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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2014
BOLZANO: RETE SELNET AI COMUNI DELLA VENOSTA, STABILITI I CRITERI  
 
Bolzano, 10 settembre 2014 - 1° gennaio 2015: dovrebbe essere questa la data definitiva per il passaggio della rete di distribuzione dell´energia da Selnet ai Comuni venostani di Curon, Malles, Glorenza, Tubre, Prato allo Stelvio, Stelvio, Sluderno, Lasa e Silandro. La Giunta provinciale ha stabilito il 9 settembre i relativi criteri, mentre la gestione sarà affidata al Consorzio Elettrico Val Venosta. La delibera approvata dall´esecutivo di Palazzo Widmann, che prevede il passaggio ai Comuni delal Val Venosta della rete di distribuzione dell´energia, si basa su due assunti fondamentali. Primo: i Comuni hanno il diritto, dal punto di vista legale, di subentrare nella gestione della rete a bassa tensione. Secondo: le stesse amministrazioni municipali hanno concluso già diversi mesi fa le controversie con Sel riguardanti le concessioni. "Una parte dell´accordo extragiudiziale che ha portato alla risoluzione della vicenda - ha sottolineato l´assessore all´energia Richard Theiner - prevede proprio che i Comuni possano entrare in possesso della rete a media e bassa tensione che si trova sul territorio da loro amministrato". Negli ultimi mesi i Comuni si sono attrezzati dal punto di vista organizzativo per preparare il passaggio della rete, lavorando parallelamente sia sulle modalità e i tempi dello stesso, sia sulla valutazione economica. "L´aspetto fondamentale - ha proseguito Theiner - è la garanzia per imprese e famiglie che il servizio di fornitura dell´energia prosegua rispettando gli stessi standard di qualità e sicurezza registrati fino ad ora". "Si tratta di passaggio molto importante - ha aggiunto il presidente Arno Kompatscher - e del compimento di uno dei punti programmatici della nuova Giunta provinciale". Se tutto procederà secondo tempi e modi fissati, il passaggio ai Comuni venostani della rete Selnet dovrebbe avvenire il 1° gennaio 2015, con un indennizzo che dovrebbe essere stabilito entro la fine dell´anno in corso tenendo conto anche degli investimenti effettuati, oltre che del valore della rete stessa. "Stimiamo che la cifra si aggirerà tra i 10 e i 12 milioni di euro - ha concluso l´assessore Richard Theiner - e una volta completato il passaggio la rete non sarà gestita direttamente dai Comuni, i quali delegheranno questo compito al Consorzio Elettrico Val Venosta".  
   
   
ENERGIA: ASSESSORE SARDEGNA A ROMA, PRIMO INCONTRO CON MISE SULLA PROROGA DELLA ESSENZIALITÀ PER LE CENTRALI ELETTRICHE.  
 
Cagliari, 10 Settembre 2014 – Primo importante risultato in merito alla richiesta avanzata dalla Regione per la proroga del regime di essenzialità delle centrali elettriche sarde. "Regione e ministero dello Sviluppo economico hanno intrapreso un percorso comune per arrivare all’obiettivo da noi auspicato". Così l´assessore dell´Industria Maria Grazia Piras al termine dell’incontro svoltosi a Roma con il viceministro del Mise Claudio De Vincenti, al quale hanno partecipato anche una delegazione di sindaci, i proprietari della centrale Ottana Energia e i rappresentanti sindacali. "Il Mise ha riconosciuto le nostre ragioni – ha sottolineato Piras – e attuerà la sua moral suasion nei confronti di Terna perché recepisca le richieste della Sardegna di parametrare i costi energetici con il resto d’Italia". "La questione dell’essenzialità, che riguarda anche le altre centrali sarde, è fondamentale per il tessuto economico e produttivo dell’isola – ha ribadito l’esponente della Giunta Pigliaru – e lo è soprattutto per le aziende della Sardegna centrale". "La Giunta – ha sottolineato infine l’assessore – sta velocizzando il processo che porterà alla metanizzazione della Sardegna e sta procedendo sul piano energetico regionale". Il prossimo incontro tecnico si terrà a Roma il 29 settembre. Il tavolo unitario con il Mise sarà riconvocato entro fine ottobre.  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE PROPOSTA DI LOCALI HOLCIM DA CEMEX NEL SETTORE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE  
 
