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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
LE PAROLE CREANO CONSAPEVOLEZZA: CONCORSO GIORNALISTICO DELL´UE SULLA DISCRIMINAZIONE E LA DIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 15 giugno 2009 - Il 15% degli europei ritiene di aver subito discriminazioni– per questo motivo la Commissione europea indìce per il sesto anno consecutivo il suo concorso giornalistico "Sì alle diversità. No alle discriminazioni". Il concorso è aperto a giornalisti della stampa tradizionale e della stampa on line. Esso intende dare risalto ai talenti degli operatori dei mass media che, con i loro scritti, contribuiscono a una migliore comprensione dei vantaggi della diversità e al superamento delle discriminazioni fondate sulla religione o le convinzioni personali, gli handicap, l´età, le tendenze sessuali, la razza o l´origine etnica. Il concorso di quest´anno prevede una categoria specifica per articoli consacrati alla correlazione tra povertà e discriminazione. "La discriminazione rappresenta uno spreco di talenti e la negazione dei diritti fondamentali" ha affermato Vladimír Špidla, Commissario europeo responsabile per le pari opportunità. "Non è questo il momento per rallentare i nostri sforzi volti a combattere questa piaga. Al contrario, abbiamo bisogno di tutte le nostre risorse umane per superare la crisi e far ripartire l´economia europea. Questo concorso, che è ora alla sua sesta edizione, contribuisce a far opera di sensibilizzazione sui diritti delle persone alla parità di trattamento oltre a costituire un riconoscimento dei talenti giornalistici in Europa. " Il concorso è aperto ai giornalisti dell´Ue che, con la loro attività, contribuiscono a far meglio comprendere i vantaggi della diversità e l´importanza di lottare contro le discriminazioni. Ciò rientra nella campagna di comunicazione della Commissione europea "Sì alle diversità. No alle discriminazioni" che promuove la diversità e una migliore informazione sul diritto a non essere discriminati in tutta Europa. Il premio è organizzato in collaborazione con l´Associazione dei giornalisti europei, la European Youth Press e il Centro europeo di giornalismo. L´anno scorso i vincitori ex aequo erano giornalisti di Le Monde in Francia e del quotidiano danese Jyllands-posten. Il recente studio Media4diversity ha menzionato il premio giornalistico quale esempio di buona pratica che dimostra la forza che hanno gli incentivi emananti dagli organismi decisionali in forma di iniziative corredate dei necessari finanziamenti. A l concorso possono partecipare articoli pubblicati nell´Ue tra il 30 novembre 2008 e il 31 agosto 2009 sulla stampa scritta o on line. Le candidature vanno presentate a http://journalistaward. Stop-discrimination. Info . Concluso il periodo di iscrizione in tutti e 27 gli Stati membri si riuniranno le giurie nazionali per selezionare gli articoli vincenti. Una giuria europea sceglierà tra i 27 vincitori nazionali i tre articoli migliori e proclamerà i tre vincitori del Premio giornalistico europeo. Il vincitore del primo premio riceverà 4 500 euro, il secondo e il terzo classificato riceveranno rispettivamente 3 000 euro e 2 000 euro. Come negli anni precedenti verrà assegnato anche un premio speciale. Quello di quest´anno, in vista del 2010 proclamato Anno europeo della lotta alla povertà e all´esclusione sociale, andrà ad articoli che si occupino della discriminazione e della povertà. Per poter aspirare a questo premio speciale gli articoli devono essere imperniati sugli effetti delle discriminazioni fondate sulla razza o l´origine etnica, la religione o le credenze personali, gli handicap, l´età o le tendenze sessuali che finiscono poi per portare alla povertà o sulla correlazione tra povertà e discriminazione. Il vincitore del premio speciale riceverà un importo di 2 500 euro. La Commissione europea è determinata a eradicare la discriminazione in tutte le sue forme. Il premio giornalistico è una delle diverse iniziative dell´Ue volte a promuovere un cambiamento di atteggiamenti e di comportamenti al fine di raggiungere questo importante obiettivo. Per ulteriori informazioni http://journalistaward. Stop-discrimination. Info http://www. Stop-discrimination. Info/2184.  
   
   
PREMIO HEMINGWAY 2009  
 
Lignano Sabbiadoro, 15 giugno 2009 - Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, è intervenuto, l 13 giugno, a Lignano Sabbiadoro alla cerimonia del Premio Hemingway, giunto alla venticinquesima edizione. Il vicepresidente ha consegnato uno dei riconoscimenti stabiliti dalla giuria presieduta dal direttore di Rai 1, Mazza, il Premio speciale Città di Lignano al sottosegretario Eugenia Maria Roccella, da sempre impegnata per i diritti delle donne. Ciriani è stato intervistato dai presentatori della manifestazione sulla partecipazione della Regione alla gara di solidarietà nei confronti della popolazione dell´Abruzzo colpita dal terremoto. In particolare, è stato ricordato che oltre a un primo finanziamento erogato dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, in sede di variazioni di bilancio la Giunta regionale ha previsto un ulteriore finanziamento di un milione di euro. Il vicepresidente ha ricordato nell´occasione che alla gara di solidarietà per la gente terremotata de L´aquila e dei Comuni limitrofi partecipano e hanno già partecipato anche i rappresentanti di diverse amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia. E ha tracciato i punti di contatto che avvicinano la gente friulana alla popolazione abruzzese: la dignità, la tenacia e la voglia di reagire alle difficoltà. Specificamente, Ciriani ha evidenziato come la gente friulana, popolazione dignitosa, abbia conosciuto la povertà, ma sappia ora apprezzare una migliore condizione di vita creata, dopo il dramma del terremoto del 1976, con la forza di volontà e il lavoro. La venticinquesima edizione del Premio Hemingway, come ha ricordato il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Silvano Del Zotto, coincide con il cinquantesimo anniversario di fondazione del Comune di Lignano Sabbiadoro, che risale infatti al 21 luglio del 1959. Mentre l´attività di balneazione organizzata a Sabbiadoro risale al 1903, quando fu costruita la prima terrazza a mare. Gli altri riconoscimenti del Premio Hemingway 2009 sono andati al giornalista Pierangelo Buttafuoco, per la carta stampata, a Lucia Annunziata, per la televisione, agli scrittori Gaetano Cappelli e Annamaria Bernardini De Pace, al giornalista Pietro Ichino e al cantante Massimo Ranieri. .  
   
