizi), sono complessivamente 465 (19 in meno rispetto allo scorso anno), per un importo di circa 222 milioni di euro, e cioè circa 88 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, con un aumento del 65,43%. Siamo ancora aldisotto delle cifre che si registravano fino al 2011, ma è positivo il fatto che per la prima volta i dati risalgono e quindi sembrerebbe essersi interrotto il trend negativo nel settore dei contratti pubblici di lavori", ha dichiarato l´assessore Vinti. Per quanto riguarda gli appalti di lavori pubblici, quello di maggior importo a base d´asta aggiudicato nel 2013 è stato affidato da Minimetrò, con un importo complessivo di oltre 29 milioni di euro ed aveva per oggetto l´attività di manutenzione e pronto intervento della linea metropolitana leggera di Perugia nella tratta Pian di Massiano - Pincetto. Un altro appalto di analoghe dimensioni è quello affidato dalla Regione Umbria per l´affidamento della progettazione esecutiva e l´esecuzione dei lavori di realizzazione della piattaforma logistica di Foligno. L´appalto di maggior importo aggiudicato invece da stazioni appaltanti nazionali è quello di Rete Ferroviaria Italiana s.P.a. Che riguardava la Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di sistemazione della stazione di Perugia Ponte San Giovanni della linea Terontola - Foligno" per un importo complessivo di 8.000.000 di euro. Nel complesso la Regione Umbria risulta la Stazione Appaltante con il maggior importo degli interventi pari a 35.084.370 euro e 3 interventi totali, segue la società Minimetrò s.P.a., e la Provincia di Perugia con 15 interventi per un importo complessivo pari a 14.904.113. Nel 2013 gli appalti di importo superiore a 150.000 euro aggiudicati o affidati, dalle Stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale risultano essere 166 per un importo complessivo a base asta di 139.161.760 euro, l´importo medio risulta di 842.922 euro. Nell´anno 2012 il numero degli appalti era di 179 per un importo dei lavori aggiudicati o affidati di 84.105.620 euro, l´importo medio risultava di 469.863 euro. Le stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale che hanno aggiudicato o affidato appalti nel 2013 sono in totale 72 contro le 71 dell´anno precedente. Gli interventi localizzati sul territorio regionale, realizzati da stazioni appaltanti di rilevo nazionale e di alcuni Enti che hanno sede legale in Toscana ma operano anche nella nostra regione (esempio Ente Irriguo Umbro Toscano e Consorzio Bonifica Val Di Chiana Romana e Val di Paglia) hanno prodotto invece 62 appalti per un importo base asta di 63.109.983 euro. Rispetto al 2012 si registra un aumento nel numero di 16 interventi e un aumento nell´importo a base d´asta di 40.883.099 euro. La stazione appaltante di rilievo nazionale con il maggior numero di interventi risulta essere l´Anas che ne ha 37 (59,68% del totale) per un importo complessivo di 28.729.003 euro (45,52%). Complessivamente l´Anas rispetto all´anno precedente registra aumento dell´importo dei lavori di più del doppio dello scorso anno, anche se gli importi investiti sono meno della metà di quelli dagli anni 2009-2011. La categoria di opera pubblica sulla quale nel 2013 si rileva il più elevato valore di investimento è quella delle "Opere stradali, aeroportuali, percorsi meccanizzati, parcheggi, verde pubblico", per un totale di 29 appalti e un importo a base d´asta di 60.339.422 euro pari al 43,36% del totale a base d´asta. L´importo degli investimenti in questa categoria di opere è aumentato rispetto al 2012 come importo complessivo mentre è diminuito il numero degli interventi. La seconda categoria per importanza di investimenti impiegati è quella relativa agli interventi infrastrutturali "Edilizia, scolastica, universitaria, musei, biblioteche", con 21 lavori ed un importo a base d´asta di 27.142.112 euro. Per questa categoria si resta stabile il numero di appalti mentre triplica l´ importo a base d´asta rispetto all´anno precedente. La categoria "Acquedotti, fognature, gasdotti, depuratori, discariche" risulta essere la terza come importo di investimenti impiegati con 40 appalti per un importo di 15.419.789 euro pari al 11,08% del totale dell´investimento complessivo. Per questa categoria si registra una diminuzione sia per numero di appalti che per importo a base d´asta rispetto all´anno precedente. Una sezione del Rapporto è dedicata anche alla distribuzione territoriale, per provincia e per regione, delle imprese aggiudicatarie. Nel 2013 le imprese umbre si sono aggiudicate 97 (56,40%) appalti per un importo di 60.130.586 (42,40%), mentre sono state 69 (43,60%) le imprese provenienti da altre regioni risultano per un importo totale base asta pari al 57,6% del complessivo. Le imprese con sede legale nella provincia di Perugia si sono aggiudicate 77 appalti per 54.159.300 euro (38,92%) e le imprese con sede legale nella provincia di Terni risultano 20 per un importo totale base asta di 5.971.286 euro (4,29%). Tra le imprese provenienti dalle altre regioni il numero maggiore viene dal Lazio (25 per un importo di 28.036.041 euro), dalle Marche 10 imprese per circa 10 milioni di euro e dalla Campania 12 imprese per 4.773.843 euro. "Dall´analisi dei dati comunque, ha sottolineato l´assessore Vinti, emerge che non si rilevano "posizioni dominanti". L´84 per cento degli appalti (137) sono stati aggiudicati o affidati con il criterio del prezzo più basso risultano 137 per un importo di 69.874.554 euro mentre 26, per un importo di 52.034.704 euro sono stati aggiudicati con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa. "Un capitolo a parte, ha proseguito l´assessore, merita invece il discorso sulla sicurezza ed il costo della manodopera. L´umbria mantiene la massima attenzione su questi temi ed i dati sia negli appalti di lavori che di beni e servizi ci indicano che passi in avanti sono stati fatti. Ancora forse non sufficienti ma il nostro impegno continuerà senza sosta. Entro luglio riuniremo un gruppo di lavoro tra la Regione e gli Ordini dei professionisti per definire le procedure ed i costi della sicurezza delle progettazioni che dovranno essere scorporate dalla gara d´appalto, così come è previsto per i costi della sicurezza e della manodopera nei lavori". Nel 2013 gli appalti con costi della sicurezza dichiarati sono stati 172 per un importo complessivo 139.161.760 euro, il totale dei costi della sicurezza risulta di 11.921.253 euro con l´8,75% di incidenza media rispetto all´importo complessivo degli appalti. La seconda parte della conferenza stampa è stata dedicata invece ai dati relativi alle cosiddette "opere incompiute", quelle opere cioè che sono bloccate ed i cui lavori non sono ancora ultimati. "In Umbria, ha affermato l´assessore Vinti, sono 17 le opere di pertinenza comunale, provinciale e regionale che nel 2013 si trovavano in questa situazione. O almeno queste sono quelle dichiarate dalle varie stazioni appaltanti che hanno adempiuto alla comunicazione, in base al Decreto del Governo Monti. E purtroppo sette di queste sono bloccate a causa di problemi legati a fallimenti, liquidazioni e procedure di concordato delle imprese aggiudicatarie dei lavori ed altre sei sono ferme per mancanza di fondi e tra queste anche il completamento del Minimetrò, nel tratto Pincetto-monteluce a Perugia".  
   
