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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
RETE NGN: PRONTA A PARTIRE SOCIETA’ CHE PORTERA’ LA FIBRA AL 60% DELLE ABITAZIONI TRENTINE NEL CAPITALE LA PROVINCIA AUTONOMA, TELECOM ITALIA, MC LINK E LA FINANZIARIA TRENTINA  
 
Trento, 19 dicembre 2011 - Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il Presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, il Presidente di Mc Link, Paolo Nuti e il Presidente de La Finanziaria Trentina, Lino Benassi, hanno firmato il 16 dicembre il documento che dà il via libera alla costituzione della società Trentino Ngn che realizzerà una rete di telecomunicazioni in fibra ottica di nuova generazione (cosiddetta Ngan, Next Generation Access Network) . L’obiettivo è quello di connettere con fibra ottica oltre 150 mila unità immobiliari, pari a circa il 60% di quelle dell’intera provincia. Saranno inoltre raggiunte con collegamenti ad alta velocità le Amministrazioni pubbliche locali, le aziende sanitarie, le Università e gli istituti di ricerca nonché le imprese. La nuova società avrà un capitale iniziale di 96 milioni di euro, e vedrà la Provincia di Trento in maggioranza con il 52% delle azioni. Da parte sua, Telecom Italia parteciperà alla capitalizzazione di Trentino Ngn con un conferimento del diritto di uso delle infrastrutture civili necessarie per la posa delle fibre, mentre Mc Link e La Finanziaria Trentina sottoscriveranno le loro quote in contanti. E´ prevista, al raggiungimento di determinati livelli di penetrazione dei servizi, la possibilità che Telecom Italia apporti al capitale di Trentino Ngn la propria rete in rame, acquisendone la maggioranza e facilitando la migrazione dal rame alla fibra. Telecom Italia ha inoltre negoziato con la Provincia il diritto di acquisire la quota di partecipazione da questa detenuta nella società, facoltà esercitabile dopo sei anni, ad un prezzo pari all´investimento effettuato incrementato di un tasso di interesse annuo del 7,5%. L’investimento di Trentino Ngn per realizzare il progetto (si tratta della copertura con una rete in fibra ottica fino all’interno delle abitazioni nell’area di intervento della società, di garantire la sua manutenzione e la fornitura a tutti gli operatori di tlc che richiedano l’accesso) è stimato in 165 milioni di euro nei prossimi 10 anni. La firma odierna segue quella del Memorandum of Understanding attraverso il quale, l’8 febbraio scorso, Provincia Autonoma di Trento e Telecom Italia hanno dato il via al progetto dopo un’ampia consultazione, in ossequio a principi di trasparenza e non discriminazione, con tutti gli operatori di tlc. Provincia Autonoma di Trento e Telecom Italia stanno già realizzando congiuntamente un progetto per l’eliminazione del digital divide che consentirà, entro due anni, di rendere disponibili su tutto il territorio provinciale collegamenti Adsl fino a 20 megabits/secondo. “Le nuove tecnologie – ha sottolineato il Presidente Dellai - garantiscono ai territori maggiore competitività. Sono nuovi strumenti, per le famiglie, i giovani e per le imprese, che permettono di affrontare le sfide in un mondo sempre più globale. La fibra ottica, in particolare, è un ‘diritto’ che noi dobbiamo realizzare e consegnare alle generazioni chiamate a costruire il Trentino e l’Italia di domani. Il progetto Trentino Ngn è la conferma che pubblico e privato possono, anzi, devono lavorare insieme con l’obiettivo primario di rispondere alle esigenze dei cittadini e della società”. “Telecom Italia – ha sottolineato Franco Bernabè – ha sempre garantito al Paese la disponibilità di infrastrutture di rete moderne e performanti e continuerà a farlo. La migrazione verso reti ultrabroadband fisse e mobili è un percorso complesso che richiede rilevanti investimenti in uno scenario di congiuntura economica difficile e di incertezza della domanda. Sarà quindi necessario – ha proseguito Bernabè – adottare nuove architetture di rete, nuovi modelli di business e nuovi schemi regolatori. La sperimentazione di modelli di collaborazione e coinvestimento con soggetti pubblici e privati può accelerare la migrazione verso reti di nuova generazione e il progetto Trentino Ngn rappresenta uno dei primi casi concreti di partnership pubblico privato in Europa”. "Come operatori fortemente radicati in Trentino - ha sottolineato il presidente di Mc Link, Paolo Nuti - abbiamo ritenuto che fosse importante dare il nostro contributo a una iniziativa che avrà certamente ricadute positive sull´economia del territorio. Dopo tanta teoria su come accelerare lo sviluppo in Italia di reti e servizi di nuova generazione, credo che quello offerto da Trentino Ngn sia un laboratorio ideale per verificare finalmente sul campo la consistenza sia economica che tecnica delle ipotesi avanzate sui numerosi tavoli di lavoro di studio che si sono succeduti negli ultimi due anni”. Il Presidente de La Finaziaria Trentina, Lino Benassi ha espresso “soddisfazione per l´avvio della jointventure Trentino Ngn, che pone la Provincia Autonoma di Trento all´avanguardia nel mondo e che consentirà a tutte le imprese e famiglie trentine l´accesso ai più moderni servizi telematici, fondamentali per garantire la crescita e lo sviluppo economico in un contesto sempre più concorrenziale”.  
   
   
PROVINCIA DI BOLZANO – TELECOM ITALIA: ACCORDO PER SUPERARE IL DIGITAL DIVIDE ASSICURATA COPERTURA LARGA BANDA SU TUTTO IL TERRITORIO. IN 120 MILA AVRANNO INTERNET VELOCE  
 
 Bolzano, 19 dicembre 2011 . Il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder e il Presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè hanno siglato il 16 dicembre un accordo che porterà al superamento del digital divide in tutta la provincia. L’accordo prevede che Telecom Italia possa utilizzare, attraverso il pagamento di un corrispettivo, la rete in fibra ottica di proprietà della Provincia per incrementare la disponibilità sul territorio delle linee Adsl ad una velocità di accesso almeno fino a 7Mbits permettendo così a oltre 120.000 cittadini di accedere a internet veloce, arrivando a coprire l’intera area entro 30 mesi. Il progetto consentirà così ad un sempre maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni locali l’accesso alle nuove tecnologie digitali in larga banda e prevede la copertura del territorio grazie all’utilizzo delle reti in fibra ottica che sono già state realizzate o lo saranno dalla Provincia di Bolzano nei prossimi due anni. La collaborazione con la Provincia di Bolzano prevede un investimento da parte di Telecom Italia di circa 3,6 mln di euro che consentirà di annullare il digital divide attraverso il collegamento in fibra e l´adeguamento delle proprie centrali. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder a margine della firma dell’accordo ha dichiarato: “Realizzare una rete in fibra ottica in grado di collegare tutti i Comuni dell’Alto Adige è una priorità della Giunta provinciale, che ha investito molto nell’operazione. Questa intesa ci consente di compiere un fondamentale passo avanti per garantire Internet veloce ai cittadini.” “L´accordo di oggi dimostra che in presenza di un impegno concreto delle istituzioni è possibile perseguire l´obiettivo dell´annullamento del digital divide che rappresenta – ha sottolineato Franco Bernabè – il primo traguardo indicato dall´agenda digitale europea.  
   
   
TELECOM ITALIA LANCIA IL NUOVO BIBLET PER L’EDITORIA DIGITALE LA NUOVA VERSIONE DELL’EREADER CARATTERIZZATO DA TOUCHSCREEN, TASTIERA E COLLEGAMENTO WIFI  
 
Roma, 19 dicembre 2011 - E’ arrivato il 16 dicembre sul mercato dell´editoria digitale il nuovo biblet, l’ebook reader di Telecom Italia che consente di accedere in modo semplice e diretto alla libreria biblet store (www.Biblet.it), con un ricco catalogo di 18.500 titoli di 240 case editrici. Il device è caratterizzato da un display touchscreen di 6’’ a inchiostro elettronico che rende più agevole la lettura offrendo la sensazione del foglio di carta, anche sotto la luce del sole. Dispone di una tastiera per facilitare la navigazione libera in Internet, consentita grazie alla modalità Wifi, e accedere così in mobilità anche ai siti dei principali quotidiani nazionali come La Repubblica, Il Messaggero, Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Biblet - dal design semplice e funzionale - è dotato di 2Gb di memoria (corrispondenti a circa 1500 titoli) e gestisce tutti i file nei quali vengono proposti gli ebook sul mercato. Permette di regolare la grandezza del testo e di scegliere l’orientamento verticale e orizzontale nella lettura. Inoltre con il nuovo ebook reader di Telecom Italia sarà possibile ascoltare file musicali Mp3, grazie a speaker stereo o tramite gli auricolari in dotazione, gestendo le funzioni audio (play-stop-avanti-indietro) direttamente dalla tastiera. Biblet è disponibile a 99 Euro presso i negozi Telecom Italia di Milano, Roma, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Catania e, successivamente, presso tutti gli altri punti vendita. E’ possibile acquistarlo anche via Internet su telecomitalia.It e biblet.It. Scheda Tecnica Principali caratteristiche tecniche Colore: grigio; Schermo: 6" inchiostro elettronico (e-ink) in tecnologia Pearl a 16 livelli di grigio – Touchscreen; Memoria: 2Gb (pari a circa 1500 titoli); Connettività: Wi-fi 802.11 b/g; In/out: Micro Usb - Slot Sd Card - Uscita audio 3.5 mm.; Formati: Adobe Epub, Pdf, Txt, Html - Immagini Jpeg, Png, Bmp - Musica Mp3; Autonomia: Fino a 15 giorni (non connesso); Add On: Accesso a biblet store, browser, lettore musicale, speaker stereo; Funzionalità: Zoom con 5 dimensioni di carattere; Orientamento automatico del testo; Browser per accedere ad Internet e al sito mobile dei principali quotidiani nazionali; Lettore musicale per sentire la musica anche senza auricolari. Formati Testo: Adobe Epub, Pdf, Txt, Html; Immagini: Jpeg, Png, Bmp; Musica: Mp3; In dotazione nella confezione: Auricolare, Caricabatteria da rete, Cavo Usb, Memoria Sd 1Gb, Guida rapida, Dimensioni: 189 ×126 ×10mm; Peso: 240 gr (con batteria) Prezzo: 99 Euro.  
   
   
SI ALLARGA LA FAMIGLIA DEI READER DI IBS.IT LEGGO IBS SI FA IN TRE E PRESENTA DUE NUOVI READER TOUCH SCREEN, COMPATIBILI CON I FORMATI STANDARD E CHE INTEGRANO IL DIZIONARIO ZINGARELLI.  
 
 Milano, 19 dicembre 2011 - Ibs.it (Gruppo Giunti e Messaggerie) lancia due nuovi eReader sul mercato italiano: Leggo Ibs wi-fi già in pronta consegna da oggi e Leggo Ibs 9,7” disponibile dal prossimo 10 gennaio. La filosofia e caratteristica principe dei dispositivi Leggo Ibs è quella della piena compatibilità di formato che rende i device della famiglia Leggo reader aperti, dando la possibilità agli utenti di leggere tutti gli ebook disponibili nei formati standard adottati dalla maggior parte degli editori (ePub e Pdf dotati o meno di protezione Drm). Questa libertà di scelta data agli utenti si affianca a caratteristiche tecniche come lo schermo e-ink touch screen tramite stilo, il text-to-speech in 5 lingue, il lettore Mp3 e l’interfaccia bluetooth per il trasferimento dei file. Inoltre, grazie all’accordo con la casa editrice Zanichelli, in tutti i reader Leggo Ibs è da oggi integrato il dizionario Zingarelli minore grazie al quale selezionando una parola si potrà scoprirne direttamente il significato durante la lettura. Gli utenti possono accedere direttamente dal device alla sezione ebook di Ibs.it che ad oggi mette a disposizione 19mila testi in lingua italiana pronti per l’acquisto e il download. All’interno dei Leggo Ibs sono presenti due ebook per poter provare da subito l’esperienza di lettura: La coscienza di Zeno di Italo Svevo, offerto da Garzanti, e Uno, nessuno, centomila di Luigi Pirandello, offerto da Giunti. Tutti i lettori sono venduti con la propria copertina protettiva e il carica batterie da parete. I Leggoibs sono realizzati in collaborazione con Pocketbook, società tedesco-ucraina, tra i maggiori produttori di lettori ebook nel mondo. Leggo Ibs wi-fi 169 € - Nuovo modello di Leggo Ibs fornito di connessione wi-fi. Schermo E-ink 6” a 16 livelli di grigio con touch screen tramite stilo, dizionario Zanichelli integrato, modalità di lettura vivavoce in 5 lingue, espansione memoria fino a 32 Gb tramite scheda Sd, lettore Mp3 integrato, connettività tramite cavo Usb e interfaccia Bluetooth per il trasferimento di file, compatibilità con tutti i formati più diffusi inclusi quelli protetti da Drm Adobe. Leggo Ibs 9,7” wi-fi 299 € - Grande formato Leggo Ibs a 9,7” ideale per la lettura di eBook in formato Pdf, manualistica, testi universitari, report con tabelle e grafici. Schermo E-ink 9,7” a 16 livelli di grigio con touch screen tramite stilo, dizionario Zanichelli integrato, modalità di lettura vivavoce in 5 lingue, espansione memoria fino a 32 Gb tramite scheda Sd, lettore Mp3 integrato, connettività tramite cavo Usb e interfaccia Bluetooth per il trasferimento di file, compatibilità con tutti i formati più diffusi inclusi quelli protetti da Drm Adobe. Leggoibs wi-fi+3G free 199 € i - Leggo Ibs, il lettore ebook di Ibs.it in commercio da febbraio 2011. La connettività 3G è fornita da Tiscali su rete Tim e il costo è sostenuto direttamente da Ibs. Tra le caratteristiche principali segnaliamo: l’integrazione del dizionario Zingarelli, la lettura in viva voce dei testi in 5 lingue, il lettore Mp3 integrato, schermo E-ink 6” a 16 livelli di grigio con touch screen tramite stilo, connessione 3G (gratuita) e Wifi, connettività tramite cavo Usb e interfaccia Bluetooth per il trasferimento di file, compatibilità con tutti i formati più diffusi inclusi quelli protetti da Drm Adobe.  
   
