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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Novembre 2008
GRUPPO IRIDE: OTTENUTO DALLA BEI UN FINANZIAMENTO DA 200 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 19 novembre 2008 - La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) ha deliberato a favore del Gruppo Iride un nuovo finanziamento per complessivi 200 milioni di euro rimborsabili in 15 anni (con preammortamento fino a 5 anni) per co-finanziare investimenti nel settore energetico. La prima tranche del finanziamento, pari a 100 milioni di euro e che sarà perfezionata entro la fine dell’anno come linea diretta con la Bei, è stata negoziata a condizioni particolarmente favorevoli ed in linea a quelle stipulate da Iride negli anni passati. I restanti 100 milioni di euro saranno perfezionati nel 2009. Il finanziamento conferma e consolida il sostegno pluriennale garantito dalla Bei ai progetti di sviluppo promossi dal Gruppo Iride nel settore dell’energia, caratterizzati dall’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza ed a basso impatto ambientale. Un precedente finanziamento Bei al gruppo Iride (120 milioni) e stato firmato nel 2006. Il piano di investimenti del Gruppo Iride, che sarà finanziato principalmente tramite cash flow operativi, prevede il potenziamento dell’accesso all’upstream energetico - attraverso l’aumento della capacità di generazione di energia elettrica e di calore e il potenziamento dell’import di gas - unitamente allo sviluppo sul mercato libero e dei servizi di rete. .  
   
   
ENI: LANCIATO CON SUCCESSO BOND A TASSO FISSO  
 
San Donato Milanese, 19 novembre 2008 - Eni ha lanciato ieri con successo un’emissione obbligazionaria a tasso fisso del valore nominale di 1,25 miliardi di euro collocata sul mercato degli Eurobond. Il prestito obbligazionario ha una durata di 5 anni (scadenza 20 gennaio 2014), paga una cedola annua del 5,875% e ha un prezzo di re-offer di 99,710%. Si ricorda che il merito di credito di Eni (rating) è Aa2 per Moody´s e Aa- per Standard&poor´s. Il nuovo titolo sarà quotato presso la Borsa di Lussemburgo. L´operazione ha riscosso successo in Italia e all´estero, in un mercato ancora caratterizzato da elevata volatilità. L´interesse da parte di un numero significativo di investitori istituzionali, in particolare Fund Managers e Assicurazioni, è stato determinato dal merito di credito della Società e dall´eccellente reputazione di Eni. Le obbligazioni sono state acquistate da investitori istituzionali in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Olanda. Il ruolo di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell´operazione è stato svolto da Banca Imi, Bnp Paribas, Deutsche Bank e Jp Morgan. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DEL VALORE DI 1,3 MILIARDI DI EURO IN ALGERIA  
 
San Donato Milanese (Mi), 19 novembre 2008 – Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto onshore in Algeria per un valore di circa 1,3 miliardi di euro. Il contratto, assegnato a Saipem dalla compagnia petrolifera algerina Sonatrach, è di tipo chiavi in mano e riguarda la realizzazione delle infrastrutture relative a un impianto di trattamento di Gpl (Gas di Petrolio Liquefatti) nel complesso petrolifero di Hassi Messaoud, situato nella parte centrale dell’Algeria, circa 900 km a sud est di Algeri. Il contratto, in particolare, riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento dei materiali e la costruzione di tre treni di Gpl dalla capacità produttiva totale di 8 milioni di metri cubi al giorno. I lavori saranno completati nella prima metà del 2012. .  
   
   
ENEA: PAGANETTO SU EFFICIENZA ENERGETICA AL CONVEGNO DELLA UIL  
 
Roma, 18 novembre 2008 - Il Prof. Luigi Paganetto, Presidente Enea, intervenendo al convegno organizzato dalla Uil su “Risparmio ed Efficienza la prima fonte di energia”, ha sottolineato che l’Enea si è già attrezzato per rispondere al suo nuovo ruolo di Agenzia Nazionale per l’efficienza energetica. “Recentemente l’impegno dell’Enea sul territorio ha permesso lo svolgimento importanti iniziative nelle principali città italiane in cui ha messo la propria competenza a disposizione degli operatori, delle istituzioni e della collettività”. “Il recupero di efficienza energetica - ha continuato Paganetto - è un aspetto fondamentale per il futuro sviluppo del Paese in quanto consente di ridurre i costi dell’energia e soprattutto di rimettere in moto l’economia creando sviluppo e occupazione. In questo processo, Enea intende trasferire tecnologie innovative nel sistema industriale, concentrandosi sulle applicazioni per gli usi finali dell’energia”. “Investire nell’efficienza energetica e nelle tecnologie innovative può fungere da volano per contribuire a contrastare la crisi economica grazie ad un vasto coinvolgimento delle piccole e medie imprese, ma anche delle famiglie. L’enea intende offrire il proprio contributo scientifico e tecnologico assicurando il trasferimento tecnologico nei settori industriale, civile e dei trasporti, in un contesto di sinergia con altri attori istituzionali in diretto collegamento con il sistema delle imprese”. .  
   
