Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Maggio 2009
OFFERTA: IMPATTO DELLE RETI TIC NELLO STRUTTURARE UNO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA COMPETITIVO  
 
Bruxelles, 11 maggio 2009 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sull´impatto delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) nello strutturare uno Spazio europeo della ricerca (Ser) competitivo. Lo studio valuterà l´efficacia delle reti di Rst nel settore delle Tic del programma quadro nel sostenere lo Spazio europeo della ricerca (Ser). I risultati dello studio saranno utilizzati in valutazioni future della ricerca Tic nel settimo programma quadro (7°Pq) e per valutazioni, che mirano a: sostenere la pianificazione strategica e la direzione delle attività di ricerca Tic finanziate dall´Ue;ii. 1. 6) - migliorare il rendimento e la responsabilità della ricerca Tic nell´ottenere risultati a livello di «priorità tematica». Per ulteriori informazioni, contattare: Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, Direzione C att. Ne: Anna Krzyzanowska, Avenue du Bourget 1-3, B-1049 Bruxelles, Fax +32 2 296 6603. Per i dettagli completi del bando, consultare il seguente indirizzo internet: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:123208-2009:text:it:html .  
   
   
CONFERENZA FINALE VIS ("VULNERABILITY OF INFORMATION SYSTEMS").  
 
Bruxelles, 11 maggio 2009 - Il 27 maggio si terrà a Bruxelles (Belgio) la conferenza finale del progetto Vis ("Vulnerability of information systems"). L´obiettivo della conferenza è di dare risalto ai risultati ottenuti dal gruppo di ricerca Formit nell´ambito del progetto. Saranno altresì presentati il sostegno del progetto alla proposta di metodologie per la mitigazione dell´impatto delle interruzioni delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e alla definizione delle priorità. Tra i temi specifici: una metodologia per affrontare i danni potenziali provocati da interruzioni complete delle Tic a livello aziendale; elenchi dei settori più sensibili alle Tic a livello nazionale e europeo secondo gli effetti in termini di riduzione e rendimento, servizi, valore e occupazione sociale, a livello nazionale e europeo. La conferenza Vis offrirà anche l´opportunità di discutere su argomenti di ricerca futuri collegati all´identificazione di infrastrutture critiche diverse dalle Tic. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Formit. Org/vis/ .  
   
   
SWISSCOM INTRODUCE IL PRIMO CELLULARE ANDROID: HTC MAGIC  
 
Berna, 11 maggio 2009 - L’htc Magic è il primo cellulare commercializzato da Swisscom a essere dotato del sistema operativo Android, il quale consente, da un lato, il semplice accesso ai pratici servizi Google come Ricerca Google, Google Maps e Google Mail. Dall’altro, il cellulare può essere personalizzato con svariate applicazioni scaricabili dall’Android Market. L’htc Magic si utilizza comodamente tramite lo schermo tattile da 3,2 pollici. La fotocamera integrata da 3,2 megapixel consente di acquisire filmati e immagini che possono essere inviati direttamente. Oltre alle tecnologie Edge e Wlan, l’apparecchio è compatibile con Hspa ed è pertanto adatto all’impiego di Internet mobile. Sulla pagina iniziale dell’apparecchio è possibile accedere direttamente alla Ricerca Google. Con la semplice pressione di un tasto vengono visualizzati tutti gli altri servizi Google più popolari. E-mail, calendario e contatti vengono sincronizzati automaticamente con l’account di posta Google personale (Gmail), a prescindere dal fatto che i dati vengano registrati tramite computer o cellulare. Google Talk consente l’Instant Messaging, mentre con Google Maps è possibile utilizzare l’Htc Magic dotato di tecnologia Gps per ottenere descrizioni dei percorsi, piantine delle città e tanto altro ancora. L’htc Magic sarà disponibile con gli abbonamenti di navigazione della famiglia Liberty (Natel liberty piccolo, Natel liberty mezzo, Natel liberty grande e Natel xtra-liberty mezzo). Con Natel liberty grande l’apparecchio costa Chf 149. Senza abbonamento, il prezzo ammonta a Chf 799. .  
   
   
PRECISAZIONI TELECOM SU TELEFONICA  
 
Roma, 11 maggio 2009 - In relazione a quanto pubblicato il 9 maggio dal Corriere della Sera, Telecom italia precisa che non esiste alcun progetto di fusione tra Telecom Italia e Telefonica. .  
   
   
TRENTO: REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE DEI CONSIGLI SCOLASTICI E FORMATIVI  
 
Trento, 11 maggio 2009 - La Giunta provinciale ha approvato, l’ 8 maggio, il Regolamento che definisce i criteri e le modalità di elezione dei rappresentanti nei consigli delle istituzioni scolastiche e formative e le modalità di scioglimento del consiglio stesso. Si tratta degli organismi di rappresentanza delle varie componenti nelle singole scuole, previsti dalla legge di riforma del sistema educativo provinciale. Importanti novità e semplificazione rispetto alle modalità attuali. Quelli che fino ad ora si chiamavano “Consigli d’istituto” hanno cambiato denominazione, grazie ad un articolo della legge provinciale di riforma del sistema scolastico e formativo (articolo 22 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)"; d’ora in poi si chiameranno “Consiglio dell’istituzione scolastica e formativa”, a seconda che si tratti di un istituto comprensivo e d’istruzione superiore o della formazione professionale. Cambia il nome, ma cambiano anche le regole per l’elezione dei suoi rappresentanti, con la delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell’Assessore all’istruzione, che contiene il "Regolamento per la definizione dei criteri e delle modalità di elezione delle rappresentanze elettive, nonché dei casi e delle modalità di scioglimento del consiglio dell´istituzione scolastica e formativa”, che entrerà in vigore appena la Corte dei Conti darà il benestare e verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale. La proposta di regolamento ha già acquisito il parere favorevole, con osservazioni, della quarta commissione permanente del Consiglio provinciale espresso in data 15 aprile 2009. Come noto, finora le varie componenti presenti nel Consiglio d’istituto (genitori, insegnanti, studenti, personale ata) venivano elette con la votazione a suffragio universale: ogni componente formava una o più liste, tutti i genitori degli studenti, così come tutti gli studenti, insegnanti e non docenti avevano diritto al voto, scegliendo tra i candidati. Il nuovo Regolamento propone una modalità di elezione, che semplifica quella attuale, ma salva il suffragio universale del voto per eleggere i rappresentanti del nuovo “Consiglio dell’istituzione scolastica e formativa”. Con la nuova modalità, un ruolo determinante viene assegnato alle assemblee elettorali per l’elezione dei rappresentanti di tutte le componenti, sia per quelle degli insegnanti e del personale Ata, sia per quelle ma più numerose dei genitori e degli studenti (questi ultimi ovviamente solo degli istituti superiori). Appena verranno indette le elezioni, ci sarà la possibilità per tutti gli aventi diritto di avanzare la propria candidatura, non si formeranno liste alternative o contrapposte, ma un elenco di tutti i candidati per ogni componente rappresentata. Saranno poi fissate dal dirigente delle assemblee elettorali (che potranno essere anche articolate per scuole, per singoli plessi, per gruppi di classi ecc. ) ed in quelle sedi si procederà alle votazioni scegliendo i propri rappresentanti dall’elenco dei candidati proposti. .  
   
