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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
LA COMMISSIONE EUROPEA CONSULTA SU UNA STRATEGIA REGOLATIVA PER PROMUOVERE INTERNET AD ALTA VELOCITÀ  
 
Brussels, 15 June 2009 - T he European Commission has launched a public consultation on its revised proposals for the regulation of Next Generation Access (Nga) broadband networks, in the form of a draft Commission Recommendation. A previous public consultation held during the last quarter of 2008 confirmed general support for the objective of the Commission to achieve a common regulatory framework for Nga in order to foster timely investment in very high speed networks while ensuring that the competitive structure of the market is maintained. In the light of comments from stakeholders, the revised draft Recommendation includes mechanisms to allocate the investment risk between investors and operators seeking access to Nga networks. The draft Recommendation forms part of the European Broadband Strategy that the March European Council invited the Commission to develop by the end of 2009. The public consultation will be open until 24 July 2009. The Commission plans to adopt the Recommendation, taking account of comments received, before the end of 2009. Eu Competition Commissioner Neelie Kroes stated: " For consumers and businesses to be able to reap the benefits of competitive very high speed broadband services, we need a common pan-European regulatory approach to Nga broadband networks. This consultation will help to ensure that the Commission Recommendation gives the necessary legal certainty to encourage large scale investment in new fibre infrastructure for very fast broadband internet services while safeguarding effective access to Nga networks for competitors. " Eu Telecoms Commissioner Viviane Reding said: "High speed fibre networks are the new generation of broadband infrastructures in Europe. In order to give citizens and businesses across Europe access to fast broadband Internet, very large sums of private and also public money will need to be injected in the coming years. Investors therefore need to know the rules of the game. The aim of the planned Commission Recommendation on next generation access is to provide legal certainty for all players by providing national regulators across Europe with clear guidance on the regulatory approach to be taken. I call on all stakeholders to contribute actively to the new public consultation in order to help us achieve the right balance between effective competition in the broadband market and giving the right incentives for sustainable investment in Europe´s high speed networks. " The revised draft Recommendation would include mechanisms to allocate investment risk between investors and access seekers. In particular, to foster market-driven investment outside densely populated areas, the draft Recommendation defines conditions under which co-investment schemes could be deemed pro-competitive. Under the draft Recommendation, deployment by the dominant operator of multiple fibres could justify less stringent regulatory obligations. The competitive advantage of having multiple fibres in the ground is that it allows immediate and undistorted infrastructure competition. The revised draft Recommendation endeavours to develop a pan-Eu common regulatory approach, which telecoms regulators would adapt to national market conditions. The approach proposed by the Commission aims at driving infrastructure-based competition where it is possible and efficient, while ensuring a seamless migration from copper to fibre-based networks. The Commission organised a first public consultation on a draft Recommendation on the regulated access to Next Generation Access Networks in 2008 (see Ip/08/1370 ). The consultation confirmed the need to provide guidance on how the current regulatory framework should apply to Nga investment, in order to avoid Single Market distortions and create legal certainty for stakeholders. It also confirmed general support for the proposed balance between investment incentives and the protection of broadband competition. However, there were also calls to consider alternative mechanisms to diversify the specific risk of Nga investment as a way to foster investment in fibre. The March 2009 European Council called for cooperation between investors and operators to be authorised so as to diversify the risk of investment in Nga, whilst ensuring that the competitive structure of the market and the principle of non-discrimination are maintained. .  
   
   
OFFERTA: STUDIO SUL MERCATO INTERNO PER LE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE INCLUSIVE E ASSISTIVE  
 
Bruxelles, 15 giugno 2009 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sul mercato interno per le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) inclusive e assistive, analisi di mercato mirate e aspetti giuridici. Lo studio mira ad approfondire la conoscenza dei meccanismi e delle barriere di mercato delle Tic inclusive e assistive e a proporre dei modi per superare tali barriere. Ciò sosterrà gli obiettivi politici europei sull´e-inclusion. Obiettivi dello studio: raccogliere prove rappresentative sul mercato per i servizi e prodotti di tecnologia assistiva in Europa, inclusi i meccanismi di mercato, analizzare barriere e opportunità relative all´impatto sociale ed economico associato con l´uso della tecnologia assistiva, incluso l´impatto per utenti, amministrazione e industria della tecnologia assistiva, proporre raccomandazioni per il miglioramento, da sviluppare con la consulenza di esperti e delle parti interessate pertinenti. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, Dg Società dell´informazione e media, Unità H3: e-Inclusion, Att. Ne: sig. Miguel Gonzalez-sancho, Avenue du Bourget 1-3, Bu31 01/66, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 5470, Fax +32 2 295 1300 .  
   
   
GLI ECOSISTEMI DIGITALI, STRUMENTI DI CRESCITA PER LE PMI DEL LAZIO  
 
Roma, 15 giugno 2009 - "Le piccole e medie imprese che operano attraverso un ecosistema digitale possono collaborare, interagire, e costituire una comunità in grado di condividere opportunità di crescita e realizzare il trasferimento della conoscenza. Gli ecosistemi digitali, ovvero gli ambiti dove promuovere e sviluppare, in maniera innovativa, la diffusione degli strumenti Ict presso le Pmi, rappresentano uno strumento concreto non solo per promuovere la crescita economica, ma anche per attrarre investimenti esterni, attraverso i Centri di Ricerca locali e regionali". A ricordare l´importanza dell´accesso ai moderni canali telematici, attraverso i cosiddetti "Ecosistemi digitali (Dbe)", da parte delle piccole e medie imprese del Lazio, è stato , il 12 giugno, il presidentedi Lait spa, Regino Brachetti, aprendo a Roma, a Villa Piccolomini, il Workshop su "Den for Dek Digital Ecosystem: policies and Projects". Nel corso dei lavori, ai quali hanno partecipato rappresentanti di una decina di Paesi europei e della Repubblica Popolare Cinese, sono stati presentati i risultati preliminari del progetto europeo Den for Dek, per la diffusione dei Dbe, a cui sta lavorando Lait spa, su mandato dell´Assessorato alla Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa. Il progetto, il cui scopo è realizzare sistemi da estendere a tutto il territorio regionale, è stato avviato in forma sperimentale nelle province di Viterbo e Rieti. Nel corso della sperimentazione sono emersi quattro ambiti, dove testare l´intervento: il distretto industriale di Civita Castellana; l´area industriale di Rieti-cittaducale; le reti locali per il turismo; il Parco scientifico e tecnologico dell´Alto Lazio. Tra le iniziative ipotizzate per questi territori ci sono una formazione più mirata, accompagnata da incentivi economici, e la creazione di aggregati di imprese che condividano obiettivi e si dotino di strumenti tecnologici che ne aumentino l´interoperabilità e la capacità di collaborare. Secondo la ricerca, il settore che, nelle aree individuate, potrebbe avere i benefici più immediati dall´uso degli strumenti innovativi è quello del turismo, con particolare riferimento al legame tra agenzie turistiche, agriturismo e aziende agricole specializzate in prodotti tipici. "Oltre a queste applicazioni, gli ecosistemi digitali sono decisivi per il raggiungimento degli obiettivi-base che una solida e concreta Pubblica Amministrazione si deve porre: sviluppo economico sostenibile e distribuito; trasparenza ed efficienza amministrativa; partecipazione di tutti gli interessati, con le medesime opportunità, alle decisioni che riguardano i processi produttivi, economici e culturali" ha concluso Brachetti. .  
   
   
TROPPI 35MILA EURO PER SMS IN FRIULANO  
 
Trieste, 15 giugno 2009 - "Sarebbe opportuno che il segretario della Lega Nord e presidente della Provincia di Udine, Fontanini, si concentrasse maggiormente nel cercare misure di contrasto concrete alla crisi piuttosto che buttare 35mila euro per un programma di messaggistica telefonica in friulano". A sostenerlo è il consigliere regionale del Pdl e vicepresidente provinciale di Trieste Piero Tononi a seguito dell´annuncio, da parte della Provincia di Udine, dell´avvio di una sperimentazione per Sms in friulano. "Quando mi hanno riferito la notizia stentavo a crederci, aggiunge Tononi. Siamo in un momento particolarmente delicato, dove le priorità non dovrebbero essere i T9 in friulano. Se poi vogliamo fare un´analisi anche sul finanziamento, credo che 35mila euro tolti alla legge sulla tutela delle lingue minoritarie siano una somma eccessiva e se si voleva proprio fare tale sperimentazione, magari si potevano usare le capacità informatiche regionali di Insiel senza affidare tale ricerca a una società di Firenze. Il risparmio sarebbe stato sicuro". .  
   
   
TELECOM ITALIA SI AGGIUDICA LA GARA INDETTA DALLA REGIONE LAZIO PER LA REALIZZAZIONE DI 120 AULE INFORMATIZZATE PER LE SCUOLE MEDIE  
 
Il contratto prevede la fornitura di attrezzature informatiche e servizi, l’installazione e l’assistenza tecnica Roma, 15 Giugno 2009 - Telecom Italia si è aggiudicata la gara d’appalto indetta dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio per la realizzazione di 120 aule informatizzate per le scuole medie. L’accordo permetterà agli istituti d’istruzione secondaria selezionati dalla Regione tra quelli che ne hanno fatto richiesta in tutte e cinque le province del Lazio, di avvalersi di strumenti didattici adeguati alle nuove metodologie d’insegnamento e in linea con il processo di informatizzazione della scuola. La precedenza è stata data alle scuole prive di aule informatiche e sulla base del numero di alunni che ne potranno usufruire. Il contratto prevede da parte di Telecom Italia la predisposizione degli impianti per il cablaggio delle aule, la realizzazione delle reti Lan e del collegamento Internet a banda larga Adsl, la dotazione degli arredi, la fornitura e l’installazione delle attrezzature informatiche e l’assistenza tecnica. Ogni aula sarà dotata di una postazione per il docente, completa di pc, stampante laser, scanner e fotocamera digitale, e di nove postazioni per gli alunni, ciascuna provvista di pc e stampante. Per ogni aula saranno forniti, inoltre, un proiettore, una lavagna bianca e un pc portatile dotato di scheda wireless per collegarsi in modalità senza fili. Insieme agli applicativi di base, sarà disponibile un software specifico per l’insegnamento grazie al quale i docenti potranno sviluppare programmi didattici e interagire con gli studenti sia in modo individuale sia per gruppi. In particolare, gli insegnanti potranno monitorare le attività delle singole postazioni di lavoro ed effettuare la verifica, la correzione e la valutazione degli esercizi svolti dagli studenti, consentire l’accesso ai soli siti Internet giudicati idonei e colloquiare con gli alunni via chat. Tra le attività formative rese disponibili sono previsti anche corsi per l’apprendimento della lingua inglese, per la realizzazione di un sito web e di un giornalino di classe. Oltre ad assicurare l’assistenza tecnica attraverso un servizio di help desk, Telecom Italia provvederà alla formazione del personale docente e alla manutenzione in garanzia delle apparecchiature per un periodo di 24 mesi. Con questa iniziativa Telecom Italia conferma il proprio impegno nell’introduzione di tecnologie informatiche innovative a supporto della didattica. .  
   