   
URBANISTICA, PISCINA DI RECCO, VIA LIBERA ALLA VARIANTE URBANISTICA PER NUOVO IMPIANTO  
 
Genova, 14 Luglio 2014 - Via libera dalla Regione Liguria alla variante urbanistica per la realizzazione della nuova piscina di Recco ad opera della San Rocco Immobiliare. È stato espresso il 10 luglio nel corso dell´incontro svoltosi in Regione alla presenza del presidente, Claudio Burlando, degli assessori regionali all´urbanistica e allo sport, Gabriele Cascino e Matteo Rossi, del sindaco di Recco Dario Capurro, oltre ai tecnici dei rispettivi enti. L´incontro era stato richiesto dalla Pro Recco per ottenere una prima valutazione alla nascita del nuovo stadio del nuoto nell´attuale localizzazione di Punta S. Anna che comporta la modifica della normativa del Puc, relativa all´area dell´ex Iml a Recco. "La Regione si è impegnata – ha spiegato l´assessore all´urbanistica, Cascino – ad approvare, entro l´anno, gli atti necessari per poter consentire al Comune di Recco di avviare le procedure per realizzare la nuova piscina, trattandosi di intervento che ricade in ambito demaniale-marittimo la cui competenza all´approvazione, specie sotto il profilo paesaggistico, è della Regione". Per assicurare la regolarità dei procedimenti tecnici e amministrativi in tempi contenuti, già dalla prossima settimana è previsto un incontro con la Provincia di Genova per le verifiche di tipo ambientale e urbanistico, dopo le quali il Comune di Recco potrà adottare le varianti al Puc, per quanto riguarda la piscina e l´area ex Iml. Dopo questa fase sarà possibile pubblicare gli atti della variante urbanistica e consentire ai cittadini di esprimere le loro osservazioni entro 45 giorni. Dal canto suo la Regione si è impegnata ad approvare la variante urbanistica, per quanto concerne la piscina, entro fine anno, insieme alla valutazione paesaggistica, comprensiva dei confronti con la Soprintendenza. "Siamo soddisfatti dei passi compiuti – ha spiegato Cascino – vista l´importanza dell´opera, sia dal punto di vista sportivo che turistico. È necessario procedere in tempi rapidi, tenendo conto anche della cessazione, sempre più vicina, delle funzioni in capo alla Provincia a cui subentrerà la città metropolitana". Le due richieste di varianti urbanistiche, quella per l´area ex Iml in capo alla Provincia e quella per la piscina, in capo alla Regione, andranno avanti parallelamente.  
   
   
ALER, LOMBARDIA: ALTRI 66 MILIONI PER I QUARTIERI  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Esprimo grande soddisfazione per il via libera, da parte della V Commissione, allo stanziamento di ulteriori 66 milioni di euro a favore dell´edilizia popolare pubblica". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli commenta la decisione consiliare, che ha dato parere favorevole ai fondi da destinare alle Aler, che versano in evidente difficoltà economica. Ora toccherà al Consiglio regionale, con l´assestamento di Bilancio di luglio, dare l´ok definitivo allo stanziamento. Sblocco Fondi Frutto Di Un Lungo Lavoro - "Parlare di questi fondi era facile - ha continuato Bulbarelli - ottenerli invece è stato molto complicato. Siamo riusciti a ottenere questo risultato grazie all´importante lavoro di mesi fatto con l´assessore al Bilancio". Fondi Per Il Recupero Del Patrimonio Degradato - Tali risorse, che si aggiungono ai 120 milioni erogati con il recente Prerp (Piano di edilizia residenziale pubblica), serviranno per il recupero e la riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e saranno suddivisi tra le Aler regionali. La fetta più grande, evidentemente, andrà a quella di Milano. Tra gli interventi previsti, le manutenzioni straordinarie, la bonifica dell´amianto e il recupero degli alloggi sfitti. "In tal modo - spiega Bulbarelli - potremo consegnare numerosi appartamenti che devono essere sistemati da tempo, combattendo, allo stesso tempo, l´abusivismo e l´occupazione illegale. Si tratta di piaghe sociali che colpiscono numerosi quartieri popolari, soprattutto a Milano, dove c´è urgenza di interventi in realtà particolarmente problematiche, come i quartieri Calvairate-molise e Lorenteggio, che ho avuto modo più volte di visitare e dove il degrado ha ormai raggiunto livelli inaccettabili".  
   
   
TINTORETTO/BRESCIA: ATTUARE MIX ABITATIVO  
 
Brescia, 14 luglio 2014 - "Sono sicura che, se anche non arrivasse nessuna manifestazione di interesse, entro la scadenza del 23 luglio troveremo un ´piano B´ per dare nuova vita a questa torre". Lo ha detto il 10 luglio l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, intervenendo al convegno ´Torre Tintoretto. Riflessioni per una riqualificazione possibile´. Il Mix Abitativo - Secondo l´assessore Bulbarelli la realizzazione di un vero mix abitativo è l´obiettivo da perseguire per dare nuova vita e nuova dignità alla torre. "I suoi 195 alloggi - ha detto - possono rappresentare una risposta significativa non solo per le famiglie che aspettano un alloggio, cioè quelle che fanno parte della cosìddetta ´fascia grigia´, ma anche per studenti e lavoratori fuori sede. Dobbiamo infatti anche tener presente che la Tintoretto è situata in luogo che, grazie alla metropolitana, oggi è anche ben collegato con il resto della città". Percorso Di Riqualificazione Sociale - "In questo modo - ha concluso Bulbarelli - otterremmo dunque un doppio risultato: si restituisce a Brescia un immobile importante per l´emergenza abitativa e si innesta un virtuoso percorso di riqualificazione sociale".  
   