Bruxelles, 10 settembre 2014 - A seguito di un esame dettagliato (vedi Ip / 14/472 ) , la Commissione europea ("siti operante Holcim" nel seguito) ha approvato la proposta di acquisizione della divisione spagnola del gruppo svizzero materiali da costruzione Holcim dal suo rivale messicano Cemex ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni. Entrambe le società sono fornitori mondiali di cemento e altri materiali da costruzione. I locali Holcim sono cave e impianti per la produzione e la fornitura di cemento, inerti, calcestruzzo e malta in Spagna. La Commissione ha concluso che l´operazione non solleverebbe problemi di concorrenza in quanto le parti continueranno ad essere esposti sui mercati rilevanti una pressione concorrenziale sufficiente. Il 23 aprile 2014, la Commissione ha avviato un´indagine approfondita perché avevano il timore che la prevista acquisizione potrebbe ridurre significativamente la concorrenza nel mercato del cemento grigio dovuto all´eliminazione di stabilimento Holcim come concorrenti in Spagna orientale. La Commissione temeva che la concentrazione proposta avrebbe facilitare il coordinamento tra produttori di cemento grigio esistenti in Spagna centrale o fare un futuro coordinamento più probabile. Questi dubbi sono stati fugati dalla approfondita della Commissione. In relazione a est della Spagna indagine approfondita ha rivelato che la società risultante dalla fusione di imprese continuerà ad affrontare una serie di altri partecipanti al mercato sui mercati geografici nel settore della produzione di cemento grigio delle società partecipanti al concorso. L´indagine approfondita ha dimostrato che i concorrenti - principalmente a causa della portata della capacità di produzione inutilizzata di cemento - sono suscettibili di esercitare una pressione concorrenziale sufficiente sull´entità risultante dalla concentrazione. In vista della Spagna centrale, la Commissione ha constatato che i mercati del cemento grigio indagati a causa di alcune caratteristiche sono suscettibili di coordinamento. Tuttavia, la Commissione ha infine concluso che non il progetto di acquisizione potrebbe facilitare, consolidare o fare qualsiasi efficace coordinamento tra produttori di cemento grigio in questo settore è previsto. Inoltre, l´inclusione di un coordinamento dei concorrenti non è probabilmente il risultato della concentrazione proposta. La Commissione ha pertanto concluso che l´operazione proposta non solleva problemi di concorrenza. L´operazione è stata notificata alla Commissione il 28 febbraio il 2014.  
   
   
ALLOGGI POPOLARI IN LOMBARDIA: RAFFORZARE SINERGIE CONTRO ABUSIVISMO  
 
Milano, 10 settembre 2014 - "Un plauso alle Forze dell´ordine che hanno sventato in maniera tempestiva l´ennesimo tentativo di occupazione abusiva di un alloggio popolare. Ora però non bisogna fermarsi. La lotta all´abusivismo è imprescindibile per ristrutturare gli alloggi sfitti e assegnarli alle migliaia di famiglie bisognose che attendono in graduatoria. Una lotta all´abusivismo senza quartiere. Dove devono essere ben chiari i ruoli di tutti i soggetti deputati agli sgomberi. Regole d´ingaggio chiare e definite, che dovranno essere previste in un protocollo operativo". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, dopo un altro tentativo di occupazione abusiva di un alloggio Aler messo in atto questa mattina in via Ravenna, a Milano, da alcuni extracomunitari. Serve Collaborazione Sempre Più Stretta - "E´ necessaria una sempre più stretta collaborazione - aggiunge Bulbarelli - tra Istituzioni, enti coinvolti, Forze dell´ordine, sindacati e associazioni degli inquilini, per contrastare il fenomeno dell´occupazione illegale. Una piaga sociale, che sta creando notevoli disagi in diversi quartieri milanesi: se a Milano ci sono circa 23.000 richieste giacenti e qualche migliaia di case sfitte, vuol dire che il sistema non funziona". Ri-assegnare Alloggi In 48 Ore - L´assessore ricorda poi che "Lastrare gli ingressi, ad esempio, oltre a essere economicamente insostenibile, non serve. Gli alloggi recuperati vanno assegnati subito, entro 48 ore dallo sgombero".  
   
