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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Dicembre 2012
“TERRE REGIONALI TOSCANE” E “BANCA DELLA TERRA”: E’ LA PRIMA IN EUROPA  
 
Firenze - Grande soddisfazione dell’assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge che istituisce l’ente “Terre regionali Toscane” e la “Banca della Terra”. “Sono orgoglioso – ha detto Salvadori – di questa legge, che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Toscana e che rappresenta un contributo importante per raggiungere gli obiettivi di dare un’opportunità di lavoro ai giovani e non solo, garantire il presidio del territorio anche di zone marginali, razionalizzare la gestione dei terreni di proprietà pubblica e avere una migliore gestione del patrimonio agroforestale, fondamentale per la prevenzione del rischio idrogeologico. Con questa formulazione – ha continuato Salvadori – la legge è la prima in Europa e ci consentirà di recuperare oltre 100 mila ettari di terreno che negli ultimi 28 anni erano stati abbandonati. Questa – ha concluso – non è una legge manifesto, ma rappresenta una grande opportunità per il mondo agricolo della Toscana.” In proposito Salvadori ha citato i numerosi esempi di giovani che hanno presentato alla Regione, in occasione dell’ultimo bando di “Giovanisì” progetti per avviare attività imprenditoriale in agricoltura. “Vi sono stati casi – ha detto l’assessore – nei quali la Regione non ha potuto finanziare il progetto perchè i giovani che avevano presentato la domanda non avevano la terra per poterlo realizzare. Ora – ha concluso – con questa legge potremo mettere loro a disposizione la terra necessaria.” La “banca” conterrà l’inventario completo di tutti i terreni disponibili per affitto, concessione, compravendita - “Terre regionali toscane” , questo il nome del nuovo ente (sarà un ente pubblico non economico dipendente dalla Regione) che permetterà di gestire in maniera più razionale ed efficace tutto il patrimonio fondiario della Regione Toscana (l’azienda agricola di Alberese (Gr), quella di Cesa (Ar) ), il rapporto con il Parco di San Rossore (Pisa) ma anche altre tenute (ad esempio quella di Suvignano, confiscata alla mafia, se sarà attribuita alla Regione) che potrebbero essere in procinto di essere attribuite alla Regione dallo Stato, dalle Province ecc.. In questo contesto nascerà la “Banca della Terra”, che rappresenta il primo esempio in Europa di strumento pubblico volto a favorire l’accesso degli imprenditori privati, in particolare dei giovani agricoltori, ai terreni agricoli e forestali del demanio regionale. La banca della terra conterrà l’inventario completo di tutti i terreni e aziende agricole di proprietà pubblica e privata disponibili per operazioni di affitto, concessione e compravendita. Terre Regionali Toscane sarà inoltre lo strumento per gestire i boschi (la Toscana è la regione più boscata d’Italia) in maniera sostenibile, effettuare operazioni di green economy, fare ricerca e dimostrazioni in campo, salvaguardare le risorse autoctone della Toscana.  
   
   
PAC 2014-2020, A BOLOGNA UN CONVEGNO PROMOSSO DALLA REGIONE PER FARE IL PUNTO IN VISTA DEL NEGOZIATO FINALESERVE UNA RIFORMA PER VALORIZZARE L´AGRICOLTURA DI QUALITÀ, RIDURRE LA BUROCRAZIA, RENDERE PIÙ COMPETITIVE LE NOSTRE IMPRESE.  
 
Bologna - “Ci aspettiamo una riforma che valorizzi l’agricoltura di qualità, quella più capace di produrre investimenti; che rafforzi le nostre imprese e le renda più competitive; che riduca la burocrazia e che promuova una vera sostenibilità ambientale. Per questo, in questa fase finale del confronto, guardiamo con fiducia all’azione del Parlamento europeo e chiediamo a tutti i Paesi dell’area mediterranea di fare altrettanto.” E’ quanto ha affermato ieri a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni nel corso di un convegno promosso dalla Regione per fare il punto sulla proposta di riforma della Pac 2014-2020, avanzata dal Commissario europeo per l’agricoltura Dacian Ciolos, a poche settimane dal voto del Parlamento europeo di gennaio. Tra i punti più contestati della riforma Ciolos, che sono stati oggetto di quella che il presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro ha definito “una vera e propria controproposta” da parte del Parlamento europeo, vi è quello degli aiuti diretti ripartiti utilizzando come parametro prevalente quello della superficie agricola e non quello del valore delle produzioni, con danni pesanti dunque per un’agricoltura ad alto valore aggiunto come quella italiana che pesa per il 12-13% della Plv europea e solo per il 7% della superficie agricola. Contestate anche le proposte sul greening, che prevedono di destinare alle misure agroambientali una percentuale del 7% della superficie per tutte le aziende dai tre ettari in su; l’aggravio degli oneri burocratici; le risorse troppo scarse per le assicurazioni sul reddito e i fondi mutualistici . “Il 23 e 24 gennaio prossimi la Commissione agricoltura del Parlamento europeo voterà la riforma della politica agricola comune -ha spiegato De Castro - una riforma che modifica in maniera sensibile la proposta della Commissione Ue e che si prefigge l’obiettivo di renderla meno burocratizzata, più flessibile, più vicina alle esigenze degli agricoltori europei. L´impegno della Commissione agricoltura e dell´intero Parlamento, che grazie alla codecisione vede sensibilmente accresciuto il suo ruolo decisionale, va nella direzione di una riforma ´non a tutti costi´ e che nonostante i pesanti tagli al budget 2014-2020 prospettati dal Consiglio Ue sia realmente in grado di garantire e coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica e sociale”. La nuova Pac dovrebbe essere approvata in via definitiva a giugno 2013. Ma – ha spiegato De Castro - “la Pac non scade” e se a quella data non ci sarà un accordo, nel 2014 scatterà una proroga dell’attuale programmazione sia per quanto riguarda gli aiuti diretti che per il Programma di sviluppo rurale.  
   
   
BOSCO, LEGNA, ENERGIA: IN TOSCANA FILIERA CORTA E UN MARCHIO DI QUALITÀ “GREEN ECONOMY”  
 
Firenze – Più lavoro, energia pulita, presidio del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico. In breve: filiera corta nel settore bosco-legno-energia in Toscana. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato oggi dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori insieme ai rappresentanti di tutti i soggetti, istituzionali e sociali, che completano la filiera: Uncem Toscana, Anci, Upi, Cgil, Cisl,uil, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative. Al protocollo intitolato “Protocollo d’intesa per l’attivazione della filiera bosco legno, energia” si aggiunge anche un marchio di qualità volto a contrassegnare la filiera corta toscana del bosco-legno-energia. Il marchio, nei colori del verde, azzurro, giallo e marrone (i colori che richiamano le rinnovabili: giallo per l’energia che proviene dal sole, blu per l’energia che proviene dall’acqua, verde e marrone per l’energia che proviene dal bosco), rappresenta la Toscana e riporta la scritta “Sistema Green Economy Toscana”. Ed è proprio questo l’obiettivo del protocollo, ossia quello di creare una filiera corta integrata che rappresenti un circuito virtuoso nell’utilizzo di una delle risorse di cui la Toscana è più ricca: il bosco. Oltre un milione di ettardi di boschi. L’utilizzo attuale e’ di 2 milioni di metri cubi all’anno - La Toscana infatti con 1 milione e 156 mila 682 ettari di superficie forestale pari al 51% del territorio regionale è la regione più boscata d’Italia. La maggior parte dei boschi è di proprietà privata (85%), ma si tratta in prevalenza di piccole proprietà, mentre il 15% pari a 130 mila ettari è di proprietà pubblica, 110 mila ettari la proprietà regionale. In prevalenza il bosco toscano è ceduo (75,6%), il 18,8 è rappresentato da fustaie, il rimanente 5,6% è irregolare. La provvigione legnosa complessiva è di circa 124 milioni di metri cubi e l’accrescimento è del 4% annuo. A questo patrimonio è possibile aggiungere gli scarti del mondo agricolo (potature, ramaglie ecc.) che si calcola in circa 700 mila tonnellate di sostanza secca all’anno. Attualmente l’utilizzo del legname toscano è pari al 40% dell’accrescimento, pari a circa 2 milioni di metri cubi all’anno. Si calcola che nel settore lavorino circa 10 mila 500 persone e le imprese interessate siano attualmente circa 5 mila. Entro il 2015 una rete di piccoli cogeneratori a biomasse. Più occupazione e difesa del suolo - Dall’attivazione di una filiera corta bosco-legno-energia ci si attende la creazione entro il 2015 di una rete di piccoli impianti (non superiori complessivamente a 70 megawatt) per la produzione di energia elettrica e termica (cogenerazione), alimentati da biomassa legnosa da filiera corta. Grazie alla firma del protocollo odierno oltre cinquanta comuni hanno già dato la propria disponibilità ad ospitare gli impianti che avranno una dimensione di circa 1 megawatt di potenza. Si stima un possibile incremento dell’occupazione di almeno 700-1000 addetti. La creazione della filiera corta bosco-legno-energia mira anche alla prevenzione del rischio idrogeologico grazie alla coltivazione del bosco stesso e al mantenimento del presidio umano sul territorio e risponde agli obiettivi della Regione Toscana, che ne ha fatto un punto strategico del programma regionale di sviluppo, e dell’Unione Europea per l’incremento di energia pulita prodotta da fonti rinnovabili. Il protocollo prevede una campagna di informazione anche tramite il progetto Giovanisi e una cabina di regia per il coordinamento delle attività e promuove la certificazione di qualità sia in termini ambientali, che di sicurezza e responsabilità sociale delle imprese e si propone anche l’obiettivo di contrastare la piaga del lavoro nero.  
   