   
OTTAVA CONFERENZA ANNUALE DEGLI ENTI DI RICERCA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DURANTE LA CONFERENZA SARÀ SOTTOSCRITTO IL NUOVO ACCORDO CHE RAFFORZA RUOLO E OBIETTIVI DEL COORDINAMENTO REGIONALE DEGLI ENTI DI RICERCA  
 
Trieste, 11 maggio 2009 - Superare il tradizionale modo di intendere le risorse umane e la ricerca come costo, considerandole piuttosto leve strategiche della competitività, e realizzare percorsi per giovani talenti quali costruttori del “nuovo”: sono questi gli obiettivi dell’Accordo per il Coordinamento regionale degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia. Una metodologia di lavoro lanciata nel 2004 e recentemente rafforzata dalla Regione Fvg per tradurre il potenziale scientifico regionale in opportunità di sviluppo del territorio. La Conferenza annuale degli Enti di ricerca regionali – rientrante tra gli Eventi dell’Anno Europeo della Creatività - sarà l’occasione per presentare le linee strategiche e le prossime azioni del Coordinamento regionale. Oltre al dibattito sul tema “Globalizzazione, conoscenza e capitale intellettuale: strategie e attori a confronto”, la Conferenza ospiterà aree informative volte a stimolare un diretto confronto del Sistema scientifico regionale con studenti, ricercatori e giovani imprenditori. Inoltre, nel pomeriggio a partire dalle ore 15. 00 presso la Sissa sarà possibile seguire il seminario d’approfondimento “How to leverage researchers’ talent for economic growth”, a cura del prof. Mark Coticchia, Vice President for Research and Technology Management della Case Western Reserve University di Cleveland (Stati Uniti). Il seminario sarà moderato dal direttore della Sissa Stefano Fantoni. Ottava Conferenza annuale degli Enti di Ricerca del Friuli Venezia Giulia Martedì 12 maggio, ore 9. 45 Nuovo Centro Congressi Area Science Park, Padriciano - Trieste Programma: 9. 45 Registrazione; 10. 00 Apertura dei lavori - Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, università e ricerca, delegato alle pari opportunità e politiche giovanili – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 10. 10 “Rete delle competenze per lo sviluppo del Sistema regionale” - Giancarlo Michellone, Presidente di Area Science Park e del Coordinamento regionale degli Enti di ricerca. 10. 25 “International House: l’internazionalizzazione al servizio della valorizzazione del territorio” - Ciro Franco, Responsabile Ufficio Coordinamento e Internazionalizzazione degli Enti di ricerca regionali - Area Science Park. 10. 40 Tavola rotonda - Globalizzazione, conoscenza e capitale intellettuale: strategie e attori a confronto moderatore Marta Formia, Dirigente Formazione, Progettazione e Gestione progetti – Area Science Park “Il Fondo Sociale Europeo come strumento per la valorizzazione del Capitale Umano” - Paola Bertolissi, Direzione generale occupazione, affari sociali e pari opportunità, Unità Italia, Romania e Malta - Commissione Europea “Collaborazioni pubblico privato e capitale umano nel rilancio dello Spazio Europeo della Ricerca” Maria Cristina Pedicchio, Membro dell’Erab – European Research Area Board (Commissione Europea) “Università, imprenditorialità e agenzie di trasferimento tecnologico come sistema per la competitività del territorio: uno stimolo per un confronto” - Mark Coticchia Vice President for Research and Technology Management Case Western Reserve University “Strumenti di policy per l’innovazione industriale e il trasferimento tecnologico: come promuovere l’aggregazione tra imprese e centri di ricerca” - Vincenzo Zezza, Dirigente Centro di Competenza “Politiche industriali per l’impresa” Ipi – Istituto per la Promozione Industriale “Modelli di collaborazione interregionale per lo sviluppo del territorio” - Salvatore Orlando, Direttore Generale della Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria “Il rapporto tra Ministero e Regioni per il sostegno della competitività territoriale” - Fabrizio Cobis, Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca – Miur. Intervento a cura del Ministero degli Affari Esteri – Mae. “Il Coordinamento degli Enti di ricerca quale leva strategica per la realizzazione degli obiettivi regionali in tema di Ricerca & Sviluppo” - Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, università e ricerca, delegato alle pari opportunità e politiche giovanili – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 12. 45 Dibattito e chiusura. 13. 00 Cerimonia di sottoscrizione dell’Accordo per il Coordinamento regionale degli Enti di ricerca. .  
   