   
EDILIZIA: REGIONE FVG INCONTRA PROVINCE, PATRIMONIO SCOLASTICO È PRIORITÀ  
 
Udine, 10 settembre 2014 - "Superare le criticità derivate dal patto di stabilità e attivare tutti i canali contributivi disponibili è l´obiettivo che la regione si è posta per dare agli enti locali gli strumenti per avviare i cantieri nelle scuole". Lo afferma l´assessore Mariagrazia Santoro che ieri a Udine ha incontrato il presidente regionale dell´Upi - Unione province italiane, Fabrizio Cigolot, con gli assessori al patrimonio scolastico delle quattro province di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone. "L´attenzione che questa Giunta ha riposto al patrimonio scolastico è dimostrata dall´istituzione del nuovo servizio Università ed edilizia scolastica a settembre del 2013, anticipando le priorità fatte proprie anche dal governo Renzi". Santoro ha ricordato che, a seguito del monitoraggio effettuato dalla regione, sono state rilevate oltre 3000 opere ferme a causa del patto di stabilità. "La Regione è impegnata a condividere con l´Ufficio Scolastico Regionale il piano dei fabbisogni per determinare le priorità di intervento. Allo stesso modo dovrebbero agire gli enti locali, così da fotografare gli interventi più urgenti, anche in considerazione della loro cantierabilità e di un preciso cronoprogramma, al fine di evitare lo spreco di spazi finanziari concessi in deroga al patto di stabilità". Sul fronte dei finanziamenti Santoro ha ricordato la recente iniziativa della giunta regionale di attivare un fondo di emergenza "a sportello" con una dotazione di 1,5 milioni, per intervenire in caso di eventi sopravvenuti che abbiano determinato l´inagibilità del locale: "Questo canale, già esaurito per il 2014, dimostra quale sia il grado di urgenza del fabbisogno e pertanto - ha assicurato Santoro - sarà ulteriormente finanziato nel 2015". Quanto ai canali contributivi, la delibera Cipe del 30 giugno scorso ha consentito il finanziamento con fondi Fas di ulteriori 44 interventi per 14,5 milioni. Rimangono da finanziare 31 interventi per circa 10 milioni ed è prevedibile che saranno finanziati con un ulteriore scorrimento di graduatoria o con altra norma di prossima emanazione statale. Ulteriori canali contributivi derivano da "fondi Kyoto" sull´efficientamento energetico per edifici scolastici e universitari con una disponibilità per il Friuli Venezia Giulia di circa 6 milioni di euro. Saranno inoltre disponibili fondi Inail per progetti innovativi e con moduli didattici (uno per provincia), per i quali la Regione si attende 11,25 milioni di euro. Infine, è prevista la possibilità di stipulare mutui trentennali con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di Sviluppo del Consiglio d´Europa o con la Società Cassa depositi e prestiti spa, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, per interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili adibiti a istruzione scolastica, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici, per un plafond destinato alla nostra Regione di 20 milioni di euro.  
   
