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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2009
UN PROGETTO DELL´UE PER SVILUPPARE NANOMATERIALI PER CELLE SOLARI PIÙ EFFICIENTI  
 
Bruxelles, 17 marzo 2009 - Un nuovo progetto finanziato dall´Ue trasforma la nanotecnologia in un tentativo per aumentare significativamente l´efficacia delle celle solari. Il progetto triennale chiamato Rod-sol ("Celle solari a strato sottile completamente inorganiche basate su nanobacchette su vetro"), ha una dotazione di bilancio di 4 Mio Eur, 2,9 Mio Eur dei quali proverrà dal tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (Nmp) del Settimo programma quadro (7°Pq). Lo scopo del progetto è lo sviluppo di nuovi nanomateriali più efficienti in termini di costi per le celle solari. In un periodo in cui i prezzi dell´energia sono in aumento, si cerca di sviluppare nuovi modi più economici per sfruttare le fonti di energia rinnovabili. "Il fotovoltaico è un pilastro importante di questo impegno, visto che l´energia solare è disponibile in quantità quasi illimitate," ha commentato la coordinatrice del progetto, la dott. Ssa Silke Christensen dell´Istituto di tecnologia fotonica (Ipht) in Germania. Le celle solari attualmente in uso hanno un efficienza che si aggira intorno al 18%. La produzione di tali celle però richiede una grande quantità di materie prime ed è un processo ad alto consumo energetico. In futuro, si prevede che le celle solari a strato sottile domineranno il mercato, poiché i loro costi di produzione sono molto più bassi. L´efficienza di queste nuove celle, che si aggira attorno al 10%, è però piuttosto bassa. Il progetto Rod-sol mira ad aumentare l´efficienza di queste celle solari a strato sottile, sviluppando e ottimizzando la sintesi di nanobacchette su substrati più economici come vetro o lamine di metallo. Le nanobacchette di silicio sono effettivamente minuscole colonne di silicio il cui diametro si misura in manometri (un nanometro è un miliardesimo di metro). Secondo i partner del progetto queste piccolissime strutture sono ideali per intrappolare l´energia della luce in modo che essa possa essere trasformata in elettricità. Un´importante sfida per i ricercatori sarà quella di determinare il diametro ottimale di queste nanobacchette, visto che il diametro influenza l´efficienza delle strutture. I nuovi materiali e processi sviluppati all´interno del progetto saranno testati ed implementati dalle aziende che partecipano al Rod-sol. In totale, il progetto conta sette organizzazioni di ricerca, basate in Austria, Finlandia, Germania, Ungheria, Svizzera e Usa, e quattro partner industriali provenienti da Germania, Slovenia e Finlandia. "L´urgenza di trovare nuovi modi sostenibili per generare energia è evidente. La Picosun è oltremodo orgogliosa di essere uno dei quattro partner industriali in questo progetto così importante," ha detto Juhana Kostamo, amministratore delegato dell´azienda finlandese Picosun. "Gli strati sottili saranno la chiave del successo di questo progetto. La Picosun si occupa esclusivamente di Ald [Atomic Layer Deposition - Deposizione di strati atomici] e l´Ald è fondamentale per gli strati sottili avanzati. " Per ulteriori informazioni, visitare: Istituto di tecnologia fotonica: http://www. Ipht-jena. De Picosun: http://www. Picosun. Com .  
   