   
START CUP PUGLIA 2009: RIPARTE LA GARA PER LE MIGLIORI IMPRESE INNOVATIVE  
 
Valenzano, 12 giugno 2009 - L’ 11 giugno Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, e Davide Pellegrino, direttore dell´Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l´Innovazione della Regione Puglia, hanno presentato a Bari la seconda edizione del premio Start Cup Puglia, la competizione che premia i migliori piani d’impresa innovativa. Ai tre vincitori, premi in denaro e l’accesso al Premio Nazionale per l’Innovazione. Presente anche Vodafone Italia, partner strategico del Premio. “L’obiettivo della Start Cup Puglia è quello di sostenere, incentivare e accompagnare la nascita di nuove imprese innovative, capaci di immettere sul mercato beni e servizi di qualità”. Così Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, ha introdotto la conferenza stampa di lancio del premio Start Cup Puglia, la competizione che premia i talenti imprenditoriali di domani e che intende contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione nell’impresa tra ricercatori universitari e imprenditori. L’iniziativa è organizzata dall’Arti per conto dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, nell’ambito del progetto Ilo Puglia, finanziato dal Programma Operativo Fesr 2007-2013, Asse I “Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e innovazione”. Alla promozione della Start Cup collaborano l’Università e il Politec¬nico di Bari, l’Università di Foggia, l’Università del Salento e la Lum Jean Monnet, il Cnr, l’Enea, il programma regionale Bollenti Spiriti-principi Attivi, Tecnopolis Pst, Innova Puglia, Consorzio Impat. Altri promotori sono l’Anci Puglia, i comuni di Bari, Lecce e Barletta, le province di Bari Foggia e Lecce, la Confindustria di Bari, Brindisi e Lecce. Alla Start Cup Puglia 2009, i cui termini di partecipazione scadranno il prossimo 2 ottobre, possono partecipare sia aspiranti imprenditori (singolarmente o in gruppo) che intendano avviare in Puglia imprese innovative, sia imprese costituite dopo il 1° gennaio 2009 o in via di costituzione. L’iniziativa mette in palio un premio di 15mila euro per il business plan primo classificato, di 10mila euro per il secondo e di 5mila euro per il terzo, nonché l’ammissione, per tutti e tre, al Premio Nazionale per l’Innovazione 2009. La valutazione dei progetti sarà effettuata da una giuria di esperti che proclamerà entro il 23 ottobre 2009 i tre vincitori. “La Start Cup Puglia – ha concluso Viesti – è alla sua seconda edizione, ma già si rinnova anche attraverso le modalità della sua promozione: infatti, in aggiunta ai tradizionali canali di diffusione, l’evento è promosso e pubblicizzato anche sul social network Facebook, che riporta aggiornamenti ed informazioni utili ai partecipanti alla competizione. ” Per Davide Pellegrino, direttore dell´Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l´Innovazione della Regione Puglia, “Start Cup è un pezzo della politica regionale a sostegno dell’imprenditoria innovativa. Di questa politica fa parte, da un lato, il programma Principi Attivi, realizzato dall´Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva per promuovere la capacità progettuale, creativa e di impresa dei giovani pugliesi nella realizzazione/sperimentazione di idee innovative, dall’altro i nuovi regimi di aiuto ed in particolare i finanziamenti per le imprese innovative proposte da soggetti svantaggiati (tra cui i giovani), che tra pochi giorni la Regione metterà a disposizione con un attesissimo bando”. Pellegrino ha poi rilevato che la Start Cup, per sua natura iniziativa “simbolica” di promozione dell’imprenditorialità innovativa, è una delle prime iniziative realizzate nell’ambito della nuova programmazione dei fondi strutturali (Asse I del Por Fesr 2007-2013). “La Puglia è attualmente la Regione italiana che dispone del più ampio catalogo di misure di sostegno alla nascita delle imprese”, ha concluso. La Start Cup Puglia 2009 aderisce all’associazione Pnicube, che organizza il Premio Nazionale per l’Innovazione. Partner strategico dell’evento nazionale è per il terzo anno consecutivo Vodafone Italia. Per illustrare questa partnership e l’importanza del Premio Nazionale, alla conferenza stampa odierna partecipa anche Michelangelo Suigo, Responsabile Relazioni Istituzionali Locali di Vodafone Italia. “Trasformare un’idea imprenditoriale innovativa in impresa non è semplice, ma con una consulenza manageriale di alto livello che contribuisca alla creazione di un tessuto di relazioni economiche e che metta a disposizione un capitale iniziale, anche un progetto può diventare realtà”, ha affermato Suigo. “È con questo intento che Vodafone Italia si conferma per il terzo anno consecutivo partner del Pni. La nostra collaborazione non si limita al solo aspetto finanziario, ma si concretizza in un contributo di idee, di comunicazione, di risorse umane, perché desideriamo partecipare attivamente a questo processo che sostiene l’innovazione concreta che prende forma nelle Università nel nostro Paese”. (c. L. ) .  
   
   
ROMA: "IN STRADA COME IN RETE": STUDENTI A LEZIONE DI SICUREZZA  
 
Roma, 15 Giugno 2009 - Presentato a Palazzo Valentini il progetto "In strada come in rete". L’iniziativa promossa dalla Provincia di Roma prevede corsi rivolti agli oltre 107 mila studenti tra i 10 ed i 14 anni delle 138 scuole secondarie di primo grado di Roma e provincia. Obiettivo: sensibilizzare ed educare i ragazzi riguardo al tema della sicurezza sulle strade e sulla "rete". Il progetto nel suo complesso mira a contrastare la pedopornografia on-line, le minacce della navigazione web, il cyberbullismo ed i pericoli su strada. "Questo – ha affermato l´assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione civile Ezio Paluzzi – e´ il punto di partenza di un progetto innovativo che condividiamo con la Polizia di Stato, la Polizia provinciale, l´Unicef, l´Unione Consumatori, Microsoft, Google ed il portale web Skuola. Net". "Il progetto – ha aggiunto l’assessore Palazzi – si rivolge anche agli 11 mila insegnanti delle 138 scuole secondarie di primo grado del territorio e ai genitori". Secondo l’assessore Paluzzi attraverso il progetto si vuol anche "garantire la sicurezza dei ragazzi che si avvicinano alle nuove tecnologie" ed allo stesso tempo incentivare la "conoscenza del codice della strada e dei mezzi di locomozione". A partire dal prossimo anno scolastico saranno effettuati negli istituti che aderiranno al progetto degli incontri settimanali di 2-3 ore. Alla presentazione dell’iniziativa è intervenuto anche il direttore del servizio Polizia Postale Domenico Vulpiani. .  
   
   
LAVORATORI DELLA CONOSCENZA. OGGI "TORINO INTERNAZIONALE" PRESENTA UNA RICERCA  
 
Torino, 15 Giugno 2009 - Il capoluogo piemontese è investito da qualche anno da un generalizzato processo di terziarizzazione. Il profilo urbano della vecchia città industriale si è stemperato in un ambiente composito, eterogeneo e sfumato. Ma nell’arcipelago ancora indistinto dell’universo terziario, alcune identità specifiche si sono formate e si mostrano nitidamente. Tra queste vi sono i knowledge workers, lavoratori della conoscenza, strato dalle molte sfaccettature, composto da chi opera, a vario titolo, nei processi di elaborazione, organizzazione e diffusione del sapere. Lunedì 15 giugno dalle 9 alle 13 nell’auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane 16 nel corso di un convegno, organizzato da Torino internazionale e dall’Amministrazione comunale, sarà presentata la ricerca “Società e lavoratori della conoscenza a Torino”, curata da Stefano Musso e Salvatore Cominu. Si tratta di uno studio che consente di gettare lo sguardo su un mondo dai meccanismi ancora poco conosciuti. Quali elementi accomunano questi lavoratori dai profili disparati? Qual è il loro peso specifico nella economia locale? Si distinguono forme di partecipazione o di rappresentanza che li vedono protagonisti? In che senso i knowledge workers si possono considerare figure emblematiche della metropoli contemporanea? E quale contribuito potranno dare al delinearsi della nuova identità di Torino? Sono questi alcuni dei quesiti ai quali il convegno cercherà di dare risposte. L’incontro metterà a confronto professionisti, studiosi, politica e rappresentanze sul mondo dei knowledge workers e sul contributo che stanno dando al delinearsi di una nuova identità per la città. Conoscenza e sviluppo del Nordovest Giuseppe Berta, Torino Internazionale; Lavoratori della conoscenza e società: Introduce Stefano Musso, Università degli Studi di Torino; Tavola Rotonda: Paolo Alberti, Cna; Guido Bolatto, Camera di commercio di Torino; Sergio Bologna, Acta; Tom Dealessandri, Città di Torino; Juan Carlos De Martin, Centro Nexa Internet&società; Modera Paolo Griseri, La Repubblica; Lavoratori della conoscenza e rappresentanza: Introduce Salvatore Cominu, Consorzio Aaster - Tavola Rotonda: Roberto Arfinengo, Confapi Piemonte: Alessandra Comazzi, Associazione Stampa Subalpina; Giannino Malossi, Autore; Bruno Manghi, Sociologo; Anna Soru, Acta; Nanni Tosco, Cisl. Modera Gianluca Paolucci, La Stampa. .  
   