   
AGRICOLTURA, LIGURIA PROMOSSA DA UE PER FONDI PSR  
 
Genova. "Sulla base dei risultati del proprio Programma di Sviluppo Rurale, la Regione Liguria “ha ampiamente superato, anche per il 2012, la soglia necessaria per evitare il cosidetto disimpegno automatico dei fondi assegnati per il sostegno al comparto agricolo previsto dalle norme comunitarie come sanzione per coloro che non spendono i fondi europei, e si colloca quindi tra le regioni italiane più "virtuose". Lo ha reso noto, a margine della seduta del Consiglio Regionale, l´assessore all´agricoltura Giovanni Barbagallo che ha spiegato che "se la macchina regionale non avesse funzionato a dovere si sarebbe verificata una perdita secca di ingenti risorse economiche, come accaduto in altre regioni, con danni enorme per le aziende agricole Liguri e la tutta filiera rurale regionale".  
   
   
REGIONE LAZIO: RICHIESTA DECLARATORIA ECCEZIONALITA’ DANNI CAUSATI DA SICCITA´PER EVENTO CALAMITOSO CHE HA COLPITO DAL 1 MARZO AL 18 SETTEMBRE 2012 LE PRODUZIONI AGRICOLE DI DIVERSI COMUNI DELLE PROVINCE DI RIETI E VITERBO  
 
La Regione Lazio avanzerà al Ministero delle Politiche agricole e forestali la proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalla siccità registrata nel Lazio dal 1 marzo al 18 settembre 2012, che ha colpito in particolare le produzioni agricole di diversi comuni delle province di Rieti e Viterbo. Lo ha stabilito la Giunta Polverini che ha approvato una delibera, su proposta dell’Assessorato allo Sviluppo economico e all’Agricoltura, che definisce l’ammontare dei danni alle colture dei territori coinvolti per un importo complessivo di 4.408.793 euro. In particolare i danni accertati dai tecnici delle Aspa (Aree settori provinciali agricoltura) si sono manifestati con entità percentuali superiori al 30% della produzione lorda vendibile ordinaria (Plv). Il danno valutato nella provincia di Rieti è di 3milioni 554mila euro, importo che incide per il 36,44% della Plv ordinaria del territorio delimitato. I comuni interessati dal provvedimento sono: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgorose, Borgovelino, Castel S. Angelo, Cittareale, Fiamignano, Leonessa, Micigliano, Pescorocchiano, Petrella Salto e Posta. Il danno valutato nella provincia di Viterbo è invece di 854mila euro, importo che incide per il 44,33% della Produzione lorda vendibile ordinaria. Il comune della Tuscia interessato dall’intervento è quello di Faleria.  
   
   
EXPO. PATTO CON COLDIRETTI PER VALORIZZARE L´AGRICOLTURA  
 
Milano - Valorizzare l´eccellenza agricola italiana, essere presenti al Padiglione Italia e diffondere i grandi temi promossi da Expo Milano 2015: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Protocollo d´intesa sottoscritto dal Commissario generale di Expo, Roberto Formigoni, il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, su delega del presidente nazionale Sergio Marini, il commissario per il Padiglione Italia, Diana Bracco, e l´amministratore delegato della società Expo 2015 Spa, Giuseppe Sala. Centralità Del Tema Agricoltura - L´expo, dunque, fa un ulteriore passo in avanti nell´aggregare le forze del Paese. Dopo la firma di ieri con Confartigianato, oggi è stata la volta di Coldiretti Lombardia. "Il tema dell´agricoltura è assolutamente centrale nell´impostazione dell´evento che stiamo costruendo", ha sottolineato Formigoni. Tutto ciò è evidente nel titolo della manifestazione "Nutrire il pianeta, energia per la vita" così come nel Documento strategico presentato dallo stesso Formigoni. Lotta alla fame, sostenibilità, salute e pace sono le parole chiave dell´Expo 2015: "Secondo l´indagine del 2012 sul futuro dell´agricoltura a cura della Fao - ha ricordato il commissario generale - la produzione agricola dovrà crescere del 60% nei prossimi quarant´anni per far fronte alla domanda determinata dall´incremento demografico. Questa esigenza può trasformarsi anche in opportunità per lo sviluppo di un´agricoltura sostenibile a livello globale". Le 3 Linee D´azione Del Protocollo - L´impegno comune sottoscritto oggi vedrà le istituzioni lavorare insieme su tre ambiti molto concreti: la valorizzazione dell´eccellenza dell´agricoltura italiana attraverso la presentazione a livello nazionale e internazionale delle migliori esperienze sviluppate dalle nostre imprese; l´individuazione di forme e modalità di una presenza della Coldiretti al Padiglione Italia; e, infine, la diffusione delle tematiche e dei contenuti dell´Esposizione nonché dell´eventuale realizzazione di iniziative o azioni comuni sul fronte della comunicazione. Valorizziamo Il Made In Italy - All´entusiasmo del presidente e commissario generale si è unito il presidente di Coldiretti Lombardia: "L´expo sarà un´occasione - ha detto Prandini - per far conoscere il nostro territorio, i nostri prodotti, il loro valore e la loro capacità di rispondere ai bisogni della gente. L´expo è anche l´occasione per ribadire l´importanza di una informazione trasparente sull´origine di quello che mettiamo in tavola, in Italia e all´estero dove i falsi sottraggono ogni anni 60 miliardi di euro alla nostra economia. Lavoreremo affinché Coldiretti possa essere presente al Padiglione Italia per rappresentare al meglio la nostra agricoltura. Desideriamo promuovere i nostri prodotti, puntando sul concetto di chilometro zero come principio di valorizzazione del Made in Italy". Plauso speciale da parte di Prandini all´accoglimento della proposta di modifica dei criteri di applicazione della Direttiva nitrati, proposta da Regione Lombardia e da Coldiretti. Da Coldiretti Grande Contributo Per Vivaio Italia - "La Coldiretti è l´associazione di categoria degli agricoltori più numerosa e capillare del nostro Paese e averla a fianco nell´entusiasmante avventura della realizzazione del Padiglione Italia è un motivo di grande soddisfazione", ha affermato Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia e presidente di Expo 2015 spa. "Con questo accordo - ha proseguito Bracco - abbiamo compiuto un passo fondamentale per realizzare quello che è il vero obiettivo strategico del nostro Padiglione, ovvero rappresentare il sistema Italia nella sua completezza. Dalla collaborazione con Coldiretti ci aspettiamo un contributo specifico proprio sui temi al centro dell´Expo e in particolare sul concetto centrale del Padiglione: Vivaio Italia". Insieme Per Uno Sviluppo Sostenibile - "La soddisfazione per la firma di questo protocollo - ha dichiarato Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 Spa - è legata alla nostra consapevolezza di quanto l´agricoltura sia fondamentale per lo sviluppo dell´umanità. Expo Milano 2015 è l´evento che metterà al centro della riflessione mondiale il tema di una nutrizione corretta ed equilibrata per tutti e quello di uno sviluppo equilibrato e sostenibile del pianeta. Per questi motivi la centralità del settore agroalimentare e del progresso in questo campo ci riguarda direttamente e ci stimola a trovare alleanze sempre più larghe e qualificate per dare risposte concrete alla sfida dell´alimentazione. Sono convinto che Coldiretti giocherà un ruolo decisivo nella diffusione dei temi dell´Esposizione universale e che la sua collaborazione sarà determinante per la riuscita della manifestazione".  
   
