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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Aprile 2015
LAZIO: DOPO 14 ANNI ARRIVA IL NUOVO PIANO ENERGETICO: PIÙ RISPARMI ED EFFICIENZA L’OBIETTIVO È QUELLO DI SVILUPPARE UN SISTEMA ENERGETICO SEMPRE PIÙ RIVOLTO ALL’UTILIZZO DELLE FONTI RINNOVABILI E ALL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA TUTELANDO L’AMBIENTE , RIDUCENDO LA CO2 E RIPARTENDO GRAZIE ALLE ENERGIE RINNOVABILI.  
 
Roma, 13 aprile 2015 - "Da oggi parte quella che noi vorremmo chiamare “l´alleanza del Lazio” per il risparmio energetico, perché non basta un piano o una legge, ma bisogna coinvolgere tutti, i sindaci, chi vive, chi costruisce e chi produce, una comunità intera che vuole guardare al futuro con un po’ di serenità" – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, nel corso della presentazione del nuovo Piano Energetico Regionale. Un sistema energetico sempre più rivolto all’utilizzo delle fonti rinnovabili e all’uso efficiente dell’energia. Per questo, per tutelare l’ambientale , ridurre la Co2 e ripartire con le energie rinnovabili la Regione sta lavorando al nuovo Piano Energetico Regionale, un percorso già avviato con la stesura di un documento strategico e che prosegue con una importante fase di confronto e partecipazione. Il nuovo Piano arriva dopo 14 anni di attesa. Un risultato importante a cui si arriverà anche grazie al sostegno di oltre 500 soggetti tra enti locali, gestori di servizi, università ed enti di ricerca, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali, organizzazioni non governative e organizzazioni sindacali. Si tratta di un documento particolarmente rilevante anche in vista della Xxi Conferenza sui cambiamenti climatici che si svolgerà alla fine del 2015 a Parigi. Un confronto aperto e trasparente sul risparmio e l’efficienza energetica per costruire insieme il Nuovo Piano Energetico del Lazio (Per), lo strumento con cui la Regione intende rispondere alla domanda regionale di energia da qui fino al 2020. Un percorso che parte dai bisogni veri del territorio. Un esempio? Il Bilancio Elettrico, ancora in deficit di produzione rispetto al fabbisogno. Al lavoro per un uso razionale e sostenibile delle risorse. La tutela dell’ambiente, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l´uso efficiente dell’energia sono fondamentali per raggiungere uno sviluppo economico sostenibile. L’obiettivo della Regione è diventare un esempio virtuoso per la produzione energetica da fonti rinnovabili ed innovazione energetica, green economy, efficienza energetica, uso efficiente delle risorse e simbiosi industriale, per riutilizzare gli scarti industriali invece di smaltirli. Oltre 200 milioni di euro per sostenere l’efficienza energetica. È stato possibile prima attraverso la rimodulazione della vecchia programmazione dei fondi europei, che ha consentito di aumentare da 25 a 70 milioni di euro gli investimenti per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, e poi con la nuova programmazione, quella per gli anni 2014 – 2020. In particolare la Regione investe: per la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, con 60 milioni e almeno 120 interventi previsti per la creazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, con 50 milioni per il sostegno alla produzione di energia da fotovoltaico e biomasse nelle imprese agricole e alimentari, con 40 milioni che saranno utilizzati per interventi condizionati alla loro sostenibilità e alle caratteristiche delle aziende. “Dobbiamo pensare ad un modello che crei lavoro e non distrugga ma anzi valorizzi l´ambiente grazie alle nuove tecnologie – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: dobbiamo quindi cambiare tutto e soprattutto il piano energetico e lo stiamo facendo dopo 14 anni. Inseguiremo obiettivi con autorevolezza, obiettivi verso i quali il ministro Galletti ci ha incoraggiato. Obiettivi importanti - ha detto ancora Zingaretti- temi attuali per il mondo e in vista di Parigi. Sono convinto che il Lazio ci arriverà a testa alta”. “Il piano della Regione Lazio è un progetto Pilota. Mi piace perchè guarda al futuro"- è il commento del ministro dell´Ambiente Gian Luca Galletti, che ha aggiunto: proviamo a immaginare come sarà la nuova economia dopo questa crisi. Sarà un´economia molto ´ambientale´. Vincerà, infatti, la sfida della nuova economia chi riuscirà ad ´ambientalizzare´ le proprie produzioni, a consumare meno risorse, a produrre meno rifiuti"- ha detto ancora Galletti. “Nel Piano raccontiamo tre scenari e le azioni da fare per raggiungerli. Il primo è quello che supera anche le aspettative del Piano della Conferenza di Parigi, con il 24% di riduzione dei consumi e oltre il 20% di produzione di rinnovabili- lo ha detto Fabio Refrigeri, assessore all´Ambiente, che ha aggiunto: il secondo scenario è quello un po´ in linea con i dati europei: il 20% di riduzione del consumo energetico e il 17% da fonti rinnovabili. Il terzo e´ quello che ci sembra emergere dal ´Decreto Burden Sharing´ che dice solo l´11,7% di produzione da rinnovabili" – ha detto ancora Refrigeri. Http://www.regione.lazio.it/pianoenergetico/    
   
