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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2013
TRENTO: AL VIA NELLA VALLE DEL CHIESE LE RIPRESE DE "LA FORESTA DI GHIACCIO"  
 
Trento, 9 gennaio 2013 - Il Trentino continua ad essere protagonista del cinema italiano: la splendida Valle del Chiese farà da cornice al thriller del regista Claudio Noce dal titolo "La foresta di ghiaccio", le cui riprese inizieranno la prossima settimana. Nei ruoli principali il regista bosniaco Emir Kusturica, per la prima volta protagonista di un film italiano, insieme a Kseniya Rappoport e Adriano Giannini. "La foresta di ghiaccio" è prodotto da Rai Cinema e Ascent Film, è sostenuto dalla Trentino Film Commission e dal Mibac - Ministero per i Beni e le Attività culturali, ed è realizzato con la collaborazione del Consorzio Turistico Valle del Chiese e dei Comuni di Daone, di Roncone e di altri della zona. Nello scenario suggestivo della diga di Bissina, in val Daone - una laterale dell´alta Valle del Chiese - si sviluppa un mistero che viene a turbare la pace di un tranquillo paese alpino. Al centro della trama c’è una strana sparizione che porta ad uno scontro tra un giovane tecnico giunto nella valle per riparare un guasto elettrico e due fratelli (Kusturica e Giannini) abitanti della zona. Il primo lungometraggio del regista Claudio Noce, "Good Morning Aman", è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2009.  
   
   
VENETO: PIANO ANNUALE DI INTERVENTI PER MUSEI, ARCHIVI, BIBLIOTECHE  
 
Venezia, 9 gennaio 2013 - Il piano degli interventi nei settori dei musei, archivi e biblioteche, finanziato con il bilancio 2012, è stato approvato in via definitiva dalla giunta regionale, dopo aver acquisito il parere della commissione consiliare competente. “Le attività – spiega il vicepresidente e assessore alla cultura relatore del provvedimento - fanno riferimento ad azioni di valorizzazione del patrimonio culturale degli istituti sviluppando una logica di rete di servizi e informazioni, di aggiornamento e formazione degli operatori culturali, di tutela delle raccolte pubbliche e private, di promozione della lettura”. E’ prevista una spesa dir circa 620 mila euro complessivi. Il provvedimento è articolato in base alle iniziative culturali in materia di musei, biblioteche, archivi che vengono accolte e promosse dalla giunta regionale: In particolare circa 30 mila sono assegnati all’Università degli studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e al Centro di Ateneo per le Biblioteche per il servizio di hosting e a Data Management Soluzioni It per il Settore Pubblico S.p.a. Per lo sviluppo di sotfware per il sistema bibliotecario. Altri 15.000 euro sono stati impegnati a favore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia per la catalogazione del fondo stampe Associazione Incisori Veneti. Per trasferimenti alle Province a favore del sistema bibliotecario sono destinati 52.000 euro, così ripartiti: a) Provincia di Belluno € 3.780; b) Provincia di Padova € 4.685; c) Provincia di Rovigo € 28.290; d) Provincia di Treviso € 4.455; e) Provincia di Venezia € 3.135; f) Provincia di Verona € 2.530; g) Provincia di Vicenza € 5.125. E’ di 190.000 euro l’importo complessivamente assegnato a favore dei comuni. In particolare alla Fondazione Istituzionale Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia per Collettiva Giovani € 10.000; al Comune di Concordia Sagittaria (Ve) per giornata sulla didattica museale € 10.000; al Comune di Belluno per catalogazione e digitalizzazione fondo storico € 10.000; al Comune di Padova per catalogazione e restauro libri antichi e manoscritti € 15.000; al Comune di Verona per catalogazione fondo Sandro Ruffo € 5.000; al Comune di Soave (Vr) per tutela fondo Zanella € 5.000, all’Istituzione Pubblica Culturale Biblioteca Civica Bertoliana del Comune di Vicenza per assistenza biblioteconomica al Polo regionale Sbn € 125.000; al Comune di Spresiano (Tv) per il progetto “Venetolettura” € 10.000. Alle Università è stata attribuita una quota di 59.000 euro, di cui 50.000 all’Università Ca’ Foscari di Venezia – Dipartimento di Studi Umanistici per Nuova Biblioteca Manoscritta e il resto all’Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione per sviluppi del sistema informativo per l’ambito archivistico. Altri 10.000 euro sono stati assegnati a Teatrocontinuo S.c.arl di Padova per il progetto “Parole di Pietra”. E’ invece di 222.000 euro complessivi la spesa impegnata a favore di: a) Fondazione Fioroni Musei e Biblioteca pubblica di Legnago (Vr) per “Legnago Musei” (€ 10.000); b) Fondazione Solomon R. Guggenheim di Venezia per mostra Capogrossi (€ 50.000); c) Fondazione Canova Onlus di Possagno (Tv) per presentazione recupero gruppo scultoreo delle Tre Grazie (€ 25.000); d)Fondazione Scientifica Querini Stampalia Onlus di Venezia per progetto “Casa Macchietta”, biblioteca specializzata in biblioteconomia e archivistica e per il progetto “Vox Venetica” (€ 50.000); f) Provincia Veneta di S. Antonio dell’Ofm di Venezia per catalogazione fondi librari (€ 15.000); g) Accademia dei Concordi di Rovigo per catalogazione manoscritti (€ 5.000); h) Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona per catalogazione manoscritti (€ 5.000); i)Fondazione Giorgio Cini Onlus di Venezia per catalogazione manoscritti (€ 5.000); l) Istituto per le ricerche di Storia Sociale e Religiosa Onlus di Vicenza per catalogazione raccolte della biblioteca (€ 15.000); m) Associazione Italiana Biblioteche di Roma – Sez. Veneto per attività di aggiornamento (€ 6.000); n) Centro Studi Ettore Luccini Onlus di Padova per riordino archivio Acli venete (€ 26.000); o) Fondazione Gianni Pellicani di Venezia Mestre per il progetto “Archivi della politica e dell’impresa” (€ 10.000).; Il provvedimento della giunta regionale, tra gli obblighi di spesa, prevede anche l’organizzazione di una giornata di studio dedicata a presentare lo stato dei lavori ad oggi raggiunti dai sottogruppi impegnati a definire i livelli minimi uniformi di qualità presso la Commissione Tecnica Cultura della Conferenza Regioni e Province Autonome e iniziative di formazione continua per gli operatori degli archivi.  
   