   
LE FONTI RINNOVABILI PROTREBBERO PRODURRE IL 40% DELL´ENERGIA ENTRO IL 2050, DICONO GLI ESPERTI  
 
 Bruxelles, 18 marzo 2009 - Con i prezzi del petrolio alle stelle e le preoccupazioni causate dai cambiamenti climatici, i rappresentanti dei governi e gli investitori si fanno avanti sostenendo le tecnologie dell´energia rinnovabile (eolica, solare e idroelettrica), che entro il 2050 potrebbero produrre il 40% del fabbisogno energetico mondiale, secondo una ricerca presentata al Congresso scientifico internazionale "Cambiamenti climatici: rischi, sfide e decisioni a livello mondiale". Secondo il professor Peter Lund della Advanced Energy Systems del politecnico di Helsinki (Tkk) in Finlandia, che ha presentato la ricerca in vista del congresso "Energie rinnovabili: fino a dove possono condurci? " ("Renewable Energies: How Far Can They Take Us?"), le scoperte mostrano che "con il sostegno politico e gli investimenti finanziari a livello mondiale, le nozioni precedenti sulle limitazioni del potenziale delle energie rinnovabili rispetto al fabbisogno mondiale, si dimostrano sbagliate". Riconoscere e dare priorità al valore delle tecnologie dell´energia rinnovabile aumenterebbe considerevolmente il loro potenziale di fornire al mondo l´energia di cui ha bisogno, ha osservato. Argomentando sull´energia eolica, il professor Erik Lundtang Petersen del dipartimento di energia eolica del politecnico Risoe in Danimarca (Dtu) ha detto: "Il settore dell´energia eolica sarebbe in grado di fornire il suo potenziale completo se si concentrasse sul fornire, installare e connettere grandi quantità di energia eolica alla griglia (grid) in modo efficiente. " Dovrebbero essere prese in considerazione l´affidabilità, la disponibilità e l´accessibilità delle turbine, ha aggiunto. "Abbiamo individuato aree di priorità specifiche del settore eolico per raggiungere una efficace riduzione dei costi complessivi," ha spiegato il professor Petersen. "I campi di ricerca che comprendono la tecnologia delle turbine, l´integrazione dell´energia eolica e lo spiegamento offshore, saranno fondamentali per avere una crescita futura al massimo. " Rispetto ai biocarburanti, la dott. Ssa Jeanette Whitaker del Centre for Ecology and Hydrology nel Regno Unito ha individuato una differenza importante tra i biocarburanti di prima e seconda generazione. I secondi, che includono l´etanolo dai raccolti legnosi, hanno un bisogno energetico e emissioni di gas serra notevolmente minori rispetto ai biocarburanti di prima generazione, come l´etanolo prodotto dalle rape zuccherine, ha detto. "Queste scoperte sono molto importanti, in quanto il dibattito attuale sui biocarburanti ha concentrato l´attenzione sulle questioni della necessità di coltivazioni usate per l´alimentazione contro quelle per i carburanti," ha fatto notare il dott. Whitaker. In Europa, l´industria britannica ha fatto appello al governo britannico per ottenere 625 milioni di sterline (675 Mio Eur) per sostenere l´energia rinnovabile, e gli ultimi dati mostrano che gli Stati membri dell´Ue Francia e Germania hanno dedicato somme notevoli agli incentivi verdi, soprattutto alle energie rinnovabili. Più in particolare, dal 2000 la Germania ha più che raddoppiato la sua parte di energia rinnovabile. I dati indicano anche che più di 240. 000 persone sono occupate nel settore dell´energia rinnovabile del paese, soprattutto nelle Pmi (piccole e medie imprese). Il governo tedesco ha molto appoggiato il rafforzamento dell´energia rinnovabile regolamentando il pagamento dell´energia che fa parte della griglia attraverso l´Atto per le fonti di energia rinnovabile (Erneuerbare-energien-gesetz, Eeg), nonché attraverso altri programmi. Anche la Repubblica ceca è una grande sostenitrice dell´energia rinnovabile. La sua ultima mossa è stata quella di adottare un piano d´azione per la biomassa per il periodo dal 2009 al 2011, raggiungendo il più alto livello di uso di biomassa per la produzione elettrica. Questo aiuterebbe la Repubblica ceca a raggiungere il suo obiettivo di raddoppiare la sua quantità di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (nel consumo elettrico interno lordo), che nel 2008 era del 4%. L´anno scorso il fornitore elettrico ceco Cez Group ha aumentato la sua produzione elettrica da biomassa a 327 gigawatt/ora (Gwh), il 33%. Nello stesso periodo la Cez Group ha anche usato 347. 000 tonnellate di biomassa, fino ad un aumento del 50% l´anno. L´elettricità prodotta in quel periodo ha coperto il fabbisogno di oltre 93. 000 famiglie, stando ai rappresentanti dell´azienda. Per ulteriori informazioni, visitare: Congresso scientifico internazionale sui cambiamenti climatici: http://climatecongress. Ku. Dk/ Politecnico di Helsinki: http://www. Tkk. Fi/en/ .  
   
   
EDISON: 1,1 MILIARDI DI INVESTIMENTI NELLE RINNOVABILI IN ITALIA E ALL’ESTERO AL 2014 IL PACCHETTO CLIMA NON DEVE DIVENTARE UNA PENALIZZAZIONE PER GLI STATI MEMBRI BENSÌ UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E DI RICONVERSIONE DEL SISTEMA ECONOMICO.  
 
 Milano, 18 marzo 2009 – Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison, in Audizione ieri presso la Xiii Commissione Ambiente del Senato, ha presentato la relazione della società sulle problematiche relative alle fonti di energia alternative e rinnovabili, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni in atmosfera e ai mutamenti climatici, anche in vista della Conferenza Cop 15 di Copenhagen. Edison intende giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabili dove investirà complessivamente 1,1 miliardi di Euro nel periodo 2009-2014. L’obiettivo è di arrivare, a completamento del piano, ad una capacità installata basata su fonti rinnovabili pari a 3000 Mw. In particolare, un forte impulso verrà conferito alla nuova capacità installata nel settore eolico per complessivi 810 Mw rispetto agli attuali 300 Mw, grazie allo sviluppo di nuovi progetti in Italia e all’estero. Nel settore idroelettrico è prevista una capacità installata complessiva di circa 2000 Mw grazie al potenziamento del parco impianti in Italia, progetti all’estero e la costruzione di impianti mini hydro. E’ infine previsto un significativo sforzo nello sviluppo di impianti fotovoltaici. Per quanto riguarda il tema del cambiamento climatico, Edison concorda con la strategia dell’Unione Europea di affrontare con determinazione il problema. “Riconosciamo che gli obiettivi sono estremamente ambiziosi ed onerosi se non si inquadrano in un contesto globale in cui anche altri Paesi assumono impegni concreti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra” ha dichiarato Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison. “Il Pacchetto Clima non deve diventare una penalizzazione per gli Stati Membri bensì un’opportunità di crescita e di riconversione del sistema economico. Lo sviluppo delle rinnovabili, e con esso il raggiungimento degli obiettivi Ue al 2020, deve tener conto del massimo potenziale esprimibile sia a livello nazionale che regionale. E’ importante rendere quanto più accurato il censimento del potenziale per tecnologia e per zona geografica, per poter rendere vincolanti gli obiettivi regionali, individuando meccanismi di premio per le regioni virtuose”. .  
   