   
IN CAMPANIA FALLITE MILLE IMPRESE EDILI NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI  
 
Salerno, 14 luglio 2014 - Nel periodo 2009-2013 in Campania sono entrate in procedura fallimentare 980 imprese di costruzioni (240 solo nel 2013, +23,1% rispetto al 2012). Il dato emerge dal report settimanale del Centro Studi Ance Salerno sulla base dell’analisi contenuta nell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi di Ance nazionale. In termini percentuali, il numero di fallimenti in Campania nel comparto delle costruzioni, tra il 2009 ed il 2013 ,è aumentato del 56,9%: le imprese che hanno attivato la procedura sono state 153 nel 2009; 155 nel 2010; 237 nel 2011; 195 nel 2012 e 240 nel 2013. Il quadro campano si inserisce in un contesto nazionale molto difficile per il comparto. Secondo i dati di Cerved Group, in Italia le imprese di costruzioni entrate in procedura fallimentare sono passate da 2.160 nel 2009 a 3.106 nel 2013, con un aumento del 43,8%. Complessivamente in cinque anni i fallimenti nel settore delle costruzioni sono stati 13.371 su un totale di circa 61 mila: circa il 22% dei fallimenti avvenuti in Italia riguardano le imprese di costruzioni. La tendenza, si evince sempre dallo studio Ance «si conferma anche nel primo trimestre del 2014 con un ulteriore aumento delle procedure fallimentari nelle costruzioni del 6,3% nel confronto con il primo trimestre 2014 (+4,6% l’aumento dei fallimenti nel complesso dell’economia). Dal punto di vista territoriale, la crescita dei fallimenti osservata nel periodo 2009-2013 ha interessato tutte le aree geografiche sebbene con livelli di intensità differenti. Il Centro è l’area più colpita con un aumento, tra il 2009 ed il 2013, del numero di imprese di costruzioni entrate in procedura fallimentare del 56,6%; segue il Sud ed isole con +49,2%, il Nord-ovest con +38,2% ed infine il Nord-est con +34,1%. Nell’analisi delle singole regioni, tra il 2009 ed il 2013, si registrano aumenti dei fallimenti superiori al 50%, in Toscana, Lazio, Campania e Sicilia». L’erogazione Di Nuovi Mutui. La restrizione dei margini di operatività delle imprese trova ulteriore fondamento – al di là della contrazione consistente degli investimenti pubblici – nelle dinamiche di erogazione di nuovi mutui per investimenti nell’edilizia residenziale che in Campania nel 2013 sono diminuiti del 39,4% rispetto al 2012. Sul fronte del credito alle famiglie in tutte le regioni è continuato, anche nel 2013, il calo dei flussi di mutui erogati per l’acquisto di abitazioni con una flessione molto consistente in Campania: -24,8%. Anche se, va segnalato, che sul piano nazionale nel primo trimestre del 2014 è stato registrato un primo dato positivo, dopo tre anni: tra gennaio e marzo è stato, infatti, erogato il 9,3% in più di mutui per l’acquisto di abitazioni, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Calo Del Valore Degli Immobili Occorre, poi, sottolineare il calo del valore degli immobili abitativi sia nelle aree urbane che nelle aree intermedie. Secondo Nomisma, i prezzi medi degli immobili abitativi nelle 13 aree urbane registrano nel corso del 2013 una riduzione media in termini nominali del -5,2% (-6,1% in termini reali) nel confronto con il 2012, a conferma di un trend negativo in atto dal 2009. Nell’area urbana di Napoli il prezzo medio reale di un’abitazione è diminuito del 5% nel 2013. Né è andata meglio nelle aree cosiddette intermedie tra cui figura Salerno dove i prezzi medi reali nel 2013 sono scesi del 3,9%. Il Presidente Di Ance Salerno Antonio Lombardi: «Basta Annunci, Cantierizziamo Le Opere». «Il quadro complessivo che emerge nel comparto delle costruzioni - evidenzia il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi - non ha bisogno di commenti o di ulteriori analisi. Ci attendono ancora mesi molto difficili e alla fine le imprese che saranno uscite dal circuito produttivo saranno molte di più delle mille entrate in procedura fallimentare negli ultimi cinque anni. Non si riesce a comprendere – continua il presidente – come non sia chiaro a quanti hanno responsabilità di primo piano che la produzione e l´occupazione di un significativo numero di settori produttivi dipendono in misura consistente dalla filiera delle costruzioni. Secondo uno studio Ance, ogni aumento di 1 miliardo di euro di domanda nel settore delle costruzioni attiva un volume di affari di 1,796 miliardi di euro (1 miliardo nelle costruzioni e 0,796 nei settori collegati). Inoltre, 1 miliardo di euro di nuova produzione significa 23.620 nuovi posti di lavoro, di cui 15.100 nelle costruzioni e 8.520 nei settori collegati». «È il momento – conclude Lombardi – di smetterla con la politica degli annunci di investimenti. Bisogna passare alla cantierizzazione delle opere in brevissimo tempo. Entro la fine del 2015 occorre spendere i fondi Ue residui (che non sono affatto pochi) della vecchia programmazione 2007-2013. È una corsa contro il tempo che si presenta alquanto difficile. È questo il vero terreno di sfida. Ed i presagi non invitano, purtroppo, a facili ottimismi».  
   
