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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2008
AL VIA NEL LAZIO IL MICROCREDITO PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI  
 
Roma, 12 novembre 2008 - Promuovere il risparmio energetico e incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi gli obiettivi del ‘Fondo di rotazione per le energie intelligenti’ istituito dall’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio con il supporto di Sviluppo Lazio e presentato ieri alla stampa. Con l’attivazione del Fondo di rotazione da 7,5 milioni di euro, la Regione punta a sostenere i cittadini che intendono accedere alle energie rinnovabili. Il Fondo di rotazione regionale va a finanziare i piccoli impianti fino a 20kW, tramite le banche convenzionate, Unicredit Banca di Roma e Banca di Credito Cooperativo (Bcc). Il Fondo permette, attraverso un tasso dello 0,5% annuo sulla metà dell’importo finanziato per la costruzione dell’impianto fotovoltaico, di abbattere il tasso generale del finanziamento dal 6,5% medio al 3,5%. Il meccanismo di ‘microcredito per le rinnovabili’ si somma al conto energia e permette al cittadino, attraverso il cosiddetto ‘scambio sul posto’, di non pagare nulla per le rate relative all’installazione dell’impianto e ridurre a zero il costo della bolletta elettrica fin dal primo chilowatt prodotto. Il finanziamento viene erogato per 15 anni, durante i quali i cittadini risparmiano fino a 10. 500 euro sulla bolletta dell’energia elettrica. Dal quindicesimo anno, sia l’incentivo del conto energia, sia il risparmio in bolletta diventano un guadagno netto, per cui ogni anno si guadagneranno 2. 338 euro per un totale di 11. 690 euro in cinque anni. Al termine dei venti anni di funzionamento dell’impianto fotovoltaico, che può continuare a produrre per altri dieci anni energia pulita gratis, la somma totale che rimane in tasca alla famiglia proprietaria dell’impianto è di 22. 190 euro. “Il Lazio - ha detto il presidente della Regione, Piero Marrazzo - deve essere la prima regione ‘verde’ che utilizza le energie alternative. Per raggiungere questo obiettivo, c’è la necessità di fare atti concreti. In Europa e in Italia, infatti, c’è ancora molta paura da parte di chi è a capo delle imprese ad avvicinarsi all’energia rinnovabile, per l’aumento dei costi che si ripercuoterebbe sull’occupazione. La Regione Lazio vuole ribaltare quest’ottica puntando invece proprio sull’energia rinnovabile”. “Il Fondo che abbiamo costituito - ha spiegato l’Assessore regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, Filiberto Zaratti - consente ai cittadini e alle pmi di ottenere un finanziamento dell’impianto al 100% e senza fidejussioni, con un tasso agevolato che consente la copertura della rata con la sola parte dell’incentivo previsto dal Conto energia. Si potrà così realizzare fino a un massimo di 2. 500 impianti a seconda della taglia, autoalimentandosi nel tempo e consentendo la realizzazione di altri 200 impianti ogni due anni”. Ma, ha assicurato Zaratti, “non ci fermeremo”. “Con il fotovoltaico - ha detto - utilizziamo circa la metà dell’importo stanziato e nei prossimi mesi la cifra restante sarà utilizzata per creare degli analoghi fondi di rotazione per le altre rinnovabili e per l’efficienza energetica, perché coniugando i vantaggi ambientali con quelli per i cittadini si possono sviluppare in maniera efficace le energie rinnovabili, facendole entrare nella vita quotidiana di ognuno di noi”. “Il finanziamento del 50% da parte della Regione - ha ricordato Gianluca Lo Presti, direttore generale di Sviluppo Lazio - avverrà tramite Sviluppo Lazio, al tasso dello 0,50%. Il finanziamento del rimanente 50% sarà concesso dalla banca al tasso attribuito al cliente, con un spread massimo dell’1,50% per i privati e del 2,50% per le piccole e medie imprese. L’accesso al fondo sarà possibile da domani, 12 novembre, attraverso il sito di Sviluppo Lazio (www. Sviluppo. Lazio. It) e gli istituti bancari coinvolti. Per qualsiasi informazione, è già operativo il numero verde di Sviluppo Lazio 800 264525”. Per il direttore generale di Unicredit, Alessandro Cataldo, “l’iniziativa dimostra che si può lavorare solo facendo sistema”. “Unicredit Banca di Roma - ha detto intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto - è la banca delle famiglie. Con il fondo di rotazione si sta dando la possibilità a costo zero di potersi approvvigionare. Tuttavia - ha ammesso - c’è ancora un problema di carattere culturale, ma di sicuro non finanziario, anche perché noi ci siamo”. “Anche noi - ha continuato Roberto Gandolfo, vicedirettore generale vicario Bcc - dobbiamo esserci perché siamo una banca che opera per le microimprese. Ci aspettiamo una forte risposta da parte dei condomini, anche perché si tratta di un progetto che ha costi certi”. .  
   
