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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2014
GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE ANNULLA L’ISCRIZIONE DI UN GIORNALISTA BIELORUSSO NELL’ELENCO DELLE PERSONE SOGGETTE ALLE MISURE RESTRITTIVE NEI CONFRONTI DELLA BIELORUSSIA IL CONSIGLIO HA VIOLATO I DIRITTI DELLA DIFESA DEL GIORNALISTA E HA COMMESSO ERRORI DI VALUTAZIONE NEL MOTIVARE GLI ADDEBITI MOSSI NEI CONFRONTI DI QUEST’ULTIMO  
 
 Lussemburgo, 24 settembre 2014 - Il sig. Aliaksei Mikhalchanka è un cittadino bielorusso, giornalista dell’emittente televisiva pubblica Obshchenatsional’noe Televidenie (Ont). In seguito alla scomparsa di alcune personalità, ad elezioni fraudolente e a gravi violazioni dei diritti dell’uomo in Bielorussia, il Consiglio ha deciso di adottare misure restrittive (divieto di ingresso o di transito nel territorio dell’Unione europea e congelamento di capitali) nei confronti di vari cittadini bielorussi. Nel 2011, il Consiglio ha adottato misure di tale genere nei confronti del sig. Mikhalchanka con la motivazione seguente: «Giornalista del canale della Tv di Stato Ont che riveste una carica alta ed influente» . Nel 2012, il Consiglio ha mantenuto tali misure modificando tuttavia la motivazione come segue: «Giornalista del canale della Tv di Stato Ont che riveste una carica influente. Conduttore del programma televisivo "That is how it is" ("Così stanno le cose"). Il programma è uno strumento della propaganda di Stato televisiva che sostiene e giustifica la repressione dell’opposizione democratica e della società civile. L’opposizione democratica e la società civile sono sistematicamente rappresentate in modo negativo e spregiativo attraverso la diffusione di informazioni falsate. [Il sig. Mikhalchanka] [s]i è mostrato particolarmente attivo al riguardo dopo la repressione delle manifestazioni pacifiche del 19 dicembre 2010 e delle proteste successive» . Il sig. Mikhalchanka chiede l’annullamento di tali iscrizioni. Con la sua sentenza odierna, il Tribunale accoglie il ricorso di annullamento del sig. Mikhalchanka . In primo luogo, il Tribunale dichiara che i diritti della difesa del sig. Mikhalchanka sono stati violati in occasione del mantenimento delle misure restrittive nel 2012. Infatti, giacché i motivi addotti nel 2012 erano formulati in maniera diversa rispetto a quelli addotti nel 2011, il Consiglio era tenuto ad informare previamente il sig. Mikhalchanka dei nuovi elementi che intendeva addurre a suo carico. Poiché le misure del 2012 non sono state comunicate al sig. Mikhalchanka prima della loro adozione, quest’ultimo non è stato messo nella condizione di esporre efficacemente il proprio punto di vista prima dell’adozione degli atti in questione. In secondo luogo, il Tribunale rileva che il Consiglio ha commesso errori di valutazione nel motivare gli addebiti mossi nel 2011. Contrariamente a quanto sostenuto nelle misure del 2011, dall’analisi degli elementi del fascicolo non risulta che il sig. Mikhalchanka sia un giornalista che riveste una carica alta. Il sig. Mikhalchanka non esercita la propria attività di giornalista ad un livello gerarchicamente elevato nell’organigramma dell’Ont; egli è piuttosto un giornalista specializzato, commentatore politico presso la direzione della diffusione di informazione dell’Ont e presentatore del programma televisivo «Kak Est». Il Consiglio non ha peraltro comunicato elementi idonei a dimostrare l’influenza, l’impatto concreto e la responsabilità che avrebbero potuto avere il sig. Mikhalchanka e, eventualmente, il programma televisivo che egli presentava, sulla violazione delle norme internazionali in materia elettorale e sulla repressione della società civile e dell’opposizione democratica. Dai documenti forniti dal Consiglio infatti non risulta che il programma «Kak Est» avesse un pubblico numeroso né che il sig. Mikhalchanka fosse un giornalista tanto influente nei media bielorussi da aver avuto una parte di responsabilità nella violazione delle norme internazionali in materia elettorale e nella repressione della società civile e dell’opposizione democratica. Nessun elemento di prova è stato quindi apportato da parte del Consiglio per dimostrare l’influenza di detto programma nell’ambito dei media bielorussi.  
   