   
PISUS: FVG, SBLOCCATI 9 MILIONI PER OPERE A UDINE E MANIAGO  
 
Udine, 13 aprile 2015 - "C´è soddisfazione perché siamo riusciti a sbloccare finalmente un´altra cifra importante, circa 9 milioni di euro, che consentiranno entro l´anno di fare partire progettazioni e lavori. Opere che, da un lato, daranno impulso al settore imprenditoriale e, dall´altro, consentiranno alle Amministrazioni comunali di Udine, Maniago e paesi contermini di dare seguito ai loro importanti progetti infrastrutturali, con altrettante ricadute socio economiche". Lo ha rimarcato il vicepresidente della regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello alla stipula delle convenzioni con i Comuni di Udine e Maniago per l´erogazione dei fondi a valere sul bando Pisus, che consentirà il finanziamento di piani integrati di sviluppo urbano sostenibile. "Si tratta della seconda tranche che scorre la graduatoria di ammissibilità del bando, dopo quella che a febbraio scorso ha permesso la stipula delle convenzioni con i Comuni di Tarvisio, Trieste, Pordenone e Gorizia", ha ricordato Bolzonello, ribadendo la soddisfazione per avere ottenuto questi finanziamenti europei (Par Fsc 2007-2013), "vista una situazione di partenza oggettivamente difficile". I Pisus di Maniago e Udine erano posizionati al quinto e sesto posto in graduatoria e otterranno rispettivamente 5 milioni e 924 mila euro e 2 milioni e 954 mila euro per tre tipologie di interventi: opere di riqualificazione e infrastrutturazione urbana; azioni di marketing e promozione territoriale; bandi per mantenere insediamenti delle Pmi e loro consorzi. "E´ un momento importante, la fine di un percorso difficile ma decisivo per il sostegno alla ripresa economica. Il mio ringraziamento va in particolare al vicepresidente Bolzonello e alla Giunta regionale per avere con impegno centrato l´obiettivo: queste risorse europee avranno un effetto moltiplicatore per il tessuto economico e permetteranno in un momento così difficile per gli Enti locali di realizzare opere necessarie", ha commentato il sindaco di Udine Furio Honsell. "Presentammo il progetto assieme al Comune di Tavagnacco quattro anni fa e due anni fa avevamo ormai perso la speranza, ritenendo ormai un miraggio vedere la fine di un percorso lungo e accidentato: grazie alla Regione tutto si è reso finalmente concreto", ha aggiunto Honsell, ripercorrendo le tappe del bando. Tra le opere pubbliche che il Comune di Udine vedrà finanziate ci sono l´arredo urbano di piazza Duomo, la nuova pavimentazione di via Mercatovecchio, la sistemazione di largo dei Pecile e piazza Matteotti, il rifacimento di strade e marciapiedi del centro, l´estensione del sistema di bike sharing, il percorso ciclabile lungo viale Europa Unita. Con 600 mila euro verranno finanziati vari servizi di cosiddetta "rigenerazione urbana": all´interno di questa categoria rientra il progetto di mobilità sostenibile realizzato con il Comune di Tavagnacco (realizzazione di area per il car sharing con veicoli a basso impatto ambientale a Feletto Umberto). Infine, con un milione e 400 mila euro verranno erogati tramite bando finanziamenti alle Pmi nei settori del commercio, turismo, servizi alla persona. "Un ossigeno - ha commentato - che permetterà di dare forza e vita al ´centro commerciale naturale´ di cui tanto si è discusso in questi anni. Il progetto iniziale per via Mercatovecchio si è dovuto ridimensionare, ma è certo che con i risparmi potremmo realizzare un decoroso rifacimento che dovrebbe aprire la porta a una più compiuta pedonalizzazione della via", ha commentato il sindaco di Udine. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Maniago, Andrea Carli, che era accompagnato dai colleghi di Montereale Valcellina, Pieromano Anselmi, di Vajont Felice Manarin e di Frisanco, Sandro Rovedo, "a dimostrare che un intero territorio è coinvolto per un progetto di infrastrutture e offerta turistica a largo raggio", ha fatto notare Carli. Sono una quindicina le iniziative di rilancio progettate da Maniago assieme ai Comuni della montagna pordenonese: tra questi, la realizzazione del centro visite del castello e del parco, la riqualificazione della struttura interna del Museo della coltelleria, la realizzazione di quattro piste ciclopedonali per rendere attrattivo il territorio (800 mila euro). Inoltre, la riqualificazione del parco storico comunale e della scuola ex Ipsia da destinare a centro aggregazione giovanile, l´abbattimento di barriere architettoniche nel centro urbano, opere di efficentamento energetico della rete di illuminazione e un bando per le Pmi.  
   
   
ALER, ASSESSORE LOMBARDIA : BENE SGOMBERO ABUSIVI DA OLTRE 24 ANNI  
 
Milano, 13 aprile 2015 - Il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega ai Rapporti con la Città metropolitana e al Coordinamento dei progetti speciali afferenti allo stesso territorio, Giulio Gallera, plaude alla notizia dello sgombero da parte dell´Aler di Milano di uno stabile occupato abusivamente da una famiglia da oltre 24 anni. Massimo Rigore Nei Confronti Di Chi Non Paga - "Lo sgombero dell´alloggio che si trova in via De Pretis nel quartiere Sant´ambrogio, effettuato dalle forze dell´ordine e dagli ispettori dell´Aler - ha detto Gallera - mostra la volontà e la determinazione ad andare avanti per ripristinare la legalità nei quartieri popolari. La politica che stiamo seguendo, con buoni risultati, con Regione Lombardia guidata dal presidente Roberto Maroni e Aler con la nuova gestione del presidente Gian Valerio Lombardi e del direttore Lorella Sossi, è quella del massimo rigore nei confronti di chi non paga pur avendone la possibilità, poiché crea un grave danno all´azienda e, occupando abusivamente, anche a chi ha diritto ad un alloggio". La famiglia aveva accumulato un debito di circa 100mila euro. Occupare È Reato - Gallera ha poi ricordato l´attenzione nei confronti di chi non paga perché "realmente in difficoltà". Sono infatti in fase di studio una serie di misure di tutela e accompagnamento per i morosi incolpevoli. "Controlli e verifiche, invece, delle reali situazioni di morosità - ha concluso il sottosegretario - sono già state avviate e continueranno anche nelle prossime settimane. Occupare abusivamente un alloggio è reato e come tale va perseguito, chi come la famiglia sgomberata, è debitore per oltre 100.000 euro, rappresenta un vero cancro per l´azienda. Contrasto all´abusivismo e recupero delle unità abitative costituiscono due fari fondamentali nelle politiche che abbiamo messo in campo negli ultimi mesi".  
   
   
SISMA/LOMBARDIA, PUBBLICATA ORDINANZA DI MARONI SU RIPRISTINO EDIFICI  
 
Milano, 13 aprile 2015 - E´ stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia l´Ordinanza n. 94 del 27 marzo 2015, emanata dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in qualità di Commissario delegato per l´emergenza sisma 2012. Ordine Cronologico Istanze - Il provvedimento riguarda l´individuazione dell´ordine cronologico di validazione delle istanze di contributo per il ripristino di edifici e unità immobiliari a uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012. Gli elenchi cronologici di validazione delle istanze sono disponibili sul Burl online, all´indirizzo http://www.consultazioniburl.servizirl.it/  Aiuti Alle Imprese - Prosegue inoltre l´attività del Commissario delegato a sostegno delle imprese danneggiate dal sisma in Lombardia. Attraverso l´Ordinanza n. 98 del 2 aprile sono stati infatti stanziati ulteriori contributi - oltre 1,1 milioni di euro - per alcune imprese agricole e agroindustriali.  
   