   
TELECOM ITALIA E PROVINCIA DI SONDRIO: ACCORDO PER L’UTILIZZO DI TECNICHE DI SCAVO NON INVASIVE PER LO SVILUPPO DELLE RETI A BANDA LARGA E L’ABBATTIMENTO DEL DIGITAL DIVIDE  
 
Sondrio, 19 dicembre 2011 - Telecom Italia e la Provincia di Sondrio hanno siglato un accordo finalizzato all’utilizzo delle nuove tecniche di scavo non invasive per realizzare le nuove infrastrutture di rete e potenziare i servizi a banda larga. L’annuncio è stato dato oggi alla presenza di Massimo Sertori, Presidente della Provincia di Sondrio, e di Giovanni Moretto, Responsabile Access Operations Area Nord-ovest di Telecom Italia. L’intesa, in attuazione della Legge 69 del 2009 “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile” per la realizzazione delle reti a banda larga, ha una durata quadriennale e mira a garantire la sicurezza di tutti gli interventi che verranno effettuati da Telecom Italia e che andranno ad interessare le strade provinciali del territorio sondriese per l’installazione della rete di telecomunicazione a banda larga, sia per quanto riguarda le tecniche di scavo e il ripristino del suolo, sia per quanto concerne le successive future innovazioni agli impianti già esistenti. In particolare, la convenzione consentirà di utilizzare in maniera uniforme sul territorio sondriese tecniche e strumentazioni innovative che riducono l’impatto ambientale e il costo dei lavori per realizzare le reti di telecomunicazioni e per potenziare i servizi a banda larga. Si tratta delle cosiddette “minitrincee” che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di Tlc. L’accordo siglato oggi si inserisce anche nell’ambito del programma anti digital divide promosso dalla Regione Lombardia e assegnato a Telecom Italia, finalizzato a promuovere la realizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture di rete broadband e ultrabroadband, che porteranno all’azzeramento del divario digitale per 36 Comuni della Provincia di Sondrio entro il primo semestre 2013. La realizzazione di infrastrutture a banda larga e soprattutto la diffusione dei servizi che esse abilitano, daranno un forte impulso per l’ulteriore crescita economica del territorio sondriese. Massimo Sertori, Presidente della Provincia di Sondrio, ha dichiarato “Per un territorio come il nostro che da anni sconta una significativa carenza infrastrutturale non solo per quanto riguarda la mobilità di persone e cose ma anche tecnologica, questa intesa rappresenta una grande opportunità. Il vero punto di svolta per poter competere con il resto del Paese. Con la banda larga Valtellina e Valchiavenna non saranno più distanti dai centri economici, finanziari e imprenditoriali, superando così la lentezza delle nostre reti viarie. Grazie al bando di Regione Lombardia e a Telecom Italia la nostra Valle alpina saluterà davvero una nuova era”. “In un momento in cui lo sviluppo delle infrastrutture di Rete e l’offerta di servizi di telecomunicazioni a banda larga sono asset strategici per la crescita del Paese, – dichiara Giovanni Moretto Responsabile Access Operations Area Nord-ovest di Telecom Italia - questa importante Convenzione rafforza la sinergia e la collaborazione tra Telecom Italia e la Provincia di Sondrio nell’ottica di traguardare insieme il futuro promuovendo l’impiego di tecnologie di scavo innovative a basso impatto ambientale, come ad esempio la minitrincea, che riduce i disagi ai cittadini per i cantieri stradali ed i rischi connessi alle attività installative a beneficio della sicurezza sul lavoro”.  
   
   
MUSEID-ITALIA, INCONTRO A PALAZZO SANTA LUCIA CON ASSESSORE MIRAGLIA. NEI PROSSIMI SEI MESI LA DIGITALIZZAZIONE DI 2600 REPERTI  
 
Napoli, 19 dicembre 2011 - Si è svolto il 15 dicembre a palazzo Santa Lucia un incontro tra l’assessore ai Musei e Biblioteche Caterina Miraglia e i rappresentanti dei 41 musei di Ente Locale e di Interesse Locale della Campania interessati al progetto Museid-italia. Il progetto, frutto di una collaborazione tra la Regione Campania e il ministero per i Beni e le Attività Culturali, prevede la digitalizzazione in 6 mesi del patrimonio storico artistico e culturale di maggiore interesse, pari a circa 2600 reperti. Obiettivo del progetto è valorizzare e promuovere i musei campani non statali già presenti sul portale tematico www.Museincampania.it e renderli visibili sul portale nazionale www.Culturaitalia.it, consentendo così la fruibilità delle loro collezioni a un vasto pubblico nazionale e internazionale. Già precedentemente i musei di Ente Locale e di Interesse Locale campani sono stati coinvolti dal Settore Musei e Biblioteche in un processo di conoscenza e valorizzazione, attraverso la realizzazione di un’indagine conoscitiva tra 200 musei, che ha permesso di realizzare una fotografia del comparto museale campano e di far emergere piccole ed eccellenti realtà non conosciute al grande pubblico.  
   
   
ASSOTELECOMUNICAZIONI- ASSTEL: ELETTI I NUOVI VERTICI CESARE AVENIA, PRESIDENTE, AVRÀ A FIANCO 8 VICEPRESIDENTI  
 
Roma, 19 dicembre 2011 - L’assemblea di Assotelecomunicazioni-asstel ha eletto la squadra che dovrà guidare le telecomunicazioni italiane nei prossimi due anni. A capo Cesare Avenia, ad di Ericsson, che governerà l’associazione affiancato da un Comitato di presidenza a cui partecipano: Paolo Bertoluzzo, ad Vodafone; Ossama Bessada, ad Wind; Alberto Calcagno ad Fastweb, Vincenzo Novari ad H3g, Marco Patuano ad Telecom Italia, Corrado Sciolla ad Bt Italia, Renato Soru ad Tiscali, Marco Tripi ad Almaviva. “La prossima stagione vedrà la filiera delle Tlc protagonista di un appuntamento cruciale per il Paese, quello con la crescita dell’economia – ha affermato il nuovo presidente Cesare Avenia - Oggi, infatti, nessun settore è in grado di moltiplicare le occasioni di sviluppo, offrire rapidi ed elevati ritorni in termini di crescita economica e modernizzazione della società come avviene con le infrastrutture, le tecnologie e i servizi di telecomunicazione. Il ciclo di investimenti, già iniziato con l’asta delle frequenze Lte, che le imprese di Tlc sono chiamate a consolidare per avanzare sui progetti di copertura del digital divide e di banda ultra larga con nuove reti fisse e mobili, può e deve rappresentare il motore per riavviare la crescita e lo sviluppo in Italia. L’impegno di Asstel-assotelecomunicazioni sarà anche quello di sensibilizzare il Governo, gli enti locali e tutti gli stakeholders sull’opportunità strategica che l’evoluzione delle Tlc rappresenta oggi per il nostro Paese”. Cesare Avenia succede a Stefano Parisi, che continuerà a partecipare al Consiglio direttivo di Asstel come past president.  
   
   
PRESENTATA LA “SPERIMENTAZIONE WORKFLOW".  
 
Catanzaro, 19 dicembre 2011 - L’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello, lo scorso 15 dicembre, nella sede di pal. “Alemanni”, ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, le linee guida della sperimentazione del sistema Workflow per la gestione documentale dei Comuni che realizzano programmi Urbanistici e di Sviluppo territoriale. All’incontro con i giornalisti erano anche presenti il dirigente del Dipartimento Urbanistica Saverio Putortì, il Direttore del Consorzio di Bioingegneria di Pavia che con la Regione collabora per la realizzazione del programma ed il Dirigente regionale Antonio de Marco. Il progetto “Sistema Workflow” si propone di introdurre uno strumento informativo (web based) che sia in grado di favorire e ottimizzare la comunicazione tra i comuni beneficiari di finanziamenti pubblici ed il Dipartimento Urbanistica della Regione. Il piano di sperimentazione riguarda, inizialmente, quattro comuni calabresi: Siderno (Rc), San Lorenzo (Rc), Taverna (Cz) e Sant’andrea Apostolo dello Ionio (Cz). Nel prossimo anno il sistema verrà esteso ai restanti comuni della Regione per accorciare la distanza fra i cittadini e istituzioni. “Stiamo dando seguito - dichiara l’assessore Aiello - a quel processo di sperimentazione che consentirà ai comuni calabresi di eliminare, nel più breve tempo possibile, le procedure cartacee. Così anche il cittadino avrà la possibilità, recandosi nel comune dove risiede, di visionare dal punto di vista informatico la pratica che lo riguarda”. “L’obiettivo è quello di eliminare - sottolinea Putortì - il sistema cartaceo puntando sulla gestione online dei progetti”  
   
   
VAI, ‘VIABILITÀ ANAS INTEGRATA’ DISPONIBILE PER IPHONE, IPAD E ANDROID PIETRO CIUCCI: TRAFFICO IN TEMPO REALE PER SMARTPHONE E TABLET; CERTEZZA DELL’INFORMAZIONE PER GARANTIRE SICUREZZA DEL VIAGGIO  
 
Roma, 19 dicembre 2011- L´evoluzione della situazione in tempo reale del traffico su tutta la rete stradale e autostradale è consultabile sul sito web http://www.Stradeanas.it/traffico  oppure, da oggi grazie all´applicazione ´Vai´, disponibile gratuitamente per Android, Ipad e Iphone ( http://www.Stradeanas.it/vaiapp ), su tutti gli smartphone e i tablet. “La nuova applicazioni Vai (Viabilità Anas Integrata) dedicata agli smartphone e ai tablet – ha affermato l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci - è uno strumento innovativo che mette insieme più fonti in un’unica interfaccia disponibile per tutti gli utenti in movimento: i messaggi di traffico e le informazioni del sistema satellitare di rilevazione Octotelematics”. “Nei primi giorni di sperimentazione – ha proseguito Pietro Ciucci – già alcune centinaia di utenti hanno scaricato l’applicazione da App Store e da Android Market, esprimendo giudizi positivi sulle funzionalità e sulla qualità delle notizie ottenute. Vai, infatti, fornisce informazioni georeferenziate sul traffico in tempo reale, sulla presenza dei cantieri e sugli eventi stradali (rallentamenti, ostacoli, carichi dispersi)”. All´apertura della nuova applicazione, la mappa si posiziona automaticamente in corrispondenza della posizione dell´utente. Le informazioni vengono aggiornate ogni 5 minuti. Selezionando il pulsante "regionale" si accede all´elenco delle regioni italiane dalle quali scegliere quella di interesse. Il pulsante “Ultima ora” è alimentato da un servizio ad hoc che fornisce una panoramica delle informazioni di maggiore rilievo per il traffico dell´ultima ora. Cliccando le icone sulla mappa è possibile avere un ulteriore dettaglio dell´informazione e, per le tratte che presentano il dato, è possibile accedere al dettaglio sulle velocità di percorrenza. “Negli ultimi anni – ha continuato l’Amministratore di Anas -, il cuore del mercato dell’informatica si è nettamente spostato verso il concetto di mobilità e, oltre agli smartphone, hanno fatto il loro ingresso anche i tablet. Di conseguenza, abbiamo pensato di sviluppare l’applicativo Vai per iPhone 3G e successivi, iPad 1 e successivi e Android 2.2 e successivi”. “Entro il 2015 – ha dichiarato Pietro Ciucci -, secondo uno studio di settore, un telefono su due sarà uno smartphone e il traffico mobile si moltiplicherà di ben 12 volte entro il 2016 rispetto ad oggi”. “L’anas – ha concluso l’Amministratore Ciucci - è al passo con l’innovazione tecnologica. La nuova applicazione, realizzata con le proprie forze interne, è l’espressione di quel processo continuo e costante di innovazione e trasformazione che l’Azienda ha saputo realizzare nel corso degli ultimi anni per offrire certezza dell’informazione e, quindi, garantire la sicurezza del viaggio”.  
   
   
SARDEGNA: INTEGRATO IL BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI RETI TELEMATICHE METROPOLITANE  
 
Cagliari, 19 dicembre 2011 - L´assessorato degli Affari generali ha integrato l´elenco delle principali sedi dell´amministrazione regionale, enti e agenzie, aziende ospedaliere, non ancora raggiunte da fibra ottica, che ricadono nei territori delle amministrazioni comunali potenziali beneficiarie dell´intervento Rtr-man. Ricordiamo che l´intervento prevede il cofinanziamento di progetti per la realizzazione di reti metropolitane (Metropolitan area network - Man) e per la loro interconnessione con la rete telematica regionale (Rtr). L´obiettivo è il miglioramento delle condizioni di accesso alle infrastrutture telematiche per l´interscambio dei dati tra pubbliche amministrazioni e per la fruizione dei servizi telematici evoluti da parte di cittadini e imprese. Possono aderire alla selezione dei progetti i comuni che: - abbiano una popolazione non inferiore ai 25 mila abitanti; - includano nel proprio territorio sedi dell´Amministrazione regionale, enti e agenzie regionali, aziende ospedaliere; - intendano collegare all´interno della Man la totalità o parte delle sedi dell´Amministrazione regionale, enti e agenzie regionali, aziende ospedaliere e altre pubbliche amministrazioni; - abbiano deliberato l´adesione all´avviso pubblico. L´importo del cofinanziamento regionale non potrà superare il 90% delle spese ammissibili e, in ogni caso, l´importo massimo di 3 milioni di euro: il restante 10% sarà a carico dei comuni proponenti. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire in Assessorato entro le ore 18 del 15 febbraio 2012. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti entro le ore 10 del 30 gennaio 2012, tramite fax al numero +39 070 606 6108 o inviando un´e-mail con oggetto "Manifestazione d’interesse Man" all´indirizzo gareict@regione.Sardegna.it    
   
   
I CONTENUTI CARTOGRAFICI E DI LOCALIZZAZIONE NAVTEQ SCELTI PER SUPPORTARE LA NUOVA APP DI NAVIGAZIONE DI APONIA LA NUOVA ARCHITETTURA DEL SOFTWARE DI NAVIGAZIONE BE-ON-ROAD PER IL MERCATO CONSUMER E DEL TRASPORTO OPERA SU ENTRAMBI I SISTEMI SATELLITARI GPS E GLONASS  
 
Veldhoven (Olanda), 19 dicembre 2011 – Navteq, fornitore leader mondiale di mappe, dati di traffico e localizzazione per la navigazione stradale e i servizi pubblicitari mobili, è stata scelta da Aponia Software s.R.o. Per supportare con la cartografia europea e una serie di contenuti avanzati la sua nuova architettura del software di navigazione Be-on-road. Aponia è un’azienda con sede nella Repubblica Ceca specializzata in software per dispositivi mobili attiva nel segmento delle applicazioni di navigazione e localizzazione. Recentemente Aponia ha lanciato la nuova versione dell’applicazione Be-on-road con un’architettura completamente rinnovata. Questa applicazione è destinata ai mercati consumer e business ed è in grado di operare utilizzando entrambi i sistemi satellitari: Gps e Glonass. Omologo del Global Positioning System statunitense, Glonass è il sistema satellitare russo basato su una costellazione di satelliti che trasmettono costantemente segnali captabili dagli utenti in ogni punto della superficie terrestre per poter determinare la propria posizione e la velocità in tempo reale. Navteq fornisce le cartografie dell’Europa oltre a funzioni di navigazione avanzate come elementi tridimensionali come 3D City Model e Landmark Model che aiutano l’utente a orientarsi anche in luoghi sconosciuti; Driver Alerts, che avverte dei potenziali pericoli come curve e pendenze pericolose; e Speed Limits che consente il calcolo preciso dei tempi di percorrenza tenendo conto dei limiti di velocità del tragitto. Gli utenti vengono anche avvisati dei limiti di velocità e di eventuali ulteriori divieti che intervengono ad esempio in determinate condizioni meteo, di orario, o di stagione, o in nelle aree ove sono presenti scuole, ecc. Un ulteriore aiuto alla guida efficiente ed efficace sulle autostrade è assicurato dagli attributi Extended Lane e Junction View che utilizzano messaggi vocali, di testo o indicazioni visive per evidenziare la corsia da tenere, semplificando così la guida in corrispondenza di svincoli particolarmente complicati. “Il nostro obiettivo è di acquisire clienti consumer e business” ha spiegato Daniel Kuchválek, Managing Director di Aponia. “Di conseguenza è essenziale offrire grande qualità e contenuti innovativi in grado non solo di soddisfare le esigenze dell’utente di oggi, ma anche di rispondere agli standard di personalizzazione imposti dalle applicazioni business più complesse. L’accordo con Navteq ci consentirà di fornire le migliori soluzioni ai nostri clienti”. Be-on-road è disponibile per tutti i dispositivi mobili supportati dai sistemi operativi Windows Phone, iOs e Android. Inoltre l’applicazione può essere personalizzata per la gestione professionale di flotte e personale mobile, ed è disponibile con un set di funzioni Api per una facile integrazione nei sistemi esistenti. “Siamo desiderosi di guidare il mercato dei prodotti, dei servizi e delle applicazioni di navigazione che operanoi sul sistema satellitare Glonass e possiamo di fatto supportare realtà industriali innovative come Aponia con il portafoglio necessario per lanciare nuove ed emozionanti offerte” ha aggiunto Florian Kuenne, Vice presidente Navteq responsabile del marketing clienti nell’area Emea.  
   
