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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Aprile 2015
A PISA IL CERN DEI BIG DATA PER CREARE UN SISTEMA EUROPEO DI COMPETENZE  
 
Firenze 13 aprile 2015 - Lungo le anse dell´Arno sta per nascere "Sobigdata", una nuova infrastruttura di ricerca su Big Data e Social Mining (le raccolte e gli utilizzi dei dati) con l´obiettivo di creare un ecosistema europeo integrato di dati, strumenti e competenze che renda possibili scoperte scientifiche e nuove applicazioni su tutte le dimensioni della vita sociale ed economica memorizzate in quelle briciole digitali disseminate nelle nostre attività quotidiane che è ormai usuale chiamare Big Data. "Si tratta - spiega Emmanuele Bobbio, assessore regionale alla ricerca - del primo riferimento di questo tipo riconosciuto a livello europeo che sarà applicato nel campo della ricerca innanzitutto, ma creerà anche data scientist e data analyst che potranno ancora generare nuove start -up. In sintesi, Sobigdata sarà un motore per ricerca, formazione e impresa". La Commissione Europea ha infatti finanziato, sul programma Horizon2020, un progetto ("Sobigdata") sostenuto dalla Regione Toscana, con il Cnr di Pisa che guida una dozzina di soggetti partner provenienti da sette diversi Paesi (Regno Unito, Germania, Estonia, Finlandia, Svizzera, Olanda oltre che Italia): università, scuole di alta formazione, istituti di ricerca. Il progetto è stato approvato con tutto il finanziamento richiesto: 6 milioni di euro. Oltre al Cnr (con Isti: Istituto di Scienza e Tecnologie dell´Informazione), i partner italiani - tutti comunque targati Toscana - sono tre: l´Università di Pisa, la Scuola Imt di Lucca, la Scuola Normale Superiore di Pisa. "Sobigdata" - sottolinea Fosca Giannotti di Isti/cnr Pisa, coordinatrice del progetto - "si propone come una sorta di Cern dei Big Data, un laboratorio per accelerare la conoscenza sociale come bene comune: la comunità scientifica internazionale, gli innovatori e gli startupper potranno usare i suoi servizi come una specie di ´galleria del vento digitale´ capace di rendere possibili esperimenti di analisi e simulazioni sociali su grande scala, prototipi di nuovi servizi e nuovi prodotti basati sui Big Data". Emmanuele Bobbio sottolinea la rilevanza di questa infrastruttura toscana. "Siamo fieri - ha detto - di presentare un modello che così come è strutturato, centrato sul pubblico e non sul privato come Facebook, Google, Amazon, è il primo esempio nel mondo. Questa infrastruttura intende riportare al centro del dibattito, scientifico ma non solo, anche il delicatissimo snodo tra tecnologia e società volendo dare centralità al fattore umano in una cornice comunque rispettosa della privacy. Nel complesso mondo dei Big Data c´è, infatti, urgente necessità di ricercare contenuti per un nuovo umanesimo in modo che la tecnologia si sviluppi senza offendere la dignità della persona umana: e questo tipo di frontiere non può che passare dalla Toscana". Il sito di Sobigdata: www.Sobigdata.eu    
   
   
BANDA LARGA, ROSSI: "PER LA TOSCANA UN INVESTIMENTO STRATEGICO"  
 
Firenze, 13 aprile 2015 - "Per la Toscana la banda larga è un investimento strategico". Lo sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi a proposito del bando cofinanziato da Ministero e Regione e vinto da Telecom, illustrato stamani ai sindaci dall´assessore Bugli. "Avevamo preso un impegno – spiega Rossi -, al di là anche delle strette competenze della Regione. Adesso con questo intervento completiamo la copertura del territorio regionale. La Toscana sarà così ancora più competitiva e attraente non solo per il turismo ma anche per le imprese e per tutti i cittadini che avranno a disposizione una infrastruttura moderna, veloce e utile". "L´innovazione tecnologica – prosegue il presidente - rappresenta una leva fondamentale, in grado di generare a cascata nuove opportunità e nuovi investimenti. Connessioni più veloci e diffuse sono un valore aggiunto per le imprese che decidono di investire o svilupparsi sul nostro territorio, aiutano le imprese nei loro affari ma sono anche l´autostrada su cui far viaggiare tutti quei servizi e strumenti di cui una pubblica amministrazione si deve dotare per accorciare le distanze con i cittadini e render loro la vita più semplice".  
   
   
BANDA LARGA, ENTRO OTTOBRE CONNESSE 1251 LOCALITÀ IN 190 COMUNI. BUGLI: "SPALLATA AL DIGITAL DIVIDE"  
 
 Firenze 13 aprile 2015 - Mille chilometri di fibra ottica saranno posati in Toscana entro ottobre, ma serviranno solo duecento chilometri di scavi. Scavi piccoli, con impatto ridotto: un solco largo appena dieci centimetri e profondo quaranta. Il cavo attraverserà 1251 località e frazioni di 190 diversi comuni, si aggiungerà ai duemila che già esistono e grazie a nuove centraline e armadietti stradali porterà la banda larga in quasi tutte le case. Non si fermerà alla centrale ma sarà attivato il servizio, cosa che in passato non sempre è successo. Lo farà il gestore. Risultato: si potrà navigare almeno a 20 Mbps e, nella metà dei casi, si sarà già pronti per i 30 Mbps. Per il 99,7 per cento della popolazione. E´ il piano per abbattere digital divide e connessioni lente che sta dietro all´ultimo bando di gara indetto da Regione e Ministero per lo sviluppo economico e che ha vinto Telecom Italia, presentato stamani nell´auditorium del Consiglio regionale in un incontro con sindaci e operatori. "In questi anni – ricorda l´assessore alla presidenza ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – abbiamo investito molto: 70 milioni, 30 per portare la fibra ottica e altri 40 per la banda larga. L´abbiamo fatto sulle infrastrutture e per ridurre il digital divide. Ora ci manca l´ultimo miglio e l´ultima spallata per abbattere una volta per tutti il digital divide" Il bando, emesso dal Mise attraverso Infratel Italia, la società pubblica del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il "Piano Nazionale Banda Larga Italia" approvato dalla Commissione europea, prevede un investimento complessivo di 33,8 milioni di euro. La metà ce lo mette il pubblico: 17,3 milioni (7,4 della Regione), il resto (16,5 milioni) è finanziato da Telecom Italia. Se ad oggi in Toscana le aree urbane sono coperte quasi al 100% da un´adeguata connessione a banda larga ed in alcuni casi con velocità di connessione fino a 20 Mbit/s, in molte aree a scarsa densità abitativa, specialmente quelle rurali e marginali, le reti a banda larga non sono presenti oppure l´infrastruttura è insufficiente a garantire un livello accettabile e uniforme di copertura. Questo perché i fornitori dei servizi di rete non ritengono redditizio investire "La Toscana – ricorda l´assessore - ha già investito. Stiamo completando il collegamento in fibra ottica di 239 centrali telefoniche. Lo faremo entro la fine del 2015". Centodiciassette sono quelle già connesse, solo 60 sono quelle già attivate. Solo il 5 per cento della popolazione oggi è privo di Adsl, lenta o veloce che sia. Pochi, nei numeri. "Ma queste zone non possono più aspettare – conclude Bugli - e dobbiamo superare velocemente questo gap, basso in termini percentuali ma essenziale per chi ci vive e ci opera. Il bando vinto da Telecom, nel quale si impegna Telecom stessa a realizzare l´intervento entro il 31 ottobre del 2015, è un risultato molto importante con il quale si chiude il progetto di copertura del territorio con la banda larga. Il risultato di tutto ciò sarà che verranno adeguate e attivate circa 380 centrali, che consentiranno così di abilitare oltre 95.000 linee telefoniche".  
   
