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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Gennaio 2012
PARLAMENTO EUROPEO: POLITICA SPAZIALE: I DEPUTATI PREOCCUPATI PER IL FUTURO INCERTO DELLE OSSERVAZIONI TERRESTRI  
 
Strasburgo, 23 gennaio 2012 - Il programma di osservazione della Terra Gmes, che ha lo scopo di monitorare la degradazione ambientale del pianeta, cosi come il sistema di navigazione satellitare, a esso collegato, Galileo, dovrebbero ricevere adeguati finanziamenti, secondo la relazione preparata da Aldo Patriciello (Ppe, It) approvata giovedì dal Parlamento. I deputati chiedono alla Commissione e al Consiglio di includere i finanziamenti per il progetto del Programma di monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Global Monitoring for Environment and Security - Gmes) nel prossimo Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. Fino a oggi, il Gmes è stato finanziato direttamente dal bilancio comunitario. Tuttavia, la Commissione europea ha recentemente detto che, dopo il 2013, riceverà fondi dai bilanci nazionali. Secondo i Parlamento, tale scelta è a detrimento della qualità del progetto. Galileo, il Gps europeo Galileo, il primo satellite di navigazione al mondo disegnato per uso civile, potrebbe permettere all´Ue di rimanere indipendente dal sistema Usa del Gps (Global Positioning System). Per renderlo completamente funzionale, i deputati chiedono che siano garantiti fondi per coprire i bisogni sul lungo termine.  
   
   
SETTIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLE RETI NEURALI ARTIFICIALI E SULL´ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI INTELLIGENTI  
 
 Roma, 23 gennaio 2011 - Il Settimo workshop internazionale sulle Reti neurali artificiali e sull´elaborazione di informazioni intelligenti, si terrà dal 30 al 31 luglio 2012 a Roma, Italia. Negli ultimi anni, l´intelligenza artificiale bio-ispirata ha mostrato un significativo potenziale per risolvere problemi applicativi e tecnologici in campo industriale, socioeconomico o ambientale. Il maggiore interesse dei ricercatori verso questo campo relativamente nuovo sta portando a una sinergia multidisciplinare tra un gran numero di comunità scientifiche. L´evento metterà in luce i progressi, le nuove scoperte sperimentali e i nuovi progressi tecnologici. I temi riguarderanno tra l´altro: reti neurali artificiali bio-ispirate; elaborazione ibrida delle informazioni; sensori e strumentazione intelligenti sistemi auto-organizzanti; macchine auto-diagnosticabili; sistemi basati sul comportamento sociale; sistemi intelligenti multi-agente e distribuiti; sistemi neuro-fuzzy e basati sulla logica fuzzy; reti neurali artificiali; robot e applicazioni cooperative; robot umanoidi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Icinco.org/anniip.aspx    
   
   
ALBANIA, PROGETTO PER SISTEMA ELETTRONICO GEOSPAZIALE  
 
Tirana, 23 gennaio 2012 - L´albania sarà dotata di un Sistema Elettronico Geospaziale: lo ha annunciato nei giorni scorsi il Ministro albanese della Tecnologia dell´Informazione e della Comunicazione, Genc Pollo, a margine della Confereza Nazionale per il Sistema Gis (Geographic Information System). Ne dà notizia l´Ice. Con l´occasione, il Ministro ha presentato il disegno di legge e il documento delle politiche per la creazione della Infrastruttura Nazionale di Dati Spaziali, la cui approvazione è prevista nei primi mesi del prossimo anno. Il Ministro ha altresì evidenziato che queste informazioni saranno di fondamentale importanza per la redazione delle politiche in vari settori dell´economia albanese come l´agricoltura, l´ambiente e soprattutto la pianificazione del territorio.  
   
   
MILANO- WI-FI. INIZIA L’ERA DELL’INTERNET FREE CONNESSIONE GRATIS DURANTE L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO IN 50 SEDI DEL COMUNE: BIBLIOTECHE, ANAGRAFI, MUSEO DEL ‘900, ACQUARIO, ROTONDA DELLA BESANA, PALAZZO DELLA RAGIONE  
 
Milano, 13 gennaio 2012 - E´ iniziata l’era dell’internet free in cinquanta sedi del Comune aperte ai milanesi. Da ieri il servizio gratuito di connessione Wi-fi è attivo, per l’intera durata di apertura al pubblico, in tutte le biblioteche comunali, nelle sedi dell’anagrafe di tutte le nove Zone, a Palazzo Marino nell’Aula del Consiglio comunale e in alcuni spazi espositivi: il Museo del Novecento, la Rotonda della Besana, Palazzo della Ragione, Acquario civico. Ecco l’elenco delle sedi anagrafiche e delle biblioteche in cui i milanesi potranno collegarsi gratuitamente alla rete con il proprio computer o telefonino, non più solo per un’ora ma per l’intera durata di apertura al pubblico. Anagrafi: Zona 1: sede centrale di via Larga 12; Zona 2: via Padova 118; Zona 3: via Sansovino 9; Zona 4: viale Ungheria 29, via Oglio 18; Zona 5: viale Tibaldi 41, via Boifava 17; Zona 6: viale Faenza 29, viale Legioni Romane 54; Zona 7: piazza Stovani 3, via Paravia 26; Zona 8: via Quarenghi 21, piazzale Accursio 5; Zona 9: largo De Benedetti 1, via Bovisasca 173, via Passerini 5. Biblioteche: Zona 1: Sormani in corso di Porta Vittoria 6, Parco Sempione in via Cervante, Vigentina in corso di Porta Vigentina 15, Bergamini in via Bergamini 5, via Borgonuovo 23; Zona 2: Crescenzago in via don Orione 19, Zara in viale Zara 100; Zona 3: Venezia in via Frisi 2/4, Valvassori Peroni in via Valvassori Peroni 56; Zona 4: Calvairate in via Ciceri Visconti 1, Oglio in via Oglio 18; Zona 5: Fra Cristoforo in via Fra Cristoforo 6, Tibaldi in viale Tibaldi 41, Chiesa Rossa in via San Domenico Savio 3, via Quaranta 43; Zona 6: Sant’ambrogio in via San Paolino 18, Lorenteggio in via Odazio 9; Zona 7: Sicilia in via Sacco 14, Baggio in via Pistoia 10, Harar in via Albenga 2; Zona 8: Accursio in piazzale Accursio 5, Gallaratese in via Quarenghi 21, Quarto Oggiaro in via Otranto ang. Via Carbonia 7, Villapizzone in via Ferrario Grugnola 3; Zona 9: Cassina Anna in via Sant’arnaldo 17, Affori in viale Affori 21, Dergano-bovisa in via Baldinucci 76, Niguarda in via Passerini 5, mediateca in piazza Xxv Aprile. Con lo sviluppo degli hotspots del Comune in modalità free Internet viene quindi attuato uno degli impegni assunti dalla Giunta nella delibera approvata lo scorso 30 dicembre, per fare di Milano una delle città più avanzate nell’offerta pubblica di connessione Wi-fi per tutti. L’obiettivo è migliorare l’attrattività del capoluogo lombardo sia in ambito di promozione turistica, sia come centro dello sviluppo economico, produttivo e della ricerca: una città, in linea con le metropoli europee, capace di essere davvero competitiva anche nella sua offerta ai giovani e agli studenti. La delibera prevede anche l’implementazione delle infrastrutture di supporto per la connessione Wi-fi all’aperto e l’installazione fino a 1.200 punti di accesso in altrettanti luoghi della città, con il coinvolgimento dei Consigli di Zona. Sarà quindi garantito l’accesso a Internet anche nelle zone meno centrali di Milano, riducendo sensibilmente il ‘digital divide’, con l’offerta ai cittadini di nuovi servizi digitali, semplificazione e trasparenza nei rapporti con la pubblica Amministrazione, accesso ai servizi di pubblica utilità (dalle informazioni turistiche a quelle sul trasporto pubblico, al traffico, alla sicurezza).  
   