   
LOMBARDIA.CONSUMO SUOLO, MARONI:ENTRO FINE MESE TESTO LEGGE IL PRESIDENTE: PRINCIPI NON CAMBIANO, BENE ACCORDO CON COMUNI  
 
 Milano, 14 luglio 2014 - "Spero che si possa arrivare all´approvazione definitiva nell´ultima seduta del Consiglio regionale, ma comunque entro la fine di luglio, si arriverà a un testo definitivo, che ribadirà i principi fondamentali della legge, con qualche correttivo, ma certamente senza alcuna ´vittoria dei palazzinari´, come ha scritto qualche giornale". Lo ha assicurato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo durante la conferenza stampa dopo giunta, a una domanda sull´iter della legge sul Consumo del suolo. I Principi Non Cambiano - Il Governatore, ha sottolineato che "i principi non cambiano, e poggiano sulla difesa del territorio, perché la Lombardia è la prima Regione agricola d´Italia. Noi - ha ricordato - abbiamo anche negoziato, principalmente con l´Anci, una procedura in base alla quale i nuovi principi contenuti nella legge possano entrare in vigore senza bloccare i Pgt, prevedendo un periodo entro il quale i Comuni possono apportare agli strumenti urbanistici le modifiche necessarie. La soluzione alla quale siamo arrivati - ha aggiunto - mi soddisfa, perché è equilibrata. Afferma il principio di tutela del suolo, contemperando le giuste esigenze istituzionali delle amministrazioni locali". Commissario Pgt Per 36 Comuni - Rimanendo in tema di piano di governo del territorio, il presidente ha informato che "sono 36 i comuni che non hanno approvato il Pgt entro la scadenza del 30 giugno scorso e per questo, oggi, è stato nominato un commissario ad acta per redigere i Pgt di queste 36 amministrazioni".  
   
   
LOMBARDIA, PROTOCOLLO ABI, MARONI: 7 MLN PER ACQUISTO 1° CASA AIUTO CONCRETO PER COLORO CHE FANNO QUESTO PASSO INTERESSI ABBATTUTI DEL 2% PER 5 ANNI  
 
Milano, 14 luglio 2014 - Aiutare le giovani coppie, le gestanti sole, i genitori soli con uno o più figli minori a carico e le famiglie con almeno tre figli nell´acquisto dell´abitazione principale tramite un contributo economico finalizzato all´abbattimento fino al 2 per cento del tasso di interesse del mutuo per i primi cinque anni di durata del finanziamento. E´ questo l´obiettivo del Protocollo d´Intesa sottoscritto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e dall´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli con il presidente della Commissione regionale dell´Associazione bancaria italiana (Abi), Franco Ceruti. Una Misura Concreta, Lombardia Apripista - "Questa è una misura veramente utile - ha spiegato Maroni - tutti sono d´accordo nell´intervenire a favore dei giovani, ma poi noi siamo fra i pochi a fare cose concrete. Mettiamo a disposizione delle altre Regioni questo protocollo perché riteniamo sia un sostegno importante per chi decide di acquistare la propria prima casa". Risorse Finanziarie E Caratteristiche Del Contributo - "Le risorse complessive per il 2014 - ha aggiunto Bulbarelli - ammontano a 7.361.286 euro, di cui 3.611.286 euro sono riservati alle giovani coppie. Ad esaurimento delle risorse loro assegnate, le giovani coppie possono accedere anche alle risorse ancora disponibili sul fondo insieme alle altre categorie di famiglie individuate". I Soggetti Ammessi - Possono accedere al contributo: - le giovani coppie, vale a dire quelle che si sono sposate o si sposeranno (con rito civile o religioso) tra il 1 giugno 2012 e il 30 giugno 2015, i cui componenti non hanno compiuto 40 anni alla data del matrimonio; - le gestanti primipare sole, ossia le donne in attesa del primo figlio alla data di presentazione della domanda, e nubili o prive del coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso; - i genitori soli, con uno o più figli minori a carico: padre o madre, celibe o nubile, o privo/a del coniuge per separazione legale senza convivenza, per divorzio o per decesso; - i nuclei familiari con almeno tre figli: genitori uniti da vincolo di matrimonio con tre o più figli a carico. I Requisiti, Già Arrivate 100 Domande - L´assessore Bulbarelli ha anche spiegato che possono richiedere l´agevolazione "i soggetti che presentino un reddito Isee (dunque non imponibile) compreso fra 9.000 e 40.000 euro e che non abbiano già usufruito di altre agevolazioni per le stesse finalità. E´ altresì necessario essere residenti in Lombardia alla data di presentazione della domanda". Ad oggi risultano pervenute già 100 domande " a dimostrazione che la misura è ben studiata e attraente". L´alloggio - L´alloggio per il quale si intende beneficiare del contributo deve essere di proprietà di uno o più componenti il nucleo familiare; avere un prezzo di acquisto non superiore a 280.000 euro ed essere situato in Lombardia. Il Mutuo - Il mutuo deve essere intestato a uno o più componenti del nucleo familiare e stipulato entro il 30 giugno 2015 con una delle banche convenzionate con Finlombarda. Il finanziamento deve inoltre avere una durata non inferiore a venti anni e deve essere stato concesso per una cifra non inferiore al 50 per cento del valore dell´alloggio. Coinvolti 35 Istituti Di Credito - Soddisfazione per la firma del Protocollo è arrivata anche da Franco Ceruti che ha sottolineato come "abbiano già aderito all´Intesa circa 35 banche". "Il rinnovo di questo Protocollo - ha aggiunto - è la dimostrazione di come la Regione Lombardia sia sensibile al welfare abitativo". La Presentazione Della Domanda - La richiesta di contributo può essere presentata fino al 4 settembre 2015 presso gli sportelli di una delle banche/intermediari finanziari convenzionati con Finlombarda. L´elenco degli istituti bancari convenzionati aggiornato è disponibile sui siti www.Casa.regione.lombardia.it  www.Finlombarda.it  e www.Abi.it    
   
   
NUOVA SABATINI: GUIDI, CONTINUA LA FORTE CRESCITA DELLE DOMANDE. RAGGIUNTA QUOTA 1,5 MILIARDI  
 
Roma 14 luglio 2014 – “Anche nel mese di luglio abbiamo registrato un forte interesse per la Nuova Sabatini. Le richieste di finanziamento da parte delle Pmi hanno toccato quota 5.200 per un ammontare di 1,5 miliardi di risorse destinare a favorire gli investimenti di quelle imprese che vogliono essere sempre più competitive e ammodernare i processi produttivi”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha così commentato la chiusura della quarta tornata di prenotazioni di richieste di finanziamenti relativi alla misura agevolativa Beni strumentali “Nuova Sabatini”, operativa dal 31 marzo scorso: in quattro mesi sono state presentate circa 5.200 domande di finanziamento alle banche/intermediari finanziari per un ammontare di finanziamenti bancari/leasing sostenuti dalla provvista della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di oltre un miliardo e mezzo di euro, cui corrispondono oltre 118 milioni di euro di contributi del Ministero dello Sviluppo Economico. Nel mese in corso, in particolare, si è confermato il trend sia in termini di domande presentate che di risorse finanziarie dei mesi scorsi; infatti, per oltre 900 domande ricevute dalle banche, è stata richiesta la prenotazione di una provvista Cdp di circa 257 milioni, per un contributo ministeriale di 20 milioni circa. “Sono molto soddisfatta – ha aggiunto il Ministro Guidi - del numero delle domande e dell´ammontare dei finanziamenti richiesti. Si creano così i presupposti per migliorare la competitività delle imprese e per rilanciare l´occupazione. Se le domande manterranno l’attuale ritmo, stimiamo di esaurire il primo plafond di 2,5 miliardi di euro entro la fine dell´anno. In tal caso, siamo pronti a raddoppiarlo, portando il totale a 5 miliardi´.  
   