   
APQ ENERGIA SOLARE E IDROGENO: VENDOLA SCRIVE AL MINISTRO PRESTIGIACOMO  
 
 Bari, 19 Novembre 2008 - Questo il testo della lettera inviata dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in merito agli accordi di programma quadro sull’energia solare termodinamica e sull’idrogeno, per i quali da parte del Ministro sono state ventilate difficoltà finanziare nell’attuazione degli stessi. “Gentile Ministro, la Sua nota, con la quale sono prospettate serie difficoltà nell’attuazione dell’accordo di programma sull’energia solare termodinamica proposto dal Prof. Carlo Rubbia, non incoraggia di certo la prosecuzione di un progetto di così alto livello e strategico per una Regione che ha deciso di investire rilevanti risorse sulle energie rinnovabili. Vorrei ricordare che il progetto di ricerca condotto dal premio Nobel Rubbia è stato giudicato fra i più avanzati nel mondo. E’ un progetto che dovrà tracciare la strada ad una nuova generazione di impianti che trasformano l’energia solare in produzione elettrica. Anche per questo l’accordo di programma definito e sottoscritto nello scorso aprile con il Suo predecessore, finanziato con 9 milioni di euro (5 del Ministero e 4 della Regione) e già in fase di attuazione con l’avvenuto insediamento di una ‘cabina di regia’ che ha già operato, costituisce un fatto di grande rilevanza e qualità, che per questo va portato alla sua conclusione. Altrettanto dovrebbe accadere per il secondo Accordo di Programma dell’aprile 2008, quello finalizzato all’utilizzo di energia da idrogeno, secondo il progetto del Prof. Jeremy Rifkin, finanziato con 5 milioni di euro (3 del Ministero e 2 della Regione) ed al momento congelato nella sua attuazione senza che ci sia pervenuta alcuna spiegazione. Mi vengono invece da Lei comunicate “alcune criticità concernenti la definizione, valutazione e copertura finanziaria degli interventi”, difficoltà individuate forse tardivamente dalla Direzione per la Salvaguardia Ambientale che le riconduce ad un articolo ed a un comma della legge finanziaria 2008 (articolo 1, comma 322), che tuttavia sembra non avere attinenza con l’argomento. Sarebbe dunque opportuno un chiarimento per poter fornire il più rapidamente possibile alla Puglia ed al Paese impianti di avanguardia lungo la frontiera delle rinnovabili che Lei, come me, considera strategica per l’Italia e per l’Europa. Con la speranza di poter inaugurare insieme quegli impianti previsti nella nostra Regione, Le chiedo un incontro, confidando nella Sua sensibilità e cortesia. La saluto cordialmente, ricambiando gli auguri di buon lavoro”. .  
   
   
EDISON: DALLA PARTNERSHIP CON LIFEGATE NASCE ZEROE, LA PRIMA ENERGIA A IMPATTO ZERO  
 
Milano, 19 novembre 2008 – Edison, operatore leader in Italia nel settore energetico, e Lifegate, piattaforma dell’eco-sostenibilità, lanciano Zeroe, la prima offerta di energia elettrica a Impatto Zero. L’energia di Zeroe proviene da impianti Edison che utilizzano solo fonti rinnovabili e che quindi per loro natura non emettono anidride carbonica. In aggiunta, tutte le emissioni di Co2 legate in senso lato alla produzione di energia - dalla costruzione degli impianti, al trasporto dei materiali e degli addetti, alle attività di produzione e vendita (fatturazione, assistenza clienti ecc) - verranno compensate con la creazione di nuove foreste, in Italia e in Costa Rica, secondo la metodologia di Impatto Zero, iniziativa di Lifegate. I clienti che aderiranno all’offerta Zeroe contribuiranno quindi a creare 23. 000 metri quadri di nuova foresta per ogni Gigawattora di energia elettrica consumata e potranno compiere una scelta consapevole, acquistando a prezzi di mercato un prodotto “ambientalmente responsabile”. Edison e Lifegate insieme hanno sviluppato una rete di vendita dedicata per la promozione e commercializzazione di due prodotti: Zeroe People destinato al mercato residenziale e Zeroe Planet per il mercato business. “Il nostro portafoglio si arricchisce oggi di un’offerta veramente innovativa, che incontra le richieste di un pubblico molto interessato ai temi della compatibilità ambientale”, ha sostenuto Alessandro Zunino, direttore commerciale di Edison. “Con questa iniziativa commerciale, Edison intende confermare la sostenibilità delle proprie attività, dopo aver già previsto di investire un miliardo di euro nello sviluppo di impianti a fonti rinnovabili”. “Per Lifegate si tratta di un passo importante che sottolinea l’interesse a rafforzare la propria presenza nel settore energetico, avvalendosi della collaborazione di un operatore storico che può contare su un considerevole parco centrali alimentato da fonti rinnovabili e una forte sensibilità per il rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato Marco Roveda, fondatore e presidente di Lifegate. Impatto Zero si avvale della consulenza di Università italiane ed estere, come ad esempio il Politecnico di Losanna, il Politecnico di Torino e l’Università di Padova, partner scientifici specializzati nel Life Cycle Assessment per il calcolo dell’impatto ambientale. Inoltre collabora con Parchi e Riserve per la riforestazione, il monitoraggio e la tutela dei terreni. In Costa Rica Impatto Zero lavora direttamente con il Ministero dell’Ambiente. Tutto il processo è certificato da Bios, ente accreditato Sincert e riconosciuto dall’Unione Europea. .  
   
   
ACEGAS-APS SPA APPROVATA LA RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2008 ASSUNTE MISURE VOLTE A FAVORIRE LO SVILUPPO PER LINEE ESTERNE RISULTATO NETTO DI GRUPPO: 10,1 MILIONI DI EURO (+7,2 MILIONI DI EURO)  
 