   
A NAPOLI CONFRONTO SU “ SERVIZI SANITARI, UTENZA E QUALITÀ DELLE CURE” MARTEDÌ 12 MAGGIO  
 
 Napoli, 11 maggio 2009 - La riforma e la modernizzazione del welfare, il processo di innovazione e cambiamento del Sistema Sanitario Italiano e dei servizi sociali: questi i temi che saranno affrontati nel corso dell’incontro “Servizi sanitari, utenza e qualità delle cure”, che si svolgerà martedì 12 maggio 2009 alle ore 9 e 30, presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli Federico Ii (Vico Monte di Pietà), nell’ambito delle attività del Master di Ii livello in “Politiche e Sistemi Sociosanitari: Organizzazione, Management e Coordinamento”. Al convegno, che intende affrontare in una prospettiva interdisciplinare la tematica della qualità in contesto socio-sanitario, prenderanno parte antropologi medici, sociologi dell’organizzazione e operatori della salute. Gli argomenti affrontati andranno dalla illness narrative e la qualità percepita, al clima organizzativo nelle strutture ospedaliere, dalle medicine alternative alle problematiche collegate agli usi del farmaco, dai servizi alla persona, all’assistenza domiciliare e all’integrazione sociosanitaria. Al centro del convegno è posto il tema della qualità, analizzata mettendo cioè a confronto sia il punto di vista dell’utenza, che degli operatori e dell’organizzazione. “Si tratta – dichiara la docente di antropologia culturale alla Federico Ii ed organizzatrice dell’incontro Gianfranca Ranisio- di due prospettive differenziate, ma che devono integrarsi, quella degli utenti, che partono dalle loro esperienze di malattia e di cura vissuta, quelle degli operatori, che devono essere coinvolti nell’impostazione di una strategia finalizzata al cambiamento dell’organizzazione e alla rimodulazione delle relazioni fra le persone che lavorano in quell’organizzazione”. Il Master di Ii livello in Politiche e Sistemi Sociosanitari: Organizzazione, Management e Coordinamento è istituito presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli Federico Ii. Oggetto del Master è lo studio della progettazione organizzativa e gestionale nell’ambito dei sistemi socio-sanitari e l’analisi delle politiche ad essi correlate anche in chiave comparata. L’apparato organizzativo è infatti oggetto di continua attenzione non solo per l’entità della spesa, la sua incidenza sull’economia del paese e la qualità dei servizi offerti, ma anche perché rappresenta un laboratorio avanzato in cui osservare l’aziendalizzazione delle organizzazioni pubbliche. Il Master si propone di formare competenze qualificate e abilità professionali adeguate e di favorire la comprensione e la lettura dei fenomeni sociali e sanitari a monte e a valle del “sistema salute”, dei processi organizzativi, delle innovazioni istituzionali e dei meccanismi di funzionamento dei servizi socio-sanitari, di promuovere un approccio interdisciplinare e schemi analitici condivisi tra soggetti di differente formazione e ruolo. Segue il programma dell’incontro: Società Italiana Di Antropologia Medica “Servizi Sanitari, Utenza E Qualita’ Delle Cure” Aula Magna: 0re 9,30 Saluti del Preside della Facoltà di Sociologia: Gianfranco Pecchinenda; Saluti del Direttore del Master: Aldo Piperno Presiede Gianfranca Ranisio; Alessandro Lupo università di Roma La Sapienza: La Illness Narrative e i nuovi modelli della qualità percepita; Pino Schirripa università di Roma La Sapienza: Il farmaco: efficacia, simboli e negoziazioni; Francesco Attena seconda università di Napoli : Le medicine alternative; 0re 11,30 Domenica Borriello seconda università di Napoli: Il rimedio sacro: terapie, ammalati e pratiche votive; Antonio D’antonio università di Napoli Federico Ii: La differenziazione delle variabili di intervento organizzativo; Beatrice Fiore università di Napoli Federico Ii: L’intangibile in sanità; cultura e clima organizzativo nelle strutture ospedaliere; Maria Rosaria Troisi responsabile U. O. Formazione Asl Av 2 : La salute degli uomini e delle donne tra etica e management; dibattito; Pausa pranzo; Ore 14,30 Presiede Alessandro Lupo Gianfranca Ranisio università di Napoli Federico Ii: Domiciliarità e Cure domiciliari: ipotesi per una ricerca; Crescenzo Simone Samnium Medica: Associazionismo professionale ed integrazione socio-sanitaria nella riorganizzazione delle cure primarie; Sabrina D’ambrosio università di Napoli Federico Ii: Qualità e valutazione nei servizi alla persona; Monica Rando università di Napoli Federico Ii: Il gradiente sociale di salute: teoria e ricerca a confronto; dibattito e conclusioni. Per informazioni: segreteria del Master: 081-2535889 o 3294168957 .  
   
   
SVILUPPO: WELCOME OFFICE PER STUDENTI E RICERCATORI A TRIESTE  
 
Trieste, 11 maggio 2009 - Studenti e ricercatori stranieri che arriveranno a Trieste provenienti da ogni parte del mondo potranno usufruire, a partire dall’ 8 maggio, di un servizio dedicato di informazione e servizi on line (www. Welcomeoffice. Trieste. It) ed a sportello (via Capitelli 960 A) in grado di fornire risposte concrete alle principali richieste operative, migliorando in questo modo l´approccio con la città e con l´intero territorio regionale. Il sistema Welcome Office Trieste (Wot), presentato dal vicepresidente di Area Science Park, Francesco Russo, dagli assessori regionale, Alessia Rosolen, e comunale, Giorgio Rossi, ad Università e Ricerca, e dal presidente dell´Erdisu giuliano, Marco Vascotto, è parte integrante del progetto International House, finanziato dalla Regione nell´ambito dell´accordo per il coordinamento dei Centri di Ricerca nazionali ed internazionali, degli Atenei e dei Parchi scientifici e tecnologi presenti in Friuli Venezia Giulia. Come ha spiegato Rosolen nel corso del suo intervento, il Wot conferma l´importanza dell´integrazione territoriale dell´intero sistema ricerca, quest´ultimo vincente solo in presenza di sinergie attive e razionali con quello universitario. Il problema dell´Italia, ha poi sottolineato, è soprattutto la burocrazia (confermata da un sondaggio da cui emerge che il 60 p. C. Degli stranieri la reputa esasperante), anche se in quest´ottica Trieste (che vanta la terza Università in Italia per numero di stranieri) rimane un´isola felice, ora finalmente dotata anche degli strumenti necessari per garantire qualità ed immediatezza nei servizi agli utenti provenienti dall´estero. Il Wot, propedeutico anche per la ricerca di alloggi, è stato realizzato in collaborazione con 13 enti che hanno messo a disposizione i dati in loro possesso: Consorzio per il Centro di biomedicina molecolare (Cbm), Conservatorio di musica Giuseppe Tartini, Area Science Park, Ente per il diritto e le opportunità allo studio universitario (Erdisu), International centre for genetic engineering and biotechnology (Icgeb), Abdus Salam International centre fort theoretycal physics (Ictp), Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn Trieste), Mib school of management, Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, International school for advanced studies (Sissa), Sincrotrone, Università degli studi di Trieste e United World College of the Adriatic. .  
   
   
CELEBRARE LA GIORNATA EUROPEA VUOL DIRE DARE VALORE AI PRINCIPI DELLA DEMOCRAZIA. I GIOVANI SIANO CITTADINI ATTENTI E CONSAPEVOLI  
 
Venezia, 11 maggio 2009 - Venezia ha celebrato il 9 maggio la Festa dell’Europa alla Scuola di San Rocco. La Regione del Veneto ha riunito 3500 ragazzi delle scuole medie per festeggiare l´Unione europea e l´assessore all´Economia, Vendemiano Sartor, ha spiegato a tutti i giovani cosa vuol dire essere cittadini europei. “Ciascun veneto – ha detto l’assessore – deve sapere che è parte dell´Europa, deve difendere i valori e i principi della partecipazione, deve tutelare i diritti di tutti, deve essere davvero protagonista. ” L’unione Europea è nata 52 anni fa grazie all’impegno e alla passione di persone come il francese, ministro degli Esteri, Robert Schuman. Schuman aveva la certezza che solo l’Europa unita avrebbe garantito la pace, avrebbe salvaguardato ideali come la libertà e l´uguaglianza, avrebbe permesso di raggiungere un benessere diffuso. Per l’assessore gli studenti delle scuole medie venete sono chiamati a rendere in un futuro non lontano l’Europa ancora più libera, più solidale, più giusta di quanto non lo sia ora. “L’auspicio – ha concluso Vendemiano Sartor – è che le nuove generazioni operino con coraggio e con forza per difendere e per proteggere quanto in questi anni è stato costruito in nome della democrazia partecipata. ” .  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL BANDO APQ “RICERCA SCIENTIFICA”  
 