   
INCONTRI CINEMATOGRAFICI DI STRESA 17-21 GIUGNO  
 
Stresa, 15 giugno 2009 - Sullo sfondo della suggestiva cornice del Lago Maggiore, è in programma dal 17 al 21 giugno, la quarta edizione degli Incontri Cinematografici di Stresa. Caratterizzata da una forte vocazione internazionale, la manifestazione si apre quest’anno al Belgio che si affianca a Italia e Svizzera, protagoniste del festival dalla prima edizione. Gli Ics presentano proiezioni, anteprime, retrospettive, eventi speciali, meeting per esplorare le cinematografie dei Paesi coinvolti, con un’attenzione particolare al cinema indipendente e privilegiando le opere prime e i film di autori giovani. Alla rassegna 2009 partecipano venti lungometraggi di finzione e di animazione, divisi per ciascuno dei Paesi partecipanti. Anteprima dal programma - Apertura mercoledì 17 giugno con Totò al Giro d’Italia (1948) di Mario Mattoli. L’evento, organizzato in collaborazione con la Ripley’s Home Video, si svolge in coincidenza con l’apertura di ‘Miss Stresa’, concorso di bellezza organizzato ricordando quando la cittadina borromea ospitava Miss Italia. Non a caso il film con Totò si apre proprio con la sfilata delle concorrenti a Stresa, di fronte al meraviglioso Hotel Regina Palace. Giovedì 18 giugno, è la volta dell’eccentrico Beket pellicola on the road di Davide Manuli, già Premio della Critica indipendente al 61° Festival di Locarno, che sarà introdotto con una performance di musica contemporanea e poesia demenziale da uno dei suoi protagonisti, Roberto Freak Antoni, leader della mitica band degli Skiantos, accompagnato dalla pianista Alessandra Mostacci. A seguire, il 19 e 20 giugno, gli aperitivi-concerto de Il Grande Fresco, cabaret itinerante composto dai reading delle poesie del torinese Guido Catalano e dalle musiche del cantautore genovese Federico Sirianni. Tra gli altri film in programma, Un altro pianeta, opera prima di Stefano Tummolini (sceneggiatore di Ferzan Ozpetek e Maurizio Ponzi), presentato con successo ai Venice Days 2008 e al prestigioso Sundance Film Festival, e Home di Ursula Meier, inconsueto e nevrotico “ritratto di famiglia”, con la grande Isabelle Huppert. Il film co-prodotto da Svizzera e Belgio, è stato presentato alla Semaine de la Critique al 61° Festival di Cannes ed ha trionfato agli Swiss Awards 2009. Il celebre Cigno d’Oro, premio non competitivo rappresentato ogni anno dall´opera d´arte di un famoso artista contemporaneo, verrà consegnato, come di consueto, a un’importante personalità del cinema italiano durante la serata conclusiva (21 giugno). Quest’anno il premio andrà a Luca Vendruscolo e al gruppo di autori della serie di Fox Boris. La consegna sarà l’atto conclusivo di un mini ciclo dedicato alla serie di grande successo: ogni giorno, infatti, durante il festival saranno trasmessi una selezione di episodi di Boris. In occasione della consegna del "Cigno d´Oro" sarà proiettato Piovono mucche, primo lungometraggio diretto dall’autore friulano, alla presenza del regista stesso e di Mattia Torre (sceneggiatore e interprete del film, e tra gli autori di Boris). Accanto a questi appuntamenti, un ventaglio di iniziative rende ricchissima l’offerta artistica della rassegna. Dai reading dal vivo alle animazioni teatrali, agli aperitivi presso locali convenzionati con Dj set e concerti, agli incontri pubblici con autori e attori ospiti del festival. Da segnalare, infine, il progetto Cinerama, un percorso di formazione al cinema indirizzato ai ragazzi e costituito da vari workshop, come quelli tenuti da Maya Yonesho, animatrice giapponese che lavora su animazioni astratte sincronizzate con musica e suoni, dedicate alle città del mondo, e da The Traveling Film School, organizzazione no-profit che lavora con i bambini di strada del Terzo Mondo insegnando loro a fare cinema. Il workshop è aperto a tutti i bambini e finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio, che sarà poi inserito nel programma degli Ics assieme all’ultima produzione della The Traveling Film School, The Tree of Ghibet, diretto da Amedeo D’adamo e Nevina Satta (Italia/camerun/usa 2008). .  
   
   
GENOVA: CINEMA, VIA A UNA LEGGE PER IL RINNOVO DELLE SALE CONTRIBUTI PER L´AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO E LE IMPRESE GIOVANILI  
 
Genova, 15 giugno 2009 - Via libera della Regione Liguria ai sostegni economici per le sale cinematografiche in crisi. Come in tutta Italia il settore sta conoscendo in Liguria una profonda crisi che principalmente ha due cause . Da un lato la crisi economica generale e dall´altro il diffondersi di competitori molto forte come Internet ed il noleggio Dvd. Spiega l´assessore allo sviluppo Economico Renzo Guccinelli: "Per affrontare questa crisi, - 8,5% in termini d´incasso e -11,5% in termini di presenze, riconoscendo alla sala cinematografica una funzione che oltre che culturale ed economica è anche sociale, la giunta regionale ha approvato un disegno di legge che verrà sottoposto al Consiglio, e che dopo la approvazione consentirà l´erogazioni di contributi al settore". La legge prevede la concessione di contributi in conto interessi, cui potranno essere aggiunti contributi a fondo perduto, per il rinnovo e l´ammodernamento delle sale. Particolare attenzione sarà data ai comuni sprovvisti di sale, alle imprese giovanili e/o femminili, agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e di facilitazione dell´ascolto da parte di chi sia affetto da handicap uditivi. "L´ammodernamento tecnologico delle sale - a proseguito l´assessore Guccinelli - è un fattore particolarmente strategico di promozione in quanto nuove tecnologie si stanno prepotentemente affacciando nei gusti dei fruitori, penso al 3D, e questo può costituire un significativo volano di rilancio del comparto. " Sono circa 110 le sale attive in Liguria, potenziali beneficiarie dei contributi, per una numero di addetti che supera i 500. .  
   
   
“UMBRIA CHE INNOVA” PRESENTATO DOCUMENTARIO SU PROGETTI REALIZZATI CON PROGRAMMA AZIONI INNOVATIVE  
 
Perugia, 15 giugno 2009 - “Per poter competere sui mercati globali le imprese umbre devono innovare e internazionalizzarsi di più. Lo dimostrano le aziende presentate nel video ‘Umbria che innova’ che, avvalendosi di risorse pubbliche e in stretta collaborazione con le istituzioni, hanno saputo migliorare la propria competitività e quella del territorio”. L’assessore regionale all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Lamberto Bottini, stamani a Palazzo Donini, ha presentato così il documentario “Umbria che innova”, prodotto dalla Regione Umbria nell’ambito del Programma regionale di Azioni Innovative Fesr 2006-2007 cofinanziato dalla Unione Europea, proiettato in anteprima per la stampa. All’iniziativa hanno partecipato, insieme all’assessore regionale, il coordinatore dell’Area Programmazione regionale Lucio Caporizzi, il responsabile del Servizio di Programmazione Comunitaria Antonio Colombo, rappresentanti delle imprese e delle istituzioni coinvolte. Nel documentario (della durata di 13 minuti, con la regia di Lucio Biagioni) sono ripercorse le esperienze di quattro aziende umbre, realtà esemplari – è stato sottolineato - di come, in una collaborazione fra pubblico e privato e giovandosi di fondi comunitari, ci si muova concretamente sul difficile terreno dell’innovazione tecnologica, per contrastare la crisi e migliorare qualità e competitività sui mercati. “È questo il modello di sviluppo – ha detto Bottini - che la Regione Umbria ha definito nel ‘Patto per lo sviluppo e l’innovazione’ e che promuove investendo notevoli risorse”. Il primo dei progetti illustrati nel video e realizzati con i fondi per le Azioni innovative è diretto a facilitare l’accesso al credito delle imprese: viene descritta la creazione (a cura del Dipartimento di economia, finanza e statistica dell’Università di Perugia, la “Techedge” di Milano e la “Gepafin”, finanziaria regionale) di un “software”, che consente alle stesse imprese di presentarsi con un’autovalutazione dell’azienda, così da avere accesso al credito con un costo misurato sul livello reale di rischio. Il secondo progetto riguarda la messa a punto, da parte dell’Azienda Godioli&bellanti di Città di Castello, in collaborazione con il Centro Ricerca per le Biomasse dell’Università di Perugia, di una macchina semplice e di grande utilità per la combustione a letto fluido della sansa, gli scarti della lavorazione delle olive. Lo scopo è quello di produrre energia termica con qualsiasi tipo di “prodotto verde”, attraverso l’ottimizzazione delle emissioni derivanti dalla combustione e il recupero dell’energia per la produzione di energia elettrica e termica su piccola scala, destinata alle imprese agricole ed alimentari, con positivi effetti sull’ambiente. Una decisa valenza ambientale caratterizza anche un’altra delle azioni innovative illustrate dal documentario, quella che propone “Master up” (uno “spin off” dell’Università di Perugia), nata dalla convergenza di alcune linee di ricerca, dove sono di scena simulazioni di dinamica molecolare con tecnologie informatiche avanzate. “Master up” ha progettato una macchina per la cattura dell’anidride carbonica, il Co2 presente nell’acqua e nell’atmosfera, attraverso un progetto altamente innovativo, basato sull’impiego di minor energia rispetto ai metodi tradizionali fondati sul raffreddamento e la compressione, e facendo a meno delle grandi bombole per trasportare il Co2, che necessitano di alte pressioni e basse temperature. L’anidride carbonica così intrappolata, opportunamente filtrata e purificata, è pronta per essere utilizzata nel settore alimentare, ad esempio per l’acqua minerale, la clorofilla o la granita, ma anche per essere inserita nella plastica usata come imballaggio. I vantaggi sono sia economici che ambientali. Infine a Terni “Continua/light”, un’azienda che lavora con designer industriali, architetti, esperti di illuminazione e con il “team” tecnico di ricerca e sviluppo delle Facoltà di Ingegneria di Terni e Perugia, è stato sviluppato ed adattato alle esigenze del mercato europeo un materiale plastico a pannelli sottili e flessibili, che incapsulano microparticelle di fosforo e danno vita a sistemi che s’illuminano con l’elettricità, per essere utilizzati come pannelli per l’illuminazione interna ed esterna. Quattro progetti per quattro azioni innovative, che – questo il messaggio del documentario – “danno il senso di un processo complessivo, che coinvolge numerose piccole e medie imprese umbre, nel segno della collaborazione fra pubblico e privato”. “Gli innovativi progetti del Programma che illustra il video – ha sottolineato il coordinatore della Programmazione regionale, Lucio Caporizzi – devono servire da ‘battistrada’ per le piccole e medie imprese umbre. Si tratta di iniziative innovative, che hanno ‘conquistato’ 2 milioni e 300mila euro di finanziamenti pubblici, progettate e sperimentate e che aprono nuove opportunità al sistema delle imprese umbre, in raccordo con il mondo della ricerca”. “La sperimentazione resa possibile dal Programma di azioni innovative ‘Fesr’ – ha concluso Domenico Antonio Colombo, del Servizio Programmazione comunitaria – è fondamentale per migliorare ulteriormente l’efficacia degli interventi previsti dalla Regione Umbria nella nuova programmazione per il periodo 2007/2013, che destina notevoli risorse a sostegno dell’innovazione del tessuto produttivo umbro”. .  
   