   
ASSAM: PREMIATO IL LAVORO DI DIECI ANNI. NASCE LA PRIMA ASSOCIAZIONE NAZIONALE OLI MONOVARIETALI.  
 
Valorizzare l’olivicoltura italiana e gli oli monovarietali (compresi quelli certificati Dop, Igp, Stg, biologici e biodinamici, tipici del territorio), promuovendone la diffusione sui mercati nazionali e internazionali. È l’obiettivo dell’Associazione nazionale oli monovarietali, “fortemente voluta” dall’Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche) e da un gruppo di produttori che si è costituita, il 12 dicembre scorso, presso la stessa Assam. Hanno preso parte all’assemblea costituente, convocata dall’amministratore unico Gianluca Carrabs, 50 produttori provenienti da tutta l’Italia che hanno approvato l’atto costitutivo e lo statuto, fissando la sede nazionale all’Assam, formalizzando l’elezione del presidente nella persona di Michele Masuccio produttore della Campania, Vice Presidente Tiziano Aleandri delle Marche. A comporre il Consiglio direttivo sono stati inoltre eletti, in rappresentanza di tutta la penisola: Ardente Annamaria, Cricca Francandrea, Cuoco Gianfranco, Di Mercurio Claudio, Fia Massimo, Fisicaro Omar, Gabrielloni Gabriella, Serrilli Giustiniano. È stato nominato, poi, il Comitato scientifico, assegnando la presidenza all’Assam nella persona di Barbara Alfei, Giorgio Pannelli e Antonio Ricci, esperti nazionali oltre ai ricercatori del Cnr Massimiliano Magli e Annalisa Rotondi. L’associazione, senza scopo di lucro, nasce nell’ambito della Rassegna nazionale degli oli monovarietali, che festeggerà il decennale nel 2013: una manifestazione che nel corso delle diverse edizioni ha richiamato l’attenzione degli operatori economici e tecnici del settore e dei consumatori sulle potenzialità dell’olivicoltura italiana basata su una vasta biodiversità varietale i cui oli extravergini di oliva, nella loro diversificazione delle caratteristiche organolettiche e sensoriali, rappresentano a pieno titolo la reale identità di un prodotto di “sicura e certa” origine italiana. L’assam in 10 anni ha analizzato oltre 2000 campioni di olio monovarietale, provenienti da 18 regioni italiane, descrivendone le caratteristiche organolettiche e nutrizionali di oltre 130 varietà censite e catalogate. L’associazione opererà in sinergia con la Rassegna nazionale degli oli monovarietali e si potranno iscrivere produttori singoli o associazioni/consorzi che abbiano avuto l’olio ammesso almeno una volta alla Rassegna nazionale degli oli monovarietali. “I produttori – dichiara il neo-presidente Michele Masuccio - hanno evidenziato nel tempo la necessità di aprire una nuova pagina della politica del settore che tenga nella dovuta considerazione la produzione oleicola monovarietale che non rappresenta una nicchia di mercato, ma costituisce le fondamenta per creare blend dotati di una spiccata tipicizzazione della qualità e dell’identità sensoriale”. “Questa associazione – dichiara Gianluca Carrabs – potrà promuovere concretamente un progetto di certificazione degli oli monovarietali con la creazione di un marchio riconoscibile dal consumatore, la definizione di standard di qualità dove si identifichino le caratteristiche distintive del prodotto, un disciplinare di produzione, la tracciabilità dal campo alla tavola, affidando ad Assam il ruolo di certificatore come Autorità pubblica di controllo. Lo strumento idoneo potrebbe essere proprio il marchio Qm. Il quale marchio riconosciuto dall’Unione Europea e applicabile sia ai prodotti agroalimentari aventi un riconoscimento nazionale o comunitario (Doc, Docg, Igp, Dop, ecc), insieme a una etichetta interattiva progettata dal Cnr, potrà garantire i consumatori sulla qualità del prodotto agroalimentare, la tracciabilità e proporre tutte le notizie utili per una piena e completa informazione”.  
   
   
CENSIMENTO DELL´AGRICOLTURA IN CAMPANIA: ATTIVO IL GEOPORTALE PER LA CONSULTAZIONE ON LINE DEI RISULTATI DEFINITIVI  
 
"E´ attivo il Geoportale di statistica su cui sarà possibile consultare i risultati definitivi del 6° Censimento Generale dell´Agricoltura." Ne dà notizia Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura. "L´assessorato, attraverso il Settore Sirca, prosegue il piano di diffusione dei dati emersi dal censimento del 2010 che fotografano il nuovo volto dell´agricoltura in Campania. All´indirizzo internet http://geostatistica.Regione.campania.it sarà possibile esaminare i dati in maniera semplice, sia visualizzando i più comuni fogli di calcolo sia attraverso mappe dettagliate del territorio. Non una mera consultazione, ma uno strumento di studio a tutti gli effetti. Gli utenti, infatti, potranno “manipolare” le mappe a disposizione grazie ad una serie di strumenti di disegno geografico. I dati sono illustrati a livello provinciale e comunale e i cittadini, ma anche le pubbliche amministrazioni, gli studenti e i ricercatori, potranno effettuare un confronto con i risultati del Censimento dell´Agricoltura del 2000. Al momento sul portale sono diffuse le variabili principali, ma a breve saranno aggiunte nuove tavole relative alle altre variabili rilevate. "Si tratta senza dubbio di uno strumento innovativo per diffondere dati statistici. L´obiettivo di questo progetto è migliorare la conoscenza del territorio campano attraverso la lettura dei risultati inerenti le caratteristiche strutturali del settore agricolo", conclude la Nugnes.  
   
   
FIRENZE: TORNA LA “SELEZIONE REGIONALE” DEGLI OLI EXTRAVERGINI DI OLIVA DOP E IGP. ECCO COME PARTECIPARE  
 
Torna anche per l’annata olearia 2012-2013 la “selezione regionale” degli oli extra vergini di oliva Dop e Igp. La selezione, che sarà riservata agli oli extravergini di oliva Dop e Igp , si propone di evidenziare la migliore produzione olearia toscana, allo scopo di utilizzarla per azioni promozionali, in Italia e all’estero, e, nel contempo, premiare e stimolare lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto. Attraverso la Selezione saranno individuati anche gli oli rappresentativi della Regione Toscana da inviare alla fase nazionale del Concorso “Ercole Olivario” 2013. La selezione è realizzata da Regione Toscana e Unioncamere Toscana, attraverso Toscana Promozione, con la collaborazione di Metropoli, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, divisione laboratorio chimico merceologico. Per la selezione regionale degli oli extra vergini di oliva ogni impresa può presentare fino ad un massimo di 4 oli. I campioni devono riferirsi a lotti unici e omogenei di olio certificato di almeno 300 chilogrammi. L’impresa, per ogni olio che intende iscrivere alla selezione regionale degli oli extra vergini di oliva, deve far pervenire la domanda di partecipazione a Toscana Promozione, dal 17 dicembre 2012 al 25 gennaio 2013. La domanda di partecipazione deve essere presentata on-line, attraverso il sito www.Toscanapromozione.it I campioni degli oli iscritti alla selezione dovranno essere poi consegnati entro il 31 gennaio 2013 alla segreteria di Metropoli che provvederà a renderli anonimi e a sottoporli ad analisi sensoriale da parte di una commissione composta da capi panel provenienti da tutte le provincie toscane, in rappresentanza delle commissioni di assaggio riconosciute dal Mipaaf e operanti presso enti pubblici. Tutti gli oli che saranno selezionati, con le loro caratteristiche analitiche e sensoriali, assieme alle informazioni relative all’azienda produttrice, saranno raccolti in un catalogo in lingua italiana ed inglese che sarà distribuito dalla Regione Toscana, Toscana Promozione, Unioncamere Toscana e dalle Camere di Commercio regionali nelle occasioni di promozione dei prodotti tipici della regione in Italia ed all’estero. Il catalogo sarà inoltre disponibile anche in versione on line sul sito di Toscana Promozione. Maggiori informazioni ed il regolamento della Selezione sono presenti sul sito di Toscana Promozione ( www.Toscanapromozione.it ).  
   
   
PRIMITIVO DI MANDURIA PER IL SECONDO ANNO IL MIGLIOR VINO D’ITALIA.  
 
