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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2014
TRE CASI DI MALARIA IN VENETO: NEGATIVI GLI ESAMI PER EBOLA.  
 
Venezia, 24 settembre 2014 - Tre casi di sospetta Ebola, rivelatisi invece semplice malaria, sono stati ricoverati e sottoposti alle cure del caso all’Azienda Ospedaliera di Padova. Ne dà notizia il Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica della Regione del Veneto. Si tratta di una mamma e due bambini originari della Nigeria e residenti da lungo tempo nel padovano. A giugno erano partiti per il Paese d’origine e al loro rientro avevano accusato sintomi febbrili e addominali, rivolgendosi al Pronto Soccorso. Da qui sono stati trattati secondo i protocolli previsti e trasferiti al reparto di malattie infettive. I campioni prelevati dai pazienti sono stati inviati allo Spallanzani di Roma, centro di riferimento nazionale per l’Ebola, che ha confermato la diagnosi di malaria.  
   
   
TOSCANA: PARTO NATURALE, ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DELL´AREA METROPOLITANA: COLLABORAZIONE TRA CAREGGI E ASL 10  
 
Firenze 24 settembre 2014 - "Il parto naturale, quello cioè a conduzione esclusivamente ostetrica, si continua a fare a Careggi come in tutti i punti nascita della Asl 10 di Firenze. E tra la "Margherita" di Careggi e i punti nascita dell´azienda fiorentina non c´è affatto rivalità o concorrenza, ma collaborazione". Dopo le notizie uscite su alcuni organi di stampa, l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ci tiene a puntualizzare la situazione del parto naturale nell´area fiorentina. "Il parto fisiologico, in quanto scelta di sistema della Regione Toscana - chiarisce l´assessore - è rappresentato nell´Azienda ospedaliero-universitaria Careggi dal Centro Nascita Margherita. Careggi, in linea e in collaborazione con altre aziende del servizio sanitario toscano, è impegnata in queste attività e in generale nel potenziamento delle risorse dedicate al parto, in ragione di una crescente domanda da parte dei cittadini, che ha portato ad un aumento delle attività dell´area nascita di circa il 10 per cento all´anno dal 2011 al 2014". Nello specifico in Margherita si registra un incremento dello 0,7 per centro fra il 2013 e il 2014 nel periodo gennaio-agosto. Pertanto Careggi, in virtù di questo incremento, sta potenziando l´area maternità di cui la Margherita è una parte. Le assunzioni hanno riguardato e riguarderanno anche il personale ostetrico. Quanto alla Asl 10, dei 3.650 parti eseguiti nel 2013 nei 3 punti nascita dell´Azienda sanitaria di Firenze – gli ospedali di Ponte a Niccheri, Torregalli e Borgo San Lorenzo – quasi 600 sono quelli effettuati a conduzione esclusivamente ostetrica. Una lunga tradizione di rispetto della fisiologia della gravidanza e del parto è patrimonio delle ostetriche dell´azienda sanitaria fiorentina, e in particolare di quelle che operano alla maternità del Santa Maria Annunziata, dove la percentuale di bambini che nascono senza l´assistenza del medico (ma sapendo che ad esso si può ricorrere in caso di necessità anche all´ultimo momento in una situazione di emergenza) ammonta al 20% del totale. In ragione di questa antica vocazione e dell´alto livello di professionalità raggiunto dal personale che lì opera, è stato deciso, pur mantenendo, come già avviene, in tutti e tre i punti nascita aziendali la possibilità di effettuare un parto fisiologico, di progettare l´apertura di un Centro nascita a gestione ostetrica (Midwife-led Birth Center) collegato al Punto nascita dell´Annunziata, specializzando sempre più in questa direzione l´ospedale di Ponte a Niccheri e quello di Torregalli nella gestione dei parti maggiormente medicalizzati. Il tutto per garantire alle donne la possibilità di scegliere consapevolmente quale percorso fare, nella sicurezza, comunque, di avere ovunque l´intera gamma di assistenza necessaria. Con un investimento programmato di 1.400.000 euro verrà ristrutturata l´intera ala dove vengono effettuati tutti i parti, destinando al Centro nascita a gestione ostetrica un´area di circa 310 metri quadrati, che ospiterà 3 stanze in cui accogliere le coppie durante la degenza, da 24 a 48 ore dopo il parto. Le stanze, di circa 30 mq ciascuna, sono tutte dotate anche di vasca, nelle quali si partorirà in modo fisiologico e naturale. Il progetto potrebbe essere completato entro la fine dell´anno e l´apertura del Centro è ipotizzata nella prima metà dell´anno prossimo, ma fin da subito è in programma l´intensificazione dei parti a gestione ostetrica.  
   
