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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Gennaio 2012
GRUPPO ESPRESSO E HUFFINGTON POST MEDIA GROUP ANNUNCIANO L’ACCORDO PER LA COSTITUZIONE DELLA JOINT VENTURE L´HUFFINGTON POST ITALIA  
 
Roma, 23 gennaio 2012 – Gruppo Espresso e Huffington Post Media Group annunciano l´accordo per la costituzione di una joint venture per il lancio de L’huffington Post Italia, edizione italiana di The Huffington Post, uno dei più importanti siti web americani di informazione. La partnership nasce dall’unione della potente piattaforma dell’Huffington Post con l’autorevolezza del Gruppo Espresso. La joint venture sta iniziando la selezione di un team editoriale in preparazione del lancio del nuovo sito, che avverrà nel 2012. L’annuncio congiunto viene dato da Arianna Huffington, Presidente e direttore di The Huffington Post Media Group, e da Monica Mondardini, Amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’espresso. L´huffington Post Italia beneficerà delle competenze editoriali e della leadership del Gruppo Espresso nonché della formula di grande successo di The Huffington Post, che miscela cronaca, aggregazione di contenuti e strumenti di interazione all’avanguardia, oltre a una vivace ed evoluta piattaforma di blogging. Con questa operazione il Gruppo Espresso, che su internet raggiunge un’audience mensile pari a 10,1 milioni di Utenti Unici (Audiweb dati Panel, novembre 2011) e che, con Repubblica.it, già detiene il primato dell’informazione online in lingua italiana, imprime oggi un’ulteriore importante accelerazione al proprio sviluppo sulle piattaforme digitali. Ciò sia per il contributo di innovazione che per il respiro internazionale dell’iniziativa. The Huffington Post è parte di The Huffington Post Media Group, operatore leader in attività editoriale, intrattenimento, community e informazione digitale, che include, oltre a The Huffington Post, anche Moviefone, Engadget, Techcrunch, Patch e Stylelist. Il network di siti del Gruppo unisce giornalismo, tecnologia, “engagement” e video per raggiungere ampie audience in ciascuna piattaforma. Il Gruppo ha più di 20.000 bloggers - politici, celebrità, accademici, opinionisti – che intervengono in tempo reale su molte notizie della giornata. Tra di loro Nora Ephron, Larry Page, Bernard-henri Levy, Bill Maher, Robert Redford, Madonna, Alec Baldwin, Scarlett Johansson, Bill Gates e Charlie Rose. The Huffington Post ha 36 milioni di visitatori unici al mese (comScore dicembre 2011). The Huffington Post Uk e The Huffington Post Canada sono stati lanciati quest’anno. L’huffington Post francese sarà lanciato lunedì prossimo, l’Huffington Post Quebec in febbraio e l’Huffington Post spagnolo a marzo.  
   
   
MILANO, CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA. 56 POSTI PER I NUOVI CORSI, ISCRIZIONI FINO AL 3 FEBBRAIO IL 12 MARZO VIA ALLE LEZIONI  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - Sono stati prorogati al 3 febbraio i termini di iscrizione ai nuovi corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Lombardia, nell’ambito dell’attività di promozione del settore cinematografico milanese avviata dall’Assessorato al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale del Comune di Milano. Si tratta di tre laboratori di alta specializzazione in Recitazione, Invenzione delle Storie e Critica cinematografica rivolti a 56 giovani professionisti del mondo del cinema. I termini per presentazione delle domande scadranno il prossimo 3 febbraio, mentre le lezioni inizieranno lunedì 12 marzo. “Quella lanciata dal Centro Sperimentale di Cinematografia – ha dichiarato Franco D’alfonso, assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale – è una sfida importante dal punto di vista dell’offerta formativa. Csclab, infatti, è un incubatore di contenuti culturali e tecnologici agili e flessibili, con corsi che durano da una a 24 settimane, in risposta a una precisa richiesta del mercato: reperire giovani professionisti con rapidità e qualità”. I tre laboratori didattici sono affidati ad altrettanti riconosciuti professionisti del mondo cinematografico come Franco Bernini che seguirà il Laboratorio delle storie, Giancarlo Giannini che curerà il Laboratorio di recitazione, mentre il Laboratorio di Critica Cinematografica sarà diretto da Pino Farinotti. I posti a disposizione sono 56: 20 per il Laboratorio di Recitazione, 16 per il Laboratorio delle Storie, 20 per il Laboratorio di Critica cinematografica. I posti saranno assegnati dalla Commissione esaminatrice. Csclab è un progetto di alta formazione rivolto a giovani professionisti del cinema, sia ad artisti e tecnici, che abbiano già maturato esperienze nei singoli ambiti professionali e che intendano approfondire e aggiornare la propria preparazione. Sul sito internet della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia www.Fondazionecsc.it  sono disponibili i criteri di ammissione e tutte le informazioni utili alle procedure di selezione per i tre Laboratori.  
   
   
PROSEGUE LA TOURNEE DI TINISSIMA: IL DOGMA E LA PASSIONE. MARTEDÌ 24 GENNAIO LA PRESENTAZIONE ALL’AMBASCIATA MESSICANA DI ROMA.  
 
 Pordenone, 23 gennaio 2012 - Martedì 24 gennaio sarà presentato all’Ambasciata Messicana di Roma Tinissima: il dogma e la passione, il documentario su Tina Modotti della regista messicana Laura Marinez Diaz, prodotto da Cinemazero in collaborazione con il Fondo Nacional para la Cultura y las Artes (Fonca) del Messico. Prosegue dunque la tournee internazionale del film: dopo l’anteprima a Città del Messico nell’aprile 2011, le proiezioni in Friuli Venezia Giulia e sulla Rai Regionale, il documentario sarà proiettato durante la mostra sulla grande fotografa friulana Tina Modotti, che si inaugura il prossimo 25 gennaio alla sede dell’Istituto Cervantes di Piazza Navona 91 a Roma. In arrivo nei prossimi mesi anche la versione slovena del film, prodotta dalla sezione programmi sloveni della Rai regionale, che amplia ulteriormente la diffusione della pellicola. Tinissima: il dogma e la passione – realizzato anche grazie al sostegno dell´Associazione Fondo Regionale per l´Audiovisivo e della Regione Friuli Venezia Giulia, e con la partecipazione della Rai Fvg – vuole ripercorrere la fasi salienti della vita di una donna straordinaria che è stata non solo fotografa e militante, ma anche attrice, modella, compagna di personaggi del mondo artistico e politico. Nel documentario si alterneranno immagini attuali di Udine con foto d’archivio dell’inizio del ventesimo secolo e per il periodo Messicano sono state messe a confronto immagini attuali con le fotografie scattate da Tina. Questo per rendere al meglio l´attualità dell´opera dell´artista friulana e per offrire un´immagine quanto più ricca e completa dei luoghi che ne hanno segnato la vita. Un percorso visivo che gioca con il tempo, lasciando che il passato e il presente s’incrocino con l’opera fotografica di Tina. Come riporta la regista Laura Marinez Diaz “Tinissima: il dogma e la passione racconta questa donna che ha amato, lottato, che ha fatto di un mestiere artistico la bandiera di una vita controcorrente. Sono rimasta folgorata nel venire a conoscenza della vicenda umana e artistica di Tina Modotti, italiana che ha fatto del Messico il suo “focolare”, luogo che ha determinato decisamente la sua vocazione artistica verso la fotografia”.  
   
