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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Settembre 2014
LATTE, LOMBARDIA: PER EVITARE CROLLO PREZZI BRUXELLES E ROMA SEGUANO GLI USA  
 
Milano - "A Bruxelles i ministri agricoli dell´Unione europea si incontreranno per stabilire le misure di sostegno al comparto lattiero caseario, definendo un programma di sostegno che dovrà essere il più ampio e sollecito possibile e non limitarsi agli aiuti per il burro, il latte in polvere e lo stoccaggio dei formaggi. Si valutino anche altre formule, onde evitare che i segnali di contrazione dei prezzi del latte e dei principali formaggi si aggravino ulteriormente, mettendo in difficoltà la filiera". Lo dice l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, rivolgendosi ai ministri agricoli e, in particolare, al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Grana: Perso Il 5% Per Blocco Russo - "Il prezzo del Grana Padano, in conseguenza del blocco russo - ricorda Fava - ha già perso il 5% del proprio prezzo e i segnali in Europa sono tutt´altro che incoraggianti. Ieri il latte crudo spot è stato quotato 39 centesimi al chilogrammo, sulla piazza di Verona, con una flessione di oltre il 20,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il latte francese spot di origine francese, sulla piazza di Lodi, è stato quotato 36 centesimi al chilogrammo, il 23,4% in meno rispetto a 12 mesi fa. Sono segnali che denunciano una forte volatilità e che vanno monitorati e, se possibile, contrastati". Produttori Non Possono Accettare Altri Ribassi - I produttori non sono nelle condizioni di sopportare una curva discendente dei listini e, ricorda Fava, "alcune dinamiche ribassiste hanno già provocato uno stato di agitazione fra gli allevatori". L´assessore all´Agricoltura della Lombardia suggerisce al ministro Martina, presidente di turno del Consiglio agricolo dell´Ue, di "prendere in considerazione quanto è stato adottato negli Stati Uniti col Farm Bill, vale a dire una formula di matrice assicurativa che è stata ribattezzata Market Protection Program". Italia Applichi Soluzione Usa - "Il programma, a base volontaria - sintetizza Fava - è stato descritto in modo compiuto dal portale di Clal e fa in modo che sia assicurato un sostegno finanziario ai 46mila produttori degli Stati Uniti quando la differenza fra prezzo del latte e costi di alimentazione scende sotto il livello di copertura assicurativa scelto dall´allevatore". "Tale formula - conclude Fava - è stata messa a punto per evitare il crollo dei prezzi, perché secondo gli analisti statunitensi sarebbero sufficienti incrementi di produzione di latte inferiori al 2% per mettere in difficoltà il sistema. L´europa rifletta se la soluzione studiata da Washington è applicabile anche in Europa, onde evitare eccessi negli stoccaggi di burro e formaggi e deprezzamenti del mercato lattiero caseario, che andrebbero a penalizzare, per la collocazione geografica e i maggiori costi di produzione, i produttori della Macroregione agricola del Nord".  
   
   
EXPO, MARONI: IL GOVERNO DEVE METTERE I 60 MLN DELLA PROVINCIA DI MILANO  
 
Milano - "I 60 milioni della quota della Provincia di Milano nella società Expo spa? L´impegno del Governo era di mettere i soldi, ma purtroppo questi soldi nello ´sblocca-Italia´ non ci sono. Se questi soldi non li metterà il Governo? Allora dovrà metterli la Città Metropolitana di Milano che succederà giuridicamente alla Provincia di Milano". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell´incontro per la firma della convenzione per il subentro della Regione Lombardia nelle Partecipazioni Asam detenute dalla provincia di Milano e dalla provincia di Monza e Brianza.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, SU EMBARGO RUSSO, REGIONI CHIEDONO SOSTEGNO  
 