   
SISMA/EMILIA 2008, 26 NUOVI INTERVENTI FINANZIATI CON I SOLDI RISPARMIATI  
 
 Bologna, 13 aprile 2015 –Sono 26 i nuovi interventi programmati nelle zone colpite dal terremoto del dicembre 2008, grazie ai soldi risparmiati su precedenti lavori. Il piano - che interessa le province di Parma, Reggio Emilia e Modena - è stato definito oggi a Bologna, presente l’assessore regionale Paola Gazzolo, dal comitato istituzionale composto dai rappresentanti di enti locali, servizi tecnici regionali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici. Prevede 26 nuovi interventi per lavori di riparazione e miglioramento sismico su edifici pubblici (in particolare scuole e municipi) e di culto, per i quali sono stati stanziati 4,8 milioni di euro, che derivano da economie realizzate al termine dell’esecuzione dei precedenti interventi e autorizzate dal Governo. Il piano è stato predisposto dall’Agenzia regionale di protezione civile della Regione - in collaborazione con il Servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po, il Servizio regionale geologico, sismico e dei suoli e gli enti attuatori (Comuni, Province e Diocesi) – e sarà inviato al Dipartimento nazionale della Protezione civile per l’approvazione finale  
   
   
EDILIZIA: GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA ATTO INDIRIZZO PER MODULISTICA  
 
Perugia, 13 aprile 2015 - Rendere più agevole il compito di professionisti e delle amministrazioni comunali nelle procedure edilizie: con questo obiettivo la Giunta regionale, su iniziativa dell´assessore all´Urbanistica, Fabio Paparelli, ha adottato l´atto di indirizzo per la definizione della modulistica relativa agli elaborati minimi dei progetti edilizi, alle istanze dei procedimenti edilizi e relative dichiarazioni, asseverazioni e certificazioni, nonché per la dichiarazione di conformità del piano attuativo, secondo quanto stabilito con la legge regionale n. 1 del 21 gennaio 2015 "Testo unico Governo del territorio e materie correlate". A renderlo noto è l´assessore Paparelli precisando che "ogni Comune potrà adattare i contenuti dell´atto in base all´effettiva presenza dei vincoli ed allo stato della pianificazione del proprio territorio". "Con il Testo unico governo del territorio e materie correlate – ha spiegato l´assessore - è stata ridefinita la disciplina regionale per la realizzazione delle opere edilizie libere, nonché per l´acquisizione dei titoli abilitativi relativi all´attività edilizia ed in materia di agibilità degli immobili. In queste fattispecie i procedimenti prevedono che le istanze o comunicazioni siano corredate di elaborati progettuali minimi e apposite dichiarazioni, certificazioni e asseverazioni sottoscritte da tecnici abilitati che accertino la conformità urbanistica e edilizia delle opere, nonché il rispetto della normative in materia di edilizia. A tal fine – ha riferito l´assessore Paparelli – così come previsto dall´articolo 248 della legge regionale 1/2015, la Giunta regionale ha adottato l´atto di indirizzo allo scopo di uniformare l´attività tecnico–amministrativa dei Comuni anche per una puntuale ed omogenea applicazione delle norme". Il Servizio urbanistica, centri storici e espropriazioni della Giunta regionale ha provveduto all´elaborazione e all´adeguamento degli schemi relativi agli elaborati progettuali minimi necessari a corredo delle seguenti istanze: all´istanza per i titoli abilitativi, all´istanza per il rilascio del permesso di costruire, alla dichiarazione da allegare all´istanza per il rilascio del permesso di costruire, alla segnalazione certificata di inizio attività, alla dichiarazione da allegare alla segnalazione certificata di inizio attività, alla comunicazione di inizio lavori relativi alle opere libere, all´asseverazione da allegare alla comunicazione di inizi lavori, alla certificazione preventiva sull´esistenza e sulla qualità dei vincoli, alla dichiarazione di conformità del piano attuativo, all´agibilità degli immobili. Nell´elenco degli elaborati progettuali necessari a corredo delle istanze per i titoli abilitativi, sono stati indicati tutti gli elementi utili a definire in modo puntuale la tipologia, le caratteristiche e la qualità degli interventi che ogni singolo Comune potrà adottare in base alle varie casistiche di intervento previste dalle normative. Lo schema tipo della certificazione preventiva sull´esistenza e sulla qualità dei vincoli include una completa casistica dei vincoli e delle normative di carattere ambientale, di carattere urbanistico, di carattere idraulico, idrogeologico, paesaggistico e contiene tutte le indicazioni inerenti la normativa urbanistico – edilizia che opera sull´area interessata e che ha incidenza sulla progettazione degli interventi edilizi, mentre la certificazione preventiva consentirà ai professionisti di definire prioritariamente la complessa situazione dei vincoli stessi agevolando quindi la compilazione delle dichiarazioni asseverate. Tutta la modulistica sarà disponibile in forma telematica.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE OLIVERIO PRESIEDE UNA RIUNIONE OPERATIVA NELLA SEDE DELLA "CITTADELLA"  
 
Catanaro, 13 aprile 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dal Vice Presidente Ciconte, ha presieduto, nei locali della sede degli Uffici regionali di Germaneto-catanzaro, un incontro operativo con i dirigenti dei diversi dipartimenti che, per competenza, stanno seguendo la realizzazione dei lavori della "cittadella". Oliverio, introducendo la riunione, ha chiesto di conoscere lo stato dei lavori al fine di poter impostare un programma specifico per il trasferimento degli uffici e dei servizi. Dopo una lunga esposizione, da parte dei tecnici e dei responsabili, è stato definito un cronoprogramma dettagliato e la costituzione di un gruppo di lavoro operativo a cui è affidato il compito di ottemperare al programma stabilito. Il Presidente Oliviero ha dato mandato al dirigente della Sua di predisporre subito il bando di gara per il servizio di vigilanza in modo che possa essere operante prima possibile. Intanto, si procederà alla immediata gara per gli arredi relativi agli uffici, considerato che le strutture dei dipartimenti sono stati predisposti in "open space". Per quanto riguarda, invece, quelle relative agli assessorati è stata predisposta una puntuale ricognizione degli arredi già a disposizione negli uffici regionali da utilizzare nella nuova sede "I tempi per la realizzazione del trasferimento degli uffici nella nuova sete di Germaneto devono essere stretti. Ora che sta per essere conclusa la procedura del collaudo parziale della struttura ed il necessario rilascio del certificato d’agibilità da parte del Comune di Catanzaro è necessario attuare le procedure di gara relative ai servizi (vigilanza, manutenzioni, pulizie ecc.) ed al trasloco. A tal fine ho ritenuto di dover costituire un apposito gruppo di lavoro che seguirà tutte le fasi del trasferimento è definire tempi entro i quali ogni operazione dovrà essere espletata". Intanto è stato completato il procedimento relativo alla formale disdetta dei contratti di fitto relativo agli immobili che attualmente ospitano gli uffici della Regione nella città di Catanzaro.  
   
   
CASA: IL COMUNE DI MILANO SOSPENDE LE ASSEGNAZIONI IN DEROGA.  
 