   
BANDA LARGA, LA TOSCANA SEMPLIFICA LA BUROCRAZIA. SU OPEN TOSCANA UNA ´FINESTRA´ SUI LAVORI  
 
Firenze 13 aprile 2015 – Non solo il piano di Infratel e Telecom illustrato stamani a Firenze. Sul fronte della banda larga si aggiungono due novità tutte toscane. La prima nel segno della semplificazione, la seconda della trasparenza e della partecipazione. "Diamoci una mano – dice l´assessore alla presidenza e ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – Perché i lavori siano completati entro ottobre dobbiamo assolutamente evitare stop burocratici". Da qui la proposta di adottare uno strumento innovativo che può risultare decisivo, un accordo di programma con tutti gli enti comuni interessati dalla richiesta di permessi ed autorizzazioni per ridurre al minimo i tempi. "Adotteremo il provvedimento oggi in giunta - annuncia l´assessore - Con questo strumento di fatto metteremo tutti intorno a un tavolo, da Telecom ai Comuni, dalle Province e Unioni di Comuni ad Anas, Rfi e Autostrade. Lo faremo con il coordinamento della Regione in modo da poter presentare i progetti e acquisire pareri, prescrizioni e osservazioni tutti insieme, per l´immediata cantierabilità degli interventi". Aiuterà in tal senso anche il catasto delle reti, di recente lanciato dalla Regione: una database accessibile da tutti e che tutti obbligatoriamente dovranno aggiornare. Sul fronte della trasparenza la Regione si affida invece al multipiattaforma Open Toscana inaugurata lo scorso settembre. "Un piano di questa natura deve essere noto a tutti come è evidente, ma deve essere anche controllato" dice l´assessore Bugli. Tradotto: piena trasparenza e diteci su funziona e se i tempi saranno rispettati, ognuno si prenderà le proprie resposabilità. "Per questo - spiega - metteremo a disposizione sulla piattaforma Opentoscana, in forma georeferenziata, un aggiornamento in tempo reale dell´andamento dei lavori con la possibilità, oltre che di controllare, di poter commentare ed interloquire da parte di tutti". Ma la Toscana già guarda anche oltre. "Parallelamente al piano sulla banda larga – conclude Bugli - stiamo già partendo con la banda ultra-larga. Circa 100 milioni saranno investiti nei prossimi sette anni per la banda ultra-larga con i fondi europei del Por 2014-2020: quattordici sono stati anticipati con fondi regionali e saranno presto messi a gara insieme al Ministero per lo sviluppo economico". Ministero che fornisce anche ulteriori dettagli: in Toscana, è stato spiegato nel corso dell´incontro di stamani, serviranno 860 milioni per portare la banda a 30 Mbs e per la metà delle utenze a 100 Mbs. Accanto ai fondi pubblici è necessario dunque il cofinanziamento dei privati.  
   
   
TOSCANA, HIGH-TECH DINAMICO ANCHE NELLA CRISI: "PUNTARE TUTTO SULL´INNOVAZIONE"  
 
 Firenze, 13 aprile 2015 - "Le imprese hi-tech sul territorio toscano e, fra queste, in particolare quelle dei settori della meccanica avanzata e scienze della vita, hanno dimostrato di reggere meglio alla crisi e di essere capaci di crescere, sia in termini di occupazione che di fatturati. E´ un risultato che ci conforta nello sforzo fatto per sostenere la propensione alla ricerca e all´innovazione del nostro sistema produttivo, nel valorizzare le eccellenze e supportare l´alta formazione e l´innalzamento di competenze dei lavoratori". Così l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini commenta i risultati del sesto Rapporto sull´alta tecnologia in Toscana presentati oggi a Palazzo Strozzi Sacrati da Unioncamere e Scuola Superiore Sant´anna. L´indagine Malgrado il 2014 sia stato caratterizzato da una fase di assestamento della crescita (rispetto al 2013: fatturato +0,3%, addetti -0,7%), le realtà imprenditoriali toscane ad alta tecnologia hanno saputo muoversi in controtendenza rispetto alla fase recessiva che ha interessato dall´economica toscana negli ultimi anni, sviluppando il proprio volume d´affari (+5,6% fra il 2011 e il 2014), accrescendo la spesa per attività di ricerca e sviluppo (+5,9%) ed incrementando l´occupazione (+1,3%), soprattutto di quella maggiormente qualificata (+3,5% per i laureati in discipline scientifiche e tecniche, +3,8% per gli addetti in laboratori di ricerca e sviluppo). Le prospettive per il 2015 appaiono restano favorevoli, con previsioni di crescita del fatturato (+0,8%) in leggera accelerazione rispetto al 2014. Il commento "La Regione ha raccolto la sfida dell´innovazione e del trasferimento tecnologico – ricorda Simoncini – convinta che si tratta di un passaggio obbligato per la crescita economica e sociale della Toscana. E´ anche per questo che abbiamo deciso di lanciare, ormai quasi un anno fa, i tre bandi per Ricerca, sviluppo e innovazione che chiamano grandi piccole e medie imprese, di tutti i settori produttivi, a cimentarsi con progetti innovativi in settori economici avanzati, con l´obiettivo di riposizionarsi sui mercati anche esteri". Una sfida raccolta, ha ricordato Simoncini, da oltre 1000 imprese che hanno presentato circa 500 progetti di cui 343 hanno già passato la prima selezione, richiedendo 122 milioni di euro di contributi, a fronte di investimenti pari a 323 milioni. "Una testimonianza di grande dinamismo – sottolinea l´assessore – che fa pensare alla volontà di riscossa del sistema produttivo toscano e ben sperare per il futuro. Ora abbiamo gli strumenti, dobbiamo premere sull´acceleratore fino in fondo". E se per questa sfida la Regione ha deciso di anticipare con sue risorse i fondi europei del Fesr 2014-20, con l´avvio della nuova programmazione si è deciso di concentrare 253 milioni (dei quasi 600 destinati alle imprese) al sostegno dei processi di potenziamento del sistema di trasferimento tecnologico e per l´innovazione delle piccole e medie imprese. "In particolare – prosegue l´assessore – nel por Fesr abbiamo inserito 80 milioni per la banda ultra larga come sostegno alle imprese esistenti e per la promozione di nuove imprese high tech". L´assessore ha poi ricordato le varie tappe della strategia della Regione per rafforzare e razionalizzare il sistema regionale dell´innovazione e del trasferimento tecnologico per far dialogare di più e meglio il sistema della ricerca con quello dell´impresa. "Un intervento – spiega Simoncini – che è passato per la valorizzazione dei Poli di innovazione e la creazione dei Distretti tecnologici, i cui comitati di indirizzo sono appena stati presentati. I Distretti dovranno saper cogliere le opportunità offerte, anche dai bandi nazionali, per integrare competenze e conoscenze a sostegno di progetti con forti ricadute sui territori. L´impegno della Regione va anche nelle politiche per l´incubazione e lo start up d´impresa, con i bandi Start Up House e con iniziative di microcredito rivolte alle imprese giovanili".  
   
