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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Settembre 2014
SMART CITYMILANO E BARCELLONA ALLEATE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE I SINDACI PISAPIA E TRIAS FIRMANO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE. LA METROPOLI CATALANA SOTTOSCRIVERÀ IL PATTO URBANO PER LA FOOD POLICY E PARTECIPERÀ A “EXPO IN CITTÀ”  
 
Milano, 17 settembre 2014 – Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Sindaco di Barcellona Xavier Trias hanno firmato ieri a Palazzo Marino un importante accordo di collaborazione tra le due città centrato sui temi Smart city, migrazione e sviluppo. La firma sancisce e rilancia una collaborazione virtuosa tra due metropoli innovative e dinamiche che hanno sempre trovato molteplici terreni di confronto positivo. Nel corso dell´incontro, in particolare, molta attenzione è stata dedicata al processo di realizzazione della città metropolitana che Barcellona ha iniziato da tre anni proprio con il Sindaco Trias e Milano si appresta invece ad avviare. La collaborazione tra Milano e la seconda città della Spagna negli ultimi anni è andata crescendo. Oggi è dunque destinata a rafforzarsi nel quadro delle reti europee e internazionali di cui entrambe fanno parte, a partire dal network C40 che raggruppa le metropoli del mondo impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici. Da anni sono peraltro numerosi i progetti europei che vedono le due città impegnate sui fronti della cooperazione internazionale e dello sviluppo sostenibile. Milano ha inoltre aderito al City protocol, programma internazionale promosso dalla città di Barcellona, che ha l’obiettivo di migliorare la comprensione reciproca e lo scambio tra attori diversi coinvolti nello sviluppo di città più sostenibili, efficienti, coese, innovative e intelligenti. Sarà soprattutto in occasione di Expo 2015 che l’alleanza tra le due metropoli mostrerà i suoi frutti. Non solo infatti Barcellona parteciperà attivamente a “Expo in Città”, i sei mesi di eventi per un’Esposizione universale diffusa nella Grande Milano. Ma la città catalana ha già risposto positivamente anche all’invito del Sindaco Pisapia per la firma di un Patto per l’alimentazione sostenibile tra le città del Pianeta (Urban food policy pact) durante l’Esposizione Universale milanese. “Il patto tra Milano e Barcellona che oggi abbiamo firmato assume un significato importante alla luce dell’attuale congiuntura internazionale, economica e politica. Sono convinto che proprio dalla collaborazione tra le città possa venire quella spinta per il rilancio dell’economia e per l’avvicinamento delle culture diverse di cui oggi l’Europa e il mondo hanno tanto bisogno. Milano e Barcellona hanno molte cose in comune: sono entrambi capitali dell’economia, della creatività e della cultura. Anche in vista di Expo 2015 e del dibattito su temi strategici come la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile, la loro alleanza operativa risulterà quanto mai preziosa”, ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al momento della firma. “È un onore essere nella città di Milano per firmare un accordo di cooperazione tra le due città, dando vita così a relazioni istituzionali più strette. Barcellona e Milano hanno molte cose in comune e molte cose che possiamo imparare gli uni dagli altri. Questo accordo è un buon punto di partenza. Lo scambio di esperienze in diversi campi sarà molto utile per le due città”, ha dichiarato il Sindaco di Barcellona Xavier Trias.  
   
   
A PRATO IL DIG.IT IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO DIGITALE: 19 E 20 SETTEMBRE  
 
 Prato, 17 settembre 2014 - Il 19 e 20 settembre si svolge a Prato presso la sede della Camera di Commercio l´edizione 2014 di Dig.it, unica manifestazione interamente dedicata al giornalismo digitale. Un momento per approfondire questo tema, entrare in contatto con nuove realtà, capire in quale direzione si sta muovendo questo mondo. Un appuntamento pensato non solo per chi fa informazione, ma anche a tutti coloro che comunicano con i mezzi digitali. Alla tua terza edizione, Dig.it trasloca da Firenze a Prato e lo fa con una edizione arricchita nei contenuti e negli appuntamenti. L´edizione del 2014 è infatti costituita da 2 giornate con 4 sessioni plenarie tematiche e 40 workshop operativi. Sul sito della manifestazione, www.Dig-it.it , è già disponibile la lista praticamente completa dei worskhop ed è già possibile prenotarsi. Dig.it 2014 è realizzata da Lsdi con il supporto indispensabile di Ordine dei Giornalisti della Toscana e Associazione Stampa Toscana e della Camera di Commercio di Prato e con il patrocinio del Comune di Prato. Tutti gli eventi della manifestazione saranno gratuiti e trasmessi in diretta streaming e raccontati in liveblogging da Glocalnews e Varese News. Alle prime due edizioni di Dig.it hanno partecipato 800 giornalisti e 140 fra ospiti e relatori che hanno prodotto un traffico social di decine di migliaia di messaggi. Da Dig.it sono nate nuove iniziative, come il primo bado per l´editoria digitale promosso dalle Regione Toscana che ha assegnato 300mila Euro a 9 aziende editoriali toscane e il primo censimento dell´informazione toscana online.  
   
   
VARESE - BANDA LARGA: CONTRIBUTI AL VIA  
 
Varese, 17 settembre 2014 - Il click day è fissato per venerdì 19 settembre: dalle 9.00 sarà possibile presentare domanda per il nuovo contributo sulla “banda larga” proposto dalla Camera di Commercio in collaborazione con le associazioni di categoria. Un’iniziativa per la quale l’ente, grazie anche al cofinanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, ha stanziato 150mila euro così da consentire alle micro e alle piccole e medie imprese varesine di ottenere un supporto economico per poter sfruttare le infrastrutture digitali nel modo più adeguato. Un passaggio importante sulla via della competitività per una tipologia di imprese rispetto alla quale una recente indagine dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio ha segnalato un gap informatico tutto da colmare. Per le microimprese varesine, quelle tra i 3 e i 9 addetti che pure rappresentano il 95% del sistema economico provinciale, il web è ancora un territorio tutto da esplorare. L’analisi, condotta sulla base dei risultati dell’ultimo Censimento dell’Industria e dei Servizi, dice infatti che il 43% delle imprese di piccole dimensioni presenti sul nostro territorio reputa internet non necessario per l’attività che svolge. Sebbene allineata alla media nazionale e lombarda (rispettivamente 42,2% e 43,4%), tale percentuale sembrerebbe indicare che le potenzialità del web non siano riconosciute e sfruttate appieno da questo insieme di imprese. Da qui l’opportunità offerta dalla Camera di Commercio alle micro e alle piccole e medie imprese varesine: l’agevolazione prevista è un contributo a fondo perduto, pari al 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 1.000 euro per la prima attivazione di un servizio di connettività base con velocità minima in downstream almeno pari a 2Mbps; si sale invece a 2.000 euro per la prima attivazione di un servizio avanzato, con velocità minima di 8Mbps. E questo, sia che si tratti di un collegamento fisso, mobile, satellitare o con ponti radio. In particolare, le spese ammissibili (al netto d’Iva) sono quelle sostenute a partire dal 10 luglio scorso e riguardano l’acquisto una tantum dell’apparato di trasmissione e ricezione (modem, antenna, parabola), ma anche la realizzazione di una rete wi-fi interna. Inoltre, sono ammissibili le spese di canone per il primo anno. Le domande dovranno essere trasmesse telematicamente, come già segnalato, a partire dal 19 settembre e le imprese saranno ammesse al contributo, fino a esaurimento delle risorse disponibili, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. La procedura telematica e la guida per l’invio online delle domande sul bando sono online sul sito dell’ente camerale www.Va.camcom.it  sotto la voce “contributi”.  
   