Trieste - "Oggi gli assessori all´Agricoltura delle Regioni italiane hanno chiesto misure urgenti di sostegno per il comparto lattiero-caseario e l´ortofrutta duramente colpiti dall´embargo russo". Ne ha dato notizia il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, al termine della riunione di ieri a Roma della commissione per le Politiche agricole. "L´embargo alle importazioni decretato dalla Russia a seguito delle tensioni con l´Ucraina - ha detto Bolzonello - ha determinato il riversarsi sul mercato interno di molte produzioni tradizionalmente destinate all´export, provocando un surplus di offerta che sta avendo ricadute preoccupanti sui prezzi dei prodotti". I settori più colpiti sono quelli del latte e dei formaggi, seguiti dall´ortofrutta. Quest´ultima, oltre alla crisi delle esportazioni, si sta misurando anche con una sensibile contrazione dei consumi, causata dalle condizioni climatiche negative che hanno rallentato la vendita della tradizionale frutta estiva. "Per tamponare gli effetti sulle imprese agricole - ha spiegato ancora Bolzonello - è necessaria la definizione di un programma di sostegno che dovrà essere il più ampio e sollecito possibile. Dobbiamo pensare infatti non solo a tamponare l´immediato ma anche a trovare delle alternative rispetto a un problema che, fortunatamente, ha dimensioni abbastanza contenute, anche se non trascurabili, per il Friuli Venezia Giulia". A livello nazionale l´export complessivo in Russia ha un valore di oltre 706 milioni di euro, pari al 2,1 per cento sul totale del Paese.  
   
   
LAZIO, “TERRE AI GIOVANI”: ASSEGNATI I PRIMI LOTTI, È LA PRIMA VOLTA DOPO 45 ANNI LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE DEI FONDI A DISPOSIZIONE DEI VINCITORI E OFFRE LORO ASSISTENZA PER TUTTE LE ESIGENZE  
 
Terre pubbliche ai giovani: ieri la Regione ha assegnato i primi due lotti ai vincitori del bando, è la prima volta dopo 45 anni. Gli altri otto lotti saranno assegnati prossimamente. Risorse, assistenza e sostegno per vincitori. La Regione non si limita ad assegnare i terreni ma mette a disposizione dei fondi. Per tutte le loro esigenze i vincitori potranno anche contare sull’assistenza e il supporto dell’Arsial, l’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura.. I progetti dei primi vincitori. I lotti si trovano a Nazzano, in provincia di Roma, e a Proceno, in provincia di Viterbo. I giovani che hanno ottenuto il terreno di Nazzano porteranno avanti una produzione di olio biologico certificato. I giovani che hanno ottenuto il terreno di Proceno, invece, si concentreranno sulla produzione di nocciole e grano saraceno e dedicheranno una parte del lotto a superfici boschive. Più di cento risposte al bando. Sono stati presentati ben 118 piani aziendali, è un ottimo risultato che testimonia il grande impegno e la grande attenzione che abbiamo dedicato fin da subito a questo progetto in un settore strategico come quello agricolo. "Dopo oltre 40 anni in Italia si ricomincia a dare le terre ai giovani per aprire nuove aziende- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti- che ha aggiunto: siamo orgogliosi di aver mantenuto la promessa, abbiamo dimostrato che si può fare, in sei mesi siamo riusciti a preparare il bando, definire le imprese, accogliere le domande. Stiamo diventando la Regione simbolo dell’innovazione italiana”- ha detto ancora Zingaretti. “Noi abbiamo voluto scommettere partendo da un principio molto semplice: i terreni vanno coltivati, e noi li mettiamo a disposizione di chi ha voglia e passione di iniziare una nuova attività- lo ha detto Sonia Ricci, assessore all’agricoltura, caccia e pesca - che ha aggiunto: i giovani hanno la testa giusta per fare innovazione, che sarà l´elemento vero di svolta e di sfida”. "Ho molto creduto in questa operazione non solo per la forza dell´agroindustria, che è tra i settori che possono aiutare l´Italia ad uscire dalla crisi, ma anche per il lavoro culturale enorme che c´è dietro” – è il commento di Antonio Rosati, commissario straordinario dell’Arsial.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, STRUMENTI CREDITISI PER FAVORIRE TENUTA  
 
Udine - Sta vivendo un momento particolare l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, analogamente a quella nazionale. Registra dati di crescita occupazionale e un trend favorevole per il lavoro rivolto agli under 40, una situazione di tenuta nei settori della viticoltura e dei prodotti agroalimentari di pregio, così come negli agriturismi, ma, nel complesso, accanto alle criticità causate dalla contrazione dei margini di ricavo dalla vendita all´origine, deve scontare gli effetti dell´andamento climatico particolare del 2014 che, per esempio, sta colpendo le colture della vite e la frutticoltura. "La Regione - ha spiegato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello - è consapevole di tale situazione, ed è vicina, come agli altri settori dell´economia in crisi, alle aziende e agli operatori per i quali mette a disposizione strumenti creditizi come il Fondo di rotazione". "Il Fondo ha specificato Bolzonello - consente di superare le situazioni debitorie e di avviare i primi investimenti in attesa che possa divenire operante il nuovo Programma di sviluppo rurale, quest´ultimo uno strumento che assomma i fondi messi a disposizione dalla Ue a quelli della Regione e, nell´arco dei sette anni di valenza, consentirà di operare investimenti finalizzati allo sviluppo e, ove necessario, alla riqualificazione delle attività rurali". Il Fondo di rotazione permette infatti agli agricoltori di accedere rapidamente agli interventi creditizi, necessari proprio a seguito delle condizioni come quelle create dalla situazione metereologica che caratterizza l´estate in corso.  
   