   
PROVINCIA MATERA SU PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA  
 
Potenza, 18 marzo 2009 - Gli invasi di San Giuliano di Matera, Gannano di Tursi e le idrovore del Metapontino rappresentano una risorsa dal punto di vista sia idrico, come riserva irrigua per l’agricoltura intensiva, sia energetico, per la possibile produzione di energia idroelettrica, potendo quindi rappresentare un ulteriore avanzamento nelle politiche energetiche da fonti sostenibili. Nei prossimi giorni il presidente della Provincia Carmine Nigro e l’assessore all’Ambiente Francesco Labriola, promuoveranno un incontro tecnico-istituzionale con il presidente del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto e il presidente dell’Apea, per valutare l’opportunità di candidare a finanziamento, regionale e/o comunitario, il Programma di Produzione di Energia Idroelettrica con la installazione di turbine presso gli invasi di San Giuliano e di Gannano di Tursi, nonché preso le idrovore del Metapontino. "L’energia prodotta – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Labriola - potrà essere utilizzata anche per l’autoconsumo con conseguente risparmio in termini di costi di gestione degli impianti a beneficio delle casse del Consorzio di Bonifica. Un altro risultato importante che potremo conseguire molto più rapidamente, grazie all’esistenza dell’Apea, agenzia multiservizi e braccio operativo della Provincia di Matera. ” “Promuovere lo sviluppo sostenibile – ha concluso il presidente della Provincia Carmine Nigro – rappresenta un dovere istituzionale a cui non possiamo sottrarci. La Provincia intende, pertanto, predisporre tutti gli strumenti necessari per procedere lungo un percorso di qualità ambientale che diventa strategico per il futuro delle nostre comunità. Questo nuovo progetto in cantiere, insieme alla Tre giorni “Energy Expo” che si terrà il 6-7-8 maggio, dedicata al risparmio e all’efficienza energetica, costituiscono i segni tangibili di quel percorso". .  
   
   
BOLOGNA: RISCHIO GAS NEL TERRITORIO PROVINCIALE  
 
Bologna, 18 marzo 2009 - Conoscere i tracciati delle reti di trasporto del gas (alta, media pressione e cabine di salto), cartografia informatizzata incrociata con le criticità del rischio idro-geologico, definire un modello di intervento coordinato tra gestori e strutture operative anche locali sul territorio. Sono gli obiettivi raggiunti dal gruppo tecnico interistituzionale coordinato dall´ufficio di Protezione civile della Provincia istituito dopo il grave incidente di San Benedetto del Querceto, dove nel dicembre 2006 una fuga di gas causò la morte di cinque persone. I risultati di questo lavoro, durato oltre un anno, sono stati presentati alla stampa dalla presidente della Provincia Beatrice Draghetti, dall´assessore all´ambiente Emanuele Burgin e dal comandanto dei Vigili del fuoco di Bologna Tolomeo Litterio. Tutti hanno sottolineato l´importanza della documentazione: una relazione tecnica e cartine generali e di dettaglio che ora sono a disposizione di tutti i Comuni della provincia, colmando una lacuna pressoché generalizzata. "Prima era una conoscenza frammentata, ora - ha spiegato Burgin - sappiamo con esattezza dove passano i tubi di trasporto dei vari gestori". I principali sono Hera e Snam, ma per porzioni minori di territorio ci sono anche Italgas, As Reti e Ch4. Ma l´altro aspetto importante è il modello operativo, sulla base di una banca dati comune, che permette un intervento coordinato tra le diverse strutture di pronto intervento (vigili del fuoco, ambulanze, polizia locale, protezione civile, gestori di rete) nelle diverse situazioni: pronto intervento, emergenza gas, incidente. Ora il documento dovrà essere integrato nei piani comunali di protezione civile predisposti dai singoli Comuni e, per quanto riguarda la Provincia, nel piano di protezione per emergenza industriale. .  
   
   
BIELLA, TELERISCALDAMENTO: RISPARMIO E TUTELA AMBIENTE L’ENERGIA TERMICA, CENTRALIZZATA IN UN SINGOLO IMPIANTO, VIENE POI TRASPORTATA MEDIANTE TUBATURE.  
 
Biella, 18 marzo 2009 - Con l’inizio delle assemblee dei cittadini, si avvia a diventare pienamente operativo il sistema di teleriscaldamento voluto dalla Provincia insieme ai comuni di Biella e Cossato, Ener. Bit e Cofathec: è attiva la rete cittadina per il riscaldamento degli stabili lungo il sistema di tubature istallato nei mesi scorsi in diverse zone del capoluogo. In sintesi, il progetto prevede che una centrale fornisca allo stesso tempo acqua calda ed energia: l’acqua viene distribuita alle abitazioni e usata per il riscaldamento. Entro la fine di aprile si chiuderà la fase dei “pre-contratti” che ogni singola assemblea di condominio è chiamata a sottoscrivere. Gli amministratori hanno ricevuto nei mesi scorsi una “valutazione di convenienza” per confrontare i costi di esercizio e manutenzione degli impianti attuali con quelli della rete di teleriscaldamento. Ora le diverse assemblee di condominio decideranno se partecipare all’iniziativa. La Provincia è stato il primo soggetto del territorio ad aderire all’iniziativa, sottoscrivendo il contratto per tutti gli edifici di sua competenza; compatibilmente con l’esecuzione dei lavori straordinari necessari, l’allaccio dei primi edifici (Itis e Istituto Geometri) avverrà entro la fine dell’anno. «Il sistema di teleriscaldamento – ha dichiarato l’assessore provinciale all’ambiente Davide Bazzini – permette di ottenere una serie di vantaggi: energetici, in quanto porterà a una sensibile riduzione del consumo di fonti fossili e insieme darà al sistema territoriale della rete maggiore efficienza energetica, ambientali, perché con una riduzione nel numero di impianti di vecchia generazione diminuirà la Co2 complessiva prodotta e avremo aria più pulita, e infine economici, perchè gli utenti spenderanno meno per i costi di gestione eliminando anche quelle di manutenzione. In sintesi si avranno meno inquinamento, maggiore efficienza energetica, costi più bassi». Infatti la produzione di energia/calore, invece di essere frammentata su numerosi siti, viene centralizzata e affidata a un singolo impianto ad alto rendimento: un unico impianto per una molteplicità di utenti. L’energia termica viene trasportata mediante una rete di tubature a distanze anche notevoli (diversi chilometri) e poi consumata dall’utenza finale. Un sistema di teleriscaldamento, composto da una rete di trasporto e da una centrale di produzione del calore, viene quindi messo al servizio contemporaneamente di più edifici, consentendo notevoli risparmi economici e un considerevole abbattimento delle emissioni in atmosfera. È una soluzione alternativa, rispettosa dell’ambiente, sicura ed economica per il riscaldamento degli edifici (residenziali, terziari, pubblici e commerciali) e per la produzione di acqua calda sanitaria. Le centrali di teleriscaldamento possono essere alimentate a gas o a biomasse. In quest’ultimo caso si ha un ulteriore abbattimento delle emissioni inquinanti nell’atmosfera. .  
   