   
24º SIMPOSIO EUROPEO SULLA MODELLAZIONE E SIMULAZIONE  
 
Vienna, 19 dicembre 2011 - Il ventiquattresimo simposio europeo sulla modellazione e simulazione avrà luogo dal 19 al 21 settembre 2012 a Vienna, in Austria. La modellazione e simulazione (M&s) si riferisce al processo di sviluppare un modello matematico di un processo del mondo reale, come ad esempio il flusso di container attraverso un impianto portuale, e risolvere il modello in condizioni diverse. Le informazioni estratte dal modello possono essere utilizzate per migliorare l´efficacia del processo del mondo reale e aumentare l´efficienza e la redditività. L´evento offrirà a scienziati, tecnici e utenti l´opportunità di interagire e collaborare per trovare il modo migliore per affrontare le sfide poste dai vari approcci teorici e applicativi in questo campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Msc-les.org/conf/emss2012/  
   
   
ERASMUS MUNDUS: FINANZIAMENTI PER INCORAGGIARE I PAESI DELLA PRIMAVERA ARABA  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2011 – La Commissione europea ha più che raddoppiato il numero delle sovvenzioni all´istruzione e all´insegnamento destinate ai giovani e al personale universitario dei paesi coinvolti nelle rivolte della "primavera araba" in Nordafrica e in Medio Oriente. Un contributo per finanziare 559 ulteriori borse di studio, oltre alle 525 già previste per il 2011-2012, viene erogato a favore dei paesi del Mediterraneo meridionale mediante "Erasmus Mundus", la versione internazionale del programma di scambi Erasmus della Commissione europea, destinato a studenti e docenti. I beneficiari saranno in grado di compiere una parte dei loro studi o ricerche o un periodo di insegnamento nell´Unione europea. La Commissione sta incrementando le sovvenzioni al fine di promuovere opportunità di apprendimento e formazione per soggetti considerati centrali nel rafforzamento della democrazia nella regione. Tale iniziativa rientra nella risposta strategica dell´Ue alla primavera araba (cfr. Memo/11/918). “Mi compiaccio per l´aumento dei finanziamenti stanziati dalla Commissione a favore dei giovani e degli insegnanti che sono stati in prima linea nel processo di democratizzazione del Mediterraneo meridionale. Si tratta di un chiaro segnale del nostro impegno a favore di questa causa", ha affermato Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Erasmus Mundus è aperto a candidati provenienti da tutto il mondo, compresa l’Unione europea. Dal varo del programma, nel 2004, più di 12.000 studenti, 300 dottorandi e 2.000 professori hanno ricevuto borse di studio nell´ambito di programmi di master o di dottorato comuni. Nell´anno accademico 2011-2012 sono già state assegnate borse di studio a circa 6 000 studenti e ricercatori di 150 paesi, per un totale di 210 milioni di Eur. La Commissione ha previsto un ulteriore contributo di 10 milioni di Eur per l´erogazione di altre 559 borse di studio destinate ai paesi del Mediterraneo meridionale. Nel 2012-13 sono previsti ulteriori incrementi dei finanziamenti per le borse di studio e le sovvenzioni Erasmus Mundus a favore di tali paesi. Oltre tre quarti delle sovvenzioni erogate tramite il programma Erasmus Mundus dal 2004 sono stati assegnati a destinatari di paesi extra-Ue, di cui oltre 3.000 provenienti dal Nordafrica e dal Medio Oriente. L´importo della borsa di studio dipende dalla durata del periodo di studio o di formazione, dal livello d’istruzione del candidato e dal paese di origine. I borsisti extraeuropei che studiano nell´Unione europea ricevono almeno 1 000 Eur al mese per le spese di vitto e alloggio, mentre i borsisti europei che studiano al di fuori dell´Europa percepiscono non meno di 500 Eur al mese. Contesto I finanziamenti Erasmus Mundus prevedono tre ampi gruppi di destinatari: gli studenti che seguono corsi di master e di dottorato comuni, i partenariati tra le università e i progetti volti a promuovere il settore dell’istruzione superiore europea. Programmi di master e di dottorato comuni - Un consorzio composto da almeno tre istituti di istruzione superiore europei o del resto del mondo può richiedere un finanziamento Ue per erogare borse di studio a studenti iscritti a un programma di master o di dottorato comune. I programmi devono distinguersi per l´eccellente qualità accademica e prevedere periodi obbligatori di studio e di ricerca in almeno due università. Per "diploma comune" si intende un programma di studi integrato offerto da almeno due istituti di istruzione superiore, al termine del quale viene rilasciato un unico certificato di studi. Agli studenti vengono assegnate borse di studio in base a criteri stabiliti dalle università interessate. Più di 160 istituti di istruzione superiore partecipano attualmente ai programmi comuni, inclusi 25 istituti di paesi extra-Ue. Nel periodo 2012-2013 sarà possibile inoltrare domanda di borsa di studio per frequentare uno dei 131 programmi comuni di master e 34 di dottorato attivati, relativi a un’ampia gamma di discipline, dalla chimica all´informatica e dalla criminologia alla coreografia. L´elenco completo dei programmi di master e di dottorato comuni nell´ambito di Erasmus Mundus per l´anno accademico 2012-2013 è disponibile (in inglese) all’indirizzo: http://eacea.Ec.europa.eu/erasmus_mundus/results_compendia/
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  I partenariati Erasmus Mundus Vengono erogate sovvenzioni anche mediante i partenariati Erasmus Mundus. Queste consentono a studenti, ricercatori e personale universitario di visitare gli istituti partner all´estero, per studiare o insegnare per un periodo compreso fra tre mesi e tre anni. Nel luglio 2011, 46 nuovi partenariati sono stati selezionati per il finanziamento, coinvolgendo 369 università dell´Ue e 450 extra-Ue. I consorzi devono comprendere almeno cinque istituti di istruzione superiore di almeno tre paesi europei e istituti di istruzione superiore di paesi extra-Ue. Un´attenzione particolare è rivolta ai gruppi svantaggiati e alle persone che si trovano in situazione di vulnerabilità. Un elenco di tutti i partenariati Erasmus Mundus è disponibile (in inglese) all´indirizzo: http://eacea.Ec.europa.eu/erasmus_mundus/results_compendia/
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 Promozione dell´istruzione superiore europea È inoltre previsto un sostegno a favore dei progetti che fanno progredire la cooperazione o promuovono l´attrattiva del settore dell’istruzione superiore europea. Nel 2011 sono stati selezionati sette di questi progetti, con la partecipazione di oltre 100 partner extra-Ue, incentrati su temi quali il cambiamento climatico, l´architettura e il turismo culturale e/o con un forte orientamento regionale. Un elenco di progetti è disponibile (in inglese) all´indirizzo: http://eacea.Ec.europa.eu/erasmus_mundus/results_compendia/
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 Erasmus per tutti Erasmus Mundus sarà integrato nel nuovo programma proposto dalla Commissione in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport – Erasmus per tutti – che sarà lanciato nel 2014 (cfr. Ip/11/1398).
 
   
   
BANDI PON, L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA FA POKER IL MIUR HA FINANZIATO CON QUASI 3 MILIONI DI EURO QUATTRO PROGETTI DELL’ATENEO PRESENTATI NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE. INFORMATION TECHNOLOGY, LIFE SCIENCE E AMBIENTE LE AREE DI INTERESSE.  
 
Milano, 19 dicembre 2011 – Quasi tre milioni di euro di finanziamento. È l’importo concesso alcuni gironi fa dal ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica all’Università di Milano-bicocca per finanziare quattro progetti di ricerca presentati in risposta al bando Pon (Programma Operativo Nazionale) “Ricerca e Competitività 2007-2013” Regioni convergenza ai quali l’Ateneo partecipa in qualità di partner. Per la precisione, il ministero ha assegnato all’Università 2.758.151,50 euro, finanziando complessivamente i progetti per un importo di 32 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo dei programmi di poco superiore ai 43 milioni di euro. Tre gli ambiti di ricerca nei quali si sviluppano i progetti: life science, ambiente e information technology. Ciascun progetto avrà una durata complessiva di 36 mesi e prevede lo svolgimento di parte delle attività di ricerca nelle quattro regioni. «Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato – dice Francesco Archetti, delegato del Rettore alla Ricerca e Innovazione – perché non è solo il riconoscimento dell’eccellenza scientifica e della capacità progettuale dell’Università di Milano-bicocca, ma è soprattutto la testimonianza del ruolo del nostro Ateneo come snodo di reti di aziende e di enti pubblici che collaborano con l’università a sostegno delle proprie strategie tecnologiche e organizzative. La rete della ricerca universitaria, nonostante spesso venga criticata per eccessiva frammentazione, dimostra così di sapersi esprimere su progetti concreti mettendo a sistema le competenze scientifiche dell’intero paese». Dall’e-government alla giustizia passando per l’ambiente e le nanotecnologie antitumorali «Si tratta di progetti con un’elevata complessità amministrativa – prosegue Archetti – per molti aspetti, e penso alla rendicontazione e alla numerosità dei partner coinvolti, superiore anche ai bandi di ricerca dell’Unione Europea. In questo tipo di iniziative il ruolo dell’industria trainante e dà l’impronta a tutta la fase organizzativa. L’obiettivo del finanziamento stato centrato anche grazie al ruolo proattivo svolto dalle strutture amministrative di ricerca dell’Ateneo». Il progetto Smart (Services & Meta-services for smArt eGovernment) coordinato dal professor Carlo Batini del dipartimento di Informatica sistemistica e comunicazione, ha l’obiettivo di sviluppare metodologie, tecnologie e strumenti per il progetto e l’erogazione di servizi. Nelle moderne economie dei paesi sviluppati, l’economia dei servizi copre circa il 70-80 per cento del prodotto interno lordo. Un servizio è visto come uno scambio, in genere immateriale, tra un produttore (il provider del servizio) e un utente finale. In questo scambio, se il servizio è ben progettato e pensato, per entrambi viene generato valore, e uno degli strumenti per generare valore consiste nell’utilizzare le tecnologie Ict. Pensiamo alla prenotazione di un posto sul treno, che può comportare l’esigenza di prenotare un taxi, modificare automaticamente la prenotazione di un secondo mezzo di trasporto in caso di ritardo del primo, dare un consiglio sulla coda più breve al controllo passaporto, fare la traccia dei bagagli, tutto ciò interagendo con un terminale mobile e acquisendo e scambiando informazioni con la tecnologia Ict chiamata sempre più spesso Internet delle cose (Internet of things). In questo esempio il servizio viene alla fine visto non come una semplice prenotazione, ma come la sequenza di esperienze e necessità che l’utente vive nel corso del viaggio. Smart considera tutti gli attori coinvolti nella progettazione e erogazione di servizi, i provider pubblici (le Pubbliche amministrazioni) e privati, e fornisce metodi e strumenti per generare servizi con elevata qualità e che ottimizzano il valore d’uso del servizio per l’utente, il valore di scambio per il provider, il valore sociale per la Pubblica Amministrazione. Tra i partner coinvolti, Future Space, Halley Sud-est e Ancitel, la rete dei comuni italiani. Costo totale 9.489.200 euro. Punta dritto al cuore della giustizia il progetto eJrm (responsabile scientifico la professoressa Enza Messina del dipartimento di Informatica sistemistica e comunicazione). Il progetto propone di ideare, realizzare e sperimentare modalità virtuali innovative di gestione delle relazioni tra il Cittadino e il “Sistema Giustizia”. L’obiettivo è quindi lo sviluppo di una Piattaforma Informatica, specializzata in processi on-line, per la gestione delle attività connesse allo svolgimento di alcune tipologie di controversie giuridiche. Tra queste “self-litigation” ed “e-mediation”, che offrono al comune cittadino la possibilità di classificare (Case Discovery), formalizzare (Case Definition) e risolvere (Case Resolution) un contenzioso, eventualmente ricorrendo ad assistenti, reali o virtuali, che possono guidare le parti per il raggiungimento di un accordo soddisfacente. Sei partner (Bv Tech, Elsag Datamat, Italdata, Siline Skylines, Università degli Studi di Salerno - Dip. Diima, Università della Calabria), 10.505.000 euro il costo totale. Il tema delle cellule tumorali circolanti (Ctc) ha assunto di recente grande rilevanza in relazione al processo di crescita tumorale e disseminazione metastatica. Numerosi studi clinici hanno infatti dimostrato che la presenza di Ctc nel sangue si associa ad uno stadio di malattia più avanzato e ad una ridotta sopravvivenza dei pazienti oncologici. Il progetto Nuove strategie nanotecnologiche per la messa a punto di farmaci e presidi diagnostici diretti verso cellule cancerose circolanti, del quale è responsabile scientifica la professoressa Marialuisa Lavitrano del dipartimento di Scienze chirurgiche, si propone, attraverso lo sviluppo di un dispositivo nanostrutturato che combini proprietà analitiche e preparative, di isolare Ctc dal sangue di pazienti affetti da tumori epiteliali ed ematologici, di sviluppare protocolli per l´espansione ex-vivo di queste cellule e di effettuare una caratterizzazione molecolare completa al fine di definirne in maniera chiara i profili mutazionali, trascrizionali e proteomici. Ciò porterà da un lato allo sviluppo di kit diagnostici e dall´ altro all´identificazione di nuovi bersagli molecolari che potenzialmente potranno essere target di strumenti terapeutici innovativi per il trattamento mirato del cancro. Undici i partner del progetto (Biogem, Areta International, Calmed, Ceinge biotecnologie Avanzate, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Superiore di Oncologia –Iso, Italsistemi, Stazione Zoologica Anthon Dohrn, Università degli Studi di Napoli Federico Ii, Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro) che ha un costo complessivo di 10.692.500 euro. Il progetto Sniff (Sensor Network Infrastructure For Factors) ha come obiettivo la progettazione, la realizzazione, la sperimentazione e la validazione di un sistema innovativo basato su una rete infrastrutturale costituita da nuovi sensori che permettano il superamento dei vincoli e dei limiti dei sistemi attuali e che siano installabili su postazioni sia fisse sia mobili (a bordo di mezzi terrestri e di Unmanned Aerial Vehicles). A partire dall’acquisizione dei valori medi dell’inquinamento diffuso in atmosfera, il nuovo sistema consentirà di individuare, misurare, quantificare, monitorare e rappresentare la pressione esercitata da singole sorgenti (centrali elettriche, porti, aeroporti, impianti industriali) presenti sul territorio. La ricerca comprenderà l’implementazione di un modello matematico per la misura certificata del carico ambientale emesso da ciascuna sorgente e di un modello per la previsione del livello di inquinamento nel breve, medio e lungo periodo. Sniff, coordinato dal professor Demetrio Pitea del dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio, intende fornire alle amministrazioni locali un nuovo strumento per individuare chi, come, quando e quanto inquina, dando anche gli elementi utili per consentire una associazione economica conforme al principio europeo ‘chi inquina, paga’. Allo stesso tempo, il sistema fornirà gli strumenti per effettuare corrette verifiche a tutela sia di aziende sospettate di essere causa di inquinamento sia di aziende che desiderano avviare un ciclo di miglioramento delle proprie performance ambientali. Dodici i partner del progetto (Vitrociset; Cirps; Cid Software Studio; Crati; Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Milano Bicocca; Laboratorio Tevere; Italdata; Iia-cnr; Akrea; Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Geo Lab) che ha un costo totale di 17.633.525 euro.  
   