Milano, 13 aprile 2015 – Il Comune di Milano è costretto a sospendere le assegnazioni in deroga delle case popolari alle famiglie sfrattate e in condizioni di disagio sociale. Con più di 3.000 domande presentate agli sportelli, 440 pratiche già approvate dalla Commissione, il limite del 25% imposto dalla Regione non consente di assegnare la casa entro l’anno alla metà degli aventi diritto. Dopo il no dell’anno scorso, infatti, Regione Lombardia non ha ancora risposto alla richiesta del Comune di autorizzare per il 2015 il superamento fino al 50% (come peraltro previsto dallo stesso regolamento). Lo comunica l’assessore alla Casa Daniela Benelli che spiega: “La situazione è drammatica, lo denunciamo da mesi. Ma Regione Lombardia non capisce l’emergenza e continua a ignorare la nostra richiesta, reiterata anche quest’anno dopo il diniego del luglio scorso. Una decisione irresponsabile e immotivata in un momento di grave emergenza abitativa che oggi ci costringe a bloccare i lavori della Commissione. Abbiamo migliaia di domande presentate, centinaia di richieste già valutate positivamente, ma poche possibilità di assegnare alloggi a queste famiglie. Se la situazione non cambia, è del tutto inutile generare speranze e aspettative”. Il Regolamento regionale Le assegnazioni in deroga si rivolgono alle famiglie già presenti in graduatoria che si trovano in situazione di particolare emergenza, ad esempio quella determinata da uno sfratto. Le domande vengono esaminate da un’apposita Commissione che valuta lo stato di effettiva necessità; si tratta infatti di nuclei familiari senza casa e ospitati nelle strutture di accoglienza pubblica oppure presso parenti e amici. Il Regolamento regionale del 2004 consente di assegnare a questi casi gravi il 25% degli alloggi Erp complessivamente disponibili, con possibilità di innalzare il limite al 50% su autorizzazione regionale. Fino al 2013 il superamento è sempre stato autorizzato. Nel 2014, precisamente con una delibera approvata il 25 luglio, la Regione Lombardia ha formalmente respinto la richiesta del Comune di Milano. Quest’anno, nonostante la reiterata richiesta, la Regione non si è ancora pronunciata. I dati Al 30 gennaio 2015, sono 3.050 le domande di assegnazione in deroga già presentate al Comune di Milano, di cui 2.026 riguardano casi di nuclei sotto sfratto: 440 richieste sono già state valutate positivamente dalla Commissione consultiva e avrebbero quindi diritto all’assegnazione di un alloggio Erp, altre 200 sono in corso di valutazione. Stando al limite attuale del 25% e prevedendo una disponibilità complessiva di 900/1000 alloggi nel corso dell’anno, sarà possibile assegnare in deroga solo 225/250 alloggi. Salendo a 450/500 nel caso in cui la Regione autorizzasse l’innalzamento al 50%. Pertanto, nel corso del 2015, oltre alle 440 già approvate, saranno portate a termine solo le 200 domande di cui la Commissione consultiva ha avviato la valutazione. Sarà impossibile esercitare la facoltà di deroga per le ulteriori domande che vengono quindi considerate improcedibili. Le assegnazioni – Dati storici Tra il 2010 e il 2013, è stato destinato alle assegnazioni in deroga circa il 35% del patrimonio di alloggi disponibili. In particolare:
Anno Disponibilità Alloggi Deroghe %
2010 1231 412 33,5
2011 1304 416 31,9
2012 1495 523 35,0
2013 1177 437 37,1
Nel 2014, le case assegnate alle deroghe sono state 216 su un totale di 866 (una percentuale del 24,9%). “Se avessimo a disposizione un numero maggiore di alloggi – spiega ancora la Benelli – potremmo dare risposte a molte più famiglie. Ma come se non bastasse, negli ultimi 2 anni la crisi di Aler ha ridotto il numero delle ristrutturazioni, fino a dimezzare la disponibilità di alloggi: nel 2010 aveva consegnato 905 case di sua proprietà, l’anno scorso solo 429. Questo ha causato un calo drastico nelle assegnazioni che il Comune ha cercato di colmare mettendo a disposizione più alloggi di Aler, pur avendo un patrimonio di gran lunga inferiore”.
 
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE APPROVA UN AIUTO ALLA RISTRUTTURAZIONE A FAVORE DELLA IRISH PERMANENT TSB BANK  
 
Bruxelles, 13 aprile 2015 La Commissione europea ha ritenuto che l´aiuto alla ristrutturazione concesso dall´Irlanda al Permanent Tsb (Ptsb) è in linea con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. Il piano di ristrutturazione definisce la via da seguire per consentire Ptsb di diventare redditizia a lungo termine, senza ulteriore sostegno statale, garantendo nel contempo che la banca ei suoi proprietari contribuiscono ai costi di ristrutturazione e di limitare le distorsioni della concorrenza causate da aiuto. M me Margrethe Vestager Commissario per la politica di concorrenza, ha detto questo: " Chiudiamo i casi di ristrutturazione ha inaugurato oggi per le banche irlandesi in approvazione degli aiuti di Stato per Permanent Tsb questa ristrutturazione set del piano. Cancellare un percorso per la sostenibilità a lungo termine della banca, senza necessità di ulteriore sostegno statale. Si conferma anche l´efficacia delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato, che ha consentito alla Commissione e le autorità irlandesi a lavorare insieme con successo per rafforzare la fiducia nel settore bancario irlandese in modo che possa tornare alla normalità. " Ptsb ha beneficiato di diversi aiuti pubblici sotto forma di garanzie statali dal 2008. Nel luglio 2011 , la Commissione ha autorizzato ricapitalizzazione temporanea della banca da parte dell´Irlanda. Il via libera definitivo a questo aiuto era subordinato alla presentazione, da parte dell´Irlanda, un adeguato Ptsb piano di ristrutturazione che doveva essere approvato in base alle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. Il piano inizialmente presentato dall´Irlanda è stato adattato e aggiornato più volte, successivamente, per riflettere i cambiamenti delle condizioni di mercato, i risultati del riesame completo della situazione delle banche europee condotta nel 2014 dal meccanismo singolo di monitoraggio e di concordare misure che garantiscano la redditività a lungo termine della banca. A seguito della sua valutazione, la Commissione ha concluso che la versione definitiva del piano di ristrutturazione proposto definito una strategia credibile per garantire la redditività delle Ptsb.quest´ultima opererà come banca più piccola, focalizzata sul mercato interno e con una migliore modello di finanziamento. Essa aumenterà il livello di redditività, separando i suoi beni con basse rese e migliorare i suoi margini di interesse netti. Infine, sarà raccogliere capitali da investitori privati ​​per costruire e mantenere una forte dotazione di capitale durante il periodo di ristrutturazione. Ha anche strumenti di capitale condizionale che potrebbe, se necessario, essere convertito in patrimonio netto. Queste misure lo aiuteranno a trovare una redditività a lungo termine senza ulteriore sostegno statale. Ptsb ha già attuato una serie di misure di ristrutturazione, tra cui una riduzione del suo indebitamento, di gestione delle passività e le misure di riduzione dei costi che contribuiscono al suo ritorno alla redditività e garantire che il aiuto è limitato al minimo necessario. Il piano di ristrutturazione prevede una serie di impegni che Ptsb rispetto durante il periodo di ristrutturazione, vale a dire, fino alla fine del 2018. La banca continuerà a ridurre la leva finanziaria e ridurre i costi e non sarà in grado di effettuare acquisizioni in questo periodo. Inoltre, ci vorranno alcune misure per facilitare l´ingresso di concorrenti sul mercato. In particolare, essa permetterà ai suoi concorrenti l´accesso a determinati servizi, quali i servizi di distribuzione e di approvvigionamento in denaro, così come informazioni di mercato che detiene. Sarà anche distribuire materiale promozionale per conto di un concorrente ai propri clienti per promuovere il cambiamento della banca. Attraverso questi impegni, la distorsione della concorrenza creata dagli aiuti sarà limitato. Su questa base, la Commissione ha concluso che le misure di aiuto siano conformi alla comunicazione della Commissione sugli aiuti di Stato alle banche durante la crisi . Questa decisione dà il via libera finale per tutti gli aiuti concessi a Ptsb, comprese le misure di ricapitalizzazione precedentemente autorizzati temporaneamente in attesa della presentazione di un piano di ristrutturazione.  
   