   
UE: PERCHÉ IL PATRIMONIO CULTURALE HA BISOGNO DI MUOVERSI CON I TEMPI  
 
 Torino, 24 Settembre 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù alla Conferenza della Presidenza dell´Ue sulla Heritage Commons: “ Vorrei iniziare ringraziando la Presidenza italiana per avermi invitato oggi e per aver scelto di tenere questo evento in un tale luogo straordinario. Il "Venaria Reale", con tutta la sua bellezza e capolavori che contiene, con la sua vivace vita culturale, è un ambiente ideale per una conferenza europea sul patrimonio culturale. Si tratta di un esempio vivente di come si possa custodire il nostro patrimonio e utilizzare il suo potenziale per lo sviluppo sostenibile locale e regionale in Europa. Bella come lo è oggi, questo luogo infatti ha subito alcuni anni di abbandono. Solo pochi anni fa non era così splendida. Ma oggi è tornato in vita, grazie anche al sapiente uso dei fondi europei. In realtà, La Venaria è stato uno dei più grandi progetti di restauro culturale in Europa e uno dei migliori esempi di politica di coesione europea al lavoro in Italia. Naturalmente, niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la conoscenza e le competenze delle centinaia di persone che hanno contribuito a restaurare gli edifici danneggiati, opere d´arte, sentieri e giardini, facendo rivivere lo splendore barocco della Reggia di Venaria e il suo paesaggio circostante. E questa esperienza è stato nutrito e trasmesso alle generazioni future grazie al Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, uno dei più importanti centri di formazione di alto livello e di ricerca in Italia. Attori pubblici e privati ​​sono tutti partecipano attivamente nella manutenzione, gestione e sviluppo di questo sito. Ed è grazie a questo modello di successo di governo patrimonio che La Venaria è ormai diventata un "centro culturale", che collega il patrimonio con la cultura contemporanea e offrendo una ricchezza di eventi culturali accessibili a tutti. Cari amici, Noi tutti condividiamo la stessa passione per il patrimonio culturale europeo. E ´la nostra ricchezza comune, la nostra eredità dalle generazioni precedenti e la nostra eredità per quelli a venire. Arricchisce la nostra identità, allo stesso tempo nutre la creatività di oggi. Si tratta di un archivio insostituibile di conoscenza e una risorsa preziosa per la crescita economica, occupazione e coesione sociale. Ma il patrimonio culturale non è una eredità passiva. La sua sopravvivenza dipende dalla nostra capacità di affrontare le molte sfide di oggi: i governi stanno tagliando i bilanci pubblici per la cultura e il patrimonio; digitalizzazione sta scuotendo i modelli tradizionali di accesso e partecipazione alla cultura; competenze preziose e artigianato stanno calando con il tempo; cambiamento globale e l´urbanizzazione stanno interessando la sostenibilità ambientale; Nel documento politico ´Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l´Europa´, che ho presentato questa estate per i miei colleghi e che il Collegio dei Commissari ha adottato, faccio il caso che dobbiamo aiutare la mossa settore dei beni con i tempi. Abbiamo bisogno di rendere il patrimonio più ´people-oriented´ e trasformarlo in un driver di attività economica. Siti dovrebbero