Reggio Calabria, 11 maggio 2009 - Il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo ha illustrato il 7 maggio ai giornalisti, nella sede del dipartimento “Cultura e Ricerca”, presente anche il dirigente Giuseppe Rossi, gli obiettivi del bando inserito nell´Apq Ricerca scientifica, la cui scadenza è stata prorogata al 26 maggio prossimo. Il bando riguarda le misure “Azione 2-Laboratori pubblici di ricerca interfiliera” e “Azione 3-Sostegno alla domanda di innovazione nel settore agroalimentare”. È aperto a piccole, medie e grandi imprese ed avrà la durata di 36 mesi con un costo complessivo a progetto fra i 300 mila e i 2 milioni di euro. Praticamente, 12 milioni di euro, suddivisi in diverse filiere: olivicola, vitivinicola, agrumicolo ortofrutticola, zootecnica e altre, sono destinati a finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per il sostegno alla domanda di innovazione nel settore agroalimentare presentati da imprese con la partecipazione obbligatoria di organismi di ricerca. Ammonta a 7,8 milioni di euro, invece, la dotazione per i progetti che saranno esaminati nel bando laboratori pubblici di ricerca che mira a consolidare e integrare l´offerta dei centri di ricerca pubblici e dei dipartimenti universitari che operano nel settore in Calabria. “Siamo in presenza – ha detto il vicepresidente Cersosimo - di un´economia puntiforme, con imprese piccole, polverizzate, autoreferenziali e tendenzialmente chiuse. Perciò abbiamo pensato di agire per favorire la connessione in rete, attraverso l´assegnazione di incentivi, che consentano di superare i limiti esistenti favorendo l´ingresso di attori locali e non a patto che facciano impresa qui in Calabria. Con questo bando vogliamo incidere nel deficit relazionale tra imprese che da sempre penalizza l´economia calabrese”. Secondo Cersosimo “c´è necessità di riconnettere le competenze della regione con quelle esterne”. “La regione - ha evidenziato il vicepresidente - ha scarsa capacità attrattiva e deficit di investimenti esterni. Per questo abbiamo portato avanti azioni di promozione in altre realtà del Paese, a partire dalle zone di maggiore importanza come l´Emilia Romagna. Queste azioni sono importanti perché la ricerca può migliorare le condizioni di mercato e la riconoscibilità dei prodotti, facendo incrociare domanda tecnologica e innovazione con la tipicità”. I progetti presentati saranno valutati entro il 30 giugno prossimo e entro ottobre potrebbero partire le prime iniziative economiche e di ricerca. .  
   
   
CONCORSO HYPO GROUP, GIOVANI PIU´´ CONSAPEVOLI  
 
Tavagnacco, 11 maggio 2009 - Il concorso indetto dal Hypo Group Alpe Adria, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la collaborazione di Adiconsum, è un´iniziativa importante perché accompagna per mano i giovani verso una cittadinanza consapevole anche rispetto al valore ed all´uso del denaro. E´ questo il significato principale di quanto espresso in occasione delle premiazioni di tale iniziativa, svoltesi nella sala congressi della sede di Tavagnacco dell´istituto di credito austriaco, dall´assessore regionale a Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro. Al premio, consistente nell´assegnazione di riconoscimenti in denaro alle classi dei ragazzi autori dei lavori in concorso, hanno partecipato 650 tra scolari e studenti delle scuole primarie e secondarie del circondario udinese che, con risultati alquanto apprezzati, hanno realizzato filmati, cartelloni e manifesti. Tra le opere prodotte, anche il cortometraggio "La crisi finanziaria", prodotto dalla classe Iv B Mercurio dell´istituto Deganutti di Udine, al quale è andato il primo premio destinato alle scuole secondarie. Il riconoscimento riservato alle scuole elementari, invece, è stato assegnato alla V classe della Primaria di Adegliacco che ha presentato un cartellone-libretto intitolato "La banca e la famiglia". La consegna dei premi, avvenuta al cospetto delle scolaresche che hanno partecipato al concorso, è stata l´occasione per evidenziare l´importanza per la comunità regionale della presenza, alle porte della città di Udine, di un grande gruppo bancario internazionale. Un gruppo che, è stato rilevato, si dedica anche all´istruzione ed alla formazione dei cittadini del domani. Questo particolare momento di crisi finanziaria globale, infatti, mette a rischio soprattutto l´economia delle famiglie. Per questo, l´educazione dei ragazzi a un uso consapevole del denaro è molto importante perché permette di gettare le basi per una comunità sana e civile. Attraverso i giovani, il messaggio sull´impiego corretto delle proprie risorse finanziarie può raggiungere anche i nuclei familiari, trasmettendo maggiore fiducia nel domani e suggerendo la disponibilità di strumenti adeguati e corretti per superare la temporanea congiuntura negativa. Il premio, è stato detto, rappresenta inoltre un´occasione importante anche per il mondo della scuola che attraversa un periodo di incertezze e di cambiamento. Questo concorso può infatti costituire un modello efficace per restituirle un ruolo sostanziale a supporto della corretta formazione dei giovani. Nel contempo, rappresenta un modello di collaborazione con realtà esterne all´istruzione, qual è l´universo degli istituti di credito, in grado di apportare il concorso di risorse economiche utili per sostenere iniziative di promozione della cultura e formative. E´ stato infine rilevato il concreto lavoro di stimolo e di analisi compiuto dall´organizzazione nazionale dei consumatori Adiconsum, rivolto ad ottimizzare la qualità della vita dei cittadini in un´epoca attraversata da crisi epocali e da grandi cambiamenti della società. .  
   
   
SICUREZZA: ADEGUAMENTO ISTITUTI SCOLASTICI SICILIANI  
 
Palermo, 11 maggio 2009 – Sono 191 i progetti di adeguamento degli edifici scolastici che sono risultati ammissibili al finanziamento. L’assessorato regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, ai sensi del Bando I. N. A. I. L. 2008-2009, ha ricevuto 294 progetti di adeguamento degli edifici scolastici in tema di sicurezza ed igiene del lavoro, per un importo superiore a 75 milioni di euro. A seguito delle istanze presentate presso il Dipartimento Pubblica Istruzione, è stata predisposta la graduatoria provvisoria dei progetti ammessi e l’elenco di quelli esclusi ed inoltrata all’I. N. A. I. L. Direzione di Palermo. Dopo le verifiche sono risultati ammissibili 191 progetti per un importo complessivo di 52. 194. 881,00 Euro. “La collaborazione tra Regione Siciliana e Inail - dichiara l’assessore - integra le attuali politiche statali e regionali in materia di edilizia scolastica e conferma l’importanza di fare rete per contribuire a migliorare qualitativamente il sistema “scuola” che rappresenta un pilastro fondamentale del nostro Paese”. “La sinergia attivata con l’Inail - continua Antinoro – conferma il nostro impegno sulla sicurezza nelle scuole, fortemente condivisa e ritenuta prioritaria nell’ambito delle politiche regionali in materia di diritto allo studio”. .  
   