   
POLO OSPEDALIERO MARCHE NORD: LA REGIONE E’ PRONTA AD AVVIARE IL PROGETTO.  
 
Ancona, 24 settembre 2014 - La Regione ha definito la priorità della realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Marche Nord. Ha avviato lo studio di fattibilità, individuato il modello di finanziamento e coinvolto i territori per la scelta del sito. Gli amministratori locali del comprensorio (Provincia di Pesaro e Urbino, Comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Saltara, Mombaroccio, Peglio, Montecalvo in Foglia, Cantiano, Montelabbate, Cartoceto, Isola del Piano e Tavullia), convocati nella sede della Provincia di Pesaro e Urbino per l’acquisizione del parere per l’individuazione del sito, hanno scelto, con la sola obiezione del sindaco di Mombaroccio, la Località Fosso Sejore del Comune di Pesaro. Oggi siamo nella condizione di dare il via al progetto. Esiste un solo problema, il ripensamento degli enti locali circa la localizzazione del nuovo ospedale. Infatti, dopo aver scelto l’area di Fosso Sejore quale sito più idoneo, il Comune di Pesaro, così come la Provincia, mutano indirizzo e fanno balenare l’idea di Muraglia come fosse una migliore localizzazione. Questo mutamento di rotta è l’unico motivo di ritardo verso la realizzazione del nuovo polo. La Regione non è contraria a un sito differente perché è giusto che decida il territorio, ma il territorio deve decidere senza rimandare ad altri le proprie responsabilità e le proprie incertezze. I Comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Saltara, Mombaroccio, Peglio, Montecalvo in Foglia, Cantiano, Montelabbate, Cartoceto, Isola del Piano e Tavullia e la Provincia di Pesaro e Urbino dicano dove vogliono che sia realizzato il nuovo ospedale di Marche Nord e la Regione procederà immediatamente con il progetto. Scheda La Strategia Sin dalla costituzione dell’Azienda ospedaliera Marche Nord, la Regione ha previsto di riorganizzare la funzione ospedaliera del territorio di Pesaro e Fano, con la realizzazione di un nuovo presidio che unisse le funzioni assistenziali oggi divise in più strutture. Nella prima delibera (Dgr 62 del 23 gennaio 2012) che definisce il sito in cui realizzare il nuovo ospedale, si chiarisce infatti che esso risulta necessario per qualificare i processi assistenziali oggi frammentati. Il Sito Con nota del 4 luglio 2011 l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani ha chiesto ai territori interessati (Provincia e Comuni) di trasmettere le proposte dei siti individuabili nell’ambito dei propri territori. Il 16 dicembre 2011, nella sede della Provincia di Pesaro, si è svolta l’adunanza dei sindaci del comprensorio per l’acquisizione del parere per l’individuazione del sito. Il verbale dell’audizione certifica che la scelta degli amministratori è ricaduta, con la sola obiezione del sindaco di Mombaroccio, sulla Località Fosso Sejore del Comune di Pesaro. Con lettera inviata all’assessorato regionale alla Sanità il 10 giugno 2014, però, il Servizio Urbanistica della Provincia di Pesaro e Urbino fa balenare l’idea di Muraglia quale sito più adatto alla realizzazione dell’ospedale. Stessa posizione arriva dal Comune di Pesaro. Lo Studio Di Fattibilita’ Con delibera regionale 397 del 1 aprile 2014, la Regione ha chiesto all’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord di predisporre uno studio di fattibilità corredato da una analisi della sostenibilità economica e finanziaria. La direzione aziendale ha elaborato una prima bozza dello studio, su cui ha predisposto la documentazione necessaria per il bando pubblico. Data l’indisponibilità di finanziamenti nazionali, lo studio di fattibilità prevede il ricorso al Partenariato Pubblico Privato (Ppp) che dà al privato il mandato a progettare, costruire e gestire la manutenzione dell’immobile per 20 anni per poi consegnarlo ai committenti. Sarà un bando finanziato con una disponibilità pubblica di 47 milioni di euro che verranno dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale e con un mutuo di 19 milioni che sarà acceso dall’Azienda ospedaliera Marche Nord. Un impegno consistente che testimonia quanto la Regione creda nel nuovo ospedale e voglia la sua realizzazione.  
   