   
PIANO CASA PER L´EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
Roma, 18 marzo 2009 - In dirittura d´arrivo il Piano casa. Dopo una trattativa con le regioni durata 7 mesi l´accordo che sblocca il piano straordinario di edilizia residenziale pubblica è stato firmato il 5 marzo scorso dal ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani. La conferenza Unificata Stato, regioni e comuni, nella riunione del 12 marzo scorso - ha dato il via libera al Piano. ´´Abbiamo definito un accordo da 550 milioni di euro con le Regioni sul piano casa" ha dichiarato il ministro Fitto nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 6 marzo. Il governo finanzierà il Piano inizialmente con 200 milioni e si impegnerà a reintegrare interamente il fondo fino ad arrivare ai 550 milioni di euro previsti. Il Piano casa è previsto dall´art. 11 del decreto legge 112/08, convertito nella legge 133/08 (manovra finanziaria 2008). Con l´accordo firmato il 5 marzo, le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di ricorso alla Corte Costituzionale scaturiti dopo l´entrata in vigore dell´art. 18 del decreto legge 185/08 che ha modificato in parte - restrigendo i poteri delle regioni - le disposizioni contenute nella manovra dell´estate scorsa. Nel contempo, il Governo si è impegnato a modificare tale norme. Alle regioni, d’intesa con gli enti locali, spetta dunque il compito di elaborare, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dallo Stato ed entro i finanziamenti assegnati, i programmi di edilizia residenziale. ´´Sono pienamente soddisfatto dell´accordo raggiunto - ha commentato il ministro Fitto - che impegna consistenti risorse per affrontare l´emergenza di una tensione abitativa che colpisce molte famiglie che versano in condizioni di bisogno´´. . .  
   
   
FINCO: SÌ AL 30 – 35% PER LA “SOSTITUZIONE URBANA” CON PREMIO VOLUMETRICO. CAUTELA SUL 20% (AMPLIAMENTO DELL’ESISTENTE)  
 
Roma, 18 marzo 2009 - Rossella Rodelli Giavarini, Presidente di Finco (Federazione di Confindustria che rappresenta le Industrie ed i Sistemi per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali), dichiara il suo auspicio per un’applicazione quanto più possibile rapida ed uniforme a livello nazionale del provvedimento, in realtà composto di vari aspetti (Housing Sociale, Sostituzione Urbana, Ampliamento). “La uniformità o meno del comportamento delle Regioni costituirà un banco di prova per l’efficacia del federalismo. Il rischio è quello che si creino delle disparità tra cittadini italiani e tra imprese italiane di Regioni diverse, in termini di uguaglianza tra tutti i cittadini, ed in termini di forte differenziazione delle opportunità di lavoro tra le aziende. E’ quindi importante che venga dato un indirizzo incisivo, a livello centrale. ” “A chi paventa scenari negativi, con cementificazione selvaggia diciamo che in realtà quella che per noi deve essere al centro del Provvedimento è una Sostituzione Urbana di Qualità, con il totale rispetto delle tutele ambientali, architettoniche e paesaggistiche, con i criteri dell’efficienza energetica, con l’utilizzo delle fonti alternative. E’ inesatto parlare di cementificazione: non verrà consumato territorio (si deve poter ricostruire in loco oppure in posto diverso con inibizione tuttavia a riedificare nella zona abbattuta), ma si dovrà puntare sulla riqualificazione delle costruzioni esistenti. Questo è il nocciolo del progetto Abbattere per Ricostruire che Finco porta da tempo avanti e che è in buona sostanza la parte centrale del Piano Casa 2, dal punto di vista Finco. Per quanto riguarda gli ampliamenti non possiamo che confermare la necessità di precisi vincoli e l’inibizione agli immobili tutelati o non in regola, come appare scontato, nonchè la massima attenzione ai confini dell’utilizzo dell’istituto del ravvedimento operoso. ” Risulta quindi importante sottolineare soprattutto la possibilità di aumento del 30% della volumetria esistente per gli edifici residenziali o assimilati e fino al 30% della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso. Attraverso l’utilizzo di materiali efficienti dal punto di vista energetico (non genericamente “bio”, ma efficienti energeticamente) si potrà raggiungere un incremento del 35%. Anzi sarebbe opportuno innalzare il premio, per quest’ultimo tipo di intervento, al 40%. Importantissimo è poi l’aspetto riguardante la “sburocratizzazione” dei procedimenti con ciò che ne consegue anche in termini di diritti del cittadino e di trasparenza dell’azione amministrativa. Da parte di Finco, quindi, il sostegno alla promozione della riqualificazione del patrimonio edilizio è forte ed assoluto per quanto riguarda il rinnovamento del patrimonio esistente, positivamente cauto con riferimento all’ampliamento degli edifici esistenti. “Puntare in questo modo sul grande comparto delle costruzioni come settore trainante capace di traghettare il Paese fuori dalla crisi è un atteggiamento consapevole e condivisibile, soprattutto perché stiamo parlando di un volano per l’economia che non necessita di soldi pubblici” prosegue la Presidente di Finco. “Potrebbe innescarsi un circolo virtuoso, con le famiglie che danno lavoro ad una quantità di imprese, smuovendo il credito bancario, che deve essere – aspetto che non mi stanco di sottolineare – a fianco delle imprese. ” “Dopo aver realizzato tre Congressi nazionali su questi temi, ed aver portato per anni le nostre istanze presso le sedi competenti, è senza presunzione che Finco sente di aver contribuito al percorso del Provvedimento in questione. E come sempre rimane a disposizione per fornire un ulteriore apporto pratico e costruttivo”. .  
   
