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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
INVITO AI LEADER LOCALI, REGIONALI E NAZIONALI A SFRUTTARE LE NUOVE POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO E ASSISTENZA PER LA BANDA LARGA OFFERTE DALL´UE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Commissione europea ha lanciato il 10 luglio "Connected Communities", un´iniziativa che raggruppa diversi sistemi progettati per fornire a città, piccole e grandi, partenariati locali per la banda larga e operatori consulenza su come accedere ai finanziamenti e sviluppare modelli di business personalizzati per portare la banda larga nelle loro comunità. Tutte le parti operanti a livello nazionale, regionale e locale sono invitate a presentare alla Commissione europea idee e piani per progetti di sviluppo della banda larga. Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2014. Le idee migliori riceveranno l´approvazione della Commissione e beneficeranno di un sostegno concreto. Tra gli esempi di buone pratiche: Reggefiber nei Paesi Bassi, progetto avviato nel 2010, che ha dato un forte contributo alla diffusione delle reti in fibra ottica Ftth (Fiber to the Home) ultraveloci, grazie ai finanziamenti della Bei e di sei banche commerciali e Iliad in Francia che nel 2012 ha firmato con la Bei un progetto per finanziare la diffusione delle reti di prossima generazione in Francia del valore di 200 milioni di euro, di cui il 65% destinato allo sviluppo della tecnologia Ftth. @Neeliekroeseu, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Siamo qui per aiutare le autorità locali, le regioni o chiunque sia attivo nella promozione della banda larga ad accedere all´assistenza e ai mezzi di finanziamento di cui necessitano per trasformare in realtà il progetto che hanno in mente per la loro comunità." Le modalità di sostegno includono: feedback individuale: valutazione iniziale del piano locale per la banda larga per determinare il tipo di sostegno che è possibile fornire; assistenza tecnica della Banca mondiale: la Banca mondiale collabora con esperti della Commissione europea che forniranno assistenza nello sviluppo dei modelli di business e consigli su come conferire ai progetti la portata necessaria per essere ammessi a ricevere finanziamenti pubblici o privati. Banca europea per gli investimenti: nell´ambito del Meccanismo per collegare l´Europa, la Commissione ha fornito uno stanziamento iniziale per consentire alla Bei, forte del suo rating Aaa, di offrire soluzioni di finanziamento su misura per la realizzazione di progetti relativi alla banda larga; fondi strutturali e di investimento europei: l´Ue dispone di una dotazione finanziaria, da qui al 2020, di 453 miliardi di Eur per tutte le regioni. Per la prima volta l´accesso alle Tic, la loro qualità e il loro utilizzo (compresi gli investimenti nella banda larga) costituiscono una della priorità fondamentali di queste sovvenzioni; aiuto di Stato: la Commissione ha definito regole speciali per gli aiuti di Stato concessi per la banda larga che evitano distorsioni della concorrenza, il che ha comportato un notevole aumento di tali aiuti negli ultimi anni. È ora disponibile un manuale come ausilio per coloro che desiderano richiedere aiuti di Stato (Ip/14/535). Perché c´è bisogno dell´iniziativa Connected Communities? Gli obiettivi dell´Agenda digitale, da conseguire entro il 2020, sono i seguenti: dotare tutte le famiglie della banda larga a 30 Mbps e fare in modo che almeno la metà delle famiglie disponga di una connessione a 100 Mbps. Gli investimenti nelle reti a banda larga sono ancora insufficienti e i dati attuali indicano che la percentuale di famiglie europee che dispongono della banda larga a 30 Mbps è pari al 64%, mentre solo il 3% ha una connessione a 100 Mbps. Lo sviluppo della banda larga ad alta velocità è particolarmente lento nelle zone rurali e semiurbane e nelle aree economicamente svantaggiate. Solo il 18% delle famiglie europee nelle zone rurali ha accesso alla banda larga ad alta velocità. Contesto Il Meccanismo per collegare l´Europa è un´importante risorsa per lo sviluppo della banda larga nell´Unione europea. Un´altra importante fonte di finanziamento è costituita dai fondi strutturali e di investimento europei. La Commissione europea ha messo a punto una serie di strumenti nell´ambito dell´Agenda digitale per l´utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei nel settore della banda larga. Ha inoltre pubblicato svariate iniziative riguardanti le migliori pratiche nello sviluppo della banda larga.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: LA CORTE RESPINGE L’IMPUGNAZIONE DI TELEFóNICA E TELEFóNICA DE ESPAñA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NEL MERCATO SPAGNOLO DELL’ACCESSO A INTERNET A BANDA LARGA IL DIRITTO DELL’UNIONE VIETA ALLE IMPRESE DI SFRUTTARE ABUSIVAMENTE UNA POSIZIONE DOMINANTE NEL MERCATO INTERNO O IN UNA PARTE SOSTANZIALE DEL MEDESIMO, NELLA MISURA IN CUI CIÒ POSSA INCIDERE SUL COMMERCIO TRA GLI STATI MEMBRI.  
 
Lussemburgo, 14 luglio 2014 - A seguito di una denuncia, la Commissione, con decisione del 4 luglio 2007 , ha dichiarato che la Telefónica e la Telefónica de España («Telefónica») avevano abusato, tra il settembre 2001 e il dicembre 2006, della loro posizione dominante, imponendo prezzi iniqui ai propri concorrenti in forma di compressione dei margini tra i prezzi dell’accesso alla banda larga al dettaglio sul «mercato di massa» spagnolo e i prezzi dell’accesso alla banda larga all’ingrosso a livello regionale e nazionale. La Commissione ha ritenuto che si trattasse di un abuso qualificato da parte di un’impresa con una posizione di monopolio virtuale e che tale abuso dovesse essere definito come «molto grave». Alla Telefónica è stata quindi imposta un’ammenda di Eur 151 875 000, il cui importo di partenza per il calcolo era fissato a Eur 90 milioni. La Telefónica ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale nei confronti della decisione della Commissione. Con sentenza del 29 marzo 2012 , il Tribunale ha respinto il ricorso. La Telefónica ha quindi impugnato la sentenza del Tribunale dinanzi alla Corte di giustizia. Nella sua odierna sentenza la Corte respinge integralmente l’impugnazione della Telefónica. L’ammenda di Eur 151 875 000 imposta dalla Commissione e confermata dal Tribunale rimane pertanto invariata. La Corte sottolinea anzitutto che il Tribunale ha effettivamente proceduto ad un controllo approfondito della decisione della Commissione alla luce dei motivi dedotti dalla Telefónica, soddisfacendo così i requisiti di un controllo esteso al merito. La Corte rileva anche che, in base alle constatazioni del Tribunale, la Commissione ha dimostrato l’esistenza di effetti anticoncorrenziali potenziali idonei a precludere l’accesso al mercato a concorrenti di efficienza quantomeno pari alla Telefónica, circostanza sufficiente a dimostrare l’abusività della pratica della compressione dei margini. Per quanto riguarda l’argomento della Telefónica secondo cui essa non poteva ragionevolmente prevedere l’interpretazione del diritto dell’Unione adottata dalla Commissione relativamente alle condizioni di applicazione di tale diritto alle pratiche di compressione dei margini, la Corte osserva che tale interpretazione era ragionevolmente prevedibile nel momento in cui l’infrazione è stata commessa. Infine, la Corte sottolinea che il Tribunale non ha commesso errori di diritto nello statuire che la circostanza che il mercato geografico in esame sia limitato al territorio spagnolo non esclude la qualifica come infrazione «molto grave». La qualifica di un’infrazione come «grave» o «molto grave» non dipende solo dall’estensione del mercato geografico in questione, ma anche da altri criteri che qualificano l’infrazione. La Corte dichiara peraltro che la decisione della Commissione era sufficientemente motivata, che il principio di parità di trattamento non è stato violato e che la Telefónica non ha dimostrato in che modo l’importo di partenza di Eur 90 milioni stabilito dalla Commissione nella propria decisione sarebbe eccessivo al punto da essere sproporzionato.  
   
   
TENDENZE SCIENTIFICHE: UN BIG BANG FA SPAZIO AL PIÙ GRANDE OCCHIO AL MONDO PUNTATO VERSO IL CIELO  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - Avete per caso sentito una forte esplosione verso le sette di sera di giovedì 19 giugno? Ebbene, si trattava della cima di una montagna in Cile che veniva spazzata via per fare spazio al più grande telescopio al mondo, chiamato giustamente E-elt (European Extremely Large Telescope). La vittima della decapitazione è stato il monte Cerro Armazones di 3 000 metri nel deserto di Atacama. Il responsabile è stato l´Osservatorio europeo meridionale (Eso). La detonazione intendeva spazzare via quasi un milione di tonnellate di roccia per abbassare così la cima del monte di 40 metri. Il risultante altopiano sarà il nuovo piedistallo per lo E-elt. Lo European Extremely Large Telescope sarà un singolo telescopio con uno specchio principale con un diametro di 39 metri, quattro volte più grande di qualsiasi altro telescopio mai costruito. Il giornale The Guardian ha spiegato meglio la portata del telescopio: "Esso raccoglierà la luce circa 15 volte più velocemente di qualsiasi altro telescopio, e creerà immagini 16 volte più nitide persino del telescopio spaziale Hubble". Esso ci permetterà di effettuare osservazioni dirette di pianeti vicini attorno ad altre stelle. Come ci dice Euronews: "Il team scientifico di E-elt ritiene che avranno buone possibilità di essere i primi a osservare direttamente piccoli puntini blu come la Terra, se esistono". La detonazione a giugno è stata solo un piccolo passo in un progetto molto ambizioso su un terreno difficile per finire il quale ci vorrà almeno un decennio. Le opere civili sul Cerro Armazones per fare spazio al telescopio sono iniziate a marzo 2014 e si prevede che durino 16 mesi. Esse comprendono la costruzione e manutenzione di una strada asfaltata, la costruzione della piattaforma sulla cima e la costruzione di un canale di servizio fino alla cima. Il direttore del progetto dell´Eso Roberto Tamai ha detto a Euronews che la costruzione del telescopio nel deserto di Atacama, una delle aree più secche e remote sulla Terra, è un "incubo totale". Ma l´Eso sa bene in cosa si sta cacciando, ha infatti già costruito altri telescopi con nomi espliciti in modo divertente in questo arido deserto cileno. La struttura dell´Eso sul Paranal, pure nell´Atacama, ospita il Very Large Telescope (Vlt). Se il Vlt è un grande progetto, allora quello dell´E-elt è un mega progetto. La sua prima luce è pianificata per il 2024 quando, secondo l´Eso, esso si assumerà il gigantesco compito di affrontare le più grandi sfide astronomiche del nostro tempo: "Si auspica che il gigantesco telescopio consenta l´esplorazione di mondi completamente sconosciuti dell´Universo, esso sarà: "il più grande occhio al mondo puntato verso il cielo". Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Eso.org/public/teles-instr/e-elt/    
   
   
DOMANDE FREQUENTI: "CONNECTED COMMUNITIES" "CONNECTED COMMUNITIES". DI CHE COSA SI TRATTA?  
 
 Bruxelles, 14 luglio 2014 - Connected Communities è un´iniziativa della Commissione europea volta a fornire assistenza a regioni e città nello sviluppo delle reti a banda larga. Lo scopo è individuare e sostenere una serie di progetti pilota innovativi per la diffusione della banda larga ad alta velocità che possano essere replicati in tutta l´Unione europea. L´iniziativa consentirà di fare un inventario dei potenziali progetti europei in materia di banda larga, individuando quelli più maturi, che usufruiranno in via prioritaria di servizi di "assistenza tecnica" nell´ambito del Meccanismo per collegare l´Europa (Mce), nel quadro di un partenariato tra la Commissione europea e la Banca mondiale. L´iniziativa permetterà inoltre di creare una comunità di parti interessate che lavoreranno per colmare il divario in termini di diffusione della banda larga ad alta velocità. Chi può presentare un piano di progetto per la banda larga ad alta velocità? Tutti gli organismi locali, regionali o nazionali, siano essi pubblici, semipubblici o privati. Il progetto deve tuttavia riguardare uno o più Stati membri dell´Unione europea. Qual è il termine per la presentazione dei progetti? La prima fase dell´invito si chiuderà il 15 ottobre 2014. Quali sono le informazioni richieste per la presentazione di un progetto? L´invito consiste in una serie di domande essenziali sul progetto, sul promotore e sulla comunità locale interessata. Il questionario da compilare comprende anche alcune domande sullo stato attuale dell´infrastruttura e sui benefici socioeconomici attesi dalla connessione della comunità locale. Che cosa si intende per "assistenza tecnica"? L´assistenza tecnica include tutta una serie di aspetti relativi al finanziamento dei progetti: può riguardare la strutturazione finanziaria, gli aspetti tecnici del progetto (quali ad esempio l´architettura di rete o il modello di business) o gli aspetti giuridici, come il controllo degli aiuti di Stato. Quali sono i criteri da soddisfare per richiedere l´assistenza tecnica nell´ambito dell´Mce? Per poter beneficiare dell´assistenza tecnica nell´ambito del Meccanismo per collegare l´Europa, un progetto deve soddisfare i criteri di ammissibilità al finanziamento stabiliti dall´articolo 6, paragrafo 7 degli orientamenti per le telecomunicazioni dell´Mce. Tali criteri includono: contributo al conseguimento degli obiettivi dell´Agenda digitale europea (ossia fornitura della banda larga ad alta velocità ad almeno 30 Mbps); copertura di aree non coperte da altri investitori; utilizzo della tecnologia avanzata ritenuta più idonea a soddisfare le esigenze dell´area geografica in questione, tenendo conto dei fattori socioeconomici; ricorso alla tecnologia più idonea per il progetto in questione, in termini di velocità, sicurezza della trasmissione, resilienza della rete ed efficienza in termini di costi; possibilità di replicare il progetto in un altro paese o in un´altra regione. L´assistenza tecnica sarà fornita a tutti i progetti presentati? No. Le proposte presentate saranno raggruppate in tre categorie e i risultati saranno comunicati ai candidati entro il 1° novembre 2014. I progetti saranno raggruppati nelle seguenti categorie: in cantiere (drawing board): il progetto non è sufficientemente sviluppato. Le proposte di progetto classificate in questo gruppo saranno invitate a unirsi alla comunità online per approfondire la discussione sul progetto, qualora lo desiderino. Logica di intervento: individuazione delle principali parti interessate (promotori, finanziatori), con un´idea generale delle aree da coprire, della tecnologia utilizzata e dei costi. Le proposte di progetto classificate in questo gruppo saranno invitate a presentare ulteriori informazioni e la documentazione pertinente durante la seconda fase e saranno iscritte nella comunità online per approfondire la discussione sul progetto. Piano di attività: predisposizione di un piano di attività completo e individuazione delle principali parti interessate, sebbene alcuni aspetti siano in fase di sviluppo e debbano essere chiariti; è inoltre fornito un bilancio di previsione. Le proposte di progetto classificate in questo gruppo saranno invitate a presentare ulteriori informazioni e la documentazione pertinente durante la seconda fase e saranno iscritte nella comunità online, con la prospettiva di ricevere assistenza tecnica. Al termine della prima fase, verrà avviata una seconda fase, in cui le informazioni fornite nella fase precedente saranno precisate e completate. La seconda fase si chiuderà il 31 dicembre 2014. In seguito, i progetti saranno valutati da esperti della Commissione europea e della Banca mondiale e riceveranno un riscontro specifico (indicativamente entro il 28 febbraio 2015). I progetti migliori riceveranno quindi una proposta di assistenza tecnica. È possibile richiedere assistenza tecnica se il progetto è finanziato mediante i fondi strutturali e d´investimento europei? Sì, a meno che il progetto non sia destinato a essere finanziato interamente attraverso sovvenzioni. Quale relazione esiste tra l´iniziativa Connected Communities e il Meccanismo per collegare l´Europa? L´iniziativa Connected Communities è indipendente dal Meccanismo per collegare l´Europa e dagli inviti pubblicati nel suo ambito. La presentazione di una proposta di progetto non è legata al ricevimento di fondi dalla Commissione europea, né costituisce un requisito indispensabile per la presentazione di proposte nell´ambito del Meccanismo per collegare l´Europa della Banca europea per gli investimenti. Tuttavia, i progetti più avanzati individuati attraverso l´iniziativa Connected Communities riceveranno l´approvazione della Commissione e saranno indirizzati alla piattaforma di assistenza tecnica congiunta della Commissione europea e della Banca mondiale. Quale vantaggio offre la partecipazione all´iniziativa Connected Communities? Presentare una proposta nell´ambito dell´iniziativa Connected Communities offre numerose opportunità per imparare, creare partenariati, incrementare l´efficienza e sviluppare nuove attività imprenditoriali: visibilità: partecipare ad azioni su scala europea con un´ampia coalizione di partner; messa in rete: collaborare con altri soggetti per avere nuove idee e riscontri; migliori pratiche: imparare dagli altri e scambiarsi le migliori pratiche; riscontro: ricevere un riscontro sulla propria proposta da parte di professionisti esperti; ricevere assistenza tecnica e/o indicazioni riguardo a fonti di assistenza tecnica diverse dal partenariato tra la Commissione europea e la Banca mondiale.  
   