   
UN NUOVO MACCHINARIO PER LA RADIOTERAPIA AL S. MARIA GORETTI DI LATINA IL NUOVO MACCHINARIO, DI ULTIMA GENERAZIONE, POTRÀ GARANTIRE UNA RADIOTERAPIA PIÙ MODERNA IN PARTICOLARE A CHI È AFFETTO DA PATOLOGIE TUMORALI CHE INTERESSANO LA MAMMELLA E LA PROSTATA  
 
Roma, 24 settembre 2014 - Un nuovo macchinario per la radioterapia al S. Maria Goretti di Latina. Attualmente l’ospedale dispone di un macchinario che ormai ha esaurito il suo ciclo produttivo, il Saturno 41. Proprio per questo la Regione sta provvedendo alla sua sostituzione con un nuovo acceleratore lineare. Un servizio innovativo e funzionale per i malati di tumore. Il nuovo macchinario, di ultima generazione, potrà garantire una radioterapia più moderna in particolare a chi è affetto da patologie tumorali che interessano la mammella e la prostata. L’investimento vale 2 milioni e 200 mila euro. L’apparecchiatura sarà installata nel bunker esistente. La spesa comprende anche la fornitura di un impianto completo di accessori e l’implementazione dei piani di trattamento. Il rinnovamento della dotazione tecnologica. Tutte le Asl dovranno presentare un piano di rinnovamento complessivo della loro dotazione tecnologica, in particolare per quanto riguarda la diagnostica. “È il segno che la sanità regionale sta cambiando ed è un atto di civiltà – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: la messa in esercizio dell’attrezzatura ci permetterà anche di abbattere le liste di attesa, intollerabili sempre ma in particolare quando riguardano patologie tumorali”.  
   
   
DIABETE; IN ABRUZZO PRESENTATO CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI  
 
 L´aquila, 24 settembre 2014 - Presentato ieri mattina a Palazzo Silone all´Aquila il progetto di formazione professionale in materia di prevenzione dalle malattie diabetiche A.m.a.t.i. (acronimo di Alimentazione, Movimento, Autocontrollo, Trattamento, Interdisciplinarità), alla presenza dell´assessore alla sanità, Silvio Paolucci e dei responsabili del progetto, Silvestro de Bernardinis e Francesco Fagnani. Il programma è rivolto all´aggiornamento professionale delle principali figure coinvolte nella gestione del diabete, medico, infermiere e dietista, con l´obiettivo finale di garantire una migliore qualità della vita per il paziente attraverso il più idoneo impiego delle terapie disponibili ed il miglioramento dello stile di vita complessivo. L´abruzzo oggi è la prima regione italiana per il numero dei malati di diabete con il 7.4 % di affetti, ma figura anche all´ultimo posto per il sorgere di complicanze legate alla malattia, grazie anche alla presenza, su tutto il territorio, di 15 centri di diabetologia che seguono costantemente i pazienti. Paolucci: "La programmazione sanitaria del futuro non può fare a meno di quelli che sono veri e propri comportamenti di vita alimentare e motoria capaci di ridurre i costi, ma anche in grado di fornire più salute". "Quello che presentiamo oggi è un progetto preso ad esempio anche dalle altre regioni italiane e dallo stesso ministero della Salute, perché incide sulla prevenzione, ritenuta uno dei sistemi più importanti per ammodernare il quadro sanitario nazionale e regionale". Paolucci ha detto che il corso, oltre ad avere carattere divulgativo, entra nel campo della formazione "affinché il modello dei comportamenti sani e corretti entri nel patrimonio culturale dei formatori e poi nella comunità regionale". "Il diabete" ha affermato Silvestro De Berardinis responsabile scientifico dell´evento e responsabile del dipartimento di Diabetologia dell´ospedale di Giulianova "può essere tenuto sotto controllo senza penalizzare la qualità della vita del paziente". "In Abruzzo - ha aggiunto - siamo all´avanguardia per il contrasto dell´insorgere delle complicanze della malattia, tra cui le amputazioni degli arti e gli scompensi cardio-circolatori". "Con la precedente edizione del corso" ha detto Francesco Fagnani presidente di Alba Auxilia "abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti dei corsisti e dei responsabili scientifici ed oggi il corso che sta per iniziare risponderà positivamente all´agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che chiede training scientifici dove sia privilegiata la formazione rispetto alla solita informazione". Il corso, a cui parteciperanno 60 specialisti tra medici, dietisti e infermieri, è in programma il 26 e 27 prossimi a Mosciano Sant´angelo e Giulianova.  
   