   
TRENTO: AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DI “FRONTIERE GRENZEN” IL CONCORSO LETTERARIO DELLE ALPI  
 
 Trento, 9 gennaio 2013 - Settima edizione per “Frontiere Grenzen”, il concorso letterario, biennale e bilingue (italiano e tedesco), rivolto a chi vuole esplorare tutti i territori, reali e non, legati a frontiere e confini di qualsiasi genere ed aperto a tutti i generi della narrativa contemporanea, dal racconto tradizionale a nuove sperimentazioni linguistiche, dal thriller al fantastico, dall’horror alla fantascienza, dall’epistolario al racconto rosa, al testo teatrale. Vi possono partecipare i nati prima del 1999 compreso, residenti nelle province italiane di tutto l’arco Alpino di frontiera (Imperia, Cuneo, Torino, Aosta, Vercelli, Verbania, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste), nei Cantoni Svizzeri confinanti (Canton Ticino e Canton Grigioni) e nei Länder Austriaci confinanti (Tirolo, Carinzia e Salisburghese). Confermata la formula adottata con la sesta edizione: l’ampliamento a nuovi territori di frontiera e la formula con la partecipazione aperta, oltre che ai racconti inediti, anche a quelli editi. 1.500 euro è appunto il premio per il vincitore (unico) dei racconti editi. Invece ai vincitori della categoria racconti inediti andranno rispettivamente 1.500 euro per il primo, 750 per il secondo e 500 per il terzo classificato. Il termine per la presentazione dei racconti è fissato al 31 maggio 2013. In giuria Pietro De Marchi, Lisa Ginzburg, Carlo Martinelli, Peter Oberdorfer e Joseph Zoderer. Ad organizzare il concorso l´Associazione culturale “La Bottega dell’Arte” in collaborazione con le biblioteche trentine di Primiero e Canal San Bovo e l’ Associazione Scrittori Sudtirolesi e il sostegno della Provincia autonoma di Trento. Tutte le informazioni e il bando sul sito frontiere-grenzen.Com Il premio letterario Frontiere-grenzen, nella prima edizione, è nato con l’intenzione di offrire a chi vive nelle province di Trento, Bolzano e Belluno la possibilità di esprimere e descrivere le pulsioni profonde di queste terre. Luoghi vicini geograficamente e con territorio montano simile, che hanno visto però affermarsi nella storia culture e lingue differenti, quali quelle ladine, venete, italiane e tedesche. Esempio di convivenza etnica soprattutto al mondo attuale, in una realtà di persone che tra loro mescolano culture, che abitano, nella diversità, affini territori fisici e mentali o che si spostano per rispondere a nuovi bisogni con sempre maggiori difficoltà di convivenza, tali da creare conflitti a volte anche molto gravi. Frontiere vuole cogliere la ricchezza di questa realtà composita e dare voce ad ognuno… Dalla terza edizione il premio ha ampliato i suoi confini, prima alla regione del Tirolo austriaco, poi, alla quarta e quinta edizione ad altre nove province italiane dell’arco alpino di frontiera e ad un’altra provincia dell’Austria, la Carinzia. Adesso l´ampliamento è ancora più vasto e arriva a comprendere tutte le province italiane dell’arco Alpino di frontiera, i Cantoni Svizzeri confinanti e tre Länder Austriaci confinanti. Le province italiane interessate al premio, per l’edizione 2013, risultano quindi : Imperia, Cuneo, Torino, Aosta, Vercelli, Verbania, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. I Cantoni Svizzeri confinanti interessati sono il Canton Ticino e il Canton Grigioni; i Länder Austriaci il Tirolo, la Carinzia e il Salisburghese. Ricordiamo che si può partecipare al concorso con un racconto in lingua italiana o tedesca. I cittadini stranieri residenti nelle province interessate al concorso, possono partecipare con un manoscritto nella loro lingua d’origine, purché con traduzione a fronte in italiano o in tedesco. Questa traduzione sarà il testo sottoposto alla Giuria. I racconti inediti devono essere mai pubblicati (sia su carta che su internet), mai premiati o presentati ad altri concorsi. Racconti, editi o inediti, dovranno avere una lunghezza massima di 10.000 battute, spazi compresi. Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto. Gli elaborati devono pervenire entro venerdì 31 maggio 2013 (fa fede la data del timbro postale) a: “Concorso Letterario Frontiere-grenzen” presso Biblioteca Intercomunale di Primiero Via Fiume 6 – 38054 Fiera di Primiero (Tn). I racconti editi non dovranno essere racconti pubblicati prima dell’anno 2008 compreso. Sarà premiato con 1.500 euro un solo racconto edito. Saranno premiati 3 racconti inediti: rispettivamente 1.500 euro al primo, 750 al secondo e 500 al terzo. I racconti vincitori saranno pubblicati nel sito www.Frontiere-grenzen.com. La premiazione avverrà il pomeriggio di sabato 16 novembre 2013 a Fiera di Primiero. Saranno presenti tutti i giurati ed un ospite d’eccezione. La Giuria. Pietro De Marchi. Nato a Seregno (Mi) nel 1958, ha studiato a Milano e a Zurigo. Insegna letteratura italiana nelle università di Zurigo e di Neuchatel. Ha pubblicato l’edizione delle Poesie milanesi di Francesco Bellati (Milano, All’insegna del Pesce d’oro, 1996) e ha curato, in collaborazione con altri studiosi, edizioni di opere di Leopardi, Alvaro e Moravia, e inoltre un volume che raccoglie gli atti di un convegno internazionale dedicato a Sciascia. Ha pubblicato due volumi di saggi critici: "Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento" (Lecce, Manni, 2002) e "Uno specchio di parole scritte" (Firenze, Cesati, 2003). Con Paolo Di Stefano ha curato un volume di scritti per Giorgio Orelli (Bellinzona, Casagrande, 2001). Insieme a Giuliana Adamo ha pubblicato recentemente una biografia per immagini dedicata a Luigi Meneghello: "Volta la carta la ze finia", Milano, Effigie, 2008. In campo creativo ha pubblicato alcune plaquettes e due libri di poesie: "Parabole smorzate" (Bellinzona, Casagrande, 1999) e "Replica" (ivi, 2006). Nel 2009 è uscita un’antologia bilingue dei suoi testi, con traduzione tedesca a fronte di Ch. Ferber: "Der Schwan und die Schaukel / Il cigno e l´altalena" (Zurigo, Limmat Verlag) e nel 2012 un’antologia bilingue con traduzione in inglese di M. Sonzogni: Here and not Elsewhere (Toronto, Guernica Editions). Lisa Ginzburg. Ha tradotto il "Commento mistico al Cantico dei Cantici" di Jeanne-marie Guyon (Marietti 1996) e le "Pene d’amor perdute" di William Shakespeare (Einaudi 2001), "Orixás. Leggende afro-brasiliane narrate da Pierre Fatumbi Verger" (Donzelli 2006). Collabora dal 1999 con Radiorai (Radio 3 e Radio2), come autrice di radiodocumentari e conduttrice di programmi culturali. Ha pubblicato nel 2001 il reportage "Mercati. Viaggio nell’Italia che vende" (Editori Riuniti). Nel 2002 ha esordito con il romanzo "Desiderava la bufera" (Feltrinelli), vincitore del Premio Donna Argentario 2003 e finalista al Premio Viareggio-rèpaci. La biografia "Anita. Racconto della storia di Anita Garibaldi", e/o 2005. La raccolta di racconti "Colpi d’ala" (Feltrinelli 2006 - vincitore del Premio Teramo 2007) . Il reportage "Malìa Bahia" (Laterza 2007). Collabora con giornali e riviste ("Il Messaggero" e "Repubblica Viaggi"). E’ organizzatrice di rassegne culturali. "Poeti a Roma" nel 2001, per il Teatro di Roma diretto da Mario Martone. Per il Teatro Palladium-università Roma 3 nelle stagioni 2003 e 2004. Per l’Auditorium Parco della Musica di Roma, presso il quale ha ideato e curato due edizioni (2005 e 2006) della rassegna "Parolenote. Letture musicate di grandi racconti". Nel 2009 "Lettori di razza" con il Teatro Argentina. È stata organizzatrice di importanti rassegne culturali a Roma. Attualmente vive a Parigi. Carlo Martinelli (presidente). È nato a Trento, dove vive, nel 1957. Giornalista, ex libraio. Ha pubblicato "Storie di pallone e bicicletta" (Curcu & Genovese, 2003) e il libro di racconti "Un orso sbrana Baricco" (Curcu & Genovese, 2008, secondo classificato al Premio Carver 2012 e premio speciale della giuria). Con Roberto Festi è autore del volume "L´immaginario della montagna nella grafica d´epoca" (Priuli & Verlucca, 1996). Ha curato i testi del libro