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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2013
UE: IL 2013 SARÀ L´ANNO PIÙ RICCO DI IMPEGNI PER L´AGENDA DIGITALE  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2013 - L´agenda digitale sta entrando nel suo terzo anno e ha già fatto progressi verso gli obiettivi di far sì che tutti i cittadini dell´Ue usino internet e di aiutare i cittadini e le aziende dell´Europa a trarre i maggiori vantaggi dalle tecnologie digitali. Da quando è stata lanciata l´agenda 15 milioni di europei si sono connessi per la prima volta e oggi il 68 % degli europei è regolarmente online, con 170 milioni sui social network. Inoltre, la banda larga è disponibile quasi ovunque in Europa e il 95 % degli europei ha accesso a una connessione a banda larga fissa. I consumatori e le aziende hanno anche la flessibilità dell´Internet mobile con 217 milioni di contratti di banda larga mobile in tutta Europa. C´è ancora da fare però. Adesso la lista digitale di cose da fare ha fissato le priorità per quest´anno e il prossimo. Sono state delineate sette nuove priorità dalla Commissione europea per l´economia e la società digitale. Queste priorità fanno seguito a un approfondito esame delle politiche e mettono nuova enfasi sugli elementi più trasformativi dell´Agenda digitale originale per l´Europa 2010. Questo aggiornamento prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) europeo del 5 %, o 1 500 euro a persona, nei prossimi 8 anni. Questo sarà raggiunto aumentando gli investimenti nelle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), migliorando i livelli di abilità eSkills nella forza lavoro, permettendo l´innovazione del settore pubblico e riformando le condizioni quadro per l´economia di Internet. Parlando degli obiettivi di quest´anno, il vice-residente della Commissione europea per l´Agenda digitale, Neelie Kroes, dice: "il 2013 sarà l´anno più ricco di impegni per l´Agenda digitale. Le mie priorità sono aumentare l´investimento nella banda larga e massimizzare il contributo del settore digitale alla ripresa dell´Europa". La priorità assoluta della Commissione europea è creare un ambiente normativo della banda larga nuovo e stabile. Un pacchetto di 10 azioni comprenderà raccomandazioni su un accesso alla rete più solido e non discriminatorio e una nuova metodologia di calcolo dei costi per l´accesso all´ingrosso a reti a banda larga, una neutralità netta, un servizio universale e meccanismi per ridurre i costi di ingegneria civile del lancio della banda larga. Questo si baserà sulle nuove Linee guida per gli aiuti di stato per la banda larga e i prestiti del Meccanismo per collegare l´Europa. In seguito la Commissione vuole mettere su una nuova infrastruttura di servizio digitale pubblico per velocizzare il lancio dei servizi digitali (specialmente l´operatività attraverso i confini), comprese le eId e le eSignatures, la mobilità delle aziende e le cartelle cliniche elettroniche. Solo l´eProcurement dovrebbe far risparmiare 100 miliardi di euro l´anno e l´eGovernment può ridurre i costi di amministrazione del 15-20 %. Ci saranno vantaggi anche per le competenze e i posti di lavoro con il lancio di una grande coalizione tra il settore pubblico e quello privato, con lo scopo di contribuire a evitare che un milione di posti di lavoro nelle Tic rimangano vacanti entro il 2015 a causa della mancanza di personale qualificato. La Commissione vuole coordinare le azioni per aumentare i tirocini di formazione nelle Ti, creare più legami diretti tra istruzione e aziende, concordare su profili di lavoro standard e promuovere la certificazione di competenze per facilitare la mobilità dell´occupazione. Anche una strategia Ue sulla sicurezza cibernetica è in agenda e l´Ue spera di poter offrire l´ambiente digitale online più sicuro al mondo. Una strategia e una proposta di direttiva stabiliranno un livello minimo comune di preparazione a livello nazionale, compresa una piattaforma online per prevenire e contrastare gli incidenti cibernetici transnazionali e i requisiti di relazione degli incidenti. Questo stimolerà un mercato europeo più ampio per la sicurezza e prodotti progettati per rispettare la privacy. Un aggiornamento del quadro dell´Ue in materia di diritti d´autore è anch´esso un settore chiave per raggiungere il mercato unico digitale. Nel 2013, la Commissione cercherà una soluzione per le questioni legate ai diritti d´autore dove il rapido progresso è necessario attraverso un dialogo strutturato tra le parti interessate. Il cloud computing dovrebbe anche accelerare attraverso il potere di acquisto del settore pubblico. Il cloud computing è definito come un´ampia gamma di servizi basati sul web che hanno lo scopo di permettere agli utenti di ottenere una serie di capacità funzionali. È già considerato un sistema in grado di cambiare l´intero settore informatico. Adesso la Commissione ha deciso di lanciare azioni pilota nel Partenariato europeo per il cloud, per sfruttare il potere d´acquisto pubblico e contribuire a creare il più grande mercato Tic su cloud al mondo, smantellando le attuali resistenze nazionali e la percezione negativa dei consumatori. Infine, il lancio di una nuova strategia industriale nel campo dell´elettronica dovrebbe aumentare la quota dell´Europa nel mercato globale di micro e nano elettronica. Per maggiori informazioni, visitare: Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/digital-agenda/  Strategia europea per il cloud computing: http://ec.Europa.eu/information_society/activities/cloudcomputing/index_en.htm    
   
   
LA COMMISSIONE ACCOGLIE CON FAVORE IL SOSTEGNO RELATORI DEL PARLAMENTO EUROPEO ´PER FORTI NORME UE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI  
 
 Bruxelles, 9 gennaio, 2013 - I Relatori del Parlamento europeo ieri hanno presentato due progetti di relazione sulla riforma delle norme di protezione dei dati dell´Ue proposte dalla Commissione Europea solo un anno fa (vedi Ip/12/46 e Memo/12/41 ) . Nelle loro relazioni, Jan-philipp Albrecht, relatore per la proposta di regolamento sulla protezione dei dati per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) del Parlamento europeo, e, Dimitrios Droutsas, relatore della proposta di direttiva sulla protezione dei dati per l´applicazione della legge settore, esprimono il loro pieno sostegno per una coerente e solido quadro di protezione dei dati con terminali diritti forti applicabili per gli individui. Sottolineano inoltre la necessità di un elevato livello di protezione per tutte le attività di trattamento dei dati nell´Unione europea per garantire una maggiore certezza giuridica, chiarezza e coerenza. "La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale di tutti gli europei. Sondaggi d´opinione mostrano che gli individui non sempre si sentono in pieno controllo dei loro dati. Responsabili politici e le imprese devono dunque fare di meglio", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, l´Unione europea per la Giustizia Commissario. "Sono lieto di vedere che i relatori del Parlamento europeo stanno sostenendo l´obiettivo della Commissione di rafforzare dati in Europa regole di protezione che attualmente risalgono al 1995 -. Pre-internet L´età di un forte quadro normativo chiaro e giuridico uniforme aiuterà a liberare il potenziale di creazione del mercato unico digitale e favorire la crescita economica, l´innovazione e posti di lavoro in Europa. " Nelle loro relazioni sulle proposte della Commissione per un regolamento generale sulla protezione dei dati e una direttiva per il settore l´applicazione della legge i deputati al Parlamento europeo sostenere l´approccio proposto pacchetto. Essi sottolineano la necessità di portare avanti rapidamente i negoziati su entrambi gli strumenti contemporaneamente. I relatori del Parlamento europeo, basandosi sulle precedenti relazioni del Parlamento europeo, come la Voss Axel relazione ( Memo/11/489 ), sostenere gli obiettivi della riforma , che sono: per stabilire un approccio globale alla protezione dei dati, per rafforzare la privacy on-line diritti e di eliminare l´attuale frammentazione di 27 legislazioni nazionali per la protezione dei dati diversi, che sono costose e onerose per le imprese che operano sul mercato unico europeo. Alcuni degli emendamenti che i relatori del Parlamento europeo propongono nelle loro relazioni mirano a rafforzare i diritti degli individui, compreso il diritto di essere dimenticati. Alcuni dei punti chiave delle relazioni dei relatori sono: · La necessità di sostituire l´attuale direttiva sulla protezione dei dati 1995 con una direttamente applicabile regolamento . Un unico insieme di norme in materia di protezione dei dati, validi in tutta l´Ue eliminerà inutili requisiti amministrativi per le imprese e può risparmiare alle imprese circa 2300000000 € all´anno. · Il supporto in linea di principio la proposta della Commissione di avere un "one-stop shop" per le imprese che operano in diversi paesi dell´Ue e per i consumatori che vogliono protestare contro una società stabilita in un paese diverso dal proprio. Per garantire la coerenza nell´applicazione delle norme comunitarie in materia di protezione dei dati, il relatore del Parlamento europeo vuole creare un potente e indipendente dell´Ue per la protezione dei dati incaricato di prendere decisioni giuridicamente vincolanti nei confronti delle autorità di protezione dei dati nazionali. · Supporto per il rafforzamento dei diritti degli utenti : incoraggiano l´utilizzo di società di dati pseudonimi e anonimo, ma propone inoltre rafforzare il concetto di consenso esplicito per i dati trattati da essere legalmente chiedendo alle aziende di utilizzare un linguaggio chiaro e facilmente comprensibile (anche con Per quanto riguarda le politiche sulla privacy), la ´Albrecht-report´ propone di rafforzare ulteriormente il "diritto di essere dimenticati" (il diritto di cancellare i dati di uno, se non vi sono motivi legittimi per mantenere esso) chiedendo società che hanno trasferito i dati a terzi senza una base giuridica legittima per assicurarsi che questi dati siano effettivamente cancellati. · I relatori del Parlamento europeo sono d´accordo con la proposta della Commissione europea che le norme comunitarie devono applicarsi se i dati personali di persone nell´Unione europea è gestita all´estero da parte di società non stabilite nell´Unione . Secondo gli emendamenti proposti, sarebbe sufficiente che una società mira ad offrire i propri prodotti o servizi alle persone nella Ue. Un pagamento effettivo dal consumatore alla società non è necessario per determinare l´applicazione del regolamento sulla protezione dei dati. · Il Parlamento europeo lo stress relatori la necessità di avere autorità nazionali indipendenti di protezione dei dati che sono ben attrezzate per far rispettare le norme Ue a casa. Il ´Albrecht-report´ fornisce una guida per il personale e risorse di queste autorità e accoglie con favore la proposta della Commissione di permettere loro di imprese belle che violano norme Ue in materia di protezione dei dati. · Sulle atti delegati previsti dal regolamento (noto anche come ´Commissione iniziazioni´ o atti che assicurano che, se, in pratica, norme più specifiche sono necessarie, possono essere adottate senza passare attraverso un lungo processo legislativo): il relatore del Parlamento europeo vuole ridurre drasticamente il numero di atti delegati, includendo, tra l´altro, le disposizioni più dettagliate nel testo del regolamento stesso. La Commissione europea ha recentemente dimostrato la sua apertura ad un simile approccio (cfr. Speech/12/764 ). · Nella direttiva , che si applica principi generali di protezione dei dati e le regole di cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, il relatore è d´accordo con la proposta della Commissione di estendere le regole per entrambi i bonifici nazionali e transfrontalieri di dati. La relazione mira inoltre a rafforzare la protezione dei dati, migliorando ulteriormente i diritti delle persone, dando autorità nazionali di protezione dei dati poteri di esecuzione maggiori e più armonizzato e obbligandoli a collaborare in casi transfrontalieri. Commissione Libe del Parlamento europeo discuterà i progetti di relazione il 10 gennaio. La Commissione europea continuerà a lavorare a stretto contatto con i relatori del Parlamento europeo e con il Consiglio a sostenere il Parlamento e la Presidenza irlandese dell´Ue nel loro tentativo di raggiungere un accordo politico sulla riforma della protezione dei dati entro la fine della Presidenza irlandese.  
   
