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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Febbraio 2014
PROGETTO DI COOPERAZIONE SANITA’ MARCHE – CINA: 12 MEDICI CINESI AGLI OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA – SPACCA: ”A TORRETTE UN HUB INTERNAZIONALE PER LA MACROREGIONE".  
 
 Ancona, 19 febbraio 2013 - Medicina occidentale e medicina tradizionale cinese a confronto. Dodici medici cinesi sono arrivati la scorsa settimana nelle Marche e si fermeranno fino a maggio, per un periodo di formazione professionale e scambi scientifici. “L’amicizia tra le Marche e la Cina – ha spiegato ieri il presidente della Regione Gian Mario Spacca, nel corso di una conferenza stampa per dare il benvenuto agli ospiti cinesi e approfondire i vari aspetti dell’iniziativa - è ormai un dato di fatto consolidato. In questi anni gli accordi sono prolificati su diversi fronti, sia a livello commerciale che a livello istituzionale. Accanto a relazioni economiche sempre più solide, è nato anche uno scambio in merito ad uno dei diritti fondamentali dei cittadini, la salute. Per quanto riguarda la Regione, nell’ottica dell’evoluzione dei progetti riguardanti la sanità, la longevità, e la domotica applicata alla salute di recente sviluppo, l’intento è quello di investire energie e risorse al fine di acquisire conoscenze e capacità che possano accrescere il livello di benessere dei suoi abitanti. La formazione dei medici e del personale sanitario è fondamentale perché la qualità di una struttura non è fatta solo dalla tecnologia e dall’organizzazione ma soprattutto dalla competenza e dalla conoscenza delle persone. Dallo scambio di conoscenze si acquisisce dunque maggiore consapevolezza a presidio del servizio che si vuole offrire ai cittadini. Da questo punto di vista, sugli Ospedali Riuniti di Torrette, c’è l’obiettivo di creare un vero hub internazionale per tutto l’Adriatico puntando sulle specializzazioni più elevate. Abbiamo presentato all’Europa – ha aggiunto Spacca - due progetti nell’ambito della Macroregione Adriatico Ionica. Uno riguarda la cardiochirurgia pediatrica in ambito adriatico, uno la realizzazione di un laboratorio per la diffusione delle conoscenze nel campo della medicina molecolare. Un progetto, quest’ultimo, che possa anche valorizzare nel nostro territorio quei ragazzi che, da due anni, sono negli Stati Uniti a sviluppare le loro conoscenze a confronto con i premi Nobel della medicina di questi ultimi anni”. Alla conferenza erano presenti anche il direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti Paolo Galassi, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Antonio Benedetti, i medici cinesi in formazione ed i tutors. Al direttore Galassi è spettato il compito di spiegare i dettagli del progetto evidenziando l’importanza dello scambio reciproco. “L’intento – ha detto - è quello di sviluppare scambi di conoscenza sia nell’ambito medico che in quello gestionale e organizzare seminari internazionali. Non solo i medici cinesi continueranno a venire qui per perfezionare la loro formazione nelle alte specialità presenti a Torrette, ma i nostri medici andranno in Cina per approfondire il tema delle malattie infettive