   
INFRASTRUTTURE IMMATERIALI - PIEVE DI CENTO (BO), LA BANDA ULTRALARGA DIVENTA "SOCIALE". A UN ANNO DALL´ANNUNCIO DEL PROGETTO #PIEVELOCE ARRIVANO LE "TARIFFE SOCIALI", ACCESSIBILI ANCHE A CHI NON DISPONE DI UN REDDITO ELEVATO. L´ASSESSORE EMILIA ROMAGNA: "UN ESEMPIO DI WELFARE DIGITALE"  
 
Bologna, 17 settembre 2014 - Tariffe “sociali” accessibili a chi non dispone di un reddito elevato, in modo da diffondere il più possibile i benefici culturali, sociali ed educativi che la banda ultralarga può offrire. Accade a Pieve di Cento, in provincia di Bologna, dove un anno fa veniva annunciato il progetto denominato “Pieveloce”, che trasformava questo Comune, di appena 7mila abitanti, in un laboratorio dove sperimentare un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Se n’è parlato ieri in Regione nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri, il sindaco Sergio Maccagnani, il direttore generale di Lepida Spa Gianluca Mazzini e il procuratore di Nexus srl Andrea Fini. Il modello di Pieve di Cento, se replicato, potrebbe consentire di superare il digital divide nei confronti della banda ultralarga anche nei piccoli e medi centri urbani, a fallimento di mercato per i grandi operatori di telefonia. Un esperimento sinora unico in Italia, che ha visto il Comune mettere a disposizione le infrastrutture, l’operatore locale Nexus srl investire nella realizzazione del cablaggio in fibra ottica sfruttando la collaborazione di Lepida Spa, società in house di telecomunicazioni e servizi online degli enti locali emiliano-romagnoli. Dopo solo quattro mesi dall’inaugurazione del primo lotto di banda ultralarga (Bul), avvenuta il 30 marzo a Pieve di Cento, la copertura del centro storico ad oggi è già terminata, con l’attivazione di 20 linee ed oltre 70 in lavorazione. Entro la fine dell’anno l’intero territorio comunale sarà coperto. Cittadini e imprese dispongono quindi della banda ultralarga fino a casa (o alla sede) grazie alla tecnologia Ftth (Fiber To The Home), che oggi fornisce le maggiori performance possibili consentendo alla fibra ottica di arrivare direttamente all´utenza senza intermediazioni di altre tecnologie. Le tariffe “sociali” Dall’ultimo rapporto Istat emerge che in Italia persistono differenze sociali e generazionali nell’accesso ai beni e ai servizi tecnologici. E’ sufficiente pensare, ad esempio, che soltanto il 12,7% delle famiglie composte da soli anziani dispone di una connessione. Pieve di Cento, già primo esempio virtuoso di smart city in Emilia-romagna, fa un passo in avanti offrendo soluzioni per collegare alla banda ultralarga persone anziane e gruppi sociali più vulnerabili. In quest’ottica Nexus srl ha deciso di riservare una maggiore attenzione a due fasce sociali più deboli: gli over 70 e le persone disabili. Per entrambe è stata creata un’opzione a 19 euro al mese iva inclusa per una linea 10Mb/10mb, rispetto ai 25,21 euro standard, oppure a 30 euro per linea Internet 10/10Mb e telefonia Flat (Cellulari e Fissi Nazionali inclusi senza scatto alla risposta) rispetto ai 39 euro standard. Le dichiarazioni “Non siamo di fronte ‘solo’ a un’occasione per allargare la mappa del territorio coperto – ha sottolineato durante la conferenza stampa l’assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri – , ma anche all’interno del percorso che abbiamo cercato di delineare negli ultimi anni, e cioè una forte attenzione ai diritti dei cittadini e delle comunità in quest’era digitale. Nel caso di Pieve di Cento, attraverso una riflessione sulla ‘mappa del bisogno’, l’accesso ai servizi viene garantito, con l’intervento della pubblica amministrazione e di un operatore, in un’ottica di welfare digitale”. “Lepida Spa è davvero soddisfatta di aver dato il via a questa tipologia di iniziative dove operatori piccoli si sposano a Comuni piccoli, realizzando modelli di partnership pubblico/privati reali e concreti – ha dichiarato Gianluca Mazzini, direttore di Lepida Spa – . I piccoli Comuni diventano sempre più dei laboratori, e Pieve di Cento è il capofila, dove implementare nuove idee basate sulla banda ultralarga. L’esempio delle tariffe sociali apre a una nuova dimensione di soggetti in rete che sono importanti nel momento in cui la rete sta diventando sempre più la forma per socializzare e comunicare. Le idee lanciate da Pieve di Cento si stanno poi diffondendo, a macchia d’olio, verso tanti altri Comuni di analoghe dimensioni”. Per il sindaco di Pieve di Cento, Sergio Maccagnani, “la banda ultralarga qui è già realtà. Una grande opportunità per le famiglie e le imprese. Ma non solo. Abbiamo anche caldeggiato la predisposizione di un’offerta specifica per gli ultrasettantenni di Pieve, che rappresentano il 18% dei nostri cittadini. Nexus applicherà dunque una tariffa ‘sociale’ per tutti i residenti che faranno un’autodichiarazione, al momento del contratto, e che il Comune provvederà a controllare. Un bel segnale che, accompagnato ai corsi che periodicamente si svolgono sul territorio, aiuterà a ridurre il digital divide. Oltre agli ultrasettantenni, la tariffa sociale riguarderà i nuclei famigliari con la presenza di un soggetto coabitante con disabilità”. “Pensiamo che infrastrutturare un paese non significhi solamente cambiar tecnologia di connessione, sicuramente affascinante per gli utilizzatori classici, ma riteniamo sia importante che, grazie a questa rete, una delle pietre miliari sia non solo l’aspetto tecnico e tecnologico, ma anche ‘non lasciare indietro nessuno’” ha spiegato il procuratore di Nexus Srl Andrea Fini. “Mi riferisco, in particolar modo, alle fasce sociali deboli. Riteniamo che, in questo periodo, sia giusto che ognuno faccia la propria parte, e se da un lato come azienda investiamo per infrastrutturare Comuni interi, dall’altro cerchiamo di rendere il più possibile accessibile il costo delle linea per queste fasce”.  
   
   
GIOVANI SCIENZIATI EUROPEI ALLA FINALE DI VARSAVIA  
 
Milano, 17 settembre 2014 - L’appuntamento è dal 19 al 24 settembre 2014: 119 studenti delle scuole superiori provenienti da 36 paesi si sfidano all’ultima innovazione con 85 progetti nell’ambito del 26° Eucys. Partecipano anche 6 studenti italiani con 2 lavori selezionati dalla Fast con I giovani e le scienze. Eucys-european Union Contest for Young Scientists ritorna; quest’anno la sede è l’Università di Varsavia in Polonia. Il più importante evento voluto dalle istituzioni comunitarie (Parlamento, Consiglio e Commissione) e dai governi degli stati membri dell’Unione per celebrare l’eccellenza scientifica dei giovani tra i 14 e i 20 anni celebra la 26a edizione promuovendo idee di cooperazione e di interscambio tra gli studenti vincitori delle gare nazionali. E’ la vetrina annuale delle migliori scoperte scientifiche da parte di ragazze e ragazzi che hanno così l’opportunità di confrontarsi con colleghi con simili interessi e attitudini. Attraverso la manifestazione, la Commissione valorizza gli sforzi fatti nei paesi che partecipano alla gara con l’obiettivo di: avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca; individuare e incoraggiare i talenti migliori e più promettenti; promuovere lo spirito di innovazione e collaborazione. Sono attesi nella capitale polacca 119 ragazze e ragazzi da 22 stati dell’Unione (mancano Belgio, Cipro, Croazia, Grecia, Olanda, Romania), dalle scuole europee, da 13 paesi associati: Bielorussia, Georgia, Islanda, Israele, Norvegia, Russia, Svizzera, Turchia, Canada, Cina, Corea del sud, Nuova Zelanda, Usa. Le discipline rappresentate sono: fisica con 16 progetti, ingegneria 13, matematica 12, biologia 10, informatica 9, ambiente e scienze sociali 7, chimica e medicina 5, materiali 1. La giuria è composta da 19 esperti internazionali provenienti da prestigiose università e centri di ricerca. Alla manifestazione sono ammessi solo i selezionati dalle rispettive giurie nazionali. In ogni paese il National Organizer (in Italia la Fast) è responsabile della scelta dei progetti e dei candidati alla finale comunitaria. I lavori possono essere elaborati da singoli o da gruppi di non più di 3. L’appuntamento si tiene annualmente a fine settembre in una città europea a rotazione; è stato ospitato in Italia, a Milano, organizzato dalla Fast, nel 1997 in occasione del centenario della Federazione. Tramite I giovani e le scienze 2014 la Giuria della Fast ha scelto 2 progetti per Varsavia realizzati da 6 ragazzi risultati i migliori come richiesto dal regolamento. Hanno sviluppato una metodica per la diagnosi di infestazione da Enterobius vermicularis (ricerca del Liceo scientifico “G. Checchia Rispoli”, San Severo) e un protocollo per la identificazione ed eliminazione dal suolo di diserbanti e metaboliti secondari (progetto dell’Isis “A. Malignani”, Udine). I due progetti italiani al 26° Eucys di Varsavia 1. Domenico Parigino (1996), Francesco Tucci (1994), Antonio Di Virgilio (1994) Una nuova metodica per la diagnosi di infestazione da Enterobius vermicularis Liceo scientifico “G. Checchia Rispoli”, San Severo (Fg) Enterobius vermicularis (E. Vermicularis) è un nematode che colonizza l’intestino umano di circa 400 milioni di persone nel mondo. Diversi riscontri ipotizzano un suo possibile ruolo patogenetico nella sindrome del colon irritabile e nel dolore addominale ricorrente dei bambini. Purtroppo, la mancanza di metodiche sufficientemente sensibili per l’individuazione del parassita non consente di verificare l’effettivo ruolo di E. Vermicularis in queste condizioni, né la sua reale prevalenza. Scopo del lavoro è sviluppare una nuova metodica di biologia molecolare (Pcr) che consenta l’identificazione del parassita, in maniera specifica e senza overlaps con altri nematodi. I risultati dello studio dimostrano che la sequenza target scelta, i primers disegnati, la metodica Pcr adottata e la innovativa procedura di estrazione del Dna da materiale fecale sono efficienti ed appropriati per il rilevamento del verme. Inoltre, la nuova metodica dimostra essere altamente specifica per E. Vermicularis, evitando overlap con altri nematodi. Antonio, Domenico e Francesco sono convinti che, nel complesso, i risultati ottenuti aggiungano una importante pietra miliare nello sviluppo di uno strumento diagnostico sensibile ed altamente specifico per l’identificazione di E. Vermicularis. Un tale strumento farà certamente luce sul suolo patogenetico del parassita e sulla sua reale prevalenza. 2. Maddalena Bucchi (1995), Federico Buttò (1994), Maria Veronica Di Lenardo (1995) Diserbanti e metaboliti secondari: un nuovo protocollo per la loro identificazione ed eliminazione dal suolo Isis “A. Malignani”, Udine Attualmente le colture di mais e soia vengono trattate con interventi di diserbo in solo post-emergenza (dopo la germinazione) e con mix di prodotti erbicidi. Ciò provoca l’indebolimento delle piante di coltura causando clorosi, diminuzione dell’attività fotosintetica, rischio di attacchi patogeni e diminuzione della produttività. Dai test effettuati mediante bioindicatori si constata inoltre la presenza e la permanenza di alcuni diserbanti nel suolo; questi erbicidi sono risultati attivi dopo l’intervallo di tempo dichiarato dalle aziende produttrici. Per eliminare la conseguente tossicità dal suolo ed evitare un bioaccumulo dei diserbanti Maddalena, Maria e Federico propongono l’applicazione del modello simbiotico delle micorriza (associazione tra miceli di fungo e la pianta), affiancato dall’applicazione di concimi biostimolanti. Impiegando questa metodologia sulle colture i tre studenti constatano che: le micorrize fungono da bioprotettrici contro gli attacchi dei patogeni e assorbono totalmente metalli pesanti e i metaboliti secondari dei diserbanti utilizzati, migliorando la qualità delle piante in coltura; le ife fungine raddoppiano l’assorbimento di azoto e fosforo organici dal suolo; in caso di deficit di umidità le micorrize sono in grado di aumentare il grado di assorbimento idrico migliorando così la capacità nutritiva delle piante di coltura; le micorrize svolgono attività di riciclo degli elementi presenti nel suolo; le ife aumentano la compattezza del terreno evitando fenomeni di dilavamento. Per informazioni su Eucys 2014: http://eucys2014.Pl    
   