   
MARONI: OGNI EURO DI REGIONE A RICERCA E INNOVAZIONE È BEN SPESO  
 
Milano, 13 aprile 2015 - "La Lombardia ha una naturale vocazione all´innovazione e alla ricerca. E´ un luogo unico in Europa: abbiamo 13 università d´eccellenza, oltre 500 centri di ricerca pubblici e privati, 18 Irccs, 6 parchi tecnologici scientifici. Chi investe in Lombardia trova un luogo pronto e capace di sfruttare al meglio questa opportunità". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha inaugurato la nuova sede italiana di Samsung, nel centro direzionale di Porta Nuova, a Milano. Soldi Ben Spesi - Dopo aver espresso un pensiero di cordoglio per le vittime del grave fatto di sangue avvenuto al Tribunale di Milano, il Governatore ha ricordato che "ogni euro destinato dalla Regione alla ricerca e all´innovazione, è ben speso. La nostra - ha sottolineato - è la Regione che investe di più in questo settore: quasi il 2% del Pil e la mia ambizione è di arrivare al 3% entro la fine del mandato, nel 2018. Una percentuale che ci porterebbe a raggiungere il livello dei Paesi più evoluti d´Europa. Per questo la nostra Giunta ha approvato una misura che mette un miliardo di euro proprio per sostenere gli investimenti in innovazione e le start-up avviate dai giovani. Risorse alle quali si sono recentemente aggiunte quelle che derivano dai fondi Ue, che siamo riusciti ad aumentare del 60%: 470 milioni a disposizione per vari obiettivi, compreso quello di sostenere la crescita dimensionale delle nostre Pmi". Opportunita´ Expo - Maroni infine ha evidenziato che da parte di Regione Lombardia "si tratta di un impegno importante, che sarà rappresentato anche simbolicamente in Expo. All´esposizione universale - ha ricordato - ci sarà un padiglione della Lombardia, che servirà a far conoscere le bellezze naturali, storiche e artistiche del territorio, ma anche questa nostra vocazione all´innovazione. Non a caso - ha concluso - abbiamo voluto mutuale lo slogan di Expo, coniando il nostro claim: feeding the future. Noi vogliamo nutrire il futuro in tutte le sue dimensioni".  
   
   
SUL BUR DEL 16 APRILE I PRIMI DUE BANDI DEL POR MARCHE FESR 2014-2020  
 
Ancona, 13 aprile 2015 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche di giovedì 16 aprile 2015 verranno pubblicati i primi due bandi della nuova programmazione comunitaria relativi alla promozione della ricerca e dello sviluppo, all’innovazione dei processi aziendali e all’utilizzo di nuove tecnologie digitali negli ambiti della specializzazione intelligente (Por Marche Fesr 2014-2020). Il primo bando prevede la concessione di contributi, in conto capitale, a imprese e organismi di ricerca per progetti finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e di prodotti, servizi o processi innovativi negli ambiti della domotica, della meccatronica e della manifattura sostenibile. Il secondo bando prevede la concessione di voucher per sostenere i processi di innovazione delle piccole e medie imprese, incentivando gli investimenti in nuove tecnologie digitali, l’ammodernamento tecnologico, lo sviluppo di piani di marketing, modalità evolute di design ed eco-design, la tutela della proprietà intellettuale. Verranno organizzati anche seminari informativi sul territorio regionale per divulgare le opportunità offerte.  
   
   
ISTRUZIONE: LA GIUNTA SARDA INTEGRA E APPROVA IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO  
 
Cagliari, 13 Aprile 2015 - Il piano di dimensionamento scolastico è definitivo. La Giunta regionale ha approvato questo pomeriggio la proposta elaborata dall´assessore della pubblica istruzione Claudia Firino, primo passo verso l´attuazione della rete scolastica regionale delineata secondo gli obiettivi e i principi delle Linee Guida. Il Piano è ispirato a una prospettiva di lungo termine che mira alla crescita qualitativa della scuola e dei suoi soggetti e ad affrontare la sfida della dispersione scolastica. L´attenzione è posta soprattutto alle esigenze dei piccoli centri dell´interno, dove è necessario garantire un´offerta formativa forte, stabile e di qualità. La delibera odierna stabilisce infatti che il prossimo anno il Piano di dimensionamento sarà inserito nella Programmazione Territoriale. L´organizzazione della rete scolastica stabilita dal Piano non pregiudica in alcun modo scelte diverse che possono essere fatte in futuro. Gli amministratori locali sono invitati a partecipare con le loro proposte alla creazione di poli territoriali e in questa stessa prospettiva è da leggersi anche la volontà di inserire il Piano nella programmazione territoriale. Il processo infatti è in divenire e non si esaurisce nelle modalità previste dal piano di dimensionamento. Condividendo l´esigenza di addivenire a una Legge regionale sull´istruzione e prendendo atto del parere della competente Commissione consiliare, la delibera modifica la precedente versione del Piano prevedendo il mantenimento delle scuole primaria e secondaria di primo grado (compresa la prima classe) di Santa Maria Coghinas; secondaria di primo grado di Codrongianos; primaria di Erula. Confermata anche la situazione attuale dell´Ispar di Budoni che rimane accorpato all´Ispar di Arzachena. L´offerta formativa è stata potenziata con l´attivazione dei nuovi indirizzi sportivi presso l´Iis Garibaldi di La Maddalena, il Liceo Da Vinci di Lanusei, l´Iis Gramsci - Amaldi di Carbonia, Iis Paglietti di Porto Torres, senza l´indicazione di alcun ordine di priorità, l´inserimento del Liceo linguistico presso la sede di Castelsardo dell´Iia Paglietti. La Giunta si impegna inoltre a promuovere la presenza del dirigente scolastico e del direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga) presso tutte le scuole oggetto di accorpamento.  
   
   
ISTRUZIONE IN PIEMONTE: SETTIMANA SCOLASTICA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PRESENTATO IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA´ PREVISTE NELLE SCUOLE  
 