   
SCUOLA: CHIUSURA PROGETTO “SMONTA IL BULLO”, ALL’ARS PREMI AGLI STUDENTI  
 
Palermo, 11 maggio 2008 - Si è tenuto sabato 9 maggio, nel cortile Maqueda di palazzo dei Normanni, a Palermo, l’evento conclusivo del progetto “Smonta il bullo”, durante il quale saranno premiati i vincitori dei concorsi “Che bella idea”, “Le buone pratiche” e “Il miglior slogan”. Nell´ambito del progetto - promosso dal consorzio Sol. Co. Catania, finanziato dalla Fondazione per il Sud e che vede tra i partner principali l’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali - sono state realizzate attività volte allo studio, alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo attraverso la costruzione di un tavolo di lavoro tra i diversi soggetti operanti sul territorio regionale. All’evento hanno partecipato il presidente del consorzio Sol. Co. Catania, Dino Barbarossa, l’assessore regionale alla Famiglia, Francesco Scoma, e il presidente della Fondazione per il Sud, Carlo Alfiero. I lavori saranno aperti dal presidente dell’Ars, Francesco Cascio. Dieci le scuole coinvolte nel progetto: Iti “Fermi” di Giarre (Ct); il liceo classico e scientifico di Mascalucia; Istituto “Moncada” di Lentini; Itc “Foderà” di Agrigento; Itis “Volta” di Palermo; Istituto d´arte “Cascio” di Enna; Iti “Mottura” di Caltanissetta; Itc “Besta” di Ragusa; Itc “Cosentino” di Trapani; Itis “Majorana” di Milazzo. . .  
   
   
RICERCATORI DELLE GALASSIE NANE SATELLITI: "FORSE NEWTON HA SBAGLIATO"  
 
 Bruxelles, 11 maggio 2009 - Due nuovi studi condotti da ricercatori in Germania, Austria e Australia hanno messo in discussione le nostre conoscenze della fisica della forza di gravità. Le scoperte, pubblicate sul Astrophysical Journal e sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, sono basate sulle loro osservazioni delle galassie nane satelliti, o galassie minori collocate "al largo" della nostra spiraliforme Via Lattea. La teoria newtoniana della gravità, pubblicata nel 1687, funziona bene per spiegare gli effetti della gravità sulla Terra, come il classico esempio della mela che cade dall´albero. "Anche se questa teoria è in grado di spiegare gli effetti quotidiani della gravità sulla Terra, relativi a cose che riusciamo a vedere e misurare," spiega il professor Pavel Kroupa dell´Istituto di astronomia Argelander presso l´università di Bonn (Germania), "è possibile che abbiamo completamente sbagliato nel capire le leggi della fisica che effettivamente controllano la forza di gravità. " La teoria di Newton viene confutata da molti cosmologi moderni, che avanzano teorie alternative sulla gravità per cercare di spiegare le numerose discrepanze tra le misurazioni reali dei fenomeni atronomici e le previsioni che vengono fatte basandosi su modelli teorici. Negl´ultimi anni si è andata affermando l´idea che alla base di queste incongruenze possa esserci la "materia oscura". La prova della sua esistenza si trova comunque ancora allo stato iniziale. In questa recentissima ricerca, il professor Kroupa e i suoi colleghi hanno esaminato "galassie nane satelliti", che secondo i modelli teorici esistono a centinaia intorno alla maggioranza delle più importanti galassie, tra cui anche la Via Lattea. Si ritiene che alcune di queste galassie minori contengano appena qualche migliaio di stelle (per fare un confronto, ad esempio, viene stimato che la Via Lattea ne contenga più di 200 miliardi). Tuttavia, fino ad oggi sono state osservate soltanto 30 galassie nane satelliti. Questa enorme discrepanza viene generalmente attribuita al fatto che esse siano composte da poche stelle, il ché le rende troppo oscure per poter essere osservate da lontano. Ma alcuni studi dettagliati hanno ottenuto risultati sorprendenti. "Prima di tutto, sembra essere inusuale la loro distribuzione," ha detto il professor Kroupa. "I satelliti dovrebbero avere una distribuzione uniforme intorno alla loro galassia madre, ma non è quello che abbiamo riscontrato. " I ricercatori hanno osservato che tutti i "satelliti classici" (le 11 galassie nane più luminose) della Via Lattea sono collocati più o meno sullo stesso piano, formando una specie di disco. Hanno anche notato che la maggior parte delle 11 galassie ruotano nella stessa direzione intorno alla Via Lattea, più o meno nel modo in cui i pianeti ruotano intorno al sole. La spiegazione che i fisici danno di questi fenomeni è che i satelliti si sono probabilmente formati a causa di collisioni tra galassie più giovani. "I frammenti prodotti da un tale evento può dare origine alla formazione di galassie nane ruotanti," ha spiegato il dott. Manuel Metz, anche lui delI´istituto di astronomia Argelander. Tuttavia, ha aggiunto, "secondo calcoli teorici i satelliti creati non possono contenere materia oscura Questi calcoli contraddicono un´altra osservazione del team. "Le stelle all´interno dei satelliti che abbiamo osservato si muovono molto più velocemente di quanto previsto dalla legge della gravità. Stando alla fisica tradizionale, ciò può soltanto essere dovuto alla presenza di materia oscura," ha dichiarato il dott. Metz. Questo enigma indica che alcuni dei principi di base fondamentali della fisica potrebbero essere stati fino ad oggi interpretati male. "L´unica soluzione sarebbe di rifiutare la teoria classica newtoniana della gravità," ha detto il professor Kroupa. "Probabilmente viviamo in un universo non newtoniano. Se questo fosse vero, allora le nostre osservazioni potrebbero essere spiegate a prescindere dalla materia oscura. " Fino ad oggi, la teoria della gravità di Newton è stata modificata soltanto tre volte: per spiegare gli effetti delle alte velocità (Teoria speciale della gravità), la prossimità delle grandi masse (Teoria della gravità generale) e le scale sub-atomiche (meccanica dei quanti). Ora, le gravi incongruenze rivelate nei dati sulle galassie satelliti sostengono l´idea che nello spazio vada applicata una "dinamica newtoniana modificata" (Mond). La teoria della Mond - proposta per la prima volta nel 1981 - modifica la seconda legge della dinamica di Newton, al fine di spiegare il problema della rotazione delle galassie (il fatto che le galassie ruotano tutte ad una velocità uniforme, cosa che va contro la previsione newtoniana che gli oggetti che si trovano "più esterni" avranno una velocità minore). Le nuove scoperte hanno delle implicazioni enormi per la fisica fondamentale e per le teorie cosmologiche. Secondo l´astrofisico Bob Sanders dell´università di Groningen (Paesi Bassi): "I relatori dello studio sostengono un argomento importante. Il loro risultato è perfettamente coerente con le aspettative della dinamica newtoniana modificata, ma completamente opposto alle previsioni fatte secondo l´ipotesi della materia oscura. Avviene molto raramente che un test basato sull´osservazione dia risultati così precisi. " Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di astronomia Argelander: http://www. Astro. Uni-bonn. De Astrophysical Journal: http://www. Iop. Org/ej/journal/apj Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: http://www. Wiley. Com/bw/journal. Asp?ref=0035-8711 .  
   