   
PUGLIA: EDILIZIA E SICUREZZA SCOLASTICA: APPROVATO PIANO 2009  
 
Bari, 15 giugno 2009 - Approvato dalla Giunta Regionale il Piano di attuazione dell’annualità 2009 del Programma Triennale di Edilizia Scolastica 2007/2009, con il quale si concretizza anche l’ultima tranche del Patto per la sicurezza, sottoscritto dalla Regione Puglia e dal Ministero dell’ Istruzione il 20 dicembre 2007 e destinato al completamento delle attività di messa in sicurezza ed adeguamento a norma degli edifici scolastici da parte dei competenti enti locali. “Si tratta - spiega l’Assessore Lomelo - di un provvedimento di notevole valenza politica che, attuando gli impegni programmatici assunti in sede di programmazione triennale, ci consente un progresso significativo nell’attività di recupero del deficit di sicurezza, che connota ancora il nostro patrimonio edilizio scolastico” “Riteniamo - afferma Lomelo - il potenziamento qualitativo delle infrastrutture scolastiche un obiettivo prioritario e qualificante delle politiche regionali in materia di istruzione, perché siamo convinti che per assicurare funzionalità ed attrattività alla scuola dell’autonomia non si possa prescindere dalla disponibilità di ambienti formativi idonei, adeguati e sicuri. Per l’annualità 2009 è da sottolineare, in particolare, l’impegno da parte della Regione, con una propria maggiore compartecipazione alla spesa rispetto allo Stato, a limitare gli effetti negativi e, per alcune realtà locali, fortemente destabilizzanti, della decurtazione del Fondo di competenza statale operata dalla Legge Finanziaria 2009, che ha determinato una sensibile rimodulazione dell’originario riparto delle risorse finanziarie statali tra regioni e province autonome destinate all’attuazione del Patto per la sicurezza, con una differenza negativa, per la Puglia, pari ad € 1. 695. 702”. “Siamo consapevoli - conclude - che il fabbisogno insoddisfatto è, sicuramente, di gran lunga più rilevante e riguarda anche ambiti d’intervento diversi dall’adeguamento a norma, per questo, conclude l’Assessore, confidiamo nella concreta disponibilità, in tempi brevi, dalle risorse del Fas da destinare ad una programmazione articolata e di più ampio respiro in materia”. Gli interventi finanziati con il provvedimento varato sono 62, di cui alcuni coinvolgenti più scuole, e riguardano i diversi ambiti provinciali, per un investimento complessivo pari ad € 20. 663. 256 . .  
   
   
SETTE ATENEI ITALIANI TRA I PIÙ "MOBILI" IN EUROPA PREMIATE LE UNIVERSITÀ CHE ECCELLONO NELLA MOBILITÀ ACCADEMICA EUROPEA  
 
 Bruxelles, 15 giugno 2009 - 65 istituzioni di istruzione superiore di 16 paesi ricevono oggi uno speciale riconoscimento di qualità europeo che premia i loro sforzi di agevolare agli studenti lo studio all´estero. Questi riconoscimenti (quality label) sono assegnati alle università che hanno dato prova di eccellenza nell´applicare il Sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (Ects) e il Supplemento al diploma (Sd), due strumenti europei che rendono più trasparente l´insegnamento e l´apprendimento e agevolano il riconoscimento degli studi e delle qualifiche. Il 12 giugno , Ján Figel´, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù ha consegnato i label Ects e Sd per il 2009 alla presenza del viceministro per gli Affari europei del ministero dell´Istruzione, della gioventù e dello sport della Repubblica ceca, Jakub Dürr. Illustrando l´importanza dei label il Commissario Figel´ ha affermato: "Coloro che ricevono oggi i label sono esempi luminosi di istituzioni che prendono sul serio la mobilità accademica europea in un settore dell´istruzione superiore caratterizzato da rapidi cambiamenti. " La Commissione europea intende organizzare nei prossimi anni tornate annuali di candidature ai label Ects e Sd. Le candidature possono essere presentate soltanto da istituzioni di istruzione superiore che abbiano ricevuto una carta universitaria Erasmus standard o estesa. Sulle 63 che si sono candidate all´Ects, 23 istituzioni di istruzione superiore riceveranno il label Ects. Sulle 161 domande di Sd, 52 istituzioni di istruzione superiore potranno fregiarsi di un label Sd. Ciò significa che, complessivamente, circa un terzo delle candidature Ects e Sd è stato selezionato. Dieci istituzioni riceveranno entrambi i label. In Italia 3 Università sono state premiate con il Label Ects (Università di Bologna – Alma Mater Studiorum; Università degli Studi di Parma; Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma) e 4 con il Label Ds (Accademia di Belle Arti di Macerata; Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma e il Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste). .  
   
   
MILANO: PROSSIMO ANNO LIBRI DI TESTO GRATIS A 80.000 STUDENTI  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Anche per l’anno scolastico 2009/2010, grazie a un provvedimento approvato questa mattina dalla Giunta comunale, gli studenti delle Scuole Primarie e delle Secondarie di Primo Grado (statali e paritarie) riceveranno gratis i libri di testo. “Si tratta di un intervento a sostegno delle famiglie milanesi per le spese necessarie al percorso scolastico e formativo dei propri figli”, ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli. “Con uno stanziamento di 4 milioni e 800mila euro – ha aggiunto – sarà possibile fornire gratuitamente i libri di testo a oltre 80. 000 studenti milanesi, dai 6 ai 14 anni”. Per quanto riguarda le Scuole Primarie gli alunni interessati saranno 55. 386, a fronte di una spesa di circa 1 milione e 600 mila euro. Mentre gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo grado che riceveranno il buono libri saranno circa 27. 000, per una spesa di circa 3 milioni e 300 mila euro. “Come avveniva negli anni precedenti – ha spiegato l’assessore – daremo un contributo di 200euro agli alunni che frequentano le prime classi; 80 agli alunni delle seconde e 90 a quelli delle terze, coprendo all’incirca il 70% della spesa complessiva che avrebbero dovuto affrontare le famiglie”. Gli iscritti all’anno scolastico 2009/2010 nelle Scuole Secondarie di Primo Grado di Milano saranno: 8. 708 che frequenteranno le prime classi - 9. 178 le seconde - 9. 084 le terze. “Il provvedimento, nato tre anni fa, ha riscosso particolare successo tra le famiglie – ha concluso Moioli – e ha coinvolto editori e i cartolibrai milanesi. Insieme abbiamo studiato un modo efficace per andare incontro alle esigenze dei genitori, soprattutto in un momento di ristrettezze economiche come quello che stiamo attraversando”. Prima dell’inizio dell’anno scolastico, le famiglie milanesi riceveranno una comunicazione da parte del Comune e il buono da spendere nelle cartolibrerie convenzionate per l’acquisto dei libri. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA CON I SINDACATI A DIFESA DELLA SCUOLA CGIL, CISL E UIL PRESENTANO UN DOCUMENTO ALL´ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE UN INCONTRO URGENTE CON IL MINISTRO GELMINI SULLA PROGRAMMAZIONE  
 
Firenze, 15 giugno 2009 - La Regione condivide la preoccupazione dei sindacati della scuola per gli effetti dei provvedimenti del governo che, anche in Toscana, si faranno sentire a partire dal prossimo settembre. Le scelte del governo considerano la scuola non come un bene sul quale investire per farne una leva di sviluppo, ma come un costo da tagliare quando occorre ridurre le spese. Sono scelte profondamente sbagliate anche rispetto a questa critica fase della nostra economia. E´ questo il senso del ragionamento che l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro ha fatto oggi ai rappresentanti dei sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil che lo hanno incontrato per presentargli un documento che riassume i principali problemi irrisolti. A cominciare dai 1460 insegnanti e i 700 operatori in meno con cui la scuola toscana dovrà fare i conti, per arrivare ai problemi della riduzione delle compresenze di inseg anti alle elementari, alle riduzioni di orario nella scuola secondaria inferiore, alle classi sovraffollate a causa del sottodimensionamento degli organici. A questo proposito l´assessore ha ricordato che le Regioni hanno chiesto nei giorni scorsi un incontro urgente con il ministro Gelmini per avere chiarimenti su gli effetti che le scelte del governo determinano a livello locale. Le Regioni non prenderanno in esame nessun piano di dimensionamento proposto dal governo se non ci sarà un confronto ampio che tenga conto delle competenze che, in questa materia sono, appunto, delle Regioni. Nel frattempo sta procedendo l´iter del ricorso costituzionale fatto dalla Toscana contro il provvedimento del ministro dell´istruzione per il quale si è tenuta, due giorni fa, la prima udienza. L´assessore ha ricordato che la Regione non farà mancare il suo appoggio, con tutti gli strumenti a sua disposizione, alle organizzazioni sindacali impegnat e nella battaglia per la difesa della scuola pubblica e il diritto allo studio di tutti gli studenti. .  
   
   
A GENOVA UNA NUOVA SCUOLA MEDIA INTERNAZIONALE  
 
Genova, 15 giugno 2009 - Non solo liceo linguistico, ma anche scuola media, per il Deledda International School. Apriranno dal 1° settembre, nella nuova sede di corso Mentana 27, i corsi corrispondenti alla scuola media italiana (classi 6 -7 -8, dopo i 5 anni di scuola elementare). La scuola non rilascia titoli validi in Italia, se non il diploma finale a 18 anni di età. Il passaggio a istituti italiani statali o paritari prevede il superamento dell’esame di terza media - per il quale gli studenti saranno adeguatamente preparati – da sostenersi presso una scuola media statale; per quanto riguarda gli anni intermedi, occorre invece superare esami di idoneità. Materie dei tre anni di studio (classi 6-7-8) numero delle lezioni settimanali per materie: italiano (6), inglese (6), terza Lingua (5), matematica (5), scienze (3), storia e geografia (4), arti (2), informatica (2), educazione fisica (2). Orario: 8,15 - 15,30 dal lunedì al venerdì. Ovvero, 35 lezioni settimanali di 50 minuti, corrispondenti a 29 ore effettive di scuola (oltre agli intervalli) settimanali. La scuola inizierà 14 settembre e terminerà il 12 giugno 2010. Alcuni giorni di vacanza, oltre a Natale e Pasqua, saranno decisi insieme ai genitori entro fine settembre. Iscrizioni: poichè la scuola non appartiene al sistema scolastico italiano, non è necessaria l’iscrizione tramite la scuola elementare. Le iscrizioni possono essere fatte anche direttamente presso la scuola entro il 15 giugno con orario 14 – 15 da lunedì a venerdì, nella vecchia sede di via Bertani 6, tel. 010 811634, 010 816704. A luglio la scuola si sposterà nella nuova sede di corso Mentana 27. E’ anche possibile inviare una mail a: info@genoaschool. Eu indicando anche un numero di telefono cui essere chiamati. Le classi saranno composte al massimo di 22 studenti ciascuna. La scuola sarà bilingue italiana/inglese, ambedue le lingue avranno pari dignità. La filosofia della scuola si ispira infatti al multilinguismo come valore caratterizzante e veicolo dell’interculturalità e dell’internazionalità. Le lezioni di tutte le materie non linguistiche si terranno in inglese, anche per la prospettiva del proseguimento degli studi nel corso superiore (classi 9-12) con il quale si consegue, a 16 anni l’ Igcse (diploma di pari livello dei 16 anni delle scuole inglesi, valido in tutti i Paesi anglosassoni e in molte altre nazioni) e a 18 anni, il Diploma di International Baccalaureate, dell’Organizzazione I. B. O. Di Ginevra. Quest’ultimo ha valore legale di scuola secondaria, consente l’accesso all’Università, ed è riconosciuto in Italia e in molti altri Paesi del mondo. La madre lingua sarà quella fondamentale per ciascuno, le altre saranno di adozione. La terza lingua sarà, a scelta, francese o spagnolo. All’inizio nella prima classe gli insegnanti useranno ancora la lingua italiana, per gli studenti non preparati a seguire le lezioni in inglese. Gradatamente nel corso del primo anno si passerà all’uso esclusivo della lingua inglese, come lingua di insegnamento e di apprendimento. Corsi estivi di lingua inglese: Per la migliore preparazione dei ragazzi e delle ragazze con una non soddisfacente preparazione nella lingua inglese, si terranno due serie di corsi di preparazione, per un totale di 40 ore ciascuno, che si svolgeranno: dal 29 giugno al 10 luglio e dal 31 agosto all’11 settembre, dalle 8,30 alle 12,30 dal lunedì al venerdì nella sede di corso Mentana 27. .  
   