   
LUCCHINI, AL MISE SI REGISTRANO I PASSI AVANTI DEL PIANO INDUSTRIALE DI CEVITAL OBIETTIVO, CONCLUDERE LA CESSIONE ENTRO IL MESE DI MAGGIO  
 
Roma, 13 aprile 2015- Passi avanti importanti nell’eleborazione del Piano Industriale di Cevital quelli che si sono registrati al Ministero dello Sviluppo Economico, durante un incontro- in due fasi- che è stato presieduto dal Vice Ministro Claudio De Vincenti- Nella prima parte, il Presidente della Società algerina che sta per subentrare nella gestione delle Acciaierie ex Lucchini di Piombino, Monsieur Issad Rebrab- affiancato dall’Amministratore Delegato Farid Tidjani- ha illustrato lo stato di avanzamento dell’elaborazione del Piano Industriale. Quindi, il Commissario Straordinario Piero Nardi e le Istituzioni hanno fatto il punto sul lavoro dei gruppi tecnici sulle tematiche dell’Ambiente e della portualità. Il Governo, la Regione Toscana con il Presidente Enrico Rossi, il Comune di Piombino con il Sindaco Massimo Giuliani, l’Autorità Portuale con il Presidente Luciano Guerrieri, hanno valutato positivamente i progressi. Cevital si è impegnata a procedere nella definizione dettagliata del Piano Industriale e in parallelo si procederà alla messa a punto dell’Accordo di Programma Quadro che farà da cornice istituzionale allo sviluppo delle attività del Siderurgico. Nuovo appuntamento per la fine di aprile, con l’obiettivo di arrivare a concludere la cessione entro il mese di maggio. La riunione si è poi allargata alla presenza delle Organizzazioni Sindacali (nazionali, territoriali e Rsu). I rappresentanti dei lavoratori- nel prendere atto delle indicazioni fornite da Cevital e Istituzioni- hanno posto il problema degli strumenti di tutela deputati ad accompagnare i lavoratori nella fase di transizione alla nuova gestione e di realizzazione del Piano Industriale. Il Governo ha concluso la riunione invitando Cevital a Amministrazione Straordinaria ad aprire il confronto con i Sindacati sul merito del Piano Industriale e della strumentazione di tutela dei lavoratori da concordare col Ministero del Lavoro, oggi presente al Mise con la Sottosegretaria Teresa Bellanova.  
   
   
IMPRESE, LOMBARDIA: APPROVATO PROGETTO LEGGE ´MANIFATTURA 4.0´  
 
Milano, 13 aprile 2015 - Ricerca, innovazione e tecnologia, nuovi strumenti per il credito, semplificazione amministrativa e fiscale (con l´abbattimento degli oneri regionali per 5 anni alle nuove imprese), internazionalizzazione, integrazione tra formazione professionale, ricerca e lavoro artigiano, passando per il raccordo tra università, centri di ricerca e imprese, per accrescere la competitività e sviluppare l´innovazione del sistema, promuovendo la cultura imprenditoriale nei giovani. Sono questi alcuni dei punti fondamentali del nuovo progetto di legge ´Manifattura diffusa 4.0´, approvato dalla Giunta regionale e illustrato in conferenza stampa dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini. Secondo Pilastro Innovazione Sistema - "A un anno dall´approvazione della Legge ´Impresa Lombardia´ - ha spiegato Melazzini - vogliamo creare un secondo pilastro per il sostegno all´innovazione del sistema. Vogliamo valorizzare le nostre imprese, richiamando i quattro simboli delle rivoluzioni industriali: cacciavite, computer, robot e internet. Obiettivo della proposta è riconoscere e far emergere il fenomeno in atto, comunemente definito ´terza rivoluzione industriale´. Vogliamo fornire strumenti innovativi finalizzati a incrementarne la capacità competitiva delle imprese lombarde e favorire la re-industrializzazione nell´innovazione, così come un rapporto virtuoso tra ´saper fare´ tradizionale e propensione all´innovazione". I Principi - "La proposta di legge - ha aggiunto Melazzini - si fonda su una nuova visione del sistema impresa lombardo: dai settori produttivi all´impresa diffusa. Il superamento delle rigide delimitazioni dimensionali e settoriali sposta il focus sulle modalità di produzione e organizzazione in grado di dare valore distintivo al prodotto: tradizione, tecnologia e bellezza per sfidare il mondo". Per definire i contenuti della nuova normativa, è stato svolto un ampio percorso di consultazione e condivisione con associazioni di categoria, mondo produttivo e accademico. Le Risorse - Per la realizzazione delle diverse Misure - che saranno attuate in sinergia con il Piano Strategico ´Innova Lombardia´ - verranno utilizzate risorse regionali, nazionali ed europee (programma Por Fesr in particolare), pari a circa 580 milioni di euro. Questi i punti fondamentali del progetto di legge ´Manifattura diffusa 4.0´. Promozione Manifattura Innovativa - Previsti nuovi percorsi formativi, la promozione della nascita di nuove imprese e la loro libera aggregazione. Ricerca, Innovazione, Tecnologia - Punto fondamentale delle nuove norme è l´integrazione tra formazione professionale, ricerca e lavoro artigiano, in raccordo con Università, Centri di ricerca e imprese, anche in ambito internazionale. Previsto anche il sostegno alla progettazione e all´acquisto di tecnologie innovative e strumenti creativi e misure volte ad assicurare gli acquisti da parte della Regione e del sistema regionale, attraverso gli appalti pre-commerciali e gli appalti pubblici per l´innovazione. Laboratori E Officine Per Ricerca E Innovazione - Viene favorita la messa a disposizione di spazi, aree, laboratori per la manifattura diffusa, valorizzando, attraverso specifici accordi, il patrimonio immobiliare degli enti del sistema regionale e di altri enti. Contributi E Accesso Al Credito - La legge stabilisce la possibilità di introdurre strumenti innovativi di finanziamento e patrimonializzazione, così come la promozione delle iniziative di finanziamento diffuso. Semplificazione Amministrativa E Fiscale - Si prevede una ulteriore razionalizzazione e semplificazione dei controlli, oltre che misure di semplificazione amministrativa, anche con il coinvolgimento delle Agenzie delle imprese o attraverso convenzioni con altri Enti pubblici. Quanto al fisco, si prevedono agevolazioni, nei primi cinque anni di vita dell´impresa, sulle misure di competenza regionale. Accompagnamento Per Imprese - Vengono promossi programmi straordinari per la crescita e l´internazionalizzazione delle imprese, coinvolgendo sistemi di promozione turistica e culturale, Università e istituzioni culturali. A chi partecipa a questi programmi saranno riconosciute forme particolari di accompagnamento e garanzia.  
   