   
LE FRATTURE SUL FONDO MARINO FORNISCONO INFORMAZIONI SULL´INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE  
 
 Bruxelles, 11 maggio 2009 - Nuove immagini dettagliate del fondo marino a largo della costa occidentale dell´Antartide stanno aiutando i ricercatori a prevedere come la calotta di ghiaccio del continente potrebbe rispondere al futuro riscaldamento. Le immagini suggeriscono che il meccanismo che regola il flusso di ghiaccio nel mare potrebbe essere più complesso di quanto si credesse in precedenza. Il continente antartico è coperto da un immenso strato di ghiaccio che raggiunge i 5. 000 metri di spessore. Col passare del tempo, il ghiaccio si muove verso il mare, dove si rompe in forma di iceberg per poi sciogliersi. Poiché poggia su roccia al di sopra del livello del mare, la calotta di ghiaccio che copre la metà orientale del continente è abbastanza stabile. Al contrario, la calotta antartica occidentale (West Antarctic Ice Sheet o Wais) poggia su roccia al di sotto del livello del mare, il che la rende molto meno stabile. Se il ghiaccio dell´Antartide si scioglie, contribuirà in modo massiccio all´innalzamento del livello del mare. La nostra scarsa conoscenza delle dinamiche di calotte massicce, come ha fatto presente il Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), ostacola le attività di previsione del futuro innalzamento del livello del mare. In questo recente studio, alcuni scienziati del British Antarctic Survey e dell´Istituto Alfred Wegener di ricerca polare e marina in Germania hanno usato la tecnologia sonar per studiare il fondo dell´insenatura del Mare di Amundsen. La maggior parte del Wais defluisce in quest´area e gli scienziati l´hanno individuata come uno dei probabili siti dell´inizio del cedimento della calotta di ghiaccio. In totale, gli scienziati hanno esplorato quasi 10. 000 chilometri quadrati di fondo marino (equivalente a circa la metà delle dimensioni del Galles). Le immagini da loro ottenute hanno fatto luce su ciò che è successo 10. 000 anni fa, quando la calotta di ghiaccio si è ristretta fino alle sue dimensioni attuali alla fine dell´ultima era glaciale. Le fotografie rivelano tre avvallamenti larghi da 17 a 39 chilometri che si allontanano dall´attuale limite del ghiaccio, dando agli scienziati nuove informazioni sul tasso di perdita di ghiaccio in quel periodo. I ricercatori però fanno presente che i meccanismi che controllano il flusso del ghiaccio nel mare potrebbero essere più complessi di quanto si pensi. "Una delle maggiori incertezze nel prevedere il futuro innalzamento del livello del mare è costituito dal probabile contributo dell´Antartide. È molto importante per gli scienziati e per la nostra società capire a fondo come il ghiaccio polare defluisce nel mare," ha commentato Rob Larter del British Antarctic Survey. "La nostra ricerca ci fornisce più informazioni su come la calotta di ghiaccio ha risposto al riscaldamento alla fine dell´ultima era glaciale e su come i processi sul fondo della calotta di ghiaccio hanno controllato il suo flusso. È un grande passo avanti verso la comprensione di come le calotte di ghiaccio risponderanno al futuro riscaldamento. " Per maggiori informazioni, visitare: British Antarctic Survey: http://www. Antarctica. Ac. Uk/ Geology: http://geology. Gsapubs. Org/ .  
   
   
PRESCRIZIONI REGIONALI SARDE ANTINCENDIO 2009  
 
Cagliari 11 Maggio 2009 - La giunta regionale ha approvato le "Prescrizioni regionali antincendio 2009". Si tratta di un piano di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, all´interno del quale sono state individuate le prescrizioni dirette a contrastare le azioni che innescano gli incendi e a disciplinare l´uso del fuoco per l´intero anno solare. Nella sede dell´assessorato della Difesa dell´ambiente i contenuti del piano sono stati illustrati dall´assessore della Difesa dell´ambiente Emilio Simeone, dal Direttore del Corpo Forestale Giuseppe Delogu, dal Direttore della Protezione Civile regionale Giorgio Cicalò, dal Presidente dell´Ente Foreste Carlo Murgia e dal Direttore regionale del Corpo dei Vigili del Fuoco Pippo Mistretta. L´assessore Simeone ha evidenziato la necessità di applicare con urgenza e tempestività le “Prescrizioni regionali antincendi 2009” affinché la campagna di informazione rivolta ai cittadini arrivi quanto prima. A questo scopo è stato dato mandato alla Direzione generale del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, di procedere alla divulgazione delle prescrizioni attraverso:la distribuzione presso le famiglie di una versione delle “Prescrizioni regionali antincendio 2009” di facile lettura, allo scopo di una sensibilizzazione capillare dei cittadini; la distribuzione delle “Prescrizioni” presso i comuni, scuole, associazioni e anche attraverso l´affissione di manifesti. “La campagna che prende l´avvio - ha puntualizzato l´assessore Simeone-tende a creare sempre più una sensibilizzazione su tutti i cittadini, rivolta alla prevenzione degli incendi. Vuole creare in misura ancora maggiore la convinzione che combattere gli incendi è un forte impegno di tutti”. La campagna antincendi avrà inizio il 15 di giugno ed entro quella data tutte le norme di prevenzione dovranno essere rispettate. ”Il piano contiene norme anche elementari che tutti i cittadini dovrebbero rispettare, dalla pulizia delle strade a quella ai terreni privati - ha dichiarato il comandante del Corpo Forestale Giuseppe Delogu - . Lo scorso anno abbiamo comminato 400 sanzioni amministrative quest´anno speriamo che la prevenzione le riduca di molto”. Il direttore della Protezione Civile regionale Giorgio Cicalò ha evidenziato la campagna di sensibilizzazione della Regione che ha distribuito materiale informativo in tutta l´isola. Una comunicazione capillare negli uffici pubblici, nelle scuole, negli scali marittimi e aeroportuali. Il Direttore regionale dei Vigili del Fuoco Pippo Mistretta ha sottolineato l´utilità della campagna di informazione sui turisti che nei mesi estivi popolano le coste sarde:”Le misure di autoprotezione sono importantissime-ha spiegato Mistretta-, norme elementari come ad esempio non abbandonare le spiagge quando si è circondati dal fuoco o non portare le bombole fuori casa, salvano vite umane. Purtroppo ogni anno, ad ogni vittima del fuoco corrisponde un comportamento sbagliato”. Il presidente Carlo Murgia ha messo in luce il ruolo dell´Ente Foreste nell´opera di soccorso ai Comuni per la pulizia delle aree urbane e periurbane e lungo le strade, nonché l´impegno degli oltre 7000 forestali dal 15 giugno nella campagna antincendi. . .  
   