   
NUOVA RELAZIONE EVIDENZIA SCOPERTE FONDAMENTALI NON LEGATE ALLO SPAZIO CHE POTREBBERO CONSENTIRE LE MISSIONI SPAZIALI FUTURE  
 

Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Fondazione europea della scienza (Fes) ha pubblicato una nuova relazione sulle "scoperte tecnologiche fondamentali per il progresso scientifico". Si sa che questo settore è uno dei fattori chiave dell´innovazione che porta benefici alla società, ma sia la Fes che l´Agenzia spaziale europea ritengono che parte del suo futuro dipenda da tecnologie non legate allo spazio. Non è un segreto che gli investimenti nel settore dello spazio siano una priorità in Europa. L´esa e le agenzie spaziali nazionali dispongono di un bilancio annuale totale di oltre 9 miliardi di euro, mentre circa 1,5 miliardi di euro verranno spesi in ricerca spaziale nell´ambito di Orizzonte 2020. Un investimento discutibile? Si tratterebbe di ignorare i fatti; ad esempio, che il Gps degli Stati Uniti venne in origine progettato come un sistema militare di sorveglianza. Ora tutti possono accedere a servizi di localizzazione da un´automobile o da uno smartphone e si prevede che il mercato del Gps raggiunga un valore di 26,67 miliardi di dollari (19,62 miliardi di euro) entro il 2016. Lo stesso avviene per molte tecnologie in origine sviluppate per il settore spaziale ma che alla fine portano benefici alla società nel suo insieme. A dispetto di sfide sempre più complesse, tuttavia, il settore spaziale dovrà iniziare a pensare fuori dagli schemi. E siccome due (o più) teste sono meglio di una, esso potrebbe anche gettare un´occhiata sulle innovazioni in altri settori e cercare partenariati. La relazione della Fes, intitolata Technological Breakthroughs for Scientific Progress (Techbreak), osserva cinque sfide o "fattori travolgenti" che il settore sta attualmente affrontando: ridurre la massa mantenendo allo stesso tempo la rigidità, costruire aeroplani che possono durare più di 50 anni, schierare un telescopio di 30m+ nello spazio, realizzare un rilevamento geofisico autonomo di pianeti e consentire agli esseri umani di rimanere nello spazio per oltre due anni, e infine raggiungere Marte. La relazione è un risultato del progetto congiunto Fes-esa "Techbreak", i cui obbiettivi erano di prevedere lo sviluppo di simili tecnologie decisive allo scopo di consentire nuove missioni spaziali nel periodo 2030-2050 e di identificare preziosi partenariati mediante sinergie con specialisti non legati allo spazio. Nelle sue 116 pagine, la relazione identifica lo stato attuale della ricerca in vari settori ed evidenzia le innovazioni da tenere d´occhio, sulla base del concetto Ue delle tecnologie abilitanti chiave (Key Enabling Technologies, Ket). Queste includono la ricerca attuale in tecnologie come robotica, ibernazione, vita sintetica, fotovoltaico, sistemi elettronici flessibili, nanomateriali, stampa 3D e depurazione dell´acqua. Per l´Agenzia spaziale europea, mantenere il contatto con gli sviluppi in queste aree con canali di comunicazione appropriati ed espandere ulteriormente il loro possibile uso mediante programmi congiunti potrebbe essere fondamentale per affrontare le sfide del settore, conclude la Fes. Per visualizzare la relazione, visitare: http://www.Esf.org/fileadmin/public_documents/
publications/techbreak.pdf

 

 
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE ACCOGLIE LA SENTENZA DELLA CORTE NEL CASO TELEFONICA  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Commissione europea accoglie con favore la sentenza del 10 luglio della Corte europea di giustizia (causa C-295/12 P ), confermando in pieno una decisione della Commissione del 2007 che aveva multato Telefónica per una compressione dei margini nel mercato della banda larga spagnolo, in violazione delle norme antitrust comunitarie. Questa sentenza è importante perché conferma il potere della Commissione di applicare il diritto della concorrenza contro gli abusi commessi sui mercati regolamentati e la metodologia della Commissione di accertare l´esistenza di una compressione dei margini. Nel luglio 2007 la Commissione ha multato il principale operatore spagnolo di telecomunicazioni Telefónica € 151.000.000 per un grave abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga spagnolo (cfr. Ip/07/1011 ). Tra il 2001 e il 2006, i prezzi all´ingrosso di Telefónica a carico dei concorrenti e prezzi al dettaglio praticati ai propri clienti sono stati fissati a un livello che ha costretto i concorrenti a far perdite se volevano abbinare i prezzi al dettaglio di Telefónica, in violazione dell´articolo 102 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), l´articolo 82 del trattato Ce, che vieta l´abuso di posizione dominante sul mercato. L´abuso ha avuto un impatto negativo sul l´ingresso di concorrenti nel mercato della banda larga in crescita e il danno causato ai consumatori di accompagnamento è stato notevole . Nel marzo 2012 il Tribunale (cause T-336/07 e T-398/07 ) ha confermato la decisione della Commissione nella sua interezza (cfr. Memo / 12/233 ). Telefónica ha impugnato la sentenza dinanzi alla Corte di giustizia, cercando di annullare la decisione o, in subordine, di annullare o ridurre l´ammenda. Sentenza odierna respinge tutti gli argomenti di Telefónica. In particolare, la Corte ha confermato, in linea con la giurisprudenza (caso C-280/08 P Deutsche Telekom) , che l´ambito di applicazione della Article102 Tfue non può essere limitato dall´esistenza di un quadro normativo nel settore delle comunicazioni elettroniche. Ha inoltre confermato che la Commissione ha correttamente dimostrato l´esistenza di una compressione dei margini con potenziali effetti anticoncorrenziali. In particolare, la condotta di Telefónica era in grado di rafforzare le barriere per l´ingresso o l´espansione di concorrenti nel mercato della banda larga al dettaglio. La decisione della Commissione La decisione della Commissione ha definito tre mercati all´ingrosso: accesso disaggregato alla rete locale, l´accesso all´ingrosso regionale e l´accesso all´ingrosso nazionale. E ´accertato che il margine tra i prezzi al dettaglio di Telefónica ei prezzi dei due prodotti all´ingrosso quest´ultimo era insufficiente a coprire i costi che un operatore efficiente come Telefónica avrebbe dovuto sostenere per fornire l´accesso a banda larga al dettaglio. Un operatore di telecomunicazioni in competizione che fosse efficiente come Telefónica è stata quindi di fronte alla scelta di uscire dal mercato o subire perdite. Questo ha rappresentato un ostacolo importante per gli operatori concorrenti, dato che Telefónica era l´unico operatore spagnolo con una rete di telefonia fissa a livello nazionale e che era antieconomico duplicare tale rete. Il fatto che alcuni dei prezzi all´ingrosso erano assoggettati non ad alleviare la responsabilità di Telefónica. Telefónica sapeva che le stime effettuate dal regolatore nazionale non sono state accompagnate da un proprio piano industriale e dei suoi costi effettivi. I documenti interni mostrano che la società era consapevole che era impegnato in una compressione dei margini. Inoltre, Telefónica era in ogni momento libero per porre fine a questa compressione dei margini riducendo i propri prezzi all´ingrosso, dato che i suoi prezzi all´ingrosso nazionali non erano regolamentati e dei suoi prezzi all´ingrosso regionali sono stati solo oggetto di massimi prezzi. Tuttavia, Telefónica non ha preso questa iniziativa fino a quando fu obbligata a farlo dal regolatore spagnolo nel dicembre 2006.  
   
   
LAZIO: ’INNOVAZIONE AIUTA SVILUPPO E SERVIZI: ECCO UN ESEMPIO GRAZIE AL SATELLITE CHE CONSENTE DI OTTENERE INFORMAZIONI E COORDINATE GEOGRAFICHE AD ELEVATA PRECISIONE, AL CENTIMETRO.  
 
Roma, 14 luglio 2014 - Una mappatura aggiornata per tutto il territorio del Lazio grazie alla rete Gnss, il sistema satellitare globale realizzato dalla Regione. È un’innovazione utile che consente di ottenere informazioni e coordinate geografiche ad elevata precisione. Un servizio innovativo e all’avanguardia. Il Gnss comprende diversi sistemi di navigazione satellitare, come Gps, Glonass, Galileo e altri. Tra le tante cose garantisce un’ottima risoluzione delle varie coordinate geografiche e permette di collegarsi a tutti i satelliti in modo semplice e veloce. Le potenzialità e i vantaggi. Questo sistema può essere utilizzato per diverse attività e contesti che richiedono rilevazioni precise al centimetro, come la progettazione e la realizzazione di diverse opere: dall’edilizia alle infrastrutture fino ad arrivare a autostrade, piste aeroportuali e stadi. Un sistema utile anche all’ambiente. Il Gnss è utile anche per quanto riguarda il controllo del dissesto idrogeologico e la difesa delle coste, oltre che per le rilevazioni di infrastrutture come acquedotti, fognature, elettrodotti e per l´occupazione di suolo pubblico. In particolare il sistema sarà utile alla Regione anche rispetto al tema del contrasto all´abusivismo edilizio. Con questo strumento la Regione aggiornerà anche la cartografia del piano paesistico, che è stata fatta dieci anni fa e che invece deve rappresentare in modo reale la situazione attuale. "Con 18 stazioni terrestri distanti circa 35 km l´una dall´altra possiamo definire la topografia del territorio con una precisione al centimentro- lo ha detto Michele Civita, assessore Assessore alle politiche del territorio, mobilità e rifiuti , che ha aggiunto: il sistema aiuterà tutte le amministrazioni pubbliche, gli enti, le aziende e i professionisti a svolgere meglio il proprio compito. In particolare aiuterà la Regione sul tema del contrasto all´abusivismo edilizio e a migliorare la propria cartografia, aggiornandola in tempo quasi reale. Il servizio sarà a disposizione gratuita di tutti” – ha detto ancora Civita.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: LA RAPPRESENTAZIONE DELL’ALLESTIMENTO DI UNO SPAZIO DI VENDITA, COME QUELLO DI UN «NEGOZIO-BANDIERA APPLE», PUÒ, A DETERMINATE CONDIZIONI, ESSERE REGISTRATA COME MARCHIO UNA RAPPRESENTAZIONE DEL GENERE DEV’ESSERE ATTA A DISTINGUERE I PRODOTTI O I SERVIZI DI UN’IMPRESA DA QUELLI DI ALTRE IMPRESE  
 
Lussemburgo, 14 luglio 2014 - Nel 2010 Apple ha registrato presso l’United States Patent and Trademark Office (Ufficio dei brevetti e dei marchi degli Stati Uniti) un marchio tridimensionale consistente nella rappresentazione, con disegno multicolore, dei propri negozi bandiera («flagship stores»). Tale marchio veniva registrato per «servizi di vendita al dettaglio relativi a computer, software, periferiche, telefoni portatili, elettronica di consumo e accessori, nonché dimostrazioni di prodotti correlati». Detta rappresentazione assumeva la seguente forma: Successivamente, Apple ha proceduto all’estensione internazionale di tale marchio. Nel 2013 l’estensione al territorio tedesco è stata peraltro negata dal Deutsches Patent- und Markenamt (Ufficio tedesco dei brevetti e dei marchi), con la motivazione che la rappresentazione degli spazi destinati alla vendita dei prodotti di un’impresa altro non sarebbe che la rappresentazione di un aspetto essenziale dell’attività di tale impresa e che il consumatore non può percepire un simile allestimento come un’indicazione dell’origine dei prodotti. Apple ha proposto ricorso avverso tale decisione dinanzi al Bundespatentgericht (Corte federale dei brevetti, Germania). Quest’ultimo chiede, tra l’altro, alla Corte di giustizia se la rappresentazione, con un semplice disegno privo di qualsiasi indicazione delle dimensioni e delle proporzioni, dell’allestimento di uno spazio di vendita possa essere registrata come marchio per servizi finalizzati a indurre il consumatore ad acquistare i prodotti dell’autore della domanda di registrazione e, in caso affermativo, se una siffatta «presentazione che simboleggia un servizio» possa essere assimilata a un «confezionamento». Con la sua odierna sentenza, la Corte ricorda anzitutto che, per poter costituire un marchio, l’oggetto della domanda di registrazione deve, ai sensi della direttiva sui marchi , soddisfare tre condizioni, ossia deve in primo luogo costituire un segno, in secondo luogo poter essere riprodotto graficamente e in terzo luogo essere atto a distinguere i «prodotti» o i «servizi» di un’impresa da quelli di altre imprese. La Corte ritiene, a tale riguardo, che una rappresentazione che, come quella del caso di specie, raffigura l’allestimento di uno spazio di vendita mediante un insieme continuo di linee, di contorni e di forme può costituire un marchio a condizione che sia atta a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese. Non si può peraltro escludere che l’allestimento di uno spazio di vendita raffigurato da un segno siffatto consenta di identificare i prodotti o i servizi interessati come provenienti da una determinata impresa. Ciò può accadere nel caso in cui l’allestimento raffigurato si discosti in maniera significativa dalla norma o dagli usi del settore economico interessato. La Corte sottolinea, tuttavia, che la generica idoneità di un segno a costituire un marchio non implica che tale segno possieda necessariamente carattere distintivo ai sensi della direttiva. Tale carattere dev’essere valutato in concreto, in funzione, da un lato, dei prodotti o dei servizi contrassegnati e, dall’altro, della percezione da parte del pubblico interessato (pubblico costituito dal consumatore medio, normalmente informato e ragionevolmente attento ed avveduto). È sempre tramite un esame caso per caso che l’autorità competente deve determinare se il segno sia o meno descrittivo delle caratteristiche dei prodotti o dei servizi interessati, oppure se ricada in uno degli altri impedimenti alla registrazione enunciati nella direttiva. La Corte rileva che, nel caso di un disegno che rappresenta l’allestimento di uno spazio di vendita, i criteri di valutazione di cui l’autorità competente deve avvalersi non sono diversi da quelli utilizzati per altri tipi di segni. Quanto infine alla questione relativa alla possibilità, o meno, che prestazioni finalizzate ad indurre il consumatore ad acquistare i prodotti dell’autore della domanda costituiscano «servizi» per i quali un segno, come quello del caso di specie, sia registrabile come marchio, la Corte afferma che, se non vi osta alcuno degli impedimenti alla registrazione enunciati nella direttiva, un segno che rappresenta l’allestimento dei negozi bandiera di un fabbricante di prodotti può validamente essere registrato non solo per i prodotti, ma anche per prestazioni di servizi, ove dette prestazioni non costituiscano parte integrante della vendita. Le prestazioni che, similmente a quelle menzionate nella domanda di Apple, consistono ad esempio nell’effettuare, in negozi del genere, dimostrazioni di prodotti mediante seminari possono esse stesse costituire prestazioni retribuite rientranti nella nozione di «servizio». La Corte ne trae la conclusione che la rappresentazione, con un semplice disegno privo di qualsiasi indicazione delle dimensioni e delle proporzioni, dell’allestimento di uno spazio di vendita può essere registrata come marchio per servizi che, pur riguardando prodotti, non costituiscono parte integrante della messa in vendita dei medesimi, a condizione che tale rappresentazione sia atta a distinguere i servizi di chi richiede la registrazione da quelli di altre imprese e che non vi osti alcun altro impedimento alla registrazione.  
   