   
NONA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE APPLICAZIONI E INNOVAZIONI DELL´INTELLIGENZA ARTIFICIALE  
 
Paphos, 9 gennaio 2013 - La nona conferenza internazionale sulle applicazioni e innovazioni dell´intelligenza artificiale (Aiai 2013) si terrà dal 26 al 28 settembre 2013 a Paphos, Cipro. L´intelligenza artificiale abbraccia svariati campi di ricerca in diverse discipline, dalle scienze tecniche all´economia e la medicina. Viene utilizzata come mezzo per affrontare problemi computazionali e cognitivi altamente complicati e impegnativi. Essendo uno dei flussi principali di elaborazione delle informazioni, l´intelligenza artificiale può ora offrire soluzioni ai problemi utilizzando metodi avanzati e innovativi da una vasta gamma di sottocampi che inducono a pensare e ragionare in modelli e sistemi. L´obiettivo della conferenza è quello di discutere come l´intelligenza artificiale può essere applicata per offrire soluzioni ai problemi del mondo reale, servendo l´analisi, lo studio e la modellazione di problemi teorici e pratici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://aiai2013.Cut.ac.cy/    
   
   
10ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA E LA CRITTOGRAFIA  
 
Reykjavik, 9 gennaio 2013 - La 10ª conferenza internazionale sulla sicurezza e la crittografia (Secrypt 2013) si svolgerà dal 29 al 31 luglio 2013 a Reykjavik, in Islanda. Trasmettere messaggi rappresenta un importante problema pratico. La teoria dei codici comprende lo studio dei codici di compressione, che ci permettono di inviare messaggi a basso costo, e di codici che correggono gli errori, assicurando così che i messaggi rimangano leggibili anche in presenza di errori. La crittografia invece si assicura che i messaggi rimangano indecifrabili. La teoria e la pratica matematica della crittografia e della codifica sorregge la fornitura di sicurezza efficace e affidabilità per la comunicazione, l´elaborazione e la memorizzazione di dati. I progressi teorici e pratici nei campi della crittografia e della codifica rappresentano quindi un fattore fondamentale nell´agevolare la crescita di comunicazioni dati e reti di dati. La conferenza si concentrerà sui sistemi d´informazione e sulla sicurezza delle reti, comprese applicazioni che rientrano nell´ambito della società della conoscenza in generale e dello sviluppo dei sistemi d´informazione nello specifico, particolarmente nel contesto di imprenditoria elettronica, internet e aziende globali. Essa riunirà ricercatori, matematici, ingegneri e professionisti interessati negli aspetti della sicurezza relativi a informazioni e comunicazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Secrypt.icete.org/    
   
   
FVG E CORECOM: PRESENTATO PROGETTO "WEB REPUTATION 2013"  
 
 Trieste, 9 gennaio 2013 - "No, indietro non si torna. Attento a quello che metti in Rete". "Ciò che metti in Rete non è più solo tuo". Sono questi i due messaggi contenuti in quattro spot da 15 e 30 secondi e in due corti da 90 secondi realizzati per il progetto "Web reputation 2013", ideato dal Corecom del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Struttura del garante dell´infanzia e dell´adolescenza che fa capo all´assessore regionale all´istruzione Roberto Molinaro, iniziativa che intende sensibilizzare i giovani sul fatto che gli strumenti di comunicazione sulla Rete, i social network, Rete creano una reputazione virtuale dalla quale non è poi possibile fuggire. L´irreversibilità e la non cancellabilità di quanto si mette in Rete da una parte, l´intimità violata dall´altra, sono situazioni che vanno consapevolmente valutate, ha sottolineato l´assessore Molinaro, perchè possono provocare nei giovani reazioni come quelle che purtroppo leggiamo nelle cronache di questi giorni. Le istituzioni, ha aggiunto Molinaro, hanno quindi il dovere di impegnarsi per tutelare i diritti dei minori, ma le vecchie strategie non bastano più, servono nuovi e sempre più efficaci strumenti, come questo progetto, che non vogliono essere "contro" qualcosa o qualcuno, ma "per" educare a comportamenti adeguati. "Web reputation 2013", ha poi evidenziato Maria Lisa Garzitto, componente del Corecom che ha seguito il progetto, intende così promuovere un utilizzo consapevole e corretto delle nuove tecnologie per costruire un´immagine positiva del proprio profilo personale e per far capire che anche da situazioni banali, che troviamo nella routine di tutti i giorni, nascono pericoli di cui poi è difficile liberarsi. Gli spot e i video, ha quindi affermato il regista Marco Rossitti (la sceneggiatura è stata affidata a Carlo Tolazzi), sono stati pensati per raggiungere soprattutto i giovani e per tale motivo sono stati girati in situazioni a loro familiari, con adolescenti come attori protagonisti - Lara Mazzolini e Stefano Barbarino, entrambi quindicenni di Tolmezzo - per fare in modo che le ragazze e i ragazzi possano facilmente riconoscersi in loro. Anche la qualità dei prodotti è elevata, con una definizione doppia rispetto al Full Hd, per permettere la loro diffusione non solo nelle scuole, ma anche attraverso le Tv e nelle sale cinematografiche. Con la loro visione - è l´auspicio comune - si spera anche di far nascere momenti di riflessione e di discussione. Presenti all´evento, il presidente del Corecom Paolo Francia e alcuni componenti del Comitato.  
   