Torino, 13 Aprile 2015 - Una piattaforma interregionale per la condivisione e sperimentazione di percorsi didattici e scambio di conoscenze in tema di educazione allo sviluppo sostenibile e solidarietà internazionale, proiezione di film-documentari, attività seminariali e workshop dedicati ai temi dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia delle risorse naturali, acqua, alimentazione, cambiamenti climatici, rifiuti; promozione dell’equità, della coesione sociale e della cittadinanza attiva. Sono solo alcune delle attività promosse dalla Regione Piemonte, in collaborazione con il Consorzio delle Ong Piemontesi, nelle scuole piemontesi di ogni ordine e grado, in occasione della Settimana Scolastica della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo in programma dal 13 al 19 Aprile. La campagna, lanciata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Istruzione per sensibilizzare tutte le componenti del mondo della scuola sui temi dello sviluppo sostenibile, prevede infatti un fitto calendario di iniziative sia locali che nazionali. In particolare, in Piemonte, sono 66 le autonomie scolastiche - dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori – coinvolte quest’anno nella realizzazione di percorsi didattici in tema di educazione allo sviluppo sostenibile ed alla solidarietà internazionale. Oltre 300 insegnanti hanno partecipato a seminari e workshop. Attraverso Bandi pubblici per il sostegno a percorsi didattici in tema di educazione allo sviluppo sostenibile ed alla solidarietà internazionale per l’anno scolastico 2013-2014 e 2014-2015 sono stati finanziati 44 progetti in tutte le province piemontesi con la partecipazione complessiva di 77 autonomie scolastiche, oltre 130 plessi, 500 classi e circa 10.000 studenti. "La settimana che inauguriamo è la fotografia di un processo costruito nel tempo a cui l’attuale Giunta regionale ha ridato legittimità politica e a cui vogliamo dare visibilità pubblica. Si deve continuare a fare cooperazione internazionale anche in un momento di grave crisi economica perché in un mondo globalizzato e strutturalmente interconnesso le comunità locali devono necessariamente essere preparate ad affrontare le criticità che questo comporta in un´ottica di apertura e collaborazione. Insieme al Consorzio delle Ong Piemontesi abbiamo colto l’opportunità offerta dall’importante proposta del Maeci e del Miur della settimana scolastica della cooperazione internazionale allo sviluppo per comunicare e valorizzare le molte iniziative che le scuole stanno realizzando su queste tematiche nell’ambito dei nostri progetti" - ha dichiarato Monica Cerutti assessora con delega alla cooperazione internazionale della Regione Piemonte. “Non è usuale che temi di portata internazionale si traducano in attività didattiche e in valide esperienze formative - ha dichiarato l’assessore all’istruzione Gianna Pentenero - è per questo che sono orgogliosa dell’entusiasmo e della partecipazione con cui le scuole piemontesi hanno accolto la sfida educativa di contribuire a formare cittadini del domani, impegnandosi a conciliare didattica e attività di educazione alla pace, alla solidarietà e all´intercultura. In particolare, il progetto europeo Reddso, di cui la Regione Piemonte è partner, permetterà di realizzare, per la prima volta, una piattaforma interregionale europea sulle tematiche dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Il progetto avrà la sua conclusione con il Forum internazionale previsto a Torino per il 20 novembre 2015”. “Mai come oggi” - sottolinea Umberto Salvi, Presidente del Consorzio Ong Piemontesi - “è necessario riflettere sul reale e importante significato della cooperazione internazionale, non solo come strumento per lottare contro le intollerabili povertà e diseguaglianze del nostro mondo, ma come forse il modo più efficace e diretto di promuovere il dialogo e la pace fra i popoli. Le 36 associazioni del Cop, insieme alla Regione Piemonte e ad un vero e proprio sistema regionale storicamente impegnato in questa direzione, hanno dunque risposto positivamente all’Unione Europea, che per la prima volta ha dedicato un intero anno alla cooperazione e allo sviluppo, così come al Maeci e al Miur che giustamente, e finalmente, hanno formalizzato un accordo affinché tale riflessione venga prima di tutto promossa, in modo organico, all’interno del nostro sistema educativo e coinvolgendo le nuove generazioni”.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO. INAUGURATO DAL MINISTRO GIANNINI IL NUOVO SERVIZIO RISTORATIVO DEL CAMPUS DI FORLÌ  
 
Bologna, 13 aprile 2015 - Il ministro dell´Istruzione Stefania Giannini ha inaugurato oggi il nuovo servizio di ristorazione universitario, appena attivato all´interno del nuovo campus di Forlì. Il ministro ha visitato la nuova struttura dell´Università di Bologna accompagnata dal rettore Ivano Dionigi e dall´assessore regionale all´Università e Ricerca Patrizio Bianchi. “Un nuovo servizio per la sede di Forlì – spiega l’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi – che contribuisce a rendere sempre più attrattivo il nostro sistema universitario. La Regione Emilia-romagna prosegue con l’impegno per il diritto allo studio perché garantire servizi e sostegno economico a chi studia con profitto è per noi un principio fondamentale”. Il nuovo servizio ristorativo s´inserisce nel più ampio progetto del Campus Universitario di Forlì, e vuole rappresentare un punto di socializzazione per la città, proprio in un’area centrale interessata da uno straordinario recupero urbano. Il nuovo Campus è infatti concepito come una grande cerniera urbana con la duplice funzione di "ponte" tra centro storico e città moderna. L’intento è quello di creare un luogo di ritrovo e di intrattenimento per quanti frequentano a vario titolo il Campus, ma anche per il resto della cittadinanza. Il servizio ristorativo è frutto di un importante intervento di ristrutturazione con lavori per un importo complessivo pari a 3 milioni e 369 mila euro, finanziati per 1 milione e 700 mila euro dal Comune di Forlì, per 900 mila euro dalla Regione Emilia-romagna, per 600 mila euro dall’Azienda regionale per il diritto allo studio Er.go, per 139 mila euro dall’Università di Bologna, e con il contributo di 30 mila euro della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Il locale è stato affidato mediante appalto di concessione di servizi da Er.go alla società Elior Spa, che ha allestito un servizio “Smart Food”, aperto dal lunedì al venerdì dalle 11,30 alle 14,30, con la scelta di cinque menù principali. A questo si affiancherà un servizio bar sempre dal lunedì al venerdì. I posti saranno 144 per lo Smart Food e 68 per l’area bar.  
   
   
INAUGURAZIONE RINNOVATA CASA STUDENTE FRACCACRETA A BARI  
 
Bari, 13 aprile 2015 - L’assessore al Diritto allo Studio e Formazione, Alba Sasso, ha partecipato con il presidente Vendola questa mattina all’inaugurazione della rinnovata “Casa dello Studente Fraccacreta”, a Bari. Lo storico edificio infatti è stato completamente ristrutturato e riattrezzato dall’Adisu Puglia con fondi regionali e europei per destinarlo alla originaria sede di residenze per studenti fuori sede. Insieme alla Sasso e Vendola, il presidente di Adisu Carlo De Santis, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il rettore dell’Università Uricchio e il direttore Adisu Marino. “Oggi – ha detto l’assessore Sasso – ci prendiamo cura degli studenti, prendendoci cura di questo edificio storico restituito alla città. Spesso ci chiedono ‘Come lo ridurranno?’ Lo ridurranno bene, perché gli studenti hanno finora conservato tutti i collegi che abbiamo inaugurato e ristrutturato, da Foggia a Lecce. Dei posti letto sono gli studenti stessi ad averne cura. E oggi facciamo una festa del diritto allo studio, un diritto costituzionalmente garantito. Questo governo ha scelto da che parte stare e abbiamo scelto governando. Il governo centrale ha fatto tagli al diritto allo studio, a un diritto costituzionale: noi abbiamo investito scegliendo questo settore. Questo sarà anche un luogo di accoglienza di studenti stranieri, fecondo luogo di dialogo tra soggetti diversi. Sarà un luogo di incontro e accoglienza, restituendo alla città un luogo abbandonato ma che esisteva dagli anni Cinquanta. Qui, ancora prima dei fermenti del ’68, si faceva attività culturale e sociale. Era la sede del Cut, il teatro universitario: è stato il centro pulsante del dibattito culturale studentesco e giovanile. Faccio un appello: all’Adisu e in Regione definiamo strutture come questa “residenze”. Questa di Bari è sempre stata la “Casa dello studente”. Propongo che da ora in poi non si chiamino più “collegi” o “residenze” in tutta la Puglia, ma che si chiamino “Case”, perché casa è ciò che si ama, molto meno fredda di una “residenza”. 300 i posti su dieci piani in stanze doppie e singole dotate di servizi e frigobar anche per disabili, sale riunioni e studio, presto una mensa, un bar con spazi esterni, ristruttturata con criteri antisismici, nuovi impianti, sistema centralizzato di gestione, sicurezza, cablaggi, sistema informativo, clima con pannelli solari, building automation: in pillole queste le novità del palazzo progettato nel 1952 dall’arch. Achille Petrignani, tra i primi palazzi “alti” della città.  
   