   
PREMIO INNOVAZIONE ICT FIRENZE E PREMIO STARTUP: DUE RICONOSCIMENTI PER CREARE UN PONTE TRA STARTUP E IMPRESE  
 
Firenze, 14 luglio 2014 - E’ stata consegnata il 10 luglio nel pomeriggio la prima edizione del Premio Startup, riconoscimento dedicato alle startup più innovative presenti in fiera e del Premio Innovazione Ict Toscana, riconoscimento che l’Osservatorio Smau consegnerà ai progetti più innovativi di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese. Un unico evento, quindi, che vedrà riunite imprese mature e nuove realtà per stimolare imprese e imprenditori, già campioni d’innovazione, a fare un passo avanti e scoprire come le startup diventano oggi un formidabile alleato per accelerare l’innovazione in azienda. Ecco dalle parole di Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, l’obiettivo del premio: “Con il Premio Innovazione Ict e il Premio Startup, vogliamo creare un ponte tra startup e imprese mature, affinché si realizzi quel dialogo, imprescindibile oggi, per accrescere l’innovazione delle nostre imprese. Oggi, infatti una nuova stagione si affaccia al mercato: le startup possono diventare il reparto di ricerca e sviluppo delle nostre imprese; le tecnologie digitali sono accessibili con un livello di complessità e un costo inimmaginabile solo pochi anni fa e la comunità europea, assieme alla Regione Toscana, prepara una programmazione dei fondi che valorizzerà e incentiverà la specializzazione dei territori. Imprenditori e manager sono dunque i nostri protagonisti, a loro spetta il compito di interpretare al meglio le opportunità di questa stagione di cambiamenti e guidarci verso la ripresa. ” L’evento è stato preceduto dallo speed pitching di startup e imprese mature, in cui le imprese si presenteranno in 90 secondi al pubblico in sala. Successivamente si è passati alla consegna del Premio Startup. Sono tre le realtà che hanno conquistato la prima edizione del Premio: Era Endoscopy, startup di Pisa, del Distretto Toscano Scienze della Vita che ha realizzato Endotics , sistema che rende fattibile, senza ricorrere alla sedazione, la colonscopia indolore. L’apparecchio si compone di Si compone di un dispositivo monouso, la sonda Endotics, pilotato in maniera elettro-pneumatica, molto morbido e flessibile, controllato dal software dedicato “Endotics manager” . Ktech è la seconda vincitrice con il prodotto Ktech 3d Genesis, stampante 3d di design con corpo in alluminio e acciai, completamente wireless. Infine, Viditrust, startup di Siena che ha brevettato un innovativo sistema anticontraffazione, Qr, patent pending: una soluzione anticontraffazione basata sullo sviluppo di un "timbro intelligente", non riproducibile, che integrato nella grafica del package o dell´etichetta del prodotto e stampato senza costi aggiuntivi dal tipografo di fiducia, risulta verificabile infinite volte da chiunque possieda uno smartphone di ultima generazione attraverso l´app gratuita. Nell’ambito del Premio Startup è stato consegnato anche il Premio Made In Tuscany: Premio speciale per l’innovazione a cura della Nazione: un riconoscimento alla startup più innovativa nel mondo dell’Editoria e dei new Media che è andato a Papermine, startup di Firenze nata a dicembre del 2013 da un progratto di Karlo Kukavicic e del suo team di sviluppatori. La startup ha presentato una piattaforma di web publishing che si distingue da simili strumenti presenti sul mercato per la sua capacità di creare, distribuire, promuovere contenuti multimediali capaci di fare “stand out”. La piattaforma offre una speciale user’s experience grazie al suo innovativo viewer, con una sfogliabilità effetto 3D, mentre il suo editor è un’interfaccia user’s friendly, accessibile a tutti, flessibile, versatile. Prima di proseguire con le premiazioni Alvise Biffi, Vicepresidente Confindustria Piccola Industria, ha presentato Adottup, il programma di Confindustria per l’adozione delle startup. A seguire Federico Pedrocchi di Radio 24 ha intervistato Gianfranco Simoncini, Assessore Attività Produttive Regione Toscana ed Enrico Gasperini, fondatore e Presidente Digital Magics sul tema “Innovare le imprese attraverso le startup: incubatori e startup come reparto ricerca e sviluppo esterno all’azienda”. Ed è proprio dalle parole di Enrico Gasperini che si comprende l’importnza dell’incontro tra startup e imprese: “L’italia sta sviluppando un nuovo ecosistema dell’innovazione. Questa operazione è importantissima perché proprio dal settore del venture capital e delle startup dipende lo sviluppo della nostra economia digitale: abbiamo grandissime potenzialità in termini di capacità innovazione, ma siamo ancora indietro sull’uso di tecnologie in ambito business e sugli investimenti in startup innovative. Insieme a Smau stiamo facendo un grande lavoro di raccordo con il mondo delle imprese italiane: gli operatori industriali tradizionali infatti hanno bisogno di rinnovarsi e per innovare se stessi hanno bisogno delle startup digitali, di giovani e creativi con business idea originali e disruptive. Unendo questi due mondi si può da un lato dare linfa, vitalità, finanziamenti alle neoimprese che nascono e si può fare innovazione per le aziende esistenti. Gli incubatori come Digital Magics hanno un ruolo importante in quanto, operando in una logica di Open Innovation, supportano le imprese italiane nello scouting di idee innovative sui vari segmenti di mercato, nel co-investimento in startup, aiutando le neoimprese a trovare sbocchi sul mercato e favorendone le acquisizioni (exit)”. Al termine Enrico Pagliarini di Radio24 è passato alla proclamazione dei vincitori del Premio Innovazione Ict Toscana che saranno premiati da Simone Bettini, Presidente Confindustria Firenze. I vincitori sono stati s scelti tra una rosa di candidati, che nelle ultime settimane hanno presentato il proprio progetto sul sito www.Smau.it . 13 le aziende finaliste tra cui Qu.in, Fgf, Hospital Consulting, Vne, Tiemme Toscana Mobilità, Voip Voice, Tenuta Ormanni, Gruppo Estra, Elica, il Comune di Firenze Sbskin e Tecnoseal e Archa e 4 le aziende vincitrici per le quattro categorie del Premio. 1- Categoria: Costruire Comunità Digitali: Vincitore: Comune di Firenze. Progetto: Un sistema integrato di hardware e software capace di aiutare il turista in visita a Firenze a godere al meglio delle opportunità turistiche, culturali, enogastronomiche e di svago e per costruirsi un’esperienza di visita assolutamente personalizzata e in linea con le proprie aspettative, i propri interessi, i propri gusti. Nasce con l’idea di usare le tecnologie come leva per uscire dal “city tour” standardizzato il Sistema Informativo Città dei Saperi (Sics), messo a punto dal Comune di Firenze 2- Categoria: Gestionali Evoluti per migliorare le performance - Vincitore: Qi.in per un progetto realizzato in collaborazione con Tema Sistemi, Business Partner Oracle. Progetto: Quanto un nuovo gestionale Erp può influire sulla vita di un’azienda? Moltissimo, e non soltanto negli ambiti tecnico-amministrativi che sarebbe lecito attendersi. Alla Qu.in., società fiorentina che si occupa di consulenza e formazione, l’introduzione di arpa wide, il nuovo Erp basato su piattaforma Oracle e dotato di un proprio sistema documentale integrato è stata soprattutto un’esperienza fondamentale di analisi e miglioramento dei processi interni. 3- Categoria: Il mobile che semplifica la vita - Vincitore: Hospital Consulting per un progetto realizzato in collaborazione con Vodafone. Progetto: Dal 1980, Hospital Consulting offre un servizio di gestione e manutenzione di apparecchiature elettromedicali. Ogni anno, l’azienda gestisce tra i 170 e i 190mila interventi manutentivi in ospediali e aziende sanitarie locali di tutta Italia. Il sistema “Hc Tab”, sviluppato con Vodafone, crea un legame continuo tra la centrale operativa di Bagno a Ripoli e ogni singolo tecnico che, grazie a un tablet e a un’App, può inserire in tempo reale i dati relativi agli interventi effettuati, alimentare i database e accedere alle informazioni di cui ha bisogno: agenda degli interventi, documentazione tecnica, check list per i controlli 4- Categoria: Innovare per migliorare - Vincitore: Tiemme Toscana Mobilità. Progetto: Quattro aziende del trasporto pubblico toscano che si uniscono, dando vita a una realtà che conta oltre mille addetti e una flotta di oltre 800 autobus. L’unione fa la forza, ma crea anche la necessità di un nuovo sistema unificato per la gestione dei processi di acquisto. Un sistema integrato, capace di far percorrere a ciascuna richiesta la giusta procedura di approvazione, con un occhio al rispetto dei budget e un altro al rispetto dei tempi. La risposta si chiama Cassiopea ed è stata costruita dai tecnici di Tiemme Mobilità insieme agli esperti di Zucchetti Centro Sistemi. I vincitori dei due premi parteciperanno all’edizione nazionale del Premio Startup e del Premio Innovazione Ict che si terranno a Milano dal 22 al 24 ottobre.  
   
   
LOMBARDIA. REGIONE ORGANIZZA ´APERI-NETWORK´ PER IMPRESE DIGITAL INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE CON SMAU A PALAZZO PIRELLI  
 
Milano, 14 luglio 2014 - Regione Lombardia, in collaborazione con Smau, organizza un ciclo di incontri mensili, dedicati alle imprese del territorio operanti in ambito digital. Obiettivo degli incontri è facilitare a queste aziende lo sviluppo e le occasioni di relazionarsi con l´intero sistema di riferimento - Start up, vendor Ict, analisti di mercato ed esperti, Pubblica amministrazione locale -, ma anche di condividere e affinare gli strumenti di supporto alla digitalizzazione delle imprese e Pal (bandi, voucher per l´innovazione). Importanza Del Network - L´attività di relazione rappresenta oggi un elemento imprescindibile per la competitività e la crescita delle imprese digital: grazie all´incontro diretto con il proprio ecosistema di riferimento, nascono infatti le opportunità di trovare nuovi partner e nuovi clienti, aggiornarsi professionalmente e conoscere i bandi e gli strumenti finanziari che la Regione mette a disposizione per le imprese del territorio. Protagoniste Del Mercato - "Le imprese del digital – dichiara Pierantonio Macola, amministratore delegato di Smau – sono chiamate a svolgere un ruolo da protagonista in un contesto di mercato in cui i ´big data´ e gli ´open data´ possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo e di crescita per le imprese e un efficace supporto per le Pubbliche amministrazioni del territorio, per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese, nell´ambito dei progetti di sviluppo delle città intelligenti. Per poter cogliere tali opportunità sono fondamentali il confronto, lo scambio di know how e la condivisione di esperienze. Ed è proprio questo l´obiettivo del ciclo di appuntamenti realizzati da Regione Lombardia in collaborazione con Smau, che, nella sua nuova veste di piattaforma di networking, oggi si presenta come attore di riferimento per favorire l´incontro tra le oltre 85.000 imprese conosciute ogni anno durante il Roadshow". Accelerare Processo Sviluppo - "Per l´ecosistema italiano delle Start up è vitale che cresca rapidamente il coinvolgimento delle imprese consolidate, perché solo così si accelera il processo di sviluppo e di creazione di valore industriale che fa leva sull´innovazione e si liberano nuove risorse, nuove competenze e nuove sinergie" afferma Emil Abirascid, Ceo di Startupbusiness, sottolineando l´importanza dell´incontro tra imprese del digital e Start up. "L´avvicinamento tra le imprese di nuova generazione e il tessuto industriale - prosegue - rappresenta la vera pietra angolare del rinnovamento economico e sociale del Paese, ciò vale per tutti i settori compreso quello dell´information technology e del digitale, che deve essere trasversale e pervasivo per ogni tipo di attività e di business". La Formula - Gli incontri si apriranno con uno speed pitching, video di 90 secondi, in cui le imprese potranno conoscere le idee di business, pronte per il mercato, presentate da Start up provenienti da tutta Italia e scoprire come, proprio le neo-imprese digitali, possono rappresentare il motore per accelerare l´innovazione della propria impresa. Appuntamento - Il prossimo incontro si terrà martedì 15 luglio, dalle 19 alle 20.30, a Palazzo Pirelli (via Filzi, 22 - Milano, Sala Pirelli) e sarà dedicato a ´Internet delle Cose, Agenda Digitale e bandi per l´innovazione´. Questo il programma della serata: - ore 19 - Introduzione e benvenuto - ore 19.10 - Speed pitching Start up con Emil Abirascid di Startupbusiness - ore 19.30 - Tavola rotonda, moderata da Chiara Albicocco di Radio24, con: Davide Gomba (Ceo di Officine Arduino), Nicola Procaccio (Marketing & Communication Manager di Intel), Oscar Sovani (responsabile della Struttura Attuazione delle Agende regionali di semplificazione e digitalizzazione di Regione Lombardia) - ore 19.50 - Inizio aperitivo networking - ore 20.30 - Fine evento. Seguirà un aperitivo di business networking con relatori, invitati e Start up. Per confermare la presenza, occorre compilare il form di iscrizione: http://www.Smappo.com/event/53ba4baaabfca_internet-delle-cose-agenda-digitale-e-bandi-per-l-innovazione.html    
   
   
ERASMUS 2012/13: COSA C´È DIETRO I NUMERI?  
 