   
ACCOLTE OPERE PUBBLICHE A BOLZANO, BRESSANONE, ORA  
 
Bolzano, 18 marzo 2009 - Tra i numerosi progetti per opere pubbliche esaminati nella seduta di lunedì 16 marzo, il Comitato tecnico provinciale ne ha approvati tre. Uno si riferisce alla costruzione di una caa di riposo a Bolzano, uno alla realizzazione di un nuovo edificio scolastico ad Eores presso Bressanone ed il terzo alla costruzione di una biblioteca ed asilo nido ad Ora. La Fondazione "San Vincenzo" intende realizzare una nuova casa di riposo in via Cappuccini a Bolzano. La struttura è pensata per ospitare 62 anziani. Il Comitato tecnico provinciale ha esaminato il progetto preliminare per la casa di riposo "San Vincenzo". I costi preventivati ammontano ad oltre 11 milioni di Euro. Parere positivo è stato espresso in merito alla costruzione di una nuova scuola con annesso asilo a Eores. Il Comitato tecnico ha accolto il relativo progetto preliminare presentato dal comune di Bressanone. Sono stati ritenuti adeguati i costi preventivati in 6,7 milioni di Euro. Il Comune di Ora intende realizzare un nuovo edificio dove ospitare la bilblioteca per il gruppo linguistico italiano e per quello tedesco ed anche una microstruttura per l´infanzia ed un centro "Elki". Il relativo progetto esecutivo, che indica costi per circa 3,8 milioni di Euro, è stato approvato dal Comitato tecnico provinciale. .  
   
   
GIA’ PREVISTA ALIENAZIONE CONDOMINIO CINISELLO BALSAMO  
 
Milano, 18 marzo 2009 - “Il condominio di edilizia residenziale pubblica di via Volontari del Sangue 2 a Cinisello Balsamo sarà alienato”. Lo ha dichiarato il 13 marzo l’assessore alla Casa Gianni Verga. “Il Comune – spiega l’assessore - aveva già colto l’opportunità offerta dalla legge 133/08 e aveva inserito proprio quel condominio nell’elenco delle 139 proprietà da alienare. La decisione era già stata presa non solo dalla Giunta, ma anche dal Consiglio comunale. Si tratta infatti della delibera di bilancio 2009 votata anche dal consigliere Salvini”. .  
   
   
60 MILIONI PER RISTRUTTURAZIONE IMPIANTI REGIONALI FVG  
 
Trieste, 18 marzo 2009 - Avviare 250 cantieri entro 12 mesi, utilizzando i 60 milioni di euro che l´amministrazione regionale ha stanziato in Finanziaria per sistemare gli impianti già esistenti in Friuli Venezia Giulia. È questo l´obiettivo che l´assessore regionale allo sport Elio De Anna si è posto e che ha condiviso ieri sera nella sede della Provincia a Pordenone insieme ai sindaci dei 51 Comuni del Friuli Occidentale, il presidente dell´ente di largo San Giorgio Alessandro Ciriani, l´assessore al patrimonio Antonio Consorti e il presidente provinciale del Coni Lorenzo Cella. Come il rappresentante dell´esecutivo ha avuto modo di illustrare, la Regione ha messo in campo tre misure che complessivamente ammontano a 52 milioni spalmati nell´arco di 20 anni, a cui si sommano altri 8 milioni di euro circa come forma di compartecipazione alla spesa che sosteranno le amministrazioni locali per avviare i lavori di ristrutturazione di palazzetti dello sport, palestre, campi da calcio, piscine e in generale di tutti gli impianti già esistenti in Friuli Venezia Giulia. La cifra presente in bilancio rappresenta la più elevata fino ad ora mai stanziata dalla Regione per far fronte alle necessità provenienti dal mondo dello sport. In questo modo i risultati che si possono ottenere sono duplici: "Da un lato - ha detto De Anna - siamo in grado di sistemare gran parte del patrimonio già esistente e, dall´altro, di dare una iniezione di denaro "vero" all´economia locale. Saranno premiate le amministrazioni che ci presenteranno progetti immediatamente cantierabili, ossia con progetti già pronti e che possono prendere subito il via dopo l´appalto. A tal proposito, con un´apposita norma, la Regione consente - per opere al disotto dei 500 mila euro - di invitare 5 ditte e bandire così una mini gara da espletare in tempi brevissimi. Se tutto andrà come previsto - ha concluso De Anna - non è escluso che il prossimo anno si possano trovare altre risorse per sostenere altri nuovo cantieri". Per quanto riguarda la compartecipazione, De Anna ha spiegato che la Regione verrà incontro ai Comuni per sostenere le spese delle ristrutturazioni fino al 75 per cento, mentre la parte rimante sarà a carico delle amministrazioni locali. Al momento, invece, non sono previsti sostegni per nuovi impianti. Per il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, la misura definita dalla Regione "era una cosa di cui si sentiva il bisogno, anche perché gli impianti esistenti nel territorio sono sempre più utilizzati a seguito dell´incremento dell´attività. La forma della compartecipazione - ha sottolineato Ciriani - permette di responsabilizzare gli Enti locali nella scelta dei lavori da compiere". Per l´assessore al patrimonio Consorti, la Provincia inserirà in questo piano regionale le domande presentate dai Comuni entro il 31 gennaio, dando però la possibilità di inoltrare all´ente di Largo San Giorgio una richiesta ex novo per chi ancora non lo avesse fatto, entro la fine del mese di aprile. Il Coni, dal canto suo, parteciperà alla stesura del censimento delle strutture esistenti in provincia. "Ai Comuni - ha detto Lorenzo Cella, presidente provinciale del Comitato olimpico nazionale - chiederemo la collaborazione, poiché avremmo bisogno di compiere alcuni sopralluoghi per completare la catalogazione. Per gli impianti di maggior valore, pensiamo anche di allegare al censimento anche una catalogazione fotografica". .  
   