sui fratelli Pedrotti "L’incanto della montagna" (Priuli & Verlucca, 2007) e "A Merano in attesa di Ezra Pound" (Curcu & Genovese, 2002) di Luigi Serravalli. I suoi racconti compaiono in numerose pubblicazioni, a partire dalle antologie di em bycicleta, presidio di fabulazione sportiva di "balenghi e sognatori", di cui fa parte. Peter Oberdörfer. E´ nato nel 1961 a Silandro. Vive a Merano. Formazione come attore a Vienna e Bologna (diploma nel 1986). Tra il 1987 e l’89: teatro di strada a Vienna, Italia e Spagna. Nel 1988 gira il documentario "Ramo secco" sul treno in Val Venosta, che sta per essere chiuso. Nel 1990 fonda, insieme a Giorgio Degasperi, Johanna Porcheddu e Karin Wallnöfer, una compagnia teatrale a Merano (Theater in der Klemme). Sperimentano la scrittura collettiva e così nascono: il testo "Enantiodromia" (1990), sviluppato nel 1991 e lo spettacolo per bambini "Toccata e fuga". Nel ’91 la compagnia abbandona la scrittura collettiva. In seguito Oberdörfer scrive tre testi teatrali, messi in scena da lui e con la sua partecipazione come attore "Das Wunder" (1991), "Don Röschen" (1991) e "Grimmelot" (1994) di cui, l’anno dopo, viene prodotta una versione radiofonica. Nel ’95 lascia il teatro; lavora nell’ambito della pedagogia teatrale nelle scuole e tiene corsi di teatro e narrazione per adulti. Scrive racconti e saggi, pubblicati in riviste e antologie. Nel 2005 torna al teatro come regista e autore di "Die Temperatur der Wahrheit". Nel 2005 esce il suo primo romanzo "Gischt"; nel 2007 viene messo in scena il suo testo teatrale "Anna Jobstin" e nel 2008 esce il suo romanzo "Mauss". Dal 2001 è presidente dell’associazione trilingue degli scrittori sudtirolesi (Sav). Il 23 Aprile 2013 avrá luogo la prima rappresentazione del monologo "Kleist. Kabarettistische Abschweifungen" presso il Theater in der Altstadt a Merano. In autunno 2013 sará pubblicato un suo nuovo libro presso la casa editrice Raetia. Si tratta di una raccolta di racconti con il titolo di lavoro "Supernova". Joseph Zoderer. È nato a Merano nel 1935. Ha trascorso la sua infanzia a Graz, come figlio di optanti. Vive e lavora in val Pusteria, provincia di Bolzano. E’ considerato uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca. Ha pubblicato tre antologie di poesie ed otto romanzi, tradotti anche in italiano e pubblicati da Einaudi e Mondadori: "La felicità di lavarsi le mani", "L’italiana"," Lontano", "Il silenzio dell’acqua sotto il ghiaccio", "La notte della grande tartaruga". Il suo più recente romanzo, "Il dolore di cambiare pelle", è stato pubblicato da Bompiani. Nel 2004 l’editore Nicolodi ha pubblicato la traduzione italiana di alcuni suoi racconti: "La vicinanza dei loro piedi". Nel 2007 l’editore Zandonai ha pubblicato "L’altra collina". Ha vinto diversi importanti premi letterari come il Premio Catullo di Sirmione in Italia, mentre in Germania si è aggiudicato il prestigioso Hermann Lenz Preis e il premio d’onore della Weimarer Schillerstiftung. È membro dell’Accademia tedesca per la Lingua e la Poesia di Darmstadt. Nel 2010 a Brunico, in occasione del 75simo compleanno di Zoderer, è stata organizzata una festa letteraria internazionale, presenti fra gli altri Peter Handke, Tim Parks e Nanni Balestrini, amici ed estimatori dello scrittore sudtirolese. Il premio letterario Frontiere-grenzen è biennale. La 1^ edizione si è svolta nel 2001. È ideato e organizzato da: • l´Associazione culturale “La Bottega dell’Arte” in collaborazione con: • Biblioteca Intercomunale di Primiero • Biblioteca Comunale di Canal San Bovo • Associazione Scrittori Sudtirolesi (Sav) Con la partecipazione di: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, Comunità di Primiero, Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi, Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est, Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza - Passo Rolle Primiero e Vanoi, Primiero Energia S.p.a. Tutte le informazioni e il bando di concorso sul sito www.Frontiere-grenzen.com    
   