Trieste, 19 novembre 2008: Il Consiglio di Amministrazione di Acegasaps, presieduto da Massimo Paniccia, ha esaminato e approvato l’ 11 novembre i risultati di Gruppo dei primi nove mesi del 2008. I Ricavi Netti del Gruppo Acegasaps fanno registrare, nei primi nove mesi del 2008, un incremento di 28,9 milioni di euro (+9,4%), passando dai 308,4 milioni del 2007 ai 337,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2008. A livello di fatturato c’è da segnalare la crescita di tutte le linee di business e, in particolare, di quelle del Gas (+11,2 €m), del Ciclo Idrico (+6,4 €m) e della linea Servizi (+4,4 €m). Il Margine Operativo Lordo aumenta da 52,7 milioni di euro a 66,3 milioni di euro, facendo così registrare un aumento del 25,6%. Migliora anche l’efficienza operativa del Gruppo che ha operato sui primi 9 mesi del 2008 con un’incidenza del margine operativo lordo sul fatturato pari al 19,6% contro il 17,1% del corrispondente periodo dell’anno precedente. Più nel dettaglio, il margine operativo lordo della Divisione Ambiente chiude i primi nove mesi del 2008 con un aumento di 4,6 milioni di euro (da 21,0 milioni di euro a 25,6 milioni di euro). L’aumento è attribuibile per 4,0 milioni di euro al termovalorizzatore di Trieste, che nei primi sei mesi del 2007 aveva subito la fermata di due delle tre linee. In recupero anche le altre attività della divisione, in particolare quelle di raccolta e spazzamento che, operando in condizioni mediamente più remunerative, fanno segnare un incremento complessivo di 0,7 milioni di euro. Sul terzo trimestre la divisione ambiente registra una diminuzione da 9,1 a 7,1 milioni di euro (-2,0 milioni di euro) a causa di un maggior numero di fermate degli impianti fatte registrare nel periodo e del venire meno di parte dei benefici Cip6. La Divisione Energia Elettrica subisce un calo del margine operativo lordo di 0,4 milioni di euro, passando da 10,3 a 9,9 milioni di euro. Il decremento è concentrato nel settore della distribuzione in seguito al trasferimento dei clienti vincolati alla controllata Acegasaps Service. In termini aggregati (distribuzione + vendita clienti vincolati) il margine operativo lordo rimane sostanzialmente stazionario (10,6 milioni di euro nel 2008 contro i 10,5 milioni di euro nel 2007). In aumento il margine nella produzione (+0,4 milioni di euro). Sul terzo trimestre il margine operativo lordo passa dai 3,4 milioni di euro del 2007 a 1,8 milioni di euro del 2008. Ad impattare su tale riduzione sono soprattutto le tariffe delle attività legate alla distribuzione e gli effetti della perequazione. Il margine operativo lordo della Divisione Gas aumenta da 11,0 milioni di euro a 15,6 milioni di euro, con un incremento pari a 4,7 milioni di euro. L’aumento è attribuibile sia al settore della distribuzione (+2,8 milioni di euro) che alle attività di libero mercato (+1,5 milioni di euro). Sia la distribuzione che la vendita hanno beneficiato del favorevole andamento termico. Sul terzo trimestre il margine operativo lordo si riduce e passa da 2,0 milioni di euro a 0,8 milioni di euro (-1,3 milioni di euro). La riduzione è attribuibile alle attività di vendita (-1,4 milioni di euro) che hanno risentito di conguagli a favore dei fornitori. Il Ciclo Idrico Integrato segna un incremento di 3,4 milioni di euro del margine operativo lordo che cresce da 20,7 a 24,2 milioni di euro. L’incremento, pur in un contesto di minori volumi distribuiti, è interamente attribuibile alle revisioni tariffarie ottenute sia nell’area di Padova che in quella di Trieste. Anche nel terzo trimestre il margine operativo lordo è in crescita: +1,1 milioni di euro. Il margine operativo lordo della linea Servizi aumenta di 0,3 milioni di euro, passando da 9,1 a 9,4 milioni di euro. Significativa la crescita del settore dell’illuminazione pubblica che segna sui primi nove mesi del 2008 un incremento di margine operativo lordo pari a 0,4 milioni di euro. In leggera progressione la controllata Sinergie (+0,2 milioni di euro) mentre gli altri servizi risultano stazionari o in lieve calo. Gli accantonamenti netti dei primi nove mesi sono pari a 0,6 milioni di euro e sono principalmente dovuti ad accantonamenti per contributi Cig e Cigs. Gli ammortamenti e svalutazioni subiscono un incremento di 2,0 milioni di euro, passando da 34,2 a 36,2 milioni di euro, a causa di maggiori ammortamenti derivanti dagli investimenti effettuati. Il margine operativo netto dei primi nove mesi del 2008 è pari a 29,4 milioni di euro contro i 17,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2007. Si registra pertanto un incremento di 12,2 milioni di euro (+70,5%). L’incidenza del margine operativo netto aumenta nel periodo dal 5,6% all’ 8,7%. Gli oneri finanziari aumentano da 12,0 a 15,2 milioni di euro. L’incremento è principalmente dovuto all’aumento dei tassi di interesse e alla maggiore esposizione media a livello di Gruppo. Le imposte sul reddito aumentano e passano da 5,2 a 5,6 milioni di euro (+ 0,4 milioni di euro). In forte calo il tax rate del gruppo che passa dal 59,9% al 34,1% per effetto principalmente dell´assoggettamento ad imposta sostitutiva dei disallineamenti tra valori civili e valori fiscali dei cespiti esistenti al 31 dicembre 2007 e della diminuzione delle aliquote di imposizione Ires e Irap. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 10,1 milioni di euro contro i 2,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2007. Per ciò che riguarda gli investimenti, nei primi nove mesi del 2008 sono stati realizzati 54 milioni di euro, con una crescita del 21% rispetto ai 45 milioni del corrispondente periodo del 2007. La posizione finanziaria netta si presenta al 30 settembre 2008 con un saldo negativo pari a 309 milioni di euro, in crescita di 12 milioni di euro rispetto ai valori di inizio anno (297 €m) e in diminuzione di 6 milioni di euro rispetto a quelli di giugno 2008 (315 €m) Evoluzione prevedibile della gestione I primi nove mesi del 2008 sono risultati estremamente positivi, confermando il trend già manifestatosi nella prima metà dell’anno. Dopo il 2007, anno segnato da alcuni elementi negativi di carattere straordinario, il Gruppo ha ripreso il cammino di crescita. Le performance economiche raggiunte esprimono le effettive capacità industriali del Gruppo e consentono di confermare per l’anno in corso gli obiettivi del piano 2008-2010. Tra i principali fattori di rischio sono da segnalare un quadro legislativo in evoluzione e una generale situazione economica non favorevole – aggravata dalla recente crisi finanziaria - con una domanda in calo e un quadro generale che volge verso la recessione; lo scenario che si delinea non potrà non avere conseguenze anche su attività fortemente regolamentate. Nelle attività regolamentate si può osservare: La divisione energia elettrica, dovrebbe mantenere margini in crescita rispetto al 2007 anche nell’ultimo trimestre; - La divisione gas dovrebbe confermare il trend positivo manifestatosi nei primi nove mesi del 2008 e migliorare ulteriormente i margini operativi rispetto al 2007, anche se c’è da segnalare che nel corso del mese di ottobre l’immesso in rete risulta inferiore di circa il 27% rispetto allo stesso periodo del 2007; - La divisione acqua, grazie alle revisioni tariffarie, mostrerà un ulteriore miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2007; - La divisione ambiente ha ottenuto un significativo recupero nei primi nove mesi e dovrebbe mantenere un trend di crescita dei margini, pur in presenza del venire meno, a partire da marzo, di parte dei benefici Cip6 relativamente al termovalorizzatore di Trieste. Le attività di libero mercato, grazie a un più remunerativo rapporto tra costi di acquisto e prezzi di vendita della materia prima, dovrebbero confermare il recupero fatto segnare nel periodo in esame. Anche tali attività potrebbero risentire in maniera sensibile dell’andamento termico dei mesi di novembre e di dicembre. La società Sinergie dovrebbe accrescere il volume d’affari, mantenendo tuttavia una redditività stazionaria a causa di un mercato fortemente concorrenziale. Nel complesso quindi i margini operativi dovrebbero consolidare nei successivi trimestri il trend mostrato nel periodo gennaio – settembre 2008. Nei primi nove mesi erano previsti investimenti per 86,8 milioni di euro, mentre il budget annuale ne prevede 114,0 (a fronte dei quali dovrebbero essere ricevuti contributi pubblici per 13,8 milioni di euro). Nei primi nove mesi sono stati realizzati investimenti per circa 54,5 milioni di euro, con uno scostamento rispetto alle previsioni di circa il 37%. Tale scostamento troverà conferma nell’ultima parte dell’esercizio. La costruzione della terza linea del termovalorizzatore di Padova dovrebbe essere completata entro il 2009. Particolari energie sono state dedicate, e verranno dedicate, al miglioramento della dinamica del capitale circolante, anche attraverso un’attenta gestione dei giorni medi di incasso e di pagamento. Eventi successivi al 30 settembre 2008 Non si segnalano eventi o circostanze rilevanti successivi al 30 settembre 2008. Prosegue l’attività volta alla separazione societaria degli impianti di termovalorizzazione di Padova e Trieste e la contestuale ricerca di partner pubblici e privati. Obiettivo già dichiarato dell’operazione è la valorizzazione della filiera ambientale. Nel corso della prima parte del mese di novembre è stata inviata, attraverso l’advisor incaricato, la documentazione informativa ai potenziali investitori. Si prevede di completare il processo di cessione di una quota di minoranza (fino al 40%) entro il primo trimestre 2009. Sviluppo per linee esterne Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di avviare un tavolo di lavoro con Ascopiave per approfondire la proposta da quest’ultima formulata per pervenire all’aggregazione delle rispettive attività nel settore del gas. In tal senso il Consiglio ha inoltre stabilito di effettuare una valutazione in merito all’opportunità di procedere alla separazione societaria delle attività di distribuzione del gas e verificare l’esistenza di un interesse anche di terzi a rilevare, in tutto o in parte, le suddette attività. .  
   