   
STANZIATI DIECI MILIONI 247 MILA EURO PER GLI IMPIANTI SPORTIVI. PER LA PRIMA VOLTA INSERITO NEL BANDO UN PREMIO VELOCITA’ DEL 10 PER CENTO”  
 
Venezia, 18 marzo 2009 - La Regione del Veneto, nel dettare le norme in materia di sport e di tempo libero, stabilisce la possibilità di concorrere con contributi specifici alla realizzazione, all’ampliamento e al miglioramento degli impianti sportivi e ricreativi, con particolare attenzione all’impiantistica sportiva scolastica e alle strutture riservate alle persone che hanno disabilità. Il nuovo riparto, approvato ieri in sede di Giunta regionale, ha messo a disposizione dieci milioni e 247 mila euro, finanziando la realizzazione di 90 interventi. Per la prima volta è stato previsto un incentivo a chi affiderà l’appalto dei lavori in tempi brevi. “Il provvedimento che ho fatto approvare stamattina - ha spiegato l’assessore allo Sport, Massimo Giorgetti, che ha anche la delega ai Lavori pubblici - prevede una clausola che mi piace definire premio velocità: si intende incentivare e premiare le amministrazioni virtuose che appalteranno i lavori entro l’anno, assegnando cioè un ulteriore dieci per cento di contributo agli enti che velocizzeranno il processo di realizzazione delle opere pubbliche. Una decisione innovativa che si motiva essenzialmente per la necessità ormai davvero pressante di garantire un adeguato sostegno al mercato dell’edilizia della nostra regione che sta soffrendo la difficile congiuntura economica e finanziaria globale. ” Il nuovo bando regionale raggiunge così due importanti obiettivi: qualifica ulteriormente le strutture sportive delle sette province venete e dà una boccata di ossigeno al sistema produttivo regionale. “Crediamo nella necessità - ha spiegato l’assessore - di assicurare ai veneti luoghi di eccellenza dove praticare attività sportiva, vogliamo concedere una chance ai futuri campioni, desideriamo confermare il ruolo altamente educativo che ha lo sport. La rete degli impianti sportivi veneti è già d’eccellenza. I nostri atleti si possono allenare in strutture valide. Siamo davvero orgogliosi che il Veneto sia stata ancora una volta la prima tra tutte le regioni italiane per numero di medaglie conquistate alle ultime olimpiadi. ” La conferma, insomma, che ai veneti lo sport piace. Nell’elenco approvato con delibera di Giunta regionale sono stati giudicati prioritari i cantieri dedicati al baseball e al softball, al calcetto, al calcio, all’hockey e pattinaggio, alla pallacanestro, alla pallavolo, al rugby, al tennis. “Per noi - ha detto ancora l’assessore - lo sport è sempre maestro di vita: insegna principi fondamentali per i giovani come la dedizione, la determinazione verso una meta, lo spirito di squadra, la lealtà, la passione per un grande progetto. ” Nel dettaglio, la provincia di Belluno ha a bilancio 321 mila euro, la provincia di Padova due milioni e 540 mila euro, la provincia di Rovigo 126 mila euro, la provincia di Treviso un milione e 600 mila euro, la provincia di Vicenza due milioni e 300 mila euro, la provincia di Verona due milioni e 900 mila euro, la provincia di Venezia 470 mila euro. .  
   
   
STANZIATI DUE MILIONI 500 MILA EURO PER GLI IMPIANTI SPORTIVI PADOVANI. PER LA PRIMA VOLTA INSERITO NEL BANDO UN PREMIO VELOCITA’ DEL 10 PER CENTO  
 