   
OMAGGIO A GIUSEPPE VERDI NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA A FIRENZE  
 
Firenze, 9 gennaio 2013 - Il Quartetto in mi minore per archi di Giuseppe Verdi, la trascrizione per flauto e pianoforte dalla Traviata di Emanuele Krakamp, brani del Trovatore e il reading di alcuni passi del libretto dell’Otello e del Falstaff a ricordare il ruolo di Arrigo Boito. Sono i momenti clou, dal vivo, della originale presentazione-concerto che l’associazione Sguardo e Sogno presieduta da Paola Lucarini, insieme alla Fondazione il Fiore presieduta da Maria Giuseppina Caramella e alla Provincia di Firenze, che offre la sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1), organizza il 10 gennaio alle 16,30 in omaggio a Giuseppe Verdi nel bicentenario della sua nascita. L’appuntamento, curato dal flautista Pier Luigi Mencarelli, è a ingresso libero e prevede anche l’ascolto, introdotto da brevi presentazioni di Mencarelli stesso, di brani di incisioni delle varie opere verdiane. Ecco, in sintesi, la scaletta dell’evento, dopo l’introduzione generale: brani del Nabucco; dal Rigoletto “La donna è mobile”, il duetto del duca con la contessa di Ceprano e il Quartetto; dal Trovatore “Stride la vampa” eseguita dal mezzosoprano Weng Schumei e il Miserere; dalla Traviata “Dite alla giovine…”; una trascrizione per flauto e pianoforte dalla Traviata di Emanuele Krakamp, che sarà eseguita da Pier Luigi Mencarelli e Yang Su Cin (pianoforte); dall’Aida un brano del Iii atto; il Quartetto in mi minore per archi di Giuseppe Verdi, suonato da Pietro Horvath (violino), Vittoria Ottavaini (violino), Claudia Wolwington (viola) e Robert Low (violoncello); un omaggio al librettista Arrigo Boito dell’attore Antonio Rugani, che reciterà due passi dell’Otello e del Falstaff; infine l’ascolto commentato di alcuni brani sempre dall’Otello e dal Falstaff.  
   