diventare centri di conoscenza e innovazione, i punti focali della creatività e della cultura, e luoghi di interazione della comunità e l´integrazione sociale. In breve, abbiamo bisogno di fare un patrimonio di risorse per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in linea con gli obiettivi della strategia Ue 2020. Vorrei sottolineare qui un punto chiave: il valore del patrimonio culturale è sempre sia a livello locale ed europeo. Heritage è costituito da storie locali, ma è stato anche forgiato attraverso i confini e le comunità. La tutela del patrimonio culturale e facendo pieno uso del suo potenziale è soprattutto una responsabilità nazionale, ma l´Ue può e deve aiutare. Non c´è contraddizione tra le responsabilità nazionali e gli interventi dell´Ue a sostegno di essi. E ´importante che insieme guardiamo in che modo le politiche pubbliche a tutti i livelli potrebbero essere migliori Marshalled a questo scopo, e di sviluppare un approccio più integrato alla sua conservazione, la promozione e l´accesso. Dobbiamo aiutare le comunità locali ad assumersi la responsabilità di gestione del patrimonio, per renderlo parte della loro vita quotidiana e lo spazio comune e un fattore di sviluppo sostenibile. Possiamo farlo attraverso lo sviluppo di forme innovative di gestione orientata alla comunità, che possono migliorare il potenziale economico e sociale del patrimonio culturale e contribuire al benessere dei cittadini. Ci sono una serie di nuovi strumenti Ue che devono essere meglio conosciuto e mobilitati, a partire dai programmi di Europa creativa e Orizzonte 2020. Tali opportunità da non perdere. L´europa può aiutare all´avanguardia nella ricerca sulle nuove tecniche per il restauro del patrimonio e manutenzione. Si può finanziare la cooperazione transfrontaliera attraverso progetti transnazionali; fornire un supporto diretto tramite i fondi strutturali - come è avvenuto per la Venaria Reale in sé. Si pone anche la consapevolezza attraverso iniziative come il marchio del patrimonio europeo o il premio dell´Unione europea per il patrimonio culturale o le Giornate Europee del Patrimonio, un´iniziativa congiunta con il Consiglio d´Europa. Queste iniziative in gran parte celebrano il ruolo dei volontari e il valore di un approccio bottom-up quando si tratta di collegare il patrimonio con lo spazio e la vita contemporanea. In realtà, un approccio basato sulla comunità alle politiche e ai programmi culturali è già stato adottato nel quadro di diversi programmi comunitari. Si va dalle sfide sociali del programma di ricerca Orizzonte 2020, per lo sviluppo locale guidato dalle comunità incluso nel strutturali europei e fondi di investimento. Questa è la strada da percorrere: ora e in futuro. Questo è ciò che discuteremo oggi e domani. Il luogo dove ci troviamo dimostra che è possibile rispondere con successo alle minacce e alle sfide di oggi e di migliorare il nostro modo di intendere, salvaguardare e gestire il nostro patrimonio culturale. Dobbiamo lavorare insieme, nel pieno rispetto delle norme in materia di sussidiarietà, in modo da poter trarre il massimo vantaggio dal nostro patrimonio culturale comune come europei. Il nostro patrimonio culturale è un bene per tutti e una responsabilità per tutti. Grazie.  
   