   
TECNOLOGIA: IN FUTURO RICARICHEREMO IL TELEFONINO CON LE SCARPE  
 
Lecce, 23 gennaio 2012 - Ogni giorno molte persone portano con sé, per lavoro o per svago, telefoni cellulari, lettori mp3, computer portatili e videogiochi. Ma le batterie di queste apparecchiature si scaricano in fretta e spesso ci abbandonano nel momento del bisogno. Inoltre la ricarica di questi stessi apparecchi richiede l’allacciamento, per un lungo periodo di tempo, alle prese di corrente. Questo è contrario all’idea di mobilità e di libertà che associamo a queste apparecchiature, non a caso definite portatili. Ora la scienza, si sa, sta facendo passi da gigante, al punto che fra non molto potremo ricaricarli semplicemente camminando per strada. Come? Trasformando il nostro movimento in energia elettrica. Basta applicare una speciale apparecchiatura alle nostre scarpe. Quando sarà possibile, faremo a meno di trasformatori, di caricabatterie e altri inconvenienti tipo l’impossibilità di ricevere e fare telefonate a causa delle batterie scariche. Faremo alcuni passi, magari di corsa, e quel nostro sforzo diventerà elettricità. La scoperta l’ha fatta uno scienziato americano, il dottor Tom Krupenkin, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Visconsin. Questa soluzione è stata trovata nel movimento che facciamo senza problemi: camminare. Nella suola delle scarpe che sono state utilizzate come prototipo per effettuare gli esperimenti, è stato inserito un’apparecchiatura speciale la cui parte fondamentale si compone di due piccole sacche piene di minuscole gocce di gallistano. Il gallistano è una lega metallica formata da tre elementi chimici: il gallio, l’indio e lo stagno. La particolarità del gallistano è che a temperatura ambiente è liquido, esattamente come il mercurio, che però è molto tossico, mentre il gallistano non lo è per nulla. La caratteristica vincente del gallistano è se sottoposto a oscillazioni, le minuscole gocce di gallistano cedono elettroni, cioè i corpuscoli più piccoli che formano i flussi di corrente elettrica. Questi sono catturati da una speciale trappola per elettroni, chiamata elettrodo. E’ stato così sfruttato questo sistema per creare un piccolo caricabatterie, a sua volta inserito nella scarpa, capace di produrre dieci Watt di energia, sufficiente per la ricarica delle apparecchiature portatili. Il problema stava nel trasferire l’energia elettrica prodotta alle apparecchiature da ricaricare, ma è stato risolto. Dapprima si è pensato ad un cavo per caricare le batterie, ma poi è stato scelto un altro sistema più pratico perché il cavo poteva costituire un ostacolo. La soluzione trovata è simile al telecomando per accendere il televisore e scegliere i programmi. L’altro sistema trovato è quello di inviare impulsi elettromagnetici alle batterie. La parte che emette energia è stata posta sopra il tacco ed è una minuscola antenna. L’apparecchio che riceve energia può essere applicato alla batteria stessa e tenuto in tasca. In un primo tempo saranno messe in vendita calzature appositamente attrezzate con le sacche di gallistano. Con il tempo, quando il sistema avrà avuto successo, i produttori di calzature potranno applicare alle scarpe una specie di predisposizione, cioè un vano di alloggio per il caricabatterie che ognuno potrà inserire liberamente. Del resto, si tratta di un’apparecchiatura piccola e sottile, simile a una scatoletta di fiammiferi”. La realizzazione delle prime scarpe con la tecnologia incorporata potrà avvenire fra alcuni mesi, poichè rimangono da curare solo pochi dettagli, come ad esempio quello di combinare insieme il posto per l’apparecchiatura nelle scarpe con la comodità delle stesse per il piede di chi le indossa, ma il più è fatto. Seconndo Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, dovremmo quindi prepararci a correre verso il futuro.  
   
   
MASSA-CARRARA - WEB DAY, IL 10 FEBBRAIO  
 
Massa-carrara, 23 gennaio 2012 - Le nuove tecnologie di comunicazione si evolvono continuamente grazie allo sviluppo della “rete” ed il mondo delle imprese deve aprirsi a questi processi di rinnovamento che possono offrire notevoli opportunità di sviluppo e crescita. L’ufficio Alta Formazione della Camera di Commercio intende fornire alle aziende un moderno strumento di marketing organizzando, nella giornata del 10 febbraio 2012, un incontro formativo che, a partire dall’analisi di casi di successo di aziende che hanno creduto nella rete, giunge alla scoperta degli strumenti più idonei alla valorizzazione della propria attività. Il "Web Day" si svolgerà nella sala rossa della Camera di Commercio dalle 9.00 alle 13.00. La partecipazione all´evento è totalmente gratuita e la domanda di adesione, redatta utilizzando la brochure allegata, dovrà pervenire all´ufficio Alta Formazione della Camera di Commercio all´indirizzo mail formazione@ms.Camcom.it  o al fax 0585764224 entro le ore 12,00 del giorno 8 febbraio 2012.  
   
   
RIETI: E-COMMERCE PER IMPRESE ARTIGIANE E MICROIMPRESE: CORSO  
 
Rieti, 19 gennaio 2012 - La Camera di Commercio di Rieti comunica l’organizzazione di un corso di formazione gratuito dal titolo “E-commerce, strumento di sviluppo per le imprese artigiane e le micro imprese” finalizzato a migliorare la penetrazione commerciale delle imprese artigiane e delle micro imprese del territorio reatino attraverso l’e-commerce, ottimizzando l’utilizzo di tutti i principali strumenti di marketing offerti dal web. L’obiettivo, con questa iniziativa di carattere eccezionale, è quello di formare quei micro imprenditori che, pur essendo vocati ad affacciarsi sulle infrastrutture on line, non dispongono delle risorse necessarie per colmare questo gap nei confronti dei propri concorrenti, fornendo loro le conoscenze basilari per iniziare ad affiancare ai tradizionali strumenti di marketing, in un periodo di forte espansione della contrattazione on line e delle piattaforme utilizzate, anche le più moderne e sempre più pervasive ed efficaci forme di comunicazione e marketing offerte dalla rete Internet che risultano particolarmente accessibili anche a livello economico, quando non addirittura a “costo zero”. In particolare, nell’ambito del corso, che si prevede della durata di 16 ore da svolgersi i giorni 27 e 28 gennaio 2012 dalle ore 9 alle 18 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Rieti, si approfondiranno i seguenti temi: Internet come vetrina e negozio virtuale; vendere sulle piattaforme on line; campagne pubblicitarie Google Adwords; Web Marketing e Web Communication per le micro imprese; posizionamento sui motori di ricerca; marketing e social network. Il corso è rivolto ad imprese artigiane e micro imprese esistenti oltre che ad aspiranti imprenditori con medesime caratteristiche che intendano utilizzare l’e-commerce nell’ambito delle proprie attività. Ai destinatari del corso viene richiesta una adeguata conoscenza di base della navigazione in Internet. Il corso è a numero chiuso, con un massimo di 15 partecipanti. Si prega quindi di comunicare la propria iscrizione con la massima sollecitudine attraverso la scheda di partecipazione allegata, da inviare compilata all’indirizzo email paola.Cuzzocrea@ri.camcom.it    
   
   
VERONA - SPERIMENTAZIONE PROCEDURA TELEMATICA SUAP  
 
Verona, 23 gennaio 2012 - Si è tenuto lo scorso 17 gennaio, presso la sede della Camera di Commercio di Legnago, un incontro formativo per l´avvio di un progetto sperimentale per il funzionamento telematico del Suap. L´iniziativa, rivolta agli intermediari del territorio (Commercialisti, Consulenti del Lavoro e Associazioni di categoria) e a cui hanno aderito le amministrazioni comunali di Legnago e Cerea, unitamente all’Ulss 21, prevede - a partire dal 1° febbraio 2012 - la soppressione dello sportello cartaceo di front office istituito presso l’Ufficio Protocollo dell’Ulss 21 per la presentazione dei modelli B1 e B2 previsti dal D.d.r. 140/08 (relativi all’avvio e aggiornamento di attività commerciali nel settore alimentare) e l’inoltro della pratica in via esclusivamente telematica presso i Suap dei sopracitati Comuni. Il progetto, che si pone in un’ottica di sempre crescente attenzione alla semplificazione degli adempimenti a carico di privati e/o imprese, rappresenta il primo passo di una serie di azioni sinergiche promosse dalla Camera di Commercio di Verona e finalizzate alla piena funzionalità telematica degli Sportelli istituiti presso i vari Comuni che diventeranno gli unici interlocutori nei confronti delle imprese. All’incontro hanno partecipato l’Assessore alle Attività Produttive Nicola Negri e il Segretario comunale Alessandro Ballarin del Comune di Legnago, i Dirigenti del Dipartimento Prevenzione Ulss 21 Coin, Bertoja e Galbero e i funzionari responsabili dello Sportello Unico del Comune di Cerea. Si è concordato che in una prima fase di avvio della sperimentazione verrà fornito adeguato supporto anche di tipo informatico dagli uffici camerali per la risoluzione di problemi che dovessero insorgere nella presentazione di pratiche in via telematica.  
   