   
MATTEO RICCI, IN VATICANO DOCUFILM DI KOLNDREKAJ IN ANTEPRIMA MONDIALE  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Interamente girato tra la Cina e l’Italia, con il patrocinio della Curia generalizia della Compagnia di Gesù. Si svolgerà giovedì prossimo 18 Giugno alle ore 21. 00, presso la sala Conferenze (Via dell´Ospedale, angolo Via della Conciliazione) la proiezione in anteprima mondiale del docufilm di Gjon Kolndrekaj, "Matteo Ricci, un gesuita nel regno del drago" (Rai Eri-cda servizi editoriali). La proiezione è stata organizzata dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù e dalla Diocesi di Macerata-recanati-tolentino-cingoli e Treia. Il docufilm di Kolndrekaj - regista di successo con trent’anni di esperienza, autore di importanti serie televisive di richiamo, tra cui “Linea Verde” - è interamente girato tra la Cina e l’Italia (Roma e Macerata) ed ha la durata di 50 minuti circa; inoltre, il docufilm ha ricevuto il Patrocinio della Compagnia di Gesù e il benestare del Governo di Pechino. La colonna sonora è del Premio Oscar, Maestro Stelvio Cipriani, che ha dedicato un anno di lavoro alle musiche che ripercorrono nel docufilm la vita e le opere del gesuita di Macerata. Kolndrekaj si è detto molto soddisfatto di questo lavoro: “conobbi la figura di Matteo Ricci nel 1976, in occasione di un mio viaggio a Pechino, con il mio maestro Joris Evans, da allora decisi di dedicarmi alla figura di questo grande missionario italiano che i cinesi chiamavano Li Madou. Dopo aver dedicato anni della mia carriera all’approfondimento delle tematiche relative alle tre religioni monoteiste, dedicarmi alla figura di Ricci, missionario cattolico e scienziato italiano che entrò in relazione con la filosofia e il pensiero orientale era una cosa che mi affascinava. Spero che questo lavoro contribuisca a far conoscere la figura e le opere di Matteo Ricci non solo agli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto ai più”. L´iniziativa si inserisce nell´ambito delle celebrazioni centenarie ricciane (che vede la sinergia della Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata e l´Università degli studi della città marchigiana) e si avvale del contributo di Banca Marche. Si tratta della prima, grande manifestazione in vista delle celebrazioni ricciane che avranno ufficialmente inizio nel 2010, in occasione del quarto centenario della morte del grande gesuita di Macerata. .  
   
   
TENDONE LETTERARIO INSISTERE, INSISTERE, INSISTERE  
 
 Genova, 15 giugno 2009 - “Il crescente successo del Tendone letterario di piazza Matteotti, che ospita fra l’altro la “Rassegna degli scrittori italiani emergenti” - dichiara il coordinatore della Promozione della Città , Nando Dalla Chiesa - dimostra le potenzialità degli investimenti culturali sulla città di Genova. Vale la pena ricordare che l’impresa è nata dalla scelta di un imprenditore- libraio novarese di investire su Genova dopo avere verificato la rinnovata vitalità della città, con l’obiettivo di ottenerne un ritorno di immagine ma anche economico. E vale la pena ricordare – prosegue Nando Dalla Chiesa - che intorno a questa scelta, incoraggiata dall’amministrazione comunale (rivoltasi in precedenza ai maggiori operatori locali), si sono rapidamente e felicemente mobilitati diversi librai e operatori culturali genovesi, impegnati a sostenere il progetto di decentramento del Tendone in alcuni municipi. Non si tratta di un episodio isolato. Voglio ricordare come recentemente Banca Network Investimenti, una delle più importanti reti italiane di promotori finanziari, abbia compiuto la scelta di offrire ai propri clienti, senza alcun obbligo di contropartite commerciali, l’ingresso-omaggio nei principali musei genovesi, indicando di fatto questi ultimi come mete privilegiate per la comunità degli affari. Questi segnali - conclude Dalla Chiesa - soprattutto se collegati ai risultati di assoluto rilievo (e in controtendenza nazionale) raggiunti da Genova nel campo del turismo culturale nel corso delle ultime festività pasquali, spingono a proseguire con determinazione e fantasia nella costruzione di un sempre più ricco e originale sistema di eventi culturali che dia alla città un ruolo di sempre maggior risalto sul piano nazionale. Un ruolo che va sostenuto a ogni livello, perseguendo, oltre ogni vischiosità e chiusura, l’ interesse collettivo alla crescita e alla diversificazione delle opportunità economiche della città di Genova”. .  
   
   
VISUALIZZAZIONE CREATIVA USA IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE PER OTTENERE CIÒ CHE VUOI DALLA VITA  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Molti pensano che la realizzazione dei propri desideri sia possibile solo grazie alla fortuna. Così passano la vita a sospirare un rapporto sentimentale felice, a inseguire la stima degli altri, a sognare un lavoro più appagante, o una condizione economica più soddisfacente, senza riuscire a ottenere nulla. Questo libro, semplice e coraggioso, indica la via per un cambiamento reale, unendo il pragmatismo occidentale con la saggezza delle pratiche di meditazione orientali. La visualizzazione è una tecnica alla portata di tutti, fondata sui poteri della nostra immaginazione. Attraverso una serie di facili esercizi e di meditazioni positive da interiorizzare giorno dopo giorno, sblocca l’energia cosmica e universale che è dentro di noi e ci aiuta a sconfiggere l’insicurezza e l’insoddisfazione che proviamo di fronte agli altri e davanti alle sfide che la vita ci propone. Dalla salute agli affari, dall’amicizia all’amore, nessun aspetto della nostra esistenza è escluso. La visualizzazione creativa è una chiave preziosa per attingere alla bellezza e generosità della vita. Shakti Gawain è una pioniera nel campo della crescita personale. Da più di vent’anni opera con straordinario successo nel campo del self-help psicologico e dello sviluppo della consapevolezza e dell’autostima. Visualizzazione creativa, qui riproposto in una edizione completamente rivista e aggiornata dall’autrice, è il suo libro di maggior successo. Ha infatti venduto più di 5 milioni di copie in tutto il mondo. Shakti Gawain vive con il marito Jim Burns a Mill Valley, in California. Edizioni L’età dell’Acquario Pagine 176 Euro 14,50 .  
   
