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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2014
PIEMONTE: IL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO HA INCONTRATO VENERDI´ 5 SETTEMBRE IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA FRANCESCA BARRACCIU  
 
Torino, 10 Settembre 2014 - Il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha incontrato venerdì 5 settembre, nel suo ufficio di piazza Castello, il Sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu . Il Piemonte, ha ricordato il Presidente Chiamparino, è la regione italiana che meglio ha saputo investire in un progetto di rilancio culturale complessivo e coordinato, sperimentando modelli di gestione pubblico/privato che hanno dimostrato, negli ultimi anni, tutta la loro efficacia. «I dati sui flussi turistici in Piemonte parlano chiaro - ha aggiunto Chiamparino - e il simbolo di questo nuovo corso è senz’altro il Museo Egizio, la cui riorganizzazione ha permesso di raddoppiare i visitatori in pochi anni. Alla luce di ciò si potrebbe pensare di estendere il modello dell’Egizio anche alle regge sabaude, creando un’unica fondazione in grado di gestire in maniera più efficiente questo grande polo di attrazione turistica e culturale. Trovare modelli di gestione efficiente, e quindi non stiamo certo parlando di svendere il nostro patrimonio, è fondamentale per attrarre i capitali privati» Il Sottosegretario Barracciu ha assicurato che il Ministero sta lavorando, assieme a Comuni e Regioni, per mettere a punto un protocollo d’intesa in grado di portare avanti progetti comuni utilizzando le risorse finanziarie disponibili. «Le buone politiche portate avanti a Torino e in Piemonte - ha dichiarato il Sottosegretario Barracciu - sono un modello da esportare anche in altre parti d’Italia. Le potenzialità culturali e turistiche del nostro Paese vanno messe a sistema, è l’unico modo perché diventino motore di occupazione e spinta efficace per il rilancio dell’economia .»  
   
   
TRE GIORNI AL VIA DELLA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE DI CAMOGLI (12-14 SETTEMBRE)  
 
Camogli, 10 settembre 2014 - Da venerdì 12 a domenica 14 settembre 2014 il borgo marinaro di Camogli, in Liguria, ospiterà la I edizione del Festival della Comunicazione La manifestazione, ideata e diretta da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, è promossa da Comune di Camogli, Regione Liguria, Encyclomedia Publishers, in collaborazione con Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Ente Parco di Portofino, Area Marina Protetta di Portofino. Primo festival in Italia dedicato alla comunicazione: tre giornate con circa 70 eventi gratuiti tra conferenze, workshop, spettacoli, escursioni, mostre. Oltre 60 gli ospiti, tra giornalisti, blogger, social media editor, economisti, scrittori, filosofi, semiologi, scienziati ed esperti di pubblicità e comunicazione. Sguardi diversi per fare un punto su come cambieranno nei prossimi anni la trasmissione dei saperi, la formazione, i media, il marketing, il nostro modo di relazionarci con gli altri. La manifestazione sarà aperta dalla lezione inaugurale di Umberto Eco “Comunicazione: soft e hard”. Tra gli ospiti di questa prima edizione: gli scrittori Corrado Augias, Roberto Cotroneo, Andrea De Carlo, Paolo Giordano e Piero Ottone; i fisici Amedeo Balbi e Mauro Taiuti; lo storico Alessandro Barbero; l’enigmista Stefano Bartezzaghi; i critici cinematografici Irene Bignardi e Giorgio Gosetti; i giornalisti Mario Calabresi, Furio Colombo, Enrico Deaglio, Luca De Biase, Gad Lerner, Eugenio Occorsio, Anna Masera, Federico Rampini, Carlo Rognoni, Massimo Russo e Beppe Severgnini; lo storico dell’arte Salvatore Settis; Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino; per l’Istituto Italiano di Tecnologia il presidente Gabriele Galateri di Genola e il direttore scientifico Roberto Cingolani; l’ex magistrato Gherardo Colombo; il sociologo Nando Dalla Chiesa; per la Rai il direttore generale Luigi Gubitosi, l’Ad di Raicom Luigi De Siervo, la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta e la direttrice di Rainews24 Monica Maggioni; i semiologi Paolo Fabbri e Valentina Pisanty; Oscar Farinetti, fondatore di Eataly; i filosofi Riccardo Fedriga e Maurizio Ferraris; Guido Gnone, coordinatore scientifico dell’Acquario di Genova; il direttore dell’Ente Parco di Portofino Alberto Girani; lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari; gli economisti Salvatore Bragantini, Alessandro Penati e Severino Salvemini; lo psicoanalista Massimo Recalcati; l’esperto di diritto dell’informazione Vincenzo Roppo e l’avvocato Elisabetta Rubini; l’esperta di comunicazione e creatività Annamaria Testa e di televisione Carlo Freccero. E ancora, interverranno sui temi di informazione digitale Salvatore Aranzulla, Carola Frediani, i blogger Matteo Bordone e Silvio Gulizia; il trio della Twitteratura Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo; Margherita Marcheselli e Rossana Di Fazio di Enciclopediadelledonne.it. Dal mondo delle aziende: il presidente di Telecom Giuseppe Recchi; per la multiutility Iren Francesco Profumo; Valerio Saffirio, fondatore di Rokivo Inc. E il deputy managing director di Condé Nast Fedele Usai. Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino ad esaurimento posti. I principali eventi del festival, tra cui la lezione di Umberto Eco, saranno trasmessi su Rai News e in diretta streaming sul videoportale di Rai Cultura all’indirizzo www.Cultura.rai.it  e su liveon4g.Tim.it di Telecom Italia. Informazioni: www.Festivalcomunicazione.it    
   