   
ECO-SOSTENIBILITÀ: CONSEGNATI IN AREA SCIENCE PARK I TESSI CROSSBORDER AWARD  
 
Trieste, 13 aprile 2015 - 45 scuole coinvolte in Italia e in Slovenia, 220 insegnanti iscritti a corsi di formazione e, soprattutto un Premio, il “Tessi Crossborder Award”, al quale hanno partecipato 25.131 studenti e 2936 insegnanti. Sono i numeri riepilogativi delle tre edizioni di Tessi - Teaching Sustainability across Slovenia and Italy, progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Anche quest’anno la competizione era riservata alle scuole superiori di Italia e Slovenia particolarmente attente al rispetto dell’ambiente, con concrete iniziative di efficientamento, risparmio energetico e riciclo, che in un triennio hanno prodotto dati interessanti: · 453.410 kWh risparmiati · 8.982 m³ di acqua risparmiati · 643 tonnellate di Co2 non immesse nell’atmosfera · Riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati: 83 tonnellate . Idee creative, attività pratiche e condivisione sono stati gli elementi costitutivi dei progetti premiati, suddivisi in tre categorie: “scuole”, “studenti” e “multimedia”. Primi classificati sono risultati: Iis N. Copernico – A. Carpeggiani di Ferrara per la categoria Scuole; Gašper Sedej del Gimnazija Jurija Vege Idrija per la categoria Studenti; Isis F. Solari di Tolmezzo (Ud) per la categoria Multimedia. L’iis N. Copernico – A. Carpeggiani ha presentato “Tessi-tori” … sostenibili!”, progetto per educare le nuove generazioni a una cultura della sostenibilità ambientale, coinvolgendo le famiglie, i docenti e il personale non docente. Tra le azioni realizzate, il monitoraggio dei consumi energetici di illuminazione e riscaldamento all´interno dell´istituto con l´utilizzo del robot Lego Mindstorms Nxt vinto nell’edizione dello scorso anno scolastico del Premio Tessi. Gašper Sedej, studente del Gimnazija Jurija Vege Idrija ha proposto un progetto per lo sfruttamento dell’acqua reflua calda, realizzando il prototipo di un sistema di recupero dell’acqua calda che normalmente andrebbe dispersa da utilizzare per pre-riscaldare l’acqua pulita. L’isis F. Solari di Tolmezzo ha vinto, infine, nella categoria Multimedia con il video “A scuola di sostenibilità” che è possibile visionare su Youtube https://www.Youtube.com/channel/ucqdlvofgj2dwkuxn4dbuyqa insieme ai video classificati al secondo e terzo posto. Lavagna interattiva, personal computer, forno e caricatori solari, registratori di dati digitali, home theatre, action camera e videocamere digitali sono i primi ricevuti dai primi tre classificati di ogni categoria. Il progetto Tessi, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali, nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013, è frutto di una partnership tra l’Area Science Park (coordinatore), l’Immaginario Scientifico, l’Università di Ferrara, il Slovenski E-forum e l’Università di Nova Gorica.  
   
   
QUALITÀ DELL´ARIA, REGIONE CAMPANIA: SU SITO ARIASANA.ORG PREVISIONI A 72 ORE CON FOCUS SU NAPOLI E PROVINCIA  
 
Napoli, 13 aprile 2015 - “Da oggi i cittadini ed i sindaci della Campania, grazie ad un progetto regionale, potranno avere le informazioni sullo stato della qualità dell´aria a 72 ore." Lo comunica l´assessore all´Ambiente di Palazzo Santa Lucia, che ha finanziato il progetto "Ariasana" con cui è stato costituito l´Osservatorio regionale sulla Qualità dell´aria. "I dati - ha spiegato - sono disponibili sul sito http://www.Ariasana.org/  già da alcuni giorni. Adesso, superata la fase di rodaggio, proprio in base a questi, sarà possibile assumere decisioni in merito alla tenuta della qualità dell’aria e adottare misure idonee a salvaguardare la salute dei cittadini. "Il monitoraggio riguarda l´intero territorio regionale con particolare riferimento alle aree maggiormente urbanizzate e, dunque, alla città di Napoli e all´hinterland partenopeo. "Gli agenti inquinanti tenuti sotto osservazione sono: ozono, biossido di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio e il particolato atmosferico, ossia il Pm10, le cosiddette polveri sottili. "L´attività - dice l´assessore - è svolta dai ricercatori del Cnr sia attraverso stazioni di rilevamento fisse (ad esempio per le isole del golfo, il Vesuvio, i porti, la penisola sorrentina) che attraverso centraline mobili (oltre alle biciclette dei volontari dell’associazione Napoli Pedala, ci sono i sistemi miniaturizzati installati sugli autobus urbani delle linee 151 e 180 di Napoli; sui treni locali della circumvesuviana nelle tratte Napoli-sorrento, Napoli-acerra-pomigliano e Napoli-sarno, della Circumflegrea e della metro Piscinola-aversa); mediante sorvoli aerei (con i velivoli Sky Arrow Era di Isafom e altre piattaforme aeree rese disponibili dalla Valar). "Si riesce così a conoscere la distribuzione nello spazio e nel tempo della concentrazione delle specie inquinanti nonché a identificare le variabili su cui incidere ai fini del miglioramento della qualità dell’aria - anche nel caso di eventi non abituali - e per la messa in opera di azioni strutturali relative al Piano Regionale di mantenimento e risanamento della qualità dell’aria. "Il sito è uno strumento importantissimo a disposizione dei cittadini che si arricchirà ulteriormente di nuovi servizi che riguarderanno l’area vasta di Giugliano e l’area dell’acerrano e del termovalorizzatore. Siamo una delle poche Regioni italiane ad avere uno strumento simile al servizio delle comunità. Tra gli obiettivi da conseguire vi è anche la creazione di una realtà imprenditoriale coniugando efficacemente la ricerca con lo sviluppo attraverso uno spin off per consentire ai ricercatori e ai giovani attualmente impegnati nel progetto di trasformare l´azione in attività imprenditoriale autonoma", conclude l´assessore.  
   
   
EMERGENZA ABRUZZO: D´ALFONSO INVIA STIMA DANNI A GOVERNO.OLTRE 30 MLN IL PRESIDENTE,DOCUMENTO DI QUALITA´ E VERITIERO.  
 