   
NELLA TORBIERA DEL TONALE UN ABETE ROSSO DI 6.600 ANNI L´ETÀ DEL TRONCO ACCERTATA CON LE ANALISI AL RADIOCARBONIO 14  
 
 Trento, 11 maggio 2009 - La torbiera del Tonale, biotopo di interesse provinciale ora Riserva naturale inserita nell´elenco dei Siti d´importanza comunitaria e Zona di protezione speciale, continua a riservare scoperte di grande interesse scientifico. Gli esami al radiocarbonio 14 sui resti di un tronco di Abete rosso rinvenuto durante i lavori per la messa in opera di una condotta di innevamento artificiale, hanno svelato un risultato davvero soprendente: l´età del tronco risale infatti al 4. 580 a. C. , dunque a 6. 600 anni fa. Il Distretto forestale di Malè è da tempo impegnato, con l’aiuto di consulenze specialistiche, nel ricostruire la storia della Val di Sole nascosta negli anelli delle piante. I risultati più interessanti riguardavano finora l’antico bosco di Val Comasine, nato all’inizio del 1400 e tuttora vivente. Ma è alla torbiera del Tonale - dove nel 2007/08, il custode forestale di Vermiglio, Gino Delpero, ha avuto la possibilità di recuperare alcuni tronchi - che va riferita la scoperta dell´antico, millenario, Abete rosso. I reperti recuperati nella zona hanno destato subito grande interesse dato che, attualmente, non esiste vegetazione d’alto fusto nell’area del passo. La tradizione narra però di estese foreste, tagliate da Carlo Magno per rendere il passo del Tonale più sicuro. Anche la ricerca scientifica si è occupata del Tonale, studiando in particolare le sue estese torbiere, protette da tempo nelle parti più integre, per il loro elevato interesse naturalistico. Dallafior, nel 1969, ha ricostruito con analisi polliniche gli ultimi 10. 000 anni di storia della vegetazione: gli strati più antichi della torbiera (6. 000-8. 000 a. C. ) rappresentano il Tonale coperto di Pini, sostituiti poi “rapidamente” da foreste di Abete rosso. Dallafior riportava anche notizia di “frequenti ritrovamenti di tronchi di conifere, durante gli scavi per la costruzione degli alberghi”. Con la consulenza del ricercatore Mauro Bernabei dell’Ivalsa, si è ottenuta l’analisi dendrocronologica di alcuni tronchi raccolti al bordo della torbiera, molto vicini alle sponde del Rio Valbiolo. Un campione di Abete rosso presentava l’ultimo dei suoi 129 anelli corrispondente al 1390 d. C. Mentre un campione di Larice (146 anelli) risaliva al 1128 d. C. Dati da cui deriva una prima informazione sulla presenza in loco di conifere fino al 1400, periodo in cui per tutta la Val di Sole è documentato un fortissimo disboscamento per produrre carbone destinato alla lavorazione del ferro. Il campione di Abete rosso in questione, invece, non risultava legato ad alcun periodo ricostruibile con la dendrocronologia. Così, sempre tramite l’Ivalsa è stata prima definita la specie (Abete rosso) e quindi richiesta l’analisi al radiocarbonio presso l’Università del Salento. Il risultato è davvero sorprendente e di ottima affidabilità: Gianluca Quarta, dell´Università del Salento, ha fatto risalire al 4. 580 a. C. Circa (con un margine di errore in più o in meno di 40 anni) l’età del tronco, che ha dunque circa 6. 600 anni! I resti dell’albero hanno una lunghezza di circa 2 metri e presentano un aspetto tipico di legname trasportato da alluvione: radici spaccate in prossimità della ceppaia e tronco spaccato longitudinalmente. Il tronco era posizionato obliquamente, con la base appoggiata sulla torba e coperta da altri 2,5 metri di torba. Lo scavo che lo ha portato alla luce riguardava la messa in opera della condotta di innevamento artificiale. Ad Italo Stablum, manovratore dell’escavatore, va il merito di averlo notato e segnalato. Il legno non è fossilizzato e presenta 178 anelli in ottimo stato di conservazione. "La ricerca - si fa sapere al Dipartimento Foreste a fauna della Provincia autonoma di Trento - proseguirà senz’altro, per approfondire una tematica tanto interessante, con possibili sviluppi anche in campo archeologico, coinvolgendo tutti gli Enti e Servizi potenzialmente interessati e sollecitando tutta la popolazione a segnalare eventuali analoghi rinvenimenti". .  
   