   
ECO-RISATE AL CINEMA: IN ‘BENVENUTI AL NORD’ LA MOBILITÀ A ZERO EMISSIONI FIRMATA ENERGY RESOURCES  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - In “Benvenuti al nord”, la commedia più attesa dell’anno nelle sale italiane dal, 18 gennaio, diretta da Luca Miniero e prodotta da Medusa Film in collaborazione con Cattleya, c’è spazio anche per la sensibilizzazione sui temi dell’ambiente. Energy Resources Holding, leader nel settore delle energie rinnovabili e della sostenibilità a 360 gradi, sceglie infatti il cinema per lanciare al grande pubblico il messaggio di una mobilità a zero emissioni: nel sequel dell’esilarante ‘Benvenuti al sud’ campione di incassi, a ricaricare i veicoli elettrici dei protagonisti ci sono le colonnine Energy Resources, ben visibili in alcune delle scene più divertenti. Un’operazione che rientra in una strategia più ampia della Holding, mirata a diffondere i principi dello sviluppo sostenibile. “Le nostre città sono afflitte da tassi di smog sempre più preoccupanti – commenta Enrico Cappanera, amministratore delegato di Energy Resources – ed è ormai chiaro che blocchi del traffico e misure estemporanee non risolveranno il problema. Una mobilità diversa, rispettosa dell’ambiente e della nostra salute, è già possibile, impiegando veicoli elettrici che si ricaricano con apposite colonnine al posto del vecchio distributore di benzina. Ma questo non basta, perché se l’energia elettrica viene prodotta con sistemi tradizionali non si fa altro che ‘spostare’ altrove l’origine dell’inquinamento: la soluzione sta in sistemi di ricarica integrati ad impianti fotovoltaici, che oltre a fornire energia pulita sostengono economicamente gli interventi grazie agli incentivi, con risparmi notevoli”. Anche attraverso iniziative come questa, realizzata grazie alla collaborazione con Pch Media di Chiara Telarucci, Energy Resources punta ad aumentare l’attenzione intorno a queste tematiche, rendendo familiari momenti quotidiani di una città nuova, dove il postino arriva sul mezzo elettrico, dove si lascia l’auto in ricarica mentre si fa shopping, o dove si aspetta il bus ecologico sotto le pensiline fotovoltaiche. Benvenuti Al Nord. Dopo il Sud e la sua travolgente vitalità, tocca ora all’operoso Nord svelarsi tra peccatucci e insospettabili virtù. Questa volta, infatti, è l’indolente Mattia (Alessandro Siani) in crisi con la moglie Maria (Valentina Lodovini), a doversi trasferire a Milano, incastrato dall’ingenuità dei suoi amici. Ad attenderlo c’è Alberto (Claudio Bisio), alle prese con Silvia (Angela Finocchiaro): ora che è finalmente riuscita a trasferirsi a Milano la detesta a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa il marito di trascurarla per il troppo lavoro. L’impatto del napoletano con il Nord e con la vita dell’amico sarà catastrofico al punto che i due, abbandonati dalle mogli, si troveranno a misurarsi con le differenze etniche dei loro caratteri. Così Mattia imparerà il senso di responsabilità da Alberto, mentre Alberto ritroverà la leggerezza grazie a Mattia. L’arrivo degli altri napoletani e della mamma di Mattia metterà tuttavia nuovamente a repentaglio la loro amicizia. Sarà una festa degli alpini in un piccolo paesino di montagna, fra polenta e balli, lo scenario della riconciliazione. Scapece docet: “O nord e o sud anna sta assiem”. Come i nostri eroi.  
   
   
UN LIBRO SUL MEDICO FIORENTINO CHE CURÒ GARIBALDI.  
 
Firenze, 23 gennaio 2012 – “Ferdinando Zannetti incarna alla perfezione la figura dell’intellettuale che oggi definiremmo militante”. Lo sottolinea l’assessore regionale Riccardo Nencini, che a Firenze ha presentato il libro di Olinto Dini che racconta appunto la vita di Ferdinando Zannetti, il medico che curò la ferita alla gamba di Garibaldi. Divenne famoso per questo. “Ma l’aver estratto la pallottola dall’anca di Garibaldi fu paradossalmente il gesto meno eroico anche se più meritorio) del fiorentino Zannetti” aggiunge ancora Nencini, che ricorda anche come la Regione abbia l’anno scorso realizzato sul Risorgimento e Firenze Capitale una mostra itinerante che sta facendo il giro del mondo, ospite delle comuntà di toscani che vivono all’estero. Una storia intensa e affascinante che inizia nel 1848 quella di Zannetti, con la prima guerra di indipendenza e le battaglie di Curtatone e Montanara che gli valsero la medaglia d’oro al valor militare per la sua capacità di organizzare gli ospedali da campo; alto funzionario della Repubblica Toscana e membro del Senato d’Italia. “Le pagine di Olinto Dini – conclude Nencini – sono un aiuto prezioso per scoprire e riscoprire quel personaggio ma anche il quadro storico di una stagione straordinaria e controversa che fu il Risorgimento, fondamento della nostra identità d’italiani”.  
   
   
LA FONDAZIONE BOTTARI LATTES RENDE OMAGGIO AL SACERDOTE DON ALDO BENEVELLI CON LA PROIEZIONE DEL NUOVO DOCUMENTARIO IL SOTTOSCRITTO. STORIA DI UN UOMO LIBERO  
 