Pescara, 13 aprile 2015 - Ammonta a 30 milioni 293 mila euro la richiesta della Giunta regionale al Governo di ristoro per i danni causati dagli intensi fenomeni climatici che hanno ridotto l´Abruzzo in emergenza e in isolamento nei giorni 4, 5 e 6 marzo. Lo rende noto il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, al quale il Dipartimento regionale della Protezione civile ha consegnato una relazione di 75 pagine nelle quali si registrano, in forma diaristica, con il corredo di foto e di segnalazioni giornalistiche, gli effetti del maltempo sulla popolazione, sui fiumi, sui servizi essenziali e strategici. "E´la prima volta - spiega D´alfonso - che si produce un documento che per qualità e veridicità del contenuto e negoziato istituzionale avviato ci colloca in una posizione di vantaggio rispetto alle nostre richieste". La relazione, che può essere consultata sul portale della Regione Abruzzo, contiene anche tutte le fasi connesse all? attività di gestione dell? emergenza, con il coinvolgimento della Sala operativa regionale, dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato e le ulteriori richieste di 260 milioni 566 mila euro per gli interventi urgenti, cui si aggiungono 392 milioni 415 mila euro per fabbisogni per il ripristino, avanzate da Geni civili regionali, Province, Comuni, Comunità montane, Consorzi di bonifica, Ater, e Ato. Il documento, verificato nei giorni scorsi a campione dai tecnici del Dipartimento nazionale della protezione civile, sarà allegato alla Dichiarazione dello Stato di emergenza approvata dalla Giunta regionale il 6 marzo scorso, per l´ottenimento del ristoro dal Governo, già forse nella seduta della prossima settimana. "La situazione emergenziale sul territorio regionale è ancora in evoluzione ? scrive il Presidente al Dipartimento nazionale della Protezione civile - in ordine alla presenza di numerose e gravi situazioni di dissesto idrogeologico che continua a determinare condizioni di elevato disagio abitativo e la compromissione della funzionalità e la sicurezza ed efficienza dei collegamento viari. Permane elevato - aggiunge il Presidente - il rischio di nuove interruzioni, soprattutto a carico della viabilità di livello locale e provinciale, con conseguente possibile isolamento di ambiti territoriali e dei centri abitati". L´attività di ricognizione delle criticità dei danni e dei fabbisogni (ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26/12/2012) e stata effettuata attraverso una piattaforma informatica, gestita dal centro funzionale regionale, che ha consentito di l´inserimento on line dell´ente richiedente, la localizzazione, la tipologia e la data dell´evento, i dati della gestione emergenziale lo stato delle criticità residue, e, inoltre, i servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e le reti strategiche, la realizzazione degli interventi per la riduzione del rischio residuo. Nel merito, per quanto riguarda il servizio elettrico l´area colpita dall´emergenza è stata di 3.600 kmq, il picco di disfunzione si è registrato il 6 marzo, con 146 mila utenze disalimentate. I movimenti franosi, in totale nella regione 1.393, hanno interessato oltre ai nuclei abitati e la viabilità regionale, anche le infrastrutture per il servizio idrico. Ammonta infatti a oltre 200 mila utenti la fascia di popolazione colpita da disservizi a carico della rete di distribuzione dell´acqua potabile e della rete fognaria. In tutto il periodo emergenziale, le interruzioni totali o parziali con limitazioni al traffico per le precipitazioni nevose e del forte vento hanno, di fatto, determinato l´isolamento dell´ Abruzzo. Per la verifica delle criticità idrogeologiche, la collaborazione con l´Ordine dei geologi della regione ha consentito sopralluoghi in circa 35 comuni per un totale di 130 località, ma le perlustrazioni sono ancora in corso. La relazione contiene anche un report delle attività dei geometri. I dati significativi delle criticità emergenziali: 273 comuni coinvolti e 2.182 località, 1.393 frane, 562 allagamenti, 68 i comuni che hanno registrato il disservizio idrico, per 198 mila abitanti e per una durata di 15 giorni; 202 i comuni che hanno registrato il disservizio elettrico per 147 mila abitanti per una durata di sette giorni; 345 le persone sgomberate.  
   
   
AMBIENTE: ARPA FVG, VERSO UN SISTEMA NAZIONALE A RETE  
 
Trieste, 13 aprile 2015 - "Sistema nazionale di protezione ambientale e prospettive di riforma" è il tema del seminario che si svolto nella sede di Palmanova (Ud) dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpa), nell´ambito di un ciclo di aggiornamento per i dipendenti dell´Agenzia, chiamati a operare in un settore che sta subendo rapidi mutamenti dal punto di vista legislativo e istituzionale. Ad approfondire il tema del seminario è stato Bernardo De Bernardinis, presidente dell´Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), presente il direttore dell´Arpa del Friuli Venezia Giulia Luca Marchesi. Come è stato rilevato nel corso dell´incontro, l´Arpa deve essere una struttura all´avanguardia, che opera su scala regionale, ma con forti legami con tutte le altre strutture nazionali che si occupano di ambiente. La soluzione di problemi complessi, come lo sono quelli ambientali, passa infatti attraverso la capacità di "fare rete", amplificando così le singole conoscenze e competenze. A livello nazionale il primo interlocutore è proprio l´Ispra, istituto vigilato dal ministero dell´Ambiente, che svolge attività di ricerca, sperimentazione e monitoraggio, fungendo da "aggregatore" delle singole Agenzie regionali per l´ambiente. L´istituto, come ha ricordato il relatore, ha 1350 dipendenti distribuiti in 12 sedi e svolge numerosi compiti, oggi ancora poco noti; attualmente Ispra è affiancata dalle Agenzie per la protezione dell´ambiente regionali o provinciali. Per De Bernardinis nella prospettiva della riforma, già approvata dalla Camera e ora al vaglio del Senato, verrà invece a costituirsi un vero e proprio sistema nazionale a rete per la protezione dell´ambiente, composto da Ispra e da tutte le Agenzie regionali, che opereranno in modo coordinato tra loro, valorizzando le eccellenze locali e fungendo da autorevole interlocutore tecnico nelle relazioni internazionali. Il compito principale sarà quello di uniformare gli standard delle singole Agenzie, garantendo quindi metodi di rilevamento e informazioni univoche su scala nazionale; tra gli altri obiettivi anche quello di potenziare le reti di monitoraggio esistenti. Nel corso dell´incontro sono stati illustrati anche i recenti sviluppi dell´iter legislativo di istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito (Smnd), che ha come soggetti attuatori il dipartimento della Protezione civile e le Regioni tramite i loro osservatori meteorologici.  
   