   
1 MILIONE E MEZZO A PIOMBINO, LIVORNO E MASSA CARRARA PER INCENTIVI ASSUNZIONI  
 
Firenze 13 aprile 2015 – Più risorse per le imprese che assumono nelle aree della Toscana dove la crisi ha colpito più duro. Lo ha stabilito la giunta che, all´interno del bando per gli incentivi all´occupazione rifinanziato per circa 5 milioni di euro per il 2015, ha inserito una riserva di 1,5 milioni di euro che potranno essere richiesti come contributo dalle imprese insediate nei territori di Piombino, con i Comuni del polo siderurgico di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto; Livorno, con i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo; Massa Carrara, con tutti i Comuni compresi nella Provincia. "Entro il prossimo maggio uscirà il bando e imprese o datori di lavoro potranno fare domanda - assicura l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – in particolare per le tre aree di crisi abbiamo previsto 500 mila euro per ciascuna area, che andranno a finanziare incentivi alle assunzioni, attività di outplacement e riqualificazione dei lavoratori legati a riconversione industriale e ristrutturazioni aziendali. E´ una decisione che si inserisce nel quadro degli interventi pensati per rilanciare lo sviluppo nei territori dove la crisi ha acuito fattori di debolezza sttutturali e che, per questo sono da tempo oggetto di particolari attenzioni da parte della Regione". Il bando prevede, grazie a 5 milioni di risorse del Por Fse 2014-2020, contributi per chi assume lavoratori disoccupati, persone che hanno perduto il lavoro in prossimità della pensione, disabili e svantaggiati, donne disoccupate con più di 30 anni, laureati e dottori di ricerca. E´ importante sottolineare che il bando avrà valore retroattivo, vale a dire che potranno essere richiesti contributi per assunzioni fatte a partire dal 1 gennaio 2015. "Contrastare la disoccupazione – spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - favorire l´ingresso dei giovani, delle donne, dei soggetti più fragili dal punto di vista sociale nel mercato del lavoro sono e devono continuare ad essere le nostre priorità. La crisi non è ancora finita e per questo non possiamo rinunciare a mettere in campo strumenti che, anche negli anni più difficili, hanno dimostrato la loro efficacia e che oggi contiamo possano servire ad accompagnare l´uscita dal tunnel e a favorire la ripresa. L´impegno e la sfida per i prossimi anni, sono infatti quello di premere a fondo l´acceleratore sui fattori dello sviluppo, dando continuità e potenziando tutti gli strumenti a sostegno dell´innovazione e degli investimenti delle imprese. Una sfida importante che, senza agire in parallelo sulla tenuta sociale, come abbiamo fatto fino ad oggi e continueremo a fare, risulterebbe impossibile".  
   
   
MSD, ASSESSORE LOMBARDIA: IMPORTANTE RISULTATO ACCORDO CON IBN SAVIO PER SITO PAVIA  
 
Milano, 13 aprile 2015 - L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini esprime "ampia soddisfazione" per la sottoscrizione dell´accordo di cessione del sito produttivo Msd di Pavia all´Istituto Biochimico Nazionale Savio. L´intesa raggiunta tra le due aziende farmaceutiche prevede la valorizzazione attiva di tutte le aree dello stabilimento pavese, la salvaguardia di elevati livelli occupazionali, il trasferimento dell´asset industriale, oltre che il mantenimento della produzione e la fornitura, per i prossimi cinque anni, dei prodotti Msd attualmente fabbricati nel sito di Pavia. L´ibn Savio ha già completato con successo il processo di due diligence e si stima che il trasferimento definitivo sarà completato entro il 30 giugno 2015. Accordo Guarda Al Futuro Del Sito - "L´intesa tra Msd e Ibn Savio sul futuro del sito pavese rappresenta un risultato importante per il territorio pavese e per tutta la Lombardia - commenta Melazzini -. Un risultato a cui abbiamo sempre creduto e per cui, come Regione Lombardia, ci siamo fortemente battuti, nella convinzione che un´eccellenza come il sito Msd di Pavia non dovesse essere persa, ma anzi salvaguardata e rilanciata. Per noi è sempre stato prioritario tutelare le competenze professionali presenti, i livelli occupazionali e non tradire le aspettative di tutti i lavoratori dell´azienda, compresa la dirigenza e oggi posso dire che ce l´abbiamo fatta grazie all´impegno di tutti i soggetti coinvolti". Premiato Senso Di Responsabilità - "Abbiamo molto apprezzato - prosegue Melazzini - il senso di responsabilità dimostrato da Msd Italia, che si è fortemente impegnata per individuare una soluzione che potesse garantire la continuità, valorizzare il sito produttivo pavese e, allo stesso tempo, salvaguardare l´occupazione. Una strategia che è stata premiata dai positivi esiti della negoziazione e che costituisce un modello esemplare". Lombardia Conferma Attrattività - "É significativo inoltre - conclude Melazzini - che una eccellenza imprenditoriale come Ibn Savio abbia deciso di investire in Lombardia, in particolare a Pavia, espandendo così la sua presenza industriale in Italia. Questo rappresenta un attestato di stima e fiducia nei confronti del sistema lombardo, identificato sempre di più come un contesto ideale e attrattivo dove poter far crescere i propri progetti. Noi siamo pronti a sostenerli, mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili, con l´obiettivo di aumentare la competitività dell´intero tessuto economico".  
   
   
COMMERCIO: MILANO PRIMA CITTÀ IN ITALIA PER GLI ACQUISTI TAX FREE CON IL 34% DEL MERCATO IN VIA DELLA SPIGA NASCE LA PRIMA LOUNGE PER L’ACCOGLIENZA DEI TURISTI INTERNAZIONALI DURANTE EXPO  
 
 Milano, 13 aprile 2015 – Il “tax free shopping” trova casa a Milano, con l’apertura della prima lounge in via della Spiga per l´accoglienza dei globe shopper nel cuore del Quadrilatero della moda. Questa novità, presentata dall’assessore al Commercio, Attività produttive, Marketing territoriale e Turismo Franco D’alfonso e da Antonella Bertossi, Marketing Manager di Global Blue Italia, rafforza il ruolo di Milano capitale italiana degli acquisti tax free. “Con le sue boutique e la sua grande tradizione d’eccellenza – ha spiegato l’assessore al Commercio Franco D’alfonso - Milano è protagonista assoluta dello shopping tax free: ricopre infatti il 34% del mercato nazionale e fa registrare anche lo scontrino medio più elevato, che supera i 1.000 euro”. “A febbraio 2015 – ha proseguito D’alfonso - i cinesi hanno conquistato il 30% del mercato cittadino (+28% rispetto a febbraio 2014) diventando la nazionalità top spender nel capoluogo lombardo, seguiti da russi (17%), cittadini di Hong Kong (4%) e americani (3%)”.  
   