   
A2A, IRIDE E GRUPPO GAZPROM PROCEDONO CON LA CREAZIONE DI UNA JV PER IL MERCATO DEL GAS NATURALE  
 
Milano, 19 Novembre 2008 – Come previsto dal Joint Venture Agreement firmato da A2a, Iride e dal gruppo Gazprom il 25 Settembre 2008, A2a Alfa S. R. L. E Zmb Gmbh hanno sottoscritto un accordo per l’entrata di Zmb con una quota del 50% nel capitale di A2a Beta S. R. L. , una joint venture che opererà sul mercato italiano del gas naturale. In accordo con il medesimo Joint Venture Agreement, Iride Mercato S. P. A. Ha acquisito in data odierna da Aem Trading il 30% di A2a Alfa S. R. L. Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2009, una volta ottenuta l’autorizzazione della competente autorità antitrust. .  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE ORGALIME - MECCANICA EUROPEA UNITA ALLA RISCOPERTA DELLA OLD ECONOMY PER USCIRE DALLA CRISI IN ITALIA E IN EUROPA  
 
Milano, 19 novembre 2008 - Dopo una serie di anni eccellenti caratterizzati da una forte espansione dell’industria meccanica europea, le prospettive per l’anno a venire sono piuttosto negative. A prescindere dal previsto consueto rallentamento ciclico, instauratosi lo scorso anno, la recente turbolenza finanziaria a livello mondiale si sta ripercuotendo sulla domanda sia di beni di investimento, che di beni di consumo durevoli dell’industria. Sulla base dei dati emersi all’inizio di settembre di quest’anno, le previsioni di crescita del fatturato dell’industria meccanica europea in termini di volume si attestano sul 3,0% nel 2008. Tuttavia le restrizioni creditizie e l’incertezza finanziaria, il calo degli ordini e l’aumento delle scorte di magazzino invendute, associate ad un utilizzo ridotto delle capacità produttive, stanno alimentando un clima di negatività nell’ambiente industriale, che induce i nostri economisti a prevedere una crescita della produzione dell’industria meccanica europea di appena l’ 1,2% per il 2009. Al tempo stesso gli indicatori economici indicano che una contrazione in questa fase non è da escludere, anche se i nostri economisti partono da altri presupposti. Nell’incertezza del contesto, Orgalime si rivolge alle istituzioni europee e nazionali, affinché riconoscano l’importanza di questo settore produttivo primario per l’economia nel suo complesso, e facciano sì che la struttura stessa dell’industria meccanica e dei suoi acquirenti nell’Ue non venga compromessa. Robert Mahler, presidente di Orgalime, in occasione dell’Assemblea Generale tenutasi a Milano ha dichiarato: “È ormai tempo che le istituzioni europee e i governi nazionali riconoscano il contributo fondamentale che la nostra industria - principale settore produttivo dell’Ue - fornisce all’economia europea. I beni e i servizi offerti dalle nostre aziende creano lavoro e ricchezza reali, elemento fondamentale in un momento in cui il settore finanziario ha mostrato i propri limiti e non è più in grado di garantire quel sostegno che l’economia, industria manifatturiera inclusa, si aspetta. È pertanto particolarmente importante che in questa fase i governi e le istituzioni europee reimpostino correttamente le proprie priorità: essi devono focalizzarsi sul supporto delle nostre aziende, ai fini della salvaguardia di posti di lavoro qualificati in Europa, anziché spingere verso un programma di regolamentazione dogmatica, che imponga l´esigenza di significativi investimenti a breve termine unicamente ai produttori dell´Ue. In questo modo si aumenta solo la tentazione per le aziende di ridistribuire gli investimenti oltre i confini dell’Unione europea. E i dati in nostro possesso indicano che ciò sta già accadendo, motivo per cui è arrivato il momento di prendere iniziative che favoriscano la crescita e salvaguardino i posti di lavoro. ” Crescita ridotta nel 2008 - Negli ultimi due anni l’industria meccanica europea ha beneficiato di un ciclo economico particolarmente favorevole. La produzione dell’industria rappresentata da Orgalime si è attestata su un valore di fatturato intorno al 3% nel 2008, pressoché pari alla crescita media nel lungo periodo, ma con un rallentamento in confronto al forte incremento registrato nel 2006 e 2007. Come conseguenza della fiorente attività dei primi sei mesi del 2008, si stima che l’occupazione nel settore industriale sia salita dell’1,3% circa, portando a oltre 11 milioni il numero degli addetti nell´industria. Si prevede che gli investimenti fissi si attesteranno sul 3,5% nel 2008, periodo caratterizzato da una elevata capacità produttiva e da un sensibile aumento della produzione. In ogni caso però il tasso di crescita definitivo per il 2008 risulterà probabilmente dimezzato rispetto al 2007. Negli ultimi due anni la domanda è stata rilevante sui mercati emergenti, spinta dalla necessità di beni di investimento di ogni tipo, e il 2008 non ha fatto eccezione. Si stima che il commercio al di fuori della Ue sia cresciuto del 5,8% nel 2008, contro il 3,3% del mercato interno, in evidente rallentamento. Un normale indebolimento del ciclo relativo ai beni di investimento si è innescato circa un anno fa. Tuttavia l’instabilità finanziaria, che ha caratterizzato l’economia mondiale negli ultimi due mesi, ha trasformato l’atterraggio morbido che era nelle previsioni in una brusca flessione delle attività durante la seconda metà del 2008. Le indagini sul trend economico condotte nei paesi dell´Ue riflettono una situazione differente per quanto concerne la fiducia nelle industrie meccaniche europee. Gli ordini vengono considerati inferiori alla norma nella maggior parte dei settori industriali. La capacità produttiva e la carenza di manodopera non vengono più considerate come i principali ostacoli all’espansione futura. Ora invece l’elemento essenziale della futura espansione è la domanda. Uno sguardo al 2009 - Le prospettive per il 2009 non sono ottimistiche. Si prevede un ulteriore calo della domanda sul mercato interno europeo e una contrazione della richiesta di beni di investimento, caratterizzata da un tasso di crescita ridotto, causato dalla maggiore difficoltà di accesso ai crediti e dal previsto rallentamento della produzione e utilizzo delle capacità. Gli ultimi mesi hanno fatto inoltre registrare un calo drammatico della fiducia dei consumatori su tutto il territorio europeo: il consumo domestico di beni durevoli è pertanto destinato a salire di pochi punti percentuali nel prossimo anno. Orgalime prevede inoltre che nel 2009 anche il commercio