   
TORNA MORE THAN ZERO CROSSMEDIA FESTIVAL: LA CREATIVITÀ DIGITALE SI INCONTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO IL 18 GIUGNO  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Creativi e aziende all’appello per il More Than Zero Crossmedia Festival. Per il secondo anno torna il 18 giugno alla Triennale di Milano l’evento ideato e organizzato da More Than Zero, associazione senza scopo di lucro nata con l’obiettivo di sviluppare la creatività digitale in tutte le sue forme che, nel corso dell’anno, opera con il progetto Cantieri Digitali della Nuova Creatività Audiovisiva, laboratorio permanente sostenuto da Fondazione Cariplo e dedicato alle professioni creative generate dalla rivoluzione digitale. Professionisti della comunicazione, dell’audiovisivo e dell’Ict, studenti, docenti, giornalisti, opinion maker, pubblicitari, broadcaster si confronteranno per dare vita a progetti di comunicazione crossmediali che utilizzano tutti i canali media, dal web al cinema, dai cellulari alla tv, dalla radio ai mezzi alternativi, per cambiare il modo di comunicare un brand, fare politica, giornalismo, cinema, radio. Incontri, eventi e panel durante i quali aziende e istituzioni lanceranno i loro contest, proposte rivolte ai creativi per la realizzazione di progetti che utilizzino la crossmedialità. Le migliori idee verranno selezionate e gli autori parteciperanno al successivo appuntamento del More Than Zero Crossmedia Festival, previsto il 4 e 5 novembre 2009. L’obiettivo è creare un network nazionale e internazionale tra chi cerca e chi offre contenuti e creatività nei diversi ambiti progettuali, entertainment, brand e advertising, utilizzando le possibilità partecipative del Web 2.  
   
   
GIORNATE 2009 DELLO SPETTACOLO DEL VENETO A VICENZA  
 
Venezia, 15 giugno 2009 - La Regione del Veneto, in collaborazione con la Delegazione Agis delle Tre Venezie, promuove il 18 e 19 giugno al Teatro Comunale di Vicenza, la terza edizione de "Le Giornate dello Spettacolo" dedicate all’incontro e all’approfondimento di temi che investono il mondo dello spettacolo. Ne saranno testimoni e protagonisti autorevoli professionisti che operano nel settore a livello regionale e nazionale e che si confronteranno sul tema che le Giornate 2009 si propongono di indagare: “Oltre la crisi: Formazione-organizzazione-innovazione-valutazione”. In un momento così critico come l’attuale, dove le risorse per lo spettacolo subiscono tagli importanti a livello nazionale e locale, tutte le imprese e istituzioni ad ogni livello e di ogni grandezza, dalle più piccole, a quelle più grandi, incontrano difficoltà tali da rischiare di mettere fortemente in crisi anche il sistema dello spettacolo veneto. Un sistema che proprio la Regione del Veneto negli ultimi anni ha contribuito a costruire e consolidare, instaurando efficaci relazioni e collaborazioni con e tra i diversi soggetti impegnati nel settore. Ecco allora che il tema delle ormai tradizionali giornate, è quello del superamento della crisi attraverso l’investimento in formazione, innovazione, organizzazione, e attraverso l’utilizzo competente degli strumenti di valutazione. Tre le sessioni che scandiranno le due giornate: giovedì 18 luglio si apre con la prima sessione che intende illustrare lo stato delle cose con interventi di Franco Miracco, portavoce del Presidente Galan, Maria Teresa De Gregorio, dirigente regionale per le attività culturali e dello spettacolo, con le relazioni del Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Alberto Tesserin, di Andrea Causin, Vicepresidente della Commissione regionale cultura e di Alfonso Malaguti, Presidente della Delegazione Agis. Seguirà la presentazione dei documenti predisposti dai diversi comparti dello spettacolo regionale: cinema, danza, musica, teatro. Nella seconda sessione si entrerà nel merito dell’”investire in formazione, innovazione, organizzazione” con l’intervento di Elena Donazzan, assessore regionale alle politiche dell’istruzione e della formazione e con le relazioni di Francesca Bernabini, presidente Federdanza, Luca Dini, presidente Federazione arti sceniche contemporanee, Andrea Crozzoli, presidente Cinemazero di Pordenone e Fortunato Ortombina, direttore artistico del Teatro la Fenice di Venezia. La terza sessione prevista per la mattinata di venerdì 19 giugno è dedicata agli strumenti della valutazione, con l’approfondimento del modello dell’Osservatorio sullo spettacolo, strumento fondamentale per conoscere e monitorare il settore e disegnarne il futuro sia da parte degli enti di governo, sia da parte degli stessi operatori per le loro politiche di produzione e distribuzione. Una tavola rotonda presieduta da Carmelo Alberti, farà il punto su quanto già realizzato in alcune regioni tra cui il Veneto. .  
   
   
OGGI AL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA: IL SUONO DELL’OLIMPICO 2009 CONCERTO DI APERTURA NEL NOME DI HAYDN E BEETHOVEN  
 