e tropicali. In un momento di forte immigrazione dai paesi non comunitari verso l’Italia vedere e acquisire esperienza negli ospedali cinesi che di routine curano malattie da noi non più presenti da molti anni, rappresenta sicuramente una opportunità molto significativa”. I rapporti tra Marche e Cina nel settore sanitario sono stati avviati ufficialmente il 9 dicembre 2011 quando il presidente della Regione Gian Mario Spacca, in un contesto di cooperazione bilaterale tra i Ministeri della Salute Italiano e Cinese, firmò un accordo con il Dipartimento delle Risorse Umane del Ministero della Salute cinese per una forte collaborazione finalizzata alla formazione medica professionale. L’accordo fa esplicito riferimento a programmi di formazione per personale medico cinese nel territorio della Regione Marche ed in Cina (medici, direttori, capisala, ma anche infermieri ed esperti di salute pubblica in materia di sicurezza alimentare e del luogo di lavoro), alla promozione della ricerca, a seminari e workshop e allo scambio di delegazioni tra i due paesi. All’accordo generale è seguita la costruzione di un progetto di collaborazione tra gli Ospedali Riuniti di Ancona, il Zhejiang Taizhou Enze Medical Center e il San Ya People’s Hospital dello Hainan che prevede tra le diverse attività scientifiche il progetto di formazione per i medici e i caposala cinesi. Il corso di formazione per i medici durerà tre mesi, sarà in lingua inglese e si svolgerà nell’Azienda ospedaliera Umberto I – Ospedali Riuniti di Ancona. La formazione dei caposala, per un periodo non inferiore ad un mese, con il supporto di un mediatore linguistico e culturale cinese, avverrà nei vari ospedali delle Marche. Il costo della formazione in entrambi i casi sarà a carico dei partecipanti. Oltre alla formazione, il progetto di collaborazione stipulato tra Marche e Cina prevede: • Rafforzamento della partnership e sviluppo del piano di cooperazione attraverso l’organizzazione di convegni nel settore sanitario su temi di interesse reciproco (Regione Marche ed ospedali cinesi) per il confronto dei due sistemi sanitari, ai quali parteciperanno delegazioni istituzionali e professionisti del settore dei due paesi. L’incontro e lo scambio di opinioni aiuteranno le due delegazioni a capire le esigenze reciproche e a sviluppare un piano di cooperazione più mirato ad esse. • Organizzazione di corsi di medicina tradizionale cinese nell’Università di Medicina Cinese Tradizionale di Gansu per la formazione di neolaureati in medicina marchigiani. I corsi, in lingua inglese, avranno la durata di 3 o 6 mesi. • Organizzazione di due seminari tenuti da un luminare di medicina tradizionale cinese nell’area territoriale marchigiana, aventi la durata di tre settimane l’uno e ad oggetto: la teoria della medicina cinese; l’agopuntura; la riflessologia; il massaggio/fisioterapia cinese; le medicine naturali. • Delegazioni di imprese del settore sanitario: organizzazione di una visita nell’anno 2014 da parte di una delegazione di imprese e istituzioni cinesi del territorio marchigiano e delle sue aziende finalizzata a conoscere queste ultime e instaurare e sviluppare con esse una sempre crescete collaborazione.  
   