   
L’IMPATTO DELLA TARI SULLA SPESA DELLE IMPRESE IN PIEMONTE RISPETTO ALLE TARIFFE DEL 2012, AUMENTANO DI CIRCA IL 40% I COSTI PER I RISTORANTI, MENTRE I CAPANNONI INDUSTRIALI ARRIVANO A RISPARMIARE FINO ALL’80%  
 
Torino, 14 luglio 2014 - Unioncamere Piemonte, con il supporto scientifico di Ref Ricerche, ha aggiornato la banca dati delle tariffe per consumo di acqua e smaltimento rifiuti (Tasp) alla luce dell’introduzione dell’Imposta Unica Comunale e, nello specifico, della componente destinata alla copertura del costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti (Tari). Dal monitoraggio effettuato nei primi mesi del 2014 sui Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti, emerge che in Piemonte solo 50 su 134 hanno deliberato le aliquote della Tari (tra cui i Comuni capoluogo di Asti, Biella, Cuneo e Verbania), per una popolazione complessiva di quasi un milione di abitanti. La maggior parte dei Comuni ha adottato una struttura tariffaria binomia, ovvero con una quota fissa e una quota variabile; 3 Comuni hanno deliberato le nuove aliquote mantenendo la struttura tipica della Tarsu, ovvero con aliquote di quota fissa e quota variabile per le utenze domestiche commisurate alla superficie, seppur differenziate per numero di componenti. “L’introduzione della Tari ha modificato ancora una volta il quadro normativo di riferimento, rendendo ancor più necessaria l’attenzione e la trasparenza sulla fiscalità locale. Il Sistema camerale ha voluto ribadire il proprio ruolo di monitoraggio e valutazione dell’impatto della tassazione locale, soprattutto sulle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di fornire strumenti utili a leggere e interpretare i fenomeni in atto, per aiutare i nostri imprenditori a pianificare e orientare i propri investimenti” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte. La variabilità della spesa all’interno dei confini regionali si conferma molto elevata per le imprese, con un valore massimo, ad esempio nel caso delle industrie di trasformazione alimentare, pari a circa 12 volte quello minimo. Inoltre, guardando la ricostruzione della spesa, emerge come la graduatoria dei Comuni sia strettamente collegata al “profilo tipo” delle imprese presenti sul territorio: emblematico il caso di Novi Ligure, che nel caso dell’industria di trasformazione alimentare è tra i primi 10 Comuni con spesa più elevata, mentre nel caso del parrucchiere passa agli ultimi posti e risulta il terzo Comune con spesa più bassa. L’introduzione della Tari ha determinato una redistribuzione del carico tra le diverse categorie di utenza, in virtù del principio “chi inquina paga”. Ciò ha comportato variazioni di spesa differenziate a seconda dei profili considerati e anche del regime tariffario precedentemente in vigore. Nel caso specifico delle imprese, inoltre, un impatto non secondario è dato dall’adozione di un’articolazione tariffaria molto più dettagliata (30 categorie con eventuali sub-categorie) rispetto a quella utilizzata in regime Tarsu, per consentire una differenziazione delle aliquote tra le attività economiche sulla base della producibilità di rifiuto urbano e assimilato. Per quantificare gli effetti dei nuovi principi tariffari, la variazione della spesa è stata calcolata sul biennio 2012-2014, in modo da cogliere l’impatto determinato sia dall’eventuale introduzione della Tares che dall’adozione della Tari. Nel caso delle utenze non domestiche, gli aumenti più consistenti interessano le categorie produttive caratterizzate da una maggiore producibilità di rifiuto: è il caso, ad esempio, dei ristoranti, per i quali l’incremento medio è del 40% e, in misura considerevolmente minore, del parrucchiere (4%). Al contrario, per le attività considerate a bassa producibilità di rifiuto, come i capannoni industriali, la spesa annua registra un calo medio di quasi il 5%, sforando in alcuni casi l’80%. A trarre vantaggio dalla redistribuzione del carico sono anche gli alberghi senza ristorante, per i quali la spesa registra un calo di circa 3 punti percentuali, con picchi di quasi 60 punti. Va sottolineato, infine, come in alcuni casi il passaggio alla Tari abbia determinato una redistribuzione del carico tra famiglie e imprese, come ad esempio nel Comune di Asti, dove l’aumento della spesa è più consistente per le imprese rispetto alle famiglie, tanto che nel 2014 il carico tariffario è leggermente sbilanciato a favore delle seconde. In direzione opposta si muove invece il Comune di Villanova di Mondovì, dove si registra un aumento significativo della spesa per le famiglie e di una riduzione di quella per le utenze non domestiche.  
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI: LA COMMISSIONE UE DEFERISCE REPUBBLICA CECA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA SULLE NORME DI PUNZONATURA DEI GIOIELLI  
 
 Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Commissione europea ha deciso di deferire la Repubblica ceca Corte di giustizia dell´Unione europea a causa delle sue norme relative alla punzonatura dei gioielli. L´ufficio ceco test richiede che alcuni articoli di gioielleria importati da un altro paese Ue stampigliate con un marchio nazionale supplementare, nonostante il fatto che gli articoli in questione sono stati già regolarmente punzonati e commercializzati nell´Ue. La Commissione ritiene che tale requisito è in violazione delle norme del trattato Ue sulla libera circolazione delle merci all´interno dell´Ue e così ha chiesto alla Corte di pronunciarsi su questo caso. In questo caso particolare, l´ufficio ceco Assay rifiutato di riconoscere segni distintivi utilizzati dall´ufficio saggio olandese sui gioielli, sostenendo che tali caratteristiche non permettono loro di distinguere tra i prodotti originari dell´Ue e quelli prodotti provenienti da paesi al di fuori dell´Ue (come Cina e Hong Kong). Tuttavia, a prescindere dalla provenienza dei gioielli, una volta che è stata accettata da un paese Ue in libera pratica beneficia del principio della libera circolazione nella Ue. Pertanto, la Commissione ritiene che le norme attuali creano un ostacolo alla libera circolazione delle merci tra i paesi dell´Ue e così sono in contrasto con gli articoli 34 e 36 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue). La Commissione ha già chiesto alla Repubblica ceca di cambiare le sue leggi per permettere la libera circolazione di gioielli con l´invio di un parere motivato nel maggio 2013. Le autorità ceche non sono d´accordo con la posizione della Commissione, e quindi la questione saranno ora sottoposte alla Corte.  
   