   
COLLABORAZIONE TRA BASILICATA E CINA PER FILM "MARRY ME"  
 
Matera, 10 settembre 2014 - Una importante collaborazione internazionale è stata definita, a Matera, tra la Lucana Film Commission e la 9.99 Films S.r.l. In qualità di Produttore Esecutivo Italiano del film “Marry me” di Liu Jiang. Le riprese del film, che inizieranno a Roma il 17 Settembre 2014, vedranno impegnate maestranze cinesi al fianco di maestranze italiane e vedrà protagonisti famosi attori cinesi come Guo Biting, Li Chen e Sa Rina. La produzione sarà a Matera e dintorni dal 27 Settembre 2014 al 01 Ottobre 2014. Saranno anche coinvolti giovani lucani con degli stage da effettuare sul set e con la produzione. Nell´accordo, vi è anche l´impegno della produzione a supportare Geo Coretti della Blu Video nella ricerca delle locations necessarie e nella gestione delle necessità della produzione, quali: ospitalità, crew, cast. Ancora una volta la Basilicata si dimostra interessante per le produzioni internazionali, non solo come naturale set cinematografico, ma anche per le sue professionalità e per la credibilità internazionale di cui gode la Lucana Film Commission. Basilicata terra di Cinema e di nuove opportunità di sviluppo e lavoro, legate alla creatività.  
   
   
SBARCANO A ROMA I FILM CHE HANNO PARTECIPATO AI FESTIVAL DI VENEZIA E LOCARNO  
 
Roma, 10 settembre 2014 - Al via la rassegna ´Il cinema attraverso i grandi festival´. Da oggi fino al 18 settembre sbarcano a Roma alcuni dei film che hanno partecipato ai festival di Venezia e Locarno. Una rassegna di film inediti e di grande qualità. Saranno proiettati in dodici cinema di Roma con il sostegno degli assessorati alla cultura di Roma e della Regione. I cinema sono: Adriano, Alcazar, Barberini, Eden, Farnese, Intrastevere, Mignon, Nuovo Olimpia, Nuovo Sacher, Quattro Fontane, Savoy e Tibur. Alcuni titoli saranno replicati in 5 cinema nel Lazio: Palma di Trevignano, Etrusco di Tarquinia, Corso di Latina, Moderno di Rieti e Royal di Civitavecchia. Ecco alcuni dei 49 titoli programmati, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano: 7 film dal 67° Festival del film di Locarno. Tra gli altri anche il vincitore del Pardo d´oro, ´From what is before´, il premio della Giuria ´Listen Up Philip´ e l´ultima opera di Lasse Halstrom ´The Hundred-foot Journet´. 42 film dalla 71° Mostra internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia. Spiccano, tra i premiati, ´Loof of the silence´, ´Sivas´, Ghesseha´ e ´Le dernier coup de Marteau´. Inoltre saranno proiettati titoli importanti come ´Birdman or´, ´Anime nere´, ´Pasolini´, La vita oscena´, ´Senza nessuna pieta´´ o ´Perez´. "È un´iniziativa che mi rende felice –è il commento di Lidia Ravera, assessore alla cultura, che ha aggiunto: portare a Roma e nel Lazio i grandi festival cinematografici significa mettere a disposizione dei cittadini il privilegio culturale che sono i festival. Credo sia un modo anche di far riavvicinare le persone ai cinema, perché mettendo loro a disposizione le opere migliori, creiamo un pubblico affezionato"- ha detto ancora Ravera.  
   