   
FERRARA - COWORKING: CONTRO LA CRISI SI CONDIVIDONO I LUOGHI DI LAVORO  
 
Ferrara, 9 gennaio 2013 - Dividono i metri di un ufficio con le scrivanie fianco a fianco, spesso si confrontano, qualche volta condividono una o più idee, di certo l´entusiasmo e la voglia di "costruirsi" un lavoro. In Italia sono ormai diverse centinaia i giovani che hanno individuato nel coworking lo strumento per uscire dalla disoccupazione. Non sono dipendenti di un´azienda, la stessa, ma uomini e donne che hanno trovato nella condivisione la strada per ridimensionare i costi di un´attività professionale. E non solo, ognuno cioè insegue un sogno per proprio conto ma nello scambio indotto dalla vicinanza trovano la perseveranza e la forza per andare avanti. Nato come un fenomeno marginale, oggi il coworking è sempre di più una solida realtà. E lo sa bene la Camera di Commercio di Ferrara, che, nel prossimo bando a sostegno dell´occupazione giovanile, previsto per la fine del prossimo mese di febbraio, destinerà apposite risorse proprio per supportare aspiranti imprenditori ferraresi interessati a sperimentare questa modalità nuova di condivisione di spazi e relazioni di lavoro (sul modello di quanto già avviene con successo in altre città europee) all’interno di spazi fisici comuni. L´ammontare del contributo sarà non inferiore a 2.000 euro, poco meno dell’affitto annuale di una postazione per ogni attività da almeno dieci “coworker”. Ecco allora che il luogo di lavoro diventa fonte di creatività, e forse anche un modo per qualcuno per cambiare passo, di fronte alle tante difficoltà della crisi. Al momento, l´unico requisito fissato per chi ne farà richiesta è quello anagrafico. “Vogliamo privilegiare i giovani che decidano di fondare una nuova impresa e non abbiano la possibilità di permettersi un locale tutto loro –– ha spiegato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara – ma non è escluso che in futuro la Giunta camerale possa rivedere questa valutazione”. Da una prima mappatura condotta dall´Ente camerale, inoltre, è emersa la varietà delle esperienze ferraresi finora svolte. “Ognuna – ha proseguito Roncarati – ha una sua filosofia. Ci sono spazi, diciamo così, più light, che sono poco più di luoghi condivisi, altri invece, a metà tra il coworking e l´incubatore, hanno un approccio che prevede una più ampia condivisione, anche del progetto, dalla tecnologia ad esempio alla sostenibilità ambientale”. Per maggiori informazioni: ufficio Marketing del territorio, innovazione e qualità della Camera di Commercio (tel. 0532/783.813-820).  
   
   
TELECOMUNICAZIONI: PRESENTATA A PERUGIA LA PROPOSTA PER LA PRIMA LEGGE REGIONALE  
 
Perugia, 9 gennaio 2013 - "La Regione Umbria riconosce il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e promuove lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale. Considera il diritto di accesso ad internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale", è questo il contenuto dell´art.1 della proposta di legge regionale sulle telecomunicazioni che è stata presentata , martedì 8 gennaio, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia. L´assessorato regionale alle infrastrutture tecnologiche ed immateriali ha sottolineato che "si tratta della prima legge regionale in materia ed è la prima volta che in una legge si afferma il diritto di accesso alla rete ed ai servizi tecnologici di ciascun cittadino. Da qui l´augurio di un percorso veloce ed il più possibile condiviso in Consiglio regionale per dotare la nostra regione di uno strumento all´avanguardia nel panorama nazionale ed anche per dare indicazioni utili nelle politiche delle telecomunicazioni che hanno ricadute sociali, economiche e di tutela ambientale". Nel disegno di legge, che è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro al quale hanno partecipato tutti i soggetti interessati alla materia viene inoltre trattato l´aspetto relativo alle infrastrutture ed agli impianti radioelettrici inerenti la telefonia mobile, per le implicazioni della nuova tecnologia Lte (banda larga per la telefonia mobile), e la diffusione del segnale radiotelevisivo, in conseguenza del passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale. La Regione Umbria, nel "Documento Annuale di Programmazione 2012-2014", ha già riconosciuto che il superamento del digital divide rappresenta uno dei principali indicatori del grado di competitività di un territorio ed ha sempre ribadito l´impegno per una società dell´informazione plurale, che consenta a tutti e con tutte le tecnologie disponibili il libero scambio di dati ed informazioni. "Da qui, a giudizio dell´assessorato, nasce l´esigenza di predisporre una legge regionale con la quale la Regione Umbria, riconoscendo il diritto di tutti cittadini di accedere a internet, intende promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale". L´articolato è diviso in otto Capi: i primi tre sono dedicati alla realizzazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni, il quarto riguarda l´istituzione della banca dati regionale delle stesse infrastrutture, il quinto la ricerca in materia di telecomunicazioni, il sesto le sanzioni, il settimo le norme finanziarie, l´ottavo reca norme transitorie e abrogazioni. La disciplina in materia di infrastrutture per la banda larga e ultralarga individua i cardini ai quali si ispira la programmazione regionale in materia di infrastrutture per la banda larga e ultralarga, la realizzazione fisica della rete pubblica regionale e le conseguenti implicazioni a livello di disciplina e uso del sottosuolo, mentre la successiva disciplina in materia di impianti radioelettrici si occupa della programmazione, della disciplina e del controllo degli impianti radioelettrici, ivi compresi gli aspetti legati all´utilizzo e alla permanenza dei siti e delle loro eventuali dismissioni. Viene anche prevista l´istituzione di una banca dati regionale delle infrastrutture per le telecomunicazioni, che comprenderà gli impianti radioelettrici e le infrastrutture per le telecomunicazioni, ivi comprese le condutture sotterranee. La proposta di legge fissa anche le azioni per lo sviluppo della ricerca e dell´innovazione anche in termini di alta formazione individuando le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo delle reti, della banca dati, della ricerca e per il sostegno ad alcuni settori delle telecomunicazioni. Le funzioni della Regione in questo percorso, sono individuate nella diffusione e l´utilizzo delle infrastrutture, il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per adeguate sinergie di utilizzo delle potenzialità, la centralità della programmazione e pianificazione generale in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, la definizione di linee guida e criteri generali per le procedure autorizzative, la promozione di reti di nuova generazione e del cloud computing, l´emanazione di regolamenti attuativi per le procedure di post-attivazione degli impianti e per l´aggiornamento del catasto regionale delle sorgenti fisse dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. La Regione si assumerà anche l´impegno di assicurare un corretto utilizzo del sottosuolo agevolando e coordinando la realizzazione di infrastrutture per la distribuzione dei servizi a rete, con particolare riferimento alla posa in opera della fibra ottica, mentre ai Comuni ed alle Province spetterà il compito, nell´approvazione dei loro regolamenti per l´uso del sottosuolo, di rispettare le linee guida regionali che saranno emanate dalla Giunta regionale. Un capitolo è dedicato anche alle modalità e criteri per l´utilizzo del sottosuolo, diretto agli operatori di rete che nell´esecuzione dei cavidotti per le loro reti potranno godere di agevolazioni nei ripristini del manto stradale. Questa norma tende a garantire un migliore mantenimento delle superfici stradali e, quindi, degli interventi di manutenzione che le amministrazioni pubbliche proprietarie periodicamente effettuano, con un conseguente notevole risparmio di risorse economiche. Una novità normativa da applicare in caso di interventi per realizzare opere stradali e altre infrastrutture civili o anche interventi di nuova costruzione o ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione di edifici pubblici e privati prevederà che, quando si realizzano tali tipologie di lavori, viene richiesto che siano posate anche le condutture ed i manufatti idonee ad ospitare la rete a fibre ottiche per telecomunicazioni. Con questa norma, la Regione punta all´obiettivo di realizzare una diffusa infrastrutturazione di posa nella quale poter stendere, anche in un secondo momento, i cavi in fibra ottica, avendone comunque già garantito il passaggio. In questa proposta di legge infine, si è dedicata grande attenzione anche al sostegno all´innovazione tecnologica dell´emittenza radiotelevisiva locale, che riguarderà l´aggiornamento e l´innovazione tecnologica del sistema radiotelevisivo locale ed agli interventi per la ricerca in materia di telecomunicazioni. Sono previste infatti una serie di azioni, sostenute da un apposito fondo nel bilancio regionale, finalizzate alla promozione della ricerca, dell´innovazione e dell´alta formazione, da realizzarsi attraverso accordi, intese e convenzioni con le Università, con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e con enti di ricerca pubblici e privati.  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE, LIGURIA IN 4 CLUSTER NAZIONALI APPROVATI DAL MINISTERO, FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER OLTRE 12 MILIONI  
 