Bruxelles, 10 luglio, 2014 - La Commissione europea ha pubblicato il 10 luglio nuove figure uno dei partecipanti al programma Erasmus nell´anno accademico 2012/13 pubblicati (studenti, insegnanti e altro personale universitario; vedi anche Ip/14/821 ). Total ha ricevuto 268 143 studenti europei e 52 624 attivo nel popolo di istruzione superiore Erasmus concede a studiare, stage, insegnamento o di formazione all´estero. Erasmus consente agli studenti di istruzione superiore e agli studenti di trascorrere 3-12 mesi in un altro paese europeo e di studiare uno o per completare uno stage in un´azienda o un´organizzazione. Questa opportunità è aperta a tutti gli studenti che si sono iscritti in una università in uno dei 33 paesi partecipanti (Stati membri dell´Ue, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia). Studenti in corsi professionali brevi, il programma anche fornito. Nel gennaio 2014 ha Erasmus +, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, a. E ´dotato per il periodo 2014-2020 quasi 15 miliardi di euro, o il 40% in più rispetto al precedente periodo di programmazione. Chi Erasmus + mobilità sarà promosso da 4 milioni di persone, tra cui oltre 2 milioni di studenti che ottengono l´opportunità all´estero, vale a dire studiare sia all´interno che al di fuori dell´Europa, o di acquisire esperienza professionale. Nuovo record: quasi 270 000 studenti Erasmus in un anno Dall´inizio del programma di 27 anni fa, il numero degli studenti Erasmus è aumentato costantemente. La prima volta che il marchio di 200 000 è stato l´anno accademico 2009/2010 è superato, e 268 143 studenti che si sono recati all´estero per un periodo di studio o un tirocinio nel 2012/2013, sono un nuovo record e corrisponde ad un incremento del 6% su base annua ( 2011/2012, l´incremento rispetto all´anno precedente, anche il 9%). Il grafico 2 mostra che il numero di studenti Erasmus è aumentato in quasi tutti i paesi. La crescita più alta di studenti che si sono recati all´estero è stato registrato a Malta (40%), seguita da Cipro (36%), Croazia (27%) e Turchia (22%). In sei paesi - Lituania, Spagna, Lettonia, Islanda, Lussemburgo e Liechtenstein - diminuito il numero di studenti Erasmus rispetto all´anno precedente. Il Leader La maggior parte delle borse Erasmus per studi e tirocini erano studenti provenienti da Spagna (39 249), seguita dalla Francia (35 311) e Germania (34 891). La Spagna era al tempo stesso con 40 202 studenti stranieri la destinazione più popolare, con la Germania (30 368) e Francia (29 293) al secondo e terzo posto. Il Regno Unito ha preso quasi il doppio di molti studenti su (27 182), come inviato all´estero (14 572). 3.388 istituti di istruzione superiore pubblicati sotto studenti Erasmus all´estero - con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno. Figura 1: studenti Erasmus all´anno - 1987/1988 bis 2012/2013 Figura 2: variazione relativa del numero di studenti tra il 2011/12 e 2012/2013 con l´invio di paesi La sovvenzione Ue è stata in media 272 euro al mese ed era in calo del 9% in più rispetto allo scorso anno (250 Eur). Il grafico che segue è l´importo medio delle borse di studio si riferiscono a quello concesso agli studenti distaccati mensili. Nel periodo 2007-2013, la Commissione ha presentato per ciascun paese ospitante fissato un importo massimo mensile di borse di studio, le agenzie nazionali e le rispettive università sull´importo finale di ogni borsa di studio ha deciso. Nell´anno accademico 2012/2013 sono stati 388 gli studenti con bisogni speciali o una disabilità, un supporto aggiuntivo per partecipare a uno scambio Erasmus può; nell´anno accademico 2011/2012 ci fosse stato 336 studenti. Aumento del numero di studenti Erasmus del 3,8% Erasmus offre agli studenti l´opportunità (al bachelor, master o di dottorato, compreso corsi brevi) per completare tre a dodici mesi dei loro studi in una università all´estero. Nell´anno accademico 2012/2013 sono state ricevute da un totale di 268 143 212 522 studenti Erasmus per gli studi all´estero - con un incremento del 3,8% rispetto al 2011/2012. In sette paesi (Croazia, Cipro, Danimarca, Grecia, Malta, Slovacchia e Turchia), il numero di coloro che sono andati a una visita di studio all´estero è aumentato di oltre il 10%. La crescita maggiore è stata registrata a Malta (50%). C´è stato un declino nei paesi numero undici (Bulgaria, Ungheria, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia e Spagna). La maggior parte degli studiosi di studiare inviati Spagna (33 548), seguita da Germania (28 887) e Francia (26 740). Spagna rimase con 31 592 studenti Erasmus anche la destinazione più popolare per lo studio all´estero. Al secondo e terzo posto, seguita dalla Francia (24 038) e Germania (22 766). In base al numero totale dei laureati in ogni paese, la percentuale di studenti che si sono recati all´estero in Lussemburgo, Liechtenstein e Finlandia il più alto. In media, gli studenti sono andati per 6,2 mesi all´estero. L´importo della borsa di studio è stato in media 253 euro (234 euro rispetto all´anno precedente). Scienze socioeconomiche e di diritto sono stati i comparti più rappresentati sotto studenti Erasmus (41%), seguiti da lettere e arti (22%) e ingegneria (16%). Aumento del 16% in tirocini Erasmus Dal 2007, Erasmus agli studenti l´opportunità di acquisire esperienza professionale all´estero in una società o altra organizzazione. 2012/2013 uno su cinque studenti Erasmus ha (55 621 268 143) optato per questa opzione, che corrisponde ad un incremento del 16% rispetto all´anno precedente. Un tale stage è durato una media di 4,7 mesi. Gli studenti hanno ricevuto una media mensile di una sovvenzione Ue per un importo di 376 euro (2011/2012 c´erano 361 Eur). Come negli anni precedenti, la Francia è il paese dove la maggioranza degli studenti (8571) ha optato per effettuare un tirocinio Erasmus, seguita da Germania (6004) e in Spagna (5701). Il Regno Unito era lì con 9.072 collocamenti la destinazione più popolare; al secondo posto, seguita dalla Spagna (8610) e terza la Germania (7602). Le università hanno l´opportunità di educare gli altri con gli istituti di istruzione superiore e le organizzazioni, come società o associazioni, consorzi per sostenere tirocini all´estero. E 114 consorzi di tirocinio in 15 paesi partecipanti (At, Bg, Cy, Cz, De, Es, Fi, Fr, Gr, It, Nl, Pl, Pt, Si, Tr) sono stati promossi. Tali consorzi organizzati nell´anno accademico 2012/2013 circa il 14% di tutti i tirocini Erasmus. Il più grande gruppo di Erasmus tirocinante è venuto dalle scienze sociali, economiche e giuridiche (31%). Le proporzioni degli studenti in materia di scienze umane / arti e delle scienze ingegneristiche erano quasi uguali (17%). Quanti studenti ci sono nei paesi partecipanti Erasmus? Secondo gli ultimi dati Eurostat, c´erano 2011/2012 oltre 5,5 milioni di laureati, di cui circa il 5% aveva partecipato mentre studiava al programma Erasmus. Il 67% dei partecipanti ha completato la loro esperienza Erasmus durante la laurea, il 29% durante il ciclo principale, 1% come parte di una promozione, e il 3% in corsi brevi. Circa il 10% di tutti gli studenti universitari dell´Unione europea o completato gli studi in tutto o in parte all´estero - con il supporto di Erasmus o di altri programmi di finanziamento pubblico o, a proprie spese. Il 26 e 27 aprile 2012 i ministri dell´istruzione hanno adottato a Bucarest (Romania), il Bologna strategia di mobilità (Ip/12/394) . Essa afferma come obiettivo che entro il 2020, il 20% dei laureati europei trascorrono una parte dei loro studi all´estero. Un requisito che è coerente con la adottata nel novembre 2011 parametro di riferimento dell´Ue per la mobilità degli studenti. Erasmus intensivi di lingua (Eilcs) Erasmus offre corsi specializzati nelle lingue meno diffuse e meno insegnate della Ue, per aiutare gli studenti nella preparazione per i loro studi o di tirocinio all´estero. Questi corsi sono condotti nei paesi in cui le lingue in questione sono le lingue ufficiali. Non sono offerti i corsi per le lingue più insegnate come inglese, tedesco, francese e spagnolo (castigliano). Dalla sua introduzione, il numero dei sovvenzionato dai corsi di lingua Erasmus intensivi è aumentato significativamente. 2012/2013 erano circa 465 corsi in 26 paesi posto (rispetto ai 435 dell´anno precedente), per un totale di 7.247 studenti Erasmus (+9%) ha partecipato. Le destinazioni più popolari per i corsi di lingua erano presenti Italia, Portogallo, Belgio (Comunità fiamminga) e la Turchia. La percentuale di studenti che hanno completato un corso di lingua nel paese ospitante, sia in Slovenia con il 18,5% di tutti gli studenti Erasmus al più alto, seguita da Romania (12,9%), l´Islanda e la Croazia (11-12%). Mobilità Erasmus e formazione continua per i dipendenti delle università e imprese Erasmus anche docenti di istituti di istruzione superiore e dipendenti di aziende private possono andare all´estero e insegnare lì da un giorno a sei settimane. Allo stesso modo, il personale accademico e non accademico universitario all´estero ricevere una formazione, che può durare da cinque giorni e di sei settimane. Dal lancio del programma Erasmus ha incoraggiato oltre 350 000 tali scambi. Nell´anno accademico 2012/2013 Erasmus ha sostenuto 52 624 soggiorni all´estero del personale universitario per finalità didattiche o di formazione. Anno su anno, con un incremento del 13%. I paesi che hanno inviato la maggior parte del personale erano la Polonia (7.208 dipendenti), Spagna (5049) e la Turchia (4582). La destinazione più popolare nel contesto di questa forma di mobilità è stata la Spagna (5157).Al secondo e terzo posto sono stati la Germania (4833) e in Italia (4486). 28 persone con bisogni speciali hanno ricevuto un sostegno supplementare per partecipare a uno scambio Erasmus può (l´anno scorso ci sono stati 16). La durata di tali visite all´estero è in media di 5,7 giorni, e il finanziamento medio (in aggiunta al contenuto regolare) era più alto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (713 Eur) 725 Eur. Un totale di 2391 istituti di istruzione superiore ha preso parte alla mobilità del personale - con un incremento del 2,4% rispetto all´anno precedente. Insegnamento continuano a guadagnare in popolarità Erasmus dà docenti universitari e dipendenti di aziende l´opportunità di completare un posto di insegnante presso un istituto di istruzione superiore straniero. Questo può variare da un giorno (o almeno cinque ore) e prendere sei settimane. Dei 52 624 scambi per il personale che sono stati promossi nel 2012/13 erano 36 075 posti di insegnamento (+8,3% Yoy). Inoltre, i 504 dipendenti di società hanno ricevuto una borsa di studio per insegnare nelle università in altri paesi europei (21% in più rispetto all´anno precedente). I paesi che hanno inviato la maggior parte del personale per un posto di insegnante, sono stati Polonia (4408), Spagna (3312) e Germania (3194). Il paese di destinazione più popolare per una docenza è stata la Spagna (3587), seguita da Germania (3338) e in Italia (3174). Gli insegnanti della zona di Lettere e Filosofia (27%) hanno preso i posti di lavoro la maggior parte di insegnamento all´estero, seguiti da insegnanti di scienze sociali, economiche e giuridiche (25%) e ingegneria (14%). Tali azioni sono sostanzialmente stabili negli ultimi anni. Gli insegnanti hanno parlato una media di 5,6 giorni per le attività didattiche all´estero. Ciò è stato osservato a partire dal 2000/2001 (6,9 giorni), una bassa ma costante declino. Il finanziamento medio per posizione insegnamento era (in aggiunta allo stipendio regolare) 702 Eur e, quindi, 4,5% in più rispetto allo scorso anno (679 euro). 44% dei posti di insegnamento sono tenute da donne. Significativo aumento della formazione del personale universitario La borsa di studio Erasmus per la formazione del personale è stato introdotto nel 2007 e da allora ha acquisito una notevole popolarità. Su un totale di 52 624 borse di studio per il personale, che sono stati assegnati il 2012/2013 sono stati 16 549 ai fini della formazione determinato (+25% rispetto all´anno precedente). Queste misure si applicano sia personale accademico e non accademico, vale a dire anche per il personale che sono coinvolti nella gestione o servizi di supporto. 2012/2013 to 3640 sono stati il personale universitario in aziende all´estero continuano (+9% rispetto all´anno precedente). La Polonia ha inviato il maggior numero di persone su un corso di formazione (2800), seguita dalla Spagna (1737) e la Turchia (1465). La destinazione più popolare era il Regno Unito (1.638 persone), seguita dalla Spagna (1570) e Germania (1495). L´allenamento è durato in media 6,1 giorni e una media di 776 Eur sponsorizzato (2,8% in più rispetto allo scorso anno). Alla formazione più donne (67%) hanno partecipato rispetto agli uomini. Numero di programmi intensivi Erasmus continua a salire Erasmus offre agli insegnanti e agli studenti l´opportunità di venire insieme per programmi di studio tematici che durano tra dieci giorni e di sei settimane. L´ue ha finanziato l´organizzazione di questi programmi intensivi e anche assume le spese di viaggio e di soggiorno dei partecipanti. Con 56 corsi l´Italia ha organizzato i programmi più intensivi (10% del totale), seguiti da Germania e Paesi Bassi, ognuno con 43, la Francia con 35 e la Polonia con 30 corsi. Le aree tematiche più popolari erano presenti scienze sociali, economiche e giuridiche (22%), scienze umane e le arti (18%), ingegneria (17%) e scienze naturali, matematica e informatica (16%). I programmi sono durati 12,5 giorni in media. Con un totale di 538 corsi 2012/2013 il 16% era più programmi intensivi Erasmus organizzati rispetto all´anno precedente (462). Partecipato hanno 18 241 studenti (internazionali e nazionali) e 6.654 insegnanti. Progetti di cooperazione universitaria Erasmus Nell´ambito di Erasmus progetti comuni per la modernizzazione dell´istruzione superiore europea sono supportati. Questa corrente a tre anni attività di cooperazione transnazionale tra le università e le altre parti interessate per promuovere riforme politiche. Le domande possono essere presentate una volta per anno civile.2013 sono stati 28,6 milioni di euro previsto per tali progetti, rispetto ai 20 milioni di euro negli anni precedenti. Molte delle misure finanziate nell´ambito di questa azione hanno avviato importanti sviluppi politici. Ad esempio, il sistema europeo di trasferimento di crediti System (Ects) - oggi il principale strumento per la gestione di corsi e promuovere la mobilità - emersi da un progetto Erasmus. (Quando Ects per ogni corso di studio crediti di programma (crediti) sono determinate, il cui importo dipende dalla necessità dello sforzo richiesto allo studente per raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. Ciò semplifica il riconoscimento degli studi all´estero servizi da parte dall´università di origine.) Il numero di domande per progetti di cooperazione universitaria è in costante aumento. 2013, per un totale di 311 domande di uno (2012: 250). Di questi, 79 sono stati selezionati per il finanziamento, cioè, il tasso di successo è stato del 25,4%. La maggior parte delle domande sono state ricevute dalla Finlandia (40), seguita dal Belgio (36), Spagna (33) e Regno Unito (32). L´richieste Belgio autorizzato ammonta a 15 progetti selezionati in avanti. Quanto l´Ue ha speso in Erasmus? Nel periodo di bilancio 2007-2013, l´Ue ha avuto un totale di 3,1 miliardi di euro per il programma Erasmus. La stragrande maggioranza del bilancio Erasmus è stato dalle Agenzie nazionali dei paesi partecipanti gestiti.2012/2013 è stato il bilancio totale delle agenzie nazionali di circa Eur 547 milioni. Inoltre, Erasmus ha sostenuto i progetti e le reti multilaterali, di cui 20 milioni di euro all´anno (circa il 4% del bilancio) è stato speso. Queste misure sono centralmente dalla istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Eacea) gestisce con sede a Bruxelles. La tabella seguente mostra le risorse totali sono elencate che sono stati spesi all´anno in mobilità Erasmus. Tabella 1: i fondi Erasmus che sono gestiti localmente dalle agenzie nazionali
anno erasmus budget annuale per Mobilità degli studenti e del personale in milioni di euro cambiare rispetto all´anno precedente
1988 13.00
1989 26.84 106,46%
1990 32.88 22.50%
1991 43.86 33.39%
1992 62.88 43.37%
1993 67.88 7,95%
1994 72.78 7,22%
1995 73.46 0,93%
1996 74.3 1,14%
1997 70.00 -5,79%
1998 100.27 43.24%
1999 100.27 0,00%
2000 111.79 11.49%
2001 116,19 3,94%
2002 121,9 4,91%
2003 142,53 16.92%
2004 168.00 17.87%
2005 200,96 19.62%
2006 245,75 22.29%
2007 372,25 51.48%
2008 416,36 11.85%
2009 415,37 -0.24%
2010 434,83 4,68%
2011 473,91 8.99%
2012 547,26 15.48%
2013 553,03 1,05%
come sono stati stanziati a livello nazionale, l´Erasmus significa? Il finanziamento Erasmus per la mobilità degli studenti e del personale universitario sono stati distribuiti sulla base dei seguenti fattori sui singoli paesi: Popolazione: numero di studenti, laureati e docenti dell´istruzione superiore (livello 5-6 della Classificazione internazionale di istruzione , Cite); Fonte dei dati: Eurostat · Costo della vita e della distanza tra le capitali: come fattori di correzione che sono stati applicati al fattore della popolazione · Calcolo basato sul numero di studenti e personale universitari che sono stati inviati in passato (utilizzando gli ultimi dati disponibili) Come è stata l´importo mensile della sovvenzione Ue determinato? 2 La borsa Erasmus è destinato a coprire i costi aggiuntivi di vivere all´estero e spese di viaggio. Studenti Erasmus non pagano le tasse presso l´istituto ospitante. In tutti i paesi, i fondi forniti dalle Agenzie nazionali saranno assegnati agli istituti di istruzione superiore. Nel quadro del Lifelong Learning Programme, l´agenzia nazionale potrebbe decidere se sovvenzioni più elevate a meno studenti (come ad esempio in Bulgaria, Cipro e la Turchia era il caso) o meno borse di studio a più studenti (ad esempio in Francia e Italia) dovrebbero essere pagati. Tuttavia, essi dovevano stabilito dalla Commissione europea per ogni massimali paese di destinazione per le borse di studio devono essere soddisfatte (cfr. Guida per Lifelong Learning Programme ). Nella ripartizione dei fondi alle organizzazioni richiedenti, l´Agenzia nazionale ha preso in considerazione diversi fattori, tra cui l´ammontare dei fondi richiesti e la recente performance degli impianti. Il dispositivo potrebbe poi decidere l´importo esatto borsa di studio mensile hanno pagato agli studenti. Tuttavia, essi dovevano rispettare le norme stabilite dal margine agenzia nazionale varia da paese a paese. Lo stesso vale per la tariffa settimanale o giornaliera per il personale universitario. Il tasso mensile dipendeva dal paese di destinazione e il tipo di mobilità. Ci fu così, ad esempio, la tendenza ad essere premiata per stage all´estero superiori a borse di studio. La concessione della sovvenzione dell´Unione europea Erasmus è stato integrato da varie fonti di finanziamento a livello nazionale, regionale e locale. Inoltre, le agenzie nazionali e le università hanno avuto l´opportunità di fornire agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito un aumento del tasso mensile. 2012/2013 depositata l´importo medio della sovvenzione mensile Ue per la mobilità degli studenti di 143 euro per gli studenti spagnoli a 616 euro per gli studenti del Liechtenstein. La media di tutti i paesi partecipanti era 272 euro al mese. Come possono gli studenti e il personale universitario fare domanda per un borsa di studio Erasmus +? Il programma Erasmus è aperto a tutti gli studenti a + istituti di istruzione superiore con Erasmus University Charter nei 33 paesi partecipanti aperte (2014, questi sono i 28 Stati membri dell´Ue, l´Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia). Nel frattempo, la maggior parte degli istituti europei di istruzione superiore - circa 5000 - hanno firmato il nuovo Erasmus University Charter. A partire dall´anno accademico 2015/2016 e le nuove possibilità del programma di scambio di studenti e personale tra i paesi ei paesi partner non europei sono offerti. Il primo passo per la domanda di un periodo di studio Erasmus + o + un tirocinio Erasmus è quello di contattare l´Ufficio internazionale o l´Ufficio Relazioni Internazionali dell´ente distaccamento e completare un contratto di studio. Questo accordo, in cui l´operazione da completare durante il periodo di studi o di tirocinio all´estero del programma viene specificato, deve essere firmato dal dispositivo di invio e la ricezione o la società ospite, nonché dallo studente. Questo assicura il pieno riconoscimento dei servizi durante i servizi di Erasmus per soggiorni da dall´università di origine. Erasmus + per lo studio : Coloro che vogliono seguire un periodo di studio all´estero, deve essere situato almeno nel secondo anno di studio. Erasmus + per Stage: A + Erasmus di tirocinio in grado di completare dal loro primo anno di studio gli studenti. Erasmus + Durata: all´estero può richiedere fra tre e dodici mesi di tirocinio tra due e dodici mesi. Erasmus + per il personale: gli insegnanti devono avere un programma di insegnamento presso l´istituto invio o in loro compagnia a presentare, per essere approvato dall´ente ricevente. Inoltre deve essere del personale universitario che desidera fare domanda per una borsa Erasmus per la formazione, con la casa e di istituto o della società ospitante per organizzare un programma di formazione. Come può una università nel programma Erasmus + parte? Prima di un´università o un istituto di istruzione superiore possono partecipare a programmi di mobilità Erasmus o progetti di cooperazione, essi devono accettare una serie di principi e degli obblighi che sono enunciate nella Carta universitaria Erasmus. L´obiettivo è garantire alta qualità. Inoltre, l´ente ricevente non impongono tasse scolastiche degli studenti Erasmus in entrata, e quando torneremo a casa loro scuola completato con successo dai corsi di studio o tirocini dovrebbe essere automaticamente riconosciuto in pieno. Perché il nuovo Erasmus +? Il programma prende il nome dal filosofo, teologo e umanista Erasmo da Rotterdam (1466-1536). La vita al tempo della Riforma Erasmus è conosciuto come un combattente contro il dogmatismo. Nella ricerca di nuove conoscenze, esperienze e intuizioni che avrebbe potuto guadagnare dal contatto diretto con persone di altri paesi, Erasmo visse e lavorò in varie parti d´Europa. Erasmus + combina una vasta gamma di misure di sostegno dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in un programma. Il nuovo programma si basa sul successo del precedente programma al programma Erasmus. Si apre la possibilità di esperienze e competenze all´estero per acquisire 4 milioni di studenti, tirocinanti, volontari, insegnanti e formatori e animatori. Oltre 2 milioni di studenti l´opportunità di acquistare all´estero, vale a dire lavorare sia all´interno che al di fuori dell´Europa, o di acquisire esperienza professionale.
 