   
VISITA AL CANTIERE DEL CINEMA POSTMODERNISSIMO A PERUGIA  
 
Perugia, 24 settembre 2014 – Per ora è un vero e proprio cantiere in piena attività, ma presto, certamente prima del prossimo periodo natalizio, la magia del vecchio cinema e il nuovo proiettore digitale, torneranno a far vivere quello che è stato per anni uno dei cinema storici di Perugia: il Modernissimo, ora ribattezzato il Postmodernissimo. "Si tratta di un progetto di recupero di un vecchio e storico cinema di Perugia, e quindi anche di riqualificazione urbana frutto di una impresa giovanile, davvero bello ed interessante che come Regione intendiamo incoraggiare e sostenere". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha visitato il cantiere del cinema Postmodernissimo, assieme alla vice presidente, Carla Casciari, ed all´assessore alla cultura, Fabrizio Bracco. Ad accompagnare presidente e assessori, due tra i principali protagonisti di questa "impresa", Giacomo Caldarelli e Ivan Frenguelli che assieme Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli hanno ideato e avviato il progetto di recupero del cinema. Come scrivono loro stessi nel depliant di presentazione il loro è un progetto di "riqualificazione culturale" che affonda le radici nella lunga storia di attività cinematografica che parte dal Cinema Carmine negli anni 30, divenendo poi Cinema Moderno, negli anni 50, per poi trasformarsi in Modernissimo d´Essai fino alla sua chiusura nel 2000. Oggi – scrivono ancora nella presentazione - dopo 14 anni Postmodernissimo, un nome nuovo e antico allo stesso tempo, propone un legame tra la storia e il futuro del cinema e della città di Perugia, un nome che raccoglie in sé una precisa idea di arte e società. Postmodernissimo è un format innovativo che, partendo dalle criticità del mercato del cinema, è stato ideato per trasformare la sala cinematografica, comunemente intesa come "bigliettificio", in una vera e propria industria culturale. Postmodernissimo è un piccolo multiplex in pieno centro storico dedicato al cinema di qualità, allo spettacolo e alle arti visive in generale, ma più di tutto capace di mettere al centro della propria iniziativa lo spettatore. Attraverso lo strumento dell´azionariato diffuso, Postmodernissimo si pone l´obiettivo allargare la partecipazione e la condivisione del progetto in modo paritetico tra il fruitore e i promotori delle iniziative. Entusiasta del progetto, la presidente Marini ha già sottoscritto personalmente la "tessera da sostenitore": "mi ha fatto davvero piacere visitare il cantiere. Questo è un progetto molto importante perché innanzitutto vede protagonisti dei giovani che decidono di fare impresa. E poi accanto alla riapertura di due sale cinematografiche, questo progetto contribuisce alla riqualificazione urbanistica all´interno dell´area del centro storico di Perugia. Dunque, un esempio concreto di imprenditoria giovanile nell´ambito culturale. Una bella sfida che mi auguro possa essere vinta".  
   
   
SARDEGNA: INTERVENTI PER LA TUTELA DEL MATERIALE LIBRARIO E DOCUMENTARIO  
 
Cagliari, 24 Settembre 2014 - L’ Assessorato regionale della Pubblica istruzione comunica agli interessati ad accedere ai soli interventi per restauro e conservazione di beni librari, documentari e archivistici che è prorogato alle ore 13 del 10 ottobre 2014 il termine per la presentazione della domanda. Possono beneficiare degli interventi le biblioteche, gli archivi di enti pubblici, privati ed ecclesiastici della Sardegna e i privati cittadini che conservano materiale librario e documentario antico, raro, di pregio e/o di notevole interesse storico e che ne garantiscano la pubblica fruibilità. Ricordiamo che, qualora si intenda richiedere un intervento sia per il restauro di beni librari che per il restauro di beni archivistici, è necessario inviare una domanda separata per ogni tipologia di materiale. La domanda, redatta utilizzando la modulistica appositamente predisposta e corredata del questionario informativo e dalla documentazione richiesta dovrà essere inoltrata a: Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, informazione, Spettacolo e Sport – Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali - Viale Trieste, 137 – 09123 Cagliari. Eventuali ulteriori richieste di informazioni potranno essere inoltrate all´indirizzo di posta elettronica certificata pi.Dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it  , all´indirizzo di posta elettronica del Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali, - pi.Biblioteca.regionale@regione.sardegna.it  , tel. 070 606 6836.  
   