Vicenza, 15 giugno 2009 Oggi con il concerto, “Il Suono dell’Olimpico 2009”, si inaugura al Teatro Olimpico di Vicenza (inizio alle ore 21. 00) il momento in cui l’Orchestra del Teatro Olimpico torna nel luogo da cui ha preso avvio la sua storia. Il festival è realizzato dall’Oto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, con il sostegno di sponsor pubblici e privati. Il tema portante della stagione è il sinfonismo classico, con un omaggio a Franz Joseph Haydn nel bicentenario della morte, e una panoramica sull’universo culturale del tempo del grande Maestro. Ecco dunque che la serata di apertura propone la Sinfonia n. 1 in Re maggiore e la Sinfonia n. 101 di Haydn, accanto al Concerto per Pianoforte n. 1 in Do maggiore op. 15 di Ludwig van Beethoven, uno dei più illustri allievi del più anziano compositore tedesco. Ad interpretarlo sarà il pianista coreano Yung Wook Yoo, talento di fama internazionale e vincitore dei più prestigiosi premi, assieme all’Orchestra del Teatro Olimpico. Sul podio sarà Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico e direttore principale dell’ensemble vicentino. <<A conclusione della stagione al Teatro Comunale Città di Vicenza – spiega il Maestro De Lorenzo – l’Oto ritorna al teatro palladiano. Un luogo che sente come il “suo teatro”, e che per le sue qualità acustiche si conferma perfetto per un ascolto particolarmente coinvolgente. La dedica ad Haydn, iniziata già con la stagione al Comunale, prosegue ora con il “Suono”. In cartellone sono state incluse alcune opere del primo periodo, come le sinfonie n. 1 e n. 5 (eseguita nel concerto di anteprima del 23 aprile scorso), accanto ad alcune sinfonie concertanti e a composizioni dell’ultimo periodo. L’omaggio al grande Maestro si completa con le opere di altri due pilastri del classicismo viennese, e tra i più grandi musicisti di tutti i tempi: Mozart e Beethoven. Nella serata di apertura si presenta il Primo concerto per pianoforte e orchestra di quest’ultimo, che mostra evidenti influenze haydniane. Con questo primo programma l’Orchestra del Teatro Olimpico intende dare il benvenuto in teatro al pubblico, vicentino e non solo, rinnovando un legame con la città di Vicenza attraverso il suo monumento – simbolo>>. La Sinfonia n. 1 di Franz Joseph Haydn è l’opera d’apertura di un corpus sinfonico destinato a contare 104 composizioni, che avrebbe condizionato in maniera imprescindibile gli sviluppi delle forme orchestrali nel classicismo e nelle epoche a seguire. Prospettiva che abbiamo ai nostri giorni, ma che il compositore non poteva immaginare quando, tra il 1757 e il 1759, compose la Sinfonia per la corte del Conte Morzin, a Lukavec (Boemia), interpretando la contemporaneità della musica europea: per un verso, la composizione aderisce alla scuola barocca, indicando la formazione culturale dell’autore, per un altro si insinuano accenni di modernità, come il crescendo iniziale, che tradisce l´influenza dell´innovativa ed autorevole scuola sinfonica di Mannheim. All’estremo opposto della parabola compositiva di Haydn sta la Sinfonia n. 101. Nel 1794, Haydn tornò per la seconda volta a Londra, a seguito dei successi del suo primo viaggio del 1791/92. La n. 101 fu presentata il 3 marzo all´Hanover Square Concert Rooms, ricevendo presto il popolare soprannome di “The clock” (“L´orologio”), per le figurazioni ritmiche del secondo movimento, introdotte dai fagotti e dal pizzicato degli archi, che furono interpretate dal pubblico come un ticchettio. Allievo dell´Haydn, fu Ludwig van Beethoven. Il suo Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra, in realtà il secondo scritto dal compositore di Bonn, presenta una stile ormai personale e presenta una coesione strutturale forte, basata su rapporti saldi tra scrittura solistica e orchestrale. Tipico è il contrasto dinamico tra i movimenti del Concerto, che passa dalla marzialità dell´Allegro con brio, al lirismo del Largo, fino al culmine rappresentato dall´esuberanza “popolaresca” del Rondò conclusivo. Ad interpretarlo sarà Yung-wook Yoo, pianista dall’esordio molto precoce: a soli dieci anni ha dato il suo primo recital, dimostrando il suo eccezionale talento. Vincitore di diverse borse di studio, nel 1996 ha frequentato la celebre Juilliard School di New York, nella classe di Martin Canin, e poi con Jerome Lowenthal, ottenendo il diploma nel 2001. Dal 2002 ha studiato con Solomon Mikowsky alla Manhattan School of Music, dove ha conseguito nel 2004 il diploma di Master of Music e dove tuttora studia come borsista della Elva Van Geldar Memorial Scholarship. Da quando, nel 1998, vinse il primo premio del 13° Paloma O´shea Santander International Piano Competition, Yung-wook Yoo ha suonato in oltre 20 Paesi in tutto il mondo e ha pubblicato il suo primo Cd sotto l´etichetta Naxos, eseguendo le trascrizioni per pianoforte di Franz Liszt. Vincitore in molti concorsi internazionali, tra cui la 2nd Beethoven Competition di Bonn nel 2007, il Concorso Richter a Mosca, Vianna da Motta in Portogallo, l´International E-concorso negli Stati Uniti e il Montreal lnternational Music Competition in Canada, si è eisbito con le maggiori orchestre, tra cui St. Petersburg Symphony Orchestra, France National, Spanish National e Dresden Symphony Orchestra, ed è stato diretto da importanti direttori, come James Conlon, Sergiu Comissiona, Pinchas Steinberg, Jesus Lopez Cobos, Rafael Fruhbeck de Burgos e Victor Pablo. Si è esibito nelle sale più prestigiose (Wigmore Hall di Londra, 92nd Street Y di New York, Tonhalle di Zurigo, Unesco Hall di Parigi, Palau de la Musica di Barcellona e Auditorio Nacional de Musica di Madrid). È stato solista in numerosi festival internazionali quali Berliner Begegnungen, Klavier-festival Ruhr, Hundisburg, Yokohama, Radio France e Ai Bustan. “Il Suono dell’Olimpico” prosegue con altre date, fino al 25 giugno. Il cartellone completo è su www. Orchestraolimpico. It. .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO CON “AN INDIAN MONSOON MUSICAL EXTRAVAGANZA” PER LA PRIMA VOLTA DUE ARTISTI DI FAMA MONDIALE IN ITALIA  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Un concerto di musiche classiche indiane con il Maestro Dr. L. Subramaniam al violino e Dr. Kavita Krishnamurthy alla voce é la performance attesa a al teatro Ventaglio Smeraldo per mercoledì 17. Come osserva Ashanka Sen (rappresentante dell’ Indian Association) il concerto rientra in un forte interesse della cultura italiana verso tutto il mondo indiano: yoga musica, stile di vita che ha determinato la presenza in Italia di almeno 50 centri di studio yoga. “L’italia é un paese molto aperto alle diverse culture e interessata all’Oriente. In particolare i recenti fenomeni Millionaire e Bollywood a Milano hanno intensificato questo interesse. L’arrivo di questi artisti completerà questo quadro culturale, poiché sono artisti al top mondiale della musica mondiale, anche autori di musiche da film, sebbene non sia la loro specificità, e vincitori anche di vari Grammy” La loro tappa milanese si colloca in una tournèe europea, e arrivano a Milano per la prima volta. Dopo il successo dello spettacolo “Bollywood the Show” nelle scorse settimane al Teatro Arcimboldi, prosegue la collaborazione fra Officine Smeraldo e il mondo culturale indiano in Italia. Sarà proprio il Teatro Ventaglio Smeraldo ad avere l’onore di ospitare i due eccezionali artisti indiani, noti a livello internazionale proprio grazie ai successi delle colonne sonore cinematografiche “bollywoodiane”. Dr. Lakshminarayana Subramaniam, il più noto e virtuoso violinista indiano e la moglie cantante Kavita Krishnamurthy, avranno modo di intrattenere il pubblico milanese in un affascinante, esotico ed estroso concerto di musica indiana classica. Insieme a loro sul palco, un ensemble di cinque straordinari musicisti indiani. .  
   
   
“FRANKENSTEIN JUNIOR” LA COMMEDIA PIÙ DIVERTENTE DEL MONDO AL TEATRO SAN BABILA  
 
 Milano, 15 giugno 2009 - “Frankenstein Junior” é la commedia liberamente tratta dallo spassosissimo film-parodia del 1974, regia di Mel Brooks con Gene Wilder e definita “la commedia più divertente del mondo”. La commedia altro non è che il tentativo di avvicinarsi al mondo oscuro rappresentato da Frankenstein, ossia la figura della Creatura materializzazione vivente delle nostre paure ed espressione dell’emarginato e del diverso, cercando di trasformarlo in qualcosa di risibile, tangibile, facilmente identificabile. Il tutto per farci capire che, in realtà,…. Il vero mostro giace sopito in ognuno di noi! .  
   
   
COSTITUITA A PERUGIA NUOVA FONDAZIONE “UMBRIA JAZZ”  
 
Perugia, 15 giugno 2009 - Costituita, il 12 giugno a Palazzo Donini, alla presenza della Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, la nuova Fondazione “Umbria Jazz”, con l’obiettivo di “assicurare continuità della manifestazione Umbria Jazz e sostenere e incrementarne lo sviluppo e la diffusione”. Della Fondazione entrano a far parte anche soggetti privati. Tra i Soci fondatori, accanto a Regione Umbria, Associazione Umbria Jazz, Provincia di Perugia, Comuni di Perugia e di Orvieto, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Camera di Commercio di Perugia, anche Società Tione-gruppo Bse e Società Aria Spa. Negli ultimi anni – è stato detto durante la firma dell’atto costitutivo – la manifestazione ha avuto un espansione sia in termine di partecipazione del pubblico che di spazi, anche a seguito dell’apertura a generi musicali diversi con presenze di fama internazionale. In questo quadro si colloca la nascita della nuova Fondazione, maggiormente rispondente ad esigenze di flessibilità operativa e decisionale. Presidente e Direttore artistico del nuovo organismo sono stati nominati, rispettivamente, Renzo Arbore e Carlo Pagnotta. .  
   