   
FONDI IMMOBILIARI: EMANATA CIRCOLARE  
 
Roma, 12 novembre 2008 -  L´agenzia delle Entrate ha emanato il 3 novembre scorso la circolare n. 61 che fornisce chiarimenti sulle modalità di applicazione del nuovo regime fiscale per i fondi immobiliari. Questi fondi, la cui disciplina è stata rivisitata con il decreto legge n. 112/2008 convertito con modificazioni nella legge 133/2008, riguardano gli investimenti esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, in diritti reali immobiliari e in partecipazioni in società immobiliari. In particolare, l´art. 82 commi da 17 a 22, dal punto di vista fiscale ha innalzato dal 12,50 per cento al 20 per cento l´aliquota applicabile sui redditi di capitale derivanti da questi fondi. In sintesi, la Circolare fornisce chiarimenti su: 1. Regime di tassazione dei partecipanti ai fondi immobiliari; 2. Regime speciale di tassazione dei fondi immobiliari a ristretta base partecipativa e familiari non quotati in mercati regolamentati e con un patrimonio inferiore a 400 milioni; 3. Presunzione di residenza di società ed enti non residenti con patrimonio prevalentemente investito in fondi immobiliari. L´imposta deve essere corrisposta dalle società di gestione del risparmio in un´unica soluzione, entro il 16 febbraio dell´anno successivo al prelievo. Il primo versamento dell´imposta dovrà essere effettuato il 16 febbraio 2009. .  
   
   
MISERICORDIA DI FIRENZE ANNUNCIA IL PROGETTO SAN SEBASTIANO: UN VILLAGGIO PER DISABILI INTELLETTIVI TOTALMENTE INNOVATIVO  
 