   
AOSTA: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARIO PRAZ - STUDI SUL CONCETTISMO - A CURA DI MARCO MAGGI  
 
Aosta, 10 settembre 2014 - Venerdì 18 settembre 2014, alle ore 18, nella sala conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, avrà luogo la presentazione del volume Studi sul concettismo, di Mario Praz, edito a cura di Marco Maggi. Insieme al curatore interverranno: Piero Boitani, docente ordinario di Letterature comparate all’Università La Sapienza di Roma, noto a livello internazionale per i suoi studi su Dante, sulla letteratura inglese medievale e rinascimentale, sul mito di Ulisse e sulla Bibbia; e Giulia Radin, direttrice della Fondazione di studi storico-letterari Natalino Sapegno, organizzatrice dell’iniziativa insieme alla direzione dei Beni archivistici e bibliografici della Regione. Mario Praz, nato a Roma nel 1896 da famiglia valdostana e ivi deceduto nel 1982, filologo e anglista di fama internazionale, docente presso le Università di Liverpool, Manchester e Roma, dottore honoris causa delle Università di Cambridge e Aix-marseille, si distinse per gli studi di storia e critica letteraria e artistica. Edito per la prima volta nel 1934, Studi sul concettismo rappresenta uno dei più significativi contributi allo studio dell’emblematica, disciplina all’incrocio tra arte, filosofia e letteratura tipica del periodo rinascimentale e barocco, di cui è esperto cultore Marco Maggi, già ricercatore presso l’Università Cattolica di Milano, all’Istituto per gli studi filosofici di Napoli e all’Institut d’Etudes littéraires del Collège de France, e oggi docente presso l’Università della Svizzera italiana. Come nota nella sua postfazione Marco Maggi, il volume di Praz rappresenta un testo fondatore in un ambito disciplinare cui viene oggi riconosciuta piena dignità scientifica e accademica. Lo studio dei simboli, degli emblemi, dei motti figurati, dei simboli, che hanno avuto nei secoli scorsi una grande diffusione, è tornato infatti oggi di attualità, in relazione con la diffusione crescente di una cultura in cui le sintesi per immagini rivestono una grande importanza e in cui i progressi delle scienze psicologiche attribuiscono nuovi e profondi significati all’associazione concetto-immagine.  
   