   
PAVIA: IL PROF. GIACOMO RIZZOLATTI INAUGURA LA LAW AND NEUROSCIENCE WINTER SCHOOL 2012  
 
Pavia, 23 gennaio 2012 - Il 23 gennaio alle ore 12.00 nell´ aula Foscolo dell´Università di Pavia la lectio inaugurale del Prof. Giacomo Rizzolatti apre una winter School per laureati e dottori di ricerca che si propone di esaminare il rapporto tra neuroscienze e differenti sistemi legali. The Law and Neuroscience Winter School, i cui corsi si svolgono dal 22 gennaio al 3 febbraio, è organizzata dalla European Center for Law, Science and New Technologies (Eclt) dell’Università di Pavia, presieduta da Amedeo Santosuosso e diretta da Carlo Alberto Redi e Silvia Garagna. Al centro dei corsi il legame tra Neuroscienze, Psichiatria e Genetica e il Diritto, in una prospettiva comparatistica e interdisciplinare. Il programma è finanziato da Erasmus-intensive Programme dell’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa in collaborazione con la European Association for Neuroscience and Law e con la Rheinische Friedrich-wilhelms-universität, Bonn (Germany), la University of the West of England, Bristol (Uk), l’Université de Liège (Belgium), la Universidad Complutense de Madrid (Spain) e la Radbouduniversiteit Nijmegen (The Netherlands). L’inaugurazione, il 23 gennaio in Aula Foscolo, proporrà una lectio magistralis del Prof. Giacomo Rizzolatti sul tema"The mirrormechanism: A mechanism for understandingothers", dedicata alla scoperta dei neuroni-specchio. Il programma completo della Winter School è disponibile sul sito http://www.Unipv-lawtech.eu/  Giacomo Rizzolatti nato nell´allora Unione Sovietica, nel 1961 si è laureato in Medicina all´Università degli Studi di Padova ed ha ottenuto nel 1964 la specializzazione in Neurologia. Dopo tre anni passati presso l´Istituto di Fisiologia dell´Università di Pisa, diretto dal professor Giuseppe Moruzzi, nel 1967 è diventato assistente e successivamente professore ordinario di Fisiologia Umana all´Università degli Studi di Parma, dal 2002 è il direttore del Dipartimento di Neuroscienze della stessa università Ha trascorso un anno presso il Dipartimento di Psicologia della Università Mcmaster e un anno come Visiting Professor presso il Dipartimento di Anatomia dell´Università di Pennsylvania. Dal 1985 al 1986 è stato presidente della European Brain Behavior Society. È il coordinatore del gruppo di scienziati che nel 1992 ha scoperto l´esistenza dei neuroni specchio, cellule motorie del cervello che si attivano sia durante l´esecuzione di movimenti finalizzati, sia osservando simili movimenti eseguiti da altri individui. Tale scoperta pone una base fisiologica all´empatia. È membro dell´Academia Europæa, dell´Accademia Nazionale dei Lincei, dell´American Academy of Arts and Sciences e dell´Académie des sciences dell´Institut de France. È membro onorario della Società Italiana di Neuroscienze di cui è stato presidente.  
   
   
CONCORSO PER LE SCUOLE VIAGGIO IN EUROPA 2012: SI PARTE  
 
Roma, 23 gennaio 2012 – E’ partita la quinta edizione del concorso nazionale “Viaggio In Europa 2012” Scrivi un racconto, una poesia o produci un elaborato, che esalti la conoscenza e l’appartenenza all’Unione europea, organizzato dall’Associazione Arcospazio Cultura, con la partecipazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Il concorso, che è rivolto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado presenti in Italia, premierà le classi che avranno inviato i migliori elaborati sull’Unione europea. I temi trattati dovranno focalizzarsi su: la valorizzazione delle diversità culturali, linguistiche tra i paesi dell´Unione; confronti, parallelismi o affinità a livello letterario, artistico, culturale o linguistico; riflessioni sull´importanza e sui futuri sviluppi delle politiche europee riguardanti gli Stati membri e altri temi d´interesse europeo. L’obiettivo del concorso è far scoprire l’Europa attraverso le sue diversità culturali e linguistiche, al fine di stimolare l’interesse degli studenti sull’Unione europea e di dare loro gli strumenti necessari per sviluppare e acquisire una cittadinanza europea attiva. Il filo rosso, creato dai lavori originali degli studenti, condurrà alla scoperta del proprio senso di appartenenza a un territorio, a un patrimonio culturale e a valori comuni, in cui i cittadini si sentano uniti nel rispetto delle diversità. La partecipazione al concorso è libera e gratuita e gli elaborati dovranno essere inviati, entro il 20 marzo 2012. Per ulteriori informazioni consultare il bando. Http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/istruzione/viaggio_europa2012.pdf    
   
   
FVG: AL VIA LA "SCUOLA PERMANENTE DI CELIACHIA"  
 
Udine, 23 gennaio 2012 - Informare e formare sull´importante tema della celiachia, malattia genetica particolarmente diffusa ma ancora poco conosciuta. E´ l´obiettivo del progetto per una Scuola permanente di celiachia promosso dall´Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell´Autonomia Scolastica (Ansas) del Friuli Venezia Giulia, che è stato presentato 19 gennaio i a Udine, nella sede della Regione, dall´assessore all´Istruzione Roberto Molinaro e dal direttore dell´Ansas Alessandra Missana, alla presenza del presidente regionale dell´Associazione Italiana di Celiachia (Aic) Luciano Pegoraro, di Alessandro Sensidoni del dipartimento di scienze alimentari dell´Università di Udine, dei dirigenti scolastici dell´istituto Stringher di Udine, Anna Maria Zilli, e dell´Isis Linussio di Tolmezzo Fabio Pellizzari. Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, è frutto di un accordo con l´Aic, con diverse scuole e con l´ateneo friulano. Come ha spiegato Alessandra Missana, fa seguito ad una iniziativa pilota attuata lo scorso anno scolastico allo Stringher e al Linussio, cui hanno partecipato studenti, insegnanti, addetti alle mense scolastiche, universitarie ed ospedaliere, ristoratori, e tanti cittadini. Nasce dal successo di quell´iniziativa la decisione di Ansas e Regione di riproporre su scala più ampia questo modello formativo di sensibilizzazione, dando vita ad una vera e propria Scuola permanente di celiachia, che avrà anche l´ambizione di trasferire nel resto d´Italia le buone pratiche che saranno attuate in Friuli Venezia Giulia. Articolato in un seminario in programma già la prossima settimana, lunedì 23, sempre a Udine nella sede della Regione di via Sabbadini, e in cinque momenti formativi sul territorio (coinvolte scuole di Udine, dell´Alto Friuli, con Tolmezzo e Gemona, e delle province di Gorizia, Pordenone e Trieste) che avranno come relatori medici, dietisti, psicologi, esperti di scienza degli alimenti, il progetto, così l´assessore Molinaro, mette in evidenza la qualità dell´offerta formativa nella nostra regione. I giovani studenti si cimenteranno infatti in una dimensione sociale che consentirà loro di abbattere tabù e false credenze su questa patologia, facendosi carico di una problematica che coinvolge una importante fetta della popolazione. Per Molinaro in questo modo la scuola svolge anche un ruolo di ´service´ che va ben oltre gli obblighi formativi rivolti alle giovani generazioni, visto il coinvolgimento di tanti altri soggetti, e quindi trasmettendo a livello più ampio nozioni e conoscenze che contribuiranno a offrire una vita normale a chi è affetto da questa malattia. La celiachia, come è stato ricordato oggi, è un´intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente nel frumento e in altri cereali. I celiaci devono quindi escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni quali pane, pasta, biscotti, pizza e tutti i cibi che possono contenere anche piccole tracce di farina. L´assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può infatti causare danni seri alla salute. Da qui la necessità di un grande impegno rivolto all´educazione alimentare, di cui la Scuola avviata in Friuli Venezia Giulia è significativo esempio. La dieta senza glutine (numerosi sono gli alimenti presenti in commercio) va intrapresa solo dopo essere giunti alla diagnosi medica da parte di uno dei Centri di riferimento per la celiachia presenti in ogni provincia. L´incidenza in Italia di questa intolleranza è stimata in una persona ogni 100/150, ma non tutti i casi sono stati ancora diagnosticati. Attualmente in Friuli Venezia Giulia le nuove diagnosi sono circa 300 all´anno.  
   
   
STUDENTI DISABILI: PARTONO 160 PROGETTI IN 350 CLASSI DELLE SCUOLE TOSCANE  
 
Firenze, 23 gennaio 2012 – 160 progetti su 350 classi per 438 studenti disabili. E’ la sintesi di una operazione voluta da Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale attraverso un bando sperimentale, uscito lo scorso 1 dicembre, a sostegno dell’inclusione scolastica. “Siamo molto contenti – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana – che la nostra scuola abbia risposto con una immediatezza non scontata visti i tempi molto ristretti che eravamo stati costretti a dare (uscito il primo dicembre 2011 il bando dava solo 15 giorni di tempo per presentare le domande, ndr): le tante domande ricevute sono una bella conferma sull’alta motivazione e sulla dedizione dimostrata dagli insegnanti, testimoniata anche dal fatto di una richiesta di formazione da parte di altri docenti curriculari oltre agli 854 che già la svolgeranno in seguito all’attivazione dei progetti selezionati”. Analoga valutazione positiva anche da Angela Palamone, direttore dell’Usrt. “Purtroppo sono rimasti fuori progetti qualitativamente importanti e stiamo perciò cercando, insieme a Regione Toscana, di attivare ulteriori risorse per consentire altre sperimentazioni nella consapevolezza che il percorso intrapreso determinerà un mutamento importante nelle modalità di intervento a sostegno delle autonomie scolastiche per le azioni di inclusione”. Sono state 395, su 624 classi, i progetti presentati con l’adesione al bando nato da un protocollo d’intesa siglato il 24 novembre fra Regione e Usrt. Ciascun progetto è stato verificato e valutato dai componenti di un apposito “Tavolo tecnico” istituito presso l’Usrt: prima è stata verificata la presenza degli elementi essenziali e poi sono stati valutati i progetti nel merito. Ciò sulla base di due tipologie di indicatori: quelli “di contesto” (permettendo di individuare i diversi contesti territoriali e scolastici) e quelli “di progettazione” (attraverso cui si è valutata la coerenza fra il percorso proposto e le esigenze formative dell’alunno). E’ uscita quindi la classifica finale. Questa la ripartizione numerica dei progetti finanziati fra province: Arezzo (17 progetti, 41 classi, 54 alunni); Firenze (rispettivamente 24, 74, 75), Grosseto (9, 14, 25); Livorno (18, 51, 69); Lucca (24, 67, 89); Massa-carrara (10, 14, 17); Pisa (10, 14, 19); Prato (22, 39, 47); Pistoia (14, 22, 28); Siena (12, 14, 15). Per un totale di 162 progetti, 350 classi e 438 alunni disabili. Nei tre diversi modelli in cui si articola la sperimentazione, sono coinvolti, in attività di formazione, 254 dipendenti del personale Ata, 377 insegnanti di sostegno, 854 insegnanti curriculari per un totale di 1.485 persone che stanno quindi iniziando specifiche attività formative per migliorare la qualità dell’inclusione di alunni disabili. Stella Targetti e Angela Palamone fanno inoltre presente che, con il prossimo mese di aprile, partirà nel territorio toscano una “campagna di verifica e di ascolto” affinché chi è risultato incluso nella sperimentazione – ma anche chi è rimasto fuori e, in genere, studenti disabili con le loro famiglie – “possano fornire un contributo per il necessario rinnovo delle linee guida sulla integrazione scolastica in modo da far crescere ed evolvere questo progetto sperimentale”. La Regione, aggiunge Targetti, “prevede di continuare a investire sulla sfida dell’inclusione”. Sono inoltre in fase di avvio, da parte dell’Usrt, le previste azioni di accompagnamento per i progetti sperimentali: sono già stati già assegnati i posti in deroga e sono in fase di assegnazione ulteriori risorse funzionali all’insegnamento.  
   