Bari - Una dichiarazione dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno: “Anche quest’anno la Puglia enologica ci regala un grandissimo risultato, che riempie il cuore di orgoglio e ci fa guardare al futuro con ancora più entusiasmo e motivazione. L´azienda Gianfranco Fino di Manduria, infatti, per il 2° anno consecutivo raggiunge l´apice della prestigiosissima classifica dei primi 100 vini rossi d’Italia elaborata da Milano Finanza. Si piazza al 1°posto il Primitivo Es 2010 con un punteggio di 476,5, risultato della sommatoria dei punteggi delle principali guide di settore: Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Bibenda e Luca Maroni. Un bis prestigioso mai raggiunto prima: un risultato straordinario che certifica una strategia regionale azzeccata e vincente di valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni, vere radici identitarie pugliesi, non solo produttive ed enologiche, ma anche sociali e cultural, se pensiamo che intorno ai nostri vitigni autoctoni tante nostre comunità e borghi rurali si sono costituiti e individuato la propria identità. Oggi quegli stessi vitigni ci fanno risplendere nel panorama enologico di tutto il mondo. Per la Puglia si tratta di un grande risultato, arricchito da ben altre tre postazioni raggiunte nella stessa classifica: al 25° posto Patriglione 2007, al 33° Nero di Conti Zecca, al 35° Visellio di Tenute Rubino. Ai nostri bravi produttori va il mio grazie, per il loro lavoro quotidiano e le congratulazioni per un riconoscimento prestigioso che riverbererà i suoi effetti positivi su tutto il sistema regionale”.  
   
   
BEST ITALIAN WINE AWARDS, ENNESIMO RICONOSCIMENTO AI VINI PUGLIESI: UN SUCCESSO CONFERMATO DALLE ECCELLENTI PERFOMANCE DELL’EXPORT  
 
Ennesimo riconoscimento alla Puglia enologica, con la presenza di due Primitivi (Polvanera e Gianfranco Fino) nella Best Italian Wine Awards, la classifica dei migliori 50 vini d’Italia, stilata ogni anno da un comitato di professionisti del settore. “Il vino pugliese - commenta l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - ottiene l’ennesimo e meritato riconoscimento dell’impegno portato avanti dai viticoltori regionali, alla ricerca di livelli qualitativi sempre più alti”.(...) “Che questi sforzi sostenuti da diversi anni abbiano dato buoni frutti è sotto gli occhi di tutti – prosegue Stefàno - basti pensare a quanto accaduto nella guida dei vini del Gambero Rosso: se nel 2001 solamente due vini pugliesi sono arrivati all’ambito riconoscimento dei Tre bicchieri, lo stesso premio, per il 2013, va a ben 14 prodotti regionali”. “Si tratta – spiega l’assessore Stefàno - di un percorso di miglioramento qualitativo che è andato a braccetto con un netto riposizionamento di mercato. Solo cinque anni fa, il vino da tavola rappresentava oltre i due terzi dell’intera produzione regionale, mentre nell’ultimo biennio l’incidenza è scesa sotto il 50%, con una netta crescita delle tipologie Dop e Igp. Una riqualificazione che ci ha contestualmente permesso di allargare i nostri mercati di vendita, tanto che oggi l’export di vino pugliese sfiora i 100 milioni di euro, contro gli appena 54 di otto anni fa. Non solo: i dati dei primi 9 mesi del 2012 evidenziano una ulteriore crescita delle esportazioni dei nostri vini pari al 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contro una media che a livello nazionale si ferma a poco più del 7%. Segno evidentemente di una maggior dinamicità e apprezzamento delle nostre etichette da parte del più ampio pubblico di consumatori stranieri”. “Questa capacità delle nostre imprese vitivinicole di vendere sui mercati esteri - prosegue ancora Stefàno - è fondamentale per la tenuta dell’intero sistema produttivo regionale. A causa di una recessione economica, che riduce giorno per giorno la capacità di spesa dei consumatori, e dei cambiamenti strutturali e demografici che hanno portato gli italiani a consumare meno di 40 litri di vino a testa ogni anno (nel 1990 ogni italiano ne beveva mediamente 60), il percorso di crescita per i vitivinicoltori pugliesi sembra segnato e pare andare necessariamente fuori dai confini nazionali” “Alla luce di questo scenario e di questa interessante prospettiva, le nostre politiche regionali sono indirizzate a seguire e promuovere il processo di riqualificazione dei nostri vini, ma nel contempo anche a sostenere le imprese nella conquista di nuovi mercati attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dall’Ocm di settore, che devono trovare una corretta implementazione a livello regionale. Una attenzione che, vorrei sottolineare con orgoglio, ha già portato dal 2009 al 2011 ad una crescita nel valore dell’export del vino pugliese di oltre il 26%”.  
   
   
SISMA/EMILIA FINO AL 10 GENNAIO È POSSIBILE PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO PER LE ATTREZZATURE AGRICOLE DANNEGGIATE. A DISPOSIZIONE QUASI 100 MILIONI DI EURO.  
 
 Bologna - Scade il 10 gennaio 2013 il bando della Regione, rivolto alle aziende agricole e agroindustriali dei 54 Comuni del “cratere” sismico più il Comune di Argenta (Fe), per finanziare l’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti agricoli distrutti o danneggiati dal terremoto. A disposizione ci sono risorse per 99.256.818 euro che permetteranno di coprire, attraverso un contributo in conto capitale, l’80% della spesa. “Rivolgo un invito alle aziende agricole e agroalimentari interessate a presentare le domande di contributo entro la scadenza del 10 gennaio – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - Il rispetto di tale data infatti garantisce la possibilità alla Regione di autorizzare i finanziamenti entro il mese di marzo 2013 in tempo utile dunque per l´approvazione dei bilanci aziendali, nei quali queste risorse potranno essere inserite tra le voci in attivo." Il provvedimento (a valere sulla misura 126 del Piano regionale di sviluppo rurale) è reso possibile dalla solidarietà delle altre Regioni che all’indomani del sisma hanno deciso di far confluire su un apposito Fondo destinato all’Emilia-romagna (e per una piccola parte anche all’Abruzzo) il 4 % della propria quota, relativa all’anno 2013, del Piano regionale di sviluppo rurale. A sua volta il Ministero dell’agricoltura ha garantito, oltre alla propria parte di cofinanziamento, anche quella che avrebbe dovuto essere in capo all’Emilia-romagna. Cosa può essere finanziato e come presentare la domanda Le spese ammissibili riguardano l’acquisto (o il ripristino) di impianti, macchinari, attrezzature in sostituzione di quelli danneggiati o distrutti (comprese le scalere dei caseifici); l’acquisto di ricoveri temporanei (es. “hangar”), funzionali alla prosecuzione dell’attività produttiva in attesa del completo ripristino delle strutture produttive danneggiate o distrutte; il ripristino delle scorte vive e morte, danneggiate o distrutte; il ripristino di pozzi, impianti irrigui fissi, sistemi di drenaggio, sistemazione dei terreni fessurati e di altri “miglioramenti fondiari”. Per poter partecipare al bando è sufficiente che le aziende abbiano delle strutture nella zona del cratere sismico. Le domande vanno presentate alla Provincia competente per territorio secondo le modalità fissate da Agrea, utilizzando il Sistema Operativo Pratiche (Sop) e la specifica modulistica disponibile sul sito http://agrea.Regione.emilia-romagna.it/ . Ciascuna impresa può presentare un’unica domanda, per la quale è fissato un limite minimo di spesa ammissibile pari a 10.000 euro e uno massimo di 5 milioni. Il contributo riconosciuto è cumulabile con altre forme di sostegno pubblico, con esclusione degli aiuti derivanti dall´ordinanza per le attività produttive, nonché con eventuali indennizzi assicurativi fino alla concorrenza del 100% della spesa ammissibile. Oltre alla documentazione di norma prevista per gli investimenti realizzati tramite il Psr, alla domanda dovrà essere allegata una perizia giurata redatta dai tecnici abilitati. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo. Quali interventi non rientrano in questo bando Non rientrano in questo bando ma nell’ordinanza regionale per le attività produttive le spese per la ricostruzione e la riparazione degli immobili aziendali, comprese stalle e porcilaie - con correlati impianti di rimozione effluenti, di mungitura, di ventilazione, di riscaldamento e di alimentazione -, agriturismi, impianti fotovoltaici, fabbricati rurali di servizio all’attività agricola e agroindustriale. Nell’ordinanza per le attività produttive rientrano anche l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature usati e i risarcimenti per le forme di Parmigiano e i prodotti a denominazione in corso di maturazione o stagionatura, come gli aceti e i vini./Pf La delibera regionale 1448 è pubblicata sul Bollettino telematico della Regione del 24 ottobre 2012 Info: Servizio Aiuti alle imprese, Regione Emilia-romagna - indirizzo di posta elettronica: agriterremoto@regione.Emilia-romagna.it    
   