   
VICEPRESIDENTE UMBRIA INCONTRA RICERCATORI BRASILIANI E POLACCHI  
 
Perugia, 17 settembre 2014 – "La presenza in Umbria di una delegazione di studenti e ricercatori dell´Università brasiliana di Pelotas e dall´Università polacca di Wroclaw, rappresenta l´occasione per rinsaldare i rapporti di collaborazione decennale tra la Regione Umbria e questi paesi": lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari a margine dell´incontro con un gruppo di ricercatori ospiti a Perugia del terzo workshop del gruppo multidisciplinare di ricerca su Selenio Zolfo e Catalisi Redox, organizzato professor Claudio Santi del Dipartimento di Farmacologia dell´Università degli Studi di Perugia. "In Brasile l´Umbria è attiva da tempo, in particolare - ha ricordato Casciari -, il programma Brasil Pròximo/cinque Regioni italiane per lo sviluppo locale integrato del Brasile è un programma di cooperazione internazionale, cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri, che, attraverso un accordo di collaborazione fra le Regioni Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Liguria e la Presidenza della Repubblica del Brasile, è finalizzato all´attivazione, nel medio periodo, di progetti e processi di sviluppo locale integrato, equo e sostenibile". "Oggi il Brasile non può essere più soggetto beneficiario dei programmi di aiuto allo sviluppo della cooperazione italiana in quanto è diventato un importante e imprescindibile player internazionale sul mercato globale – ha aggiunto - Dobbiamo quindi, cercare e trovare nuove strade per la cooperazione tra Italia e Brasile, come quella tra università, tra sistemi di impresa, tra sistemi territoriali guardando ad una sempre maggiore internazionalizzazione dei nostri territori". "Il Brasile – continua -, può rappresentare per l´Umbria, per le nostre imprese e anche per le nostre Università una grande opportunità per instaurare rapporti di collaborazione e scambio, al fine di valorizzare le ricchezze del ‘sistema Umbria´ inteso come il complesso di attività e professionalità che possiamo mettere in gioco".  
   
   
IL RUOLO DELLE UNIVERSITÀ NEL SISTEMA PAESE: OBIETTIVI E STRATEGIE POSSIBILI ALLA LUCE DELLE NOVITÀ LEGISLATIVE  
 
Milano, 17 settembre 2014 - Qual è la situazione dell’Università italiana alla luce delle ultime novità legislative? Come cogliere al meglio le opportunità che possono presentarsi per superare le difficoltà come il blocco del turn-over, soprattutto dei giovani ricercatori? In che modo integrare al meglio il sistema universitario con la realtà territoriale e imprenditoriale italiana e, allo stesso tempo, aprire sempre di più all’internazionalizzazione? Se ne discute nel corso della tavola rotonda organizzata nell’ambito del convegno “Il ruolo delle Università nel sistema Paese: obiettivi e strategie possibili alla luce delle novità legislative”, a cui partecipano i rappresentanti della Crui (Conferenza del Rettori delle Università Italiane), del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, del Cnr e del Codau (Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie). Partecipano: Daniele Livon, Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Stefano Paleari, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Presidente della Conferenza del Rettori delle Università Italiane. Cristina Messa, Rettore dell’Università degli Studi di Milano-bicocca. Vincenzo Zara, Rettore dell’Università degli Studi del Salento. Cristiano Nicoletti, Direttore Generale dell’Università per Stranieri di Perugia, Presidente del Convegno permanente dei direttori amministrativi e dirigenti delle università italiane. Claudia De Giorgi, Direttore Generale dell´Università degli Studi del Salento. Candeloro Bellantoni, Direttore Generale dell’Università degli Studi di Milano-bicocca Coordina Giovanni Chiodi, Presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano-bicocca. Università di Milano-bicocca Mercoledì 17 settembre 2014, ore 14.30 Aula Magna, Edificio U6 - Piazza dell’Ateneo Nuovo,1, Milano. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili ed è gradita la prenotazione a Margherita Savona chiamando lo 02-6448.4102 o scrivendo a margherita.Savona@unimib.it    
   
   
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO, PUGLIA: SPERIMENTAZIONE DA GENERALIZZARE  
 
 Bari, 17 settembre 2014 - “Questa esperienza è molto importante perché è segnata dal tema della qualità della formazione. E’ una sperimentazione che va generalizzata e va resa paradigma”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina in conferenza stampa, insieme con l’assessore competente Alba Sasso, per la presentazione del progetto di alternanza scuola-lavoro, realizzato da Regione Puglia. Il progetto, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ed Enel, grazie a questa intesa, permetterà a venti ragazzi pugliesi, tutti studenti brindisini dell’istituto superiore Itis Giorgi, di essere assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato. “Dobbiamo scuotere la pigrizia di tutti gli attori sociali, compreso il sistema di impresa, dobbiamo dire loro “rimbocchiamoci le maniche” e in questo modo dobbiamo costruire esperienze nuove – ha aggiunto Vendola – è ridicolo che le imprese vadano all’estero a cercare profili professionali e magari anche i profili professionali formatisi qui sono andati a cercare lavoro all’estero. È curioso che la domanda e l’offerta non si incontrino qui. Mettere più vicini a colloquiare fra loro scuole e impresa è una buona occasione. Abbiamo bisogno di far crescere l’armatura culturale di un territorio perché questo è fondamentale per lo sviluppo di qualunque settore dell’economia oltreché necessario per l’incivilimento. Un paese consapevole di ciò che ha – ha concluso Vendola - è un paese che è in grado non soltanto di custodire valori fondamentali, ma anche di impegnarsi meglio nella crescita e nello sviluppo economico”. Per l’assessore Alba Sasso, stiamo parlando di “una sperimentazione importante che realizza nella pratica quel principio di alternanza scuola – lavoro che riteniamo fondamentale per lo sviluppo di politiche integrate tra formazione e lavoro”. “La grande novità di questo progetto – ha continuato la Sasso - sta nei piani formativi, sviluppati congiuntamente da insegnanti e formatori Enel, con la presenza del tutor scolastico e di quello aziendale che seguiranno l’intero percorso. Un’esperienza di dialogo con l’impresa che entra nella scuola e viceversa, un progetto pilota che sono certa darà ottimi risultati: le aziende saranno in grado di consigliare alle scuole i propri fabbisogni e le scuole saranno di stimolo all’impresa per offrire spunti di ricerca e innovazione. Questo progetto è assolutamente in linea con i temi del padiglione 152: formazione, innovazione, internazionalizzazione”.  
   