   
ABRUZZO:DDL GIUNTA CONTRO RISCHIO AMIANTO ESEGUITI 10 MILA SOPRALLUOGHI; AL VIA FASE DI PROGRAMMAZIONE  
 
Pescara, 11 maggio 2009 - L´amianto, chiamato anche asbesto, è stato usato nell´industria, nell´edilizia ed in ambito domestico. Ma quello sicuramente pericoloso è soltanto l´amianto friabile mentre quello compatto non presenta rischi per la salute. A tal proposito, la Regione, in collaborazione con Abruzzo Engineering, ha eseguito oltre 10 mila sopralluoghi che hanno consentito l´individuazione di 2375 siti con amianto (1900 edifici pubblici e 475 sisti industriali). La quantità di amianto friabile rilevata negli immobili di proprietà pubblica non destinati alla residenza è pari ad 11 mila 100 metri cubi mentre quella relativa all´amianto compatto è pari a 2 mila 473 metri cubi. Pertanto, l´assessore all´Ambiente, Daniela Stati, facendosi portavoce del pensiero dell´intero Governo regionale, intende perseguire tre importanti obiettivi per recuperare i ritardi accumulati in passato su questa problematica e rilanciare al tempo stesso l´immagine della regione come ´regione verde d´Europa´. In primo luogo, una programmazione avanzata ed efficace in grado di ridurre il pericolo amianto, politiche regionali concrete per favorire la rimozione e lo smaltimento di questo minerele ed infine un impianto di smaltimento per agevolare lo smaltimento sicuro dell´amianto presente in Abruzzo e sperimentare nuove tecnologie di trattamento. Lo ha annunciato, questa mattina, a Pescara, lo stesso assessore Stati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede di viale Bovio. "Qualche giorno fa - ha esordito Daniela Stati - la Giunta ha approvato un disegno di legge regionale che introduce norme per la protezione dell´ambiente, la decontaminazione, lo smaltimento e la bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall´amnainto. Si tratta di un provvedimento - ha continuato l´assessore - che mira a ridurre la presenza sul territorio regionale di situazioni di potenziale rischio per la salute pubblica determinate da presenza di amianto e rifiuti contenenti il minarale in questione. Ora tale delibera approderà in Consiglio regionale per la definitiva approvazione del disegno di legge che auspico avvenga in tempi brevi". La delibera illustrata dall´assessore Stati anticipa alcune disposizioni contenute nel Piano regionale per l´amianto (P. R. A), fondamentale strumento di programmazione che dovrà essere adottato entro sei mesi dall´entrata in vigore delle legge. Tuttavia, la Giunta regionale ha anche approvato una delibera relativa alla rimozione ed allo smaltimento di piccoli quantitativi di amianto, provvedimento che indica anche modalità e criteri di erogazione dei contributi. "A tal proposito, - ha rimarcato l´assessore Stati - il contrbuto massimo erogabile per ogni singolo intervento sarà non superiore al 70% della spesa massima ammissibile. Attualmente, nell´ambito del Piano triennale per l´Ambiente 2006-2008, - ha aggiunto - sono previste risorse per 2 milioni 300 mila euro a favore Enti pubblici per interventi di rimozione e smaltimento dell´amianto mentre, nel bilancio 2008, in relazione allo smaltimento di materiale di piccole quantità, sono stati stanziati 250 mila euro a beneficio di Comuni e privati". .  
   
   
REGIONE CALABRIA: LOIERO INSEDIA IL COMITATO DI INDIRIZZO PER L´EMERGENZA IDROGEOLOGICA  
 
Reggio Calabria, 11 maggio 2009 - Il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero l’ 8 maggio ha presieduto a Palazzo Alemanni la prima riunione del Comitato di indirizzo per l´emergenza idrogeologica in Calabria. Istituito a seguito della verifica dei danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio lo scorso inverno, il Comitato si occuperà non soltanto di affrontare l´emergenza, ma anche di investire risorse per pianificare l´assetto del territorio. “Questa è la prova del nove per la Regione Calabria - ha detto il Presidente Loiero - una vera e propria sfida con la quale dovremo misurarci, una scommessa da vincere”. Quella di stamane è stata una seduta d´insediamento e di conoscenza, nel corso della quale tuttavia sono state date le prime risposte per affrontare il dissesto idrogeologico che interessa gran parte del territorio calabrese. Saranno in prevalenza fondi europei quelli investiti per affrontare l´emergenza e ideare un piano organico, quasi un miliardo di euro che finanzieranno interventi volti a superare il momento di crisi provocato dai numerosi smottamenti e frane dopo le intense piogge invernali. L´obiettivo del Comitato non è solo quello di affrontare l´emergenza, ma anche di fornire una prospettiva concreta e realizzare un piano organico preventivo che consenta di evitare che altri eventi atmosferici di questa entità aggravino il dissesto idrogeologico del territorio calabrese. Il Comitato di indirizzo sarà guidato da Eugenio Ripepe, commissario delegato per conto del Presidente Loiero. Fra i componenti rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero dell´Ambiente, delle sezione calabresi dell´Anci e dell´Upi e dell´Autorità di Bacino. .  
   
   
AMBIENTE: SGHIAIAMENTO PRIMA RISPOSTA A PIENE DEL FIUME MEDUNA  
 
Sesto al Reghena, 11 maggio 2009 - Lo sghiaiamento dei fiumi e in generale la ricalibrazione degli alvei rappresentano una forma di intervento che permette di dare una prima risposta al problema delle piene del Meduna. Ma è anche un modo per tenere in ordine i fiumi e ottenere in cambio un quantitativo sufficiente di ghiaia che consenta di non devastare l´ambiente alla ricerca dell´oro bianco. I proventi dal riporto del materiale litoide, inoltre, permettono ai Comuni di contare su entrate che rimpinguano le casse, riducendo la spesa pubblica e bilanciando la diminuzione di trasferimenti dalla Regione alle Amministrazioni locali. È questo il senso dell´intervento dell´assessore regionale Elio De Anna, intervenuto oggi a Sesto al Reghena nel corso del convegno organizzato dal consorzio di bonifica Cellina Meduna in collaborazione con l´Ersa. Al centro del dibattito, la gestione sostenibile dell´acqua nel territorio pordenonese, impegnato nel processo di riconversione dei suoi sistemi di irrigazione da quelli a pioggia a quelli per scorrimento. Tra i progetti illustrati, c´era anche quello focalizzato sul miglioramento della conoscenza della circolazione dell´acqua sotterranea in questa parte della pianura friulana. Con il coinvolgimento dei Ministeri della Scienza e dell´Ambiente di Croazia e Slovenia, della Provincia di Pordenone e di una serie di partner austriaci, si punta ad aiutare i responsabili del consorzio a identificare le migliori soluzioni per la riorganizzazione dell´irrigazione. La ricerca ha messo in evidenza che l´attuale situazione nella Destra Tagliamento non è più sostenibile perché non c´è alcun controllo e regolamento sull´uso delle risorse idriche per gli scopi agricoli. Sempre nell´ambito del convegno è tornato in auge il progetto riguardante la diga sulla stretta di Colle, sempre in provincia di Pordenone. A puntare nuovamente i riflettori sullo sbarramento è stato il professor Sergio Fattorelli dell´Università di Padova. Il docente ha ricordato che per evitare situazioni simili a quelle del 2002, in cui la città di Pordenone fu allagata, è necessario bloccare a monte il flusso d´acqua. Per questa ragione servirebbe costruire una diga dell´altezza di 227 metri, in grado di contenere al massimo 42 milioni di metri cubi d´acqua, senza però andare a stravolgere il territorio. La barriera in calcestruzzo, il cui costo stimato si aggirerebbe intorno ai 112 milioni di euro, dovrebbe essere aperta alla base per consentire il normale deflusso. A tal proposito, l´assessore De Anna ha ricordato che sono necessari anche gli interventi sull´asta del Meduna, riguardanti innanzitutto la pulizia degli alvei e lo sghiaiamento. Levando circa un metro e mezzo di materiale dalla congiunzione dei due torrenti fino a Colle, infatti, si darebbe naturale sfogo all´acqua e dall´altro verrebbe recuperata la ghiaia utile per la costruzione delle strade, garantendo inoltre ai Comuni i fondi per realizzare opere pubbliche. .