   
A FRUITLOGISTICA DI BERLINO IL CSO REALIZZERÀ IL PRIMO STAND DELL´ORTOFRUTTA ECOSOSTENIBILE  
 
Sostenibilità ambientale, sostenibilità economica, sostenibilità sociale: tre punti cardine entro i quali si muovono le aziende leader dell´ortofrutta italiana che anche quest´anno saranno presenti a Fruitlogistica Berlino nello stand collettivo Piazza Italia. Lo stand, coordinato da Cso, avrà quest´anno un layout tutto nuovo interamente realizzato con materiali riciclati. Pannelli realizzati con ritagli di legno, moquette in erba riciclata, uno spazio tutto naturale, aperto ed evocativo, con grandi alberi a foglia larga e, in alto, in formato 3D il nuovissimo logo Italy, messo a punto da Cso per presentarsi in tutto il mondo con il payoff “The beauty of quality”. Lo stand che supera gli 800 metri quadri, vede come sempre la partecipazione di aziende socie di Cso rappresentanti sia della produzione che della filiera, dal packaging alle tecnologie italiane leader nel mondo. Quest’anno lo stand prevede anche la significativa partecipazione di Fruitimprese con 9 imprese associate, nonché una rappresentanza dell’Ice. Un sistema in vetrina a Berlino che rappresenta il meglio dell’ortofrutta italiana che oggi conferma la leadership produttiva europea con 3,9 milioni di tonnellate di frutta esportata e 1,14 milioni di tonnellate di ortaggi. E l’ortofrutta italiana oggi dovrà puntare sempre di più sull’internazionalizzazione per favorire la conquista di nuovi mercati e sulla sostenibilità ambientale che è uno degli elementi di forza più strategici della produzione nazionale.  
   
   
UN FUTURO VISTO DA VICINO CDA, CONSORZIO DISTRIBUTORI ALIMENTARI, RINNOVA IL CONSUETO APPUNTAMENTO ANNUALE SCEGLIENDO FIRENZE COME META PER IL 2012  
 
Cda, Consorzio Distributori Alimentari, chiude il 2012 degli operatori del beverage con il consueto meeting annuale, organizzato questa volta a Firenze. Da ‘Idee di futuro’ del 2011 a ‘Un futuro visto da vicino’: nell’edizione 2012 del meeting, Cda ha voluto mostrare ai propri soci e al mondo produttivo come gli argomenti toccati nell’incontro dello scorso anno siano stati, durante questi 12 mesi, tradotti in fatti. Un passo importante per tutta la filiera del beverage, che mai come in questo periodo necessita una collaborazione attiva dei vari operatori per condurre verso il successo obiettivi condivisi e strategie adottate. I lavori, durati un’intera giornata, hanno toccato diverse tematiche particolarmente significative e determinanti per il futuro della categoria. Sotto la guida di Luigi Rubinelli, giornalista esperto di retail e di consumi che ha moderato tutti gli incontri, diversi relatori provenienti dal mondo dell’industria e della distribuzione si sono confrontati per analizzare la situazione della categoria e per capire come muoversi nel futuro. Il Direttore di Cda, Lucio Roncoroni, ha aperto i lavori con un breve riassunto di tutte le attività promosse dal Consorzio nel 2012 e sugli obiettivi che si vogliono raggiungere nei prossimi anni, per poi passare la parola a Bruno Berni, Amministratore Delegato di Cfigroup Italia, che ha illustrato i primi risultati emersi da un’indagine realizzata tra i soci Cda per verificare il loro grado di soddisfazione in riferimento al Consorzio, soprattutto in vista del rilevante traguardo che Cda taglierà nel 2013, il 25esimo anniversario. Tema importante anche quello affrontato da Stefano Cordero di Montezemolo, Presidente Aimba e Direttore Accademico di Ese Milano e Ese Firenze, che nella sua relazione ha illustrato ai presenti l’importanza della pianificazione finanziaria, oltre alla mera gestione contabile, delle aziende, area abbastanza sconosciuta in generale dalla piccola e media impresa, ma fondamentale per garantire una corretta gestione dell’attività. E se nel 2011 le parole chiave del meeting erano ‘informazione e tecnologia’, visti come capisaldi delle azioni che il Consorzio avrebbe dovuto intraprendere nel futuro, a distanza di soli 12 mesi si sono potuti illustrare i primi risultati reali e pratici di quella che fino all’anno scorso era considerata semplicemente la strada da intraprendere. Risultati importanti che potrebbero portare a una svolta il mondo della distribuzione di bevande e grazie ai quali il distributore stesso potrebbe così diventare un punto di riferimento fondamentale sia per le aziende produttrici che per i punti vendita e, di conseguenza, per i consumatori. Grazie alla collaborazione tra Cda e aziende come Microstrategy Italia e Ds Group, si stanno sviluppando applicazioni che, attraverso l’utilizzo di tecnologie Mobile Computing, permetteranno di gestire in maniera semplificata e razionalizzata le informazioni, dal processo di acquisizione dell’ordine alla situazione dei sospesi e degli incassi, fino ad avere la piena visibilità del carico a magazzino e della situazione clienti. Ma non solo. Grazie a queste applicazioni si arriverebbe direttamente, attraverso l’utilizzo dei Social Network, anche al consumatore, riuscendo in questo modo a creare delle offerte commerciali ad personam e facendo diventare l’esercente e il distributore dei punti di riferimento anche per il mondo produttivo. Ne è un esempio l’applicazione Away. Nata con l’intento di sfruttare un collegamento con Facebook per leggere, interpretare e utilizzare i profili pubblici del consumatore, servirà sia al distributore che al produttore per: incentivare i consumi fuori casa attraverso un sistema social che sia premiante, utile e vantaggioso per tutta la filiera; profilare il Pdc attraverso l’azione incentivata del consumatore; incentivare l’adozione di Facebook da parte degli esercenti per richiamare pubblico presso i proprio esercizi e migliorare i consumi attraverso una corretta informazione sui prodotti. Grazie ad Away i produttori possono così veicolare attività marketing e misurarle sul consumatore, veicolare informazioni mirate ad un consumo corretto dei proprio prodotti e raccogliere i feedback. Per i distributori l’applicazione rappresenta invece lo strumento ideale per aumentare il proprio livello di immagine sul territorio, sviluppare la clientela e fidelizzare i rapporti attivi e per il Consorzio Cda, nello specifico, questa andrebbe anche a incrementare lo sviluppo associativo e a potenziare il Data Wharehouse consortile grazie a tutte le informazioni raccolte e diffuse in tempo reale. Il meeting si è poi concluso con un tema che sicuramente non è ultimo in ordine di importanza, ma che, anzi, rappresenta un ulteriore passo verso il futuro della categoria. Alberto Scola, amministratore di Progettica, ha infatti presentato ai presenti i risultati di un ‘esperimento’ che mai si era condotto prima: la collaborazione diretta tra distributori e aziende produttrici, la pianificazione alla ‘via al mercato’, Route to Market. Route to Market è la gestione attiva dei canali di vendita che si pone come obiettivi l’individuazione dei punti di convergenza tra distributore e produttore, la costruzione di metodi di percorso funzionali alla declinazione e canalizzazione corretta e coerente delle attività dei piani concordati, la definizione delle corrette attività locali coerenti per lo sviluppo congiunto della Route to Market, la creazione delle condizioni per il miglior indirizzo delle singole politiche commerciali, la definizione di modelli di business esportabili e replicabili e lo sfruttamento al meglio delle opportunità del mercato. In questa ottica Cda, volendo dare concretezza al proprio ruolo di interlocutore a metà strada tra produttori e distribuzione, dopo aver individuato alcuni dei propri soci e i partner dell’industria, rappresentati da Heineken, Conserve Italia e Pernod Ricard, ha voluto costruire una case history in grado di far comprendere le caratteristiche positive e negative di questa ‘collaborazione attiva’. Durante i sei mesi di collaborazione industria e distribuzione hanno condiviso dati, definiti nuovi modelli operativi, sviluppato Joint Business Planning, creato un sistema di incentivazione e condiviso il monitoraggio continuo dei risultati, con la volontà, nel lungo periodo, di arrivare a riuscire a creare offerte e attività di trade marketing specifiche per sottocanale, con la condivisione dei dati provenienti dal Pdc e un monitoraggio continuo dei risultati. Ne è emerso che una collaborazione come questa potrebbe soddisfare le esigenze sia dell’industria che del distributore, entrambi orientati alla massimizzazione della soddisfazione dell’esercente e del consumatore. A tirare le conclusioni della giornata lavorativa Lucio Roncoroni, che ha sottolineato come “questo incontro vuole essere solo un punto di partenza con il quale stimolare tutti gli attori della filiera a una maggiore e continua collaborazione per garantire l’innovazione del settore. Cda si è fatto portavoce di un bisogno generale, cosa che un Consorzio deve necessariamente fare in quanto obiettivo insito della propria esistenza”. Anche per il 2012 la Convention annuale promossa e caldamente sostenuta dal Consorzio Cda, si è rivelata un’occasione conviviale proficua per il settore del beverage, che in questi momenti permette a tutti i suoi rappresentanti di confrontarsi e dialogare sulle azioni da sostenere per garantire un futuro solido alla categoria  
   