   
PRESENTATA LA SCUOLA DI VISIONI DEL CONTEMPORANEO.  
 
Ancona, 19 Dicembre 2011 - E` un´inedita Scuola di Visioni del contemporaneo quella che si svolge da gennaio a giugno 2012 ad Ancona, Fermo e Macerata grazie al finanziamento dell´Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche su un progetto dell´Associazione Compagnia Sineglossa in collaborazione con Teatro Rebis, con il sostegno di Confindustria Giovani ´ Ancona e di Ggf Group e la partnership di Comune di Ancona, Comune di Fermo, Comune di Macerata, Universita` degli Studi di Macerata e Amat. ´Un progetto finanziato direttamente dalla Regione che crede fortemente nei giovani e nel loro ruolo propulsivo nella societa`´: lo ha detto l´assessore alle Politiche Giovanili, Serenella Moroder, intervenuta alla presentazione alla stampa di Scuola di Visioni del Contemporaneo che si e` tenuta oggi nella sede regionale. ´Un´idea illuminata che abbiamo accolto e sostenuto perche` da` vita, attraverso l´arte, alla partecipazione attiva delle nuove generazioni alla res publica. E` la stessa finalita` della nuova legge regionale in materia di politiche giovanili (recentemente approvata) e del progetto `I giovani C´entrano´: intendiamo favorire il percorso dei giovani per renderli protagonisti e sostenerli nel loro compito di ricerca di autonomia. La legge e` trasversale: attraverso politiche di settore prioritariamente rivolte ai giovani intende contribuire alla costruzione di una comunita` partecipata´. La Scuola di Visioni vuole essere un percorso formativo sui linguaggi del contemporaneo, un laboratorio per ragazzi dai 18 ai 29 anni ideato e condotto da 6 artisti ´ Federico Bomba, Andrea Fazzini, Luca Luzi, Sabrina Maggiori, Stefano Sasso e Alessia Tripaldi - che incrociano le proprie competenze - teatro, paesaggio sonoro, scrittura, fotografia, arte pubblica, performance - per stimolare i partecipanti verso una nuova pratica creativa. Non si pone l´obiettivo di formare figure specializzate in un determinato settore dei mestieri dello spettacolo, ma intende sviluppare nei partecipanti uno sguardo critico sui rapidi processi di trasformazione del contemporaneo, attraverso lo studio e la messa in pratica di grammatiche artistiche innovative. Le piu` grandi strutture imprenditoriali, infatti, riconoscono il profondo contributo che l´arte contemporanea, in quanto strumento di critica del noto, apporta allo sviluppo della ricerca e dell´innovazione negli ambiti piu` disparati: dall´ingegneria elettronica alla biomedica, dai nuovi strumenti di marketing alla progettazione di nuovi sistemi per la produzione di energia rinnovabile. Sviluppare lo sguardo critico significa aumentare l´occupabilita` dei giovani. E` proprio per questa ragione che Confindustria Giovani ´ Ancona, presieduta da Beatrice Garofoli, e la Ggf Group, anch´essa guidata da un Amministratore Delegato sotto i 35 anni, Guido Guidi, hanno deciso di sostenere economicamente il progetto, ritenendolo un´azione pilota che esplora nuove modalita` di fare formazione e aumenta le possibilita` di sviluppo nel settore privato. Negli ultimi vent´anni si e` assistito, in molti ambiti sociali, ad un forte indebolimento dell´immaginario e dell´immaginazione, spesso depauperati della loro carica da nuovi mezzi di comunicazione e media che non prevedono una riflessione attiva sulle informazioni veicolate. Questo fenomeno ha avuto come risultato un impoverimento del vocabolario comune. I linguaggi del contemporaneo non accettano questa disfatta, ma, anzi, si pongono l´obiettivo di partire dal noto per esplorare l´ignoto ed inventare ipotesi per un futuro migliore, attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione. Partendo dalla consapevolezza di tale necessita`, il corso si presenta, dunque, sia come un tassello per la formazione del pubblico sia come incubatore di `cittadinanza attiva´ in senso lato. L´obiettivo, infatti, e` quello di sviluppare le competenze creative dei giovani partecipanti per metterle a servizio di un rilancio della loro partecipazione alla res publica, della fruizione da parte loro di eventi culturali e, non da ultimo, della loro presente o futura occupazione. Piu` in generale, la scuola ha come priorita` quella di fornire occasioni per ricreare un tessuto di relazioni umane attraverso la sperimentazione artistica, soddisfacendo bisogni sociali, di autorealizzazione e di partecipazione. Il corso e` a numero chiuso, per un massimo di 15 partecipanti in ciascuna citta`. E` richiesto l``invio di una lettera o di un video motivazionale entro il 20 gennaio all´indirizzo info@visionidelcontemporaneo.Com  Il corso e` gratuito, a meno di una quota di 70 euro annuali a copertura di spese assicurative e associative. Le lezioni, bisettimanali, si svolgeranno in orario 18-21. Info: 327 8223436, www.Visionidelcontemporaneo.com  
   
   
ENTRO DICEMBRE IN PIEMONTE UNA PRIMA TRANCHE DI BORSE DI STUDIO  
 
 Torino, 19 dicembre 2011 - La Regione garantirà i finanziamenti per l’erogazione di una prima tranche delle borse di studio entro dicembre e conferma tutti i servizi allo studente, dai posti letto, alle mense, alle sale studio, a dimostrazione di un impegno preciso che ci siamo assunti per rispondere all´emergenza delle risorse. Nel dare a notizia, l’assessore Elena Maccanti precisa che “la Giunta regionale ha sempre lavorato in modo serio e costruttivo e ora, con la conferma ufficiale dei 5 milioni di euro di risparmi del Consiglio regionale, onora l’impegno che si è assunta garantendo la prima rata della borsa di studio al 30% degli aventi diritto. Viste le gravissime difficoltà del bilancio regionale e alla luce delle importanti scelte che sono state fatte per garantire l’assistenza, la sanità e alcuni servizi, si tratta davvero di un buon risultato”. Il presidente dell’Ente per il diritto allo studio, Umberto Trabucco, dichiara che “saranno garantite tutte le riconferme degli anni precedenti e 3.000 nuove borse di studio, di cui almeno un terzo a studenti extra Unione europea, a dimostrazione dell’importanza che riserviamo all’internazionalizzazione dei nostri atenei. Non dimentichiamo poi che tutti i 2.000 posti letto sono stati già assegnati da tempo agli studenti, e che tutti gli altri servizi, dalle mense alle sale studio, non subiranno alcun taglio nel 2012. Anche il bilancio dell’Edisu, grazie ai trasferimenti della Regione, chiude in attivo. Procederemo immediatamente con la pubblicazione delle graduatorie e con le assegnazioni, e nel frattempo lavoriamo ad un nuovo bando che tenga conto del fatto che oltre il 50% degli studenti che ottengono la borsa di studio perdono l’anno successivo i requisiti per la riconferma”. Per quanto riguarda le altre risorse, l’assessore Maccanti attende gli esiti della verifica del ministro Profumo sull’entità delle risorse del protocollo con il Ministero, che potranno essere messe a disposizione dalle Università per le borse di studio, ricorda ancora una volta che “possiamo contare complessivamente su 13 dei 20 milioni inizialmente previsti”, e “nel frattempo sapremo quanto dei 10 milioni dell’accordo siglato dal presidente Cota con l’ex ministro Gelmini potrà essere ancora destinato a questo scopo”.  
   
   
PUGLIA: EVENTO ANNUALE PO FSE 07-13: "FORMAZIONE E RICERCA PER CRESCITA"  
 
Bari, 19 dicembre 2011 - “Il Paese è intrappolato in una morsa di basso sviluppo. La formazione e la ricerca, ora più che mai, sono la strada per costruire lavoratori più formati e più qualificati: cioè per costruire le competenze che, da sole, possono produrre nuova crescita e competitività”. Lo ha affermato il 16 dicembre Alba Sasso, assessore regionale al Diritto allo Studio e alla Formazione professionale, nel suo intervento al convegno annuale sul Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo in Puglia. L’evento, dal titolo Governare le politiche attive per la crescita del capitale umano e dell’occupazione, è stato organizzato a Bari dall’Autorità di Gestione del Po Fse della Regione Puglia in collaborazione con l’Arti. Aprendo i lavori, la presidente dell’Agenzia regionale, Giuliana Trisorio Liuzzi, ha rimarcato proprio come la Puglia abbia in alcuni casi anticipato la Commissione europea nel dare centralità a formazione e ricerca nell’impostazione delle proprie politiche regionali: la maggior parte di queste politiche è tradotta oggi in azioni regionali di particolare successo, di cui alcune gestite dall’Arti (come Borse di ricerca e Innovazione per l’occupabilità). La Puglia ha saputo utilizzare sinora al meglio le risorse del Fse. Per il periodo 2007-2013, infatti, su un budget complessivo di 1.279 milioni di euro, la regione ha già allocato 700 milioni. L’ambito nel quale maggiore è stato l’investimento è quello dell’Asse “Capitale umano”, sul quale sono stanziati oltre 400 milioni di euro. “L’obiettivo che ci siamo dati è quello di accrescere le capacità del sistema formativo”, ha affermato l’assessore Sasso, elencando le principali azioni di sistema che sono state messe in campo, in modo da potenziare tutti gli anelli della filiera dell’istruzione e della formazione in Puglia. Tra queste, di particolare impatto sono quelle relative alla revisione sostanziale del sistema di accreditamento degli organismi formativi, la nascita dell’Osservatorio dei sistemi di formazione e di istruzione – affidato all’Arti -, la creazione della rete per l’orientamento. Ma molte sono anche le azioni che hanno avuto un impatto diretto sul potenziamento dell’alta formazione, tra cui Ritorno al futuro, il catalogo interregionale dell’alto formazione, Diritti a scuola. Queste ultime sono state illustrate in maggior dettaglio da Anna Lobosco, dirigente regionale del Servizio Formazione professionale. Molte delle azioni cofinanziate dal Fse nel 2011 rientrano peraltro nel Piano straordinario per il lavoro, varato lo scorso di gennaio. Tra queste Antonella Panettieri, dirigente regionale dell’Ufficio Lavoro e cooperazione ha presentato in dettaglio la Dote occupazionale, che alla sua prima edizione ha riscosso un grande successo, determinando l’assunzione di oltre 1.000 lavoratori disoccupati, ed i Tirocini formativi, attraverso i quali sono incentivate le assunzioni di lavoratori disoccupati che siano stati impegnati in tirocini. Sul versante degli interventi sugli studenti, infine, il Po Fse Puglia quest’anno ha finanziato con 80 milioni di euro percorsi di potenziamento delle competenze descritti da Angela Altieri, della Direzione Generale per le politiche per l´orientamento e la formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: si tratta delle certificazioni linguistiche, che gli studenti di scuole superiori pugliesi hanno acquisito anche grazie a soggiorni formativi all’estero, e di stage professionalizzanti, che hanno visto la presenza in aziende di studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie. Sempre nell’ambito del potenziamento delle competenze di base, si pongono, infine, le azioni realizzate attraverso il coordinamento dei fondi regionali con quelli nazionali dei Pon. Vincenzo Melilli, referente regionale per il Pon-scuola, ha tra l’altro illustrato alcuni risultati di questi interventi formativi, testimoniati dalle performance lusinghiere nelle competenze matematiche degli studenti pugliesi nelle graduatorie delle rilevazioni Ocse-pisa del 2009, in rapporto alla precedente rilevazione del 2006. L’evento si è arricchito di testimonianze di protagonisti e di beneficiari di alcune delle misure di maggior impatto, con l’obiettivo di evidenziarne le caratteristiche salienti anche in funzione di possibili riedizioni.  
   
   
LA TOSCANA SI FA “IN QUATTRO” SULL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO  
 
 Firenze, 19 dicembre 2011 – C’è un motivo prevalente per cui l’Italia è in grave ritardo con gli “obiettivi di Lisbona” (il programma di riforme economiche, basato sulla centralità delle sfide educative, varato nel 2000 dai capi di Stato e di Governo dei Paesi Ue) così come segnalato dalle indagini internazionali Ocse e Pisa: l’eccessiva separatezza del mondo della scuola da quello del lavoro, specie quando, come oggi, la scuola non è più l’unica agenzia formativa di riferimento. Per ridurre questo divario, offrendo anche percorsi formativi sempre più personalizzati, Regione Toscana ha deciso di puntare (ed è la prima volta che ciò accade nei suoi uffici) sui meccanismi, già molto collaudati, della alternanza scuola-lavoro: su una metodologia didattica, cioè, che offre agli studenti la possibilità di “fare scuola” in situazione lavorativa attraverso un “apprendere facendo” basato su una equilibrata alternanza fra periodi di studio e periodi di pratica. Si parte con un protocollo che è stato sottoscritto, questa mattina a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, dai rappresentanti di quattro istituzioni coinvolte nell’intesa: l‘Ufficio Scolastico Regionale (con il direttore Angela Palamone), l’Unione tra le Province (con l’assessore fiorentino Giovanni Di Fede), Unioncamere Toscana (con Carlo Longo, presidente Camera di Commercio pratese con delega regionale a imprenditoria e formazione). Per la Regione Toscana l’intesa è stata firmata da Stella Targetti, vicepresidente con delega all’Istruzione, che manifesta l’auspicio di un allargamento anche alle rappresentanze delle libere professioni. Obiettivo condiviso: consentire agli studenti over 15, delle scuole superiori toscane che aderiranno, la possibilità di “sviluppare conoscenze, abilità e competenze spendibili nel mercato del lavoro”. I quattro soggetti firmatari si impegnano a coordinarsi in modo da realizzare, sfruttando gli spazi di flessibilità previsti dall’autonomia didattica, percorsi scuola/lavoro utilizzabili da numeri sempre maggiori di scuole toscane. Percorsi che terranno conto dell’età degli studenti: con carattere prevalente di orientamento per i quindicenni e con competenze più specifiche (e subito spendibili nel mercato del lavoro) per i più grandi. Per entrare materialmente in azienda gli studenti dovranno comunque aver compiuto i 16 anni. Due le forme di alternanza possibili: quella fra periodi formativi in aula e periodi di apprendimento in aziende; e quella (chiamata “Impresa di studenti”) che simula una vera attività di impresa basandosi su una buona pratica già sviluppata in oltre 30 Paesi per sviluppare, negli studenti, capacità manageriali e imprenditoriali. Il percorso minimo per ogni studente coinvolto nella prima forma di alternanza, quello che prevede stage nelle aziende, ipotizza, nel triennio, almeno 198 ore e sono previsti tutor (interni ed esterni). Per quando riguarda la seconda forma (“Imprese di studenti”) si ipotizzano percorsi di educazione economica, rivolti a studenti delle classi Quarte, per prepararli al mondo del lavoro sviluppando senso di responsabilità, spirito di iniziativa, creatività. Con il supporto di docenti, e anche qui di tutor, i ragazzi saranno chiamati ad avviare in concreto loro imprese: dovranno redigere lo statuto, raccogliere il capitale sociale, definire il businnes plan, produrre un prodotto/servizio e venderlo. Attraverso e-mail, social network, skype, web-conference saranno in contatto con coetanei di altri Paesi aumentando così le competenze sia linguistiche che informatiche. Regione Toscana finanzierà i progetti attraverso il Fse; Unioncamere e Usr metteranno altre risorse, in una logica che prevede di integrare e ottimizzare i finanziamenti disponibili. Specifici “avvisi pubblici di chiamata a progetti” saranno emanati dalle Province che metteranno a disposizione i fondi trasferiti dalla Regione (per adesso un milione e 700 mila euro nel prossimo triennio). Il sistema camerale toscano promuoverà i coinvolgimenti locali con imprese e sindacati mentre l’Usr contribuirà a favorire l’incontro tra scuole e imprese. “Soddisfazione per la concreta partenza di un progetto su cui stiamo lavorando insieme da diverso tempo” è espressa da Stella Targetti secondo cui “un valore aggiunto è anche riscontrabile nel continuo legame fra scuola e territorio creato da un progetto che vedrà assai concrete sinergie tra scuola, enti pubblici e privati, aziende, associazioni”. L’assessore toscana sottolinea “l’importanza dell’orientamento e del mettere alla prova i giovani per dare loro maggiori possibilità di comprendere ciò che si fa a scuola e quelle che sono le rispettive vocazioni”. “Con questo accordo – sottolinea Giovanni Di Fede – si riesce a rinsaldare un collegamento tra l’istruzione ed il lavoro che è andato a deteriorarsi con l’avvento dell’attuale crisi, non solo economica ma soprattutto sociale. Attraverso l’alternanza scuola/lavoro si crea un percorso di professionalizzazione graduale che permetterà ai diplomandi di inserirsi con minori difficoltà sul mercato del lavoro”. Per Carlo Longo “l’alternanza offre una opportunità unica per i giovani diplomandi perché propedeutica all’effettivo superamento del gap, purtroppo ancora oggi esistente, fra istruzione e lavoro”. Longo sottolinea inoltre come “le competenze acquisite in situazione lavorativa saranno inserite a pieno titolo nel curriculum scolastico di ciascun allievo”. “Con questo accordo – sottolinea Angela Palamone – si giunge a rendere più coerenti e strutturati i percorsi di alternanza scuola-lavoro. Le scuole potranno far riferimento a modelli di sviluppo di competenze innovativi e concertati fra le diverse istituzioni coinvolte. La pratica dell’alternanza è già in uso in più della metà degli istituti secondari della Toscana, in questo modo speriamo di estenderla e di raggiungere il maggior numero possibile di giovani in formazione”.  
   