   
SCUOLA: ULTIMO SUONO DELLA CAMPANELLA A SETTEMBRE INIZIANO I DOLORI  
 
Prato, 15 giugno 2009 - Ultimo suono della campanella per la scuola che conosciamo. A settembre alunni e genitori si troveranno con buona probabilità in un mondo tutto nuovo, fatto di ‘maestri unici’ e di ‘maestri mordi e fuggi’, due ore qua, tre là per tappare i buchi orari. Perché, e i genitori iniziano ad accorgersene adesso, per far tornare i conti con la Riforma Gelmini le scuole stanno facendo un puzzle certosino di materie e di orari e, dove i conti non tornano, semplicemente tagliano. Basta con le solite maestre, basta con i tre pomeriggi di rientro. Puoi trovarti con una sola delle vecchie maestre e sentirti dire che di pomeriggi non è possibile averne più di due …e non c’è niente che tu possa fare. Le prime elementari sono le più penalizzate: avendo già in partenza una dotazione organica ridotta (27 ore invece di 30) e nell’incertezza per gli anni a venire, i dirigenti costituiscono nuove classi a orario ridotto, indipendentemente da quello che hanno scelto i genitori in sede di iscrizioni. E la colpa non è neppure del Ministero, ma delle scuole che non si saprebbero organizzare. Si salvano solo le classi a tempo pieno, perché restano due insegnanti e, con le ore di compresenza che sono state tagliate, è possibile mantenere un po’ di flessibilità e anche assicurare la sorveglianza a pranzo per i bambini dei moduli, a patto però che si trovino all’interno del medesimo edificio. Fatto sta che il Ministro Gelmini ha riformato la scuola dell’obbligo senza preoccuparsi dei contratti di lavoro e della normativa preesistente e adesso i nodi giungono al pettine. Fioccano le prime proteste sui tavoli degli Uffici Scolastici Provinciali, ma tanto si sa, fra poco arriva messer Agosto e a settembre chi vivrà vedrà. Intanto il Consiglio dei Ministri approva i regolamenti per i nuovi licei e per gli istituti tecnici e professionali. Andranno verificati alla prova dei fatti, ma non sembrano male, con il potenziamento delle materie scientifiche e della lingua straniera e il ritorno del latino ai licei. Almeno, dietro a questa riforma c’è il serio lavoro di studio e di approfondimento fatto a suo tempo dal Ministro Moratti e dai suoi tecnici. .  
   
   
STUDENTI BELLUNESI A STAGE FORMATIVO IN ROMANIA  
 
Venezia, 15 giugno 2009 - Per la prima volta in assoluto la Regione del Veneto autorizza uno stage formativo all’estero per studenti. Lo ha fatto per il progetto “Pollicino” che, con l’Istituto Catullo e il Centro servizi del volontariato della provincia di Belluno, prevede due settimane di attività per ragazzi che frequentano le classi quarte E e D ad indirizzo sociale nella “Casa Pollicino” di Petrosani in Romania, destinata ad ospitare bambini in difficoltà. L’assessore Oscar De Bona, intervenendo oggi all’illustrazione dell’iniziativa da parte del Comitato Pollicino, ha sottolineato l’eccezionalità da parte della Regione nell’accogliere la proposta bellunese: “ringrazio la collega all’istruzione Elena Donazzan che ha creduto nella bontà del progetto e nella capacità e serietà organizzativa degli organismi proponenti. L’opera del Pollicino in Romania è l’unica italiana di queste dimensioni realizzata in quel paese. E noi ne siamo molto orgogliosi. Con questo stage formativo l’impegno del Pollicino potrà un domani trovare continuità nelle nuove generazioni”. I ragazzi sono 14 e partiranno lunedì prossimo con l’aereo da Treviso e arriveranno a Timisoara da dove si trasferiranno a Petrosani. Saranno costantemente accompagnati da due insegnanti del Catullo e a turno dai volontari del Pollicino. Alloggeranno nella nuovissima “Casa Pollicino”, attrezzata con ogni comfort. .  
   
   
PUGLIA: APPROVATI IN GIUNTA FONDI PER DIRITTO ALLO STUDIO  
 
Bari, 15 giugno 2009 - In arrivo i nuovi fondi per il diritto allo studio. La giunta su proposta dell’assessore Domenico Lomelo, in data 11 giugno ha approvato il piano di riparto dei fondi regionali destinati a tutti i Comuni pugliesi per la realizzazione dei diversi servizi scolastici essenziali (mensa, trasporto e altri interventi), nonché per l’acquisto di scuolabus e per garantire contributi per la copertura parziale delle rette degli studenti dei convitti nazionali. Contributi di gestione sono stati previsti anche a favore delle scuole dell’infanzia non statali (comunali e paritarie) nella misura pari a 1. 400 euro a sezione, in caso di assenza nel territorio di scuole dell’infanzia statali, e di 1. 300 euro negli altri casi. Per tutti gli interventi programmati, la Regione ha impegnato la somma complessiva di 12. 300. 000 euro, ovvero 300mila euro in più rispetto allo stanziamento del 2008. I contributi, che dovranno essere utilizzati dai Comuni entro il 2009, saranno liquidati agli enti beneficiari entro le prossime settimane. L’importo globale impegnato è stato così suddiviso: 5. 811. 424 euro per il servizio mensa; 1. 898. 315 per il servizio trasporto; 1. 885. 800 per le scuole dell’infanzia non statali; 2. 704. 431 euro per gli altri interventi scolastici. In quest’ultimo importo sono compresi i contributi assegnati a 23 Comuni delle diverse province per l’acquisto di nuovi scuolabus (30mila euro per ogni automezzo). In Puglia fruiscono del servizio mensa 77. 473 alunni di scuola dell’infanzia statale, comunale e privata; nonché 11. 388 alunni della primaria e 2. 801 di secondaria di 1° grado. Gli alunni e gli studenti complessivamente trasportati sono, invece, 41. 728. “Il piano approvato oggi dalla giunta – spiega l’assessore al Diritto allo Studio Domenico Lomelo – tiene conto dei fabbisogni rappresentati dai Comuni, anche in rapporto alla loro popolazione scolastica, agli impegni assunti, ai servizi scolastici posti in essere e alle necessità di ampliamento degli stessi, nonché alle condizioni socio-economiche delle singole realtà. Con questo atto, approvato in anticipo rispetto agli anni scorsi, si è cercato di porre condizioni ottimali per lo svolgimento delle diverse attività scolastiche, anche in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico”. .  
   
   
CONVEGNO SU RESPONSABILITÀ SOCIALE  
 
Udine, 15 giugno 2009 - Fare responsabilità sociale d´impresa è un investimento, una fonte di qualificazione, d´innovazione e di crescita: in altre parole è un valore aggiunto che dura nel tempo. In questo senso la Regione sta investendo per diffondere un principio di responsabilità sociale che incida in particolar modo sull´ambiente di lavoro e sulla parità di genere. Lo ha affermato, l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, al convegno dal titolo "Crisi economica: responsabilità sociale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni", svoltosi l’ 11 giugno, a Udine. L´incontro - frutto della collaborazione tra l´Associazione Etica ed Economia, l´Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti e l´Università di Udine - ha rappresentato il momento culminante dell´esperienza triennale del corso di Etica ed Economia, che ha coinvolto circa 170 studenti. L´iniziativa si prefigge il compito di sensibilizzare l´opinione pubblica sul ritorno della coniugazione dei valori etici nell´economia, nella finanza e nella Pubblica amministrazione. La crisi economica in atto può dunque essere un´opportunità di rinnovamento e di rafforzamento del sistema, ha ricordato l´assessore Rosolen, sottolineando nel contempo l´importanza della ricerca della reciproca fiducia. Il flusso dei finanziamenti per il sociale è cresciuto in Italia negli ultimi anni in modo rilevante: se nel 2001 era soltanto il 44 per cento delle aziende con più di 100 dipendenti ad investire in tale settore, nel 2007 tale partecipazione ha raggiunto il 65 per cento delle stesse. Tra le iniziative in tale ambito finanziate ci sono le varie azioni umanitarie, le mostre e le manifestazioni culturali, il restauro dei monumenti e delle opere d´arte, il recupero ambientale, lo sviluppo sostenibile ed i servizi di miglioramento delle condizioni lavorative del personale delle aziende. Gli sforzi dell´Amministrazione regionale per lo sviluppo di una nuova cultura di responsabilità sociale all´interno della Pubblica Amministrazione e nel tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia, caratterizzato da molte piccole imprese, sono stati illustrati dall´assessore Rosolen. Ci sono delle difficoltà in merito a tale presa di coscienza: dal mondo imprenditoriale, ad esempio, non è pervenuta alcuna domanda per i contributi che la Regione destina a favore della redazione del bilancio sociale d´impresa. All´incontro, che si è concluso con una tavola rotonda, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Udine Furio Honsell, il consigliere regionale Franco Iacop, il prorettore dell´ateneo friulano, Alfredo Antonini, ed il sindaco di Martignacco, Marco Zanor. .  
   