   
CONFINDUSTRIA TRIESTE E AREA SCIENCE PARK PRESENTANO LA PUBBLICAZIONE “L’IMPRENDITORE IN CLASSE – ANNO SCOLASTICO 2010-2011” E IL PROGETTO 2012  
 
 Trieste, 23 gennaio 2012 - Entrare direttamente in aula per trasferire alle giovani generazioni lo spirito imprenditoriale: la formula de “L’imprenditore in classe”, l’iniziativa promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trieste rivolta alle scuole cittadine, si è rivelata ancora una volta vincente sia in termini di numero di studenti e imprenditori coinvolti sia in termini di qualità degli incontri, grazie anche alla partnership con Area Science Park. Sono stati, infatti, 7 gli istituti superiori cittadini che hanno scelto di partecipare all’iniziativa nell’anno scolastico 2010-2011 per un totale di circa 500 studenti, mentre 28 sono stati gli imprenditori che hanno portato la propria esperienza tra i banchi di scuola, dialogando a tu per tu con le giovani menti, in particolare delle classi terze, quarte e quinte degli istituti Da Vinci-carli-de Sandrinelli, Jožef Stefan, Alessandro Volta, Žiga Zois e i licei Bachelet, Carducci e Oberdan. “In questa edizione – ricorda la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Elisabetta Cividin in occasione della presentazione della pubblicazione “L’imprenditore in classe 2010-2011”, svoltasi presso la sede di Confindustria Trieste – il progetto ha raggiunto il suo principale obiettivo: un coinvolgimento superiore alle aspettative, sia degli istituti scolastici cittadini che delle classi coinvolte. Il successo del progetto (coordinato da Massimo Chenda) è dovuto a un approccio formativo molto diretto e non troppo tecnico, che ha visto accrescere negli anni l’attenzione dei ragazzi che si apprestano a fare le loro scelte di vita in campo professionale. Entrare nelle classi, per noi imprenditori, significa condividere con le nuove generazioni la nostra esperienza di lavoro e il momento dell’incontro e del dialogo studenti-imprenditori è sempre molto stimolante, per entrambi”. Durante l’anno scolastico 2010-2011 non sono mancate le novità, tra cui la partecipazione agli incontri di diversi esponenti provenienti dai laboratori e dalle imprese insediate in Area Science Park. Inoltre, ogni incontro sviluppava un tema specifico (internet e nuovi media, gestione finanziaria, controllo di gestione, risparmio energetico, energie rinnovabili, sistemi e software, marketing, ecc.) per permettere agli studenti non solo di ascoltare la testimonianza di un’esperienza imprenditoriale ma anche di approfondire aspetti più tecnici e concreti. “Area si è sempre impegnata nella formazione di persone in grado di gestire il processo innovativo e il trasferimento tecnologico. Persone capaci di tradurre in termini economici un’idea scientifica o tecnologica – commenta Roberto Della Marina, Vicepresidente di Area Science Park. In questo percorso è fondamentale riuscire a coinvolgere e sensibilizzare anche elementi potenzialmente più lontani di questa catena, che sono appunto gli studenti. Noi siamo convinti che imprenditori si può nascere, ma lo si può anche diventare raccogliendo suggerimenti e insegnamenti di tecnici e professionisti che tutti i giorni vivono la realtà dell’impresa e si confrontano col mercato. Pertanto, l’intento con cui partecipiamo al progetto ‘L’imprenditore in classe’ è quello di allungare di un altro tassello la filiera del trasferimento tecnologico che trasforma un’idea in prodotto, avvicinando nel contempo le possibili ricadute economiche sul territorio”. A completamento di questa importante edizione è stata anche rinnovata la pubblicazione “L’imprenditore in classe”, realizzata da Aps comunicazione con il sostegno di Area Science Park e della Fondazione Crtrieste, nonché grazie al contributo di Burgo Group, Cividin Costruzioni, Ergolines Lab, Ocean Team, Pacorini, T&b Associati, Veneto Leader e Wärtsilä Italia. Il volume riporta resoconti degli interventi, opinioni, consigli e racconta con testi e immagini l’esperienza educativa mantenendo la suddivisine tematica proposta in aula, come un vero e proprio quaderno di appunti, richiamato, per questo, anche nella grafica. Il progetto del 2012, organizzato sempre in partnership con Area, oltre a prevedere gli incontri con imprenditori e ricercatori che si svolgeranno tra febbraio e marzo, proporrà anche l’istituzione di un concorso al fine di promuovere l’integrazione fra scuole e imprese, favorire la conoscenza dei processi gestionali, progettuali, produttivi, tecnologici e di comunicazione delle aziende. Sarà richiesta la redazione di un breve testo su uno dei temi proposti dall’imprenditore o dal ricercatore durante l’incontro con gli studenti; potrà essere redatto dal singolo studente o in forma aggregata. I componimenti verranno valutati da una commissione composta dagli stessi imprenditori e dai ricercatori che avranno partecipato a “L’imprenditore in classe 2012”. Il bando del concorso contenente tutte le informazioni utili alla partecipazione sarà pubblicato agli inizi di febbraio 2012. Le aree tematiche proposte agli istituti saranno: Ict, internet e nuovi media; La gestione finanziaria; Dalla ricerca scientifica all´applicazione tecnologica; Dall’idea al mercato: come creare un’impresa; Marketing e comunicazione; Impresa al femminile; Ecologia e ambiente: energie rinnovabili e risparmio energetico.  
   
   
BOLZANO, EDUCAZIONE PERMANENTE: RICHIESTE DI CONTRIBUTO ENTRO IL 31 GENNAIO  
 
Bolzano, 23 gennaio 2012 - Agenzie, comitati, biblitoteche, associazioni e cooperative possono presentare domanda di finanziamento per le loro attività all´Ufficio educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi entro il 31 gennaio 2012. La Provincia concede una serie di contributi alle agenzie educative e di educazione permanente, ai comitati di educazione permanente, alle biblioteche pubbliche e speciali, nonchè alle associazioni e cooperative di settore con sede in Alto Adige. I contributi vengono concessi per il finanziamento delle attività, per il funzionamento, e per gli investimenti degli enti richiedenti con sede in Alto Adige (L.p. 7 novembre 1983 n. 41), nonché per l´attività educativa in genere e per le pubblicazioni ed incisioni audiovisive (L.p. 10 novembre 1976 n. 45). Le domande di finanziamento dovranno pervenire alla Ripartizione 15. Cultura italiana - Ufficio 15.2 Educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi entro martedì 31 gennaio 2012 alle ore 12.00. Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale farà fede il timbro di spedizione.  
   
   
SICILIA: CON LIBIA ACCORDO PER INSEGNAMENTO LINGUA  
 
 Palermo, 23 gennaio 2012 - Nel quadro dell´accordo sulla pesca firmato dai rappresentanti del governo della Libia e da Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca (soggetto operativo della Regione siciliana), potranno essere realizzate iniziative formative per giovani libici finalizzate all´insegnamento della lingua italiana. Questo grazie ad un progetto dell´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale che coinvolgera´ le scuole dell´isola. "L´accordo - ha specificato l´assessore regionale Mario Centorrino - prevede, al tempo stesso, che 100 borse di studio, da erogarsi a favore di studenti della Libia per frequentare gli Atenei italiani, vengano riservate alle universita´ siciliane". L´assessore Centorrino nei giorni scorsi ha partecipato alle trattative preliminari per la stesura e la definizione dell´accordo a nome del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.  
   