   
MIELOMA: PUBBLICATI STUDI CON PARTECIPAZIONE IRCCS-CROB  
 
Potenza, 19 febbraio 2014 - Sono stati riportati su Pub-med, rispettivamente il 21 gennaio ed il 10 febbraio scorsi, i risultati di due importanti ricerche sul mieloma multiplo che hanno visto il coinvolgimento diretto dell’Irccs-crob di Rionero in Vulture, e, in particolare, della sua Unità Operativa di Ematologia. “Il mieloma multiplo - ricorda Pellegrino Musto, direttore Scientifico dell’Istituto rionerese e co-autore di entrambe le pubblicazioni - è una delle più frequenti neoplasie ematologiche dell’adulto ed è principalmente caratterizzato da interessamento osseo, midollare e renale. Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli progressi nel trattamento di questa patologia, che resta, tuttavia, non curabile nei pazienti più anziani che non possono essere sottoposti a trapianto di cellule staminali”. Proprio a questa tipologia di pazienti sono stati dedicati i due studi, entrambi coordinati da Antonio Palumbo, responsabile della “Myeloma Unit” della Università di Torino. Nel primo caso si tratta di un “trial” clinico multicentrico nazionale, pubblicato sul “Journal of Clinical Oncology”, che ha coinvolto 511 pazienti e che ha dimostrato la maggiore efficacia di una terapia di “mantenimento” prolungata con nuovi agenti (bortezomib e talidomide) dopo la fase iniziale di trattamento a quattro farmaci (bortezomib, melfalan, prednisone e talidomide), rispetto a una associazione di soli tre farmaci (bortezomib, melfalan e prednisone) senza “mantenimento”, attualmente considerata lo standard terapeutico per questi pazienti. Il secondo è uno studio internazionale pubblicato su “Lancet Oncology”, cui hanno collaborato i principali centri di ricerca sul mieloma multiplo europei ed americani. Grazie a una dettagliata analisi statistica di 3.218 pazienti inseriti in sette “trials” internazionali, il lavoro ha fatto luce su un aspetto rilevante dei moderni trattamenti anti-neoplastici (la possibile comparsa di secondi tumori), dimostrando come sia la combinazione di lenalidomide (un nuovo immunomodulante) con melfalan (un agente alchilante), ma non quella di lenalidomide con steroidi, ad essere associata ad un rischio lievemente più elevato di sviluppare una seconda neoplasia ematologica in pazienti affetti da mieloma multiplo. “Queste acquisizioni - conclude Musto - pubblicate su due riviste ai primissimi posti del ranking internazionale, sono di particolare importanza e concorreranno, grazie all’impegno degli operatori coinvolti e soprattutto al contributo che i nostri pazienti hanno fornito aderendo a questi studi, a migliorare ulteriormente il trattamento del mieloma”. Il dr. Pasquale Amendola, direttore generale dell’Irccs-crob, ha espresso la sua grande soddisfazione per il lavoro di equipe svolto in Istituto, sottolineando come questi risultati testimonino, ancora una volta, il ruolo dell’Irccs-crob nel panorama nazionale ed internazionale della ricerca in oncologia.  
   
   
DONNE VITTIME DI VIOLENZA: NEI PRONTO SOCCORSO ARRIVA IL CODICE ROSA  
 
 Roma, 19 febbraio 2013 - - Una donna vittima di violenza che arriva in un Pronto soccorso deve trovare personale formato e in grado di capire subito come intervenire. Per aiutarla in modo più immediato ed efficiente, abbiamo approvato “Percorso Rosa”. Oltre ai codici bianco, verde, giallo e rosso, il personale medico può assegnare un nuovo “Codice Rosa” e avviare una procedura specifica di intervento. Una volta attribuito il Codice Rosa, infatti, le pazienti vengono trasferite in delle sale apposite in cui far entrare soltanto il personale medico e gli agenti di polizia. Vogliamo garantire la massima riservatezza e la privacy. Inoltre, per le donne straniere e per chi è affetto da disabilità sono previsti degli interpreti specializzati. E’ importante che una volta dimesse dal Pronto soccorso queste donne non si trovino di nuovo sole. Per questo abbiamo disposto che vengano assistite gratuitamente da assistenti sociali, psicologi e avvocati. A loro disposizione abbiamo messo un servizio di orientamento sugli strumenti oggi disponibili, come i Centri antiviolenza e le case rifugio per donne maltrattate. Stiamo creando una Task Force composta dalla regione Lazio, le Asl, le prefetture, le questure, tutte le forze dell’ordine, l’Istituto Statale Sordi e un gruppo di operatori in grado di collaborare per la tutela delle vittime. “Vogliamo attivare – ha detto Concettina Ciminiello, assessore alle Pari opportunità e Sicurezza - corsi di formazione per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione fra i vari gruppi operativi, per rispondere in modo efficace a questo terribile fenomeno”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PAGAMENTI IN SANITÀ, ALTRI 150 MILIONI PER I FORNITORI  
 