 Firenze, 12 novembre 2008 - La Misericordia di Firenze si prepara ad avviare un importante programma che porterà alla realizzazione di una struttura per l’accoglienza e la riabilitazione per disabili intellettivi che sarà ai massimi livelli di innovazione attualmente pensabili. Un modello unico in Italia, che nasce dall’esigenza di trovare delle soluzioni per quelle situazioni di grave sofferenza in cui molto spesso si trovano il disabile intellettivo e la sua famiglia. La Misericordia di Firenze, la più antica Confraternita dedita all’assistenza dei malati, i sofferenti, gli emarginati e, più in particolare, la più antica istituzione privata di volontariato del mondo ancora attiva dalla sua fondazione, da oltre sette secoli ha a cuore le tante realtà problematiche della nostra città. Oggi la Misericordia di Firenze, dimostra l’importanza di questo progetto dedicandogli proprio il nome del suo Patrono, San Sebastiano. Il nuovo complesso si estenderà per circa 8. 000 mq. , in una zona a sud est della provincia di Firenze, in area già di proprietà della Misericordia di Firenze. Essa offrirà ad oltre 130 disabili intellettivi e/o con patologie psichiatriche, attualmente ospiti delle strutture Villa Valentina in Firenze e Villa Alessandro in Lastra a Signa, la possibilità di vivere in una comunità a carattere familiare, progettata e realizzata sulle basi di una nuova ed efficace idea di riabilitazione. I disabili saranno suddivisi in gruppi di appartenenza di 10/12 residenti, distinti dal punto di vista abitativo ed organizzativo per consentire lo sviluppo di relazioni personali ed affettive. Il costo della struttura è stimata ad oggi intorno ai 15 milioni di euro. “Siamo orgogliosi di questo progetto – spiega il Provveditore della Misericordia di Firenze, Andrea Ceccherini – la cui grande valenza sociale e scientifica spiega il forte impegno futuro con il quale abbiamo deciso di confrontarci. Il nostro obiettivo sarà quello di realizzare un Centro dove la persona “ospite” si senta come nella propria casa, in un ambiente favorevole allo sviluppo dell’autonomia personale e relazionale”. Sarà la stessa Misericordia di Firenze a gestire la struttura mediante la sua impresa sociale Amg (Assistenza Minorati Gravi), organizzazione nata nel 2006 proprio per gestire i centri residenziali e diurni per assistenza, tutela sanitaria, riabilitazione e integrazione sociale della persona psicologicamente disabile. Un villaggio reale, non artificiale, vitale, che prevede il coinvolgimento degli ospiti in varie attività: da quelle ricreative e sportive fino a quelle utili all’economia del villaggio stesso, secondo i nuovi criteri di “inclusione sociale”. I disabili potranno pertanto partecipare, in base alle loro possibilità e con l’apporto dei tecnici della riabilitazione, a corsi di ippoterapia e alla gestione delle varie attività della struttura: bar, orti, giardini, stalle, lavanderia, magazzini. “Per questo – spiega il Direttore Amg Leandro Lombardi - come direzione e come equipe medico /psicologica stiamo lavorando assieme agli architetti ed agli esperti della Misericordia, al fine di realizzare una struttura dove saranno importanti anche tutti i minimi dettagli. Persino le scelte dei colori e della forma dei fabbricati sono oggetto di studio, perché dovranno aiutare la persona con disabilità intellettiva ad identificare i luoghi di appartenenza e riconoscere i servizi e le varie destinazioni. Cureremo – continua Lombardi – anche l’estetica delle strutture e dell’ambiente con particolare attenzione, proprio perché afferente a strutture mentali poco condizionate dalla logica, alla bellezza intesa come un’esigenza terapeutica”. “ Il nostro progetto è molto impegnativo, anche economicamente – continua il Provveditore della Misericordia di Firenze – e ci auguriamo di riuscire a portare a termine il nuovo Villaggio entro 4 anni, ma questo dipenderà anche dalla solidarietà che riceveremo per questa iniziativa. Abbiamo già chiesto alle persone di destinare il 5 per mille per finanziare questo progetto – conclude Ceccherini – ma serviranno molti fondi. Confidiamo sulla sensibilità e generosità dei fiorentini di cui abbiamo ogni giorno, da secoli, una forte testimonianza”. .  
   
   
BOLZANO: NUOVO TESTO PER IL REGOLAMENTO CHE ELIMINA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE  
 
Bolzano, 12 novembre 2008 - Approvate dalla Giunta provinciale alcune modifiche al “Regolamento sull’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche”. Nel corso della recente seduta la Giunta provinciale ha approvato una serie di modifiche al “Regolamento sull’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche” approvato nel 2005. Le modifiche al testo del regolamento originario sono state inserite su richiesta degli assessori provinciali Richard Theiner e Florian Mussner, competeti rispettivamente per la sanità ed i lavori pubblici. Le modifiche si sono rese necessarie, rileva una nota dell’Assessorato alla sanità, in quanto nel corso dell’applicazione del regolamento si è evidenziata la necessità di apportare una serie di miglioramenti normativi in grado di rendere più agevole la sua applicazione pratica. Il regolamento detta norme volte a favorire il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici, privati aperti al pubblico, negli spazi e nei servizi pubblici e nei luoghi aperti al pubblico, al fine di assicurare la massima autonomia in sicurezza e di facilitare la vita di relazione di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali, di natura temporanea o permanente. Nella sua nota l’assessore Theiner sottolinea che il regolamento rappresenta un prezioso strumento per facilitare l’accesso agli edifici pubblici e privati a tutta la popolazione e rappresenta quindi un utile investimento per il futuro. .  
   