   
MILANO: LE SCUOLE ALLA MOSTRA DI CHAGALL, AL VIA LE SEZIONI DIDATTICHE  
 
 Milano, 17 settembre 2014 – Parte con la visita guidata alla mostra di Chagall a Palazzo Reale la nuova “stagione” delle Sezioni Didattiche, i percorsi educativi organizzati dal Comune che vedranno protagonisti, per tutto l´anno scolastico, i bambini e ragazzi, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, insieme ai loro insegnanti. In programma a Palazzo Reale, al Museo del Risorgimento, al Castello Sforzesco al Museo del Costume di Palazzo Morando, all’Orto Botanico e Villa Lonati, un ricco calendario di appuntamenti, da settembre fino a giugno, che l’Amministrazione ha voluto arricchire con nuove proposte per superare il traguardo delle 30 mila visite raggiunte nello scorso anno scolastico. “Quest’anno raddoppiamo l’offerta di queste attività che consentono a moltissimi ragazzi di conoscere da vicino il patrimonio storico, artistico e ambientale della nostra città – ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione – Bambini e insegnanti proseguono in aula i percorsi di approfondimento cui hanno partecipato durante le visite favorendo la diffusione nelle scuole di una cultura della sostenibilità e costruendo una maggiore sensibilità rispetto al bene comune”. Si parte con “Marc Chagall: il poeta con le ali da pittore”, percorsi didattici giocati sul fascino e la curiosità per conoscere e approfondire la grande retrospettiva dedicata all´artista. Per i più piccoli su un palcoscenico ideale viene rappresentata la poetica di Chagall: piccoli oggetti della sua quotidianità saranno i protagonisti di un racconto fatto di ricordi che evocano i riti, i costumi e la vita di Vitebsk, la piccola città dove nacque l’artista. Per i più grandi un racconto segue fedelmente il percorso di retrospettiva offerto dalla mostra - anche attraverso le parole dell’artista. Altra novità di quest’anno, l’apertura della sezione didattica di Villa Lonati, la “casa” del verde del Comune circondata da un ampio giardino le serre per le specie succulente e subtropicali, l’ombraio per le varietà, le erbe officinali ed igrofile. Questi spazi rappresentano un’occasione unica per scoprire le specie botaniche, osservare la vita vegetale nei suoi diversificati aspetti e riflettere sull’equilibrio naturale e la conservazione della biovarietà. Sul sito del Comune, nella sezione Educazione e Istruzione – Oltre la Scuola, si trovano tutte le informazioni e il calendario delle Sezioni Didattiche organizzate per l’anno scolastico appena partito. Le scuole possono prenotare le visite scrivendo all´indirizzo: ed.Scuoleunitadidatticheterritoriali@comune.milano.it  
   
   
PUGLIA, OPEN DAY FORMAZIONE: "ANALFABETISMO TECNOLOGICO"  
 
Bari, 17 settembre 2014 - “Abbiamo bisogno di alfabetizzare questo Paese dal punto di vista tecnico-scientifico. La formazione gioca un ruolo fondamentale”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina all’Open Day sulla Formazione. “Se noi guardiamo al 2005 – ha spiegato Vendola – è veramente imbarazzante rievocare l’epoca in cui la Formazione era una processione di scandali. Il tema strategico del raccordo fra competenze produttive e mercato del lavoro era utile più a formare clientele, che a dare diritti e percorsi di futuro alle persone. Abbiamo fatto da questo punto di vista una vera rivoluzione. Raccordando la Formazione professionale, per esempio le esperienze degli I.t.s, a poli innovativi della realtà industriale pugliese: penso all’aerospazio, alla meccatronica e all’agroalimentare. L’85% dei ragazzi che hanno il titolo dell’Its trovano lavoro”. Secondo il Presidente della Regione Puglia “il discorso non è rimanere incantati su qual è il rapporto fra offerta e domanda di lavoro, ma bisogna rendere la domanda di lavoro sempre più ricca, in modo tale che possa intercettare l‘offerta, che ha bisogno sempre più di profili specializzati. Stiamo sviluppando un settore che può crescere a ritmi significativi dal punto di vista dei posti di lavoro. La fabbrica che ho inaugurato a Mola di Bari ha come previsione 1000 assunzioni in cinque anni, ciò significa che ci sono settori che possono assorbire lavoro a condizione che noi usiamo sul serio la formazione professionale per dare le competenze e non per fare malaffare o costruire figure di clienti precari che servono per le campagne elettorali”. Agli studenti presenti nel padiglione 7 per partecipare all’Open Day Formazione, l’Assessore regionale al Diritto allo Studio e alla Formazione Alba Sasso ha augurato un buon inizio di anno scolastico e soprattutto li ha invitati ad “essere esigenti con sé stessi e con la scuola. Istruzione e Formazione – ha detto – costituiscono un patrimonio necessario per crescere e avere un’opportunità di lavoro. Siamo l’ultimo dei 34 Paesi Ocse quanto a numero di diplomi (34%) e lauree (21%). Un Paese senza istruzione – sottolinea Sasso - non va da nessuna parte. Oggi per ogni mestiere, per ogni professione c’è bisogno di un surplus di sapere. E tutto il sistema dell’istruzione e della formazione deve essere basato sulla qualità. Il bilancio di questi anni è buono: contrasto alla dispersione scolastica passata dal 34% del 2005 all’attuale 17%, abbiamo investito nell’alta formazione, negli I.t.s. (istituti tecnici superiori) e poi nel raccordo fra scuola e lavoro. Abbiamo cercato di dare ai nostri ragazzi più strumenti per corazzarli per l’entrata in questo mondo difficile e complesso che è quello del lavoro”. Il Presidente della Fiera Ugo Patroni Griffi nel suo intervento ha posto l’accento sull’importanza della mobilità del lavoro. Ma in Italia la mobilità è ostacolata dal deficit culturale, linguistico e dalla mancanza di formazione. Nel corso della giornata sono state illustrate le politiche della Regione Puglia a sostegno della Formazione: idee, bandi e progetti dedicati a giovani, donne, disoccupati, studenti, ma anche imprese e dipendenti delle stesse. In mattinata Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi, alias Toti e Tata, hanno condotto il pubblico, attraverso un viaggio ironico e scanzonato, tra le sfide e le opportunità della formazione professionale e del mondo del lavoro, insieme ad un gruppo di giovani attori ed artisti pugliesi. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, tavola rotonda dal titolo “Un ponte reale tra formazione, innovazione e lavoro: Its, Poli Tecnico Professionali, Università e Imprese”, per riflettere insieme sull´importanza della sinergia tra il sistema dell´istruzione e formazione e quello dell´impresa. Un´opportunità per i giovani e una risorsa per il rilancio della nostra economia. Tra le principali politiche formative della Regione Puglia “Diritti a scuola”, che con le sue cinque edizioni ha coinvolto circa 245.000 ragazze e ragazzi, avvalendosi del lavoro di 6.664 docenti aggiuntivi e 2.562 personale Ata, con un impegno complessivo di 140 milioni di euro. Sii è arrivati ad attenuare di gran lunga il complesso fenomeno della dispersione scolastica. Grazie ai fondi ministeriali e al cofinanziamento regionale si è costituito il primo Polo Tecnico Professionale per il turismo e sono stati istituiti gli Istituti Tecnici Superiori nei settori ritenuti strategici: Agroalimentare, Aerospazio e Meccanica–meccatronica. Dai primi risultati emerge che, a pochi mesi dal diploma, mediamente l’85% dei diplomati negli Its aveva un’occupazione nell’ambito in cui aveva conseguito il titolo. Con la quinta edizione di Ritorno al Futuro la Regione Puglia ha superato la soglia dei 209 milioni di euro che, nel tempo, ha destinato a 14.000 giovani laureati pugliesi per finanziare i master post lauream. L’impegno complessivo relativo ai quattro avvisi sui Dottorati di Ricerca che si sono succeduti è pari a 45 Milioni di Euro, di cui 28 milioni di risorse Fse e 16,6 milioni di risorse liberate. Hanno beneficiato delle borse di dottorato quasi 1.000 laureati pugliesi, in più, per incentivare la frequenza di corsi di dottorato, nel 2013 sono state erogate complessivamente risorse pari a 1.226.677 per le borse di ricerca. Attraverso il progetto Ilo sono state create 27 Spin-off da ricerca pubblica costituende e consolidate 39 Spin-off da ricerca pubblica già attive, sono state inoltre valorizzate 311 Start-up innovative potenziali.  
   