Bologna, 19 febbraio 2013 - Nuovo sblocco dei pagamenti in sanità da parte della Regione Emilia-romagna. Si tratta di 150 milioni di euro che serviranno a velocizzare i tempi dei pagamenti alle imprese fornitrici delle Aziende Usl e raggiungere nel 2014 l’obiettivo di pagamenti a 60 giorni, come previsto dalle norme nazionali e comunitarie. Ieri la vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio Simonetta Saliera e l’assessore alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti hanno presentato i risultati del 2013 e le prospettive per il 2014 ai rappresentanti delle associazioni di categoria Confindustria, Legacoop Servizi, Confcooperative e Fifo-confcommercio che hanno espresso soddisfazione. “Siamo stati i primi ad utilizzare tutte le opportunità offerte dalle norme statali in materia di pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione - spiega Saliera - e, quindi, nel corso del 2013, abbiamo sbloccato già oltre 1,1 miliardo di euro di pagamenti ai fornitori del settore sanità dando così una forte boccata di ossigeno, oltre che alle imprese fornitrici di beni e servizi, anche alla nostra economia. Dopo il traguardo dei 90 giorni già conseguito nel 2013, le nuove risorse previste per il 2014 ci consentiranno di passare ai 60 giorni”. “In questo modo - conclude l’assessore Lusenti - continueremo ad avere tempi di pagamento ai fornitori tra i più bassi in Italia. L’obiettivo cui puntiamo ora è attuare una serie di azioni per consentire la normalizzazione dei tempi medi di pagamento e garantirne la stabilità”. Tra queste: l’istituzione di una Tesoreria Unica per le Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna, la centralizzazione dei pagamenti attraverso una piattaforma web regionale e, infine, l’istituzione di una rete di sostegno in collaborazione con il sistema bancario. Per Marco Chiadò Piat, presidente della commissione Sanità di Confindustria Emilia-romagna, “gli obiettivi indicati dalla Regione sono condivisibili e apprezzabili. Sono questi gli esempi che servono per rafforzare la credibilità del sistema sanitario attraverso qualità ed efficienza e non la logica dei tagli orizzontali e indistinti”. Positivo il commento anche di Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi, che dà atto alla Regione dei risultati ottenuti che contribuiscono ad “alleviare la tensione finanziaria delle imprese, tenuto conto che la cooperazione ha come obiettivo la stabilità e la crescita del buon lavoro”. Infine, Francesco Milza, presidente di Confcooperative afferma: “Apprezziamo l’impegno della Regione Emilia-romagna il cui risultato per le cooperative significa pagare gli stipendi regolarmente senza dover ricorrere a onerosi prestiti bancari. Non tutte le Regioni hanno colto questa opportunità”. I pagamenti nel 2013 . Con il decreto legge 35/2013 lo Stato ha assicurato la liquidità per il pagamento dei debiti pregressi al 31/12/2012 degli enti del Servizio sanitario nazionale. Nel 2013 le Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna hanno ricevuto un’anticipazione di liquidità di circa 806 milioni in due tranche, una a luglio e una a ottobre, cui si è aggiunta sempre nel mese di luglio una erogazione straordinaria per oltre 244 milioni e nel mese di dicembre 2013 una ulteriore erogazione di cassa di 100 milioni per la disponibilità sia di risorse regionali che di risorse trasferite dallo Stato. Le Aziende sanitarie hanno immediatamente dato corso ai pagamenti, dando la priorità ai debiti più datati e riducendo lo stock di debito da circa 1 miliardo di euro del dicembre 2012 a circa 263 milioni del dicembre 2013.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: FONDO SANITARIO REGIONALE 2014, IL RIPARTO AZIENDA PER AZIENDA  
 