   
MILANO: DAL 7 NOVEMBRE "LE DAME DEI POLLAIOLO" IN MOSTRA AL MUSEO POLDI PEZZOLI  
 
 Milano, 10 settembre 2014 – Presentata a Palazzo Marino la mostra “Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento”, in programma dal 7 novembre 2014 al 16 febbraio 2015 al Museo Poldi Pezzoli, ideata intorno al simbolo della casa museo di via Manzoni: il prezioso Ritratto di Dama di Piero del Pollaiolo, fra i maggiori capolavori della ritrattistica della seconda metà del Quattrocento. “Quattro volti di donne - ha spiegato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris - quattro rappresentazioni di arte, cultura, storia, sentimento, bellezza: è il messaggio che ogni figura femminile può esprimere, ed è per questo che va valorizzata e rispettata oltre le convenzioni e lontano dalle mercificazioni, oggi troppo frequenti”. “Presentiamo oggi non solo un progetto artistico che valorizza una delle icone milanesi più potenti della storia dell’arte, ma anche il risultato di una collaborazione feconda tra Istituzioni culturali della città – ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Abbiamo infatti collaborato sin dai primi passi a questo progetto, condividendone gli intenti e mettendo a disposizione risorse e spazi per realizzare alcuni programmi collaterali”. Protagonisti della mostra sono i quattro splendidi ritratti femminili riferibili ai Pollaiolo, riuniti per la prima volta nella loro storia uno accanto all’altro. L’esposizione è l’occasione per poter ammirare alcuni preziosi capolavori provenienti dalle botteghe di due dei più importanti artisti del Rinascimento fiorentino, Antonio e Piero del Pollaiolo, attraverso una serie di opere di grande qualità, rappresentazione dei diversi campi nei quali i fratelli operarono e dell’ampiezza dei loro interessi e dei loro talenti. Insieme alla dama del Poldi Pezzoli vengono presentati gli altri dipinti di donna attribuiti ai fratelli, provenienti da importanti istituzioni internazionali: la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Gemäldegalerie di Berlino e il Metropolitan Museum of Art di New York. Queste opere, forse appartenenti al genere del “ritratto nuziale”, sono anche un mezzo privilegiato per la rappresentazione della società di fine Medioevo: vi sono raffigurati vesti, tessuti, gioielli capaci di raccontare la vita della società dell’epoca. Oltre ai ritratti delle quattro dame vengono esposti dipinti di medio e piccolo formato e altri capolavori della bottega di Antonio, prodotti della sua grande maestria: disegni, sculture in bronzo e terracotta, oreficerie e altre opere insolite e preziose (come uno scudo da parata e un crocifisso in legno di sughero) provenienti dal Museo del Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra, dal Museo Nazionale del Bargello, dal Museo Stefano Bardini e dal Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. A corollario e a completamento della mostra sono previste molte iniziative diffuse sul territorio cittadino, oltre ad approfondimenti dedicati a professionisti e studiosi esperti dell’argomento. “Quest’esposizione” afferma il Direttore del Museo Annalisa Zanni “vuole essere motivo d’orgoglio per tutta la città di Milano e dare vita ad un vero network tra istituzioni culturali, anche in vista di Expo 2015”. Numerosi appuntamenti saranno organizzati con la collaborazione del Comune di Milano, in particolare dell’Assessorato alla Cultura, e con alcune tra le principali istituzioni culturali del territorio milanese. Proprio grazie alle molte partnership con queste realtà, che il Museo ha iniziato ad attivare e che continuerà a sviluppare nei prossimi mesi, è in via di definizione un calendario di eventi che consentirà al pubblico di vivere approfondimenti legati al tema della bellezza femminile dal Rinascimento ad oggi in diverse modalità. Saranno inoltre ideati appuntamenti speciali ed esclusivi, come shooting fotografici che verranno allestiti in alcuni dei luoghi simbolo di Milano e che vedranno impegnati alcuni famosi professionisti della scena nazionale (Neige de Benedetti, Maki Galimberti, Giovanni Gastel, Maria Mulas e Massimo Zingardi) accanto a giovani promettenti fotografi. Il pubblico femminile, invitato a disporsi di profilo, sarà protagonista di scatti che verranno poi diffusi on line, sui media istituzionali del Museo e su alcune delle principali testate nazionali. Alcune immagini selezionate verranno poi stampate e messe in mostra presso alcune sedi espositive civiche, tra le quali lo spazio dell’Ex Fornace di via Gola e l’Urban Center. Il primo appuntamento è previsto alla Triennale di Milano, in occasione del Festival “Il tempo delle donne”, organizzato da la 27Ora e Rcs – Corriere della Sera dal 27 al 29 settembre. Per il pubblico più specialistico sono inoltre previsti momenti dedicati, tra i quali un Simposio Internazionale che si terrà martedì 13 gennaio 2015 nel Museo, di fronte ai capolavori, alla presenza di grandi professionisti ed esperti. I risultati derivanti dalle analisi condotte sulle opere, durante il lungo percorso di ricerche preparatorie alla mostra, realizzate in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, saranno resi disponibili anche on line sul sito del Museo. L’esposizione, a cura di Aldo Galli, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Trento, e di Andrea Di Lorenzo, Conservatore del Museo Poldi Pezzoli, è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Al fine di valorizzare i grandi capolavori esposti, l’allestimento curato dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini sarà di grande impatto emotivo e favorirà un incontro attento ed insieme emozionante con le opere esposte.  
   
   
POMPEI: DISSEQUESTRO TEATRO GRANDE CONFERMA IMPEGNO GIUNTA CALDORO PER VALORIZZAZIONE SITO  
 
Napoli, 10 settembre 2014 - "Il dissequestro del Teatro Grande di Pompei, in occasione del Forum delle Culture Siti Unesco Regione Campania, ricordato dal ministro Franceschini nella conferenza stampa odierna testimonia l’impegno della Giunta Caldoro, ed in particolare dell’ Assessorato alla Cultura, e del Turismo e Beni culturali guidato dal collega Pasquale Sommese, per la valorizzazione del sito di Pompei e la sinergia ormai consolidata con il Mibact per il raggiungimento dei risultati strategici e duraturi posti a base del rilancio di immagine di un luogo unico al mondo." Così l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia. "Le rappresentazioni del 18 e del 20 saranno l’abbrivio di un percorso fecondo nel tempo", conclude Miraglia.  
   