   
FINLANDESI STUDIANO COME IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SI RIPERCUOTE SULLA NATURA  
 
Bruxelles, 23 gennaio 2012 - In Finlandia un team di ricercatori finanziato dall´Ue sta studiando come il cambiamento climatico influisce sulla natura e sui vari settori che da essa dipendono, ovvero agricoltura, selvicoltura, pesca e turismo. Lo studio è finanziato nell´ambito del progetto Vaccia ("Vulnerability assessment of ecosystem services for climate change impacts and adaptation"), che è supportato dal programma Eu Life+. I risultati dello studio aiuteranno i responsabili dei processi decisionali, l´industria e la gente comune, e daranno alla Finlandia il supporto di cui ha bisogno per adattarsi a un clima mutevole. Quasi 100 esperti provenienti dall´Istituto finlandese per l´ambiente, dall´Istituto meteorologico finlandese e dalle università di Helsinki, Jyväskylä e Oulu stanno partecipando a questo studio. Essi prevedono che il clima in Finlandia si riscalderà di più durante la stagione invernale rispetto alla stagione estiva. Durante i mesi estivi i finlandesi dovranno affrontare un numero maggiore di giornate calde e periodi caldi più lunghi. L´inverno termico, che è il periodo determinato in base alla temperatura, diventerà più breve. In questo studio, il team ha concentrato la propria attenzione su molte città, tra cui Helsinki e Lahti, oltre a località turistiche come Kuusamo e Sotkamo. Essi hanno inoltre studiato gli effetti del cambiamento climatico e le possibilità di variazione nei diversi ambienti in aree boschive, agricole e acquatiche. I ricercatori sottolineano che il settore del turismo si dovrà adattare alla mancanza di neve e ghiaccio in tutta la regione. "Precipitazioni mutevoli, inverni più brevi e caldi, oltre a un deciso calo della copertura nevosa potrebbero cambiare in modo netto i requisiti indispensabili per un turismo basato sulla natura nella Finlandia settentrionale," dice il professor Hannu I. Heikkinen dell´Università di Oulu in Finlandia, a capo della sezione del progetto che riguarda il turismo. "I centri turistici nel nord, come Vuokatti e Sotkamo, stanno già prendendo in considerazione la possibilità di ridurre le incertezze legate al clima invernale mediante un ampliamento di varie soluzioni al coperto, come tunnel per lo sci o stadi del ghiaccio," ha aggiunto. "Vi sono piani per la produzione locale dell´energia necessaria per un inverno artificiale, usando il calore prodotto dal terreno e le fonti rinnovabili. Un altro ovvio adattamento sarà quello di sviluppare un´offerta turistica per tutto l´anno e varie opzioni per il programma. Questo migliorerebbe anche l´efficienza del settore turistico e al contempo attenuerebbe lo stress su ambiente e collettività." Il team suggerisce inoltre che con il riscaldamento del clima, sarà più facile coltivare specie che danno maggiori raccolti e varietà che necessitano di periodi di crescita più lunghi. I risultati dello studio getteranno nuova luce su come il cambiamento climatico sta influenzando, tra le altre cose, la scelta commerciale delle colture, i settori di produzione e l´uso di fertilizzanti e pesticidi. "Le mutevoli condizioni atmosferiche aumentano la vulnerabilità dell´agricoltura," spiega il professor Juha Helenius del Dipartimento di agronomia dell´Università di Helsinki. "Le fattorie si sono sempre dovute adattare alle mutevoli condizioni atmosferiche ma, tra i coltivatori, un aumento della variabilità dei periodi di crescita e nella frequenza degli eventi climatici estremi richiedono una crescente adattabilità dal punti di vista finanziario a importanti variazioni nelle colture e nella loro qualità." Stime derivate da modelli mostrano inoltre come la selvicoltura e la pesca verranno influenzate in modo significativo dalle condizioni mutevoli. Per maggiori informazioni, visitare: Eu Life+: http://ec.Europa.eu/environment/life/  Vaccia: http://thule.Oulu.fi/vaccia/    
   
   
UNA NUOVA STRATEGIA PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI: LA COMMISSIONE EUROPEA FA UN SALTO DI QUALITÀ  
 
Bruxelles, 23 gennaio 2012 – La Commissione europea ha adottato il 19 gennaio una nuova strategia quadriennale (2012-2015) volta a migliorare ancor più il benessere degli animali nell´Unione europea. "La recente entrata in vigore della legislazione sulle "galline ovaiole" ha dimostrato che in diversi Stati membri persistono problemi per quanto concerne il benessere degli animali. Alcune iniziative sono già state prese, ma diversi aspetti vanno affrontati in modo diverso per ottenere risultati maggiormente sostenibili. La nuova strategia prevede la necessaria flessibilità per consentire agli operatori di raggiungere, con modalità diverse, i prescritti standard in materia di benessere. Una maggiore coerenza delle politiche e l´ottimizzazione della trasparenza del mercato nell´ambito di un ampio quadro legislativo sul benessere animale contribuirà a ridurre le contraddizioni, reali o percepite, tra il benessere degli animali e le esigenze degli operatori economici. Le misure finalizzate al benessere degli animali devono assicurare l´efficacia dei costi. La proposta di consacrare risorse agli aspetti dell´istruzione e della formazione dovrebbe assicurare la massima efficacia delle iniziative, sia in termini economici che di benessere degli animali", così ha affermato John Dalli, commissario Ue responsabile per la salute e i consumatori. La necessità di un cambiamento - La legislazione Ue sul benessere degli animali, sviluppata negli ultimi decenni in risposta a situazioni specifiche e a richieste politiche, è a volte estremamente dettagliata e settoriale, con il risultato che il suo campo di applicazione non è generale. L´attuazione diseguale di tali regole negli Stati membri crea condizioni di concorrenza diseguali in questo importante settore economico. Considerata la diversità dei climi, dei terreni e dei sistemi di allevamento in cui tale normativa va applicata, quest´ambito della legislazione europea necessita un cambiamento. La nuova strategia è stata adottata sotto forma di comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo. Perché continuano a sussistere problemi? La comunicazione della Commissione identifica nella mancata attuazione della legislazione Ue da parte degli Stati membri in diversi ambiti uno dei problemi maggiori che influenzano negativamente il benessere degli animali nell´Ue. Un altro ostacolo a un´attuazione piena ed equa è dato dal fatto che il mercato non fornisce incentivi economici sufficienti per indurre gli operatori a mettersi a norma. La comunicazione constata inoltre che molte delle parti interessate non hanno conoscenze sufficienti sul benessere degli animali ed evidenzia inoltre carenze nella legislazione Ue che rendono più difficile assicurare condizioni di benessere adeguate per certe categorie di animali. Interventi suggeriti - Per rispondere a queste problematiche, la strategia prevede un approccio su due binari: una proposta di normativa completa sul benessere degli animali e il rafforzamento delle azioni condotte attualmente. La legislazione proposta dovrebbe promuovere un approccio innovativo incentrato sui risultati reali in tema di benessere invece che su input meccanicistici e concentrare maggiormente l´attenzione sui livelli di istruzione e di professionalità delle persone interessate. Il secondo elemento propone il rafforzamento e l´ottimizzazione delle azioni condotte attualmente dalla Commissione: potenziare gli strumenti per rafforzare l´ottemperanza degli Stati membri ai requisiti di legge, intensificare la cooperazione internazionale già esistente in tema di benessere degli animali, informare meglio i consumatori nonché realizzare studi negli ambiti in cui il benessere degli animali appaia incontrare i maggiori problemi. Contesto - La Commissione ha adottato per la prima volta nel 2006 una strategia in tema di benessere degli animali. Il programma d´azione comunitario per la protezione ed il benessere degli animali 2006-2010 raggruppava i diversi aspetti della politica Ue sul benessere degli animali che regolamentava le condizioni di miliardi di animali allevati a fini economici. La nuova strategia prende le mosse dalla precedente e, in particolare, dagli insegnamenti tratti dal quinquennio di attuazione del primo programma d´azione. La necessità di una nuova strategia è tanto più evidente se si considera l´importanza degli animali nella nostra vita quotidiana. Il settore agricolo è quello più grande per quanto concerne l´uso degli animali. Nelle aziende di tutta l´Ue vi sono circa due miliardi di volatili (polli per la produzione di carne, galline ovaiole, tacchini, anatre e oche) e trecento milioni di mammiferi (mucche, maiali, pecore, ecc.). Nell´ue anche la popolazione degli animali da compagnia è estremamente grande. Si stima che nell´Unione vi siano circa cento milioni di cani e di gatti. Nell´ue il valore annuo dell´allevamento è stimato a circa 150 miliardi di euro. Il contributo dell´Unione a sostegno del benessere degli animali è stimato ad un importo annuo di 70 milioni di euro versati agli allevatori a titolo di pagamenti per il benessere degli animali nell´ambito dei programmi di sviluppo rurale o consacrati ad altre attività legate al benessere degli animali, come ricerca, studi economici, comunicazione, formazione e istruzione, ecc. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/food/animal/welfare/actionplan/actionplan_en.htm    
   