   
ETEROLOGA, ASSESSORE LOMBARDIA: RIVENDICHIAMO BONTÀ NOSTRO OPERATO  
 
Milano, 24 settembre 2014 - "Da Regione Lombardia su un tema tanto delicato qual è quello della fecondazione eterologa, è arrivato un segnale di grande responsabilità ed equilibrio. Rivendichiamo pertanto con forza l´operato della Giunta, respingendo ogni accusa in merito al fatto che questo provvedimento non sia in linea con i contenuti dell´accordo Conferenza Stato Regioni". E´ quanto ha dichiarato, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo nel dibattito in Consiglio regionale relativo alle due mozioni sulla ´Procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo´ presentate da Gruppi consiliari di opposizione, accorpate in una, che è stata respinta. Mozione Da Ritirare - "Auspicavo che queste mozioni fossero ritirate - ha osservato Mantovani in apertura del suo intervento -: mi pare, infatti, che la nostra Giunta si sia assunta tutte le responsabilità del caso, tanto più in una fase di ´vacatio legis´ come quella attuale". "Su questioni così delicate, in cui gli argomenti di scienza e di coscienza si vanno a sovrapporre, a mio avviso, - ha aggiunto - sarebbe stato più opportuno abbassare i toni del confronto". Traguardo Importante - "Si è voluto invece proseguire su questa strada, rispetto a un tema così complesso - ha ha proseguito l´assessore alla Salute -, dove le Regioni hanno dimostrato grande maturità, di fatto, supplendo al silenzio dello Stato". "Non è stato facile - ha ricordato Mantovani - mettere d´accordo 19 Regioni e due Province autonome. Noi ci siamo riusciti raggiungendo un traguardo davvero importante". Mantovani ha quindi ribadito come il provvedimento di Giunta rispetti in toto quando sottoscritto all´interno del documento della Conferenza Stato-regioni. Scelte Chiare E Trasparenti - Il vice presidente ha rivendicato, in particolare, i contenuti della delibera approvata lo scorso 12 settembre. Dalla scelta di non inserire la fecondazione eterologa nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) in attesa di un chiaro pronunciamento da parte del Governo, al fatto di ammettere la fecondazione eterologa solo per coppie con una condizione di sterilità e/o infertilità certificata irreversibile, sino alla ferma volontà di non aprirsi ai rischi di una deriva eugenetica. Modello Anche Per Gli Altri - "Il nostro - ha concluso Mantovani - è stato un operato assolutamente trasparente e che ritengo debba essere considerato un esempio anche per le altre Regioni".  
   