   
DOPPIO RECORD MONDIALE A ROMA: E’ ITALIANO IL PRIMATO PER LA PIZZA PIU GRANDE DEL MONDO - SENZA GLUTINE 40 METRI DI DIAMETRO 9000 KG DI FARINA SCHÄR - DS GLUTEN FREE LA PIZZA OTTAVIA REALIZZATA DAI “RECORD PIZZA MEN” DI NIPFOOD HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE UFFICIALE DEL GUINNESS WORLD RECORDS DURANTE UN EVENTO ORGANIZZATO DA NIPFOOD E FIERA DI ROMA IN OCCASIONE DI ARTI & MESTIERI EXPO. DR. SCHÄR CON I MARCHI SCHÄR E DS – GLUTEN FREE MAIN SPONSOR DI “OTTAVIA” LANCIA UN MESSAGGIO POSITIVO PER LE PERSONE INTOLLERANTI AL GLUTINE  
 
Si chiama “Ottavia”, la pizza tonda senza glutine più grande del mondo. Il record è stato raggiunto questo pomeriggio, dai “Record Pizza Men” di Nipfood, entrando ufficialmente nel Guinness World Record, con certificazione immediata avvenuta alla presenza dei giudici Marco Frigatti, Lorenzo Veltri e Lucia Sinigagliesi. Una pizza di 40 metri di diametro, realizzata al 100% gluten free con oltre 9.000 kg di farina senza glutine. Main sponsor dell’iniziativa Schär e Ds – gluten free, brand del gruppo Dr. Schär, leader nel mercato europeo del senza glutine. Numeri da primato, produzione da record e un team da guinness agguerritissimo, se si pensa che l’evento è stato organizzato da Nipfood e Fiera di Roma in soli 40 giorni di cui oltre 15 giorni spesi per allestire la struttura montata in un’area di oltre 1.200 mq. 48 ore ininterrotte di lavoro sono state invece necessarie per la produzione di Ottavia, impegnando i 5 chef di Nipfood, specializzati in panificazione, pasticceria e pizzeria senza glutine. Ottavia sarà realizzata all’interno del Padiglione 12 della nuova Fiera di Roma, dedicato all’evento, in concomitanza della giornata inaugurale della manifestazione fieristica Arti & Mestieri Expo. Ottavia è stata una grande impresa, sia per le quantità dei prodotti lavorati, sia per i tempi brevissimi di assemblaggio. Per l’impasto sono stati utilizzati 9.000 kg di farina Schär e Ds – gluten free, lavorati con 4.500 kg di acqua e 135 kg di lievito. La pizza tonda più grande del mondo senza glutine, realizzata dai Record Pizza Men di Nipfood, ha coperto un’area di oltre 1.200 mq per 40 metri di diametro, composta da 5.234 lastre d’impasti assemblati sul piatto e cotti insieme sul posto ottenendo un’unica base omogenea perfettamente rotonda, condita con 4.000 kg di pomodoro Cirio, 4.000 kg di Mozzarella Francia Latticini, 190 kg di olio, 675 kg di margarina, 250 kg di sale marino, 100 kg di rucola, 125 kg di Parmigiano Reggiano, 25 kg di Aceto Balsamico dop. Ottavia pesava 23.250 kg ed è stata cotta con attrezzature speciali attualmente non in commercio: delle lance termiche con temperatura monitorata tra i 300° e i 500°, progettate e assemblate appositamente da Nipfood. Il team dei “Record Pizza Men”, che riprende il nome del sito internet dedicato all’iniziativa www.Recordpizzamen.it, è formato da Dovilio Nardi ideatore dell’evento, sostenitore e progettista insieme ad Andrea Mannocchi di tutto il sistema produttivo di Ottavia, dai due giovani Matteo e Marco Nardi, che hanno studiato la ricetta speciale, l’impasto e la lievitazione e da Matteo Giannotte che contribuirà alla produzione della grande pizza. Il record da battere era quello stabilito nel 1990 in Sudafrica dall’ipermercato Norwood Pick´n Pay. Secondo il Guinness Book of Records, la pizza più grande al mondo (quella era con glutine) aveva un diametro di 37.4 metri ed era stata prodotta utilizzando 4.500 kg di farina, 1.796 kg di formaggio, 900 kg di salsa di pomodoro, 800 kg di funghi e 900 kg di pomodoro a fette. Perché un guinness con la pizza, perché Ottavia e soprattutto perché senza glutine? Dovilio Nardi spiega: “La pizza, piatto ambasciatore della cucina made in Italy in tutto il mondo, ha origini molto antiche con oltre tremila anni di storia. Già nell’antico Egitto era usanza celebrare il compleanno del Faraone, mangiando una “schiacciata di farina” condita con erbe aromatiche. “Ottavia”, nome di origine romana, significa “Ottavo figlio” ed è un omaggio al primo imperatore romano Ottaviano Augusto, simbolo di una svolta epocale nella storia di Roma, e dell’ingresso in un periodo di grande fermento economico e culturale: per questa ragione Ottavia si candida ad essere emblema di buon auspicio per la ripresa di tutti i Paesi. E’ stato deciso di produrre Ottavia 100% senza glutine, per ricordare e sottolineare come le diagnosi di celiachia, l´intolleranza alimentare al glutine più frequente a livello mondiale, siano in continuo aumento. Secondo i recenti dati contenuti nella relazione 2011 del Ministero della Salute, in Italia, ad oggi i celiaci diagnosticati risultano 135.800, troppo pochi però rispetto al numero di celiaci presumibilmente presenti, se si considera che questa patologia ha una prevalenza stimata dell´1%. Nel nostro Paese potrebbero quindi essere circa 600mila i celiaci sfuggiti alla diagnosi ma esposti al rischio di complicanze. In questi ultimi due anni, gli esperti oltre alla celiachia, associano al senza glutine anche una nuova patologia: la sensibilità al glutine. Per quanto non siano ancora disponibili indagini ad ampio respiro nella popolazione generale, sembra che questa nuova condizione sia di gran lunga più frequente rispetto alla celiachia. La sensibilità al glutine è caratterizzata da sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano, dà generalmente esito ad esami negativi per queste due patologie e si configura come una situazione transitoria che si può risolvere semplicemente adottando una dieta senza glutine. Ottavia, dopo la certificazione ufficiale del record, avvenuta nel corso di un talk show moderato da Giorgio Menna, giornalista enogastronomo e presidente di Enogà - organizzato nel Padiglione 12 di Arti & Mestieri della Nuova Fiera di Roma - è stata tagliata e distribuita al pubblico presente. La parte della pizza non consumata è stata invece consegnata alla Fondazione Banco Alimentare, che ha provveduto a distribuirla direttamente alle Associazioni che usufruiscono dei preziosi servizi offerti dalla stessa. Ulrich Ladurner, fondatore e presidente del Gruppo Dr. Schär, ha dichiarato durante il talk show di presentazione dell’evento: “Quando gli amici di Nipfood ci hanno presentato il progetto, abbiamo deciso fin da subito di appoggiarli in questa impresa da record, con il duplice obiettivo di fare informazione sulla celiachia e sulla sensibilità al glutine, e di dimostrare in modo simpatico come oggi l´alimentazione senza glutine non sia più una restrizione della dieta alimentare. Cucinare “senza glutine” infatti non deve significare rinunciare ad un’alimentazione gustosa e saporita e al piacere della buona tavola o perché no, anche semplicemente di una buona pizza… ma anche incoraggiare i ristoratori a migliorare il loro servizio, inserendo menu senza glutine”. Dr. Schär - Leader Europeo Del Senza Glutine, Una Storia Da Specialista Dr. Schär, azienda all’avanguardia con oltre 30 anni di storia, è leader in Italia e in Europa nel comparto degli alimenti senza glutine. Dr. Schär nasce negli anni Venti, ma compie una svolta radicale nel 1981 sotto la guida dell’attuale presidente, Ulrich Ladurner, che la riorganizza profondamente facendola divenire, in pochi decenni, il competitor più avanzato nel suo comparto. Oggi il gruppo Dr. Schär, con sede centrale a Postal (Bz), Ricerca & Sviluppo a Trieste e cinque filiali/impianti produttivi in Germania, Uk, Spagna e Usa, vanta un fatturato di oltre 175 milioni di euro e 515 dipendenti. In Europa la sua quota di mercato si aggira, a seconda dei Paesi, mediamente tra il 35 e il 40 per cento. In Italia la leadership del gruppo è ancora più accentuata coprendo il 45% del gluten free attraverso i due canali di riferimento: la farmacia con il marchio Schär e la Gd con il marchio Ds – gluten free. Schär, marchio storico del Gruppo per il canale farmacia, è sempre vicino al celiaco, a partire dalla diagnosi, con un ampio assortimento di prodotti e con servizi dedicati al consumatore: www.Schaer.com. Ds - gluten free è il marchio di riferimento per il canale Gd. Sicurezza, praticità, gusto, varietà e una distribuzione capillare nei maggiori super e ipermercati sono gli elementi distintivi dell’ampia gamma di prodotti Ds, che contribuiscono a rendere l’alimentazione dei celiaci e di chi è sensibile al glutine meno problematica e più piacevole: www.Glutensensitive.net. Tra le iniziative vanno segnalati il Dr. Schär Foodservice, che risponde alle diverse esigenze del canale fuoricasa, sia in Italia che all’estero, attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi allo scopo di sollecitare la formazione di menu dedicati ai celiaci o per chi è sensibile al glutine e il progetto e il Ds Pizza Point, network di oltre 420 ristoranti e pizzerie che offrono menù completi senza glutine, progetto attivo già dal 2004 che vede come partner per la formazione proprio la Nipfood. Da non dimenticare il portale www.Glutenfreeroads.com una community dedicata ai viaggi, che consente di pianificare il proprio itinerario considerando hotel, ristoranti e negozi in cui vengono offerti prodotti gluten free. Dr. Schär Foodservice sarà presente ad Arti e Mestieri Expo 2012 con un proprio stand, per fornire dettagli e informazioni ai locali interessati alla ristorazione senza glutine e al network Ds Pizza Point. Nipfood - Da Oltre Venti Anni Al Servizio Del Canale Ho.re.ca. Nipfood è un’Azienda di Consulenza, formazione e servizi per il settore Ho.re.ca. Da oltre 20 anni. Dovilio Nardi è l’amministratore, Nipfood studia progetti per lo sviluppo economico di Aziende nel settore alimentare e tecnologico. Tutti i dirigenti ed operatori di Nipfood sono specializzati in Panificazione, Pizzeria, Pasticceria e Cucina convenzionale, senza glutine, biologica e alternativa. Numerosi sono i progetti ed i servizi che Nipfood ha studiato per le migliori Aziende ed industrie. Numerosi sono i locali pubblici formati e presenti nel mercato nazionale ed internazionale. Nipfood è partner di Dr. Schär per i Ds Pizza Point, una catena di ristoranti e pizzerie che offrono menù completi senza glutine, occupandosi fin dall’inizio del progetto della formazione professionale. Nipfood ha diversi marchi per ogni canale di mercato: www.Nipfood.com – www.Recordpizzamen.it – www.Sglabforli.it. L’ultimo progetto e marchio nato è proprio “recordpizzamen”, con l’obiettivo di creare attività innovative e spettacolari in rappresentanza dei prodotti italiani, ma in particolare per promuovere il mondo del gluten-free  
   