Bologna, 19 febbraio 2014 - Ammonta a quasi 8 miliardi di euro (7.758, 677 milioni) il finanziamento del Fondo sanitario regionale per l’anno 2014, in aumento dello 0,82% sul 2013, secondo la proposta di delibera che ha ottenuto il parere positivo della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-romagna. Rimane invariata al 7,44% rispetto al 2013, la stima della quota di accesso della Regione al Fondo sanitario nazionale che è stato al momento finanziato con risorse certe pari a 107, 901 miliardi di euro. Una dote, per il Servizio sanitario nazionale, che potrebbe aumentare di altri 2 miliardi di euro (portando il finanziamento totale a quota 109,9 miliardi) in base a quanto verrà definito dal Patto per la salute Governo-regioni, tutt’ora in corso di discussione. “Di fronte al quadro nazionale che presenta ancora elementi di incertezza sia nella programmazione che nei finanziamenti - ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti - , abbiamo deciso di operare con la massima prudenza, per dare comunque certezze alla programmazione delle Aziende sanitarie. Il nostro obiettivo è sempre quello di mantenere alta la qualità dei servizi e delle prestazioni, continuando a rispettare l’equilibrio economico-finanziario, vincolo sia per le aziende che per tutto il sistema sanitario regionale”. Per il riparto alle Aziende regionali, si è dunque deciso di considerare le disponibilità finanziarie nazionali certe, che come detto ammontano a 107,901 miliardi di euro, anche perché in sede nazionale non è stato ancora deciso se e quanto potranno incidere sulla sanità i nuovi provvedimenti governativi di revisione della spesa (spending review). In questo quadro, dunque, la sanità dell’Emilia-romagna può contare attualmente su 7.637,297 milioni di euro di finanziamento nazionale per i Livelli essenziali di assistenza (Lea), cui si aggiungono 121,38 milioni di riparto per la regione di risorse del Fondo nazionale per il finanziamento di obiettivi di carattere prioritario. “Oltre a queste risorse – ha ricordato Lusenti – anche per il 2014 la Regione ha confermato un impegno finanziario aggiuntivo a sostegno del sistema di welfare, mettendo a disposizione 150 milioni di euro dal bilancio pluriennale 2014-2016”. Queste risorse verranno utilizzate per finanziarie con 50 milioni le prestazioni aggiuntive, rispetto a quelle comprese nei Lea, garantite dal Servizio sanitario dell’Emilia-romagna, e per 50 milioni a integrazione della dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza. Dall’ammontare complessivo, inoltre, 50 milioni di euro verranno utilizzati per la copertura finanziaria delle anticipazioni di liquidità erogate dallo Stato nei pagamenti: “in questo modo – ha sottolineato l’assessore – continueremo ad avere tempi di pagamento ai fornitori tra i più bassi in Italia, che rispetto agli attuali 90 giorni potranno ulteriormente scendere”. Il provvedimento esaminato in Commissione ha previsto anche le disponibilità delFondo regionale per la non autosufficienza: nel 2014 potrà contare su un finanziamento di 430,6 milioni di euro, cui si aggiunge la quota del Fondo nazionale riconosciuta alla Regione che per il 2014 è stimata in 27 milioni, arrivando dunque a un finanziamento complessivo di 457,6 milioni (contro i 452,3 milioni del 2013). Il riparto delle risorse 2014 tra le aziende del servizio sanitario regionale L’assegnazione delle risorse alle Aziende Usl della regione segue criteri predefiniti, che tengono conto della numerosità della popolazione assistita in ogni ambito territoriale di competenza, ponderata in base alle caratteristiche socio-demografiche e ai bisogni di salute della popolazione delle varie aree geografiche. Il modello si basa sul finanziamento dei Lea, sull’applicazione del sistema tariffario, sul finanziamento delle funzioni integrative a sostengo degli investimenti, a sostegno delle riorganizzazioni e a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario.  
   
   
CONSEGNATO ALL´OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO A CROTONE IL VOLUME “QUANDO ARRIVA LA FELICITÀ”  
 