   
OSPEDALE DI TIVOLI: NUOVO SERVIZIO DI EMODINAMICA UN SERVIZIO ESSENZIALE E D’AVANGUARDIA PER UN’AREA DELLA PROVINCIA IMPORTANTE E DENSAMENTE ABITATA  
 
 Roma, 24 settembre 2014 - La Regione ha autorizzato l’accreditamento dell’emodinamica per l’ospedale di Tivoli. Un servizio essenziale e d’avanguardia per un’area della provincia importante e densamente abitata come quella di Tivoli e Guidonia. Una struttura di importanza fondamentale che consentirà di fronteggiare i casi d’infarto in modo tempestivo e senza dover far spostare i pazienti in ospedali più lontani. “Anche in questo caso si volta pagina- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: in questo caso garantiamo un servizio in più ai cittadini affetti da gravi malattie cardiache”.  
   
   
MEDICINA E CHIRURGIA: 29 POSTI IN PIÙ PER GLI SPECIALIZZANDI NELLE SCUOLE DELLE UNIVERSITÀ DELL´EMILIA-ROMAGNA FINANZIATI QUEST´ANNO DALLA REGIONE.  
 
Bologna, 24 settembre 2014 - Sono 29 i posti in più a disposizione nelle scuole di specializzazione in Medicina e Chirurgia delle Università regionali per quest’anno accademico. I posti aggiuntivi sono possibili grazie a uno stanziamento complessivo di 725mila euro della Regione Emilia-romagna per il primo anno accademico, che è finanziato con risorse del Fondo sanitario regionale in base al fabbisogno definito con le Università di Bologna, Parma, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. I 29 posti finanziati dalla Regione (erano 25 nel 2013) si sommano così ai 468 posti assegnati dal ministero dell’Istruzione e dell’Università all’Emilia-romagna per l’anno accademico 2014-2015 (la ripartizione a livello nazionale viene disposta ogni anno tra le Regioni con risorse statali). “L’investimento nella qualificazione accademica dei professionisti – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – è una costante priorità delle politiche sanitarie regionali: negli ultimi otto anni sono stati 165 i posti aggiuntivi finanziati dalla Regione Emilia-romagna per le scuole di specializzazione universitarie dell’area sanitaria, con un investimento complessivo dal Fondo sanitario regionale di 16 milioni di euro per gli interi cicli accademici”. I posti aggiuntivi riguardano la formazione specialistica di medici nelle scuole di anestesia e rianimazione, cardiochirurgia, chirurgia generale, chirurgia plastica ricostruttiva, dermatologia, geriatria, malattie infettive, medicina dell’emergenza-urgenza, medicina interna, neurologia, oftalmologia, oncologia, ortopedia e traumatologia, otorino, pediatria, radiodiagnostica. Il ministero dell’Istruzione e dell’Università lo scorso agosto ha pubblicato il bando per l’ammissione alle scuole di specializzazione in medicina e chirurgia (decreto ministeriale n. 612 dell’8 agosto 2014) che definisce il numero totale di posti ammessi, i requisiti e le modalità per la selezione. Al concorso possono partecipare i laureati in medicina e chirurgia, la domanda va presentata entro il 30 settembre 2014 attraverso il portale nazionale Universitaly ( www.Universitaly.it ). Le prove di ammissione si svolgeranno tra il 28 e il 31 ottobre prossimi. L’avvio dell’anno accademico è il 10 dicembre 2014.  
   
