Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2013
RIDURRE IL NUMERO DEGLI INCIDENTI STRADALI NELL´UE  
 
 Bruxelles, 9 gennaio 2013 - Ricerche hanno mostrato che nel 90 % degli incidenti stradali l´errore umano è il fattore principale. Poiché ogni anno ci sono oltre 40 000 morti e più di 1,2 milioni di feriti sulle strade, aumentare la sicurezza del traffico in modo da ridurre questi dati è una priorità per la Commissione europea. Il progetto euroFot ("European Field Operational Test on active safety functions in vehicles") mira a fare proprio questo grazie a finanziamenti per quasi 14 milioni di euro provenienti dal Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Unione europea. Il progetto ha riunito costruttori di automobili, fornitori, università, istituti di ricerca e altre parti interessate, in tutto 28 organizzazioni, per testare i sistemi di veicoli intelligenti (Ivs) in tutta Europa. Lo scopo è quello di rendere il trasporto su strada più sicuro, più efficiente e anche più piacevole. Il progetto ha già effettuato il primo test operativo sul campo in tutta Europa per valutare i benefici dei sistemi di veicoli intelligenti (Ivs) sulla sicurezza e l´efficienza del traffico. Un migliaio di automobili e camion equipaggiati con sistemi avanzati hanno percorso 35 milioni di chilometri sulle strade europee per oltre un anno mentre il team di euroFot raccoglieva i dati provenienti dai sensori e telecamere posti sui veicoli e dai questionari sottoposti ai guidatori. Sono state testate otto tecnologie Ivs, tra cui un controllo adattivo della velocità (Acc), che usa il radar per mantenere una distanza prestabilita dal veicolo che precede, e sistemi di allarme collisione che avvertono i guidatori di possibili collisioni nella parte anteriore. Sono stati anche testati sistemi di allarme per la velocità in curva, rilevatori del punto cieco, rilevatori dell´efficienza del consumo di carburante e sistemi di navigazione. Il risultato di questi test è che si sta iniziando a montare sulle automobili una serie di nuove tecnologie intelligenti. Se usate in modo diffuso, queste tecnologie hanno la capacità di ridurre il numero di incidenti, e allo stesso tempo di far risparmiare carburante, tagliare le emissioni e ridurre gli ingorghi stradali. Aria Etemad, coordinatrice capo della ricerca alla Ford Research & Advanced Engineering Europe in Germania, ha detto: "Quando si sviluppa una nuova tecnologia, solitamente la si testa individualmente, ma una prova operativa sul campo usando veri guidatori in veicoli reali in condizioni del traffico reali ci permette di valutare come questi sistemi funzionano nel mondo reale e come i guidatori comuni interagiscono con essi". Il team ha scoperto, ad esempio, che le automobili equipaggiate sia con il sistema Acc che con quello di allarme per le collisioni frontali (Fcw) potevano avere un impatto positivo fino al 5,7 % sul numero di incidenti sulle autostrade che causano feriti o morti. Un numero inferiore di incidenti a sua volta potrebbe portare a una minore congestione delle autostrade e a ridurre di oltre 3 milioni di ore il tempo totale che gli automobilisti passano fermi negli ingorghi in tutta l´Ue. Aria Etemad ha aggiunto: "I dati mostrano che dalle tecnologie Ivs derivano ampi benefici sociali ed economici, oltre al fatto di evitare possibili incidenti. Noi abbiamo anche notato che l´uso di questi sistemi ha un impatto positivo sulle esperienze dei guidatori; essi si sono sentiti più sicuri, più supportati e più a proprio agio". Si ritiene che nel lungo periodo accrescere la consapevolezza dei benefici delle Ivs porterà a una domanda crescente e porterà a un impiego più diffuso, strade più sicure, meno incidenti e una serie di altri benefici sociali ed economici, che vanno a soddisfare gli obiettivi chiave del piano di azione per la sicurezza stradale 2011-20 dell´Ue che mira a dimezzare entro dieci anni il numero di morti sulle strade. Per maggiori informazioni, visitare: euroFot: http://www.Eurofot-ip.eu/  Commissione europea - Mobilità e trasporti: http://ec.Europa.eu/transport/index_en.htm    
   