   
NON DISPERDERE PATRIMONIO ORCHESTRA FVG  
 
Trieste, 15 giugno 2009 - Sull´incerto futuro dell´Orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia  interviene, con un´interrogazione alla Giunta, il consigliere regionale della Lega Nord Ugo De Mattia. "E´ quasi superfluo ricordare l´importanza e lo spessore del patrimonio culturale e artistico dell´Orchestra che dal 2000, anno della fondazione, svolge un´intensa attività di valorizzazione e promozione in regione, ma anche a livello nazionale e internazionale. A distanza di nove anni, ben quaranta musicisti che chiedevano di stabilizzare il rapporto di lavoro non hanno ottenuto neppure il rinnovo dei contratti a termine. "Senza contare - aggiunge De Mattia - che il presidente del Cda e tutti i consiglieri hanno presentato le dimissioni e, di conseguenza, l´attività dell´Orchestra è inevitabilmente sospesa. E´ già compromessa la stagione estiva, che dovrebbe iniziare il 21 giugno, ma potrebbero saltare anche alcuni contratti con gli artisti che dovevano esibirsi come solisti durante gli spettacoli. Tutto con una prevendita già avviata. "Inoltre, la cancellazione degli spettacoli calendarizzati e il mancato rispetto degli impegni assunti - fa presente il consigliere della Lega Nord - comporterebbero il pagamento di gravose penali e onerosi risarcimenti a carico della Regione. "Sono convinto - conclude De Mattia - che sarebbe un grave errore rinunciare a questo insieme di competenze e di professionalità che hanno raggiunto altissimi livelli di qualità. Per tutti questi motivi bisogna vagliare tutte le soluzioni sostenibili per rispondere alle legittime richieste dei musicisti dell´Orchestra e non disperdere questo grandissimo patrimonio di esperienza. " .  
   
   
VARESE: MUSICA E TEATRO: INTERREG DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA  
 
 Varese, 15 giugno 2009 - Il progetto“Interpretando suoni e luoghi”, che ha coinvolto le Comunità Montane della provincia, voluto dalla Comunità della Valganna e Valmarchirolo e realizzato anche il collaborazione con il Conservatorio della Svizzera Italiana, ha ottenuto il cofinanziamento dalla Comunità Europea, rientrando nei 56 progetti finanziati dal programma Interreg di cooperazione transfrontaliera Italia – Svizzera, relativo alla “Qualità della vita”. “Si tratta di un progetto culturale di grande importanza, che ha coinvolto diversi enti locali e che punta a valorizzare il nostro territorio e quello del Canton Ticino. – ha sottolineato il Presidente Galli - Le iniziative programmate, oltre a far da volano per la promozione turistica, puntano a mettere in evidenza le migliori realtà artistiche -culturali del nostro territorio, oltre a coinvolgere artisti in tutti i campi che sono anche sulla scena internazionale. Spero proprio che questo progetto possa continuare negli anni”. Anche Provincia di Varese e il Canton Ticino sono stati coinvolti per realizzare una nuova programmazione stabile e comune di carattere culturale, formativo e artistico. Il Progetto triennale, magistralmente illustrato da Silvia Sartorio, condirettrice artistica con Chiara Nicora, prevede, per il 2009: Rassegna Musicale, da luglio a dicembre con 24 concerti, sul territorio delle Comunità Montane della Provincia di Varese con la partecipazione del Conservatorio della Svizzera Italiana. La rassegna si avvale di affermati professionisti e giovani talenti. Concorso Di Musica Da Camera per ensemble (dal duo all’ottetto) destinato a studenti di Scuole e Accademie di musica italiani e svizzeri, presso la Badia di Ganna, con serata finale al Conservatorio della Svizzera Italiana Concorso Teatrale per allievi attori italiani e svizzeri, con giuria di professionisti. Stage Musicale per direttori di Coro e coristi tenuto da un docente del Conservatorio della Svizzera Italiana. Stage Teatrale sui metodi di recitazione a confronto con realizzazione di un filmato all’interno di Villa Bozzolo. La Commissione nominata a supervisione dei progetti è composta da: Roberto Valtancoli, Francesca Galante, Maurizio Mozzanica, Angela Viola. Silvia Sartorio ha così concluso l’incontro con la stampa: “La terra ha musica per coloro che ascoltano” W. Shakespeare. .  
   
   
ROVIGO: SHEL SHAPIRO & BAND A VILLA MOROSINI IL 17 GIUGNO  
 
Rovigo, 15 giugno 2009 - Il primo appuntamento dell´edizione 2009 di "Tra ville e giardini", itinerario di danza e musica nelle ville e corti del Polesine, è per mercoledì 17 giugno alle ore 21,30 alla Villa Morosini di Polesella con il concerto di Shel Shapiro & Band, "Acoustic circus" e "Omaggio a Fabrizio De Andrè". Shel Shapiro in Acustic circus, concerto acustico ed elettrico, propone attraverso una molteplicità di strumenti, i suoni e linguaggi del rock assieme a sezioni più acustiche. Nei concerti Shel canta i suoi storici successi e i più noti testi da lui scritti per altre interpreti (Mina, Mia Martini, Patty Pravo), alternando brani di autori, cantati e gruppi internazionali (The Beatles, Bob Dylan, Rem e Annie Lennox) che hanno segnato il percorso musicale dell’artista. I concerti di Shel sono accompagnati da 5 musicisti. Voce, chitarra: Shel Shapiro; pianoforte, fisarmonica, voce: Alessandro Giulini; chitarre acustiche: Daniele Ivaldi; chitarra acustica, chitarra dobro, mandolino: Luigi Mitola; basso acustico: Mario Belluscio; batteria, percussioni: Ramon Rossi; produzione: Promo Music. .  
   
   
VILLA CELIMONTANA JAZZ FESTIVAL DAL 18 GIUGNO  
 
Roma, 15 giugno 2009 – Anche quest´anno tra le prime manifestazioni estive a Roma c´è la rassegna jazz, ospitata a Villa Celimontana, nel cuore di Roma, a pochi passi dal Colosseo. Il Festival, giunto alla sua Xvi edizione, aprirà il 18 giugno e accompagnerà le notti d´estate dei romani fino al 20 settembre, La manifestazione si presenta quest´anno con il crisma dell´istituzionalità. Il Villa Celimontana Jazz Festival rientra infatti tra le 11 manifestazioni culturali dell´Estate Romana che l´Amministrazione capitolina ha ritenuto di dover considerare "storiche" e quindi esentate dalla partecipazione al bando per gli spettacoli dal vivo, come sottolineato dall´assessore alla cultura, Umberto Croppi. Forte di questa considerazione il Festival rilancia l´ambizione, già coltivata in passato, di attrarre un pubblico che vada al di là degli appassionati di jazz, aprendo ad altri generi musicali e ad altri percorsi culturali, dando spazio alla poesia, al teatro e alla letteratura. Da segnalare, tra le novità di questa edizione, la rassegna "Note nuove da insoliti ignoti" che apre le porte ai Conservatori italiani, centri di apprendimento per eccellenza, ma anche spazi di confronto e sperimentazione. Un´iniziativa che consentirà di ospitare giovani talenti e future promesse, arricchendo una programmazione già ricca di musicisti di primo piano del panorama italiano ed internazionale. Tra gli ospiti del Festival: Leonard O Zuniga & Havana Street Band (25 giugno), Maria Pia De Vito Songs from the Underground (2 luglio) Cedar Walton Quintet (9 luglio) David Liebeman Quartet (16 luglio) Sarah Jane Morris (23 luglio) Rava-bollani (6 agosto) Fabrizio Bosso e Javier Girotto (15 agosto), Roberto Gatto (21 agosto) Claudia Marss (5 settembre) Maria Joao (14 settembre). Tra le rassegne collaterali del Festival da segnalare "W il Musical" (dal 20 al 23 giugno); il dopo Festival con 21 concerti di "Giovani Italiani" coordinati da Massimo Nunzi; "La Piazzetta" con interventi e presentazioni di libri; la "Milonga" che trasformerà Villa Celimontana in una grande pista da ballo con dj e ospiti dal vivo. Inoltre mostre fotografiche, proiezioni di documentari, esposizioni, dibattiti e uno spettacolo di Alessando Haber tra teatro e poesia. Il programma completo prossimamente sul sito www. Villacelimontanajazz. Com . .  
   