Monforte d’Alba, 23 gennaio 2012 - Dall’infanzia nelle Langhe alla vita di Resistenza, dalla decisione di abbracciare il sacerdozio al lavoro contro la fame, la povertà e l’emarginazione nel Terzo mondo fino all’organizzazione di incontri in Italia e all’estero sul tema della pace. Per rendere omaggio all’intensa e multiforme attività di don Aldo Benevelli, nato a Monforte d’Alba nel 1923, la Fondazione Bottari Lattes proietta il documentario Il Sottoscritto. Storia di un uomo libero, recentemente prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e diretto da Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino. L’appuntamento è per giovedì 26 gennaio (ore 20,45) presso l’Auditorium della Fondazione Bottari Lattes (via Marconi, 16 – Monforte d’Alba) ed è a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti. In sala, oltre al protagonista del documentario Aldo Benevelli, saranno presenti Caterina Bottari Lattes (presidente Fondazione Bottari Lattes), Ezio Falco (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), Adolfo Ivaldi (presidente Associazione Premio Bottari Lattes Grinzane) e i registi Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino. Completato a novembre 2011, Il sottoscritto. Storia di un uomo libero (85’) racconta la vita del dinamico sacerdote monfortese attraverso le parole dello stesso protagonista, amico di Giorgio Bocca e Nuto Revelli, energico promotore di attività umane, sociali e culturali in tutto il mondo. Il documentario ricorda i giorni dell’infanzia a Monforte d’Alba e l’impegno come partigiano, giornalista, insegnante e animatore dei giovani; l´invenzione delle colonie estive e il contributo alla nascita della locale Caritas. Fino al lavoro in Francia, nelle periferie più marginali delle grandi città, e come missionario in diversi paesi Africani, per arginare i problemi legati alla povertà, alla fame, all’analfabetismo e alle malattie, e i convegni Parole tra i continenti, organizzati a Cuneo per ragionare intorno al concetto di pace con personalità culturali dall´Italia e dall´estero. Trasferitosi giovanissimo a Cuneo, appena ventenne Aldo Benevelli entra nella Resistenza come staffetta. Tradito da un compagno, viene torturato dai repubblichini. “Ho giocato la mia vita”. Così descrive il momento in cui è corso verso la libertà sfuggendo ai suoi carcerieri fascisti. Decide di entrare in seminario per diventare sacerdote, senza perdere lo spirito militante che lo spinge a farsi missionario. Nel 1964 fonda la Lvia, Associazione Internazionale di Volontari Laici, per lottare contro la fame, la povertà e l´emarginazione e per dare sviluppo sociale ed economico ai paesi del Terzo Mondo. L’associazione progetta e realizza interventi in campo alimentare, sanitario ed educativo, concentrandosi su progetti volti a fornire acqua potabile alle popolazioni che ne sono prive. Presente in dieci paesi africani, la Lvia ha aiutato a scavare circa un migliaio di pozzi e a installare oltre quattrocento sistemi di pompaggio. E attraverso la vita e la figura di don Benevelli, il documentario ripercorre oltre cinquant’anni di storia della provincia di Cuneo e dell’Italia. Una testimonianza da trasmettere alle nuove generazioni soprattutto per l’invito forte e diretto a un impegno di partecipazione e di fratellanza. Il film, infatti, fa parte del progetto Memoriafutura lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (www.Fondazionecrc.it) nel 2010 per valorizzare la memoria storica del territorio e favorirne il trasferimento alle giovani generazioni. Sandro Gastinelli (Cuneo, 1968) e Marzia Pellegrino (Cuneo, 1969) nel 1990 fondano Studiouno Produzioni Televisive e realizzano progetti di ricerca sul territorio. Nel 1996 sono gli autori di Parla de Kyè, video sulla fienagione nelle Alpi occidentali, premiato al Filmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura Città di Trento e al Festival International du Film Alpin di Les Diablerets, in Svizzera. Il film viene acquisito dalla Cineteca Nazionale del Club Alpino Italiano e dalla Rai-valle d´Aosta, che ripete l´operazione con tutti i film successivi di Gastinelli e Pellegrino. Nel 1999 realizzano e coproducono con la Rai Mari, monti e… gettoni d´oro, un video di cinquantadue minuti sulla vita del montanaro Piero Tassone, attraverso la quale rivivono settant’anni di sogni e illusioni di una generazione. Nel 2000 realizzano Aiga d´en viage, storie d´acqua e di speranza, racconti di religiosità popolare nelle valli alpine del Cuneese sullo sfondo dell’alluvione del 1957. Del 2002 sono i video sulla pastorizia: Pastres de sambucanos, Retournar, Vall&stura e Marlevar. Il 2003 è l´anno di Piròt, en fiét d´en bot, che racconta la vita dei bambini, tra passato e presente, in Valle Maira, attraverso le parole del vecchio Piròt. Nel 2004 concludono il cortometraggio Tuo per sempre e i due reportage-inchiesta Che soddisfazione e Porte aperte sul biologico. Tra i lavori più recenti si ricordano: Marghè Marghìer, viaggio tra i margari del Sud Piemonte (2005), un approfondito documentario sul popolo nomade delle Alpi Occidentali; Prezzemolo, Sensa Pile Sensa Curént Elètric e Ossignùr! La Montagna Assistita (2008); Cantòma Piàn, Ca Calo le Valànghe (2010) e A la Vita! (2010). Www.fondazionebottarilattes.it    
   
   
IL CANONICO BASILE-JOSEPH RUFFIER, UN HOMME DE FOI ET D´ACTION  
 
Aosta, 23 gennaio 2012 - L’assessore all’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Laurent Viérin, presenterà il volume “Il canonico Basile-joseph Ruffier. Un homme de foie et d’action “dedicato alla biografia del Canonico Ruffier, scritto da Joël Gérard e edito da Le Château Edizioni in due incontri con il pubblico giovedì 26 gennaio 2012 a Châtillon e sabato 18 febbraio 2012 a Cogne. Al primo incontro a Châtillon, presso l’Hôtel de Londres, giovedì 26 gennaio, alle ore 18, interverranno, insieme all’autore, l’Assessore Laurent Viérin, il Sindaco di Châtillon, Henri Calza, il parroco di Châtillon, Don Andrea Marcoz, e l’ex Sindaco di Cogne e pronipote di Basile-joseph Ruffier, Osvaldo Ruffier. Nella stessa occasione sarà presentato il fondo librario donato dalla parrocchia di San Pietro alla biblioteca comprensoriale di Châtillon, in memoria di don Paolo Chasseur. Il secondo incontro si terrà a Cogne, nella Sala del Consiglio del Municipio, sabato 18 febbraio, alle ore 16.30dove interverranno insieme all’autore, l’Assessore Laurent Viérin, il Sindaco di Cogne, Franco Allera, il parroco di Cogne, Don Corrado Bagnod, e l’ex Sindaco di Cogne e pronipote di Basile-joseph Ruffier, Osvaldo Ruffier. A seguire, alle ore 18, nella Chiesa parrocchiale a Cogne, una messa in memoria del canonico e della sua famiglia. «Questo volume - dichiara l’Assessore Laurent Viérin - consacrato alla vita e alle opere del canonico Ruffier e pubblicato nel novantesimo anniversario della sua morte, si inserisce perfettamente nelle dinamiche messe in atto dall’Assessorato istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta per far meglio conoscere e valorizzare quei personaggi che hanno segnato profondamente la loro epoca lasciando un’impronta indelebile. Infatti, nell’ambito della sua politica di restitution dei beni immateriali, l’Assessorato ha accordato la priorità, tra l’altro, alle personalità il cui nome è passato alla storia della nostra regione e, per far sì che il loro ricordo diventi patrimonio comune, ha promosso l’edizione di una collana di libri in cui figurano come primi protagonisti il deputato Corrado Gex e il canonico Joseph Bréan.» Rappresentante di quel clero illuminato, dai vasti interessi culturali, che ha caratterizzato la cultura valdostana tra fine ’800 e inizio ’900, il canonico Basile-joseph Ruffier (Cogne 1848 - Aosta 1921) fu valente alpinista e competente botanico, scoprì per primo in Valle d’Aosta la Gregoria Vitaliana (Primula d’oro) e pubblicò un opuscolo per promuovere l’uso del Timo Serpillo quale rimedio contro l’afta epizootica che colpiva i bovini. Parroco di Châtillon dal 1873 al 1909 e arciprete dal 1899, fece costruire, tra il 1902 e il 1905, l’attuale chiesa parrocchiale, la sua opera più importante. Si interessò e lavorò per le cause cattoliche di fine Ottocento organizzando il primo Congresso Cattolico in Valle d’Aosta e istituendo la Cassa Rurale di San Pietro. Nel 1909 fu nominato Canonico effettivo della Cattedrale di Aosta. Oltre ad aver assunto diversi incarichi nella funzione di Canonico, fu professore di morale in Seminario maggiore e tesoriere della Fabbrica della Cattedrale, dell’Accademia Sant’anselmo e della Société de la Flore Valdôtaine. Si occupò dei diritti dei bambini, prima come presidente dell’asilo infantile Rigollet a Châtillon e poi come direttore diocesano dell’Opera della Santa Infanzia. Grazie alla puntualità dei riferimenti il volume descrive gli aspetti dell’eclettica personalità di Ruffier il quale, oltre a essere un importante rappresentante della cultura valdostana, rivela una profonda coscienza sociale e civile. Il volume è realizzato con il patrocinio dell´Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d´Aosta.  
   