   
BOLZANO: COMUNECLIMA, VIA ALLA NUOVA CERTIFICAZIONE DI EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Bolzano, 13 aprile 2015 - Il cambiamento climatico rappresenta una sfida, e per affrontarla occorre munirsi di strumenti efficaci. Uno di questi è Comuneclima, certificazione energetica ideata per sostenere i comuni verso lo sviluppo sostenibile. "Chi investe sull´ambiente – ha commentato l´assessore Theiner – ottiene vantaggi nel lungo periodo". A breve il primo riconoscimento verrà assegnato a Campo Tures. Con la certificazione Comuneclima, l´Agenzia Casaclima, in collaborazione con Ökoinstitut, ha creato uno strumento concreto per sostenere i comuni nel raggiungimento di importanti obiettivi di efficienza energetica. "Le amministrazioni che investono nell´ambiente - ha sottolineato l´assessore provinciale Richard Theiner - ottengono vantaggi nel lungo periodo non solo dal punto di vista del risparmio economico e della qualità di vita dei propri abitanti, ma anche per quanto concerne l´immagine turistica. Questa nuova certificazione offre un modello ritagliato su misura per i comuni per l´uso sostenibile dell´energia, ed è un ulteriore strumento per attuare il pacchetto clima. Solo attraverso gli enti locali territoriali si può raggiungere e coinvolgere la popolazione in un processo partecipativo per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi". Entro il 2050, infatti, l´Alto Adige punta a diventare un vero e proprio Klimaland, con le emissioni annue di anidride carbonica ridotte a 1,5 tonnellate e il consumo energetico annuale pro-capite portato a 2200 Watt. Tra i provvedimenti attuabili dalle singole amministrazioni municipali rientrano l´elaborazione di un piano per la tutela del clima e il risparmio energetico, l´individuazione di misure per il miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici pubblici, dell´illuminazione pubblica nonchè degli impianti e dei processi di approvvigionamento e smaltimento, lo sviluppo delle energie rinnovabili, e infine provvedimenti di mobilità sostenibile e di sensibilizzazione dell´opinione pubblica. Per raggiungere la certificazione Comuneclima, gli obiettivi di qualità devono essere raggiunti e migliorati nel tempo attraverso un processo continuo, e la valutazione avviene sulla base di un catalogo di misure e punteggi per indicatori chiave. A seconda del livello raggiunto, la certificazione può andare dal semplice Comuneclima Light fino al più prestigioso Comuneclima Gold. Il primo Comuneclima altoatesino verrà nominato a breve, e si tratta di Campo Tures, dove dopo la rilevazione di ben 74 indicatori sono state avviate politiche virtuose nel settore dell´edilizia, dell´approvvigionamento energetico, della mobilità e dell´organizzazione interna. Dagli standard Casaclima A per quanto riguarda le nuove costruzioni pubbliche all´utilizzo di energia rinnovabile, dal car-sharing alla contabilità energetica. "Con Comuneclima - ha concluso il direttore dell´Agenzia Casaclima Ulrich Santa - andiamo a riempire i vuoti creatisi fra Casaclima e Klimaland. Anche fuori dall´Alto Adige molte amministrazioni hanno già mostrato interesse alla nuova certificazione".  
   
   
LA REGIONE BASILICATA APRE ALLA MANUTENZIONE DEI FIUMI, BENEFICI ALLE IMPRESE  
 
 Potenza, 13 aprile 2015 - Nel corso della seduta del 10 aprile della Giunta regionale, è stata approvata la delibera che approva l’avviso pubblico per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse per l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria degli alvei dei fiumi: Basento, Agri, Sinni, Bradano, Cavone e Noce e dei loro affluenti. Ciò al fine di ripristinare l’officiosità dei corsi d’acqua del demanio idrico. Già approvati anche lo Schema del Bando per raccogliere le manifestazioni di interesse e lo Schema di Concessione del servizio, da formalizzare con le societá selezionate. Dietro sollecitazione dell´Assessore Berlinguer, molti gli incontri dei Dirigenti degli Uffici regionali per arrivare a questo risultato. Le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate sul territorio regionale nel corso delle ultime stagioni, hanno infatti causato fenomeni di eccessivo accumulo di inerti o, al contrario, escavazione ed erosione del fondo dei fiumi e delle sponde, in molti tratti di essi. Questi eventi straordinari hanno provocato, in molti casi, occlusione e quindi esondazioni con conseguenze non indifferenti per le aree limitrofe ai corsi d´acqua. Infatti, sono state danneggiate colture e infrastrutture di livello provinciale e nazionale. L’ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata ha così programmato un’attività di ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua mediante il coinvolgimento dell’imprenditoria di settore, con la rimozione del materiale (ciottoli e ghiaia) che, accumulatosi negli alvei dei fiumi, impedisce il normale deflusso delle acque e con il taglio e rimozione degli arbusti, cespugli e alberi dagli alvei. Sia il materiale litoide che quello legnoso verranno concessi alle societá interessate ai lavori di manutenzione ordinaria e al ripristino dell’officiosità a compensazione dell’attività manutentiva. Le quantità di asporto dovranno attenersi alle perizie dell’Ufficio Difesa del Suolo. Oltre a questo, le societá esecutrici dovranno rispettare il progetto di sistemazione idraulica; eseguire i lavori senza danneggiare le sponde dei corsi d’acqua interessati; non potranno inoltre rimuovere materiale al di sotto della quota della portata di magra. Infine, gli imprenditori che eseguiranno i lavori saranno responsabili anche dello smaltimento eventuale dei rifiuti prodotti dall’attività stessa e di segnalare anche i rifiuti rinvenuti durante le operazioni; saranno obbligati ad utilizzare, per la conduzione dell’intervento e l’accesso ai corsi d’acqua, esclusivamente sentieri e piste preesistenti; dovranno, infine, iniziare i lavori entro 60 giorni dalla stipula della concessione e consegnarli a seguito dell’ultima perizia sullo stato dei luoghi, da parte dei tecnici regionali. “Gli eventi atmosferici dell’ultimo periodo mi hanno molto preoccupato – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer. Abbiamo quindi lavorato senza sosta per trovare possibili soluzioni nell’immediato. I fenomeni naturali sono sempre più impattanti sui nostri territori e sulle nostre comunità. Ma le risorse pubbliche scarseggiano. Per questo ci siamo concentrati su un meccanismo semplice ed efficace: concedere a chi lavora gli immediati benefici che produce, evitando procedure burocratiche lunghe e tortuose. Il territorio lucano non può più attendere. Dobbiamo fare presto”.  
   
   
PIANO RIFIUTI. ASSESSORE VENETO: POSSIBILE ANCORA APPROVARLO  
 
Venezia, 13 aprile 2015 - Anche se in extremis, c’è ancora margine perché il consiglio regionale approvi il nuovo piano di gestione dei rifiuti, evitando così di incorrere nella procedura di infrazione a carico del Veneto da parte della Commissione Europea che ha già fatto presente che il vecchio piano, tuttora in vigore, non è più conforme alla direttiva in materia. L’appello è dell’assessore regionale all’ambiente che sottolinea come la non approvazione entro questa legislatura renderebbe pressoché scontata la procedura di infrazione con l’applicazione di pesanti sanzioni economiche che avrebbero sensibili ripercussioni sulle finanze regionali. Il vigente piano, approvato dal consiglio regionale nel novembre 2004, riguarda solo i rifiuti urbani mentre la pianificazione – come richiesto dalla normativa europea – deve essere riferita sia ai rifiuti urbani, sia agli speciali. Il nuovo piano rifiuti, rispondente a quanto previsto in sede comunitaria, è stato adottato dalla giunta regionale il 4 aprile 2014. A fine ottobre è stato licenziato dalla competente commissione consiliare e attende ora solo l’approvazione da parte dell’assemblea. Il consiglio ha la facoltà di apportare qualunque modifica o integrazione alla pianificazione – conclude l’assessore – ma è evidente a tutti l’esigenza di approvarla prima della scadenza della legislatura. Se ciò non avvenisse, oltre ai negativi effetti sul piano economico per le sanzioni, il piano verrebbe infatti a decadere e bisognerà ricominciare daccapo tutta la procedura che, per essere completata, richiederebbe non meno di due-tre anni. Ma, visto che i tempi ancora ci sono, perché non farlo?  
   