Genova, 9 Gennaio 2013 - Innovazione, il bando del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca per lo sviluppo e il potenziamento dei cluster tecnologici nazionali premia la Regione Liguria con l´inserimento nelle graduatorie nazionali di quattro progetti sostenuti dalla giunta Burlando, su proposta dell´assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli. Per i quattro progetti ammessi, a livello nazionali, il Miur fissa costi per circa 200 milioni di euro. La partecipazione della Liguria ai quattro cluster tecnologici nazionali "ha consentito di acquisire risorse per oltre 12 milioni di euro di cui beneficeranno le imprese e i centri di ricerca del territorio per lo sviluppo di progetti innovativi. I progetti riguardano su tematiche di grande attualità nel panorama industriale nazionale ed europeo, capaci di sostenere la competitività e la crescita del sistema imprenditoriale ligure", afferma Guccinelli. Le aree tecnologiche ammesse ai finanziamenti e all´assunzione di impegni da parte del Miur per la Liguria rientrano nei seguenti ambiti tematici: scienze della vita, tecnologie per le smart communities, mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, fabbrica intelligente. L´approvazione del Miur dei quattro progetti presentati dalla Regione Liguria coinvolge i distretti e i poli di ricerca liguri. Per i quattro progetti ammessi, a livello nazionali, il Miur fissa costi per circa 200 milioni di euro. La partecipazione al bando del Miur ed il buon esito dei progetti presentati è stato possibile in quanto la Regione Liguria ha consolidato, in linea con quanto richiesto dalla programmazione nazionale ed europea, la propria rete di ricerca nei "centri di competenza" dei poli e distretti, che aggregano le migliori competenze sul fronte industriale della ricerca. Gli investimenti effettuati da Regione Liguria attraverso il Fondo Fesr, Fse e Fas per realizzare la "rete della ricerca ligure" hanno consentito di acquisire risorse ingenti per lo sviluppo di progetti innovativi e caratterizzati da una forte multidisciplinarietà rafforzando le partnership nazionali ed internazionali. Nelle prossime settimane saranno selezionati gli investimenti prioritari che Regione Liguria intende garantire sui progetti Cluster per procedere poi alla stipula degli accordi di programma con il Miur e le altre Regioni coinvolte.  
   
   
CIÒ CHE GLI SCIENZIATI PREVEDONO PER IL 2013  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2013 - Con l´inizio del nuovo anno la maggior parte di noi si chiede cosa ci riservano i prossimi 12 mesi. Tuttavia, i pensatori e gli scienziati dell´Imperial College di Londra hanno fatto un passo ulteriore e hanno previsto che cosa possiamo aspettarci di vedere in campo medico, spaziale e ambientale. In effetti, il campo della medicina ci si aspetta di vedere sviluppi importanti per quanto riguarda la ricrescita di parti del corpo danneggiate attraverso le cellule degli stessi pazienti, in quanto gli scienziati stanno comprendendo che le cellule staminali sono molto sensibili e hanno bisogno di nutrimento per poter raggiungere il loro potenziale e formare organi completi. Lo sviluppo di organi artificiali è l´obiettivo di un progetto che beneficia di un finanziamento dell´Ue di 5,6 milioni di euro, guidato dalla prof.Ssa emerita di medicina Dame Julia Polak e il professore di ingegneria chimica Athanasios Mantalaris, che lavoreranno con la produttrice di dispositivi medici Novalung al fine di sviluppare un polmone artificiale "ibrido" che contiene cellule polmonari umane. La prof.Ssa Dame Julia Polak dice: "Le cellule vivono in un microambiente, dal quale non si può semplicemente separarle. All´inizio sembrava che ci fossero due campi separati: le persone che studiano la biologia delle cellule staminali e quelle che sviluppano nuovi biomateriali, ma ora queste si stanno avvicinando. Le persone sono ora consapevoli di poter utilizzare i materiali intelligenti e le cellule e farle crescere in un bioreattore". In seguito al riuscito "auto-trapianto" di tessuti relativamente semplici, come la trachea, quest´anno si potrebbero raggiungere traguardi importanti con organi più complessi. La prof.Ssa Dame Julia Polak aggiunge: "Ogni organo presenta le proprie sfide. Per esempio il cuore: si potrebbe rigenerare il tessuto cicatriziale dopo un infarto miocardico? Siamo particolarmente focalizzati sulla rigenerazione polmonare, che è difficile perché ci sono così tanti tipi diversi di cellule". Anche la scienza spaziale dovrebbe essere molto attiva nel 2013, con il lancio di una serie di missioni robotiche senza pilota. Per la prima volta, tre veicoli spaziali lavoreranno all´unisono per mappare il campo magnetico della Terra, eventualmente verificando se un veicolo spaziale sia in grado di deviare un asteroide in rotta di collisione con la Terra. Il professore di fisica spaziale Steven Schwartz dice: "L´esplorazione dello spazio non ha bisogno di una navetta. Credo che, in generale, la scienza sarà fatta di attività senza equipaggio. Porre un essere umano sulla superficie di Marte è incredibilmente difficile e riportarlo sulla Terra in vita è quasi impossibile. Un giorno ci riusciremo. Lo spirito umano è tale che, quando si può fare il viaggio di sola andata, che è più facile, ci saranno persone in coda per vivere il resto della loro vita su Marte". Ci si aspetta che anche le organizzazioni private e le università parteciperanno alle missioni spaziali, cominciando con il velivolo Virgin Galactic, che compirà quest´anno il suo viaggio inaugurale. Richard Branson accompagnerà la sua famiglia e i clienti ai confini dello spazio (con biglietti che costano 121 000 lire inglesi) . Tuttavia, si ritiene che i modelli climatici e le previsioni meteo nel 2013 potrebbero avere il maggiore impatto a livello mondiale, con il modello climatico El Niño che probabilmente raggiungerà il suo picco, il che significa che i prossimi 12 mesi potrebbero essere particolarmente ricchi di eventi climatici e meteorologici. Il prof. Sir Brian Hoskins, direttore del Grantham Institute for Climate Change presso l´Imperial College London, dice: "Sarei sorpreso se presto non avremo un anno record. La tendenza multidecennale di aumento della temperatura globale è molto chiara: dei 10 anni più caldi mai registrati, nove si sono verificati nel corso degli ultimi 12 anni. Se si parla di un riscaldamento di 2° C o 4° C, le persone dicono "mah, siamo in grado di adattarci", ma al di là di un certo limite, l´intero sistema climatico cambia e vedremo modelli climatici straordinariamente diversi." Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London: http://www3.Imperial.ac.uk/  Commissione europea - Azione per il clima: http://ec.Europa.eu/dgs/clima/mission/index_en.htm    
   
   
ETWINNING OBIETTIVO FIRENZE, LE SCUOLE DEL TERRITORIO VERSO LA COLLABORAZIONE EUROPEA DIGITALE E OLTRE.  
 
 Firenze, 9 gennaio 2013 - L’azione europea eTwinning e il Programma Llp dedicano alle scuole fiorentine una giornata di informazione sulle opportunità di collaborazione e scambio offerte dall’Europa. L’evento, denominato “L’europa a scuola. Le chiavi della città, le chiavi dell’Europa: scuola in movimento!”, è aperto a tutti i docenti degli istituti cittadini di ogni ordine e grado, e si terrà il prossimo giovedì 10 gennaio dalle 15 presso il Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio (Firenze). I lavori saranno introdotti dell’Assessore all’Educazione Rosa Maria de Giorgi e dalla coordinatrice dell’Agenzia Llp Sara Pagliai. L’evento rappresenterà una importante occasione di formazione per i docenti che volessero approfondire la loro esperienza con eTwinning e più in generale con gli altri programmi europei. Etwinning avrà un suo spazio dedicato insieme a quello relativo ai partenariati Comenius, con la presenza dello staff dell’Unità nazionale e di alcuni docenti esperti per diffondere informazioni utili ed esperienze pratiche sui gemellaggi elettronici. L’incontro, organizzato dall’Agenzia Llp Italia (Indire) in partnership con il Comune di Firenze, rientra nel programma della seconda edizione del Festival d’Europa, iniziativa ideata e promossa dall’Istituto Universitario Europeo di Fiesole che si svolgerà dal 7 al 12 maggio 2013 con la collaborazione del Comune di Firenze, insieme a Regione Toscana, Provincia di Firenze per promuovere, partendo da Firenze, una riflessione sull’Europa e sull’essere cittadini europei che si concretizzerà nella Conferenza “State of the Union”, attraverso una riflessione ai massimi livelli accademici, politici sull’attuale situazione dell’Unione europea e sulle prospettive per il futuro. Partecipazione - Gli interessati potranno confermare l’adesione inviando una mail all’indirizzo po.Progettieducativi@comune.fi.it . Per maggiori informazioni è possibile contattare la responsabile dell’Ufficio Progetti Educativi della Direzione Istruzione del Comune di Firenze,  tel.055/2625615 – email: laura.Giolli@comune.fi.it  oppure  tel. 055/2625691  
   