   
E’ NATA BIO SOIL EXPERT, L’AZIENDA CHE USA LE PIANTE CONTRO CHIMICA E SMOTTAMENTI TRE GIOVANI A CAPO DELLA START UP CON SEDE A ROVERETO. È LA PRIMA SCOMMESSA DI BAN TRENTINO  
 
 Trento, 23 gennaio 2012 - E’ nata Bio Soil Expert, giovane azienda con sede a Rovereto, che sfrutta le proprietà di particolari varietà di piante e microrganismi per la bonifica di terreni inquinati, per contrastare il dissesto idrogeologico e per la salvaguardia dei corsi d’acqua in agricoltura. L’impresa, figlia del progetto vincitore dell’ultima edizione del D2t Start Cup, premiato nel maggio scorso con un assegno di 50 mila euro, è frutto dell’idea di tre giovani startupper veronesi - Alberto Ferrarese, Paolo Campostrini e Andrea Zerminiani, tutti di 27 anni – ed ha potuto vedere la luce grazie anche al primo investimento siglato “Ban Trentino”, il nodo locale di Iban, l’associazione dei Business Angel italiani, nato nell’estate 2011. Capitali privati ed esperienza manageriale al servizio di giovani aziende innovative: questa l’idea che si concretizza con il sostegno a Bio Soil Expert e che il modello messo a punto da Trentino Sviluppo conta di replicare nei prossimi mesi a favore di altre iniziative imprenditoriali. «Questo caso di successo – commenta Alessandro Garofalo, vicepresidente di Trentino Sviluppo – è il risultato di un’azione congiunta che parte dal Premio D2t, passa per il forum di investimento Early Stage, la partecipazione al Premio Nazionale per l’Innovazione Pni Cube, la costituzione di Ban Trentino, l’accompagnamento verso i centri di ricerca. Trentino Sviluppo si è attrezzata con una serie di servizi messi in filiera, grazie ai quali siamo in grado di scovare e selezionare le migliori idee di impresa, di coltivarle e farle crescere mettendole anche in connessione con potenziali investitori privati, operando come facilitatori tra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale, per rendere le aziende sempre più competitive». Ne ha fatta di strada, in meno di sette mesi, Bio Soil Expert. Un anno fa era un’idea di impresa o poco più. Ora ha partita Iva, una sede legale – al momento presso The Hub di Rovereto, in attesa di potersi insediare nella Greenhouse di Progetto Manifattura - tre giovani titolari e sei finanziatori privati, cinque dei quali trentini. Business Angel, questi ultimi, che hanno scommesso oltre 40 mila euro nell’iniziativa imprenditoriale, scegliendola tra le migliori idee di impresa elaborate dai giovani nell’ultimo anno, e che ora affiancheranno nei primi passi sul mercato. «Abbiamo notato il progetto tra i finalisti dell’ultima edizione del Premio D2t – ricorda Mauro Cogoli, uno dei responsabili operativi di Ban Trentino – e da lì è nato un interesse che ci ha portati a lavorare in questi mesi a fianco dei tre giovani ideatori per affinare il piano d’impresa, valutando con attenzione costi ed opportunità di mercato. Abbiamo individuato con scrupolo le aree di business definendo anche una road map di sviluppo per i prossimi anni. L’intento è di assicurare pieno sostegno a questa giovane start up per i prossimi 3-5 anni, con l’auspicio che se l’investimento si rivelerà azzeccato e la società crescerà in modo importante, potrebbe anche attirare l’attenzione di grandi fondi di investimento particolarmente vivaci nel settore cleantech, penso ad Atlante Ventures o Fondo Ambienta». Bio Soil Expert Srl, costituita ad inizio gennaio, svela nel nome la propria mission: utilizzare sistemi biologici, in particolare piante e microorganismi, per il trattamento del suolo (“soil”) con applicazioni avanzate in diversi settori. «L’idea è nata lavorando alla tesi di laurea - spiega Alberto Ferrarese – dove applicavo le proprietà di talune specie vegetali, in grado di far degradare il piombo tetraetile, ad un progetto di bonifica dell’area ex Sloi di Trento. Andrea Zerminiani, poi, ha svolto due tesi nel settore della phytoremediation, focalizzando l´attenzione sulla genetica molecolare vegetale e sulle colture cellulari vegetali. Dall’intreccio dei nostri studi è nata l’idea di farne un’impresa. L’azienda si concentrerà su tre aree di business: interventi di prevenzione e contenimento dei rischi di dissesto idrogeologico, le fasce tampone in agricoltura, ossia le vecchie siepi che si usavano un tempo per separare i campi, reinterpretate in chiave biotech, mentre il terzo settore di applicazione riguarda gli interventi di bonifica di aree industriali dismesse o di terreni inquinati». Bandite le tradizionali terre armate o le impattanti opere di calcestruzzo armato, per gli interventi di contenimento idrogeologico i tre startupper di Bio Soil Expert propongono un rimedio assolutamente biocompatibile. «Abbiamo studiato dei batteri – spiega Paolo Campostrini – in grado di colonizzare determinate piante, entrando in simbiosi con esse ed accelerandone in modo importante lo sviluppo vegetativo, in particolare dell’apparato radicale che può raggiungere una profondità di 3-5 metri. Questo permette un naturale consolidamento dei terreni, efficace tanto quanto i tradizionali sistemi utilizzati nelle opere di consolidamento e ripristino ambientale». I clienti di Bio Soil Expert saranno anzitutto enti pubblici, ma anche privati per quanto riguarda in particolare le applicazioni in agricoltura. «Singoli imprenditori agricoli, consorzi di bonifica o consorzi agrari – auspica Alberto Ferrarese – potranno presto sperimentare la bontà della nostra fascia tampone, che preserva i corsi d’acqua dal rischio di contaminazioni provenienti dal trattamento dei frutteti piuttosto che dalla concimazione dei terreni». La firma dei primi contratti di fornitura è attesa per fine di maggio. Nel frattempo si lavora alla definizione dei pacchetti e delle offerte commerciali. E, se l’iniziativa avrà successo, si prevede già di rafforzare la squadra con ulteriori competenze: «Avremo bisogno di giovani geologi – spiega Ferrarese – ma anche di ingegneri, perché il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio completo che va dalla produzione di piante e microrganismi alla realizzazione dell’impianto, dall’accompagnamento durante la fase di attecchimento fino al monitoraggio successivo». La compagine sociale di Bio Soil Expert Srl contempla al momento nove soci: i tre giovani imprenditori veneti, compagni di studi alla Facoltà di Biotecnologie dell’Università di Verona - Alberto Ferrarese, Paolo Campostrini ed Andrea Zerminiani - ciascuno con una quota del 25%, mentre il rimanete 25% del capitale sociale è stato sottoscritto dai sei investitori privati che fanno capo al nodo trentino di Iban. Nato nel giugno 2011 come nodo locale di Iban, l’Associazione Italiana investitori informali in capitale di rischio, Ban Trentino è coordinata da Mauro Cogoli e Michele Gubert, e raccoglie ad oggi l’adesione di dieci business angeld trentini: sono imprenditori, dirigenti o liberi professionisti, disposti ad investire non solo denaro, ma solide competenze, contatti commerciali ed opportunità di crescita del nuovo business.  
   
   
UN PROGETTO COMUNE PER LE ACQUE DI CUNEO E DI NIZZA  
 
Cuneo, 23 gennaio 2012 - La Provincia di Cuneo e la città di Nizz a insieme per un progetto Alcotra, di circa 1,5 milioni di euro, su uno studio si stematico relativo alle ris orse idriche presenti nel territorio della Granda e nell’are a metropolitana nizzarda per capire, sulla base della qualità dell’ac qua, quali aste fluviali abbiano una capacit à d’impiego plurimo e possano essere, quindi, utilizzate ad uso idroelettrico, potabile e di irrigazione. Il fine è quello di ricercare la migliore soluzione possibile per ottimizzare l’impiego della risorsa id rica. Il progetto è stato discusso il 4 gennaio ed è in fase di elaborazione. Www.provincia.cuneo.it  
   