   
LOMBARDIA.MARONI: SODDISFAZIONE PER ACQUISIZIONE INDESIT DA PARTE DI WHIRLPOOL PRESIDENTE: PRESTO INCONTRO CON I VERTICI DELLA SOCIETA´  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Vorrei sottolineare il paluso di Regione Lombardia alla notizia dell´acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool. Come Regione Lombardia siamo molto impegnati a sostenere gli investimenti in ricerca e innovazione e alcuni mesi fa abbiamo ottenuto, grazie al nostro impegno in proposito, che la Whirlpool decidesse di investire con un centro di ricerca qui in Lombardia e non in un altro Paese europeo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Lombardia dopo la seduta della giunta regionale. "La buona notizia di oggi - ha spiegato Maroni - è che questo investimento che abbiamo fatto nei mesi scorsi ha portato a risultati importanti e che si intensifica l´azione di questa società sostenuta dalla Regione Lombardia: per questo ho già detto all´assessore Mario Melazzini che nei prossimi giorni voglio incontrare i vertici di Whirlpool per proseguire il lavoro che stiamo facendo con loro".  
   
   
LOMBARDIA: CON ACQUISTO INDESIT PROSPETTIVE POSITIVE  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Dopo l´acquisizione di Indesit, il forte auspicio è che Whirlpool possa diventare protagonista di una stagione di sviluppo, in particolar modo nel settore del bianco, che incida positivamente sul nostro territorio lombardo, non solo mantenendo una significativa presenza ma incrementando gli investimenti". Con queste parole l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini commenta l´odierna acquisizione da parte gruppo Whirlpool del 60,4 per cento (il 66,8 per cento dei diritti di voto) della compagnia marchigiana Indesit per 758 milioni di euro. Percorso Di Crescita - "Con Whirlpool, con cui a ottobre abbiamo firmato un importante protocollo d´intesa per rafforzare il suo impegno a rimanere in Lombardia - ha aggiunto Melazzini – sono convinto che continueremo a costruire un percorso di crescita e sviluppo, con ricadute positive in termini produttivi e occupazionali". Livelli Occupazionali - "Siamo convinti che l´acquisizione, da parte del gruppo Whirlpool della tradizione italiana nel settore rappresentata da Indesit - aggiunge l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - aprirà buone prospettive in particolare sui livelli occupazionali, creando nuove opportunità di impiego e favorendo anche il reinserimento di lavoratori lombardi attualmente in mobilità".  
   
   
LOMBARDIA: PALAZZO ITALIA A BERLINO,PAROLINI: VETRINA PER NOSTRE IMPRESE  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Una vetrina esclusiva, un´occasione importante per il turismo lombardo proprio al centro di Berlino, una iniziativa che permetterà di promuovere il sistema economico anche in vista di Expo 2015 in Germania". E´ quanto dichiara l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, in riferimento al progetto, che avrà sede a Palazzo Italia, sostenuto anche da Regione Lombardia con una delibera approvata oggi. Palazzo Italia A Berlino - Fiera Milano ha reso disponibile la propria sede a Berlino, Palazzo Italia, edificio storico e di pregio situato nel centro della capitale tedesca, per ospitare mostre, congressi ed eventi espositivi e per realizzare iniziative e attività finalizzate a promuovere il ´Sistema Lombardia´. "Si tratterà di un polo espositivo, di un contenitore di idee al servizio delle imprese lombarde e del nostro sistema turistico, una opportunità per presentare la qualità e la creatività tipiche del nostro territorio – spiega Parolini -. Va ricordato che la Germania rappresenta in termini di valore assoluto (14.608 milioni di euro nel 2012) il primo mercato estero di destinazione delle esportazioni per le imprese lombarde". Il Contributo Della Regione - La Regione contribuirà alla infrastrutturazione e digitalizzazione dell´edificio con l´impianto di tecnologie digitali per la comunicazione, destinate a supportare le iniziative di promozione (sistemi di videoproiezione, videowall, touch-monitor, totem touch-screen, vetrine digital signage, rete wi-fi e sistemi per la tracciabilità dei flussi). Il Sistema Camerale si occuperà del coordinamento esecutivo del progetto attraverso Unioncamere Lombardia co-progettando e co-finanziando le iniziative promozionali attraverso le singole Camere. Tempi - Il progetto sarà avviato a partire dal 15 luglio 2014 e si concluderà il 31 dicembre 2015. "Abbiamo accelerato i lavori in questi ultimi mesi - spiega l´assessore regionale -, affinché l´iniziativa potesse concretamente attrarre e portare risultati per Expo". La vetrina si aprirà mostrando le eccellenze lombarde e per questo sono stati individuati alcuni segmenti, su cui sono già stati attivati diversi progetti, che riguarderanno: vino e gastronomia, cultura e creatività, shopping, offerta turistica, congressuale e fieristica, promozione degli eventi internazionali lombardi (concerti, manifestazioni sportivi, inaugurazioni di fiere). Risorse - Le risorse complessivamente necessarie alla realizzazione del progetto ammontano a 467.000 euro, così ripartite: 200.000 a carico di Regione Lombardia, 30.000 a carico della Camera di Commercio di Milano e 237.000 a carico di Fiera Milano Spa. Sono previsti incrementi di risorse e di attività grazie alle eventuali ulteriori adesioni da parte del Sistema Camerale Lombardo. "Naturalmente - prosegue l´assessore - il progetto andrà oltre Expo, dato che si intende sviluppare l´attrattività della Lombardia come destinazione turistica, congressuale, culturale, fieristica e di shopping facendola conoscere al pubblico tedesco". "Un pubblico che già sta dimostrando di apprezzare il nostro territorio – conclude Parolini -. Intendiamo ora aumentare la domanda, sia di persone che di aziende, aprendo una ´finestra virtuale´ d´attrazione verso la nostra regione". Gli Eventi - L´iniziativa riguarda la promozione di tutti i settori produttivi, come risulta da alcuni degli eventi già preparati: - promozione della filiera italiana e lombarda dell´acciaio sul mercato europeo e tedesco in particolare; promotore dell´iniziativa è Made in Steel Srl, società organizzatrice dell´omonima manifestazione fieristica biennale, nata a Brescia e approdata a Milano nel 2013, evento di livello internazionale che sempre più si candida a rappresentare in Italia e nel mondo l´eccellenza della manifattura italiana del settore. ´Made in Steel´ ha scelto Berlino, e Palazzo Italia in particolare, come la sede più adeguata per promuovere verso il mercato europeo la prossima edizione della manifestazione, programmata per la primavera 2015 a Milano; - promozione delle Start up innovative italiane e lombarde; Berlino è una delle due capitali europee dell´innovazione e rappresenta quindi la piattaforma ideale per far conoscere a livello internazionale le nostre Start up e Spin off quali punte avanzate della ricerca industriale nel nostro Paese. Smau, la manifestazione fieristica italiana leader nel comparto Ict, che di anno in anno si sta sempre più caratterizzando per l´attenzione verso i temi dell´innovazione industriale e digitale, propone la realizzazione di eventi da realizzare a Palazzo Italia con le modalità della "fiera leggera" (che prevede un ampio utilizzo di tecnologie digitali e virtuali in sostituzione e a complemento dei tradizionali allestimenti materiali), per presentare le migliori Start up e centri di ricerca lombardi coerentemente con le indicazioni della Smart Specialization Strategy, che individua le eccellenze regionali nel campo dell´innovazione.  
   