   
LA PROTEZIONE ANTISISMICA NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI TORINO: OCCORRE UN PROGRAMMA DI FINANZIAMENTI CERTI E PUNTUALI  
 
Torino, 17 settembre 2014 - Dei 158 edifici scolastici di proprietà della Provincia di Torino - che quest’anno ospitano 88.000 ragazzi suddivisi in 3600 classi, oltre agli insegnanti e al personale amministrativo e tecnico – più del 50% ha un’età di costruzione superiore ai 40 anni e quindi è progettato e costruito con criteri dettati dalle norme di allora: per esempio, è solo dal 1971 che sussiste l’obbligo di sottoporre a collaudo statico le opere strutturali. L’occasione per ricordare questi dati è stata un seminario sulle tecniche di protezione antisismica tenuto oggi nella sede provinciale di corso Inghilterra dall’Ordine degli Ingegneri di Torino e dalla relativa Fondazione, in collaborazione con la Provincia di Torino. Considerata l’attuale normativa - a partire dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003, secondo cui le opere “suscettibili di conseguenze rilevanti in caso di collasso”, tra cui le scuole, devono essere sottoposte a verifica della stabilità strutturale a cura dei rispettivi proprietari - è necessario che ogni edificio scolastico ottenga almeno una dichiarazione di idoneità statica. In pratica, il solo miglioramento sismico comporta interventi stimati in 2 milioni di Euro per ogni edificio scolastico: se si moltiplica tale cifra per i 158 edifici della Provincia di Torino il conto è presto fatto. In considerazione di tutto ciò, la Provincia di Torino ha presentato al seminario di oggi una proposta che consiste nel mettere a punto e applicare una metodologia per definire strategie di intervento che tengano conto di modalità, risorse, tempi e priorità, partendo dal calcolo di un indice globale di rischio. “Con un patrimonio edilizio così ingente e vetusto - commenta il Vice-presidente della Provincia di Torino, Alberto Avetta - occorre un programma pluriennale di interventi che dispongano di finanziamenti certi e puntuali da parte del Governo nazionale, erogati regolarmente. Per quanto è nelle nostre possibilità, noi siamo già partiti con le verifiche e anche qualche intervento”.  
   
   
TOSCANA, PIANO PAESAGGIO: A BREVE INCONTRO GIUNTA - MONDO AGRICOLO  
 
Firenze 17 settembre 2014 – Si terrà a breve un incontro tra la giunta regionale e i rappresentanti del mondo agricolo sul Piano Paesaggistico. La decisione, presa dalla giunta nella sua ultima seduta, è annunciata dall´assessore all´urbanistica Anna Marson: "Nonostante i toni accesi che stanno caratterizzando il dibattito sul piano – afferma l´assessore – la giunta intende proseguire un confronto di merito su tutte le questioni sollevate e invitare tutti gli interessati a contribuire in modo concreto alla messa a punto di questo atto. Non vorrei che imputare al Piano "valutazioni ideologiche" diventi un modo per sottrarsi ad un lavoro di approfondimento e di affinamento che è componente essenziale della procedura di piano. Io stessa ho proposto alla giunta una revisione di alcuni testi del piano al fine di sgombrare il campo da possibili equivoci e strumentalizzazioni". "Sono pienamente d´accordo – prosegue l´assessore Marson – nel considerare l´attività agricola come fondamentale per il territorio e per il paesaggio, per la loro tutela e manutenzione. Gli agricoltori sono i custodi del paesaggio rurale se, nel fare impresa, contribuiscono ad assicurare la salvaguardia idrogeologica e la biodiversità del territorio, e di conseguenza anche la sua bellezza. Come tutte le attività umane, anche l´agricoltura può´ altrimenti produrre effetti negativi. Effetti ben noti agli stessi agricoltori, come testimoniano gli studi sull´erosione promossi dai comuni del Chianti, quelli sull´inquinamento delle acque effettuati dall´Arpat e quelli più generali sul rischio idrogeologico e sui rischi per la biodiversità". "Il Piano paesaggistico – prosegue Marson – mette in luce alcune criticità, per altro territorialmente ben delimitate, che fanno riferimento ai rischi della banalizzazione e dell´impoverimento del paesaggio e della biodiversità, già ben descritti in atti regionali quali il Programma di sviluppo rurale e il Piano ambientale ed energetico regionale. Nel Programma di sviluppo rurale 2014-20 si legge ad esempio che "l´abbandono delle attività agricole...I processi di urbanizzazione e l´eccessiva intensificazione dell´attività agricola, verificatasi nelle aree a maggiore vocazione (elevato impiego di fertilizzanti, pesticidi, erbicidi e di risorse idriche) rappresentano una minaccia per la biodiversità in genere e quella agraria in particolare , con notevoli riflessi negativi anche sul paesaggio agrario tipico della Toscana" che il Psr si propone di tutelare. Per non parlare dei numerosi richiami all´alto valore culturale del paesaggio agrario tradizionale contenuti nei Piani territoriali di coordinamento delle province di Firenze e di Siena. A dimostrazione che il Pit paesaggio – conclude l´assessore Marson – ha fatto tesoro delle esperienze di pianificazione locale e degli altri fondamentali atti di programmazione della Regione".  
   
   
RISCHIO VESUVIO: 1,4 MILIONI DI EURO PER MIGLIORARE VIA DI FUGA TERZIGNO  
 
Napoli, 17 settembre 2014 - "È stato ammesso a finanziamento il progetto di riqualificazione del tratto stradale che va da Via Cavour a via C. Alberto, che attraversa il territorio del Comune di Terzigno in direzione Est-ovest e rappresenta un´importante via di fuga dall´area del Vesuvio." Lo comunica l´assessore alla Protezione civile, Edoardo Cosenza. "Il decreto del direttore generale dei Lavori pubblici è già stato pubblicato sul Burc e rende disponibili risorse per 1 milione 400mila euro. Si tratta - ha aggiunto Cosenza - di un intervento strategico poiché rientra nell´obiettivo di realizzare un sistema di viabilità che garantisca una mobilità efficace nelle aree a rischio vulcanico fortemente inurbate. L’asse viario in questione, costituisce una delle due arterie principali di deflusso in caso di calamità naturali verso la Ss.268 e quindi all´Autostrada A 30, insieme a quella formata da Via Benedetto Croce-via Enrico De Nicola-via Einaudi-via Puccini. L´opera riveste un´importanza ed una rilevanza notevole anche sotto il profilo ambientale, poiché l´asse viario oggetto dei lavori è anche uno dei percorsi d’accesso al Parco Nazionale del Vesuvio. Andiamo avanti con azioni concrete a favore dei cittadini nella zona rossa del Rischio Vesuvio, dopo aver finanziato tutti i nuovi piani di emergenza che i Comuni dovranno ora redigere in tempi brevi. Il progetto prevede la manutenzione dell’asse viario costituito da via Cavour e via Carlo Alberto per una lunghezza complessiva di circa 1650 metri e una larghezza media di circa 8.00 metri e, oltre alla riqualificazione urbana, include anche l´adeguamento dell´impianto fognario di smaltimento delle acque meteoriche", ha concluso.  
   
   
SISMA, MARONI FIRMA ORDINANZE PER INDUSTRIE E ABITAZIONI  
 
Milano, 17 settembre 2014 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha firmato, in qualità di commissario delegato per l´emergenza sisma, due nuove ordinanze a favore dei territori lombardi colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Attraverso il primo provvedimento viene concesso un contributo di 1 milione di euro a 4 imprese del settore industriale per il ripristino delle attività produttive. La seconda ordinanza firmata dal presidente Maroni proroga al 31 dicembre 2014 la presentazione delle istanze di contributo per gli interventi di riparazione e ripristino immediato di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati e temporaneamente o parzialmente inagibili. In questo modo si allinea la tempistica di presentazione delle istanze con quella individuata per le abitazioni che hanno subito danni significativi, gravi o gravissimi.  
   
   
SISMA LOMBARDIA: NUOVE ORDINANZE ALTRO SEGNALE POSITIVO  
 
Milano, 17 settembre 2014 - "Un´altra buona notizia". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli commenta la firma, da parte del presidente Maroni, di due nuove ordinanze a favore dei territori del Mantovano colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. "Domenica scorsa, in occasione della tappa mantovana di presentazione dell´Expo, - prosegue Bulbarelli - abbiamo annunciato l´arrivo di altri 15 milioni di euro e lo sblocco dei 6,9 che attendevamo per la sistemazione delle scuole. Oggi aiutiamo 4 aziende (la Foresi spa di Gonzaga, la Vincenzi di Sermide, la Traldi di Moglia e la Gilioli di Villa Poma) a ripartire con le loro produzioni". Per quanto riguarda invece l´ordinanza 58, Regione Lombardia, anche a fronte delle richieste ricevute, concede più tempo ai cittadini per presentare le richieste di contributo per gli interventi di riparazione e ripristino immediato di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati e temporaneamente o parzialmente inagibili. "Questa è l´ennesima dimostrazione - conclude Bulbarelli - che il territorio mantovano per noi è sempre stato una priorità e, dunque, stiamo facendo di tutto, affinché il terremoto rimanga sempre più solo un ricordo".  
   