   
BASILICATA: COLDIRETTI SU DANNI CAUSATI DA CINGHIALI AD AZIENDE AGRICOLE  
 
È una situazione davvero grave quella dei danni causati dagli ungulati che popolano aree coltivate, una situazione che sta sfuggendo da ogni tipo di controllo. E’ quanto sottolinea la Coldiretti in una nota. Gli ungulati, in particolare i cinghiali, con sempre maggiore invadenza – continua la nota - si spingono fino ad entrare nei centri abitati; non sono quindi soltanto un danno per gli agricoltori, ma anche un rischio per i cittadini. Per questi motivi una delibera di giunta regionale modifica l’art. 4 del Calendario Venatorio, dove si prevede la caccia di selezione al cinghiale dando agli Ambiti territoriali di caccia la possibilità di rinviare la data di apertura della caccia di selezione dal 2 agosto a una data che non vada oltre il 1° settembre. La giunta – continua la Coldiretti - aveva anche approvato il Bando Misura 216 per la concessione di contributi per i recinti elettrificati che proteggono le colture dai cinghiali, bando a cui hanno aderito 120 imprenditori ed ora si attende l’istruttoria. I selecontrollori rappresenteranno il presidio del territorio e, dalla postazione loro assegnata, dovranno abbattere i capi che passano nel loro raggio d’azione, non più di tre per turno. Questa attività, iniziata soltanto pochi giorni fa, durerà fino al 29 settembre prossimo. Il problema del selecontrollo è che alcune associazioni venatorie continuano ad opporsi ritenendo il problema irrilevante nelle aree degli Atc. “Bisogna intraprendere- afferma il presidente provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo- con solerzia interventi di salvaguardia delle coltivazioni per scongiurare l’abbandono dei campi in tanti areali, se a rimetterci sono sempre gli agricoltori. È necessario continua che la Regione confermi la delibera, anzi rafforzi l’azione dei selecontrollori, eventualmente integrandoli con altre unità appositamente formate, ampli il periodo di caccia al cinghiale, e soprattutto solleciti l’avvio delle azioni di selecontrollo anche nelle aree parco”.  
   
   
MONTAGNA: IN FVG POSSIBILE AGRICOLTURA DI QUALITÀ  
 
Trieste - "I territori montani non hanno una produzione agricola paragonabile a quella di pianura ma presentano interessanti potenzialità per un´agricoltura a basso impatto ambientale, multifunzione e di qualità". Lo ha detto il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, intervenendo all´incontro promosso dal Comune di Travesio e allargato ai sindaci della Val d´Arzino, della Val Cosa e della Val Tramontina per fare il punto sui problemi della montagna pordenonese e individuare strategie utili a contrastare lo spopolamento e il progressivo abbandono delle attività economiche tradizionali. Punto centrale delle richieste avanzate dagli amministratori locali la valorizzazione degli aspetti rurali delle tre vallate, da declinare in quattro interventi prioritari: l´agevolazione dei processi di riordino fondiario nelle campagne e nei boschi per ottimizzarne lo sfruttamento; il sostegno ai progetti di irrigazione che permettono un raccolto minimo garantito; l´introduzione di misure efficaci per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica; l´individuazione di buone pratiche per valorizzare il territorio e l´ambiente a fini turistici. Un insieme di indicazioni raccolte dal vicepresidente Bolzonello, che ha condiviso il ruolo assegnato all´agricoltura sia dal punto di vista economico, sia come volano per la tutela del paesaggio, della biodiversità e della prevenzione dei rischi idrogeologici. "Nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-20 - ha spiegato Bolzonello - abbiamo individuato una serie di azioni che vanno proprio in questa direzione, sfruttando appieno i margini di manovra consentiti dalla Ue. Abbiamo individuato infatti procedure semplificate per la concessione dei finanziamenti legati alle superfici coltivate e degli aiuti destinati al mantenimento dei prati e dei pascoli, abbiamo previsto un sistema più snello per l´erogazione delle indennità compensative e destinato risorse consistenti agli investimenti irrigui aziendali, con una premialità per quelli che consentono il maggior risparmio d´acqua". Bolzonello ha posto anche l´accento sulla necessità di sfruttare appieno nuove e più strette sinergie tra l´agricoltura e il turismo, facendo leva sulla diversificazione delle produzioni locali, l´adeguata valorizzazione dei prodotti e una loro efficiente distribuzione sul territorio, combinando questa offerta con il patrimonio naturalistico e storico della Val d´Arzino, i corsi d´acqua della Val Cosa, i laghi e gli scenari della Val Tramontina, che possono rappresentare significativi elementi di attrattività per sportivi e turisti". L´obiettivo è creare le condizioni per fare delle tre vallate un esempio di montagna attiva, dove agricoltura, natura e sport consentono di offrire un´esperienza turistica unica. "Un obiettivo - ha concluso il vicepresidente - che diventa credibile se aziende agricole, istituzioni locali, regione riusciranno a cooperare con sinergia e chiarezza di obiettivi".  
   