   
PMI: GUIDI, POLITICHE SU MISURA PER SOSTENERE CRESCITA  
 
Roma, 10 settembre 2014 - “Una politica che sia su misura per le piccole e medie imprese è fondamentale nel quadro della politica industriale del nostro Paese: le indicazioni ricevute in tal senso dall’Ocse, alla luce di quanto il governo ha già fatto in questi mesi, sono pertanto un elemento prezioso ad orientare e migliorare la nostra agenda”. È quanto ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi alla presentazione del Rapporto Ocse “Le politiche per le Pmi e l’Imprenditorialità in Italia”. Più in particolare, il ministro Guidi ha ricordato come nei primi sei mesi il Governo abbia già adottato importanti misure che vanno “dall’ampiamento delle risorse del Fondo Centrale di Garanzia ad un piano straordinario per il Made in Italy, laddove nuovi provvedimenti come i contratti di rete, la legislazione sulla start-up innovativa, le agevolazioni della Nuova Sabatini fino all’istituzione di una task force per l’industrial compact sono stati disegnati con l’intento di sostenere l’ossatura dell’economia italiana fatta in gran parte di piccole e medie imprese”. Il Rapporto, presentato per la prima volta oggi nel corso di un tavola rotonda al ministero dello Sviluppo economico, evidenzia infatti come le pmi rappresentano il 99.9% del totale delle imprese, l’80% dell’occupazione e il 67% del valore aggiunto (tra i più alti nell’area Ocse), mostrando al contempo una capacità di resilienza specie sui mercati internazionali dove pesano per il 54% sul totale dell’export. L’ocse sottolinea, inoltre, come il settore sia tuttavia ancora troppo frammentato con evidenti difficoltà di crescita dimensionale e individua pertanto aree prioritarie di riforma che prevedano una ulteriore semplificazione dei processi amministrativi, incentivi più attraenti per favorire gli investimenti di capitale di rischio, una riduzione del cuneo fiscale, il rafforzamento del sostegno all’innovazione, maggiore capacità di essere presenti sui mercati internazionali. Il ministro Guidi ha sottolineato come - insieme ai provvedimenti già adottati - il governo sia impegnato sin dalle prossime settimane di semestre di Presidenza italiano, “ad attuare interventi che valorizzino i punti di forza collegati alla piccola dimensione, affrontando gli ostacoli alla crescita ed andando a riequilibrare eventuali fattori di fragilità per la produzione attraverso strategie condivise a livello europeo”. -  
   
   
CONFIDI, LOMBARDIA: OBIETTIVO BANDO È SOSTENERE NUOVO CREDITO  
 
Milano, 10 settembre 2014 - "Obiettivo del bando per i Confidi lombardi è quello di sostenere nuovo credito, a minori costi, a favore di tutte le micro, piccole e medie imprese lombarde: non esistono certamente aziende di serie A o di serie B, né tanto meno, come qualcuno ha detto, di serie D. Non vogliamo in nessun modo coprire situazioni di insolvenza passate". E´ quanto ha ribadito l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, rispondendo in Consiglio regionale a una interrogazione. Sistema Da Rinnovare - "Questo - ha aggiunto l´assessore - non può che essere perseguito attraverso la strutturazione di un sistema di garanzie rinnovato, sostenibile e semplificato, grazie anche al conseguimento di economie di scala tramite percorsi di crescita dei volumi e riduzione dei costi operativi". "L´integrazione - ha sottolineato Melazzini - ha lo scopo di ottimizzare il sistema lombardo delle garanzie, ampliando i prodotti in portafoglio (per esempio prestiti obbligazionari, capitale di rischio, ma anche consulenza finanziaria alle imprese), oltre a realizzare una sinergia con il Fondo Centrale di Garanzia per permettere anche l´utilizzo efficace delle risorse derivanti dalla Programmazione comunitaria". Ampie Consultazioni - Regione Lombardia, ha ricordato Melazzini, ha costruito il bando, che attua la legge ´Impresa Lombardia´, a seguito di una straordinaria operazione di due diligence predisposta da Federfidi. Da questo lavoro, unico in Italia, si è manifestata la necessità di rendere più efficiente il sistema, favorendo percorsi di aggregazione e di razionalizzazione dei Confidi, salvaguardando al contempo le peculiarità di ciascuno. "Questo intervento - ha chiarito l´assessore - è l´esito, tra l´altro, di un ampio percorso di consultazione e di confronto che ha visto coinvolti il Sistema camerale, i Confidi, le associazioni (Confindustria, Confartigianato, Confcommercio) e Banca d´Italia (che lo ha riconosciuto come un´eccellenza italiana)". Tempistica - "Regione Lombardia si è impegnata - ha concluso Melazzini -, vista la necessità di un intervento immediato a favore dell´accesso al credito delle imprese, non solo a rispettare i tempi che si era data, ma anzi ad anticiparli; per questo motivo il ricorso avanzato rappresenta un danno per le stesse imprese".  
   