   
CONFERENZA SUI SISTEMI COMPLESSI E I CAMBIAMENTI  
 
 Sant Feliu de Guixols, 15 giugno 2009 - Dal 15 al 20 settembre la Fondazione europea della scienza (Fes) e la Cooperazione europea per la scienza e la tecnologia (Cost) terranno a Sant Feliu de Guixols (Spagna) una conferenza congiunta intitolata: "Complex systems and changes: Darwin and evolution - nature-culture interfaces" (Sistemi complessi e cambiamenti: Darwin e l´evoluzione - interfacce natura-cultura). Nel 2009 ricorre il bicentenario della nascita di Darwin e il centocinquantesimo anniversario della pubblicazione della sua opera "Le origini delle specie". Ispirata da questo evento la conferenza affronterà quattro dei principi fondamentali di Darwin: variazione e diversità (la variazione tra gli individui rappresenta la spinta dell´evoluzione); abbondanza (è prodotta più prole di quanta ne raggiunge la maturità); selezione (chi riesce ad adattarsi meglio all´ambiente ha più probabilità di sopravvivere); riproduzione e trasferimento (gli organismi si riproducono e tramandano i loro tratti vantaggiosi). Per ulteriori informazioni: http://www. Esf. Org/activities/esf-conferences/details/2009/confdetail309. Html .  
   
   
LA BARRIERA CORALLINA CARAIBICA SI È "APPIATTITA" RISPETTO AGLI ANNI SETTANTA  
 
Bruxelles, 15 giugno 2009 - Un nuovo studio, svolto da ricercatori britannici e canadesi, ha dimostrato che le barriere coralline del Mar dei Caraibi nel corso degli ultimi quarant´anni si sono "appiattite". I risultati dello studio sono stati pubblicati nella rivista Proceedings of the Royal Society B. Le barriere coralline, quando sono in buone condizioni, contengono milioni di organismi che contribuiscono alla complessa biodiversità degli oceani e la loro distruzione ha un impatto significativo sia sulla biodiversità oceanica che sulle difese costiere. I coralli svolgono una funzione di cruciale nella vita degli oceani perché offrono riparo, cibo e zone di riproduzione per un quarto di tutte le specie ittiche degli oceani e favoriscono la conservazione delle strutture costiere. È ormai da tempo che gli scienziati sono al corrente della distruzione della barriera corallina, ma questo nuovo studio rappresenta la prima analisi esaustiva e su larga scala del fenomeno e delle sue ripercussioni sulla biodiversità e sulle difese costiere. La ricerca rivela che negli ultimi decenni la maggior parte delle barriere presenti nell´area caraibica hanno perso la loro struttura e formazione originaria e si sono appiattite, mentre le barriere più complesse sono andata quasi distrutte. Il team, composto da ricercatori dell´università dell´East Anglia (Regno Unito) e dell´università Simon Fraser (Canada), ha analizzato i cambiamenti che hanno interessato la struttura di 200 barriere coralline sulla base di 500 indagini svolte tra il 1969 e il 2008, scoprendo che il 75% delle barriere presentano un´altezza drasticamente ridotta rispetto agli anni settanta. "La diminuzione della complessità architettonica delle barriere caraibiche non è avvenuta simultaneamente alla scomparsa - pressoché totale negli ultimi quarant´anni - delle barriere più complesse," si legge nello studio. "L´appiattimento delle barriere coralline nell´area caraibica era già evidente nei primi anni ottanta. Gli anni compresi tra il 1985 e il 1998 sono stati caratterizzati da una situazione di stasi, seguiti poi da una ripresa del declino delle strutture complesse che perdura ancora oggi". Le analisi condotte hanno evidenziato che le barriere sono colpite in ugual misura da questo fenomeno, a prescindere dalla profondità delle acque in cui si trovano. Secondo i ricercatori, sono due gli elementi che hanno contribuito in misura significativa alla distruzione della barriera corallina, ovvero una malattia diffusasi nelle acque comprese tra la Florida e i Caraibi negli anni settanta, che causò la distruzione del 90% dei coralli delle specie Elkhorn e Staghorn e il cambiamento climatico, che ha determinato l´aumento delle temperature delle acque e, di conseguenza, lo sbiancamento dei coralli. Quest´ultimo fenomeno assunse dimensioni particolarmente gravi nel 1998, quando si diffuse a livello mondiale. La responsabilità della distruzione della barriera corallina è da ricercarsi principalmente nelle attività umane. La sovrapesca, in modo particolare la modalità di pesca a strascico che ha un enorme impatto ambientale, ha sortito effetti devastanti sulle barriere coralline, causando spesso il distaccamento di coralli di grandi dimensioni che impiegheranno migliaia di anni a ricrescere. L´acidificazione degli oceani è dovuta inoltre all´inquinamento prodotto da attività industriali e agricole, che ha un ruolo di primo piano nella distruzione dei coralli. Anche i bagnanti hanno una parte di responsabilità: immergersi in acqua indossando una protezione solare può danneggiare i coralli; aumentano infatti di anno in anno gli effetti dovuti alle migliaia di tonnellate di sostanze chimiche presenti nei prodotti solari che inquinano gli oceani. Lorenzo Alvarez-filip, ricercatore presso l´università dell´East Anglia, avverte: "Una radicale perdita sotto il profilo della complessità architettonica determina chiaramente perdite significative della biodiversità che si ripercuoteranno sulle specie ittiche che vivono nelle aree prossime alla costa. La perdita della struttura riduce le difese costiere naturali della regione caraibica, aumentando sensibilmente il rischio di erosione costiera e inondazioni". Per maggiori informazioni: University of East Anglia: http://www. Uea. Ac. Uk/ The Royal Society: https://press. Royalsociety. Org . .  
   
   
MILANO: DEFINITA LA MAPPATURA DEI NUOVI 500.000 ALBERI IN CITTÀ ENTRO FINE GIUGNO PIANTE IN VASO IN VIA VITTOR PISANI  
 
Milano, 15 giugno 2009 - “Sono state individuate le prime aree che concorreranno a realizzare l’ambizioso progetto della piantumazione di 500. 000 alberi, utilizzando sia la soluzione in terra che in vaso ove non sarà possibile la prima opzione, come indicato nel Piano del Verde”. Lo ha detto oggi l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo illustrando alla stampa l’informativa di Giunta sul nuovo verde a Milano. Le principali vie individuate sono corso Buenos Aires (dove è prevista la posa di alberi in vaso a integrazione di quelli presenti in terra), via Vittor Pisani (integrazione degli alberi esistenti con altri in vaso), corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, corso Genova e Naviglio Grande, via Dante e via Orefici. Altre aree già pianificate per la piantumazione di nuovi alberi sono quelle dei “10 Boschetti di Benvenuto”, localizzate agli ingressi della città (via Comasina, via Moreschi, via Palmanova, viale Argonne, via Cassinis, via Ferrari, via del Mare, via Lorenteggio, via Valsesia e via Vigorelli). Il piano prevede la sistemazione di circa 30. 000 nuovi alberi per un costo complessivo di 800. 000 euro. Altri 1. 600 alberi sono previsti su aree individuate nell’ambito del Festival dell’Ambiente 2008 e localizzate lungo il Raggio Verde 7, che unisce il centro città e l’area Expo. Costo stimato circa 300. 000 euro. Alberi in vaso potranno invece essere posizionati nell’ambito dei distretti commerciali Isola, Sarpi, Navigli, Brera, Giambellino. Vista l’avanzata stagione primaverile, sfavorevole all’impianto in piena terra, i primi interventi potranno essere realizzati con alberi in vaso; mentre, dal prossimo autunno, si potrà procedere con le piantagioni di alberi in zolla. La prima area per la posa di alberi in vaso, d’accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, è stata individuata in via Vittor Pisani, importante asse di accesso alla città, scarsamente alberata e dotata di ampi marciapiedi in grado di accogliere i contenitori senza intralcio ai flussi pedonali. Dopo alcuni sopralluoghi, il Settore Arredo, Verde e Qualità urbana ha predisposto un progetto che prevede il posizionamento di alcune decine di alberi in vaso, definendo le caratteristiche tecniche e manutentive da inserire nei capitolati di gara che verrà bandita entro il mese in corso. L’intervento prevede una spesa complessiva di 24. 000 euro. Sulla proposta del Maestro Abbado è allo studio un progetto che individua alcune aree per un “mercato degli alberi” che andrebbe ad aggiungersi a quello “dei fiori” allestito tutte le domeniche in piazza Duca d’Aosta. Il progetto di “allestimento arboreo temporaneo” potrà essere riproposto, a rotazione, anche in altri ambiti cittadini. Per il coordinamento delle attività il Comune ha contattato l’Unione del Commercio e le maggiori associazioni florovivaistiche, che si sono dichiarati disponibili a forme di collaborazione per la cura dei nuovi alberi in città. In particolare l’Unione del Commercio si è detta disponibile a organizzare e sostenere economicamente un’apposita squadra di manutentori per la cura degli alberi in vaso nelle diverse zone cittadine. L’amministrazione comunale avvierà infine una campagna di sensibilizzazione sul tema “90. 000 alberi” per promuovere il coinvolgimento di enti e privati cittadini nella costruzione del nuovo verde cittadino, anche mediante meccanismi di fidelizzazione sull’acquisto di piante da posizionare diffusamente in città, sui balconi, nei giardini privati, nelle vie e piazze, nei parchi. .  
   
   
PAVIA: IN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI MAPPATURA DEI 500 KM DI RETE VERDE CHE COPRONO L’INTERO TERRITORIO PROVINCIALE  
 
 Pavia, 15 giugno 2009 - Sta giungendo speditamente a termine la mappatura dei 500 km di Rete Verde lungo l’intero territorio della provincia di Pavia. Il progetto, coordinato dall’assessore al Turismo e Attività Termali della Provincia di Pavia, Renata Crotti, e sviluppato da Alberto Conte della Società Itineraria, prevede l’identificazione, il rilevamento con Gps, la mappatura e la georeferenziazione dei percorsi a piedi e in bicicletta e lo sviluppo di schede dettagliate e descrittive dei percorsi con difficoltà, accessibilità e attrattive turistiche, il tutto con l’obiettivo di rendere più fruibile il territorio provinciale, potenziando il turismo lento e di scoperta. “Si parte dall’esistente – commenta Renata Crotti - per poter programmare al meglio eventuali interventi di collegamento tra i molti percorsi ad anello che già sono presenti”. Il tutto rientra fra gli obiettivi della legge sulla mobilità ciclistica, di recente approvata dal Consiglio di Regione Lombardia, che prevede l’istituzione di un Piano regionale della mobilità ciclistica per l’individuazione su scala regionale del “sistema ciclabile”, la realizzazione e il completamento di percorsi ciclabili e ciclo-pedonali, l’attivazione di interventi di moderazione del traffico, forme di informazione integrata. .  
   