   
LA GRANDE GUERRA E LA TOSCANA  
 
Firenze, 10 settembre 2014 – Il programma regionale per il centenario della Grande guerra è partito dal rapporto con il Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-militari che da solo e/o in collaborazione con il Forum per i problema della pace e della guerra, ha condotto alcune ricerche sulla prima guerra mondiale (rilevazione fotografica dei monumenti, delle lapidi, dei cippi e dei segni di memoria relativi alla prima (e alla seconda) guerra mondiale nelle seguenti città capoluogo di provincia: Firenze, Pistoia, Prato, Pisa, Lucca, Massa, Livorno, Grosseto, Siena. Da qui poi la ricerca sui caduti militari toscani della prima guerra mondiale, con la produzione di un database e di un sistema di ricerca in grado di fornire nome, cognome, luogo e data di nascita, data di morte, reparto militare di appartenenza. Accanto il contributo di due Istituti culturali di rilevanza nazionale che hanno la loro sede ed operano in Toscana: l´Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano - con il progetto "Dalla Trincea: diari e memorie della prima guerra mondiale" - che, su settemila diari ne ha trecento dedicati alla Grande guerra (con la prossima uscita di una pubblicazione dedicata che uscirà per "Il Mulino"); e l´Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino con il progetto Voci, storie e canti della Grande guerra. Infine la rivista Testimonianze, che ha in cantiere il numero speciale "1914-1944: due anni simbolo fra pace e guerra nella storia del secolo breve". Nel corso della ricerca l´Istituto De Martino ha ritrovato la registrazione inedita di una intervista di Giovanni Bosio nel 1968 a Emilio Lussu - eroe di guerra, scrittore, antifascista miltante e senatore della Repubblica – in cui affronta anche la sua esperienza come capitano della Brigata Sassari, composta unicamente da pastori e contadini sardi, tra i quali a giudizio dello scrittore proprio l´esperienza bellica fece crescere una coscienza sociale fino ad allora non posseduta. Quella stessa che al ritorno fu la base per la creazione e l´adesione a movimenti come il Partito Sardo d´Azione di forte matrice democratica e antifascista. Trascrizione Dalla Registrazione Originale Del Brano Presentato Oggi: Gb: allora, c‘è il rapporto del Generale, no? El: chiamò gli ufficiali a rapporto e spiegò la situazione così come lui la vedeva, cioè la Seconda Armata è sfasciata, è in disordine, ha abbandonato il fronte e corre verso il Tagliamento, per passare e ripiegare, cosa deve fare la Brigata Sassari? La Brigata Sassari non può abbandonare le armi, scappare, fuggire, creare disordine, la dignità della Brigata è tale che essa deve avere una sua posizione particolare anche in questo disastro dell´esercito, la Brigata si schiera in servizio protetto e attende il contatto con gli austriaci, dopodiché ripiega. A chi, signori ufficiali, toccherà l´onore di comandare il battaglione di retroguardia? Tutti noi eravamo lì, tutti c´eravamo, tranne quei pochi che ti ho detto poc´anzi, rimasti ai loro reparti, attenti lì … poi, guardando me, dice "a lei Capitano Lussu", io dissi "grazie, signor Colonnello" il mio battaglione è quello che non si ammutinava, non si ammutinava il mio battaglione, ma era un battaglione considerato rivoluzionario èèè … era considerato repubblicano, io ero repubblicamo, se io non fossi stato un ufficiale veterano, direi … molto noto nella Brigata … credo che sarei finito proprio … in Tribunale militare èèè … però ero l´ufficiale … eravamo in due i più veterani della Brigata … mai un ammutinato, ma perché? Perché io in guerra certi ordini non li eseguivo … certi ordini, quando dipendeva da me, comandante di battaglione, non li eseguivo, dicevo "non si può uscire" … il Generale diceva lei esce, io dicevo "No signor Generale, io non porto il mio battaglione al massacro", "No, lei esce perché è un ordine", "Allora lei esca per primo e io la seguo e il battaglione tutto dietro di me, ma lei esca per primo" … e questo io l´ho detto due volte, facile essere fucilati èèè … però avevo ragione èèè … avevo ragione èèè … sarebbe stato un massacro, ho tanti episodi èèè … tanti episodi … ora tutto questo, il prestigio mio in Sardegna è questo, non è tanto il coraggio, è la responsabilità, la rappresentanza del popolo sardo che ho avuto in Guerra, questo è … la rappresentanza del popolo sardo che ho avuto in Guerra.