   
DEA CAPITAL S.P.A.: RESOCONTO INTERMEDIO AL 30 SETTEMBRE 2008 NAV (NET ASSET VALUE) A 2,81 EURO PER AZIONE (RISPETTO A 2,78 EURO PER AZIONE AL 31 DICEMBRE 2007) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA POSITIVA PER 231,5 MILIONI DI EURO (RISPETTO A 415,9 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2007)  
 
 Milano, 12 novembre 2008 - Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital S. P. A. Per l’esame e l’approvazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2008. Alla fine del terzo Trimestre 2008 il Nav è risultato pari a 2,81 Euro per azione, rispetto a 2,78 Euro per azione al 31 dicembre 2007. Il Nav (patrimonio netto consolidato) è pari a circa 825 milioni di Euro, al netto degli acquisti di azioni proprie per 24 milioni di Euro. Il Nav è rappresentato al 65% circa da investimenti in private equity, ovvero partecipazioni per 459 milioni di Euro e fondi per 73,6 milioni di Euro, al 7% da partecipazioni in società di Alternative Asset Management e al 28% circa da Posizione Finanziaria Netta. La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è positiva per circa 231,5 milioni di Euro al 30 settembre 2008, rispetto a 415,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2007, con una variazione nei nove mesi determinata principalmente dall’effetto combinato dei seguenti fattori: investimenti netti in partecipazioni e fondi per -163,4 milioni di Euro, di cui: 57,9 milioni di Euro (inclusi gli oneri accessori) per l’acquisizione della partecipazione in Idea Alternative Investments; 81,2 milioni di Euro per l’acquisizione della partecipazione in Kenan Investments Sa (consorzio a cui partecipano Bc Partners, Dea Capital e Turkven; controllante di Migros Turk); 13,0 milioni di Euro relativi agli esborsi per gli aumenti di capitale in Sigla Luxembourg (11,2 milioni di Euro) ed in Santé (per 1,8 milioni di Euro); 11,4 milioni di Euro collegati all’investimento nei fondi (Idea I Fof, Idea Coif I e fondi di venture capital), di cui circa 7 milioni nel Fof, durante il terzo trimestre; esborso collegato al piano di acquisto di azioni proprie per -24 milioni di Euro, di cui circa 21 milioni nel terzo trimestre; cash flow operativo (principalmente rappresentato da proventi finanziari, al netto delle spese correnti), dividendi incassati da Idea Alternative Investments ed altri movimenti per totali +1,6 milioni di Euro. L’investimento complessivo in Migros Turk al 30 settembre 2008 era pari a 175 milioni di Euro, di cui circa 94 milioni a titolo di investor loan (da convertire totalmente o parzialmente in equity), inclusi nella posizione finanziaria netta. Il Risultato Netto di Gruppo nel terzo trimestre è negativo per 2,9 milioni di Euro, rispetto ad un risultato negativo di 3,3 milioni di Euro nel terzo trimestre del 2007, mentre il Risultato Netto di Gruppo nei primi 9 mesi del 2008 è negativo per 3,7 milioni di Euro rispetto ad un risultato positivo di 1,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2007. Il Risultato Complessivo - Ias 1 (Statement of Performance) - è negativo per circa 5,0 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2008 (-2,9 milioni nel terzo trimestre 2008), rispetto ad un risultato positivo di 8,9 milioni di Euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-8 milioni nel terzo trimestre 2007), che rifletteva l’adeguamento positivo a fair value dei fondi in portafoglio). Successivamente alla chiusura del periodo,come da comunicato stampa divulgato in data 20 ottobre 2008, si è conclusa l’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni non ancora possedute da Migros Turk da parte di un veicolo di diritto turco controllato da Kenan Investments. Quest’ultima al termine dell’offerta è arrivata a detenere indirettamente il 97,9% del capital di Migros Turk. L’investimento complessivo per Dea Capital è confermato in massimi 175 milioni di Euro. Con riferimento a quanto comunicato il 9 maggio 2008, Dea Capital rende noto di aver completato il riassetto societario. Il Gruppo Dea Capital è stato riorganizzato con la costituzione di una società capofila delle attività di investimento in private equity, Dea Capital Investments, che affianca le partecipate attive nell’alternative asset management. Utilizzando la disponibilità di cassa già esistente, si è proceduto con aumenti di capitale a dotare delle necessarie risorse finanziarie le società deputate ad effettuare gli investimenti e ad ottimizzare la struttura finanziaria delle stesse. L’operazione è stata realizzata con società possedute al 100% da Dea Capital e non ha comportato modifiche al patrimonio netto né alla posizione finanziaria netta consolidati. In relazione alle prescrizioni regolamentari di cui all’Art. 36 del Regolamento Mercati, in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all’Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che nessuna società del Gruppo rientra nella previsione regolamentare citata. Si segnala, inoltre, la non applicabilità delle condizioni inibenti la quotazione ai sensi dell’art. 37 del Regolamento Mercati, relativo alle società sottoposte all’altrui attività di direzione e coordinamento. Il Presidente ha infine comunicato al Consiglio che, a seguito dell’avvenuta iscrizione al Registro delle Imprese della delibera di aumento di capitale a servizio del piano “Warrant Dea Capital 2008-2012”, si darà avvio all’offerta in sottoscrizione degli warrant ai beneficiari ad oggi individuati, nei termini e alle condizioni di cui alla delibera di approvazione del piano. .  
   