   
CRI, LOMBARDIA: STABILIZZATI 700 LAVORATORI, ACCORDO STORICO  
 
Milano, 24 settembre 2014 - "Tagliamo un traguardo importante, frutto di un atteggiamento responsabile da parte di tutti i soggetti coinvolti. Anche su tematiche delicate, come quella della stabilizzazione del personale della Croce Rossa, da Regione Lombardia arriva una risposta forte, che potrà avere ricadute positive anche a livello nazionale". E´ quanto ha dichiarato, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani all´atto della firma dell´accordo tra Regione Lombardia, Croce Rossa e Organizzazioni sindacali, presso la sede milanese di Areu (Agenzia regionale per l´emergenza urgenza). Al momento della firma sono intervenuti, accanto all´assessore Mantovani, il Direttore generale della Dg Salute Walter Bergamaschi, il direttore generale di Areu Alberto Zoli, il presidente della Croce Rossa Lombardia Maurizio Gussoni, oltre ai rappresentanti delle parti sociali. Una Sanità Che Funziona - "Anche questo è il segnale di una sanità che funziona e che ha a cuore prima di tutto le condizioni in cui opera il proprio personale - ha ricordato il vice presidente lombardo -. Regione Lombardia sta investendo molto sulla stabilizzazione, nella convinzione che chi si trova a lavorare in condizioni più serene e sicure, anche dal punto di vista professionale, può svolgere ancora meglio le proprie mansioni". Presenza Capillare - L´assessore alla Salute ha poi ricordato il ruolo e la presenza capillare sul territorio lombardo degli operatori della Croce Rossa. "Grazie a questo accordo - ha detto - continueremo a garantire ai nostri territori quel presidio di sicurezza ed efficacia che da sempre Croce Rossa rappresenta per i cittadini lombardi. Ringrazio per questo Areu, che, in stretto accordo con Regione Lombardia, ha seguito i tavoli di lavoro e tutti i soggetti che hanno collaborato al raggiungimento di questo risultato". Scelta Matura - "Questa è stata una scelta di grande maturità - ha osservato Maurizio Gussoni, presidente regionale Cri -. Tutti gli interlocutori hanno preso atto del fatto che l´obiettivo primario era, da un lato, salvare 700 posti di lavoro e, dall´altra, continuare a garantire quel servizio di qualità offerto in Regione Lombardia da Croce Rossa. E´ un esempio virtuoso". Sindacati Soddisfatti - Grande soddisfazione è stata infine espressa dai rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil: "Questo è un accordo pilota unico - è stato il commento -, che contempera i bisogni di qualità e stabilità del servizio offerto dal personale della Croce Rossa".  
   
   
BOLZANO, CENTRALE DI PRONTO INTERVENTO: SCAMBIO DI INFORMAZIONI BOLZANO-INNSBRUCK  
 
Bolzano, 24 settembre 2014 - La possibile collaborazione nell´ambito del pronto intervento è stata presa in esame nell´ambito di una visita congiunta alla centrale "Leitstelle" di Innsbruck dell´assessore provinciale alla protezione civile Arnold Schuler e del collega tirolese Josef Geisler, lo scorso 22 settembre. La "Leitstelle Tirol", creata nel 2005 quale società a responsabilità limitata, è di proprietà del Lan Tirol di cui è rappresentante l´assessore Josef Geisler. È un centro nevralgico per la sicurezza che gestisce ogni anno oltre 100mila interventi di emergenza e riceve circa mezzo milione di chiamate all´anno. Nel 2013 le chiamate sono state 431mila, 116mila gli interventi eseguiti, dei quali 8.326 con l´elicottero (la centrale ne dispone di otto fissi tutto l´anno e di altri 7 stagionali). Attualmente la "Leitstelle Tirol" può essere raggiunta trraverso qattro numeri differenti (122, 144, 140 e 141). 75 gli addetti impegnati 24 ore al giorno, tutti i gironi dell´anno. A livello europeo dovrebbe essere introdotto il numero unico d´emergenza 112. A livello transfrontaliero, al di qua ed al di là del Brennero, grazie ad un progetto Interreg Italia-austria, si potrebbe puntare ad una collaborazione in questo settore. Lo hanno convenuto l´assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler ed il collega del Land austriaco del Tirolo Josef Geisler. I due politici si sono erano accompagnati, l´uno dal direttore del Dipartimento alla sanità Thomas Mathà, l´altro dal direttore della centrale d´emergenza "Leitstelle Tirol", Martin Beberharte e sono stati accolti presso la"Leitstelle" dal managing director Gernot Vergeiner.  
   