   
LA TECNOLOGIA DIGITALE TI DÀ LE CHIAVI DELL´IMPERO ROMANO  
 
Bruxelles, 24 settembre 2014 - Vorresti scoprire tesori segreti dell´Impero romano, guidato da un vecchio mercante e da suo nipote? Le nuove tecnologie rendono possibile questo incredibile viaggio. Una nuova, emozionante mostra prende avvio in quattro diverse città che rappresentano altrettante regioni emblematiche dell´Impero romano: Roma (Italia), Amsterdam (Paesi Bassi), Sarajevo (Bosnia-erzegovina) e Alessandria (Egitto). "Le chiavi di Roma" (#K2r) è organizzata da un rete di archeologi, storici dell´arte, architetti, informatici ed esperti in comunicazione finanziata dall´Ue. "Tutte le tecnologie sviluppate per questa mostra sono il risultato di una cooperazione durata 4 anni. ´Le chiavi di Roma´ mette in evidenza i nostri sforzi", dichiara Sofia Pescarin, ricercatrice presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) italiano e coordinatrice di V-must.net (@V_must), il Virtual Museum Transnational Network (rete transnazionale dei musei virtuali). "L´organizzazione simultanea di questa mostra in quattro città ha costituito una sfida importante, un´iniziativa senza precedenti. Il 2014 è il momento più opportuno in quanto segna il bimillenario dalla morte di Augusto, fondatore dell´Impero romano". La mostra si tiene contemporaneamente presso il museo dei Fori imperiali di Roma, la City Hall di Sarajevo, il museo Allard Pierson di Amsterdam e la biblioteca Alessandrina di Alessandria d´Egitto. Il visitatore scopre le rispettive collezioni attraverso un itinerario digitale che si avvale di filmati in computer grafica, sistemi di interazione naturale e applicazioni multimediali e mobili. Nuovi strumenti digitali per svelare le storie del passato Due narratori: Gaius, un vecchio mercante, e Marcus, suo nipote guidano i visitatori in un viaggio che ha luogo durante il secolo successivo alla fine dell´Impero romano (6° secolo d.C.). I segreti della loro famiglia sono svelati attraverso oggetti di proprietà dei loro avi, utilizzando le "chiavi di Roma" per accedere alle storie che si nascondono dietro ai cimeli. "I visitatori devono trovare questi oggetti nel museo utilizzando un´applicazione mobile chiamata Matrix, che collega gli oggetti dei quattro musei in una specie di caccia al tesoro", spiega Sofia. A Roma, una mappa della città dà ai visitatori la sensazione di camminare nella Roma di oggi e di 2 000 anni fa. Il viaggio è reso possibile da tecnologie di realtà virtuale e ologrammi. @Neeliekroeseu, Vicepresidente e Commissaria responsabile per l´Agenda digitale, ha dichiarato: "Le nuove tecnologie non riguardano unicamente la salvaguardia e la condivisione del nostro patrimonio culturale, ma rendono la cultura accessibile a tutti. Questi quattro musei lo hanno capito e sfruttano al meglio le possibilità offerte dall´innovazione digitale". Per saperne di più sul progetto: http://v-must.Net  (anche in francese, tedesco, italiano, polacco e spagnolo). Contesto Sono stati investiti nel progetto V-must.net 4,45 milioni di euro nell´ambito del settimo programma quadro dell´Ue per la ricerca e lo sviluppo tecnologico #Fp7 (2007-2013). Con i suoi 80 miliardi di euro di finanziamenti disponibili nei prossimi sette anni (2014-2020), il nuovo programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020 #H2020 promette di realizzare innovazioni tecnologiche ancora più avanzate.  
   