interno dei prodotti dell’industria meccanica avrà un tasso di crescita estremamente ridotto, pari all’1,3% circa. Esistono tuttavia alcuni elementi favorevoli che contribuiscono all´espansione industriale: l´euro forte, che ha rappresentato un ostacolo per molti esportatori, è sceso a livelli più accettabili e contribuirà a incentivare l´industria. Anche per mercati di esportazione asiatici o in altre aree emergenti si prevede un tasso di crescita superiore a quello europeo. Ciò si riflette nelle previsioni dell’Ue sull’espansione del commercio estero del 3,4% nel 2009. L’attesa diminuzione dei prezzi delle materie prime, tra cui metalli non ferrosi e acciaio, rappresenta un fattore altrettanto positivo. Orgalime ritiene tuttavia inevitabile un calo del volume produttivo nel corso del 2009. Il previsto aumento della produzione dell´1,2% sarà insufficiente a sostenere la crescita occupazionale nel settore dell’industria, che secondo le stime subirà una contrazione dello 0,5%. Anche gli investimenti patrimoniali sembrano destinati a ridursi dello 0,3%, come conseguenza della crescita ridotta e della situazione degli investimenti in molti dei comparti clienti dell’industria meccanica. Panoramica dei settori Variazione percentuale della produzione per anno
Settore 2008 stime 2009 previsioni
Articoli in metallo 0,8 1,2
Ingegneria meccanica 4,7 0,6
Elettrico, Ict, ingegneria delle strumentazioni 3,5 2,1
Totale industria meccanica europea 3,0 1,2
Totale occupazione industria meccanica 1,3 -0,5
Totale investimenti patrimoniali industria meccanica 3,4 -0,3
Esportazioni 4,3 2,2
Esportazioni commerciali Extra Ue 5,9 3,4
Esportazioni commerciali interne all’Ue 3,4 1,4
Industria meccanica per settore Nonostante le generali previsioni sfavorevoli per il 2009, la situazione dell’industria si differenzia da un settore all’altro, Le previsioni iniziali relative alla crescita della produzione per l´industria europea degli articoli in metallo nel 2008 si attestano sullo 0,8%. Questo ramo dell’industria meccanica produce in larga misura manufatti utilizzati in altri settori della meccanica, la cui domanda si è mantenuta su livelli molto più bassi per tutto il 2008, determinando quindi una stagnazione anche della crescita di questo comparto. Anche se l’industria dei prodotti metallici dipende in maniera limitata dalle esportazioni, la domanda estera è stata debole e ha contribuito al basso tasso di incremento del 2008. Nei sottogruppi, la lavorazione di prodotti strutturati in metallo subirà quest’anno una contrazione dopo il forte sviluppo del 2007. Una crescita rilevante è invece prevista per l’industria dei generatori di vapore, nonché per i settori della profilatura e dello stampaggio dei metalli. Il calo previsto per molti dei settori acquirenti, tra cui quello dei macchinari e dell’auto, delinea prospettive tutt’altro che rosee per il 2009, con una crescita assai moderata del volume di produzione, prevedibilmente attorno all´1,2%. L’industria europea delle macchine e delle attrezzature ha beneficiato dei molti anni caratterizzati da una forte domanda di beni di investimento a livello mondiale, facendo registrare una crescita impressionante, purtroppo calata nel 2008 insieme alla domanda stessa. Secondo le previsioni il volume della produzione salirà "solo" del 4,5% nel 2008, ovvero della metà rispetto all´anno precedente. Per il 2008 è attesa una crescita del 7,8% delle esportazioni esterne all’Ue, accompagnata da un’analoga tendenza dei volumi commerciali interni che dovrebbe attestarsi sul 6%. Alcuni settori di produzione dei macchinari stanno attualmente ottenendo risultati positivi, in modo particolare nell’ambito dei macchinari agricoli e delle macchine utensili. Tuttavia nel 2008 gli altri settori hanno riportato un tasso di crescita inferiore, se non addirittura una contrazione, come conseguenza del rallentamento di altre aree dell’industria manifatturiera. Secondo le stime, l’attività nel settore dei macchinari continuerà a rallentare anche nel 2009. La situazione degli investimenti nella stessa industria meccanica non appare positiva: molti degli acquirenti e delle industrie che giocano un ruolo fondamentale nel settore, hanno effettuato massicci investimenti nel corso degli ultimi tre anni, rendendo inevitabile un calo ciclico. Inoltre la turbolenza finanziaria degli ultimi mesi sta iniziando a limitare l’accesso al credito, dovuto all´esitazione delle banche, nonostante le considerevoli iniezioni di liquidità nel sistema finanziario. Il calo dei titoli azionari, un utilizzo inferiore delle capacità in molte industrie acquirenti e l’incertezza del panorama degli investimenti in Europa ha portato all’erosione della fiducia dell’industria e, di conseguenza, delle prospettive dell’industria dei beni di investimento. Per il 2009 si prevede pertanto una crescita estremamente limitata della produzione nel settore dei macchinari, pari allo 0,6% circa, senza la possibilità di escludere totalmente una contrazione, nonostante la presenza di una domanda sostenuta all’esterno dell’Ue che dovrebbe determinare un aumento del 4,8% circa del commercio estero dell’Unione Europea. Le stime provvisorie di crescita dei settori dell´industria elettrica, Itc e delle strumentazioni nel 2008 indicano un 3,5%, quindi un calo rispetto all´anno precedente, determinato principalmente dalla situazione nel settore delle telecomunicazioni, a sua volta in flessione. La diminuzione dei prezzi in questo settore ha influenzato negativamente il fatturato. Al tempo stesso i componenti elettronici (Nace 321) hanno fatto registrare una crescita vivace, così come i computer e le attrezzature per ufficio (Nace 30). La crescita della produzione di macchinari e di apparecchiature elettriche tradizionali continua a dimostrarsi sana, confermando la tendenza instauratasi dall´inizio del 2006. I settori connessi a questo ambito, come ad esempio i generatori, i motori e i trasformatori tradizionali (Nace 311), nonché gli apparati di distribuzione e controllo, indicano segni di crescita sostenuta. Situazione differente per il settore di cavi e conduttori elettrici, accumulatori e attrezzature per illuminazione, che nel 2008 ha registrato una brusca contrazione. Le prospettive per il 2009 sono tuttavia piuttosto positive per il settore nel suo complesso e si prevede un’ulteriore espansione della produzione, ma comunque in lieve calo se rapportata al 2008 o a un tasso di crescita del 2,1%. . .
 