   
PIEMONTE, BOLLO AUTO: VERSO LA RISCOSSIONE DIRETTA  
 
Torino, 9 gennaio 2013 - “La mozione e l’ordine del giorno sulla questione Gec, approvati con il parere favorevole della Giunta, rafforzano ulteriormente il percorso intrapreso fin dal marzo 2012 la Regione Piemonte per la realizzazione del progetto fiscalità, che prevede l’internalizzazione del servizio di riscossione”: è quanto ha dichiarato l’assessore alle Finanze e Tributi, Giovanna Quaglia, al termine della seduta straordinaria del Consiglio regionale dell’8 gennaio dedicata alla vicenda del bollo auto. L’assemblea ha votato due documenti: il primo chiede “misure specifiche per gli affidamenti diretti per beni e servizi, garanzia di maggiore trasparenza delle procedure e partecipazione obbligatoria degli enti regionali al progetto di semplificazione adottato della Presidenza del Consiglio dei Ministri”, l’altro impegna il presidente Roberto Cota e l’assessore Quaglia a “sospendere la gara ad evidenza pubblica e a procedere affinché il servizio di riscossione della tassa automobilistica sia gestito direttamente dalla Regione”. “Sono già in fase di adozione - ha proseguito Quaglia - tutte le misure tecniche ed organizzative per procedere rapidamente alla internalizzazione delle attività di riscossione, e nei prossimi giorni la Giunta adotterà una delibera di indirizzo a riguardo. Contemporaneamente due gruppi di lavoro, uno giuridico-legale, l’altro economico-amministrativo, stanno procedendo alla definizione e verifica del titolo giuridico dei rapporti preesistenti e dei danni eventualmente subiti”. Durante la seduta è intervenuto anche il presidente Cota. Riguardo alle vicende che hanno lambito l’assessore William Casoni, ha confermato “piena fiducia a Casoni, non ho alcun motivo per togliergliela. Si è comportato correttamente e non ha voluto influire sulle decisioni dell’assessore Quaglia. Non ritengo corretto processare un assessore sulla base di una parola contenuta in un’intercettazione totalmente estrapolata dal contesto, non è un modo giusto e civile di operare”. Ha quindi aggiunto che “la Regione ha conferito la gestione commissariale per un semestre e sta adottando misure per internalizzare la riscossione del bollo”, ha osservato che “dal punto di vista amministrativo ogni azione è stata ispirata alla più assoluta correttezza e trasparenza e tesa alla volontà di migliorare il servizio” ed ha ricordato che a luglio non è stato rinnovato l’incarico all’allora dirigente del settore Tributi. Casoni ha comunicato di aver già sporto querela contro il giornalista che ha riportato malamente le sue parole ed ha poi ribadito la correttezza del suo operato nella vicenda Gec.  
   
   
MOBILITÀ, ROMA: TPL POTENZIATO NEI GIORNI DI TARGHE ALTERNE  
 
Roma, 9 gennaio 2013 – Oggi , e giovedì 10, in concomitanza con la circolazione a targhe alterne, il trasporto pubblico sarà potenziato per facilitare l’accessibilità alla fascia verde della città e gli spostamenti all’interno della stessa. Queste le linee del trasporto di superficie interessate: 5, 14, 19, 23, 30, 31, 32, 36, 40, 44, 46, 49, 60, 63, 64, 70, 75, 80, 81, 84, 85, 86, 87, 88, 90, 93, 98, 105, 170, 280, 360, 409, 451, 490, 491, 495, 542, 714, 716, 719, 780, 791, 913, 990. Lo comunica l’assessorato alla Mobilità di Roma Capitale. «Si tratta di un provvedimento che comporta un grande sforzo in termini di risorse economiche e umane per l’Amministrazione, ma certamente contribuirà a limitare i disagi di quanti si muoveranno a Roma nelle giornate di domani e dopodomani. Va ricordato che il blocco della circolazione privata viene deciso per tutelare la salute dei cittadini e in base a precise normative regionali e nazionali. Con il potenziamento del trasporto pubblico verrà garantito anche il diritto di tutti alla mobilità». Lo dichiara Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
FIRENZE: PONTE DEL BARCO, RINVIATA A FINE GENNAIO LA DEMOLIZIONE AL VIA LA REALIZZAZIONE DELLA VIABILITÀ ALTERNATIVA. INCONTRO TRA COMUNE, PROVINCIA, RFI E ITALFERR  
 