   
NOVARA: VOLUME SUL RESTAURO DEL BROLETTO E LA NUOVA GALLERIA GIANNONI  
 
Novara, 23 gennaio 2012 - Mercoledì 18 gennaio è stato presentato il volume Il Complesso Monumentale del Broletto di Novara e la nuova Galleria Giannoni, un’opera che indaga la storia dell´edificio simbolo dell´identità cittadina, i restauri eseguiti e il recupero funzionale del corpus architettonico, e che contestualmente analizza e studia le opere d´arte della Collezione Giannoni. L´iniziativa rientra nel progetto I Luoghi della Memoria, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri nell´ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell´Unità d´Italia. I lavori sono stat i promossi, finanziati e coordinati dall´Unità tecnica di missione e dal Comune di Novara, con la collaborazione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte. Www.turismonovara.it  
   
   
IL 2012 DELLA BIBLIOTECA DEI BAMBINI DI CUNEO  
 
Cuneo, 23 gennaio  2012 - Al via la stagione 2012 di attività della Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi. Spettacoli per bambini, laboratori di lettura, corsi per adulti e tante novità per grandi e piccini, nelle due sedi per ragazzi di via Cacciatori delle Alpi 4 e di via Teresio Cavallo 3. Per informazio ni e prenotazioni, rivolgersi alla Biblio teca dei Bambini e dei Ragazzi di Cuneo, dal martedì al venerdì, dalle 14.30 alle 18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30, al n. 0171.444.641. Oppure all´ indirizzo biblioteca@comune.Cuneo.it  Sul sito si può scaricare il programma. Www.comune.cuneo.gov.it  
   
   
A MONDOVÌ I GIOVANI SCRITTORI  
 
Cuneo, 23 gennaio 2012 - La Consulta Giovanile della Città di Mondovì indice il concorso “Giovani Scrittori” per fornire un’esperienza unica ai giovani che vogliono cimentarsi nella produzione letteraria. Il concorso è indirizzato a cittadini residenti nella provincia di Cuneo, con un età compresa tra i 14 e i 25 anni compiuti, che siano studenti delle medie superiori, dell’università oppure lavoratori. Gli elaborati dovranno essere consegnati a mano, in materiale cartaceo e su supporto informatico (Cd), presso il Circolo Studentesco Arcipelago, via Curazza 1 a Mondovì, entro le ore 18.00 di venerdì 27 gennaio. Www.comune.mondovi.cn.it  
   
   
LUCI SULL’EST INTERVIENE SULL’OPERA TEATRALE IN PROGRAMMA AL “FRANCO PARENTI” DI MILANO «CASTELLUCCI EVITI SCENE OFFENSIVE PER SENSIBILITÀ CRISTIANA» IL PORTAVOCE LOREDO: «OFFESE A IMMAGINE DI GESÙ RIENTRANO IN DIFFUSA CRISTIANOFOBIA»  
 
Roma, 23 gennaio 2012 – «È inaudito che un regista come Romeo Castellucci, che non nasconde e, anzi, sbandiera la sua ispirazione luciferina, gnostica e freudiana, si permetta di oltraggiare l’icona del Sacro Volto di Nostro Signore Gesù Cristo, senza che i cattolici si sentano offesi e reagiscano legittimamente». Julio Loredo, portavoce di Luci sull’Est – associazione che dal 1991 contribuisce alla diffusione del Vangelo nei paesi usciti dall’influenza dell’ex Urss – interviene sull’ormai prossima rappresentazione, presso il Teatro Franco Parenti di Milano, del nuovo lavoro del regista Romeo Castellucci, già andato in scena in ottobre in Francia con lungo strascico di polemiche e proteste da parte delle associazioni cattoliche. «Il cristianesimo, che in duemila anni, sulla scia dell’entusiasmo della “Buona notizia”, ha prodotto opere ancora oggi mirabili – prosegue Loredo - non può certamente dimostrarsi insensibile all’arte, né alla libertà necessaria all’artista per produrla. Ma l’arte è inscindibilmente legata alla Bellezza. L’esatto opposto dell’opera del Castellucci che, sotto il nome di “Teatro della crudeltà”, cerca invece di mostrare gli aspetti più sordidi della concupiscenza umana. Questa non potrà mai essere chiamata “arte”. Inoltre, l’arte non può essere mai offensiva. Come ha ricordato in una nota la Curia di Milano, guidata dal cardinale Angelo Scola, il volto di Cristo orienta l’esistenza di tanti cristiani, che non meritano di veder oltraggiato ciò in cui credono». «La disinvoltura con cui lo spettacolo di Castellucci, “Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, offende l’immagine di Cristo, il “Salvator Mundi” di Antonello da Messina, se confermata, rientrerebbe in quel fenomeno, oggi così diffuso, che Papa Benedetto Xvi ha definito “cristianofobia”. Auspichiamo che il regista, ascoltando i tanti appelli che gli sono stati rivolti, possa evitare di mostrare al pubblico scene lesive per la sensibilità cristiana, nonché passibili di sanzione, secondo quanto previsto dall’articolo 404 del Codice penale per l’”offesa a una confessione religiosa”».  
   
   
DUE TEATRI UN REGISTA. NAPOLI TEATRO 1963-1985 UNA MOSTRA DOCUMENTARIA SU GENNARO VITIELLO DAL TEATRO ESSE A LIBERA SCENA ENSEMBLE A CURA DI GIOVANNI GIROSI E PAOLA VISONE  
 