   
NASCE MEMOMI, IL MUSEO VIRTUALE DELLA MEMORIA DI MILANO  
 
Milano, 24 settembre 2014 – È stato presentato ieri a Palazzo Reale memoMi, il museo virtuale della memoria di Milano, un progetto innovativo che nasce da un lavoro di ricerca condotto in collaborazione con archivi pubblici e privati per raccogliere materiale video sulla storia della città, ad accesso libero sulla web tv di www.Memomi.it “memoMi - sottolinea Filippo Del Corno, assessore alla Cultura - è un progetto che ho condiviso fin dalle primissime fasi di realizzazione, sostenendolo convintamente e cercando di coinvolgere nel lavoro di raccolta ed elaborazione del materiale d´archivio quanta più Milano possibile, dai consigli di zona alle associazioni, perché sono certo dell´importanza della memoria per la costruzione di una cittadinanza consapevolmente partecipe del proprio tempo". “Navigare sul portale di memoMi - continua Filippo Del Corno - è un modo affascinante per riscoprire la storia della nostra città e del nostro Paese, perché utilizza lo strumento più contemporaneo che c´è, il video appunto, attingendo al patrimonio di ricordi, memorie e documenti che Milano stessa ha preservato dall´oblio, recuperandolo a nuova vita e a nuova funzione". Memomi è un progetto innovativo promosso dall’Associazione Chiamale Storie, con il sostegno della Fondazione Pasquinelli, il patrocinio del Comune di Milano, di Regione Lombardia, dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Milano, sviluppato da 3D Produzioni, che nasce da un lavoro di ricerca condotto in collaborazione con gli archivi pubblici e privati per raccogliere saperi e memorie che altrimenti sarebbero andati persi. Tutti i materiali video sono ospitati da un web tv sul sito internet www.Memomi.it, a cui gli utenti possono accedere in maniera facile e gratuita e, in un prossimo futuro, si potranno trovare all’interno di postazioni internet, installate nei punti della città a maggior fruizione per i cittadini, come biblioteche, musei, info point. Si può così visitare la città accompagnati da Pier Paolo Pasolini, Alberto Savinio, Anna Maria Ortese, Giovanni Verga, rileggere le vicende di chi ha scritto la grande storia di Milano, come la matematica Maria Gaetana Agnesi, gli artisti Giuseppe Arcimboldo, Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, o la protagonista del Risorgimento italiano, Cristina Trivulzio e la fondatrice del Partito Socialista Italiano, Anna Kuliscioff. Non mancano approfondimenti sui personaggi del Novecento, come la signora dell’alta moda, Jole Veneziani, la designer grafica Lora Lam; e ancora sugli architetti e i designer, quali Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Gae Aulenti, Achille Castigioni, Vittorio Gregotti, Alessandro Mendini e altri, il cui stile e le cui idee innovative sono state ambasciatrici della milanesità nel mondo. Memomi ricostruisce l’avventura della grande industria - Alfa Romeo, Breda, Innocenti, Pirelli -, gli episodi di cronaca nera che hanno segnato la storia della città, di fenomeni sociali come l’affermazione del ruolo delle donne, e ripercorre anche l’evoluzione della metropoli, dai suoi luoghi più nascosti - i bagni sotterranei di piazza Oberdan, i bagni Diana, la Casa del Sole, il Brefotrofio, il Rifugio 87 - ai momenti che ne hanno caratterzzato la storia antica - il Barbarossa, le Nozze del Moro, le Cinque giornate - e quella più recente - i funerali di Verdi, le Esposizioni del 1881 e del 1906, la nascita del Corriere della Sera. Memomi è anche un produttore di eventi per la riscoperta del patrimonio storico-culturale milanese. Il primo appuntamento è in programma giovedì 25 settembre, alle ore 20.30, al Piccolo Teatro Grassi - Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2), con la serata dedicata a Dino Risi milanese, nel corso della quale saranno proiettati i cortometraggi che il regista girò prima di trasferirsi a Roma: 1848 (1948), Barboni (1946), Buio in sala (1950), Fabbrica del Duomo (1948), Verso la vita (1946) e il documentario sulla sua vita Una bella vacanza (2006), realizzato da 3D Produzioni. Interverranno Maurizio Porro, Marco e Claudio