   
AOSTA: PROSEGUONO GLI INCONTRI DEL FORUM GENITORI - SCUOLA  
 
Aosta, 9 gennaio 2013 - L’assessorato dell’istruzione e cultura informa che, da giovedì 24 gennaio 2013, all’interno del percorso Forum genitori - scuola, rivolto a tutti i genitori e familiari degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione, a tutti gli insegnanti e dirigenti scolastici, agli studenti delle scuole secondarie accompagnati dai genitori, e a tutte le persone interessate, avrà inizio la formazione Educhiamoci alla cittadinanza responsabile. Gli incontri, condotti dal Prof. Maurizio Gasseau e dalle psicologhe Roberta Greco e Laura Ottolenghi, si terranno dalle ore 17.00 alle ore 19.00 all’Istituzione scolastica Tecnica e Professionale Regionale Corrado Gex (Via Chavanne 23/E – Aosta) e saranno così strutturati: Giovedì 24 gennaio 2013 – Favoriamo l’ascolto e il lavoro di gruppo. Perché? Giovedì 28 febbraio 2013 - Favoriamo l’ascolto e il lavoro di gruppo. Come? Giovedì 21 marzo 2013 – Inquadriamo e preveniamo le situazioni di rischio. Perché? Giovedì 18 aprile 2013– Inquadriamo e preveniamo le situazioni di rischio. Come? Giovedì 16 maggio 2013 – Favoriamo il dialogo tra il giovane e l’adulto Inoltre, i genitori, gli insegnanti e gli operatori scolastici interessati a una consulenza psicopedagogica individuale fino al mese di giugno 2013 potranno richiedere, previa prenotazione telefonica, un colloquio alla presenza di personale qualificato. «Proprio perché il compito delle figure educative risulta, oggi, sempre più faticoso e complesso, continuiamo a proporre queste iniziative nella convinzione che la collaborazione tra famiglia, scuola e società rappresenti una reale possibilità di prevenzione e di cambiamento – dichiara il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – Pertanto, abbiamo proposto un percorso teso a rispondere alle esigenze di condivisione e a sollecitare il confronto aperto e la discussione di situazioni concrete vissute dagli adulti e dagli adolescenti». Per informazioni: Assessorato dell’istruzione e cultura – Sovraintendenza agli studi - Ufficio supporto autonomia scolastica, Via Giorgio Elter n.6-11100 - Aosta - Tel.0165274447 - Fax. 0165274445- e-mail l.Ottolenghi@regione.vda.it  - sito www.Scuole.vda.it/forumgenitori    
   
   
LACAN E LA CINA CICLO DI INCONTRI DA GENNAIO A GIUGNO  
 
Milano, 9 gennaio 2013 - Si intitola "Lacan e la Cina" il ciclo di incontri, in programma tra gennaio e giugno 2013, dedicato alla figura dello psicanalista francese che mise il linguaggio al centro delle sue ricerche. Proprio alla lingua e alla calligrafia cinese Lacan dedicò anni di studio, assistito dal sinologo François Cheng. In un percorso in quattro appuntamenti, due filosofi e due sinologi analizzeranno gli effetti dell´incontro di Lacan con l´universo culturale e linguistico cinese, ponendo attenzione alle caratteristiche peculiari della lingua, della scrittura e della calligrafia cinese e sottolineando le influenze che il pensiero e della figura lacaniana hanno nella Cina di oggi. Il primo appuntamento, sabato 12 gennaio, è con il filosofo Matteo Bonazzi, che parlerà di “Lacan e la Cina, un incontro fecondo”. Programma: 12 gennaio Lacan e la Cina, un incontro fecondo - Matteo Bonazzi - dottore di ricerca in Filosofia, assegnista presso l’Università degli Studi di Milano-bicocca, insegna all’Istituto freudiano sede di Milano, membro del gruppo di ricerca sull’immaginario contemporaneo Orbis Tertius e della Segreteria milanese della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. 23 marzo 2013 Tratti, segni e caratteri della scrittura cinese - Alessandra C. Lavagnino - direttore dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, presidente del Comitato di direzione della Scuola di Scienze della Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano, insegna lingua e cultura cinese nell’Università degli Studi di Milano. 18 maggio 2013 Immagine e gesto: l’arte della calligrafia in Cina - Marcello Ghilardi - dottore di ricerca in Estetica e Teoria delle Arti, assegnista presso l´Università di Padova, membro del gruppo di ricerca sull’immaginario Orbis Tertius e della redazione di “The Journal of Japanese Philosophy”, direttore italiano dell´Istituto Confucio di Padova. 22 giugno 2013 Lacan in Cina, oggi - Silvia Pozzi - responsabile della didattica per l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e ricercatore in lingue e letterature della Cina e dell´Asia Sud-orientale all´Università degli Studi di Milano-bicocca, dove insegna lingua e letteratura cinese. Tutti gli incontri (i successivi sono in programma per il 23 marzo, il 18 maggio e il 22 giugno), sono organizzati dall´Istituto Confucio dell´Università degli Studi di Milano e dal gruppo di ricerca sull’immaginario contemporaneo Orbis Tertius e si terranno presso l´Istituto freudiano (via Pace, 10 - Laboratori leggeri, 20122 Milano) dalle 11:30 - 13:00. Iscrizione obbligatoria a infomilano@istitutofreudiano.It  L´ingresso è a pagamento (quota: 50 €, quota studenti fino a 26 anni: 30 €).Per ulteriori informazioni: www.Istitutofreudiano.it    
   
   
UNIVERSITÀ: SCIENZE, ALGHE INFESTANTI STANATE ALL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE CON LA TECNICA ADOPERATA PER I SERIAL KILLER LO STUDIO DI TRE BIOLOGI FIORENTINI SULLA RIVISTA BIOLOGICAL INVASIONS  
 
Firenze, 9 gennaio 2013 - I biologi dell’Università di Firenze studiano da detective. Per indagare l’origine di una alga infestante nel Mediterraneo, la Caulerpa racemosa, tre ricercatori dell’Ateneo fiorentino hanno impiegato un metodo investigativo, il Geographic profiling, diffuso in criminologia per individuare la possibile residenza di un serial killer. La ricerca, condotta nel 2012, è stata illustrata in un articolo pubblicato sulla rivista Biological Invasions col titolo “ Tracking the origin of the invading Caulerpa (Caulerpales, Chlorophyta) with Geographic Profiling, a criminological technique for a killer alga ” (Doi 10.1007/s10530-012-0396-5; http://link.Springer.com/article/10.1007/s10530-012-0396-5/fulltext.html  ) Il Geographic profiling si fonda su una formula matematica, la cosiddetta formula di Rossmo, dal nome del suo scopritore, che, in ambito investigativo, partendo dai luoghi in cui sono avvenuti dei delitti seriali, consente di avanzare delle ipotesi su dove si trovi l’assassino. In ambito scientifico, questa tecnica è stata in parte adoperata dai biogeografi per individuare il luogo di diffusione di una specie o gruppi di specie. Mai finora era stata applicata per determinare il focolaio di un’invasione biologica che si registra quando un ecosistema viene infestato da un organismo esterno. “Per verificare l’efficacia del Geographic profiling a questo scopo – spiega Alessio Papini (foto in allegato)del Dipartimento di Biologia dell’Ateneo fiorentino – ci siamo concentrati inizialmente sulla Caulerpa taxifolia, un’alga invasiva che si è diffusa a seguito di un travaso dall´acquario di Monaco. Il test ha fornito risultati positivi e, a quel punto, abbiamo focalizzato la nostra attenzione su’altra varietà, la Caulerpa racemosa, la cui diffusione sta causando seri problemi di conservazione a vari ecositemi naturali. Approfondendo i nostri studi, considerando la distribuzione di quest’alga nel Mediterraneo, abbiamo individuato con il Geographic profiling il focolaio in un porto della Sicilia Occidentale, dovuto, probabilmente, dall’attracco di una nave da carico proveniente dall’Australia. I dati hanno confermato la fondatezza di questa ipotesi”. La scoperta dell’Università di Firenze ha una rilevanza scientifica perché apre nuovi scenari in materia di salvaguardia degli ecosistemi. “Il modello – conclude Papini – si presta a essere impiegato oltre che nella biologia marina anche in altre discipline, quali la geologia per esempio, e può fornire elementi utili per ridurre l’impatto ambientale dovuto a eventi di invasione biologica”.  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO POTOCNIK SU SITUAZIONE PRESENZA ARSENIO IN ACQUA POTABILE  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2013 - Ai miei amici italiani preoccupati per il contenuto di arsenico nelle acque destinate al consumo umano in alcune Regioni italiane, la situazione attuale è la seguente: Tutte le deroghe concesse dalle due decisioni della Commissione sono scadute il 31 Dicembre 2012. Ora tutte le zone di approvvigionamento idrico devono rispettare la direttiva sull´acqua potabile. Le autorità italiane sono tenute a presentare una relazione entro la fine di febbraio 2013 per illustrare i progressi nei loro interventi di bonifica e il presente livello di conformità. Ad oggi, la Commissione non dispone di informazioni dettagliate sul livello di conformità diverse da quelle di dominio pubblico. A seguito della presentazione della relazione da parte delle autorità italiane, la Commissione valuterà le informazioni ricevute e deciderà le azioni appropriate che sono necessarie. Fino ad allora, la Commissione si aspetta che le autorità nazionali e regionali prendano le misure necessarie per garantire che non vi sia alcun rischio potenziale per la salute umana  
   