   
MARCHE: “COMUNI LIBERI DA RIFIUTI”, ENTRO IL 30 APRILE LE DOMANDE PER OTTENERE IL LOGO E I CONTRIBUTI PREVISTI DALLA LEGGE REGIONALE 41/2013.  
 
 Ancona, 13 aprile 2015 - I Comuni marchigiani che producono meno rifiuti e promuovono campagne educative nei confronti dei propri cittadini possono fregiarsi di un logo di riconoscimento e accedere ai contributi previsti dalla legge regionale 41/2013. Le domande per presentare le candidature, nel 2015, scadono il 30 aprile. Il materiale informativo e la modulistica sono scaricabili dal sito: http://www.Ambiente.marche.it/ambiente/rifiuti/normativa.aspx  I Comuni interessati possono chiedere informazioni contattando il funzionario della Regione Marche, Nando Cingolani (071 8063477 email nando.Cingolani@regione.marche.it). La legge regionale 41/2013 sostiene gli interventi per la prevenzione dei rifiuti solidi urbani. I Comuni virtuosi, quelli che raggiungono una produzione pro capite inferiore, di almeno il 30 per cento, alla media regionale, possono ottenere, da quest’anno, il marchio di qualità “Comune Libero da Rifiuti – Wast Free”: un logo unico in Italia, che premia l’attenzione verso l’ambiente, in linea con gli indirizzi comunitari che incentivano lo sviluppo sostenibile e la riduzione degli sprechi. Oltre al contenimento dei rifiuti, i Comuni devono aver promosso campagne di sensibilizzazione e iniziative educative rivolte ai residenti. Nei scorsi mesi di febbraio e marzo, la Giunta regionale ha approvato il regolamento d’uso del marchio e individuato il contributo da erogare vincitori. Entra così nel vivo l’operatività della legge regionale 41/2013 e, nel corso del 2015, i Comuni marchigiani idonei potranno fregiarsi, per la prima volta, del logo verde.  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO: PRONTA AUTORIZZAZIONE PER SMALTIMENTO MACERIE  
 
 L´aquila, 10 apr. E´ stata rilasciata il 10 aprile l´autorizzazione della Regione che permetterà il conferimento e lo smaltimento delle macerie pubbliche e private derivanti dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni post sisma nel sito della cava ex Teges di Pontignone. A darne comunicazione l´assessore regionale all´Ambiente Mario Mazzocca. "Con il provvedimento di oggi - ha detto Mazzocca - verrà dato il via libero all´accordo tra l´Aquilana società multi servizi e gli uffici speciali per la ricostruzione, il che permetterà all´Asm di conferire immediatamente e in maniera diretta le macerie private di tutto il cratere. All´azienda spetterà anche il compito del ripristino ambientale della cava, il cui progetto è già stato approvato". In merito a presunti disservizi e lungaggini burocratiche che avrebbero determinato nei mesi scorsi il mancato rilascio dell´autorizzazione, l´assessore precisa che "va considerata la situazione reale nella quale opera il Servizio Gestione Rifiuti, depauperato negli anni di personale e professionalità, necessarie a portare avanti i programmi e le attività di un settore cruciale della nostra macchina amministrativa. Una condizione che abbiamo ereditato e che più volte abbiamo denunciato, rammaricandoci noi per primi delle difficoltà e dei disagi involontariamente causati. Spero che nei prossimi mesi, la Regione possa rimediare a questa endemica mancanza di personale, tanto più grave in un ambito che richiede una pianta organica adeguata alla mole di lavoro che ogni giorno si trova ad affrontare".  
   
   
CAMPANIA: DEPURAZIONE, 35 MILIONI PER 8 INTERVENTI. CALDORO: DA NOI ATTI CONCRETI PER AMMINISTRAZIONI E CITTADINI AD OGGI APPROVATE OPERE PER 431 MILIONI CON MISURE ACCELERAZIONE SPESA  
 
Napoli, 13 aprile 2015 - "Sono stati ammessi a finanziamento 18 nuovi interventi per un totale di oltre 35 milioni di euro relativi all´adeguamento di sistemi fognari e di impianti di depurazione dei comuni delle cinque province campane. I decreti sono stati già firmati dal Direttore generale dell´Assessorato Ambiente.” Così l´assessore Giovanni Romano. "I provvedimenti riguardano, in particolare, il completamento della rete fognaria e l´adeguamento del depuratore del comune di Sassinoro, in provincia di Benevento; i lavori per il collettore fognario di Pagliaro-monticello ad Anacapri (Na); la costruzione dell´impianto fognario di via Molino, via Appia Nuova, via Pontepiano, Via Appia Antica e viale Europa nel comune di Calvi (Bn); il completamento e la razionalizzazione della rete fognaria comunale e l´adeguamento dell´impianto di depurazione del comune di Carife (Av); il completamento del collettore fognario "Salicuneta" e la manutenzione straordinaria dei depuratori di Velina e Scalo a Castelnuovo Cilento (Sa); la ristrutturazione e razionalizzazione della rete di distribuzione idro-potabile del comune di Fontanarosa (Av); l´adeguamento della rete fognaria di Lusciano (Ce); il completamento del sistema a servizio di Melizzano (Bn); il riassetto della rete idrica e del sistema fognario cittadino in località Muraglione/ Alto Vitulanese/ Badia a Montesarchio (Bn); la costruzione di un impianto di fitodepurazione a servizio di Pontelatone (Ce); la manutenzione straordinaria e il completamento della rete fognaria a Prignano Cilento (Sa); la razionalizzazione degli impianti del comune di Recale (Ce); il potenziamento e l´adeguamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione a Sant´angelo a Cupolo (Bn); la ristrutturazione dell´impianto di depurazione di Teora (Av); il completamento della rete idrica di Torraca (Sa); i lavori di potenziamento e ampliamento della rete fognaria di Trentola Ducenta (Ce); il completamento della rete fognaria interna del comune di Barano d´Ischia (Na); i lavori di ristrutturazione e adeguamento della linea idrica di Perdifumo (Sa); l´efficientamento della rete idrica urbana e rurale del comune di Sant´angelo dei Lombardi (Av) ai fini del risparmio idrico. "Ad oggi sono stati finanziati complessivamente dall´Assessorato all´Ambiente della Regione Campania, attraverso le misure di accelerazione della spesa attuate dalla Giunta Caldoro, ben 167 interventi relativi all´adeguamento e al miglioramento dei sistemi fognari dei comuni per un totale di 431 milioni 300 mila euro. Si tratta - ha concluso Romano - di una straordinaria opera di risanamento ambientale, per la depurazione delle acque, la rifunzionalizzazione delle reti idriche dei comuni e il miglioramento della qualità delle acque di balneazione. Gli interventi sono relativi alle istanze presentate dalle amministrazioni cittadine e vengono attuati proprio dai Comuni, che stanno facendo partire le prime gare necessarie alla realizzazione delle opere. E’ una prova della concretezza della Giunta e dell’attenzione del presidente Caldoro per tutte le zone geografiche della nostra Regione, in particolare per le aree interne ed i piccoli Comuni." “Altri fanno chiacchiere e lavorano contro i Comuni.” Così il presidente Stefano Caldoro. “Da noi atti concreti per le amministrazioni ed i cittadini”, conclude il Presidente.