   
UN MASTER PER FORMARE ESPERTI IN COMUNICAZIONE E WEB-MARKETING DEL “WINE AND FOOD”. GIAMPIETRO COMOLLI: «L’EXPO 2015 AVRÀ BISOGNO DI QUESTE PROFESSIONALITÀ»  
 
«Expomilano2015 richiederà professionalità formate all´utilizzo delle tecnologie multimediali più innovative strettamente collegate alla conoscenza della civiltà, cultura e origine della migliore tradizione alimentare e nutritiva del made in Italy». L´ha detto Giampietro Comolli – docente, esperto distretti produttivi e leader del progetto “Unpoxexpo” per Expomilano2015 – alla presentazione del master “Wine and Food – Marketing e Multimedia Communication” che prenderà avvio da gennaio a Verona. Questo percorso postuniversitario di primo livello, proposto da Iusve – Istituto Universitario Salesiano Venezia aggregato alla Pontificia Università Salesiana di Roma, intende proprio formare esperti in grado di gestire in modo efficace i processi che creano e trasmettono valore, attraverso la comunicazione, attorno ai prodotti alimentari e vitivinicoli. La sua unicità nel panorama italiano sta nel puntare non solo sulle tecniche del marketing tradizionale, ma sulle possibilità più innovative offerte dal web 2.0 (viralità, networking, social advertising, cross-medialità, cloud computing). Si parlerà, tra l´altro, di marketing strategico in Italia e all’estero, brand identity e packaging, marketing emozionale e tradizioni culturali. Tutto questo a Verona, per rispondere alle necessità delle aziende del luogo, eccellenze che hanno sempre più bisogno di espandere il proprio mercato grazie all´apporto di professionalità di questo tipo. «I primi diplomati che usciranno dal master, nel 2013, saranno pronti per rispondere alle esigenze di Expomilano2015 che punterà a presentare le più moderne applicazioni tecnologiche tramite il web, iPad e smartphone», ha concluso Giampietro Comolli, che seguirà uno dei moduli del master Iusve. «Venti milioni di visitatori e turisti, molti stranieri, attesi all’Expo vorranno essere guidati nei territori produttivi delle eccellenze food&wine: sarà un´occasione unica per le aziende produttrici nella Pianura Padana che investiranno in quest´ambito della comunicazione». Per saperne di più sul master “Wine and Food – Marketing e Multimedia Communication” proposto da Iusve: www.Iusve.it e www.Wineandfoodcommunication.it  
   
   
EUROFOOD A MASTERCHEF  
 
La seconda edizione di Masterchef, che vede il suo inizio proprio in questi giorni, avrà, tra i molti sponsor, l’Azienda Eurofood, uno dei più importanti broker italiani di delizie alimentari provenienti da tutto il mondo. Prodotti come salse, spezie e condimenti potranno diventare gli ingredienti base per i piatti che i concorrenti della trasmissione prepareranno durate le puntate. Gli aspiranti Chef potranno scegliere tra i numerosi prodotti messi a disposizione da Eurofood per dare alle ricette il tocco vincente così da convincere gli esigenti giudici sull’adeguatezza e la bontà del piatto. Tabasco, Lea & Perrins, Maille, Ducros, Kikkoman, sono solo alcuni dei brand di Eurofood che parteciperanno alla nuova serie di Masterchef aiutando i concorrenti nella realizzazione dei loro piatti. L’uso sapiente del peperoncino, della senape, della salsa di soia o delle spezie più particolari, nelle ricette proposte durante le puntate della trasmissione, potranno diventare elementi decisivi ai fini della buona riuscita del piatto e del severo giudizio finale. Www.eurofood.it  
   
   
WHIRLPOOL LANCIA WAVELICIOUS L’APPLICAZIONE PER IPHONE PER GLI AMANTI DELLA CUCINA AL MICROONDE!  
 