   
UNA TAVOLA LUNGA UN SECOLO - LA MOSTRA: UN VIAGGIO TRA SAPERI E SAPORI D´ITALIA  
 
Milano, 15 giugno 2009 - L´itinerario espositivo di “Una tavola lunga un secolo” rappresenta un autentico viaggio nella storia della cucina italiana dagli albori del Xx secolo ai giorni nostri. Coerente con questa impostazione, il percorso storico/narrativo della mostra suddivide l´evoluzione della cucina italiana nell´arco del secolo scorso in otto periodi/ambiti tematici. Un ulteriore ambito a sé stante è quello riservato alla contemporaneità. L´allestimento, particolarmente originale e d´impatto, affronta ognuno degli otto periodi storico-culinari da tre distinti angoli prospettici, che costituiscono altrettante modalità espositive e narrative: la cucina, ovverosia l´illustrazione delle tecniche e degli utensili per la preparazione dei cibi che caratterizzano uno specifico periodo; la tavola, in cui sono esposte le ricette e le riproduzioni dei piatti più rappresentativi; la storia, che completa la panoramica offerta dalle precedenti sezioni attraverso l´esposizione di ulteriori utensili da cucina, piatti e oggetti d´uso comune in un determinato contesto storico e culturale. Il primo novecento tra povertà e grande cucina L´italia che si affaccia al Xx secolo è il primo ambito temporale e culinario affrontato dalla mostra. La rigida separazione tra classi sociali nonché nelle consuetudini e condizioni di vita tra città e campagne si riflettono nell´abisso esistente tra la cucina popolare, frugale e basata unicamente su vegetali e farinacei, e la vera cucina presente soltanto presso i ceti abbienti. La piccola borghesia del periodo si attiene al modello dell´Artusi, mentre solo l´élite può permettersi di frequentare i santuari di un´alta ristorazione che s´ispira ai dettami di Auguste Escoffier. La cucina di guerra, la crisi agraria e la cucina autarchica Il periodo che va dalla conclusione della Grande Guerra al termine della Seconda Guerra Mondiale è dominato dalla diffusa penuria di generi alimentari, con crisi acute come nel corso della Crisi Agraria e durante i severi razionamenti imposti dall´autarchia. Questo stato di cose spinge le classi meno abbienti a industriarsi per la loro sussistenza con una cucina ancorata ai prodotti agricoli fondamentali, come tutti i cereali e i vegetali, con cui cucineranno zuppe e minestre. La necessità di amministrare le poche derrate disponibili porta in auge ricette come il Riso all´Onda, una minestra brodosa di verdure con l’aggiunta di un pugnetto di riso che, versata nelle fondine, ammollava pezzi di pane raffermo. La cucina e il periodo futurista Il Futurismo, oltre ad essere un movimento artistico e culturale non limitato al territorio nazionale, è il primo fenomeno moderno di comunicazione totale. I suoi riflessi arrivano alla cucina con prodotti artistici/culinari che restano negli annali come autentiche opere d’arte e di comunicazione. L´influenza della cucina futurista si riverbererà in molte creazioni della futura Nouvelle Cuisine e, ancora oggi, l´esperienza futurista resta insuperata per livello di coinvolgimento polisensoriale in cucina e nella convivialità. La diffusione nazionale della cultura in cucina. A cavallo tra le due guerre fiorisce un nuovo settore editoriale, quello dei libri, delle riviste e delle guide di cucina, che avvia un processo di generale acculturazione gastronomica. Caratteristica comune di tutte le pubblicazioni del periodo sono le rubriche di consigli e ricette che consentono ai ceti medi di sfruttare al massimo i surrogati e i pochi ingredienti ancora facilmente reperibili e non costosi. La notevole diffusione di queste iniziative editoriali crea le premesse per l’esplosione dell’editoria e della cucina che avverrà con il benessere del secondo dopoguerra. La cucina della trattoria . La storia della cucina italiana nel Novecento sarebbe monca senza un capitolo riservato alle trattorie, alfieri di una cucina del territorio semplice, quasi rustica, dal costo inversamente proporzionale alla gratificazione sensoriale. Le specialità delle trattorie sono i piatti regionali: dalle fettuccine al pollo alla diavola, dalle trippe agli stufatini col sedano, dai crostini alla costata di vitellone. Il boom della motorizzazione di massa, prima con la Vespa e la Lambretta e poi le utilitarie, mettono in movimento gli italiani che, in questo modo, scoprono i percorsi verso le “buone trattorie”, facendole diventare famose. Toscani e Bolognesi sono i veri pionieri che diffondono il modello della trattoria al di fuori dei loro confini territoriali. Esempio eccellente è la toscana “Bice”, che si trasferisce stabilmente a Milano. Il benessere e il consumo alimentare diffuso. L’inurbamento del secondo dopoguerra, le grandi emigrazioni verso l’industrie del nord, il crescente benessere sono i presupposti di un’esplosione del consumo alimentare che scatta nella seconda metà degli anni ´50. Il salto, insieme economico e culturale, viene favorito dall´avvento della televisione e di altri elettrodomestici come il frigorifero, ma anche dall´aumentata disponibilità di merci attraverso i nascenti supermercati. L’industria alimentare italiana si ritrova alcuni eccellenti prodotti di base già perfettamente industrializzati, in primo luogo la pasta, che diventa l´emblema del benessere raggiunto e il simbolo identificativo di un’intera nazione. La nuova cucina italiana. Verso gli anni ’70, le trattorie si evolvono trasformandosi in ristoranti. Gualtiero Marchesi è lo chef alla testa dei fautori di un rinnovamento creativo della cucina italiana affine a quello introdotto internazionalmente dalla Nouvelle cuisine. Ed è proprio Gualtiero Marchesi a segnalarsi per la ricerca accurata, quasi ossessiva della qualità degli ingredienti e della perfezione tecnica nella realizzazione delle ricette, estesa all´uso degli utensili e degli attrezzi espressamente concepiti ricetta per ricetta. L’intuizione di Marchesi è stata quella di creare nuovi piatti che, pur legati alla cucina classica o a quella del territorio, esprimessero nettamente la volontà di liberarsi da schemi antiquati e tradizionali. La creatività e la sperimentazione in cucina. Nell’ultimo scorcio del ‘900 alla ennesima riscoperta del territorio si affiancano diverse tendenze creative e sperimentali che partono da grandi chef italiani e stranieri. Ed è proprio la figura carismatica dello chef a emergere dalle cucine per diventare personaggio pubblico a tutto tondo. La cucina destrutturata con il catalano Ferran Adrià o la cucina molecolare con l´inglese Heston Blumenthal sono solo due esempi di questo trend globale che identifica una tendenza della ristorazione con il suo esponente più acclamato. La contemporaneità della tradizione Il nono e ultimo spazio espositivo della mostra è dedicato all´oggi, ma non a un oggi generico, bensì all´attualità della tradizione del sapere e del saper fare applicata alla cucina e alla tavola. Aziende che hanno una antica storia di eccellenza come Ballarini 1889 e Richard Ginori 1735, insieme agli altri nomi di spicco del Made in Italy che hanno aderito al progetto “Una tavola lunga un secolo”, sono convinte che gli elementi fondanti del loro futuro risiedano nella loro storia, nella loro tradizione tecnica e progettuale. L’innovazione nelle forme e nei materiali diventa autorevole non grazie a una tecnologia asettica, bensì grazie alla capacità di interpretare i bisogni creando prodotti che migliorano la vita. Si tratta di un talento che ha poco a che spartire con l´intuizione episodica o con l´improvvisazione, molto invece con la pratica costante e affinata nel tempo. A simboleggiare l´unione di tradizione, conoscenza e soluzioni innovative che è la chiave per il futuro del Made in Italy applicato alla cucina italiana, l´area tematica riservata alla contemporaneità ospita due pezzi inediti: “In palmo di mano” Ballarini, una piccola casseruola per cucinare e servire in tavola, e un pregiato Piatto con decoro fatto a mano Richard Ginori, testimonianza dell’intervento consapevole degli artigiani nella produzione. .  
   