   
   
CAPE LIVE ENTRA NEL GRUPPO TRAFOMEC  
 
Milano, 19 novembre 2008 - Cape Listed Investment Vehicle In Equity S. P. A. (Cape Live), Investment company promossa da Cimino e Associati Private Equity S. P. A. (Cape) e quotata sul segmento Mtf di Borsa Italiana dal 19 luglio 2007, comunica di aver partecipato all’acquisizione del 99,13% delle azioni di Trafomec S. P. A. , azienda che opera nella progettazione, produzione e commercializzazione di apparati di trasformazione (da alta a media-bassa potenza) di reattanze e combinazioni magnetiche per elettronica di potenza. L’investimento complessivo di Cape Live è pari a 1 milione di euro L’acquisizione è stata definita da Cape attraverso un’operazione di Buy Out che vede, oltre a Cape Live, i seguenti investitori: ý Cape Natixis Due (Cn2), fondo mobiliare chiuso specializzato in operazioni di investimento in piccole e medie aziende guidato da Simone Cimino, e Cape Due Team, società espressione del Team di Cape, per un investimento complessivo di poco superiore ai 10 milioni di euro. ý Soci storici di Trafomec che reinvestono nell’operazione e mantengono la maggioranza della Società. Con sede a Tavernelle di Panicale (Pg), Trafomec S. P. A. È stata fondata nel 1980 da un gruppo di tecnici ed ingegneri con esperienza ventennale nel campo dei componenti magnetici di potenza. Il Gruppo Trafomec è oggi composto da cinque Società che impiegano complessivamente più di 500 dipendenti, di cui la capogruppo Trafomec S. P. A. Controlla: Eurotrafo S. P. A. (78,1%), Trafofluid S. R. L. (88%), Trafomec Shanghai Cina (100%) ed Imel Energy Sa (57%), società svizzera che a sua volta controlla al 52% Imel Poland. L’evoluzione del fatturato consolidato del Gruppo ha registrato una crescita pari a un tasso composto annuo (Cagr ) del 25%, passando, dal 2005 al 2007, da € 42,3 milioni a € 66,1 milioni; il fatturato consolidato atteso per l’esercizio 2008 supera i 75 milioni di euro. Simone Cimino, Vice Presidente di Cape Live, dichiara: “Questa operazione conferma la continua evoluzione delle strategie di Cape che, anche in un momento di forte crisi nei mercati finanziari, accresce il numero dei suoi investimenti, contribuendo alla creazione di valore economico e sociale. Inoltre – aggiunge Simone Cimino - l’acquisizione del Gruppo Trafomec è di fatto il primo deal che vede un ruolo attivo dell´Advisor di Cape Centro (fondo mobiliare chiuso che avrà come target di investimento il settore delle piccole e medie imprese localizzate nel Centro Italia), Ottantaventi (nella persona di Luca Goldoni), in previsione di un possibile ingresso del fondo stesso nella compagine sociale, successivo all´ottenimento dell´autorizzazione da parte di Banca d’Italia ed al completamento della raccolta”. Gabrio Caraffini, Presidente di Trafomec, dichiara: “In un settore in cui l’Italia vanta un notevole know how, quello dell’Industria Elettrotecnica, Trafomec opera con 5 linee di business: Statico, Trazione, Saldatura, Liquido (segmento Secco) e Resina. L’offerta del Gruppo è molto ampia sia in termini di tipologie di prodotto che in termini di tecnologie utilizzate. Con l’intervento ed il supporto di Cape intendiamo consolidare ed espandere le quote di mercato tramite lo sviluppo dei processi produttivi per migliorarne ancor più l’efficienza. Nel segmento Secco, Trafomec è già il secondo operatore a livello mondiale, con un una quota di mercato dell’8,8%. Per quanto riguarda il Management Team, Alessandro Pini, manager di pluriennale esperienza, rimarrà al mio fianco nel ruolo di amministratore delegato”. .  
   
   
GIULIO QUERCIOLI ALLA GUIDA DEI SERVIZI IN CONFINDUSTRIA  
 
Roma, 19 novembre 2008 2008 – Giulio Quercioli Dessena è il nuovo Presidente di Fise - Federazione Imprese di Servizi di Confindustria. Lo ha eletto l’Assemblea della Federazione. Per il raggiungimento degli obiettivi del programma il Presidente Fise opererà con i nuovi vice Presidenti Riccardo Formica (Autostrada Torino-milano), Claudia Giuliani (Roma Multiservizi) e Vito Santoro (Smarts – Trasporti postali). Giulio Quercioli Dessena è Amministratore Unico di Igm Ambiente, società di servizi ambientali attiva, anche a livello internazionale, nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti (dalla raccolta allo smaltimento finale) e nella costruzione di impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque. Nato a Roma nel 1951, ma siciliano di adozione, Quercioli Dessena è Laureato in Scienze Bancarie; in passato ha ricoperto la carica di Presidente di Assoambiente e Presidente dell’Area Associazioni imprese ecologiche di Confindustria Sicilia. “Valorizzare e rilanciare il ruolo dei servizi nel sistema Confindustria e per lo sviluppo economico del Paese. E’ questa la sfida su cui investirò le energie del mio mandato”. Con queste parole si è espresso il nuovo Presidente di Fise al termine dell’Assemblea. “Piena liberalizzazione dei servizi pubblici, miglioramento qualitativo delle regole sugli appalti pubblici e privati e soluzione delle problematiche economico-finanziarie del settore (dal ritardo nei pagamenti da parte della P. A. Fino ai rapporti con le banche)”, ha aggiunto Quercioli, “sono gli obiettivi che ci vedranno da subito protagonisti”. .  
   