Napoli, 23 gennaio 2012 - Sarà inaugurata martedì 24 gennaio p.V., per il ciclo di mostre “I Maestri dell’Accademia” all’Accademia di Belle Arti di Napoli (Via Bellini 36/via Costantinopoli 107) - diretta da Giovanna Cassese e presieduta da Sergio Sciarelli – “Due Teatri Un Regista. Napoli Teatro 1963-1985”, l’esposizione dedicata al regista d’avanguardia Gennaro Vitiello. A cura di Giovanni Girosi e Paola Visone, la mostra – promossa e organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con l’associazione Scena sperimentale Gennaro Vitiello presieduta da Cordelia Vitiello - riunisce un’ampia documentazione costituita da bozzetti, manifesti, foto di scena, documenti (lettere, progetti, statuti, etc.) che, indagati nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca, ripercorrono e ricostruiscono significativamente alcuni momenti della storia della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli - fondata nel 1816 da Antonio Niccolini - tratteggiando il volto umano e professionale di Gennaro Vitiello (Torre del Greco, 1929-Napoli, 1985). La mostra. Tutto il progetto di ricerca e documentazione della mostra è stato finalizzato a comparare drammaturgie e allestimenti relativi ad uno dei periodi più significativi della storia dello spettacolo e culturale di Napoli, al fine di poter delineare un quadro generale dell’attività teatrale di Vitiello con uno sguardo attento alla contemporanea produzione partenopea e alla presenza in città di compagnie, gruppi, collettivi italiani e stranieri, ma anche del coevo panorama partenopeo delle arti figurative, esplorando l’attività di istituzioni e soprattutto il fervore di proposte di alcune gallerie di arte contemporanea. Per tutto il periodo di esposizione la mostra sarà accompagnata da eventi collaterali che saranno di volta in volta annunciati. Il catalogo. A completamento della mostra, un catalogo (Vereja Editore) che - a cura degli stessi Giovanni Girosi e Paola Visone con un’introduzione di Giovanna Cassese - ricco di immagini e contenuti, con presentazioni di Sergio Sciarelli e Cordelia Vitiello, si configura come occasione di riflessione e confronto sul coevo dibattito culturale. I saggi di Lorenzo Mango e Giulio Baffi per la storia del teatro, di Mario Franco per il cinema, di Aurora Spinosa per gallerie d’arte e di Mario Santella sull’attore delineano il contesto in cui si colloca l’esperienza di Gennaro Vitiello; il ruolo svolto negli anni del decentramento e l’eredità della sua indagine sono analizzati da Annamaria Sapienza, Stefano de Stefano e Marta Porzio. Rino Mele, Vanda Monaco, Enrico Fiore, Franco de Ciuceis, Ettore Massarese illustrano il profilo umano e professionale del regista e gli esiti della sua attività di sperimentazione, il contributo di Giovanni Girosi e Paola Visone, insieme alle dense e affettuose testimonianze, ne percorre tutta l’attività dal Teatro Esse al Teatro nel Garage. Gennaro Vitiello. Fin dal 1964, infatti, Vitiello partecipò insieme ad altri che erano o sarebbero poi stati anche docenti in Accademia (Anna Caputi, Antonio Capodanno, Carlo de Simone, Giovanni Girosi, Odette Nicoletti, Mario Miano) alle attività di ricerca e sperimentazione del Teatro Esse. Esperienze particolarmente significative per comprendere l’essenza della ricerca registica di Vitiello sono rappresentate dagli allestimenti di Moscheta del Ruzante, messa in scena con la collaborazione degli operai dello stabilimento Aerfer di Pozzuoli nel febbraio del 1965, la Magia della Farfalla di Federico Garcia Lorca del dicembre 1966, I Cenci di Artaud, I Negri di Genet, Medea del 1970. Gli anni ’70 furono poi all’insegna del cambiamento, densi di dibattiti, proposte, progetti sul grande tema del Decentramento e conducono Vitiello dal Centro Teatro Esse di via Martucci a Torre del Greco: nacque così la Libera Scena Ensemble. Il clima politico e culturale del paese cominciava profondamente a mutare e Vitiello, con precoce intuizione, ne andava interpretando gli umori, passando dalla cantina off della Napoli “bene” al teatro laboratorio di periferia. Sono gli anni in cui condivise la ricerca sulla dimensione civile dell’arte scenica con Riccardo Dalisi (Ur Faust 1973, La Morte di Empedocle 1973) e Salvatore Emblema (Padrone e sotto, 1975). Tra gli allestimenti di maggior rilievo della cooperativa teatrale Libera Scena Ensemble si ricordano Mamma’ chi è del 1978, La storia di Cenerentola alla maniera de del 1979 (adattamento da Dodici Cenerentole in cerca d’autore di Rita Cirio ed Emanuele Luzzati), Woyzech di Buchner. Scuola di Scenografia dell’Accademia. Tra le più antiche d’Europa, la Scuola di Scenografia di Napoli fondata da Antonio Niccolini con Regio Decreto del 26 dicembre 1816 è gloriosa per il suo passato e attiva e feconda di collaborazioni con enti pubblici e privati nel suo presente e ha sempre formato eccellenze, puntando sulla produzione, sulla ricerca e sull’innovazione e oggi anche grazie alla nuova organizzazione didattica e alla ripensata offerta formativa, un triennio ordinamentale e un biennio sperimentale con due percorsi, scenografia teatrale e scenografia per il cinema e la televisione. Ha formato poi, non solo scenografi, ma generazioni di artisti dello spettacolo, tra cui costumisti e registi di fama internazionale. Dichiarazione del Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giovanna Cassese: “Aver ricostruito con passione e dedizione da parte di Giovanni Girosi e Paola Visone, professori di quest’Accademia rispettivamente di Scenotecnica e Storia dello Spettacolo, questo segmento di recente storia dello spettacolo partenopea, è parte di un progetto più complessivo che vede impegnata questa direzione in una volontà di riappropriazione del passato più o meno recente dell’Istituzione, riappropriazione che passa anche per la valorizzazione del suo grande patrimonio nell’ottica di una formazione che guarda al passato per trovare le ragioni dell’innovazione nel futuro. Così, ad esempio, la recente ristrutturazione del Teatro ‘Antonio Niccolini’, o le mostre dedicate ai Maestri dell’Accademia sono tessere di un unico e generale mosaico a cui si aggiunge, appunto, anche questa mostra dedicata a Gennaro Vitiello e al suo tempo, convinti come siamo che i nostri studenti, la città e gli studiosi debbano conoscere la nostra storia, che va viepiù valorizzata e approfondita, anche perché necessaria per la formazione degli artisti e degli scenografi del futuro. Questo evento segna, dunque, l’avvio di un ciclo di esposizioni dedicate alla Scuola di Scenografia, per mettere a confronto gli esiti del rigoglioso passato, attraverso le figure dei maestri che si sono avvicendati sulle cattedre, con la ricerca delle nuove generazioni di allievi”. Www.accademianapoli.it    
   
   
LA CERA TRA ARTE E SCIENZA SECONDO INCONTRO: LA CEROPLASTICA A GENOVA IN ETÀ BAROCCA: FUNZIONI E FORTUNA  
 
Genova, 23 gennaio 2012 - L’incontro con Daniele Sanguineti, conservatore della Galleria di Palazzo Reale e attento studioso in particolare di scultura e ritrattistica ligure, permetterà di ricostruire il ruolo avuto da Genova alla fine del Cinquecento quando, per la fornitura di piccole sculture o ritratti in cera destinate a collezioni di mirabilia, vi trovò progressivo impiego la tecnica della ceroplastica. Anche se non arrivò ad essere un centro specialistico in questa tecnica, come invece furono la Sicilia e la Toscana, Napoli o Bologna, Genova ebbe, nel corso del Seicento, significative presenze di ceroplasti, quali Marcantonio Botto e Pietro Maria Gropallo, ospitò forestieri come il milanese Giovanni Stefano Borro, ricercò opere di celebri specialisti come il siciliano Giovan Bernardino Azzolino, artista prediletto da un raffinato collezionista quale fu Marcantonio Doria. Infine, proprio a Genova, alla fine del secolo, trovò piena affermazione il più straordinario ceroplasta siciliano, Gaetano Giulio Zumbo, che, per la bravura dimostrata nelle sue cere anatomiche, da Genova passò al servizio di Luigi Xiv a Parigi. Accanto alla ricostruzione delle presenze nelle collezioni storiche cittadine, Daniele Sanguineti illustrerà quanto la modellazione di figure in cera fosse anche impiegata, in piena età barocca, dai più celebri scultori in marmo e in legno, quali Filippo Parodi e Anton Maria Maragliano, come stadio progettuale per la verifica dell’opera finita e per l’esibizione del modello alla committenza. Nell’occasione saranno presentate, e resteranno esposte negli ambienti storici della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola fino al termine della manifestazione Sortilegi di cera (4 marzo 2012), grazie al prestito concesso dal Sovrano Militare Ordine di Malta, La cera tra arte e scienza ciclo di conferenze Martedì 24 gennaio 2012, ore 17.00 Secondo incontro: “La ceroplastica a Genova in età barocca: funzioni e fortuna” a cura di Daniele Sanguineti.  
   