Risi, Didi Gnocchi, Fabrizio Corallo. “Il progetto moderno e molto attuale di memoMi - dichiara Giuseppina Antognini, Presidente della Fondazione Pasquinelli - sarà sicuramente apprezzato da tutti coloro i quali conservano la memoria della ‘Milano che fu’, ma che ci auguriamo raggiunga, attraverso le scuole, il mondo dei ragazzi che ben poco conoscono della loro bellissima città: un modo intelligente e appassionante per scoprire i suoi segreti". “Se un uomo o una donna perdono la memoria - afferma Didi Gnocchi, Direttore Editoriale memoMi -, la prima conseguenza è lo smarrimento: non ricordano più chi sono, da dove vengono, non sanno neppure bene dove andare. E se a perdere la memoria è una città che ne è della sua identità sociale? memoMi nasce per evitare che ciò accada, per colmare un vuoto, creando una rete di storie e suggestioni narrative, da cui partire per riafferrare il senso della storia. Perché memoria e storia non sono la stessa cosa. La storia cerca spiegazioni. La memoria seleziona gli argomenti più vicini alla nostra sensibilità e alla coscienza attuale. Perché la memoria ci dà consapevolezza facendo riemergere episodi, luoghi e persone dimenticate. E la consapevolezza individuale e collettiva è un buon bagaglio per partire e guardare lontano". “memoMi - conclude Didi Gnocchi -, per questo viaggio più che di rigore storico, che viene comunque rispettato, ha bisogno di emozione, passione e... Buona scrittura. E soprattutto di stare a stretto contatto con le persone, con i quartieri e le zone". Il tessuto sociale di Milano è in continua e rapida evoluzione. Ciascuna zona che compone la città è il risultato di una dinamica di storie, persone, tradizioni, lavori, stili di vita, molte delle quali vivono solo nel ricordo di pochi. Memomi nasce proprio col desiderio di conservare e produrre un patrimonio di cultura, esperienze, storia, cronaca e costume che racconti la vita della ‘città che non c’è più’ e sul quale integrare le memorie delle nuove genti che popolano Milano. Tra i suoi obiettivi principali, memoMi si prefigge di diventare un importante strumento educativo per gli alunni delle scuole, soprattutto primarie e secondarie, che consentirà di creare in simbiosi con l’insegnante dei percorsi didattici personalizzati alle proprie esigenze. La web tv di memoMi si fonda su un patrimonio di video raccolti negli archivi pubblici e privati di Milano, sia in quelli grandi e conosciuti, che in quelli piccoli o addirittura familiari. I materiali ritrovati sono spesso rielaborati e contestualizzati storicamente dalla redazione di memoMi, arricchiti da testi e interviste. La struttura di www.Memomi.it si sviluppa su tre livelli, accessibili dalla home page del sito, che ogni giorno presenterà un video scelto tra quelli in archivio. Il primo livello propone palinsesti tematici su argomenti come storia, società, lavoro, arte, architettura, musica, design, moda, teatro, cinema, sport e altro, con l’intento di creare nuclei di filmati collegabili con tag. Ad esempio nel canale Architetture si trova una video-storia del Castello Visconteo che si collega a un’altra che racconta i musei del Castello Sforzesco e a una ulteriore dove un critico d´arte svela le pitture di Leonardo nella Sala delle Asse. O ancora, la storia della Stazione Centrale, dalla sua fondazione ai nuovi spazi restaurati, si completa con la lettura di un brano di ‘Silenzio a Milano’ di Anna Maria Ortese sulla Stazione Centrale degli anni Cinquanta. Il secondo livello ha un approccio più documentaristico. Le storie sono ricostruite dalla viva voce dei protagonisti o dei testimoni. Attraverso una formula espressiva più discorsiva, questi video si concentrano sulle vicende che hanno caratterizzato il costume, la vita sociale, politica, artistica, culturale e sportiva di Milano. Di grande importanza è il terzo livello, dedicato alle scuole, dove l’insegnante, mediante una ricerca tematica per parole chiave, potrà creare dei palinsesti personalizzati da proiettare in classe. Per tutte le informazioni: www.Memomi.it  Al seguente link un breve video di presentazione del portale: http://we.Tl/kjlh5shvzo    
   