   
ISTRUZIONE IN UMBRIA: PRESENTATI DATI ANAGRAFI SCOLASTICHE  
 
Perugia, 16 dicembre 2011 - Di buona qualità e in linea con i parametri delle altre regioni: è la fotografia che i primi dati dell´anagrafe scolastica realizzata dalla Regione Umbria restituiscono della scuola del territorio. "Lo scopo di aver costruito e messo a regime in un solo anno un´anagrafe regionale degli studenti ha avuto lo scopo di trasformare i semplici dati analitici in evidenze programmatiche - ha sottolineato la vicepresidente della Regione Umbria con delega all´Istruzione, Carla Casciari, commentando i dati - da un´analisi attenta emergono spunti di riflessione e approfondimento che devono servire ai decisori pubblici per indirizzare verso strade sicure e certe il settore dell´istruzione". "La Regione Umbria - ha osservato - ora è dotata di tre anagrafi scolastiche e relative agli studenti, agli edifici scolastici e ai plessi delle scuole. Si tratta di un lavoro sostanzioso che immaginiamo possa restituire a tutti gli amministratori uno spaccato della realtà scolastica del loro territorio e che è stato possibile realizzare anche grazie alla collaborazione delle scuole che con l´adesione a questo progetto, hanno messo a disposizione del sistema regionale dati sinora non raccolti in maniera dettagliata". I dati raccolti nell´anagrafe allo stato attuale riguardano l´85 per cento delle scuole superiori di secondo grado per l´anno scolastico 2010-2011 e sono quindi relativi al primo anno di riforma Gelmini che ha semplificato gli indirizzi di Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali, mentre le notizie relative alle scuole primarie e secondarie di primo grado, sono attualmente in fase di elaborazione e saranno presto pubblicate e condivise con i Comuni. "Il primo dato che viene evidenziato - ha detto casciari - è quello relativo alle scelte di orientamento che i ragazzi compiono alla fine della scuola media con il 51,2 per cento degli studenti iscritti nelle prime classi degli istituti superiori che si orientano verso i licei, in percentuali analoghe sia nella Provincia di Perugia (50,5 per cento) che in quella di Terni (54,2per cento)". Scelgono invece percorsi di istruzione tecnica superiore il 30 per cento dei ragazzi umbri (Perugia 2,8per cento, Terni 30,6per cento), di istruzione professionale il 18,8 per cento (Perugia 19,7per cento, Terni 15,2per cento). "Questo dato - ha commentato la vicepresidente - è in controtendenza con le indicazioni europee che invece vorrebbero una maggiore percentuale di iscritti in percorsi di istruzione tecnica e professionale, un divario che ci distingue anche rispetto agli altri paesi dell´ Unione Europea". Relativamente alla diversità di scelte tra ragazzi e ragazze, i dati evidenziano che le ragazze sono più orientate verso l´istruzione liceale (circa il 60per cento in entrambe le province), mentre i maschi sono più attratti da una formazione tecnica (oltre il 60per cento a Perugia e Terni) o professionale. Per quanto riguarda la presenza di alunni stranieri nelle scuole superiori e la loro distribuzione nei diversi tipi di scuola, emerge con chiarezza che i ragazzi con cittadinanza non italiana, che nella Regione sono il 7,7per cento della popolazione scolastica delle scuole superiori di secondo grado, si orientano in massa negli istituti professionali (16,3per cento) e tecnica (9,1per cento). Di sicuro interesse per le amministrazioni comunali confinanti con altre regione sono i numeri relativi alla mobilità interregionale: gli spostamenti più consistenti si riscontro dall´Umbria verso la Toscana, che nell´anno scolastico 2010-2011 ha visto arrivare 1097 studenti umbri mentre, al contrario, l´Umbria ha ospitato solo 253 studenti toscani. Decisamente inferiore la mobilità da e per le Marche: (78 in uscita, 109 in entrata), mentre l´Umbria si dimostra abbastanza attrattiva per gli studenti laziali (682 in entrata, 135 in uscita). Forti interrogativi impone l´analisi dei dati sul successo o insuccesso scolastico e sul cosiddetto "ritardo scolastico" che racconta tutta la storia scolastica dello studente. Dai numeri dell´anagrafe infatti, emerge una situazione preoccupante per gli alunni che si iscrivono agli istituti professionali con un 44,5 per cento degli studenti che si iscrivono al primo con un ritardo scolastico. Il dato aumenta negli anni successivi, fino al 48,1per cento del terzo anno, per poi diminuire al quarto anno (40,4per cento), con molta probabilità perchè acquisita la qualifica triennale i ragazzi provano a continuare, ma di fronte ad un esito negativo e ottemperato l´obbligo scolastico, lasciano il percorso di istruzione. "Guardando questi dati ci auguriamo che i nuovi percorsi integrati fra istruzione e formazione professionale che stiamo sperimentando quest´anno per la prima volta, i cosiddetti Iefp, possano rappresentare una soluzione ponte per intercettare i ragazzi che altrimenti lascerebbero la scuola - ha precisato Casciari- Di certo, accompagnarli dentro percorsi di specializzazione e qualificazione non può che aiutarli ad arrivare più preparati nel mondo del lavoro". Decisamente diverso è invece il dato relativo ai licei e agli istituti tecnici dove alla fine del percorso di cinque anni gli studenti che hanno accumulato un ritardo scolastico sono rispettivamente il 10,9per cento e il 27per cento. Analizzate anche le bocciature: in particolare quelle al primo anno di scuola secondaria di secondo grado possono illuminare sulle difficoltà di inserimento e comprensione del nuovo metodo di insegnamento da parte dei quattordicenni. Infatti vengono rimandati al primo anno di scuola superiore il 6,9per cento degli studenti dei licei, il 18,4 dei professionali e il 15,3 dei tecnici, un dato che potrebbe sintetizzare le difficoltà di orientamento che un ragazzo di trova ad affrontare alla fine dei tre anni di scuola secondaria di primo grado. "Siamo in attesa - ha concluso la vicepresidente Casciari - dei dati completi che riguardano anche i primi due cicli di istruzione, primaria e secondaria di primo grado. Inoltre, sarà nostro interessere osservare l´andamento degli esiti di fine anno per gli studenti che si iscrivono al primo anno della scuola media, in quanto il cambiamento di ambiente e di metodo di insegnamento spesso possono rappresentare un ostacolo al superamento con profitto dell´anno scolastico. La Regione Umbria sarà quindi attenta a valutare ogni soluzione che possa aiutare i ragazzi a vivere queste novità in modo meno traumatico, anche promuovendo, laddove possibile, la costituzione di istituti comprensivi, con scuole d´infanzia, primarie e secondarie di secondo grado. Questa prospettiva è sempre stata al centro della programmazione regionale, scelta che oggi è anche obbligata nel rispetto delle norme di dimensionamento della rete scolastica imposti dalla manovra finanziaria".  
   
   
IL CER PREMIA UNA GIOVANE RICERCATRICE CHE STUDIA LE MALATTIE COMUNI  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2011 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha assegnato una sovvenzione Starting Grant del valore di 1,5 milioni di euro a una giovane ricercatrice per sostenere la sua ricerca sulla genetica delle malattie comuni negli esseri umani. La dott.Ssa Eleftheria Zeggini, del Wellcome Trust Sanger Institute nel Regno Unito, userà questo contributo per identificare le varianti genetiche che contribuiscono allo sviluppo delle malattie umane e per sviluppare strumenti nuovi e più raffinati per aiutare i ricercatori a combatterle. "È un grande onore per me ricevere questo premio, che aiuterà la nostra ricerca sulla genetica di tratti umani complessi," dice la dott.Ssa Zeggini. Insieme al suo team, la giovane ricercatrice condurrà studi su larga scala per studiare l´architettura genetica dei fenotipi complessi, termine usato per descrivere le caratteristiche o tratti osservabili di un individuo. La sua ricerca si occuperà inizialmente dei fenotipi cardiometabolici e muscoloscheletrici. Un tale approccio permetterà agli scienziati di identificare e affrontare sfide di genetica statistica progettando, valutando e proponendo strategie analitiche. Il meccanismo di finanziamento Starting Grant del Cer intende sostenere i leader della ricerca agli inizi della carriera che stanno per fondare o consolidare un team di ricerca per condurre ricerca indipendente in Europa. Il Cer cerca di incoraggiare la ricerca di alta qualità in Europa attraverso finanziamenti competitivi e sostenendo la ricerca di frontiera iniziata dal ricercatore in tutti i campi di ricerca, sulla base dell´eccellenza scientifica. La dott.Ssa Zeggini effettuerà un imponente studio di associazione di prossima generazione usando dati di senquenziamento di tutto il genoma e le caratteristiche uniche delle popolazioni geneticamente isolate, nelle quali potrebbero essere emersi frequentemente alleli rari, che sono così più facili da rilevare. L´obiettivo principale del lavoro della dott.Ssa Zeggini è fornire il substrato per lo sviluppo di un metodo analitico e identificare nuove associazioni forti con tratti legati a malattie complesse. "Sono contento che la dott.Ssa Zeggini e il suo lavoro siano stati riconosciuti con questa sovvenzione. È fondamentale per il futuro della ricerca promuovere i nuovi talenti e offrir loro l´opportunità di crescere," dice il direttore del Wellcome Trust Sanger Institute, il professor Mike Stratton. "Lo schema del Consiglio europeo della ricerca è un eccellente paradigma per la ricerca europea." Sono state presentate oltre 4.080 domande per le sovvenzioni Starting Grant del Cer, erogate dal fondo Strarting Grant del Cer che ammonta a 670 milioni di euro; solo il 12% di queste domande sono state accolte, probabilità che rendono il successo della dott.Ssa Zeggini ancora più importante. Quest´anno il numero di domande è aumentato del 42% rispetto al 2010. L´età media dei ricercatori selezionati era 37 anni e il 21% di coloro che hanno fatto domanda erano donne. In quest´ultima serie, il 35% dei progetti selezionati erano nel campo delle scienze della vita. Il Cer, istituito nel 2007 nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, è stato il primo ente di finanziamento paneuropeo per la ricerca di frontiera. Il bilancio totale assegnato al Cer per il periodo che va dal 2007 al 2013 è di 7,5 milioni di euro, ovvero il 15% del bilancio totale del 7° Pq. Quando il 7° Pq si concluderà nel 2013, il Cer avrà assegnato circa 5.000 sovvenzioni; tra gli assegnatari delle sue sovvenzioni vanta 3 premi Nobel e 3 medaglie Fields. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca http://erc.Europa.eu/    
   
   
SCUOLE: DIMENSIONAMENTO, VALORI DA RISPETTARE COME MEDIA REGIONALE LA CONFERENZA DELLE REGIONI OTTIENE L’ASSENSO DEL MINISTERO AL NUOVO CRITERIO. DE FILIPPO: “DECISIONE DI BUONSENSO, MA A VOLTE ANCHE IL BUONSENSO È UNA CONQUISTA”  
 
Potenza, 19 dicembre 2011 - “Abbiamo fatto un passo avanti per salvaguardare la presenza delle scuole nei centri minori, e questo è un ulteriore ritorno di un vento che è cambiato”. E’ con soddisfazione che il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo commenta il risultato raggiunto il 16 dicembre dalla Conferenza delle Regioni in materia di dimensionamento scolastico, con il Ministero dell’Istruzione che accetta che il criterio dei valori limite di alunni per mantenere in vita le scuole sia in un certo senso “regionalizzato”, ossia sia possibile prevedere deroghe in alcune situazioni di particolare svantaggio, a patto di avere compensazioni di dimensioni nei centri maggiori che garantiscano il rispetto dei valori medi a livello regionale. “Nello spirito del modello cooperativo del rapporto Ministero, regioni, Enti Locali che si intende promuovere nella definizione dell’offerta formativo sul territorio – spiega il direttore generale per il personale scolastico del Ministero, Luciano Chiappetta – in fase di prima attuazione della norma in argomento sulla costituzione degli istituti comprensivi si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioeconomiche e legate alla ‘storia del territorio’, purchè vengano comunque rispettati i parametri numerici previsti dalla legge, intesi come media regionale di riferimento”. Lo stesso direttore ha anche comunicato lo slittamento dei termini dal 31 dicembre al 31 gennaio. La decisione comunicata dal ministero fa seguito ad una richiesta in tal senso avanzato nello scorso ottobre dalla Conferenza delle Regioni. “La risposta, fortunatamente – ha osservato De Filippo – è arrivata ora, ed è accompagnata da una proroga dei termini che consentirà di affiancare una ulteriore fase di confronto e riflessione al buon lavoro che già hanno saputo fare le Province pur in assenza di queste nuove aperture giunte dal Ministero. Quello che, come Regioni, avevamo proposto era un criterio di buonsenso, ma anche le decisioni di buonsenso, a volte, sono conquiste”:  
   
   
SCUOLA E DISABILITA’: PRESENTATI LABORATORI TEATRO-DANZA REALIZZATI DA ARTEVEN PER STUDENTI ABILI E DISABILI NELLE PROVINCE VICENZA, TREVISO E PADOVA  
 