   
IL “RIPOSO DURANTE LA FUGA IN EGITTO” E UN “SAN GEROLAMO PENITENTE”: DUE QUADRI IN CERA DEGLI SPINOLA RESTAURATI  
 
Genova, 23 gennaio 2012 - Il patrimonio della famiglia Spinola, analogamente a quanto riscontrabile attraverso gli inventari nelle quadrerie dell’aristocrazia genovese tra Sei e Settecento, comprendeva raffigurazioni religiose in cera racchiuse in cornici-cassetta, come si può dedurre dalla citazione di uno di essi raffigurante il Presepe nell’inventario del 1824 del “palazzo di villeggiatura in Ovada”. Documentano il gusto per queste particolari raffigurazioni le due opere ora restaurate che erano state lasciate dagli ultimi Spinola, i fratelli Paolo e Franco cui si deve nel 1958 la donazione del palazzo ora Galleria Nazionale, nel patrimonio della loro villa a San Michele di Pagana (Rapallo) Il restauro, realizzato da Francesca Olcese e diretto da Angela Acordon della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici, oltre al recupero dell’integrità e della cromia originale, ha evidenziato caratteristiche tecniche di estremo interesse per la conoscenza della ceroplastica. Il San Gerolamo nel deserto, opera di ambito cinquecentesco, è realizzato su un supporto di tre strati di cartapesta uniti con gommalacca a creare una base poi totalmente ricoperta dalla realizzazione in cera di cui si è provveduto a ridare aderenza alle parti staccate e ricostruire le perdute. Il Riposo durante la fuga in Egitto, databile al secolo successivo, risulta invece costruito su un supporto di legno usato per dipingere con colori a olio il cielo che risulta come lo sfondo della scena realizzata poi su una base di vetro con cera colorata e modellata. Al virtuosismo della realizzazione minuta e dettagliatissima si unisce, come uso della ceroplastica per raggiungere la massima verosimiglianza, l’inserimento di elementi reali come, in questo caso, gli elementi vegetali. Ignoto ceroplasta italiano Fine del Xvi secolo San Gerolamo Collezione privata. La tavoletta in cera raffigurante San Gerolamo penitente si iscrive ancora nel tardo secolo Xvi e rivela tangenze con la cultura nordica. Si possono fare confronti con il dipinto di Carpenino della Biblioteca Civica della Spezia e con il dipinto di Vincenzo Foppa dell’Accademia Carrara di Bergamo, entrambi ritraenti il Santo in penitenza. L’insistenza sulla resa delle anatomie avvicina l’opera ad una delle funzioni originarie della ceroplastica, molto utilizzata in ambito medico in particolare in area emiliana e fiorentina, per riprodurre parti del corpo umano. Ignoto ceroplasta italiano Metà del Xvii secolo Riposo durante la fuga in Egitto Collezione privata. Il quadretto, raffigurante il Riposo durante la Fuga in Egitto, è databile attorno alla metà del secolo Xvii e trova attinenze con la pittura emiliana di quel periodo. L’opera potrebbe essere identificabile con il Presepe citato in un inventario risalente al 1824 dei beni provenienti dal Palazzo degli Spinola di Ovada.  
   
   
NIZZA MONFERRATO, IN SCENA “IL BANDITO E IL CAMPIONE: STORIA DI UN’AMICIZIA”  
 
Nizza Monferrato, 23 gennaio 2012 - Martedì 24 gennaio, alle ore 21, sarà in sce na presso il Teatro Sociale di Nizz a Monferrato lo spettacolo “Quella sera al vel d’hiver”. Scritto, diretto e interpretato da tre attori alessandrini – Massimo Poggio, Gualtiero Burzi e Davide Iacopini – e ispirato a una storia vera, racconta l’incontro tra due uomini, nati entrambi a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, avvenuto a Parigi una sera di settembre del 1925: uno è il “campionissimo” Costante Girardengo; l’altro è Sante Pollastri, anche con lui con molti chilometr i in bicicletta alle spalle, percorsi però per sfuggire a chi gli dà la caccia  
   
   
MILANO, AL TEATRO ARSENALE: OSCAR WILDE DE PROFUNDIS ADATTAMENTO, RIDUZIONE E REGIA DI CLAUDIO MARCONI MUSICHE DI MATTEO PENNESE DAL 24 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO 2012  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - Lo spettacolo trae origine da una lunga lettera – nota come De profundis – che Oscar Wilde scrisse nel 1897 a Lord Alfred Douglas, il giovane da lui amato, dal carcere di Reading dove si trovava da quasi due anni. L’angoscioso racconto della discesa agli Inferi del grande scrittore, imprigionato a seguito di un processo per omosessualità, diviene qui occasione per una suggestiva partitura di suoni e parole. La voce recitante di Claudio Marconi interagisce con la partitura tecnologico-musicale di Matteo Pennese e Walter Prati, creando un amalgama originale e sorprendente, che restituisce il testo di Wilde in tutta la sua forza e straordinaria contemporaneità. La musica dunque non commenta, ma piuttosto contribuisce a costruire un oggetto unico con la parola. Asciutta, apparentemente sobria, ma dalle estremità opposte (ghiaccio - fuoco), si insinua fra le pieghe, gli interstizi di questo intenso testo dell’autore irlandese. Parole dunque che quasi si fondono nella musica. Accanto alla voce dell’attore: gli strumenti acustici e l’elettronica. Tali elementi vanno a comporre uno spettacolo dalla drammaturgia affascinante e dalla struttura fluida, che favorisce una piena immersione dello spettatore nell’esperienza teatrale e sonora. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con: Compagnia Teatrale dell´Università degli Studi di Milano - Crusm, Mmtcreativelab, Arsenale-lab e Scuola di Teatro Arsenale. Www.teatroarsenale.it    
   
   
CONVEGNO SULL’UNESCO A VENARIA  
 
Torino, 23 gennaio 2012 - Il 24 e il 25 gennaio si terrà alla Reggia di Venaria, il Secondo Workshop internazionale organizzato dal Centro Studi Silvia Santagata – Ebla, dal titolo Unisco World Heritage economic and policy issues. Più di trenta ricercatori ed esperti inte rnazionali si confronteranno sulle principali problematiche economiche legate al ruolo internazionale e alle sfide future del Patrimonio Mondiale dell´Unesco. Fra i temi affrontati: le politiche per il patrimonio culturale delle città creative, la sostenibilità del turismo nei siti appartenenti alla World Heritage List dell´Unesco, la governance del Patrimonio mondiale. Www.css-ebla.it  
   
   
MUSEI PROVINCIALI ALTOATESINI: RECORD DI VISITATORI NEL 2011  
 
Bolzano, 23 gennaio 2012 - L’assessora Sabina Kasslatter Mur sottolinea di essere lieta che, in relazione al gradimento del pubblico, negli ultimi cinque anni i Musei provinciali altoatesini abbiano registrato una tendenza positiva. Se nel 2007 i visitatori dei Musei provinciali altoatesini sono stati 802.258, nel 2011 hanno realizzato in totale 884.669 visitatori, pari a un incremento di più del 10%. A trainare l’andamento per l’anno 2011, così come nell’anno precedente, è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, che rispetto al 2010 rileva un aumento di 36.003 unità ovvero del 15,7%, seguito dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige con + 13,8%, cioè 12.763 persone in più, e dal Touriseum con un incremento di 5.018 visitatori, corrispondente a un aumento percentuale del 2,3% sul 2010. L’assessora rileva a questo proposito l’elevato gradimento registrato dalla Giornata internazionale dei musei (maggio 2011) e dalla Lunga notte dei musei di Bolzano (novembre 2011). “La Ripartizione Musei si è sforzata con successo” sottolinea l´assessora “per posizionare stabilmente i Musei provinciali come luoghi di formazione e di scambio culturale presso la popolazione residente e per consolidarli, in questo modo, come centri nei quali è possibile sperimentare in maniera viva la storia locale”. Per questo motivo nel 2011 è stata introdotta la Museumcard, che permette di visitare, nell’arco temporale di un anno, musei e collezioni dell’Alto Adige a un prezzo vantaggioso. Per ogni museo aderente è possibile anche più di una visita. L’assessora ha inoltre constatato che i Musei provinciali altoatesini riscontrano in misura crescente il gradimento della popolazione residente di tutte le generazioni e, di recente, anche dei nuovi cittadini. A questo proposito, alcuni Musei provinciali offrono ora a persone delle più diverse provenienze visite guidate nella loro lingua d’origine. Ulteriore novità del 2011 è la pubblicazione su web del nuovo portale Catalogo dei beni culturali dell’Alto Adige, nato in collaborazione con le Ripartizioni Beni culturali e Cultura. Il catalogo digitale comprende circa 140.000 beni culturali. Per ora sono 12 i musei e le collezioni che vi hanno reso disponibili i propri dati; altri seguiranno a breve. Gli interessati possono visionare online oggetti museali e documentazione fotografica alla pagina www.Provincia.bz.it/catalogo-beniculturali  I musei e le istituzioni culturali altoatesini conservano, nel complesso, circa un milione di oggetti d’arte, culturali e naturali.  
   