Venezia, 18 marzo 2009 - La Regione del Veneto, nel dettare le norme in materia di sport e di tempo libero, stabilisce la possibilità di concorrere con contributi specifici alla realizzazione, all’ampliamento e al miglioramento degli impianti sportivi e ricreativi, con particolare attenzione all’impiantistica sportiva scolastica e alle strutture riservate alle persone che hanno disabilità. Il nuovo riparto, approvato ieri in sede di Giunta regionale, ha messo a disposizione dieci milioni e 247 mila euro: la provincia di Padova potrà contare su due milioni e 500 mila euro. Per la prima volta è stato previsto un incentivo a chi affiderà l’appalto dei lavori in tempi brevi. “Il provvedimento che ho fatto approvare stamattina - ha spiegato l’assessore allo Sport, Massimo Giorgetti, che ha anche la delega ai Lavori pubblici - prevede una clausola che mi piace definire premio velocità: si intende incentivare e premiare le amministrazioni virtuose che appalteranno i lavori entro l’anno, assegnando cioè un ulteriore dieci per cento di contributo a chi velocizzerà il processo di realizzazione di opere pubbliche. Una decisione innovativa che si motiva essenzialmente per la necessità ormai davvero pressante di garantire un adeguato sostegno al mercato dell’edilizia della nostra regione che sta soffrendo la difficile congiuntura economica e finanziaria globale. ” Il nuovo provvedimento regionale raggiunge così due importanti obiettivi: qualifica ulteriormente le strutture sportive delle sette province venete e dà una boccata di ossigeno al sistema produttivo regionale. “Crediamo nella necessità - ha spiegato l’assessore - di assicurare ai veneti luoghi di eccellenza dove praticare attività sportiva, vogliamo concedere una chance ai futuri campioni, desideriamo confermare il ruolo altamente educativo che ha lo sport. La rete degli impianti sportivi veneti è già d’eccellenza. I nostri atleti si possono allenare in strutture valide. Siamo davvero orgogliosi che il Veneto sia stata ancora una volta la prima tra tutte le regioni italiane per numero di medaglie conquistate alle ultime olimpiadi. ” La conferma, insomma, che ai veneti lo sport piace. Nell’elenco approvato con delibera di Giunta regionale sono stati giudicati prioritari i cantieri dedicati al baseball e al softball, al calcetto, al calcio, all’hockey e pattinaggio, alla pallacanestro, alla pallavolo, al rugby, al tennis. “Per noi - ha detto ancora l’assessore - lo sport è sempre maestro di vita: insegna principi fondamentali per i giovani come la dedizione, la determinazione verso una meta, lo spirito di squadra, la lealtà, la passione per un grande progetto. ” Nel dettaglio, riceveranno risorse oltre al comune di Padova, anche i municipi di Cittadella, Monselice, Conselve, Corezzola, Este, Galzignano Terme, Massanzago, Piombino Dese, Saonara, Teolo, Sant’angelo di Piove di Sacco, Vigonza. .  
   
   
STANZIATI DUE MILIONI 300 MILA EURO PER GLI IMPIANTI SPORTIVI VICENTINI. PER LA PRIMA VOLTA INSERITO NEL BANDO UN PREMIO VELOCITA’ DEL 10 PER CENTO  
 
Venezia, 18 marzo 2009 - La Regione del Veneto, nel dettare le norme in materia di sport e di tempo libero, stabilisce la possibilità di concorrere con contributi specifici alla realizzazione, all’ampliamento e al miglioramento degli impianti sportivi e ricreativi, con particolare attenzione all’impiantistica sportiva scolastica e alle strutture riservate alle persone che hanno disabilità. Il nuovo riparto, approvato ieri in sede di Giunta regionale, ha messo a disposizione dieci milioni e 247 mila euro: la provincia di Vicenza potrà contare su due milioni e 300 mila euro. Per la prima volta è stato previsto un incentivo a chi affiderà l’appalto dei lavori in tempi brevi. “Il provvedimento che ho fatto approvare stamattina - ha spiegato l’assessore allo Sport, Massimo Giorgetti, che ha anche la delega ai Lavori pubblici - prevede una clausola che mi piace definire premio velocità: si intende incentivare e premiare le amministrazioni virtuose che appalteranno i lavori entro l’anno, assegnando cioè un ulteriore dieci per cento di contributo a chi velocizzerà il processo di realizzazione di opere pubbliche. Una decisione innovativa che si motiva essenzialmente per la necessità ormai davvero pressante di garantire un adeguato sostegno al mercato dell’edilizia della nostra regione che sta soffrendo la difficile congiuntura economica e finanziaria globale. ” Il nuovo provvedimento regionale raggiunge così due importanti obiettivi: qualifica ulteriormente le strutture sportive delle sette province venete e dà una boccata di ossigeno al sistema produttivo regionale. “Crediamo nella necessità - ha spiegato l’assessore - di assicurare ai veneti luoghi di eccellenza dove praticare attività sportiva, vogliamo concedere una chance ai futuri campioni, desideriamo confermare il ruolo altamente educativo che ha lo sport. La rete degli impianti sportivi veneti è già d’eccellenza. I nostri atleti si possono allenare in strutture valide. Siamo davvero orgogliosi che il Veneto sia stata ancora una volta la prima tra tutte le regioni italiane per numero di medaglie conquistate alle ultime olimpiadi. ” La conferma, insomma, che ai veneti lo sport piace. Nell’elenco approvato con delibera di Giunta regionale sono stati giudicati prioritari i cantieri dedicati al baseball e al softball, al calcetto, al calcio, all’hockey e pattinaggio, alla pallacanestro, alla pallavolo, al rugby, al tennis. “Per noi - ha detto ancora l’assessore - lo sport è sempre maestro di vita: insegna principi fondamentali per i giovani come la dedizione, la determinazione verso una meta, lo spirito di squadra, la lealtà, la passione per un grande progetto. ” Nel dettaglio, riceveranno risorse oltre al comune di Vicenza, anche i municipi di Arzignano, Asiago, Barbarano Vicentino, Chiampo, Costabissara, Grisignano di Zocco, Rosà, San Pietro Mussolino, Santorso e Thiene. .  
   