   
I COMUNI USINO LE PIANTE MANGIA SMOG GLI ALBERI PIÙ EFFICACI: OLMI, TIGLI, NOCI E FRASSINI  
 
 Canneto sull´Oglio/mn, 23 gennaio 2012 - Trasferta nella capitale dei florovivaisti lombardi, quella di oggi, per Giulio De Capitani, assessore regionale all´Agricoltura, che ha partecipato, a Canneto sull´Oglio (provincia di Mantova), al convegno ´Distretto Plantaregina: vivaismo di qualità per la mitigazione ambientale´. Nel corso dell´incontro Rita Baraldi, del Cnr di Bologna, su indicazione del Distretto Plantaregina, ha presentato i risultati della ricerca scientifica sull´utilizzo delle piante per l´abbattimento dell´inquinamento ambientale. Lo Studio - Le piante più efficaci per cancellare l´inquinamento dalle nostre città - ha spiegato il tecnico Cnr dell´Istituto di Biometeorologia - sono: Olmi, Noci, Tigli e Frassini, utilissime per trattenere Pm10. Le specie che assorbono una tonnellata di anidride carbonica in una città nel corso di cinquant´anni con grandissima efficacia sono: l´Olmo, il Frassino, il Tiglio e la Robinia. Il Bagolaro è un altro arbusto che ha un´ottima capacità di mitigazione. Funzionano bene anche l´albero dei Tulipani, la Sofora e la Robinia. Più basso invece l´apporto del Sambuco e del Gelso piangente. Dati, questi, che ora saranno utilizzati dagli imprenditori, per presentare progetti per gli Ecosistemi di città europee e non solo del nostro Paese. Una sorta di radiografia per individuare dove mettere la pianta giusta al posto giusto. Far Utilizzare Ricerche A Enti Locali - "E´ opportuno utilizzare ricerche come queste per aiutare gli Enti locali ad azzerare l´impatto ambientale. Chi usa territorio e costruisce opere è giusto che ripari all´inquinamento e questi studi sono essenziali". E´ questa la riflessione dell´assessore De Capitani al termine della presentazione della ricerca del Cnr. "Finalmente - ha proseguito l´assessore - l´attenzione di tutti si è spostata anche sulla tutela del suolo agricolo e non solo sulla tutela del suolo a livello generale. E questo è molto importante anche in virtù di quello che è il tema della mitigazione ambientale; ciò è stato possibile anche attraverso le modifiche alla Legge 31, che norma il comparto agricolo regionale, di recente votata". Distretti A Maglie Larghe - "Regione Lombardia ha concepito in tema di Distretti - ha detto ancora De Capitani - una normativa a maglie larghe, per dare la possibilità agli operatori di evidenziare le loro peculiarità territoriali. Questo ha reso possibile la nascita di molti Distretti nelle 12 province lombarde". La Pac Premierà Aziende Nei Distretti - De Capitani è tornato anche sulle novità che porterà la nuova Pac (Politica agricola comunitaria) proprio sui temi dei Distretti e delle aziende che li compongono. "Con la nuova Pac - ha spiegato - i Distretti non saranno gli unici soggetti individuati, ma saranno le stesse aziende dentro il Distretto soggetti privilegiati per i finanziamenti. Ci saranno infatti punteggi di favore per le aziende che sono all´interno del Distretto". "Serve - ha detto ancora l´assessore - mettere assieme le specificità del territorio e poi portarle sul tavolo del Ministero dell´Agricoltura". Nuova Campagna Informativa Per Agricoltura - L´assessore ha voluto ricordare le iniziative di Regione Lombardia mirate a evidenziare e promuovere il comparto agricolo e ha annunciato che anche in questo 2012 verranno messe in atto campagne di comunicazione, per far conoscere l´importanza del comparto tra tutti i cittadini lombardi. All´incontro hanno partecipato anche gli assessori all´Agricoltura delle Province di Mantova e di Cremona, Maurizio Castelli e Gianluca Pinotti. Entrambi hanno sottolineato l´importanza del tema economico dei Distretti agricoli e della mitigazione ambientale.  
   
   
ALLUVIONE MARZO 2011: SU PROPOSTA DELLE MARCHE LE REGIONI CHIEDONO ALL´UNANIMITA` UN INCONTRO URGENTE CON IL GOVERNO E NORMATIVE EFFICACI..  
 
Ancona, 23 Gennaio 2012 - Un incontro urgente con il Governo per la definizione degli interventi finanziari connessi con le emergenze alluvione dichiarate dal Consiglio dei Ministri da marzo 2011 ad oggi. E´ quanto chiedono con forza le Regioni nel documento approvato il 19 gennaio all´unanimita`, su proposta della Regione Marche, dalla Conferenza dei Presidenti. Nel documento si chiede inoltre che si possa procedere, in sede di conversione del decreto Milleproroghe, al rifinanziamento del Fondo regionale di Protezione civile (previsto dalla legge 388 del 2000) e all´abrogazione dei commi 5 quater e 5 quinquies dell´art.5 della Legge 225/1992 che prevedono l´aumento, da parte delle Regioni colpite da calamita`, di tributi e accise per coprire i danni e l´aumento delle accise sui carburanti da parte dello Stato per il reintegro del Fondo di Protezione civile. ´A quasi un anno dalla drammatica alluvione che ha colpito le Marche e nonostante sia stato dichiarato dal Governo lo stato di emergenza ´ dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ´ sinora la Regione e gli enti locali hanno camminato solo ed esclusivamente con le proprie gambe. Dallo Stato ancora nessun segnale ne` tantomeno risorse. Il decreto Milleproroghe del precedente Governo ha stabilito che il presidente della Regione interessata da calamita` naturali, qualora il bilancio regionale non rechi sufficienti disponibilita` finanziarie, e` autorizzato a deliberare aumenti di tributi, addizionali, aliquote sino al limite massimo consentito dalla legge. Qualora anche tali misure non fossero sufficienti a coprire tutti i danni, e` disposto l´utilizzo delle risorse del Fondo nazionale di Protezione civile. Ebbene, nonostante la Regione abbia provveduto per la propria parte, lo Stato non ha ancora messo a disposizione le risorse del Fondo. Una situazione assurda che mette a rischio dissesto gli enti locali intervenuti con le proprie forze dopo l´alluvione di marzo´. ´Si e` manifestata ´ sottolinea il vicepresidente della Regione, Paolo Petrini presente oggi a Roma ´ la fortissima determinazione di tutte le Regioni nell´avere finalmente risorse certe e normative efficaci in occasione di eventi cosi` drammatici come quello che ha colpito le Marche nel marzo scorso´.  
   
   
CROMO NELLA BERGAMASCA,MONITORAGGI PIÙ CAPILLARI RAIMONDI:BENE I PRIMI RISULTATI, MA TENIAMO ALTA L´ATTENZIONE  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - Un monitoraggio più preciso dei livelli di inquinanti presenti nella falda acquifera della bassa Bergamasca, grazie alla validazione, da parte di Arpa, dei controlli effettuati dalle aziende responsabili della contaminazione e al loro coordinamento con i prelievi diretti dell´Agenzia regionale. E´ questa la principale decisione assunta dal Tavolo tecnico, che si è riunito il 19 gennaio a Palazzo Lombardia, come anticipato nei giorni scorsi dall´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. Alla riunione, oltre ai tecnici di Regione Lombardia, hanno partecipato i rappresentanti di Arpa, della Provincia di Bergamo e dei Comuni interessati (Treviglio, Verdellino, Ciserano, Arcene, Castel Rozzone). ´E´ un buon segno - ha spiegato Raimondi, informato degli esiti della riunione - che questi momenti non siano semplici incontri, ma incubatori di proposte concrete. Bisogna infatti non solo informare puntualmente i sindaci della situazione, ma anche capire come migliorare il lavoro e le attività di monitoraggio e bonifica. E´ un metodo di lavoro, quello collegiale e di leale collaborazione con gli Enti locali, che riteniamo doveroso oltre che più efficace´. I Monitoraggi - Arpa ha lavorato su di un´area più ampia rispetto a quella circostante il primo focolaio di inquinamento, tra Verdellino e Ciserano; dove, nei pressi della ditta ´nuova Igb´, erano stati riscontrati livelli di Nichel e di Cromo sopra la norma. La stessa ditta sta già provvedendo alla messa in sicurezza della perdita al fine di contenere l´inquinamento e la situazione, che pure era molto localizzata, è quindi in fase di riassorbimento. Anche le aree che risentivano da inquinamento da Cromo Vi vedono ridursi le concentrazioni nella falda, segnale che gli interventi messi in opera tramite il finanziamento regionale e quelli delle imprese responsabili della fuoriuscita stanno dando i loro frutti. La Sperimentazione Sul Cromo Vi - ´Tra le altre cose - ha commentato Raimondi - è positivo che la sperimentazione, che utilizza una particolare miscela che trasforma il Cromo Vi nell´innocuo cromo trivalente stia dando buoni risultati. E´ stato infatti comunicato che, già a 50 metri a valle del focolaio di contaminazione, si riscontra una totale assenza di Cromo Vi nella falda. Bisogna dunque stringere i tempi, per capire se è possibile estendere questa sperimentazione a tutto il territorio interessato, perché in questi casi il tempo è un fattore decisivo. Vigileremo anche su questo aspetto´. La Bonifica A Ciserano - ´Per quanto riguarda invece l´attività di bonifica nel comune di Ciserano - ha continuato l´assessore - dalla prossima settimana si avranno i primi benefici grazie all´inizio dei pompaggi per i prelievi delle acque di falda´. L´arpa ha comunicato che, al momento, l´inquinamento è confinato a livello superficiale della falda e si è deciso di gestire con particolare cautela eventuali attività di trivellazione, per il rischio di mettere in collegamento la falda contaminata con quella sottostante. ´Bisognerà vigilare in maniera particolare - ha spiegato l´assessore - per tutte le attività che possono mettere in collegamento le due falde e penso ad esempio a nuovi pozzi o alle pompe di calore. Da parte regionale massima collaborazione ancora una volta con la Provincia e con i sindaci per le rispettive attività programmatorie´. ´Di fronte a problemi così seri e sentiti dalla popolazione - ha concluso Raimondi - non dobbiamo abbassare la guardia neanche a fronte del miglioramento dei dati. E´ nostro dovere fare il possibile, perché, in un´area così delicata e soggetta a pressioni ambientali, ci siano tutti gli strumenti, per gli Enti locali, di poter vigilare e, per i cittadini, di godere della propria acqua in tutta tranquillità´.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE REGOLE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI ELETTRONICI  
 