Venezia, 19 dicembre 2011 - In diverse scuole del padovano, vicentino e trevigiano sono stati di recente attivati laboratori di teatro e di danza, di giocoleria e altre tecniche artistiche e creative per favorire una maggior conoscenza tra studenti disabili e abili, migliorare l’integrazione scolastica e superare barriere fisiche e psicologiche in modo positivo e creativo. “Il progetto pilota Tatàn - ha detto l’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto che ha presentato l’iniziativa a Palazzo Balbi, sede del governo veneto - è innovativo, promosso e finanziato dalla Regione realizzato in partnership con Arteven, Circuito Teatrale Regionale del Veneto, le Province di Treviso, Vicenza e Padova, l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, e 32 comuni di cui 8 padovani, 13 trevigiani, 10 vicentini con 57 classi coinvolte con 1400 studenti. L’entrata della cultura e dell’arte nella scuola è fondamentale per sviluppare la relazione con l’altro e per diventare consapevoli di abilità espressive, artistiche e di comunicazione che magari non si pensava di avere. Sono lieto di avere finanziato il progetto che dovrà allargarsi a tutto il territorio veneto e, successivamente, assieme ad altri partner europei della Rete Elisan vorrei farne un’iniziativa europea”. “Lo scopo principale – ha aggiunto Pier Giacomo Cirella, vicedirettore di Arteven - è favorire la relazione/comunicazione nelle classi, con percorsi creativi che aiutino i ragazzi a conoscersi meglio, ad esprimersi e a comunicare tra loro, senza finalità competitive, né modelli estetici “preconfezionati” da raggiungere, valorizzando le potenzialità espressive di tutti i giovani coinvolti”. I destinatari sono studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, quindi di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Si tratta di laboratori creativi, espressivo-motori, che utilizzano tecniche specifiche di teatro, teatro danza, danceability, giocoleria, danza creativa, tecniche che afferiscono a discipline consolidate sia in campo artistico che terapeutico. In cui la partecipazione dei soggetti con disabilità è prevista e supportata da personale con una formazione specialistica. I laboratori prevedono l’utilizzo del contatto fisico come modo semplice e diretto di rapportarsi, imparando ad avere rispetto del proprio corpo e di quello degli altri; l’impiego di tutti i sensi come mezzo per entrare in contatto a livello globale (auditivo, cinetico, percettivo/energetico, affettivo); il movimento creativo con la simulazione dei limiti (mancato utilizzo: di mani e braccia – piedi e gambe – vista – udito - utilizzo della carrozzina) per aumentare la creatività, la consapevolezza di sé, la comprensione e il rispetto dei limiti reali dei compagni con disabilità. Le attività sono in fase di attivazione e termineranno a maggio 2012. Gli staff educativi sono i seguenti: per la provincia di Treviso Domenico Santonicola in collaborazione con Silvia Busato; per la provincia di Vicenza Stefano Rossi in collaborazione con Mariangela Milani; per la provincia di Padova, l’Associazione Ottavo Giorno – Marina Giacometti e Nicola Coppo. Al termine del percorso formativo, come momento di “restituzione” alla cittadinanza, è prevista una serata aperta al pubblico in cui saranno presentati i risultati dei laboratori sotto forma di spettacolo il 19 maggio 2012 alle ore 20.45 al Teatro Comunale “Mario del Monaco” di Treviso. Le scuole interessate nella provincia di Padova sono nei Comuni di: Abano Terme, Agna, Albignasego, Montegrotto Terme, Padova, Piazzola sul Brenta, Torreglia, Trebaseleghe; nella provincia di Treviso: Cappella Maggiore, Carbonera, Conegliano, Montebelluna, Paese, Ponzano, Quinto di Treviso, Roncade, Silea, Treviso, Valdobbiadene, Volpago del Montello, Zero Branco; nella provincia di Vicenza: Alonte, Brendola, Grumolo delle Abbadesse, Marano Vicentino, Orgiano, Pove del Grappa, San Vito di Leguzzano, Schio, Torri di Quartesolo, Vicenza.  
   
   
SEMINARIO CON IL GIUDICE GRATTERI PER I DIRIGENTI SCOLASTICI CALABRESI  
 
Catanzaro, 19 dicembre 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, commentando il bando "Una Scuola per la Legalità", orientato all´aumento del tempo scuola nei comuni ad alto rischio sociale, che ha coinvolto 149 istituti calabresi, ha sottolineato che “l´iniziativa sta andando al di là delle migliori aspettative". Infatti, per fare fronte alle richieste si e´ dovuto aumentare la dotazione iniziale di 7 milioni di euro di ulteriori 800 mila euro e poi di ulteriori 1 milione e duecento mila euro per ricomprendere anche i progetti ricadenti in altri comuni. "La Regione Calabria assegna una grande importanza a questo progetto” ha invece dichiarato il Presidente Scopelliti. Proprio per evidenziare l´importanza strategica dell´iniziativa, mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 15, al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme e´ stata indetta una giornata di formazione dei dirigenti scolastici delle scuole interessate, accompagnati dai docenti referenti per la legalità e nella quale terra´ un seminario il giudice Nicola Gratteri. L´incontro sara´ aperto dai saluti del Presidente Giuseppe Scopelliti e del Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio. I lavori verranno introdotti dall´Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Le scuole interessate sono rinvenibili sui siti www.Conoscenzacalabria.it e www.Regione.calabria.it/istruzione.  
   
   
SCUOLA: PERPLESSITA´ PER RIPARTO FONDI RETE SICILIANA  
 
Palermo, 19 dicembre 2011 - "Esprimo apprezzamento per le risorse (974 milioni di euro) destinate dal Presidente del Consiglio Mario Monti, dal Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e dal Ministro dell´Istruzione Francesco Profumo, all´interno del piano per il territorio, per la rete scolastica del Mezzogiorno, con 359 milioni destinati alla Sicilia. Al tempo stesso, nutro perplessita´ per le ipotesi di riparto dei fondi e mi auguro un radicale ripensamento da parte del Governo". Lo dice l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, commentando il piano di risorse destinate dal governo nazionale alla rete scolastica siciliana. "E´ difficile accettare - prosegue Centorrino - che l´utilizzo dei fondi a disposizione limitino interventi mirati a soli 1.620 edifici scolastici, che necessitano di urgenti ristrutturazioni (solo il 54% di quelli censiti come tali). E si considerino solo 65mila studenti, nell´intero Mezzogiorno, possibili destinatari di progetti per ridurre l´evasione scolastica, grazie anche alla professionalita´ dei docenti. Rispetto a queste criticita´ sarebbe di gran lunga preferibile assegnare minore priorita´ al pur utile aumento di dotazioni di tecnologie didattiche, che riguardera´, comunque, solo 2000 scuole. Sarebbe paradossale che per ridurre il "digital divide", cioe´ la differenza cioe´ tra Nord e Sud nell´informatizzazione, si finisse col trascurare un ben piu´ importante "leave out divide", il divario cioe´ tra l´inclusione e l´esclusione dai percorsi formativi che si registra oggi nella scuola italiana, con particolare riferimento al Mezzogiorno e alla Sicilia".  
   
   
INTEGRATI A SCUOLA CONSEGNATE LE CERTIFICAZIONI DI COMPETENZE LINGUISTICHE AGLI STUDENTI STRANIERI DEL PROGETTO “INTERVENTI A SUPPORTO DELL’INTEGRAZIONE NELLE SCUOLE SUPERIORI PARMENSI”  
 
 Parma, 19 dicembre 2011 – Sono quasi 300 gli studenti stranieri delle scuole superiori di Parma e del Parmense che dopo aver frequentato corsi ad hoc hanno ottenuto una certificazione di competenze linguistiche in italiano L2, nell’ambito del progetto “Interventi a supporto dell’integrazione nelle scuole superiori parmensi” promosso dalla Provincia con l’Università (Dipartimento di Italianistica), i Centri territoriali permanenti, l’Ufficio scolastico provinciale e gli istituti superiori del territorio e cofinanziato per il 2010-2011 dal Fondo sociale europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (Fei) e dal Ministero dell’Interno. Gli attestati sono stati consegnati oggi all’Auditorium dell’Itc Bodoni, in una cerimonia aperta dalla preside del Bodoni Luciana Donelli nella quale i protagonisti sono stati proprio loro, i ragazzi: ragazzi di tante diverse provenienze (dalla Romania alla Moldavia, dall’Ucraina alla Russia, dall’India alla Cina, al Perù, al Cile, alle Filippine, al Senegal, al Ghana, alla Costa D’avorio) che con impegno hanno seguito un percorso non semplice e ora sono arrivati a un traguardo senz’altro importante. Le certificazioni sono infatti il momento conclusivo dei percorsi di formazione linguistica e mediazione culturale che il progetto ha messo in campo per assistere le scuole superiori nei processi di integrazione degli studenti non italofoni e per aiutarli a conseguire obiettivi di qualità nei loro itinerari scolastici, favorendo l’affermarsi di condizioni per avere migliori opportunità di inserimento sociale, di studio e di lavoro futuro.“Un esito di questo tipo non è scontato, ci vuole molto impegno: quindi complimenti a tutti voi”, ha detto agli studenti l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, che ha sottolineato anche l’impegno delle istituzioni: “Un impegno doveroso di fronte a una società nella quale i nuovi cittadini sono sempre di più, e di fronte a una scuola che sta cambiando in modo molto rapido. Mi fa inoltre piacere ricordare che questo progetto, che ha creato una vera e propria rete intorno a sé, è stato classificato dal Ministero dell’Interno al primo posto in Italia nelle buone pratiche per l’integrazione dei cittadini stranieri”.“È risultato il primo progetto in graduatoria di 38 finanziati e di oltre 500 presentati”, ha spiegato il coordinatore scientifico Marco Mezzadri, del Dipartimento di Italianistica dell’Università, che ha rimarcato gli ottimi risultati conseguiti dagli studenti presenti: “Si tratta di prove altamente selettive. I ragazzi che sono qui hanno fatto un percorso meritevole e difficile, da segnalare”.Alla fine dei corsi in italiano L2 dell’anno scolastico 2010-2011 per 294 alunni il traguardo della certificazione è stato raggiunto. 255 studenti hanno ottenuto la certificazione Italstudio, rilasciata in via sperimentale dall’Università di Parma e specifica per l’italiano per lo studio: 64 nel livello A2 (livello elementare di competenza che dimostra i progressi in atto) e 191 nel livello B1 (livello che mette gli studenti che lo possiedono in condizione di studiare in maniera parzialmente autonoma in italiano). Oltre alla certificazione Italstudio sono state acquisite nel Centro territoriale permanente di Parma le certificazioni Cils dell’Università per stranieri di Siena, che misurano le competenze in lingua italiana non specificamente per l’uso scolastico. Nell’anno 2010/11 i certificati Cils conseguiti sono stati 39: 5 nel livello B1, 29 nel livello B2 e 5 nel livello C1 (che documenta una buona e operativa padronanza della lingua in una vasta serie di situazioni di vita reale).La Provincia ha svolto la sua attività di coordinamento, oltre che con l’Assessorato alle Politiche scolastiche, anche con gli Assessorati all’Europa e alle Politiche sociali. “Abbiamo grande attenzione a tutti i programmi europei che riguardano non solo la scuola ma anche l’integrazione, degli adulti e dei giovani”, ha detto l’assessore provinciale all’Europa Francesco Castria, osservando che “la comunità italiana è molto contenta di avere ragazzi così numerosi che vengono a studiare e a crescere nel nostro Paese”.molto positivi anche i commenti degli altri partner: Umberto Sorrentino della Prefettura ha parlato di “un progetto che ci ha entusiasmato, un bel lavoro di rete su un tema importante come l’integrazione”. Simonetta Franzoni dell’Ufficio scolastico provinciale ha parlato di “progetto eccellente” e ha sottolineato il valore della padronanza della lingua: “È importante per voi ragazzi capirvi all’interno del contesto che vivete quotidianamente. L’iniziativa vi aiuta anche in questo senso”. La dirigente dell’Isiss Giordani (scuola capofila) Lucia Sartori ha osservato che si tratta di “un progetto nato per la grande attenzione che il territorio ha per l’integrazione”, individuando tra i punti di forza dell’iniziativa “l’unitarietà, la sinergia, la complementarietà”. Il preside della facoltà di Lettere Roberto Greci, infine, ha a sua volta ribadito “la soddisfazione della facoltà di collaborare con le altre istituzioni su un progetto di grande valore, che deve essere sostenuto e continuare”, auspicando che i ragazzi possano farsi anche “portatori della nostra lingua e della nostra cultura nei loro paesi e nel mondo”. Il progetto e le azioniIl progetto “Interventi a supporto dell’integrazione nelle scuole superiori parmensi” coinvolge un intero territorio: accanto alla Provincia ci sono infatti il Dipartimento di Italianistica dell’Università (ente attuatore per la formazione), l’Isiss Giordani di Parma (scuola capofila) con altri 18 istituti superiori del Parmense, i centri territoriali permanenti, l’Ufficio scolastico provinciale, il consorzio In&co (soggetto attuatore per la mediazione). Obiettivo dell’iniziativa, cofinanziata per il 2010-2011 dal Fondo sociale europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (Fei) e dal Ministero dell’Interno, è quello di rendere sempre più effettiva l’integrazione degli alunni stranieri nel nostro territorio, nella consapevolezza che la conoscenza della lingua e l’integrazione efficace nel mondo scolastico del Paese in cui si abita, si studia, si lavora, siano fondamentali.Il progetto da un lato ha puntato a offrire ai ragazzi le competenze nella lingua italiana che si utilizza a scuola, sviluppando le conoscenze necessarie per studiare e non solo per comunicare in italiano, e dall’altro ha supportato l’alunno e la sua famiglia nell’integrazione scolastica grazie all’intervento dei mediatori culturali. Tutto questo si è declinato in tre azioni fondamentali: la mediazione culturale per gli studenti stranieri neo-arrivati, con interventi realizzati da mediatori professionisti selezionati dalla Provincia; l’insegnamento dell’italiano L2 (lingua seconda), con interventi su più livelli che vanno dall’alfabetizzazione fino ai corsi più avanzati (italiano per lo studio); la formazione indirizzata a docenti e mediatori, con il duplice obiettivo di fornire una cornice comune e condivisa alla loro azione e di formare competenze nuove nel personale docente, in modo da rendere più indipendenti le scuole nei loro interventi di integrazione. Tutti i soggetti della reteAl protocollo che sta alla base del progetto aderiscono: Provincia di Parma, Istituto statale d’istruzione superiore “Giordani” di Parma (scuola capofila), Università di Parma, Ufficio Scolastico Provinciale, Centro Territoriale Permanente “Parmigianino” di Parma, Centro Territoriale Permanente di San Secondo, Centro Territoriale Permanente di Fornovo, Centro Territoriale Permanente di Montechiarugolo, Istituto Tecnico “Bodoni” di Parma, Istituto Tecnico “L. Da Vinci” di Parma, Istituto Tecnico “Melloni” di Parma, Liceo Scientifico “G.marconi” di Parma, Liceo Scienze Umane “A. Sanvitale” di Parma, Liceo Artistico “P.toschi” di Parma, Liceo Scientifico “G. Ulivi” di Parma, Istituto d’Istruzione Superiore “Galilei” di San Secondo con istituto professionale “Solari” di Fidenza e Istituto Tecnico “Bocchialini” di Parma, I.p.s.i.a. “Levi” di Parma, Istituto Tecnico “Rondani” di Parma, Convitto Maria Luigia di Parma, Istituto di Istruzione Superiore “Paciolo-d’annunzio” di Fidenza, Istituto d’Istruzione Superiore “Berenini” di Fidenza, Istituto d’Istruzione Superiore “Zappa-fermi” di Borgotaro; Istituto d’Istruzione Superiore “Gadda” di Fornovo, Itpacle paritario “Mainetti” di Traversetolo, l’I.p.s.s.a.r. “G.magnaghi” Salsomaggiore. L’università di Parma – Facoltà di Lettere (Dipartimento di Italianistica) è soggetto attuatore dell’attività di formazione, il Consorzio In&co è soggetto attuatore dell’attività di mediazione.  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA INSIGNISCE VITORIA-GASTEIZ DEL PREMIO DI “CAPITALE VERDE EUROPEA” 2012  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2011 – Il 15 dicemrbe a Commissione ha consegnato il premio “Capitale verde europea” a Vitoria-gasteiz, che succede così ad Amburgo. Alla cerimonia, tenutasi al Parlamento europeo durante la sessione plenaria del Comitato delle regioni, hanno partecipato il Commissario europeo per l’Ambiente Janez Potočnik, la presidente del Comitato delle regioni Mercedes Bresso, il sottosegretario di Stato all’Ambiente nonché Ministro per lo sviluppo urbano e l’ambiente Holger Lange e il sindaco di Vitoria-gasteiz Javier Maroto Aranzabal. Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ha dichiarato: “Amburgo è stata una Capitale verde europea esemplare, di particolare impatto con il suo tour del “Green Train of Ideas”, il treno verde delle idee con cui i cittadini di 18 città europee sono stati sensibilizzati sull’importanza di uno sviluppo urbano sostenibile. Esprimo i miei migliori auguri a Vitoria-gasteiz per il suo impegno nel suo anno in carica come Capitale verde europea 2012 e sarò lieto di vedere e sentire parlare delle sue iniziative nell’arco di quest’anno, con l’auspicio che altre città europee la imitino e siano motivate ad ottimizzare, ad esempio, il consumo di acqua, l’urbanistica e le infrastrutture verdi, così come una serie di altri aspetti che rendono una città ecologica e rispettosa dell’ambiente”. La presidente Bresso ha dichiarato: “I cittadini vorrebbero che l’Europa portasse vantaggi concreti nella loro vita quotidiana. Sotto questo profilo le Capitali verdi europee sono all’avanguardia, offrendo trasporti pubblici ecologici, edifici ad elevata efficienza energetica e molti altri esempi di progetti locali straordinari spesso cofinanziati dal bilancio Ue destinato alla coesione e che vanno oltre gli obiettivi fissati nelle direttive dell’Unione. Sulla base dei risultati raggiunti da Stoccolma nel 2010 e Amburgo nel 2011 e, confidiamo, da Vitoria-gasteiz nel 2012, il Comitato delle regioni si dichiara disposto a cooperare con la Commissione europea per creare una comunità che consenta di diffondere su ampia scala l’esperienza delle Capitali verdi europee”. Il premio “Capitale verde europea” distingue e ricompensa le città all’avanguardia nel proporre uno stile di vita urbano rispettoso dell’ambiente e in grado di proporsi come un modello di ispirazione per altre città. L’europa ne ha bisogno perché le nostre città devono affrontare problemi ambientali persistenti. Vitoria-gasteiz, capitale dei Paesi Baschi nel nord della Spagna, è la terza città europea che si aggiudica il prestigioso titolo di “Capitale verde europea” da quando è stata lanciata l’iniziativa nel 2010 e succede a Stoccolma e Amburgo. Vitoria-gasteiz, una città di medie dimensioni - La città medioevale di Vitoria-gasteiz, che risale al 1181, è la capitale del territorio storico di Alava, di cui ospita il 76% della popolazione e la maggior parte delle industrie e dei servizi. Vitoria-gasteiz è una città di medie dimensioni: il comune comprende l’area urbana, con 235 445 abitanti, e 64 piccole frazioni rurali nella campagna circostante. Vitoria-gasteiz è una delle città più verdi d’Europa sotto diversi punti di vista. La città è la prova vivente di un impegno più che trentennale in favore della sostenibilità. Con le sue buone prassi, la sua urbanistica, i suoi spazi verdi, il riciclo, la mobilità e il consumo di acqua è diventata un esempio per tutta l’Europa. Vitoria-gasteiz è coperta da oltre 10 milioni di metri quadrati di parchi e spazi verdi e il suo programma di punta denominato “Anillo Verde”, ossia fascia verde, ha avuto ampio riscontro a livello internazionale. Le sue credenziali ecologiche sono ancora più notevoli alla luce della sua considerevole crescita demografica degli ultimi decenni. Un’urbanistica rigorosa, un forte coinvolgimento della popolazione e una gestione equilibrata dell’ambiente hanno fatto sì che la città sia in armonia con il paesaggio naturale, forgiando la propria identità culturale e proponendosi come modello di sostenibilità urbana. Quel che rende Vitoria-gasteiz un modello da seguire a livello europeo è il fatto che la città rappresenta, con le sue dimensioni medie, la realtà in cui vive l’84% della popolazione europea. Fatti e cifre importanti sotto il profilo ecologico: Tutti i residenti hanno accesso a uno spazio verde pubblico a una distanza massima di 300 metri; 613 ettari di fascia verde; 479 m2 di boschi pro capite (che coprono un terzo della superficie comunale); 210 parcelle di agricoltura biologica; 130 000 alberi in strade urbane; Due linee tranviarie e 90 km di piste ciclabili; La metà degli spostamenti si effettua a piedi; Il primo piano d’azione per l’ambiente è stato adottato nel 2002. Il premio “Capitale verde europea” - L’europa di oggi si presenta sotto forma di società urbana in cui quattro quinti degli abitanti vivono in città di varie dimensioni. Molte delle sfide ambientali che dobbiamo affrontare trae origine dalle zone urbane ma sono queste stesse zone che riuniscono l’innovazione e l’impegno necessari per risolverle. Il premio “Capitale verde europea” riconosce gli sforzi e ricompensa l’impegno locale per migliorare l’ambiente, l’economia e la qualità della vita di una popolazione urbana in crescita. Il premio consegnato oggi è assegnato ogni anno a una città, non necessariamente una capitale, all’avanguardia nell’offrire uno stile di vita urbano rispettoso dell’ambiente e che possa fungere da modello di riferimento per altre città. Oltre ad essere una fonte di ispirazione per altri centri urbani, questo riconoscimento è utile per rafforzare la reputazione della città vincitrice, facendone una destinazione interessante sotto il profilo turistico, lavorativo e abitativo. Vitoria-gasteiz sarà Capitale verde europea nel 2012 e passerà il testimone a Nantes nel 2013. Il concorso per scegliere la Capitale verde europea del 2014 è tutt’ora in corso e 18 città si contendono il riconoscimento. Il vincitore del 2014 sarà annunciato nel giugno 2012 in seguito a una valutazione delle candidature da parte di una giuria internazionale coadiuvata da un gruppo di esperti di diversi settori ambientali, incluso un membro del Comitato delle regioni. Altre informazioni - Per avere maggiori informazioni sul premio, le candidature e le città vincitrici si prega di consultare il sito: www.Europeangreencapital.eu    
   