   
TEATRO REGIO DI PARMA: RADDOPPIA IL NUMERO DELLE SCUOLE E DELLE ASSOCIAZIONI CHE PARTECIPERANNO ALLA PROVA GENERALE DI UN BALLO IN MASCHERA 50 LE ADESIONI AL PROGETTO DI PROMOZIONE CULTURALE CON OLTRE 1000 PRENOTAZIONI  
 
Parma, 9 gennaio 2013 - Raddoppia il numero di scuole e quello delle associazioni che parteciperanno alla prova generale di Un ballo in maschera (giovedì 10 gennaio 2013, ore 15.30) e di Nabucco (venerdì 1 marzo 2013, ore 15.30). Questo il primo importante risultato del Progetto di promozione culturale presentato lo scorso dicembre dal Teatro Regio di Parma proprio con l’obiettivo di coinvolgere scuole, associazioni musicali, culturali, sociali e ricreative, aprendo il più possibile in special modo a tutti coloro che cercano l’opportunità di avvicinarsi all’attività e alla vita del Regio, conoscere e approfondire così il piacere della musica. Una risposta corale giunta, oltre che dalle associazioni musicali e culturali che sono da sempre vicine al Regio, anche da scuole e associazioni, della città e della Provincia, che sinora non avevano avuto l’occasione di partecipare e che per la prima volta potranno così prendere parte a un momento, quello della prova generale dell’opera, che è prima di tutto occasione di crescita culturale. Una partecipazione che non ha escluso le associazioni attive nel sociale, le onlus e i singoli cittadini che hanno espresso all’Ufficio di promozione culturale del Teatro (tel. 0521 039022; promozioneculturale@teatroregioparma.Org) il proprio desiderio di adesione al progetto e che sono stati accolti da alcune associazioni resesi da subito disponibili a coinvolgerli nel proprio percorso di approfondimento. Circa 50 le adesioni e le proposte di approfondimento raccolte (il termine ultimo per la presentazione dei percorsi di approfondimento dedicati a Nabucco è il 15 gennaio) per circa 1000 biglietti prenotati alla prova aperta di Un ballo in maschera che potranno essere acquistati al prezzo di € 5,00 presso la biglietteria del Teatro Regio mercoledì 9 gennaio 2013 a partire dalle ore 11.00. Generosa la collaborazione delle associazioni musicali cittadine e della Casa della Musica, che hanno messo a disposizione di coloro che ne avessero necessità le loro sedi per ospitare gli incontri di approfondimento e preziosa la disponibilità di studiosi, musicologi e appassionati a collaborare con le associazioni e le scuole per suggerire e ideare con loro il percorso di approfondimento. Coloro che non hanno aderito al progetto di promozione culturale avranno comunque la possibilità di assistere alle prove aperte al prezzo di € 15,00. I 50 biglietti a loro riservati per la prova generale di Un ballo in maschera saranno in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio mercoledì 9 gennaio 2013 a partire dalle ore 10.30.  
   
   
MAGGIO MUSICALE, COMMISSIONE PROVINCIA FIRENZE: "REVOCA IMMEDIATA DEI LICENZIAMENTI"  
 
Firenze, 9 gennaio 2013 - La Commissione Consiliare Lavoro della Provincia di Firenze ha incontrato le organizzazioni sindacali e la Rsa aziendale sulla vertenza della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e sulla vicenda del licenziamento di 10 dipendenti. La Commissione, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, richiede una immediata revoca dei licenziamenti e la riapertura del tavolo provinciale. L’accordo firmato a giugno 2012 prevede che, se al 31 dicembre 2012 non ci fosse stato un numero sufficiente di esodi volontari, le parti si sarebbero incontrate presso la Provincia per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti. Il tavolo non è mai stato attivato, quindi si chiede l’apertura di un confronto al fine di valutare i risultati della procedura di esodo incentivato. La Commissione ritiene inoltre necessario aprire la discussione, fra gli Eenti ed i soggetti interessati, sul futuro della Fondazione e ritiene quindi indispensabile la predisposizione di un vero e proprio Piano Industriale. Solo così sarà possibile costruire un percorso condiviso che salvaguardi occupazione, professionalità e futuro di un Ente di produzione e promozione culturale importante per il territorio e di valenza internazionale.  
   