   
ULTERIORI RISORSE PER GARGANO. VENDOLA: "COMPLESSIVAMENTE 2MILIONI E 800MILA"  
 
Bari, 17 settembre 2014 - “Questa mattina la Giunta regionale ha deciso di staccare per la seconda volta un assegno per il Gargano, un assegno di un milione e mezzo che si aggiunge a quell’altro assegno di un milione e 300mila euro che abbiamo stanziato nella immediatezza degli evento tragici che hanno colpito quella zona di pregio della nostra regione. Si tratta di far fronte agli interventi necessari per contenere e mitigare il rischio idraulico per la messa in sicurezza soprattutto di quelle aree che rappresentano non soltanto la fotografia di un danno subito, ma rappresentano un rischio attuale e incombente per quel territorio. In particolare modo, penso che nelle prossime ore potranno essere cantierizzati i lavori per lo spietramento dei canaloni che attualmente rappresentano una emergenza per quel territorio. Si tratta di intervenire laddove ci sono punti di frattura. Ago e filo per ricucire il territorio. Credo che anche questo sforzo oggi dimostri che il Gargano è in ogni momento al centro della nostra attenzione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato con i giornalisti la delibera di giunta approvata ieri per un ulteriore stanziamento di risorse a favore del Gargano. Complessivamente dunque il Governo regionale ha stanziato 2 milioni e 800mila euro. Note sulla delibera di Giunta - Dopo il primo immediato stanziamento di 1.300.000,00 di euro che consentisse di corrispondere ai primi interventi di somma urgenza, la Giunta regionale ha destinato la somma di 1.500.000,00 euro per proseguire tutte le azioni per contenere il rischio idraulico nelle zone alluvionate. La decisione è stata assunta nella riunione di oggi, dopo che lo stesso Presidente Vendola e gli Assessori competenti hanno personalmente sovrainteso a vari sopralluoghi. Gli eventi alluvionali hanno interessato l’area pedegarganica lungo la quale si sviluppa il Torrente Candelaro e la notevole quantità di acqua giunta a valle con violenza ha infatti provocato la rottura di alcuni tratti di arginature, determinando l’allagamento di vaste aree di territorio, compresa la viabilità provinciale e comunale con compromissione dell’idrovora di Mezzana Grande, tuttora inutilizzabile. L’intervento deliberato dalla Giunta porrà mano anche ai tratti di argine di destra e di sinistra e a monte del Ponte di Mezzana Grande dove si sono create in vari punti pericolose “lunate”. Tutte le piane alluvionali comprese tra Lesina e Vieste sono state invase dalle notevoli quantità di acque che si sono riversate da monte, che hanno trasportato a valle ingenti quantità di materiale, sia legnoso che lapideo, provocando ingenti danni alle infrastrutture varie, grave compromissione del reticolo idraulico, nonché danneggiamenti alle attività agricole e turistiche. Per i citati interventi, e i conseguenti danneggiamenti, la Regione Puglia con deliberazione di Giunta regionale n. 1862 del 9 settembre 2014, ha avanzato la richiesta alla presidenza del Consiglio dei Ministri di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della L. 225/1992. Lo stato di emergenza è stato richiesto per i comuni di: Apricena, Lesina, Sannicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Vieste, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico e San Severo.  
   
   
CAMPANIA, DISSESTO IDROGEOLOGICO, OK A PROGETTO ESECUTIVO PER MESSA IN SICUREZZA CASAMICCIOLA. ASSESSORE: "ARCADIS PROSEGUE NELL´ATTUAZIONE DEI LAVORI SU ISCHIA"  
 
 Napoli, 17 settembre 2014 - "L´arcadis, Agenzia regionale per la Difesa del suolo sta andando avanti nelle attività che riguardano il superamento delle criticità che si erano verificate ad Ischia (frazione Pilastri) e a Casamicciola nel 2006 e 2009 in qualità di soggetto attuatore delle opere ereditate nel 2011 dal vecchio commissario per l´emergenza idrogeologica." Lo comunica l´assessore alla Difesa del suolo Edoardo Cosenza, cui venne affidato dal Governo l´incarico di riportare la situazione all´ordinario. "In particolare - ha detto Cosenza - la Arcadis ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo relativo ai lavori di consolidamento del costone roccioso di via Mortito, nel comune ischitano di Casamicciola che hanno un quadro economico di 1 milione 500mila euro. La progettazione dell´intervento è stata eseguita dalla ditta aggiudicataria e i lavori partiranno a breve. I lavori serviranno a garantire una sensibile riduzione del rischio idrogeologico presente in zona. "Stiamo andando avanti - ha aggiunto Cosenza - anche rispetto ai due interventi che riguardano la località Pilastri del Comune di Ischia: la realizzazione della rete fognaria di via Arenella e la sistemazione idrogeologica di via Tirabella. Per il primo è stata conclusa la Conferenza dei servizi e si stanno predisponendo gli atti per la gara di affidamento del progetto esecutivo e dell´attuazione dei lavori che vale 2 milioni di euro; per via Tirabella è stata fissata per il primo ottobre prossimo la Conferenza dei servizi per l´intervento che nel suo complesso ha un quadro economico di 2 milioni 700mila euro."  
   
   
AMBIENTE: LA PROVINCIA DI PARMA FA SCUOLA E CHIAMATO AD INSEGNARE AI FUNZIONARI DELLA REGIONE CAMPANIA. TEMA: LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E LA GESTIONE DEI RIFIUTI  
 
Parma, 17 settembre 2014 – Saranno due funzionari del Servizio Ambiente della Provincia di Parma a svolgere il ruolo di insegnanti durante una giornata formativa che si svolgerà il prossimo 26 novembre a Napoli, rivolta rivolto ai funzionari del Nucleo di valutazione ambientale Via e Vas della Regione Campania. Il corso, che avrà luogo presso il Parlamentino della Camera di Commercio partenopea, riguarderà in particolare gli impianti di gestione dei rifiuti e la Via (Valutazione di impatto ambientale) e si terrà all’interno del “Programma Operativo Pon Governance e Azioni di sistema (Gas) Asse E-capacità Istituzionale, Obiettivo specifico 5.5. Rafforzare ed integrare il sistema di governance ambientale-Azione 7.B Azioni di supporto ai processi di Vas e ai procedimenti di Via”. Ad avanzare la richiesta alla Provincia di Parma sono stati la Regione Emilia – Romagna, Servizio Valutazione di impatto Ambientale, e il Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e del Mare. I funzionari insegneranno gratuitamente e la trasferta sarà interamente a carico del progetto Ministeriale senza alcuna spesa da parte dell’Ente Provincia. La Provincia di Parma non è nuova a questo tipo di impegni: già lo scorso anno venne chiamata ad insegnare a Bari presso la Regione Puglia, in un corso analogo, rivolto a funzionari regionali e provinciali in materia di Valutazione di impatto ambientale e impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia).  
   
   
BUSSI: ASSESSORE ABRUZZO, STUDIO DI FATTIBILITA´ INESISTENTE MANCA COORDINAMENTO. REGIONE ASSUMA RUOLO GUIDA  
 
 L´aquila, 16 settembre 2014 - "Siamo stati chiamati ad esprimerci su uno studio di fattibilità, di fatto, inesistente. L´idea progettuale, come è stata definita e proposta, resta ancora a livello di quattro cartelle dattiloscritte che indicano in maniera approssimativa chi fa cosa. Una vicenda che ha dell´incredibile per cui deve essere la Regione, a questo punto, a proporsi in un ruolo di coordinamento dell´intero processo". L’ assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, ha commentato così l´esito della Conferenza di servizi convocata dal ministero dell´Ambiente - trasformatosi poi in un semplice tavolo illustrativo - per discutere lo studio di fattibilità della messa in sicurezza e bonifica delle area di Bussi. "Ci troviamo ancora di fronte a una situazione di grande confusione e incertezza - ha proseguito l´assessore - Per questo vogliamo un coordinamento più stretto e la possibilità di essere puntualmente informati sul programma di interventi, in modo da contribuire a porre basi concrete per la riqualificazione economica e produttiva dell´area in tempi brevi . Serve, indubbiamente, una diversa gestione operativa. Siamo pronti a fare ciò che in passato non si è fatto". L´assessore chiederà intanto al Ministro di dare priorità all´arretramento dei confini del Sin (Sito di interesse nazionale) affinchè si intervenga subito in termini di investimento per ottenere una prima e immediata industrializzazione della zona non interessata da elementi contaminanti. "Attendiamo, nel frattempo lo studio di fattibilità ? ha concluso Mazzocca - sempre che si renda disponibile nei prossimi giorni, altrimenti saremo noi a proporre una via d´uscita, anche in termini progettuali, poiché, ad oggi, i risultati da questo punto di vista, non risultano certo edificanti".  
   