   
STUDIO GETTA NUOVA LUCE SULLE DINAMICHE DEL CICLO DEL CARBONIO NATURALE  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2011 - Un team internazionale di scienziati ha ricostruito la produttività terrestre e marina e le riserve di carbonio dell´ultima era glaciale combinando dati sugli isotopi che sono pertinenti sia alle quantità globali che ai modelli. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature, è in parte finanziato dal progetto Motif ("Models and observations to test climate feedbacks"), che ha ottenuto oltre 181.000 euro nell´ambito del programma tematico "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" (Eesd) del Quinto programma quadro (5° Pq) dell´Ue. Ricercatori guidati dai Laboratoire des Sciences du Climat et l´Environnement in Francia affermano che l´anidride carbonica atmosferica (Co2) è uno dei più importanti gas serra. Il riscaldamento globale è indotto dalla crescente quantità di Co2 nell´atmosfera. I ricercatori mettono in evidenza che in passato, durante il passaggio tra un´era glaciale e un periodo caldo, le concentrazioni di Co2 atmosferica cambiarono di quasi 100 parti per milione (ppm) - da un valore di 180 ppm dell´era glaciale a circa 280 ppm durante i periodi caldi. Utilizzando misurazioni dirette della Co2 atmosferica intrappolata in bolle d´aria nelle profondità della calotta antartica, è possibile ricostruire questi cambiamenti nella riserva di carbonio atmosferico. Ma gli scienziati hanno avuto delle difficoltà a spiegare cosa scatena questi cambiamenti di 100 ppm nelle concentrazioni di Co2 atmosferica tra le condizioni climatiche glaciali e interglaciali. Risulta anche difficile valutare le riserve marine e terrestri di carbonio. In questo studio, gli scienziati hanno combinato misurazioni degli isotopi di ossigeno atmosferico (18O) e carbonio (13C) in sedimenti marini e carotaggi nel ghiaccio con i risultati di modelli dinamici della vegetazione globale. "La differenza tra il carbonio glaciale e quello pre-industriale immagazzinato nella biosfera terrestre è di soli 330 petagrammi circa di carbonio, un valore decisamente inferiore rispetto a quanto si pensava," dice il dott. Marko Scholze della School of Earth Sciences presso l´Università di Bristol nel Regno Unito. "L´assorbimento di carbonio da parte della vegetazione e del suolo, che rappresenta la produttività terrestre durante l´era glaciale, era di soli 40 petagrammi circa di carbonio all´anno e quindi molto più basso: approssimativamente un terzo della produttività terrestre odierna e circa la metà della produttività pre-industriale." I risultati del loro studio suggeriscono che il ciclo del carbonio nella biosfera terrestre - che è essenzialmente il tempo tra l´assorbimento mediante fotosintesi e il rilascio mediante decomposizione delle piante morte - deve essere stato molto più breve rispetto che non nell´attuale clima più caldo. Secondo i ricercatori, ci deve essere stata una maggiore quantità di carbonio non scomponibile sul suolo durante l´Ultimo massimo glaciale (il periodo in cui le calotte di ghiaccio raggiunsero la loro massima estensione, tra 26.500 e 19.000 anni fa). "Questo carbonio inerte deve essere stato sepolto nei terreni permanentemente ghiacciati e nelle grandi torbiere delle regioni settentrionali della tundra," concludono i ricercatori. I risultati dello studio aiuteranno ad accrescere la nostra comprensione delle dinamiche del ciclo del carbonio naturale. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www.Nature.com/ngeo/index.html  Laboratoire des sciences du climat et l´environnement: http://www.Lsce.ipsl.fr/    
   
   
UNO STUDIO IDENTIFICA I FATTORI CHE POSSONO AIUTARE A SALVARE LE GRANDI SCIMMIE  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2011 - Le grandi scimmie africane sono in pericolo; le loro popolazioni stanno diminuendo di numero, in particolare quelle che si trovano in zone gestite male e non abbastanza protette. Un nuovo studio internazionale fornisce informazioni che mostrano che le zone più duramente colpite negli ultimi 20 anni sono quelle che non sono ben protette dal bracconaggio. Lo studio, presentato sulla rivista Conservation Letters, suggerisce che l´applicazione della legge è fondamentale per aiutare ad assicurare un futuro alle grandi scimmie. Scienziati provenienti da Australia, Burundi, Germania, Ghana, Giappone, Nigeria, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica democratica del Congo e Stati Uniti hanno raccolto dati generati lungo un periodo di 20 anni da 109 aree di gestione. Hanno scoperto che la massiccia presenza del supporto di organizzazioni non governative locali e internazionali (Ong) e di difensori della legge è il fattore più importante per la sopravvivenza delle scimmie. Il team ha scoperto che anche la ricerca e il turismo sono fattori chiave per aiutare le grandi scimmie e, secondo i ricercatori, hanno anche un impatto misurabile. Contrariamente alle Ong e al sostegno della legge, lo sviluppo nazionale e l´alta densità di popolazione hanno un impatto negativo sulle grandi scimmie. È necessario introdurre misure efficaci in modo da assicurare il futuro delle risorse naturali e il futuro delle popolazioni delle grandi scimmie. Questo studio è il primo a quantificare come le attività di protezione aiutano a mitigare il rischio di estinzione di una specie, per esempio i gorilla, i bonobo e gli scimpanzé. Secondo i ricercatori i dati e le variabili ambientali e antropogeniche confermano che prolungate attività di protezione portano a una sensibile diminuzione della probabilità che le scimmie si estinguano. Più durano, minori sono le probabilità. "I risultati confermano e provano quantitativamente che il rischio maggiore per la sparizione delle scimmie è la non applicazione della legge, piuttosto che l´assenza di turismo e ricerca, che rimangono comunque attività con un impatto positivo misurabile," dice l´autore principale, Sandra Tranquilli dell´Istituto Max Planck (Mpi) di antropologia evolutiva in Germania. "Inoltre, la persistenza delle scimmie è influenzata positivamente dalla presenza del sostegno delle organizzazioni non governative." Commentando l´importanza di questo studio, Hjalmar Kuehl, anch´egli del Mpi di Antropologia evolutiva, dice: "Le rimanenti regioni selvagge stanno scomparendo a una velocità inimmaginabile per la maggior parte delle persone. Se vogliamo conservare alcuni di questi luoghi per il futuro, abbiamo bisogno di molti più studi di questo tipo. Questi studi ci aiutano a capire meglio quali provvedimenti di protezione sono più efficaci e in quali di esse dovrebbero essere investite le limitate risorse disponibili. Queste informazioni ci aiuteranno ad aumentare l´efficacia delle misure di conservazione massimizzando il ritorno delle risorse investite." Fiona Maisels della Wildlife Conservation Society commenta: "È un esempio perfetto di ricerca per la protezione basata sulle prove, nella quale le attività e le strategie di protezione sono valutate quantitativamente. I nostri risultati assicureranno che le limitate risorse umane e finanziarie siano usate al meglio, in particolare per quanto riguarda l´applicazione della legge sul posto. Per maggiori informazioni, visitare: Mpi di Antropologia evolutiva: http://www.Eva.mpg.de/  Conservation Letters: http://www.Wiley.com/bw/journal.asp?ref=1755-263x    
   
   
BASILICATA E PUGLIA AVVIANO LA RIFLESSIONE SUL DOPO EIPLI  
 
 Potenza, 19 dicembre 2011 - Basilicata e Puglia a confronto sulla gestione dei sistemi di accumulo del dopo Eipli. Oggi, a Potenza, si è riunito il comitato di coordinamento dell’accordo di Programma sull’Acqua, presieduto dal governatore Lucano, Vito De Filippo, e a cui ha partecipato anche l’assessore pugliese alle Opere pubbliche, Fabiano Amati. Nel corso dell’incontro si è avviato il discorso delle azioni da mettere in campo a seguito della Soppressione dell’Eip0li, prevista dal decreto legge 201 dello scorso 6 dicembre, vale a dire la “manovra Salva Italia”. Il provvedimento del Governo Monti, infatti, all’art.21 commi 10 e 11 prevede che “al fine di razionalizzare le attività di approvvigionamento idrico nei territori delle Regioni Puglia e Basilicata, nonché nei territori della Provincia di Avellino, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania è soppresso e posto in liquidazione. Le funzioni del soppresso Ente con le relative risorse umane e strumentali, nonché tutti i rapporti attivi e passivi, sono trasferiti, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, al soggetto costituito o individuato dalle Regioni interessate”. Alle Regioni, insomma, è demandato il compito di tracciare la via per il futuro del settore dell’accumulo idrico un tema da anni incombente sulle due regioni, ma perennemente rinviato a seguito delle continue proroghe alle gestione commissariale Eipli. Questa volta, invece, entro 6 mesi sarà possibile arrivare ad una soluzione. Così il presidente De Filippo e l’assessore Amati hanno concordato sulla necessità di procedere ad un rapido approfondimento della questione al fine di giungere nei tempi assegnati dal decreto alla individuazione della soluzione maggiormente idonea.  
   