   
BOLZANO, TOMMASINI E VERTICI EURAC ALLA SEDE ONU DI VIENNA: NUOVO PROGETTO DI COLLABORAZIONE  
 
 Bolzano, 15 giugno 2009 - Nella capitale austriaca il 12 giugno una delegazione altoatesina con il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini e i vertici dell´Eurac guidati dal presidente Werner Stuflesser hanno approfondito la collaborazione esistente da anni tra Eurac e Unep, che si è avvalso dell´esperienza dell´Accademia europea nelle questioni ambientali e di confine in aree come i Carpazi (sette Stati coinvolti) e il Caucaso. "ora l´Unep punta a elevare il livello della cooperazione attraverso una partnership strategica con l´Eurac", spiega il presidente Stuflesser. Del nuovo progetto la delegazione altoatesina ha discusso al palazzo dell´Onu con Harald Egerer, responsabile Unep a Vienna, che ha proposto l´insediamento di un esperto dell´Eurac nella sede europea. Nei prossimi giorni verrá formalizzata una concreta richiesta che verrà esaminata a Bolzano. Soddisfatto dell´esito dell´incontro il vicepresidente Tommasini: "L´offerta dell´Onu conferma il valore e la risonanza che il lavoro dell´Eurac ha assunto anche a livello internazionale. " Inoltre, sottolinea ancora Tommasini, "questa cooperazione strategica offre alla Provincia di Bolzano e alle sue strutture di ricerca l´opportunità di consolidare la rete dei rapporti internazionali e l´immagine dell´Alto Adige anche in campo scientifico. " Lo United Nations Environment Programme (Unep) è stato istituito nel 1972 come organismo istituzionale cui è attribuito l´obiettivodella tutela ambientale e dell´utilizzo sostenibile delle risorse naturali, nel quadro del complesso sistema organizzativo delle Nazioni Unite. Il suo quartier generale è a Nairobi in Kenya ma ha una sede anche nel palazzo Onu a Vienna. .  
   
   
IL PREMIO AMBIENTE APRE ALL´EUREGIO, PROGETTI SINO AL 6 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 15 giugno 2009 - - Per la prima volta, il Premio ambiente coinvolgerà tutti i tre territori che compongono l´Euregio: Tirolo del Nord, Alto Adige e Trentino. "Una scelta saggia - commenta l´assessore provinciale Michl Laimer - perchè la tutela dell´ambiente è una sfida che non conosce confini". Per la presentazione dei progetti c´è tempo sino al 6 novembre. "L´obiettivo del Premio ambiente - prosegue Laimer - è quello di sensibilizzare e motivare a una tutela dell’ambiente attiva e responsabile in tutto il territorio dell´Euregio". L´iniziativa, che quest´anno viene organizzata dall´Agenzia provinciale per l´ambiente di Bolzano e Trento, dalla Ripartizione tutela dell´ambiente del Land Tirolo, e da Transkom, può anche contare sul sostegno, da parte altoatesina, del Consorzio dei Comuni e delle Ripartizioni provinciali natura e paesaggio, sanità e agricoltura. Al premio possono partecipare singoli cittadini e persone giuridiche residenti o con sede legale in Alto Adige, in Trentino o in Tirolo, che presentino idee o proposte riguardanti l’ambiente, oppure provvedimenti, iniziative, manifestazioni, progetti, prodotti o servizi sviluppati nell´Euregio nel biennio 2008/2009. I progetti devono essere presentati entro il 6 novembre. Il Premio ambiente 2009, che può contare su una dotazione in denaro di 7mila euro, è stato diviso in due categorie: persone giuridiche e persone private. Per ulteriori informazioni si può contattare la Transkom (www. Transkom. It; 0471 289087; info@transkom. It). .  
   
   
ACCORDO PROVINCIA - REGIONE PER L´AMBIENTE A PIACENZA 2,5 MILIONI DI EURO. ATTIVERANNO INTERVENTI PER QUASI 5 MILIONI  
 
Piacenza, 15 giugno 2009 - Sottoscritto il 4 giugno in Provincia il primo accordo quadro tra una Amministrazione provinciale e Regione per la realizzazione sul nostro territorio di interventi a suo tempo candidati a finanziamento regionale nell’ambito del Piano di Azione Ambientale 2008-2010. L´accordo, materialmente sottoscritto dagli assessori all´Ambiente di Regione, Lino Zanichelli, e Provincia, Gianluigi Ziliani, mette a disposizione del nostro territorio, per la prima annualità, risorse regionali pari a 2 milioni e 550 mila euro per progetti territoriali rientranti nelle seguenti misure di intervento: “Conservazione della biodiversità”; “Riduzione dei rifiuti ed ottimizzazione della gestione”; “Specificità territoriali (interventi per la qualità dell´aria)”. Andranno a finanziare progetti proposti da soggetti pubblici piacentini (Provincia, Comuni, Enìa) del costo complessivo di 4 milioni e 940 mila euro. La quota di spesa non coperta dal contributo regionale, che ammonta a 2 milioni e 400 mila euro, sarà messa a disposizione dagli enti proponenti. Gli interventi finanziati sono in tutto 27, vengono pertanto confermate tutte le proposte progettuali candidate a finanziamento regionale dalla Provincia nel marzo scorso. Questo l´elenco. Conservazione e tutela della biodiversità - 1) Percorsi verdi ed aree attrezzate per la fruizione sostenibile del Trebbia, Provincia, 225. 000 euro, 300. 000 euro; 2) riqualificazione e rinaturazione delle pertinenze fluviali della conoide del Trebbia, Provincia, 375. 000 euro, 500 mila euro; Riduzione dei rifiuti ed ottimizzazione della gestione - 3) realizzazione di un centro di raccolta rifiuti urbani (d´ora in poi Ru) a Piacenza, Enìa, 200. 000 euro, 400. 000 euro; 4) realizzazione centro di raccolta Ru a Cadeo, Enìa, 100. 000 euro, 200. 000 euro; 5) realizzazione di un centro di raccolta Ru a Farini, Enìa, 75. 000 euro, 150. 000 euro; 6) adeguamento del centro raccolta rifiuti di Ponte dell´Olio, Enìa, 29. 100 euro, 58. 200 euro; 7) adeguamento centro di raccolta Ru a Trevozzo di Nibbiano, Enìa, 47. 500 euro, 95. 000 euro; 8) adeguamento centro di raccolta Ru di Alseno, Enìa, 85. 000 euro, 170. 000 euro; 9) adeguamento centro di raccolta Ru di Borgonovo, Enìa, 17. 500 euro, 35. 000 euro; 10) adeguamento centro di raccolta Ru di Castel San Giovanni, Enìa, 50. 000 euro, 100. 000 euro; 11) adeguamento centro di raccolta Ru di Carpaneto, Enìa, 45. 000 euro, 90. 000 euro; 12) manutenzione straordinaria Stazione ecologica, Comune di Podenzano, 16. 765 euro, 33. 530 euro; 13) realizzazione stazione ecologica di Vernasca, Comune di Vernasca, 50. 000 euro, 100. 000 euro; 14) nuova stazione ecologica di Villanova, Comune di Villanova, 34. 192 euro, 68. 385 euro; 15) adeguamento stazione ecologica di Zerba, Comune di Zerba, 15. 000 euro, 30. 000 euro; 16) sistemazione stazione ecologica di Bettola, Comune di Bettola, 16. 000 euro, 32. 000 mila euro; 17) adeguamento stazione ecologica di Roncoli, comune di Cortebrugnatella, 25. 000 euro, 50. 000 euro; 18) adeguamento stazione Ferriere, Comune di Ferriere, 50. 000 euro, 100. 000 euro; 19) adeguamento stazione ecologica di Fiorenzuola, Comune di Fiorenzuola, 15. 000 euro, 30. 000 euro; 20) manutenzione straordinaria della stazione ecologica di Punta Volpe, Comune di Gropparello, 43. 000 euro, 86. 000 euro; 21) realizzazione piazzole ecologiche satelliti, Comune di Morfasso, 42. 300 euro, 84. 600 euro; 22) centri satelliti per il potenziamento della raccolta differenziata, Comune di Pianello, 21. 280 euro, 42. 560 euro; 23) informatizzazione centro di raccolta nei comuni di Rottofreno, Monticelli, Caorso e Castelvetro, Enìa, 100. 000 euro, 200. 000 euro; 24) avvio della raccolta domiciliare dei rifiuti nei comuni di Piacenza, Alseno, Fiorenzuola, Cadeo e Pontenure, Enìa, 383. 612 euro, 767. 224 euro; 25) controllo remoto ed ottimizzazione dei servizi nei comuni piacentini gestiti da Enìa, Enìa, 50. 000 euro, 100. 000 euro; Specifificà territoriali (miglioramento della qualità dell´aria) - 26) miglioramento dell´efficienza energetica nella scuola media Calvino, Comune di Piacenza, 330. 591 euro, 842. 726 euro; 27) miglioramento dell´efficienza energetica nella scuola media Carducci, Comune di Piacenza, 108. 158 euro, 275. 692 euro. Erano presenti alla firma, con Zanichelli e Ziliani, il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, l´assessore provinciale al territorio Alberto Borghi, alcuni sindaci e amministratori di Comuni piacentini, il direttore dell´Autorità d´Ambito Vittorio Silva, il direttore di Enìa Eugenio Bertolini, dirigenti e funzionari dell´Amministrazione provinciale “Cinque anni fa – ha detto Boiardi - ci eravamo posti un traguardo molto ambizioso, che alcuni ritenevano irraggiungibile, smaltire il 50% dei rifiuti tramite la raccolta differenziata (nel 2004 eravamo al 30%). Abbiamo raggiunto l´obiettivo, grazie all´impegno dei Comuni ed alla capacità di coordinamento che abbiamo dimostrato in questi anni. La Regione ora ci premia con un contributo che ci consentirà di ottenere risultati ancora più significativi in materia di tutela dell´ambiente”. “Sono finanziamenti – ha osservato Zanichelli – che vanno a sostegno del Parco del Trebbia (un parco come lo intende la Regione, non una rete di vincoli ma una opportunità di sviluppo del territorio), e per le stazioni ecologiche, punti di riferimento fondamentali per un sempre più corretto smaltimento dei rifiuti. Il contributo regionale verrà messo a disposizione dei soggetti beneficiari già nelle prossime settimane e contribuirà, in questo momento di crisi, a sostenere l´economia locale, soprattutto le piccole imprese, che saranno coinvolte nella realizzazione degli interventi previsti”. “Un grazie alla Regione ed all´assessore Zanichelli – ha dichiarato l´assessore Ziliani – per questo contributo. Tutti gli interventi finanziati saranno avviati entro l´anno: tutti i comuni piacentini avranno così a disposizione una stazione ecologica attrezzata, con ovvi vantaggi per la tutela del nostro ambiente. La Regione ha destinato agli interventi sul Parco del Trebbia 180. 000 euro aggiuntivi rispetto agli stanziamenti iniziali, a dimostrazione sia della bontà degli interventi proposti sia del fatto che le aree protette portano risorse sul territorio”. .  
   