   
VERSO LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2013 - Riciclare, riutilizzare e ridurre sono tutti modi con i quali gli europei stanno dando il loro contributo per ridurre le emissioni di gas serra (Ghg). Siamo ben lontani dai tempi in cui gettavamo via tutto senza pensarci. Adesso sappiamo che sono le soluzioni semplici a fare la differenza. Un esempio è l´illuminazione, che rappresenta il 14% del consumo di elettricità nell´Ue. Di conseguenza, le lampadine a incandescenza in Europa si stanno gradualmente sostituendo con nuove tecnologie di illuminazione efficienti dal punto di vista energetico ed eco-friendly. L´ue si è impegnata a ridurre le emissioni di Ghg di almeno il 20% entro il 2020 e a migliorare l´efficienza energetica anche del 20%. Nell´ambito di questo impegno, la Commissione europea ha lanciato il suo Libro verde dal titolo "Illuminare il futuro - Accelerare la diffusione di tecnologie di illuminazione innovative". Questo ha lo scopo di informare sui benefici dei Led (light-emitting diode). Il Libro verde fa parte dell´Agenda digitale nell´ambito della strategia 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Identifica le questioni principali da affrontare in una strategia europea mirata ad accelerare la diffusione di illuminazione allo stato solido (Ssl) di alta qualità per l´illuminazione generale. Il suo obiettivo principale è aiutare l´Europa a raggiungere i suoi traguardi in termini di efficienza e di politica industriale e di innovazione. Poiché l´Agenda digitale per l´Europa è un´iniziativa trasversale, questo Libro verde ha importanti legami con altre iniziative faro di Europa 2020. Per esempio, propone di applicare diversi degli obiettivi di politica generale che l´Ue ha definito nella sua politica industriale e di innovazione nel campo della Ssl. Propone anche un quadro di azioni collegate a Orizzonte 2020, il prossimo programma quadro per la ricerca e l´innovazione, e la strategia tematica sulla prevenzione e il riciclo dei rifiuti. La Ssl si è rivelata la tecnologia più innovativa emergente sul mercato, con un risparmio di fino al 70% di energia e costi rispetto ad altre tecnologie di illuminazione. È stata introdotta prima nei semafori e nelle luci delle auto ed è ampiamente usata per i display luminosi, le televisioni e adesso il mercato dell´illuminazione in generale. Si basa su materiali semi conduttori che emettono luce e che trasformano l´elettricità in luce e comprendono illuminazione con Led e Led organici (Oled). La Ssl però non riguarda solo il risparmio di energia. Sta facendo avanzare anche i settori dell´innovazione, dell´edilizia e dei trasporti e persino aziende (molte delle quali sono piccole e medie imprese (Pmi)), il che porta occupazione e crescita in Europa. Oggi, il settore dell´illuminazione impiega circa 150.000 persone, con un giro di affari annuale di 20 miliardi di euro. Neelie Kroes, vice-presidente della Commissione europea dice: "L´illuminazione a stato solido è più efficiente rispetto alle vecchie lampadine in tungsteno e fa risparmiare denaro ed emissioni di carbonio. È anche più versatile e controllabile. Inoltre una migliore qualità della luce fa una grande differenza, quando si usa nelle scuole, per esempio, si vede un notevole miglioramento dei risultati scolastici." Per maggiori informazioni, visitare: Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/digital-agenda/  Orizzonte 2020: http://ec.Europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=h2020    
   
   
VERDE. IN UN MESE E MEZZO PIANTATI 1.700 NUOVI ALBERI A MILANO ENTRO MARZO SARANNO 7.300 I NUOVI ESEMPLARI IN CITTÀ. DAL COMUNE 2 MILIONI PER PROTEGGERE IL PATRIMONIO ESISTENTE  
 
 Milano, 9 gennaio 2013 - Cominciate a metà novembre, in un mese e mezzo le piantumazioni hanno portato in tutta Milano 1.706 nuovi alberi. Dal 15 novembre, giorno in cui vennero piantati i primi 48 lecci davanti alla Stazione Centrale, fino al 31 dicembre, sono stati messi a dimora nei parchi, nei giardini, nelle vie e nelle piazze della città nuovi aceri, ippocastani, betulle, cedri, noccioli, biancospini, frassini, magnolie, paulonie, platani, lecci, robinie, salici, olmi e tanti altri esemplari, per un totale di 45 specie diverse. Nello specifico, in Zona 1 i nuovi alberi messi a dimora nel primo mese e mezzo sono stati 123, in Zona 2 ne son stati posati 61, mentre sono 79 i nuovi arrivati in Zona 3. Le Zone 4 e 5 hanno chiuso l’anno rispettivamente a quota 106 e 227 nuove piante, mentre la piantumazione in Zona 6 ha raggiunto i 754 nuovi esemplari. Infine, in Zona 7 tra novembre e dicembre sono stati piantati 168 alberi, in Zona 8 133 e in Zona 9 55. Queste piantumazioni fanno parte del piano del Comune di Milano per portare in città, entro l’inizio della primavera, 4.272 nuovi alberi in sostituzione di quelli rimossi (perché ammalati o instabili). A questi si aggiungeranno, inoltre, 3.000 esemplari in scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un totale di 7.300 nuove piante: 290 in Zona 1, 1.051 in Zona 2, 352 in Zona 3, 848 in Zona 4, 900 in Zona 5, 985 in Zona 6, 552 in Zona 7, 1.264 in Zona 8 e 1.044 in Zona 9 (in allegato la mappa). L’amministrazione, inoltre, ha deciso di investire 2 milioni di euro, inseriti nelle priorità del Programma Triennale delle Opere, per salvaguardare le alberature cittadine esistenti, per esempio sostituendole dove necessario, adeguando gli spazi a loro dedicati e proteggendole con cordoli dalle auto.  
   
   
ARIA, PRESENTATE PIÙ DI 100 OSSERVAZIONI AL PIANO REGIONALE DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 9 gennaio 2013 - Sono oltre 100 le osservazioni presentate al Piano regionale sulla qualità dell´aria (Pria), al termine del periodo di 60 giorni previsto per questa fase consultiva. Numeri importanti, ricordati dall´assessore all´Ambiente, Energia e Sistemi Verdi Leonardo Salvemini, nel corso del Forum pubblico di valutazione che si è tenuto a Palazzo Lombardia. Nell´occasione si sono anche tirate le somme del lungo e proficuo lavoro sin qui svolto con Enti e associazioni, che ha permesso di redigere un testo che propone 91 misure strutturali contro tutte le fonti emissive nei tre grandi settori della produzione di polveri sottili: i mezzi di trasporto (27 per cento), il riscaldamento e la produzione di energia (63 per cento), le attività agricole (10 per cento). Un Approccio Trasparente - "La vera novità del nostro approccio alla tematica dell´inquinamento - ha detto Salvemini - è la massima trasparenza e la più ampia partecipazione dei cittadini. Si tratta di un principio ambientale che va via via diffondendosi e che fa della partecipazione a scopo collaborativo uno degli elementi essenziali nella definizione di tutte le politiche in tema di salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali. Il caso dell´aria ci è sembrato quello più idoneo, proprio per il grande interesse che suscita, per sperimentarlo in maniera forte su tutto il territorio regionale". "Stimolare la partecipazione - ha continuato l´assessore - significa anche garantire una maggiore diffusione e comprensione delle norme, obiettivo che qualsiasi Amministrazione dovrebbe porsi". Oltre 100 Le Osservazioni - Le osservazioni pervenute sono state oltre un centinaio, provenienti sia da privati cittadini che da associazioni ambientaliste, di categoria (ad esempio medici, lavoratori, pendolari) o Istituzioni ed Enti locali. "La maggior parte sono state di segno positivo - ha commentato Salvemini -, di incoraggiamento a proseguire e di sostegno alla nostra azione decisa contro lo smog. Abbiamo in ogni caso tenuto conto di tutte le integrazioni e le proposte e in questi giorni faremo una sintesi che tenga conto di tutto il percorso". "Dimostriamo così nei fatti - ha continuato l´assessore - che si tratta di un documento dinamico, aperto alle idee dei cittadini e delle associazioni e capace di modificarsi anche in corso d´opera. In particolare chiederò che, anche in futuro, l´azione di monitoraggio sia costante e incisiva, così da poter verificare l´attuazione delle misure, la loro efficacia ed eventualmente le migliorie che si potranno apportare". Importante Partecipazione - "Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme ai cittadini fino a qui - ha sottolineato ancora - e contiamo di portare a casa il risultato entro la fine di questo mese, per poi presentarlo a tutti nella sua interezza. Stiamo pensando a un tour in giro per la Lombardia a questo scopo". "Grazie a tutti coloro che hanno contribuito - ha concluso Salvemini - un ultimo sforzo e avremo un Piano all´avanguardia, partecipato ed efficace per un´aria sempre più pulita".  
   