   
CINA E CAMPANIA INSIEME PER L’INNOVAZIONE A NAPOLI DAL 24 NOVEMBRE IL SINO-ITALIAN EXCHANGE EVENT PIATTAFORMA DI INCONTRI TRA ISTITUZIONI, IMPRESE, CENTRI DI RICERCA DI ITALIA E CINA  
 
 Napoli, 19 novembre 2008 – Dal 24 al 27 novembre, a Città della Scienza cultura tecnologica italiana e cinese si incontrano per promuovere e facilitare partnership, progetti ed investimenti reciproci in ambito istituzionale, commerciale e scientifico. Biotecnologie e biomedicale, ambiente ed energia, tecnologie informatiche e della comunicazione, processi innovativi anche nei settori tradizionali come il tessile. Questi i temi trainanti del Siee (Sino - Italian Exchange Event), iniziativa realizzata dalla Regione Campania in collaborazione con il Comitato Governativo Italia-cina del Ministero degli Esteri e il Ministero per lo Sviluppo Economico. In continuità con le azioni del programma di cooperazione Sino-italian Sci-tech Exchange, una rappresentanza cinese – composta da 5 istituzioni locali, 33 imprese, 6 fra Business e Science Park, 12 Università e centri di ricerca, 8 enti di ricerca nel campo medico - si riunirà a Napoli per consolidare e sviluppare il percorso di cooperazione avviato dalla Regione Campania con la municipalità autonoma di Pechino e la Provincia dello Zhejiang. Il programma di attività include – oltre a forum, seminari e workshop tematici - un´agenda di incontri B2b tra operatori cinesi ed italiani pre-programmati. Il Siee – che prevede un’area espositiva di oltre 1. 500 mq. Per imprese, università e centri di ricerca cinesi, oltre ad enti ed istituzioni italiani - rappresenta, pertanto, una concreta opportunità di scambio e confronto per: Aziende, interessate ad intraprendere partnership ed a costruire rapporti commerciali. Università e Centri di Ricerca intenzionati a stabilire rapporti di cooperazione. Enti ed Istituzioni che intendono promuovere relazioni industriali, tecnologiche e scientifiche su settori innovativi. Studenti e cittadini che vogliono visitare l’area espositiva e gli stand degli operatori. È possibile aderire all’iniziativa ed accreditarsi per gli incontri B2b, visitando il sito web tematico www. Cittadellascienza. It/siee Per informazioni: progettocina@cittadellascienza. It - tel. 081. 7352446 - Fax 081. 7352569 .  
   
   
TRENTO, WHIRPOOL: MASSIMA ATTENZIONE DA PARTE DELLA PROVINCIA  
 
Trento, 19 novembre 2008 - Piena solidarietà ai dipendenti colpiti dal provvedimento: agli stessi va l’assicurazione che non verrà a mancare il sostegno degli ammortizzatori sociali. Ma al tempo stesso c’è la convinzione che in Trentino gli effetti della crisi sono - per ora - ridotti al minimo. La Provincia autonoma di Trento commenta così la notizia degli esuberi annunciati dalla Whirpool che, come noto, gestisce un importante stabilimento a Spini di Gardolo. “Siamo consapevoli e da tempo seguiamo gli effetti di una crisi dei mercati che ha ripercussioni sulla vita quotidiana di ciascuno di noi, tanto che si parli di lavoro quanto di consumi – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai – ma va anche detto che il fenomeno in Trentino ha fortunatamente assunto per il momento dimensioni contenute. Lo dimostra il fatto che a livello mondiale la multinazionale ha annunciato un piano di riduzione che tocca le 3100 unità nei soli Stati Uniti”. In Europa – Asia – Sud America i tagli previsti sono 1900 di cui 691 in Italia. Qui però nessuno degli stabilimenti Whirpool verrà chiuso: la riduzione più consistente toccherà a Cassinetta (Va) con 431 tagli. Seguono Napoli (100), Trento (95) e Siena (65). Nello stabilimento trentino operano oggi 670 addetti. Con i 95 esuberi si ridurranno a 575, livello significativo e comunque compatibile con il vincolo occupazionale posto dalla Provincia in occasione del finanziamento di un progetto di ricerca (vincolo pari a 666 unità con una tolleranza del 20 per cento in meno, per almeno due anni continuativi nel corso del triennio novembre 2007 - novembre 2009). Va fatto notare comunque che a Trento gli esuberi reali sono 80, perché 15 dipendenti sono collocabili in pensione da subito. Per queste 80 unità, previo accordo sindacale, scatterà nel corso del 2009 la mobilità, ma graduale perché – vista la presenza di molti lavoratori anziani – si conta di «diluire» il processo nel corso di tre anni, offrendo loro uno scivolo per arrivare alla pensione o comunque a una decorosa ricollocazione. Ciò tenendo conto anche di qualche probabile esodo volontario “Ci fa piacere – ha commentato il presidente Dellai – che l’azienda condivida con noi l’impegno a non lasciare nessuna famiglia sulla strada, ed altrettanto piacere l’impressione, che proviene dagli ambienti sindacali, di una ferita “socialmente gestibile”. E ci fa sperare bene quella che possiamo considerare una «buona notizia» che si nasconde sotto la “cattiva”, e cioè che nessun sito Whirlpool chiuderà nell’immediato e che il sito trentino ha realisticamente di fronte ancora alcuni anni di permanenza in attività. Infatti nel corso del 2008 la multinazionale ha investito su Trento circa 5 milioni di euro; 4 milioni sono già programmati per il 2009 con l’annuncio di un ulteriore investimento di entità non ancora nota per il 2010. Ed è anche motivo di soddisfazione il fatto che uno dei risultati, seppur marginale, del progetto di ricerca sostenuto dalla Provincia verrà industrializzato sulla nuova gamma di prodotti realizzati a Trento”. .