   
SISTEMA CREDITIZIO, SISTEMA PRODUTTIVO E REGIONE. FRATTURA: INSIEME PER IL MOLISE CHE RIPARTE  
 
 Campobasso, 13 aprile 2015 - Di seguito la relazione che il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha tenuto l’11 aprile in apertura dei lavori del convegno "Le banche e il territorio" organizzato a Campobasso dall´Abi. "Questa mattina l´occasione che ci consente di confrontarci da una parte con il sistema bancario e dall´altra con il sistema produttivo di questa regione, ecco perché mi permetterò di elencare le cose che la Regione sta facendo quale soggetto che mira a incentivare la ripresa. Continuiamo a parlare della crisi come fosse il leit motiv di qualsiasi tipo di intervento. È un dato certo, di sicuro, ma penso che sia arrivato il momento di valutare cosa ciascuno di noi con le proprie responsabilità e le proprie competenze possa nei fatti mettere in campo per invertire la tendenza. Proprio sulla base degli indicatori che l´Abi oggi mette a nostra disposizione, vediamo nel merito che cosa abbiamo fatto come Regione in questi due anni di governo, anche perché è mortificante sentirsi rimproverare da chi è stato l´autore del quasi default del nostro Molise e oggi, in spregio di tutto, si propone addirittura come il salvatore della patria. Non è giusto approfittare della, mi permetto di dirlo con un pizzico di presunzione, signorilità con la quale abbiamo evitato in questi anni di raccontare il disastro finanziario che le casse regionali hanno subito in dodici anni di malgoverno, ma è evidente che sia arrivato il momento di fare il punto su ogni situazione, su oggi posizione. Tanto per darvi qualche riferimento, al 31 dicembre 2012 il totale delle misure di accompagnamento all´accesso al credito su una dotazione finanziaria di 32,5 milioni di euro a favore di Finmolise era stato soltanto di 4 milioni di nuovi finanziamenti che vedevano beneficiarie solo 14 imprese. Questo dato per misurare la diversa sensibilità dell´Istituzione, tra il passato e noi, a supporto del rilancio dell´economia. Ad inizio del nostro mandato, proprio per mostrarvi in che maniera ci siamo impegnati nell´inversione di rotta radicale, abbiamo modificato innanzitutto i parametri di accesso, il regolamento di accesso al fondo di garanzia unico anticrisi infatti prevedeva gli stessi parametri di accesso previsti dal fondo di garanzia centrale con una inutile sovrapposizione di risorse pubbliche e un conseguente mancato aiuto alle imprese che necessitavano di accedere al credito. Con una serie di atti abbiamo ampliato i soggetti beneficiari, ricomprendendo anche i professionisti e, direi, soprattutto le operazioni ammissibili, con un risultato che in proiezione 2015 raggiungerà l´obiettivo di almeno 150 imprese e 20 milioni di nuovi finanziamenti. Il rapporto con il passato, 14 imprese di allora a 150 imprese di adesso, 20 milioni oggi rispetto ai 4 di ieri, è immediato a tutti. A tale percorso abbiamo aggiunto anche la rimodulazione delle risorse del fondo anticrisi, in parte utilizzate per 5 milioni di euro, per creare un fondo di garanzia tranched cover, - vorrei rimarcare che si tratta di un´iniziativa presa per la prima volta da un ente pubblico e per questo permettetemi un ringraziamento pubblico al dottor Verì, a dispetto dell´ironia con la quale qualche valorosissima testata giornalistica di questa regione ci aiuta a promuovere le misure innovative adottate che vedono la Regione Molise capofila nel sistema nazionale. Siamo la prima regione ad aver definito con atto deliberativo questo strumento, che, come mi auguro, ci consentirà di intervenire con un effetto leva per le piccole e medie imprese molisane. A fronte di 5 milioni di euro che abbiamo stanziato siamo convinti che sarà possibile garantire fino a 50 milioni di euro di finanziamenti. Per le banche che parteciperanno all´operazione, ci sarà la possibilità di beneficiare di un requisito patrimoniale ridotto in virtù del minor ponderazione ai fini dell´assorbimento del patrimonio di vigilanza, mentre per le imprese la possibilità di accedere a garanzie sul finanziamento e di ottenere tassi di interesse più vantaggiosi sul credito. Non solo, a seguito di scelte purtroppo ancora una volta poco attente effettuate nel passato, scelte per le quali era stato totalmente trascurato il coinvolgimento del sistema dei Confidi - e questo lo dimostriamo con la nostra legge regionale di stabilità già approvata in giunta - abbiamo ricreato la dotazione finanziaria per accompagnare il sistema dei Confidi, il fondo di controgaranzia che consentirà alle banche di usufruire di un fondo pubblico che garantisca le operazioni di finanziamento direttamente concesse dal sistema dei Confidi. Questo percorso, che sto riepilogando velocemente, porterà la Regione Molise, attraverso il fondo di garanzia unico anticrisi, a poter garantire per il solo anno 2015, a parità di risorse impegnate, finanziamenti per un ammontare di circa 75 milioni di euro che per noi significa sostenere oltre 500 imprese. Questi finanziamenti, rapportati ancora una volta al 2012, quando sono stati garantiti circa 4 milioni per 14 imprese, denotano lo sforzo messo in campo a favore delle nostre imprese, anche riportando, nel contempo, Finmolise al centro del sistema creditizio molisano. Le risorse pubbliche a beneficio del sistema produttivo locale, è la nostra logica, vanno utilizzate in maniera efficace ed efficiente. Una novità, per affiancare il sistema bancario nell´immissione di liquidità nel sistema economico regionale abbiamo dato la possibilità a Finmolise di tornare, dopo anni di mancata erogazione di finanziamenti, ad erogare credito con la costituzione del fondo unico per le imprese istituito con legge regionale per un ammontare di 8 milioni di euro. Con il fondo stiamo andando ad effettuare tipologie di operazioni che spesso non rientrano nel core business delle banche presenti nel nostro territorio, per questo abbiamo previsto finanziamenti a favore di start up innovative, reti di imprese, iniziative di internazionalizzazione, prestiti partecipativi, partecipazione ai programmi di finanziamento diretto della Commissione europea ed altri. Per concludere vi riporto l´ultima sfida che stiamo programmando al fine di anticipare gli scenari futuri sul mercato del credito, a seguito dell´entrata a regime di Basilea 3 nel 2018, con la prevista riduzione di oltre 1/3 dell´ammontare complessivo di finanziamenti in Italia a causa della sottocapitalizzazione delle imprese: sarà per noi prioritario favorire la capitalizzazione delle imprese molisane. Tra gli strumenti in essere presso la Finmolise, abbiamo sviluppato e moltiplicato alcuni adottati dall´ex assessore alle attività produttive, Michele Scasserra, come il 5 per 1 e i prestiti partecipativi quale sezione del fondo unico per le imprese per un ammontare di 2 milioni di euro. Ricordo ancora il microcredito, per il quale siamo riusciti a moltiplicare le risorse a disposizione delle imprese molisane. Su queste basi, ne siamo certi, in un´ottica di contesto che inizia ad avere di nuovo fiducia e speranza, il Molise riparte. Riparte se insieme lavoriamo per andare nella stessa direzione, riparte con l´apporto che ciascuno di noi, mondo creditizio, mondo produttivo, Istituzioni con il nuovo corso, vorrà e saprà dare al rilancio della nostra regione".  
   