Strasburgo, 23 gennaio 2012 - Saranno molti di più i frigoriferi, i telefoni e i gadget che saranno raccolti e riciclati grazie ai nuovi obiettivi ambientali approvati dal Parlamento, in accordo con il Consiglio. L´aggiornamento della direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electronic Equipment - Weee) offre inoltre ai consumatori la possibilità di restituire piccoli rifiuti elettronici ai rivenditori e riduce il fardello burocratico per le imprese. "Dopo difficili negoziati sono molto soddisfatto del fatto che siamo riusciti ad accordarci su tassi di raccolta ambiziosi, ma raggiungibili. L´europa adesso recupererà più materiale grezzo, il che è un´ottima notizia sia per l´economia sia per l´ambiente" ha dichiarato il relatore Karl-heinz Florenz (Ppe, De), dopo che l´accordo è stato approvato, per alzata di mano, da una schiacciante maggioranza. Una volta che il Consiglio avrà approvato formalmente le nuove regole, e queste saranno pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, gli Stati membri avranno 18 mesi per inserire le disposizioni nella legislazione nazionale. Raccolta e riciclo - Tutti gli Stati membri dovranno incrementare la raccolta dei rifiuti di prodotti elettronici, anche se già soddisfano l´attuale obiettivo forfettario di 4 kg per persona l´anno. Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni messi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019, la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l´85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti. Dieci paesi che devono migliorare le loro infrastrutture, fra i quali non c´è l´Italia, avranno un obiettivo intermedio del 40% e potranno richiedere una proroga fino al 2021 per raggiungere l´obiettivo finale. Dove buttare il proprio cellulare che non funziona più? Per aiutare ognuno a fare la propria parte, il Parlamento ha chiesto e ottenuto che ai consumatori sia permesso di restituire ai rivenditori piccoli dispositivi elettronici (come i telefonini) in ogni grande negozio del settore (da 400m2 in su), senza dovere per forza acquistare un altro prodotto. Oro nei circuiti elettronici - Un miglior trattamento aiuterà poi a recuperare le materie prime più preziose, come l´oro utilizzato per i circuiti elettronici e a evitare che le sostanze nocive finiscano in discarica. I tassi di riciclaggio dovranno salire all´80% per alcune categorie di merci. Dovranno essere utilizzate le migliori tecnologie di riciclaggio e i prodotti dovranno essere progettati per essere riciclati più facilmente. Esportazione di prodotti elettronici - Il Parlamento ha anche negoziato controlli più severi sugli imbarchi illegali per evitare che questi tipi di rifiuti siano inviati in paesi in cui le condizioni di lavoro sono spesso pericolose per i lavoratori e per l´ambiente. Sarà compito degli esportatori, e non più dei funzionari doganali, dimostrare che le merci sono state spedite per la riparazione o il riutilizzo, a seconda dei casi previsti dalle nuove regole. Ridurre la burocrazia - I produttori di beni elettronici continueranno a contribuire finanziariamente al conseguimento degli obiettivi. Questi riceveranno invece benefici dalla semplificazione delle procedure di registrazione e potranno nominare dei rappresentanti sul posto invece di dover necessariamente stabilire una sede legale in ogni paese in cui operano. Le nuove misure impediranno la doppia imposizione della tassa di registrazione tra Stati membri.  
   
   
RIFIUTI IN PUGLIA: RIDUZIONE ADA.GIUNTA NOMINA COMMISSARI AD ACTA  
 
Bari, 23 gennaio 2012 -“Nella prima giunta utile successiva alla seduta del Consiglio Regionale che ha deciso la riduzione delle Autorità d´Ambito passandole da 15 a 6, il Governo Regionale ha approvato un atto conseguente, che mira a garantire la continuità nella governance dei processi relativi alla gestione del ciclo dei rifiuti”. Così Lorenzo Nicastro, assessore alla qualità dell’ambiente, commenta l´approvazione della delibera che nomina i commissari ad acta per l´unificazione- su base territoriale provinciale- dei piani d´Ambito già adottati dalle Ada.(autorità d’Ambito) “Nell´ottica della sempre maggiore responsabilizzazione dei territorio ed in virtù di un sempre crescente spirito collaborativo tra istituzioni, saranno i sindaci delle città capoluogo - spiega Nicastro – ad assumere questo ruolo con obiettivi ben definiti all´orizzonte: in primo luogo la pianificazione e localizzazione degli impianti (sia per la frazione organica che per la residuale della differenziata) e poi la definizione delle perimetrazioni geografiche delle forme associative dei comuni per i servizi di raccolta dei rifiuti urbani”. “La volontà di corresponsabilizzare il territorio, di rendere più lineari i processi di governance nel campo della gestione dei rifiuti e dei servizi connessi è non solo chiara, ma anche chiaramente definita nell´attività che il Governo Regionale, per il tramite dell´Assessorato alla Qualità dell´Ambiente, sta mettendo in atto. Questo ulteriore passo – conclude Nicastro – nella razionalizzazione delle Autorità d´Ambito, logica conseguenza di leggi approvate dal Consiglio Regionale, è un tassello in più nel costruire quel modello di gestione efficiente ed autonoma dei rifiuti che abbiamo in testa.”  
   
   
RIFIUTI IN ABRUZZO: 13 MLN PER BONIFICA DISCARICHE DISMESSE APPELLO AI SINDACI A PRESENTARE PROGETTI E AVVIO INCONTRI  
 
L´aquila, 23 gennaio 2012 - La Regione Abruzzo finanzierà il 100% dei costi dei progetti operativi di bonifica e messa in sicurezza delle discariche dismesse al fine di raggiungere concreti obiettivi di risanamento del territorio regionale. Lo ha annunciato l´assessore alla Gestione dei rifiuti, Mauro Di Dalmazio, dopo che la Giunta regionale ha dato il via libera alla delibera che ha provveduto ad approvare le priorità per la redazione della graduatoria delle discariche pubbliche dismesse. "Per questa nostra azione di risanamento ambientale - spiega l´assessore Di Dalmazio - abbiamo previsto uno stanziamento di circa 13 milioni di euro che sarà a disposizione dei comuni e la cui entità verrà commisurata in relazione all´estensione della discarica. È un programma molto importante, indispensabile per ricostruire la qualità ambientale di quei territori interessati da detrattori che costituiscono vincoli negativi anche all´immagine turistica dei comuni". Proprio in ragione questa importante iniziativa, Di Dalmazio ha lanciato un appello chiedendo "ai sindaci il massimo impegno per produrre i progetti e consentire l´attivazione delle risorse disponibili, che dovranno comunque essere impegnate nel più breve tempo possibile", annunciando una serie di incontri con i sindaci stessi. La bonifica dei siti contaminati assume poi la sua rilevanza in relazione alla procedura di infrazione che l´Unione europea ha promosso contro l´Italia e della condanna dello Stato italiano da parte della Corte di Giustizia europea. In caso di inottemperanza da parte dei soggetti interessati, potrebbe infatti prefigurarsi un danno erariale a carico della Regione Abruzzo, che poi sarà tenuta a rivalersi nei confronti dei Comuni inadempienti. "In questo senso - spiega meglio l´assessore ai Rifiuti -, dei 391 siti inizialmente interessati dalla procedura di infrazione Ue, grazie all´impegno della Regione Abruzzo in collaborazione con gli Enti locali, si è passati a 43, costituiti essenzialmente da discariche comunali dismesse. Siamo dunque sulla buona strada, ma per chiudere definitivamente la partita è necessaria la collaborazione di tutti".  
   
   
“IL TERMOVALORIZZATORE RISPONDE ALLE ESIGENZE LOCALI” L’IMPIANTO DI PARMA DIMENSIONATO PER SMALTIRE I RIFIUTI DEL TERRITORIO  
 
Parma, 23 gennaio 2012 – “Non vi è alcuna possibilità che l’impianto di termovalorizzazione in costruzione a Ugozzolo sia utilizzato ad altri scopi se non quello di rispondere alle esigenze reali del territorio”. Così l’assessore provinciale Giancarlo Castellani in risposta alla nota con cui la Lega Nord paventa il rischio di utilizzare in futuro l’impianto per smaltire i rifiuti di altri. “Quella struttura è infatti dimensionata per trattare solo i rifiuti locali non recuperabili, pari solo al 25% del totale dei rifiuti urbani dell’intero territorio provinciale. Colgo l’occasione – dice Castellani -. Per ricordare alla Lega Nord che almeno da un decennio i comuni del nostro territorio smaltiscono i rifiuti prodotti dai cittadini in discariche e inceneritori di altre province, ad esempio Pavia o Reggio Emilia, grazie alla deroga alle norme che vincolano all’autonomia territoriale. Se non avessimo avuto questa possibilità e la disponibilità di altri, Parma e la sua provincia sarebbero sommerse dai rifiuti”.