   
COMMISSIONE SCHEMA IDRICO: DE FILIPPO NON FA NOMINA MA SORTEGGIO  
 
Potenza, 19 dicembre 2011 - Sorteggio tra gli aventi titolo al posto della designazione diretta, per nominare il presidente della Commissione aggiudicatrice delle opere inerenti la realizzazione dell’intervento “Schema idrico Basento-bradano. Tronco di Acerenza. Distribuzione Iii Lotto. E’ la scelta fatta dal Presidente della Regione Basilicata che, chiamato dall’intesa che coinvolge Ministero dell’Infrastruttura ed Eipli a nominare il presidente della commissione di tre membri (gli altri saranno indicati da Ministero ed Eipli) invece di procedere ad una nomina discrezionale, come pure previsto, ha scelto di effettuare un interpello ai dirigenti regionali al fine di ottenere manifestazioni di interesse tra le quali sorteggiare il nominativo da indicare. Per pacifica giurisprudenza, la nomina dei componenti di commissione è insindacabile (tranne qualora ricada su soggetti palesemente privi dei requisiti minimi per svolgere l’incarico) ma il presidente ha inteso superare qualsivoglia profilo di discrezionalità ricorrendo al meccanismo della manifestazione di interesse e successivo sorteggio, ferma restando la garanzia della previa verifica della necessaria professionalità. Così, a tutti i dirigenti regionali è stata indirizzata una mail con la quale vengono invitati a presentare le manifestazioni di interesse entro il prossimo 20 dicembre. Successivamente, una commissione tecnica valuterà le domande ma al solo fine di verificare il possesso dei requisiti previsti dall’interpello e cioè essere esperti nel settore delle opere idrauliche, non aver svolto alcuna altra funzione relativamente al contratto oggetto dell’affidamento, non aver rivestito, negli ultimi due anni, cariche di amministratore pubblico, non avere cause di incompatibilità e non avere condanne, per dolo o colpa grave, per aver concorso all’approvazione di atti illegittimi quali membri di commissioni aggiudicatrici. Tra tutti i candidati che risulteranno in possesso dei requisiti sarà poi sorteggiato il nominativo da indicare quale presidente della Commissione.  
   
   
SARDEGNA: SIGLATI ACCORDI PER COSTITUZIONE AREE PROTETTE TACCHI DELL´OGLIASTRA E MONTARBU E RIU´E NUXI A SEUI  
 
Cagliari, 19 Dicembre 2011 - Sono stati sottoscritti il 16 dicembre, nella sede dell´assessorato regionale dell´Ambiente e alla presenza dell’assessore Giorgio Oppi, gli accordi di programma per l´impegno alla costituzione di due aree protette di alto valore naturalistico e ambientale denominate ‘Tacchi dell’Ogliastra’, compresa nei territori di Ulassai, Loceri, Jerzu, Tertenia e Osini e ‘Montarbu e Riu ‘e Nuxi’ nel comune di Seui. Gli accordi sono stati siglati dai rappresentanti dei comuni dei territori interessati, il rappresentante della provincia dell’Ogliastra, Bruno Pilia, e dell’Ente foreste della Sardegna, Giorgio Murino. Gli accordi prevedono l’impegno delle parti alla costituzione di un’area protetta ai sensi della L. R. 31/89 “Norme per l’istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale” e ricomprende nell’area ‘Tacchi dell’Ogliastra’, una superficie complessiva pari a 10.731 ettari di territorio appartenente ai cinque comuni, mentre per l’area ‘Montarbu e Riu ‘e Nuxi’ 5.154,20 ettari nel territorio di Seui. Entrambi gli accordi, impegnano i sottoscrittori alla predisposizione di un programma di tutela e di valorizzazione che contiene il quadro degli obiettivi, delle strategie, delle risorse finanziarie, degli interventi necessari, dei tempi e dei risultati attesi. Il programma ha valenza biennale e può essere sottoposto ad aggiornamento annuale. “Attraverso la sottoscrizione degli accordi inizia adesso concretamente il percorso di costituzione di due aree protette di grande valore naturalistico e ambientale. Sono persuaso che la capacità e l’impegno delle amministrazioni coinvolte porteranno senza ritardi alla realizzazione dei progetti”, ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Giorgio Oppi. Per l´attuazione dell’accordo la Regione mette a disposizione le risorse finanziarie, stabilite secondo i criteri individuati dalla delibera della Giunta regionale n. 55/14 del 16.12.2009 e n. 49/20 del 7.12.2011 pari a 1.221.868,56 euro per l’area protetta ‘Tacchi dell’Ogliastra’ e di 666.061,85 euro per l’area protetta ‘Montarbu e Riu ‘e Nuxi’.  
   
   
LA PUGLIA ALL´AVANGUARDIA PER LA SANIFICAZIONE DELLE ACQUE  
 
 Bari, 19 dicembre 2011 - "In questa materia, più che in altre, dopo gli insegnamenti del professor Achille Sclavo, la Puglia ha fatto e detto più di quanto lui stesso ci chiese di fare e di dire. In questi ultimi 100 anni infatti, abbiamo costruito una delle regioni più all´avanguardia nel mondo in materia di sanificazione delle acque". Lo ha detto il 16 dicembre l´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, nel corso della relazione tenuta in occasione del convegno “1911-2011: Sul problema della fognatura in Puglia con speciale riguardo alla depurazione biologica delle acque di fogna”. L’evento è stato promosso dall’Arpa Puglia e da Acquedotto Pugliese, proprio in occasione del centenario dei due discorsi tenuti da Achille Sclavo a Bari. "In Puglia - ha detto l´assessore - la prova di questo andamento migliorativo e´ rappresentata proprio dal sistema di sanificazione. La riflessione e gli studi di Sclavo non si spinsero ad affrontare la problematica del recapito finale. Sclavo aveva infatti un´altra emergenza da affrontare legata al sistema del trattamento, argomento che esamina in tutta la sua relazione. A noi tocca oggi domandarci, invece, dove i nostri reflui vanno a finire? In Puglia abbiamo un sistema di sanificazione molto complesso e all´avanguardia, dato non solo dall´ingegno degli uomini e delle donne di Puglia, ma anche e soprattutto dalla condizione di svantaggio geomorfologico che caratterizza il nostro territorio, privo di corsi d´acqua e forza di gravità. Credo di poter dire che in Puglia, in questi ultimi100 anni, abbiamo costruito una delle regioni più all´avanguardia nel mondo in materia di sanificazione delle acque. Non esistono impianti tecnologicamente avanzati come quelli pugliesi in nessun luogo che io conosca. Abbiamo fatto anche di più: l´ossessione del riuso ci ha fatto inserire in modo originale nel servizio idrico integrato anche l´affinamento, ulteriore trattamento per destinare le acque all´uso irriguo. La Puglia è l´unica regione italiana che inserisce nel servizio idrico integrato il sistema di l´affinamento delle acque. Ma bisogna guardare ed ulteriormente al futuro, che è racchiuso in un mutamento di cultura idoneo a generare un´infatuazione per la ´cacca´. Ogni volta che mi spingo ad utilizzare questo concetto, avverto nei miei interlocutori un senso di smarrimento. In realtà, parlare provocatoriamente serve a far superare tabù linguistici e psicologici contro i quali nella nostra quotidiana battaglia combattiamo con difficoltà. Nel corso anni abbiamo abbattuto tabù sessuali, religiosi, mistici, culturali, tranne quello che in maniera dissacrante mi piace identificare utilizzando il termine ´cacca´. Nei prossimi 100 anni - ha concluso Amati - c´è la necessita´ di accogliere le novità della ricerca tecnologica e anche quella di costruire un mondo migliore, sapendo che la ´cacca´ è una grande risorsa che serve a nutrire il mondo".  
   
   
FIUME SARNO: COMPLETATI I LAVORI A SAN MARZANO, AVVIATI QUELLI NEL COMUNE DI SCAFATI, MA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEFINITIVA SERVE IL GRANDE PROGETTO EUROPEO  
 
Napoli, 19 dicembre 2011 - "I lavori di rifacimento degli argini del fiume Sarno, nel comune di San Marzano, sono stati completati. L´intervento, per un importo di 500 mila euro, è stato seguito dal Genio civile di Salerno, ed è durato poco più di un mese ed ha interessato un tratto di oltre 200 metri." Lo ha comunicato il 16 dicembre l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, che sta seguendo personalmente l´evoluzione delle attività che riguardano gli interventi per la messa in sicurezza dell´importante corso d´acqua, finanziati con i fondi del Commissario di governo per il dissesto idrogeologico in provincia di Salerno. "L´intervento è stato eseguito con tecniche innovative particolarmente rapide, efficaci ed economiche. Oltre all´intervento in questione - ha aggiunto Cosenza - abbiamo finanziato il rafforzamento dell´argine sinistro, con ulteriori 250mila euro. Ieri sono cominciati i lavori per il rifacimento dell´altro argine, nel comune di Scafati. Si tratta di 3 interventi distinti e improcrastinabili per un importo complessivo di 350mila euro che sono curati dal Genio civile regionale di Salerno. In particolare, riguardano la sponda destra del Sarno in località Occhio di Bue, la compattatura degli argini nel tratto a valle della confluenza con l´alveo ´Comune nocerino´, in località Badia e lavori a monte del ponte che congiunge l´abitato di Scafati con il territorio di San Marzano sul Sarno. Sono poi in corso anche i lavori, seguiti dall´Agenzia regionale di Difesa del Suolo (Arcadis), in località Starza, a Nocera Inferiore, per un importo complessivo di 560mila euro. Ma la sicurezza complessiva del Sarno passa necessariamente dall´attuazione del Grande progetto approvato dalla Ue. L´assessorato e le strutture coinvolte ci stanno già intensamente lavorando, in modo da avere il progetto definitivo pronto entro marzo del 2012." Sui lavori per il Sarno è intervenuto anche il consigliere regionale Monica Paolino: “Ringrazio l´assessore Cosenza – ha detto - per la grande attenzione che sta prestando al territorio di Scafati, relativamente agli interventi di natura emergenziale. Dobbiamo continuare in questa direzione per reperire le risorse utili a completare l´opera di risanamento del fiume Sarno. Alla Regione va il merito di aver messo in campo il progetto del ’Grande Sarno’, come segnale di impegno e programmazione.” Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di San Marzano Sul Sarno, Cosimo Annunziata: “Sono compiaciuto dal fatto che la Giunta Caldoro e l’assessore Cosenza finalmente registrino una forte attenzione verso il nostro territorio. Un ringraziamento all’assessore anche per lo stanziamento degli ulteriori 250mila euro che ci permetteranno di completare i lavori per l´argine sinistro.”  
   
   
"PUGLIA VIRTUOSA" E "PIÙ ECOTASSA SOLO PER CHI SBAGLIA"  
 
Bari, 19 dicembre 2011 - Gli assessori al Bilancio, Michele Pelillo e all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, intervengono dopo la conferenza stampa tenuta il 16 dicembre dalle opposizioni consiliari. “Ho il timore – dichiara Pelillo – che Rocco Palese, invece di esaminare il bilancio della Puglia, abbia esaminato quello del Lazio della Polverini o della Campania di Caldoro. Mi preme infatti ribadire che la Puglia ha la pressione fiscale più bassa in Italia dal Lazio fino alla Sicilia e questo grazie a una politica di contenimento della spesa operata negli ultimi anni. In più la Puglia resta la regione meno indebitata d’Italia e con un trend in continua discesa degli stock di debito”. Secondo l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro inoltre “l´impostazione che abbiamo dato al sistema dell´Ecotassa è proprio quella auspicata dall´opposizione: premiare i virtuosi e penalizzare i contesti locali dove le scelte non vanno verso la differenziata. Abbiamo parlato di controllo sociale dei cittadini proprio in questo senso per definire l´azione di pressione positiva dal basso in relazione alle scelte strategiche sulle politiche di gestione del servizio. Chi pagherà gli errori, politicamente parlando, saranno gli amministratori locali inadempienti mentre le realtà virtuose potranno accedere al fondo di sostegno, che vuol dire più servizi al cittadino”.  
   
   
RIFIUTI IN CAMPANIA, INCONTRO A ROMA CON IL MINISTRO CLINI  
 
Napoli. 19 dicembre 2011 - L´assessore Regionale all´Ambiente Giovanni Romano e il presidente di Anci Campania, il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo, hanno incontrato oggi a Roma il ministro dell´Ambiente Corrado Clini. Al termine della riunione, Romano e Cuomo hanno diffuso la seguente dichiarazione: "Abbiamo congiuntamente chiesto al ministro dell´Ambiente Clini di provvedere a prorogare le competenze ai Comuni per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti. Successivamente la Regione ridefinirà le competenze e le modalità dello smaltimento dei rifiuti anche alla luce delle novità legislative introdotte dal Decreto - Monti, che prevede, tra l´altro, un ridisegno del sistema delle Province."  
   
   
VALLE D´AOSTA: TRA LE PRIME IN ITALIA PER QUANTITÀ DI PLASTICA RACCOLTA  
 
Aosta, 19 dicembre 2011 - Ogni Valdostano mette nella raccolta differenziata in media 22 kg di imballaggi in plastica all’anno, contro i 10,5 kg della raccolta media nazionale pro capite: un dato questo che pone la Valle d’Aosta alla prima posizione in Italia. È quanto ha affermato Massimo di Molfetta, responsabile raccolta e promozione sul territorio di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica, in occasione del convegno organizzato giovedì 15 dicembre ad Aosta per un’analisi del sistema industriale della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica. Questa ottima prestazione quantitativa è segno di un evidente impegno da parte di cittadini ed istituzioni, che hanno organizzato una raccolta dei rifiuti sempre più attenta a favorirne il riciclo e il recupero. Di questa situazione si è parlato durante l’evento organizzato ad Aosta da Corepla, nell’ambito del Tour organizzato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, che vede proprio il capoluogo valdostano come sua ottava e ultima tappa. Un ciclo di eventi basato sul principio che la raccolta differenziata è un piccolo gesto di civismo che, nel caso della plastica, accomuna 57 milioni di Italiani in 7 mila 300 comuni, dalle Alpi alla Sicilia, intorno ad un nuovo concetto di cittadinanza condivisa, partecipe e responsabile verso il territorio e verso le generazioni future. L’incontro con le istituzioni locali, dalle comunità montane ai comuni, coinvolgendo i tecnici, gli operatori e le associazioni ambientaliste, era infatti principalmente finalizzato ad illustrare l’eccellenza italiana del sistema di raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi in plastica. Accanto al dato positivo della quantità di imballaggi in plastica raccolti, è tuttavia emersa la necessità di lavorare per migliorare la qualità di tale raccolta. «Da questo punto di vista, - ha dichiarato l’Assessore Manuela Zublena - in collaborazione con le Comunità Montane e il Comune di Aosta, si è impegnati per analizzare il fenomeno e individuare adeguate soluzioni per poter raggiungere elevati standard di qualità nella raccolta». Fondamentale, in questo contesto, il rapporto e la collaborazione fra l’Assessorato del territorio e ambiente e Corepla, visto che, in Valle d’Aosta, è positivamente sperimentato, sin dal 2001, un accordo, in fase di ulteriore rinnovo, che permette di gestire tutti i comuni della Valle con un’unica convenzione. A livello nazionale, l’anno scorso sono state raccolte complessivamente quasi 615 mila tonnellate; di queste circa 350 mila tonnellate sono state riciclate per produrre nuova materia prima, mentre 250 mila tonnellate sono state utilizzate come combustibile alternativo, sostituto delle fonti fossili tradizionali. L’anno scorso, il Sistema Corepla nel complesso ha fatto risparmiare 3 milioni 165 mila tonnellate di Co2, equivalenti alle emissioni prodotte da una centrale termoelettrica da 2 mila mega watt in 255 giorni di funzionamento.