Catanzaro, 19 febbraio 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, all´ospedale San Giovanni di Dio a Crotone, ha consegnato ad alcune mamme il volume “Quando arriva la felicità” appositamente realizzato dalla Regione Calabria, scritto da Sandro Natalini, illustrato da Maria Sole Macchia, edito dalla casa editrice calabrese “Coccole Books” e frutto del progetto “Un libro per ogni nato”. Presenti alla manifestazione, tra gli altri, il direttore generale dell´Azienda sanitaria Rocco Nostro, il direttore sanitario Franco Paravati e il responsabile aziendale del progetto Salvatore Bagalà. Sono finora 7mila le pubblicazioni consegnate ai nuovi nati in Calabria. Il volume è stato realizzato su carta riciclata e con colori non tossici. Domani, alle ore 12, Caligiuri, ricevuto dal direttore generale dell´Azienda ospedaliera Paolo Gangemi, illustrerà l´iniziativa alla Biblioteca dell´ospedale dell´Annunziata di Cosenza, completando la presentazione del progetto nelle cinque province calabresi e consegnando il libro ad alcune mamme. La donazione del libro, grazie alla collaborazione delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, proseguirà anche nei prossimi mesi.  
   
   
SOCHI, LOMBARDIA: DA RAGAZZE SHORT TRACK BRONZO VERO  
 
 Milano, 19 febbraio 2013 - "Le schegge della Valtellina ci hanno regalato la nostra sesta stupenda medaglia". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, commentando il bronzo vinto ieri dalle atlete azzurre nella staffetta femminile dello Short Track. L´assessore regionale ha poi definito "una grande prova di orgoglio quella di Arianna Fontana, Lucia Peretti, Elena Viviani e Martina Valcepina, che reagiscono con carattere alla caduta della compagna che era il loro faro". "Il bello delle Olimpiadi - ha proseguito l´assessore - è proprio il fatto che ci si gioca tutto in una gara senza prova di appello e che la sorpresa e l´imprevisto possono trovarsi sulla strada di tutti, anche dei più grandi campioni". Risultato Straordinario - "Per la Fontana - ha ricordato Rossi - quella di oggi è la quinta medaglia in tre edizioni delle Olimpiadi e la terza conquistata a Sochi. Un risultato straordinario, che la porta al terzo posto fra le atlete italiane di tutti i tempi, alle spalle di icone come Belmondo e Di Centa. Arianna ha ancora a disposizione la gara dei 1000 metri per incrementare il suo incredibile bottino e io sarò fra i suoi primi tifosi, quando scatterà allo start". "Il mio auspicio - ha concluso l´assessore regionale - è che molti fra i giovani che si sono esaltati guardando le imprese delle nostre pattinatrici si avvicinino a questo sport spettacolare e completo".  
   
   
LOMBARDIA: RAGAZZI, PRATICATE LO SPORT CON PASSIONE  
 
Milano, 19 febbraio 2013 - "Vi dico col cuore di praticare sport e di farlo con impegno e ne sentirete i benefici crescendo". Così l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi durante il suo incontro con le classi prime e seconde dell´Istituto ´Gonzaga´ di Milano, all´interno del progetto ´Lo sport: mettersi in gioco´. Atleta E Assessore - "L´esperienza di atleta e di assessore - ha spiegato Rossi, dopo aver raccontato le sue 5 Olimpiadi - sono diverse. Gareggiando, infatti, hai subito il riscontro di dove sei arrivato, mentre, a livello di azioni politiche e istituzionali, si realizzano dei provvedimenti che daranno i loro benefici soltanto nel tempo". L´accordo Di Programma - "Proprio per questo - ha ricordato l´assessore - uno dei primi impegni, insieme al presidente Maroni, è stato quello di approvare un Accordo di programma quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, investendo quasi 20 milioni di euro con la collaborazione di Usr, Coni, Cip, Upl e Anci Lombardia". "Si tratta di un Accordo - ha sottolineato l´assessore - che abbiamo promosso e che sta cominciando a dare i suoi frutti, con benefici nell´ambito dei quattro assi in cui si declina: impiantistica sportiva; sport a scuola; pratica motoria come fattore di benessere e prevenzione; preparazione a Expo". Nuova Mentalità E Contrasto Ai Pericoli - "In Italia - ha spiegato l´assessore - serve anche un cambio di mentalità sullo sport. Mentre gioiamo per il bronzo nella staffetta dello Short Track alle Olimpiadi di Sochi con Arianna Fontana, alla sua terza medaglia in questi Giochi, dobbiamo fare i complimenti anche a Nadia Fanchini, che ha ottenuto un ottimo quarto posto in Gigante". "Come assessore - ha concluso Antonio Rossi - sono impegnato nella promozione dello sport soprattutto tra voi giovani e preoccupato per il dilagare delle scommesse clandestine e del doping, che sono autentiche piaghe".  
   