   
ROSSI DOPO L´INCONTRO A ROMA CON CEVITAL: "COSÌ RIPARTE PIOMBINO"  
 
Roma 13 aprile 2015 - "Oggi per Piombino è un giorno importante. Cevital ci ha presentato le linee guida del suo piano industriale. Le prospettive di sviluppo e di recupero della piena occupazione ci sono tutte. La Regione farà fino in fondo la sua parte per seguirne l´applicazione e il rispetto dei tempi e degli impegni. E´ stato delineato un percorso che dovrà portare entro i prossimi due o tre anni a tornare a produrre acciaio fino a 2 milioni di tonnellate l´anno. La siderurgia rimarrà a Piombino, che vedrà ampliate le sue potenzialità nel settore della logistica e in quello alimentare, una scelta capace di produrre a regime oltre mille posti di lavoro in più". E´ questo il primo commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell´incontro che ha avuto questo pomeriggio con i vertici di Cevital a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico. Il passaggio di proprietà tra la Lucchini e Cevital è previsto agli inizi di giugno, al termine della gestione commissariale. Per il vecchio altoforno e la cokeria è in programma lo smantellamento e la sua sostituzione con due forni elettrici. Il primo inizierà a funzionare nel 2016 e a produrre acciaio nel 2017 con una produzione che dovrebbe raggiungere le 430.000 tonnellate annue. Il secondo dovrebbe entrare in funzione nel 2018 portando la produzione a 2 milioni di tonnellate annue. Ma dal giugno prossimo saranno subito riattivati i tre laminatoi in grado di dare lavoro a molti degli attuali addetti. "Per gli altri – aggiunge il presidente Rossi – dopo un primo periodo di cassa integrazione, è previsto il graduale riassorbimento, dopo un´apposita fase di formazione, per provvedere allo smantellamento del vecchio altoforno. Del resto non appena l´area sarà liberata e bonificata potranno iniziare le operazioni per realizzare lì il polo agroalimentare e la piattaforma logistica". Nei prossimi giorni il Governo e Cevital approfondiranno la questione del costo dell´energia e riprenderà la trattativa sindacale. Cevital ha illustrato il suo piano di investimenti e fornito le garanzie finanziarie per sostenere l´intera operazione, parlando del coinvolgimento di altri soggetti internazionali interessati alla logistica portuale e ad ulteriori investimenti sulle banchine. "L´impegno delle istituzioni – è la conclusione del presidente Rossi – ed una lotta sindacale responsabile stanno dando i propri frutti, rispondendo positivamente ai timori di una perdita di posti di lavoro. Avremo una fase di transizione, ma alla fine sono convinto che il saldo occupazionale per Piombino sarà positivo". All´incontro oltre al presidente Rossi hanno partecipato l´assessore regionale alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, il presidente dell´autorità portuale Luciano Guerrieri, il vice ministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti, il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova. Cevital era rappresentata dal presidente Issad Rebrab e dal rappresentante di Cevital in Italia, Farid Tidjani.  
   
   
GETRAG INVESTE 100 MILIONI DI EURO NELLA SEDE DI MODUGNO  
 
Bari, 13 aprile 2015 - Capone: “La Puglia si conferma una regione attrattiva ed efficiente. Già investiti da gruppi esteri 427 milioni di euro” “Desidero esprimere la più grande soddisfazione per il nuovo investimento in Puglia del gruppo tedesco Getrag, che rinnova la fiducia nei confronti del nostro territorio decidendo di investire proprio nello stabilimento di Modugno più di 100 milioni di euro”. L’ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, commentando la notizia appena ricevuta dall’amministratore delegato della sede di Modugno Bob Taylor. “Questo – ha aggiunto – è il risultato concreto della capacità della Puglia di attrarre grandi investimenti nel suo territorio. Agli economisti-gufi rispondiamo dunque con i fatti. La nostra regione è attrattiva non solo per il suo territorio incantevole ma soprattutto per la capacità di fare ricerca e innovazione e per l’efficienza e la competenza degli uomini e delle donne che lavorano nel suo territorio. È proprio quest’ultimo aspetto ad aver convinto i vertici di Getrag ad investire a Modugno. Il know-how dei dipendenti della sede pugliese ha svolto un ruolo chiave nell’individuazione del sito di Modugno come produttore del nuovo sistema di trasmissione, che ha richiesto un grande lavoro di ricerca”. “Così Getrag – ha ricordato l’assessore – rinnova ancora una volta la fiducia nei confronti del nostro territorio e dell’amministrazione regionale. Vorrei ricordare, infatti, che il gruppo tedesco ha già investito in Puglia altri 75 milioni di euro grazie a due Contratti di Programma regionali, uno strumento, questo, che si aggiunge ai motivi di attrattività della Puglia e che ha già generato nel nostro territorio investimenti per 427 milioni da parte di gruppi esteri”. “Gli incentivi regionali – ha voluto sottolineare Loredana Capone – secondo il report di Puglia Sviluppo che li ha gestiti in qualità di organismo intermedio e finanziario, nel loro complesso hanno movimentato progetti per un valore di quasi 4 miliardi di euro che hanno permesso di sostenere la nostra economia negli anni più bui della crisi, mentre il governo nazionale tagliava investimenti ed anche risorse ordinarie”. Getrag realizzerà a Modugno oltre che in Germania e in Cina una nuova trasmissione a doppia frizione ad alta tecnologia 7Dct300, un sistema particolarmente Smart, intelligente, il cui impiego consente un consumo di energia di circa 20W - inferiore a quello di una lampadina - ed un’efficienza superiore del 10-20% a quella di una trasmissione automatica equiparabile. Per questo lo stabilimento sarà ampliato di 8mila mq e saranno realizzati nuovi impianti di produzione. I lavori di ampliamento inizieranno nel corso di quest’anno.