   
   
ERASMUS - QUASI 270 000 STUDENTI RICEVONO SOVVENZIONI UE  
 
Bruxelles, 10 luglio 2014 – Di seguito l’intervento del 10 luglio di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù alla Presentazione delle statistiche Erasmus 2012-13:” Signore e Signori, Sappiamo tutti quanto sia popolare Erasmus è così sono lieto di annunciare un altro anno da record per il programma. Nel 2012-13, circa 270.000 studenti hanno ricevuto borse di studio dell´Ue per studiare o in treno in un altro paese europeo. Che è 15.000 in più rispetto all´anno precedente e la prova di sopportare popolarità e il successo del programma. Negli ultimi 27 anni, Erasmus ha permesso a oltre tre milioni di studenti di andare all´estero per ampliare i propri orizzonti e accrescere le proprie competenze. [Statistiche - studenti] L´opportunità di studiare presso un´altra università continua ad essere la scelta più popolare per gli studenti, ma collocamenti Erasmus, in cui gli studenti trascorrono un periodo all´estero, in un posto di lavoro relativi ai loro studi, continuano a crescere rapidamente. Il numero riprendendo un collocamento è aumentato di oltre il 16% rispetto all´anno precedente, con uno su cinque studenti Erasmus ora di scegliere questa opzione. [Statistiche - Personale] La mobilità del personale è essenziale per migliorare la qualità dell´insegnamento e di sviluppare ambienti di apprendimento che stimolano la creatività e la curiosità. Dal lancio del programma Erasmus mobilità del personale, nel 1997, oltre 350.000 scambi di personale sono stati sostenuti dal programma. Più di 52.600 scambi di personale sono stati finanziati per l´anno accademico 2012-2013. Il personale da parte delle imprese può anche ricevere un sostegno ad insegnare presso gli istituti di istruzione superiore per aumentare i legami tra il mondo del lavoro e mondo accademico. Più di 500 personale delle imprese ha ricevuto il sostegno Erasmus - con un incremento di oltre il 20% rispetto all´anno precedente e un altro record. [Erasmus +] Queste statistiche Erasmus sono incoraggianti notizie per il futuro. E Erasmus +, il nuovo programma per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, offrirà ancora più opportunità per i prossimi sette anni, grazie ad un aumento del bilancio complessivo del 40% rispetto ai programmi precedenti. In totale, consentirà 4 milioni di persone di acquisire esperienza e capacità internazionale attraverso lo studio, la formazione e volontariato all´estero. Con il supporto più linguistica e un maggiore sostegno per le persone con bisogni speciali, provenienti da ambienti svantaggiati e provenienti da aree remote, Erasmus + sarà ancora più accessibile. [Future Erasmus Studio di Impatto] In questi tempi di disoccupazione giovanile, è fondamentale che creiamo opportunità per migliorare le prospettive di lavoro. Nel mese di settembre, la Commissione pubblicherà, per la prima volta, uno studio sull´impatto della Erasmus per l´occupabilità dei giovani. Erasmus è da tempo riconosciuto come uno dei programmi di maggior successo dell´Ue. Sono orgoglioso di essere stato associato con esso e sono fiducioso che, con Erasmo +, continuerà ad andare più forte. Per eventuali domande dettagliate si possono avere sulle statistiche, abbiamo i membri del team Erasmus + con noi oggi e saranno a vostra disposizione dopo. Grazie.  
   
   
STUDIO INVALSI PONE IL VENETO SUL PODIO NAZIONALE DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI. ZAIA, “ORGOGLIOSI DEI RAGAZZI E RICONOSCENTI AI DOCENTI. ORA VIA NUMERO CHIUSO ALL’UNIVERSITA’; GIOVANI COSI’ MERITANO DI GIOCARSI ALLA PARI LE LORO CHANCES”  
 
 Venezia, 14 luglio 2014 - “Che gli studenti veneti siano ragazzi in gamba e che il nostro sistema scolastico e formativo sia di qualità, pur se con gli inevitabili problemi, lo dico da tempo. Ora la mia convinzione trova riscontro nelle rilevazioni dell’Istituto Invalsi sull’apprendimento degli studenti nell’anno scolastico 2013-2014”. Lo sottolinea con soddisfazione il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commentando gli esiti dello studio Invalsi presentato il 10 luglio che pongono il Veneto sul podio dei tre migliori con Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento. “E’ un successo che rende orgogliosi e gratifica – aggiunge Zaia – perché i giovani sono il futuro di ogni società civile e la loro preparazione scolastica è una condizione irrinunciabile per la crescita e l’affermazione poi nel mondo del lavoro e delle professioni. Un riconoscimento – prosegue Zaia – parimenti meritato da tutto il corpo docente che opera in Veneto, che ringrazio per il prezioso apporto al successo dei ragazzi”. “E non credo sia un caso – fa notare il Governatore – che il Veneto sia l’unica Regione a Statuto ordinario a salire sul podio di questa classifica virtuosa dell’apprendere e del sapere”. “Ragazzi come questi – conclude Zaia – meritano di giocarsi alla pari tutte le loro chances anche una volta approdati all’Università, motivo per il quale mi auguro vivamente che il Ministro Giannini non si rimangi la parola data sull’abolizione del numero chiuso e della lotteria dei test d’ingresso a crocette. Sto attendendo l’avvio delle procedure per individuare le modalità tecniche con cui gestire una seria selezione basata sul merito ed i risultati degli esami, garantito dallo stesso Ministro, in modo da poter riformare questa assurdità discriminatoria al più presto e dare serenità ai giovani che dopo le vacanze affronteranno l’ultimo anno delle superiori”.  
   
   
INVALSI 2013/14: GLI STUDENTI TRENTINI AI VERTICI NAZIONALI  
 
Trento, 14 luglio 2014 - Sono stati presentati il 10 luglio a Roma presso il Miur, alla presenza del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, i risultati delle rilevazioni Invalsi condotte nel mese di maggio e di giugno. Gli esiti riguardano il campione di classi (6.610) in cui la somministrazione è stata seguita da un osservatore esterno per garantirne la massima attendibilità. Il rapporto presenta a livello di sistema nazionale e regionale i risultati delle rilevazioni in italiano e matematica condotte nelle classi seconda e quinta della scuola primaria e nella classe seconda della scuola secondaria di secondo grado. Come lo scorso anno il Trentino resta in testa nei rendimenti in Italiano e Matematica e, con il Veneto, si colloca nel secondo gruppo di regioni con i migliori risultati a livello nazionale, secondo solo rispetto al Friuli Venezia Giulia. Sono dati che Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, accoglie e commenta con soddisfazione "e con l´impegno, ribadito, ad impegnarci tutti per far sì che questi risultati, pur positivi, possano essere ulteriormente migliorati. Così come va rinnovato con forza il grazie a tutti i docenti e ai dirigenti scolastici: un così lusinghiero obiettivo si ottiene con il loro decisivo contributo". Nel dettaglio il Trentino cala un po’ nel risultato in italiano e matematica in seconda primaria e in italiano in V primaria: in tali ambiti gli esiti sono leggermente inferiori alla media nazionale. I livelli in matematica in V primaria sono invece decisamente buoni, così come i punteggi in italiano e matematica nella Iii secondaria di primo grado. Eccellenti si rivelano gli esiti della Ii secondaria superiore: sia in italiano che in matematica il Trentino risulta infatti la migliore regione in Italia. Un fatto positivo è in inoltre che il Trentino è l’unica area geografica in cui il risultato di matematica dei Tecnici è simile a quelli dei Licei. L’analisi approfondita del rapporto, scaricabile dal sito dell’Invalsi o da quello dell’Iprase (area valutativa), permetterà di ricavare ulteriori informazioni rispetto alla comparazione tra la scuola nazionale e quella trentina. Da una prima analisi emerge comunque che permangono i divari di genere per cui in Trentino le ragazze vanno meglio in italiano, mentre i maschi primeggiano in matematica. Inoltre i livelli degli alunni stranieri di prima e seconda generazione sono quasi sempre inferiori a quello degli studenti trentini: ciò segnala che sarebbe importante cercare di innalzare anche il rendimento degli studenti di origine immigrata. Lo scopo delle prove Invalsi, infatti – e ciò è stato ribadito sia dal ministro Giannini che dalla presidente Invalsi Ajello - non è quello di indicare chi, ai fini degli esiti di apprendimento dei propri alunni, abbia fatto meglio o peggio, a fini competitivi o di pubblicità per le singole scuole, ma quello di indicare a livello di sistema, istituto scolastico, classi e docenti i punti forza e di debolezza a scopo migliorativo e di revisione critica del proprio operato. In questo senso i risultati delle prove Invalsi, possono integrarsi, assieme ad altri tipi di prove, nello spirito dei Piani di Studio trentini, nei processi di valutazione e certificazione delle competenze e nell’ottica della progettazione per competenze. Oltre ai dati delle rilevazioni Invalsi, anche gli esiti dell’indagine Ocse Pisa testimoniano peraltro il buon livello raggiunto dagli studenti trentini. Ieri, infatti, in Banca d’Italia, sono stati presentati i risultati ottenuti dai giovani 15enni in materia di alfabetizzazione finanziaria (financial literacy) ed anche in questo caso il Trentino si posiziona ai primissimi posti del contesto nazionale, raggiungendo punteggi in linea con la media dei paesi Ocse e addirittura superiori a quelli ottenuti da Stati Uniti, Francia e Spagna. Articolazione per aree territoriali dati Invalsi: 1) Friuli Venezia Giulia; 2) Provincia Autonoma di Trento, Veneto; 3) Piemonte, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Lombardia, Emilia Romagna, Marche; 4) Lazio, Molise, Puglia, Valle d’Aosta Toscana, Umbria e Abruzzo; 5) Sardegna, Basilicata; 6) Campania, Calabria; 7) Sicilia.  
   
   
UNIBAS, ATTIVO CORSO DI LAUREA IN “GEOSCIENZE”  
 
Potenza, 14 luglio 2014 - Nel prossimo anno accademico l´offerta didattica dell´Università della Basilicata, oltre alla laurea triennale in “Scienze Geologiche”, si arricchirà della nuova laurea magistrale in “Geoscienze e Georisorse”, attivata nel Dipartimento di Scienze. I corsi - spiega in una nota l’Unibas - sono stati "pensati" per mettere a disposizione degli iscritti i migliori strumenti del settore geologico, in una terra ricca, come la Basilicata, di risorse naturali (acqua e petrolio su tutte) e dove si svolgono numerose attività estrattive, dalla Val d´Agri al Vulture, rendendo quindi questa regione uno straordinario laboratorio per docenti, ricercatori e studenti. "L´università della Basilicata - hanno spiegato gli organizzatori e i responsabili della didattica - offrirà un corso di laurea completamente rinnovato, che si pone l´obiettivo di formare tecnici da impiegare nel campo delle georisorse e nell´analisi delle problematiche di carattere geo-ambientale, con uno stretto legame con le esigenze del territorio della Basilicata e uno sguardo rivolto ad ambiti nazionali e internazionali". I laureati in “Geoscienze e georisorse” potranno essere impiegati in vari ambiti, pubblici e privati, e l´iscrizione nella sezione A dell´albo dei Geologi, dopo il superamento dell´esame di Stato. La laurea magistrale consente inoltre il completamento del proprio curriculum formativo con l’accesso a Master e dottorati: nell’Ateneo lucano è attivo il Master di Ii° livello in “Petroleum Geoscience”, organizzato nel Dipartimento di Scienze in collaborazione con Total E&p Italia Spa e Shell E&p Italia Spa (per preparare esperti nell’analisi geologica delle aree da cui si estrarrà il petrolio, con lezioni frontali esclusivamente in lingua inglese, l’utilizzo di software innovativi, seminari e campagne di studio nell’area dei giacimenti dell’Appennino lucano), e diversi corsi di Dottorato di Ricerca.  
   
   
LOMBARDIA: UNIVERSITÀ, 42,5 MLN PER BORSE DI STUDIO  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Regione Lombardia intende continuare a investire sulle università e sull´alta formazione, sostenendo e premiando gli studenti che si distinguono per il proprio merito e incrementando le opportunità di legame tra il mondo dell´istruzione e dell´università e quello del lavoro". Così l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea ha illustrato la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, che definisce i criteri e le previsioni minime di finanziamento per l´assegnazione delle borse di studio universitarie per l´anno accademico 2014/2015. Valorizzazione Del Merito - La delibera, anticipando la normativa statale, conferma la sperimentazione avviata sin dall´anno accademico 2011/2012 e prevede interventi innovativi relativi alla definizione di nuovi criteri di accesso finalizzati a valorizzazione del merito e al miglioramento della performance degli studenti. Borse Di Studio, Bando Da 42,5 Milioni - Le risorse messe a disposizione degli enti gestori per l´emanazione dei bandi di concorso per le borse di studio per l´anno accademico 2014/2015 ammontano complessivamente a 42,5 milioni di euro. Sostegno Agli Studenti In Stato Di Detenzione - La delibera riconosce, inoltre, per l´anno accademico 2014/2015, a favore degli studenti detenuti negli istituti penitenziari lombardi e iscritti a un corso di laurea, un contributo di 350 euro per favorirne il compimento degli studi e lo svolgimento della didattica.  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATI I RISULTATI DEI TEST INVALSI 2014  
 
Bolzano, 14 luglio 2014 - Sono stati diramati il 10 luglio in una conferenza stampa tenutasi a Roma presso il Miur i dati relativi alle prove Invalsi 2014. Gli esiti della rilevazione, molto attesi dai responsabili del sistema di istruzione e formazione provinciale, si possono definire complessivamente soddisfacenti, pur riconoscendo l´esistenza di margini di ulteriore miglioramento, soprattutto nell´ambito della scuola primaria e più per l´italiano che per la matematica. Si conferma la correttezza nello svolgimento della Prova Nazionale (Iii media), che vede a livello provinciale il "tasso di copiatura" (cheating) a zero: unico caso a livello nazionale. I risultati per la terza media sono stati complessivamente soddisfacenti, dato confermato anche dai punteggi attribuiti negli Esami di Stato. La prova per le seconde superiori ha avuto esiti molto positivi, con apprezzamento dell´assessore Christian Tommasini, che dichiara: "Le rilevazioni nazionali ci restituiscono il quadro di una scuola altoatesina impegnata ad affrontare una realtà complessa e in continuo divenire. La strada intrapresa, con la collaborazione di tutti, è quella giusta per superare le difficoltà e affrontare con successo le sfide che ci attendono. Gli sforzi sulla formazione degli insegnanti e il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema scuola sembrano essere la soluzione più proficua e convincente". La Sovrintendente Scolastica Nicoletta Minnei sottolinea inoltre "Il miglioramento in atto già da tempo conferma la validità delle azioni formative e di aggiornamento che andranno comunque ulteriormente potenziate e consolidate. La scuola italiana dà ancora una volta prova di serietà e rigore: un esempio educativo molto importante per i nostri giovani". Il Servizio provinciale di valutazione ha ribadito come "I risultati delle prove restituiscono una rappresentazione della scuola primaria altoatesina al passo con quadro nazionale, anche a fronte di condizioni di partenza più complesse che pongono sfide importanti. Molto incoraggianti sono anche gli esiti della scuola secondaria, di primo e secondo grado. I risultati di oggi sono un motivo di incoraggiamento per il Servizio provinciale di valutazione per proseguire, in una prospettiva di collaborazione tra i soggetti interessati, il lavoro intrapreso con l´obiettivo di proporre alla nostra scuola strumenti e supporti adeguati per cogliere positivamente le sfide e le opportunità del prossimo futuro".  
   