   
SARDEGNA: PIANO ANTINCENDI ANCHE DENTRO POLIGONI E CORPO FORESTALE MOBILITATO.  
 
Cagliari, 17 Settembre 2014 - La Regione per la prima volta estende il suo Piano antincendi ai poligoni di Perdasdefogu, Capo Frasca e Capo Teulada e chiede al Corpo Forestale di presidiare da subito le aree intorno alle zone militari. Allo stesso tempo, con la delibera approvata ieri dalla Giunta, impone alle Forze Armate di sospendere le attività terrestri e aeree nel periodo ad alto rischio di incendio boschivo e chiede loro di predisporre un proprio Piano - di prevenzione e pronto intervento - dotandosi di mezzi e personale adeguati. "In coerenza con la linea politica adottata dalla Giunta, e presentata dal presidente Pigliaru in Consiglio regionale una settimana fa dopo l´incendio a Capo Frasca, questo è un ulteriore atto, dovuto, per la tutela del nostro territorio - spiega l´Assessore dell´Ambiente Donatella Spano -. Un atto che impone il rispetto delle prescrizioni regionali e ci rassicura anche sul fatto che gli alti costi delle operazioni di spegnimento non graveranno più sulle spalle dei sardi come invece è accaduto finora". Negli ultimi 15 anni, dal 2000 al 2014, nei poligoni militari della Sardegna ci sono stati 22 incendi, per una superficie totale di 722 ettari, tutti fra il 1 giugno e il 30 settembre e con una media di 48 ettari circa distrutti ogni anno. Secondo la Regione, le misure applicate dalle Forze Armate per prevenire e contenere gli incendi non sono adeguate, a cominciare dai periodi di interruzione delle esercitazioni (dal 1 luglio al 20 settembre a Capo Teulada e dal 1 luglio al 31 agosto a Capo Frasca). Da parte sua, l´apparato regionale antincendio non può provvedere direttamente a spegnere gli incendi perché agli operatori non sono garantiti i necessari standard di sicurezza (non è nota l´origine degli incendi e c´è sempre il rischio di esplosioni durante gli interventi), ma allo stesso tempo il governo regionale ritiene che l´apparato antincendio usato dalle Forze Armate nei poligoni non offra garanzie di intervento pronto ed efficace. La Giunta ha perciò deciso di integrare le prescrizioni antincendio approvate ad aprile e valide per tre anni, con la richiesta di un Piano alle Forze Armate: nel frattempo, sarà il Corpo Forestale a rafforzare la vigilanza nelle aree intorno ai poligoni per garantire pronto intervento in caso di necessità.  
   
   
AMBIENTE, LOMBARDIA: POSITIVA VISITA ESPONENTI BADEN-WURTTEMBERG  
 
Milano, 17 settembre 2014 - "Sono certa che è stata una visita istituzionale importante e funzionale per i nostri interlocutori stranieri, che, proprio a fine mese, parteciperanno, qui, a Bergamo, alle giornate europee per l´Ambiente". Lo ha detto Claudia Maria Terzi, assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile al termine della visita in Regione di oltre 30 amministratori del distretto di Esslingen, nel Baden-württemberg. Proprio il Baden-württemberg è una delle Regioni appartenenti alla Comunità dei ´Quattro Motori per l´Europa´, la cui presidenza è attualmente ricoperta da Roberto Maroni. Illustrati I Dati Lombardi - Terzi, durante l´incontro a Milano, ha illustrato a Peter Jahn, presidente dell´associazione dei sindaci (Gemeindetag) e alla trentina di componenti della delegazione, i dati economici, territoriali e produttivi della Lombardia, evidenziando che, da sola, genera, con i suoi 295 milioni di euro l´anno, circa il 20 per cento del Prodotto interno lordo nazionale. "La Lombardia - ha ricordato l´assessore - è anche la prima regione agricola d´Italia e le attività economiche registrate sono 874.000, corrispondenti al 15,4 per cento del totale nazionale". Interesse Per Territori - La visita, coordinata da Fabrizio Brena e dalla Sede territoriale di Bergamo di Regione Lombardia, ha preso avvio sabato scorso, a Palazzo Lombardia, dove l´assessore Terzi si è confrontata sui compiti della Regione per quanto riguarda Parchi, programmazione Expo 2015, sistema sanitario, lavoro giovanile e apprendistato. Successivamente la delegazione tedesca è stata impegnata a visitare alcune delle eccellenze culturali, artistiche, paesaggistiche e gastronomiche del territorio di Bergamo e provincia tra cui la Città Alta, Scanzorosciate, patria del Moscato di Scanzo Docg, e il teatro ´Donizetti´.  
   
   
PUGLIA: CONVEGNO SU TUTELA PATRIMONIO AMBIENTALE  
 
Bari, 17 settembre 2014 - “La Puglia ha delle caratteristiche inviolabili di sacralità legate al territorio. Esse devono costituire l’oggetto di una politica che le tuteli; gli elementi portanti sono il mare e la terra: abbiamo una delle coste più incantevoli del Mediterraneo e 60 milioni di ulivi, alcuni dei quali hanno centinaia di anni”. Così il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo al convegno sulla Valorizzazione integrata del Patrimonio culturale e ambientale, tenuto ieri mattina al padiglione 162 della Fiera del Levante. “Se qualcuno dice che si tratta di retorica – ha continuato Vendola –diffidate di lui: è un nemico dei pugliesi. Tuteliamo la storia e le origini della Puglia, non dobbiamo comprometterle per ragioni banalmente economicistiche . Dobbiamo essere capaci di curare le nostre radici e, al tempo stesso, guardare all’universo mondo: finché rappresenterò la Puglia, continuerò a battermi con tutti i mezzi possibili, per sostenere questa nostra identità.” I lavori del convegno sono stati chiusi da Angela Barbanente, Vicepresidente della Regione Puglia e Assessore ai Beni Culturali: “Questa iniziativa costituisce una sfida che riguarda una gestione aperta e condivisa del nostro patrimonio ambientale e culturale. C’è bisogno di attività, eventi e iniziative per farlo vivere e per valorizzarlo: la gente se ne deve riappropriare”.  
   
   
ROMA: RIFIUTI, MARINO A SAN FRANCISCO INCONTRA JACK MACY  
 
Roma, 17 settembre 2014 - Nel corso della missione istituzionale a San Francisco il sindaco di Roma Ignazio Marino ha visitato il Department of Environment (Sf Environment) insieme alla direttrice Debbie Raphael e al Coordinatore del progetto Zero Waste Jack Macy. “Il lavoro sull’obiettivo Zero Waste a San Francisco è iniziato più di 10 anni fa. Ciò ha consentito a questa città di raggiungere il 75% di differenziata - ha commentato il sindaco di Roma Ignazio Marino - Noi abbiamo appena iniziato questo percorso. Per troppi anni nella Capitale si è pensato di affrontare la questione rifiuti gettando tutto, indistintamente, nella grande buca di Malagrotta". "E’ stata una full immersion in un modello di gestione dei rifiuti tra i più avanzati del mondo – ha aggiunto Marino - Qui la green economy produce posti di lavoro. Un modello che stiamo già importando con grande senso di urgenza. Dobbiamo recuperare un gap decennale". "E’ una grande sfida per chi è da sempre abituato a gettare tutti i rifiuti in un unico cassonetto – ha dichiarato Jack Macy - Roma sta facendo un cambiamento importante molto velocemente". Il sindaco Ignazio Marino, accompagnato da Jack Macy, ha poi visitato Recology, l´azienda che si occupa di smaltimento dei rifiuti e che ha creato un circolo virtuoso con i locali coltivatori grazie alla produzione di compost naturale generato con i rifiuti organici della città. Un business, questo, costantemente in crescita. La visita del sindaco si è conclusa al Pier 96, azienda che si occupa dello smaltimento di carta, vetro e plastica. Un luogo dove i rifiuti da problema diventano risorsa e ricchezza economica.  
   