   
APPROVATI 13 PROGETTI DEL PROGRAMMA SPAZIO ALPINO. IL VENETO ACCEDE A SEI LINEE DI FINANZIAMENTO  
 
 Venezia, 15 giugno 2009 - Sono stati approvati tredici nuovi progetti del programma europeo “Spazio Alpino” con la possibilità per la Regione del Veneto di accedere a sei linee di finanziamento insieme a Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con 26 milioni di euro di finanziamento comunitario e con un costo complessivo di 36 milioni di euro. Lo riferisce l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha partecipato il 12 giugno al comitato transnazionale. Il programma interessa, oltre all’Italia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Slovenia, la Svizzera e il Liechtenstein. Sono sei le azioni che hanno partner veneti, mentre sono quattro le proposte cui partecipa direttamente la Regione del Veneto. “Il budget complessivamente a disposizione dei veneti - ricorda l’assessore - è di 2,5 milioni di euro. ” I temi trattati dalle proposte a partecipazione veneta riguardano questioni di grande interesse per la valorizzazione, la salvaguardia e il rilancio dell’area alpina. Si va cioè dal recupero edilizio mirato alla sostenibilità e al risparmio energetico (Alphouse), alla definizione di modelli di monitoraggio, valutazione e supporto alla gestione del traffico alpino su gomma (Alpcheck2), dalle strategie di prevenzione e gestione di eventi franosi che mettono a rischio le vie di comunicazione (Paramount), alla definizione di proposte in grado di favorire il trasferimento delle merci su ferro anziché su gomma (Transitects), dalla valutazione e proposte di soluzioni in grado di contemperare costi e benefici dell’installazione delle centrali idroelettriche (Share), alla definizione di linee guida e modalità di intervento per la prevenzione e la gestione degli incendi boschivi (Alpffirs). “E’ pertanto con grande soddisfazione che, - conclude l’assessore - considerati i progetti approvati nel corso della prima selezione, è salito a sei il numero di programmi ai quali partecipa direttamente la Regione del Veneto, mentre quelli partecipati da altri soggetti veneti sono cinque. ” .  
   
   
TORINO: LA TUTELA DELLE RONDINI IN CITTÀ  
 
Torino, 11 Giugno 2009 - Anche le rondini entreranno nel regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali. Sarà inserito, dopo l’approvazione del Consiglio comunale, l’articolo 8 bis formato da due punti. Il primo vieta a chiunque la distruzione dei nidi di rondini, rondoni, balestrucci e topini (una varietà delle rondini). Il secondo stabilisce che possono essere concesse deroghe (in caso di restauri e ristrutturazioni) solo al di fuori del periodo di nidificazione, tra il 15 settembre e il 15 febbraio, solo con autorizzazione comunale e con l’inserimento di nidi artificiali. Nelle commissioni Ambiente e Urbanistica di questa mattina, presiedute da Cugusi e Levi-montalcini, è stato questo l’impegno concreto della Giunta; a fronte della richiesta presentata con la mozione “Salviamo le rondini” firmata dal consigliere Giuseppe Sbriglio e approvata dal Consiglio comunale il 12 gennaio scorso. .  
   
   
CONVEGNO SULLA BIODIVERSITÀ IN TOSCANA  
 
Firenze, 15 giugno 2009 - “La biodiversità in Toscana, dalle conoscenze alle politiche. Verso un piano d´azione regionale” è il titolo del convegno organizzato dalla Regione Toscana e dal Wwf, in programma lunedì 15 giugno, a partire dalle 9. 30, presso l´Auditorium del Consiglio regionale, in via Cavour 4 a Firenze. Sarà l´occasione, ad un anno dalla firma dell´accordo per la protezione della biodiversità siglato nel maggio 2008 tra la Regione e l´associazione ambientalista, per fare il punto sulla sua attuazione. A farlo saranno, tra gli altri, l´assessore regionale ai parchi, aree protette e biodiversità, il presidente nazionale del Wwf Italia e il dirigente della Direzione Protezione della natura del Ministero dell´ambiente. E´ prevista anche la presenza di tecnici, esperti ed esponenti di varie istituzioni che si o ccupano di ricerca. In Toscana sono presenti 94 habitat di interesse comunitario o regionale e 914 specie di flora e fauna di elevato valore conservazionistico, rare o endemiche. Questi sono le eccellenze della biodiversità toscana, in una Regione che ospita ben 3250 specie di flora, 84 specie di mammiferi, 421 specie di uccelli, 19 di anfibi, 22 di rettili, oltre 60 specie di pesci ed un ricchissimo patrimonio di invertebrati spesso di elevato interesse conservazionistico. Durante il convegno di lunedì sarà presentata anche una prima analisi dello stato di salute della biodiversità toscana. .  
   
   
MUSCHI D´ACQUA A ENEGO  
 
Vicenza, 15 giugno 2009 - Continua nel territorio provinciale il programma degli interventi di posa, nei corsi d’acqua, delle postazioni di muschi per il rilevamento di eventuali forme di inquinamento da metalli pesanti. L’ultima, in ordine di tempo, è stata installata nelle acque del Brenta in località Pianello di Enego, laddove il fiume incontra la provincia di Vicenza iniziando da qui ad attraversarla. “Grazie alla collaborazione del Bacino di Pesca “Acque del Fiume Brenta” e del suo presidente Rolando Lubian – sottolinea l’Assessore alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari – abbiamo attivato anche questa postazione che ci consentirà di capire e monitorare periodicamente la situazione delle acque nel momento in cui lasciano il territorio trentino. E’ un’altra bandierina che appuntiamo a salvaguardia non solo dell’ecosistema fluviale ma anche dell’intero patrimonio idrico di superficie che fa di Vicenza e del suo comprensorio un nodo centrale anche per quanto riguarda la ricariche delle falde e l’approvvigionamento degli acquedotti veneti”. .  
   
   
SICILIA: PRESENTAZIONE SISTEMA INFORMATIVO PROGETTI A PROCEDURA VIA, VAS E VALUTAZIONE D’INCIDENZA  
 
 Palermo, 15 giugno 2009 – Viene presentato oggi alle ore 9,30 all’auditorium dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, il progetto denominato Si-vvi (Sistema Informativo di Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza) curato dal dipartimento Territorio e Ambiente. Realizzato dalle società Sicilia e-Servizi S. P. A. E Sicilia e-Innovazione S. P. A. , con i fondi del Por Sicilia 2000-2006, il progetto assicurerà, tra le altre cose, la massima trasparenza delle attività svolte nell´ambito della Valutazione Ambientale, come richiesto dalle normative di settore sia europea che italiana, ed incrementare la qualità della valutazione dei piani e progetti che vengono presentati anche tramite una maggiore sinergia con gli altri rami dell´Amministrazione Re gionale. Alla conferenza stampa parteciperanno l’assessore regionale Territorio e Ambiente, Pippo Sorbello, il dirigente generale del Dipartimento Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi, Natale Zuccarello, Dirigente del Servizio Via Vas, il presidente e il vice presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello e Giuseppe Catanzaro, Fabio Elisei, Salvatore Di Mauro e Vittorio Paola delle società “Sicilia e-Servizi e Sicilia e-Innovazione. ” “Questo progetto –sottolinea l’assessore Sorbello - permetterà la tracciabilità della pratica e potremo conoscere il percorso di un documento dal momento in cui entra in assessorato fino alla conclusione dell’istruttoria, con la possibilità di verificare i passaggi e di potere intervenire per correggere eventuali criticità”. “Si tratta –aggiunge Rossana Interlandi- di una importante operazione trasparenza che il dipartimento Ambiente ha intrapreso e che vuole aiutare l’assessorato a mutare il proprio ruolo da mero soggetto autorizzatore a soggetto che stimola e promuove nella società e nel mondo produttivo una più profonda coscienza ambientale”. .  
   
   
TERMINATO RESTYLING RISERVA GROTTA DI SANTA NINFA IN SICILIA  
 
Palermo, 15 giugno 2009 - Vengono consegnate lunedì 15, alla presenza dei dirigenti generali del dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali, Fulvio Bellomo e del Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi, le aree acquisite e riqualificate attraverso una serie di interventi di conservazione e recupero ambientale effettuati dall’Azienda Foreste, all’interno della Riserva Naturale Integrata Grotta di Santa Ninfa, nel trapanese, gestita da Legambiente. “Interventi - come sottolineato da Fulvio Bellomo - che mirano a valorizzare la fruizione di aree di grandissimo pregio naturalistico, migliorandone le condizioni, attraverso attività di riqualificazione ambientale e strutturale”. I progetti, realizzati nell’ambito del Por Sicilia 2000/2006, hanno portato all’acquisizione e al recupero dell’area di notevole interesse naturalistico e paesaggistico circostante l’ingresso della Grotta. Oltre a interventi di pulizia e bonifica, l’Azienda Foreste ha realizzato un giardino naturale, collocando specie vegetali caratteristiche del territorio. Sistemati anche due sentieri che consentono di giungere all’ingresso della Grotta ed alla Risorgenza e un’area attrezzata, comprendente 4 tavoli e 8 panche in legno, cestini per rifiuti e anche una serie di pannelli divulgativi e didattici per le informazioni sull’area e segnaletica idonea. Diversi interventi sono stati concentrati presso la valle del Biviere, attraversata dal piccolo torrente Biviere. Oltre alla realizzazione di 5 sentieri naturalistici, per una lunghezza complessiva di 8 chilometri, sono stati portati avanti una serie di interventi finalizzati al recupero e alla salvaguardia di tratti del corso d’acqua, alla tutela della vegetazione presente e all’aumento della biodiversità floristica e faunistica, anche attraverso la messa a dimora di varie specie vegetali. .  
   