   
LEGGE SPORT, LOMBARDIA: SEMPLIFICAZIONE GUARDANDO A EXPO  
 
Milano, 24 settembre 2014 -"Grazie all´approvazione della Legge 164, Regione Lombardia garantisce allo sport e a quanti lo praticano un quadro normativo semplificato, aggiornato e adeguato ai tempi, pronto per Expo e dopo Expo". Così l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi ha commentato l´approvazione, in Consiglio regionale, delle nuove norme sullo sport. Regole Certe E Semplificazione - "Con questa imponente opera di semplificazione, lo sport - ha sottolineato l´assessore - ha le meritate certezze e regole, poche, definite e sicure. Perché lo sport è insegnare a rispettare le regole e chi impara fin dall´infanzia ad avere come dettami ispiratori i grandi valori, poi, nella vita, questi valori non potrà scordarli mai e, per questo, mi sento di ribadire la mia convinzione sull´importanza dello sport nella scuola". "La Legge - ha spiegato Rossi - è frutto di un lavoro con cui si è cercato di dotare il mondo sportivo della nostra Regione di una sorta di ´guida operativa´ di sintesi per le sue 22.000 società e associazioni". Un Pdl Davvero Innovativo - "La nuova normativa - ha ricordato l´assessore Rossi - ha preso le mosse da un benchmark fra i tanti provvedimenti vigenti e proposte di legge avanzate, quindi con un´ottica macroregionale, arrivando a definire un testo nuovo, moderno e semplice perché le norme siano chiare e a tutti sia più facile praticare l´attività motoria combattendo obesità e altre patologie legate alla sedentarietà". Montagna E Scuola - "Le novità introdotte - ha sottolineato l´assessore Rossi - riguardano anche un basilare comparto sportivo e turistico della nostra Regione, come il settore della ´Montagna´. Inoltre, nelle finalità, abbiamo inserito alcune tematiche fondamentali come lo ´sport nella scuola´, una battaglia che, personalmente, sostengo da sempre e in cui desidero, con tutte le mie forze, che la Lombardia sia protagonista principale sulla scena nazionale". Forza E Voce Ai Praticanti - "La legge regionale - ha rimarcato Rossi - garantisce forza e voce ai praticanti, tecnici, istruttori e dirigenti di tutte le età. A tutti questi sportivi, la legge garantisce protezione, attraverso il concetto di ´qualificazione´ in antitesi a quello di ´improvvisazione´, la valorizzazione del volontariato, attenzione all´impiantistica, contrasto all´uso di sostanze dopanti, la tutela sanitaria degli sportivi, l´attenzione alle eccellenze della nostra terra, la ´Dote Sport´ per consentire alle famiglie meno abbienti di poter permettere ai propri figli di continuare a praticare la disciplina preferita". Diversamente Abili E Sport Nelle Carceri - "Non abbiamo - ha sottolineato l´assessore Rossi - dimenticato lo sport praticato dai ´diversamente abili´ ricordando che, alle volte, a distinguere il confine tra ´normalmente abile´ e ´diversamente abile´ fino al punto da non trovare dove iniziano e terminano le rispettive aree di competenza". "Come non ci siamo certamente dimenticati - ha continuato - di chi, grazie allo sport, può invece ritrovare fiducia in se stesso dopo aver compiuto errori tragici nella propria vita da lasciare spesso cicatrici indelebili nella persona stessa e in chi le vive accanto". Un´anagrafe Dell´impiantistica - "Particolare attenzione - ha spiegato l´assessore - viene riservata al capitolo importante dell´impiantistica sportiva. Le strutture lombarde, per gran parte costituite dagli impianti di edilizia scolastica, hanno diffusi problemi di mancato rispetto delle norme di sicurezza, delle norme Coni, delle norme di omologazione previste dalle federazioni sportive". "Questa legge - ha sottolineato l´assessore Rossi - istituisce l´anagrafe regionale degli impianti sportivi allo scopo di incentivare la costruzione di nuovi impianti solo per rispondere a una reale domanda di sport". "Regione Lombardia e il mio Assessorato ribadiscono grazie a questa legge - ha concluso l´assessore Rossi - l´impegno a lavorare a pieno regime, a partire dall´importante volano rappresentato da Expo, con gli impianti esistenti e a provvedere alle loro necessarie ristrutturazioni senza inseguire pericolose chimere".