   
AL VIA IL BANDO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL VCO  
 
Verbania, 23 gennaio  2012 -  E’ stato pubblicato l’avviso di selezione pubblica per l’affidamento del servizio di pianificazione strategica relativa al progetto di valorizzazione del patrimonio culturale del Verbano Cusio Ossola. Paesaggio a colori, questo il nom e del progetto, approda così alla fase di attuazione. Fra i partner dell ’iniziativa sono presenti la Camera di Commercio e il Distretto turistico dei laghi e delle valli, oltre alla Fondazione Carialo, interessata a sviluppare un modello applicativo per la creazione di una rete territoriale di beni e attività culturali. Www.provincia.verbania.it    
   
   
FIRMATO IL PROTOCOLLO PER L’ISTITUZIONE DELLA FONDAZIONE DI COMUNITÀ DEL CALATINO DON LUIGI STURZO SIGLATO IL PROTOCOLLO PER LA COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE CHE PROMUOVE LA CULTURA DEL DONO, DELLA SOLIDARIETÀ E DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE NEL CALATINO.  
 
Caltagirone, 23 gennaio 2012 - È stata siglata il 18 gennaio con atto notarile la costituzione del comitato promotore della Fondazione di Comunità del Calatino Don Luigi Sturzo che avrà sede a Caltagirone in Viale Principessa Maria Josè n°9, presso la sede della Provincia Regionale di Catania. La Fondazione, che si colloca all’interno del Patto Territoriale dell’Economia Sociale del Calatino Sud-simeto, al quale aderiscono oltre la Provincia regionale di Catania, 12 comuni del territorio, il Consorzio Sol.calatino e altri enti privati e no profit, vede la Provincia regionale di Catania, rappresentata a Caltagirone da Sergio Gruttadaria, fortemente impegnata nello sviluppo di attività che possano comportare, attraverso l’unione di amministratori locali, imprenditori sociali e cittadini, un miglioramento della qualità della vita della comunità locale, attivando risorse e promuovendo la cultura del dono, della solidarietà e della responsabilità sociale. A ricoprire la carica di presidente sarà Massimo Millesoli, già assessore alle Politiche sociali del Comune di Palagonia; mentre sono stati designati come vice presidente Francesco Zappalà, sindaco del Comune di Scordia; e come segretario tesoriere Biagio Tamburello, presidente del Consiglio Comunale di Mineo. Gli altri componenti del comitato promotore, che ha come finalità la costituzione della Fondazione sono: Sergio Gruttadauria, consigliere della Provincia Regionale di Catania; Vittorio Aurelio Parasole, assessore alle Politiche sociali del Comune di San Michele di Ganzaria; Giuseppe Salvatore Calderaro, assessore alle Politiche sociali del Comune di Castel di Iudica; Gesualdo Nitro, assessore ai Servizi sociali del Comune di San Cono; Paolo Ragusa, presidente del Consorzio Sol.calatino; e Rocco Sciacca, componente di Sol.calatino. «L’aumento del capitale sociale e del patrimonio di fiducia è indispensabile per la crescita, non solo morale e civile, ma anche economica e sociale di ogni comunità, per questo le comunità locali sono chiamate a ripensare se stesse, il proprio sviluppo, la propria capacità di prendersi cura dei problemi in un contesto in cui la ricchezza economica e il possesso di beni materiali non costituiscono la chiave della qualità della vita e del benessere della collettività» ha sottolineato Massimo Millesoli neo presidente del comitato promotore della Fondazione di Comunità. Info@fdcdonluigisturzo.it    
   
   
ANNE FRANK, UNA STORIA ATTUALE  
 
Cuneo, 23 gennaio 2012 - Dal 26 gennaio al 29 febbraio, a Palazzo Samone, in via Amedeo Rossi 4 a Cuneo, mostra documentaria su Anne Frank, in pratica una storia della Sho ah raccontata attraverso un’an golazione biografica: fot ografie, immagini, pagine del diario di Anne raccontano della condi zione di una famiglia ebrea nel periodo nazista. Allo stesso tempo una dett agliata informazione sul c ontesto storico. Un richiamo alla tutela dei diritti umani a partire dalla conosce nza del passato e a prendere parte attiva ai problem i del presente. La mostra aperta dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19 con ingresso libero. Www.comune.cuneo.gov.it  
   
   
JULIA LENTI “PARLA CON ME” DAL 20 GENNAIO IN TUTTE LE RADIO E SU ITUNES ANTICIPA L’EP D’ESORDIO IN USCITA A MARZO  
 
Roma, 23 gennaio 2012 - S’intitola “Parla con me” il primo singolo di Julia Lenti, e farà il suo esordio in tutte le radio e su iTunes da venerdì 20 gennaio: un invitante assaggio del suo primo Ep la cui uscita è prevista per marzo e che conterrà brani inediti firmati dalla stessa Julia. Julia Lenti (cantante, violinista e ballerina) prodotta da Piero e Massimo Calabrese (già accanto a Marco Mengoni, Alex Baroni e Giorgia), è la nuova scommessa di Emi Music Italy per il 2012. “Parla con me” (testo e musica Piero, Massimo e Stefano Calabrese e Julia Lenti) rappresenta un sorprendente biglietto da visita di questa giovane artista (classe 1983, nata a Massa Carrara ma cresciuta a Brindisi), con una sezione ritmica ben scolpita che mette in primo piano la seducente e forte vocalità di Julia, capace di spaziare con naturalezza tra il funk, il soul e il R&b. Julia ha infatti raccolto nella sua musica tutte le esperienze che l’hanno attraversata negli anni: dei viaggi in giro per il mondo le è impossibile dimenticare il mese passato in una favela brasiliana, così come impossibile sarebbe non accorgersi che i suoi viaggi si ritrovano anche nella musica che ama (il soul, il r´n´b, il rap, la bossanova, la samba, il funk, il blues, il reggae e il dubstep) e negli artisti che ha scelto come modello musicale (Lauryn Hill, Erykah Badu, Amy Winehouse, Jill Scott, Jamiroquai e Nirvana) cui si affiancano cantautori di casa nostra come Vinicio Capossela, Elisa, Negramaro, Caparezza ed Elio e le Storie Tese. Julia Lenti Biografia Cantante, violinista e ballerina, Julia Lenti, classe ‘83, si è avvicinata al mondo dell’arte da giovanissima studiando violino (per 10 anni) e danza classica e contemporanea (15 anni di intenso lavoro anche a livello professionale, che le hanno permesso di conquistare nel 2001 una borsa di studio, grazie alla quale ha potuto studiare danza e vivere a New York per un mese). Danza e violino non hanno mai abbandonato questa ragazza nata a Massa Carrara ma cresciuta in Puglia (Brindisi è la sua città d’adozione), che oggi sogna di poter vivere con il solo aiuto della musica. Nata artisticamente all’interno del circuito più squisitamente reggae, Julia ha sperimentato e abbracciato fin dall’inizio della sua carriera molti stili musicali, come il funk, il nu-soul, e l’hip-hop (passioni sonore che hanno trovato terreno fertile nel periodo newyorkese di Julia) fino ad arrivare, grazie ad un progetto televisivo, a suonare come violinista in mondi musicali più vicini alla trance music che alla sua black music e alle sue molteplici espressioni. Nel 2005 ha partecipato come attrice/musicista al lungometraggio live “Tree’r Us” per la regia di Luca Curto, esperienza di grande crescita per Julia, anche grazie alla possibilità di trovarsi accanto a nomi prestigiosi come Raiz, Meg, Caparezza, Linton Kwesy Johnson, Tony Scott e Blaine Reininger (Tuxedomoon). Passano i mesi e Julia continua a studiare e suonare, aprendo concerti di artisti di passaggio a Roma (città dove si è trasferita dieci anni fa) come Ursula Racker (con un progetto di A.piermarini & Nu Soul Experience) e prendendo parte a numerose produzioni musicali senza limiti di “genere” (così come è nella sua indole), spaziando ancora una volta dal reggae, al rap, al soul al fianco di Raiz (ancora una volta sulla sua strada), Brusco, Deda, Gopher D, Truceclan, Club Dogo, King Kalabash (Black House Music Da Parigi), Gente De Borgata, Radici Nel Cemento, e altri ancora…. Julia Lenti è oggi una donna che ha raccolto nella sua musica tutte le esperienze che l’hanno attraversata negli anni: dei viaggi in giro per il mondo le è impossibile dimenticare il mese passato in una favela brasiliana, così come impossibile sarebbe non accorgersi che i suoi viaggi si ritrovano anche nella musica che ama (il soul, il r´n´b, il rap, la bossanova, la samba, il funk, il blues, il reggae e il dubstep) e negli artisti che ha scelto come modello musicale (Lauryn Hill, Erykah Badu, Amy Winehouse, Jill Scott, Jamiroquai e Nirvana) a cui si affiancano cantautori di casa nostra come Vinicio Capossela, Elisa, Negramaro, Caparezza e Elio e le Storie Tese. Prodotta da Piero e Massimo Calabrese (già accanto a Marco Mengoni, Alex Baroni e Giorgia), Julia Lenti è la nuova scomessa di Emi Music Italy per il 2012 e con il brano “Parla con me” , anticipa l’uscita di un Ep previsto a marzo. Il videoclip di “Parla con me” è visibile su: www.Youtube.com/julialenti  www.Facebook.com/julialenti    
   