   
CPIA TERNI: NON ISTITUITO PERCHÈ MANCANO GLI ALUNNI  
 
Perugia, 14 luglio 2014 - "La ragione per cui non è stato istituito un Centro provinciale per l´istruzione degli adulti (Cpia) in Provincia di Terni è perché la scuola afferente non ha una popolazione scolastica (minimo 400 alunni negli istituti con sede in Comuni montani e minimo 600 alunni negli istituti con sede in Comuni non montani) che rispetta i requisiti previsti dalla normativa nazionale". Lo specifica l´assessore con delega all´istruzione Carla Casciari, a seguito delle dichiarazioni riportate sulla stampa circa la mancata istituzione a Terni di un Centro Provinciale d´Istruzione per adulti (Cpia). "I Centri d´istruzione per gli adulti (Cpia) – prosegue l´assessore Casciari – sono per la Regione punti di riferimento fondamentali per la realizzazione di azioni di accoglienza, di orientamento e di accompagnamento per la popolazione adulta e in generale luoghi strategici per la tenuta del tessuto sociale del territorio. Considero queste strutture di particolare importanza anche per favorire l´inclusione sociale di gruppi svantaggiati come ad esempio la popolazione immigrata, e nodi cruciali per il recupero dei giovani che abbandonano prematuramente il loro percorso scolastico". "Tuttavia – sottolinea l´assessore Casciari – dobbiamo fare i conti con la ridefinizione nazionale dell´assetto organizzativo didattico dei Centri ed in particolare con la recente Circolare Ministeriale del 10 aprile scorso che impone, anche per le scuole umbre, criteri ancora più stringenti a partire dal 1 settembre 2014. Vorrei tranquillizzare i cittadini che nella provincia di Terni il Ctp di Terni continuerà ad erogare i servizi offerti fino ad oggi; mentre, nella provincia di Perugia funzionerà il nuovo Cpia, ed è stata individuata la sede principale del l´istituto comprensivo "A. Volumnio" con le sedi associate operanti presso i Centri Territoriali Permanenti (Ctp) di Città di Castello, Spoleto, Gualdo Tadino e Foligno, come previsto dalla Delibera Regione 793 del 30 giugno 2014. Comunque – continua l´assessore -, siamo in attesa di siglare l´accordo nazionale in sede di Conferenza Stato-regioni in cui si definiranno i criteri di assegnazione dei dirigenti scolastici e la Regione potrà così esercitare la propria competenza di programmazione della rete scolastica territoriale. E´ intenzione infatti della Regione istituire anche nella provincia di Terni una sede Cpia – come era previsto nel piano di dimensionamento approvato dalla Giunta Regionale lo scorso anno, poi modificato in sede di Assemblea Legislativa Regionale-, e ridefinire, per la provincia, l´assetto organizzativo didattico dei Centri che, ad oggi, voglio evidenziarlo, non ci è possibile fare per l´esiguità della popolazione studentesca degli Istituti". "Mi preme, infine, conclude l´assessore Casciari, ringraziare l´impegno e la disponibilità dei rappresentanti dell´Usr per l´Umbria, delle Amministrazioni locali e dei sindacati di categoria perché il grande lavoro di concertazione svolto in questi mesi ci permette di rilanciare ed accompagnare la crescita e lo sviluppo del territorio attraverso la realizzare di reti territoriali di servizio in grado di integrare i sistemi di istruzione, formazione e lavoro quali leve fondamentali non solo per i nostri ragazzi, ma per tutti i cittadini".  
   
   
UE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA JANEZ POTOÈNIK, COMMISSARIO PER L´AMBIENTE E ANDRIS PIEBALGS, COMMISSARIO PER LO SVILUPPO, SULLA DICHIARAZIONE MINISTERIALE DEL FORUM POLITICO AD ALTO LIVELLO  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - "Siamo ansiosi di vedere il Forum politico ad alto livello vivere fino alla sua promessa e gioca un ruolo centrale nello sviluppo di un posto ambiziosa agenda 2015. Per il nostro pianeta di sostenere la vita di 9 miliardi di persone abbiamo bisogno di cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo . Abbiamo bisogno di universali obiettivi di sviluppo sostenibile, strettamente controllati dal Forum, per dare a questo processo impulso politico e un chiaro senso di direzione. Abbiamo bisogno di una agenda veramente di trasformazione e di azione da parte di tutti, compreso il settore privato. Questo è ciò che la proposta del recente Commissione il post 2015 agenda promuove, chiamando per garantire una nuova partnership globale per garantire una vita dignitosa a tutti. Abbiamo anche bisogno di dimostrare che siamo un partner credibile in questa trasformazione. Recente pacchetto circolare l´economia della Commissione europea è un buon esempio che abbiamo significa affari e che il raggiungimento di questa trasformazione significa creare posti di lavoro e crescita ". Sfondo Il Forum delle Nazioni Unite ad alto livello politico per lo sviluppo sostenibile (Hlpf) tenutasi presso la sede delle Nazioni Unite a New York dal 30 giugno al 9 luglio 2014 con un segmento ministeriale dal 7 al 9 luglio ha concluso la sua seconda riunione di ieri. Sotto il tema di quest´anno di "Raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e tracciare la strada per un programma di sviluppo post-2015 ambizioso, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile", i ministri e gli altri partecipanti di alto livello nel Hlpf discusso una vasta gamma di argomenti come il costo di inazione sullo sviluppo sostenibile, come conciliare la povertà sradicare, ridurre le disuguaglianze, rafforzare la resistenza e la conservazione delle risorse naturali e ciò che gli ingredienti chiave di un programma di sviluppo post 2015 universale, integrata e ambiziosa sono. Nella sua dichiarazione ministeriale, il Hlpf sottolinea che l´eliminazione della povertà, cambiando insostenibile e promuovere modelli sostenibili di consumo e di produzione, nonché proteggere e gestire le risorse naturali sono requisiti essenziali per lo sviluppo sostenibile. Ha ribadito che, a partire dal 2016, forum, sotto gli auspici del Consiglio Economico e Sociale, effettua revisioni periodiche, il follow-up e dell´attuazione degli impegni per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi compresi quelli relativi alle modalità di attuazione, nel contesto del 2015 agenda post La Hlfp è stato creato dalla Conferenza di Rio +20 nel 2012 e sostituisce la precedente Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (Csd). Il suo mandato è quello di seguire da vicino l´attuazione di uno sviluppo sostenibile e di fornire leadership politica, orientamenti e raccomandazioni per promuovere lo sviluppo sostenibile.  
   
   
LA COMMISSIONE UE SOLLECITA L’ITALIA A GARANTIRE CHE L´ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO SIA SALUBRE E PULITA  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - La Commissione europea apre una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la sua incapacità di garantire che l´acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme europee. La contaminazione dell´acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare nel Lazio. La direttiva sull’acqua potabile impone agli Stati membri di controllare e testare l´acqua destinata al consumo umano in base a 48 parametri microbiologici e chimici e indicatori. Se si riscontrano nell´acqua livelli elevati di arsenico o di altri inquinanti, gli Stati membri possono derogare per un periodo limitato di tempo ai valori limite fissati dalla direttiva, purché la deroga non presenti un potenziale pericolo per la salute umana e l´approvvigionamento delle acque destinate al consumo umano nella zona interessata non possa essere mantenuto con nessun altro mezzo congruo. La direttiva consente al massimo tre deroghe, ciascuna limitata a tre anni. Gli Stati membri possono derogare due volte e, in casi eccezionali, possono chiedere alla Commissione una terza deroga. All´italia sono già state concesse tre deroghe e non è possibile autorizzarne altre. Il periodo di deroga era finalizzato a consentire di trovare soluzioni durature. Tuttavia, più di un anno dopo la scadenza della terza deroga, l’Italia continua a violare la direttiva. Le decisioni di deroga stabiliscono condizioni rigorose per tutelare la salute umana. All’italia era stato chiesto di assicurare che fosse disponibile l´approvvigionamento di acqua salubre destinata al consumo da parte dei neonati e dei bambini fino all’età di tre anni. Le deroghe erano subordinate al fatto che l´Italia fornisse agli utenti informazioni adeguate su come ridurre i rischi associati al consumo dell´acqua potabile in questione e, in particolare, i rischi associati al consumo di acqua da parte dei bambini. L’italia era tenuta inoltre ad attuare un piano di azioni correttive e a informare la Commissione in merito ai progressi compiuti. I valori limite per arsenico e fluoro non sono ancora rispettati in 37 zone di approvvigionamento di acqua in Lazio. Su raccomandazione del Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik, la Commissione invia una lettera di costituzione in mora all’Italia, la prima fase formale della procedura di infrazione. Contesto Obiettivo della direttiva sull´acqua potabile (direttiva 98/83/Ce del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano - Gu L 330 del 5.12.1998, pag. 32) è la tutela della salute umana dalle conseguenze negative delle contaminazioni delle acque destinate al consumo umano, garantendone la salubrità e la pulizia. L’arsenico è un elemento semimetallico, insapore e inodore, presente in natura, che può essere rilasciato nell´acqua potabile dai depositi naturali presenti nel terreno. Livelli elevati nell´acqua possono provocare gravi problemi di salute, tra cui lesioni dell’epidermide, problemi di circolazione e un aumento del rischio di cancro.  
   
   
LA COMMISSIONE UE RINVIA IL PORTOGALLO PER LA MANCATA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE  
 
Bruxelles, 14 luglio, 2014 - La Commissione europea si riferisce Portogallo alla Corte, perché il paese non è riuscito a garantire che le acque reflue comunità più piccole sono trattati correttamente. La mancanza di sistemi fognari adeguati e impianti di depurazione, che sono richiesti ai sensi del diritto comunitario a partire dal 2005 per le piccole comunità, costituisce un pericolo per la salute umana, nonché per le acque interne e dar ambiente marino. Sebbene siano stati compiuti notevoli progressi da quando la Commissione nel 2009 questa cosa un "parere motivato", indirizzata al Portogallo, a causa della persistenza di carenze significative, la Commissione, su raccomandazione del commissario per l´ambiente Janez Potočnik, la questione dinanzi alla Corte di giustizia dell´Unione europea con il caso. Secondo la normativa Ue sul trattamento delle acque reflue urbane, nel 1991 ha avuto piccole comunità (questi sono generalmente quelli con le popolazioni 2.000-15.000) hanno istituito propri sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue entro il 2005. Inoltre, gli Stati membri devono garantire che il gas introdotto in acqua di fogna è sottoposto a rimozione degli inquinanti, trattamento secondario prima che siano scaricate in mare o nelle acque interne. Inoltre, gli impianti di trattamento delle acque reflue devono essere progettati in modo che possano assorbire le fluttuazioni stagionali del volume di acque reflue. Il Portogallo è in ritardo nell´attuazione di tale disposizione. 2009, la Commissione ha inviato un parere motivato a otto città in Portogallo erano ancora non collegata a un sistema di drenaggio adeguato e 186 città non ha avuto un trattamento secondario o aveva solo capacità insufficiente. Mentre dal 2009, sono stati compiuti notevoli progressi qui, dati recenti mostrano che 52 comunità ancora non dispongono di strutture adeguate e ha fissato alcun termine per la piena conformità in 25 casi. Pertanto, la Commissione ha deciso di adire la Corte al caso. Questa è la terza apparizione del Portogallo davanti alla Corte in relazione al trattamento delle acque reflue urbane. In entrambi i casi precedenti riguardanti rispettivamente lo scarico di acque reflue in aree sensibili (C-220/10) e in aree normali (C-530/07), le sentenze seguite da un´ulteriore lettera di costituzione in mora a causa dei ritardi nella costruzione di impianti di depurazione, il sono necessarie per ottenere il trattamento richiesto. Sfondo La direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane , secondo gli Stati membri provvedono affinché i comuni raccolgono (le città e gli insediamenti di piccole e grandi), e trattare le acque reflue urbane correttamente. Acque reflue non trattate possono essere contaminate da batteri e virus pericolosi e quindi mettere in pericolo la salute pubblica. Esso contiene inoltre nutrienti come l´azoto e il fosforo che possono danneggiare le acque dolci e l´ambiente marino favorendo la crescita eccessiva di alghe che soffocano le altre forme di vita (eutrofizzazione).  
   
   
MONTAGNA FVG: SERRACCHIANI, IN AVVIO STRATEGIA SVILUPPO "TERRE ALTE"  
 