Firenze, 9 gennaio 2013 - Rinviata a fine gennaio la demolizione del ponte del Barco in modo da poter avviare da subito la realizzazione di una viabilità alternativa per i mezzi che non possono utilizzare gli itinerari che comunque resteranno a disposizione. È questo l’esito dell’incontro convocato questa mattina su sollecitazione dell’assessore alla mobilità e manutenzioni del Comune di Firenze e che ha visto la partecipazione, oltre che dei tecnici comunali, dell’assessore provinciale all’ambiente e difesa del suolo e dei tecnici della Provincia, di rappresentanti di Rfi e di Italferr. Nella riunione sono stati analizzate le problematiche relative all’ordinanza di demolizione del ponte del Barco e i conseguenti interventi e provvedimenti da predisporre. I partecipanti all’incontro hanno concordato di procedere con la realizzazione immediata di una viabilità alternativa provvisoria riservata ai mezzi di soccorso e ai soggetti indicati dal Comune e che non possono usare gli itinerari che restano comunque a disposizione nel corso dei lavori che interessano il ponte. Prima di procedere con la demolizione, infatti, dovrà essere effettuato l’intervento relativo allo spostamento dei sottoservizi che comunque comporterà la chiusura temporanea del ponte. Nella riunione è stato inoltre deciso di verificare la possibilità di far transitare nel sottopasso di via Piemonte anche i mezzi di altezza superiore ai 4 metri. La Provincia in seguito alle piene del Mugnone nel mese di dicembre ha emanato un´ordinanza di demolizione del ponte del Barco il cui abbattimento è da tempo previsto, in quanto non compatibile con le esigenze di sicurezza e funzionalità idraulica. L’assessore alla mobilità e manutenzioni del Comune di Firenze, ha chiesto alla Provincia di rinviare al 30 gennaio il termine entro il quale dovrà avvenire la demolizione in modo tale da verificare l’adeguatezza della viabilità alternativa alle esigenze evidenziate da alcune categorie di soggetti, completare la progettazione di una eventuale passerella pedonale o di un eventuale ponte carrabile da realizzare in corrispondenza del ponte attuale dopo la sua demolizione e dopo l’allargamento dell’alveo del torrente. Nell’occasione è stato infatti ribadito dai tecnici che per la messa in sicurezza del Mugnone è necessario non soltanto smantellare il ponte ma anche allargare la sezione dell’alveo del torrente in corrispondenza della infrastruttura. Alla luce di questa precisazione, il posizionamento di una passerella o di un ponte carrabile è subordinato alla realizzazione di opere di fondazione (probabilmente una palificazione) che potrà essere effettuata solo dopo la demolizione del ponte e l’allargamento dell’alveo del torrente. “Come Amministrazione ci impegneremo per ridurre i disagi dei cittadini – ha dichiarato l’assessore comunale – sia lavorando per diminuire, se possibile, i tempi dell’intervento sia vigilando sul rispetto del crono programma”. “Sono fiducioso – ha affermato l´assessore provinciale – che la positiva collaborazione in atto consenta di risolvere con tempi certi un problema per la sicurezza di quella parte di città come quello rappresentato dal Ponte del Barco minimizzando gli impatti sulla vita dei cittadini e delle imprese che utilizzano la viabilità dell´area”. A breve sarà organizzato un nuovo incontro per valutare le ipotesi di soluzione presentate da Rfi per la realizzazione eventuale di un ponte e/o passerella e la tempistica necessaria.  
   
   
TRENI: LA RHO-GALLARATE VA REALIZZATA  
 
Milano, 9 gennaio 2013 - Rinnovare e intensificare la collaborazione tra Regione Lombardia e il gruppo Fs, per individuare le soluzioni che consentano di realizzare il potenziamento della tratta ferroviaria Rho-gallarate, il cui progetto definitivo è stato bloccato dal Consiglio di Stato. È questo l´invito rivolto dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni a seguito della decisione di respingere il ricorso di Regione Lombardia e Rete ferroviaria italiana contro la sentenza del Tar che aveva annullato la delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di approvazione del progetto definitivo della tratta ferroviaria. Potenziamento Necessario - "Una soluzione va trovata - spiega l´assessore -, perché il potenziamento è assolutamente necessario per garantire gli standard qualitativi e di frequenza delle linee suburbane già attivi sulle altre direttrici e per lo spostamento del traffico pendolare da gomma a ferro. Per questo chiedo alle Ferrovie dello Stato un rinnovato impegno per la realizzazione di questa infrastruttura, così come fa gran parte del territorio. Regione Lombardia continuerà a vigilare, affinché non si non si verifichino inerzie procedurali e si avanzi il più rapidamente possibile". 400 Milioni A Rischio - "Questa sentenza - afferma Gilardoni - rischia di farci perdere non solo 400 milioni di euro per il potenziamento della rete ferroviaria (di cui circa 110 a vantaggio dei territori interessati), ma anche tempo prezioso per la realizzazione dell´intera tratta con tutte le opere di compensazione e mitigazioni previste dal progetto definitivo concordate nei minimi dettagli con le Amministrazioni locali a partire dal 2009". La delibera del Cipe prevedeva numerose opere compensative e di mitigazione dell´impatto territoriale tra cui la variante di tracciato tra Pregnana Milanese e Vanzago (Mi), la realizzazione della stazione di Nerviano (Mi) e di parcheggi di interscambio, e un importante potenziamento della rete ciclopedonale di collegamento con le stazioni ferroviarie.  
   