   
BRESCIA - CRISI UCRAINA, MISURE RESTRITTIVE PER IMPORT-EXPORT  
 
Brescia, 10 settembre 2014 - La Camera di Commercio di Brescia informa che come conseguenza della crisi Ucraina sono entrate in vigore limitazioni per l´esportazione e l´importazione di alcune tipologie di prodotti da e per la Federazione Russa. Sul sito internet www.Bs.camcom.it  alla pagina Informazioni sull´export sono consulabili la Risoluzione n°778 del Governo della Federazione Russa e il Regolamento (Ue) N. 833/2014, contenenti i dettagli delle limitazioni applicate. Si suggerisce di monitorare costantemente sia i mezzi di informazione che il sito del Ministero degli Affari Esteri per gli eventuali sviluppi della crisi e le ricadute che ne potrebbero derivare.  
   
   
ULTIMI GIORNI PER PARTECIPARE ALLA 2° CALL INTERNAZIONALE DI IDEE PER IL PROGRAMMA CULTURALE DEL PADIGLIONE SOCIETÀ CIVILE “EXPLODING YOUR IDEA! DESTINATION EXPO MILANO 2015”  
 

 Milano, 10 settembre 2014 - Ultimi giorni per partecipare alla 2° Call Internazionale di Idee “Exploding your Idea! Destination Expo Milano 2015” – promossa da Fondazione Triulza ed Expo 2015 S.p.a – rivolta a tutte le realtà della Società Civile, nazionali ed internazionali, e agli enti pubblici interessati ad essere ospitati ed a partecipare al Programma Culturale del Padiglione della Società Civile – Cascina Triulza. Le aziende e i soggetti con finalità di lucro che non presentano caratteristiche mutualistiche e/o solidaristiche potranno partecipare in partenariato con una o più organizzazioni del Terzo Settore. Le proposte potranno essere presentate fino al 15 settembre 2014. Tutta la documentazione sulla 2° Call, con la descrizione degli spazi del Padiglione, è disponibile al link: http://www.Fondazionetriulza.org/2-call-internazionale/

 

 
   
   
EXPO. LAVORO: REGIONE LOMBARDIA GIÀ SI È MOSSA CON AZIENDE  
 
 Milano, 10 settembre 2014  - "Regione Lombardia si è attivata anzitempo e non senza fatica è riuscita a far convergere soprattutto quella sigla sindacale che ci accusa, su un accordo capace di interpretare le esigenze delle imprese e dei lavoratori, per massimizzare le occasioni occupazionali e le possibilità di sviluppo aperte da Expo". Valentina Aprea, assessore al Lavoro di Regione Lombardia, replica alle parole di Antonio Lareno, responsabile del progetto Expo-cgil, che oggi accusa la Regione di fare "la bella addormentata" sui progetti per Expo e Lavoro. Altri Quattro Milioni Per Formazione - "Probabilmente la Cgil deve migliorare il livello di comunicazione interno. Se Lareno parlasse con i suoi colleghi che partecipano alle settimanali riunioni con la Regione, saprebbe che la Regione è già operativa con 20 milioni di euro, nell´ambito di dote unica lavoro, per l´avvio immediato al lavoro presso aziende che assumono per Expo. Ulteriori 4 milioni sono destinati alla formazione di lavoratori impegnati in Expo: a partire dal 25 settembre sarà operativa la possibilità di accedere all´offerta Expo anche per gli operatori della formazione." Avviso Comune Per Flessibilità Si Realizza In Aziende- "La declinazione dell´avviso comune con le parti sociali sta avvenendo soprattutto a livello aziendale, quella di prossimità che è sicuramente più pragmatica e pronta a cogliere le reali opportunità. Regione Lombardia - termina Aprea - continuerà con il proprio impegno nell´ambito delle politiche del lavoro per Expo, perché dopo i programmi per l´assunzione di migliaia di lavoratori, attiveremo anche interventi di supporto per i fabbisogni di ricollocazione al termine di Expo".  
   