Trieste, 14 luglio 2014 - Una nuova organica "Strategia per lo sviluppo delle aree montane" è stata recentemente approvata dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia su proposta della presidente della Regione Debora Serracchiani. Il nuovo piano di sviluppo verrà alimentato economicamente dall´insieme dei diversi strumenti operativi già oggi utilizzati e si articolerà in due differenti modalità di intervento: una "riserva finanziaria" per le domande di aiuto provenienti dal territorio montano creata nell´ambito di tutti i Fondi europei disponibili, che consente di rispondere a specifici bisogni dell´area montana, e la definizione di interventi integrati denominati "progetti d´area" propri della "Strategia nazionale per le aree interne" da finanziare anche grazie a risorse statali messe a disposizione dalla legge di stabilità 2014. Inoltre restano ferme le attuali competenze finanziarie del cosiddetto asse Leader riservato alle zone montane e tutte le misure e gli interventi a valere sul Programma di Sviluppo rurale/Psr che hanno come riferimento primario questo territorio. Concretamente significherà mettere a disposizione della montagna del Friuli Venezia Giulia, attraverso specifici bandi, la cifra di quasi 14 milioni di euro per la prima modalità (circa 8,8 mln. Euro dai fondi Fesr/fondo europeo per lo Sviluppo regionale e circa 4,9 mln. Euro da quelli Fse/fondo sociale europeo), cui si aggiungono le risorse del Fondo agricolo europeo per lo Sviluppo rurale/Feasr per circa 70 milioni, declinate nel Piano di Sviluppo rurale con priorità nel territorio montano. Qui peraltro resta confermata la dotazione finanziaria dell´asse Ue Leader (che vale il 6% delle risorse complessive del Psr). Invece per i progetti d´area le risorse dei fondi strutturali sono pari a 5 milioni di euro, cui si aggiunge la cifra di circa 4 milioni di euro di derivazione statale. "Verrà dunque creato un ´Asse Montagna´ dotato nei prossimi anni delle adeguate risorse finanziarie per concorrere allo sviluppo di quest´area della Regione - ha osservato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani - collocando così significativi finanziamenti per progetti connessi ai problemi e ai fabbisogni della montagna regionale". Gli interventi finanziabili saranno legati a temi come lo spopolamento e l´invecchiamento della popolazione; l´accentuata bipolarizzazione dei centri di fondovalle e i centri minori situati nelle valli interne o nelle "terre alte"; il dissesto idrogeologico; la ridefinizione delle attività economiche tradizionali come l´agricoltura o la lavorazione del legno; la necessità di consolidare la presenza industriale attraverso l´innovazione di processo e il marketing commerciale; la riduzione dei costi del vivere in montagna legati al clima o alla mobilità scolastico-lavorativa, la necessità di assicurare una rete legata ai servizi di prossimità; il superamento del "digital divide"; lo sviluppo di nuove attività economiche offerte dalle tecnologie informatiche e, non ultima, la sperimentazione e il consolidamento di nuove forme di "governance" in collaborazione tra attori pubblici e privati. Per quanto riguarda i "progetti d´area" che verranno realizzati come "Investimento territoriale integrato"(Iti), la Regione Friuli Venezia Giulia ha individuato preliminarmente una sola area interna definita area-progetto, nella quale sviluppare ed attuare un progetto prototipo. L´area-progetto si estende nel territorio della Carnia e comprende i 20 Comuni di Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Comeglians, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Ligosullo, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Rigolato, Sauris, Socchieve, Sutrio, Treppo Carnico e Zuglio. Quest´area presenta le caratteristiche elencate nell´"Accordo di partenariato 2014-2020 stretto tra il Governo nazionale e la Commissione europea, appartenendo i Comuni dell´area alla stessa Comunità montana, area che è stata interessata dalle strategie di sviluppo locale promosse e attuate dal Gal (Gruppo d´azione locale) operante in Carnia dal 1995 ad oggi e dove sono già presenti alcune associazioni intercomunali che diventeranno lo strumento attraverso cui definire idee di progetto collettive. Alla definizione del progetto prototipo, ha indicato la presidente Serracchiani, si provvederà attraverso un Accordo di programma quadro che sarà sottoscritto da Stato, Regione e Comuni per la realizzazione di progetti di sviluppo locale focalizzati su temi come la tutela del territorio, la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, sistemi agro-alimentari e piccole produzioni agricole e il "saper fare artigianato". Oltre all´asse Leader, le ulteriori competenze riservate al territorio montano nell´ambito del Programma di Sviluppo rurale sono quelle legate al sostegno per investimenti in infrastrutture viarie e nelle malghe, la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (biomasse agricole o forestali), gli investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste, le indennità a favore degli agricoltori delle zone montane e la cooperazione interterritoriale e transnazionale, tra territori rurali. Una nuova "Strategia per lo sviluppo delle aree montane", quindi, totalmente integrata nell´ambito degli strumenti attuativi dei fondi strutturali europei, così da risultare una componente organica e qualificante della strategia complessiva di sviluppo regionale perfettamente inserita nell´ambito del periodo di programmazione comunitaria 2014-2020.  
   
   
UN ALTRO ANNO DA RECORD PER ERASMUS  
 
Bruxelles, 14 luglio 2014 - Le ultime statistiche relative a Erasmus pubblicate 10 luglio dalla Commissione europea indicano che circa 270 000 studenti, una nuova cifra da record, hanno beneficiato di borse unionali per studiare o ricevere una formazione all´estero nel 2012-2013. Se lo studio presso un´altra università continua ad essere la scelta più popolare, uno studente su cinque (55 000) ha optato per tirocini Erasmus presso imprese. Nel 2012-2013 le tre destinazioni più popolari tra gli studenti Erasmus sono state la Spagna, la Germania e la Francia. I paesi che hanno inviato il numero maggiore di studenti in proporzione alla loro popolazione diplomata sono stati il Lussemburgo, il Liechtenstein, la Finlandia, la Lettonia e la Spagna. "Da 27 anni Erasmus consente agli studenti di trascorrere un periodo all´estero per ampliare i propri orizzonti e migliorare le proprie competenze. I dati più recenti indicano che Erasmus è più popolare che mai. Oltre a contribuire a radicare il senso di appartenenza alla famiglia europea, le abilità la cui acquisizione Erasmus promuove aiutano anche gli studenti ad accrescere la loro occupabilità e a migliorare le loro prospettive di carriera. Il nostro nuovo programma Erasmus+ consentirà a un numero ancora più grande di giovani di studiare, ricevere una formazione, lavorare o fare opera di volontariato all´estero nel prossimo settennio", ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Le statistiche indicano che la borsa Erasmus media, destinata a coprire parte dei costi di viaggio e di soggiorno all´estero, è stata pari a 272 euro al mese, il che rappresenta un aumento del 9% rispetto all´anno precedente (250 euro). La borsa è integrata in certi paesi da finanziamenti nazionali, regionali o istituzionali. Erasmus non è soltanto un programma di scambio di studenti: nel 2012-2013 più di 52 600 membri del personale accademico e amministrativo hanno ricevuto finanziamenti da Erasmus per insegnare o ricevere una formazione all´estero. L´esperienza così acquisita non va solo a vantaggio delle persone interessate, ma anche della qualità dell´insegnamento e dell´apprendimento nella loro istituzione d´origine quando vi fanno ritorno. Anche 500 membri del personale di imprese, con un aumento del 20% rispetto all´anno precedente, hanno ricevuto un sostegno Erasmus per insegnare presso istituzioni di istruzione superiore estere, il che dimostra il crescente interesse ad adeguare l´istruzione e la formazione alle esigenze del mercato del lavoro. Il nuovo programma Erasmus+ nell´arco dei prossimi sette anni (2014-2020) erogherà borse a 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti dell´istruzione superiore e 300 000 membri del personale. Esso finanzierà anche 135 000 scambi di studenti e di personale tra i paesi europei e i paesi partner nel mondo. Il programma allargato, che comprende Erasmus e sistemi analoghi di mobilità per altri gruppi, fra cui apprendisti e volontari, pone maggiormente l´accento sul sostegno linguistico, prevede regole più flessibili per le borse ed eroga inoltre un sostegno addizionale specifico alle persone con bisogni particolari, provenienti da gruppi svantaggiati e da zone remote. Contesto - La strategia della Commissione per la modernizzazione dell´istruzione superiore (Ip/11/1043) ha messo in luce la necessità di fornire maggiori opportunità agli studenti di acquisire competenze studiando o formandosi all´estero. L´obiettivo unionale per quanto concerne la mobilità studentesca complessiva è almeno del 20% entro la fine del decennio. Attualmente, circa il 10% degli studenti dell´Ue studia o riceve una formazione all´estero con il sostegno di Erasmus o di altre fonti pubbliche e private. Circa il 5% riceve una borsa Erasmus. In precedenza Erasmus rientrava nel Programma di apprendimento permanente (2007-2013). Al programma partecipavano 33 paesi: gli Stati membri dell´Ue, l´Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia. Erasmus+, il nuovo programma per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, è stato avviato nel gennaio 2014. Esso ha una dotazione complessiva di circa 15 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, il che corrisponde a un aumento del 40% rispetto al periodo precedente.  
   
   
COLLABORAZIONE FRA TRENTINO ED IRAN SULLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE  
 
 Trento, 14 luglio 2014 - Una delegazione iraniana, composta da politici, accademici ed imprenditori, interessata a sviluppare nel grande paese medio-orientale le tecnologie sulla sostenibilità ambientale, ha incontrato il 10 luglio , in Provincia a Trento, l’assessore all’energia e ambiente Mauro Gilmozzi, accompagnato da Fabio Berlanda direttore dell’Agenzia provinciale per l’Energia e da Raffaele Farella dirigente del servizio internazionalizzazione della Pat. La delegazione è arrivata in Trentino ieri per una visita di due giorni su invito del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Trento per approfondire il progetto Dsue, avviato dall’Ateneo trentino alla fine del 2013, in collaborazione con la società iraniana Merc-blp e le Nazioni Unite. Si tratta di un progetto che intende realizzare uno strumento di facile applicazione per la valutazione del grado di sostenibilità delle città e definire gli interventi per il miglioramento delle condizioni del territorio urbano. Nel corso della giornata la delegazione ha poi fatto visita all´impianto fotovoltaico della Metalsistem di Rovereto e alla centrale idroelettrica di Santa Massenza. “Il Trentino – ha detto Gilmozzi – essendo un territorio piccolo e di montagna è da sempre molto attento al tema della sostenibilità ambientale, trasformando lo svantaggio di vivere in un territorio difficile, nell’opportunità di puntare sull’ambiente come motore di sviluppo”. “Aria, acqua e territorio, attorno a questi elementi, ha spiegato Gilmozzi alla delegazione guidata dal vice ministro per l’ambiente del governo iraniano Seyed Mohammad Mojabi, la Provincia autonoma di Trento lavora per costruire un sistema che ponga la sostenibilità come obiettivo strategico e quindi puntando su stili di vita in grado di ridurre i consumi di energia ed i livelli di inquinamento, favorendo la mobilità alternativa e la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Gilmozzi ha poi evidenziato l’importanza di educare e coinvolgere i cittadini nelle politiche sostenibili, a cominciare dalla scuola e nel contempo fare in modo che le imprese a livello locale siano interessate economicamente in questo tipo di produzioni. “Lavorando in questa direzione e mettendo insieme l’Ente pubblico, l’Università e le imprese – ha concluso Gilmozzi – abbiamo costruito in Trentino un polo di eccellenza a livello internazionale nel settore della sostenibilità ambientale e sempre più spesso ci troviamo a discutere con delegazioni di paesi stranieri interessate alle competenze tecniche delle imprese trentine o ai progetti sviluppati in questo campo dai centri di ricerca”. Al termine dell’incontro Reza Pourvaziri, direttore dell´organizzazione governativa iraniana Middle East Research Center – Merc-blp, ha chiesto all’assessore Gilmozzi di entrare a far parte del comitato esecutivo del progetto Dseu ed ha preso l’impegno di candidare il Trentino a divenire un punto di riferimento per l’organizzazione nel campo della sostenibilità ambientale, auspicando di portarci alcune delegazioni di sindaci iraniani e del medio-oriente per studiare le soluzioni qui adottate. Nel corso della giornata la delegazione ha poi fatto visita all´impianto fotovoltaico della Metalsistem di Rovereto e alla centrale idroelettrica di Santa Massenza.  
   
   
FVG-CARINZIA: PROTOCOLLO AMBIENTALE PER GREEN BELT  
 
Klagenfurt (Aut), 14 luglio 2014 - Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia svilupperanno e condivideranno una politica ambientale transfrontaliera nell´ottica di una bioregione che può e deve tutelare il territorio al di là dei confini politico-amministrativi. A questo proposito, l´assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Sara Vito, ha trovato l´intesa con l´omologo carinziano, Rolf Holub, nel corso di un incontro il 10 luglio a Klagenfurt dal quale è emersa la volontà di predisporre un protocollo d´intesa che, nella fase iniziale, si baserà sulla valorizzazione della Green Belt, la cintura verde sulla fascia confinaria con l´ex cortina di ferro che, ha ricordato Vito, è in linea con le direttive europee di riduzione delle emissioni di Co2 nell´aria. "Dopo avere condiviso un percorso virtuoso con Veneto e Carinzia - ha commentato l´esponente della Giunta Serracchiani - il prossimo passo sarà coinvolgere anche la Slovenia su temi fondamentali per l´intera area". Stabilendo anche un interscambio progettuale ed una costante verifica delle buone prassi in materia di ambiente ed energia, le due Regioni ricercheranno efficientamento e risparmio ma dovranno anche identificare misure infrastrutturali in ambito Interreg. Carinzia, Veneto e Friuli Venezia Giulia metteranno in rete anche le diversità quali, ad esempio, le fonti di approvvigionamento energetico che vedono le regioni italiane più focalizzate sull´idroelettrico e quella austriaca sulle biomasse. Forte interesse anche per la creazione di Smart Grid, nuclei energetici che, in questo caso, potrebbero essere transnazionali e in grado di favorire l´accumulo di energia. "Questo incontro - ha commentato Vito - apre le porte ad una collaborazione importante all´insegna delle tematiche ambientali che sono tra le priorità dell´Europa. Abbiamo trovato immediatamente una forte intesa - ha concluso l´assessore - che ci consentirà di sviluppare politiche comuni, approfondendo assieme quel concetto di bioregione che antepone ai confini il concetto di territorio".  
   
   
FVG, AMBIENTE: CONCLUSI LAVORI CONFERENZA SERVIZI BACINO AMBIESTA/VERZEGNIS  
 
Trieste, 14 luglio 2014 - Si è riunita il 9 luglio, nella sede della Regione ad Udine, la Conferenza dei servizi convocata per raccogliere i pareri e le autorizzazioni necessarie all´approvazione del Piano operativo degli interventi di sfangamento selettivo all´interno del bacino dell´Ambiesta. Alla Conferenza hanno partecipato i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Ufficio tecnico per le dighe), Arpa/agenzia regionale per la protezione ambientale, Ente tutela Pesca, i Comuni di Verzegnis e Cavazzo Carnico (direttamente interessati dalle operazioni), gli uffici tecnici competenti della direzione centrale Ambiente ed Energia (Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse idriche e tutela acque dall´inquinamento, Servizio geologico, Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati, Servizio valutazioni ambientali, Servizio difesa suolo, il Servizio tutela del paesaggio e biodiversità), l´Ispettorato dell´Agricoltura e delle Foreste di Tolmezzo. L´assessore regionale all´Ambiente e all´Energia Sara Vito ha sottolineato come "la Conferenza dei servizi ha realizzato un lavoro serio e rigoroso e quanto è stato prodotto è un progetto sicuramente più sostenibile da un punto di vista ambientale è più attento a garantire la tutela dell´ecosistema dell´area. Sicuramente per arrivare a questo risultato è stato molto utile l´incontro tenutosi a Udine nello scorso mese di giugno, prima con le Amministrazioni comunali e poi con le associazioni ambientaliste. Ognuno ha portato il suo contributo ed ha permesso di approfondire le problematiche con nuove proposte. Queste, infatti, si sono tradotte nelle prescrizioni rigorose fornite alla società Edipower nel momento in cui effettuerà le operazioni di rimozione dei sedimenti. Come ho detto fin dall´inizio, l´intervento è necessario per garantire la sicurezza della diga. La Regione ha rivolto grande attenzione alla vicenda per creare il minor impatto possibile sull´ambiente. Ricordo che non si tratta di uno svaso ma di una operazione completamente diversa da quella realizzata sul Lumiei che ha destato numerose contrarietà". "Con queste prescrizioni verrà realizzato un monitoraggio costante dei livelli della torbidità delle acque che permetterà di assicurarsi che l´impatto sul torrente Ambiesta risulti molto ridotto, grazie ad una notevole diluizione. Rispetto al livello di torbidità proposto inizialmente da Edipower, pari a 200 g/l, ora siamo scesi drasticamente ad un livello pari a 10 g/l. Con ulteriori prescrizioni verrà inoltre tutelato il lago di Cavazzo, sul quale abbiamo introdotto un limite massimo di torbidità e l´obbligo di installazione di una sonda per il monitoraggio costante delle acque in entrata", ha osservato l´assessore Vito. La diga di Ambiesta, in comune di Verzegnis, è stata recentemente individuata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come diga di priorità 2, "per le quali sussiste il concreto rischio di ostruzione degli organi di scarico e per le quali è pertanto necessaria ed urgente l´adozione di interventi nonché la rimozione dei sedimenti accumulatisi". Per ottemperare agli obblighi di legge, Edipower, che gestisce l´impianto, ha redatto e trasmesso alla Regione il Piano operativo che costituisce approfondimento ed integrazione del Progetto di gestione dell´invaso e contiene le modalità operative con le quali Edipower intende procedere alle operazioni di pulizia. Le operazioni consistono nella movimentazione/rimozione di materiale nella zona prospiciente lo scarico di fondo in modo da evitare l´ostruzione degli organi di sicurezza e per mantenere la piena efficienza dello scarico e della presa. Il materiale da rimuovere è costituito principalmente da limo e argilla e tutte le analisi eseguite sul sedimento hanno presentato parametri chimico-fisici conformi ai valori limite. La rimozione del sedimento avverrà attraverso il dragaggio e il pompaggio del materiale a bacino pieno. Il materiale estratto verrà miscelato e diluito con l´acqua del lago e fatto fluitare a valle, nel torrente Ambiesta e successivamente nel fiume Tagliamento, attraverso lo scarico di superficie. La Conferenza riunitasi ieri ha verificato che Edipower avesse perfezionato il Piano operativo con le integrazioni formulate durante la prima seduta della Conferenza tenutasi il 23 giugno scorso e ha ritenuto, al fine della conclusione dell´iter autorizzativo, di porre ulteriori prescrizioni secondo quanto emerso nel corso della seconda seduta. Precisamente, a tutela delle caratteristiche morfologiche e granulometriche dell´alveo e per facilitare le successive operazioni di ripristino, è stato deciso l´introduzione di un rilascio costante dallo scarico della diga per diluire le concentrazioni delle portate fluitate nel torrente Ambiesta. Per offrire piena tutela all´ecosistema del lago di Cavazzo sono state introdotte modalità operative di rimozione del sedimento più cautelative. È stata decisa l´installazione di un´ulteriore stazione di monitoraggio, con relativi limiti di rispetto, anche nel lago di Cavazzo. A seguito della diluizione attuata nelle acque del torrente Ambiesta è stato possibile inoltre modificare, con significativa riduzione dell´impatto, gli interventi nell´alveo del Tagliamento destinati a miscelare le acque. La Conferenza ha infine disposto la predisposizione di un piano di monitoraggio finalizzato ad approfondire quali siano le condizioni ante-svaso e a seguire le operazioni di rimozione e le successive operazioni di ripristino fino al pieno recupero degli ecosistemi delle condizioni ante svaso. Sono state accolte integralmente le sette misure indicate dall´Ente Tutela Pesca/etp in collaborazione e piena condivisione con Arpa Fvg, per limitare al massimo l´impatto delle operazioni sul delicato ecosistema fluviale del torrente Ambiesta. Tra queste spiccano l´elevata diluizione dei sedimenti grazie al rilascio costante di 1.600 litri al secondo e l´adozione di una campana alla pompa di aspirazione per evitare che si intorpidisca l´acqua del lago. "Etp provvederà tra l´altro - ha affermato il presidente Flaviano Fantin, che ha espresso soddisfazione per le decisioni adottate dalla Conferenza dei servizi - alle operazioni di recupero di gamberi e pesci, dove possibile, prima dell´avvio delle operazioni, limitando così le possibili perdite".  
   