   
ATTRAVERSAMENTO FS UDINE, INCONTRO REGIONE FVG-RFI  
 
Udine, 9 gennaio 2013 - Una possibile soluzione in "tre fasi" per la difficile situazione del passaggio dei treni merci in attraversamento a Udine è stata prospettata ieri, alla stazione ferroviaria del capoluogo friulano, nel corso di un incontro tra l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, e i vertici regionali di Rfi-rete ferroviaria italiana, il direttore compartimentale per il Nord-est, Carlo Di Giuseppe, e il caporeparto Struttura di Trieste, Antonio Cinquemani. Regione e Rfi - presente anche Fabrizio Baracetti, tra i membri del Comitato spontaneo sorto nelle ultime settimane, secondo il quale "la linea Fs oggi rappresenta una vera e propria ´cortina ferrata´ per un terzo della città" - hanno infatti verificato (dopo le riunioni già avvenute nelle settimane scorse sempre tra Regione e Rfi) che in prima battuta - nel breve periodo - appare possibile valutare la possibilità di trasferire almeno una parte di treni merci lungo il passante interrato già esistente. Nell´arco di circa un anno, invece, una "soluzione-tampone" potrebbe essere rappresentata da un diverso instradamento di circa la metà del traffico ferroviario (treni ovviamente merci) della direttrice Mestre-tarvisio proprio sull´asse Cervignano-risano-bivio Cargnacco-bivio Cividale-punto smistamento Vat: un´ipotesi definita percorribile, ma che comporta di fatto la riprogrammazione di tutto il traffico merci "su ferro" dal nodo di Mestre e lungo tutta la linea Pontebbana: una lavoro, ha osservato Rfi, che comporta mesi e mesi di lavoro, andando a interessare non solo linee e treni, ma anche il sistema di relazioni commerciali e industriali che usufruiscono di questo asse. L´obiettivo finale, però, è stato individuato oggi - dapprima nella riunione alla stazione Fs di Udine e quindi in un sopralluogo lungo la linea interrata tra Bivio Cividale e il Punto di smistamento Vat - con la possibile infrastrutturazione tecnologica della tratta passante per Cargnacco. Si tratta di un impegno finanziario pari a circa 35 milioni di euro (viene valutato da Rfi) che potrebbe essere realizzato in un arco di tempo dai 2 ai 3-4 anni, ma che risolverebbe appieno il problema senza la necessità di andare a immaginare sottopassi o soppressioni dei cinque passaggi a livello che oggi ostacolano la vita di moltissimi abitanti dell´area. Si inizia a "governare" il problema sin qui mai affrontato, cercando nuove ipotesi a un problema datato e creando le premesse per una soluzione in grado di evitare situazioni di disagio e di pericolo per la comunità, hanno sottolineato Regione e Rfi; "finalmente oggi si avvia un dialogo con Rfi", ha sottolineato Baracetti, a fronte di un problema che insiste sulla città da almeno trent´anni.  
   
   
COSTA CONCORDIA, IERI L’INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA E IL MINISTRO DELL’AMBIENTE  
 
 Firenze, 9 gennaio 2013 – Comune valutazione sulla necessità che lo Stato continui a presidiare la vicenda Concordia e che sia Piombino, come richiesto dalla Regione, il porto di destinazione per il relitto della nave, la cui rimozione slitterebbe a settembre prossimo, in tempi comunque compatibili. Così il presidente della Toscana ha commentato l’incontro di stamani con il ministro per l’ambiente e il commissario straordinario per l’emergenza Costa Concordia, svoltosi alla vigilia dell’anniversario della tragedia. Nel corso del colloquio è stato fatto il punto sul progetto di recupero in corso, in particolare per capire se si rendano necessari aggiustamenti per proseguire i lavori in modo coerente con i tempi previsti, un prospettiva che risulterebbe favorita dalla scelta di Piombino quale meta finale dello scafo della Concordia per lo smantellamento in quanto porto più prossimo. Ogni decisione, ha proseguito il presidente della Toscana, sarà assunta in ogni caso non oltre la fine di gennaio, quando si concluderà anche il commissariamento, nella consapevolezza che occorre dare certezze agli abitanti e agli amministratori dell’isola del Giglio e di Piombino, come anche a tutta la regione. Il presidente ha concluso sottolineando la valutazione molto positiva dell’atteggiamento mostrato dal governo, che ha sempre manifestato attenzione alle preoccupazioni espresse dalla Toscana sin dall’inizio della vicenda, e offerto garanzie serie su quanto occorrerà mettere in atto per portare a positiva conclusione il progetto avviato: nel rispetto dell’ambiente, dei diritti dei cittadini coinvolti e anche sui riflessi economici che tutta l’operazione Concordia comporta. La Regione, ha ribadito il presidente, manterrà alta l’attenzione su questi aspetti a tutela degli interessi del proprio territorio.