   
I "FATTORI DI CRESCITA" DELLE AZIENDE FAMILIARI PER IL RILANCIO ECONOMICO DEL PAESE 5° CONVEGNO SULLE GARANZIE E TUTELE SOCIALI DEI COMMERCIALISTI DI MILANO  
 
 Milano, 12 novembre 2008 – Le aziende familiari: cultura del mercato e modernizzazione per lo sviluppo del Paese è il tema del 5° Convegno nazionale sulle Garanzie e Tutele Sociali dell´Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, che si terrà venerdì 14 novembre dalle 9. 30 alle 18. 00 all´aula magna dell´Università Bocconi, via Gobbi 5 (v. Programma allegato). Le aziende familiari costituiscono circa l´83% del tessuto delle piccole e medie imprese italiane e il 30% delle imprese con fatturato superiore a 50 Mio €; forniscono quindi un contributo fondamentale all’occupazione e allo sviluppo, dando garanzie di solidità e di benessere diffuso alla collettività dei cittadini. Il loro stato di salute e le potenzialità di crescita sono perciò determinanti per il rilancio del sistema economico soprattutto di fronte alla crisi che sta investendo non solo il mondo finanziario, ma progressivamente anche l’economia reale. E´ obiettivo del convegno individuare, sulle questioni nodali per la crescita aziendale, nuove proposte e indicazioni chiare al legislatore con il contributo del mondo accademico, degli imprenditori, delle banche e dei professionisti che operano quotidianamente a fianco dell’impresa. A questo contribuiranno i risultati dell´indagine condotta dall’Ordine di Milano e dall’Università Bocconi, che delineeranno un quadro organico delle modifiche normative necessarie, offrendo nel contempo interessanti spunti di riflessione. .