   
VENEZIA JAZZ FESTIVAL: FRA GLI OSPITI, PAOLO CONTE, WYNTON MARSALIS, CHARLES LLOYD E RICHARD GALLIANO  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Seconda edizione di Venezia Jazz Festival, in scena dal 27 luglio al 2 agosto e organizzato da Veneto Jazz in collaborazione con la Regione del Veneto e la Città di Venezia e con il supporto di Fondazione Antonveneta ed Enel, main sponsor della manifestazione. Il festival, uno degli appuntamenti mondiali del settore, sarà coronato da uno straordinario evento nello spettacolare scenario di Piazza San Marco, il concerto del cantautore Paolo Conte e dell’Orchestra Sinfonica di Venezia diretta dal maestro Bruno Fontaine (31 luglio). Una produzione speciale che vede scena la nutrita band dell’artista e gli 80 elementi dell’Orchestra con l’inserimento di solisti del Teatro La Fenice. Anche il Teatro La Fenice, tempio della musica mondiale, sarà il palcoscenico di prestigiosi eventi, come il concerto del trombettista Wynton Marsalis e la sua Jazz at Lincoln Center Orchestra (28 luglio) e il doppio concerto del sassofonista Charles Lloyd, in quartetto, e della All Star Band di Richard Galliano, stella mondiale della fisarmonica (29 luglio), accompagnato da Gonzalo Rubalcaba (piano), Richard Bona (contrabbasso), Clarence Penn (batteria e percussioni). Esperanza Spalding, Kocani Orkestar, Trio Madeira Brasil, Ben Allison, Giovanni Guidi, gli altri artisti in cartellone, ospitati in affascinanti location come la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Querini Stampalia, l’Isola di San Servolo, Campo dell’Erbaria a Rialto, Piazza Ferretto, Molino Stucky Hilton secondo una formula di coinvolgimento degli spettatori a diverse ore del giorno e della notte. Dagli showcase di selezionate etichette discografiche al Teatro La Fenice agli aperitivi live a Rialto, dai jazz lunch & dinner in scelti hotel veneziani ai concerti nei teatri tradizionali, fino ai dj set notturni nei club. L’offerta artistica non si ferma alla musica, ma si arricchisce anche di esposizioni d’arte, reading, conferenze a tema, esperienze culinarie, per culminare negli spettacolari eventi in una delle Piazze più belle del mondo. Da segnalare in particolare la collaborazione con il Salone internazionale del Libro di Torino che porterà alla Fenice scrittori di fama come Fabio Geda, Massimo Bubola, Luca Ragagnin, Oscar Prudente. Gli altri partner del festival sono Casinò di Venezia, Venezia Marketing & Eventi, Miriade, Save, Trenitalia. Media Partner: Radio Monte Carlo, emittente ufficiale del festival, e Nycve Italian American Magazine. Associate partner per gli eventi di Venezia: Venezianews. .  
   
   
ASSOCIAZIONE PUNTO FLAMENCO: DAL 4 AL 12 LUGLIO 2009 PRESENTA LA IIª EDIZIONE DEL MILANOFLAMENCOFESTIVAL  
 
Milano, 15 giugno 2009 - Nell’ambito della Iv Edizione di “Luglio Flamenco a Milano” al Teatro Out Off, Via Mac Mahon, 16. Dopo lo straordinario successo di pubblico e di critica della prima edizione, ritorna per il secondo anno il Milanoflamencofestival, la kermesse milanese che è ormai diventata un punto di riferimento a livello nazionale per tutti gli amanti del baile flamenco. Dal 7 al 9 luglio al Teatro Out Off è in arrivo il meglio del flamenco mondiale, con, in esclusiva per Milano, la grandissima ballerina Belén Maya e due prime nazionali. Un evento imperdibile, organizzato come sempre dall’Associazione Punto Flamenco diretta da Maria Rosaria Mottola e patrocinato da Assessorato Cultura e Tempo Libero del Comune di Milano, Provincia di Milano e Consolato Generale di Spagna. L’intuizione, la tenacia e la passione di Maria Rosaria Mottola, organizzatrice e direttrice artistica del Milanoflamencofestival fanno di questa kermesse un evento in grado di competere con il meglio delle manifestazioni internazionali e ne sono state prova le interminabili code al teatro Out Off durante Iª edizione, dimostrando che il flamenco appassiona un pubblico sempre più esigente. Dal 7 al 9 luglio al Teatro Out Off di Milano si alterneranno i migliori artisti del flamenco di oggi. Alfonso Losa presenterà in Prima Nazionale il suo spettacolo “Mirando Atrás”, un omaggio alla tradizione e ai suoi maestri, con particolare attenzione al cante. Talento precocissimo, Alfonso Losa si è rivelato a soli ventun anni e di recente è stato insignito con i due massimi riconoscimenti del baile flamenco: il Premio El Desplante 2008 al Festival del Cante de las Minas e il Premio El Güito por soleá nel Concurso de Arte Flamenco. L’8 luglio, sarà la volta di Alicia Márquez, ballerina sivigliana formatasi in seno alla celebre Compañía Andaluza, sotto la guida del grande Mario Maya e José Antonio, attiva anche al cinema con Carlos Saura nei due film dedicati al flamenco e assistente di Antonio Gades nel montaggio di “Bodas de sangre”. Al Milanoflamencofestival porterà in scena in prima nazionale “De la memoria”. Il 9 luglio c’è grandissima attesa per la stella Belén Maya. Figlia d’arte di Mario Maya e Carmen Mora, è stata definita da Carlos Saura, che l’ha diretta nel film “Flamenco”, come la danzatrice che ha rivoluzionato quest’arte. Performances di “pura poesia”, che accostano elementi di classico, africano e jazz ai rigorosi canoni stilistici del ballo flamenco. Al Milanoflamencofestival propone il meglio del suo repertorio con “Solos”, in esclusiva per Milano. Il Milanoflamencofestival rientra nella Ivª edizione della rassegna Luglio Flamenco a Milano, che offre diverse iniziative parallele al festival. Il 4 e 5 luglio e dal 10 al 12 luglio, prenderanno il via alcuni workshops didattici curati dagli stessi Alfonso Losa e Belén Maya. Il 6 luglio, ci sarà una giornata di proiezioni video non stop presso la Sala Punto Flamenco e, dal 7 al 9 luglio, potremo ammirare delle suggestive esposizioni fotografiche presso il foyer del Teatro Out Off. .  
   
   
ART&MUSIC FESTIVAL 2009: SUL TEMA BUZZATI/CHAILLY/BACH CINQUE PROPOSTE DI QUALITÀ  
 
Milano, 15 giugno 2009 - La prima rappresentazione di Ferrovia soprelevata dell’11-12 giugno ha introdotto l’edizione 2009 di Art&music Festival che verte sul binomio Buzzati/chailly. Il programma prosegue Mercoledì 17 giugno alle ore 21, presso La Fabbrica del Vapore (Milano): per il ciclo “Ferrovia soprelevata: gli anni ruggenti fra teatro e tv”, è in calendario la tavola rotonda Il treno dei diavoli: Buzzati, Chailly e il teatro musicale, con Quirino Principe. Sarà proiettato il video “Profili di Compositori Italiani: Luciano Chailly”. Ingresso libero con tessera Il Fischio (info: Il Fischio, tel. 02-36534643) Giovedì 18 giugno alle ore 21 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco, con ingresso libero, la celebre arpista Cecilia Chailly interpreterà Alone: i brani musicali esplorano il mondo degli affetti, dell’istinto e dell’emozione, tra frammenti di ricordi, viaggi, momenti vissuti in famiglia o altrove, che si susseguono come in un sogno. Sabato 20 giugno alle ore 21, nella meravigliosa cornice di Villa Monastero a Varenna, splendida località sul lago di Como, è la volta dell’esecuzione integrale di un capolavoro della musica di ogni tempo: le Suites per violoncello solo di Bach, con il violoncellista Matteo Ronchini (10 euro; info e prenotazioni: Res Musica, tel. 0341-493471). Lunedì 22 giugno alle ore 21 presso la chiesa di S. Maria della Passione a Milano, a ingresso libero, Organum novum: Maurizio Salerno interpreta musiche per organo di due grandi autori del Novecento milanese: Luciano Chailly e Bruno Bettinelli. Le loro composizioni si intrecciano con l’imprescindibile riferimento di Bach. Martedì 23 giugno alle ore 21, presso La Fabbrica del Vapore di Milano, tavola rotonda dal titolo Luciano Chailly:fare musica fra teatro e televisione con Roberto Cacciapaglia e Claudio Ricordi. Ingresso libero con tessera Il Fischio (info: Il Fischio, tel. 02-36534643). .