   
QUANDO L´HOMO SAPIENS INVENTÒ IL PAESAGGIO  
 
 Trento, 9 gennaio 2013 - Oggi alle ore 17.30 presso il Museo delle Scienze in via Calepina 14, a Trento, si terrà l’incontro “Quando Homo Sapiens inventò il paesaggio”. L’evento, organizzato da step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e dal Museo delle Scienze, si colloca all’interno delle attività legate alla mostra “Homo Sapiens”. All’incontro intervengono Telmo Pievani, curatore della mostra “Homo Sapiens”, che dialogherà con Ugo Morelli, presidente del Comitato Scientifico di step. Introduce i lavori Gianluca Cepollaro, direttore di step, e conclude Michele Lanzinger, direttore Museo delle Scienze. Per l’occasione al termine dell’incontro la mostra sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito. La mostra “Homo Sapiens. La grande storia della diversità umana”, in corso al Museo delle Scienze di Trento fino al prossimo 13 gennaio, ci racconta la straordinaria avventura di una specie cosmopolita e altamente invasiva. Sin dalla sua “seconda nascita”, che dopo quella fisica e anatomica ha visto l’emergere delle competenze cognitive, linguistiche e simboliche, la specie umana ha avuto un impatto ecologico esponenziale sino a una soglia che oggi percepiamo come catastrofica per la sua stessa permanenza sul pianeta. L’avvento della competenza simbolica ha prodotto una decisa discontinuità evolutiva ma il suo utilizzo non sempre è stato appropriato e capace di considerare i limiti delle risorse disponibili. Abbiamo oggi il compito di rispondere alla più impegnativa e vertiginosa necessità di cambiamento che il genere umano si sia trovato ad affrontare: deporre la presunzione di essere “sopra le parti” della natura per cercare di riconoscersi come “parte del tutto”. È necessario perciò rielaborare il senso di appartenenza alla specie e re-imparare a vivere “con” la natura abbandonando l’idea che crede Homo Sapiens “speciale” e “superiore” a tutto il resto. Per questo occorre una nuova consapevolezza che veda il paesaggio, l’ambiente e il territorio non come un’opzione esterna, come mero sfondo delle azioni dell’uomo, ma come “spazi di vita”, condizioni fondamentali della sopravvivenza e della vivibilità.  
   