   
CAMPANIA: DA GIUNTA CALDORO ALTRI 14 MILIONI AI COMUNI PER RETI FOGNARIE E IMPIANTI DEPURAZIONE  
 
Napoli, 17 settembre 2014 - Ulteriori 14 milioni di euro sono stati destinati ai Comuni della Campania per il completamento o rifacimento delle reti idriche, reti fognarie e impianti di depurazione, nell´ambito degli interventi a sostegno del ciclo integrato delle acque finanziati con il programma "accelerazione della spesa". Uesti i Comuni destinatari dei fondi con le tipologie degli interventi e la somma stanziata: Grazzanise (Ce): manutenzione straordinaria, adeguamento e potenziamento della rete idrica nelle frazioni di Brezza e Borgo Appio. 2.525.900,00 - Barano d´Ischia (Na): completamento rete fognaria interna e relative opere di depurazione. 1.776.697,50 - San Lorenzo Maggiore (Bn): lavori di realizzazione della rete fognaria comunale e relativo sistema di depurazione in località "Piana". 1.964.264,53 - Marigliano (Na): completamento rete fognaria mista via Somma e Fraz. Miuli. 3.476.336,96 - Lioni (Av): miglioramento del depuratore comunale, delle reti fognarie e idriche finalizzato all´adeguamento funzionale ed al risparmio energetico. 2.549,537,32 - Carinola (Ce): completamento del collettore fognario comunale e realizzazione dell´impianto di depurazione alla frazione Cascano per il risanamento ambientale del sistema fognario depurativo. 1.211.453,60 - Campolattaro (Bn): completamento della rete fognante e dell´impianto di depurazione. 1.048.734,26 "Proseguono - sottolinea l´assessore alla Tutela dell´Ambiente Giovanni Romano - le azioni della Giunta Regionale teso all´impiego delle risorse comunitarie nel campo ambientale in base al programma di accelerazione della spesa voluto fortemente dal presidente Caldoro. La Regione sta investendo risorse significative e stiamo dando risposte concrete ai tanti comuni campani che attendevano i finanziamenti da anni. Per quanto riguarda gli interventi aventi per oggetto i sistemi fognari-depurativi ed idrici ad oggi sono stati ammessi a finanziamento 131 Enti per un totale di 340.157.719,74 di euro. Un investimento senza precedenti, segno concreto di un’azione politica vicina alle esigenze di tutti i territori della nostra Regione per migliorare la qualità dell´ambiente e la sicurezza delle Comunità locali."  
   
   
RIFIUTI, G.R. UMBRIA PREADOTTA ADEGUAMENTO PIANO REGIONALE  
 
Perugia, 17 settembre 2014 – La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´Ambiente Silvano Rometti, ha preadottato nella seduta l´adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti con cui si prende atto della notevole riduzione della produzione di rifiuti in Umbria e si pongono le basi per il superamento della prevista realizzazione di un nuovo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti. "In pochi anni la produzione complessiva dei rifiuti è diminuita di oltre 100mila tonnellate l´anno rispetto alla previsione originaria contenuta nel Piano approvato nel 2009 – rileva l´assessore – Il costante contenimento dei rifiuti prodotti e la notevole crescita della raccolta differenziata che ha fatto sì che nel 2013, con un dato medio regionale del 50 per cento, il quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata per la prima volta superasse il volume di quelli indifferenziati non fanno più ritenere necessario realizzare un nuovo impianto di trattamento termico che avrebbe notevoli costi e quindi ricadute negative sulla tariffa a carico del cittadino". Nel provvedimento preadottato dalla Giunta regionale "è previsto – spiega Rometti - l´adeguamento e il potenziamento degli impianti di trattamento meccanico-biologico ("tmb"). Sarà potenziato il trattamento della frazione organica dei rifiuti e anche quello della frazione secca dei rifiuti non differenziati finalizzato all´ulteriore recupero di materia e, limitatamente alla parte non recuperabile, anche al recupero di energia". "Gli impianti attuali – prosegue l´assessore - potranno produrre combustibile solido secondario ("css") da utilizzare in impianti ubicati fuori regione. Dalla vendita di questo combustibile si otterranno ricavi che, insieme ai minori costi rispetto allo smaltimento in discarica, produrranno benefici economici a vantaggio di una riduzione delle tariffe". L´adeguamento del Piano regionale "conferma l´impegno a raggiungere l´obiettivo del 65 per cento della raccolta differenziata, proseguendo secondo gli indirizzi del Piano e con le azioni per la sua attuazione, quali la più ampia diffusione della raccolta ‘porta a porta´, che hanno mostrato la loro efficacia. Al conseguimento di questo obiettivo, secondo quanto previsto nel testo ora preadottato, concorrerà la realizzazione di impianti pubblici o privati di recupero dei rifiuti ingombranti e dei rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale". Il potenziamento dell´impiantistica per tutte le frazioni dei rifiuti "consentirà di chiudere il ciclo dei rifiuti nel rispetto delle norme europee. Nelle prossime settimane – sottolinea Rometti - sarà approvato in via definitiva il programma regionale di riduzione dei rifiuti al fine di contenerne ulteriormente la produzione nel rispetto della gerarchia europea che mette al primo posto la prevenzione della produzione, poi il recupero di materia, il recupero di energia. L´obiettivo è la minimizzazione dello smaltimento di rifiuti a discarica, dove sarà depositato solo ciò che non è recuperabile". L´assessore Rometti esprime "soddisfazione perché con questo atto si completa una programmazione dell´amministrazione regionale che ha dato già risultati importanti in questa legislatura e che consentirà di elevare la qualità ambientale ed economica del sistema di gestione integrata dei rifiuti dell´Umbria". L´atto di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti ora preadottato sarà sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica prima dell´adozione definitiva da parte della Giunta regionale, prevista entro l´anno.  
   
   
PIEMONTE: ACQUE REFLUE URBANE: INVESTIMENTI DI 31 MILIONI PER MIGLIORARE LA CAPACITA´ DI DEPURAZIONE  
 
 Torino, 17 settembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, ha adottato lo schema di accordo di programma per l’attuazione di un piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzata prioritariamente a potenziare le capacità di depurazione dei reflui urbani. Questo atto è l’esito delle procedure di contenzioso e pre-contenzioso comunitario per la mancata conformità dei sistemi di raccolta e definizione delle acque reflue urbane alle normative Ue. L’accordo, che ora dovrà essere sottoscritto con il ministero dell’Ambiente e con quello dello Sviluppo economico, prevede l’assegnazione al Piemonte da parte del governo di quasi 10 milioni di euro per il triennio 2014-2015, mentre circa 21 milioni euro dovrebbero essere messi a disposizione dai soggetti attuatori degli interventi, per un totale di investimenti di circa 31 milioni di euro. Nel documento approvato la Regione propone il finanziamento di 22 interventi, dei quali oltre la metà destinati all’adeguamento funzionale e tecnologico degli impianti di deputazione esistenti. I rimanenti interventi, invece, riguardano la razionalizzazione del sistema di collettamento e l’eliminazione di scarichi non adeguamente trattati.  
   
   
RIFIUTI, LOMBARDIA: RISCHIAMO ARRIVO 1,3 MLN DI TONNELLATE DA ALTRE REGIONI  
 
Milano, 17 settembre 2014 - "Sottoporrò venerdì all´attenzione della Giunta la delicata questione dell´articolo 35 dello ´Sblocca Italia´, per capire quali misure la Lombardia potrà mettere in campo, per bloccare il rischio concreto dell´arrivo nelle nostre città di oltre un milione di tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni". Lo afferma l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia Claudia Maria Terzi, che torna a ribadire con forza il proprio ´no´ al diktat imposto dal Governo Renzi. Conseguenza Del Superamento Della Bacinizzazione - "Ho appena terminato un incontro con gli Uffici tecnici competenti del mio Assessorato - spiega l´assessore Terzi - e sono molto preoccupata dai numeri che ho visto: i nostri attuali 13 termovalorizzatori, che ci garantiscono da anni la piena autosufficienza, hanno una capacità massima di smaltimento pari a 2,6 milioni di tonnellate annue sul milione duecentomila smaltito come rifiuto solido urbano. Con il decreto ´romano´, che supera di fatto la bacinizzazione regionale, eliminando quindi anche le barriere esistenti alla libera circolazione dei rifiuti urbani sul territorio nazionale, la Lombardia sarebbe costretta a prendersi oltre un milione e trecentomila tonnellate all´anno da fuori Regioni". ´Pattumiera D´italia´ Per Incapacità Di Altri - "Dirmi arrabbiata - spiega ancora Terzi - è poco. Ci stanno spacciando una semplificazione burocratica con l´aggiramento delle norme a tutela dell´ambiente. Per la Lombardia, che ha raggiunto grazie anche all´impegno di milioni di cittadini residenti, livelli di raccolta differenziata efficienti, significherebbe diventare la pattumiera d´Italia, pagando le incapacità gestionali, politiche e amministrative altrui. Un danno gravissimo non solo all´ambiente lombardo, già sotto pressione dopo decenni di sfruttamento, ma soprattutto per la salute dei cittadini". Truffa Ai Cittadini - L´assessore Terzi, che non vuole "sentire parlare di presunta ´solidarietà´" tra i territori e tra le Regioni ("non c´entra un bel nulla"), parla apertamente di "truffa ai danni di tutti i cittadini". "Roma - ammonisce - la deve smettere di imporre con la forza le sue assurde scelte sulla testa dei territori, esautorando le Regioni come ha fatto già con le Province. Tutto questo è moralmente inaccettabile e ci opporremo con tutte le nostre forze. Mi auguro che il Governo capisca il grave errore commesso e non pensi di militarizzare i nostri termovalorizzatori, per fare portare i rifiuti delle altre regioni in Lombardia".