   
CONSEGNATI DAL GOVERNO A TORINO 12,5 MILIONI DI EURO PER L’EDILIZIA PUBBLICA  
 
Torino, 18 marazo 2009 - “Dopo cinque anni entriamo in possesso di una somma già spesa per acquistare una parte degli alloggi della Spina 3, nel Villaggio Media realizzato durante le Olimpiadi invernali 2006”. L’ha dichiarato il 13 marzo l’assessore Roberto Tricarico nel corso della conferenza stampa che si è tenuta dopo l’incontro tra il sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani con le amministrazioni locali del Piemonte e con l’Anci. Nel corso della conferenza stampa Mantovani ha consegnato all’assessore torinese un assegno di 12,5 milioni di euro, somma facente parte di fondi stanziati cinque anni fa dal precedente governo Berlusconi e mai consegnati ai comuni beneficiari. “E’ un omaggio a Torino – ha spiegato Mantovani – e si aggiunge alle buone notizie di questi giorni, come la ratifica che è avvenuta ieri nel corso della Conferenza Stato Regioni, cui era presente anche l’Anci. Per l’edilizia abitativa, infatti, verranno commissionati subito 200 milioni di euro per le Regioni e 150 per i fondi immobiliari; la rimanenza verrà distribuita nei prossimi 10 anni tra Regioni e Comuni: in totale, 550 milioni di euro”. Mantovani ha poi affermato che “bisogna dare un segnale nuovo per rendere vivibili le nostre periferie, e questo si vuole fare con il nuovo Piano Casa. Intendiamo costruire 20mila alloggi subito per dare una immediata risposta a una parte di quelle 600mila famiglie in attesa di una casa, soprattutto a quelle sulle quali pende una ingiunzione di sfratto”. Oltre ai 550 milioni stanziati dal governo, il Piano Casa prevede un investimento di 600 milioni della Cassa depositi e prestiti e un intervento cospicuo da parte dell’Abi e delle Fondazioni bancarie. .  
   
   
TORINO: CASE POPOLARI, CENTOSEI ASSEGNAZIONI NEL 2008 PER CITTADINI STRANIERI  
 
Torino, 18 marzo 2009 - Nel 2008, la città di Torino ha assegnato 543 alloggi in edilizia residenziale pubblica (case popolari). Quasi il 20 per cento è stato appannaggio di cittadini extracomunitari e comunitari. Qui di seguito indichiamo il dettaglio: Albania 5 alloggi; Algeria 1; Bosnia 1; Brasile 1; Colombia 1; Egitto 10; Etiopia 1; Ghana 2; Jugoslavia 1; Marocco 54; Moldavia 1; Nigeria 5; Perù 3; Senegal 3; Tunisia 5; Francia 1; Gran Bretagna 1; Romania 9; Polonia 1; Italia 437. L’informazione è stata fornita dall’assessore alla Casa Roberto Tricarico durante la seduta odierna del Consiglio comunale. Tricarico ha risposto a un’interpellanza presentata dal consigliere della Lega Nord, Mario Carossa. .  
   
   
EUROGLOBAL, MOLLICA: LA REGIONE BASILICATA INTERVENGA CON TEMPESTIVITA´  
 
Potenza, 18 marzo 2009 - Con una nota indirizzata all’assessore alle ‘Attività Produttive, Politiche dell’impresa, Innovazione tecnologica’, Gennaro Straziuso, il presidente della Iii Commissione consiliare, Francesco Mollica, porta l’attenzione sulla grave crisi che sta attraversando la Euroglobal di Ferrandina, per chiedere all’Assessore di convocare urgentemente un tavolo di concertazione con i sindacati, l’azienda ed i lavoratori. “La Euroglobal – afferma Mollica - gestisce un deposito per una nota catena di supermercati, la Alvi, che a causa della crisi di mercato e della contrazione generalizzata, ha comunicato l’intenzione di chiudere. L’azienda ha, pertanto, avviato le procedure per la mobilità ma, purtroppo, essendo 12 dei 14 lavoratori, anche soci, si delinea una situazione complicata, in quanto gli stessi, proprio per tale doppia qualifica, non possono accedere agli ammortizzatori sociali e quindi si trovano privi di ogni sostentamento. La crisi dell’Euroglobal – continua Mollica - va ad aggiungersi a tutte le altre gravi situazioni che la maggior parte delle aziende lucane, ma non solo, sta attraversando con risvolti a volte anche drammatici sulle famiglie che, spesso essendo monoreddito, vedono cadere ogni certezza e sostentamento”. “Per tali motivi la Regione – conclude Mollica - non può restare inerme e deve intervenire immediatamente, confrontandosi con i soggetti interessati, provando a trovare soluzioni che possano arginare tale dilagante fenomeno”. .  
   
   
BOLOGNA: LE SOCIETA´ CONTROLLATE DAI MAGGIORI COMUNI ITALIANI: BILANCI, QUALITA´ ED EFFICIENZA: CONVEGNO MERCOLEDI´ 18 IN CAPPELLA FARNESE .  
 
 Bologna, 18 marzo 2009 - "Le società controllate dai maggiori comuni italiani: bilanci, qualità ed efficienza": la ricerca, promossa dalla Fondazione Civicum e curata dall´Ufficio Studi di Mediobanca sarà presentata mercoledì 18 marzo, dalle 10 alle 13. 30, in Cappella Farnese di Palazzo d´Accursio. Presiede Paola Bottoni, assessore al Bilancio del Comune di Bologna. Dopo la presentazione della ricerca, interverrà, tra gli altri, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati. A seguire: Testimonianze sulle Società partecipate del Comune di Bologna analizzate nella ricerca. Coordina Bruno Filetti, presidente Camera di Commercio di Bologna. .