   
SCOPRI LA FIRENZE DEGLI ANNI ´30: PRATO ANNI TRENTA: FABBRICHE, ECONOMIA, MODA  
 
Firenze, 9 gennaio 2013 - Giampiero Nigro, Il tempo dell’industria - La riflessione sulla società e l’industria a Prato nel secondo quarto del Novecento non può prescindere dai mutamenti economici iniziati alla fine del secolo precedente. A differenza che in altri centri tessili, il dualismo industriale fatto di grandi imprese a ciclo completo e piccole aziende terziste (al cui interno fu graduale la sostituzione di vecchi congegni manuali con macchine mosse da energia inanimata), non meno che le vicende economiche internazionali (che davano maggior spazio a consumo di tessuti di minor qualità) consentirono una crescita significativa senza troppi conflitti. La città che stava attenuando le ataviche distinzioni tra nobiltà, borghesia e popolo (fatto di operai e contadini) continuava a rafforzare una propria identità basata sulla cultura del lavoro e sulla propensione al fare, all’impresa. All’austero modello di vita dei ceti dirigenti si affiancava quello frugale ed operoso dei ceti subalterni; negli uni e negli altri sembrava comune la consapevolezza che l’arte del riuso e del riciclo, cara alle massaie di ogni ceto, era parte del mito produttivo di Prato, la città in cui giungevano stracci da tutto il mondo per essere restituiti a consumi che si stavano facendo di massa. I prodotti realizzati con quella lana rigenerata raggiungevano paesi lontani. Si pensi ai plaids, ribattezzati pledde con gli auspici del fascismo, che costituivano uno dei simboli della Prato degli anni Trenta e oltre. Daniela Degl’innocenti, La moda degli anni Trenta - Gli anni Trenta rappresentano un momento di grande creatività per l’industria tessile e dell’abbigliamento. In Italia, le sanzioni imposte dall’autarchia sulle materie prime d’importazione, stimolano la sperimentazione di fibre artificiali come il lanital che trovano applicazione nel settore della moda. Molti designer e artisti sono invitati dal Regime ad utilizzare materie prime di origine naturale prodotte in Italia: paglia, ginestra e canapa o lane autoctone. A questo si associa la volontà di promuovere lo stile italiano attraverso le campagne nazionali a sostegno della moda come quella del cappello di paglia supportata, nella progettazione e nella comunicazione pubblicitaria da Thayaht (1928), artista fiorentino chiamato anche a collaborare alla rivista “L’industria della Moda” (1929), periodico della Federazione nazionale fascista dell’industria dell’abbigliamento. Lo scenario internazionale del settore tessile e moda riflette la tendenza alla sperimentazione con la messa a punto di fibre rivoluzionarie quali il nylon che trova largo consenso nella produzione di calze da donna. Un percorso assolutamente creativo nella moda femminile è quello della sarta italiana Elsa Schiaparelli emigrata in Francia e appassionata dell’arte delle avanguardie. Le opere di Picasso e Dalì le suggeriscono dettagli, volumi e confezioni che esprimono una modernità così attuale che ispira ancora oggi le collezioni di importanti brand italiani come Prada. Giampiero Nigro Professore ordinario di Storia economica Università degli Studi di Firenze; Direttore scientifico dell’Istituto Internazionale di Storia economica “F. Datini”; Membro del direttivo della Società Italiana degli Storici Economici, della commissione Italia Spagna per gli studi di Storia economica e di altre istituzioni e riviste nazionali e internazionali del settore; Preside della Facoltà di economia di Firenze dal 2003 al 2009. Interessi scientifici prevalenti: Commercio, tecnica e organizzazione dei traffici mercantili nel Mediterraneo durante il Basso Medioevo con particolare riferimento all’azione delle compagnie mercantili Toscane; Produzione, distribuzione e consumo dei beni alimentari in età preindustriale; Storia della banca medievale e moderna; Prato e la sua industria (secc. Xviii-xxi). Daniela Degl’innocenti si è laureata all’Università di Firenze con una tesi in storia del tessuto. Dal 1997 è curatrice e coordinatrice dell’area tecnica del Museo del Tessuto di Prato. Come responsabile scientifica del museo si occupa della gestione e conservazione delle collezioni e della curatela delle esposizioni permanenti e temporanee. Tra le principali iniziative espositive che ha curato si segnalano Tartan: the romantic tradition. Lo scozzese: un tessuto, un’identità culturale (2003), “Jeans!” Le origini il mito americano il made in Italy (2005), Intrecci mediterranei. Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali” (2006), Thayaht. Un artista alle origini del Made in Italy (2007), Lo stile dello zar. Arte e moda tra Italia e Russia dal Xiv al Xviii secolo (2009) mostra organizzata in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e infine Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto (2012). Ha pubblicato numerosi studi sulla storia del tessuto e ricoperto incarichi di docenza presso l’Università degli Studi di Firenze, l’Opificio delle Pietre Dure e il Polimoda, oltre a tenere corsi nell’ambito della formazione professionale del settore tessile e abbigliamento. In ambito internazionale ha partecipato ad un progetto di cooperazione promosso dalle Nazioni Unite presso il Gabinete de Conservaciòn y restauraciòn de La Habana (Cuba) come docente del corso Conservaciòn y restauraciòn de textiles (2003). È intervenuta come relatrice al primo convegno internazionale sulla conservazione tessile “Tecidos e sua conservação no Brasil: museus e coleções” a São Paulo (2006). Dodicesimo Appuntamento: ,Mercoledì 9 Gennaio 2013, Ore 18,00 Prato, Museo del Tessuto (ex fabbrica Campolmi, via Santa Chiara 24).