   
MILANO - INIZIA L´"ANNO DEL DRAGO" PER LA CHINATOWN AMBROSIANA  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - Inizia l´"anno del drago" per la chinatown ambrosiana; la comunità cinese si prepara a festeggiare il Capodanno previsto per lunedì 23, con sfilate e banchetti fatti di dolci di riso e ravioli in zuppa, scambio di pacchetti rossi con soldi o monete di cioccolata. La comunità cinese a Milano conta, considerando solo i residenti, quasi 19 mila persone e 2 mila e settecento imprese individuali. Il dato sale se si tiene conto dell’intera provincia di Milano dove i cinesi residenti sono quasi 25 mila e oltre 3.800 le ditte con titolare nato in Cina. Una comunità attiva e a vocazione imprenditoriale, più dei residenti di nazionalità italiana: circa un cinese su 7 è imprenditore mentre per i nati in Italia il tasso di imprenditorialità è di 1 su 30. Emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2009 e 2010 e su dati del registro delle imprese al Iii trimestre 2011 e 2010 relativi alle imprese individuali. Sono oltre 24.600 i residenti cinesi a Milano e provincia nel 2010, pari al 6,4% del totale degli stranieri, per quasi la metà donne (il 48,7% del totale). A Milano città i residenti cinesi sono 18.918, l’8,7% di tutti gli stranieri residenti, in crescita del 10,2% in un anno. Popolo di imprenditori a Milano. Sono 3.823 le ditte individuali con titolare cinese attive sul territorio della provincia di Milano al terzo trimestre 2011. La comunità cinese, dopo quella egiziana, è al secondo posto nella classifica degli imprenditori stranieri sia nel comune di Milano che nella provincia. Estremamente elevato è anche il tasso di imprenditorialità, che misura la propensione imprenditoriale della comunità cinese calcolato dal rapporto tra il numero di imprese individuali e la popolazione residente: circa un cinese su 7 a Milano provincia e città è imprenditore. Le imprese cinesi per settore. Le imprese individuali cinesi in provincia di Milano sono concentrate principalmente in tre settori: il commercio (1.345 imprese, 35,2% del totale), gli alberghi e ristoranti (997, 26,1%) e le attività manifatturiere (795, 20,8%). Gli imprenditori cinesi sono specializzati nelle attività manifatturiere (48,9% del totale imprese con titolare nato all’estero attive nel settore) e nei servizi di alloggio e ristorazione (49,5%). Complessivamente le imprese cinesi in provincia di Milano crescono tra 2010 e 2011 del 9,7%.  
   
   
GIANLUCA GRIGNANI DA MARZO IN CONCERTO CON “ENJOY NATURA UMANA CLUB TOUR” I BRANI IN SCALETTA SCELTI INSIEME AI SUOI FAN  
 
Milano, 23 gennaio 2012 - Mentre il singolo “Natura Umana” è tra i brani più trasmessi in radio, Gianluca Grignani sta per partire con la nuova tournée “Enjoy Natura Umana Club Tour” (prodotta da Falco a Metà Srl e Color Sound), che inizierà dall’Orion di Roma il 23 marzo, toccherà i principali club italiani e si concluderà il 19 aprile all’Alcatraz di Milano. Ispirato a “Natura Umana”, il suo ultimo disco uscito lo scorso ottobre, fortemente pensato nella composizione e nel suono per la dimensione live, questo tour a cavallo del suo 40° compleanno (7 aprile) vedrà Grignani portare sul palco un carico di vitalità, suono ed energia nuovo ed estremamente ricercato, ancora più autentico e “umano”. A cominciare dalla scaletta per la quale Gianluca ha coinvolto i suoi stessi fan, chiamati a scrivere sulla bacheca del suo frequentatissimo spazio Facebook i brani che vorrebbero vedere inseriti. E così, accanto ai pezzi nuovi e ai principali successi, Grignani rispolvererà delle chicche che gli sono state suggerite, tra cui alcune B side: canzoni che pur non essendo state scelte come singoli, hanno ben rappresentato molti dei suoi dischi, ma sopratutto sono rimaste nei cuori del suo pubblico. In alcuni casi saranno riproposte con una veste nuova, con l’aggiunta di basi ritmiche “postmoderne” e una ricchezza sonora studiata per l’ambiente dei club. Non mancheranno poi alcune selezionatissime cover, per un concerto la cui durata prevista è di 2 ore e mezza, tra sonorità rock da ballare, tonalità psichedeliche e momenti dove le parole del “cantautore elettrico” lasceranno spazio alla riflessione. Il risultato sarà un live energico e forte, su misura per i club dove l’artista ha scelto di tornare per ritrovare un contatto diretto con il suo pubblico e celebrare le atmosfere di certi concerti degli Anni ’90, da “La fabbrica di plastica” fino ai live di band come gli Oasis e i Radiohead che tanto lo hanno appassionato e hanno determinato il respiro internazionale delle sue melodie. “Porteremo dal vivo i nastri come una volta, sulle tastiere stile Anni ‘80. Il suono avrà un aspetto profondo e liquido, distorto, frutto di una lunga ricerca sonora”, è quanto afferma Grignani, che già da settimane sta lavorando in studio con la sua affiatata band, composta da Diego Scaffidi (batteria), Andrea Tripodi (tastiere e programmazione), Matteo Cerboncini (chitarra) e Alessandro Parilli (basso). Le tappe previste per ora sono: il 23 Marzo Orion di Roma, il 24 Marzo Jubilee di Corato (Ba), 28 Marzo Phenomenon di Fontaneto d’Agogna (No), il 30 Marzo New Age di Roncade (Tv), il 7 Aprile Vox Club di Nonantola (Mo), il 12 Aprile Viper di Firenze, il 19 Aprile Alcatraz di Milano. Il calendario si arricchirà a breve di nuove date: per tutti i dettagli e gli aggiornamenti si consiglia di consultare il sito www.Grignani.it  o la pagina facebook www.Facebook.com/grignanigianluca