   
ABRUZZO, PROTEZIONE CIVILE; D´ALFONSO PRESENTA CAMPAGNA AIB 2014  
 
L´aquila, 14 luglio 2014 - La legge 21 novembre 2000, n. 353, stabilisce che per le finalità di conservazione del patrimonio boschivo, le Regioni svolgono attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, comprese le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento, allarme e spegnimento con mezzi da terra ed aerei. Nei periodi a rischio di incendio boschivo, le Regioni istituiscono le sale operative unificate permanenti (Soup) e si avvalgono di risorse, mezzi e personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato. La Giunta Regionale d´Abruzzo ha detrminato il "periodo di grave pericolosità degli incendi boschivi" dall´1 luglio al 15 settembre 2014. Allo scopo di organizzare la campagna A.i.b. 2014, è stato sottoscritto oggi, all´Aquila, un protocllo d´intesa tra la Regione Abruzzo, il Corpo Forestale dello Stato e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L´accordo, che è stato illustrato oggi dal Presidente della Regione, Luciano D´alfonso, prevede che dal 7 luglio al 24 agosto 2014, il Cfs e i Vvf attueranno servizi di ricognizione, sorveglianza, avvistamento, allarme e spegnimento dei primi focolai, coordinando l´analogo servizio svolto dalle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con la Regione Abruzzo. Le segnalazioni di un principio di incendio potranno giungere da un privato cittadino o da un Ente, ai numeri 1515 ? 115 ? 113 -112 - al numero verde 800.861016 della Soup. La Struttura allarmata provvede a darne immediata comunicazione telefonica alla Sala Operativa Unificata Permanente (Soup)che provvederà ad informare tempestivamente le strutture operative del Cfs, dei Vvf e le organizzazioni di Volontariato Aib presenti sul territorio e convenzionate con la Regione Abruzzo. La convenzione prevede anche che il Cfs provveda alla perimetrazione delle interessate dall´incendio, anche utilizzando tecnologie innovative già in dotazione o messe a disposizione dalla Regione Abruzzo, mettendo i relativi dati a disposizione degli Enti Locali per il Catasto degli Incendi Boschivi. Allo scopo di fornire ai volontari impegnati nelle attività di spegnimento del fuoco una adeguata preparazione professionale, la Regione Abruzzo organizzerà, in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, la realizzazione di corsi base e corsi avanzati secondo modalità, termini ed oneri finanziari che saranno oggetto di apposito provvedimento della Giunta Regionale.  
   
   
LOMBARDIA, SISMA: NON AUMENTA RISCHIO, MA SICUREZZA VARATA LA NUOVA CLASSIFICAZIONE SISMICA DELLA REGIONE  
 
Milano, 14 luglio 2014 - La Giunta regionale lombarda ha approvato, su proposta dell´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, la nuova classificazione sismica del territorio lombardo, che entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia. "La nuova classificazione non deve essere intesa come un aumento di pericolosità del territorio o di maggiore rischio – ha spiegato l´assessore Bordonali -, ma solamente come una svolta verso un sistema di prevenzione dei rischi e dei danni conseguenti ai fenomeni sismici". Attenzione Alla Prevenzione - "Questo nuovo documento – ha proseguito la titolare regionale della Sicurezza - testimonia la sensibilità della Regione Lombardia verso il tema della prevenzione". "Una maggiore prudenza - ha assicurato Bordonali - porterà a procedure più cautelative rispetto alla pianificazione territoriale e alle edificazioni. L´aggiornamento della zonizzazione sismica determina di fatto un livello di classificazione volto a garantire la sicurezza pubblica". Zonizzazione - La zonizzazione approvata oggi stabilisce che nessun Comune è da ritenersi in zona 1 (alta sismicità), 57 Comuni sono in zona 2 (nelle province di Brescia e di Mantova), 1028 Comuni sono in zona 3 (principalmente nelle province di Bergamo, Pavia, Brescia, Cremona e quindi nelle province di Lecco, Lodi, Monza-brianza, Milano, Mantova e Sondrio), mentre gli altri 446 Comuni sono da ritenersi in zona 4 (sismicità molto bassa). Le Novità - Rispetto alla zonizzazione precedente, il numero dei Comuni in zona 2 aumenta di 16 unità, mentre il numero di quelli in zona 3 aumenta di 790 unità e quello dei Comuni in zona 4 diminuisce di 821 unità. Gli elementi maggiormente significativi sono l´ingresso del Comune di Brescia in zona 2 e quello di Milano in zona 3.  
   
   
AMBIENTE: 14 LUGLIO, CORDENONS (PN); INCONTRO PUBBLICO SU TORIO CELLINA-MEDUNA  
 
 Cordenons (Pn), 14 luglio 2014 - Questa sera con inizio alle ore 20.30) al Centro culturale di Cordenons, in via Traversagna, avrà luogo un incontro pubblico nel corso del quale sarà illustrato, alla presenza dell´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito, lo studio realizzato dall´Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente/arpa del Friuli Venezia Giulia sulla presenza del Torio nell´ambito del poligono militare del Cellina-meduna. Alla presentazione dello studio interverranno anche gli esperti della struttura di Fisica ambientale di Arpa Fvg. Lo scorso marzo, nel contesto di un sopralluogo al poligono del Cellina-meduna dello stesso assessore Vito e del comandante della Brigata Ariete, Fabio Polli, alcuni, primi dati di rilevamento elaborati dall´Arpa avevano permesso di escludere eventuali pericoli derivanti da Torio 232 per la collettività.  
   
   
LOMBARDIA. SEVESO, MARONI:UNICA SOLUZIONE SONO VASCHE DI LAMINAZIONE PRESIDENTE:VOGLIAMO REALIZZARE LE PRIME DUE IN TEMPO PER EXPO  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "Sull´emergenza del Seveso non c´è stato nessun rimpallo di responsabilità, ci sono state una serie di dichiarazioni improprie, per quanto ci riguarda, dal Comune di Milano, ma noi abbiamo fatto tutto quanto andava fatto e siamo convinti che la Regione Lombardia non abbia assolutamente alcuna responsabilità, anzi. Non voglio alimentare polemiche, non mi interessa farlo, ma voglio trovare soluzioni e la soluzione è realizzare le vasche di laminazione a Senago e non solo a Senago". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Lombardia dopo la seduta della Giunta regionale. Progetto E Risorse Di Regione Ci Sono - "C´è un progetto – ha precisato il presidente - per la realizzazione di quattro vasche di laminazione che risolveranno il problema e puntiamo a realizzare le prime vasche prima di Expo, in modo da ridurre al minimo i rischi per Milano". "Il nostro obiettivo è questo, realizzare le vasche - ha ribadito -: il progetto c´è, le risorse ci sono, la Regione Lombardia ha stanziato le risorse per 11 milioni di euro, altri no. Capisco che ci siano delle resistenze di qualcuno, dei Comuni interessati, per questo ho incontrato il sindaco di Senago e gli amministratori locali e abbiamo concordato una serie di interventi di mitigazione ambientale". Avviato Confronto Con Senago E Altri Comuni Interessati - "Il confronto è partito - ha annunciato Maroni -: abbiamo già incontrato anche i rappresentanti del Comune di Milano, abbiamo aperto un confronto con tutti i soggetti interessati e lunedì incontreremo anche il rappresentante di Palazzo Chigi per l´emergenza idro-geologica: alla fine sono convinto che riusciremo a far comprendere a tutti che queste opere vanno fatte, perché questo è l´unico modo per prevenire episodi come quello di alcuni giorni fa. Ripeto, il mio obiettivo non è polemizzare, ma procedere rapidamente con l´esecuzione di queste opere, per mettere in garanzia Milano in tempo per l´Expo del 2015".  
   
   
LOMBARDIA: PRODUZIONE E GESTIONE RIFIUTI SFIDA IMPELLENTE  
 
Milano, 14 luglio 2014 - "La produzione dei rifiuti e la loro corretta gestione rappresentano una delle sfide ambientali più rilevanti ed impellenti, una sfida che la Lombardia ha saputo cogliere, offrendo soluzioni in grado di conciliare gli aspetti di tutela ambientale con quelli di sviluppo economico". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, ha aperto il 10 luglio, a Palazzo Pirelli, la presentazione agli stakeholders del nuovo Piano Rifiuti e Bonifiche, P.r.g.r., varato dalla giunta regionale. "Abbiamo fortemente voluto questo incontro - ha aggiunto - aperto a tutti gli operatori pubblici e privati destinatari e utilizzatori di questo importante e innovativo Piano". Il Nuovo Programma - "Lo scorso 23 giugno - ha ricordato Terzi - la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche, al quale si è arrivati grazie alla collaborazione con gli attori interessati: enti locali, associazioni di categoria e imprese. È stato un lavoro lungo- ha aggiunto la titolare regionale all´Ambiente - che ha portato ad un piano molto complesso, a mio avviso il migliore possibile, che per i prossimi sei anni ci permetterà di regolamentare le attività ambientali nei territori". Tre Sezioni - L´assessore ha quindi spiegato che il piano si articola in tre macro aree: la prima tratta dei rifiuti urbani, la seconda dei rifiuti speciali e la terza del programma della bonifica delle aree inquinate. "La grande novità - ha precisato - è che viene stabilito un ordine di priorità tra le forme di gestione del rifiuto: prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio (recupero di materia) e smaltimento". Capitolo Bonifiche - "Per quanto concerne le bonifiche il piano sviluppa azioni innovative - ha raccontato Terzi -. La politica regionale in materia mira alla tutela della salute, alla salvaguardia del suolo, del sottosuolo e delle falde sotterranee, oltre che al risparmio del suolo vergine con la restituzione agli utilizzi urbanistici dei terreni contaminati". Capitolo Prevenzione -"Prima di affrontare il tema della raccolta differenziata, ci siamo concentrati sulle possibili azioni per evitare di produrre rifiuti -ha detto l´assessore -.All´interno del P.r.g.r., un intero capitolo è dedicato al programma di prevenzione della produzione dei rifiuti, con gli obiettivi di prevenzione e gli strumenti per il loro monitoraggio". Tra gli strumenti utilizzati figura il P.a.r.r. ´Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti´ che permette di tracciare le linee guida attraverso azioni concrete, come la formazione e la cooperazione per campagne contro lo spreco alimentare. Raccolta Differenziata - "L´obiettivo che ci siamo posti in termini di raccolta differenziata media su tutto il territorio regionale - ha spiegato ancora Terzi - è del 67 per cento, superiore a quello imposto dall´Unione Europea, ma siamo convinti di poterlo raggiungere da qui al 2020, con un 65 per cento medio sul singolo Comune". Terzi ha poi chiarito che per incentivare una corretta raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio, ci si è orientati verso un modello omogeneo di raccolta su tutto il territorio regionale. Riciclaggio - Un ulteriore novità è l´introduzione del concetto di ´alta qualità nel riciclaggio´, che ha come obiettivo quello di tendere verso una società europea del riciclaggio. Da questo punto di vista il nuovo Prgr indica ´le best practices´ per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio di alta qualità. Sono inoltre previsti linee guida e finanziamenti per il miglioramento degli impianti di recupero sia di materia che di energia. Rete Impiantistica - Per quanto riguarda la rete impiantistica per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti urbani, il Piano recepisce il principio di autosufficienza regionale, introducendo un blocco alle nuove autorizzazioni e agli ampliamenti. Si preferirà puntare sul continuo miglioramento tecnologico e impiantistico per ridurre gli impatti ambientali. "La Giunta - ha assicurato l´assessore - è inoltre impegnata a valutare ulteriori criteri per la progressiva e graduale dismissione di impianti di trattamento dei rifiuti urbani non più necessari o obsoleti". Criteri Restittivi - "Nel piano abbiamo inserito due criteri innovativi e restrittivi allo stesso tempo - ha ricordato Terzi -. Uno a tutela della popolazione residente, l´altro per evitare ulteriore consumo del suolo. Nel primo caso, si tratta dell´aumento delle nuove distanze minime tra il perimetro dell´impianto di discarica e le aree residenziali, in base alla funzione dell´impianto, nel caso del cemento amianto la distanza è stata aumentata da 200 a 500 metri. Per tutelare il suolo - ha aggiunto ancora l´assessore - abbiamo invece voluto inserire il divieto per la realizzazione di nuovi impianti su qualsiasi terreno a destinazione agricola". Vengono introdotti anche nuovi criteri localizzativi per gli Confronto Positivo - "L´elaborazione finale del Piano ha tenuto conto di tutte le osservazioni e degli indirizzi espressi dal Consiglio regionale - ha ribadito l´assessore Terzi - ed è frutto del confronto positivo con la Commissione Ambiente e il Consiglio Regionale. Da qui, la definizione di indirizzi strategici fondamentali, come l´opposizione al progetto governativo di una Rete Nazionale per gli inceneritori, che vanificherebbe gli sforzi di Regione Lombardia, punto - ha concluso - su non intendiamo fare un passo indietro".  
   
   
RIFIUTI: LEGAMBIENTE PRENDE ATTO CHE IL VENETO E’ PRIMO IN ITALIA PER RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
 Venezia, 14 luglio 2014 - “Il rapporto di Legambiente non fa altro che prendere atto che il Veneto è sempre ai primi posti tra le regioni italiane quanto a raccolta differenziata. Secondo i nostri dati, ben 455 su 581 comuni veneti hanno già superato da tempo l’obiettivo del 65% fissato dall’Unione Europea per il 2015. Il presidente di Legambiente Veneto pone l’ulteriore sfida di raggiungere una media regionale del 75% entro il 2018. Lo sa benissimo che è un traguardo non pienamente conseguibile, ma con il nuovo Piano regionale per i rifiuti per la raccolta differenziata prevediamo di raggiungere per quella data una media regionale del 70% e su questa percentuale la sfida è accettata”. Risponde così l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte alla “provocazione” lanciata dal presidente di Legambiente Veneto, Lazzaro, a seguito della diffusione dei dati dell’ultimo rapporto Legambiente sul riciclo dei rifiuti a livello nazionale, con il Veneto nelle posizioni di testa. “I positivi risultati – sottolinea Conte – sono il frutto di un sistema che funziona e di una sempre più diffusa sensibilità su questi tema da parte della popolazione che sta dando un contributo fondamentale al corretto recupero dei rifiuti”. L’assessore fa rilevare inoltre che nel 2013 – in base ai dati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti – 173 comuni veneti hanno superato il 75% di raccolta differenziata. “Ci sono ragioni oggettive come la stagionalità turistica – conclude l’assessore – che rendono difficile pensare di riuscire a far raggiungere questa quota a tutte le realtà della nostra regione. L’impegno comunque c’è e proseguirà con la nuova pianificazione che punta proprio a migliorare ulteriormente, puntando a ridurre la produzione di rifiuti urbani, favorire prioritariamente il recupero di materi a tutti i livelli, incentivare il recupero di energia e minimizzare il ricorso alla discarica.