   
ACCIAIERIE TERNI, PRESIDENTE MARINI CONVOCA INCONTRO CON SINDACATI  
 
Perugia, 14 luglio 2014 – In vista dell´imminente presentazione da parte della Thyssenkrupp del piano industriale per l´Acciai Speciali Terni, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, d´intesa con il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e con il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, ha convocato un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria di Cgil, Cisl, Fismic, Ugl, Uil, e della Rsu dell´Ast. L´incontro si terrà martedì 15 luglio, alle ore 18, presso la Presidenza della Giunta regionale a Palazzo Donini, a Perugia.  
   
   
CALABRIA: LA PRESIDENTE F.F. STASI CONVOCA I SEGRETARI CONFEDERALI DI CGIL, CISL, UIL E UGL  
 
 Catanzaro, 14 luglio 2014 - La Presidente facente funzioni della Regione Antonella Stasi ha convocato un incontro con i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per affrontare le problematiche riguardanti tutti i pagamenti regionale e i relativi vincoli del Patto di stabilità. “La Regione Calabria – ha evidenziato la presidente Stasi -, alla pari di altre amministrazioni regionali italiane, è stritolata nella morsa del Patto di stabilità che genera dei veri e propri paradossi e sta strangolando l’Italia, Pertanto – ha spiegato - nella recente conferenza Stato-regioni abbiamo ribadito che è urgente ed indifferibile approvare una riforma dei meccanismi del patto di stabilità di pari passo con le riforme istituzionali per poter escludere dal patto alcune spese speciali come i cofinanziamenti ai programmi europei e le spese per investimento finanziate senza debito. L’obiettivo è di poter consentire l’attivazione di investimenti sui territori e le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale e liberare, dunque, spazi finanziari per altri pagamenti. Di conseguenza, abbiamo chiesto un incontro urgente con il premier Renzi ed approvato un documento per esigere che il Governo faccia uno sforzo in più”. La presidente facente funzioni ha, poi, affermato che come governo regionale si èdeciso di andare avanti comunque. “Perché – ha ribadito - le emergenze sono tante e non si può stare fermi. Infatti, nella prossima seduta di giunta regionale, convocata per lunedì 14 Luglio, insieme agli assessori valuteremo ogni ipotesi percorribile per dare, ancora una volta, risposte alle migliaia di famiglie che aspettano di essere pagate. Il grido di dolore, giustamente lanciato dai forestali e dagli Lsu-lpu qualche giorno fa per i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, è lo stesso urlo angosciato che in Calabria si leva da tutti i comparti produttivi. Se il governo non ci darà altri spazi finanziari – ha proseguito la Stasi -valuteremo insieme qualunque percorso alternativo. Ecco perché – ha infine sottolineato la presidente Stasi –, al termine della seduta di Giunta di lunedì, abbiamoconvocato un incontro con i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl con i quali vogliamo condividere e intraprendere un percorso comune che ci consenta di dare, in ogni caso, risposte positive e immediate ai lavoratori”.  
   
   
APPREZZAMENTO DELLE CATEGORIE A PIANO INDUSTRIALE FVG  
 
Udine, 14 luglio 2014 - Apprezzamento, sia nel metodo sia negli obiettivi, è stato espresso da parte di tutte le categorie e parti sociali alla redazione del Piano di sviluppo industriale, che è stata illustrata il 10 luglio ad Udine in un tavolo di concertazione presieduto dal vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, e che domani potrà così essere discusso in Giunta per l´approvazione definitiva. "Abbiamo ricevuto contributi importanti, sia sul fronte dei microinterventi sia sui temi più vasti, recependo spunti molto interessanti - ha spiegato Bolzonello -: alcuni li avevamo già inseriti, altri sono stati aggiunti in queste settimane, altri non sono stati integrati solo perché riguardano aspetti attuativi e quindi li terremo ben presenti", ha commentato Bolzonello, presentando le integrazioni al Piano fatte proprie dalla Regione sulla base delle proposte emerse al tavolo di concertazione da parte delle categorie di settore. Soddisfatto Bolzonello per aver reintrodotto un metodo - quello della concertazione - che, rinnovato rispetto al passato, ha dato grandi frutti. "Quando lo abbiamo riproposto un anno fa - commenta Bolzonello - molti erano scettici, ma le categorie oggi ce ne hanno dato atto: si tratta di un valido strumento di lavoro in cui un documento viene discusso assieme, con una fase di analisi aperta alle proposte di integrazioni e modifiche, e che produce un documento finale in tempi certi, eliminando le polemiche sterili e permettendo di accogliere suggerimenti importanti". Molti degli interventi del Piano - è stato ricordato - sono già in attuazione e hanno dato risposta alle problematiche più urgenti emerse con la crisi economica. Per il resto, il Piano si tradurrà in due distinti disegni di legge (ddl) che, ha confermato il vicepresidente, andranno in Aula tra ottobre e novembre: uno dedicato alla riorganizzazione-semplificazione, compresa la riforma dei consorzi e dei distretti; il secondo, invece, contenente le linee di sviluppo e d´intervento alle imprese in difficoltà, dopo la definizione del quadro delle risorse, relative anche ai fondi strutturali.  
   