   
VDA; TAVOLO TECNICO SUGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUI DISSESTI IDROGEOLOGICI IN AREA ALPINA  
 
 Aosta, 15 giugno 2009 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica Marco Viérin informa che martedì 16 giugno 2009, nella sede della Fondazione Montagna Sicura a Courmayeur, si terrà un tavolo tecnico sugli effetti dei cambiamenti climatici sui dissesti idrogeologici in area alpina, organizzato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’incontro, al quale sono stati invitati i rappresentanti degli Enti e delle Amministrazioni dell’arco alpino, permetterà ai presenti di condividere le conoscenze ed effettuare uno scambio di esperienze sul tema. Nella sua ultima riunione a Zurigo nel maggio scorso, infatti, la Piattaforma Pericoli Naturali della Convenzione delle Alpi aveva proposto ai membri degli Stati rappresentati di effettuare una ricognizione in ambito nazionale delle attività e dei programmi in merito ad un attendibile incremento del rischio idrogeologico come conseguenza diretta della variazione del clima. “Il fatto che il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare abbia scelto la Valle d’Aosta come sede del tavolo tecnico – dice l’Assessore Viérin – è un riconoscimento del lavoro svolto dal nostro Assessorato e dalla Fondazione Montagna Sicura nell’analisi delle conseguenze dei cambiamenti climatici sui rischi idrogeologici e dimostra come la Valle d’Aosta possa rappresentare un laboratorio naturale nel quale studiare questi fenomeni”. Per illustrare direttamente gli argomenti trattati è stata organizzata anche un’escursione sul campo, venerdì 17 giugno. .  
   
   
LA GIUNTA VENETA FINANZIA INTERVENTI PER TUTELA DELLA RISORSA IDRICA  
 
Venezia, 15 giugno 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Giancarlo Conta, ha approvato un provvedimento con il quale ha impegnato la somma complessiva di € 4. 860. 000,00 per la realizzazione di tre interventi legati alla tutela ed al ripristino della qualità delle acque superficiali e sotterranee nei territori del Polesine e di Cittadella. Due gli interventi che interessano nello specifico l’area polesana: il primo, cui sono state assegnate risorse per € 2. 500. 000,00, prevede l’ “Ampliamento del depuratore di S. Apollinare e delle fognature di collegamento”, che costituisce il primo concreto passo verso la realizzazione di un unico polo per il trattamento dei reflui del Comune di Rovigo. Questo sistema garantirà l’ottimizzazione delle operazioni di depurazione in vista della dismissione dell’altro depuratore comunale di Viale Porta Po, attualmente soggetto a problemi legati alla vetustà dell’impianto ed allo sviluppo del tessuto urbano nelle zone contermini, con inevitabili problemi di natura urbanistica per il rispetto dei vincoli; il secondo intervento, al quale sono state assegnate risorse per € 360. 000,00, è relativo al “Completamento delle fognature di Viale Porta Po in Comune di Rovigo” e costituisce il secondo stralcio dei lavori inerenti la condotta fognaria di Viale Porta Po, già in avanzato stato di realizzazione. I nuovi lavori consentiranno di potenziare il collettamento all’impianto di depurazione comunale dei liquami derivanti dall’area sud di Rovigo, senza timori di sottodimensionamento delle condotte. Il terzo intervento, infine, riguarda la zona compresa nei Comuni di Tezze sul Brenta, Cittadella e Fontaniva, interessata da una pesante e storicamente ben nota contaminazione da Cromo esavalente ed altri metalli pesanti, del suolo e dell’acqua di falda sotterranea, mettendo a potenziale rischio le risorse idropotabili dell´area a nord di Cittadella. Per la realizzazione dei “Lavori di messa in sicurezza e bonifica dei suoli e della falda in Comune di Tezze sul Brenta” sono state assegnate risorse per € 2. 000. 000,00 che, in aggiunta a quelle messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dall’A. A. T. O. Brenta e dalla Provincia di Vicenza, consentiranno l’esecuzione del primo stralcio delle opere previste, intese ad evitare la possibilità di propagazione della contaminazione in atto e conseguentemente procedere alla bonifica del sottosuolo contaminato. “La Regione del Veneto in questi ultimi anni – precisa l’Assessore Conta – sta operando un grosso sforzo finanziario ai fini dell’attuazione dell’Apq 2 - Accordo di Programma Quadro “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”. Tale accordo prevede la realizzazione di interventi per la tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, il ripristino della qualità delle acque superficiali e sotterranee, la riduzione dell’inquinamento di tali risorse. Il programma prevede anche una serie di attività finalizzate ad incentivare l’attuazione del servizio idrico integrato per la razionalizzazione della gestione delle risorse idriche. Con questa iniziativa – conclude Conta – intendiamo assicurare un utilizzo sostenibile delle stesse in grado di permettere il soddisfacimento dei fabbisogni idrici sull’intero territorio per i vari tipi di utilizzo, fornendo comunque risorse di qualità” .  
   
   
MATERA: RIATTIVARE DEPURATORE ACQUE REFLUE  
 
Matgera, 15 giugno 2009 - Il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della Iii Commissione consiliare, ‘Attività produttive’, Pasquale Di Lorenzo, in data 11 giugno, ha presentato un’ interrogazione urgente a risposta orale all’assessore all’ ‘Ambiente, Territotorio, Politiche della sostenibilità’, Vincenzo Santochirico, per sollecitare il ripristino urgente della funzionalità del depuratore delle acque reflue a Matera. In premessa, il consigliere Di Lorenzo, sottolinea che “da diversi giorni l’aria che si respira nella città di Matera è diventata talmente maleodorante da provocare in tutti i cittadini materani un vivo e ben comprensibile disagio avvertito anche all’interno delle loro abitazioni. Tale situazione – continua Di Lorenzo - a quanto sembra, è imputabile al cattivo funzionamento dell’impianto di trattamento delle acque reflue ubicato in località ‘Pantano’, zona adiacente al cimitero nuovo”. “Nonostante siano già trascorsi diversi giorni – afferma il consigliere del Pdl - l’azienda Acquedotto lucano, gestore del suddetto impianto, non ha ancora provveduto ad eliminare tale inconveniente, né a diramare notizie certe e rassicuranti sulla risoluzione del problema, mentre crescono, ovviamente, le proteste dei cittadini materani, proteste che si fanno ogni giorno più pressanti. La natura e la particolarità del problema – specifica Di Lorenzo - richiedono un intervento diretto, immediato e risolutivo da parte di Acquedotto lucano anche per rassicurare i cittadini della Città dei Sassi”. Alla luce di quanto esposto, il consigliere Di Lorenzo interroga l’Assessore regionale all’Ambiente per conoscere: “quali iniziative intende intraprendere d’intesa anche con Acquedotto lucano per consentire l’eliminazione del grave inconveniente lamentato in premessa e per impedire, in futuro, il verificarsi di incresciosi episodi analoghi”. .  
   
   
LOSAPPIO: "RIFIUTI IN SALENTO: ECCO LA VERITÀ"  
 
Bari, 15 giugno 2009 - L’assessore all’Ecologia, Michele Losappio, il 12 giugno, ha diffuso la seguente nota: “La complessità del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti è tale che tutti gli attori del sistema dovrebbero collaborare o comunque espungere tale argomento dalla campagna elettorale. Purtroppo le dichiarazioni del Sindaco di Lecce e del Presidente dell’Ato Le 1 sul ruolo e sulle presunte responsabilità della Regione non sono ispirate da queste considerazioni e la cosa sorprende e dispiace. La Regione è perciò costretta a precisare. 1. L’ato Le 1, presieduto dall’Assessore Garrisi per conto del Comune di Lecce, è l’unico dei 15 Ato della Puglia che colpevolmente non si è ancora dotato di personalità giuridica così come prevede la normativa statale. L’incredibile ritardo è tutto nella esclusiva responsabilità dell’Ato e dei suoi vertici ed ha determinato l’impossibilità di usufruire dei finanziamenti europei che la Regione mette a disposizione per la raccolta differenziata e per gli impianti sulla base di protocolli di intesa, così come si sta facendo nelle altre realtà. Più volte la Regione ha sollecitato e ha offerto il proprio contributo a risolvere una situazione che nasce nel conflitto fra esponenti del Partito delle Libertà, ma ad oggi la situazione è ancora ferma. 2. Ugualmente ferma è la redazione da parte dell’Ato del Piano di Bacino, strumento indispensabile per rendere efficiente ed unitario il servizio di raccolta, lanciare la differenziata, definire il completamento del ciclo impiantistico. La Regione ha dovuto formalmente diffidare l’Ato a farlo, pena il commissariamento. A 30 giorni dalla delibera di giunta regionale di diffida si è ancora in attesa del piano e ciò non denota favorevolmente per l’efficienza e l’applicazione dei suo vertici. L’assenza del Piano impedisce ed impedirà all’Ato di passare ad una fase di stabilizzazione e di potenziamento dell’attività di raccolta e smaltimento limitandosi come oggi è a vivacchiare. Non a caso è stata l’Anci Puglia a chiedere alla Regione un’accelerazione –anche con i commissariamenti- dei Piani, per la redazione dei quali è attiva da tempo una task force Regione-anci che l’Ato non ha ritenuto necessario coinvolgere. 3. Le contraddizioni del nuovo sistema impiantisco di Cavallino, uno dei primi a essere in funzione in Puglia, coinvolgono l’Ato ed il Comune prima e più della Regione. Il Comune è infatti stazione appaltante della discarica e dell’impianto di biostabilizzazione. Questo su delega della Regione che ha rimesso allo stesso gli oneri e l’onore del funzionamento del nuovo impianto. La differenza di metraggio fra questo impianto gestito da Ambiente e Sviluppo e quello limitrofo di produzione di ecoballe da termovalorizzare gestito da Cogeam richiama a responsabilità (se proprio le si vuole cercare nella politica e nelle istituzioni) che non esentano per nulla l’Ato e l’Amministrazione di Cavallino. Anzi! La questione è stata comunque affrontata e risolta e non ostacola il funzionamento dei due impianti. Il responsabile del procedimento (sempre il Comune di Cavallino) è il responsabile del progetto della nuova discarica che ha determinato l’insorgenza di contrasti fra la società che l’ha costruita e quella che la gestisce. Il collaudo è subordinato alla risoluzione di tale contrasto che ci risulta essere in via di risoluzione in questi giorni. Su entrambe le questioni la Regione, in stretta collaborazione con la Provincia, ha espresso il massimo di collaborazione con Ato e Comune, anche per la risoluzione di controversie giuridiche. Non sono pertanto giustificate le ingenerose dichiarazioni degli amministratori di Lecce. 4. Il cattivo funzionamento in questi giorni del trituratore di Ambiente e Sviluppo non può certo essere addossato alle responsabilità della Regione se non si vuole cadere nel ridicolo. Da lì sono nati alcuni dei problemi che hanno coinvolto la città di Lecce. L’eventuale sollecitazione spetta al responsabile del procedimento che certamente avrà svolto il suo compito. Come si vede le difficoltà sono di molti se non di tutti e non possono essere affrontate con le conferenze stampe davanti ai cassonetti ma con la concertazione ed il lavoro comune per il bene della Puglia e dei Salentini. Quello che la Regione ha fatto ed intende continuare a fare”. .