Deliziose ricette al microonde da sperimentare e da condividere con gli amici della rete Whirlpool, n. 1 al mondo nella vendita di grandi elettrodomestici*, lancia Wavelicious, una coinvolgente applicazione per iPhone dedicata a tutti gli appassionati della cucina al microonde per scoprire nuove sfiziose ricette e trasformare il forno a microonde in un prezioso alleato. È possibile scaricarla gratuitamente dall’Appstore di iTunes. Wavelicious mette a disposizione degli amanti della cucina al microonde e di tutti coloro che sono interessati ad avvicinarsi a questo mondo 40 deliziose ricette complete di fotografie da realizzare con i microonde Whirlpool. Trovare la ricetta da sperimentare per una cena con amici o per un appuntamento speciale è davvero semplicissimo: basta inserire nel motore di ricerca l’ingrediente o la funzione di cottura prescelti per avere tutte le possibili combinazioni di preparazione. Inoltre, una volta selezionata la ricetta, l’app consente di stilare automaticamente la lista della spesa e permette di commentare e memorizzare le proprie note alla ricetta grazie al pratico taccuino digitale. I social-addicted che non possono fare a meno di condividere con gli amici della rete le proprie passioni potranno postare e condividere le ricette preferite di Wavelicious sui social network. Chi, invece, non ha ancora il microonde ma non vede l’ora di mettersi alla prova e preparare le 40 ricette con la garanzia di risultati sempre perfetti, potrà curiosare nella sezione dedicata alla gamma di microonde Whirlpool per scegliere il modello più adatto a seconda delle funzioni, delle tecnologie e delle dimensioni. Potrà scoprire anche tutti i pratici accessori e contenitori da utilizzare nei microonde Whirlpool per preparare piatti sfiziosi con creatività, semplicità e velocità. Le novità non finiscono qui! www.Microricette.it, la community della cucina al microonde di Whirlpool, presenta un look completamente rinnovato. Il sito offre, infatti, nuove aree dedicate in cui è possibile, ad esempio, seguire le video ricette della mini serie “Max Up My Cooking in Barcelona” a cura di Chris Blake, un giovane single che vive nella metropoli spagnola con l’inseparabile forno a microonde Max. Inoltre, sul sito è possibile scoprire le ricette e gli appuntamenti degli Chef Whirlpool e scambiarsi ricette online oltre a consultare una sezione dedicata a una panoramica dei diversi modelli di forni a microonde Whirlpool. Per maggiori informazioni consultare il sito www.Whirlpool.it e www.Microricette.it. *Fonte: Euromonitor International Limited; dati 2011 su volumi di vendita canale retail Whirlpool Europa, Medio Oriente e Africa: Con circa 11.500 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 paesi europei e siti produttivi in sette paesi, Whirlpool Europe, Middle East & Africa (Emea), n. 1 al mondo nella vendita di grandi elettrodomestici*, è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l’azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2011, Whirlpool Corporation ha avuto un fatturato annuale di 18,7 miliardi di dollari, 68.000 dipendenti e 67 centri di produzione e di ricerca tecnologica in tutto il mondo. L’azienda commercializza i marchi Whirlpool, Maytag, Kitchenaid, Jenn-air, Amana, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand quasi in ogni paese del mondo. Il Centro Operativo Europeo di Whirlpool si trova in Italia, a Comerio (Va). Per ulteriori informazioni sull’azienda, consultate il sito Internet www.Whirlpoolcorp.com o www.Whirlpool.it  
   
   
HERBALIFE PRESENTA IL NUOVO SNACK NOCCIOLINE DI SOIA TOSTATE: IL LATO CROCCANTE, LEGGERO E SALUTARE DELLO SPUNTINO  
 
Noccioline di Soia Tostate e lievemente salate: un’idea nuova e croccante per uno snack al 100% naturale, leggero e salutare, che nutre e tiene a bada l’appetito con l’apporto di proteine vegetali, carboidrati e fibra in sole 113 Kcal. Fare più pasti al giorno è una regola d’oro per non sovraccaricare l’organismo in alcuni momenti e lasciarlo, invece, a digiuno in altre fasi della giornata. Lo spuntino perfetto, in grado di mantenere costante l’apporto di nutrienti all’organismo senza arrivare ad avvertire lo stimolo della fame, dovrebbe apportare energia - attraverso il giusto quantitativo di carboidrati ed eventualmente di grassi (rigorosamente “buoni”) - e elementi nobili come le proteine. Allo stesso tempo, dovrebbe avere un limitato contenuto di zuccheri semplici per non causare un “effetto ottovolante” sui valori della glicemia nel sangue. Ebbene, lo snack perfetto e al 100% naturale ora c’è: è il nuovo Noccioline di Soia Tostate di Herbalife, leader internazionale nei prodotti per il controllo del peso e per la sana alimentazione. Noccioline di Soia Tostate di Herbalife, infatti, rappresenta un’idea semplice e innovativa per uno snack veloce, gustoso e salutare: croccanti noccioline di soia tostate e lievemente salate. Grazie alle caratteristiche dei semi di soia, con un solo alimento è possibile fornire all’organismo proteine vegetali utili a mantenere la massa magra, carboidrati a lento assorbimento, vitamine, minerali e fibre; il tutto con un apporto calorico limitato (solo 113 kcal). La soia, infatti, è il legume con il più alto contenuto in proteine, addirittura il 42% nei suoi semi. Questo elevato contenuto proteico, completo di tutti gli aminoacidi essenziali, colloca la soia tra gli alimenti più ricchi di proteine che, come dimostrato scientificamente, favoriscono il mantenimento della massa magra o il suo incremento in presenza di un’adeguata attività fisica. Inoltre, i semi di soia contengono carboidrati complessi (32%), utili per mantenere a lungo un alto livello d’energia, evitando così il rapido ripresentarsi del senso di languore senza turbare la glicemia e i sistemi deputati al suo controllo. Altrettanto valido è l’apporto dei semi di soia in termini di vitamine (Gruppo B), minerali (tra cui Ferro e Potassio), fibra alimentare (ben il 9%), che favorisce le funzioni intestinali senza sovraccaricarle, e lipidi monoinsaturi, polinsaturi e fosfolipidi (19%) che, oltre alla funzione energetica, aiutano a prevenire molte patologie cardiovascolari e mantengono fluido il sangue. Proposto in confezioni contenenti 12 pratici sacchetti monodose da 21,5 g, ideali per uno spuntino veloce in ufficio, in viaggio o all’aperto, Noccioline di Soia Tostate di Herbalife è acquistabile esclusivamente attraverso i Distributori Indipendenti Herbalife al prezzo di € 17,82. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.Herbalife.it o telefonare al numero 06/52304280. Informazioni su Herbalife: I prodotti Herbalife sono concepiti, confezionati, etichettati, commercializzati e, ove previsto, notificati al Ministero della Salute nel rispetto delle vigenti normative nazionali e internazionali e delle più severe procedure di controllo qualitativo. Herbalife, multinazionale globale leader nel settore della nutrizione e nelle vendite dirette, offre prodotti nutrizionali per il controllo del peso e la cura della persona che mirano a promuovere uno stile di vita sano. I prodotti Herbalife sono venduti in più di 85 paesi ad un network di distributori indipendenti incaricati della loro commercializzazione sul mercato. L’azienda sostiene l’Herbalife Family Foundation e il suo programma Casa Herbalife, creato per offrire una migliore nutrizione all’infanzia più svantaggiata. Il sito aziendale contiene utili informazioni su Herbalife, inclusi dati finanziari utili per gli investitori consultabili all’indirizzo http://ir.Herbalife.com. L’azienda invita gli investitori a visitare il sito costantemente per mantenersi aggiornati sulle news finanziarie. Per ulteriori informazioni visitare il sito italiano www.Herbalife.it  
   
   
CAMPIELLO, DA SEMPRE È IL NOVELLINO: UNICO IN TUTTE LE VERSIONI  
 
Da più di 30 anni Campiello cura ogni fase della produzione, dalla selezione di materie prime di qualità, alle ricette tradizionali, fino alla lavorazione con metodi esclusivi e tecnologie all´avanguardia. Dalla sapiente arte dell’azienda piemontese di unire tradizione e innovazione in ricette dai sapori inconfondibili, nascono biscotti delicati e gustosi che accontentano tutti i palati. In questo shopper potrete assaporare la bontà di Novellino Classico e Carabel: Carabel Al burro Biscotti ai cereali ispirati al mondo della pasticceria Deliziosi biscotti al burro con croccante glassa di zucchero. I biscotti Cereabel Campiello sono leggeri e ricchi di fibre, buoni e genuini come solo Campiello sa fare. Novellino Il Classico Una storica ricetta ed esclusivi metodi di lavorazione consentono di ottenere un biscotto unico: con elevata friabilità e consistenza leggera, con un ridotto contenuto di grassi (il 30% in meno rispetto ai frollini tradizionali). Di ineguagliabile bontà, grazie anche ad ingredienti semplici, naturali e selezionati quali latte fresco del Piemonte e miele di acacia. Di aspetto artigianale e dalla forma sottile e leggera, i Novellini Campiello, nutrienti e leggeri, sono indicati a colazione ed ideali per essere sciolti nel latte. Da provare anche come base per il Tiramisù. Nata nel 1972 a Cavallermaggiore, provincia di Cuneo, dove muove i primi passi, Campiello si afferma poi sull´intero territorio nazionale con il suo prodotto principe: il Novellino. L´attenzione per i particolari, l´esperienza e la bontà delle materie prime hanno contribuito alla notorietà del marchio ed al raggiungimento di una capillare distribuzione nazionale. Oltre al Novellino, “core business” dell´azienda, Campiello risponde alle esigenze dei propri consumatori con prodotti dietetici come Novellino Senza zucchero e Light e biscotti innovativi quali “Moresco”, “Gran Chicco ai cereali”, “Mattinale”