   
CALABRIA: ISTITUITO UN TAVOLO TECNICO PER LA GESTIONE DELLE CRITICITÀ DELLA BLUE TONGUE  
 
E’ stato istituito un tavolo tecnico finalizzato alla gestione delle criticità che l’epidemia di Blue Tongue (malattia che colpisce i ruminanti) sta ingenerando sul territorio regionale. Il tavolo, istituito a seguito di un decreto proposto dalla task force veterinaria e firmato dal Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute Bruno Zito, ha lo scopo di emanare procedure ed azioni condivise con le associazioni di categoria.  
   
   
VIGNE E PAESAGGIO, ROSSI INCONTRA FRESCOBALDI: "PUNTO DI INCONTRO POSSIBILE"  
 
Firenze. Si può fare. "Un punto di equilibrio sul piano paesaggistico, capace di tutelare un´agricoltura moderna ma anche l´ambiente e la bellezza della campagna, sarà trovato". Il presidente della Toscana Enrico Rossi ne è convinto e lo ripete dopo un incontro lungo più di mezz´ora con il marchese Lamberto Frescobaldi, presidente di una delle azienda vitivinicole storiche della regione. Una di quelle aziende, 23 mila in tutto, che "fanno bene alla Toscana e alla sua economia", dice, e che fanno della Toscana la sesta produttrice in Italia con il 57 per cento della produzione a denominazione di origine controllata, la serie A dei vini d´Italia. Dal castello di Nipozzano, sulle colline attorno a Firenze, si vedono in lontananza i monti della Consuma e tutt´attorno vigne e boschi. Qui si producono vini di qualità da almeno il Trecento, forse anche dall´anno Mille. Le colline del Poggio Belvedere, appena sopra il castello, quaranta anni fa sono state abbassate di sei metri, per renderle meno ripide e coltivabili. E un paesaggio costruito dall´uomo, come gran parte di quello toscano. "Porsi un senso del limite nel momento in cui andavamo a scrivere un nuovo piano non mi sembra sbagliato" premette Rossi. "Abbiamo comunque un obiettivo condiviso – spiega il presidente davanti alle vigne sferzate dal vento di tramontana, accanto il marchese Lamberto e il padre Vittorio - Vogliamo un´agricoltura moderna, meccanizzata certo e capace di apprezzarsi sui mercati mondiali, ma vogliamo anche tutelare il paesaggio. Due cose che in passato sono state assieme e che sono convinto potranno stare assieme anche in futuro". C´è tempo fino al 29 settembre per presentare osservazioni al piano paesaggistico. Le associazioni di categoria le hanno già annunciate, chiedendo garanzie sui reimpianti e la messa a coltura a vigna di nuovi terreni. "Sono qui per ascoltare – dice Rossi, annunciando con l´occasione visite in altre fattorie - Semplificheremo il linguaggio e quant´altro sia da semplificare. Agevoleremo le aziende negli interventi necessari per rimettere a coltura terreni abbandonati da anni e riconquistati nel frattempo dal bosco". Si calcolano che potrebbero essere tra i 100 e i 200 mila ettari, un decimo di tutta la regione. "Lavoreremo – continua Rossi - affinché le raccomandazioni del piano, direttive e non vincoli, siano chiare e recepite in maniera omogenea dai territori. Ma sono sicuro che alla fine riusciremo a fare un bel lavoro". Intanto, conclude Rossi, "buona vendemmia", che con i merlot e i bianchi da qualche giorno è già iniziata.