   
GRANDE GUERRA, LOMBARDIA: 300.000 EURO PER INTERVENTI E COMMEMORAZIONI  
 
Milano, 24 settembre 2014 - "Regione Lombardia mette a disposizione 300.000 euro per sostenere iniziative legate al centenario della Grande Guerra". Lo ha sottolineato l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini a margine di una riunione del Comitato regionale appositamente costituito, con la sua Presidenza. Collaborazione Con I Territori - "Come Comitato regionale - ha spiegato l´assessore - abbiamo ritenuto di dare a tutte le realtà territoriali interessate la possibilità di presentare proposte per commemorare la Grande Guerra". "In questo senso - ha continuato - è in via di predisposizione un Avviso pubblico, che sarà pubblicato sul Burl e sul sito della Direzione generale Culture, Identità e Autonomie nella prima metà di ottobre, per la presentazione di proposte da cofinanziare". Soggetti Coinvolti - "Potranno presentare progetti - ha concluso l´assessore - Enti locali e soggetti privati, anche in partenariato". I beneficiari dovranno garantire una partecipazione finanziaria non inferiore al 50 per cento della spesa ammessa. Saranno ammesse a contributo le tipologie progettuali indicate all´articolo 1, comma 2 della Legge regionale 28/2008, con riferimento alle vestigia della Prima Guerra mondiale elencate all´articolo 2 della stessa legge.  
   
   
AD OGNI DONNA IL SUO PROFILO PRIMO APPUNTAMENTO CON GLI SHOOTING FOTOGRAFICI DEDICATI ALLA MOSTRA “LE DAME DEI POLLAIOLO”  
 
Milano, 22 settembre 2014 - In occasione de Il tempo delle Donne, la tre-giorni di eventi e appuntamenti al femminile organizzata dal Corriere della Sera e prevista in Triennale il 27 e il 28 settembre, il Museo Poldi Pezzoli metterà a disposizione di tutto il pubblico femminile un set fotografico dove ogni donna potrà diventare protagonista di scatti esclusivi, rigorosamente di profilo. Questa operazione si inserisce nella serie di appuntamenti con gli shooting fotografici organizzati a corollario della mostra che aprirà al Museo Poldi Pezzoli il 7 novembre 2014, dove, grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, per la prima volta saranno riuniti quattro tra i più famosi ritratti simbolo della bellezza femminile della Firenze del Quattrocento. Per questo primo appuntamento saranno coinvolti due fotografi d’eccezione: Maki Galimberti, grande ritrattista di personaggi dello spettacolo e della cultura e autore di alcune delle copertine delle più importanti testate nazionali e Massimo Zingardi giornalista e fotoreporter, art director di Sette - Corriere della Sera. Gli scatti realizzati saranno messi a disposizione del pubblico on line sui canali del Corriere della Sera (La 27Ora), sul sito internet del Poldi Pezzoli e sui social media del museo.  
   
   
TRENTA GIOVANI LUCANI ALLA SCUOLA DEL MAESTRO MOGOL SCADE IL 22 OTTOBRE 2014 IL TERMINE PER PARTECIPARE ALLA BANDO DELLA REGIONE PER TRASFORMARE IL PROPRIO TALENTO IN PROFESSIONALITÀ  
 
Potenza, 24 settembre 2014 - Scade il 22 ottobre 2014 il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando “Residenze musicali” promosso dall’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici e Cooperazione internazionale dalla Regione Basilicata, per il sostenere la creatività e la professionalità di giovani talenti lucani. Il bando, consultabile sul sito della Regione Basilicata nella sezione Patto con i giovani, è rivolto ai lucani tra i 18 ed i 35 anni, residenti in Basilicata da almeno sei mesi, che hanno la passione per la musica e sognano di trasformare il proprio talento in professionalità. La Regione Basilicata mette a disposizione 30 borse di studio per seguire tre moduli di perfezionamento musicale per interpreti, autori di testo e compositori di musica leggera che si svolgeranno presso il Centro Europeo Tuscolano (Cet) di Avigliano Umbro diretto dal maestro Mogol. Fra tutte le domande pervenute entro il 22 ottobre 2014 accederanno a successiva fase di valutazione i candidati collocati nei primi cinquanta posti della graduatoria, redatta sulla base di titoli culturali ed artistici.