   
CANDIDO DAY, LOMBARDIA: LO SPORT NON DEVE DISCRIMINARE  
 
 Milano, 19 febbraio 2014 - "Bisogna promuovere i valori dello sport e dire sì a ogni forma di tifo positivo e no a qualsiasi discriminazione". L´ha detto Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia intervenendo al ´Candido Day 2014´ in Gazzetta dello Sport durante la presentazione di una campagna anti omofobia. Con lui il direttore della ´rosa´ Andrea Monti, i calciatori Damiano Tommasi e Davide Moscardelli, l´allenatore di basket Gianmarco Pozzecco e, collegato da Sochi, il presidente del Coni Giovanni Malagò. ´Io Tifo Positivo´ - "Il progetto ´Io tifo positivo´ - ha ricordato l´assessore - è sostenuto da Regione Lombardia perché promuove tra i giovani una sana cultura dello sport e i suoi valori". "Allo stesso modo - ha continuato l´assessore - occorre dire no a ogni forma di discriminazione come ben stanno facendo Fondazione Cannavò e Paddy Power promuovendo la campagna contro l´omofobia". Contano Atleti E Risultati - "Nello sport - ha sottolineato l´assessore - esistono solo l´atleta, il gesto atletico e i risultati. Non deve fare alcuna differenza l´orientamento sessuale di chi scende in campo". "Lo stesso papa Francesco - ha ricordato l´assessore - domenica 16 ha ricordato che le chiacchiere possono uccidere". "Per questo motivo - ha concluso l´assessore Rossi - ribadisco il fermo no a ogni forma di discriminazione e invito tutti gli atleti a fare altrettanto".  
   
   
INAUGURATO DA MARONI MILAN CLUB A PALAZZO PIRELLI  
 
Milano, 19 febbraio 2013 - E´ stato inaugurato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al 19° piano di Palazzo Pirelli, il Milan Club ´Lombardiablo´. Al suo fianco, al momento dei taglio del nastro, rigorosamente di colore rossonero, uno dei più grandi e leggendari capitani del ´Diavolo´: Franco Baresi. Al club ´Lombardiablo´, di cui Roberto Maroni sarà presidente onorario, hanno già aderito, in questo suo primo giorno di vita, 105 iscritti e il tesseramento è aperto a tutti i dipendenti e collaboratori della Regione Lombardia e ai loro familiari. "Numeri alla mano siamo già diventati uno dei Milan Club più numerosi della Lombardia. Ora chiederemo al Milan di darci uno spazio nello stadio di San Siro per esporre il nostro striscione ´Lombarddiablo´. E ci stiamo già organizzando, per essere presenti per la gara di ritorno a Madrid contro l´Atletico", racconta uno dei fondatori del club, il consigliere regionale Marco Tizzoni, che osserva: "A ´Lombardiablo´ hanno già aderito diversi consiglieri regionali dell´opposizione e il presidente Maroni ha suggerito di conferire la presidenza del club a uno di loro". Nel corso dell´inaugurazione - a cui hanno presenziato alcuni assessori rigorosamente di fede calcistica rossonera, tra i quali Paola Bulbarelli (Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità), Valentina Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro) e Antonio Rossi (Sport e alle Politiche per i giovani) - il presidente Maroni ha rievocato, insieme a capitan Baresi, alcuni dei momenti indimenticabili e dei trionfi della gloriosa storia rossonera. In particolare, Maroni ha voluto ricordare la sua presenza allo stadio nelle ultime due finali di Champions League vinte, quella del 2003 a Manchester contro la Juventus e del 2007 ad Atene contro il Liverpool.