   
RETE IDRICA NEL CHIANTI. DUE MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER INVESTIMENTI NEL CHIANTI  
 
Tavarnelle Val di Pesa, 9 gennaio 2013 - Assume contorni sempre più definiti il programma di investimenti necessario al potenziamento della rete acquedottistica finalizzato ad arginare la questione della carenza idrica nel Chianti. Un piano sul quale i Comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle si sono già confrontati con la Regione Toscana, la Provincia di Firenze e il gestore del servizio idrico e che dagli stessi sarà affrontato e ulteriormente condiviso in un incontro in programma a breve. I Comuni si avvarranno del finanziamento stanziato dalla Regione Toscana, pari a circa 2milioni di euro, non per realizzare i piccoli invasi idrici, la cui attuazione richiede risorse ben più massicce ma per mettere a punto investimenti urgenti e mettere in sicurezza l’approvvigionamento idrico del Chianti. Mentre infatti si completata la progettazione dell’invaso idrico di Rimaggio e prosegue quella per gli invasi di Argenna e Terzona, le amministrazioni comunali puntano alla realizzazione di interventi a breve termine tra cui il potenziamento della rete acquedottistica dell’Anconella da Firenze. Un’opera importante che permetterà di arrecare maggiore risorsa sulle dorsali di San Casciano e Tavarnelle e Greve separandole. Per i territori questo si tradurrà in una portata d’acqua più consistente. Ad esempio a Tavarnelle si passerà da 4 a 6 litri d’acqua al secondo. Altri interventi programmati, da realizzare con il fondo regionale, sono quelli relativi alla realizzazione di vari pozzi da battere nella zona della Botte e del bacino della Pesa. Inoltre sarà effettuato il potenziamento di alcune criticità delle reti locali. Nel caso di Tavarnelle l’acquedotto sarà potenziato con la realizzazione del serbatoio del Borghetto i cui lavori inizieranno nel 2013. “Il nostro obiettivo – sostiene il sindaco di Tavarnelle Sestilio Dirindelli - è lasciare definitivamente alle spalle il difficile periodo in cui il Chianti soprattutto nei mesi estivi soffriva la sete; puntiamo a portare l’acqua nelle case delle famiglie del Chianti e non farla mancare nei momenti più siccitosi e di maggior consumo; per questo riteniamo che garantire sicurezza idrica sui nostri territori voglia dire programmare per tempo investimenti certi e realizzabili a breve termine, naturalmente chiederemo agli enti preposti di continuare ad impegnarsi con ulteriori investimenti anche per la programmazione degli interventi di prospettiva”.  
   
   
PORTOSCUSO: GIUNTA STANZIA 4 MLN DI EURO PER DISINQUINAMENTO E BONIFICA AREE INDUSTRIALI  
 
Cagliari, 9 Gennaio 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, ha approvato la delibera per l´assegnazione di 4 milioni di euro a favore del Comune di Portoscuso per il completamento degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento del Sulcis Iglesiente e la realizzazione di un ulteriore intervento di bonifica di aree pubbliche. Dello stanziamento complessivo, la somma di 3 milioni e 400 mila euro è destinata al completamento dell´intervento denominato "Lavori di messa in sicurezza permanente strade scorie waeltz"; mentre 600 mila euro sono finalizzati alla realizzazione di un nuovo intervento di bonifica e risanamento del territorio comunale di Portoscuso".  
   
   
AMBIENTE: INTESA CON MINISTERO PER TUTELA HABITAT MARINO, REGIONE ABRUZZO IN PRIMA FILA SU CONSERVAZIONE  
 
 L´aquila, 9 gennaio 2013 - Protezione e conservazione dell´ambiente marino per garantire l´integrità dell´habitat naturale necessario alle tutela delle specie marine. È l´obiettivo principale del protocollo d´intesa che l´assessore ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, e l´assessore alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, hanno sottoscritto per conto della Giunta regionale con il ministero dell´Ambiente. In questo senso il Ministero ha chiamato a raccolta le regioni adriatiche per dare attuazione alla direttiva europea denominata "Marine strategy" che prevede proprio una strategia specifica dei Paesi membri per azioni di tutela e conservazione dell´ambiente marino. "L´attuazione della Marine strategy - spiegano Angelo Di Paolo e Gianfranco Giuliante - richiede la partecipazione di tutti i soggetti istituzionalmente competenti dell? ambiente marino-costiero, e il ministero dell´Ambiente ha ritenuto indispensabile avvalersi, in questa prima fase di attuazione della Direttiva, della collaborazione delle Regioni costiere in quanto in possesso di specifiche conoscenze ambientali delle aree marine prospicienti i territori di competenza". Per dare seguito al protocollo d´intesa il ministero dell´Ambiente ha trasferito alla Regione Abruzzo la somma di 270 mila euro "individuando - precisano gli assessori - le attività di studio e di ricerca dell´ambiente marino nel tratto di costa di competenza regionale e prevedendo tre azioni principali: gli aspetti socio-economici dell´utilizzo dell´ambiente marino; la distribuzione ed estensione degli habitat bentonici e pelagici; la presenza di rifiuti(microplastiche ed altri) in ambito marino". Le attività operative saranno seguite dal servizio Opere marittime e Acque marine dell´assessorato e si svolgeranno durante tutto il 2013.  
   
   
FONDI PER I DANNI DA FAUNA SELVATICA PIEMONTESE  
 
Torino, 9 gennaio 2013 - L’approvazione a fine dicembre dell’assestamento al bilancio di previsione ha permesso all’assessorato all’Agricoltura di destinare agli Ambiti territoriali di caccia e ai Comprensori alpini del Piemonte 2 milioni e 620mila euro per il risarcimento dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole, oltre che per il perseguimento dei fini istituzionali degli stessi organismi. Si potrà così procedere al saldo della totalità dei danni riferibili al 2011 e al risarcimento di circa il 45% dei danni inerenti il 2012. Rimarrà da coprire una somma di circa 1,8 milioni di euro, che verrà completata nel corso del tempo. Da quest’anno la tassa in materia venatoria sarà destinata interamente a tale obiettivo, in modo da stabilizzare definitivamente questo aspetto. “Non abbiamo mai perso di vista la problematica inerente i danni da fauna selvatica - commenta l’assessore all’Agricoltura, Claudio Sacchetto - Lo testimonia la Finanziaria 2012, che consente di incanalare le risorse provenienti dalla tassa regionale all’attuazione di una serie di azioni in materia venatoria, tra le quali viene contemplato proprio il risarcimento dei danni alle produzioni agricole imputabili alla fauna selvatica. La determina di fine dicembre è l’ultimo importante passo concreto compiuto in questa direzione e raccoglie le istanze provenienti dal mondo agricolo, che confermano la necessità, da me sempre sostenuta nonostante, di una gestione equilibrata della fauna selvatica, spesso difesa a oltranza da posizioni di principio”.  
   