   
ASTI: LA CAMERA DI COMMERCIO FINANZIA LE START UP  
 
Asti, 10 settembre 2014 - La Camera di Commercio di Asti supporta lo start up di nuove imprese e favorisce la diffusione di servizi avanzati di Information and Communication Tecnology nelle piccole e medie imprese. Scadono a fine di ottobre i due bandi che prevedono 106 mila euro di contributi per le piccole e medie imprese. Nel dettaglio, sono disponibili 60 mila euro di contributi in conto capitale per la copertura parziale delle spese materiali e immateriali connesse allo start up d´impresa. Possono presentare domanda le micro imprese (fino a 9 addetti) con sede in provincia di Asti costituite a partire dal 31 ottobre 2013 da: giovani fino a 35 anni, soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di lavoro, occupati con orario e reddito ridotto, occupati a rischio di disoccupazione. Saranno ammesse a contributo le spese riconducibili alla nuova impresa sostenute a partire dal 31 ottobre 2013 e fino al 31 ottobre 2014 per un massimo di 5000 euro a impresa. Il secondo bando è indirizzato alle Pmi e prevede due misure per una dotazione complessiva di 46.400 euro. Un fondo di 22.400 euro è destinato agli imprenditori che attivano collegamenti a Internet più veloci e performanti (rete fissa, satellitare, via radio o wi-fi banda larga, Hiperlan, Wimax). Il contributo massimo è di 700 euro ad azienda. Altri 24 mila euro sono invece a favore delle imprese che avviano attività di e-commerce e business on line, sviluppando e implementando il sito web. In questo caso il tetto massimo di contributo può arrivare a 3 mila euro per azienda e copre spese che vanno dalla progettazione all´acquisto di licenze software fino alla promozione del sito con campagne di advertising sui social network e sui motori di ricerca. Entrambi i bandi sono inseriti in un progetto che fa riferimento all´Accordo di programma Ministero Sviluppo Economico-unioncamere 2012. I bandi e la modulistica sono scaricabili dal sito www.At.camcom.gov.it  Le domande scadono il 31 ottobre 2014. Le spese devono essere fatturate entro quella data. I contributi sono soggetti al regime “de minimis”.  
   
   
PROBLEMATICA LAVORATORI CONSORZIO UNICO DI BACINO PROVINCIA DI BENEVENTO: INCONTRO IN REGIONE  
 
Napoli, 10 settembre 2014 - Si è tenuto presso la sede della Regione Campania un incontro sulla situazione dei lavoratori del Consorzio Unico relativamente ai siti della Provincia di Benevento. Nel corso della riunione è emerso che la Provincia di Benevento, secondo l´accordo stipulato il 23 gennaio dello scorso anno con il Commissario liquidatore del Consorzio Unico di Bacino, ha rispettato tutti gli impegni presi. In particolare la Provincia di Benevento ha assicurato la gestione ordinaria della discarica di "Montesarchio" con il prelievo del percolato e quanto necessario ad assicurare la tutela e la salvaguardia delle matrici ambientali. Nell´accordo, infatti, era precisato che ogni ulteriore attività gestionale, sarebbe stata a carico del Consorzio di Bacino Na-ce. E´ il Consorzio di Bacino, quindi, a dover gestire i rapporti con i lavoratori e, di conseguenza, anche le loro spettanze. All´incontro non era presente il Commissario liquidatore del Consorzio Unico, in quanto dimissionario e pertanto, si è ritenuto di convocare una nuova riunione appena la Provincia di Napoli provvederà alla nomina del nuovo Commissario. "Anche se la Regione Campania non ha competenza in materia seguiamo con grande attenzione tutta la problematica dei lavoratori dei Consorzi di Bacino ed in particolare quella di Benevento - ha commentato l´assessore alla Tutela dell´Ambiente, Giovanni Romano. Per quanto attiene la gestione dei siti e delle discariche in post-gestione operativa, la Regione provvederà, così come previsto dalla legge n. 5 del 2014, a comunicare entro il prossimo 30 settembre la quota parte che ogni Ato dovrà inserire in tariffa a partire dal 2015, al fine di ridistribuire equamente per singolo cittadino il costo di gestione dei suddetti siti".