   
EX ISOCHIMICA DI AVELLINO, ROMANO: BONIFICA AREA PRIORITÀ DELLA GIUNTA DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 14 luglio 2014 - "Circa l´assenza della Regione ad un tavolo di lavoro per discutere sulle problematiche ex Isochimica si fa presente che nessun ufficio regionale ha ricevuto alcun invito o richiesta di partecipazione all´incontro che, apprendo, si è svolto in prefettura in data 9 luglio.” Così l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano in riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Avellino Foti. “L’occasione mi pare opportuna per ribadire ancora una volta che la vicenda relativa alla bonifica ed alla risoluzione delle problematiche dell´area ex Isochimica è una delle priorità della Giunta Regionale. “In data 8 luglio, a seguito di una convocazione telefonica dei nostri dirigenti regionali che si occupano della vicenda, si sono incontrati presso gli uffici di via De Gasperi di Napoli il direttore dei lavori attualmente in corso per la messa in sicurezza del sito Sullo, l’assessore all´ambiente del Comune di Avellino Ruberto e il Rup Matarazzo per fare il punto sulla situazione, in particolare sullo stato di avanzamento dei lavori in corso. “Durante l´incontro è stata fatta visionare ai convenuti una bozza di accordo da sottoscrivere tra Comune e Regione per regolamentare i rispettivi compiti nell´ambito delle attività di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica del sito. I presenti sono stati altresì informati dell’approntamento da parte dell’Arpac dell´adeguamento al piano di caratterizzazione affidato e finanziato dalla Regione con Dd 702 del 16 maggio 2014. Nel corso della riunione è stato ribadito che allo stato attuale è stato possibile reperire nel bilancio regionale un capitolo di spesa compatibile per procedere al cofinanziamento dell´intervento di messa in sicurezza e integrazione della caratterizzazione, per l´ammontare di circa 600.000,00 €. “Per l´intervento di bonifica vero e proprio, per il quale lo stesso comune ha stimato un costo di circa 10 milioni, è stato fatto presente, ancora una volta, che la situazione attuale di proprietà privata del sito esclude la possibilità di finanziamento dell´intervento con fondi comunitari (uno dei requisiti di ammissibilità è che si intervenga su siti pubblici, di pubblica utilità o sottoposti ad esproprio) e pertanto solo un esproprio da parte del comune stesso potrebbe essere la chiave di volta per attingere a tali fondi. “La riunione è terminata con l´impegno dell´assessore Ruberto a riferire e perorare con il sindaco Foti tale eventualità”, conclude Romano.  
   
   
IDEAL STANDARD, MISE E REGIONE FVG STIGMATIZZANO LE SCELTE AZIENDALI: INACCETTABILI L’AZIENDA SARA’ FORMALMENTE RICHIAMATA A RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI DI RECENTE  
 
Roma, 14 luglio 2014 - Poiché Ideal Standard non si è mostrata disponibile a recepire le sollecitazioni a rispettare gli impegni in precedenza assunti, sarà formalmente richiamata ad abbandonare scelte non coerenti con le normali relazioni istituzionali ed industriali e ad intraprendere immediatamente un negoziato che sia in grado di ripristinare un nuovo clima sociale. Si chiude in un clima di tensione e con una rottura di fatto, la riunione convocata il 10 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico per verificare le prospettive dello stabilimento friulano di Orcenico di Zoppola (Pordenone). Il Mise, insieme alla Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, durante l’incontro ha sollecitato la Direzione Aziendale ad onorare quanto stabilito solo poche settimane fa, e quindi a favorire in concreto attività industriali che, in continuità produttiva o con nuovi progetti, siano in grado di dare reali prospettive occupazionali. Contestualmente, Ministero e Regione hanno richiamato Ideal Standard al mantenimento dell’impegno preso a sospendere la procedura di mobilità e ad utilizzare- come previsto- la Cig in deroga. L’atteggiamento di chiusura della multinazionale rischia purtroppo di rendere ancora più acuta una già difficile situazione sociale. Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Friuli Venezia Giulia, oltre a stigmatizzare scelte aziendali non condivisibili, restano comunque impegnati a favorire un’intesa tra le parti che tuteli nel modo migliore i lavoratori di Orcenico.  
   
   
IDEAL STANDARD: SERRACCHIANI, OGNI SFORZO PER TENERE APERTO IL DIALOGO  
 
 Trieste, 14 luglio 2014 - "Abbiamo compiuto ogni sforzo, assieme al Governo, per tenere aperto il dialogo, pur di fronte a un atteggiamento dell´azienda che continua a essere inaccettabile". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha partecipato il 10 luglio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, al tavolo con la proprietà e le parti sociali sulla crisi dell´Ideal Standard di Orcenico di Pordenone. "Nell´incontro abbiamo riconfermato l´impegno delle istituzioni, che ha permesso di inserire Ideal Standard nella ´short list´ del ministero del Lavoro per ottenere la cassa integrazione in deroga per otto mesi, fino a settembre e poi eventualmente fino a dicembre, in modo da creare davvero le condizioni per dare continuità produttiva allo stabilimento di Orcenico". "Anche i lavoratori - ha aggiunto la presidente - hanno dimostrato grande serietà e senso di responsabilità, confermando che in ogni caso costituiranno una cooperativa, chiedendo ufficialmente di poter utilizzare lo stabilimento". "Ci sono dunque le condizioni per andare avanti, per tentare una soluzione che avrà il pieno sostegno dell´Amministrazione regionale. Per questo abbiamo oggi rinnovato a Ideal Standard l´invito a richiedere la cassa integrazione in deroga. Quel che è certo è che continueremo a essere a fianco dei lavoratori per dare un futuro a Orcenico", ha sottolineato Serracchiani.