   
SITI INQUINANTI, LOMBARDIA: BONIFICHE SIANO RAPIDE  
 
Milano, 9 gennaio 2013 - Un´accelerazione delle procedure di messa in sicurezza e di bonifica dei Siti contaminati di interesse nazionale (Sin). L´ha chiesta l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Leonardo Salvemini, con una lettera indirizzata al Ministero dell´Ambiente, affinché le situazioni di criticità nocive per l´ambiente e per la salute siano risolte nel minor tempo possibile. In Lombardia 7 Siti - "In Lombardia - spiega l´assessore Salvemini - vi sono 7 siti riconosciuti dallo Stato in base a una serie di caratteristiche ben precise degli inquinanti e della loro pericolosità, al rilievo dell´impatto sull´ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. Mi sono rivolto al Ministero, affinché acceleri quanto più possibile le procedure di messa in sicurezza e di bonifica di luoghi che, dati alla mano, rischiano davvero di essere una minaccia per la salute pubblica". Sul territorio lombardo i Sin sono a Cerro al Lambro, Sesto San Giovanni, Milano Bovisa (gasometri), Pioltello e Rodano in provincia di Milano, Broni (Pv), Brescia (Caffaro) e Mantova (polo chimico). L´appello arriva in seguito a un incontro tra l´assessore Salvemini e l´assessore alle Politiche ambientali del Comune di Mantova Mariella Maffini, che ha mostrato profonda preoccupazione per lo stato di salute dell´aria. "Non possiamo più perdere tempo - evidenzia l´assessore Salvemini -. Si tratta di una partita troppo importante, perché riguarda la salute di tutti noi. Regione Lombardia è come sempre disponibile a mettere al servizio competenze e tutto ciò che serve per snellire le procedure, ma il Ministero in primis, in questo caso, deve prendere posizione, sbloccare i fondi e velocizzare l´iter autorizzativo. Regione Lombardia si pone al fianco delle istituzioni per risolvere problemi che si protraggono da anni".  
   
   
VENDOLA FIRMA ORDINANZA PER AFFIDO TEMPORANEO AD AMIU PER RACCOLTA RIFIUTI A FOGGIA  
 
Foggia, 9 gennaio 2012 - “Poteva essere una ferita che non si rimarginava tanto facilmente, una ferita purulenta, come è accaduto in altre realtà d’Italia. Invece la crisi del ciclo dei rifiuti a Foggia è diventata l’occasione per mettere in campo una straordinaria storia di solidarietà tra pubbliche amministrazioni. Oggi ho firmato un’ordinanza che ha un carattere di chiusura definitiva di emergenza. Storie analoghe altrove sono finite, non solo abbandonate a se stesse in una specie di cronicità, ma anche sulla stampa internazionale. Qui invece, grazie alla pazienza di tanti attori istituzionali e a fronte di una situazione complicata con molte zone d’ombra, siamo stati in grado di reagire scrivendo una pagina di buona politica non soltanto dal punto di vista della pulizia di una grande città, ma anche della pulizia in generale”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in conferenza stampa a Bari presentando l’ordinanza, da lui firmata ieri in mattinata, per l’affidamento temporaneo (12/18 mesi) all’Amiu Bari del servizio di raccolta dei rifiuti nella città di Foggia e della gestione dell’impianto di selezione e di biostabilizzazione del capoluogo dauno. Per Vendola “un’esperienza pilota, il pubblico che aiuta il pubblico grazie alla sinergia territoriale tra pubbliche amministrazioni, una prova straordinaria di solidarietà”. “Il fallimento dell’azienda municipalizzata di gestione dei rifiuti nella città di Foggia – ha spiegato il Presidente - ha provocato una crisi drammatica, con la monnezza che si accumulava per le strade e una città che si è trovata in gravissima difficoltà. Il Sindaco, da parte sua, ha ereditato una storia, una brutta stroia, che viene da molto lontano. Noi abbiamo affrontato questo elemento di crisi mettendo in campo la solidarietà tra diverse pubbliche amministrazioni e abbiamo lavorato perchè l’Amiu di Bari potesse, da oggi, adottare la città di Foggia, consentendo un’opera di bonifica di tutto il ciclo dei rifuti che, talvolta, è anche infilitrato da dinamiche affaristiche e malavitose”. “Abbiamo messo in campo – ha concluso Vendola – una buona pratica e un buon esempio e questo grazie allo spirito di collaborazione di tutti e alla generosità e lungimiranza del Sindaco di Bari. Vorrei anche ringraziare molto il prefetto di Foggia per un’atteggiamento di straordinaria responsabilità che ha saputo condividere con tutti noi. Così si possono risolvere problemi complessi, con spirito di collaborazione”. Vendola ha poi ringraziato anche gli assessori al Lavoro della Regione Puglia Elena Gentile “continuamente presente in tutte le vertenze collegate e legate alla dimensione occupazionale del problema” e all’Ambiente Lorenzo Nicastro “che ha seguito minuto per minuto questa partita, gestendola con grande saggezza ed equilibrio”. E proprio l’assessore Nicastro ha aggiunto che “la forza dell´operazione di oggi conferma la bontà dei presupposti della legge regionale sui servizi pubblici locali: come assessore proponente della norma, insieme alle strutture tecniche, avevamo immaginato la rimodulazione dei servizi in chiave premiante per quelle esperienze di gestione pubblica efficienti e di qualità. L´amiu Bari, che conferma di essere una esperienza di eccellenza in un campo delicato come quello della gestione dei rifiuti, cala nel concreto questo obiettivo sancito nella norma, rispondendo ad un principio di solidarietà tra soggetti pubblici che da sempre cerchiamo di perseguire col nostro operato”. In conferenza stampa anche il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli (“si inizia a scrivere da oggi un libro nuovo per la città di Foggia grazie alla leale collaborazione che si è creata tra due grandi città, Bari e Foggia, e l’Amiu sotto la regia attentissima della Regione Puglia”), il Sindaco di Bari Michele Emiliano (“Bari è la vera capitale della Puglia non per prepotenza o per arroganza ma per solidarietà. Bari è una città che in questo momento deve dimostare a tutta la Puglia di avere le capacità per interpretare la regione intera. Altrimenti i privilegi di cui dispone sarebbero ingiusti”) e il Presidente dell’Amiu Bari Gianfranco Grandaliano (“noi abbiamo accettato questa sfida, ritenendo di possedere le capacità giuste per vincerla”.  
   
   
EMERGENZA RIFIUTI; RIUNIONE OPERATIVA A CATANZARO. L’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI PIANOPOLI SARÀ ULTIMATO NEL MESE DI FEBBRAIO  
 
Catanzaro, 9 gennaio 2013 - Il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha presieduto ieri pomeriggio a Catanzaro una riunione sull’emergenza rifiuti. All’incontro hanno preso parte l’assessore all’ambiente Francesco Pugliano con il dirigente generale Bruno Gualtieri, il commissario per l’emergenza rifiuti Vincenzo Speranza con il consulente Simone Lo Piccolo ed i vertici della Daneco, la società che si occupa per conto della Regione Calabria della gestione degli impianti di Catanzaro Alli e Lamezia Terme ed è proprietaria della discarica di Pianopoli. Nel corso dell’incontro si è discusso in particolare delle questioni attuali e del conferimento dei rifiuti presso la suddetta discarica. L’azienda si è impegnata affinché entro i primi giorni del mese di febbraio possa essere completato l’ampliamento della discarica. Su sollecitazione del Presidente Scopelliti l’azienda ha confermato che i lavori non inficeranno, in ogni caso, il processo di conferimento dei rifiuti attualmente in corso.  
   
   
RIFIUTI: IN ATTESA PROVVEDIMENTO GOVERNO PRESIDENTE UMBRIA MARINI FIRMA ORDINANZA  
 
Perugia, 9 gennaio 2013 - In assenza delle disposizioni statali che hanno determinato l´entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti di elevato potere calorifico, e per scongiurare l´insorgere di una situazione di reale emergenza igienico-sanitaria, oltre che l´interruzione di un pubblico servizio, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha firmato una ordinanza con la quale si dispone che per 30 giorni dalla data della presente ordinanza, sono ammessi in discarica i rifiuti urbani e i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani (aventi Pci maggiore di 13.000 kJ/kg in deroga alle disposizioni di cui all´art. 6, comma 1, lettera p) del D.lgs. N. 36/2003) e ferme restando tutte le altre disposizioni normative e autorizzative, in particolare le vigenti disposizioni sul preventivo trattamento dei rifiuti. Con l´ordinanza si dispone altresì che al fine di ridurre il quantitativo di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, i Comuni e gli Ati sono tenuti ad effettuare la riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata secondo le modalità stabilite dal Piano Regionale vigente e dalle Linee Guida approvate con D.g.r. 1229/2009 entro i termini stabiliti dalle Dd.gg.rr. 1248/2011, 1249/2011 e 1289/2012. L´ordinanza è stata comunicata ai Comuni e agli Ati per il successivo inoltro ai gestori. Ai sensi dell´art. 191, comma 1, del D. Lgs 152/2006, è comunicata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle attività produttive, alle Province di Perugia e Terni. Nel rendere nota l´ordinanza la presidente della Regione ribadisce come la stessa si sia resa necessaria "a causa dell´assenza delle disposizioni che il Governo avrebbe dovuto emettere in materia di trattamento dei rifiuti urbani", ed auspica inoltre che lo stesso Governo "assuma al più presto i provvedimenti di sua competenza".